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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Complimenti e qualche domanda
  2. Impianto con 3000 €
  3. Dall'Uruguay
  4. Lo spirito giusto
  5. Un impianto vero con 200 €?
  6. Iniziare con l'analogico
  7. Un impianto elettrico high-end
  8. Scelta testina ed altre questioni
  9. Primo impianto con 1500 €
  10. Angolo dell'Ottimismo

Complimenti e qualche domanda
Gentile Direttore, buongiorno, ci siamo sentiti alcune volte per consigli e utili informazioni, adesso invece sono a scrivere per fare un complimento al sito di TNT e a chi lo gestisce, in principal modo per la scelta non condizionata dal denaro e dalle case produttrici di qualunque oggetto elettronico ma dal buon senso e soprattutto dalla validità e spesso, altro plauso lodevole, dall'economicità cosa che è sempre gradita perché avere un oggetto di pochi euro che suona come uno di qualche migliaio ..non ha prezzo parafrasando una nota pubblicità, in questo caso mi riferisco al T-AMP che devo dire mi ha fatto tornare il piacere di ascoltare musica che avevo nell'ultima decina d'anni un po' accantonato per via di un commerciailissimo ampli di infima qualità sonora (me ne sono accorto solo dopo il tamp) accompagnato dall'autocostruzione di casse con Audio Nirvana le quali con un po' di presunzione personale mi hanno fatto sentire non troppo distante come qualità sonora alla mostra hi end di Milano con apparecchi al top.
In passato negli anni 80 ho costruito alcuni Kit di nuova Elettronica e devo dire che il suono che ne ricavavo era molto coinvolgente e dinamico insomma mi dava soddisfazione, poi alcuni anni dopo mi sono fatto alcune considerazioni totalmente errate e cioè che l'elettronica ai giorni nostri nel 2000 deve essere un portento sotto tutti i profili, figuriamoci se un ampli commerciale non suona meglio del mio autocostruito, che dire poi delle casse ormai sono tutte piccole piccole e hanno un suono grande (sembra la favola di cappuccetto rosso che racconto la sera alla mia bambina ) così compero anche le Bose da abbinare all'ampli con 10 ingressi e altrettante uscite ma piano piano cosa succede?
Un po' alla volta non ascolto più musica e i dischi lp finiscono in garage meno male in un armadio ben chiuso fino a quando non mi imbatto nel Vs sito e comincio a leggere di ampli piccoli come pulci, componenti da tutto il mondo e prove su prove fatte in modo totalmente indipendente e di questo ne sono certo altrimenti quale venditore interessato pubblicizzerebbe apparecchi da pochi euro e leggeri come piume? Insomma lasciate aperte tutte le porte alle novità e alla sperimentazione, cosa che pochi fanno.
Concludendo, se hai avuto la pazienza di leggere tutto questo ti illustro la composizione dell'impianto principale nella zona giorno con lettore cd -dvd economico bloccato da due lastre di travertino avanzate dal pavimento una sopra e l'altra sotto collegato direttamente all'ampli trends audio TA 10.1 che pilota le Bose che sono un po' scarne musicalmente ma sono presentabili in famiglia nel salotto :-)
L'impianto" bello" invece è al piano di sotto un locale di 6 mt x 4 mt dove ho rimesso in funzione tutto l'analogico con il piatto Project quello da 190 euro collegato al prefono Cambridge e al Tamp II generazione e qui uso un equalizzatore autocostruito per compensare l'ambiente di ascolto mentre le casse utilizzano un largabanda Audio Nirvana da 8" con progetto di David Dicks con cavi CAT 6 intrecciati come da vs progetto. Ultimamente ho costruito, ma è in fase di aggiustamento, un subwoofer con altoparlante da 15" e due radiatori passivi probabilmente recuperi di un impianto sub Infinity il HPS 1000 di cui vorrei qualche informazione sulla costruzione originale se reperibile, il volume è di 120lt circa ed è pilotato da un ampli Ciare con filtro passa basso regolabile da 50 a 120 HZ e 300w su 4 ohm.
Devo dire che il sub è di impatto in quanto le frequenze basse fanno tremare il mobile a 6 ante che ho vicino all'impianto cosa che certamente non fanno le Bose con il loro sub, altre volte mi chiedo se la potenza che ho a disposizione non sia limitata poiché la versione originale prevedeva un ampli da 1000W mi pare e quando alzo il volume del tamp 10.1 con i suoi 15w su 8ohm i 300w del sub sono giusti giusti, anzi ci sarebbe spazio per qualcosa in più.
Spero di non essermi dilungato troppo grazie e un saluto,
Stefano - E-mail: praz.stefano (at) cva-ao.it

LC
Caro Stefano,
grazie per le belle parole e per il sincero apprezzamento. Non ho a disposizione i dati tecnici del sub Infinity che citi, magari riesci a trovare il manuale di servizio su uno dei soliti siti di service manuals, che ogni tanto riporto anche su questa rubrica. Dubito fortemente che i 300 watt dell'ampli dedicato al sub siano appena sufficienti, specie se pensi alla bassa potenza che usi coi "satelliti". Bisognerebbe fare un confronto di sensibilità tra gli Audio Nirvana ed il tuo sub autocostruito. A mio parere, per quanto poco sensibile possa essere quel subwoofer, i 300 watt (SE REALI!) dovrebbero essere sufficienti ad ottenere pressioni sonore assolutamente intollerabili nel tuo ambiente. Dovresti forse pensare all'utilizzo di un crossover elettronico, per trovare il giusto equilibrio tra sub e satelliti e per sfruttare meglio la poca potenza a disposizione del piccolo ampli in classe D. Questo imporrebbe però anche l'utilizzo di un pre, per poter regolare il volume dei due "finali" simultaneamente.
Se devo essere sincero sino in fondo, il tutto mi suona un po' troppo "overkill", ossia tanti apparecchi (c'è pure un equalizzatore!) che cercano di compensare uno i limiti dell'altro, vanificando in buona parte l'idea originale ed estremamente SEMPLICE dell'ampli di bassa potenza collegato a diffusori largabanda (senza crossover!) ad alta sensibilità. Al tuo posto, anziché complicarmi la vita con troppi "aggiustamenti", tornerei indietro alle "basi": un solo ampli ed una coppia di casse timbricamente "complete" di adeguata sensibilità. Stop. La naturalezza e la trasparenza ne guadagnerebbero non poco.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto con 3000 €
Buongiorno sig. Cadeddu. Io mi chiamo Paolo, sono un ragazzo non vedente e vivo a Milano.
Dopo aver ascoltato per tutta la vita musica solo da walkman, CD portatili e iPod, mi sono proprio stancato ed ho deciso che volevo iniziare ad ascoltare la musica vera e non più quella robaccia che dava così fastidio alle mie orecchie! Così nel tempo ho risparmiato ed ho messo da parte un budget di 3000 euro.
Dopo aver letto tutto il possibile sull'argomento (e specialmente su TNT-Audio che è quello che preferisco), mi sono recato in 4 noti negozi di alta fedeltà di Milano portando con me alcuni dei miei CD preferiti. Ieri credo di aver ascoltato l'impianto che più si avvicina ai miei gusti (e ai miei sogni!). Così composto:

Costo totale, contando il fatto che, io, in quanto cieco civile, posso ottenere l'IVA al 4%, = 4000 euro. Budget sforato! Così, dopo averne letto le meraviglie, avrei pensato di comperare un Trends Audio TA10.1 con chip Tripath 2024 e di sostituirlo all'ampli "originale" NAIM; il risparmio sarebbe di ben 1300 euro e rientrerei ampiamente nel mio budget. Però ho dei dubbi atroci e le chiederei, per favore, di aiutarmi a dipanarli:
  1. Può riuscire il piccolo Trends Audio, con la sua bassa potenza, a pilotare queste casse (88.5 dB)? (In realtà ho letto di molte persone che già col primo T-Amp e casse non molto efficienti avevano comunque ottenuto risultati sorprendenti. ???)
  2. Trattandosi di un'accoppiata lettore CD/ampli entrambi NAIM (tra l'altro collegati non via RCA ma tramite un connettore proprietario NAIM), si sarà forse verificata una "SINERGIA" che potrebbe non ripetersi sostituendo l'ampli con lo scatolotto magico?
La prego, a lei che è un esperto di nota reputazione e che ha tutta la mia stima, le considerazioni.
Ringraziandola, colgo l'occasione per porgerle cordiali saluti.
Paolo - E-mail: paolo.mondadori (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
la mia risposta dipende tutta da due fattori per me incogniti ed impossibili da valutare:

  1. Ampiezza della tua sala d'ascolto
  2. Abitudini d'ascolto
Se la sala fosse molto grande, diciamo sopra i 30 mq, i watt del Trends TA 10.1 con la sensibilità delle ProAC sarebbero probabilmente inadeguati, seppur anch'io abbia letto di audiofili che lo utilizzano in siffatte condizioni con una certa soddisfazione. Se anche la sala non fosse molto grande ma tu volessi ascoltare a volumi molto elevati, di nuovo, la potenza potrebbe non bastare. L'ideale sarebbe poterlo PROVARE prima di acquistarlo. L'accoppiata full Naim, per quanto "sinergica", non è certo chiusa. Molti audiofili utilizzano ampli Naim in catene non-Naim e così pure i lettori CD godono di un'eccellente fama anche al di fuori del mondo Naimophilo. Per i connettori non ci sono problemi, non si tratta di materiale "proprietario" di Naim ma dei semplici vecchi connettori DIN. Tra l'altro, la recente produzione Naim dovrebbe disporre anche dei più tradizionali RCA.
Visto che comunque il budget non ti consente l'acquisto della catena completa, a qualcosa bisogna pur rinunciare. Posto che non sembri disposto a cedere sulla sorgente, ti consiglierei di valutare uno step-down sui diffusori o una tappa intermedia sull'ampli. Mi spiego: o prendi la catena completa, ma con diffusori di qualità inferiore, oppure decidi di rischiare 200 € nel Trends, che, se la sua potenza non dovesse essere sufficiente, potrai in futuro riciclare per il PC o altro uso (o rivenderlo, con la certezza di riuscirci, viste le richieste). Alla peggio, dovrai tollerare qualche tempo di ascolti a volume non molto alto, in attesa di raggiungere il budget per un ampli più potente. Un'altra possibilità è quella di cercare qualcuno dei componenti elencati nel mercato dell'usato.
In generale, non è mai una buona idea ascoltare catene molto al di sopra delle proprie disponibilità economiche. Se non si è disposti ad "accontentarsi" di qualcosa di peggio dopo aver ascoltato di meglio il rischio è quello di non acquistare niente. E sarebbe comunque una sconfitta.
Non mancare di tenermi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Dall'Uruguay
Sig. Lucio Cadeddu:
Da prima, vorrei dirvi che scrivo dall'Uruguay (America Sud); e anche che prego di "passare per alto" qualcun errore grammaticale, visto che ho studiato la lingua italiana quando andavo a scuola (ed ora ho 52 anni..).
Sono un amante dell'alta fedeltà da tutta la vita. E sebbene oggi ho potuto conformare un sistema audio "nella media", ho vissuto i miei anni giovani sempre accanto a qualche "bellíssimo" (per me sempre era bello!!!!) componente (non sempre hi fi, certamente).
Ma il fascino di accendere (prima dopo arrivare a casa da studiare, dopo arrivare dall'ufficio..) quei componenti, mettere un disco sul piatto e sedermi non solo ad ascoltare, ma anche a "vedere" il mio caro impianto..!!!!!! Il fascino allora era davvero incredibile. E ancora segue a essere incredibile.
Il mio amore per il vinile non ha perso in questi anni niente di forza. Certamente sono "entrato" nel mondo del digitale anni fa, prima dal CD, dopo dal DVD e forse in breve tempo nel BlueRay.
Ma la messa a punto ed il "rituale" che gira intorno all'analogico è splendido!!!! E non soltanto per gli occhi: sono convinto che ha "un suono morbido" che riesce solo con un giradischi.
Tutto questo viene alla luce in quanto sempre cerco in Internet web pages o articoli hi fi o di suono (tanto analogico come digitale) e ho scoperto la vostra pagina una settimana fa. Da quel giorno ad oggi, quasi tutte le notti un articolo vostro accompagna quel momento di "relax" previo a andare a letto. Quel momento "quasi esclusivamente maschile" in cui le donne o guardano un programma di Tv o fanno una telefonata a una amica.
Ho stampato i vostri articoli, e, comodamente seduto nella stanza dove ho l'impianto, leggo qualcosa delle tante che avete generosamente "messo" in Internet.
Grazie, anche perché all'Uruguay non è facile reperire materiale di lettura del mondo dell'alta fedeltà. Soltanto arrivano un paio di pubblicazioni quali "Alta Fidelidad" (Spagna) e sempre con quattro o cinque mesi di ritardo...
Un cordiale saluto e seguo a leggere il vostro web site
Jorge - E-mail: jorgeberrueta (at) adinet.com.uy

LC
Caro Jorge,
siamo ben lieti di aiutarti a leggere di HiFi con l'unica fatica del premere un tasto del mouse. E' bello sapere che le nostre pagine in italiano siano lette anche al di fuori dei confini nazionali. La nostra edizione international, invece, arriva praticamente ovunque con estrema facilità da oltre dieci anni. Concordo con te che l'analogico sia ancora un sistema eccellente, anche e soprattutto dal punto di vista sonoro. Quella del "fascino" è ovviamente una partita vinta in partenza. Nessun sistema digitale, per quanto possa scimmiottare l'analogico, potrà mai restituire le stesse sensazioni del rituale del vinile.
Ti auguro buon ascolto e di riuscire a trovare le nostre pagine sempre interessanti e, perché no, divertenti. Tutto questo è, in fondo, un piccolo, affascinante e costoso giocattolo.
Buona lettura!
Lucio Cadeddu

Lo spirito giusto
Buongiorno, frequento TNT-Audio da diversi anni, ne ho sempre amato lo spirito, il buon livello d'informazione e la qualità degli articoli, ma ammetto di averlo visitato sempre in modo superficiale, limitandomi come centinaia di lettori, solo col prestare attenzione ai suoi contenuti e non alle persone che rendono tutto ciò possibile.
Oggi, incuriosito da un amplificatore valvolare sconosciuto e iper economicissimo, decido di contattarvi via email, prendo atto del regolamento ma non capisco bene a quale redattore debba mandare la mia missiva, così spulcio qua e là, finisco nelle sue note biografiche, apprendo dei suoi molti impegni e passioni portati avanti, noto persino qualche affinità per quanto riguarda le passioni per audio e motori e me ne compiaccio.
Avrei voluto chiedere a qualcuno qualche lume sull'amplificatore Knopex v1. Invece le scrivo solo per farle i miei più sentiti complimenti per TNT-Audio e per la passione che ha reso possibile lo sviluppo di tale progetto. Ne comprendo bene lo spirito poichè ho fatto un percorso molto simile nel creare il mio club automobilistico monotematico e so bene quante soddisfazioni e altresì difficoltà possa comportare.
Ad ogni modo, rinnovo i complimenti e la stima per un progetto tanto gradito ai molti audiofili come il sottoscritto. Le auguro una buona giornata.
Alex - E-mail: info (at) tiburondriversteam.com

LC
Caro Alex,
ti ringrazio per la bella e rinfrescante iniezione di ottimismo ed apprezzamento, puoi ben immaginare quanto sia per noi fondamentale sapere che, tra coloro che ci leggono, ci siano tanti che comprendono la passione e la fatica per rendere tutto questo possibile. Per curiosità sono andato a vedere il tuo sito (www.tiburondriversteam.com) dedicato ai Coupé della Hyundai e devo farti i complimenti per i contenuti e la realizzazione, oltre che per la Passione che traspare evidentissima. E' questo tipo di sensazione che vorremmo il nostro sito trasmettesse anche al visitatore più distratto (e, da quel che scrivi, sembrerebbe che ogni tanto riusciamo nell'intento)...purtroppo, non senza un certo rammarico, devo osservare che molto spesso i siti dedicati all'HiFi spesso sono mostruosamente noiosi e seri oppure intrisi di una rancorosità invero inspiegabile: tutti contro tutti, in un gioco al massacro che non ha né vincitori né vinti. Anzi, tutti tristissimi losers, pure un po' sfigatelli :-)
Noi da sempre abbiamo cercato di ritagliarci il nostro piccolo spazio, raccontando la nostra Passione, se mi consentite, solare e serena, senza doppi fini e senza astio nell'animo. E' la stessa filosofia che anima i siti di appassionati di motori, devo dire...non sarà perché molti dello staff di TNT-Audio sono in realtà anche grandi appassionati di automobili? (io e Geoff in primis!) :-)
Grazie del feedback, purtroppo non so aiutarti per le info sull'ampli Knopex. A lume di naso mi sembra uno dei tanti amplificatori a valvole di origine cinese, dal prezzo incredibilmente basso. Sulla qualità è difficile pronunciarsi senza averlo ascoltato. In linea di massima, comunque, sono contrario a questa immotivata voglia di valvole "purché sia". Mi sembra più una caccia all'immagine...e non certo a quella sonora. Mi ricorda, e sono certo che puoi capirmi benissimo, la triste moda della finta fibra di carbonio adesiva messa un po' ovunque nell'abitacolo delle auto.
Lucio Cadeddu

Un impianto vero con 200 €?
Caro Lucio,
ti ho già disturbato qualche annetto fa per il mio "ritorno" al 2 canali dall'HT ed i tuoi consigli furono ottimi. Ti ri-disturbo non tanto per chiedere, ma per fare qualche riflessione sull'hifi, sperando possa essere di spunto per qualche discussione.
Vengo da una separazione, durante la quale abbiamo diviso tutto (hi fi compreso, venduto e diviso..) quindi sto ripartendo da zero. L'ex impianto era economico ma devo dire bensuonante, composto da ampli cambridge azur 640 + cdp azur 640 + mordaunt short 914 + monster 400 e cavi potenza autocostruiti (TNT.. ;-) ).
Grazie ai consigli trovati su tnt era stato ottimizzato ed alla fine ero soddisfatto. Vabbè.. ora casa nuova e niente hi-fi.. si ricomincia ;-)
In mezzo ad una marea di spese più "importanti" dell'hifi sono sceso a (molti) compromessi e mi sono buttato forse un po' da incoscente nell'usato. Scusa la lunga premessa, ma era necessaria per inquadrare un po' il tutto.
Bene.. usato, dicevo. Ho cercato ovunque, ho sfruttato moltissimo ebay sia it, che uk, de, es e fr. Qui la prima delusione. In molti, moltissimi, non fanno affari con acquirenti italiani. Mentre in francia e regno unito ho PERLOMENO avuto cortese risposta, in germania perlopiù ho avuto dei secchi e scortesi rifiuti perchè italiano.
Adesso, vorrei capire cosa rischia un venditore che spedisce dopo aver ricevuto il pagamento, ma a parte questo è stata una grossa offesa al mio orgoglio di "italiano". Davvero non me lo aspettavo.
Un'altra piccola considerazione è su alcuni termini, ad esempio: vintage, audiophile, hi-end. E qui c'è da ridere, girando sul web, a vedere cosa si riesce ad etichettare con questi termini. Adesso vanno di moda questi termini.. non esiste più nulla di vecchio, ma è tutto vintage. Qualsiasi apparecchio audio è diventato improvvisamente audiophile ed hi end. Tutto ! Da non credere.. sembra di essere tornati indietro di venti e più anni, quando le casse per poter ben funzionare con i primi lettori cd dovevano essere "digital ready"! ;-)
Ultima considerazione: in molti (come me) che cercavano piccoli integratini bensuonanti dovrebbero farvi causa! 8-) ...tessendo le lodi dei piccoli Nad e Rotel, hai visto che quotazioni girano ?? Incredibile! (ovviamente scherzo ;-))
Vengo al dunque e dopo tanto parlare sarò sintetico:

Ora sto cercando degli stand decenti a prezzi umani e devo lavorare un po' sui cavi.. ma che dire.. l'intero impiantino costa 200eu.. praticamente un ipod!
Sai cos'è il bello? Che suona discretamente bene, perlomeno nel mio nuovo ambiente (soggiorno 4x5 circa, pavimento in legno, ambiente piuttosto assorbente) e con una qualità che difficilmente possa far credere all'ignaro ascoltatore che "il tutto" sia costato così poco.
Ho intenzione di affiancare a breve il subwoofer indiana line Arbour S8. So che non sei molto favorevole alle soluzioni sub + satelliti, ma non posso far di meglio. Ho un figlio di pochi mesi e l'ascolto è quasi sempre effettuato nel dopocena a volumi forzatamente molto bassi.
Tutto questo scrivere, perché ?? Per testimoniare ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, che con un minimo di esperienza, due lire, e tanta pazienza, si possono fare ancora delle spese decenti per godersi ore di buona musica. Che poi è quello che vogliamo tutti.. no?
Ciao Lucio, grazie per l'infaticabile lavoro che portate avanti con TNT.
Buone cose,
Gianni - E-mail riservato

LC
Caro Gianni,
intanto ti faccio i miei complimenti per la tenacia, la passione e la determinazione. L'impianto è più che dignitoso e la spesa incredibilmente bassa!!! L'idea di affiancare un sub non è poi così malvagia, in fondo si tratta di un prodotto pensato per quei diffusori, da un certo punto di vista.
Passo a commentare le tue "riflessioni". E' una triste realtà che all'estero si venda sempre meno volentieri ad acquirenti italiani, evidentemente - per colpa di più di qualcuno - ci siamo fatti "riconoscere", come si dice. Molti italiani pare che vincano le aste e poi non paghino oppure rilascino feedback negativi per motivi risibili. E' questo il motivo per il quale molti venditori ci evitano: anche quando paghiamo, siamo dei veri rompiscatole. Un'altra ragione sta nel fatto che - pur non conoscendo la lingua inglese - ci avventuriamo in trattative che richiederebbero invece un minimo di padronanza. Altro fattore, da non tracsurare e che spesso viene citato tra i motivi di "esclusione" degli italiani, č il nostro sistema postale, che smarrisce pacchi o, peggio, li rovina. Ho acquistato di recente un orologio su Ebay...mi č arrivata la segnalazione che il pacco era stato aperto ed il contenuto trafugato. Ed era un PaccoCelere, non so se rendo l'idea della situazione.
Seconda riflessione, l'abuso dei termini vintage, high end e compagnia. Purtroppo è così, c'è ben poco che si possa fare. L'ignoranza ed uno spirito "commerciale" dell'età della pietra messi insieme producono venditori assolutamente poco credibili. Per il vintage, poi, è tutto una grande burla: apparecchi vecchi, persino scadenti quando prodotti, diventano improvvisamente degni di interesse. Da parte nostra non possiamo fare altro che segnalare queste storture, ricordando sempre che gli apparecchi di qualche decennio fa, meritevoli di interesse "sonoro" ancora oggi sono pochissimi e, in genere piuttosto costosi. Oppure sono interessanti solo se il prezzo č molto basso. Le cianfrusaglie, spesso giapponesi, degli anni '70, non avevano niente a che spartire col bel suono allora, figuriamoci oggi!
Il rovescio della medaglia è che, come hai notato anche tu, quando segnaliamo qualcosa di potenzialmente interessante, i prezzi salgono alle stelle. Anche alla Naim mi hanno fatto notare che il Nait 1, dopo la recensione apparsa qui su TNT-Audio, era diventato ricercatissimo, con quotazioni folli, persino in UK, dove io lo acquistai ad un prezzo quasi simbolico. Anche per questo motivo sto diventando un po' restio a segnalare apparecchi magari degni di un certo interesse, SE PAGATI IL GIUSTO...c'è il rischio di speculazione immediata. Tanto per capirci: il NAD 3020 a 100-150 € può ancora avere un senso, se perfetto. Alle cifre alle quali viene scambiato oggi è pura follia, un vero nonsenso. Per le cifre che si vedono in giro si acquista oggi un amplificatore integrato, magari persino nuovo, che si fa beffe del pur onesto 3020. Stessa cosa è accaduta per il Garrard Zero 100 SB, visto scambiare a cifre al di là di ogni ragionevolezza. Ora ho scoperto persino uno che li recupera dalle aste per "abarthizzarli" e rivenderli a cifre altissime, sostenendo che si tratti del miglior giradischi mai prodotto.
Evidentemente alle persone piace essere raggirate, che ti devo dire?
Spero di esserti stato utile, ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Iniziare con l'analogico
Caro professor Lucio, buongiorno, mi chiamo Daniele e da quando ho scoperto il suo sito, l'ho letteralmente divorato per la passione con la quale sono scritte le sue recensioni e per l'utilità degli articoli.
Ne approfitto per ringraziarla dei tanti suggerimenti che ho via via sperimentato soprattutto per lettore CD e cavi.
Mesi fa ho acquistato, per "cominciare", seguendo il suo articolo, un Pioneer pl 112 D che ho sistemato (cinghia nuova, testina Grado Red, sostituzioni cavi e terra) e un bel set up grazie alla dima di Tnt Audio.
Sono personalmente molto soddisfatto della qualità sonora (ho recentemente acquistato il vinile di Aja degli Steely Dan versione Audiophile e il vinile di Donald Fagen Morph the Cat) di dischi ben incisi.
Vorrei chiederle, se sostituendolo col Project Debut III o un Rega P1 (sono studente e lavoro per mantenermi quindi sono per ora costretto a volare basso :-) ) potrei avere un significativo miglioramento dell'immagine sonora e della qualità audio in senso lato? (uso un amplificatore valvolare piuttosto economico e un pre phonoMM Cambridge Audio).
Le chiedo questo perché vedendo il Debut III dal vivo, mi ha dato l'impressione di essere costruito un po' in economia rispetto al mio vetusto Pioneer. Chiedo scusa se probabilmente nella mia ignoranza ho detto una frase agghiacciante! Può un prodotto, come un giradischi del 1977 ben tarato competere con uno di oggi? (ho letto la lettera che parlava del pl 12 rispetto al debut III, ma non conosco il pl 12).
La ringrazio molto, a presto
E grazie ancora per tutto il suo lavoro che mette a disposizione degli appassionati,
Un caro saluto,
Daniele - E-mail: steelydaniele (at) gmail.com

LC
Caro Daniele,
il PL 12 ed il PL112 sono due giradischi molto simili. Le differenze erano minime: il 112, modello leggermente successivo, faceva uso di uno shell portatestina in alluminio, di cavi audio a bassa capacità e di uno smorzamento idraulico per l'arm lift. Si tratta dunque di due macchine praticamente gemelle e di buona qualità. Il ProJect Debut è essenziale, facile da usare e, soprattutto, ha meno anni sulle spalle. Non ha sostanziali caratteristiche tali da farlo suonare meglio di un PL12 o 112 ben ottimizzato e regolato a dovere.
Come dico spesso, piuttosto che fare acquisti continui di oggetti non troppo differenti, meglio aspettare per compiere passi più significativi. Credo che il tuo Pioneer, coadiuvato dalla buona Grado Red, possa darti ancora molte soddisfazioni. Quando il budget lo consentirà, potrai puntare a macchine più impegnative, cominciando da Linn Axis, passando per qualche buon Thorens e/o arrivando fino a qualche giradischi più moderno, magari da acquistare nuovo. Per ora goditi la Musica!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un impianto elettrico high-end
Ciao caro Lucio, sono Francesco! Ci siamo sentiti svariate volte nel corso degli ultimi anni ed i tuoi consigli sono sempre stati preziosissimi per me. E' passato un po' di tempo dall'ultima volta che ti ho scritto, per chiederti un consiglio su cavi di potenza.
Adesso avrei bisogno di un tuo autorevole parere su un'altra questione. Forse ricorderai che il mio "credo" e passione sono le elettroniche Mark Levinson e pian piano, nel corso degli anni, con molta tenacia, sacrificio ed abnegazione, ho raggiunto (quasi) l'impianto che ho sempre sognato:

Adesso sono in procinto di compiere il passo finale, quello definitivo: il cambio del finale con una coppia di finali mono ML-33H. A quel punto credo che rimarrò fermo per molto tempo. Del resto raggiunto ognuno dei miei obbiettivi finali, dei componenti Reference che sognavo e che ho raggiunto, non ho più cercato altrove. Del resto non sono uno dei tanti cui piace avere un costante cantiere audio aperto e neppure percorrere una direzione per poi virare dalla parte completamente opposta e magari più volte. Ecco perché l'arrivo dei 33H è ancora più importante per me. Corona un sogno e completa un percorso.
Detto questo arrivo subito al mio dubbio: l'adeguatezza dell'impianto elettrico di casa mia. Si tratta di un impianto completamente rifatto e messo a norma circa 6 anni fa ma non è un impianto ottimizzato in funzione dell'impianto audio. Non ho cioè una linea dedicata ed ho un normalissimo contratto Enel da 3,5 kW. Sino ad ora ho tranquillamente utilizzato l'impianto alimentandolo da una unica presa a muro attraverso una multipresa (solo multipresa con una semplice protezione da sovratensione ma senza alcun tipo di filtraggio, che ho visto essere molto deleterio per i miei Levinson) Black Noise a 6 posti.
Ora, viste le richieste decisamente superiori della coppia di 33H, mi chiedevo se potessi gestirli senza modificare nulla nel mio impianto elettrico. Tieni presente che non ascolto mai per lunghissimo tempo e sempre con un volume basso o, al massimo, medio-basso.
Sono molto "tranquillo" insomma, anche perché mi trovo in un contesto condominiale.
Secondo te potrei continuare ad usare una unica multipresa? Sarebbe meglio prenderne un'altra e collegarla ad un'altra presa a muro (che ha suoi differenti fili elettrici che la alimentano) dividendo poi le connessioni elettriche dei componenti audio?
D'accordo che un phon o il forno elettrico o i due climatizzatori non consumano certo meno dei due finali 33H ma mi chiedevo se fosse necessario qualche accorgimento di tipo pratico, potendo nel contempo lasciare inalterato l'impianto elettrico di casa. Ha senso quanto dicevo (due multiprese su due distinte prese a muro)?
Grazie mille per il tempo che vorrai dedicare alla risposta e ti saluto cordialmente.
Buona giornata, ciao!
Francesco - E-mail: katfnc (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
il contratto Enel può restare così com'è, 3 kW bastano ed avanzano. Quelò che invece dovresti sostituire è proprio la modalità di collegamento dell'impianto alla rete elettrica. Prima di ogni altra spesa, cerca di dotarti di due linee dedicate all'impianto, separate tra loro e che partano direttamente dal contatore ENEL. Due salvavita e due magnetotermici separati, uno per ogni linea, andrebbero inseriti a monte di tutto. Il cavo da usare dovrebbe essere ALMENO 3 x 2.5 mmq, meglio se del tipo schermato, ma non è strettamente necessario. Su una linea colleghi le sorgenti, sull'altra le amplificazioni, utilizzando delle ciabatte di buona qualità e/o più prese a muro (prevedine almeno due multistandard per ciascuna linea dedicata).
Tutto il lavoro, a seconda di come è stato realizzato l'impianto elettrico, potrebbe essere un po' laborioso e complesso ma certamente meno costoso (e ben più efficace) dell'acquisto dei finali mono 33H. La qualità dell'alimentazione è importante su qualunque impianto, su uno high-end come il tuo direi che è e deve essere la pietra angolare sulla quale edificare tutto il resto. E' la prima cosa che ho fatto quando ho cambiato casa e sala d'ascolto, anche se ho dovuto sopportare le perplesse obiezioni dell'elettricista e del muratore :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta testina ed altre questioni
Caro Direttore,
approfitto ancora della Sua rubrica, unica nel suo genere.
Ho restaurato il mio vecchio Thorens TD 125 che funziona a meraviglia, ed ho trovato 3 testine nel mio vecchio corredo risalente a fine anni '80. Queste sono una Shure M 91 ED, una Shure M 75 ed type 2 e una Stanton 881 S. Sono tutte smontate, ma prima di montarle vorrei capire:

Sempre per rimanere in tema "vintage" ha senso in termini di rivendibilità restaurare (potrei farlo molto bene e con pochi euro) un NAD 90, due casse JBL da libreria a 2 vie e un altro ampli JVC 4 VN 990, un "bestione" pesantissimo e quadrifonico da 280 watt (se ricordo bene).
Devo inoltre riconoscerLe l'importanza dell'ambiente di ascolto, come da Lei predicato in tante occasioni. Ho cambiato casa, ora ho l'impianto in una camera più piccola (16 mq) ma arredata diversamente, con pavimenti in marmo e senza tende, ed ora il suono è molto più cristallino e pulito, senza peraltro perdere sui bassi; prima erano tanti, ma forse troppi e un po' confusi (so che dovrebbe essere il contrario, che tappeti e tende dovrebbero aiutare, ma a me piace più così).
Approfitto per l'ultima volta. Si metta nei miei panni, se possedesse un NAD 304 vecchiotto ma perfettamente funzionante, un nuovo lettore cd NAD 515 BEE e due celestion 30 da pavimento a 3 vie, e volesse fare un salto di qualità verso un suono ancora più fedele, soprattutto con orchestre corpose, che farebbe? Le chiedo questo perchè sono assolutamente soddisfatto quando ho a che fare con incisioni con pochi strumenti, ma quando le orchestre si fanno complesse e gli strumenti in gioco sono tanti, perdo l'immagine di fedeltà.
Ormai la conosco e precedo una Sua risposta, i cavi.......anche su questo accetto graditissimi consigli!
Con gratitudine,
Vittorio - E-mail: vittorio_bini (at) libero.it

LC
Caro Vittorio, la migliore tra le tre testine è senza dubbio la Stanton 881S, però bisogna vedere in che stato si trovi lo stilo. Un piccolo microscopio o una potente lente d'ingradimento potrebbero aiutare a capire, a patto di sapere bene COSA guardare (e questo non è semplice). Un check-up gratuito e veloce te lo puoi far fare da Torlai in una delle prossime mostre HiFi (a breve il Top Audio a Milano). La 881S merita senz'altro un po' più di rispetto ed attenzione. Le due Shure sono testine oneste, dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, ma le trovi nuove per poco. Non così la Stanton, alla quale, nella peggiore delle ipotesi, puoi ridare nuova vita con la semplice sostituzione dello stilo.
Per quanto riguarda l'ambiente, tieni conto che non è solo l'arredamento a fare la differenza ma anche la geometria (rapporti tra le dimensioni) e le dimensioni stesse, oltre che, naturalmente, la disposizione dei diffusori all'interno di esso.
I tappeti e gli altri elementi assorbenti servono anche ad evitare il problema che rilevi, quello della gran confusione nei pieni orchestrali. Sarà pure una limitazione intrinseca di ampli e casse, ma credimi, le riflessioni di un ambiente spoglio possono fare ancor di più e di peggio.
Dal punto di vista dei componenti io punterei di più ad un upgrade dei diffusori, con qualche modello di classe più elevata. Tutto, ovviamente, dipende dalla cifra che ci puoi destinare (e che non specifichi). In linea di massima, però, tieni conto che è quasi impossibile liberarsi dell'effetto "compressione" che si ha nei pieni orchestrali. Questo accade non tanto per limitazioni intrinseche dei componenti utilizzati, quanto per inadeguatezza delle incisioni stesse, molto spesso incapaci di rendere un pieno orchestrale come si dovrebbe.
Infine, il restauro dei componenti vintage: se puoi eseguirlo con poca spesa, ben venga, alla peggio puoi rivenderli per far aumentare il budget a disposizione per l'upgrade dell'impianto "vero". A parte il NAD 90, che è carino, gli altri componenti non sono particolarmente interessanti. In ogni caso i componenti del tuo impianto attuale sono nettamente superiori ai rispettivi vintage in tuo possesso...se "vintage" possano davvero essere chiamati (vedi altra lettera su questa stessa rubrica).
Non mancare di tenermi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 1500 €
Gentile direttore,
è solo da poco che ho scoperto il vostro meraviglioso sito, ed è quindi con una certa timidezza che provo a contattarla, sperando soprattutto di non abusare della vostra cortesia e disponibilità, sollevando argomenti già trattati altrove...
Da tempo sto maturando l'idea di avvicinarmi all'alta fedeltà, anche se l'unico mio proposito, essendo del tutto un novizio in tal campo, è quella di creare un piccolo impianto che mi permetta di godere appieno della musica (il compattone sony e le casse disposte su una libreria a un metro e ottanta di altezza non riescono proprio a trasmettermi quelle emozioni di cui voi tutti parlate!).
Il mio budget potrebbe avvicinarsi ai 4-500 euro per un ampli e un lettore cd (ascolto esclusivamnete cd) e altro 800-1000 euro da dedicare alle casse. Abitando una mansarda, il problema principale è determinato dall'ambiente d'ascolto, una grande stanza rettangolare di circa 4x9 metri, con un soffitto alto da 2,5 m sulla destra e 5,5m sulla sinistra (con travi a vista) & divano posizionato trasversalmente nel mezzo, con la funzione di creare idealmente due ambienti quadrati di circa 4x4 m. L'impianto andrebbe posizionato nella parete di fronte al divano, e cioè a circa 3,5-4 metri di distanza dal punto di ascolto, dove finalmente un nuovo ripiano porta tv mi permetterebbe di collocare sia due torri da pavimento che due casse con supporto, distanziate almeno 60 cm dalla parete di fondo e ad una distanza di circa 3-3,5 metri tra loro.
Le mie esigenze sarebbero le seguenti: un impianto versatile, che ben si adatti ai generi musicali più disparati (ascolto dal punk alla classica) e che mi permetta di sonorizzare bene la stanza (ma senza ricorrere a volumi eccessivi - incompatibili col vicinato!).
Personalmente sono rimasto molto affascinato sia dalla sua recensione del TA 10.1 che da quella e quella del KingRex T20 u, ma per il resto non saprei letteralmente che pesci pigliare: mi potrebbe per cortesia dare il suo parere riguardo ad un lettore cd e a una coppia di diffusori con cui costruire il mio primo "vero" impianto? (ammesso che l'ambiente in cui sarà collocato le possa sembrare idoneo - perchè altrimenti seguirei più volentieri il suo consiglio di continuare a spendere i miei soldi in cd e biglietti per concerti live...). Soprattutto per quel che riguarda la scelta dei diffusori, delle torri da pavimento (magari Klipsch? viste le recensioni molto positive) poterbbero rappresentare secondo lei una soluzione interessante, o sarebbe meglio orientarsi verso diffusori da supporto?
La ringrazio anticipatamente della sua cortesia, sperando ancora di non averne abusato, e rivolgo a tutti voi di TNT audio i miei più sinceri complimenti per il vostro lavoro!
Cordiali saluti
Francesco - E-mail: francescopernigo (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
la stanza, per via della sua geometria, non mi pare affatto male, anzi direi che è abbastanza promettente! Vista la superficie e la cubatura non indifferenti, opterei per un sistema che possa produrre pressioni sonore abbastanza elevate, quindi: un ampli di bassa potenza come il TA 10.1 o il KingRex abbinato ad una coppia di diffusori da pavimento molto sensibili (Klipsch serie F) oppure qualcosa di più tradizionale, diffusori di sensibilità media ed ampli sui 40 watt per canale. Io propendo per la prima soluzione, un po' radicale ma di sicuro effetto. Una coppia di Klipsch F-2 costa di listino 800 € e dichiara una sensibilità superiore ai 95 dB. Con le F-3 siamo vicini ai 1000 €, con una sensibilità superiore ai 97 dB. Acquistando online, poi, potresti trovare le F-2 a circa 500 € e le F-3 a poco più di 700 (!!!). Acquistando online all'estero i costi scendono ancor più sensibilmente. I pochi watt del TA 10.1 potrebbero rivelarsi assolutamente sufficienti con questi diffusori, specie se, come scrivi, non vuoi avere problemi col vicinato.
Coi soldi risparmiati con l'ampli potresti prendere una sorgente tipo il multilettore Oppo, che costa una cifra analoga a quella del TA 10.1. In questo modo rientreresti pienamente nel budget previsto...ancora meglio se decidessi di acquistare qualcuno dei componenti nel mercato dell'usato.
La soluzione più tradizionale potrebbe vedere la stessa sorgente abbinata ad un integrato entry-level di NAD, Rotel o Cambridge Audio e diffusori da cercare tra i modelli da pavimento di Aliante, Chario, Indiana Line, Monitor Audio, KEF...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Angolo dell'Ottimismo
Carissimo Lucio, da circa due anni consulto con regolarità il sito e mi piace pensare che questa frequentazione mi abbia permesso di raggiungere una discreta conoscenza in ambiente alta fedeltà, ma soprattutto mi abbia portato alla consapevolezza di sapere in che ambito mi stia muovendo quando accendo il mio impianto e possa serenamente "ascoltare" e non semplicemente "sentire" un segnale amplificato.
Grazie a questa frequentazione ho realizzato nell'ordine: 1 mobile
TNT Flexy, sul quale ho posizionato il mio impianto, rigorosamente composto da particolari acquistati in gran parte usati, 2 supporti TNT Stubby per i diffusori, un cavo di alimentazione e i cavi di potenza, i piedini di supporto alle elettroniche, un filtro antidisturbo e non ultimo in ordine di importanza ho posizionato, con risultati a mio avviso più che soddisfacenti, il tutto nel mio salone e questo mi permette di sfruttare a pieno un impianto che era in mio possesso con accresciute soddisfazione e gratificazione.
Non ho compiuto eccezionali rivoluzioni, ma ho semplicemente cercato di ottenere il meglio con quanto a disposizione, grazie all'ultima rubrica della posta mi sono imbattuto nell'ultima delle mille rivelazioni magiche di tnt e grazie al consiglio di un lettore che magnificava l'aver semplicemente inclinato i diffusori utilizzando un supporto posto anteriormente ho spostato i due piedini in silicone rigido inizialmente da me posizionati, anche, posteriormente esclusivamente sotto al lato anteriore dei diffusori, in serie con gli altri due, con risultato di notevole miglioramento.
Tutto quanto realizzato è stato da me costruito con materiali, dove possibile, riciclati o comunque già in mio possesso per altri motivi, altrimenti sono ricorso all'acquisto più conveniente: tubo in pvc per gronde per i supporti diffusori, spugnette sintetiche per i calli per gli smorzatori per le elettroniche, etc.
Morale: con spese accessibili a tutti, se non nulle, e con grande gratificazione per i risultati ottenuti grazie alle indicazioni e ai suggerimenti di TNT ora mi posso godere un impianto che a mio avviso suona molto bene, ma sopratutto posso dignitosamente entrare nei negozi specializzati e nelle case degli audiofili più esigenti, sapendo di cosa stiamo parlando e con un accettabile livello di comprensione di quanto ci dicono o ci mostrano.
Grazie Lucio, grazie a TNT per avermi fatto apprezzare con impegno anche economico minimo quanto già era in mio possesso e per avermi stimolato a costruire le basi per un buon ascolto o per acquisti oculati e di grande soddisfazione.
Andrea - E-mail: AMolino (at) italialavoro.it

LC
Caro Andrea,
mi piace chiudere la posta della settimana con questa tua, adattissima all'Angolo dell'Ottimismo, nostro appuntamento ormai consueto. A dire il vero, anche altre missive questa settimana avevano spirito analogo, si vede che quando ho effettuato la selezione avevo poca voglia di fare consulenza :-)
E' la prima "posta" al rientro dalle vacanze, nonostante la chiusura del sito abbiamo ricevuto una quantità abnorme di e-mail, molte di semplice apprezzamento o per i risultati ottenuti o per il lavoro che facciamo qui su TNT-Audio. Mi scuso con tutti coloro che non hanno avuto l'onore (ma talvolta l'onere ;-)) di essere "pubblicati". A tutti gli altri in attesa di risposta, magari privata, chiedo ancora un po' di pazienza, il pregresso da smaltire è davvero tantissimo. Nel frattempo, buona lettura e buon ascolto a tutti!
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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