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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Cavo Star
  2. Due impianti
  3. Colpo di fulmine per le Diapason Micra
  4. Desiderio di Home Theater
  5. Audio Research SP 9 MKII
  6. Musica classica, effetti digitali e...protezioni
  7. Tweakings su un lettore CD
  8. Lettera fiume per un nuovo impianto
  9. Volumi...sbilanciati
  10. Fantasia digitale
  11. Giradischi
  12. Dubbi valvolari
Cavo Star
Complimenti vivissimi,
TNT è, secondo me, il miglior sito italiano che ho incontrato, continuate così perchè state facendo davvero un buon lavoro. Premetto che io non ho un impianto Hi-end (sperando di averlo in un breve futuro) ma ero molto interessato al Cavo di potenza Star e volevo chiedere un vostro consiglio nel cavo che bisogna acquistare che importanza ha la schermatura?
Poi chiederei un vostro parere sul mio impianto: A me interessa pricipalmente per la visione di dvd e accetterei volentieri consigli per quanto riguarda i componenti e soprattutto i cavi (che non ho ancora acquistato).
I cavi di potenza hanno delle lunghezze un po' eccessive: per il centrale circa 2 m. mentre per i frontali circa 4 metri cad. e per i posteriori siamo all'ordine dei 10 m. altrimenti i cavi dovrebbero passare al centro della camera ma non mi sembra una soluzione accettabile!!!
Visto che si tratta di un impianto economico le soluzioni spero che lo siano altrettanto.
In anticipo vi ringrazio per la visione di questa e-mail e ancora complimenti.
Ciao da Stefano, un vostro nuovo seguace
Stefano Di Tommaso - E-mail: ditommas@tiscalinet.it

LC
Caro Stefano,
nel cavo
TNT Star la schermatura è importante se si decide di collegarla altrimenti si può anche lasciar perdere. Certo che con le lunghezze in gioco nel tuo caso lo Star è una soluzione piuttosto conveniente, specie se prendi un quadripolare non schermato. Il problema sarà semmai occultare alla vista tutti quei metri di cavo...ma qui non posso aiutarti, se non consigliarti la solita canaletta dove tentare di farci passare il tutto.
Per i cavi di segnale ti consiglierei, visto che comunque sono numerosi, di costruirti altrettanti TNT Shield, spendi poco e certamente migliori la situazione dei cavi "di serie". In alternativa puoi pensare a cavetteria Monster Cable serie 200, tra le più economiche tra quelle che suonano decentemente.
L'impianto mi sembra abbastanza omogeneo come qualità di componenti, per il DVD ti consiglierei un Pioneer con convertitore 24/96.
Spero di esserti stato utile.
Lucio Cadeddu

Due impianti
Egregio Direttore,
sono un appassionato, seppur con poca esperienza, del mondo dell'hi-fi e vorrei finalmente acquistare un impianto per così dire decente.
Il locale a mia disposizione è di circa 40mq e il budget si aggira intorno ai 5,5 - 6 milioni al massimo, ascolto musica pop (George Michael, Prince, T.T.D'Arby....ecc).
Sono arrivato dopo varie sedute di ascolto ad un impianto o meglio a 2 impianti che non mi sono affatto dispiaciuti ovvero:

Il primo impianto mi sembra decisamente più caldo e armonioso mentre il secondo mi è apparso meno caldo ma più brillante e dettagliato.
Lei cosa ne pensa? Sarebbero delle buone scelte, ed infine cosa ne pensa dell'amplificatore Cabre Duetto? Sarebbe un buon acquisto o meglio optare per diffusori più economici ed investire maggiormente sulle elettroniche (amplificatore e sorgente digitale)?
Molte grazie per la sua attenzione ed pazienza.
Stefano De Poli - E-mail: Sdepol@tin.it

LC
Caro Stefano,
i due impianti mi sembrano entrambi abbastanza buoni e deve essere il tuo gusto personale a decidere. Per quanto riguarda il Cabre Duetto non so dirti molto, se non che sarebbe più difficile da vendere qualora decidessi di cambiarlo. Se mi posso permettere un consiglio valido per entrambi gli impianti, prova anche integrati tipo l'Audio Analogue Puccini SE o il Rotel 971 o 985. Sui lettori CD punterei a qualcosa di un po' migliore, da cercare nei cataloghi AMC, Arcam o Rotel, a costo di spendere qualcosina in più, credimi ne vale la pena.
Niente da dire sui diffusori, ottimi entrambi e certamente gli ultimi pezzi del tuo futuro impianto che dovranno essere "migliorati".
Non dimenticare i cavi di buona qualità e la disposizione in ambiente, di fondamentale importanza.
Lucio Cadeddu

Colpo di fulmine per le Diapason Micra
Spett.le redazione, caro Lucio,
un elogio per il sito mi sembra doveroso, competenza, pazienza e simpatica ironia sono difficili da trovare persino nei centri di elezione di vendita specializzata.
Mi chiamo Claudio, abito nella provincia di Milano e mi diletto a fare il musicista. Nella casa nuova ho attrezzato la mansarda (c.a 30 mq) con i miei strumenti e la volevo completare con un angolo "d'ascolto".
Il mio impianto stereo ha ormai qualche anno (serie midi della ONKYO e casse BABY II di advent) e, anche se mi soddisfa, vorrei qualche cosa di più.
Ho sentito suonare le MICRA II della Diapason, con musica a bassa estensione, ad un metro l'una dall'altra ed in una sala da esposizione NON adeguatamente insonorizzata a tal fine, ma devo dire che sono rimasto comunque sgomento: è stato come uscire da una letargia musicale durata trent'anni (io ne ho 33).
Pensando di fare il grande salto vorrei accoppiarle ad un SONUS FABER QUID, ammesso di riuscire a trovarlo usato. Può essere efficace questo tipo di abbinamento?

L'alternativa mi risulta difficile, perchè non sono molto aggiornato sulle eventuali possibilità di nuovo, il cui rapporto qualità/prezzo sia elevato e attorno alle 700.000 L., e soprattutto non ho la più pallida idea di che cosa sia meglio abbinare alle piccole della Diapason.
Confidando in una tua gentile risposta chiarificatrice, ti saluto cordialmente.
P.S. cosa ne pensi del CD recorder di PHILIPS?
Claudio Rondena - E-mail: Claudio.Rondena@eu.pnu.com

LC
Caro Claudio,
grazie per aver colto l'ironia di fondo che mettiamo sempre in tutto quel che facciamo....mai prendersi troppo sul serio!
Non mi sorprende poi che le
Micra ti abbiano colpito, visto che hanno impressionato pure me che non sono un amante dei minidiffusori.
Non sono facilissime da pilotare, quindi un buon integrato "muscoloso" è necessario.
Dubito che riuscirai a trovare un Quid usato, che sarebbe un partner azzeccato. Il mio da tempo fornisce la voce ad un impianto di un amico, in prestito permamente (non lo venderei mai e piuttosto che lasciarlo zitto ad impolverarsi preferisco saperlo ancora a "suonare" in un buon impianto).
Alternative nell'usato? Mission Cyrus 2 con PSX, e poi i soliti NAD e Rotel, sempre ben dotati in termini di capacità di pilotaggio. Se vuoi altri consigli sugli ampli da abbinare alle Micra puoi anche provare a sentire Alessandro Schiavi della Diapason stessa, sempre molto cortese e disponibile.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Desiderio di Home Theater
Egregio Direttore,
pensando di ampliare l'impianto hi-fi attualmente in mio possesso, estendolo ad un sistema Home Theatre, vengo a chiederle un autorevole consiglio per una realizzazione ottimale di detto impianto, tenendo presente che dispongo di una cifra di circa 2.500.000.
La stanza da posizionare il tutto misura m. 5 x 5 con una libreria in legno di circa m. 4 e divano contrapposto di circa m. 3; dispongo attualmente dei seguenti componenti:

Complimenti per il suo editoriale e nel rigraziarLa per tutte le notizie e informazioni che fornisce a tutti gli appassionati di stereofonia le porgo i miei più sentiti e cordiali saluti.
Renzo Scarpa - E-Mail: pscarpa@unive.it

LC
Caro Renzo,
vedrei bene completare i tuoi diffusori "frontali" con altri della stessa marca e serie, così da preservare l'omogeneità timbrica dell'impianto. Poi ti serve un decoder Dolby Digital ed un finale a tre canali per i restanti diffusori. I canali anteriori restano amplificati dall'attuale Rotel, pilotato dal segnale linea "front" del decoder.
Proposte? Con 2,5 milioni con c'è molto di che allargarsi, e se togli 1 milione circa per il canale centrale ed i diffusori posteriori, resta 1 milione e mezzo per decoder e finale a 3 canali....poi ci sarebbe anche il sub...
Il decoder potrebbe essere l'economico SH AC500 della Technics che si dovrebbe riuscire ad acquistare per 600.000 o giù di lì. Con 1 milione compri un finale a 3 canali (soliti nomi: Rotel, NAD etc.). Non resta nulla per il subwoofer...ma lo potrai acquistare in un secondo momento.
Altra soluzione, sonicamente ed economicamente meno "impegnativa" sarebbe quella di prendere un lettore DVD con convertitore AC-3 incorporato. A quel punto ti basterebbe un finale a tre canali.

Tutto questo se vogliamo conservare il Rotel attuale come ampli dei canali anteriori. Già, perchè in alternativa potresti prendere un ampli-decoder (magari ancora Rotel) che decodifica ed amplifica tutti i canali. Volendo risparmiare si può vedere qualcosa di analogo nei cataloghi Marantz ed Onkyo. Con la vendita dell'attuale ampli riusciresti a ricavare un po' di soldi per un eventuale subwoofer.

Le possibilità credo di averte descritte abbastanza in dettaglio, la scelta spetta a te.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Audio Research SP 9 MKII
Caro Direttore,
sono un appassionato di musica (tutta, anche se quella che più mi emoziona è la musica classica) per cui recentemente ho deciso di spendere un bel po' di quattrini per acquistare un buon impianto HI-FI.
Devo dire che sono stato fortunato in quanto sono riuscito ad acquistare del materiale usato: Ampli Sonic Frontiers power 1; pre Audio Research SP 9 MKII. Il resto della catena è nuovo: casse Quad Moda 3000 (Aliante One Pininfarina); CD Anthem CD1; Giradischi Cleraudio evolution 1.
Ho un piccolo problema non emerso durante la prova d'ascolto nel momento dell'acquisto: il guadagno del preamplificatore.
Infatti il pre sviluppa dall'ingresso CD soli 9 db, dagli altri altri ingressi 22 db. Questo comporta che se utilizzo l'ingresso Cd, per ottenere una buona pressione sonora devo ruotare la manopola del volume alle ore 20.00 - 24.00 (quasi fondo corsa) con aumento notevole del ronzio.
Di contro se utilizzo gli altri ingressi mi basta posizionare il volume alle ore 9 max 10 con notevole pressione sonora. Nessun problema per l'ingresso Phono. Domanda:
Questi guadagni sono standard per tutti i pre? Perchè esiste questa diversità di guadagni tra linea e CD? Sai se posso aumentare il guadagno CD o diminuire gli altri?
Conviene sempre acquistare un pre della stessa marca del finale, ed in questo caso un Sonic Frontiers Linea 1? Cosa ne pensi di questi due preamplificatori?
Mi rendo conto che avrei dovuto informarmi prima di acquistare... , ma il suono di quest'impianto mi è piaciuto così tanto in quella sala d'ascolto che non ho badato a quest' aspetto. Ora, a casa mia...
Ti ringrazio anticipatamente e ti invio i miei migliori saluti
Francesco De Palo - E-Mail: reverso@tin.it

LC
Caro Francesco,
non ricordo se l'SP 9 avesse una particolare taratura dell'ingressso CD, comunque il problema non mi pare affatto grave, basta spostare il CD su un altro ingresso linea ed il guaio è risolto.
Alcuni pre o ampli integrati di diversi anni fa usavano impostare l'ingresso CD in modo diverso dagli altri per via dell'uscita del CD che si diceva essere molto elevata. Poi ci si è accorti che si trattava di un'uscita "linea" come tutte le altre :-)
Ti sconsiglio di farci mettere le mani, se non a persone veramente qualificate (contatta Audio Natali per questo).
Non c'è poi ragione per usare pre e finale della stessa marca, va benissimo anche una soluzione come la tua. Dormi tranquillo e goditi la Musica.
Lucio Cadeddu

Musica classica, effetti digitali e...protezioni
Spettabile direttore,
Prima di procedere ad inoltrare la mia domanda premetto di aver letto le istruzioni d'uso. spero pertanto di non arrecare disturbo con la mia richiesta, ma il dubbio è per me amletico.
Ho un impianto così composto,

Nelle mie prove d'ascolto ho riscontrato problemi applicando degli effetti durante l'ascolto di musica classica (Schubert): il circuito di protezione dell'amplificatore, non appena il volume si alza, manda in stand-by lo stesso (ho provato una sola volta e non ci voglio più ritentare).
Ho intenzione di sostituire le casse front con le B&W 302. A tal proposito ho letto la Vostra recensione e mi è sembrata più che positiva, ma mi è sorto un dubbio.
In tale articolo dichiarate che la loro impedenza scende sino a 3,5 Ohm.
La domanda è: rischio di avere gli stessi problemi che ho con le casse precedenti?
P.S.: Non vorrei fare la stessa domanda ad un rivenditore, perchè ho il timore che per vendermi il prodotto questi possa assicurarmi che non riscontrerò alcun tipo di problema!
RingraziandoVi anticipatamente, colgo l'occasione per porgervi i miei più distinti Saluti.
Luca Cattò - E-mail: luca.catto@tecnoplastonline.it

LC
Caro Luca,
intanto ti sconsiglio vivamente l'uso di effetti digitali nell'ascolto della Musica. Essi sono innaturali ed alterano il segnale opriginario. Se Alta Fedeltà è quella che cerchiamo...che Fedeltà sia...Fedeltà al segnale che c'è inciso sul disco. Gli effetti "spaziali" lasciali per l'Home Theater ed i videogiochi.
Ciò premesso, è chiaro che il tuo ampli è in seria difficoltà coi tuoi diffusori...ma è difficile prevedere un comportamento analogo su altri diffusori con impedenza bassa come le citate B&W in quanto ogni carico fa storia a sè. Dovresti provarle, non c'è altra strada.
Già che ci sei, punta a qualcosa di un po' più raffinato, le B&W da te scelte sono uno dei primi gradini per un impianto HiFi di buona qualità, puoi pensare un po' più "in grande".
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Tweakings su un lettore CD
Caro Lucio,
mi chiamo Fabio Di Stefano e da qualche tempo leggo TNT, inizio con il complimentarmi per aver realizzato questo progetto fuori dagli schemi.
Con le abarthizzazioni ho preso contatto già da un paio di anni, quando ho iniziato a conoscere più da vicino, l'elettronica (che magica cosa!).
Ora, dopo aver deciso di realizzarne una sul lettore CD che possiedo, un DENON DCD 735, vorrei partire dall'alimentazione che sembra essere il punto debole di ogni lettore. Dunque, ora ti chiedo:

Ad ogni buon conto, il DENON in mio possesso, adotta una conversione multibit con chip Burr Brown, forse non c'è da stravolgere granchè non trovi?
Detto ciò, caro Lucio ti ringrazio per il tempo dedicatomi, ed in attesa del tuo preziosissimo parere sulla sfilza di quesiti posti, ti rinnovo i miei complimenti e ti faccio i migliori auguri per il proseguo di TNT.

N.B. Se mi consenti, vorrei fare un appunto in merito a TNT, perchè non approfondite il discorso "Termoionica Applicata" con ulteriori inteligenti spunti di autocostruzione, vedi amplificatori con altri tipi di valvole, stadi analogici a valvole universali per CD player, insomma tutto ciò che possa stuzzicare "l'appetito valvolare". Salutoni.
Con stima,
Fabio Di Stefano - E-mail: fabiods@libero.it

LC
Caro Fabio,
per quanto riguarda la terra...io propenderei per una soluzione tipo Merlino CD, eventualmente il filtro anti-intereferenze lo puoi mettere a monte di tutto l'impianto.
La sostituzione dei condensatori e del trasformatore porta certamente altri vantaggi, basta non esagerare con la spesa...più in là di tanto non si riesce ad andare. Gli stadi d'uscita e di conversione influenzano abbastanza pesantemente il suono di un qualunque CD player...
Per i connettori RCA...lascia perdere. Se sono fissati sullo stampato, meglio evitare cannibalizzazioni. L'importante è il cavo che va dal CD all'ampli.
Altre migliorie? Non so, io continuo a trovare semplicemente stupefacenti i
piedini Upim...se non li hai ancora provati...provali!
Per quanto riguarda Termoionica Applicata...ritengo inutile pubblicare tanti progetti giusto per dire che c'è qualcosa di nuovo. Non dovendo vendere nulla, ne' la rivista, ne' i progetti, possiamo permetterci di puntare solo su cose che meritino davvero.
E, comunque, ci stiamo orientando, per i prossimi progetti, su realizzazioni a stato solido: un DAC ed un altro pre phono più economico del Solidphono.
L'autocostruzione a stato solido è un campo abbastanza inesplorato...e si possono fare oggettini molto, molto interessanti. Il buon suono PRESCINDE dal fatto che sul circuito ci siano valvole o transistors.
Continua a seguirci!
Lucio Cadeddu

Lettera fiume per un nuovo impianto
Caro Lucio,
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE per aver riacutizzato una malattia che pensavo sopita da tempo! La tua rivista è di gran lunga la migliore che abbia mai letto. Ho provveduto diligentemente a scaricarla e a "sfogliarla" praticamente tutta. SEMPLICEMENTE GRANDIOSA!
Mi chiamo Antonello, sono un "bambino" di 32 anni e la malattia è, ovviamente, l'audiofilia! E adesso che faccio?
Il mio primo impianto stereo l'ho comprato a 15 anni, dopo un'estate di duro lavoro per racimolare i soldi necessari. Era uno di quegli integrati Sony composti da tanti pezzi separati, però ci sono affezionato proprio per come l'ho fortemente voluto (le sigle te le manderò in futuro, perchè ti anticipo che mi piacerebbe avere un tuo consiglio, se possibile). A quell'epoca ero ancora un soggetto sano :-)
Una volta portatolo a casa, ho scoperto per la prima volta l'esistenza di alcuni di quei fattori che ci perseguitano: il MAF (Mother Acceptance Factor) e lo EWF (Empty Wallet Factor).
Mia madre, infatti, non ha mai capito perchè fossi tanto fissato nel posizionamento di quegli antiestetici parallelepipedi; ne tantomeno ha mai capito come mai non potessero almeno essere utilizzati come supporti per vasi.

Attorno ai 19 anni, a casa di un amico, scopro come può suonare un buon impianto (Amplificatore NAD, Casse B&W, CDP non ricordo). Niente di che, ma anni luce lontano dal mio! Mi innamoro del sogno e comincio a documentarmi: compro riviste, frequento negozi e sogno di possedere una stanza di quelle che si vedono solo nelle riviste di arredamento!
Erano i primi sintomi del contagio. Purtroppo, un EWF sempre tendente ad infinito e la complicità delle succitate riviste mi convincono che senza budgets ipermegamilionari non ci fosse niente da fare.
Così poco a poco i sintomi regrediscono. (Pensa che non ho ancora comprato un CD player!). Nel frattempo comincio a lavorare e mi sposo! (Vabbè, ho fatto anche altre cose, prima, ma non mi sembra il caso di esporle tutte :-) Fantastico, ho pensato: MAF=0, EWF strettamente decrescente ==> vediamo un po' cosa posso fare!
Ricomincio a comprare riviste e scopro una mutazione del virus audiofilo: l'Home Theater! Per chi adora, tra le altre cose, la musica (tutta, indistintamente, purchè abbia qualcosa da dire e mi faccia accapponare la pelle) ed il cinema (specialmente quello d'azione, ma senza disdegnare qualcosa di più impegnato) è stato un attimo decidere che dovevo averlo in casa!
Così, con molto tatto, provvedo ad informare mia moglie del fatto che abbiamo un disperato bisogno di un impianto HT. È stato il mio primo incontro con il WAF (che non influenza solo il posizionamento in ambiente, ma anche l'acquisto!). Le sue reazioni, infatti, sono state nell'ordine:

  1. E che cos'è?
  2. A che ci serve?
  3. Quanto costa?
  4. Ma sei matto? Noi dobbiamo ancora comprare i mobili del salone e tu pensi a queste stupidaggini etc. etc. etc.
Il punto (1) è stato prontamente risolto con un'approssimativa spiegazione, sufficiente a farle capire quel tanto da passare al punto (2) per risolvere il quale (lo ammetto) ho fatto ricorso ad un colpo basso: un martedi l'ho portata a vedere Matrix in un cinema senza adeguata sonorizzazione. Il film le è piaciuto tantissimo e quindi, con un bieco trucco, il giovedi seguente l'ho portata a vedere lo stesso film in un Warner Village :-))
All'uscita non aveva più alcun dubbio! Purtroppo questo l'ha spinta a porre la fatidica domanda (3) alla quale devo aver dato la risposta sbagliata (maledette riviste!) perchè la conseguenza è stata il punto (4).
La cosa che non riesco a capire delle mogli (e della mia devo dire che capisco quasi tutto) è come facciano ad accettare placidamente di spendere 7 milioni per un po' di pezzi di legno incollati insieme in modo da permettere lo stivaggio di porcellane varie (abbiamo appena comprato i mobili del salone), ma inorridiscano di fronte a 3 milioni di amplificatore/DVD/casse! Conosci qualcuno che possa spiegarmelo?
Comunque, un po' devo averla contagiata, perchè sono almeno riuscito ad ottenere che una parte del suddetto mobile fosse dedicata ad ospitare le elettroniche in vista di un futuro impianto (non appena lo EWF comincerà a decrescere ancora

[Salone]

E qui cominciano i problemi! Navigando per racimolare qualche informazione scopro un sito "esplosivo" dove si parla di HI-FI vera.
Lo sfoglio un po' e... brivido, terrore e raccapriccio: ma allora la disposizione delle casse l'è tutta da rifare!
Ti spiego: nella casa attuale l'unica stanza che ho a disposizione è quella riprodotta in allegato (4.25 x 5.30m); le elettroniche devono andare necessariamente nel "mobile porta elettroniche e porcellane" (pena lo scuoiamento con limetta da unghie :-), nel quale ho fatto ricavare lo spazio per il televisore (120x60 cm), quattro vani (forse riesco ad arrivare a cinque) per le elettroniche e lo spazio per il centrale; con "A" è indicato il mobile dell'asse da stiro e con "B" un tavolinetto/bar dietro al quale è posizionata una lampada.
Le casse surround vanno ovviamente in asse con il divano sulla parete opposta (che a breve passerà da 3 a 2 posti), per il sub vedremo. Il mio problema sono i frontali (con i quali vorrei anche ascoltare musica in modo decente)!
Io avevo pensato di posizionarle nel mobile, accanto al televisore. Mi pare di capire che questa posizione potrebbe andare bene per l'HT, ma sacrificherebbe quella "profondità della scena sonora" che aspetto di sperimentare da 13 anni!
Sono settimane che mi scervello per trovare una soluzione, ma non riesco a venirne a capo. Tu che faresti?

Il problema non è tanto peregrino, visto che non appena ci consegneranno i "pezzi di legno" provvederò al trasloco di ampli e casse del mio vecchio "compagno da musica", utilizzando come sorgente il CDP che l'amico di cui sopra mi ha regalato causa upgrade.
Il tutto un po' (tanto) vecchiotto, ma sempre meglio delle casse amplificate del mio PC :-) Prevedo di tenere il CDP per un po', e di sfruttare le casse come surround (almeno inizialmente) così da poter utilizzare al meglio il budget risicato (hai mai sentito un conto in banca urlare di dolore? :-)
Per quanto riguarda l'amplificatore, invece, penso che dovrà essere pensionato in quanto non credo sia possibile bypassare la sezione pre (a meno che non sia possibile collegare l'uscita di un eventuale pre all'ingresso AUX, tanto per dirne una). Devo controllare!
E già che ci siamo, tu che risposta avresti dato al punto (3)? Tieni presenti che deve essere la più bassa possibile per cominciare, ma senza sacrificare troppo la qualità, altrimenti preferisco aspettare!
Mi basta un ordine di grandezza, tanto per avere una stella polare durante le mie attuali peregrinazioni per negozi :-)
Il mio ideale è la qualità; i miei limiti i soldi e lo spazio. Preferisco partire con pochi pezzi di qualità decente e cominciare a sentire qualcosa. In questo modo, sai che goduria quando migliorerò l'impianto pezzo a pezzo? Ed inoltre, avrò anche cominciato a farmi qull'esperienza d'ascolto che adesso (devo ammetterlo) mi manca completamente.
Vabbè, direi che come prima lettera può bastare. In effetti è un po' lunghetta... mi sa che ho esagerato... scusa!
Però la colpa è tua! Così la prossima volta impari a fare una Rivista del genere :-)))
P.S.: la piantina è il più possibile in scala. Le frecce indicano porte (ingresso sopra, cucina a dx e letto a sx).
Ciao,
Antonello Izzi - E-mail: mcelano@tiscalinet.it

LC
Caro Antonello,
sono riuscito a leggere tutta la tua lettera e per punire anche gli altri lettori di TNT...ho deciso di pubblicarla in versione integrale :-)
Per contro io sarò brevissimo: le casse nella parete attrezzata vanno male, ma proprio male. Anzi malissimo. La soluzione consiste in piccole e snelle torri da pavimento, magari in tinta col mobile :-), da tenere davanti al tutto in posizione il meno sacrificata possibile, almeno per l'ascolto in stereofonia.
Per l'impianto (punto 3) mi sembra di capire che avresti bisogno, per ora, di frontali, centrale e decoder-amplificatore per il tutto. Per i frontali, come dicevo, devi puntare a delle torri da pavimento, di quelle che in pianta occupano pochissimo spazio. Nomi? Indiana Line serie TH o Arbour, Kef Coda 10, Wharfedale 7.3, Chario Syntar 100T...a tutte queste è facile abbinare un centrale delle stessa marca, quindi nessun problema di squilibrio timbrico.
Ah, dimenticavo, i diffusori da pavimento ti servono anche in previsione del fatto che, momentaneamente, non avri subwoofer...e per l'HT ci vogliono tanti bassi.
Costo delle soluzioni proposte? Con Wharfedale stai sotto il milione per i tre pezzi, con Indiana Line qualcosina in più (ma dipende dal modello), col sistema Kef sei sul 1.600.000, idem per Chario che ha il vantaggio di una bella finitura in vero legno.
Al di sotto di queste cifre ti consiglierei di non scendere...
Poi veniamo all'ampli-decoder. Qui c'è l'imbarazzo della scelta...tutti i grossi nomi giapponesi propongono qualcosa a cinque canali (anche 100 watt x 5) e decoder Dolby Digital AC-3 per cifre intorno (o sotto) il milione. Poi si sale...e tutto dipende da te, ovviamente.
Che risultato aspettarsi con un sistema di questo tipo? Difficile a dirsi...bisogna vedere cosa TU ti aspetti da un impianto stereo. Ecco perchè è fondamentale che tu capisca cosa stai cercando altrimenti ti succede come il lettore della settimana scorsa che, insoddisfatto da un sistema HT di 3 milioni, ha capito che per raggiungere il "suo" risultato "adeguato" avrebbe dovuto spendere dai 10 ai 20 milioni.
Come dire...ti bastano 50 cavalli o per meno di 150 non la puoi neppure definire automobile? Fintanto che non provi personalmente non potrai mai saperlo.
Bisogna vedere QUANTO uno è disposto ad accontentarsi. Quindi devi capire tu in primis che cosa stai cercando, onde evitare delusioni per aver speso troppo poco.
Quindi la risposta per tua moglie potrebbe essere "tra i 2 ed i 3 milioni". Scendere sotto i 2 milioni può essere pericoloso...finiresti per buttar via i tuoi soldi per un sistema che non avrai neppure voglia di accendere.
Meglio spendere di più ed essere soddisfatti.
Magari a poco a poco, a rate, in varie tappe...ma non scendere a troppi compromessi.

Per quanto riguarda l'incomprensione "femminile" verso questo genere di spese...beh, è normale. Ogni cosa che non suscita "passione" diventa una spesa inutile e meno si spende e meglio è. Per molti mariti un bel gioiello è una spesa completamente folle!
Il problema principale è che manca un'educazione al "bello". Tutte le cose belle costano, non ci sono santi. E chiunque è potenzialmente in grado di accorgersi se un oggetto è di qualità oppure no. Nessuno ha mai avuto dubbi, vedendo il mio impianto, che ci fossero dentro delle cose "belle".
Bisogna quindi imparare a capire che si dovrebbe sempre inseguire la qualità, nei mobili, come nell'HiFi, nell'automobile come nei vestiti etc etc. Tutto può sembrare inutilmente costoso...ma una volta provato non si torna indietro.
I soldi servono per questo, in fondo, per comprarsi dei bei giocattoli, dopo aver soddisfatto i bisogni primari. Troppo consumistico? Forse...ma la vita è breve ed è meglio fare qualche follia piuttosto che avere rimpianti. In fondo TNT-Audio non è altro che un costoso (e un po' folle) giocattolo che ci diverte tanto...ma proprio tanto! :-)
Ciao!
Lucio Cadeddu

Volumi...sbilanciati
Innanzitutto vorrei farle i complimenti per la rivista on-line e ringraziarla della dima, per il controllo della testina, che mi ha inviato e poi sottoporle un problema che da un po' di tempo mi lascia perplesso.
Ho comprato tempo fa un ampli Technics SU-A700MK3, ho notato che a bassissimo volume, per intenderci nei primi 2-3 millimetri di corsa della manopola, quando la musica è appena percettibile, si sentiva solo il canale destro, ancora altri due millimetri ed ecco comparire anche l'altro canale. Da quel punto in poi perfettamente equilibrato.
Lo porto in assisitenza dove mi dicono che è una tolleranza normale. Va bene è un apparecchio di fascia bassa ma il mio vecchio Sanyo non lo faceva.
Io non mi ritengo un purista ma la cosa mi innervosiva. L'ho venduto. Ho comprato un bel Marantz PM7000, non ci crederà fa la stessa cosa ma stavolta sul canale sinistro. Ho fatto tutte le prove del caso, come del resto avevo già fatto con l'altro ampli: inversione delle casse, inversione dei cavi di potenza, inversione dei cavi segnale, utilizzo di varie sorgenti.
Lo squilibrio è comunque presente sempre sul canale sinistro. In assistenza mi dicono che è normale. Ora mi chiedo e le chiedo sono stato sfortunato o è veramente normale?
Ringraziandola in anticipo per la disponibilità le mando i miei saluti.
Roberto Maini - E-mail: roberto.maini@tin.it

LC
Caro Roberto,
ti sembrerà sconcertante...ma il tuo problema è del tutto normale e fa parte delle tolleranze di costruzione dei potenziometri di volume. Ora dovresti cominciare a capire perchè alcuni apparecchi HiFi possano essere così costosi. Componentistica di migliore qualità, sparsa un po' ovunque nell'apparecchio, è sufficiente per farne lievitare il prezzo di diversi zeri. Occorre anche tener conto che se un potenziometro di qualità costa, faccio un esempio, 100 mila lire, il suo costo all'acquirente va moltiplicato per un fattore 4, come minimo. Ovvero siamo sulle 400.000 lire per un solo componente di qualità superiore.
Comunque non devi preoccuparti, non credo che tu ascolti davvero a volumi così bassi!!! Quindi vai tranquillo, a volumi normali il tutto si "linearizza".
D'altra parte...hai visto mai un motore coi 4 cilindri esattamente identici per rapporto di compressione e caratteristiche termiche? Forse nei motori Formula 1...ma non nelle vetture di serie. Perchè scandalizzarsi tanto? :-)
Goditi la Musica...ed alza il volume!!!!!
Lucio Cadeddu

Fantasia digitale
Caro Direttore,
innanzitutto vorrei farle i complimenti per la semplicità e l'immediatezza con cui riesce a rendere chiare le spiegazioni presenti in tutti gli articoli che ho potuto leggere.
Io sono un neofita dell'HiFi con il pallino di realizzare un impianto HT e per questo motivo mi sono letto molti dei sui articoli sulla scelta di amplificatori, diffusori, monografia HT etc... Tuttavia non sono riuscito a trovare una risposta ad una domanda che mi assilla da tempo.
Premetto che ho delle forti convinzioni che il digitale potrà sostituire l'analogico nella maggior parte delle sue applicazioni audio e video.
Ammetto per altro che la qualità riproducibile con il digitale non potrà mai essere uguale all'analogico (per ora almeno :-)), ma in fin conti penso anche che bisogna considerare quanto un persona sia capace di verificare la differenza di qualità.
Io sicuramente non mi considero un audiofilo e pertanto, probabilmente, la riproduzione del digitale mi potrà soddisfare al 100%.
Tutto questo per chiedere una sua opinione su un'architettura di impianto (diciamo HT) in cui: il sistema di amplificazione/decodifica sia distribuito nei diffusori, i segnali (ancora nella loro forma digitale) per i diffusori stessi siano ad essi inviati in modo wireless e il PC controlli e generi la trasmissione verso le casse.
Per quanto riguarda la parte di trasmissione la cosa è sicuramente fattibile (esperienza lavorativa), mentre per i diffusori mi domando quali siano le implicazioni a parte il costo aggiuntivo dell'amplificazione distribuita e sottosistema di ricezione e decodifica).
La cosa a cui non sono in grado di rispondere e per cui chiedo un suo parere è se un diffusore con l'aggiunta di questo tipo di apparato possa perdere in qualità (maggiori interferenze non compensabili, difficoltà costruttive della cassa acustica insormontabili,...) senza possibilità di recupero e compensazione? Esisto già soluzioni di questo tipo nel mercato?

Nella speranza che questa mia fantasia possa avere la sua attenzione la ringrazio per il prezioso aiuto che mi ha dato nel comprendere un po' di più il mondo dell'HiFi.
Grazie,
Valentino Paderni - E-mail: paderniv@libero.it

LC
Caro Valentino,
sistemi analoghi esistono già da tempo e li costruisce la
Meridian, Azienda audiophile inglese da tempo impegnata nell'applicazione delle più moderne tecnologie digitali. La trasmissione del segnale digitale però non è del tipo "wireless" come la prevedi tu, in quanto la cosa è tutt'altro che semplice ed esente da problemi. Un buon cavo coassiale sembra essere per ora la soluzione più "proponibile".
Tuttavia, non vedo i vantaggi dell'approccio: perchè spostare le elettroniche all'interno di un diffusore??? E se stanno fuori che male gli fa? Capisco la tua necessità di preservare il segnale digitale il più possibile però prima o poi questo andrà convertito...e non vedo il guadagno a convertirlo fuori o dentro le casse...comunque un cavo si deve attraversare....e la connessione digitale via cavo (elettrica o ottica) non è affatto esente da problemi (vedi il "jitter").
In sostanza, quindi, fintanto che non saranno definitivamente disponibili moduli di amplificazioni digitali (DAC di potenza, si veda la prima parte del nostro reportage dal Las Vegas WCES 2000)), non vedo grandi guadagni ad utilizzare un sistema tipo Meridian.
Che poi i sistemi Meridian suonino pure molto bene non significa molto. Suonavano benissimo anche prima che fosse integrati e suonerebbero ancora benissimo se fossero oggi "separati".
Ciao!
Lucio Cadeddu

Giradischi
Caro Direttore,
innanzitutto complimenti vivissimi per TNT. L'ho forse non casualmente scoperta quando, dopo un distacco di oltre dieci anni dal mondo dell'hi fi ho deciso di investire qualcosa per sostituire il mio compatto con un vero stereo.
Per farla breve dopo un mesetto di ricerche presso tutti i negozianti di Milano, da circa un anno ho acquistato per poco meno di 4 milioni cd Rotel RCD 971 + ampli MUSICAL FIDELITY E10 + casse ProAc Tablette 50 e seguendo TNT mi sono dilettato ad ottimizzare cavi di segnale ed alimentazione, piedini Upim vari ecc.
Inoltre ho recuperato dal mio primo impianto il Thorens TD160, ripulito, dotato di nuova cinghia e nuova testina Grado Red. Ascolto un po' di tutto in un piccolo ambiente (circa 16 mq), ma acquisto solo musica classica e jazz anni 50-70.
Vengo al punto. Mi solleticava l'idea dell'upgrading di un componente che inizialmente avevo identificato nell'ampli.
Secondo il mio fornitore avrei fatto meglio ad investire in un miglior CD player (Linn). A rendermi ancora più indeciso ha contribuito il fatto che per Natale mi sono regalato una semplice macchina lavadischi Knosti, che mi ha fatto riscoprire l'emozione dell'ascolto dei circa 400 LP di rock e jazz raccolti fino al 1985.
Da qui l'ispirazione: se devo migliorare una sorgente, perchè non investire circa 2 milioni in un giradischi (nuovo o ben usato)?
Cosa ne pensi? Hai qualche suggerimento da darmi?
Ti ringrazio comunque.
Nino Maugeri - E-mail: ninomaugeri@libero.it

LC
Caro Nino,
riscoprire il vinile sembra essere la moda del momento....e finalmente, aggiungo, molti si stanno rendendo conto di quanto siamo stati presi in giro con l'introduzione del digitale.
Ora, visto che hai un ottimo giradischi, non vedo ragione per sostituirlo. Un sostanzioso (e, dico, sostanzioso!!!) miglioramento lo avresti sostituendo la buona ma economica Grado Red con qualcosa tipo la Grado Platinum, cambiando il cavo phono, se non l'hai già fatto, e acquistando, magari in un secondo momento, un pre phono seprato tipo il Lehmann Black Cube, ad esempio.
Il tutto ti costerebbe molto meno di quanto hai preventivato per il nuovo giradischi e ti farà dubitare che stai ascoltando ancora gli stessi dischi di prima.
Sarebbe a mio avviso inutile un giradischi di altissimo rango per poi mortificarne le prestazioni con lo stadio phono di un integrato di medio livello.
Idem dicasi per il cavo phono, viste le tensioni in gioco (sull'ordine del millivolt), questo conduttore ha grande influenza sul suono dell'analogico.
Pensaci e fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Dubbi valvolari
Caro Lucio,
sono uno dei tuoi appassionati lettori. Ti seguo regolarmente sempre sorpreso dalla tua capacità di regalarci informazioni preziose altrimenti difficilmente ottenibili. Grazie !!!
Ora vengo a me: ho 48 anni e sono appassionato di musica barocca (soprattutto Bach) ed ho recentemente cambiato l'impianto a seguito del trasloco nella mia nuova casa.
Le dimensioni della stanza dedicata all'ascolto (3,60m. per 3,40m. con soffitto mansardato con altezza minima di 1,90m.) :-(( ( so cosa pensi a proposito ma ho solo questa possibilità vedi WAF!! :-)
Dopo molte prove di ascolto ho acquistato un integrato a valvole "Stereo 845" della New Audio Frontiers (20Watt in classe A) ed una coppia di diffusori ad alta efficienza (93db) prodotti dalla medesima azienda (Reference two) posizionati su stand dedicati.
Ho acquistato inoltre i cavi della Tokho sia di segnale (bi-wiring) che di potenza.
Seguendo i tuoi consigli ho posizionato i diffusori ad un metro dalla parete di fondo ed a settanta cm. dalle pareti laterali. Il lettore cd è ancora un vecchio Denon DCD 920 il cui suono è stato fortemente modificato in meglio con l'uso di pasta tipo blue - tac tanto per intenderci :-)
Dopo aver deciso che non è il caso di attendere le nuove tecnologie sto cercando di sostituirlo orientando la mia scelta o verso il Maestro della Audio Analogue o verso il CDP 7T della Lector. Comunque già cosi, nonostante l'infelice stanza, l'impianto mi riempie di stupore ogni volta che lo accendo costringendomi a comperare cd in continuazione (cosa che non facevo da molto tempo).
Ora ti chiederai dov'è il problema?
È presto detto: mi sono accorto che con l'amplificatore acceso sento un leggero ronzio avvicinando le orecchie ai diffusori (più marcato a sinistra che a destra e soprattutto nel woofer). Non mi ero mai accorto precedentemente con il vecchio impianto a stato solido. È normale? È colpa dei crossover? È il rumore di fondo delle valvole?
Naturalmente all'ascolto nulla è percepibile ma sono preoccupato, il suono delle valvole è meraviglioso, ma io sono totalmente ignorante in materia e non vorrei trascurare qualcosa facendo finta di niente!! :-( Rilevo inoltre, solo su alcuni cd e solo su particolari emissioni in alta frequenza, una leggera vibrazione metallica sul canale destro ma ritengo che sia un problema legato all'ambiente ancora troppo riflettente (nella stanza c'è solo un divano, un tappeto e l'impianto piccoli quadri sulle pareti e nessuna tenda alla finestra). :-(
Nella speranza che tu possa tranquillizzarmi ti mando i miei saluti e ti ringrazio per l'attenzione che vorrai dedicarmi.
P.S. Puoi darmi un parere se i lettori cd che sto valutando sono adatti ad interfacciarsi con il mio amplificatore? Ti pongo questa domanda perchè il Lector non potrei ascoltarlo inserito nella mia catena, ma dovrei acquistarlo alla cieca mentre il Maestro il mio negoziante può darmelo in prova.
Sandro Racozzi - E-mail: racozzi@libero.it

LC
Caro Sandro,
il ronzio che descrivi potrebbe essere assolutamente normale, molti valvolari (ma non solo) soffrono di questo genere di problemini. Fossi in te non mi preoccuperei, soprattutto se, come dici, è un qualcosa che si sente solo mettendo l'orecchio sugli altoparlanti.
Per quanto riguarda il lettore CD, ti consiglio di provare il Maestro e di non comprare MAI alla cieca. Se il Maestro ti dovesse piacere, provalo con molti dischi diversi, per verificare se presenta i piccoli problemi di lettura che ho riscontrato io nell'esemplare in prova. Meglio prendere un apparecchio ex-demo che si è sicuri che funziona e legge tutto piuttosto che avventurarsi in uno nuovo imballato.
Prova anche il Paganini, comunque.
Ciao!
Lucio Cadeddu

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