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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Informazioni sul Trentino
  2. Audiofilo in erba
  3. Lettori CD a 96 kHz???
  4. Re: un nuovo impianto per 5 milioni
  5. Bass reflex
  6. L'impianto minimale cresce
  7. Abarthizzazioni
  8. Suggerimenti per TNT
  9. Diffusori a torre
  10. Disposizione casse in ambienti...irregolari
  11. Redento sulla via di TNT :-)
  12. Naim e cavi
Informazioni sul Trentino
Ciao, mi chiamo Giorgio, Vi faccio i miei complimenti per questa magnifica rivista grazie alla quale sto riscoprendo una passione che avevo un po' accantonato.
Il mio impianto è così costituito:
Ampli: Harman-Kardon PM655
Cdp: Yamaha CDX630E, modificato con sughero, grey-tac, e punte [prima di conoscervi lo volevo quasi buttare ed invece grazie al tempio del TweaKing è diventato quasi irriconoscibile (come suono, dico!)]
Diffusori: Sonus Faber Concertino su Stand autocostruiti
Cavi di SEGNALE: Monster Cable Interlink 300 e recentemente TNT SHIELD (Stupendo!!!)
Cavi di POTENZA: Mamba e Supra 2.5 (che preferisco) + Sinto Kenwood e piastra ONKYO.
Il "tutto" per l'ascolto di musica di ogni genere con predilezione per il "fusion".

Ma veniamo al dunque: vorrei costruirmi il Trentino ma ho il dubbio, forse avrò interpretato male i disegni, che le quote dei fori per i tubi di accordo sui relativi pannelli non sono tutte! (o forse ne avete messa una per pannello per indicare che sono uguali??). Pensi che con l'impianto che ho l'inserimento del Trentino potrebbe creare problemi? (la stanza dove è posizionato l'impianto misura circa mt 4.5x4.3 con i diffusori sul lato lungo a 40 cm dalla parete ed a mt 2 di distanza reciproca con il punto di ascolto a circa 2.5 mt).
Ovviamente so che per trovare la collocazione finale dovrò penare ma la mia preoccupazione principale è l'interfaccia con le Sonus Faber; in realtà sono stato attirato dal Trentino proprio perchè la particolare configurazione di accordo, l'assenza del filtro e quindi un incrocio piuttosto basso potrebbe essere un aiuto).
Altro quesito: collegando il Trentino alla seconda uscita per diffusori, della quale l'HK è dotato, quali controindicazioni intravedi?, l'HK sarebbe meno sollecitato o potrebbero crearsi problemi diversi da quelli che derivanti dal collegamento del sub in parallelo con i diffusori? Scusami ma non conosco come viene realizzata in un amplificatore la seconda uscita altoparlanti.
Io dall'alto della mia ignoranza vedo solo la comodità di poter decidere in qualsiasi momento se inserire o meno il sub! Sbaglio?
L'idea mi piacerebbe anche perchè ho in mente di passare all'Home Theatre, e quindi avendo a disposizione un integrato AV (a proposito che ne pensi del DENON AVR 1800?), sfrutterei l'uscita "pre" dedicata al SUB-ATTIVO pilotando il Trentino con la sezione finale dell'HK.
Ho finito, ti ringrazio per la pazienza che hai voluto dedicarmi, e mi scuso per essere stato troppo casinaro e prolisso.
Ancora complimenti.
Giorgio Gasperi - E-mail: gasperi.giorgio@enel.it

LC
Caro Giorgio,
per quanto riguarda i piani di costruzione del
Trentino dovresti rivolgerti direttamente al progettista ovvero a Giuliano Nicoletti. Colgo l'occasione per ricordare a tutti che le domande specifiche su un determinato progetto vanno indirizzate DIRETTAMENTE al progettista e non a me.
Per quanto riguarda l'inserimento del Trentino nel tuo impianto e nel tuo ambiente, io avrei qualche perplessità relativamente all'utilizzo "solo stereo". La stanza è piccola ed il Trentino è piuttosto cattivo, rischi di fare solo una grande confusione e di snaturare l'ottimo equilibrio delle Concertino.
Un po' meglio se l'utilizzo è quello Home Theater, dove la qualità può tranquillamente passare in secondo piano a tutto vantaggio della spettacolarità.
Le doppie uscite per diffusori sono sempre "in parallelo" quindi occhio a non sovraccaricare troppo gli stadi finali del tuo amplificatore. Vedo meglio la soluzione dell'HK preposto a solo finale del sub, con un integrato A/V (buono il Denon, ma considera anche gli HK) a pilotare tutto il resto, se l'ottica è quella di un utilizzo Home Theater, ovviamente.
Spero di esserti stato utile.
Lucio Cadeddu

Audiofilo in erba
Caro Lucio,
provengo da un passato oscuro fatto di compattoni e di cd portatili collegati alle casse per computer e sto cominciando a muovere i primi passi verso l'ascolto di qualcosa che si possa chiamare musica.
Da quando ho scoperto la tua rivista ho cominciato a fare degli esperimenti e delle piccole modifiche al mio impianto e soprattutto ho cominciato ad ASCOLTARE con attenzione il suono prodotto.
A poco a poco mi sono risultati chiari tutta una serie di difetti del mio impianto che mi sto affannando a risolvere, il problema e che non riesco a distinguere, per la mia totale inesperienza, quali sono i problemi a cui si può porre rimedio e quali quelli strutturali che dipendono dalla qualità dei componenti.
Inoltre l'impianto attuale è il risultato di acquisti effettuati in tempi diversi spesso senza cognizione di causa e se possibile vorrei quindi anche capire se è il caso di cambiare dei componenti.
L'impianto si compone di:

Il tutto è installato in maniera impropria su una struttura in metallo della DUEPIU.
Il problema principale che rilevo consiste in un fastidioso fruscio che avverto non appena accendo il lettore cd ancora prima che inizi l'esecuzione del brano.
Da cosa dipende questo fruscio, si tratta di una interferenza elettrica o dipende dalla qualità del lettore cd?
Pensi che le modifiche per lettori cd economici che suggerisci nella tua rivista possano ovviare a ciò o dipende da altro?
Ovviamente ci sono anche altri aspetti che non mi soddisfano ma quello che ti ho illustrato è sicuramente il principale e non mi permette di valutare eventuali miglioramenti ottenibili applicando i suggerimenti che ho letto nella tua rivista come ad esempio l'uso dei piedini Upim che ho già provveduto ad installare sotto il lettore cd.
Scusami se sono stato prolisso e ti ringrazio per l'attenzione.
Adolfo Morrone - E-mail: morrone@istat.it

LC
Caro Adolfo,
il problema che segnali è piuttosto strano, se c'è una cosa che si può dire dei lettori CD economici di produzione di massa è proprio che almeno funzionano sempre e senza problemi, cosa che non si può certo dire per macchine con aspirazioni più "audiophile" (sic!).
Il fruscio che dici di sentire proviene dalle casse? Oppure è il lettore che è un po' rumoroso nel far girare il disco mentre cerca la traccia? Il fruscio continua anche durante la riproduzione? Hai provato a collegare il CD su un'altro ingresso (tipo tuner, AUX etc.?) Hai provato a mettere un altro cavo di segnale? Ci sono fonti di intereferenza vicine al lettore?
Ecco, dopo aver fatto queste analisi, si può tentare di scoprire la vera causa. Se il fruscio è solo all'inizio della riproduzione e poi scompare, non vedo che problemi possa dare all'ascolto.
Se persiste, la cosa è più seria e se, eliminate tutte le possibili concause che ti ho elencato, il lettore dovesse "frusciare" ancora...allora andrebbe portato in assistenza. Però prima devi provarle tutte :-)
Infini si, le modifiche suggerite funzionano, con risultati variabili, su tutti i lettori CD, specialmente su quelli economici.
Ah, appena puoi, costruisciti uno dei nostri cavi per le casse!
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Lettori CD a 96 kHz????
Caro direttore,
innanzitutto grazie per questo sito che ha contribuito non poco (almeno nel mio caso) a sfatare alcuni luoghi comuni sull'impianto hi-fi.

A trent'anni sono finalmente in grado di impegnarmi economicamente nell'acquisto del mio primo hi-fi e vorrei evitare di portarmi a casa un costoso rottame.
Anche per questo ho navigato e rinavigato nel vostro sito, in quelli dei vari produttori italiani e non ed ho ascoltato in vari negozi il prodotto che di volta in volta era "il migliore" a detta del negoziante:

Devo dire che sicuramente almeno in parte sono stato influenzato dai risultati delle prove che avete fatto su alcuni di questi prodotti, ma ancora non riesco a decidermi.
Sto caspita di campionamento a 96 KHz è un sistema che si diffonderà in futuro?
Ad orecchio ho avuto modo di percepire una riproduzione più "naturale" e meno "digitale" del suono, ma mi chiedo se vale la pena di investire soldi in più su questo tipo di lettore cd dal momento che la maggior parte dei cd in circolazione non sono stati incisi con questo tipo di campionamento.
Sarei comunque tendenzialmente orientato per l'accoppiata Genky (successore del Mimik) + Majik ai quali però non saprei che diffusori abbinare.
Ho avuto modo di sentirli con le Tukan con le quali viene senz'altro ulteriormente evidenziata la poca "presenza" sulle basse frequenze, forse anche perchè i diffusori da scaffale non sono i più adatti, ma con le Ruark si acquistava decisamente "gusto".

Tuttavia visto il malsano posizionamento che destinerei ai diffusori da scaffale (2 m da terra e fissati al muro), vorrei orientarmi su diffusori da pavimento ma data la potenza medio-bassa del Majik ho il timore di non riuscire a fargliele pilotare a dovere. Avete qualche suggerimento da darmi?
Preciso che:

Inserisco inoltre una piccola piantina della stanza d'ascolto precisando che nell'angolo a destra del mobile hi-fi c'è un termosifone e che quindi il diffusore destro lo piazzerei accanto al vertice destro del mobile (a 10 cm dal termosifone) mentre quello sinistro lo piazzerei alla sinistra del mobile contro il muro, spostandolo in posizione adatta al momento dell'ascolto.
Mi rendo conto che non è l'ideale ma non ho molta scelta, cosa ne pensate?
Spero di non avervi annoiato con le mie domande e di ricevere una vostra risposta.
In ogni caso vi ringrazio per l'attenzione.
Salvatore Catalanotto - E-mail: s.catalanotto@sanpaolo.net

LC
Caro Salvatore,
sui lettori CD hai le idee un po' confuse, eppure l'ho ripetuto fino alla nausea che il campionamento a 96 kHz non serve assolutamente a nulla, nonostante alcune riviste insistano a fare grave disinformazione su questo argomento.
Cercherò di ripeterlo per l'ennesima volta: i CD sono incisi a 16 bit e 44.1 kHz (anche se il master è a 24/96) quindi un convertitore a 24 bit/96 kHz non può fare assolutamente NULLA. Diverso è il discorso se si usa un upsampler, ovvero un oggetto che eleva la frequenza di campionamento (a 96 o 192). A questo punto il successivo stadio DAC può lavorare in modo sensato. Pare che tale pratica (l'upsampling) consenta una diminuzione del rumore di quantizzazione e quindi un leggero miglioramento all'ascolto.
Ma nessuno dei lettori CD citati contiene un upsampler, quindi i 96 kHz sono uno specchietto per le allodole. Si sono diffusi i convertitori a 96 kHz perchè si pensava fino a poco tempo fa che il nuovo standard per l'audio digitale sarebbe stato a 24/96.
Ormai è chiaro che tale frequenza è superata ed ora si parla solo di 24/192.
Quindi: DIMENTICATI i 96 kHz perchè non serviranno assolutamente a nulla. I CD continueranno ad essere incisi a 16/44.1 e dei prossimi formati (DVD-Audio, SACD) ancora si è deciso molto poco.
In definitiva: scegli il lettore CD in base al suono...e basta.
Se il sistema che ti ha colpito di più è quello Linn, pensa ai diffusori da pavimento della stessa Casa, ossia le ottime Keilidh che il Majik dovrebbe pilotare senza problemi e che ti consentono di ovviare ai diffusori da scaffale posizionati a 2 metri d'altezza.
La posizione a pavimento non mi sembra ottimale ma comunque migliore dell'alternativa a scaffale.
La piantina non è arrivata, ma la descrizione che hai fatto è sufficientemente chiara.
Ripeto, non è il massimo...ma meglio dello scaffale...tutto!
Ciao!
Lucio Cadeddu

Re: un nuovo impianto per 5 milioni
Gentile Direttore
(sono quello del "nuovo impianto per 5 milioni").
Ti ringrazio molto per la risposta e per avermi proposto altri diffusori in sostituzione a quelli della Jamo.
Ho valutato attentamente quanto mi hai proposto e mi sono interessato particolarmente al modello Hiper 2000 T della Chario; purtroppo anch'io devo fare i conti con il WAF (anche se c'è molta disponibilità a trovare un accordo) e alla fine mi sono visto costretto ad ammettere che i diffusori della Jamo sono esteticamente più validi di quelli della Chario (almeno per casa mia).
Nel frattempo ho continuato a leggere la Vs. rubrica e mi sono documentato ulteriormente: il risultato è che sto affogando in un mare di informazioni che molte volte mi confondono le idee più che chiarirmele. Alla luce di tutto ciò, mi armo di umiltà e mi rivolgo al consiglio dei più esperti.
Cercherò quindi di fornirti ulteriori dati sull'ambiente di ascolto nella speranza che tu possa darmi alcuni buoni consigli, sempre tenendo come riferimento il mio budget che spero sia accettabile. Sono aperto a qualsiasi proposta.
Il salotto dove intendo installare l'impianto è una stanza di ca. 40 mq. (le casse verranno posizionate lungo una parte lunga ca. 5/6 mt. Il pavimento è in legno (parquet), ma del tipo incollato e non "galleggiante"; i muri ed il soffitto (altezza locale 2.60 mt.) sono normalmente intonacati ed una parete (quella perpendicolare alla parete dei diffusori) è quasi tutta finestrata; sul lato opposto a quest'ultima si trova la porta di accesso al salotto. La geometria della stanza è decisamente irregolare ma permette di non avere interferenze tra i diffusori e il punto d'ascolto.
Relativamente al tipo di musica che ascolto, correndo il rischio di risultare banale, confesso di ascoltare quasi tutti i generi musicali (possiedo ca. 450 LP e 200 CD dei generi più svariati con prevalenza Rock e Blues).
Spero di essere stato il più chiaro possibile e di averTi fornito i dati necessari per una corretta valutazione della situazione.
Spero comprenderai il mio stato confusionale...che credo sia giustificato! Mi scuso se sono stato troppo lungo e Ti saluto.
Ciao,
Patric Facen - E-mail: pacolete@katamail.com

LC
Caro Patric,
non devi continuare a leggere TNT-Audio per capire...devi andare ed ascoltare i diffusori che ti ho proposto (o eventualmente anche altri). Non c'è altra soluzione, mi spiace.
Nel tuo ambiente i diffusori che ti ho consigliato dovrebbero adattarsi bene, quindi la scelta sta a te, non a me.
È una questione di gusto personale, quante volte lo devo ripetere? Fatta salva la qualità di base dei prodotti che ti ho consigliato...il giudizio finale spetta all'acquirente.
D'altra parte sembri orientato, per questioni "estetiche", alle Jamo...allora non vedo a cosa ti serva il mio consiglio, hai già scelto, mi pare, e vuoi un mio "lasciapassare". Mi spiace ma non ci sto.
Le casse (specie se da un paio di milioni) non si scelgono in base all'estetica, ma in base al suono. Possono essere belle quanto vuoi ma se il suono non ti soddisferà le terrai spente ed avrai buttato dalla finestra 2 milioni. Se vuoi rischiare...fai pure. Io mi chiamo fuori, però.
Ho fatto quel che ho potuto: ti ho consigliato delle valide alternative e ti ho suggerito di andarle ad ascoltare, possibilmente a confronto, meglio ancora se nel tuo ambiente. Non posso e non voglio sostituirmi al tuo orecchio, assumendomi la responsabilità di una scelta così personale.
Riflettici, col tempo capirai che questo è il miglior consiglio che ti potessi dare.
Lucio Cadeddu

Bass reflex
Gentile Direttore (che inizio monotono...),
da qualche mese ho scoperto TNT, ed ho deciso di scriverLe quando ho letto che non si crea nessun problema a parlare bene o male di un certo prodotto.
Nella fattispecie, noto che tra i suoi marchi per così dire preferiti, c'è anche NAD, ma ha caldamente sconsigliato l'acquisto di un lettore cd per problemi di rottura display e altro. E allora, complimenti davvero, e continui così.
Come da oggetto, il mio problema è nato circa un anno fa, quando ho cambiato casa e stanza d'ascolto. Il mio impianto vecchiotto, 6-7 anni:

In una stanza di 4m x 3m, ho un MARE, anzi un OCEANO di bassi, intorno agli 80 hz, non so di preciso, faccio mentalmente il paragone avendo ascoltato un sub tagliato a 60 hz in un'auto.
Trema la porta, a volte pure io. Inutile dire che ho fatto tutte le prove di posizionamento possibili. Ho fatto tanto per cercare, trovare e comprare un pre senza controlli tono, e di certo non gli aggiungerò proprio ora un equalizzatore.
Bazzicando in diversi newsgroup ho letto che potrei ALLUNGARE IL TUBO DEL REFLEX. Avrei pensato semplicemente di inserirgli dentro un altro tubo chiudendo gli eventuali "spifferi", ma non so se (non rida) allungarlo internamente o esternamente. Tenga conto che dentro ho 6 cm abbondanti prima di arrivare al magnete del tweeter, possono bastare?
Questa è più grossa ancora, e se invece chiudessi magari con della spugna l'apertura?
Potrebbe consigliarmi su cosa e come fare?
Per ultimo, mi piacerebbe conoscere il suo parere sul finale, ma non riguardo la potenza, dato che pilota le Chario piuttosto bene, soprattutto se è vero che "non esiste al mondo un finale veramente HI-FI a mosfet, specie coi J50 -K135", frase detta da un negoziante che ha solo roba inglese, italiana (tranne AM Audio e Chario, guarda un po'..) e valvolari di ogni tipo.
La ringrazio del tempo e spazio che mi dedicherà.
Cordiali Saluti.
Francesco Battaglia - E-mail: francobat68@hotmail.com

LC
Caro Francesco,
ti sconsiglio di modificare il condotto d'accordo delle tue Chario Academy, se vuoi provare qualcosa di meno "cruento" potresti fare quel che dicevi nella seconda proposta, ovvero chiudere parzialmente o totalmente il condotto del reflex con della gommapiuma.
Tuttavia l'approccio è sbagliato, il problema è quasi certamente ambientale e dovresti impegnarti a trovare o una sistemazione migliore per i diffusori oppure inserire delle trappole per i bassi come ad esempio i nostri
TNT Stylos.
Per quanto riguarda il tuo impianto, niente da dire sul mitico 960 (c'è ancora qualcuno che usa il gemello Marantz CD 94 per delle mostre HiFi) ed ancora poco da commentare sui convenienti apparecchi AM Audio. Lascia perdere i santoni che credono di aver visto la Luce. Certe affermazioni come quelle da te riportate fanno solo sorridere da qualunque punto di vista le si voglia esaminare: sia che siano in buonafede o in malafede (interessate).
Come dico sempre non c'è un sistema che va per forza bene o per forza male: l'ingrediente in sè non ha niente di sbagliato...è la ricetta che fa la differenza. Altrimenti questi signori dovrebbero saper spiegare come mai un integrato semplicissimo e dotato di componenti di qualità "normale" come il NAD 3020 potesse surclassare così clamorosamente tutta la concorrenza dell'epoca e persino molti concorrenti attuali dotati degli ultimi ritrovati della tecnica.
O perchè certi ampli a valvole, pur usando gli stessi tubi, possano suonare in modo così radicalmente diverso, a volte è sufficiente un'alimentazione a diodi piuttosto che a tubi per stravolgere il suono dello stesso ampli. E allora? Beh, significa che la ricetta è TUTTO, il resto sono storielle per imbonire gli astanti e vendere porcherie ai polli.
In particolare, al signore andrebbe ricordato che certi inglesi, pure blasonati, hanno usato, ed usano tuttora, componenti ben peggiori dei MOSfet nei loro ampli. Non è infatti raro trovare persino degli integratoni in perfetto stile Japan da 4 lire.
E magari suonano pure bene.
Al signore bisognerebbe anche ricordare che certi apparecchi dotati di operazionali (aborriti dalla stragrande maggioranza degli audiofili più "eso") hanno semplicemente distrutto la concorrenza. Parlo di un esempio ormai noto in tutto il mondo: il Lehmann Black Cube, stadio phono ad operazionali che si permette il lusso di ridicolizzare apparecchi "eso" a tubi a svariati zeri.
Ma per favore!
Per tornare al tuo finale, certo, non è al livello dei prodotti AM Audio in classe A ma presenta un rapporto qualità/watt/prezzo semplicemente strabiliante.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

L'impianto minimale cresce
Ciao Lucio,
grazie per i preziosi consigli (lettera nel
Vol. 62), l'impianto minimale modificato è un'ottima palestra. Dopo aver profondamente modificato le Wharfedale attive (cavi, connettori e crossover), è ora di mettere mano al Marantz 67 SE.
Vorrei apportare modifiche relativamente semplici (come nel caso del 63 LLE) e non buttarmi nell'avventura "Thorsten Loesch".
Sul catalogo RS ho visto diverse vaschette IEC, con e senza filtro, sono sinceramente indeciso e di conseguenza ti chiederei di consigliarmene una in particolare.
D'altra parte la voglia di HI-FI cresce e perciò ho iniziato a girare per negozi alla ricerca della magica combinazione. Chiaramente il Marantz 67 SE rimane fermo, aggiungerei il Puccini SE (sentito e piaciuto moltissimo), rimane aperta la scelta dei diffusori.
Sarei orientato per delle torri, ho sentito Triangle ANTAL e le Monitor Audio serie SILVER. Le ANTAL mi piacciono molto, ma vorrei ascoltare qualche altro diffusore prima della scelta.
Puoi consigliarmi qualche altro nome che possa andare bene con gli altri due "elementi"?
Grazie in anticipo da un fedelissimo
Giorgio Macor - E-mail: giorgio.macor@cibasc.com

LC
Caro Giorgio,
prendi pure una IEC filtrata, non c'è da sbagliare. Poi vai avanti col resto delle modifiche. Benissimo anche il Puccini SE. Per i diffusori, mi sembri orientato verso diffusori snelli da pavimento intorno ai 2 milioni. Allora ti consiglio di dare un'occhiata all'elenco di "alternative" che ho fornito ad un altro lettore la settimana scorsa. Non fatemi ripetere sempre le stesse cose, altrimenti sembro un disco che salta :-)
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Abarthizzazioni
Cara redazione di TNT,
da circa due mesi vi visito regolarmente e trovo molto interessante questa vs. iniziativa, tanto che ho diffuso il vostro sito a molti amici audiofili.
Sono un quasi 50enne appassionato, autocostruttore soprattutto di acustiche e mi piace "abarthizzare" elettroniche, filtri cross-over, ecc.
Non sono però così pratico in elaborazioni che richiedono una preparazione evoluta, come ad esempio quella che vorrei fare al mio Rotel RCD 991.
Leggo spesso una rivista germanica (STEREO), che a differenza delle nostrane, non ha peli sulla penna e se necessario invita il lettore a NON comprare un prodotto che alle prove o come rapporto Q/P non lo meriti.
Su tale rivista ho letto con interesse la prova del mio stesso CD player, che in Germania è stato elaborato dall'importatore e posto in vendita con l'aggiunta sul frontale di un AE (audiophile edition).
Da come ho capito hanno sostituito gli operazionali di uscita, condensatori vari e qualcos'altro. A tal riguardo vorrei chiedervi se ritenete sia interessante la sostituzione di questi operazionali (BB opa2604ap) con altri meglio suonanti o se il tutto possa ritenersi una operazione commerciale (quella fatta dall'importatore tedesco).
Da ultimo una domanda alla quale non ho mai avuto una risposta: esistono CD player alimentati a batteria?
Cordialmente vi saluto e spero continuiate sulla strada intrapresa che, a mio modesto parere, fa ritrovare lo spirito giusto nel continuare a coltivare questa passione e ai più giovani a capirne il significato.
Massimo Bontempelli - E-mail: mogrbo@tin.it

LC
Caro Massimo,
la sostituzione degli operazionali d'uscita con altri di maggiore qualità non può che apportare benefici effetti a qualunque lettore, specie se il trattamento è completato da migliori condensatori etc. L'operazione sarà anche commerciale (bisogna pur campare, no? E non tutti gli audiofili sono in grado di eseguire le modifiche da sè) e nulla vieta di copiare quello che è stato fatto dall'importatore tedesco :-)
Per quanto riguarda i lettori CD alimentati a batteria che io sappia ci sono gli Holfi....ma mi consentirai di tenere un piccolo segreto...per ancora qualche mese :-)
Buone modifiche!
Lucio Cadeddu

Suggerimenti per TNT
Comprendo che i complimenti fanno bene quanto le critiche, nel vostro caso devo ammettere che i complimenti sono la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo la rivista.
Finalmente qualcuno ammette che non si "nasce imparati" e che l'umiltà e sopratutto la propria testa fanno la differenza tra uno che si crede e uno che è.
Allo scopo di fornire le "due lire" per migliorare la rivista, vorrei farvi notare che nelle riviste di elettronica appaiono sempre con maggior frequenza schemi di ampli valvolari, cosa che ha spinto il sottoscritto a dirigermi verso questo settore e, di conseguenza, a conoscervi.
Perchè quindi non recensire un articolo apparso su qualche mensile del settore (vedi Elettronica Flash, Nuova elettronica etc.)?. L'aiuto all'autocostruttore sarebbe ulteriormente sostenuto da vostri suggerimenti e consigli.
Sarebbe auspicabile un incremento del settore di "Termoionica applicata", che a quanto sento è tra i più visitati dagli autocostruttori.
Personalmente inserirei un database od un link verso siti che contengano dati sulle valvole, anche perchè sapere che una ECL 86 è uguale alla 6GW8 non fa male...
Concludo per suggerire una sezione contro il "caro trasformatori di uscita": Appurato che risulta forse l'elemento più importante in un amplificatore, questi componenti vengono venduti a prezzi esagerati.
La macchina che avvolge il nucleo di un trasformatore non sa se si tratta di un trasformatore di campanelli o di un S.E. per EL34, il rame è lo stesso, ma allora perchè se compro un trasformatore di uscita a Milano lo devo pagare circa 80.000 lire, e lo stesso tipo, avvolto da un artigiano a Bologna, lo pago 40.000?
Questo problema dei trasformatori di uscita per i finali a valvole è frustrante, auspico una vostra join-venture(!) con qualche distributore al fine di sgonfiare un po' questa spesa.
Spero di non avervi annoiato (n.b. lettera al direttore in plurale majestatis) e rinnovo i complimenti sperando di avervi portato le famose "due lire".
Cordialmente,
Giovanni Braga - E-mail: cudicudi@tiscalinet.it

LC
Caro Giovanni,
grazie per l'apprezzamento e per i suggerimenti. Teniamo in grande considerazione le opinioni dei nostri lettori, specie se si tratta di critiche costruttive e non di polemiche fini a se stesse.
Ciò che proponi (trattare gli schemi di altre riviste) potrebbe essere interessante ma è dispendioso in termini di tempo e di denaro e potrebbe procurarci altri nemici che si aggiungerebbero alla già folta schiera :-)
Dovremmo costruirci i KIT delle altre riviste (tempo e denaro) per poi magari scoprire che non ci piacciono? No, preferiamo proporre POCHE cose, ma sulle quali crediamo davvero.
Vedi, non è importante avere TANTA roba da pubblicare quanto poter offrire un prodotto di qualità. Non dimentichiamo mai che questa è un'attività strettamente non commerciale, il che significa che tutti i progettini che proponiamo sono frutto delle nostre sperimentazioni coi nostri soldi...e prima di arrivare ad un pre che giudichiamo ben suonante o ad un cavo di buona qualità le prove fatte ed i tentativi andati male si pagano cari, sia in termini di tempo che di denaro.
E, poichè niente di ciò che vedi su TNT è in vendita, non si può certo inquadrare questa "spesa" in un investimento. È un costo, punto e basta.
Idem dicasi per la questione "trasformatori d'uscita". Non vedo in che modo potremmo noi intervenire a calmierare i prezzi. Non vendendo nulla, non possiamo intervenire sul mercato in alcun modo. La cosa migliore da fare è, ancora una volta, quella di sfruttare il tam-tam audiofilo, unendosi alla nostra
mailing list e scambiandosi esperienze tra autocostruttori.
Nel caso specifico, andando a costruire un database di "avvolgitori" onesti che offrono trafo a prezzi ragionevoli. Gli imbroglioni resteranno comunque, ma i bravi non tarderanno a farsi strada.
Ti ringrazio ancora per le "due lire" e ti invito ad unirti al nostro gruppo di discussione.
Lucio Cadeddu

Diffusori a torre
Gentilissimo direttore,
innanzi tutto vorrei farti i complimenti per questo sito, veramente unico, è una vera e propria guida per tutti noi che crediamo nella musica e siamo sempre più nauseati dall'atteggiamento sempre meno professionale di molti commercianti/commessi che con opinioni e giudizi sempre drasticissimi non sanno fare altro che vendere qualunque roba pur di incassare in un contesto che svilisce ogni passione e quel rapporto di fiducia cliente-venditore che fino a qualche anno fa forse esisteva ancora.

Questa premessa è sentita perchè, purtroppo, i rapporti tra le PERSONE oggigiorno sono sempre più sottovalutati, oggi che è solo il denaro a dettar legge......non vorrei fosse intesa come retorica, la mia, è ciò che penso, forse è solo perchè è la prima volta che ti mando una e-mail.
Veniamo al dunque. Sono un appassionato, giovane, di musica ed ascolto vari generi; Sono in possesso del seguente impianto:

....e da un po' non sono molto soddisfatto proprio delle casse che comunque avevo comperato prima di cambiare le elettroniche (in quel periodo possedevo ampli Yamaha AX 390 e lettore Yamaha CDX 390).
Vorrei sostituirle spendendo circa 1 milione e, per simpatia, spirito patriottico, cambi, tasse di importazione pensavo di orientarmi su un prodotto italiano: CHARIO (Reference 100 TOWER), INDIANA LINE serie Arbour (3 vie da pavimento di cui non ricordo la sigla ma 930.000 di listino).
Non escludo altri moodelli, anche non floorstanding (ad es. CHARIO Hiper 1000), comunque volevo un tuo parere (sii gentile con chi ha le idee un po' confuse), considerando un ambiente di ascolto di 3m*4m, sulle seguenti domande:
  1. ......Le Indiana Line mi sembra abbiano un buon suono nonostante il fatto che quelle che mi hanno fatto sentire, sballate da poco, suonassero un po' impastate nei bassi. Che ne dici?
  2. ......Ho paura che le Chario 100T REF, con il tweeter capovolto abbiano un punto di ascolto un po' troppo bassino (sono alte 86 cm ma il tweeter sarà a 70 cm da terra), che ne dici?
  3. ......Comprando le Hiper 1000 + Stand spenderei circa 1,1 milioni ma dovrei rinunciare ad una buona dose di bassi, o forse il diffusore, più raffinato rispetto alla serie Syntar Ref, compensa tale rinuncia.
Insomma, questi i miei dubbi, spero non troppo personali, visto che possiamo parlare di prodotti made in Italy che comunque, almeno a livello estetico non hanno rivali. Aspetto con ansia una tua risposta e.......complimenti ancora per la rivista! Grazie mille. A presto.
Luca Cuzzolin - E-mail: lcuzzo@libero.it

LC
Caro Luca,
la tua premessa non è affatto retorica e mi trova perfettamente d'accordo. Il problema vero è che noi "utenti" vediamo il mercato con occhi diversi da chi di queste cose ci deve campare. Ma è proprio per mantenere questa visione da "audiofili" amatori che abbiamo deciso di non passare dalla parte del "commerciale", cercando di ricavare un profitto da questa nostra attività.
Solo in questo modo, a mio parere, riusciamo ancora a vedere questo microcosmo dell'HiFi con gli occhi dell'acquirente comune.
Ciò premesso, vengo ai tuoi dubbi.
Effettivamente le Chario sono un po' basse ed avrebbero, forse, bisogno di un piccolo "rialzo" per portare il tweeter ad altezza d'orecchio. Non è però necessariamente obbligatorio.
Infatti occorrerebbe vedere il diagramma di emissione polare di quel tweeter. Può essere che, per come emette i suoni, quell'altezza da terra vada benissimo già così. Per quanto riguarda le Indiana Line, ti consiglio di ascoltarle dopo un po' di ore di utilizzo, i woofers si slegano un po' ed il basso dovrebbe migliorare. Tra le due proposte, scegli quella che ti piace di più, sono entrambi degli ottimi acquisti in quella fascia di prezzo.
Se non vuoi problemi con gli stands, poi, lascia perdere i bookshelf.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Disposizione casse in ambienti...irregolari
Gentile Direttore,
Le ho già scritto un paio di volte nel passato per brevi consigli o richieste di informazioni. Questa volta vorrei affrontare un tema più generale, quello della disposizione dei diffusori.
Ho letto tutte le lettere alla Redazione, la rubrica di divulgazione e ho consultato la pagina di Cardas con relativo schema. Tutto bene ma non tutte le stanze sono rettangolari, e se lo sono, il più delle volte presentano una porta o una finestra dietro o a lato del punto in cui andrebbe correttamente posizionata una cassa.
Nel mio soggiorno ad esempio i due lati lunghi sono impraticabili (uno per porte e finestre, l'altro perchè uno dei lati corti si interrompe a metà dove la stanza si apre su una scalinata.
Il mio studio, più piccolo, presenta un "rientro" a metà di un lato lungo e dei due lati corti uno dà su una terrazza ed ha quindi una porta-finestra, l'altro andrebbe bene ma dal lato lungo una porta si apre guarda caso dove andrebbe sistemata una cassa.
Molte case presentano stanze con problemi analoghi, e ho visto che molti amici hanno dovuto fare dei compromessi nella sistemazione delle casse, compromessi inevitabili a meno di non voler fare opere di edilizia!

Credo che sia veramente difficile rispettare contemporaneamente la corretta distanza dalle pareti laterali e dalla parete posteriore. Non le chiedo, qundi, un consiglio sul mio caso specifico, ma di affrontare in termini generali il problema della sistemazione dei diffusori in ambienti non rettangolari e/o con porte, finestre ecc che curiosamente si trovano sempre dove non dovrebbero...Insomma, le chiedo una cosa impossibile: consigli generali per problemi particolari!
PS. intanto però leggendo TNT una "dritta" me la ha già data: quella di collocare le casse di volta in volta nella loro sede "ideale " per poi riporle dove non intralcino (solo così potrei eventualmente utilizzare il mio studio dove potrei collocare un diffusore su un angolo su cui si apre una porta...).
Cordiali saluti
Giuseppe Minetto - E-mail: gminetto@libero.it

LC
Caro Giuseppe,
come mi sforzo di ripetere spesso, non esistono soluzioni generali a problemi particolari, solo alcune regole dettate dal buon senso. La prima cosa cui pensare è il triangolo d'ascolto e relativa altezza dei tweeters rispetto alle orecchie dell'ascoltatore seduto.
Costruito questo (anche semovente...cioè da sistemare ogni volta) si può pensare alle simmetrie tra le varie pareti e relative distanze dei diffusori da queste. Il discorso parete lunga/parete corta è molto relativo, diciamo, in linea di massima è da preferire la....parete libera. Scegliamo cioè quella che presenta meno "ostacoli" ad un corretto posizionamento. L'importante è che ci sia meno "roba" possibile tra le casse e tra queste ed il punto d'ascolto.
Una porta finestra con una tenda davanti (magari) non è da vedersi come un grosso impedimento, ad esempio. Un grosso mobile si. Nel caso del tuo studio puoi quindi sfruttare il lato corto dotato di porta-finestra, mettendo un bella tenda.
Alla fine si tratta di sperimentare, magari anche soluzioni poco ortodosse ma che in casi particolari possono fornire risultati più che discreti.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Redento sulla via di TNT :-)
Caro direttore,
Da un po' di tempo che leggo la sua "rivista" in formato elettronico, sono affascinato dal mondo dell'hi-fi ma non mi ritengo un esperto del settore.
Spesso leggo la rubrica della posta di tnt; mi fa sorridere di come lei, armato di santa pazienza cerca in qualce modo di illuminare e scoraggiare acquisti avventati del corrispondente di turno.
Dico questo perchè anche io più di una volta mi sono ritrovato vittima di acquisti incauti per un'insana smania di aggiornamento dell'ardware audio, e rimanere in breve tempo deluso.
Da qui potrei digitare fiumi di parole nell'elencare i piccoli cambiamenti apportati al mio impianto e i soldi spesi (Ho sempre acquistato prodotti consumer tipo compatti).
Detto questo evito ulteriori complimenti che lei meriterebbe e passo subito al sodo. Dopo aver cestinato il vecchio impianto (Compatto Kenwood)e dopo essermi ravveduto tramite TNT, ho assemblato questo impianto:

  1. Cdp Marantz 63 Kis (1.200.000)
  2. Amplificatore integrato Nad 310 (450.000)
  3. Monitor Audio 1 rifinite in Rosewood (550.000)
  4. Stand dedicati (300.000)
  5. cavi di segnale Monster Interlink 300mkII
  6. cavi di potenza autocostruiti su consigli TNT (Star).
Ascolto musica prevalentemente rock, ma non disdegno musica jazz e classica, in un ambiente 4x3,5m; (devo dire che i soldi spesi ripagano ampiamente il risultato ricevuto e che le recensioni lette non aggiungono e non tolgono nulla di ciò che le mie orecchie hanno ascoltato nel negozio);

Dopo un trasferimento di casa ho installato l'impianto in una stanza più grande e purtroppo le piccole casse monitor all'ascolto si presentano con meno bassi di quanti non ne fossi abituato a sentire.
Pensai di risolvere il tutto acquistando dei cavi di potenza che mettessero in risalto il registro grave. Recatomi in un negozio della capitale, descrissi il mio impianto, le mie esigenze per un eventuale consiglio, Il venditore mi consiglio dei cavi MIT di cui mi ricordo solo il prezzo 750.000 (5 Mt) onestamente mi sembrò una cifra eccessiva tenuto conto del livello del mio impianto, così acquistai a scatola chiusa (lo so, tremendo errore) dei cavi di potenza Monster Cable? al prezzo 180.000 (4Mt).
Tornato a casa (devo premettere che spesso sono per lavoro a Roma, ma che vivo a Salerno) mi sono reso conto che i cavi non recano nessuna marca sulla guaina, ma che sono terminati, e la terminazione porta la scritta Monster Cable.
Lasciando da parte questi piccoli dubbi, vado a collegare l'ampli alle casse, dopo un giorno di rodaggio, (non si sa mai) ascolto un basso più potente ma sicuramente meno profondo e controllato; rimetto il mio vecchio cavo e devo dire che il medio basso è meno invadente ma riacquista in velocità e la scena sembra essere più profonda. (Già mi pento per non avervi consultato).

  1. Adesso sono in procinto di acquistare delle Indiana Line TH 410 ad un prezzo di 800.000 forse non hanno un medio alto raffinato come le monitor ma in compenso hanno un basso veloce e profondo.
  2. Quando ascolto musica un ad alto volume e come se l'amplificatore perdesse controllo e nei passaggi più impegnativi si mettesse a gridare; scusa se uso vocaboli non sempre appropriati ma spero di rendere l'idea.
    Volendo cambiare L'ampli per qualcosa di ugualmente musicale(a mio avviso il 310 è eccezzionale e l'ho preferito a modelli molto più costosi della stessa nad), ma più potente, cosa mi consiglierebbe di ascoltare?
Chiedo anticipatamente scusa per la lettera troppo lunga, ma confido in una risposta anche se privata.
Cordiali saluti
Antonio Pagliara - E-mail: apagliara@yahoo.it

LC
Caro Antonio,
la tua osservazione circa la mia "pazienza" nel rispondere alle lettere mi lusinga...ma temo che tu sia fuori strada...non passo per essere un tipo molto paziente...o così mi dicono :-)
Ad esempio, fossi stato in te avrei perso subito la pazienza di fronte ad un negoziante che, conoscendo l'impianto ed il problema, per risolverlo mi avesse proposto un cavo da 750.000 lirette. Da impiccarlo subito, con lo stesso cavo. Poi ti ha rifilato un cavo probabilmente non Monster Cable poichè TUTTI i cavi Monster che mi sono passati tra le mani (anche quelli più "sgrausi") hanno sulla guaina una marea di scritte identificative, oltre al marchio stampato ben visibile. Può darsi che qualcosa mi sfugga....ma...
Dalla mia prova d'ascolto sulle tue casse (Monitor 1 Gold) si evince in modo inequivocabile che, posizionate in un locale ampio, semplicemente non producono una quantità di bassi accettabile, come è lecito aspettarsi, peraltro.
Non ci sono cavi che tengano, sia chiaro. Se un diffusore non ha bassi a sufficienza....nessun cavo li potrà "aggiungere".
Quindi: la prescelta torre da pavimento TH 410 mi pare decisamente più sensata...si, forse il tweeter non è raffinato come nelle Monitor 1 Gold...ma ascoltare solo dei tweeter, francamente, non è il massimo :-)
L'ampli: per ora tienilo e cambia solo le casse, non è escluso che perda questa sua propensione a "strillare". Probabilmente sono le casse che strillano, sollecitate oltre il dovuto in un ambiente a loro poco adatto.
Qualora il problema dovesse ripresentarsi, puoi considerare un NAD di potenza più elevata, così resti in famiglia. Occhio che il problema dello "strillo" non sia dovuto all'ambiente invece, magari troppo riverberante in gamma medio-alta. Batti le mani ripetutamente: se senti un eco metallico, la colpa è dell'ambiente e non dell'ampli.
Soluzione, la solita: tappeti, tende e cuscini a go-go.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Naim e cavi
Egregio Direttore,
complimenti innanzitutto per la estrema professionalità e passione con cui dirigi la tua rivista, che ho avuto il piacere di leggere interamente pagina dopo pagina offline (posta inclusa).
Il mio impianto attuale è composto da:

La stanza che lo ospita è 5 x 4 x 2.8 m, e le casse si trovano a circa 90 cm dalla parete posteriore, adiacenti al lato maggiore, distanziate di 2 m e lievemente convergenti. Il punto di ascolto si trova a ridosso della parete posteriore.
La stanza è arredata con divani e poltrone di fronte ai diffusori, sul lato sinistro ci sono tendaggi mentre la parete destra è quasi interamente occupata da un grosso armadio.
Premetto di essere soddisfatto del suono del mio impianto, anche se al Nait manca un po' di aggressività ed "esplosività" su brani molto dinamici, e tende ad irruvidirsi a volumi particolarmente elevati.
In particolare con il CD "Jim Hall & Pat Metheny" della Telarc (ma solo con quello!!), il suono diventa distorto non appena si porta la manopola del volume ad ore 11. È normale questo?
Potrei migliorare le performances ed in modo particolare la dinamica del mio impianto sostituendo i cavi di potenza?
Ho costruito i TNT-FFRC, ma francamente non ne sono rimasto soddisfatto. Il suono sembrava più chiuso, l'immagine sonora più ristretta ed inoltre con certi brani particolarmente dinamici, sembrava di sentire degli "scoppiettii" in corrispondenza di alcuni picchi sonori, cosa mai capitata con gli stessi brani, anche a volumi molto più elevati, con i VDH.
Adesso ho prestato i TNT-FFRC ad un'altra persona (la quale ne è entusiasta), e li riascolterò dopo il "rodaggio".
Ho letto qua e la sulla rete che in Naim raccomandano l'utilizzo del loro cavo NACA5 di lunghezza non inferiore ai 3.5 m, e che il biwiring con amplificazioni Naim è sconsigliato. L'utilizzo di cavi diversi invaliderebbe addirittura la garanzia dell'ampli.
Cosa ne pensi? Scusami per la prolissità, ma ho cercato di darti più dettagli per capire la mia situazione.
Grazie infinite per il prezioso lavoro che stai facendo.
Stefano Rosati - E-mail: srosati@texnet.it

LC
Caro Stefano,
la Naim ha ragione a metterti in guardia circa l'utilizzo di cavi non originali. Infatti le amplificazioni Naim soffrono molto quando gli viene collegato un cavo ad alta capacità od induttanza come molti cavi "speciali". Vanno a meraviglia invece con cavi "normali" quali sono appunto gli stessi Naim NACA. Il problema con gli FFRC è probabilmente dovuto a questo, te ne sconsiglio pertanto l'uso.
Tieni i cavi "di serie" e vivi tranquillo. Piuttosto, non sarà certo un cavo di potenza a darti l'impatto che cerchi. Il piccolo Nait fa quel che può ma evidentemente gli chiedi troppo...e le Studio 20 non sono esattamente casse facili facili.
Per l'impatto ci vogliono i watt e tanta, tanta corrente, su questo non ci piove. Oppure diffusori più sensibili. Ma visto che le Studio 20 sono ottimi diffusori, la scelta più ovvia sarebbe quella di una nuova amplificazione, magari ancora di casa Naim, che so, un piccolo pre + finale un po' più potente del piccolo Nait, ad esempio un pre 72 (o 52) ed un finale 140.
Temo che non ci siano altre strade sensate. Con la vendita del Naim dovresti aggiungere poche lire per una coppia pre + finale usata, secondo me ne vale la pena tentare.
Ciao!
Lucio Cadeddu

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