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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. La difficile scelta di un buon impianto
  2. Interfacciamento ampli - casse
  3. Breve consulenza
  4. Varie domandone
  5. Un nuovo impianto per 5 milioni
  6. Dubbi sui subwoofer
  7. Nuove bionde :-)
  8. Suggerimenti sui cavi di potenza
  9. Re: compattone dell'Aiwa???
  10. Primo impianto
La difficile scelta di un buon impianto
Caro Lucio,
circa un mese fa ho acquistato un impianto così composto: Dopo aver ascoltato, presso il negozio, una serie di possibili configurazioni ho ritenuto che la migliore fosse quella acquistata, anche se l'ampli collegato in prova era un Arcam 7R.
Nell'ascolto a casa ho invece avuto una spiacevole sorpresa. L'impianto manca di di una certa dinamica e trovo alcuni passaggi musicali un po' confusi (ascolto prevalentemente nuovo rock).
Volevo pertanto chiederti: c'è uno sbilanciamento nella scelta effettuata?
È possibile che possa dipendere dal diverso ampli acoltato in prova, dal tipo di musica oppure dall'errato posizionamento degli elementi nella stanza?
Ti ringrazio anticipatamente per gli eventuali consigli e ti auguro buon lavoro.
Pierluigi Usai - E-mail: pusai63@hotmail.com

LC
Caro Pierluigi,
è praticamente IMPOSSIBILE confrontare persino lo STESSO impianto posizionato in modo diverso in ambienti diversi e con Musica diversa!!! La differenza che hai sentito non è imputabile all'ampli, solo leggermente diverso, ma semmai al posizionamento dell'impianto nel tuo ambiente ed all'ambiente stesso.
Non è raro che un paio di casse perfette in un ambiente diventino quasi inascoltabili in un altro, non c'è affatto di che stupirsi. È per questo motivo che insisto nel consigliarvi di chiedere gli apparecchi in prova a casa vostra, magari in presenza del negoziante stesso (se non si fida) o previo versamento di una cauzione in caso di danni.
Comunque sia, il tuo impianto è composto da ottimi componenti, hai solo bisogno di farlo esprimere al meglio nel tuo ambiente. I consigli di TNT-Audio su come posizionare le casse ed il resto li trovi nella rubrica
Adeste Fideles, per cui non posso che augurarti buona lettura e buona sperimentazione!
Spero di esserti stato utile.
Lucio Cadeddu

Interfacciamento ampli - casse
Gentilissimo Direttore,
ti scrivo per la prima volta anche se è un po' che seguo la tua webpage, salterei i complimenti (peraltro d'obbligo visto la chiarezza e la competenza finora riscontrata) per andare subito al sodo:
sono in possesso di un impianto composto da: dvd Pioneer 515 (che uso come sorgente per i miei cd musicali), sintoampli Denon 1700, usato per amplificare le casse posteriori, il centrale, e per il pilotaggio sia del subwoofer che di un finale HK 870 che si occupa a sua volta di pilotare due oramai vetuste KEF C40. La cassa centrale è una Suprem, le casse posteriori sono due AR cinemaster come il sub H8; il cablaggio è stato autocostruito, anche grazie ai tuoi preziosissimi consigli.
In occasione di un acquisto di nuove casse frontali che dovrebbero sostituire le Kef cosa mi consigli ? (budget circa 3 milioni stanza d'ascolto circa 5x5). Ho avuto modo di sentire delle casse da stand della Suprem (Vivaldi wood se non sbaglio) che mi hanno stupito per la loro qualità complessiva, legno massello da 3 cm, ottimi trasduttori, suono pulito arioso con bassi ben presenti e mai invadenti ed infine un costo veramente ottimo 1,2 milioni (solo una cosa mi lascia perplesso hanno 95 db di sensibilità e tu mi hai insegnato che non sempre questo gioca a favore di una cassa di questo costo); B&W 805 Nautilus che invece mi hanno stupito solo per il loro costo 3,9 milioni.
Devo ammettere che non ho potuto fare una prova comparativa tra le due marche (purtoppo erano in due negozi diversi), ma con un mio cd "suonato" da due elettroniche pressochè identiche (NAD) devo dire che non so se vale la pena di spendere quasi 4 milioni per delle mitiche B&W (di cui tra l'altro ero e sono tuttoggi un estimatore).
Tenendo conto che per la maggior parte del tempo il DVD suona cd musicali e che le casse frontali (pilotate, ripeto, dall'HK) che intendo comprare dovrebbero sostituire le vecchie per altri 5 o 6 anni ti chiederei un aiuto su dove orientarmi.
Ciao e scusa se sono stato prolisso.
Mauro Fusacchia - E-mail: mauro.fusacchia@sanpaoloimi.com

LC
Caro Mauro,
non ho idea se la sensibilità dichiarata sia realistica oppure no. Ad occhio direi che ottenere 95 dB/watt/metro da un diffusore bookshelf non è affatto semplice. Comunque, dati dichiarati a parte (quasi mai veritieri anche nel caso di marchi ben più "blasonati") direi che se il suono dei Suprem ti è piaciuto e ti soddisfa, perchè spendere di più?
Vedi, tutto deve essere proporzionato alle nostre aspettative ed esigenze. Io ti consiglierei di farti prestare i diffusori a casa perchè il tuo ambiente non è esattamente di piccole dimensioni e potresti (dico, potresti) un diffusore di dimensioni più generose.
D'altra parte, è anche vero che usi il subwoofer, quindi problemi alle basse frequenze non dovresti averne.
Tenendo conto che anche il centrale è Suprem, perchè non prendere anche i frontali dello stesso marchio?
L'impostazione timbrica dovrebbe essere piuttosto simile...meglio evitare ibridi dal risultato dubbio.
Per convincerti ancora di più, pensa a quanti CD potrai comprarti coi soldi risparmiati :-)
L'importante, ripeto, è essere consci del livello di qualità che si ritiene "sufficiente", onde evitare delusioni a breve termine.
Lucio Cadeddu

Breve consulenza
Egr. Direttore,
prima di tutto La ringrazio per l'aiuto che mi sta dando con le Sue dispense informative sull'alta fedeltà.
La disturbo per raccontarLe brevemente il mio percorso di audiofilo neofita e chiederLe un piccolo aiuto. Ho cominciato l'anno scorso con budget limitato comprando un NAD C320 (mio padre aveva un 3020), un DENON DCD 1290 usato, ed una coppia di CHARIO Synthar 100.
Successivamente ho scoperto le Magneplanar ed ho comperato, usate, delle SMG. Purtroppo a quel punto l'ampli era troppo delicato e non riusciva a sollecitare dei diffusori così rigidi e sono passato ad un MONRIO MC200 usato (L.350.000 + NAD).
Il negoziante, con cui sono rimasto in stretto contatto per eventuali occasioni, mi consigliò molto caldamente, dopo qualche mese, un pre AUDIO RESEARCH SP7 (che ritiene uno dei migliori pre non valvolari) ed un finale AUDIOLAB 8000P (il tutto a L.1.900.000 + MONRIO), ho anche colto l'occasione per cambiare il lettore con un TEAC VRDS7 (L.200.000 + DENON).
Premesso tutto questo (so di stare abusando della sua disponibilità) preciso che ascolto ogni genere di musica, e Le vorrei chiedere una Sua opinione sul mio attuale impianto, se c'è un anello più debole degli altri, come migliorarlo (con un limite di pochi milioni ahimè) e su eventuali errori di valutazione da me fatti per non ripeterli. Grazie.
P.S.
Del mio impianto sono "quasi" soddisfatto, avverto che manca in qualcosa ma la mia scarsa esperienza mi impedisce di individuarla e non vorrei più andare a tastoni ma mirare qualcosa di adatto, visto anche che per me quello che ho speso nell'ultimo anno per me non è poco.
Cordiali saluti.
Gabriele Polgar - E-mail: g.polgar@infinito.it

LC
Caro Gabriele,
il tuo impianto mi pare di buon livello e non intravedo anelli deboli da sostituire. Piuttosto, non fai menzione dei cavi, mi auguro che abbia pensato anche a questo importante complemento. Se non l'hai fatto, è il momento di pensarci.
Per quanto riguarda i diffusori, quando ti capiterà l'occasione, prova ad ascoltare le Martin Logan Aerius, ibride elettrostatiche con woofer dinamico che potrebbero non discostarsi molto dal suono dei pannelli cui sei abituato con un "plus" di basse frequenze che solo un woofer dinamico può dare. In alternativa un sistema ibrido nastro + woofer dinamico come le italiane Relco Audio.
Quindi, per riassumere, in ordine di tempo: cavi e complementi vari, se non ci hai già pensato. Un'occhiata all'ambiente con eventuali correzioni acustiche. In futuro, magari lontano, prova a spostarti su sistemi ibridi pannello + dinamico. A molti non piacciono però secondo me, quando ben realizzati, coniugano piuttosto bene i pregi di un sistema e dell'altro.
Prima di tutto questo però, ti consiglio di imparare a conoscere BENE il tuo impianto e di ascoltarne degli altri (negozi, mostre, amici etc.), confrontando il tutto con l'evento REALE (leggi: concerti dal vivo). Solo così potrai capire cosa stai cercando e quindi individuare con più facilità eventuali upgrades.
Come dico sempre, la necessità di un upgrade deve scaturire dalla presa di coscienza che c'è qualcosa che non ci soddisfa più nel nostro impianto, qualcosa di preciso, tipo: dinamica, impatto alle basse frequenze, immagine, dettaglio, trasparenza etc. etc.
Buon ascolto!
Ciao!
Lucio Cadeddu

Varie domandone
Caro Lucio,
sono un amante della musica e perciò mi piace ascoltarla bene. Con pochi soldi da spendere, ho sempre preferito acquistare i dischi, sono comunque riuscito a mettere insieme un impianto che reputo ben suonante:

Ovviamente al meglio, come al peggio, non c'è mai fine. Così, consapevole dei punti deboli della catena, pian piano vi porrò rimedio.
Prima però vorrei fare chiarezza su alcuni concetti base con i quali sono stato educato all'alta fedeltà.
Niente da eccepire circa la qualità del monotriodo. L'amplificatore che ho realizzato, su progetto di Fulvio Chiappetta, è largamente superiore al push-pull di EL34 M&A che utilizzavo prima e che ho "declassato" a spingere il sub.
L'utilizzo di questo amplificatore con musica "tranquilla" dal punto di vista dell'impegno elettrico è sublime ed entusiasmante. Ma quando voglio spremere il triodo con il rock o la grande orchestra, vado incontro ai suoi chiari limiti di potenza, 10-15 w totali. Con l'ausilio del sub, che toglie il "peso" dei bassi fino a 120 Hz posso invece godere a pieno, secondo le mie esigenze, di tutto ciò che voglio.
Per coerenza di suono e per ovvi motivi di miglioramento generale vorrei ora costruirmi un pre e un crossover valvolari, nonostante il ventenne Nikko modificato nei potenziometri e nel selettore degli ingressi, assolva ancora discretamente il suo compito.
Per il pre sono molto intrigato dal vostro MW Pre 01. Per il crossover ho trovato un progetto interessante in rete utilizzante le 6DJ8. Ma qui ho un dubbio: da diverse parti ho sentito dire che l'adozione di un crossover elettronico sia una scelta da evitarsi accuratamente, preferendo sempre un filtro passivo ben realizzato. Ma a parte il fatto che questo spiazzerebbe di nuovo il monotriodo, vorrei capire perchè un insieme di componenti passivi, che ritengo inferiore in termini di distorsione e precisione dei tagli delle frequenze rispetto a un componente attivo, sia da ritenersi migliore.
In effetti non se ne sente mai parlare, eppure a me sembra molto interessante l'idea di poter utilizzare un monotriodo ad un volume "impossibile" semplicemente affiancandogli un ausiliario fino a 120 Hz...
Ancora mi si dice: meglio utilizzare un ampli più potente, per esempio single-ended parallelo di 845 o 811 e farlo funzionare su tutta la gamma. Ma a me pare che comunque si tratti di amplificatori diversi, certamente ottimi, ma diversi.
Mi piacerebbe conoscere la tua opinione.

Passiamo ad altro: le sorgenti. Lungi dall'essere il massimo, i miei giradischi vanno benissimo. Altrettanto il CD player. Ho scelto il M.F. CDT dopo una lunga seduta d'ascolto con i miei CD nella quale ha superato apparecchi molto amati dalla critica, addirittura non c'era confronto con un Mission + convertitore D/A che costava quattro volte tanto.
Per questo motivo la sua sostituzione avverrà solo quando DVD o SACD me lo imporranno. Tuttavia questo apparecchio è passato praticamente sotto silenzio, nonostante il marchio apprezzato, le fascinose valvole, un'estetica accattivante e un prezzo non da collasso.
Mi aspettavo di vederlo recensito da qualche parte, invece mai niente. Uno dei soliti bene informati sostiene che questo sia avvenuto perchè il CDT era un carciofo. Praticamente un portatile travestito da apparecchio di alto lignaggio, spartano nei comandi, nella meccanica e all'interno (e questo è vero: i miei interventi con le varie "sostanze miracolose" al fine di renderlo "sordo" sono stati innumerevoli) e, sopra ogni cosa, con una circuitazione del convertitore D/A alquanto sospetta, in particolar modo per il punto di lavoro delle valvole, a suo dire "impossibile". Quindi, per qualche motivo "politico commerciale", meglio non parlarne...
Eppure suona bene. Lo giuro. Anche a detta di amici e ascoltatori vari abbastanza esperti. Per cui, essendo io soddisfatto (che è la cosa più importante) lo terrò, punto.
Però sono curioso, vorrei sapere come è stato concepito il convertitore, se si può migliorare, ecc. Ti sarei grato se potessi dirmi qualcosa.

Un'ultima cosa: il sub è stato costruito con due "tosti" woofer Ciare da 12", aventi frequenza di risonanza a 16 Hz (!), configurati in push- pull sospensione pneumatica. Allineato secondo la curva "massimamente piatta", il sistema ha una frequenza teorica di risonanza a 35 Hz.
Suona un basso profondissimo e controllato, mai invadente. Esaltante nella riproduzione del grande organo. Tuttavia con la musica elettrica esso appare un tantino frenato, un po' lento nel seguire le dita del bassista sulle corde. Ciò non avveniva prima, quando a pilotarlo era un finale stato solido che è gloriosamente andato distrutto mentre suonava "Sunday, Bloody Sunday" degli U2.
Certamente l'adozione del M&A ha giovato nell'insieme nonostante riproduca solo fino a 120 Hz, ma quando desidero emozioni forti c'è quel certo rallentamento che...non mi tolgo dalla testa.
Vorrei sapere se è possibile rendere più spigliato il finale, magari sostituendo i condensatori d'alimentazione, un po' scarsi forse coi loro 600 uF in certi frangenti. Potreste, se la cosa fosse in qualche modo di interesse generale, considerare la possibilità di inserire questo finale, affatto raro, in una puntata della vostra rubrica destinata alla modifica tecnica di apparecchi "datati".

Concludo ringraziandoti per aver ‘inventatò TNT, sito dal quale attingo continuamente. Il cavo Star che ho realizzato in modo Esagerato ha spazzato via ogni dubbio sulla importanza dei collegamenti. I Shield li consiglio sperticatamente.
Il portaelettroniche FleXy al centro della sala, coi ripiani impiallacciati in betulla e frassino, è bellissimo. E funzionante! Ne ho realizzato uno identico, ma con le rotelle di gomma per la TV invece che le punte coniche: appoggiando le mani sui ripiani con la musica a volume sostenuto, si sente il basso vibrare appena nella TV.
Lo stereo invece ne è assolutamente privo (al tatto). Questo non può che avere ottima influenza sul suono, sempre più gradevole man mano che adotto i vostri suggerimenti e a costi davvero contenuti. Grazie ancora.
Roberto - E-mail: robbybor@libero.it

LC
Caro Roberto,
la soluzione al tuo problema esiste e si chiama alta sensibilità. Una bella coppia di Klipsch da 100 dB/W/metro e ti liberi in un colpo solo di sub, problemi di pilotaggio e bassi incontrollati.
Due grosse Klipsch da pavimento le piloti senza problemi con il tuo attuale ampli e ti buttano giù i muri già con un paio di watts, con basse frequenze che ti faranno dimenticare il sub autocostruito. Già delle Legend KLF 10 arrivano a 98 dB di sensibilità e sono equipaggiate con due (cioè quattro :-) ) poderosi woofers da 25 cm l'uno, arrivando a 32 Hz di risposta in basso. Costo? Circa 3 milioni. Con qualcosa in più arrivi oltre i 100 dB di sensibilità: Legend KLF 30, 102 dB per 5 milioni.
Troppo? Allora una coppia di Heresy di seconda mano (facili da trovare), stessa sensibilità delle KLF 10 ed un bel woofer da 30 cm pronto a soddisfare la tua voglia di bassi.
Credimi, è la soluzione più veloce, più "audiophile" (numero minimo di componenti, cavi ed amplificatori) e più facile da sistemare in casa. E la dinamica di un sistema a tromba è semplicemente irraggiungibile per sistemi tradizionali dinamici.
Il pre potrebbe essere benissimo il nostro autocostruito MW 01 a valvole. Se però insisti nella tua soluzione "complessa", non vedo alcun problema ad usare un crossover elettronico (anche se io preferirei un apparecchio a stato solido), magari abbinato ad un finale per il sub un po' più "muscoloso", come un grosso ampli a transistors, da prendere usato.
Alla fine però la spesa aumenta ed i risultati non è affatto detto che siano superiori alla soluzione "drastica" che ti ho proposto sopra, anzi.
Per quanto riguarda la tua sorgente, l'importante è che a te piaccia. Non conosco lo schema di quel lettore CD per cui temo di non poter soddisfare la tua curiosità. Il fatto che sia stato ignorato dalle riviste non significa affatto che sia un apparecchio scadente. Dietro ai perchè un apparecchio viene recensito oppure no ci sono motivi che esulano spesso dalle sue qualità intrinseche. Ha molto più a che vedere col marketing che con l'ingegneria elettronica.
Infine, non so proporti modifiche al tuo M&A d'epoca ma ti consiglio di lasciarlo così com'è, non merita di essere cannibalizzato, perderebbe il suo valore storico. Tienilo così com'è, semmai rimpiazzalo con qualcosa di più sostanzioso, come dicevo prima, ma non snaturarlo.
Spero di esserti stato d'aiuto.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Un nuovo impianto per 5 milioni
Gentile Direttore,
ho visitato con curiosità il Vs. sito e ho letto con motissimo interesse gli articoli ed i consigli riportati. o trovato gli argomenti trattati e il modo in cui sono espressi molto eloquente e chiaro anche per chi, come me, è un profano o quasi della materia ma prova un grande amore ed una immensa passione per la musica.

Sono in procinto di acquistare un impianto che vorrei molto semplice ma di qualità; per tale acquisto ho messo a disposizione un budget di £.5.000.000 e, considerato che come sorgente intendo acquistare unicamente un lettore CD, credo di riuscire a trovare dei componenti di media/buona qualità senza spendere di più (si sa che i soldi non crescono sugli alberi....).
Dopo varie ricerche e seguendo i Vs. ottimi consigli ("quel che c'è si paga" e "quello che non c'è non si rompe"), ho trovato quel che più mi convince sia dal punto di vista acustico che funzionale.
Mi permetto quindi di sottoporre alla Vs. attenzione l'impianto che ho in mente, con la speranza di poter avere Vs. consigli sia dal punto di vista della compatibilità/gestibilità tra i vari componenti che da quello economico.
Apprezzerò molto una Vs. "consulenza" visto che, da quanto ho potuto leggere, sapete indubbiamente quel che dite. Ecco la mia scelta:

TOTALE L. 4.350.000.
Sperando in una Vs. risposta, ringrazio anticipatamente per la gentile collaborazione. Cordiali saluti
Facen Patric - E-mail: pacolete@katamail.com

LC
Carissimo,
comincerei dalla fine, cioè dai prezzi. Ottimi quelli di lettore CD ed ampli, un po' meno quello delle casse, vendute praticamente a prezzo di listino. Pertanto, lasciando fermi CD ed ampli, ottimi nella loro classe di prezzo e tenendo conto che tu pare preferisca dei diffusori a torre da pavimento, mi permetto di segnalarti qualche possibile alternativa nella stessa fascia di prezzo: Opera Platea o Super Pavarotti, Monitor Audio Silver 7, Linn Keilidh, Chario Hiper 2000 Tower e...mi fermo qui, non vorrei mettere troppa carne al fuoco.
Non ho capito se la scelta da te effettuata si è basata su un ascolto comparativo con altri modelli di diffusori, se così fosse, lascia pure perdere il mio consiglio. Se invece è una scelta "sulla carta" ti consiglio di ascoltare un bel po' prima di decidere, 2 milioni in un paio di casse non si spendono tutti i giorni e bisogna avere le idee chiare.
Vedi, il problema non è se un diffusore è più o meno "buono" (tutti quelli citati, nelle rispettive "filosofie" sonore, sono dei piccoli campioncini) quanto piuttosto capire che tipo di filosofia "sonora" stai cercando.
Per questo, fatta una prima selezione, deve essere il tuo orecchio a decidere, ma solo dopo lunghi ed attenti ascolti.
Lo so che non è facile e ci vuole tempo ma fossi in te non correrei il rischio di acquistare un prodotto così "personale" come la cassa acustica, senza aver prima capito ciò che si cerca.
Resto a tua disposizione per ulteriori consigli/chiarimenti.
Lucio Cadeddu

Dubbi sui subwoofer
Caro Direttore,
ho letto ed apprezzato molti dei tuoi articoli e recensioni pubblicati sul sito TNT-Audio.
Mi resta un dubbio ancora da risolvere per completare il mio impianto HT, ed è per questo motivo che ti scrivo. Devo ancora acquistare il subwoofer ma sono indeciso tra due modelli con caratteristiche differenti. Il mio impianto è così composto:

(le Crusader II sono state scelte anche per l'impanto HIFI). In un primo momento la scelta è ricaduta sulla serie CT della VELODYNE, nel caso particolare il modello CT100.
Poi ho letto delle recensioni che elogiavano il modello REL ACOUSTIC Q100E nella stessa fascia del VELODYNE. Il mio dubbio è questo: se il VELODYNE "economico" è di tipo reflex, contrariamente ai VELODYNE più costosi che sono tutti a cassa chiusa, mi conviene forse il REL che è un modello a cassa chiusa?
Quali sono le reali differenze tra le due tipologie di sub?
Il sub a cassa chiusa è migliore, e in caso affermativo perchè?
Ti ringrazio anticipatamente per la tua collaborazione.
Alessandro - E-mail: alexgov@tin.it

LC
Caro Alessandro,
non c'è un sistema intrinsecamente migliore di un altro, sta al progettista scegliere il tipo di caricamento più adatto sia alle caratteristiche dell'altoparlante sia al tipo di risultato che si vuole ottenere.
In via del tutto grossolana, giusto per dare un'idea, un woofer in cassa chiusa è più veloce e scende con una pendenza più dolce rispetto allo stesso altoparlante montato in reflex che, per contro, scende più in basso come frequenza.
Impossibile però confrontare le due soluzioni applicate a subwoofers di marca diversa. Se puoi ascoltarli, decidi con l'orecchio, o altrimenti prendi quello che costa meno, in fondo, anche come caratteristiche "dichiarate" non sono molto diversi.
Uno ha un woofer da 30 cm (REL) l'altro da 25, la potenza dell'amplificazione interna è simile, il prezzo del Velodyne è un po' più basso, almeno nel listino.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Nuove bionde :-)
Gent.mo Lucio, buongiorno. Come va?
Il mio precedente mail risale al luglio scorso. Sono Enrico, quello appassionato di scienze esatte oltre che di musica.
Grazie innanzitutto per la tua risposta, come sempre ok!
Hai presente quei casi in cui, poco prima delle nozze, ci si invaghisce di un'altra e si manda a monte tutto ? A me è successo in hi-fi.

In una delle, purtroppo rare, occasioni per ascoltare il lettore cd di cui vorrei fare l'acquisto, quasi convinto della scelta, mi sono imbattuto in una coppia di "bionde" veramente suadenti che, negli impianti hi-fi, sono all'estremo opposto dei lettori cd: parlo di un paio di diffusori Magneplanar (un modello medio e fuori produzione, le 0.6). Sarà che non avevo mai ascoltato diffusori planari ne' isodinamici ne' dipolari, sarà quel che si vuole, ma sono rimasto affascinato da quel fronte sonoro veramente ampio nel quale le casse veramente spariscono, con immagine di dimensioni reali e profonde.
L'infatuazione non mi ha comunque reso sordo: nelle due sessioni di ascolto ho potuto notare che tali diffusori non sono in grado di creare impatto dinamico (che in realtà non è il mio massimo obiettivo) e neppure la solidità e corposità di suono dei magnetodinamici come le mie Spendor.
Ma il fascino che emana il loro suono è unico. In breve, non sto rinnegando le mie casse, che mi piacciono molto, ma si tratta di diffusori totalmente diversi, ciascuno dei quali superiore all'altro sotto alcuni aspetti.
Ora mi gira per la testa l'idea di affiancare ai miei diffusori (che non venderei) una coppia di Magneplanar, da ascoltare in alternativa.
Così ho annullato il "matrimonio" in attesa di decisioni. Allora, mi sono detto, perchè non chiedere consigli a TNT?
In primo luogo, come comportarsi in caso di tali improvvisi cambi di direzione (che se non altro dimostrano poca chiarezza di idee)?
Ho ipotizzato poi le seguenti alternative:

  1. Acquistare un buon lettore cd nuovo, come da intenzioni, e lasciare ad un successivo e meditato acquisto i diffusori
  2. Acquistare una coppia di Magneplanar nuove e tenere il mio lettore Marantz, in modo da rimandare l'acquisto del lettore a quando saranno disponibili e diffusi i nuovi standard
  3. Cercare una coppia di Magneplanar usate e un lettore discreto sempre usato (Rega Planet ?, Lector 0.5T ?). Il tutto credo si possa trovare.
Il negoziante presso cui ho fatto gli ascolti ritiene che il Marantz, anche se vecchio, sia l'ultimo componente da sostituire nel mio impianto, mentre il primo siano i diffusori.
E poi i quesiti. Il mio impianto: Lettore CD Marantz CD 80
Cavo di segnale CD-Pre Van den Hul Thunderline
Pre Fortè Audio F 44
Cavo pre-finale bilanciato autocostruito (ha sostituito il Thender sbilanciato, secondo tuoi consigli, e che risultati!)
Finale Classè Audio Fifteen
Cavi di potenza Naim NACA 5 (bassi) e TNT schermato (al posto del Van den Hul M.C. D352 Hybrid, alti)
Diffusori Spendor SP3/1
In tutti i componenti ho sostituito il cavo di alimentazione con uno schermato secondo vs. consigli.
P.S. Ricordi che ti avevo chiesto consigli su testi scientifici? Ora mi sono deciso ad intraprendere la "lettura" della collana di Fisica teorica di Landau. Arriverò mai alla fine? Come vedi sono un po' pazzo in tutti i settori. Un caro saluto. Vi leggo sempre!
Enrico Colognesi - E-mail: enricocolognesi@fimm.com

LC
Caro Enrico, mamma mia quante domande...dire che sei confuso è un mero eufemismo :-)
Vediamo di diradare un po' di nebbie: per poter dire che è il caso oppure no di cambiare lettore, dovresti poter confrontare il tuo con eventuali sostituti, nel tuo impianto. È certo che un lettore CD, a meno di non fare un salto di classe davvero notevole, farà meno differenza rispetto a quella tra due diffusori così diversi.
Quindi prima vedi se riesci a trovare un lettore che ti faccia fare un bel salto qualitativo.
Secondo, vedo sbagliatissimo (e pure un po' masochistico) l'acquisto di un'altra coppia di casse da usare "in alternativa"....ma come puoi anche solo pensare un abominio del genere??? :-) Scherzi a parte, davvero non è il caso, finiresti per non ascoltare più la Musica ma le casse e ti confonderesti ancora di più le idee.
Una possibile soluzione potrebbe essere un sistema ibrido planare + woofer dinamico come le già consigliate (vedi sopra) Martin Logan Aerius o le Relco Audio (nastro + woofer dinamico).
Non mi preoccuperei per il tuo ampli, dovrebbe essere in grado di pilotare diffusori anche difficili senza grossi problemi.
Ovviamente la soluzione ibrida non è la panacea per tutti i mali e, come puoi ben immaginare, i problemi possono presentarsi all'incrocio tra l'elemento planare ed il woofer dinamico. Quindi frena gli entusiasmi ma comincia ad ascoltare con attenzione.
Dal punto di vista dell'affidabilità un sistema planare non è molto più delicato di un dinamico tradizionale, certo tutto dipende da come il diffusore è stato trattato dal proprietario precedente.
Quindi: un bel respiro profondo, calma e....tanti ascolti. Da queste "sbandate" si guarisce (se necessario) solo con l'esperienza d'ascolto. Solo così possiamo capire cosa stiamo cercando. Avere 4 casse in casa non è certo una soluzione, però :-)
Altrimenti fai la fine di quel lettore di TNT che aveva 7 bracci o qualcosa del genere :-)
In bocca la lupo per i tuoi studi di fisica!
Lucio Cadeddu

Suggerimenti sui cavi di potenza
Caro Direttore,
mi chiamo Giulio Lambresa, avevo già scritto alla sua rubrica in merito alla mia volontà di cambiare le casse del mio impianto. Ho trovato molto utili i suoi suggerimenti, dopo aver ascoltato alcune delle casse da mi aveva segnalato, mi sono convinto a comprare una versione superiore delle Mission 751 che possedevo, precisamente le 754 freedom.
Sono rimasto favorevolmente impressionato dal basso potente e preciso, pur non perdendo il suono aperto degli alti che già mi avevano colpito in occasione del primo acquisto.
Ho comprato queste casse presso il rivenditore che mi aveva venduto le vecchie, il quale mi ha attrezzato la sala di ascolto con gli stessi componenti e nella stessa configurazione che ho a casa, mi ha convinto, inoltre, la possibilità di scontare per intero il prezzo delle vecchie casse comprensivo di IVA e relativi supporti.
Ripeto a questo punto la configurazione del mio impianto, perchè presumo che tra le tante lettere che Lei riceve sia difficile ricordarle tutte: lettore DENON 1650 - pre Graaf WFB two - ampli Graaf 5050 - casse Mission 754.
A questo punto mi sono messo a giocare con i cavi, ho realizzato quelli di alimentazione intrecciando i cavi bipolari schermati ed ho messo pure le ferriti agli estremi, bene non so se sono solo suggestioni ma sento delle differenze, nel senso che il suono mi pare più aperto e più dettagliato.
Per i cavi di potenza ho tentato di intrecciare il vostro FFRC, in quanto volevo sperimentare il collegamento BI-Wiring, sono andato a comprare il cavetto CAT 5 come da progetto ed ho seguito alla lettera le istruzioni, debbo riferire che possiedo una certa pratica in quando in gioventù mi piaceva cimentarmi con i mixer per far suonare un complessino di amici, nulla di professionale ma divertente.
Ai primi ascolti mi piaceva, sicuramente aumenta il dettaglio sia delle frequenze alte, sia di quelle basse, e mi sembrava di aver a disposizione un cavo veramente eccezionale, entusiasmante.
Col passare del tempo (un ascolto medio di 4h per una decina di giorni) e prestando più attenzione su pezzi musicali che conoscevo meglio ho notato una mancanza di musicalità, calore, spessore sulle medie frequenze e con il passare del tempo una esaltazione degli alti, a renderli troppo metallici, quasi come se fossero prodotti da scatole di latta (non so se esagerando, sono riuscito a spiegare la mia sensazione).
Preoccupato ho cercato di capire il perchè ma non sono un tecnico esperto e pertanto non saprei dire, il primo pensiero è andato allo stato delle valvole pensando al normale invecchiamento.
Pertanto ho rimesso il vecchio cavo di tipo semplice contrassegnato dalla sigla (ATC SK225 High Resolution OFC Cable), non so cosa voglia dire, comunque il suono mi pare sia tornato ai livelli di partenza, lo trovo morbido e caldo come mi piaceva, però purtroppo il dettaglio che si raggiunge con il FFRC non è eguagliato.

Molto probabilmente è la qualità del rame e dell'isolante che ho utilizzato, un sospetto in tale direzione mi viene dal fatto che il cavo in questione lo avevo pagato 500 L. al metro, sbirciando sul catalogo RS ho potuto notare che vi sono diversi tipi ben più costosi.
Vorrei una sua opinione sulle casse, su questa avventura con i cavi (è possibile intrecciare cavi Belden UTP tipo 350, oppure quali sono quelli più indicati? ), se è il caso di orientarmi all'acquisto di una coppia di cavi specifici, nel caso quali possono essere i più adeguati nella catena precedentemente descritta e sapere se esiste un modo per capire quando sostituire le valvole sia di potenza, sia quelle della sezione di preamplificazione.
Saluti.
Giulio Lambresa - E-mail: glambresa@tin.it

LC
Caro Giulio,
presenti un dilemma molto comune: è meglio molto dettaglio oppure un suono più morbido? Il nostro cavo FFRC è effettivamente molto dettagliato ed aperto in gamma medio-alta e su certi impianti può portare ad un suono eccessivamente "puntuale" e "precisino".
L'ideale sarebbe un cavo altrettanto dettagliato ma contemporaneamente caldo e dolce. Difficile trovare, a prezzi umani, dei conduttori che riescano in questa magia. Dalle mie personali esperienze posso solo ricavare che bisogna spendere molto, se non ci accontenta.
Certo, puoi provare altri cavi (magari anche il TNT Star, meno preciso e pulito ma con un bel basso, normalmente) ma la ricetta magica non esiste.
Un cavo molto neutro che ho provato recentemente è il
Supra Ply 3.4 S, potresti provare a sentirlo nel tuo impianto.
Per quanto riguarda le tue apparecchiature valvolari, stai tranquillo sulle valvole del pre, in genere di "lunga vita", per quelle di potenza potresti chiedere ad un tecnico dotato di prova-valvole oppure rivolgerti alla Graaf stessa. Se non hai notato degradi evidenti nel suono riprodotto, direi di stare tranquillo.
Sulle casse, non c'è opinione migliore della tua, visto che ti reputi molto soddisfatto! In fondo, se non ricordo male, ti consigliai proprio di prendere qualcosa nello stesso catalogo Mission, ma di livello più elevato.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Re: compattone dell'Aiwa???
Ciao! Sono Francesco,
ti avevo scritto la settimana scorsa a proposito di un compattone dell'Aiwa, credo che tu abbia ragione!!!
Veniamo al dunque. Sono entrato in possesso di un Kenwood KA-5700 e mi è stato proposto anche un Kenwood KA-5750.
La domanda è la seguente: Mi puoi dire le caratteristiche dei seguenti amplificatori, e quale, secondo te, sarebbe il migliore?
Un'altra cosa, ho visto un lettore CD della Marantz, credo il CD 3000 o roba simile, a 330.000 lire NUOVO, è un affare o non mi conviene?
E poi potresti consigliarmi un bel paio di casse non troppo costose (il budget si aggira intorno al milione), e poi un cavo di segnale per il lettore CD (quello di potenza l'ho stò già costruendo, sarebbe il cavo STAR)? Grazie!!!!!! E good bye!!!
Francesco - E-mail: ciappy@tiscalinet.it

LC
Caro Francesco,
mi rincuora la tua decisione di abbandonare l'idea del compattone. Veniamo al dunque. Non conosco gli ampli Kenwood che mi hai segnalato, dalle sigle mi pare di intuire che trattasi di roba un po' vecchiotta, oltre 10 anni, ma potrei sbagliarmi. Non so davvero che consigliarti. Se costano poco prendi uno dei due, il sospetto è che il modello più recente (o più potente) sia quello con numero più alto nella sigla (normalmente è così negli apparecchi giapponesi).
Per quanto riguarda il lettore CD prendi il
Teac CDP 1120 recentemente recensito qui su TNT-Audio, che in negozio dovresti riuscire a trovare anche per meno di 300 mila lire.
Per le casse il discorso è più delicato e bisognerebbe vedere in che ambiente andranno inserite, quale "libertà" di installazione hai e che generi musicali ascolti di preferenza.
Per cominciare ti direi di dare un'occhiata ai prodotti di marchi noti e facilmente reperibili quali Indiana Line, Chario, Infinity, KEF, Mission.
Il cavo di segnale potrebbe essere un ottimo semibilanciato come il TNT Shield.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Gentile redattore
ho sempre avuto la voglia di possedere un mio impiantino hi-fi personale ma non ho mai avuto il coraggio di spendere così tanti soldi (dato che certe spese non me le posso permettere) per avere un suono perfetto.
Così dopo aver trovato tnt-audio nella rete mi sono convinto di incominciare ad avvicinarmi seriamente al mondo dell'alta fedeltà incominciando con un impianto veramente da pochi soldi!!
Per caso, seguendo il mio istinto (non le orecchie) ho aquistato un amplificatore usato della KENWOOD (290.000 lire) il suo codice è KA-4020 di cui non sono riuscito a trovare nessun dato, nemmeno la potenza dichiarata, so solo che ha circa 6 anni, e neanche sul sito ufficiale delle KENWOOD esiste, che abbia comprato un amplificatore venuto dallo spazio?? ;-)
A parte gli scherzi vorrei sapere se per caso sa aiutarmi nell'intento di sapere almeno se ho fatto un buon acquisto o no.
Da quello che dicono le mie orecchie il KA-4020 accoppiato con delle vecchissime RCF BR1024 suona molto bene (per le mie esigenze da neofita), sicuramente posso sbagliarmi ma dato che i collegamenti sono effettuati con un cavo comune da 1,5 per le reti elettriche e dato che uso un lettore CD-ROM di infame qualità devo dire che il risultato (a mio parere) è anche troppo modesto.
Leggendo la pagina che spiegava come scegliere l'amplificatore queste due righe mi hanno fatto tremare le ginocchia: "essendo molto più difficile, per un neofita, analizzare e capire a fondo il suono di un amplificatore, sarebbe forse più opportuno procedere prima alla scelta dei diffusori e poi cercare l'ampli che meglio si abbini (elettricamente e sonicamente) con essi"; ecco io mi trovo nel punto opposto vorrei comprare una coppia di casse per sostituire le RCF ma non so dove sbattere il naso, ho cercato di arrangiarmi leggendo la vostra rubirca sui diffusori ma quando mi trovo certe frasi a me indecifrabili tipo: "il medio-alto è dunque luminoso ed aperto, con un buonissimo livello di definizione e di capacità di analisi introspettiva" non ci capisco più niente e mi viene da chiudere il browser.
Si possono scegliere una coppia di casse se non si sa niente dell'ampli? Ho guardato anche sul suo retro ma non c'è scritto proprio niente. Se succedesse il miracolo che Lei trovasse queste informazioni a me vitali che casse potrei comprare spendendo sulle 500.000 lire per sonorizzare una stanza di 5,5 X 3 m posizionando le casse su un scaffale lungo tutta la parete più lunga alto circa 2 m??
Spero tanto di non averLa strssata come quei bambini piccoli che ti chiedono il PERCHÈ 500 volte al giorno, la mia è solo una piccola passione che ha solo tanta tanta sete.
P.S. Un tipo chattando mi ha consigliato l'acquisto di una coppia di casse chiamate Absolute Zero di una casa di nome Spirit di cui però non so il parere di un audiofilo esperto, ne ha mai sentito parlare??
Un cordiale saluto e un grazie per l'attenzione.
Anonimo - E-mail: scepe@monrif.net

LC
Caro Anonimo,
il tuo amplificatore è di quasi 10 anni fa (8 pe la precisione) e costava, all'epoca, 450-500 mila lire al massimo. In pratica chi te lo ha venduto ti ha un po' imbrogliato. Potevi scrivermi prima di aprire il portafoglio. A quel prezzo trovi ampli di qualità al di sopra di ogni sospetto (NAD, Rotel, AMC, Proton) coi quali avresti potuto iniziare alla grande.
Vabbè, ormai è fatta. Il tuo ampli non è poi male, è un onesto giapponese da 60 watt per canale senza pretese "audiophile" ma in grado comunque di pilotare decentemente la maggior parte dei diffusori in commercio.
Restano da scegliere le casse ed il lettore CD, visto che ascoltare i CD attraverso la scheda audio del PC non è certo il massimo, nella stragrande maggioranza dei casi.
Se puoi, intanto, evita di posizionare i diffusori a due metri d'altezza, spero che lo scaffale ti consenta una posizione più consona. Ricorda: tweeter ad altezza del tuo orecchio quando sei seduto in posizione d'ascolto.
Non so dirti molto delle casse che ti sono state consigliate in chat ma posso invece suggerirti alcuni modelli di facile reperibilità e basso costo come le Indiana Line (serie TH), le Infinity (serie Ref oppure SM) o le Mission (serie 70).
Per adesso ti sconsiglio di perdere troppo tempo leggendo le nostre recensioni. Purtroppo il linguaggio che si deve usare per descrivere il suono di un componente HiFi è codificato, in modo tale che tutti quelli con una minima esperienza d'ascolto (e di lettura di recensioni) possano capire.
Non è diverso in altri campi specialistici: prova a descrivere la qualità di una buona macchina fotografica, di un vino o di una automobile. Pochi sono in grado di capire davvero di cosa si parla, a meno che non si sia addentro al settore.
Secondo te quanti automobilisti sanno cosa sia il sottosterzo, il sovrasterzo di potenza, il controsterzo, la rapportatura del cambio e così via? Eppure le automobili le comprano e le guidano comunque, ignorando come funzionano nella stragrande maggioranza dei casi.
Basta salirci su, mettere in moto e vedere se il tutto ci convince, per facilità di guida, visibilità, frenata, brillantezza del motore, parametri di giudizio alla portata di quasi tutti i consumatori. Così, per scegliere un impianto HiFi o un componente, non è necessario capire tutto ciò che si legge, basta ASCOLTARE.
Se ci piace è OK, altrimenti no. Dopo una certa esperienza d'ascolto vedrai che riuscirai non solo a dare un significato chiaro a quelle frasi che ora ti sembrano oscure, ma sarai in grado di capire quasi subito se un suono è corretto oppure no. In fondo è facile: basta che confronti ciò che senti con la realtà che ti circonda (ed ecco perchè insisto sull'importanza del conoscere la Musica e gli strumenti DAL VIVO).
Chiusa la lunga paretesi, ti consiglio di prenderti un po' di tempo, cominciare a girare per i negozi, provando ad ascoltare quanto più possibile COI TUOI DISCHI. Sarà più facile di quanto ti sembri ora. Ci vuole pazienza, ma sono sicuro che non hai voglia di rischiare un altro acquisto...ehm...affrettato.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

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