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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Una questione di...fondamenta
  2. Un impianto per l'hard rock
  3. Ampli e diffusori con 4000 €
  4. Un primo impianto completo con 250 €?
  5. L'Angolo del Pessimismo
  6. Come migliorare?
  7. Riscoperta del vinile
  8. Primi passi ancora incerti
  9. 1000 LP rovinati...
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Una questione di...fondamenta
Caro Direttore,
prima di tutto mi lasci complimentarmi con Lei per la qualità del sito TNT, per tutte le rubriche e in particolare per l'interesse che mi suscita da molto tempo la Rubrica della Posta, leggendo la quale si imparano tante cose fondamentali per l'HI FI, non solo tecniche ma anche e forse soprattutto di principi molto ragionevoli (e liberi da odiose logiche commerciali) su come porsi dinnanzi a tale mondo, mantendo i piedi per terra senza strafare.
Il mio impianto è composto da:

La sala di ascolto è ampia circa 22 m quadri, però con l'aggravante della forma a L. Avendola arredata in modo abbastanza pesante, il suono riesce ad essere abbastanza corretto, senza eccessivi bassi, con buone medie e alte. Il punto di ascolto è un po' troppo lontano dai diffusori ma non mi sembra che ciò penalizzi più di tanto.
Ascolto un po' di tutto: rock, jazz, progressive, classica (anche se l'intento è di scoprire e sperimentare sempre più quest'ultima prima che sia troppo tardi, nel senso che avendo dedicato un 30 anni per conoscere i primi 3 generi me ne rimangono altri 30 per conoscere la quarta).
I pezzi Naim (acquistati usati) li ho introdotti ultimamente e ne sono assolutamente soddisfatto. Cercavo un suono più naturale (timbrica, voci, collocazione degli strumenti sulla scena) pur mantenedo alti gli altri parametri (tipo grana fine, velocità, immagine, ecc.) e la cosa è avvenuta! I diffusori avranno anch'essi i loro limiti, ma alla fine trovo che mi appaghino.
Dubito invece su un aspetto relativo alla qualità dell'ampli. L'impianto suona in genere abbastanza equilibrato e dettagliato, non affaticante (ascolto anche parecchi dischi di seguito), con vari parametri a posto, ma... con certe musiche spesso rock o pop, a volte sentirei la necessità di avere una riproduzione della Musica con le parti ritmiche più veloci, più frizzanti, con più spinta. E mi piacerebbe sentire i colpi della batteria con maggior corpo e con una timbrica (della batteria) più reale e più viva, forse più simili alla situazione live.
Insomma a volte l'impianto mi sembra un po' (non gravemente) lento e leggermente etereo. Immagine, grandezza e tridimensionalità della scena mi interessano meno che non quegli altri elementi. I quali secondo me conferiscono Anima alla Musica.
Per terminare, la domanda è duplice: visto che da una parte sono soddifatto dell'impianto, lei ritiene che valga la pena cambiare ampli per cercare quelle caratteristiche di cui ho parlato? Se si, quale ampli integrato potrei provare ad inserire (sempre che i diffusori possa tenerli)?
In base alle mie limitate conoscenze, alcune cose a cui ho pensato sono le seguenti: Naim Nait XS (proverei molto volentieri anche i Nait 1 o 2 ma mi servono diverse entrate per altre sorgenti e questi ne sono sprovvisti) o Sudgen A21 SE (30 watt in classe A), tutti da acquistare sull'usato. Lei che ne pensa oppure propone altre soluzioni?
La ringrazio molto e anticipatamente per la risposta, viva la Musica!
Max - E-mail: blobbok (at) hispeed.ch

LC
Caro Max,
potresti in effetti pensare ad un amplificatore più sprintoso :-) e puntare su elettroniche Naim mi sembrerebbe il passo più sensato, visto il tuo attuale front-end. Direi che i vecchi Nait siano fuori gioco, potenza troppo bassa per avere l'impatto che cerchi coi tuoi diffusori. Punterei almeno ad un Nait 5 o 5i, da cercare usati, oppure persino ad una coppia pre-finale della casa di Salisbury. Un vecchio 250, ad esempio, abbinato ad un qualunque pre Naim, farebbe danzare non poco i woofers delle tue CM7! Il Sugden che proponi è un ottimo ampli, ma qualche watt in più potrebbe tornarti utile.
Resta comunque il fatto che i tuoi diffusori non sono esattamente votati a quella "missione" (suono d'impatto). Se fosse possibile, proverei ad ascoltare dell'altro anche su questo versante. Non voglio consigliarti di sostituire i diffusori, per ora, soltanto di cominciare a guardarti in giro.
Infine, sono assolutamente d'accordo con te: se leviamo ritmo, dinamica ed impatto abbiamo bella voglia di ricreare fantasiose ed irreali immagini sonore tridimensionali. La Musica, di qualunque genere si tratti, è essenzialmente ritmo: se questo è rallentato il 90% del piacere d'ascolto viene a mancare. Posso tollerare un impianto non correttissimo timbricamente, posso sopportare un'immagine non enorme o non perfettamente a fuoco ma non posso proprio sostenere l'ascolto di un sistema lifeless per più di 5 minuti di seguito senza sbadigliare. Il fatto è che per colpa di un certo tipo di audiofili (e, diciamolo, di un certo tipo di riviste) pian piano l'attenzione si è spostata troppo su parametri secondari. Come sostiene giustamente Jim Smith nel suo libro
Get better sound, sistemiamo prima di tutto le basse frequenze: senza una buona "base" non si riesce a costruire un suono credibile. E aggiungo io: servono le...fondamenta, che siano profonde e solidissime.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un impianto per l'hard rock
Buonasera. Ho scoperto grazie ad un amico questo bellissimo sito e devo davvero ringraziarvi di esistere per la vostra competenza. Chi meglio di voi può auitarmi nei miei dubbi legati al componimento di un impianto stereo adatto alle mie esigenze/budget?
Mi trovo a voler comporre un impianto dotato di ampli, diffusori, giradischi e lettore cd da posizionare in una mansarda dalle forme irregolari ma comunque molto spaziosa, con 3 dei 4 lati rispettivamente di 6,6 e 5 metri.
L'altezza è anch'essa irregolare, essendo però più bassa alle estremità. Il genere da me ascoltato è solo ed esclusivamente heavy metal ed hard rock. Adesso come adesso posseggo un sistema compatto Sony di 20 e più anni dotato di tutto, ma prima o poi dovrò cambiare tutto.
Punto di partenza i diffusori. Li vorrei prendere usati, con un budget di massimo 400 euro. Possibilmente da pavimento. Che mi consigliate di cercare?
Avevo delle Chario un tempo...e mi piacevano parecchio. Per quanto riguarda l'ampli vorrei invece comprare nel nuovo..ho adocchiato Harman Kardon o anche Marantz ed Onkyo.
Il budget sarebbe anche qui sui 350-500€: dove mi conviene orientarmi? Meglio spendere qualcosa di più?
Per il giradischi non ho grandi pretese, ma mi piacerebbe comprare, nel nuovo, anche qui, qualcosa spendendo non oltre i 300-400€...
Ultimo pezzo, il lettore cd: qui chiedo davvero un aiuto perchè non saprei su cosa orientarmi e soprattutto se vale la pena spendere alte cifre per questo componente (ho letto interessata una vostra recensione ad un Oppo...).
Vi ringrazio anticipatamente per una vostra eventuale cortese risposta.
Andrea - E-mail: andrea.ravasio (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
sui diffusori non ho molti dubbi e ti consiglio di ascoltare, ove possibile, qualche torre di Klipsch, serie F, magari (o RF, se usate). Non lesinare sulla dimensione dei woofers: dato il genere musicale un po' di forza bruta è indispensabile. L'ambiente è abbastanza grande, se vuoi impatto e pressione sonora sono necessari diffusori di adeguate dimensioni e carattere "generoso".
Come amplificazione non vedrei male Harman Kardon (anche modelli vecchi) oppure Rotel, se preferisci, da cercare nell'usato. Entrambi i marchi producono ed hanno prodotto integrati dotati anche di ingresso fono, che ti è indispensabile visto che vuoi avere anche il giradischi. Invece le recenti generazioni di NAD, ad esempio, sono sprovviste di fono. La cifra che hai stanziato mi pare assolutamente adeguata.
Sul giradischi invece puoi risparmiare qualcosa, che potresti più vantaggiosamente riversare sui diffusori. Diciamo che con 200/250 € ti porti a casa un ProJect entry-level che suona bene quanto basta.
Per quanto riguarda infine il lettore CD, benissimo l'Oppo DV980, che ti consente di contenere i costi totali, a tutto beneficio dell'investimento sui diffusori.
Infine, un consiglio non richiesto...ad impianto finito prova ad acquistare qualche disco di genere musicale diverso: un buon impianto stereo - grazie alla magia che riesce a creare - ci permette anche di scoprire bellissima Musica in settori che mai avevamo sognato di ascoltare...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli e diffusori con 4000 €
Gentilissimo Direttore,
Le avevo scritto qualche giorno fa, a proposito di un integrato McIntosh, e Lei è stato rapidissimo nella risposta. Girando per negozi, mi sono state proposte altre soluzioni, e quindi, sfacciatamente approfittando della sua disponibilità, le chiederei unaltro consiglio.
Le faccio un riassunto delle condizioni al contorno: budget circa 4000euro per un impianto 2CH (lettore CD a parte, a cui provvederò in seguito), ambiente 4.5mt X 4.5mt con soffitti alti 3.8mt. Ascolti: 30% metal, 30% rock, 30% blues- jazz-folk-acustica; 10% classica. Di solito ascolto a volume piuttosto elevato.
Ero partito con l'idea di un integrato tipo Denon PMA2000, piuttosto che Marantz PM-15, macchine piuttosto famose e "assodate", da abbinare a B&W CM7, insomma diciamo configurazione "standard". Sabato però, un negoziante di Roma mi ha fatto ascoltare la seguente soluzione:

Tutto usato-perfetto per 3500euro circa, anche se per i diffusori probabilmente sarà necessario passare alle Studio 140 (i Dream Theater hanno un po' tirato il collo alle Studio 100... :-) ....).
Il negoziante dice che non c'è paragone con gli integrati da 1500-2000euro sul mercato, e dato che ha in catalogo anche gli integrati citati sopra, tenderei ad escludere la malafede della sua proposta.
Devo dire che la soluzione mi ha colpito positivamente, pur trattandosi di elettroniche di oltre 10 anni.
Ora, secondo Lei, tecnicamente e acusticamente parlando, una soluzione del genere si può considerare superiore agli integrati di cui sopra? In generale, è il caso di indirizzarmi verso la soluzione Pre-Finale?
Oso chiederLe di più: secondo Lei, considerato quello che ascolto, e per un budget di circa 2500euro solo per l'amplificazione, ci sono altre (magari migliori di quella Audio Research-Anthem) accoppiate Pre-Finale, anche usate, che potrebbero fare al caso mio e che si sente di consigliarmi (ad esempio Pre-Finale Quad 99.....)? E quali diffusori abbinarci, ProAc, B&W, Tannoy Revolution, altro......?
E' ovvio che poi il tutto andrà ascoltato, ma delle indicazioni di massima mi darebbero un ottimo punto di partenza, facendo chiarezza su cosa cercare nel mare delle possibilità del mercato.
La ringrazio molto della Sua cortesia, e spero in una sua risposta
Cordiali Saluti e buona giornata
Alessio - E-mail: ale.koala (at) libero.it

LC
Caro Alessio,
mentre l'Audio Research LS7 è quasi un assegno circolare, temo che il vecchio finale Anthem sia praticamente un "sasso", come si dice, ossia oggetto dalla rivendita assai difficile, se non impossibile. Oltre a questo, a peggiorare ulteriormente la situazione, mi pare che la soluzione proposta, non me ne voglia il negoziante, sia troppo sbilanciata a favore delle elettroniche: per un ambiente di 77 metri cubi (anche il soffitto conta!) e per QUEI generi musicali, peraltro ascoltati a "volume elevato" come dici, i diffusori sono assolutamente inadatti. Io capisco che chi vende debba vendere ciò che ha, nella speranza di innescare una corsa all'upgrade successivo (in questo caso con casse più grandi e costose) però non è che sia una strategia molto efficace quella di generare sin dal primo acquisto clienti insoddisfatti...o no?
Io rovescerei tutto: budget concentrato sui diffusori (ancora ProAC, ma da pavimento, ben più grosse oppure Tannoy, KEF, Klipsch) e quello che avanza lo investirei su un semplice ampli integrato di buona qualità e potenza. Il mercato offre tante soluzioni, dai grossi integrati NAD e Rotel, passando per ElectroCompaniet, Krell, NuForce, Musical Fidelity (specie gli ultimi integratoni da centinaia di watt per canale). Lascerei invece ad un secondo ascolto la valutazione degli integrati da te proposti. Questo secondo me potrebbe essere un buon punto di partenza sul quale cominciare a ragionare ed...ascoltare.
Spostandosi nell'usato, poi, le possibilità aumenterebbero ancora di più. Magari dai un'occhiata in giro, di questi tempi l'offerta di materiale usato è aumentata molto, un po' per psicosi da crisi economica e conseguente voglia di liquidità e "realizzo", un po' perché i primi mesi dell'anno, smaltiti i postumi delle spese natalizie, sono quelli nei quali si concentrano di più le attenzioni degli audiofili desiderosi di qualche emozione (e quindi acquisto) in più.
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Un primo impianto completo con 250 €?
Buongiorno Direttore,
Sono un nuovo e giovane appassionato all'hi-fi o meglio... ci provo, sono stato contagiato da un "collega" d'ufficio... inizialmente era uno di scambio di opinioni su album e generi musicali che ci ha trovato molto affini... poi in seguito è scaturita la domanda: "ma tu con che cosa ascolti la musica ?" ... la mia risposta è stata: "Il pc collegato a due casse Trust"... apriti cielo, il collega mi ha parlato del suo impianto fatto di casse B&W, amplificatore Marantz, giradischi Thorens e altri grandi nomi dell'hi-fi... nomi altisonanti, ma ai miei orecchi sconosciuti.
Armato di buona volontà per cercare di migliorare la qualità di ascolto, ma non convinto della necessità di spendere soldi in qualcosa che magari è una passione solo momentanea, mi sono lanciato sull'usato a basso costo, ricavando con una spesa di circa 250 euro il seguente impianto:

Ho poi realizzato dei cavi tri-star sempre grazie alle vostre guide e come cavi di segnale ho usato dei G&BL HN (cavi da 15 euro l'uno)... Magari le sembrerà strano, ma sono particolarmente contento di quello che ho messo su, anche se il tutto non suona più di tanto bene... non so sarà perché ho speso parecchio tempo in questa "avventura": per posizionare casse, ri-bordare, creare i cavi, ricondizionare il vecchio amplificatore gracchiante, smontare e pulire le lenti del lettore cd, che ora legge qualsiasi cosa... seguire le aste per spuntare il prezzo migliore...
La differenza col mio vecchio modo di ascoltare la musica è veramente tanta... inoltre collegato al pc (orrore ^^, ma ora almeno è dotato di scheda audio M-Audio audiophile 196) e ad un bell'lcd è in grado di dare quel qualcosa in più che prima mancava ai miei Dvd.
Ora ho a disposizione un 200-250 euro da spendere e vorrei comprare delle casse o un amplificatore per migliorare un po' il tutto... Avevo pensato ad un Pioneer SA9500 II (i Pioneer degli anni '70 mi piacciono molto come estetica) oppure a delle casse dell'Indiana Line le Arbour 5.04 (purtroppo sono costretto per l'esiguità dello spazio a metterle effettivamente su una libreria...), oppure un giradischi nuovo, qualcosa come un Project RPM1, ma l'esiguità del numero di vinile che ora possiedo, al momento, mi frena un po'... Cosa ne pensa, ha delle alternative da suggeririmi?
Che dice oramai ci sono finito dentro con tutti e 2 i piedi o c'è possiblità per me di uscirne, dal mondo dell'hi-fi? Oppure non ci sono ancora entrato data la pochezza dei miei gingilli?
Maurizio - E-mail: maurizio.dallara (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
i miei complimenti per gli acquisti "intelligenti": in particolare i diffusori sono stati davvero un bell'affare ed il giradischi, pur non essendo di stirpe audiophile, per appena 10 € ha il suo perché :-)
Gli altri apparecchi sono onesti rappresentanti di una categoria mid-fi degli anni che furono ma li hai pagati veramente poco. Potresti migliorare, certamente, ma per il momento lascerei i diffusori al loro posto, credo che possano darti ancora qualche piccola soddisfazione. Potresti, per cominciare, cercare un ampli integrato di più nobile stirpe, frugando tra gli annunci di vecchi NAD e Rotel, purché dotati di stadio phono, vista la presenza del giradischi. Lascia perdere gli integrati anni '70, non sempre erano qualitativamente adeguati e, comunque, gli anni alle spalle sarebbero così tanti che una qualche revisione potrebbe essere oltremodo necessaria. Stai su materiale almeno anni '80, è più sicuro.
Con la cifra che hai stanziato un piccolo passo avanti lo fai, senza dubbio alcuno. Lascerei perdere il nuovo giradischi, per ora, visto che pare che la tua collezione di vinili non sia esattamente ricchissima di titoli. Semmai, qualora fosse necessario, una cinquantina di € per una testina nuova (tipo Grado Black) potrebbe essere un investimento sensato, anche per il futuro.
Mi chiedi se ci si possa disintossicare da questo hobby...forse sì, ma perché ciò sia realmente necessario occorre prima diventare dipendenti...e questo richiede, di norma, un bel po' di tempo e, tipicamente, investimenti piuttosto sostanziosi :-)
Il tuo approccio mi pare, per il momento, ancora "sano" :-) Ti sei divertito nel comporre, restaurare, installare, migliorare ed ora ascolti meglio la tua Musica. Cosa pretendere di più?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

L'Angolo del Pessimismo
Gentile Lucio,
le ho già scritto una volta ed ero molto felice del mio hi-fi. Lei aveva inserito la mia missiva nell'
Angolo dell'Ottimismo e quindi successivamente con la sua opinione ha reso il mio impianto più modesto di quello che pensassi. Ma le sue considerazioni hanno suscitato in me più che altro interesse: possibile che le mie orecchie non sentano tutte queste cose!! Ma di cosa parlano questi matti audiofili!?
Bene...dopo un po' di tempo...inizio a capire. Sono sicuramente più triste, ma più consapevole. Il mio impianto è veramente modesto:

Soprattutto da quando ho cambiato postazione al tutto (il che fa supporre ad altri fattori..). I problemi sono questi:
  1. Non suona come vorrei suonasse (troppo generico lo so.. ma è quello che provo quando ascolto la musica), mi sembra impastato il suono;
  2. I diffusori da libreria non so più dove metterli perchè ho cambiato posto e forse adesso sarebbe meglio avere dei diffusori da pavimento (o provo a costruire dei supporti?);
  3. Come già mi aveva consigliato devo cambiare amplificazione. Quale? Rotel, Nad, Audio Analogue i modelli entry level, o il Virtue.One (che troppo mi incuriosisce..)
La sala di ascolto è una camera da 4x3 metri, con porta e finestra situate al centro dei due lati corti, e lo spazio è veramente poco a disposizione. Ho costruito il tavolino Flexy (mi sono divertito un sacco ed è stupendo.. sembra funzionare davvero..il suono è più dettagliato e corposo, almeno così mi sembra), che ho collocato in prossimità di un muro lungo. La mia idea è: Cosa ne pensa?
La saluto e la ringrazio soprattutto per il suo continuo tentativo di farci ragionare con il nostro cervello e ascoltare con le nostre orecchie. Io ci provo.. ed il suo parere stimola i miei ragionamenti.
Michele - E-mail: mikelealfa (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
mai avrei voluto farti precipitare nello sconforto con le mie parole! Anzi! Secondo me, più realisticamente, il cambio di ambiente (o di semplice posizione?) ha avuto effetti nefasti sul suono dell'impianto, a dimostrazione del fatto che impianti mediocri sistemati in buone stanze sanno fare meglio di impianti buoni in stanze acusticamente problematiche.
Cambiare l'ampli, comunque, è una cosa che s'ha da fare, prima o poi. Anzi prima, direi prima di sostituire i diffusori! L'idea del Virtue.One la vedo molto bene, avresti qualcosa che potrebbe stare al suo posto per tanti anni, reggendo catene di ben altro impegno qualitativo.
I diffusori da supporto potrebbero ancora stare al loro posto, eventualmente dotandoli di stand adeguati, almeno in un primo momento. Oppure, qualora il budget lo consentisse, potresti optare anche da subito per delle torri da pavimento...e le Arbour 4.02 mi parrebbero la soluzione più logica: occupano poco spazio, hanno un buon basso e non si discostano troppo dall'equilibrio generale cui sei già abituato. Magari l'impostazione è un pochino meno d'effetto rispetto alla serie "cinematografica" HC di Indiana Line.
I 50 cm dalla parete posteriore non sono tanti, certamente, ma è già qualcosa.
Infine un commento su ciò che dicono di sentire gli audiofli: tieni sempre conto che occorre fare la "tara" a quel che si sente o si legge in giro. Ho sentito audiofili parlare di profondità della scena, di palcoscenico 3D migliorato grazie a nuovi cavi pur tenendo i diffusori arroccati su improbabili scaffali addossati alla parete posteriore, in loculi 2x2. E' la sindrome del gergo da recensore, che colpisce un po' tutti. A volte si crede di sentire cose che in realtà non ci sono e, talvolta, si usano termini senza averne compreso veramente il significato. Non è raro, infatti, leggere di "profondità delle alte frequenze" o di "scena sonora pungente". Si fa un frappè di termini audiophile per sentirsi a la page. E' normale, fa parte del gioco! L'importante è non prendersi mai troppo sul serio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Come migliorare?
Caro Direttore,
innanzitutto i miei più sinceri complimenti per la rivista che ho sempre trovato interessantissima e ricca di consigli preziosissimi. Le scrivo per avere un consiglio su come migliorare la qualità del mio attuale sistema, così composto:

Ascolto musica in formato lossless o lossy con alto bitrate. L'ambiente in cui si trova il sistema è un soggiorno/cucina di circa 45 mq, il posizionamento del sistema è piuttosto particolare. Approfitto della sua competenza per chiederle un parere in merito (allego una piantina indicativa).
Immagino i punti deboli della catena possano essere la sorgente ed il cavo di segnale (del valore di circa 15 Euro). Poichè non vorrei rinunciare alla comodità della musica su PC, le chiedo se possa essere suffficinete un DAC esterno ed eventualmente un nuovo cavo di segnale di migliore qualità o se sarebbe necessario ripensare ad un upgrade più a 360 gradi.
Nella prima ipotesi mi darei un budget di circa 200 euro (se una spesa superiore dovesse farmi fare un significativo salto di qualità potrei considerare di spendere anche una cifra più importante). Per darle qualche informazione in più, nell'eventualità mi suggerisse un DAC, la scheda audio del HTPC dispone di uscite digitali sia coassiale che ottica (quindi immagino non sia necessario un DAC USB).
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
I miei migliori saluti
Marco - E-mail: marco.rollo (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco,
perché rinunciare alla Musica su PC quando basterebbe un DAC esterno di qualità più elevata per fare un bel passo avanti? Io ti consiglierei di utilizzare l'uscita USB, si dice sia meno afflitta da problemi di jitter, collegandoci un bel DAC USB, partendo dal Trends UD 10.1 per arrivare anche a qualche modello più sofisticato (guarda le recensioni qui su TNT-Audio). Avresti anche il vantaggio di contenere gli ingombri.
Tuttavia, anche l'ipotesi di un DAC tradizionale, da cercare nel mercato dell'usato, non è da trascurare del tutto, in fondo. Nel campo del digitale i DAC sono gli oggetti che si svalutano più rapidamente, quindi non è difficile trovare degli oggetti interessanti a prezzi simbolici. Per farti un'idea potresti cominciare a guardare su Ebay, all'interno dell'Unione Europea e, naturalmente, sui soliti siti di compravendita di HiFi usata (tipo
usatohifi.com). Io ho dato un'occhiata rapida su Ebay e qualche oggettino interessante in effetti c'è.
Nel nuovo, poi, c'è tutta una generazione di DAC minimali che suonano bene e costano poco. Ne abbiamo recensito alcuni. Talvolta si trovano offerti, assolutamente nuovi, anche sulla baia virtuale.
Per quanto riguarda il cavo di segnale, non mi preoccuperei troppo, francamente. Con calma e pazienza potresti, in futuro, pensare a qualcosa di meglio. Anche qui, l'usato ci viene in aiuto: alcuni audiofili cambiano più spesso cavi che biancheria intima (e si sente, in tutti i sensi...e con tutti i sensi ;-)). Il mercato second-hand pertanto pullula di ottimi cavi venduti a prezzi modesti. Selezionando magari quelli più a portata di mano potresti persino avere la possibilità di effettuare una prova comparativa con il tuo cavo attuale: qualora non sentissi la differenza, potresti rimandare l'acquisto a tempi migliori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Riscoperta del vinile
Ciao, ti confesso subito che sono un appassionato ascoltatore di dischi e vuoi o non vuoi uno come me che appartiene alla classe '87 un anno in cui sta per imperversare il Cd da circa un anno ho incominciato a coltivare un interesse reciproco sia per il vinile che per il CD.
Non avendo molti euri messi da parte per l'acquisto di un nuovo e completo impianto composto da giradischi + ampli + casse ho pensato meglio di "investire" sull' impianto Pioneer custodito fino a poco tempo fa da mio padre.
Questo impianto è composto da un giradischi Pioneer PL-200, un ampli Pioneer SA-510 e da delle casse che ho dovuto comprare di recente poiché un volta portato tutti e 3 gli oggetti al centro assistenza, mi hanno consigliato per un nuovo acquisto poiché da queste non si poteva riparare più niente...
Ora i miei dilemmi sono questi:

  1. Giradischi: vorrei capire a cosa serve il tasto "CUT"
  2. Giradischi: tu parli di un possibile controtelaio: il mio giradischi presenta dei piedini con una vite all'interno, se stringo o allargo la loro corsa posso alzare o diminuire la loro altezza in modo da mettere il giradischi in parallelo mediante l'uso di una livella?
  3. Giradischi: per regolare la forza d'appoggio del braccio nella guida del tuo sito scrivi che bisogna portare l'antiskate a 0 e poi regolare il contrappeso fino a quando il braccetto ha una piccola impennata in: bene io nel mio braccetto monto un contrappeso composto da 2 partì un colore argento graduata in varie tacche da 1 a 10 e una nera + sottile posta dietro al blocco argenta che a quanto pare solo lei incide sul peso di questo lato del braccetto. Ora viene il domandone: come faccio a sapere a quale corrisponde lo 0 della parte argentata per postarmi su 1 - 1,5?
  4. Giradischi: è presente una specie di levetta che dipende da come è impostata la sua corsa alza o abbassa una piattaformina di colore grigio scuro che alza o abbassa il braccetto .. Che cosa è? Come la devo impostare?
  5. Giradischi: vorrei sapere quando e come si capisce quando devo sostituire la punta del giradischi?
  6. Cavi: io per ora uso quei cavi semplice rosso-nero (sì lo so, nel vostro sito ho visto che sono quelli di scarsissima qualità =( ) cmq ho provato a darmi delle nozioni automaticamente ma non ci capito proprio niente. Io possiedo delle casse GEMINI GT-1002 da notare che nell' ampli sono installate le morsettiere (quelle dove bisogna creare il contatto tra la presa e il conduttore del filo nudo e crudo dopo avere spelato il filo) e, le casse possiedono un ingresso jack da 6.2 mm.
  7. Cosa mi consiglierebbe ora come ora con quella che gira sul mercato da comprare come se mi volessi fare l'impianto da zero? Mi alleghi dei link con i vari oggetti da comprare direttamente online.... Ho visto per un Pionner PL900 ma non so cosa affiancargli come ampli e a maggior ragione le casse (sono nuove manco hanno un anno d' esercizio quotidiano e dunque preferire almeno su queste di evitare un ulteriore acquisto)
Per ora penso che ti sto allegando le prime domande che mi vengono in mente, semmai me ne ricorderò qualcun' altra te le allegherò nelle successive e-mail (e magari qualche foto).....
CIAO, SAREBBE GRADITISSIMA UNA TUA RISPOSTA!
Gioacchino - E-mail: grind_is_the_law (at) hotmail.it

LC
Caro Gioacchino,
proverò a rispondere in ordine.

  1. Il tasto CUT normalmente serve ad interrompere la riproduzione di un disco in un momento qualunque. A seconda del giradischi con il tasto CUT si solleva la puntina dai solchi e il braccio torna alla posizione di riposo. Avresti anche potuto provare a premerlo, il giradischi non sarebbe esploso :-)
  2. Il controtelaio, come dice la parola stessa, è un telaio all'interno di un altro. Molti giradischi adottano questa soluzione per combattere più efficacemente le vibrazioni. Il tuo mi pare ne sia sprovvisto, pertanto per metterlo "in bolla" è sufficiente regolare l'altezza dei piedini.
  3. La "levetta" di cui parli è, realisticamente, l'alzabraccio. Serve per alzare o abbassare il braccio sui solchi.
  4. L'usura della puntina si può verificare ad occhio, con una lente d'ingrandimento o, più semplicemente, quando si nota un sensibile deterioramento del suono e/o della capacità di seguire bene i solchi.
  5. I tuoi diffusori sono di tipo "pro" quindi è normale che utilizzino due tipologie alternative di connessione. Per i nostri scopi è sufficiente collegare l'uscita dell'ampli ai morsetti delle stesse, possibilmente con del cavo di sezione adeguata (2.5 mmq o superiore, se molto lunghi). L'ingresso jack, di fatto, non ti serve.
  6. Mi chiedi di un upgrade dell'impianto. Non è facile a dirsi, perché non conosco le condizioni d'uso di giradischi ed amplificatore. Si tratta comunque di componenti molto economici e datati, prima o poi sarebbero da sostituire. Un ProJect Debut III potrebbe essere un valido sostituto per il giradischi ed un qualunque NAD o Rotel di livello base, con ingresso phono, magari usato, potrebbe essere una buona alternativa per l'ampli. Resta il problema delle casse che sono sì nuove ma purtroppo destinate ad un utilizzo che con l'HiFi non ha molto a che vedere. Si tratta infatti di diffusori adatti e pensati per l'utilizzo PA (Public Address, discoteche, pianobar etc) e non certo per l'uso Home. Non sono male, ma l'HiFi è altra cosa. Che dire? Per ora puoi tenerle, ma se è l'HiFi domestica che ti interessa, prima o poi dovrai pensare ad altro.
  7. Infine, mi chiedi link diretti a negozi che vendono online i prodotti che ti posso consigliare. Accidenti, passo per essere una persona molto disponibile ma ho anche io i miei limiti. Sono sicuro che tutti quanti sappiamo usare Google, nevvero? Ah, un "grazie" sarebbe stato sufficiente, comunque. Niente di tutto questo ti era dovuto, eh. E i 22 anni di età non sono una buona scusante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primi passi ancora incerti
Caro Lucio,
ci eravamo sentiti lo scorso Novembre riguardo la scelta dei diffusori da abbinare ad un Arcam Solo 2.1 Movie quando, anche grazie ai tuoi suggerimenti, avevo deciso di acquistare delle Rega R3. Posso dire che solo da allora è cominciato il mio viaggio di aspirante audiofilo e sto verificando in prima persona tutto quello letto su TNT negli ultimi anni; soprattutto vorrei sottolineare l'importanza del rodaggio delle casse.
Io sto ancora aspettando ad emettere un giudizio sulle Rega, ma ho l'impressione che facciano parecchia fatica ad "aprirsi". Hanno suonato per un centinaio d'ore e mai oltre livelli di volume possibili in un condominio: sono migliorate rispetto all'inizio, ma le trovo ancora piuttosto dure, un po' fredde e con un basso piuttosto vuoto (ho controllato e le connessioni mi sembrano giuste).
Vorrei sapere se potresti dare a me e magari ad altri appassionati dei consigli su come effettuare il rodaggio al meglio e magari che tipo di miglioramenti aspettarsi.
Lo so che l'ambiente ed il posizionamento sono fondamentali ma a volte sento le vibrazioni dei bassi attraverso il divano senza però sentire i bassi come dovrei. Le casse sono posizionate in una stanza di circa 4x3.80, sul lato più lungo, distanti circa 1.8m l'una dall'altra e una posizionata in un angolo (i driver dei bassi sono rivolti all'esterno).
D'altro canto, penso anche che ci voglia un po' di tempo per abituare il mio orecchio ad un suono più audiofilo; anni di compatto JVC e loudness certo non aiutano.
Una piccola osservazione riguardo l'Arcam; i cd fanno abbastanza rumore quando girano (alcuni più di altri), cosa che non succedeva con il pur economico lettore JVC. E' qualcosa che devo sopportare od è un problema specifico delle meccaniche Arcam?
Grazie in anticipo per l'eventuale feedback.
Andrea - E-mail: andrea_spedo (at) hotmail.com

LC
Caro Andrea,
vorrei approfittare di questa tua cortese richiesta per sgombrare il campo da un altro grosso malinteso che riguarda questo settore. Chi l'ha detto che un suono audiofilo sia come lo hai descritto tu (un po' anoressico, se mi passi il termine)? Ebbene, la buona notizia è che non è così. Certamente ci sono impianti HiFi che suonano così, per distorsione mentale dei loro possessori che si son costruiti un'idea della Musica tutta priva di impatto e di basse frequenze, farcita di campanellini, contenitori del giaccio che rotolano, cantanti a 45,5 cm di distanza l'uno dall'altro ed altre amenità simili. Questa non è HiFi, è pura masturbazione mentale. Un impianto HiFi è coinvolgimento emotivo, persino fisico, budget, ambiente e condomini permettendo, naturalmente! E' anche vero che c'è chi si emoziona con le sciocchezze di cui sopra ma per favore releghiamo questi "fenomeni" al rango di semplici curiosità da circo Barnum.
Fin qui le buone notizie. La cattiva notizia è che ottenere un suono vivo, coinvolgente e "fisico" non è cosa facile. Intanto c'è una limitazione dovuta al volume d'ascolto: se non si può andare oltre gli 85/87 dB nel punto d'ascolto (per esigenze condominiali) hai bella voglia di cercare il coinvolgimento. Non c'è e non ci può essere, almeno, non con tutti i generi musicali. Ovviamente, strumenti acustici solisti e/o quartetti d'archi possono essere gustati appieno anche a volume contenuto...anzi, è così che dovrebbe essere, cercando di imitare quanto più possibile l'evento reale, a meno che non si ascolti il quartetto d'archi in un ambiente piccolo a pochi metri dagli strumentisti, allora il discorso sarebbe nuovamente diverso.
Secondo problema, l'ambiente e la disposizione dei diffusori. I tuoi diffusori, ad esempio, partono già malissimo, con uno relegato in un angolo. In una stanza come la tua, certo non gigantesca (15 mq), non dovrebbe essere difficile ottenere un buon effetto presenza ed un buon impatto, anche sui bassi, persino con pochi watt. Il fatto che tu senta i bassi arrivare dal divano e non "come dovresti" significa che qualcosa nella disposizione o nell'arredo si sta mangiando le basse frequenze nel tuo punto d'ascolto. Prova a spostarti nella stanza, prova anche disposizioni alternative dei diffusori (magari sul lato corto!!!!), aggiungi - se non ci fosse - un tappeto a pelo lungo tra diffusori e punto d'ascolto. Vedrai che i bassi salteranno fuori!
Il rodaggio credo che sia concluso, ormai. Per tentare un rodaggio a volume più elevato prova a mettere le casse una di fronte all'altra, molto vicine, in controfase. Questo stratagemma ti aiuterà a farle suonare a volumi più alti senza aumento della pressione acustica (le onde sonore si cancellano parzialmente). Consiglio di usare dischi molto ricchi di basse frequenze (Massive Attack, Tricky, Prodigy, Keb Mo ed altri che ho citato).
Infine, mi chiedi lumi sul rumore della meccanica dell'Arcam. Non so, in genere i dischi che girano fanno un po' di rumore, udibile se si mette l'orecchio vicino al cassettino. Se si sente da lontano o, peggio, quando c'è pure la Musica che suona...c'è qualcosa che non va. Fai qualche verifica e, se ancora in dubbio, chiama l'assistenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

1000 LP rovinati...
Gentilissimo sig. Lucio, mi permetto di scriverle dopo aver consultato sul vostro sito le istruzioni ed articoli relativi alla pulizia dei dischi in vinile, sono un d.j. e collezionista di LP da circa 30 anni e ho sempre pensato di aver conservato e pulito I miei vinili nel modo migliore: dopo l'utilizzo quando li archiviavo li pulivo con una soluzione di alcool e acqua distillata, una volta asciugati li facevo girare 2 o 3 volte in modo che la puntina rimuovesse eventuali residui dai solchi, asportavo gli eventuali residui con una spazzola in fibra di carbonio, poi li strofinavo leggermente con un pannetto di cui non ricordo la marca leggermente impregnato di liquido antistatico.
Imbustavo poi la copertina in una busta di plastica apposita ed infine li riponevo negli scaffali in posizione verticale, anche se a dire il vero, causa numero elevatissimo, forse un po' compressi.
Oggi estraendo dagli scaffali alcuni LP inascoltati da circa 20 anni, ho trovato una amara sorpresa, circa 1000 dei miei amati 11000 vinili presentano delle macchie biancastre opache, tipo una patina seccata sulla superficie del disco, che non riesco più a rimuovere con nessun prodotto, praticamente il disco ha perso il colore nero, e la lucidità, inoltre alcuni, quelli più macchiati, presentano un fruscio di sottofondo, non capisco come questo possa essere successo; anche perchè ad esempio nello stesso scaffale, alcuni dischi sono perfetti; altri immediatamente vicini, risultano inguardabili e a volte inascoltabili, nella stanza dove li conservo non c'è umidità.
Ho vinili rarissimi; che non riuscirei più a trovare nemmeno a volerli pagare prezzi elevatissimi, vi è mai capitato di sentire un simile caso?
Potrebbe essere l' antistatico de pannetto che si è ossidato ho ha prodotto una reazione chimica? Potete darmi un consiglio su come si potrebbe risolvere il problema? E soprattutto come fare in modo che questo non succeda anche agli altri dischi ancora sani?
Anticipatamente ringrazio,
Roberto - E-mail: robertolodola (at) alice.it

LC
Caro Roberto,
se per pulire i dischi hai utilizzato alcool etilico (quello denaturato, tipicamente rosa) è assolutamente normale che gli LP si siano rovinati: il vinile, a contatto con questo tipo di alcool, si rovina, si opacizza!!! Avrai infatti notato che mai le ricette per pulire il vinile contengono tale sostanza. Si usa, invece, l'alcool isopropilico, come puoi evincere leggendo le nostre
proposte fai_da_te.
Inoltre, potrebbe anche essere che quel liquido antistatico, depositato sui solchi, per anni, abbia scatenato una qualche reazione chimica, magari a causa di qualche modificazione dovuta al tempo. In particolari condizioni ambientali, poi, non è raro lo sviluppo di particolari muffe che vanno ad aggredire il vinile (o, meglio, lo sporco che c'è dentro i solchi).
Se la causa è l'alcool (come penso) temo ci sia ben poco da fare, il vinile è ormai cristallizzato, non tornerà più come prima. Potresti tentare di salvare il salvabile con un energico lavaggio a base di buone soluzioni che si trovano oggi sul mercato (Disc Doctor, per esempio) e magari con l'aiuto di una macchina lavadischi.
Come dico sempre il miglior modo per conservare il vinile è evitare di sporcarlo. Sembra una banalità, ma tante piccole disattenzioni alla lunga possono fare grandi danni e così pure l'accanimento nella pulizia eccessiva, spesso effettuata in maniera maldestra e con sostanze inadatte, oltre ad essere inutile è spesso dannosa. Non c'è bisogno di pulire ogni volta gli LP: è sufficiente farli suonare ed eliminare la polvere che inevitabilmente si accumula sulla superficie. Se si fa così sin da subito, liquidi e macchine lavadischi sono abbastanza inutili. Per togliere la polvere, come ho consigliato anche la settimana scorsa, un sistema economico e molto efficace è il rullo Nagaoka Rolling Cleaner. Anche questo, ovviamente, va usato solo quando serve e senza accanimento terapeutico.
Con queste piccole attenzioni i miei vinili sono sopravissuti perfetti ai decenni (i primi hanno quasi 30 anni) ed a ben tre traslochi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore,
rifacendomi a un vostro
articolo (Goldring G1042), per altro molto preciso come sempre, ho acquistato per la mia Goldring 1006 il ricambio della 1042 che difatti entra benissimo e suona molto meglio. In effetti, io posseggo un Project RPM4 Project tube box SE II a valvole collegato a un AVR 34 sempre a valvole, quindi diciamo che non ho fatto ciò che consigliavate: "accoppiata con un sistema tipicamente caldo la G1042 potrebbe risultare troppo mordida e dolce" confermo il giudizio, ma ascoltando classica non mi dispiace affatto. Quindi un grosso grazie ancora a TNT-Audio!
Il mio ordine l'ho fatto su http://www.mantra-audio.co.uk/ un sito inglese dove potete trovare molti ricambi a un prezzo, a mio parere, competitivo: ordine inviato giovedì, arrivo a casa del materiale martedì: quindi sono anche efficenti!
Un'altra segnalazione per chi ama il vinile e viaggia: di recente sono stato a Barcellona e in Carrer dels Tallers Metro: Catalunya ultima traversa a sx delle ramblas prima di placa Catalunya, ci sono UNA SERIE di negozi specializzati in vinile di tutti i generi e prezzi, usato o nuovo. Il primo negozio in effetti è solo specializzato in classica e lirica in cd e dvd ma dopo quello potete veramente sbizzarrirvi.
Paolo - E-mail: paolo.gaudenzi (at) unibo.it

LC
Caro Paolo,
grazie per il feedback positivo e per le preziose segnalazioni, che ti fanno guadagnare un posto nella nostra sezione degli audiofili felici :-)
In effetti comprare all'estero è sempre più conveniente, soprattutto in UK dove adesso l'euro è quasi alla pari con la sterlina. Dispiace un po' dirlo, ma l'HiFi in Italia continua a costare troppo e non sempre il servizio ricevuto giustifica la differenza di prezzo. O si cambia registro oppure temo che la crescita, in questo settore specifico, sarà sempre prossima allo zero...come lo è sempre stata, d'altra parte. Un po' è colpa nostra, come dicevo la scorsa settimana, visto che se non spendiamo tanto non siamo contenti e un po' sopravvive quest'idea di commercio un po' provincialotto che preferisce scremare la clientela, riducendola a poche unità, ma dal portafoglio ben rigonfio. La distribuzione, poi, è da decenni in mano ad un cartello che fa il bello ed il cattivo tempo.
In uno scenario di questo genere è ovvio che l'Italia, dal punto di vista dell'HiFi, sarà sempre e solo terra di conquista.
Grazie del prezioso spunto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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