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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. FFRC in mono-wire e tweaking su ampli
  2. Problemi col cavo FFRC
  3. Nuovo amplificatore?
  4. Molte domande
  5. L'insostenibile leggerezza del basso
  6. Esoterismo!(?)...e altre lacune
  7. Home Theater
  8. Suggerimenti per lettore CD economico
FFRC in mono-wire e tweaking su ampli
Caro Lucio,
prima di porti un paio di quesiti voglio ringraziarti per aver tirato fuori il "tweaker che è in me". È da una settimana che passo il mio tempo libero, leggendo con grande passione le informazioni e i consigli di TNT. MILLE GRAZIE.
Veniamo ora alle domande.
  1. Lavorando nel campo dell'informatica mi ritrovo in casa 40 metri di cavo UTP 100-Base-T. Vorrei costruire il cavo FFRC, ma (ed ecco l'inghippo) i miei diffusori (Mirage 190is) non prevedono il bi-wire. Si, lo so, potrei modificarle, ma questo invaliderebbe la garanzia.
    Mi chiedevo se fosse possibile usare il cavo FFRC in configurazione mono-wire, ed in che modo. Forse facendo una doppia mandata (o forse tripla) di cavo collegando i conduttori allo stesso modo in cui sono collegati per il tweeter nella versione originale del cavo?
  2. Un ingegnere inglese, di mia conoscenza, che lavora per la Pioneer, sostiene che collegando il morsetto della massa dell'ingresso phono di un ampli integrato con la terra dell'impianto elettrico, si ha un miglioramento delle prestazioni dell'ampli, sia usando il giradischi analogico sia usando il cd.
    La prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di provare ed ascoltare, ma il pensiero che una differenza di potenziale tra il morsetto di massa e la terra potrebbe generare un flusso di corrente poco salutare per il mio ampli mi ha impedito di fare delle prove.
    Cosa ne pensi? Potrei provare?
    In caso te lo stessi chiedendo il mio ampli "non" ha l'alimentazione con il collegamento a terra.
Grazie ancora
Fabio Volpe - E-mail: fabiovolpe@libero.it

LC
Caro Fabio,
puoi certamente usare l'FFRC in versione mono-wiring, e magari proprio nel modo da te indicato. Prova e fammi sapere.
Curioso invece il consiglio del tuo amico ingegnere. Se l'ampli è già dotato di terra, collegando separatamente il ground dell'ingresso phono non fai altro che creare un loop, che benefico non può certo essere. D'altra parte, se l'ampli è sprovvisto di terra presumibilmente avrà quel che si chiama "doppio-isolamento" che non richiede l'uso di terra.
Anche in questo caso il consiglio mi parrebbe un po' "bizzarro". Non bisogna dimenticare però che la rete elettrica inglese è diversa dalla distribuzione italiana (che varia pure da città a città) quindi può benissimo essere che il trucco, in certe situazioni, funzioni bene.
Puoi provare, non dovrebbe succedere niente di male, comunque, se non far aumentare il ronzio. Molto dipende anche da come è costruito il tuo impianto e la tua rete elettrica di casa.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Problemi col cavo FFRC
Carissimo Lucio,
come da tuo consiglio ho costruito (vedi raccolta 119 della posta) una coppia di cavi di potenza FFRC, ho seguito i consigli di Thorsten Loesch, aggiungendo un solo piccolo tocco personale: ho inserito prima delle terminazioni del cavo, sia dalla parte speaker che dalla parte ampli, una coppia di anelli di ferrite. Tale modifica mi è parsa sensata in ragione del fatto che tali cavi passano vicino al cavo di alimentazione e alla ciabatta.

Terminata con orgoglio la costruzione, comprese le rifiniture estetiche consistenti in guaine termorestringenti e connettori a banana dorati, ho provveduto a rodarli per una decina di ore (operazione assistita da vicini entusiasti e moglie in delirio...) .
Era giunto il momento della verità: l'ascolto del mio primo tweaking "serio" in una catena composta da (ricordi?) Marantz cd 67 Mk II, Ampli Marantz 57 e casse Mission 731. La curiosità sull'esito della prova era aumentata dalla possibilità di confrontare gli FFRC con una coppia di Jamo Hight Definition da 2, 5 MM2 avuti in prestito da circa un mese al cui suono avevo ormai fatto un buon orecchio.

Esito della prova:
Prima impressione: gli FFRC sono molto dolci, la gamma media è veramente piacevole da ascoltare, la gamma alta, forse aiutata dal biwiring è ben presente pur non essendo aggressiva, i bassi ci sono ma sembrano un po' troppo estesi poco controllati.
Proseguo l'ascolto con Chet Baker at Capolinea, Diane Schuur & Count Basie, Stan Getz (Serenity) , sì, il suono è molto musicale poco affaticante ma i bassi, la definizione e l'immagine lasciano un po' a desiderare.
Chiedo conferma alla moglie (per coinvolgerla un po' e farmi perdonare il rodaggio....) la risposta, con una sintesi di cui solo le donne sono dotate, è stata: "il suono è più vellutato ma meno preciso".
Rimonto per il confronto i Jamo e riascolto gli stessi brani.

Seconda impressione: sì, il suono è meno affaticante ma si è perso molto nella definizione e nella ricostruzione della scena, la tromba di Chet Baker non è più così presente come con i Jamo, ho l'impressione di un suono impastato, di grana un po' troppo grossolana, gli assoli di contrabbasso non fanno più vibrare l'aria, e le prese di fiato di Diane Schuur non sono più riconoscibili.
Ripeto la prova, stessa impressione.
Conclusioni, dubbi e quesiti: qQuanta differenza fanno i cavi!
Gli FFRC non mi hanno entusiasmato, soprattutto i loro bassi poco controllati e la carenza di definizione. È vero che il suono di Jamo Hight Definition (se si chiamano così ci sarà un motivo) è molto Hi-Fi ma certi dettagli, a mio modo di sentire :-) , contribuiscono non poco a ricostruire l'effetto "presenza" dei musicisti.
Inoltre con le piccole Mission e una relativa distanza dal muro retrostante poter controllare i bassi adeguatamente è sicuramente un vantaggio.
Ora vorrei approfittare della tua disponibilità per chiederti:

  1. Il suono degli FFRC ha le caratteristiche che io ti ho descritto (forse esagerando un po') e quindi quelli che ho sentito come difetti sono caratteristiche proprie di questi cavi, oppure il difetto è a monte nella catena?
  2. Gli anelli di ferrite su un cavo non schermato come il FFRC, possono aver alterato la caratteristiche del suono? è meglio toglierli?
Grazie per l'aiuto che mi hai già fornito precedentemente e per l'attenzione alla presente.
Salutissimi.
Roberto Migliassi - E-mail: rmigliassi@leasimpresa.it

LC
Caro Roberto,
non riconosco nella tua descrizione il tipico carattere degli FFRC che invece, se un limite hanno, è proprio l'eccessiva "allegria" e "definizione" in gamma medio-alta, anche a scapito dei bassi. Poichè le ferriti danno normalmente più "calore" al suono (aumenta l'induttanza, di fatto) può essere che la colpa sia loro, tant'è che non a caso Thorsten Loesch le sconsiglia per i suoi cavi.
Quindi, la prima cosa da fare è togliere le ferriti. Seconda osservazione: se le casse sono vicine alla parete di fondo e l'FFRC ha aumentato l'estensione e la presenza della gamma bassa, automaticamente sono aumentati anche i rimbombi, causando quella sensazione di basso poco controllato che riferivi tu.
Con una cassa troppo vicina alla parete retrostante, ogni intervento nell'impianto che faccia migliorare la gamma bassa in estensione e potenza è destinato al fallimento, visto che aumenterebbero solo i rimbombi e la confusione.
Fai le prove che ti ho detto e poi fammi sapere.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore?
Egregio direttore,
mosso dalla necessità di sostituire il mio ormai non più funzionante lettore cd, ho involontariamente innescato un meccanismo icontrollato di spesa che mi sta portando a riconfigurare integralmente il mio sistema audio. Partito da una combinazione senza pretese (lettore Cd Sony CDP395, piatto JVC L-A55, altoparlanti Bose 301 serie 3 e sinto ampli Kenwood KR-V125R da 125 Watt - il tutto collegato con i normali cavi in dotazione e da cavi di potenza tipo rosso e nero) , ho dapprima sostituito il cd acquistando uno Yamaha 593.
Subito dopo, a seguito del casuale ascolto in negozio, non ho resistito alla tentazione di portarmi a casa un paio di B&W CDM2 SE, accollandomi anche l'onere dell'acquisto di stand e cavi da 6500 al metro (che uso per i tweeter, mentre per i woofer uso un cavo Star fatto in casa seguendo le indicazioni di TNT) .
Adesso mi chiedo se non sia anche il caso di sostituire l'amplificatore per meglio sfruttare le potenzialità dei miei nuovi acquisti, ed è per questo che Le scrivo: per chiederle cioè un consiglio riguardo l'opportunità o la necessità di tale upgrade ed eventualmente quali componenti - amplificatori integrati - Lei riterrebbe più funzionali alla mia configurazione.
Aggiungo che l'ambiente di ascolto è una stanza di circa 20 mq di superficie, anche se con una alta e forse un po' dispersiva volta a stella, arredata come un normale salotto e che ascolto prevalentemente musica classica e jazz.
La nota dolente: abito in campagna, e purtroppo qui il servizio fornito dall'Enel non è dei migliori, con frequenti sbalzi di tensione; ciò renderebbe forse consigliabile il ricorso ad una "macchina" con comprovate doti di robustezza...
Infine il budget: diciamo che non vorrei superare le 800.000 lire, meglio ancora se fosse meno ovviamente, anche se in fondo ciò che mi interessa è fare un acquisto "equilibrato".
Grato per l'attenzione, resto in attesa di un Suo cortese consiglio Distinti saluti e complimenti per la Vs. rivista.
PS. Che mi dice dei Proton, magari l'Am30?
Paolo Rampino - E-mail: prampino@libero.it

LC
Caro Paolo,
immagino il tuo ampli sia in realtà un sinto-amplificatore in stile audio/video, certo ormai non più adeguato al resto dell'impianto. Per la cifra che hai intenzione di spendere ci sono molte alternative, robuste e ben suonanti, ad esempio proprio il Proton da te citato (ottimo) così come qualche modello Rotel o NAD o AMC. Per quanto riguarda la sicurezza faresti bene a dotarti, se non c'è già, di un bell'impianto di terra con relativo salvavita e magari anche, per le interferenze, di un
filtro da installare a monte della ciabatta d'alimentazione.
Ti consiglio anche di monitorare la tensione in casa per mezzo di un voltmetro/tester. Sarebbe buona norma sapere che tipo di sbalzi di tensione sono presenti nel tuo impianto.
In conclusione, non dimenticarti di prevedere, prima o poi, dei buoni cavi di segnale.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Molte domande
Caro direttore,
volevo complimentarmi con voi per il vostro sito, unico nel suo genere in Italia (perlomeno dalle mie ricerche) !!
Grande appassionato di HI-FI e di "fai da te", mi sono subito cimentato nell'auto-costruzione de vostri ormai famosi cavi.
Il primo che ho realizzato è stato il cavo di potenza Star, che collegato con le Chario Syntar 2 (modello a 2 vie) ha dato dei risultati sorprendenti, soprattutto in gamma bassa: più pulita, estesa e profonda!!
Entusiasta di tale sconvolgimento nel mio piccolo entry-level, sono passato alla costruzione del mega serpentone TNT-TTS (cavo di alimentazione) con annesso filtro di rete (ho bucato il pannello del mio Denon pma 280 :-) ) , e per concludere ho corredato la ciabatta con il Merlino (la calza in rame l'ho collegata ad entrambi i lati, ho fatto male?) e il cd-player con il Merlino-cd (qui non potendo forare il pannello per ragioni costruttive, il filtro di rete l'ho applicato ad uno spezzone di 10cm del cavo originale).
Nonostante fossi anche psicologicamente ben predisposto, non sono certo di aver apportato delle sostanziali migliorie con questi cavi di alimentazione, forse la mia rete domestica è già OK!!
Passiamo alle domande:
Purtroppo sono arrivato al punto di aver l'esigenza di migliorare il mio impianto, ma come al solito la confusione è tanta!!
Mi ero ormai convinto dell'acquisto di un cd-player Fase Laserdrive 2, dopo che mi ero convinto che il suono nasce dalla sorgente, e quindi dobbiamo avere una buona sorgente, e sicuramente il mio Technics sl pg440-a non è proprio definibile un hi-end!!
Tra l'altro ero incerto se prendere un Rega Planet!!
Poi mi sono trovato a Milano ed ho ascoltato l'ampli integrato della Monrio (credo fosse l'Asty rm) ed ho parlato con l'addetto.
Non l'avessi mai fatto: questo tipo è un vero appassionato di ampli e per lui esiste solo quello: "È l'ampli che dà corrente, se non è buono si perde tutto"!!
Che fare?? Preciso che è mia intenzione cambiare sia l'ampli che il cd, ma voglio e devo far passare almeno un anno tra uno e l'altro.
...è vero che tra ampli e cd della stessa casa c'è molta sintonia in base ad una filosofia di fondo?? Conviene comprarli?
Se si, perchè la maggior parte degli audiofili ha catene con le marche più disparate??
...Vorrei realizzare anche un cavo di segnale, ma non ho capito bene quale sia meglio (e non troppo laborioso) fare!!
Grazie per l'attenzione rivoltami.
Marcello - E-mail: lupodimare@postaweb.com

LC
Caro Marcello,
nel tuo caso ampli e lettore CD si equivalgono come prestazioni sonore, quindi sostituire o l'uno o l'altro è la stessa cosa. Se è vero che quando la sorgente perde molto del segnale originale, nessun apparecchio a valle può "ricostruire" nulla è altrettanto vero che se la sorgente è di qualità elevata, il suo segnale verrà danneggiato passando per un amplificatore "collo di bottiglia" successivo. In sostanza, la qualità di un impianto è condizionata dall'anello più debole che c'è nella catena, un po' come in una staffetta 4 x 100 :-)
Dovendo far passare molto tempo tra l'acquisto di un apparecchio e l'altro, fossi in te, aspetterei un po' e cambierei entrambi, magari spendendo un po' meno in ognuno dei due.
Anzichè il Laserdrive 2 o il Planet, comunque lettori intorno al milione e mezzo, io mi terrei un po' più basso (tipo Marantz CD 67, per capirci) ed acquisterei anche un nuovo amplificatore.
La marca non ha una grande importanza, ci sono Aziende che fanno ottimi CD player economici (Marantz/Philips) ma amplificazioni meno "convincenti", per dir così.
Altri lettori CD interessanti nella fascia di prezzo intorno al milione (o meno) li trovi nei catalohi Onkyo e Rotel. Una cifra analoga potresti spenderla per un ampli integrato di livello un po' più elevato rispetto al tuo (i soliti nomi) e così con meno di 2 milioni (anzi, se sai spendere anche con 1.500.000) rinnovi completamente e subito l'impianto, garantendoti un salto di qualità istantaneo e notevole.
Per quanto riguarda i cavi, hai sbagliato a collegare la calza da ambo i lati, visto che è esplicitamente richiesto di collegarla da un lato solo. Non mi sorprende molto che coi cavi d'alimentazione non abbia sentito differenze, si tratta di sfumature sottili che diventano sempre più palpabili ed evidenti man mano che si usano apparecchi più "rivelatori".
Per i cavi di segnale, puoi cominciare con il nostro cavo
Shield, poi si vedrà.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

L'insostenibile leggerezza del basso
Egregio Direttore,
vorrei approfittare ancora una volta dei Suoi preziosi suggerimenti. Avrei deciso di sostituire i miei vecchi diffusori con un qualcosa di più moderna impostazione capace di sonorizzare egregiamente un ambiente di medie dimensioni, circa 22 mq, di pianta piuttosto irregolare.
Vorrei un diffusore che sia timbricamente inappuntabile con grande vocazione alla trasparenza e al dettaglio, capace di ricostruire una immagine stereofonica realistica.
Il finale che possiedo è un glorioso KSA 50, mentre il pre è un Audible Illusion. Il mio orientamento è verso un due vie da stand che non sia però troppo penalizzante sul registro basso dal momento che ascolto molta musica sinfonica (un'orchestra quando suona deve essere un'orchestra).
Sono rimasto favorevolmente impressionato dalle Signum di S.F., sulle quali vorrei conoscere una Sua opinione, che hanno dalla loro anche un'estetica accattivante che contribuirebbe non poco ad un facile inserimento nel mio salotto, magari con lo stand il legno/pietra dedicato.
Il dubbio è quello che ho già espresso e cioè di una possibile leggerezza sul basso, specie in alcuni passaggi impegnativi, anche se ciò che fanno fa rimanere perplessi rispetto al litraggio a disposizione.
Alcuni amici mi hanno parlato molto bene anche delle nuove Electa Amator sempre di S.F. che da questo punto di vista riescono a dare molto di più mantenendo, nel contempo, molte delle caratteristiche cui ho accennato, o in alternativa mi è stato suggerito di ricercare sul mercato dell'usato le Avalon Monitor (anche in questo due casi desidererei conoscere la Sua opinione).
Sono consapevole del fatto che una scelta verso diffusori tipo monitor richiede inevitabilmente un compresso ed una parziale rinuncia, ma vorrei che ciò potesse avvenire nel modo meno indolore non tanto in termini di estensione quanto in termini di corposità.
La ringrazio ancora una volta per lo spazio che vorrà concedermi e La saluto cordialmente.
Stefano Ricci - E-mail: stefano.ricci@it.origin-it.com

LC
Caro Stefano,
niente da eccepire sulle Avalon, ma per spirito patriottico andrei su eccellenti proposte nazionali, favorite da un rapporto qualità/prezzo imbattibile, non dovendo peraltro pagare i vari balzelli dell'importazione ed i discreti "ricarichi" dei distributori nazionali.
Ecco quindi una rosa di candidati diffusori da supporto che farebbero al caso tuo:
Diapason Prelude, le Aliante One Zeta ma anche le Moda, senza dimenticare le già citate Sonus Faber Electa.
Si tratta di diffusori di dimensioni diverse (i più piccoli sono i Prelude) ma tutti abbastanza generosi in basso, tanto da riuscire a produrre una gamma bassa accettabilissima anche in ambienti di dimensioni superiori al tuo.
Accoppiate poi al tuo bel finale Krell che certo avaro di bassi non è, ritengo che non avrai alcun problema di "corposità".
Aggiungo, qualora le dovessi trovare usate, anche le Diapason Adamantes, da nuove fuori dal tuo budget.
Ascoltale nel tuo ambiente, se possibile, e decidi in base al tuo gusto.
Ciao e auguri!
Lucio Cadeddu

Esoterismo!(?)...e altre lacune
Ringrazio vivamente x il chiarimento in merito alla risoluzione dei cd audio: è un peccato che lo standard imposto sia 16/44.
Ora però sembra che col DVD audio e col SACD si possa recuperare un bel po' ciò che è stato perso precedentemente; l'unica cosa è sapere, vista l'ormai alta diffusione del cd convenzionale inteso anche come standard nei lettori, se questi nuovi formati siano destinati a rimanere di nicchia o no.
Il fatto, credo, è che:

  1. Un lettore lo si può magari costruire multistandard, ma un supporto fisico? E i prezzi x favorirne la diffusione?
  2. Con riferimento al discorso sulla risoluzione, da alcuni anni si assiste alla riedizione di vecchi titoli in versione rimasterizzata: secondo lei, Sig. Cadeddu, è molto apprezzabile la differenza tra 2 cd dello stesso titolo, uno normale e uno "remastered" (sempre coi soliti 20 o 24 bit, SBM, HDCD, UV-22, e altri), in termini di dettaglio, dinamica, trasparenza, ecc, o è solo una trovata commerciale, nel senso che non ci sono differenze sostanziali (o dipende in quale impianto lo si ascolta)?
  3. Ho ascoltato The Dark Side Of The Moon dei P.F., e devo dire che, x l'età che ha, quel disco batta molte registrazioni digitali dei nostri tempi in molti termini: è un'eccezione nel suo genere o cosa? Anche nei primi dei '70 quindi si potevano raggiungere risultati così "audiofili", nonostante la tecnologia?
  4. È normale che un album, prodotto in digitale e recante la sigla DDD, venga dopo alcuni anni riedito con codifica SBM e poi ancora gli stessi brani inseriti in una raccolta stavolta codificata in HDCD?
    Voglio dire che se si fa una registraz. in digitale all'origine, questa presenterà, al contrario dell'analogica, una risoluzione finita data dal numero di bit; ammettendo che vi sia il master a 16 bit, il SBM (e l'hdcd) è invece a 20 bit; si può togliere e aggiungere la risoluzione?
    Comunque i super-remastering sarebbero migliori se fatti su masters analogici invece che digitali?
  5. Sfogliando un annuario di sistemi hi-end, ho notato che vi sono componenti dai costi così elevati, dell'ordine delle centinaia di milioni, che un sistema casse-ampli e giradischi o CD, basta a raggiungere il valore di alcune Ferrari messe insieme.
    Esemplari alla portata economica dal sultano in su, i cosiddetti Hi-Fi ESOTERICI per via delle caratteristiche uniche.
    Tanto per fare qualche citazione, AudioNote, Stax, Krell, Clearaudio, V.Y.G.E.R., Acapella, e tanti altri "mostri" tecnologici irraggiungibili: mi viene da pensare che chi ascolta musica su questi impianti, abbia l'udito in grado di percepire anche la radiazione cosmica di fondo dell'universo :-)
    Il prezzo di tali rarità, ne giustifica proporzionalmente le prestazioni o alla fine sono solo dei gioielli di valore (in quanto alcuni componenti sono in argento e oro, frutto di lavoro artigiano), o pezzi da collezione?
Chiedendo scusa per il dilungamento di nuovo eccessivo, annuncio che (x ora) le domandone sono terminate, x cui non sottrarrò più spazio a problematiche più importanti da parte di altri, nei giorni a seguire.
Anticipo comunque un cospicuo grazie. Seguo sempre la sua rivista.

P.S. (se lo ritiene necessario, esegua pure un cutting di parti del testo delle domande ridondanti ai fini del tema centrale; è un mio modo x cercare di farmi capire; mi va bene anche se lei decidesse di rispondere nei prossimi weekend, aspetto tranquillamente: il fatto di aver avuto due risposte in due settimane mi soddisfa molto).
Vincenzo Mancini - E-mail: vmanci@tin.it

LC
Caro Vincenzo,
il futuro dei nuovi standard per l'audio digitale è tutt'altro che chiaro, ancora oggi. Il SACD era previsto, almeno inizialmente, retrocompatibile col CD, ovvero i dischi SACD avrebbe dovuto avere due layer, uno inciso per il CD e l'altro per il SACD. Ma pare un'ipotesi sulla strada del tramonto (di scarso interesse commerciale per chi deve VENDERE i SACD, ovviamente).
Per il DVD-Audio non se ne parla neppure.
Bisogna aspettare per vedere che cosa succederà, inutile rincorrere standards che tali non sono. A meno che non vogliate far arricchire i soliti furbacchioni.
Per quanto riguarda i CD "remastered": la risoluzione del dato digitale è data da quella al momento dell'incisione del nastro master e NON SI PUO' AUMENTARE (come per la fotografia, in fondo è lo stesso processo, grosso modo). Le rimasterizzazioni possono essere poi effettuate in vari modi, ma alla fine si passa sempre dal collo di bottiglia dello standard a 16 bit. Ti ho già detto la volta scorsa che oltre i 16 bit non si può andare, tantopiù se consideri che le risoluzioni EFFETTIVE dei convertitori attuali non sempre sono così vicine ai 16 bit reali, normalmente sono inferiori.
A seconda del processo di remastering, magari grazie ad abili operazioni di "ripulitura" elettronica, si riesce a produrre CD migliori di quelli "originali" ma non sempre il risultato è così eclatante. Anzi talvolta è pure peggio :-(
Quindi, ben vengano le rimasterizzazioni, purchè siano fatte bene.
Il fatto che The Dark Side of the Moon suoni così bene dipende dalla capacità degli ingegneri del suono che lo registrarono ormai 30 anni fa quasi. E non è l'unico esempio. Ci sono moltissimi dischi prodotti negli anni 70 (per non andare anche più indietro) che sono eccellenti e spesso migliori di molta roba "attuale". Le registrazioni analogiche avevano ancora molto da dire, evidentemente. Ma il mercato ha voluto il digitale a tutti i costi.
Tu dici "nonostante" la tecnologia. Io invece affermo il contrario. Risultati così buoni potevano essere ottenuti grazie al momento di apice tecnologico raggiunto dalle registrazioni analogiche, tant'è che con l'avvento delle prime registrazioni digitali il livello medio è sceso negli anni '80 per poi risalire man mano che i tecnici hanno imparato ad usare i nuovi "strumenti" e che la tecnologia digitale stessa ha fatto progressi.
Se tu potessi sentire che livelli qualitativi si possono oggi ottenere da un buon LP analogico su un buon giradischi, capiresti che molto del "progresso" digitale è stato invece una clamorosa marcia-indietro tecnologica, almeno sul piano della qualità sonora. Non discuto della praticità del supporto nuovo rispetto al vecchio, ovviamente.

Infine i prezzi dell'HiFi. È vero, ci sono apparecchi molto costosi. Ma se si va a vedere bene, in ogni campo ci sono oggetti follemente costosi, basta pensare agli orologi o alla fotografia. Non c'è di che scandalizzarsi, se un tale mercato (piccolo piccolo) esiste, significa che esistono gli acquirenti. Tieni conto che spesso tali apparecchi dai prezzi leggendari in realtà NON ESISTONO e funzionano un po' da specchietto per le allodole. È vero, l'Ongaku dell'Audio Note esiste, ma ne fanno solo 8 all'anno per tutto il mercato mondiale ed alcuni di quelli che girano sono sempre gli stessi passati per mani diverse.
Non c'è da scandalizzarsi più di tanto...io trovo altrettanto scandaloso il prezzo di alcuni appartamenti al centro, dove si parla di qualche miliardo.
Esistono persone che possono spendere per avere oggetti esclusivi? Benissimo, sono contento per loro. Ciò non ha NIENTE a che vedere con le loro capacità uditive ne' con la qualità sonora di tali oggetti. Un orologio da diverse centinaia di milioni segnarà il tempo esattamente con la stessa precisione di quello che trovi nel fustino del Dixan, tuttavia è un oggetto di qualità indiscutibilmente elevata.
È vero che alcuni di questi oggetti hanno prestazioni molto elevate ma ciò non significa affatto che i loro possessori siano in grado di percepirle. Credi che tutti i possessori di Ferrari siano degli assi del volante??? O che tutte le signore che acquistano Alta Moda a suon di centinaia di milioni per abito siano in realtà delle modelle? Niente di più sbagliato: certe cose si comprano per il gusto del possesso, per amore delle cose belle. Tutto qua.
A presto,
Lucio Cadeddu

Home Theater
Gentilissimo Direttore,
ho letto il tuo articolo in internet e mi sono un po' spaventato dlla tua conoscenza nel campo...
Desideravo sottoporre alla tua attenzione i miei locali dove desidero installare il mio Home Theatre, progetto partito diversi anni fà ma mai ultimato per i costi notevoli da sostenere.
Ho cercato di prendere pian piano qualche pezzo quà e là per portarmi avanti in un progetto di difficile realizzazione se non per persone particolarmente benestanti (non sono pezzi particolarmente di prestigio...).
Ora mi trovo al dunque.....devo acquistare le casse e non ho un'idea particolare....ho visto le casse della Chario molto belle (per me) ma non sono in grado di giudicare veramente....
Ho pochissimo spazio per le 2 casse posteriori che dovrò fissare a muro, e stupidamente ho fatto delle nicchie lateralmente (dove ho posizionato lo schermo) per incassare le 4 casse (2 laterali, 1 Centrale e 1 Sub) .
Probabilmente ti ho già fatto rabbrividire con le nicchie......;))))
Questi sono i pezzi che attualmente ho:

e necessito ancora di:
  1. DVD multistandard (se esite lo preferirei Yamaha solo per fatto estetico) MA NON IMMEDIATO
  2. Proiettore LCD da utilizzare per Play Station, Computer e naturalmente televisione, che abbia una qualità ottima con un prezzo ottimo (compromesso difficile) Ho visto Vidikron e Sharp ma forse esiste di meglio....
  3. Tutte le casse che mi mancano.
  4. Un nuovo videoregistratore ma quello che ho per il momento và benissimo
  5. e sto installando nel condominio l'antenna parabolica .....ma credo di usare il decoder telepiù satellitare...
Come dicevo vivo in condominio quindi mi è inutile avere 3000w e non dispongo di grossi capitali credo di poter spendere per le 4 casse che mi mancano circa 1,000,000 /1,500,000. max 2 e per il Proiettore dai 5 ai 10max oppure aspetto se devo spendere di più per aver molto meglio....non sò se con questi soldi ho un ottimo risultato....., ma di sicuro non desidero un prodotto scadente per averlo domani, il proiettore è una parte importante! Il DVD aspetta!

Se conosci anche dove poter rivolgermi per ottenere il miglior prezzo ...io sono di Milano ma viaggio per il mondo tantissimo..va bene naturalmente anche Milano...senza andare a Singapore...;))))) e non sono un patito per avere l'ultimissimo modello...(a meno che sia anni luce lontano dagli altri per caratteristiche ed ad un prezzo abbordabile).
Anonimo - E-mail: cargioia@libero.it

LC
Caro Anonimo,
ti posso aiutare per la scelta delle casse, per la restante parte video non capisco un'acca, davvero dovresti rivolgerti altrove. In fondo questa rivista si chiama TNT-Audio non a caso, altrimenti si chiamerebbe TNT-AudioVideo :-)
Con 2 milioni puoi prendere un sistema completo Chario Syntar, con posteriori, centrale e frontali. Sono ottimi diffusori, belli da vedere e ben rifiniti. Alternative: il sistema per Home Theater della Acoustical.
Non posso consigliarti molti negozi nella tua zona, l'unico che conosco un po' è Buscemi.
Mi spiace non esserti stato di alcun aiuto per la parte video, che mi sembrava fosse quella di tuo più impellente "interesse".
Ciao!
Lucio Cadeddu

Suggerimenti per lettore CD economico
Caro Lucio,
vengo nuovamente in richiesta di aiuto per la scelta di un lettore CD: vorrei che tra i vari modelli che il mio "negozio di fiducia" (cioè quello con offerta/prezzi migliore) possiede, e che ti presenterò, mi facessi già una prima scrematura, in modo da andare a "testare" solo i migliori, per scegliere quello che più mi piacerà... la fascia di prezzo è da bassa a media (o medio bassa, che di si voglia), e il mio portafoglio se li può permettere... Partiamo:

Il futuro CD player dovrà suonare con: Rotel 920 AX, TNT-Munis formato tower (ho riprogettato il cabinet, se ti interessa...), cavo segnale TNT-Shield, cavo potenza TNT-Star.
Ho in progetto di costruirmi il porta-elettroniche TNT-Flexy e di tweakare il Rotel che vibra come una lavatrice... tweakerò anche il CD se necessario (cioè lo farò :-) )...

Come vedi ho il mio impianto TUTTO costruito sulle basi degli insegnamenti di TNT-Audio, e sul mio orecchio che pian piano si sta affinando: come audiofilo, anche se a dire il vero non lo sono ancora, stò nascendo sotto la vostra ala protettrice, e meglio non poteva essere: grazie.
Ciao e a presto,
Giacomo Stefani - E-mail: redjack@freemail.it

LC
Caro Giacomo,
sarò sintetico: bene il Teac 1820, offerto ad un prezzo da urlo, l'Onkyo DX 7222 e l'incompreso JVC XL-Z132, anche lui un'ottima base di partenza. I lettori CD JVC sono sempre stati caratterizzati dall'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Ho volutamente escluso i modelli più costosi vista la tua voglia di tweaking. Per quanto riguarda il Rotel 920 AX, fai bene a pensare al tweaking, cerca di montare elasticamente il trasformatore d'alimentazione, è il principale responsabile di tali vibrazioni. Anche il cabinet non è granchè, faresti bene a metterci mano con interventi "smorzanti". 4 piedini Upim, ad esempio, fanno un gran bene. Idem dicasi per un buon cavo d'alimentazione.
Hai un ottimo ampli che può migliorare ancora parecchio. Sotto con la cassetta da tweaker...ed iscriviti al nostro
gruppo di discussione, così potrai scoprire tutte le angherie che altri appassionati/lettori fanno subire ai propri apparecchi :-)
Ciao!
Lucio Cadeddu

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