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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Tante domande
  2. Piedi per torri
  3. Virtue Audio contro Trends TA 10.1
  4. Distonie ambientali...
  5. Musica liquida
  6. Antiskating artigianale
  7. Né bassi né alti. Medi.
  8. Upgrade possibile con 500 €
  9. Upgrade diffusori?
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Tante domande
Gentile Lucio,
sul finire della scorsa estate l'ho interpellata, sull'onda dell'entusiasmo per la scoperta del vostro sito, alla ricerca di un consiglio per allestire il "primo impianto serio". Senza esitazione, tra le due alternative che lei mi prefigurava, mi sono mosso nella direzione del "nuovo", e l'impianto che ho messo insieme è così composto:

Non le sto a dire il salto di qualità rispetto al compattone Sony, né la felicità del liberarmi finalmente di tutte quelle inutili scatolette dell'home theatre che infestavano il salotto! Ma soprattutto la riscoperta della musica (da tempo non comperavo tanti cd!!!).
La disturbo nuovamente perchè la qualità del nuovo impianto, che dopo alcuni mesi comincio a riconoscere, mi stimola verso nuovi miglioramenti, rispetto ai quali un suo parere sarebbe per me prezioso: gli argomenti sono numerosi, tenterò di essere il più possibile breve e chiaro.
Come può vedere dall'immagine che allego, lo spazio a mia disposizione è fortemente connotato da un lato dalla presenza di una lunga porta finestra (interamente coperta da tenda), e dall'altro da un ambiente "aperto" verso la cucina. Per contro vi sono due tappeti (uno davanti al divano, uno a domare i rimbombi della pedana in legno - miglioramento sostanziale!).
Il soffitto è alto con travi di legno a vista e la stanza prosegue ampiamente oltre il divano/punto d'ascolto, con un'acustica direi neutra. In terra parquet. Nei mobili e sugli scaffali numerosi gli oggetti. Tutte le pareti disponibili sono letteralmente tappezzate di quadri.
L'impianto ha una potenza più che sufficiente a diffondere la musica nell'intera zona cucina-soggiorno, nella quale passo gran parte del tempo e, avanzando le casse fino alla posizione d'ascolto, la riproduzione stereofonica mi pare convincente (pur non avendo in realtà veri termini di paragone a riguardo). Vengo al dunque:
  1. Innanzitutto le casse! Le RF52 sono state acquistate su internet (senza ascolto preventivo, quindi) ma il loro carattere mi ha letteralmente sedotto! Pensa, soprattutto in considerazione dello spazio a mia disposizione, che avrebbe senso passare a un modello più performante (rf62/82)? In cosa ne potrei beneficiare?
  2. Dei cavi che ne pensa? Tra pre e finale, uso in questo momento una coppia A&C Explorer, acquistai per gioco su intenet oltre un anno fa da un ebayer tedesco...(segnalo il link per pura curiosità: http://stores.shop.ebay.de/A-C-The-Sound-of-Music__W0QQ_sidZ63357388?_nkw=explorer). Sebbene tali cavi non suonino male (sensibilmente migliori dei ProEL da 15 euro con i quali li ho confrontati), vorrei sostituirli con qualcosa di più consono: mi consiglia di rimanere sul Chameleon della chord, o sarebbe meglio un cavo migliore (Chord chorus II o altro?) Cioè: è più importante il cavo di segnale tra cd e pre o quello tra pre e finale? Infine: perchè in Italia i rivenditori vendono solo cavi da 1 m??? In questo caso 30 cm basterebbero eccome...
  3. Per i cavi di potenza mi sono rivolto alla gentile GTO, presso la quale ho acquistato questa coppia di Odyssey 4 ex demo. Però i cavi, che dovevano essere ciascuno di 3,5m si sono rivelati lunghi ben 5m! Leggendo la posta ho scoperto che un cavo arrotolato su sè stesso (come ho fatto io ingenuamente per contenerne la lunghezza) è addirittura dannoso! Mi consiglia quindi di accorciarli? Anche rendendone dispari la lunghezza?
  4. Leggere la sua posta mi fa venire in continuazione una strana voglia di rispolverare il vinile, non tanto per quei 150 dischi che anni fa avevo acquistato, ma soprattutto per la notevole reperibilità nell'usato, unita al fascino indiscutibile del vinile, a cui non son certo immune (per capirci, sono un fotografo devoto alla pellicola!-)... Il mio impianto imporrebbe un pre phono (Black Cube?), mentre in cantina giace inutilizzato un Marantz TT42 praticamente nuovo... é una macchina valida, o sarebbe meglio rivolgersi direttamente all'usato (un Thorens 160mkII o un Rega Planar 3? -li cito se non altro perchè li vedo venduti su ebay ad un prezzo per me accessibile...)
Per finire, non posso proprio tralasciare i più sinceri complimenti per questa vostra passione, la musica, che tramite voi si propaga tramutandosi in intelligenza, cultura e piacere! Grazie!!!
Uno di voi
Francesco - E-mail: francescopernigo (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Francesco,
il passaggio a modelli superiori della serie RF credo che ti darebbe benefici solo in termini di presenza, profondità ed impatto delle basse frequenze. Forse potresti anche beneficiare di un palcoscenico virtuale più ampio e profondo. Se ne sentissi la necessità pensa pure ad un upgrade, altrimenti potrebbe andar bene anche così.
Per i cavi, posto che non conosco in dettaglio i modelli che citi, non so se valga la pena upgradare ancora. Vista l'esigenza o la voglia di dar di nuovo voce ai 150 vinili sarebbe forse più sensato concentrarsi su questo acquisto. In ogni caso i cavi di segnale sono egualmente importanti, sia tra pre e finale che tra lettore CD e pre. Si tratta di segnali elettricamente "simili" anche se quello del pre è, di norma, di livello più alto (inteso come tensione). Per quanto riguarda la lunghezza diciamo che un metro è una misura abbastanza standard, che funziona nella maggior parte dei casi. Non è raro trovare cavi in tagli da 50 cm, comunque. Potresti anche acquistare del cavo a metro e saldarci tu (o far saldare) dei buoni connettori: risparmieresti tanti soldi e potresti avere una lunghezza "custom". Tieni conto che lo svantaggio di questa procedura è l'eventuale impossibile rivendita.
I cavi di potenza possono anche essere di lunghezza diseguale ma poi, di nuovo, diventano impossibili da rivendere. Prova ad ascoltare con cavo "arrotolato" e non e valuta se ti sembra di sentire differenze (magari prova con un segnale mono). Qualora non le sentissi, lascia pure il cavo così com'è.
Il tuo Marantz TT42 può assolutamente fungere, con una buona testina (Grado, Goldring, Ortofon...) ed un pre fono adatto. Senza scomodare il Black Cube "classic" potresti anche considerare la versione
Statement da noi recensita questo mese. Sarebbe più adatta al livello medio del tuo impianto e comunque potrebbe stare ancora dignitosamente al suo posto in caso di sostanziosi upgrade.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Piedi per torri
Carissimo Lucio
Sei nei miei (buoni) pensieri, perchè per S. Lucio mi è venuto spontaneo porgerti i miei auguri per il tuo onomastico (Grazie TNT).
Ti contatto perchè per posizionare correttamente i miei diffusori anche in altezza ho realizzato degli stands (a TNT dedicati) che vorrei sottoporre ad un tuo giudizio, che se positivo, desidererei mostrassi nella sezione dedicata anche agli altri lettori della tua rivista (unica!).
Per ascoltare musica riprodotta decentemente, grazie a te ed allo staff di TNT, ho ottimizzato tutto quello che avevo, realizzando e studiando gli effetti di alcuni accessori da me realizzati, sulla catena audio di cui dispongo, con tantissimo divertimento.
In Palermo ci sono altri appassionati audiofili che non ho ancora avuto il piacere di conoscere anche recandomi qualche volta in uno dei negozi del settore, dove il proprietario giustamente deve "lavorare". Da soli è veramente dura, in quanto il parere di altre orecchie esperte e ben allenate, non avendo io ascoltato altri impianti ottimizzati (tranne un paio di volte brevemente quelli del preparatissimo commerciante audiofilo, che faccio completamente impazzire quando gli dico di preferire il mio impianto costato pochissimo - Ridiamoci sù affettuosamente :-)), non guasterebbe per definire la qualità del mio (amato) sistema audio.
Lucio, nel ringraziarti per avermi dedicato il tuo tempo, confermo la frequenza da reader su TNT, e futuri contatti. Con stima e ringraziamento,
THE TNT CUBICAL STONE' S STANDS
L'allineamento del tweeter con l'orecchio dell'ascoltatore è necessario per completare il corretto posizionamento dei diffusori.
Possedere diffusori da pavimento non sufficientemente alti comporta l'uso di stands commerciali o DIY dedicati.
Tenendo conto della seduta media, dell'altezza del tronco e nel peggiore dei casi di configurazione D'Appolito, nel mio caso rilevo:

La ricerca estetico-pratico-economico-funzionale ha inizio. Una coppia di stand commerciali in metallo di altezza corretta di una nota casa produttrice costa attualmente 165 euro, ai quali occorre aggiungere spese di spedizione e necessario materiale riempitivo smorzante (stimati per l'acquisto 200 euro circa).
In TNT, ricordandomi di una situazione simile, risolta con basi in travertino di altezza inferiore rispetto alle mie necessità, valutavo "l'impatto ambientale" di due monoliti cubici in marmo con lati di 30 cm dal peso di circa 40 kg ciascuno, in salotto. (AHI!!)
L'idea di avere stands definitivi, insensibili ad ogni risonanza e vibrazione, mi piaceva.
La terra di Sicilia, come tutte le regioni, è ricca di cave di marmo locale più o meno pregiato, dove attingono i "marmisti", ai quali rivolgerete le vostre richieste di lavorazione, precisando le dimensioni a voi necessarie. Di norma le aziende del settore, data la inusualità della richiesta, aiutano rendendo disponibili spezzoni di marmo (residui di altre lavorazioni), richiedendo solo il costo del taglio (30 euro per la coppia sono la giusta richiesta) ma se preferite un bel marmo pregiato.....sarà arte moderna e WAF fa_vo_lo_so.
Si tratta, se di vostro gusto estetico, di un'alternativa veramente fattibile per stands di queste altezze, considerato: basso costo, funzionalità acustica ideale, uso immediato.
Acquistate un foglio autoadesivo di antirombo per uso carrozzeria (spenderete 2,5 euro), dividetelo a metà, rifilate, mettete sotto gli stands con la carta (da non rimuovere) lato pavimento, permetterete piccole rotazioni.
Riflessioni: Giuseppe - E-mail: it9pbhpino (at) libero.it
[Stand per diffusori][Stand per diffusori]

LC
Caro Giuseppe,
grazie per il feedback e per il contributo. Il risultato estetico è una questione di gusti personali (per mio gusto il tutto è un tantinello troppo "cimiteriale" :-)) ma quello acustico credo che sia assolutamente inattaccabile. L'unico appunto che mi sento di fare è quello relativo all'altezza. E' vero che il tweeter dovrebbe stare ad altezza d'orecchio di ascoltatore seduto ma talvolta i diffusori sono progettati in modo differente, per cui la loro altezza e conseguente posizione del tweeter sono da lasciare così come le ha pensate il progettista. Non solo, ma piccole variazioni da questo "standard" possono essere sperimentate a seconda dell'effetto che si desidera ottenere.
In altre parole, anziché prendere le misure al cm io avrei fatto esperimenti successivi con pile di mattoni o di grossi libri, di diversa altezza, fino a trovare il compromesso ideale che avrebbe potuto anche essere leggermente diverso da quello misurato al centimetro.
Ultimissima ossevazione, TNT-Audio aveva già pubblicato un progettino analogo, si trova nella sezione dei tavolini e dei supporti autocostruiti:
piedi per torri nane. E' vecchiotto (1997!) ma sempre valido :-)
A cercare con attenzione, su TNT-Audio, c'è (quasi) tutto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Virtue Audio contro Trends TA 10.1
Ciao Lucio, Per qual che mi riguarda, da un paio di settimane ho per le mani un nuovo giocattolino, ovvero il virtue two! Questo amplificatore (con alimentatore 30v, 90w), mi ha stupito. Da quasi un anno ascoltavo il TA 10.1 con le Klipsch rf52, sorgente Oppo 980 (a proposito, quando ho letto la fresca recensione del 980 su TNT-Audio, ho subito pensato che il recensore, non avendo la tv, abbia ascoltato un lettore settato in maniera non ottimale per l'audio stereofonico -senza video è impossibile accedere ai parametri-, soprattutto mi sembra impossibile che con l'oppo 980 abbia sentito un palcoscenico bidimensionale e meno esteso della distanza tra i diffusori, dato che quello che sento io è molto differente; tuttavia, essendo lui un recensore esperto, credo che questa sensazione derivi dal confronto diretto con sorgenti di ben altra caratura; un certo dubbio mi rimane, inoltre l'oppo è una macchina che davvero ha bisogno di funzionare a lungo prima di "aprirsi"), dicevo, da quasi un anno mi godevo questo sistema e recentemente ti avevo parlato di problemi di bassi.
In principio ho lavorato un po' sull'ambiente e la situazione è migliorata, ma il vero salto l'ho fatto passando al Virtue Two. Durante la lunga attesa ho spesso pensato di aver compiuto un azzardo, ma ora che è collegato, ho la netta impressione che il mio impianto abbia fatto un deciso passo avanti. Quello che più m'ha stupito è il fatto che va a vincere sul TA, proprio dove il TA sembrava formidabile, ovvero nella riproduzione del dettaglio. Poi ho subito percepito una maggiore estensione del palcoscenico e una chiarissima divisione degli strumenti, non ricordo esattamente come si dice in gergo. Per non parlare del basso e del punch, a volumi un po' sostenuti la differenza è notevole, ma anche a volumi ridotti le basse frequenze risultano meglio riprodotte.
Mi trovo a dover sottoscrivere le parole del vostro recensore quando afferma che l'amplificatore è spietato con le cattive registrazioni ma anche quando afferma che ci si trova presto ad ascoltare la musica piuttosto che l'impianto: spero che questa sensazione non mi passi perché era davvero il mio obiettivo, quello di trovare un sound soddisfacente per poi concentrarmi esclusivamente sulla musica. Ti basti sapere che in questi giorni di pioggia, grazie alla musica, sono riuscito a stare sui rulli (credo tu sappia di cosa sto parlando ;), molto più di quanto non abbia mai fatto (e lo stereo, anche gli anni passati, era sempre acceso mentre facevo i rulli).
Un'ultima considerazione sul TA 10.1: ci tengo a rimarcare che questa scatolina ha comunque del miracoloso, perché ha una sua incredibile "coerenza" musicale, forse quella "verità" della quale parlavi tu, rammaricandoti del fatto che non tutti l'avessero colta sentendolo; forse il Virtue Two ha un suo carattere più definito, direi anche un po' più "scontroso".
Mi sono dimenticato di sottolineare come l'amplificatore stia migliorando col passare delle ore d'ascolto: il suono s'è messo più a fuoco e la tridimensionalità s'è accresciuta in volume. Non credo sia poi necessario sottolinearti quanto la potenza del Virtue Two risulti piacevolmente esuberante con le Klipsch: ora nemmeno le registrazioni con una dinamica pazzesca sono un problema anche a volumi sostenuti.
Scusami della lunghezza, ma ci tenevo a scriverti queste cose.
Saluti,
Michele - E-mail: fuscusmic (at) yahoo.it

LC
Caro Michele,
grazie del contributo che risulterà preziosissimo a tutti coloro che possiedono il Trends e stanno pensando a come sarebbe disporre di un bel po' di potenza in più, ad un prezzo quasi analogo, senza sacrificare la qualità sonora. Sono molto contento che il mercato stia rispondendo così bene in termini di proposte finalmente concorrenti. Prima fu il T-Amp, che aveva dalla sua un prezzo invero irriverente, poi il Trends ha fatto piazza pulita della concorrenza offrendo un prodotto che rispondeva a tutte le mancanze del T-Amp, a parte la potenza, che era la stessa. Il prezzo, dai 99$ iniziali, purtroppo, si è alzato molto (troppo?) ed ecco allora che arriva subito chi approfitta per proporre qualità analoga (o superiore, come nel tuo caso) ad un prezzo solo leggermente superiore ma, fatto fondamentale, azzerando definitivamente il problema della bassa potenza e quindi dell'interfaccia coi diffusori "sensibili".
A mio parere mancano ancora due prodotti: uno che abbia suono e potenza del Virtue ma almeno 3 ingressi linea ed un telecomando minimale ed un altro che vada a rimpiazzare il T-Amp base (o il Trends) riportando il prezzo su territori scandalosamente bassi. La cattiva notizia è che del primo prodotto non c'è traccia, ancora (almeno, non a questi prezzi) quella buona è che il secondo sta suonando in questo momento nel mio impianto e si appresta ad un altro round contro il Trends TA 10.1 ed il NuForce Icon. Costando un quarto di entrambi. Prova ormai imminente!
Per quanto riguarda l'Oppo bisognerebbe sentire che dice il recensore, cioé Geoff. Magari contattalo chiedendo chiarimenti (in inglese, mi raccomando!).
Grazie della testimonianza,
Lucio Cadeddu

Distonie ambientali...
Ciao Direktor,
alcune righe scritte nell'ultima rubrica della posta coinvolgono argomenti sui quali rifletto da tempo, torno quindi a rivolgerti alcune domande.

L'ambiente dove si ascolta l'impianto influisce molto, moltissimo sul risultato finale, al punto da far suonare i diffusori in maniera completamente diversa. Per questo insisto sempre nel consigliare di pensare ad ambiente ed installazione prima di programmare un nuovo acquisto!
Ok, ma allora che deve fare un povero cristo che intende cambiare le proprie casse? Va in un negozio, magari portandosi pure il proprio ampli, ascolta una, due, tre, *enne* coppie di diffusori, poi acquista con immensi sacrifici, arriva nel suo ambiente d'ascolto (casa), li monta e...."*DANNAZIONE! Il suono fa schifo!*". Allora passano sei mesi (il prodotto intanto si svaluta) concedendosi vari "fermi biologici", poi riprova e.... "*SEMPRE PEGGIO!!!*". L'ambiente è assai diverso da quello in cui aveva ascoltato, giudicato e acquistato i diffusori.
A quel punto le strade sono tre:
  1. Infilarsi nel perverso loop vendi-compra-vendi ampli/casse/ampli/casse fino alla pazzia;
  2. Infilarsi nel perverso loop di rivoluzione dell'arredamento domestico, fino alla guerra (con i familiari);
  3. Infilarsi nel perverso loop di chi si accontenta-però non è soddisfatto-però bisogna accontentarsi, fino alla resa.
Che fare? Visto che ci sono, approfitto per chiederti un'opinione su un tema poco trattato, quello della riparazione di vecchi diffusori (specificatamente sostituzione dei woofer e degli ingressi posteriori) per prolungarne la vita. Come si è capito, ho problemi con le mie vecchie e gloriose Goodmans da pavimento... ma un'esposizione finanziaria momentaneamente orientata altrove!
Ti saluto rinnovandoti la mia sperticata stima,
Simone
P.S. Qualora ti sentissi di consigliarmi (sarebbe comunque gradito) un intervento sull'hardware (p.es. sostituzione componenti) eccoti le "condizioni al contorno": Ambiente sonoro: Stanza 4.5 x 6 metri (h: 2.7 m)
Posiz.Casse: sul lato lungo, divano di fronte alle casse distante 4 metri, presenza di tappeto (fronte divano), tende (retro divano), quadri a tela.
Preferenze musicali: Rock '70 (Genesis, Dire Straits, Pink Floyd, Led Zeppelin, Santana, Janis Joplin), Blues (Ray Charles, BB King, JJ Cale), Jazz (Keith Jarrett), Italiana (De André, Battiato, De Gregori, Vasco, Litfiba).
Attualmente il suono, caldo e soddisfacente a bassi volumi per musica jazz/blues, mostra la corda appena sposto genere o rotellina del volume...
Simone - E-mail: simone.revelli (at) gmail.com

LC
Caro Simone,
la risposta è semplice ed univoca: prima di pensare ad un upgrade, ma anche ad un "primo acquisto", logica vorrebbe che l'ambiente d'ascolto non sia del tutto lasciato al caso. Alcune accortezze, più e più volte citate su questo sito e su questa Rubrica, andrebbero prese sotto esame. Parlo della simmetria rispetto al punto d'ascolto, la non eccessiva vicinanza delle pareti (laterale e posteriore) ai diffusori, il tweeter - grosso modo - ad altezza d'orecchio di ascoltatore seduto ed un arredamento privo di eccessive superfici riflettenti ed il meno spoglio possibile. Non sarebbe male se anche la "geometria" della stanza fosse un po' fortunata (no cubi, in genere). Sotto queste condizioni è abbastanza improbabile che il suono sentito in un negozio ad hoc sia drammaticamente diverso da quello che si sente a casa, all other things being equal, naturalmente.
Talvolta può persino accadere che in casa i diffusori suonino meglio che in negozio. In mancanza di questo tipo di "basi" si può almeno tentare di minimizzare i rischi, ad esempio acquistando usato. Nella peggiore delle ipotesi si rivende allo stesso prezzo. E' una magra consolazione, ma almeno non si perde denaro e nel frattempo si acquisisce esperienza, il bene più prezioso.
Poi si leggono le recensioni, sulle riviste e sui forum, cercando di orientarsi su prodotti non troppo distanti dal nostro ideale di suono. Ad esempio, è chiaro che se fossi un amante dei suoni morbidosi, caldi e smielati non andrei ad acquistare delle Klipsch serie RF :-)
Per quanto riguarda invece le tue casse, provvederei a ripararle, se la sospensione dei woofers fosse sbriciolata. Non sostituirei gli stessi con altri di incerta compatibilità! Poi, volendo, si potrebbero cambiare i componenti passivi del crossover (spesa: pochi euro) ed il cablaggio interno (idem).
Il fatto che il suono vada in crisi quando alzi il volume potrebbe essere dovuto a due fattori: la bassa potenza del tuo amplificatore e, immagino, la bassa sensibilità dei tuoi diffusori. Tieni conto che il tuo Sansui eroga(va) 25 + 25 watt per canale su 8 Ohm e 33+33 su 4 Ohm, in condizioni ideali. Oggi, coi condensatori d'alimentazione probabilmente un po' "andati" il comportamento reale potrebbe essere persino peggiore. Pertanto, una volta sistemate le casse, penserei ad un upgrade dell'amplificazione: nell'usato si trovano, per poche centinania di euro, eccellenti amplificatori audiophile di potenza più elevata: basta vedere NAD, Rotel e compagnia. Già con un 60 watt per canale, di quelli "tosti", non avrai problemi ad alzare il volume.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musica liquida
Buongiorno Lucio,
approfitto della tua disponibilità per avere lumi sull'ascolto della musica direttamente da hard disk. Dal punto di vista teorico non ci sono dubbi che la qualità ottenibile sia superiore a quella di un semplice CD, ma è sulla implementazione pratica che ho le idee piuttosto confuse.
Da anni uso con soddisfazione il lettore Accuphase DP-57 che ritengo abbia un buono stadio di conversione D/A e per questo ti chiedo: ci sono apparecchi che leggano i vari formati digitali (tipo il flac) da disco, producendo uno stream da inviare al convertitore D/A del DP-57?
Ha senso dal punto di vista economico una soluzione del genere (considerando la classe del DP-57) o è meglio rivolgersi ad apparecchi dotati di convertitore D/A integrato? Ne ho ascoltato uno della Linn, ma non è che costi due lire...
Ho letto in una tua risposta di qualche settimana fa che hai intenzione di preparare una guida, for dummies ;-) su questo tema: se non potrai rispondere direttamente a questa mail, spero che le mie domande siano utili come spunto per gli argomenti da trattare nella guida.
Grazie e cordiali saluti,
Gianni - E-mail: GNovari (at) libero.it

LC
Caro Gianni,
continuo a pensare che riversare tutta la propria collezione di CD su hard disk sia un'operazione da effettuare solo quando si è deciso un cambio drastico e definitivo di direzione, ovvero pensare al PC come centro principale dell'audio domestico. Tra l'altro, c'è una grossa incomprensione di fondo che mina alla base il tuo discorso: per "musica liquida" io intendo quella che può essere direttamente scaricata dalle rete in formato, magari, studio master ad alta risoluzione. Sono files di alta qualità che non esistono né possono esistere in formato CD. L'operazione che vuoi fare tu è semplicemente quella di passare tutti i CD sull'HD e poi suonarli da lì. Peraltro, collegare un PC al DAC di un lettore CD esterno mi sembra abbastanza inutile e, forse, neppure tanto redditizio.
Meglio sarebbe, a questo punto, dotarsi direttamente di music server tutto in uno che consenta sia il download dalla rete sia il "ripping" da disco ottico e che possa convertire ed inviare il segnale analogico direttamente all'amplificazione. Quindi, qualora intendessi fare questo passo dovresti vendere l'Accuphase e dotarti di music server di alta qualità (Linn, Naim etc.). Per suonare i file presenti su HD direttamente con il DAC del tuo Accuphase è sufficiente un'interfaccia USB, un aggeggio che estragga il flusso digitale dalla USB e lo trasformi in qualcosa di adatto al DAC dell'Accuphase. Il Trends Audio UD 10.1 Lite, ad esempio, fa questo tipo di operazione ad un costo molto contenuto.
Spero di averti chiarito le idee,
Lucio Cadeddu

Antiskating artigianale
Gentile Professor Cadeddu,
Le riscrivo per raccontarLe della mia esperienza. Tempo fa Le scrissi della difficoltà che avevo nel regolare l'antiskating del mio Project 6.1 che monta una Denon Dl 160. Ho deciso di acquistare il disco test provato su Tnt. Con mia somma sorpresa, ho scoperto che mettendo il valore massimo (il Project porta il sistema del pesetto appeso ad un filo di nylon) l'antiskating era insufficente! Sul canale destro della terz'utima e penultima traccia che servono per l'antiskating appunto si udiva una distorsione evidente, per non parlare dell'ultima traccia tortura che era un vero e proprio strazio...
Il fatto che fosse proprio il canale destro a distorcere mi ha fatto pensare che ci fosse una cattiva aderenza della puntina al canale destro e quindi veniva spinta sul canale sinistro per via dell'antiskating insufficente, giusto?
A questo punto ho aumentato la massa del pesetto, attaccando allo stesso con del biadesivo...una monetina da 1 centesimo (pesa 2,30 grammi)...lo so non è un sistema ortodosso, ma si è trattato di un tentativo. Non ci crederà ma il disco test mi ha dato ragione! Riusciva a leggere le tracce senza distorsione! Solo l'ultima dava problemi...ma credo sia normale.
Ho provato ad ascoltare alcuni lp e sono rimasto a bocca aperta! Era migliorata l'immagine! Sono venuti fuori dei particolari che prima non udivo e la voce solista caso per caso era ben salda al centro dei diffusori, cosa che prima non succedeva!
Come è possibile Professore che con un metodo così poco scientifico sia migliorato il suono? Ma la cosa che mi chiedo se è possibile che alla Project abbiano fatto un errore di progettazione del braccio, come è possibile?
Ho ripristinato tutto come prima però, anche perche ho temuto che il cantilever della Denon potesse uscire fuori asse per via della spinta maggiore.
Cosa ne pensa Professore?
I miei più cordiali saluti.
Antonio - E-mail: antonio.cruciano (at) libero.it

LC
[Canali destro e sinistro su LP] Caro Antonio,
la posizione dei canali destro-sinistro sul solco di un LP la vedi rappresentata su questo semplice schema. Quando l'antiskating è insufficiente la testina tende ad essere attratta verso il centro del disco, viceversa quando è eccessivo. La tua diagnosi dunque è sostanzialmente corretta, la cura un po' "artigianale" ma forse è l'eziologia del fenomeno ad essere oscura e forse, mal compresa.
Potrebbe essere, ad esempio, che la DL160 sia montata male sul braccio del ProJect: ricordati che tutte le operazioni di bilanciamento del braccio da effettuarsi PRIMA di qualunque regolazione devono essere implementate ad antiskating azzerato. Immagino tu l'abbia fatto, ma meglio ripeterlo ancora una volta: azzera l'antiskating (ovvero elimina il pesetto), bilancia staticamente il braccio sul piano orizzontale, a questo punto imposta il peso di lettura, meglio se con l'ausilio di una bilancina di precisione e POI imposta l'antiskating.
Potresti provare anche ad incrementare il peso di lettura di uno o due decimi di grammo per vedere l'effetto che fa. La DL160 ha un range di utilizzo tra 1.3 ed 1.9 grammi, prova a farla andare a 2 grammi, ad esempio, e vediamo che succede. Potrebbe accadere, ad esempio, che i valori di antiskating standard risultino a questo punto sufficienti.
Ovviamente, tutto quanto sopra è valido se siamo sicuri di aver impostato l'antiskating sul suo valore massimo e NON su quello minimo (!). Tanto per non sbagliare, fai una prova anche in questo senso, poi sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Né bassi né alti. Medi.
Caro Lucio,
ho già avuto modo di contattarti (vedi
vol. 403 e 452) sia per l'impianto (Rotel RA06 e RCD06, casse SF Concertino) che per il giradischi (Pro-Ject RPM-5 con testina Stanton 681 EEE MK III). L'impianto ha suonato sempre nello stesso ambiente piccolino di circa 15 mq con ascolto a circa 1,8 mt di distanza e casse posizionate ad altezza d'orecchio su libreria distanti tra loro 1,5 mt. Direi che sono moderatamente soddisfatto, anche se ho delle osservazioni da fare:

  1. Se ascolto a volumi medio-bassi (diciamo all'interno del primo quarto della corsa del potenziometro) mi rimane difficile apprezzare tonalità basse e acute mentre le medie rimangono molto presenti in primo piano. E' un po' come se, rappresentando il suono su un diagramma, la curva (bassi a sx e acuti a dx) assumesse una forma a dosso, con bassi e alti su dB bassi mentre i medi sono molto presenti. L'ascolto, così, risulta sbilanciato e innaturale: prendendo ad esempio un brano vocale, senti la voce che canta e l'accompagnamento di uno o più strumenti ma l'arpeggio della chitarra è lontano così come il pizzicato del basso o il piatto della batteria;
  2. Se aumento il volume, ovviamente recupero i suoni e le cose sembrano andare un po' meglio. Tuttavia la dinamica generale aumenta assai e, insomma, cominciano i problemi di...disturbo della quiete pubblica! Forse, anche in questa situazione, la curva del suono rimane immutata, forse meno accentuata ma posizionata più in alto.
Insomma, ascoltando a volume basso risalta solo la gamma media e per il resto occorre arrampicarsi sugli specchi! Però...se ti avvicini alle casse ti accorgi che quello che cerchi c'è ma viene coperto. La cosa che fa rabbia è che questo problema non lo avvertivo né con il precedente all-in-one Onkyo CR 305 TX con casse Onkyo né con il vecchio impianto CDP Sony, ampli Luxman A310 e casse Bose Acoustimass 5 che per anni suonarono (però in salotto). Con loro potevo ascoltare a basso volume e tutta la musica appariva omogenea. Si stava meglio quando si stava peggio!
Da cosa può dipendere ciò che descrivo? Non mi sento di incolpare l'accoppiata Rotel, anche perché in cuffia i difetti lamentati non si avvertono. Quindi: o le casse o l'ambiente! E allora, chiedo: poiché non posso cambiare l'ambiente (di fronte ho la libreria, alle spalle un armadio a muro, il pavimento è in parquet e ci sono anche un tappeto, una poltrona, una sedia e una scrivania, insomma 15 mq pienetti..), potrò risolvere il problema con le casse? Avrebbe senso cambiarle con torri (ad esempio con le più ampie e corpose SF Concerto o simili come le ben più economiche Indiana Line Tesi)?
Dovrei prima vedere di riposizionare le Concertino? Oppure, ancora, le Concertino hanno dei limiti o, al contrario, è l'impianto tutto che nella sua bontà evidenzia i limiti delle registrazioni, in maggioranza mediocri?
Confido in una tua risposta augurandoti buon lavoro e complimentandomi per la tua splendida rivista.
Dario - E-mail: dcivilotti (at) alice.it

LC
Caro Dario,
mi sono permesso di mettere in grassetto una parentesi della tua missiva, parentesi che sintetizza tutto il problema che descrivi: "però in salotto" ovvero: tutto suonava meglio, persino gli impianti di livello inferiore...quando stavano in un'altra stanza. Ed è proprio questo il punto, per l'ennesima volta ci scontriamo con un caso di buon impianto in ambiente inadatto o, forse, solo mal posizionato. La conferma viene dall'ascolto in cuffia che, come dici, è esente da questi problemi. Dalla descrizione la saletta dove ascolti non sembra un disastro, almeno non è vuota, forse sono i diffusori in libreria ad essere troppo sacrificati. Dovresti provare a posizionarli su supporti, fuori dalla libreria, intanto. Non è necessario acquistare per forza dei costosi stands, per fare la prova sono sufficienti due pile di libri o di mattoni, di altezza variabile (da sperimentare con l'ascolto). Se anche così i bassi non dovessero ricomparire, proverei a cambiare parete, se possibile, o a cambiare punto d'ascolto, talvolta bastano piccoli spostamenti per ottenere risultati sensibili.
Qualora questi tentativi dovessero fallire, dei diffusori da pavimento tipo torre potrebbero risolvere il problema in un colpo solo, avrebbero più presenza all'estremo basso, non ti obbligherebbero all'uso dei supporti ed avrebbero una posizione in ambiente più idonea. Le Concerto Domus potrebbero essere una buona scelta: non ti discosteresti troppo da un'impostazione "nota" ed amplieresti verso il basso la risposta in frequenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade possibile con 500 €
Caro Lucio,
prima di tutto GRAZIE, GRAZIE e COMPLIMENTI. Aspetto sempre avidamente il sabato per leggere il nuovo numero di TNT, è solo grazie a questa rivista che ho ritrovato il piacere di ascoltare il mio impianto stereo (solo stereo perché HIFI magari sarebbe troppo). Prima di tutto una piccola polemica se posso: compro spesso riviste specializzate in hifi in edicola e sempre, dico sempre, sono deluso da quello che leggo: dopo ogni recensione oltre alle foto e alle caratteristiche tecniche di un prodotto non ho capito un emerito... a parte che tutto è eccezionale o comunque "al vertice della categoria e anche comparabile con qualcosa di più costoso". Ma dico è possibile che sia tutto così? Non esiste un prodotto peggiore? Eppure se ce n'è sempre uno migliore qualcuno sarà anche peggiore.. Ah sì, il T-Amp negli ultimi 5 anni di riviste cartacee è l'unica porcheria. E dire che io, stupido, ho sostituito il mio Meridian 551 proprio con il T-Amp prima e ora con il Trends Audio grazie ai vostri consigli.
Ora spero tu possa darmi un ulteriore consiglio: il mio impianto è composto da

In realtà sono contento del mio Atoll però ultimamente non si fa che parlare di convertitori per pc sarei interessato a due in particolare: Styleaudio Carat-Peridot Hi-Fi USB Audio DAC e Trends Audio UD-10.1 Convertitore Audio USB con DAC
Ecco la domanda da un milione di dollari: potrei ottenere da uno dei due collegato al pc un suono migliore dell'Atoll? Hai da consigliarmi altre soluzioni con una spesa di max 500 euro?
Ti ringrazio in anticipo
Pietro - E-mail: pietro (at) moebiuszone.com

LC
Caro Pietro,
sulle riviste specializzate mi sono espresso tanto tempo fa e non vorrei tornare sull'argomento. Ormai amareggiato dal panorama offerto decisi, ormai 15 anni fa (!!!), che si poteva tentare di smettere di lamentarsi (e di acquistarle, per quanto mi riguardava) e fare qualcosa di diverso. Abbiamo pubblicato molte recensioni piuttosto negative, ci siamo fatti il nostro folto numero di nemici, che si è infoltito con la questione del T-Amp, ma siamo contenti così. Capitolo chiuso.
Piuttosto, mi chiedi qualcosa che meriterebbe un discorso più ampio, che per fortuna ho affrontato già qualche lettera sopra, rispondendo al lettore che desiderava anche lui ascoltare "musica liquida". Ebbene, ascoltare dal PC è un cambio radicale di prospettiva, non si può deciderlo solo perché ora sembra sia diventata la moda del momento.
Io, ad esempio, non lo faccio. Per adesso, naturalmente. Non credo che, in tutta sincerità, un DAC USB come quelli citati possa suonar meglio del tuo lettore CD. Diverso sarebbe il discorso dell'ascolto, da hard disk, di file audio in qualità studio master.
In definitiva, non lasciamoci sempre trascinare dalle mode: l'HiFi da PC è un'eccellente possibilità, che tuttavia impone un drastico ripensamento del proprio impianto HiFi. Vuoi fare davvero un upgrade comodo e significativo? Posto che il TA 10.1, per quanto lo apprezzi, non lo ritengo adatto alle schizzinose Prelude, io penserei ad un'amplificazione analoga ma di potenza adeguata alle necessità dei tuoi diffusori. Ad esempio, il Virtue Audio (One o Two). Leggiti la terza lettera di questa settimana e fai le tue considerazioni. La cifra da spendere è nettamente inferiore a quella prevista dal tuo budget e, rivendendo il tuo TA 10.1, potresti dover aggiungere veramente pochissimo. Con il resto potresti acquistare tanti bei dischi. In questo modo potresti avere un'amplificazione "pronta" per pilotare anche le future Adamantes :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori?
Caro Lucio,
dopo una decina di anni che seguo con interesse il Vs. sito mi sono deciso a scriverti per avere una opinione ed un consiglio: ti invio la piantina della sala dove ho installato l'impianto e sperando che sia intelleggibile aggiungo solo che il pavimento è tutto in parquet anche la parte della cucina e sopra i pensili della medesima in maniera non visibile ho installato della gomma piuma a coni per assorbire un po' quello che si propaga dietro i diffusori che come potrai notare sono a cavallo tra la sala e la cucina (il diffusore di sx è collegato al finale tramite cavo interrato sotto il pavimento), altezza delle stanze 3 mt. misura ottenuta con controsoffitto.
Il mio impianto attualmente è cosi composto:

Chiedo quindi una tua opinione sulla posizione delle Royd nella sala di ascolto ed eventuali idee di miglioramento, un diffusore in alternativa con simili dimensioni e stessa efficienza di 90 db, inoltre se ritieni che valga la pena sostituire il Pro-ject con un Gyro SE o attendere disponibilità economiche e optare su un'Orbe o quant'altro.
Ti ringrazio e attendo cortese pubblicazione pensando che quello della acustica ambientale sia un tema fondamentale.
Saluti.
Massimiliano - E-mail: rosebroccoli (at) tiscali.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Massimiliano,
l'ambiente è un po' insolito, vista la grande apertura dietro i diffusori, però ad occhio non mi sembra foriero di chissà quali problemi. Stravolgendo un po' l'arredo potresti provare ad installare i diffusori in tutt'altra posizione, ad esempio ruotando tutto di 90 gradi verso destra, dove c'è una parete abbastanza libera. Il punto d'ascolto potrebbe essere di fronte, sulla "L" del divano angolare. Non è affatto detto che sia una sistemazione migliore dal punto di vista sonoro, ma almeno elimineresti i diffusori da una zona di passaggio. Il tentativo non dovrebbe essere troppo complicato da realizzare.
In tutta sincerità non vedo altre sistemazioni possibili, senza stravolgimenti grossi della funzionalità degli ambienti. Piuttosto, osservo che l'ambiente da sonorizzare è abbastanza grande, forse i 15 watt del tuo finale potrebbero rivelarsi insufficienti nei momenti di massima richiesta dinamica. Potresti pianificare l'acquisto di un ampli più potente o di diffusori più sensibili, a meno che la pressione sonora e la dinamica siano già del tutto soddisfacenti in questa configurazione.
Mi chiedi consiglio per dei nuovi diffusori, immagino per pure ragioni di "upgrade". Non dici però quali siani i parametri dove vorresti migliorare né il budget a disposizione, quindi mi fai un po' tirare ad indovinare. Diffusori di sensibilità medio-alta che potrebbero sposarsi bene con il tuo impianto io li cercherei nel catalogo Triangle, ad esempio. Fai soltanto attenzione al carico visto dall'ampli, in alcuni modelli l'impedenza scende sotto i 4 Ohm ed il tuo ampli a triodi potrebbe non gradire troppo. Potresti anche provare a valutare ed ascoltare qualche Tannoy della vecchia serie D, della nuova DC o qualche classico DualConcentric (es. Turnberry, Sandringham, Stirling). Si tratta di due approcci abbastanza diversi, ma entrambi piuttosto validi. Forse potresti trovare il Tannoy sound più "familiare", più simile a ciò che sei abituato ad ascoltare ora ma valuta comunque tutte le possibilità.
Ove te ne fosse concessa l'occasione, ascolta ALMENO con il tuo finale, trattandosi di un amplificatore particolare il risultato DEVE essere valutato attentamente nelle condizioni più simili a quelle "reali" del tuo impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Direttore,
mi sembrava corretto ragguagliarla sulla fine della storia.
In parte sono ritornato sulla strada da lei indicata all'inizio (ampli integrato); in parte: ho rinunciato ai finali mono ma non ai due telai. Ho fatto tesoro anche della sua più frequente indicazione: ascoltare prima ... comprare, semmai, dopo, e alla fine ho abbandonato sia le valvole (Octave, Audio Research) che la classe D (Nuforce, JeffRowland), approdando proprio a quella che avevo scartato a priori, lo stato solido in classe A. Per farla breve il finale prescelto è stato un Accuphase A-30, soli 30 watt ma che, grazie anche al regolatore di guadagno, vanno a nozze con il pre passivo: i diffusori sono definitivamente spariti dalla scena e il suono ora "nasce" da un fondo nero, che più nero credo non sia possibile. Incomincio a capire cosa possa essere quella ricostruzione olografica che ben altri impianti, sembra, sono in grado di creare.
Adesso, dopo il salto qualitativo prodotto dall'aggiornamento dello stadio di amplificazione (ma davvero è quello meno critico rispetto alla sorgente e ai diffusori?) non rimane che continuare a sognare. Ha mai ascoltato un lettore CD Accuphase?
Con stima,
Saluti
Angelo - E-mail: angelopieromario (at) yahoo.it

LC
Caro Angelo,
evidentemente cercavi un tipo di suono particolare che, beninteso, non è quello della classe A in quanto tale, ma quello delle elettroniche Accuphase. Troverai nei loro lettori CD, in buona sostanza, qualcosa di familiare ed accostabile al suono del finale che hai appena acquistato con così tanta soddisfazione. Ti consiglierei di valutare l'acquisto, se possibile, valutando preventivamente l'abbinamento all'interno del tuo impianto. Non è detto, infatti, che due impostazioni abbastanza simili diano alla fine un risultato equilibrato.
Consentimi solo un appunto alle tue parole di entusiasmo. A me questa storia del "fondo nero" (o dell'altrettanto paradossale nero infrastrumentale) mi ha sempre fatto un po' sorridere: è un'altra di quelle paranoie tutte inventate dagli audiofili, cose che nella realtà della Musica vera non esistono. Anzi, piuttosto che di "fondo nero", durante l'ascolto di Musica dal vivo non amplificata, parlerei di fondo luminoso, luminosissimo. Solo questo. Sono persuaso che si tratti dell'ennesimo scollamento tra audiofilia e realtà. Va tutto bene, per carità, basta che ci rendiamo conto che ci stiamo costruendo un universo parallelo dove vigono parametri e regole tutte nostre.
Ti auguro tanti, felicissimi ascolti!
Lucio Cadeddu

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