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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Palcoscenico sonoro
  2. Audiofilo neofita
  3. Impianto HT ed HiFi
  4. Stands TNT
  5. Tela acustica e tridimensionalità
  6. Soddisfacente scelta dei diffusori
  7. Pre-fono e pre-ssione sonora :-)
  8. Consigli sul lettore multiCD
  9. Suggerimento per combattere le cariche statiche
  10. Veri complimenti e surplus di cavo CAT5
Palcoscenico sonoro
Gentilissimo Direttore,
complimenti per lo splendido sito. Lo consulto settimanalmente con sempre maggior interesse. Grazie a TNT ho iniziato ad apprezzare veramente l'ascolto della musica in ambiente domestico.

Possedevo un impianto, ereditato da uno zio, risalente al 1976 così composto:

Seguendo i consigli di TNT ho operato in questo modo. Ho sostituito il vecchio ampli, che muoveva le casse veramente a fatica, con un ottimo Rotel RA-920AX. Nonostante i suoi 25watt suona il doppio rispetto al vecchio Marantz.
Ho acquistato usato (in garanzia Buscemi) un lettore cd Marantz cd 53 SE. Ho sostituito i cavi rosso/nero con dei cavi Supra 2,5. Ho sostituito i cavetti di segnale con dei cavi migliori.
Ho pulito i potenziometri dei tweeter e dei medi delle casse. Infine, ed è stata la cosa che più mi ha sorpreso, ho posizionato le casse su due stand in legno di circa cm.40 e le ho posizionate all'incirca al centro della mia stanza ad una distanza reciproca di circa m. 1,5. Purtroppo la camera è molto piccola, circa m. 4x2 !!!

Tutto questo per darti un'idea dell'effetto sonoro che può esprimere il mio impianto. Ora la domanda.
Tenuto conto che io ascolto esclusivamente musica lirica, mi sono piacevolmente accorto che il nuovo posizionamento delle casse rende possibile una creazione abbastanza precisa di un profondo, seppur non ampissimo, vero e proprio "palcoscenico".
Le voci dei cantanti si posizionano dietro le casse a distanze diverse. Anche l'equilibrio voce-orchestra mi sembra abbastanza soddisfacente. Ho dovuto lavorare un po' con le maledette manopoline dei medi delle casse perchè lasciate al massimo rispetto ai woofer proiettavano la voce (in particolare soprani e contralti) troppo in avanti.
L'unico problema che riscontro è che, nel momento in cui provo ad alzare il volume, la terza dimensione sonora si appiattisce. Tutto viene spostato troppo in avanti, si appiattisce di fronte alle casse.
Ho notato inoltre che quando un cantante passa da una nota emessa a basso volume, ad es. a mezzavoce, ad una nota acuta emessa a piena voce, spesso mi sembra che il cantante stesso venga in avanti rispetto al punto d'ascolto e si appiattisca contro la cassa.

Secondo te è un problema di impianto (casse troppo vecchie, amplificatore troppo leggero...), è un problema di posizionamento casse (stanza troppo piccola rispetto alle casse, distanza reciproca delle casse...) oppure è un problema della riproduzione stereo in genere?
Dal momento che la terza dimensione (la profondità) è data dal livello relativo di volume di un suono rispetto agli altri, crescendo il volume di emissione di uno strumento (voci e ottoni in particolare) cambia simultaneamente la percezione della distanza?

Grazie ancora per la entusiasmante riscoperta che sto effettuando, grazie ai vostri consigli, dei miei oltre 300 cd di Opere che pensavo di conoscere bene.
Ciao
Stefano De Luca - E-mail: deluste@tin.it

LC
Caro Stefano,
non immagini quanto mi faccia piacere leggere lettere come la tua. Sono la testimonianza più convincente che adottando delle regole "ragionevoli" tutti gli impianti possano suonare molto meglio.
Il problema che riferisci tu è abbastanza comune e temo che, nel tuo caso, dipenda dalle casse che, evidentemente, comprimono il suono quando si chiede troppo dai loro altoparlanti. Tale compressione, causata dal woofer che non riesce più ad emettere allo stesso livello del tweeter, genera un avanzamento della gamma medio alta e di conseguenza un pari "avanzamento" delle voci e degli strumenti che su quella gamma di frequenze operano.
Talvolta anche il tweeter può essere colpevole di compressioni ed indurimenti, cioè di distorsioni che hanno come effetto più o meno quello che hai descritto.
Quindi la tua analisi è corretta: se aumenti il livello di una certa gamma di frequenze, gli strumenti che emettono in quella zona si troveranno proiettati in avanti nel tuo palcoscenico sonoro.
In seconda battuta, potrebbe anche essere un problema di acustica ambientale, magari oltre un certo volume le riflessioni causate dalle pareti sono tali da andare a sporcare il segnale proveniente dalle casse e la prima cosa che viene rovinata è proprio la gamma medio-alta che apparirà sgraziata e spiacevolmente in evidenza.
Una cosa che puoi fare è cercare di mettere un tappeto davanti alle casse, qualche cuscino in più e qualche tendaggio. Questo sarebbe un primo tentativo prima del successivo, ovvero la sostituzione delle casse con qualcosa di dinamicamente più vivace.
Non ritengo colpevole il piccolo Rotel che è riuscito a sonorizzare ad alto volume anche ambienti di di superficie tripla rispetto al tuo. È tuttavia chiaro che ad esagerare col volume anche i 25 watts del Rotel possono risultare insufficienti. Quindi, una cosa sensata che puoi fare è farti lasciare in prestito un ampli più potente ed un'altra coppia di casse, da provare in alternativa fino all'individuazione certa del colpevole.

Il fenomeno che descrivi non è tipico della riproduzione stereofonica, anzi. In impianti di alto livello, più alzi il volume e più il suono si fa grande e l'immagine estesa.
Lucio Cadeddu

Audiofilo neofita
Sarò breve Lucio, anzi ho paura che non ci riuscirò.
Mi sono da pochissimo avvicinato all'affascinante mondo dell'alta fedeltà, ascolto prevalentemente rock e da poco jazz e musica classica. Ho imbastito un impiantino composto da un MARANTZ CD4000 nuovo (300.000), un ampli SCOTT A417 usato (150.000) ed un paio di diffusori MONRIO mod. Starter usati (350.000), poggiati su due splendidi TNT stands. Utilizzo i vostri cavi potenza Star e i vostri cavi di segnale Shield (grazie mille), la mia stanza misura 4mx2,5m ed ho posizionato i diffusori sulla parete lunga, con un diffusore in angolo e l'altro a 1,4m di distanza, il punto d'ascolto è centrale a 1,7m (vedi splendido disegno).
[Pianta]

Ho cercato il più possibile di distanziarmi dalle pareti retrostanti il punto di ascolto e retrostanti i diffusori, cercando di costruire un triangolo più ampio possibile, ma oltre i 40 cm dalle rispettive pareti ho l'impressione di stringere troppo l'area d'ascolto.
In ogni caso non ho altre alternative per il posizionamento: la stanza comprende mobili e scaffalature, compreso il mio letto, la poltrona per ascoltare una scrivania con computer, un grande armadio, il calendario 2000 di Sabrina Ferilli e una macchia di unto sul vetro della finestra, il pavimento è "granitico", con qualche tappeto.
Sono momentaneamente soddisfatto, ma non ho molti parametri di confronto, sento bene gli alti (forse anche troppo incisivi), i bassi sono un po' troppo gonfi, dei medi non mi sono ancora fatto un'idea precisa, l'immagine mi sembra però ancora troppo piccola e contenuta.
Fornite queste precarie informazioni ti chiedo: credi che con gli stessi soldi avrei potuto avere qualche elemento più congeniale al mio ambiente?
Cosa ne pensi delle MONRIO? (non ve le ho mai sentite nominare) e cosa mi consigli per togliere la macchia dalla finestra?
Credi che io possa meritare una risposta?
Ciao e complimenti
Matteo - E-mail: nurse.kinds@libero.it

LC
Ciao Matteo,
secondo me il problema principale del tuo impianto è il calendario della Ferilli che distrae dall'ascolto concentrato della Musica :-))))))
La soluzione esiste, ovviamente, ed è quella di togliere il suddetto calendario e spedirlo qui da me, così lo "recensisco" :-))))))))))
A parte questo, direi che il tuo impianto va bene, i Monrio sono dei buoni diffusori (per quella cifra, poi!) e se non li hai mai sentiti nominare è perchè non abbiamo mai avuto occasione di provare seriamente del materiale Monrio. Questo, come capirai benissimo, non dipende da noi ma dalla Monrio stessa.
Una piccola perplessità sull'ampli in verità ce l'avrei, con 150.000 forse saresti riuscito a prendere qualcosa di più moderno e pimpante, ma questo lo potrai fare in seguito.
Per la macchia di unto sulla finestra ti consiglio il nuovo Bref "due in uno", uno sgrassatore davvero portentoso ;-)
Spero di esserti stato utile :-))))
Lucio Cadeddu

Impianto HT ed HiFi
Egregio Direttore,
sono uno dei tanti entusiasti della rivista, che seguo con una certa regolartità. Vorrei porLe, pertanto, alcuni quesiti circa il mio impianto. Faccio una piccola cronistoria: qualche anno fa ho acquistato i diffusori Bose Acustimass 5 e un ampli A/V Yamaha economico (con dolby pro-logic), accoppiando un lettore cd sempre Yamaha, nell'intento di ottenere un impianto completo.
Presto mi sono reso conto della sufficienza dell'impianto per l'HT e della assoluta inadeguatezza dello stesso a riprodurre musica.
Nel frattempo ho individuato un rivenditore di hi-fi, disponibile anche alle permute, che mi ha consigliato di sdoppiare l'impianto lasciando l'amplificatore e le casse per l'HT e sostituendo in primis il lettore cd, quindi nuove casse e nuovo ampli per l'hifi.
Dopo alcune prove di ascolto la scelta è ricaduta, anche su consiglio dell'esperto, su cd Rotel 975, pre e finale Rotel RC ed RB 970 BX e casse Monitor Audio Gold 7, cavi di segnale di circa 100.000 lire, cavo di potenza Audioquest per bi-wiring economico (viola).
Le cose andavano molto meglio ma, volendo ancora migliorare, ho deciso di acquistare altre casse (senza permutare le Monitor Audio) dando la preferenza alle B&W CDM 7 SE e permutare l'ampli Rotel con il Marantz pm 17 kis (ha anche il telecomando secondo me utile).
In realtà io avrei optato per un unico amplificatore A/V di qualità tipo il Nad T 760 (con Dolby digital etc.) dando via le Bose e l'ampli Yamaha, ma il rivenditore me lo ha sconsigliato ritenendo che un amplificatore polifunzionale è un compromesso che va a discapito della qualità del segnale musicale.
Ricapitolando attualmente mi ritrovo con un buon impianto audio (credo...mi sarebbe grato un Suo parere in merito), con un modesto impianto HT e con tanta roba in casa.
La mia idea è sempre quella di unificare i due sistemi, sia per questioni di spazio che, soprattutto, per sfruttare al meglio le potenzialità dell'impianto audio ai fini dell'HT.
La mia domanda è questa: volendo disfarmi delle delle Bose e dell'ampli Yamaha, quali possono essere le alternative? Prendere un centrale, un sub e sfruttare le Monitor Audio come posteriori, acquistare un pre-decodificatore HT, sostituire l'amplificatore, lasciare tutto così com'è o altro?
Sperando di non essermi allontanato dalle finalità di questa rubrica, in attesa di una cortese risposta, Le invio le mie più sincere congratulazioni.
Filippo Cristallo - E-mail: tqmag@tin.it

LC
Caro Filippo,
la soluzione a tutti i tuoi problemi esiste e, tanto per cambiare, è già stata spiegata nella monografia sull'Home Theater pubblicata qui su TNT-Audio nella solita sezione
Adeste Fideles. Tale soluzione consiste nell'acquisto di un pre-decodificatore Dolby Digital da abbinare ad un buon finale a 5 canali.
Evitiamo così i sintoampli tanto disprezzati dal tuo negoziante (ma perchè poi?) e mettiamo su un sistema in grado di far suonare al meglio sia l'impianto HT che quello HiFi.
Vendi pure tutto il resto, tieniti le Monitor Audio come diffusori posteriori (anche se sarebbe meglio un sistema monomarca) e dormi sonni tranquilli. Le possibili soluzioni che vanno nella direzione che ti ho indicato sono: Rotel RSP 966 o 975 + finale Rotel RB 985 II o 976, Harman Kardon ADP 303 + Signature 2.1. Oppure analoghe proposte di NAD o Marantz.
Spero di esserti stato utile.
Lucio Cadeddu

Stands TNT
Ciao,
ho costruito i tuoi stand ed il risultato sonoro è stato veramente buono! Ora il mio pur economico impianto (hk 610 - marantz cd53 - opera) ha aquistato molto in dettaglio e soprattutto rifacendo il posizionamento ho scoperto quasi tutti i bassi di cui prima era sprovvisto (ma ora sto realizzando il Flexy per cui mi aspetto un ulteriore miglioramento) e un dettaglio prima inarrivabile!
È bello poter avere progetti semplici da realizzare per migliorare il proprio impianto con pochi soldi e poco tempo!
Ah, giusto, io ho usato il lamellare di abete (formato da tante assi piccole incollate (non sono sicuro del nome)), che ne pensi? Sarebbe meglio provare con del massello?
Ti ringrazio veramente per il prezioso progetto (dopotutto ci fai risparmiare almeno 200000 lire!) e spero un giorno di poter dare anch'io dei buoni consigli a chi si avvicina a questo bello e difficile mondo che è l'hi -fi.
Alessandro - alep@intranet-team.it

SM
Grazie per le belle parole e... Buon Divertimento!!! :-)
Il lamellare di abete va benone... ;-)
Ciao!
Stefano Monteferri

Tela acustica e tridimensionalità
Caro Lucio,
ho scoperto la tua rivista da qualche mese. La mia soddisfazione è stata enorme perchè finalmente ho trovato chi mi conferma che per sentire della buona musica non è necessario spendere cifre esorbitanti, che l'ambiente talvolta è più importante delle apparecchiature e che si possono trovare soluzioni validissime a basso costo, vedi punte cavi stand, ecc. (a proposito la calza dello STAR per diffusori dove si collega?).
Ho riacquistato un impianto da circa due anni e per accontentare anche mia moglie, appassionata di home video, ho cercato di assemblare qualcosa che potesse andar bene per tutte e due le cose e non costasse molto (faccenda complicata).
Le mie scelte sono state:

Tralascio la sezione video.

I diffusori sono posizionati a 10 cm dal muro, il destro lontano dalla parete laterale il sinistro a circa un metro, poggiati a pavimento su 3 dadi ciechi appuntiti ed il tweeter è circa 20 cm più basso dell'altezza dell'orecchio.
La distanza tra i diffusori è di 2.5 m e il punto di ascolto segue la regola del triangolo ed è 1m lontano dal muro di fondo, la stanza è 30 mq. Veniamo alle domande.

Ho notato una grande differenza di ascolto togliendo il telaio di tela acustica, il suono diventa più limpido e meno impastato, pensando che potesse essersi sporcata ho provato a lavarla con schiuma secca ma il risultato non è variato.
È un fenomeno normale? Dipende dal telaio o dalla tela? Ci sono delle tele di qualità migliore?
Non vorrei tenere i diffusori senza tela.
Non riesco a percepire quella sensazione di tridimensionalità che tu, con i tuoi articoli mi stai insegnando a ricercare, da che può dipendere?
Devo educare il mio orecchio? Le apparecchiature sono scadenti?
La musica che ascolto è incisa male? (ascolto tutti i tipi di musica ma non ho ancora tantissimi CD).
Sto cercando di eliminare, tramite un CD test con sweep in banda audio, tutte le risonanze date da lampadario, vetri, mobili, porte ecc, che sono veramente tante, e penso che costruirò i correttori di acustica presentati sulla tua rivista.

Ti ringrazio del tempo che vorrai dedicarmi.
Complimenti per il tuo lavoro.
Saluti
Fabrizio Rossi - E-mail: rdelecfaro@linet.it

LC
Caro Fabrizio,
andiamo con ordine: la griglia parapolvere degli altoparlanti, a seconda di come è realizzata, introduce variazioni all'ascolto, crea fenomeni di assorbimento a determinate frequenze ed in generale è colpevole di fenomeni diffrattivi.
Ciò è dovuto sia al telaio che alla tela.
Le casse andrebbero ascoltate sempre, salvo diversa indicazione del costruttore, senza tela acustica. Quando le ascolti la togli, poi la rimetti al suo posto, non è faticoso.
La mancanza di immagine sonora è dovuta essenzialmente alla posizione delle casse, incollate alla parete posteriore, Prova a distanziarle di 80 cm/1 metro e ad orientarle un po' verso il punto d'ascolto. Prova anche a sollevarle in modo tale che il tweeter sia ad altezza d'orecchio.
Poi scrivimi di nuovo, sono sicuro che una parvenza di immagine dovresti averla. C'è anche da considerare altri fattori, però, meno importanti in un caso così semplice come il tuo ma da non trascurare: 1) Non tutti sono sensibili all'immagine acustica, dipende da come il nostro cervello elabora le informazioni temporali che gli pervengono e 2) moltissimi dischi non hanno incisa alcuna informazione ambientale.
Dovresti provare con dei buoni dischi di Musica acustica, classica o jazz che sia. Col rock è raro trovare delle incisioni con un "finto" (per forza di cose) palcosecnico sonoro.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Soddisfacente scelta dei diffusori
Cari Lucio e TNT-Audio,
dopo tanto riflettere sui Tuoi consigli e dopo tanto girovagare per negozi ho finalmente acquistato una coppia di System-Audio SA 1150. Sono riuscito ad ascoltarli in negozio nelle condizioni (quasi) ottimali essendo pilotate da un H/K AVR 500 (molto simile se non uguale al mio H/K AVR 65) ed un Marantz CD 6000 OSE (sono attualmente in possesso del CD 63 KIS).
Il negoziante riferiva che i diffusori avevano suonato un'ora o poco più e che quindi erano ancora legati. Ho potuto ascoltarli per tre quarti d'ora (dotato di una parte rappresentativa dei miei cd) e ti posso dire che mi sono immediatamente piaciuti nonostante si sentisse una lievissima tendenza alla megafonicità probabilmente causata dal mancato rodaggio; ho dedotto questa conclusione perchè parallelamente ho ascoltato le sorelle minori SA 1130 già rodate, in cui questa megafonicità era assente.

Il tuo consiglio di pensare bene all'acquisto delle Monitor Audio Silver 5 si è rivelato fondato in quanto (dopo un altro attento ascolto) l'accoppiata con l'H/K dava origine ad una "vivacità sonora" eccessiva.
Sono soddisfatto dell'acquisto e trovo che le System-Audio abbiano parte dei pregi delle Monitor Audio (dettaglio sonoro) con in più un bel senso di ambienza e presenza alle medio-basse frequenze, oltre che una quasi assenza di "colore" sulle voci che rimangono così fedeli alla realtà.
Un appunto sul prezzo:
- il listino riportava 1.990.000 L. ed io sono riuscito a prenderle a 1.300.000 L. (credi che le abbia pagate il giusto?) essendo l'ultima coppia che aveva.
Credo che in questa fascia di prezzo non ci fosse niente di ciò che ho ascoltato che mi potesse attrarre di più, a partire da B&W, Tannoy, Kef, Indiana Line, Jamo ed altro ancora.
Ultima domanda: pensi che l'impianto sia bene equilibrato? (ndr. cavi di segnale Audioquest Jade e di potenza Taralabs Prism Bi-wiring).

Ero sicuro che ascoltando i tuoi consigli e le mie orecchie avrei fatto un buon acquisto, e così è stato!!!!!! :-))
Caro Lucio ti rimando alla prossima e ti ringrazio per la tua disponibilità che spero perduri ancora parecchio tempo.
Carissimi saluti a te ed a tutto lo staff di TNT-AUDIO
Ciao
Marco - E-mail: Bartax@tin.it

LC
Caro Marco,
sono contento di aver contribuito, seppur in minima parte, alla tua soddisfazione. Non ho mai ascoltato le tue casse quindi mi astengo da ogni giudizio...in realtà mi basta saperti soddisfatto e sapere che la scelta è stata effettuata, per una volta! (non mi riferisco a te), seguendo i nostri consigli...ovvero con le proprie orecchie :-)
Il prezzo pagato mi pare onestissimo, l'impianto è ormai composto da componenti di ottima qualità e, a quanto ho capito, piuttosto ben sinergizzati tra loro.
Ora, dimenticati dell'impianto e pensa alla Musica. Compra dischiiiiiii! :-)
Ciao!
Lucio Cadeddu

Pre-fono e pre-ssione sonora :-)
Gentile Direttore,
innanzitutto l'ennesimo ringraziamento: ho costruito il cavo di alimentazione TNT-TTS, confesso che ero scettico, mi preparavo ad ore di ascolti comparativi a cogliere la minima sfumatura, ho speso la folle cifra di 8000 lire, e...non ci posso credere!! La differenza, almeno nel mio caso, è stata -positivamente- evidentissima.

Scrivo per sapere da Lei alcune cose, fintantochè la consulenza è gratis... :-) . Dopo mesi di consultazione di TNT e qualche altra domanda, ho quindi acquistato, made in italy, pre a valvole e finale a mosfet (tra l'altro a prezzo sorprendentemente contenuto), ma ovviamente il pre non ha l'ingresso phono.
Volendo collegarci il giradischi, in linea di massima, considerando il tipo di impianto, se fosse meglio acquistare un pre-pre phono, da collegare al pre a valvole, oppure un pre phono da collegare al finale mosfet.
Tu che dici? Inoltre: le mie casse (autocostruite) hanno lo sbocco reflex anteriore: quale può essere la minima distanza di esse dal muro posteriore (ho problemi di spazio!)?
Domanda teorica: se la fedeltà consiste nella riproduzione dell'evento originale, secondo te è "moralmente ingiusto" alzare il volume di un brano di, ad esempio, chitarra classica, visto che lo strumento da solo non riuscirebbe a suonare più forte di tanto?
Ringrazio dell'attenzione e saluto clamorosamente :-)
Fabio Lanzi - E-mail: lanzi.fabio@alitalia.it

LC
Caro Fabio,
il pre fono è un oggetto che per forza di cose va collegato ad un ingresso aux del tuo pre, in quanto, che mi risulti, non esistono pre fono dotati del controllo di volume. E, anche se esistessero, resterebbe poi il problema del come ascoltare il resto dell'impianto ;-)
Lo sbocco del reflex deve stare distante, quanto dipende dalla tua sala d'ascolto, non c'è una misura minima.
Il problema VERO non è tanto il reflex quanto la vicinanza della parete posteriore che, reflex o no, causa rinforzi in gamma medio-bassa e colorazioni in gamma media, oltre alla totale distruzione della profondità dell'immagine. Vedi un po' tu :-))))
Per quanto riguarda infine i volumi d'ascolto, per essere proprio precisi precisi, gli strumenti andrebbero ascoltati a volume "realistico" e non di più. Poi dipende dai gusti di ognuno, in fondo cerchiamo emozioni e se per trovarle è necessario alzare un po' di più il volume...beh, pazienza!
Certo è che ascoltare un organo a canne o una batteria ad un volume realistico diventa piuttosto difficile :-)))))
Ciao!
Lucio Cadeddu

Consigli sul lettore multiCD
Gentile Direttore,
ero indeciso se scriverLe o meno, ovvero se approfittare della Sua disponibilità e della Sua competenza, o affidarmi soltanto a quanto già è messo a disposizione sul mai troppo lodato sito Tnt-audio.com, da Lei ottimamente curato.
Alla fine, mi sono deciso e mi auguro di non rubarLe troppo tempo e di spiegarmi bene, visto che sono un neofita.

È qualche settimana che, occupando un appartamento più grande rispetto a quello precedente, posso pensare all'acquisto di un impianto hi-fi degno di tal nome (la sala dove andrà installato il tutto è 6x11,5x3m di altezza), e a tal proposito, sto consultando dallo stesso tempo le preziosissime pagine web del sito TNT. È inutile, forse, dire che mi avete aperto la mente?
Ho seguito, così, tutti i consigli base per la scelta dei componenti dell'impianto, e dopo ore e ore di ascolto e la cortese pazienza di un bravo negoziante (un vero consulente, peraltro molto in linea con le vostre idee), avevo raggiunto una selezione alla quale mancava davvero poco per le scelte definitive.
Ecco, dopo l'ultimissima scrematura tra quali apparecchi ero propenso a scegliere:

Ero ormai pronto ad effettuare le ultime scelte quando la persona (per me, importante) che vive con me nell'appartamento ha avanzato richieste che hanno scombinato un po' i miei piani e sono entrato in crisi decisionale.
Infatti, mentre per un paio di queste richieste non è stato difficile trovare una soluzione (l'aggiunta di un registratore a cassette - probabilmente sarà un solido TEAC - e di un sintonizzatore - probabilmente sarà un TECHNICS economico), per la richiesta principale sono entrato in crisi decisionale. E sì, perchè questa persona insiste nel volere un multilettore, o un CDchanger, o in qualsimodo si voglia chiamare.
Non c'è stato verso di argomentare che, a parità di prezzo, il multilettore è qualitativamente peggiore del lettore singolo; e, poi, quale faccia delusa dal negoziante che ha iniziato a dirmi che così si alterava l'impianto, che il suono non sarebbe stato lo stesso, che tutte le sedute d'ascolto fatte andavano a farsi benedire, non l'aveva ancora e che avrei dovuto aspettare per effettuare ulteriori prove d'ascolto.

Ora, mi trovo in difficoltà e vengo a chiederLe cortesemente: dovendo accontentare chi convive con me scegliendo un lettore multiCD, quale modello ha caratteristiche tali da non perdere troppo in qualità rispetto a quelli che avevo scelto? Vista la buonissima impressione che avevo avuto con il modello rcd971, potrei scegliere il multiCDcarousel rcc955, sempre della Rotel, o comunque finirei per avere una qualità nettamente diversa e inferiore?
Infine, sui diffusori: per ora sono conquistato dalle Proac suindicate, ma se volessi risparmiare qualcosa, quali modelli/marche mi consiglierebbe di ascoltare?
RingraziandoLa anticipatamente per il tempo e l'attenzione che vorrà dedicarmi, La saluto cordialmente esprimendoLe tutta la mia stima per quanto realizza sul Web con passione ed energia.
Salvatore Valente - E-mail: salvatore.valente@lastminutetour.com

LC
Caro Salvatore,
scegliere un impianto dopo averlo ascoltato con attenzione e poi tornare sui propri passi non mi pare una strada che porti da qualche parte. Oltretutto in questo modo ti sei giocato (o ti giocheresti) la fiducia del rivenditore che credeva di aver trovato un audiofilo veramente appassionato (e quindi meritevole del tempo speso in consulenza) ed ora si vede invece a dover trattare la vendita di un MultiCD e, magari, di altre casse. Se fossi in lui, mi risentirei non poco. Non lo invidio.
Comunque sia, benissimo la scelta del CD Carousel della Rotel, visto che proprio non se ne può fare a meno, per i diffusori invece non saprei, forse ancora una ProAC della serie Studio, ma più piccola. Oppure prendere un ampli un po' più piccolo (delle stesse marche citate) ed ancora gli stessi diffusori previsti. Il tutto da ri-ascoltare ovviamente, anche se dubito fortemente che il negoziante avrà voglia di investire ancora molto del suo tempo su un cliente che si è dimostrato poco...affidabile.

Forse sarò ripetitivo ma evidentemente certi concetti fanno fatica a farsi strada: la scelta dell'HiFi non è come quella del forno a microonde o dell'aspirapolvere. Bisogna, prima di tutto, avere ben chiaro che cosa si vuole acquistare sin dall'inizio, non nel senso che occorre sapere già tutto, ma almeno la tipologia degli oggetti: lettore singolo o multiCD (e potevi saperlo da prima...forse bastava chiedere), casse grandi o piccole (dipende dall'ambiente e dalla libertà di posizionamento) etc.
Su tutto il resto si può discutere, ma prima bisogna avere le idee chiare. Non entro in un concessionario di automobili chiedendo di poter provare tutte le sportive a disposizione e poi torno dopo un po' confessando di desiderare un fuoristrada. Come minimo mi cacciano fuori di malo modo ;-)

Infine due parole, oltre a quelle già spese qui su TNT-Audio, sui multiCD: è possibile che la pigrizia umana sia arrivata ad un livello tale da non schiodarsi dal divano neppure per cambiare CD dopo 1 ora di Musica? È possibile che si voglia rischiare ancora in oggetti più complessi e quindi più delicati, più costosi e difficili da riparare dei lettori CD tradizionali? E non parlo della qualità audio, evidentemente tutti abbiamo capito che a parità di prezzo, una "feature" in più va a scapito della qualità generale dell'oggetto.
Sempre più perplesso...
Lucio Cadeddu

Suggerimento per combattere le cariche statiche
Caro Lucio,
navigando sulla rete ho trovato in un sito un "magico" tappetino per giradischi analogici che aiuta a diminuire la carica elettrostatica del dischi in vinile.
Questo tappetino se ho capito bene è costituito di materiale conduttivo che quindi "scarica" sul piatto in metallo le cariche del vinile: questo ovviamente vale per i giradischi con il piatto in metallo e non in plexiglass.
Ho pensato ha una soluzione che a mio avviso ha ridotto notevolmente il problema delle cariche elettrostatiche almeno nel mio caso (giradischi CEC DD 3200). Valore della modifica: vicina a zero lire.

Dal classico rotolo di alluminio per alimenti, ho ritagliato una striscia di 5/6 cm; l'ho messa sotto il tappeto di gomma includendovi il perno e la parte eccedente è stata ripiegata sopra il tappeto in direzione del perno.
La mia spiegazione è tortuosa ma lo schema che allego spero sia più chiaro:



                                                      p
                                       AAAAAAAAAAAAA  p
                                       Aggggggggggggggpggggggggggggggggggg
                                       AAAAAAAAAAAAAAApAAA
                                       PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPP
                                       PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPP
                                                      p
                      
ggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggg

dove: a = striscia alluminio per alimenti
      g = tappetino in gomma
      p = piatto e perno
      g = corpo del giradischi
La mia procedura per l'ascolto dei dischi prevede una passata con una spazzola con fibre di carbonio, una passata con un pistola zerowatt auto costruita e poi ....via con la musica.
Generalmente con l'uso della simil pistola, sento l'azione della stessa con il crepitio iniziale che poi diminuisce, fino a lasciare il disco "non carico". Adesso con la striscia di alluminio, il crepitio iniziale è quasi inavvertibile.

Gradirei un tuo parere sulla serietà ed efficacia di questa mia scoperta/invenzione (credo che nessuno ci abbia pensato finora) per una citazione nel "tempio".
Grazie per l'attenzione e ancora complimenti per il progetto TNT.
Dario Galante - E-mail: dune55@hotmail.com

LC
Caro Dario,
l'idea mi sembra buona ed ho solo pochi appunti da fare:

  1. I pesi in questione sono minimi ma si potrebbe avere uno sbilanciamento (squilibratura) del piatto in rotazione.
  2. La sriscia di alluminio crea una zona di appooggio sollevata da una parte e comunque limita il potere smorzante della gomma o del feltro del tappetino.
Invito tutti i volenterosi a sperimentarla. Io usai un sotto-tappeto in foglio d'alluminio sul mio primo giradischi, facciamo circa 20 anni fa, ma la tua idea del ripiegare un pezzo al di sopra del tappeto mi pare decisamente migliore.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Veri complimenti e surplus di cavo CAT5
Spett. Direttore di TNT,
le scrivo per complimentarmi seriamente e ovviamente ringraziare per aver allestito un sito tematico così esauriente, comunicazionale e UTILE al tempo stesso.
È altresì ammirevole il fatto che tutto ciò sia frutto di passione VERA e non vi sia alcuna guida o pressione commerciale. Grazie ancora e continuate così.
P.S.: per chi volesse dividere la spesa con me, ho un po' di UTILISSIMO cavo CAT 5 per la fabbricazione del MITICO FFRC (e variazioni sul tema). Risiedo nell'Alessandrino.
Saluti e Buon lavoro a tutti.
Paolo Maggiora - E-mail: maggiorapa@acktel.com

LC
Caro Paolo,
grazie per i complimenti sinceri e per la segnalazione. Ti faccio solo osservare che questo genere di messaggi sono più adatti per il nostro
gruppo di discussione dove spesso capita di leggere richieste in tal senso, tipo per dividere la spesa di una bobinona da 100 mt. di cavo Cat 5 o Screenflex o altro :-) Ti consiglio di unirti alla festa :-)
Ciao!
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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