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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Acustica ambientale e vicini di casa
  2. De Tweaking
  3. Punte ancora più economiche
  4. Consiglio su impianto Home Theater
  5. Esaurimento lente laser
  6. Il vecchio Pioneer PL 12
  7. Sistema economico
  8. Un faro!!!
  9. Disorientato in cerca di aiuto
Acustica ambientale e vicini di casa
Vi scrivo per la terza volta e di nuovo Vi faccio tutti i complimenti che meritate. Stavolta volevo chiederVi in maniera molto breve:
Volendo migliorare il + possibile l'acustica di una stanza solo x musica che ha solo una porta (e misura m.5x4, m.3 altezza) con due diffusori agli estremi di una lato corto ad un'altezza di circa 1.5-2 m., quali sono le soluzioni + pratiche ed economiche (tende, pannelli, quelle strutture in gommapiuma a triangoli)?
Il mio amico-rivenditore di hi-fi ha in negozio una stanza di ascolto con una piramide rovesciata appesa al soffitto. Serve?

Vi ringrazio fin d'ora della risposta e Vi saluto.
P.S.: il fine è quello di evitare risonanza e di far sentire meno possibile ai vicini.
Antonio Vasoin - E-mail: antvasoin@tin.it

LC
Caro Antonio,
se le tue casse stanno ad 1,5-2 metri di altezza non servirà assolutamente a NULLA trattare l'ambiente d'ascolto. Il risultato sarà un disastro comunque. La PRIMA cosa da fare è mettere le casse ad altezza d'uomo, poi possiamo parlare di acustica ambientale.
Per inciso, non c'è nessun sistema che possa evitare il disturbo ai vicini, ne' piramidi sul soffitto (che servono per corregge l'acustica, non per i vicini) ne' tombe fenicio-puniche sotto al pavimento, menhir sotto al divano o nuraghi sardi negli angoli della stanza. Niente di niente.
Il suono è una vibrazione meccanica che si propaga attraverso TUTTI i mezzi solidi, aria e pareti comprese. Mettere delle contropareti in cartongesso può aiutare un po', ma la spesa è ingente ed il risultato MINIMO. In ogni caso il suono si propagherebbe attraverso il pavimento, le porte ed il soffitto.
Un trattamento completo potrebbe persino rendere inascoltabile il suono DENTRO la stanza stessa. Non so se ti conviene.
E metti giù le casse!!!!! Non avrai mica preso modelli d'alta quota???? :-))))
Lucio Cadeddu

De Tweaking
Caro Lucio,
mi ritrovo qui a scriverti per chiederti dei consigli. Volevo intanto ringraziarti per aver contribuito ad avermi fatto avvicinare al mondo della Musica.
Poi essendo io uno "smanettone" ho letto con gran gusto i vari articoli sul tweaking e ne ho messi in pratica più di uno con un altro impianto. Il mio impianto odierno è costituito da:

  1. amplificatore Nad 3030 anni 70 esteticamente simile al nad 90.
  2. lettore cd teac cdp 1100 con cavo merlino cd e piedini antishock di upim devo ancora trattare lo chassis con sughero e blue-tac.
  3. casse b&w dm302 poggiate su colonnine prandini di mdf sempre attraverso i piedini upim.
  4. cavo di potenza per le casse star senza calza di rame più esterna.
  5. cavo di segnale shield fra cd e ampli.
La stanza in cui ascolto la musica è piccolina: 3 x 5 m. Ascolto musica elettronica, trip-hop, rock più o meno melodico, poco jazz. Ti volevo chiedere se, premesso che ho una più che discreta manualità nel tweaking e non sono nemmeno uno sprovveduto nell' elettronica, sia o meno il caso di rivestire l'interno delle casse di black-blob per diminuire le vibrazioni del mobile, rivestire di blue-tac i cestelli dei mid-woofer delle casse, "attaccare" i tweeter al pannello plastico frontale con del blue-tac, attaccare i mid-woofer al pannello plastico con gli antispifferi.
Rischio di compromettere irrimediabilmente l'ottimo equilibrio tonale di queste casse per qualche Hz in più nei bassi?
Ho inoltre intenzione di fare qualche modifica all'ampli NAD per cercare di rendere più profondo e meno opaco il suono. Vorrei cambiare i condensatori (per ora non gli elettrolitici ma quelli che sono più vicini agli stadi finali). Che tipo di condensatori mi consigli? Vanno bene quelli in poliestere? È il caso di cambiare i due grossi condensatori dell'alimentazione?
Inoltre vorrei anche cambiare il cavo dell'alimentazione; però c'è il seguente problema: il cavo si attacca direttamente in corrispondenza del tasto di accensione sul pannello frontale quindi se volessi metttere una vaschetta filtrata facendo un buco nel pannello posteriore dovrei comunque mantenere quella trentina di centimetri di cavo fra il tasto di accensione e il pannello posteriore.
Se anche mettessi il cavo "più figo del mondo" fra vaschetta e spina della corrente al muro, tutto il lavoro sarebbe vanificato da quei trenta cm che ci sono fra vaschetta e tasto di accensione?
Qual'è l'ordine cronologico migliore per fare tutte queste modifiche?
C'è qualche altra modifica che non ho menzionato?

Nel frattempo sono riuscito ad ottenere gli schemi dei circuiti del nad 3030. Sono stati molto cortesi alla definitiveaudio di roma. Ho peraltro il progetto di eliminare i selettori dei toni, loudness, etc.
L'impianto è collegato alla spina della corrente tramite una ciabatta filtrata. Ho messo nella base delle colonnine poggia casse le viti come punte e le monete da 100 lire con sotto i feltrini.
Inoltre sto notando che il suono dei bassi è, come ho letto su alcune recensioni riguardo le casse dm302 sul sito di audioreview, fangoso.
Forse non sono abituato alle casse bass-reflex (prima avevo delle ar12, mi sembra, bookshelf degli anni 70-80), sento i bassi più profondi come se fossero soffiati, non precisi.
C'è inoltre un generale piattume scenico, ma forse pretendo troppo da ciò che ho. Di chi sarà la colpa?
Ti ringrazio anticipatamente,
P.S. Spero di non aver messo troppa carne al fuoco.
Giovanni Leggio - E-mail: tartasuga@tin.it

LC
Caro Giovanni,
se pensi che fino a pochi anni fa ero un convinto vegetariano....beh si, hai messo decisamente troppa carne al fuoco :-)))))
A parte gli scherzi, cercherò di sintetizzare. Benissimo tutti gli interventi sui diffusori, TRANNE quello della modifica del materiale assorbente all'interno, unico intervento fattibile ma CUM GRANO SALIS ovvero verificando eventuali differenze con orecchio molto attento. Certi interventi "bituminosi" sono irreversibili.
Gli altri interventi portano sempre a dei piccoli ma significativi miglioramenti, a patto di fare tutto come si deve.
Per ripulire il basso puoi provare a mettere delle punte tra diffusore e stand, anzichè i piedini Upim.
Per il NAD, io lascerei perdere la sostituzione dei condensatori, a fare le cose per bene ci spendi non poco ed il risultato potrebbe non essere poi così gratificante. Quelli di alimentazione si potrebbero sostituire perchè magari hanno qualche anno di troppo sulle spalle (forse, eh) ma terrei tutto su specifiche e materiali originali. Puoi stravolgerlo, ma non so se ne vale la pena.
Se vuoi un suono più aperto, cambia i cavi delle casse con i nostri
FFRC oppure i Triple T basati entrambi su ottimo materiale Cat 5.
Il cavo d'alimentazione, invece, cerca di sostituirlo interamente, sin dove puoi arrivare. Non c'è bisogno della vaschetta IEC, fai passare il nuovo cavo all'interno e saldalo al posto del vecchio. È la soluzione migliore nel tuo caso.
Per il "piattume scenico" non so che dirti. Certo che non puoi pretendere troppo da componenti entry-level. Il Teac ha un'immagine accettabile ma non è certo un lettore di alta gamma.
Altri interventi? Acustica ambientale (coi nostri Stylos e, quando sarà, un nuovo lettore CD ed un nuovo ampli. Per il lettore CD stai sintonizzato su queste frequenze, sto preparando qualcosa di nuovo.
Spero di esserti stato utile
Lucio Cadeddu

Punte ancora più economiche
Ciao Stefano,
dopo aver appurato che è difficile bucare le monete con un semplice trapano, per risparmiare tempo e soldi (!) ho sostituito le 50 lire bucate con rondelle di pari spessore e con fori di 4 mm. Son già pronte e costano meno!
Grazie per il tuo prezioso contributo all'autocostruzione... se non ci fosse stato TNT ancora mi chiederei perchè il mio impianto non suona come vorrei!
Alessandro - E-mail: alep@intranet-team.it

SM
Grazie all'idea di Alessandro, i nostri sottoconi, oltre ad essere sempre più "supereconomici", diventano anche davvero "supersemplici" da realizzare... :-)
Complimenti quindi per l'idea, che veicolo a tutti i lettori di TNT Audio tramite questa stessa rubrica!
Stefano Monteferri

Consiglio su impianto Home Theater
Egregio direttore,
conosco da poco il vostro sito che mi è sembrato molto competente ed esaustivo, ma soprattutto diretto e senza influenze commerciali.
Il mio impianto attualmente è composto da:

Volendo partire da questa base, che dal punto di vista musicale mi soddisfa abbastanza, mi è stato consigliato un pre-amplificato Micromega Minium AVP per comandare i futuri canali posteriori e centrale.
Tenendo presente la mia stanza d'ascolto di 5x4m, pavimento in marmo, tenda sull'unica finestra laterale, diffusori posizionati a 40cm dalla parete e ad 1,90m l'uno dall'altro, sarei felice di: Distinti saluti
Andrea - E-mail: andray@libero.it

LC
Caro Andrea,
il consiglio che ti è stato dato è ottimo perchè, in un colpo solo, prendi decoder ed amplificatore per i canali posteriori ed il centrale. Non sono molti gli apparecchi che fanno questo, anzi, mi risulta che sia l'unico dotato di AC-3, gli altri utilizzano ancora il vecchio Dolby ProLogic.
Ottima scelta, quindi. Mi risulta però che il prezzo di listino sia di 2.200.000 quindi credo che te lo possano vendere anche a qualcosina in meno.
Per i diffusori centrale e posteriori la scelta è ampia e limitata solo dal budget a tua disposizione. Volendo puoi restare "in casa" acquistando centrale e surround della stessa AudioPro, come i tuoi frontali. Ci sono diversi modelli per una cifra intorno al milione/milione-e-mezzo per i tre pezzi. Ma le alternative possibili sono tante, visto il buon consiglio che hai ricevuto (immagino da un negoziante) fatti consigliare anche per i diffusori, non è detto che il materiale AudioPro sia di facile reperibilità.
Cerca, per quanto possibile, di acquistare i diffusori posteriori e centrale della stessa marca e di non rispoarmiare troppo sulla qualità, pena un decadimento intollerabile della qualità -importantissima!!!- dei dialoghi.
Spero di esserti stato utile.
Lucio Cadeddu

Esaurimento lente laser
Caro Lucio,
scusa se ti sarà arrivata una e-mail vuota ma sono come avrai potuto capire alle prime armi, pensa io ho acquistato un computer per poter guardare con tutta tranquillità TNT, che ho scoperto un giorno mentre navigavo con il computer del mio ufficio, e da allora per me è stato assulutamente necessario procurarmi i mezzi per entrare in contatto con te e tutti gli appassionati che fanno parte della ML.
Passo adesso a chiederti quanto mi interessa, sono in possesso da qualche anno di un cdplayer sony 791 apparecchio che mi soddisfa nonostante l'età, ho dovuto a causa della mancanza di riconoscimento delle tracce, sostituire il laser al suddetto, ed ho scoperto con mia grande soddisfazione che l'apparecchio riconsegnatomi dal riparatore, ora suona in modo veramente eccezionale, vero è che in questi giorni ho usufruito di un cd portatile di mia figlia (Technics), il quale con i suoi cavetti ha oltraggiato il mio modestissimo Creek 4040S3.
Vorrei capire visto che il laser si esaurisce come una normale lampadina, e naturale pensare che con esso si esaurisce anche la qualità di segnale che può fornire, quindi come si fa a dire che un apparecchio suoni bene anche se ha un certo numero di ore di servizio sulle spalle?
È secondo te o secondo gli altri amici che ci leggono possibile che l'apparecchio (cd player) fornisca indipendentemente dalla sua qualità un suono differente in rapporto al numero degli anni d'uso?
Scusatemi se la domanda non vi sembrerà tecnicamente molto interessante ma penso che questo dubbio me lo possiate risolvere ...in famiglia.
Un ciao a tutti :-))))
Cordialmente,
Vincenzo Schiavone - E-mail: vischi52@yahoo.it

LC
Caro Vincenzo,
questa tua lettera sembrava indirizzata a tutta la ML di TNT-Audio (tntaudio@egroups.com) invece l'hai spedita solo a me. Nessun problema.
Non so dirti se il laser esaurito possa causare peggioramenti nel suono, certo è che qualsiasi causa che renda la lettura dei dischetti più difficoltosa genera un intervento più pesante dei meccanismi di correzione degli errori e di conseguenza un superlavoro di tutto il sistema. In questo caso mi sembra più plausibile però che l'assuefazione al Technics portatile abbia causato quella sensazione di suono "migliore".
Non ho mai notato un invecchiamento di prestazioni nei vari lettori CD che ho usato in questi anni. Può essere che l'orecchio si abitui a poco a poco, quindi non posso affermarlo con certezza.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Il vecchio Pioneer PL 12
Egregio Sig. Cadeddu
mi chiamo Davide e le scrivo dalla provincia di Pavia. Le racconterò in breve la mia storia di audiofilo. Dopo aver passato adolescenza e post adolescenza ad ascoltare ore ed ore di musica (prevalentemente Pop Rock dai Beatles, anzi dagli Allman Brothers a Zappa) attraverso i circuiti di un compattone anni 70 della Philips (quelli "orizzontali" per capirci), decisi più o meno lo scorso anno di dotare i miei Lp (300 circa) di una "voce" quantomeno decente.
Un primo passo su consiglio di un conoscente, furono un paio di casse Chario Syntar 100 (pagate in un Media Store 400.000) ed un ampli "occasione" della Pioneer ultraeconmico (200.000 più o meno).
Un giradischi Technics di scarso valore preso in prestito da un amico ed un lettore cd portatile (???!!!) Sony completarono questo mio primo tentativo di alta fedeltà. Poi venne TNT, con quel suo articolo su come scegliere il giradischi, il lampo da parte mia di un vecchio giradischi abbandonato nella cantina di mio cognato.
Tale "oggetto" senza cinghia e senza testina, si rivelò essere nientemeno che il mitico Pioneer PL 12. La voglia di riesumarlo mi spinse così a metter piede nell'unico negozio di alta fedeltà della provincia (ben diverso dai vari Media Stores in cui la competenza dei commessi è una chimera) con il mio PL 12 in braccio, e tanta curiosità.
Oggi dopo un anno di grandi acquisti (grazie anche ad un regalo di laurea nel mezzo) mi ritrovo con un paio di fiammanti SONUS FABER CONCERTINO, un affidabile AUDIO ANALOGUE PUCCINI, un A.A PAGANINI per ascoltare le cose più recenti (ritengo un dovere ascoltare in analogico ciò che fu concepito per l'analogico), ed il vecchio intramontabile PL 12 con una puntina STANTON 500 EE MK II.

Nella speranza di poter leggere un giorno un articolo sul PL 12 (ricorda?) le chiedo ora qualche consiglio anticipatamente. Volendo affinare le potenzialità del suddetto giradischi su quali componenti conviene intervenire?
Cavi di alimentazione e di segnale forse? Il braccio? In secondo luogo, un investimento in qualcosa di più recente Rega, Thorens o altro (comunque sotto i due milioni testina compresa) permetterebbe un reale salto di qualità?
La difficoltà nel provare questa o quella testina (poichè si usurano) o questo o quel giradischi (scarso assortimento) ovunque mi rivolga mi spingono ad avere forti dubbi sul da farsi.
Le chiedo cortesemente un consiglio oltre a complimentarmi con lei ed i suoi collaboratori per la splendida rivista cui avete dato vita.
Con i migliori saluti
Davide M - E-mail: mardavid@libero.it

LC
Caro Davide,
l'articolo sul PL 12 è stato accantonato per l'impossibilità di reperire un tale giradischi ad un prezzo decente (diciamo 50 mila?) ed in buone condizioni. Ma non demordo.
Certo che puoi intervenire sul cablaggio, il tappetino, l'insonorizzazione e...una nuova testina. Sono tutti interventi abbastanza economici che permettono di ottenere qualcosa in più. Per un'idea prova a vedere la sessione di modifiche del
Garrard Zero 100 SB e ruba qualche idea.
Una testina sotto le 100.000 potrebbe essere una Grado o una Shure.
Se ancora insoddisfatto certo che un Thorens o un Rega sarebbero capaci di ben altre prestazioni rispetto al simpatico PL 12. Il salto di qualità sarebbe forte e sensibile.
Però prima prova a vedere cosa riesce ancora a dare il PL 12.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Sistema economico
Carissimo direttore,
mi chiamo Luca e sono un grande appassionato di hi-fi e, ancor più, di buona musica. Ho da poco scoperto la vostra rivista digitale e non posso che applaudire alla splendida iniziativa.
Ora ti scrivo per chiederti consiglio nella scelta di una abbinata ampli integrato - sistema di diffusori per musicare una piccola stanza dalla forma assai bizzarra 6*2,5 m.
Per le sorgenti almeno inizialmente riciclerò pezzi del mio passato. Il budget è piuttosto contenuto (1 milione, max 1,2).
Per l'amplificazione, anche per affetto verso un altro vecchio ampli della casa inglese che uso nella casa in montagna, sarei orientato verso il Rotel 931 (anche se ho visto che sul sito della casa inglese è già stato sostituito dal 932...). Mi sapresti indicare qualche concorrente da te preferito...(Proton? Marantz? Denon?).
Per le casse, più che altro per averne letto un gran bene, sarei spinto verso le Indiana line arbour 5.4 o per le Wharfedele diamond 7.2. Me ne diresti altre?
Con il budget che ti ho detto, e ti prego di sbilanciarti, tu quale accoppiata finiresti per comprare?
Ti prego inoltre di indicarmi i cavi di segnale e quelli di potenza con il miglior rapporto qualità prezzo per un impianto con queste caratteristiche.
Ringraziandoti in anticipo e augurandoti buona estate,
Cordialmente,
Luca Avogadro - sahira@comm2000.it

LC
Caro Luca,
la scelta del Rotel 931 è ottima e visto che di fatto sta per essere sostituito non è escluso che lo riesca a prendere per un prezzo particolarmente conveniente.
Per le casse il discorso si fa più complesso e ti consiglio caldamente (viste anche le temperature da queste parti) di non fidarti di ciò che leggi e di andare a verificare di persona.
In quella fascia di prezzo le alternative sono tante e tutte stracitate su questa stessa rubrica: Kef serie Coda, Chario serie Syntar, Infinity, Mission serie 700 e così via. Molto dipende dal tuo gusto personale, il mio ha poca importanza.
Mi chiedi di sbilanciarmi ma non ritengo sia questo l'approccio giusto ad una scelta così personale come quella dell'HiFi. Una rosa di candidati credo sia il massimo che possa darti ed è quello che ho fatto, poi ci devi mettere del tuo, andando ad ascoltare, provare, giudicare con le tue orecchie.
Per i cavi, infine, ti consiglio di autocostruirteli, in considerazione del budget complessivo stanziato, il fai-da-te è la soluzione più conveniente in assoluto. Nella nostra rubrica
Tempio del Tweaking trovi tante proposte dalle più elementari a quelle più omplesse. Non è necessario sapere niente ne' di elettronica, ne' di ingegneria, ne' occorre saper saldare.
Se vuoi, non appena ti sei fatto un'idea più precisa avendo ascoltato qualche cassa, riscrivimi pure così vediamo di discutere la decisione finale.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Un faro!!!
Ciao Lucio da Michele di Roma!!
C'è bisogno degli ennesimi complimenti all'ottima Tnt? No? E allora non te lifaccio!
Non so quante volte ti sei sentito fare delle domande tipo quelle che ti sto per fare, ma ho bisogno di un faro che mi guidi nel mare dell'hi-fi!!
L'unica cosa che ho per certo è un lettore Marantz cd5000 e una stanza 3,5 x 4,5. La mia musica preferita è classica, sopratutto vocale e organistica.
Sto cercando un'accoppiata ampli-diffusori a torre che mi diano un suono dolce e vellutato e una buona estensione verso il basso (è troppo?). Il budget totale è di 2,3 milioni.
Il Puccini potrebbe andar bene, ma leggo su Tnt che è un po' carente sui bassi, allora vado sulle valvole? Ma per quella cifra devo limitare troppo la scelta dei diffusori ... Leggo in passate edizioni della posta che consigliavi le Kef Coda 10 e le Triangle Zephyr.
Tu mi dirai: prova, ascolta e acquista! Giusto, ma da dove parto? Prendo prima l'ampli o i diffusori?
Non posso mica provare tutte le accoppiate possibili, no? Aiutami a ridurre qualche grado di libertà!!
Aiiiiiuuuutoooooo !!!!!!!
Michele - E-mail: thulsa@katamail.com>

LC
Caro Michele,
come ho sempre detto e ripetuto fino alla nausea (mia e vostra) la cosa più sensata è partire dalla scelta delle casse, in quanto sono l'anello della catena più caratterizzante il suono dell'impianto e più difficile da inserire in ambiente.
L'ampli, in fondo, si riesce sempre ad adattarlo al resto dell'impianto.
Le casse a torre che hai citato vanno bene (oddio, le Triangle proprio vellutate non sono), però dovresti ascoltarle, magari insieme a qualche altra alternativa (sempre le solite, in fondo). Una volta decisa la cassa, l'ampli vien da sè, potrai sceglierlo ascoltando con attenzione diversi modelli a confronto, collegati alle tue casse. Non c'è bisogno di ascoltare tutte le accoppiate possibili, limitati a due coppie di casse e due/tre amplificatori. Se puoi, scegli casse e poi ampli nello stesso negozio: potresti risparmiare qualcosa e conquistarti la preziosa fiducia del negoziante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Disorientato in cerca di aiuto
Gentile Direttore,
sono un appassionato di musica classica (ascolto prevalentemente questa, per lo più a volume medio-alto, ormai solo su cd, ma spesso su esecuzioni d'epoca rimasterizzate) che dopo molti anni (una quindicina, ad eccezione del lettore cd, che ha circa 8 anni) e molti dubbi avrebbe deciso di sostituire CD PLAYER (quello attuale è un TEAC CD P3100 1 bit Dac) AMPLI (integrato SANSUI AU X 201) DIFFUSORI (CELESTION DITTON 250) CAVETTI (quelli normali in dotazione), avendo a disposizione un budget complessivo che potrebbe andare dai 4 ai 6 milioni, e che spero mi confortiate circa la sua idoneità a dare una resa sonora molto migliore di quella attuale.

Preferirei stare più vicino al limite inferiore, ma se la differenza ulteriore si dovesse SENTIRE davvero molto, nonostante le difficoltà dell'ambiente d'ascolto ..... L'ambiente d'ascolto, appunto :

Leggendo qualche rivista ed interpellando dei negozianti (ma purtroppo con pochi ascolti: nella mia città non ci sono negozi veramente ben forniti, e la mia disponibilità di tempo è per lo più concentrata nella domenica e la sera), sono riuscito a .... confondermi le già poche idee che avevo.

Ciò nonostante ho cercato di individuare alcuni prodotti, anche di fasce di prezzo diverse, confidando che possiate aiutarmi a ritrovare la bussola, e definire alcune combinazioni equilibrate, evitando magari di spendere troppo per un prodotto che non fa "la differenza sensibile all'ascolto" in un componente, a vantaggio caso mai di un altro, così da ottimizzare la scelta. Ovviamente sono aperto anche a consigli su alternative ai prodotti che vado ad indicare :

Mi scuso per la lunghezza della lettera, e nel ringraziarLa per l'eventuale risposta che vorrà darmi, le faccio intanto i complimenti per la rivista in web, davvero eccezionale.
Alessandro Marchetti - E-mail: bruni58@iol.it

LC
Caro Alessandro,
fortunatamente hai a disposizione una alternativa per il posizionamento delle casse. Se tutto fosse dovuto restare come ora, ti avrei sconsigliato di acquistare nuovi apparecchi, destinando il budget all'acquisto di dischi.
Quindi, bene le casse a pavimento nella posizione da te indicata.
Per evitare la spesa degli stands io vedrei bene delle torri da pavimento non troppo ingombranti, anche tenendo conto della loro distanza relativa. Bene quindi le Opera (non solo le Pavarotti, ma anche le Terza, le Platea e le Super Pavarotti) oppure, con una spesa appena più alta, le Sonus Faber Concerto Gran Piano (peraltro stupendamente rifinite), qualche modello da pavimento dela Chario, tanto per restare in Italia.
Per l'amplificazione la scelta è più semplice e ti potresti accontentare (si fa per dire) anche di un buon integrato. L'Arcam andrebbe benissimo, ma anche il Rotel 972 recentemente recensito qui su TNT-Audio.
Il lettore CD è ancora più semplice da scegliere, i modelli citati sono tutti degli ottimi acquisti (le differenze si fanno sfumate) e sarà da scegliere dopo aver deciso per l'ampli, magari prendendo un modello della stessa marca.
Per i cavi rivolgiti a marchi ben noti e facilmente reperibili quali Monster Cable, Audioquest, MIT, Van den Hul, Supra. La strada dell'autocostruzione è comunque ben più conveniente specie se si tratta di lunghezze importanti come quella che dovrai usare tu.
Come scritto nella lettera precedente, costruirsi un cavo è davvero alla portata di tutti, non c'è bisogno di saldare ne' di saper fare chissà che.
Spero di esserti stato utile, fammi sapere.
Lucio Cadeddu

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