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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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  1. Impianto con Allison One
  2. Appartamento per impianto HiFi
  3. Nuovi diffusori con 3000 €
  4. Re: Downgrade --> Upgrade
  5. Alta Fedeltà e bimbi
  6. Piccoli diffusori
  7. Re: Troppi bassi
  8. Vinile moderno
  9. Incrocio subwoofer
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Impianto con Allison One
Gentile direttore, seguo da anni, di tanto in tanto (quando la passione audio mi riprende come una febbre malarica), la sua rubrica e mi diverto tantissimo, nel leggere le richieste più strane di noi lettori, la sua disponibilità e anche le sue risposte a volte dure, a volte prodighe di consigli, sempre utili. Grazie veramente!
Oggi tocca a me chiedere un aiuto. Ho un secondo impianto hifi (non la tedio con il primo) da organizzare. La stanza ha una superficie di 40mq, altezza 2.90 e tetto in legno (invio una piantina).
Preciso che sono appassionato di musica (rock, pop, classica) e un po' meno audiofilo, e che cerco un usato per spendere il meno possibile compatibilmente con un suono decente. Non sono un fanatico della musica pompata, ma ascolto volentieri quando posso la musica a medio volume.
Base di partenza del mio impianto sono le casse Allison One di cui non ho intenzione di disfarmi, e che per l'ampiezza e distanza della stanza ritengo adatte (sono state riconate, sono perfettamente in ordine), ho un lettore dvd che però ha buone capacità audio (nad 585T). Sto cercando un amplificatore che sorregga le casse e sia compatibile con il lettore, ho a disposizione 500-600 euro (cavi a parte).
Avevo pensato tra quelli che ho trovato ad un NAD 370 o 372, oppure un Musical Fidelity a3.5. Scarterei l'ipotesi di un vintage, a meno che non mi consigli lei cosa (tipo Sansui serie 9xxx?, Marantz, ho già un 2252b, ma credo non ce la faccia con le Allison One e poi non mi entusiasma se non per l'estetica), anche se ho la possibilità di metterli a posto grazie ad una persona di fiducia molto bravo.
Non ho la possibilità di ascoltare questi componenti perchè sono lontano da quella casa e ci andrò molto più avanti. Lo so che si adirerà per questo ma io le chiedo veramente un aiuto. Quale amplificatore tra quelli citati o altri potrei cercare per quel prezzo? Potrebbe darmi una rosa di candidati che non facciano a botte con i miei componenti?
Colgo l'occasione per salutarla e ringraziarla ancora.
P.S. Le casse vanno nel soggiorno dove è indicato il mobile porta tv, a distanza di circa 2.50-2.70metri tra loro. Il divano è posto a circa 5.70 metri. La stanza è di circa 40mq e c'è un camino che separa la zona soggiorno dalla sala pranzo (ma è un'unica stanza).
Stefano - E-mail: stefigraf64 (at) yahoo.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Stefano,
l'istinto mi suggerirebbe di abbinare alle belle One un amplificatore della stessa classe e degli stessi anni ma, trattandosi di un secondo impianto, immagino utilizzato saltuariamente, preferirei evitarti le continue seccature di contatti e selettori che si ossidano per il poco utilizzo. In ogni caso un impianto storicamente e filologicamente corretto non dovrebbe usare un lettore DVD come sorgente, semmai un giradischi di quegli anni. Di conseguenza pensare a un'amplificazione moderna non sarebbe un delitto, visto che già la sorgente non è coeva dei diffusori!
Il tuo Marantz potrebbe anche farcela a pilotare le Allison, ma comunque dovresti spenderci un po' per restaurarlo a dovere, alla fine il gioco non vale la candela. Pertanto, vista la sorgente NAD non avrei niente in contrario all'acquisto di un integrato della stessa marca, magari proprio un 372 che dovrebbe avere tutta l'energia necessaria per le difficili Allison One. Piuttosto, ricorda che le One erano state progettate per funzionare a ridosso della parete posteriore, se le tenessi distanziate, come sembra obbligatorio dalla pianta che mi hai inviato, il funzionamento non sarebbe ideale.
Vedi se riesci a recuperare una porzione di parete libera cui appoggiare le schiene delle tue One.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Appartamento per impianto HiFi
Buonasera caro Dott. Cadeddu,
le dò del caro sin dalla prima email che le scrivo non per confidenza che non ho, perché purtroppo non ci conosciamo, né per i soliti sterili convenevoli ma piuttosto come segno di gratitudine: con la sua rivista ha dato un supporto incredibile a un recente "malato" dell'hifi quale sono, essendo meno di un anno che mi diletto in questo hobby.
Sono "nato" grazie a un amico audiofilo, ma cresciuto grazie al suo sito e il mio battesimo è stato l'acquisto del gioiellino chiamato Trends Audio TA 10.1 che mi ha fatto scoprire il concetto di "scena sonora", fino ad allora sconosciuto.
Bando alle chiacchiere, grazie al suo sito e ai vari forum che si trovano in rete (in primis www.tforumhifi.com per chi come me pensa che non serva un impianto da 30000 euro per essere felici, se ci son problemi può pure tagliare il riferimento) sono giunto ad avere questo impianto per musica liquida:

Tutti i cavi di alimentazione e di potenza sono autocostruiti, così come il tavolino Flexy e gli stands Ernesto, seguendo i vostri progetti, economici e piuttosto divertenti (e se un hobby non ci diverte...). Se gradisce delle immagini, mi dica pure che potrei mandargliele.
Le scrivo per porle pochi quesiti:
  1. Non so se ha provato i componenti della mia "catena" audio, ma sebbene io sia generalmente soddisfatto delle mie Indiana Line, sto pensando di passare a dei diffusori più pretenziosi. Per farle capire i miei gusti, sebbene mi piaccia molto il rock, sono piuttosto onnivoro in fatto di musica: passo dal rock progressive a quello più duro; dal cantautorato più minimalista al mio genere preferito, ovvero quel rock più raffinato e "cervellotico" (Marillion, Pink Floyd, Radiohead e molti altri) senza escludere jazz e un po' di classica.
    Avevo iniziato con delle Klipsch RB-51 e un Trends Audio, perché mi piaceva il suono aperto delle americane, ma poi ho scoperto di apprezzare di più le Arbour, per la loro maggior versatilità ed equilibrio, nonchè dolcezza. Ecco, le Arbour mi piacciono, soprattutto dopo un bel po' di accorgimenti sulla disposizione e grazie a qualche punta in più, ma vorrei chiederle un consiglio su quali marchi orientarmi (ed ascoltare, come lei insegna) per provare un upgrade in questa direzione.
    Budget sui 500-600 euro e considero seriamente anche l'usato. Le dico inoltre che suonerebbero in una stanza enorme (40 mq, per questo ho il Dune al posto del Trends, che però non venderò MAI) ma in un futuro prossimo quasi sicuramente ne avrò una molto più piccola.
    Non le nascondo che nonostante mi piaccia l'impostazione di Indiana Line, a volte rimpiango un pelo l'apertura e il dettaglio sugli alti delle Klipsch, sebbene fossero un po' troppo frizzanti per i miei gusti. Troverò mai la perfetta via di mezzo? Per me sono fondamentali ariosità, scena sonora, equilibrio, dettaglio ma non a discapito della dolcezza del suono. Da quel che sento, forse Kef o Wharfedale potrebbero avere un'impostazione come quella che cerco ma non ho ancora avuto modo di ascoltarle.
  2. Ccome le dicevo i miei cavi di alimentazione sono autocostruiti. Sono riuscito a trovare del Pirelli Screenflex S2 da 2x1,5mmq e ho realizzato degli stupendi TTS. Vorrei però provare degli altri progetti tra i quali il Merlino. In una mail pubblicata consigliava di usare dei cavi della Berica. Ho quindi trovato un 3x1,5mmq, modello FR20HH2R (esattamente come lo screenflex della Pirelli da lei sempre citato). In teoria sarebbe adatto al Merlino, ma dal sito (qui http://www.bericacavi.com/site/index.php?option=com_content&view=article&id=37&Itemid=6) leggo : "Cavi per segnalamento e comando schermati". Significa quindi che non sarebbero adatti per i nostri impianti hifi? Perché altrimenti non saprei a quale si fosse riferito, in quella email... Io non mi intendo di impiantistica elettrica, ma magari questo cavo potrebbe essere comunque adeguato, che ne pensa?
  3. Le accennavo di sopra che probabilmente avrò una stanza più piccola in futuro, questo perché sto cercando casa per andare a vivere da solo e dubito seriamente che potrò permettermi una stanza così grande (che implica casa grande :D).
    Volevo porle quindi un quesito forse insolito: visto che l'unica soluzione a portata di tasche sembra il classico appartamento, quali soluzione dovrebbe preferire l'audiofilo in cerca della casa audiofila per non diventare l'audiofilo in guerra con il vicinato?
    Escludendo soluzioni piuttosto fortunate, come case con garage sotto e uffici sopra o vicinati particolarmente tolleranti, chi soffre di più la nostra passione? Quelli che stanno di sopra? O quelli di sotto? Per non parlare di chi sta di lato, ma lì forse si può sperare un po' di più nel non aver nessuno. Questo quesito potrebbe anche divertirla, ma le assicuro che è un parametro fondamentale per la mia scelta :) Leggendo in giro per il forum vedo che lei dice che sia praticamente impossibile isolare il vicinato, ma forse ci sono situazioni più critiche o meno, da valutare PRIMA e non quando ormai è troppo tardi :)
La ringrazio per la pazienza che avrà nel rispondermi, sperando di non essere stato troppo prolisso. Ci tenevo però a darle più informazioni utili possibili, come lei giustamente raccomanda. Le auguro buone feste, visto che siamo vicinissimi!
Un saluto,
Michele - E-mail: mik.bordi (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
visto che sei in procinto di cambiare casa, ti consiglio di evitare qualunque acquisto duante questa fase di transizione. Quando avrai la nuova sala d'ascolto potrai rivalutare il suono del tuo impianto (che cambierà, e non di poco) ed eventualmente riconsiderare la sostituzione dei diffusori alla luce del nuovo equilibrio. Quindi, per ora, portafoglio ben stretto e avanti con la ricerca della casa. È la prima volta che qualcuno mi chiede come scegliere la casa in base all'impianto, in genere accade il contrario. Comunque sia, siccome è un problema che mi sono posto io stesso, mi permetto di fare alcune osservazioni, forse banali.
La soluzione migliore, per ascoltare Musica, è la casa singola, su questo credo che non ci siano dubbi. Dovendo per forza optare per l'appartamento, cerca, se possibile, di prenderne uno che abbia una stanzetta, anche molto piccola, da adibire a studio/sala da Musica. L'impianto nel salone/soggiorno, specie se non si abita da soli, è un grosso problema: va a finire che la maggior parte delle volte resta spento. Insomma, la stanza dedicata ci vuole, sia per ragioni di eventuale e pacifica convivenza, sia perché la si può arredare in funzione dell'acustica, parametro che influenza il risultato finale di almeno un buon 50%.
Per quanto riguarda i rumori molesti considera che le onde sonore viaggiano attraverso i solidi e attraverso l'aria, solo nel vuoto non si propagano :-)
A questo punto, meglio minimizzare il numero di confinanti, ad esempio optando per l'attico :-) o per il primo piano (nessuno sotto, per capirci). In tutte le altre situazioni...si crea fastdio, non c'è niente da fare. Certo, anche il tipo di condominio è importante: uno stabile abitato da molte persone anziane sarà, logicamente, meno tollerante di uno con prevalenza di coppie giovani...a patto però che queste ultime non abbiano figli piccoli, perché in tal caso la tolleranza diventa nuovamente e pericolosamente vicina allo zero :-)
Prendi anche visione del regolamento di condominio per valutare quale sia la fascia oraria nella quale si può fare più rumore. Ci sono differenze da condominio a condominio!
Più in generale, ma comprendo che questo sia un aspetto estremamente variabile da persona a persona, ritengo preferibile farsi qualche km di più in auto per recarsi al lavoro, piuttosto che vivere imprigionati in alveari, sempre col coltello tra i denti, con un occhio alla manopola del volume e con l'impossibilità di ascoltare la nostra Musica all'ora che più ci aggrada. All'inizio sembra una piccola rinuncia, dopo qualche anno diventa una situazione insostenibile. È una libertà che, a mio parere, migliora la qualità della vita di un fattore 10X.
Infine, ti rispondo sulla questione dei cavi d'alimentazione: i cavi schermati sono spesso indicati come control cable o cavi di controllo. Stai tranquillo, in genere sono testati per voltaggi ben superiori ai 230 V che devono trasportare quando usati come base per i nostri cavi d'alimentazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 3000 €
Gentile Direttore,
Mi chiamo Pietro e approfitto della sua grande esperienza per avere un consiglio su quali diffusori da pavimento sostituire alle mie Sonus Faber Concertino Home.
La ragione è strettamente legata alla musica che normalmente ascolto. Sono infatti un appassionato di jazz e di musica classica, e le gloriose Concertino, per quanto molto affidabili nelle esecuzioni jazzistiche e cameristiche, non restituiscono le profondità e le complessità tipiche della musica sinfonica. In più, gli ultimi acquisti da me fatti non sembrano compatibili con i miei altoparlanti. Attualmente il mio impianto è composto da:

L'ambiente d'ascolto è il mio studio, perfettamente quadrato (m 5 x5), anche se l'arredamento e i tendaggi lo rendono sufficientemente irregolare, tanto da permettere un ascolto molto soddisfacente. I diffusori distano c.ca cm 30 dalla parete. L'amplificatore in mio possesso mi sembra sufficientemente neutro e flessibile per diversi tipi di altoparlanti, anche dai caratteri molto diversi, come le Tannoy serie Prestige, che trovo frequentemente nel mercato dell'usato, o le elettrostatiche della Martin Logan. Il mio budget si attesta intorno ai 2000 - 3000 euro.
Resto in attesa di una sua gradita risposta e Le invio distinti saluti.
Pietro - E-mail: pincontri (at) libero.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Pietro,
in effetti, al momento attuale, le Concertino rappresentano un bel collo di bottiglia per le prestazioni del resto dell'impianto. Inoltre, viste le dimensioni dell'ambiente, mi paiono assolutamente sottodimensionate soprattutto per ascolti impegnativi di musica sinfonica o rock energico.
Non è facile indicarti UNA soluzione poiché non specifichi quali siano le tue reali esigenze e aspettative. Certamente un diffusore da pavimento di buon livello è quasi obbligatorio, ma bisognerebbe capire che tipo di timbrica tu vada cercando. Potresti voler confermare l'impostazione attuale Sonus Faber oppure virare verso impostazioni più aperte e trasparenti. Mi parli di Martin Logan, sembreresti dunque aperto anche a questo tipo di impostazione. A me i diffusori Martin Logan sono sempre piaciuti, anche se gli ibridi (pannello/dinamico) hanno sempre avuto qualche problema d'integrazione tra il basso e il resto della gamma audio. Vedi se riesci ad ascoltarli, dovresti farti un'idea più precisa. Certamente più classico e meno problematico sarebbe l'approccio Tannoy ma la cifra a disposizione temo ti consenta soltanto qualcosa di usato (che tu mi pare non escluda). Le Stirling, ad esempio, hanno un listino intorno ai 4000 €. Inserisci nella lista dei desiderata anche qualche modello della serie Response di ProAC (nuova o vecchia), credo potrebbe piacerti. Più nell'ottica di un'impostazione maggiormente aperta valuterei anche qualche modello Thiel.
Vorrei, infine, metterti in guardia su qualche problema che quasi certamente un qualunque diffusore da pavimento ti causerà: l'ambiente è quadrato, un diffusore con una gamma bassa profonda e generosa (sconosciuta alle Concertino) metterà in eccitazione più di un'onda stazionaria. Tieniti pronto a qualche rimbombo di troppo. Per quanto l'acustica della sala possa essere curata, la geometria delle pareti è quella e non si può cambiare. Cura con attenzione il posizionamento, i 30 cm di distanza dalla parete posteriore potrebbero essere un bel problema (ulteriore rinforzo dei bassi).
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Re: Downgrade --> Upgrade
Buongiorno Lucio, volevo ringraziarti per avermi risposto nell'
ultima edizione della posta di TnT...se ricordi ti avevo chiesto un consiglio su delle Diapason Prelude che ora si stanno "ambientando" felicemente nel mio salotto (felicemente per me, soprattutto, sono MAGNIFICHE!!).
Il caso ha voluto che contemporaneamente alle Diapason un mio amico mi portasse in prova un ampli Mission Cyrus III con PSX-R, inutilizzato a casa sua da circa 4 anni. Mi ci è voluto un po', il mio Trends TA10.2se si è rivelato uno sfidante all'altezza nonostante l'abisso di potenza che lo separa dal Cyrus), ma alla fine, perdendo qualcosina in tridimensionalità e forse in raffinatezza in gamma media, ho optato per tenere il 2 telai inglese, ottenendo in cambio un suono notevolmente più grande e piacevolmente contrastato (un apparecchio "a tinte forti" lo definirei) con un basso stupendo ed una gamma alta più estesa...
Purtroppo in rete non ho trovato granché riguardo ad eventuali quotazioni sull'usato; considerando che l'oggetto è stato acquistato nel 2001 ed è perfetto, quale potrebbe essere una quotazione onesta (io pensavo sui 400 Euro)???
Visto che ci sono ti pongo un altra domanda: volendo sostituire anche la sorgente (Marantz CD67 MKII tweakkata abbondantemente) è più conveniente un CD player di nuova generazione (tipo Onix, Virtue, o anche Cinesi) o vale la pena cercare apparecchi tipo Meridian 506/20, A.A. Maestro, Lector (cito quelli che conosco meglio...) nel mercato dell'usato, considerando un budget massimissimo di 600 Euro?
Grazie del tempo che vorrai dedicarmi, ti auguro una stupenda giornata!!
Ivan - E-mail: morandini2 (at) libero.it

LC
Caro Ivan,
non ho dubbi che con le pretenziose (e un po' schizzinose) Prelude trovi più adatto il muscoloso Cyrus rispetto al piccolo Trends! L'amplificazione inglese credo possa essere valutata 400-500 &euro, tenendo conto che è presente anche l'alimentatore PSX e valutando in maniera opportuna i quasi 10 anni di vita.
Per quanto riguarda invece la sorgente ti consiglierei di inserire nella rosa dei papabili un lettore CD della stessa marca. Esistono diversi modelli, nell'usato recente, che potresti prendere in seria considerazione: oltre a formare una coppia esteticamente ed elettricamente perfetta insieme con il tuo amplificatore, riusciresti anche a conservare un'impronta sonora che mi pare ti soddisfi. Potresti considerare i nuovi CD6 e CD8, ma sono difficili da reperire usati, oppure la serie precedente. Ad esempio, potresti cercare dei DAD 1.5, DAD3 e DAD7: in UK non dovrebbe essere impossibile trovarli a prezzi assolutamente ragionevoli.
Qualora non volessi correre rischi con macchine digitali con qualche anno di servizio alle spalle (in caso contrario metti nel mirino anche qualche Naim) potresti, nel nuovo, valutare l'Audiolab 8000 CDE o il Cambridge Azur 650C. Se è vero che in campo digitale qualche progresso ci sia stato, tieni conto che stiamo parlando di un arco temporale di 5 o 6 anni, periodo nel quale i prezzi dell'usato sono calati più rapidamente di quanto non siano cresciute le tecnologie. Pertanto è facile che un lettore di fascia media (facciamo sui 1000-1200 € che oggi si trova a metà prezzo) di 5 anni fa suoni altrettanto bene, se non meglio, di un lettore odierno che costa la metà. La scelta dipende anche da quanto tu possa essere incline al rischio: un lettore CD è una macchina non delicata, ma se trattata male potrebbe mostrare qualche problema, principalmente di tipo ottico/meccanico. Qualora il rischio non fosse il tuo mestiere, valuta soltanto macchine usate di sicura provenienza (negozio o amico fidato).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Alta Fedeltà e bimbi
Gent.mo Lucio, sono Danilo di Rimini. Abbiamo fatto reciproca conoscenza anni fa proprio attraverso questa Rubrica...eh, credo che ne siano passati quasi 10.
Tanta acqua sotto i ponti, dopo i primi passi nell'Alta Fedeltà mossi proprio grazie a tnt-audio, ed un impianto in continua evoluzione, iniziata con i primi esperimenti di autocostruzione di cui "lamentavo" all'inizio i costi...ricordi?
Ultimamente avevo lasciato un po' da parte il buon ascolto, dopo essermi sposato e aver cambiato casa, a causa del nuovo ambiente di ascolto poco favorevole. Ma anche a causa di una coppia di diffusori che non ho mai gradito granchè. Parlo delle "The Singer" autocostruite su progetto di A.Bellino....mi sono costate un occhio a causa della rifinitura di pregio che ho scelto, ma il suono è valido solo per piccoli ensamble acustici. Oltretutto sono due torri da 1,5 mt di altezza, che non riesco a disporre nella stanza.
Dopo che hai recensito le
Scyhte Kro Kraft sono rimasto incuriosito e le ho prese, insieme con il loro mini amplificatore in classe D, l'SDA-1100. Ho fatto questa scelta perchè fra qualche mese diventerò papà, quindi dovrò "sgomberare" quello che è attualmente il mio studio per far posto alla cameretta del bimbo. Spariranno le due mega torri, e spero di riuscire a piazzare più agevolmente due diffusori come le Scyhte.
Ma veniamo al suono.........lo definirei MIRACOLOSO! Incredibile davvero quello che riescono a tirare fuori se ben pilotate. L'ampli Kama Bay va bene, ma è un po' fiacco...molto meglio l'abbinata con il mio Gainclone, che eroga circa 28 buoni Watt per canale. Ora la catena audio è così composta:

E' un impianto molto sbilanciato, da un punto di vista del valore dei componenti: il rapporto costo diffusori/costo sorgente è di 50:2500, ovvero 1 a 50!!!!! Anche se il DAC mi è stato regalato... Tuttavia sono molto soddisfatto del suono, ma soprattutto dell'aver scoperto che non è necessario spendere centinaia di euro (o di migliaia di euro) per ascoltare bene la musica...anche se ci sono bimbi in arrivo! ;-))
A proposito, Lucio: ho ordinato on line il tuo libro! Non vedo l'ora che arrivi...poi ti dirò, quando avrò finito di leggerlo...
Un caro saluto,
Danilo - E-mail: danilo_pace (at) fastwebnet.it

LC
Caro Danilo,
sono contento che abbia trovato le piccole casse da 50 € così soddisfacenti. Mi ha scritto la Scythe avvisandomi che hanno già immesso sul mercato una versione B dei diffusori, con il midwoofer che utilizza un complesso magnetico più grosso. Quelle che ci sono in commercio adesso, quindi, dovrebbero essere più sensibili e meglio suonanti di quelle che ho recensito io (...or so they say).
Certo è un peccato dover rinunciare all'impianto, anche se è per una buona causa! Ho dedicato all'argomento un piccolo paragrafo del mio libro ma anche due editoriali (Luglio 2004 e Ottobre 2004) qui su TNT-Audio. Il problema, a mio parere, è mal posto.
Intanto non occorre cercare soluzioni PRIMA che si verifichi l'eventuale problema. Infatti, tale problema potrebbe anche non verificarsi. Certo, se è una questione di spazio il discorso è diverso, ma molto spesso si tratta di paura che qualcosa possa rompersi. La buona notizia è che basta qualche piccola cautela e l'impianto può stare al sicuro al suo posto, senza stravolgimenti. Purtroppo è così radicata nel sentire comune l'idea che l'allargamento della famiglia porti a stravolgimenti apocalittici che tutti corrono ai ripari prima del tempo e più del necessario. Ancora oggi mi guardano strano perché guido una spider due posti secchi, quando un buon padre di famiglia dovrebbe avere un SUV a 7 posti. Mi chiedo perché per spostare 3 persone siano necessari dei veri e propri pullman. Ogni tanto bisognerebbe avere il coraggio di pensare diversamente. Il cosiddetto pensiero unificato è sempre molto pericoloso e difficilmente propone soluzioni ottimali. La maggior parte delle volte è semplicemente uniformato a ciò che hanno progettato a tavolino gli uomini del marketing: ormai creano il prodotto prima che esistano le esigenze.
Questi concetti li troverai espressi sul libro, in maniera più estesa e applicata a diversi luoghi comuni che riguardano la paternità. Attendo un tuo feedback sulla lettura!
Nel frattempo auguri per tutto e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Piccoli diffusori
Ciao Lucio è tanto tempo che vi seguo e apprezzo. Ti scrivo per un consiglio su dei diffusori acustici piccoli, ma che producano comunque un suono dignitoso. Ho come amplificatore un Marantz PM 6003, come lettore un Marantz cd 5004 e per casse delle Klipsch F3. Con questo sistema sonorizzo il soggiorno di casa mia. Adesso ho la necessità di portare il suono anche in un'altra stanza. Il problema è che ho posto solo per due casse da libreria e lo spazio che ho è molto esiguo. Per la precisione ho a disposizione due nicchie di dimensione: lunghezza 50 cm, larghezza 18 cm, profondità 24 cm.
Navigando tra i vari siti di diffusori ho visto che potrebbero fare al caso mio per le piccole dimensioni le Mordaunt Short Carnival 2 oppure le Monitor Audio BX1, entrambe con woofer da 14. Poi ce ne sarebbero di altre marche con woofer da 13, ma non saprei. Ti sentiresti di consigliarmi qualcosa che suoni abbastanza bene?
Grazie dell'aiuto, continuate così.
Walter - E-mail: walterjack (at) teletu.it

LC
Caro Walter,
i diffusori che hai citato sono entrambi adatti allo scopo ma le Monitor Audio hanno lo sbocco reflex posteriore che potrebbe risultare troppo vicino alla parete retrostante. Mi permetto di consigliarti di valutare anche le Klipsch RB51 (dimensioni 29A x 16,5L x 27,3P) visto che tu possiedi già delle F3 e in questo modo non ti discosteresti troppo dall'impostazione sonora cui sei abituato.
C'è il problema della profondità, che supera quella a tua disposizione e che impedirebbe dunque allo sbocco reflex, anche in questo caso, di lavorare correttamente. Il piccolo fastidio può essere aggirato con dei ripiani estraibili a slitta, che portano fuori dalle nicchie i diffusori quando devi ascoltare. Questa soluzione, peraltro, ha il vantaggio di svincolare maggiormente il suono dalla struttura d'appoggio e dalla nicchia stessa. Per ovviare del tutto al problema del reflex potresti optare per un diffusore con sbocco sulla base (qualche Indiana Line modello Arbour) o anteriore, ad esempio le Wharfedale Vardus VR-100 (220 x 365 x 223 mm - L x A x P) o le KEF C-3 (290 x 177 x 256). Qualora volessi spendere molto meno e godere comunque di un suono tutt'altro che disprezzabile (il lettore che ti precede in questo volume della Rubrica della Posta le ha definite miracolose...!) potresti tenere in debita considerazione proprio le
Scythe KroCraft, 50 € e ti levi il pensiero. Prova a leggere anche l'opinione di un altro lettore (ultima lettera di questo volume) che le utilizza con estrema soddisfazione. In fondo si tratta di un secondo impianto, forse non vale la pena investirci più di tanto, vista anche la collocazione sacrificata.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Re: Troppi bassi
Gentile Direttore,
la porto a conoscenza dei risultati ottenuti dopo avere adottato i suoi
suggerimenti, dopo varie prove ho ottenuto on ottimo risultato mettendo dei tappi di gommapiuma sul reflex, basso veloce il tutto più equilibrato, medio alte più aperte, voci più reali.
Mi è venuto un dubbio che cosi facendo vado limitare o aumentare l'escursione del woofer (possibile guasto) e cambiare il progetto del diffusore visto che S.F. non prevede questa soluzione (che invece B&W adotta).
Restando in attesa di una sua gradita risposta la saluto cordialmente.
Silvano - E-mail: silvano.pandolfi (at) tin.it

LC
Caro Silvano,
sono contento che il piccolo suggerimento abbia avuto buon esito, così puoi evitare di sostituire i diffusori. Stai tranquillo circa il funzionamento dei woofers, non si rompe né si danneggia alcunché, semplicemente il woofer funzionerà in sospensione pneumatica (o quasi, visto che il sigillo della gommapiuma non credo sia perfetto) anziché in bass-reflex. L'aria contenuta all'interno del diffusore, anziché risuonare accordata alla frequenza del tubo reflex, funzionerà come una vera e propria molla per la membrana del woofer. Realisticamente, il woofer si muoverà meno in questa configurazione che in quella aperta, pertanto potrebbe persino essere meno sollecitato di prima.
Non si tratta certamente di una soluzione perfetta perché così facendo si limita un po' la risposta in gamma bassa del diffusore ma quando tale risposta si dimostra essere eccessiva o problematica da gestire in ambiente, è una carta che si può giocare tranquillamente, tanto che alcuni costruttori la prevedono esplicitamente fornendo dei tappi per i reflex.
Il fatto che la Sonus Faber (e tanti altri Costruttori) non lo faccia non ha alcun significato particolare, semplicemente ritengono che il diffusore debba suonare così come è stato progettato e, eventualmente, debbano essere la stanza, la collocazione o il resto dell'impianto a doversi adattare a esso.
In definitiva, se questa soluzione risolve i tuoi problemi a costo zero, puoi dormire sonni tranquilli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Vinile moderno
Ciao Lucio,
da un po' non mi faccio vivo ma gli ultimi mesi sono stati un po' complicati (azienda in crisi, perdita del lavoro, nuovo lavoro, ecc...). Volevo per prima cosa fare a te e a tutta la redazione di TNT i migliori auguri di Buon Natale e di speriamo un buon 2011; se non buono almeno tranquillo.
Volevo poi lanciarti uno spunto per un editoriale relativo al rilancio del vinile. Da qualche mese stavo cercando una copia di Porcupine Tree "In absentia" e ne avevo trovato solo un paio di copie ma a prezzi altissimi (sopra i 100€). Ieri sera guardando su Ebay.de e su Ebay.co.uk ne ho trovato almeno 5 copie.
Il problema è che sono tutte ristampe 2010 con il vinile 180g ad un prezzo medio di 35€ e che, richiedendo informazioni ad un paio di venditori, sembrano essere state ottenute da fonte digitale (CD presumo). Ma come, debbo pagare 35€ per un vinile che suonerà alla meglio come il CD? E comunque, considerati i costi ci stanno speculando sopra non poco mi sembra. Hanno cercato un titolo difficile da trovare, lo hanno ristampato alla buona e ci fanno sopra un sontuoso margine. La leggenda dei 180g mi sembra poi un classico specchietto per le allodole; ho trovato una copia originale di Crime of the Century e confrontata con le ristampe pur essendo leggerina suona enormemente meglio.
Penso che da questo spunto si possa ricavare qualche buon suggerimento per tutti.
Tanti auguri ancora.
Piero - E-mail: piero.canova1 (at) tin.it

LC
Caro Piero,
quante volte ho parlato di questo problema qui su TNT-Audio? Editoriali, risposte su questa Rubrica etc. Non mi ripeterò relativamente a cose già dette, però un'osservazione generale non riesco davvero a tenermela per me.
Siamo amanti della Musica o collezionisti di versioni diverse dello stesso disco? Capiamoci, una volta per tutte!
Già, perché se fosse vera la seconda, e mi sembra che siano (siate?) in tanti a comprare e cercare con ostinazione l'ennesima versione sempre dello stesso disco, quando già se ne possiede una, mi chiedo perché mai indignarsi o sorprendersi quando il mercato offre esattamente ciò che si cerca. Credimi, se tutti fossero come me, questo bisiniss delle ristampe, delle grammature, delle gold edition, delle millennium edition, delle must-have edition etc. sarebbe fallito all'istante. Sono i consumatori che non aspettano altro che essere presi per i fondelli e arrivo a dire che i discografici si limitano a fare il loro sporco lavoro, cioè dare ciò che la gente chiede: prodotti assolutamente inutili venduti a prezzi da favola.
Perché dobbiamo pensare che chi stampa dischi debba essere una specie di filantropo, dedito a regalare agli appassionati eccellenti ristampe, magari vendute a prezzo popolare? Finché ci saranno i POLLI (e non uso un altro termine perché sono avvolto da un insolito spirito natalizio) ben disposti a comprare, a qualunque prezzo, qualunque edizione del loro amatissimo disco del cuore esisteranno i lupi pronti ad accontentarli. Chi sta dall'altra parte della barricata deve fare profitto, vendere quanto più possibile al prezzo più alto possibile. Sta al consumatore non alimentare certo tipo di operazioni di pura e semplice speculazione. Alla base di tutto questo, tanto per cambiare, c'è l'ignoranza, ignoranza musicale, in questo caso. Ci si fossilizza su qualche dozzina (a esser buoni) di dischi, magari quelli della propria adolescenza, li si fa girare su impianti super e si va in fibrillazione non appena esce una nuova ristampa, sempre dello stesso disco: CD, vinile originale, vinile ristampa 400 grammi (A signò, fa un po' in più, 'o lascio?), SACD, DVD-Audio e relative edizioni gold e remaster di tutti questi formati.
Il totale è un carosello infinito degli stessi brani, quando con gli stessi soldi ci si potrebbe aprire a tanta altra Musica. Ecco perché parlo di ignoranza: perché si ignora che esista dell'altro al di fuori dell'orticello che si coltivava quando si aveva vent'anni, che il mondo nel frattempo è andato avanti, che l'arte ha prodotto altri capolavori che una vita intera non basterebbe per conoscerli tutti. E noi, invece, continuiamo a suonare sempre le solite vecchie note. Sai che ti dico? Ben vengano gli speculatori, sia mai che qualche pollo non si ravveda. Ne dubito perché, come diceva Einstein, per far parte di un gregge prima di tutto bisogna essere delle pecore. Perdona la brutalità ma non se ne può davvero più.
Grazie per il prezioso spunto!
Lucio Cadeddu

Incrocio subwoofer
Salve Lucio,
ti scrivo sfruttando sempre la tua consueta disponibilità, per capire meglio. Dietro tuo consiglio ho dotato di un subwoofer attivo una coppia di JBL Control-One. Il risultato è assai soddisfacente anche per merito del mio piccolo salone che accoglie la musica senza particolari criticità. La delucidazione che ti chiedo riguarda la regolazione della frequenza di taglio del sub.
Il manuale consiglia 90Hz ipotizzando 80Hz come limite inferiore di un piccolo diffusore due vie. Effettivamente 80Hz è proprio il limite indicato dalla jbl nella documentazione. Deduco quindi che esiste una parte dello spettro dove le frequenze non solo si incrociano ma addirittura si sovrappongono.
All'ascolto non noto differenze sostanziali se non che regolando il sub a 90Hz la percezione è di un maggiore "calore" complessivo.
Come stanno le cose dal tuo autorevole punto di vista?
Ti ringrazio in anticipo.
Giovanni - E-mail: giopuleo (at) libero.it

LC
Caro Giovanni,
generalmente si consiglia di incrociare subwoofer e satelliti a una frequenza inferiore ai 100 Hz, e questo per due ragioni. Innanzitutto i piccoli satelliti difficilmente riescono a scendere dignitosamente a frequenze così basse, per cui è naturale che intervenga in soccorso l'apporto del subwoofer proprio quando inizia il calo di risposta.
In secondo luogo la direzione di provenienza delle basse frequenze diventa facilmente identificabile quando si superano i 100 Hz. Al di sotto di questo valore l'orecchio e il cervello fanno più fatica a percepire la provenienza del suono. Per questa ragione un subwoofer tagliato molto in basso può essere posizionato in punti diversi della stanza, anche lontano dal fronte anteriore dei diffusori, senza che la sua posizione sia facilmente identificabile.
Nel tuo caso potresti tranquillamente fare altri esperimenti con diverse frequenze di taglio: è chiaro che più si sale di frequenza, maggiore sarà la sovrapposizione (e quindi il rinforzo percepito) tra sub e satelliti.
Infine, sgombriamo il campo da un grosso equivoco: quando si dice che un diffusore ha una risposta in frequenza compresa tra 50 e 20.000 Hz non significa che arriva a 50 Hz e si ferma. In realtà riesce a riprodurre anche frequenze molto più basse, solo che lo fa con un'attenuazione tale da farle risultare troppo al di sotto del livello di emissione principale. Infatti, il dato standard cui si fa in genere riferimento è l'attenuazione a -3dB. 50 Hz a -3dB significa semplicemente che quel diffusore riproduce i 50 Hz di 3 dB più in basso rispetto al resto della gamma audio (o del livello a 1 kHz). Ciò nonostante, magari riprodurrà ancora i 40 Hz, forse attenuati di -6 dB e così via. Quindi, per tornare al tuo problema, la sovrapposizione tra sub e satelliti è inevitabile e così ha da essere, in modo tale che non ci siano buchi evidenti di risposta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Direttore,
questa mia principalmente per ringraziare della bella rivista on-line che sento molto vicina soprattutto come filosofia. Non mi ricordo come e perchè mi imbattei nella recensione dello
Scythe SDA-1100 ma nacque forte la curiosità per il giocattolino. La cifra da "rischiare" era modesta, quindi senza indugio me lo procurai insieme alle sue casse. Per questioni lavorative devo passare molte ore al mese davanti al computer e nel frattempo ho sempre ascoltato musica, ma l'accoppiata "magica" devo dire che ha quasi cambiato la mia vita!
La stanza dove è ubicato il tutto è piccola, circa 3X3 metri, ed il sistemino la sonorizza egregiamente, in un modo che mai avrei immaginato. Ho poi munito il piccolo-grande dei cavi TNT-Shield, TNT-Star e TNT-Merlino.Come generi ascolto veramente di tutto e quando mi ritrovo ad alzare il volume con qualche pezzo un po' più "duro" non è infrequente che risuonino i vetri della finestra o le ante dell'armadio... guastando un po' il godere del lavorare "dentro" un palcoscenico musicale sorprendente.
Così dopo molti anni mi sono ritrovato a comprare cd nei negozi musicali per poi non vedere l'ora di passare una mattinata al computer. E già che ci sono una domanda: volendo fare un ulteriore passo in avanti, abbandonare cioè la scheda audio integrata del computer come sorgente e munirmi di interfaccia esterna, magari USB, cosa consiglierebbe (tenendo in considerazione che ho "scoperto" anche il mondo dei files ad alta risoluzione, quindi almeno 24bit/96Khz) di adeguato alla filosofia "minima spesa/massima resa" dell'impianto?
Grazie ancora e auguri di buone festività a tutti.
Michele - E-mail: iw1rga (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
quando parlo di far avvicinare le persone all'ascolto della Musica, con sistemi che lascino immaginare parte della magia della vera HiFi, mi riferisco esattamente a esperienze come la tua: con la cifra necessaria per acquistare la coppia ampli + casse della Scythe prima si acquistava una coppia di diffusori di plastica da collegare alla scheda audio del PC.
Non solo il sistemino ti ha fatto scoprire la voglia di ascoltare (e acquistare!) dischi ma anche di fare qualche piccolo passo, sempre a costo contenuto, nell'autocostruzione facile e redditizia. Ora, giustamente, vorresti migliorare l'ascolto dei file ad alta risoluzione. Quel che ti serve è un DAC USB, ne abbiamo recensito diversi, di prezzo nell'intorno dei 150 €, diciamo che hai solo l'imbarazzo della scelta: SuperPro DAC 707 USB, Trends Audio UD-10.1 (anche Lite), PopPulse Uii, KingRex UD01. Alcuni di questi li trovi recensiti qui su TNT-Audio.
Con un DAC USB il tuo piccolo impianto farà un bel passo avanti, vedrai!

Scusate se anche quest'anno gli auguri di Buon Natale arrivano con questo brano ma, davvero, non si può fare a meno di ascoltarlo. Si tratta di una intensissima versione live di Merry Christmas, Mr Lawrence di Ryuichi Sakamoto. Provate a non commuovervi, se ci riuscite.

Vogliate accogliere nel vostro cuore un caloroso augurio di Buone Feste e Buon Anno nuovo da parte di tutto lo staff di TNT-Audio! A risentirci su questi..schermi il 22 Gennaio 2011. Non troveremo molto tempo per rispondere alla posta, pertanto scrivere durante questo periodo di pausa sarebbe abbastanza inutile, contribuirete soltanto alla mole di posta pregressa che inevitabilmente si accumulerà dentro le nostre mailbox.

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