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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Psicoanalisi per il Direttore
  2. Resuscitare dopo 20 anni!!!(grazie TNT)
  3. Pazza idea...
  4. Casse attive ed altro
  5. Riviste HiFi, upgrade ed altro
  6. Lettore CD Denon
  7. Nuove casse, suono caldo e freddo
  8. Solo ammirazione
Psicoanalisi per il direttore
Gentile Direttore,
sarò breve, non allegherò files superiori ai 20 Kb e farò particolarmente attenzione a non commettere errori di ortografia.
Mi scusi se mi permetto, ma lei non pensa di essere un tantino arrogante se non del tutto tracotante? Si domanderà il perchè di questa mia? Bene ecco, lei sprizza presunzione da tutti i pori; continua a rinfacciare a tutti il fatto che è lei che paga lo spazio del sito, che la gente commette errori di ortografia, che taluno si "permette" di comperare online delle casse acustiche risparmiando 550.000 Lire (Dino Salamone) che le inviano messaggi troppo grossi, che le pongono domande sciocche, che devono collegare il cervello prima di premere SEND (Alberto Botte), il Signor Luigi Medici le chiede un suggerimento di cosa fare con del materiale in suo possesso e lei cosa le risponde? "LE chiuda nell'armadio e butti la chiave".
Così come risulta zeppo di tracotante e bifolco sarcasmo il suo consiglio; sempre rivolto al Sig. Medici sull'impianto da acquistare; non era sufficiente un semplice " non mi ha fornito parametri sufficienti a suggerirle nulla, sia più preciso e cercherò di aiutarla".

Ma CHI SI CREDE DI ESSERE?

Perchè invece nell'armadio lei non ci chiude il "suo" cervello (ammesso che fra la boria e la superbia sia rimasto spazio per un po' di materia grigia!) e poi fonde la chiave (e sì, perchè buttandola potrebbe essere ritrovata!).

Perchè deve essere offensivo con chi usa la Playstation? Non abbiamo diritto tutti di scegliere il passatempo che più ci aggrada?
Potrei andare avanti per delle ore e non ho letto gli altri 55 volumi di posta, chissà che belle ne verrebbero fuori! Scenda un pochino dal suo piedistallo e cerchi di essere un po' più umile con chi le chiede consiglio.
Per quanto riguarda il lessico e l'utilizzo della grammatica italiana non si permetta nemmeno di giudicare i lettori, ognuno si esprime come può; se lei non ha il tempo/la voglia di cercare di capire le missive che le sono sottoposte....faccia altro ma LA SMETTA DI GIUDICARE LE PERSONE.

Sono certo certo che non pubblicherà la presente quindi mi permetto di inviarla per conoscenza a qualche lettore giusto per sentire anche il loro parere.
Cordiali Saluti signor direttore (volutamente con la d minuscola).
Maurizio Gallo - E-mail: sntr@inwind.it

LC
Caro Maurizio,
consentimi di farti i miei complimenti, sei riuscito ad inquadrare meglio tu la mia personalità di quanto non sia riuscito il mio psicoanalista in dieci anni di costose sedute :-)
A proposito di psicoanalisti, tenendo conto che questa tua lettera risulta spedita alle 2:22 del 16 Agosto, mi chiedo: troppe Playstation e poche donne dalle tue parti??? ;-)
La vita è bella, non rovinarti il fegato leggendo TNT-Audio...
Lucio Cadeddu

Resuscitare dopo 20 anni!!!(grazie TNT)
Egregio direttore,
grazie a TNT-Audio dopo ben 20 anni sono uscito da un tunnel di cui non vedevo più la fine.
Infatti dopo aver dedicato la mia adolescenza ad ascoltare (da subito) buona musica e di conseguenza a procurarmi gli strumenti (per me ed il mio budget) migliori per ascoltarla bene, sono caduto in una specie di torpore, dovuto soprattutto alla mancanza di novità e di stimoli dal mondo esterno, fino a quando non mi sono comprato un pc e mi sono collegato ad internet.
Da allora "HO VISTO LA LUCE!". TNT MI HA FATTO TORNARE LA GIOIA DI ASCOLTARE BUONA MUSICA e di conseguenza la voglia di ascoltarla al meglio. Quindi ringrazio lei che ha costruito una cosa fantastica con una filosofia eccezionale!

Mi scuso per la lunga introduzione, ma era un po' che me la tenevo dentro (essendo un costante lettore "silenzioso" della mailing list) e volevo sottoporgli alcune domande ed un po' del mio viaggio nell'hi-fi e della musica: in primis nel 1978 mi feci regalare una piastra TEAC A 300 con un paio di sennheiser hd 420 e con questa favolosa accoppiata acoltai le mie mc per ben un anno intero, dopodichè scovai presso un piccolissimo negozio un MARANTZ 1150 usato per la cifra di 250.000 (quindi per un altro anno ascoltai le mie mc un po' meglio).
Quindi vennero le casse (costruite con jbl e peerless) ed il giradischi technics slbd1 (completamente manuale).
Bene, ho tenuto questo impianto per ben 20 anni (anche se l'ho ascoltato praticamente fino al 1983) e poi sono caduto nel torpore di cui parlavo prima. Ora alcuni componenti li possiedo ancora (il favoloso Marantz e le cuffie) però grazie a TNT ho ripreso a costruirmi un (anzi alcuni...) nuovo impianto: cd DENON 2560 usato, ampli finale Copland cta 55, casse Allison 120, poi ho scoperto un'azienda che mi ha fatto fare buoni affari ed ho acquistato da questa ditta una coppia di casse HARBETH HL COMPACT 7 ed un amplificatore Audiovox Soundmaster 60.
Nel frattempo ho costruito il fantastico Flexy con piani in marmo e come supporti per le casse ho comprato due capitelli in cemento e polvere di marmo ad un prezzo irrisorio.
La mia stanza di ascolto misura 3.65 m. x 4.00 m. ed ho privilegiato la posizione delle casse rispetto all'arredamento (senza non poca fatica per far digerire il tutto a mia moglie).
Devo dire che sono abbastanza soddisfatto del tutto però mi mancano dei cavi decenti, volevo costruirmi i vostri FFRC ma non riesco a trovare il materiale (abito in provincia di Asti) e sinceramente non me la sento di ordinarlo da Maplin.
Volevo chiederle se conosce e se ha già ascoltato le Harbeth compact 7 e se ritiene di usare il bi-wiring o il collegamento tradizionale ed anche se conosce questo amplificatore Audiovox (sembra sia costruito in Italia) che mi sta dando grandi soddisfazioni in termini di dettaglio, potenza (60+60 watt dichiarati) costruzione (dual mono) ed ariosità del suono che me lo sta facendo preferire al Copland valvolare.

Mi scuso per la lunghezza del messaggio e le faccio i complimenti più sinceri per il mastodontico lavoro che sta facendo (nel modo giusto) per divulgare e rendere sempre più comprensibile ed accessibile a tutti la passione per la musica e gli strumenti per apprezzarla.
CORDIALI SALUTI
Anonimo - E-mail: marantz@libero.it

LC
Caro lettore,
grazie per l'apprezzamento per il nostro lavoro. Dalla tua lettera traspare un entusiasmo palpabile, fa piacere che audiofili in letargo da 20 anni riscoprano (anche grazie a TNT) il piacere che può dare la buona Musica ben riprodotta.
Poco o, meglio, niente so dirti sul tuo ampli Audiovox, ammetto la mia ignoranza e confesso di non averne mai sentito parlare. Probabilmente si tratta di un prodotto semi-artigianale costruito da qualche appassionato. L'importante è che tu ne sia soddisfatto!
Per il biwiring ti invito a leggere un lungo articolo che ho scritto sull'argomento per la rubrica
Adeste Fideles, qui su TNT-Audio.
Riassumendo posso dirti che, se hai già a disposizione i cavi per realizzarlo, esso è certamente benefico. Viceversa se per la sua implementazione avessi bisogno di acquistarne di nuovi, beh, potresti invece pensare ad un monowiring ma con cavo di qualità superiore.
I cavi di CAT 5 sono facilisimi da trovare un po' ovunque, visto che si tratta di materiale con quale si realizzano le reti di dati e telematiche. Qualche negozio di elettrotecnica industriale li ha certamente a disposizione. Tuttavia, se c'è qualche "astigiano" all'ascolto che può suggerire un luogo preciso...che si faccia vivo (magari in mail privata direttamente indirizzata a te).
Ciao!
Lucio Cadeddu

Pazza idea...
Ciao Lucio, ti scrivo questa mail per esprimerti un'idea che da un po' di tempo si fa strada dentro me.
Permettimi di sorvolare sui complimenti (che oltretutto ho già fatto in una mia mail :-)))) poichè per TNT questi sono impliciti nel successo e nella fama di cui gode. Tutto quello che posso dirti è continua così che la storia farà il resto :-))
Vengo al dunque. Io sono un giovane (19enne) audiofilo che oltre ad avere una grande passione per la musica soffre anche di una cronica mancanza di soldi. Sono anche uno che non si perde d' animo e non avendo neanche i soldi per il compattone (brivido) mi sono detto, beh, me lo costruisco io l' impianto.
Ho così scoperto il mondo dell' autocostruzione che, per quanto riguarda me, dona più soddisfazione di comprare l' apparecchietto economico, collegare due cavi e accontentarsi. Seguendo questa via ho scoperto anche quante difficoltà si riscontrano quando ti trovi a dover costruire da zero la conoscenza tecnica necessaria, qualcosa sono riuscito a fare (due impiantini uno solido ed uno valvolare entrambi di tutto rispeto).
Sapessi però quanto ho sognato, mentre ero li a provare e riprovre, un bel sito con la filosofia e l' impostazione di TNT che desse delle risposte chiare e semplici a tutti i miei perchè.
Ed ecco che nasce la "pazza idea". L' idea di un sito completamente dedicato all' autocostruzione che faccia da banca dati di progetti nel quale ogni uno può aggiungere le sue idee e che spieghi in modo chiaro e semplice tutta la parte tecnica, partendo da zero e arrivando arrivando al complesso. Sarebbe un po' come la rivista "Costruire Hi-Fi", e certo non c'è bisogno che spieghi a te, inventore della filosofia di TNT, il perchè di fare ciò su web.
Ora per fare ciò c'è bisogno comunque dell' adesione-collaborazione di tante persone che ne sappiano molto più di me, io potrei essere l'utente tipo di questo tipo di servizio oltre a potermi impegnare nella realizzazione di tale progetto.
A questo punto potrai dirmi: ok ma perchè lo vieni a dire a me? Semplice, perchè gradirei tanto una tua valutazione della mia idea ed anche qualche consiglio guida da colui che ha creato un vero punto di riferimento nell' informazione audiofila a livello mondiale.
Per ora aspetto, la mia prossima mossa sarà quella di lanciare l'idea in ML appena questa si ripopolerà. Chiudo qui questa mia lungha mail sperando di non averti rubato troppo tempo.
Sperando in una risposta ti porgo i miei saluti dicendoti "continua così".
Michele Moccia - E-mail: mikimoc@libero.it

LC
Caro Michele,
a questo mondo tutto si può fare. Prima di partire bisogna però accertarsi che qualcosa del genere non ci sia già. Ebbene, esiste il sito
HiFi Friends dell'amico Andrea Cattolico, sito votato a diventare il riferimento per il gruppo di discussione tntaudio@egroups.com. Ci sono già diversi progetti proposti dai lettori/listmates e basterebbe un po' di buona volontà da parte di tutti per arricchirlo di contributi validi ed interessanti.
In alternativa, c'è il ricchissimo sito di Andrea Ciuffoli, zeppo di schemi di tutti i tipi.
Ma forse la tua idea era diversa, forse intendevi un sito "alla TNT", di tipo divulgativo...l'idea è ottima, ma tra il dire ed il fare...
Il web publishing, se fatto seriamente, costa molta fatica e poche soddisfazioni (specie se uno pensa di rientrare almeno con le spese) quindi occorrono capacità, determinazione e forza di volontà. Di buone intenzioni, non dimenticarti, è pavimentata la strada per l'Inferno :-)
Dal canto nostro, pensiamo di continuare ad arricchire la nostra sezione dedicata all'autocostruzione con progetti originali ed articoli divulgativi...se ti accontenti...altrimenti in bocca al lupo! :-)
Lucio Cadeddu

Casse attive ed altro
Caro Lucio,
armeggiando con il materiale di una scuola per tecnici audio, sono rimasto folgorato dalla qualità sonora prodotta da un impianto semplicissimo: casse attive Genelec 1031 e lettore CD Revox, forse il B-22?, collegati da un semplice cavo bilanciato tipo "cannon". La ricostruzione scenica e la velocità ai transienti erano veramente stupefacenti!
Sembrerà assurdo, ma il risultato a livello di ricostruzione scenica è stato ancora più strepitoso ascoltando dalle stesse casse il sintonizzatore di un walkman collegato con un cavetto da me costruito.
Contando che il costo totale delle casse e del lettore si aggira sulla decina di milioni, e che la qualità sonora riscontrata sotto molti aspetti è notevolmente superiore ad impianti non "professionali" molto più costosi, vorrei sapere:

  1. Perchè nel mercato commerciale si snobba il sistema bilanciato, che comporterebbe innegabili vantaggi in termini di rapporto segnale/rumore e di fase, e quindi di qualità audio?
  2. Lo stesso per quanto riguarda le casse attive: ci sarà un valido motivo se nel campo professionale molti dei monitor di controllo sono di questo tipo...
  3. Per quanto riguarda i diffusori oggi in commercio, ho la sensazione che esistano alcune piccole aziende che (seppur dotate di personaggi di indiscutibile autorevolezza e preparazione) non dispongano dei mezzi necessari per compiere studi approfonditi e innovativi sui materiali e sulle tipologie, proponendo articoli quali potrebbero essere quelli offerti da un "ottimo autocostruttore", con un prezzo che giustifica si gli sforzi compiuti, ma che in assoluto risulta un po' più caro rispetto a quello dei prodotti di concorrenti più multinazionali (è vero che l'artigianato si paga caro, ma la qualità sonora dovrebbe essere sempre proporzionale alla moneta calata). Mi sto forse sbagliando?
  4. Vorrei inoltre chiederti qualche specifica sui tnt-stylos: la frequenza di intervento dipende direttamente dalle dimensioni, ma fino a che limite superiore arriva? Mi spiego: ho bisogno di uccidere un fastidioso riverbero sugli 8-12 KHz, che dimensioni dovrebbero avere i miei stylos?
Ciao,
Davide Nava - E-mail: dadenava@libero.it

LC
Caro Davide,
le soluzioni del professionale, tipo il bilanciato, non sono molto diffuse in ambiente HiFi solo per ragioni storiche e di semplicità di realizzazione. Molti apparecchi di alto livello hanno infatti ingressi ed uscite bilanciate.
Il problema delle casse attive è un po' diverso in quanto, normalmente, gli audiofili preferiscono avere una variabile in più (l'amplificatore separato) con la quale "aggiustare" e "ottimizzare" il suono che desiderano ottenere.
La soluzione CD + casse attive è minimalista e completamente chiusa. Se ti piace, benissimo, ma se non dovesse soddisfarti per qualche parametro non hai alcuna possibilità di "upgrade" se non cambiando totalmente le casse.
Per il discorso che fai sul rapporto prezzo/qualità di alcuni diffusori (o apparecchi) poco più che artigianali...devo darti sostanzialmente ragione. Ma è una legge dell'economia: se produci in piccola scala, il prezzo non può essere contenuto. Sulla qualità....discorso analogo: con pochi fondi è difficile fare vera innovazione (la ricerca costa) e per questa ragione a volte capita di sentire diffusori palesemente sbagliati magari perchè il progettista non ha avuto possibilità di fare prove a sufficienza.

Infine gli Stylos: la loro dimensione influenza solo il comportamento in gamma bassa, per la gamma alta il parametro più importante è il materiale del quale sono rivestiti e dalla sua capacità di assorbire frequenze medio-alte.
Ci sono alcuni interessanti articoli di John Risch sull'argomento. Una ricerca in rete con questo nome dovrebbe portarti nei posti giusti.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Riviste HiFi, upgrade ed altro
Caro Lucio,
intanto grazie di esistere, perchè da quando ho scoperto il tuo sito, è diventato un'abitudine, non passa settimana senza che faccio una capatina a leggere le ultime novità e le ultime lettere alla redazione.
Grazie alle risposte che tu periodicamente dai ai lettori ho imparato e messo in atto un sacco di "trucchi", che insieme al Tempio del Tweaker mi hanno permesso di rinviare, a periodi mi auguro migliori la sostituzione di alcuni componenti del mio impianto (Lettore sony 791, Ampli Creek 4040 S3, Piatto Thorens 115 Mk II, test. Shure M55E, diff. Kef Q15).
Ho sempre avuto la convinzione che l'analogico suonasse meglio del digitale, ma grazie a te questa convinzione è divenuta una certezza. Come ti dicevo, in una lettera pervenuta alla redazione, qualche mese fa, consigliavi ad un lettore la sostituzione del cavo di segnale dal suo Rega, quindi ho adottato anch'io per il mio vecchio e fidato Thorens lo stesso consiglio.
Il pensiero di dover tagliare i cavi di segnale del mio giradischi mi ha fatto rabbrividire, ma visto che, tutto quello che ho provato e cambaito dietro consiglio di TNT funzionava e funziona benissimo (leggi piedini Upim, cavo di potenza Star, Cavo Shield ecc...), armato di tronchessina, ho dato un taglio a tutto e ho provveduto a collegare due prese RCA volanti al rimanente cavo (circa 5 cm.), quindi vi ho collegato un cavo da me realizzato, con risultati credimi inimmaginabili.
Tutto questo per ringraziarti, perchè adesso finalmente riesco ad ascoltare cose che non avevo mai udito, è come se i miei dischi fino a ieri avessero suonato al 70% delle loro capacità.
Mi chiedo, senza voler denigrare nessuno, come mai riviste specializate che si considerano autorevoli nel campo dell'audio, non hanno nel loro bagaglio tecnico/cognitivo, consigli così semplici? Dopo tanti anni e tanti soldi spesi, in riviste, devi credermi non ho imparato tanto da quanto "frequento" TNT Audio :-)))
Il guaio serio per gli editori è che non sento neanche lo stimolo a comprare riviste perchè penso che costano sproporzionatamente tanto e mi sembra assolutamente sciocco pagare dei grossi depliant pubblicitari dalle 9.000 alle 15.000 milalire.
Prima di chiudere e porgerti i più sentiti rigraziamenti per quanto fai, ed i migliori auguri per un futuro sempre pieno di tutte le cose belle che desideri.
Scusami ma sono anch'io il solito testone audiofilo, vorrei sostituire il mio fidato lettore Sony, avrei sottomano un Proton (nuovo), non ricordo il modello, ad un prezzo (dice il negoziante favoloso) di Lire 350.000, vale la pena oppure no? Certo il mio impianto non è modernissimo. Ma credimi alla fine non è che poi mi preoccupi tanto perchè: anche se vecchio suona benissimo, sai...gallina vecchia.......:-)). Ciao
Cordialmente,
Vincenzo Schiavone - E-mail: enzo.schiavone@tin.it

LC
Caro Vincenzo,
non è completamente vero che le riviste HiFi non diano consigli così semplici...almeno una volta li davano, oggi forse meno, ma non butterei tutto alle ortiche.
Fai poi attenzione a non commettere un grave, consueto, errore di valutazione. Non si pensi che le riviste cartacee abbiano molto a cuore il parere dei propri lettori. No, questo normalmente passa in secondo piano rispetto alle esigenze degli inserzionisti che sono i veri sostentatori economici di una qualunque pubblicazione. Le 8000 lire del prezzo di copertina probabilmente non bastano neppure a coprire i costi della carta e della stampa.
Quindi è naturale che le esigenze di chi le mantiene in vita siano prioritarie. Ed avrai notato come, ultimamente, l'HiFi stia sempre più in secondo piano rispetto all'Home Theater, al multimediale e persino all'architettura degli interni. Se il mercato chiede questo (e pare che sia proprio così) la rivista non può sottrarsi al suo compito di fare da tramite tra le Aziende ed il consumatore. Ci si può sottrarre solo se si è indipendenti e non finanziati dal mercato (come noi), altrimenti il passaggio, magari obtorto collo, è obbligato.
Per le stesse ragioni sarebbe economicamente suicida una rivista che proponesse alternative a costo zero a prodotti commerciali (cavi, accessori etc.) perchè si vedrebbe automaticamente tagliata la "partecipazione" pubblicitaria di quelle Aziende/Distributori che tali accessori vendono, magari anche a prezzi molto elevati.
Non c'è da scandalizzarsi, è tutto perfettamente normale.
Ed infatti, più volte siamo stati accusati di fare del male al mercato HiFi perchè insistiamo nel proporre alternative fai-da-te a costosi oggetti commerciali. Poichè non possono ricattarci togliendoci la pubblicità (visto che non c'è!!!) non possono fare altro che boicottarci, rifiutandosi di inviarci il loro materiale in prova. Un giochetto un po' suicida che non porta da nessuna parte e che danneggia solo loro ;-)

Infine, per il consiglio che mi chiedi sul Proton...fattelo prestare a casa, collegalo in alternativa al tuo Sony e lascia decidere alle tue orecchie. Il mio parere preferisco non darlo, per non influenzarti in alcun modo. Ascolta e vedrai.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Lettore CD Denon
Caro Lucio,
sono un appassionato di musica sin dall'età di 7 anni, età alla quale ho iniziato a suonare la chitarra e da allora il virus della musica non mi ha mai abbandonato. Avendo ottenuto nel tempo buoni risultati, mi definisco ironicamente un musicista mancato poichèa 35 anni di distanza dall'inizio della mia "carriera", ora faccio tutt'altro: l'impiegato statale.
Tralascio di spiegare il perchè di tutto ciò (sarebbe un lungo discorso).
ù Nel corso di tutti questi anni il mio interesse per l'alta fedeltà è stato abbastanza limitato anche perchè non avevo grosse possibilità finanziarie. Ho quindi avuto sempre impianti di qualità medio-bassa. Due anni fa c'è stata la svolta; avendo deciso di chiudere definitivamente l'attività "concertistica", ho deciso di dedicarmi, anima corpo e portafoglio, alla realizzazione di un impianto di riproduzione del suono che potesse definirsi tale.

Il mio attuale impianto è costituito da: amplificatore integrato ROGERS E40a, casse acustiche DROMOS Anthos, condizionatore di rete DROMOS SPD4/pro. Inizialmente nell'impianto avevo inserito come sorgente il lettore CD MERIDIAN 506.24, tanto osannato da diverse riviste del settore.
Mi era stato consigliato dal mio rivenditore di fiducia e devo dire che dal punto di vista del suono era in effetti quanto di meglio potessi trovare, almeno per i miei gusti. Purtroppo circa due settimane dopo l'acquisto, ho avuto una brutta sorpresa.
Il lettore tendeva a impuntarsi rifiutandosi in alcuni casi di rispondere ai comandi, sia dal telecomando che dalla sua tastiera. Dopo diversi giorni passati a cercare di capire cosa stava accadendo, lo riporto dal rivenditore il quale lo tiene sotto osservazione per circa una settimana. Inutile dire che al negozio l'apparecchio funziona perfettamente.
Mi viene spiegato che probabilmente ci sono dei problemi di alimentazione e che quindi a casa mia la rete elettrica crea dei disturbi per cui il "signorino" evidentemente abituato a funzionare in un ambiente consono al suo lignaggio, si trova in imbarazzo.
Mi viene comunque dato un altro esemplare dello stesso lettore ma in versione 20 bit per fare una prova. Purtroppo ha gli stessi problemi. Tra l'altro mi accorgo che è schizzinoso anche da altri punti di vista: con alcuni dischi tende a "mangiare" l'attacco del primo brano. In più secondo me ha un telecomando bello ma scomodo.
Interpellato il distributore italiano, mi viene data come risposta che non c'è praticamente nulla da fare. Il lettore, per quanto io abbia anche un condizionatore di rete, è incompatibile con la rete elettrica di casa mia.
A questo punto decido di disfarmene e a due mesi di distanza dall'acquisto lo vendo perdendo circa il 40% del prezzo da me pagato.
Sono costretto a ripiegare su un lettore più modesto che mi dia più garanzie dal punto di vista dell'affidabilità e allora mi ricordo che fino a quel momento avevo sempre posseduto lettori giapponesi che non mi avevano mai dato problemi da questo punto di vista.
La mia scelta è stato quindi il lettore DENON DCD 1650AR che non ha tradito la mia fiducia. Non sarà sofisticato e raffinato come il MERIDIAN ma è comunque secondo me uma macchina di tutto rispetto con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Tra l'altro io sono uno che ragiona in un modo che potrei definire "Dio perdona, io no!" per cui i signori della MERIDIAN i miei soldi se li possono tranquillamente scordare. Ora, io sono ampiamente soddisfatto della resa sonora del mio impianto sebbene il lettore appartenga ad una fascia di prezzo inferiore a quella del resto dei componenti.
Però volevo chiederti un parere: la mia scelta ti sembra una bestemmia per la quale io debba fare opportuna penitenza, magari ascoltando l'impianto inginocchiato sui ceci, oppure posso sperare in una benedizione? Chiedo scusa per la lunghezza della lettera.
Ti ringrazio e spero in una tua risposta. Ciao.
Giancarlo Fronduto - E-mail: gfronduto@libero.it

LC
Caro Giancarlo,
problemi come il tuo non sono in fondo così rari, con altri apparecchi ed altri marchi. Presumibilmente la tensione in casa tua o è troppo elevata o troppo bassa oppure soggetta a frequenti sbalzi, cose contro le quali il condizionatore di rete in tuo possesso niente può fare. Avrebbe potuto di più un vero e proprio stabilizzatore. Comunque sia, questi problemi accadono anche a computers, videoregistratori (parlo per esperienza diretta) e tanti altri apparecchi elettronici, indipendentemente dalla marca.
Il tuo attuale lettore CD è un eccellente apparecchio e ci penserei un po' prima di definirlo inadeguato al resto dell'impianto. Se proprio senti di voler migliorare qualcosa pensa ad un bel cavo d'alimentazione e di segnale, e se non hai voglia di spendere...autocostruisciteli come da nostri progettini.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Nuove casse, suono caldo e freddo
Caro Lucio,
non so se ti ricordi ancora di me... sono un ragazzo di Genova (Alessandro) che ti aveva scritto per dei consigli sul mio impianto Hifi... e l'ultima delle domande riguardava la sostituzione delle casse Kef Q15 con delle torri da pavimento intorno al milione...
Ora non ti scrivo per chiederti ancora altre cose (grazie per le tue risposte!!!) ma solo per renderti partecipe del punto in cui sono arrivato e delle mie impressioni... credo ti faccia piacere vedere l'evoluzione e il punto di arrivo di chi è partito con un compattone bruciato e con un misero budget... Ti ricordo il mio impianto:

Per quanto riguarda il lettore Cd (vorrei tanto cambiarlo ma sono senza un cent!) ho adottato tutte le modifiche da te consigliate in Stage1 e 2 e per il posizionamento ho buttato via due (dico due!!! Non sai le ire della mammina...) mobiletti... Ora, il posizionamento non è dei migliori (stanza 2,80x4,20 metri, e le casse (per capirci) suonano lungo i 2,8 metri e a soli 10/15 cm dalla parete retrostante (infatti la stanza è troppo stretta per distanziarle di più)) ma con la scrivania, il letto e l'armadio fare di meglio è praticamente impossibile... cmq rispetto a dove avevo messo inizialmente le "vecchie" Kef c'è un abisso...
Ora passo alle mie impressioni che riguarderanno soprattutto il cambio di casse: alla fine ho scelto le AR per varie ragioni... alcune casse che mi hai consigliato non c'era modo di ascoltarle (perchè andavano ordinate... e poi il negoziante mi avrebbe praticamente costretto a comprarle) mentre altre come le Kef Coda10 mi piacevano ma... secondo il mio orecchio suonavano meglio (o piacevano di più...) le AR... e quindi ho scelto queste ultime...
Secondo me il suono è nettamente migliorato rispetto alle Q15 (anche rispetto a quando le avevo posizionate in modo più dignitoso) e finalmente ho restituito profondità alla voce di De Andrè (consigli per gli acquisti: gli ultimi album di De Andrè compresi quelli dal vivo sono eccezionali!) e la differenza è davvero evidente... come evidente è che queste casse riescono a spingersi parecchio più in basso delle Q15 però... incredibilemente il suono risulta meno caldo che con le Kef!!! Eppure più bassi (perchè le Ar oltre che in estensione pompano anche di più...) dovrebbe garantire un suono più caldo... invece non è così!
Lo so che quanto scrivo può sembrare in contraddizione, ma queste sono le mie impressioni... anche se non mi spiego bene il perchè...la mia unica spiegazione è che le AR hanno dei bassi molto più secchi e "precisi" delle Kef (e per di più poggiano su delle punte coniche...).
Tu cosa ne pensi? Le hai mai ascoltate? Sai darmi una spiegazione? Non che mi lamenti, anzi a dire il vero a me piace molto questo tipo di suono (infatti ne sono molto contento) è solo per capire! Odio non capire bene il perchè delle cose!

Un'ultima cosa che mi stupisce un po': l'ampli (di cui sono soddisfattissimo del suono) nonostante la discretamente alta sensibilità delle casse (91 dB) e la potenza nominale di 52 Watt per 8 ohm (si lo so che sono valori puramente indicativi e con un seg. continuo ecc... però sono livelli abbastanza alti per un ambiente casalingo) e la piccolezza della stanza, a volte "stenta" a far raggiungere un livello sonoro abbastanza alto... con i CD registrati non troppo forti si arriva facilmente a metà manopola (che corrisponde a più della metà dell'erogazione di potenza dell'ampli...) cosa che non accadeva col vecchio compattone da 45 Watt.
Anche questo non è un problema (anche se stenta un po' con qualche musicassetta registrata un po' bassa...) visto che comunque insonorizza bene l'ambiente, solo che mi aspettavo qualcosa di più da un seppur indicativo 50 Watt di potenza...
Se hai mai provato ciò di cui dispongo io gradirei qualche tua considerazione! Tanti saluti e mille complimenti!!! Sappi che per ringraziarti sto diffondendo il nome del tuo sito a tutti i miei amici musica-dipendenti!
Ciao!
Alessandro - E-mail: aleambr@tin.it

LC
Caro Alex,
il suono "caldo", almeno come lo intendo io, non è da riferirsi a "ricco di bassi" quanto piuttosto ad una più o meno marcata "dolcezza" dell'estremo alto. Può essere che le AR abbiano una gamma medio-alta un po' più pronunciata e nitida delle KEF Q15 e ciò spiega il perchè del suono più freddo anche se con più bassi rispetto a prima.
Per quanto riguarda il volume devi tener conto di due fattori: il primo è che più l'impianto suona bene e meno alto ti sembra il volume. Cioè, in altre parole, impianti migliori si possono ascoltare a volume più elevato senza che questo sembri tale. È un problema di quantità di distorsione presente nel segnale. Se prendi una radiolina a transistor e la metti a tutto volume, sarà difficile che qualcuno non gridi "Abbassa!!!" pur essendo la pressione acustica REALE molto bassa.
Un grosso impianto, di buon livello, può suonare molto forte senza darne minimamente l'impressione. Solo quando provi a parlare col vicino di divano ti accorgi del livello di dB raggiunto :-)
Seconda cosa, la posizione della manopola del volume non ha NIENTE a che vedere con la potenza erogata. Certi amplificatori erogano il massimo della potenza già a metà manopola ed altri solo verso la fine. Molto dipende anche dal livello del segnale che arriva dalla sorgente e, ovviamente, dalla sensibilità degli ingressi dell'ampli.
Se vuoi più volume, non esitare a ruotare la manopola anche oltrè metà. L'importante è che l'ampli non vada in distorsione.

Infine grazie a te per la "propaganda" per TNT-Audio, ne abbiamo sempre un gran bisogno, visto che non ci facciamo pubblicità in alcun modo, il tam-tam dei lettori è lo strumento più efficace.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Solo ammirazione
Gentile sig. Lucio Cadeddu e spett.le redazione,
mi chiamo Alain e vi scrivo da Parma, ho 40 anni ed almeno 26 trascorsi ad occuparmi di quella splendida cosa che è la MUSICA (dal primo LP acquistato ormai nel lontano 1973, quanto tempo è trascorso... e quante cose sono mutate!); sono un informatico di professione, e devo dire, purtroppo, che questo campo ha assorbito molto del mio tempo a discapito del mio primo amato hobby.
Non ho quesiti particolari da rivolgervi, questa mia è solo per esprimervi la più sincera ammirazione per quanto ho letto nel vostro sito (nel quale sono capitato per caso, cercando informazioni nel WEB riguardanti le LS3/5a), e nel modo con il quale vengono trattati argomenti fondamentali per la corretta rappresentazione musicale nelle mura di casa: ho passato ore a leggere la posta e le varie rubriche nelle quali cercate di dare ogni tipo di consiglio per il miglioramento delle prestazioni e per ottenere il massimo potenziale da una catena di riproduzione; ho apprezzato particolarmente l'enfasi da Voi data a due argomenti di irrinunciabile importanza (almeno secondo me) per il risultato finale: la resa in ambiente d'ascolto e la resa dell'impianto elettrico di casa propria, che troppo spesso vengono trascurati per dedicarsi solamente all'hardware vero e proprio.
Nel corso degli anni anchio, purtroppo, ho dovuto rendermene conto (20 anni orsono, un quasi perfetto cubo di stanza di 4mt x 4mt x 3mt di altezza mi fece letteralmente odiare il mio impianto di allora, tanta era l'eco che usciva dalle mie Bose 501 quando queste ultime incontravano la frequenza di risonanza critica; ed ancora recentemente, quando ho traslocato, la resa delle mie LS3/5a con relativo subwoofer dedicato di casa Rogers ha cambiato radicalmente resa, passando da un ambiente all'altro, sempre nella regione delle basse frequenze.).
Un altro settore al quale avete dato giustamente risalto è quello relativo ai cavi di interconnessione tra le varie apparecchiature (quando dicevo a mia moglie che i cavi apportano il proprio suono e contributo alla resa finale di un impianto, pensava fossi completamente fulminato... ma i cavi suonano, accidenti se suonano!); e poi quelle rubriche per la messa a punto dell'impianto, la sua manutenzione, beh complimenti davvero.

Credo che il vostro approccio culturale in materia non possa fare che bene a tanti audiofili (anche a me che credevo di essere piuttosto smaliziato, devo confessare di avere appreso nozioni che non conoscevo leggendo le vostre rubriche).
Dalla mia passione per la musica è nata, ovviamente, quella per l'alta fedeltà ed è mia ferma convinzione che niente debba essere trascurato per il raggiungimento finale: di come la musica meriti di essere trattata, a livello di pura riproduzione, per darci quello che ci aspettiamo da essa, sensazioni che... beh, credo che tutti Voi avrete capito ciò che voglio dire.
Saluti a tutti e continuate così che andate forte!
Alain Orlandini - E-mail: alain_orlandini@parmalat.net

LC
Alain,
grazie per il sincero attestato di stima, è bello conoscere persone che condividono le nostre stesse passioni ed idee. Non mancare di iscriverti al nostro
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Ciao!
Lucio Cadeddu

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