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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Psicoanalisi per il Direttore
  2. Diffusori ripieni?
  3. Kef + Lector?
  4. Sonus Faber Signum: consigli sul pre/ampli
Re: Psicoanalisi per il direttore
Caro Lucio,
ho letto con stupore la lettera del sig. M. Gallo che assolutamente non condivido. Inutile replicare e spiegare. Vorrei invece farti sapere quanto ti sono riconoscente per tutto quello che stai facendo.
Spero proprio di stringerti la mano in occasione del Top Audio.
Stefano Mainoldi - E-mail: mainoldi.stefano@publitalia.it

LC
Caro Stefano,
ho scelto la tua replica tra le varie che ho ricevuto sull'argomento perchè secondo me è estremamente esemplificativa. Di fronte a certe manifestazioni è inutile replicare e spiegare, il tutto si commenta benissimo da sè.
Osservo però che questi "fenomeni" avvengono ad intervalli di tempo abbastanza costanti e non solo qui ma anche sulla nostra mailing list tntaudio@egroups.com, sempre da parte di anonimi, sempre con indirizzi e-mail fantasiosi e diversi, tanto da far pensare che, sotto sotto, ci deve essere una certa qual volontà di danneggiare quanto di buono (poco) stiamo facendo con la nostra VERA ed UNICA informazione indipendente.
Evidentemente la cosa produce un certo fastidio, così come capisco che, in un mondo di schierati, possa generare un certo fastidio una persona (come me) che ama parlar chiaro, senza condizionamenti di sorta.
Grazie per il sostegno morale a te ed a tutti coloro che nell'occasione mi hanno scritto.
Ciao! Lucio Cadeddu

Diffusori ripieni?
Caro Direttore,
un po' intimorito Le sottopongo un mio dubbio che, spero, possa essere utile anche ad altri. Posseggo una coppia di diffusori da pavimento della casa canadese Totem, modello Staff (ha già avuto occasione di sentirle?).
La parte inferiore di esse è cava ed è predisposta per essere riempita con della sabbia o pallini di piombo (dove trovarli?).
La domanda che volevo farle è se e con quale materiale (sabbia, pallini di piombo) riempire (di quanto?) la base del diffusore e, soprattutto, cosa migliora (e/o peggiora) dal punto di vista della riproduzione sonora.
RingraziandoLa per il Suo impegno, La saluto cordialmente.
Fausto Federici - E-mail: faustofederici@tiscalinet.it

LC
Caro Fausto,
non conosco il modello di Totem in tuo possesso ma stimo molto il marchio. Sono ormai tanti i diffusori in commercio che offrono la possibilità di eseere parzialmente riempiti di materiali diversi. Brevemente: si eliminano risonanze e rimbombi causati dalla presenza di una cavità vuota e non utilizzata come volume di carico dell'altoparlante, si aumenta la massa complessiva, con benefici sulla stabilità della scena e sulla dinamica (un diffusore pesante si muove "meno" di uno leggero).
In sostanza, quando si può fare (ovvero se il diffusore è predisposto) è meglio farlo. Il materiale da me preferito è la sabbia (di fiume, per evitare che la salsedine rovini il legno), l'importante è che sia molto asciutta. I pallini di piombo (che si trovano nei negozi di caccia/pesca) non li ho mai apprezzati molto, per via del fatto che non riempiono totalmente lo spazio a disposizione e per di più sono abbastanza velenosi. Se possiamo evitare la presenza del piombo in casa, è meglio.
Il riempimento della base dovrebbe essere completo, non ha molto senso riempire parzialmente. Controindicazioni non ce ne sono, salvo il fatto che il cambiamento dei parametri che ti ho elencato non sia percepito come uno stravolgimento di un equilibrio timbrico/dinamico già raggiunto.

Infine, permettimi di commentare la tua frase "un po' intimorito le sottopongo...". Non c'è affatto bisogno di essere intimoriti, basta rispettare le regole, quelle della buona educazione prima e quelle di questa Rubrica poi e non si incorre in alcun problema.
Capite bene che con la mole di Posta che riceviamo ogni giorno, era vitale imporre delle regole di comportamento e dei limiti all'uso di questa Rubrica, per poter sopravvivere e non essere sommersi da valanghe di posta inevasa.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Kef + Lector?
Gentile Sig. Cadeddu,
spero abbia trascorso buone vacanze. Io sono quello del "primo impianto" nella raccolta n. 135, e per la seconda volta Le chiedo cortesemente lumi. Ho cominciato a fare ascolti, con scarso profitto: solo in due o tre occasioni i diffusori erano sistemati decentemente (non in bell'ordine su scaffali ad altezze disparate, e non afferenti tutti a una medesima centralina di commutazione).
Orbene, l'ultimo impianto propostomi in condizioni accettabili è composto da Kef Coda 7 (m'è stato detto che le 8 non offrirebbero un significativo miglioramento del suono) e da un amplificatore italiano a valvole (!?) del costo (con un qualche sconto) di 7-800.000.
Purtroppo non ne ricordo il nome. Mi pare che la marca inizi per "L" e che sia un nome breve. All'aspetto, l'apparecchio è massiccio, nero, con due sole manopole: al centro volume e a destra selettore degli ingressi (almeno credo); potenza 30 o 35 W. Non è un indovinello. Spigolando la posta arretrata ho visto da Lei citato un Lector misto valvole-transistors: sarà quello?
Il suono mi è piaciuto per l'equilibrio. Se devo razionalizzare e cercarne i difetti, m'è sembrato un po' impastato e piatto, col basso poco distinto, allungato. Forse un tantino esile. Ho anche riscontrato una certa mancanza di mordente. Ma può darsi che m'immagini tutto.
C'è da dire che l'amplificatore era freddo, le casse non rodate, la registrazione piatta di suo. In definitiva, posto che, come ho già detto l'altra volta, non capisco nulla di hi-fi, per il prezzo (tot. un po' più di 1.100.000) il risultato non mi sembra male.
M'è stato poi stato assicurato che tale amplificatore garantirebbe un dettaglio e una raffinatezza maggiore rispetto ai pari prezzo tipo Rotel ecc., che sarebbero più "freddi".
L'impostazione timbrica delle Kef m'è piaciuta e pensavo di mantenerle. Gradirei conoscere un Suo parere, se lo ha, sull'amplificatore e sull'accoppiata con dette casse (troppa sproporzione di prezzo? e l'amplificatore continuerebbe a essere valido anche per un upgrade futuro? a regime ideale l'insieme offre veramente - entro gli ovvi limiti - un suono ben definito, netto?).

Sperando, una volta comperato il benedetto aggeggio, di non doverLa più disturbare per un bel po', La ringrazio dell'attenzione e La saluto con i migliori auguri per le Sue molteplici attività.
Mauro Della Ferrera - E-mail: mdf@freemail.it

LC
Caro Mauro,
quasi certamente l'ampli è un Lector e potrebbe essere il VFI 50, un ibrido valvole (sezione pre) e FET (sezione finale) che ha conquistato i favori del pubblico audiofilo più smaliziato. Il prezzo proposto mi pare molto onesto. Pertanto, se ti è piaciuto, non vedo ragione per non acquistarlo.
Due parole sui diffusori: la differenza tra le Coda 7 e le Coda 8 sta tutta nella gamma bassa - medio/bassa in quanto le 8 fanno uso di un woofer da 16 cm anzichè da 13. Il tweeter è lo stesso. Sono certo molto simili, ma la 8 ha qualcosa in più sul basso alla quale non rinuncerei tanto volentieri :-)
Comunque sia, le 7 sono davvero un affarone come rapporto qualità/prezzo. In definitiva, se non sei convinto sino in fondo, potresti ascoltare di nuovo l'accoppiata, magari con dischi tuoi che conosci bene (possibilmente ben registrati, così da mettere "alla frusta" l'insieme).
Entrambi i componenti hanno un rapporto qualità/prezzo molto elevato e sia l'ampli che le casse non sfigurerebbero neppure su impianti di livello più elevato.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Sonus Faber Signum: consigli sul pre/ampli
Caro Lucio,
alla fine fra Sonus Faber Concertino e QUAD ESL 57/63, non ho acquistato nessuna delle due, ma ho scelto le Sonus Faber SIGNUM. Ho infatti deciso di lasciare perdere il "Vintage QUAD", non tanto per questioni di costo, quanto per non trovarmi in casa modelli usati con difetti e problemi di riparazioni complicati.
Per Sonus Faber, ho ascoltato a confronto nel medesimo negozio, in condizioni a dire il vero poco favorevoli, le seguenti casse:

Ho trovato differenze qualitative abbastanza nette fra i vari modelli. Le Concerto sono, per i miei gusti, nettamente superiori alle Concertino Home.
Le Signum, a loro volta, superano abbastanza nettamente le Concerto quanto a trasparenza, dettaglio, ricostruzione della scena acustica, realismo degli strumenti musicali.
Viceversa fra Signum e EA II, le differenze qualitative sono meno nette, e la scelta è più questione di gusti, budget e stanza di ascolto: avendo io una relativa limitazione nel budget ed una stanza di 20mq, mi sono orientato sulle Signum.

Devo dire di essere molto soddisfatto dell'acquisto. Purtroppo, però, le grandi qualità di queste casse mi obbligano a migliorare il resto dell'impianto. Ho allestito due catene di ascolto con quanto avevo disponibile in casa:

Nonostante la stranezza della seconda catena (un mixer invece di un pre !), le prestazioni della stessa si sono rivelate nettamente migliori in termini acustici, anche se forse un suono un po' più "morbido" non avrebbe guastato.

Il test mi ha convinto:

  1. Della giustezza della tua osservazione circa la scarsa qualità del pre QUAD 33, di fatto non più utilizzabile in una catena di ascolto moderna di buona qualità;
  2. Del fatto che alle SF Signum è consigliabile abbinare un pre/ampli con suono relativamente "dolce" (valvolare ?).
Siccome non vorrei spendere follie, sto considerando le seguenti alternative:
  1. Un ampli relativamente economico ma di buona qualità e suono dolce, tipo Audio Analogue Puccini SE, Jolida 502B (valvole, circa 1000$), un altro
  2. Un pre a valvole o passivo, anche autocostruito, da abbinare ad uno dei vecchi finali che ho già in casa (Aragon 2004 oppure QUAD 303). Ho letto buone cose sui seguenti modelli: Audio Electronic Supply AE-3 (valvole 2x6SN7, 399$ in kit), Electronic Tonalities Foreplay (valvole 2x12AU7, circa 200$ in kit), FT Audio Little Wonder One (passivo, 495$). ...
Sono graditi consigli e commenti sulla qualità dei pre-citati, in particolare di AE-3 che dovrebbe essere prodotto dalla stessa casa che fabbrica i famosi e costosissimi "Cary Audio".
Ciao
Ugo Manfredi - E-mail: Ugo.Manfredi@infostrada.it

LC
Caro Ugo,
sono contento che ti sia reso conto di persona di quanto il pre Quad 33 sia ormai fuori dal tempo. Io ne possiedo uno (inutilizzato) e per questo motivo ti sconsigliai circa il suo utilizzo OGGI.
Anche il 303 ha fatto il suo tempo ed anche alllora non era un granchè, meglio il 405, a mio parere.
Direi che non a caso la catena con l'ampli Aragon ha dato i miglori risultati :-)))) Il suono più "morbido" l'avresti ottenuto con un pre moderno e di qualità HiFi. Questa mi sembra la strada migliore, l'Aragon è infatti un ottimo apparecchio.
Purtroppo dei pre che mi citi non ho avuto la possibilità di ascoltarne neppure uno ma per diverse ragioni sconsiglierei l'uso di un pre passivo. Non per demeriti intrinseci della tal soluzione quanto per la effettiva difficoltà a trovare gli interfacciamenti elettrici giusti.
Meglio allora un pre attivo, magari a valvole come mi pare tu preferisca. Io mi orienterei, per questioni di assistenza tecnica e più facile rivendibilità futura - due fattori da considerare SEMPRE!!! - su oggetti di facile reperibilità. Ad esempio, per 900.000 trovi l'X-Pre della Musical Fidelity (valvole ECC 88), Synthesis (Art in Music) PL-1 o Harmony intorno al milione e mezzo (italiani) oppure anche un Audio Note di serie base, tipo l'M0 (1 milione) o, meglio, un M1 (1,9 milioni). Cerca anche nel mercato dell'usato e non escludere a priori dei pre a stato solido - non tutto lo stato solido suona come il Quad 33 :-) - e lì la scelta si amplia notevolmente (magari trovi anche un pre Aragon usato...).
Scusa se ho citati apparecchi diversi da quelli elencati da te ma preferisco parlare solo delle cose che conosco.
Cerca di sentire un po' in giro per vedere cosa riesci a "provare" e fammi sapere!
Ciao!
Lucio Cadeddu

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© Copyright 2000 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com

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