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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 3/4/2011 - 10/4/2011

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  1. Re: Riflessioni
  2. Trasloco - cambiare o no. Tanti dubbi
  3. Nuovo amplificatore con 1000 €
  4. Impianto con 600 €
  5. Re: Impianto (quasi) completo
  6. Consiglio Dac per musica liquida
  7. Amplificatore e giradischi con 800 €
  8. Full Naim + Spendor
  9. Nuova amplificazione per dei monovia Fostex
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Re: Riflessioni
Sicuramente ti arriveranno decine di email a sostegno dell'attuale grafica di TNT, ma ti mando anche la mia in modo da fare statistica: per me non esiste sito più pulito, ordinato, semplice, leggibile di questo.
La leggerezza oggi forse è considerata superflua, ma se qualche volta provo ad aprire il sito con il cellulare, allora la differenza in senso positivo si nota tutta, la velocità rispetto alla media degli altri siti è notevolmente maggiore.
Come hai detto tu, quello che conta è quello che c'è scritto nelle pagine, non le animazioni, a mio avviso addirittura fastidiose. Seguo TNT-Audio da quasi dieci anni ed è sempre una lettura piacevole. A volte quando ho finito di leggere l'aggiornamento settimanale in italiano e non mi basta, mi leggo anche qualcosa della sezione in inglese. Ma le traduzioni per il mio scarso inglese penso che siano davvero troppo.
Spero che questa mia ti serva anche da incoraggiamento.
Saluti,
Michele - E-mail: mnt.michele (at) gmail.com

Caro Lucio buongiorno,
ho letto almeno 4 volte la prima lettera della rubrica della posta di questa settimana sulle
Riflessioni che un lettore, assente per molto tempo, ti suggerisce in merito alla grafica ed alla funzionalità del sito TNT, ma ancora trovo difficoltà nel capirne fino in fondo la finalità. Io non sono un webmaster, ma in materia di grafica e funzionalità di siti web ho le esperienze universitarie di questi anni, in cui noi di Scienze Politiche qui a Catania abbiamo coordinato dei master di II livello in cooperazione con altre università, in quanto il sito web, per la piattaforma e-learning per i corsisti, con annessi fuochi d'artificio...si portava via una quota consistente delle iscrizioni, con conseguente ulteriore decurtazione dei compensi per noi tutor a vari livelli ...fino a quando abbiamo scoperto che nella nostra università catanese era disponibile una piattaforma a costo quasi zero, semplice, lineare, molto efficace e intuitiva.....certo, non ci sono i fuochi d'artificio precedenti, pazienza, ma i corsisti ringraziano, e anche noi.....
Oggi, come sostiene Augè, siamo in presenza di "non luoghi-non tempo", in virtù di uno schiacciamento sul presente che modifica profondamente le nostre esistenze ed i nostri rapporti, e forse un ritorno alla semplicità sarebbe auspicabile, magari cominciando a non farsi assorbire troppo da un "non-luogo" come il web...
Buon lavoro,
Alessio - E-mail: alann69 (at) hotmail.it

LC
Cari lettori,
tra le altre e-mail sullo stesso tema ho selezionato le vostre, non me ne vogliano gli esclusi. Oltre a quelle da voi sottolineate ci sono tante altre ragioni per le quali ha ancora senso (o ha sempre più senso, a mio avviso) mettere online un sito così semplice come TNT-Audio: ci sono, ad esempio, le necessità dei lettori non vedenti - e ne abbiamo diversi - che su siti più elaborati hanno qualche difficoltà in più a reperire immediatamente le informazioni. Ancora, c'è la necessità di mantenere in una forma gestibile un sito bilingue che contiene migliaia di pagine in continua crescita, a ritmo settimanale: un archivio di siffatte proporzioni è impensabile gestirlo con una struttura complessa. Tutto deve essere snello, agile, facile da inquadrare. I webmaster più moderni mi diranno che si può fare tutto con un CMS, ma è un sistema che conosco abbastanza bene (lo uso per un altro sito, istituzionale) e - per quanto comodo e flessibile - è potenzialmente bucabile da agenti esterni, non consente il completo controllo di tutti gli aspetti dell'HTML (ad esempio i nomi delle URL delle singole pagine, mai chiari e puliti come i nostri), va rinnovato periodicamente il core del sistema e va monitorato in continuazione. Pagine statiche realizzate a mano che vengono create in locale e messe sul server con un FTP sicuro sono molto più al riparo dal punto di vista della sicurezza.
Non è un caso che MAI, in oltre 15 anni di presenza web, sia stato segnalato del codice maligno presente e scaricabile dalle nostre pagine, ad esempio, cosa che accade abbastanza di frequente invece su altri siti, anche del settore. Non solo, ma un sito statico è economico da gestire, se è di grosse dimensioni e molto frequentato come il nostro: mangiamo pochissima banda al provider e carichiamo di un'inezia le potenzialità di calcolo del server che ci ospita. Questi due fattori, specie quando si ha a che fare con milioni di visite mensili, incidono moltissimo sui costi di gestione che, per nostra fortuna, sono ancora molto bassi. Non è un caso che il nostro Forum abbiamo deciso di ospitarlo da subito in outsourcing su una piattaforma esterna (quella di Yahoo Gruppi). Non sarà bellissimo come quelli basati su PHP o altri sistemi ma FUNZIONA e non genera neppure un minuto di lavoro da parte nostra, a parte la gestione dei nuovi iscritti o di qualcuno che talvolta non riesce a cancellarsi. Stiamo parlando di oltre 8000 utenti iscritti, tra il forum nazionale e quello internazionale. E, ancora una volta, è semplice e gratuito. È vero, ci sono i banner di Yahoo, un po' fastidiosi, ma ci si fa l'abitudine.
In definitiva la nostra filosofia, in HiFi come nell'approccio all'informazione, è basata sul dogma anglosassone KISS (Keep It Simple, Stupid!). Ci piacerebbe che anche i nostri lettori imparassero ad apprezzarla. Personalmente abbandono dopo appena un paio di click un sito che non mi offre subito le informazioni che sto cercando o che impalla il mio PC mentre ho anche altre finestre aperte. Semplicemente, non ho il tempo per apprezzare la creatività dei webmaster, a mio parere dare in mano il PC a certe persone è stato deleterio come vendere il whisky agli Indiani d'America. Chi ama perdere tempo mentre naviga sul web potrà rivolgersi altrove, con la certezza di trovare tutta la modernità che cerca e, se è fortunato, qualche briciolo di informazione utile nascosta in mezzo alle bollicine.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Trasloco - cambiare o no. Tanti dubbi
Egr. direttore,
seguo da anni e con grandissimo interesse la sua rivista che trovo davvero utile ma soprattutto "onesta" e "trasparente": doti che io apprezzo moltissimo. Tra qualche settimana dovrei trasferirmi e tornare in Italia (ho vissuto per 7 anni in Spagna). Il mio impianto è il seguente:

L'impianto è collegato sia ad una TV, sia al PC. L'utilizzo è e sarà: visione film + ascolto di musica liquida di vario genere a volumi medio-bassi, in particolare: Cool Jazz (Chet Baker, Miles Davis, ecc..) e anche musica classica sempre con la tromba da protagonista (Sergei Nakariakov, Maurice Andrè, ecc...). Suono da dilettante la tromba e per questo amo molto il suono di questo strumento in tutte le sue varianti.
Dovendomi trasferire, pensavo di valutare un possibile cambio di amplificatore e DAC. Non ho nulla da rimproverare al mio NAD, ma mi piacerebbe un amplificatore più funzionale. Oltre a suonare decisamente meglio (altrimenti per me non avrebbe molto senso il cambio), dovrebbe avere almeno: 2 entrate analogiche + 1 digitale + DAC USB integrato + uscita cuffia di qualità ... se ci fosse anche la radio sarebbe perfetto. Trovo il NAD poco affaticante, per questo cercherei un suono simile come impostazione, ma di qualità superiore. So bene che l'ambiente gioca un ruolo fondamentale, ma avrei deciso di tenermi le casse e comprare un ampli con dac USB integrato e che piloti al meglio le Chario. Budget = 500-1.000 euro massimo. Esiste qualcosa di simile?
Solo in un secondo momento e se ho problemi di posizionamento delle Chario nel nuovo ambiente valuterei il cambio anche di quest'ultime.
Grazie mille e buon fine settimana,
Livio - E-mail: livio_meglio (at) hotmail.com

LC
Caro Livio,
non conosco alcun amplificatore che possieda tutte le caratteristiche che hai elencato. L'unico che mi viene in mente ma che non ho ancora ascoltato è il Peachtree Nova, che ha tutto ciò che chiedi, tranne la radio incorporata. Essendo l'unico oggetto sul mercato con questa flessibilità, vien difficile suggerirti alternative valide, se non quella, che mi pare più logica, di pensare a un apparecchio più tradizionale, da affiancare al DAC USB che possiedi già. Ad esempio, potresti valutare un sintoamplificatore ma quelli che mi vengono in mente o sono surround o troppo economici oppure fuori budget. Pertanto, l'unica idea sensata e praticabile potrebbe essere quella di acquistare un amplificatore tradizionale, magari almeno dotato di uscita cuffia, per rimpiazzare il tuo NAD. Sotto i 1000 € stanziati potresti valutare i seguenti apparecchi: Arcam FMJ A18 o A28, Audiolab 8000S, Cambridge 740A, Rotel RA1520 e, per restare in casa NAD, il C355BEE. Tutti questi hanno un'impostazione sonora analoga a quella che piace a te, tranne Audiolab e Rotel che sono orientativamente più neutri e aperti.
In ogni caso non acquisterei apparecchi nuovi PRIMA di aver effettuato il trasferimento/trasloco. Troppe cose potrebbero cambiare, fino al punto di poter essere costretto a modificare le tue priorità, nel senso che l'amplificatore e il DAC potrebbero stare al loro posto perché magari i diffusori potrebbero rivelarsi inadatti o difficilmente posizionabili. In situazioni in evoluzione come la tua la fretta è sempre una pessima consigliera.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore con 1000 €
Gentile direttore,
innanzitutto la volevo ringraziare per l'esistenza di questa rubrica. Ho letto e riletto più volte le sue risposte date a tutte le domande che le venivano poste dagli utenti, audiofili e non. Premetto che io mi considero facente parte di quest'ultimo gruppo; solo ultimamente avendo comprato casa a 30 anni posso però dire di avere finalmente uno spazio mio per potere ascoltare la musica come dico io, non in cuffia per non dare fastidio ai miei genitori. Ma ora posso chiudere gli occhi..e provare sensazioni che molte volte solo la musica può darti.
Comincio col dire che nella mia casa mi sono ritagliato una stanza mia...di 20 mq che voglio utilizzare praticamente solo per la musica. Come inizio mi sono comprato una coppia di Kef C7 che ho potuto ascoltare di persona in un piccolo negozio della mia regione (nelle Marche sembra che gli indirizzi internet siano del tutto sconosciuti..e trovare un negozio di ascolto non è facile). Erano pilotate dall'ampli NAD 326BEE con abbinato il CD545BEE; devo dire che il suono mi ha ben impressionato. Ma si ricordi...sono nuovo in questo mondo.
Le casse nella stanza della mia abitazione sono disposte sulla parete più lunga (5 mt) e che il solo mobile presente è un divano, posto naturalmente di fronte a loro. Altra cosa naturalmente importante è il budget per ampli e cd...dopo tutto quello che ho speso per la casa per ora più di 1000 euro non mi posso permettere. Non posso dire che ascolto un solo tipo di musica, faccio prima a dire che il jazz e la musica classica non fanno parte della mia cultura musicale. Per il resto...tutto ascolto...dipende dai momenti...
Ho letto di Cambridge Audio (650a + 650c)...Marantz (PM-6003 + CD-6003)....oltre al già citato NAD. Ma l'universo hi-fi per me è ancora tutto da scoprire e sono sicuro che solo un intenditore come lei (come io la considero) mi può dare quel consiglio iniziale di cui ho bisogno.
Nel ringraziarla anticipatamente per la sua cortesia, la saluto cordialmente.
Fabrizio - E-mail: fabio (at) friends.computergrafica3d.com

LC
Caro Fabrizio,
per ora hai fatto un buon acquisto, anzi due: una casa con una stanza per la Musica e una buona coppia di diffusori. Quello che ti manca, ora, non è tanto un'amplificazione e una sorgente, ma un arredo minimo che possa far suonare decentemente la stanza. Ascoltare i tuoi diffusori in una stanza vuota sarebbe un'esperienza molto, molto deludente. Vorrei essere sicuro che questo concetto ti sia ben chiaro quando collegherai il tuo futuro impianto. Acquista almeno un tappeto a pelo lungo da stendere tra punto d'ascolto e diffusori!
Comunque sia, per la cifra che hai indicato opterei per una solzuione monomarca, magari proprio di casa NAD, visto che hai già avuto modo di ascoltare e apprezzare la combinazione coi tuoi diffusori. I modelli NAD C316 BEE e C515 BEE realizzano una coppia ampli integrato + lettore CD assolutamente dignitosa per circa 700 € totali. Ti resterebbero circa 300 € che potrai investire in cavi (minima parte) e in complementi d'arredo, il già citato tappeto, qualche quadro in tela senza vetro, qualche grande cuscino, una libreria...non riuscirai ad acquistare componenti di lusso, ma comunque qualcosa in grado di rendere meno disastroso il suono di una stanza vuota.
Qualora volessi risparmiare ancora e non avessi necessità di più ingressi o di telecomando, fai un pensierino al
Dayton DTA 100a: costa appena 100 €, ha la potenza del NAD citato e, a mio parere, suona pure meglio. Non è semplicissimo da reperire per vie tradizionali, ma online si trova con una certa facilità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto con 600 €
Gent. Direttore,
se possibile vorrei avere un consiglio su come mettere assieme un impianto hi-fi decente senza spendere troppo (il budget che avevo in mente si aggirerebbe sui 600-650€). Premetto che non mi intendo minimamente di hi-fi, potrei perciò scrivere qualche castroneria...
Innanzitutto le riporto qualche info: l'ambiente dove l'impianto verrebbe posizionato è di circa 30mq (grossomodo 6m x 5m). La distanza tra il mobile dove appoggerei il tutto e il punto in cui mi siederei è di circa tre metri, tre metri e mezzo. Generalmente ascolto musica rock, ma anche jazz e blues.
Per ora posseggo solo un giradischi Pro-ject debut 3 (che non posso neanche utilizzare per mancanza degli altri componenti...e dei dischi). Leggendo un po' di discussioni su vari forum mi sono orientato su questi prodotti:

Dato però che l'impianto lo posizionerei vicino al televisore stavo pensando di acquistare un lettore blu-ray (anche se ho letto che un classico lettore cd funzionerebbe meglio, non posso però comprare sia l'uno che l'altro).
Ho letto commenti positivi sugli Oppo ma vedo che costano troppo...sarei quindi orientato su un modello della Philips che pare sia onesto anche sotto l'aspetto dell'ascolto della musica (avevo valutato anche uno Yamaha e un Pioneer ma i commenti mi sembrano meno positivi del philips).
E ora vengo al quesito: su questo sito ho letto le recensioni del t-amp e del cosiddetto t-preamp, mi chiedo se questa coppia, visto il prezzo, possa sostituire i due amplificatori citati prima per l'utilizzo che dovrei farci io (collegarci il giradischi più il lettore blu-ray per ascoltare cd e vedere dvd e blu-ray (queste ultime due funzioni onestamente mi interessano in modo relativo)). Non tanto per il prezzo, più che altro per la qualità. Pensa che possano andare bene con quelle casse e per vedere un film?
Altrimenti mi può dire se quei modelli di amplificatori e casse possono essere parte di un buon impianto?
Oltre a questo dubbio, che è quello che mi preme di più, magari può aiutarmi anche sotto quest'altro aspetto: dato che gli amplificatori citati non hanno ingressi hdmi, se dovessi collegare il lettore all'amplificatore tramite l'uscita audio analogica con i due cavetti, le tracce audio dei film in blu ray verrebbero riprodotte? O quel tipo di collegamento fa da "tappo" e serve per forze un collegamento digitale?
Grazie mille per l'attenzione,
Dario - E-mail: dario.pogliani (at) gmail.com

LC
Caro Dario,
in un ambiente così ampio la potenza del T-Amp sarebbe largamente insufficiente a meno che non utilizzassi diffusori ad alta sensibilità. Dato però che il budget è ristretto, eviterei di ridurre così drasticamente le possibilità di scelta. Anche sui diffusori ho qualche riserva, visto che preferirei immaginare due torri all'interno del tuo ambiente. Per un prezzo non troppo distante dalle Tesi che avresti individuato ci sarebbero, sempre nel catalogo Indiana Line, le Nota 550 che si possono reperire facilmente per 300 € la coppia. Il resto del budget andrebbe a questo punto spalmato su un amplificatore integrato dotato anche di ingresso phono e discreta potenza (Denon PMA 510AE, circa 200 €) e un lettore blu-ray che ormai comincia a essere reperibile per cifre molto contenute che ti farebbero rientrare nel budget prestabilito. Ignoro quale sia la loro qualità audio, ma le limitazioni di budget sono tali che non possiamo fare troppo gli schizzinosi. Per quanto riguarda la connessione audio, credo che non sia necessario utilizzare le uscite digitali, sarà sufficiente prelevare il segnale stereo analogico dall'uscita standard del lettore e collegarla a qualunque ingresso linea dell'amplificatore. Cura con attenzione il posizionamento dei diffusori e l'acustica dell'ambiente, vero punto chiave per ottenere prestazioni soddisfacenti anche da un impianto economico.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Re: Impianto (quasi) completo
Gemt.mo Direttore,
per non farle perdere troppo del suo prezioso tempo vado dritto al nocciolo di questa mia mail, riassunto stringatamente nell'oggetto. Innanzitutto grazie mille della
risposta alla mia ultima lettera che ha pubblicato sul sito un paio di settimane fa.
In effetti trovo le sue osservazioni molto giuste. Il fatto è che la sede definitiva del mio stereo (Primare I21 e CD21 e ProAc D15) sarà casa della mia fidanzata e non so fino a che punto sarà lieta di farmi mettere mano all'impianto elettrico (per mettere un maggior numero di prese a muro presumo si debba fare anche uno scasso nel medesimo...). Da ciò la preferenza per l'opzione ciabatta (se però dovessimo decidere di fare dei lavori tornerò al suo suggerimento...).
Inoltre, per quanto riguarda le punte & relative sottopunte, proverò con le monetine come lei mi ha suggerito. Le punte, tuttavia, le assicuro che non volevo metterle per "moda" ma solo in quanto le D15 hanno il bass reflex inferiore e pertanto non possono essere appoggiate direttamente sul pavimento (o sbaglio? Attualmente poggiano ognuna su 4 vecchi libri posti agli angoli...).
Infine una curiosità... cercando in rete pareri sulle D15 ho letto spesso frasi del tipo "per farle suonare bene hanno bisogno di tanta corrente e pertanto servono amplificatori come minimo da 150 watt, meglio dai 200 in su". Mi perdoni l'ignoranza, ma la corrente che arriva a una cassa non è direttamente proporzionale al volume che imposto sull'ampli?
Quindi a parità di volume un ampli da 70w e uno da 150w non erogano la stessa corrente? Le sarei grato se potesse chiarirmi questo punto...
La saluto caramente,
Paolo - E-mail: jesterhoax1 (at) yahoo.com

LC
Caro Paolo,
sì, ti confermo che per aumentare il numero di prese a muro bisogna fare un piccolo lavoro di muratura, ma si tratta di poca roba, fai capire alla tua fidanzata che tutto sarebbe ben più pulito e ordinato di una ciabattona sul pavimento che funge da raccoglipolvere, orribile a vedersi e fastidiosissima quando si fanno le pulizie. Sono sicuro che riuscirai a convincerla con queste semplici (e, peraltro, veritiere) argomentazioni.
Per quanto riguarda le D15, certo, vanno sollevate da terra, ma non è necessario che debbano essere le punte a farlo. Comunque, le sottopunte con le monetine andranno benissimo.
Per quanto rigurda invece la tua ultima domanda, dovrei rimandarti alla lettura di un trattato di fisica di base, laddove venga spiegata la legge di Ohm. Ho trovato una pagina web fatta abbastanza bene che spiega tutto in termini estremamente semplici, per cui eviterò di ripetere. La pagina contiene anche esempi facili per collegare potenza, tensione, corrente e resistenza, consiglio di darci un'occhiata, è davvero alla portata di tutti.
In questa sede mi preme solo ricordare un fatto che gli audiofili spesso dimenticano: tensione (generata dall'amplificatore), resistenza (offerta dall'altoparlante) e corrente (in transito dall'uno all'altro) sono strettamente legate dalla prima legge di Ohm. Non ci sono formule magiche o leggi fisiche particolari che valgono soltanto in HiFi. È fisica spicciola da primo anno di Università, anzi da quinto anno delle superiori (o forse meno, per gli istituti tecnici/industriali). Hai voglia ad avere un amplificatore da 200 watt quando di potenza reale ne utilizzi soltanto un decimo (la stragrande maggioranza dei casi)!
Cerchiamo di semplificare un po': si dice che un amplificatore è un grande erogatore di corrente quando è in grado di pilotare diffusori che offrono un'impedenza particolarmente complessa, in valore assoluto (modulo) e fase. In altre parole: più l'impedenza è ostica (bassa o dall'andamento tormentato in funzione della frequenza) e più l'amplificatore è chiamato a sforzarsi (diciamo così) per riuscire a mantenere inalterata la tensione ai suoi morsetti d'uscita. Così, può capitare che amplificatori da 100 watt su una resistenza di 8 ohm (costanti, carico ideale) riescano a erogarne poco più della metà quando collegati a un carico reale, più ostico. Non mi risulta, però, che le D15 siano un carico particolarmente difficile.
Pertanto lascerei tranquillamente gli audiofili parlare un po' a vanvera sulla potenza dell'amplificatore necessaria per pilotarle al meglio (faccio umilmente osservare che la stessa ProAC dichiara una potenza MASSIMA, per l'amplificatore da usare, di 180 watt) e mi preoccuperei di abbinarle a un amplificatore di buona qualità e potenza ragionevole per ottenere i volumi sonori desiderati. Tieni conto che con 88 dB di sensibilità, a un metro di distanza, ti bastano 10 watt per ottenere 98 dB di pressione sonora, un volume al quale la conversazione con il vicino di poltrona diventa molto difficoltosa, tanto per capirci. Raddoppiare la distanza del punto d'ascolto abbasserà la pressione sonora di circa 6 dB. Ma saremmo ancora a 92 dB, una pressione sonora ben oltre i limiti condominiali! In definitiva, utilizziamo solo una frazione della potenza dei nostri amplificatori, ne serve un po' di più nei picchi di segnale, sempre più rari nei dischi moderni a causa della loudness war che li affligge.
Se non ti disturba leggere in inglese, consiglio uno sguardo a questa interessantissima pagina della Axiom Audio (Casa costruttrice di diffusori) dove questi concetti vengono spiegati con un linguaggio semplice e l'aiuto di molti esempi. Potrà esserti utile per districarti nelle varie fesserie tecniche con le quali tanti audiofili riempiono i loro discorsi. Non dimenticare che la differenza tra un amplificatore da 50 watt e uno da 100 watt è SOLO di 3 dB di pressione sonora. Tieni conto che 1 dB è comunemente indicata come la variazione minima di pressione sonora che l'orecchio umano (normale) è in grado di percepire. È vero che le pressioni sonore realistiche richiederebbero tantissimi watt (e diffusori in grado di digerirli) ma è altrettanto vero che i volumi d'ascolto reali, specie in appartamento, difficilmente possono raggiungere picchi di 100 dB.
Le corazzate da centinaia di watt servono solo ad aumentare il fatturato delle ENEL e di Costruttori di apparecchi HiFi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Consiglio DAC per musica liquida
Gentilissimo Direttore,
dopo i doverosi ringraziamenti per l'attenzione posta alla causa del nostro hobby mi permetto di rivolgermi a Lei per un dubbio: ho deciso, per comodità e convinzione, di passare alla musica liquida e sto quindi riversando la mia collezione di cd su hard disk, usando un Macmini dedicato come sorgente. Il dubbio che ho è il seguente: posseggo un preamplificatore-processore Classè ssp-25, una macchina vecchiotta ma che ancora fa molto bene il suo dovere sopratutto nell'ascolto stereo. Il Dac interno è un Crystal 4390 24bits, sul quale non sono riuscito a reperire molte informazioni, ma le poche ottenute lo descrivevano come ottimo (ai suoi tempi?).
Il consiglio che Le chiedo è: pensa che usando un dac esterno tra pc e preamplificatore possa ottenere un significativo miglioramento, e nel caso positivo verso che dac dovrei orientarmi? O in alternativa usare solo un Hiface e collegarmi direttamente ad un input coassiale del pre continuando a sfruttare il dac interno? In questo momento sto facendo così e già c'è un notevole miglioramento col Nad 542 che usavo come sorgente precedentemente. Oppure su che altro componente intervenire per ottenere dei miglioramenti all'ascolto?
Il mio impianto è al momento così composto:

La stanza dove suona il tutto è purtroppo molto piccola anche se l'acustica al mio orecchio forse assuefatto non sembra poi così disastrosa, eppoi questa è l'unica cosa che mi è impossibile cambiare.
Mi scuso per la lunghezza, la ringrazio e Le porgo i miei saluti,
Umberto - E-mail: umby57 (at) gmail.com

LC
Caro Umberto,
non basare le tue opinioni e conseguenti scelte sul tipo di chipset utilizzato da un convertitore. Il chip che svolge la funzione D/A è solo una piccola parte di un DAC, ci sono tante altre sezioni parimenti importanti. A mio parere, ad esempio, la sezione analogica d'uscita gioca un ruolo ben più fondamentale e questa, nel tuo pre/processore, è abbastanza curata da reggere il confronto con macchine più moderne senza problemi. Inoltre, visto che il DAC è integrato nel pre salti un collegamento (e relativo cavo), il che è un gran bel vantaggio. Io continuerei a utilizzare la pennina per estrarre l'uscita coassiale dalla USB del tuo computer. In futuro, dovessi sentire la necessità di un upgrade più significativo, potresti optare per una soluzione ancora più semplice: un DAC USB di buona qualità abbinato a un ampli integrato di classe. Oppure, potresti attendere che sul mercato aumenti l'offerta di amplificatori integrati con incorporato un DAC USB.
Tenendo conto dell'impianto attuale, non vedo altra strada più sensata per puntare a una razionalizzazione del sistema e a un suo upgrade qualitativo.
Infine due parole sulla stanza d'ascolto: se è molto piccola ma acusticamente valida non vedo problemi di sorta, troppo spesso gli audiofili si lasciano incantare dalle stanze molto grandi, come se fossero per forza garanzia di buon risultato sonoro. Diciamo che invece, spesso, è più facile far suonare bene una stanza piccola che una rimbombante piazza d'armi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificatore e giradischi con 800 €
Buongiorno direzione TNT-Audio, complimenti per il vostro giornale e le vostre recensioni! Da molti mesi mi sto documentando per la scelta di alcune componenti per il mio impianto hi-fi "budget", in particolare ho dei dubbi su quale amplificatore e giradischi scegliere (quoto a 400 € il budget per ciascuna delle 2 componenti). Premetto che per quanto riguarda le casse acustiche possiedo delle Audio-Pro Black Diamond, alle quali verranno collegate le future componenti; la stanza d'ascolto è una mansarda 6x5 metri con pareti in cartongesso e soffitto di legno, sulla parete opposta ai diffusori acustici si trova un armadio di legno. La stanza possiede comunque alcune librerie e molte superfici assorbenti.
Leggendo e seguendo molte riviste nell'arco di questi mesi, ero giunto alla scelta (che ormai pensavo mai più modificabile) per un amplificatore NAD C316BEE e giradischi Pro-Ject Debut III (con scheda phono separata).

  1. Ultimamente però ho letto delle recensioni entusiasmanti sull'amplificatore Yamaha A-S500, che in alcune prove di ascolto surclasserebbe il C316 NAD. Io ho un range di generi d'ascolto molto ampio, da rock e heavy-metal '80 e '90 (acuti e assoli di chitarra degli Iron Maiden, fino alle stridenti corde metalliche di Manowar, InFlames, etc) a sonate di piano di Chopin, Shostakovich ed altri generi di classica. L'A-S 500 sembra essere imbattibile per verve, sonorità chiara e cristallina e allo stesso tempo per pienezza della gamma media e potenza dei bassi, superando anche amplificatori della stessa fascia di prezzo di marche del calibro di Rotel, Cambridge, Marantz.
  2. Per quanto riguarda la scelta del giradischi mi ero orientato verso il Pro-Ject Debut III senza scheda phono (sapendo di doverne acquistare una a parte dato l'accoppiamento al NAD). Sono indeciso però fra questo modello ed il Rega RP1: dalle recensioni di molti lettori sembra emergere che il motore del Rega sia un po' sottodimensionato, scelta che mi ha fa preferire il Debut III.
  3. Infine volevo muovere una domanda "insolita", sperando di non uscire dalla zona di pertinenza. Reputo molto delicati e fragili componenti quali amplificatori e giradischi data la complessità e le precisione nell'assemblaggio di qualità delle loro componenti. Secondo voi è sicuro acquistare tali componenti on-line e quindi far sì che vengano trasportati a casa con l'accuratezza (sconosciuta) di un qualsiasi corriere oppure è sempre preferibile recarsi in negozio ed acquistare lì le componenti?
    Non subiscono forse lo stesso "stress" quando tali componenti vengono recapitate nei negozi di hi-fi? Posso quindi procedere con l'acquisto on-line a cuor leggero e quindi risparmiare molti euro?
Spero tanto che voi mi possiate fornire importanti informazioni sulle quali muovere la mia scelta con consapevolezza!....non vedo già l'ora di premere on ed alzare il braccio del mio primo giradischi!!!!
Ringrazio cortesemente per l'attenzione.
Massimo - E-mail: massimodaros (at) hotmail.it

LC
Caro Massimo,
non so dirti molto dell'amplificatore Yamaha che citi, purtroppo non lo conosco. Non so che recensioni abbia letto, dovesse trattarsi di vox populi farei comunque attenzione, sul web si trova tutto e il contrario di tutto. Se Yamaha continua con il suo family-sound non mi vien difficile credere che tra questo amplificatore e il NAD ci sia un mondo di differenza, non foss'altro che per dfferente impostazione timbrica, agli antipodi: brillante ed effervescente la timbrica Yamaha, calda e compassata (ma meno stancante) quella NAD. C'è comunque un aspetto che dovresti valutare attentamente: visto che hai intenzione di acquistare un giradischi, ti serve un amplificatore con l'ingresso phono, cosa che il NAD non possiede! Lo Yamaha dispone di tale ingresso (e pure i Rotel serie RA-0X) quindi la bilancia dovrebbe spostarsi a fare di questi amplificatori.
Per quanto riguarda il giradischi, comunque tu scelga, ti porterai a casa un ottimo prodotto entry-level: sia il Debut che il Rega sono dei campioncini del rapporto qualità/prezzo. Non capisco bene la questione del motore sottodimensionato del Rega, non è che ci devi rasare il prato con quel motore, basta che faccia girare il piatto! La notizia, pertanto, oltre che priva di ogni fondamento, mi risulta di scarsa utilità pratica.
Infine, due parole sulla questione delle spedizioni e degli acquisti online: anche i negozi tradizionali si fanno spedire la merce, né più né meno come faresti tu con un acquisto sul Web: i corrieri che si usano, poi, sono sempre gli stessi e tutti (ormai li conosco bene) hanno il grazioso vezzo di lanciare i pacchi da un lato all'altro del furgone. In tanti anni di prodotti ricevuti e rispediti per le prove d'ascolto non ho mai avuto alcun tipo di problema. Soltanto di recente è sparita una coppia di casse che dovevo ricevere in prova. Certo è che l'acquisto andrebbe sempre fatto previo ascolto personale diretto, mai fidandosi di ciò che si trova scritto in rete (qui o altrove).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Full Naim + Spendor
Buonasera egregio Direttore,
sinceri complimenti anzitutto. Da tempo La seguo, ma solo ora ho deciso di scriverLe. Possiedo un impianto full-Naim, composto da:

Ascolto quasi prevalentemente Jazz e l'ambiente d'ascolto, arredato con librerie, misura circa 18 mq (i diffusori suonano quasi a ridosso della parete di fondo). Recentemente ho preso in considerazione di effettuare due up-grade: la sostituzione dei due HiCap2 con un SUPERCAP e, a seguire, la sostituzione del pre Nac 282 con il 252. Come se ciò non bastasse, proprio pochi giorni fa ho avuto modo di ascoltare (non nel mio ambiente, ma sempre con impianto Naim) un paio di diffusori Spendor S9e, e devo dire che mi hanno affascinato, a dire il vero più delle mie Allae: nonostante la vicinanza della parete di fondo, le Spendor mi sono parse più complete e al contempo "posate" nel porgere il messaggio sonoro. Devo aggiungere che lo stesso effetto non mi aveva suscitato, tempo prima, l'ascolto delle Spendor Sp1/2, forse più ostiche nel posizionamento, e anche quello delle Spendor A9.
Sono ora cortesemente a chiederLe il suo punto di vista sia per quanto concerne l'up-grade elettroniche, che per quanto riguarda i diffusori (tra l'altro fuori produzione).
RingraziandoLa anticipatamente Le porgo cordiali saluti.
Alessandro - E-mail: adelfino75 (at) yahoo.it

LC
Caro Alessandro,
fossi in te farei prima l'upgrade del pre e solo dopo quello, eventuale, degli alimentatori anche se, tenuto conto del resto dell'impianto, forse sarebbe più opportuno concentrarsi sui diffusori. Non faccio fatica a credere che le Spendor ti abbiano colpito più delle tue Allae, trattasi di un diffusore di ben altra categoria e con un'impostazione sonora diversa da quella classica Naim. Non dimenticare però che, sebbene l'impianto con il quale hai ascoltato le Spendor fosse anch'esso un full-Naim, l'ambiente era diverso, magari migliore del tuo, specie se consentiva un posizionamento dei diffusori un pochino meno sacrificato.
Ora, mentre la parete posteriore vicina non è un problema per un diffusore Naim, generalmente progettato per funzionare anche in questo atipico posizionamento, per quasi tutti gli altri diffusori è un vero guaio. Mi chiedo come potrebbero suonare le Spendor nel tuo ambiente, a ridosso della parete. Se ti riesce, fai un ascolto preventivo in loco, onde evitare sorprese! Io probabilmente farei anche un tentativo con delle Naim SBL, che molti naimophili ritengono superiori alle Allae e che non soffrono per via della parete posteriore troppo vicina.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione per dei monovia Fostex
Gentilissimo Lucio,
approfitto intanto per fare a Lei ed a tutta la redazione i miei complimenti, per tutto ciò che con rinnovato impegno e professionalità ogni settimana ci mette a disposizione su questo nostro "magico" micro universo.
Vengo al dunque, sono in possesso di questo impianto quasi tutto autocostruito:

Ascolto Classica, Jazz, New Age, e qualche incursione nel pop. Vorrei cominciare ad upgradare il mio impianto ed ho pensato di partire con il finale per poi continuare con il pre successivamente. Mi piacerebbe aumentare la qualità generale di ascolto, soprattutto a bassi volumi, ottenere maggiore trasparenza e focalizzazione degli strumenti. La mia difficoltà, come quella di molti, è di individuare, confrontare e quindi ascoltare, i nuovi componenti nella propria configurazione, comunque avrei individuato nei seguenti finali dei possibili candidati, per budget (max 1700 Euro) e tipologia: Dei primi due vorrei sfruttare i watt (iniziali) in classe A, mentre del Primare mi "affascina" il senso di qualità e concretezza con cui viene dipinto, ma da più parti mi è stato sconsigliato per mancanza di compatibilità e sinergia sonica con i diffusori. Vivo a Roma e tutti fra i maggiori rivenditori di zona, mi propongono di portare in loco il resto del mio impianto per effettuare una prova in diretta.
Se da una parte questa opzione può risultare più che funzionale allo scopo (escludendo per forza di cose l'ambiente di ascolto di destinazione) dall'altra implica il fatto che in rarissimi casi è possibile ascoltare almeno due apparecchi (di marche diverse) nello stesso punto vendita.
Un ulteriore discorso che vorrei affrontare è quello relativo ad un'altra elettronica ancor più affascinante ed intrinsecamente di valore, l'AM AUDIO A-20 Reference, acquistabile però solo ed esclusivamente in quel di Vigevano. In ragione di tutto quanto sopra esposto e non avendo peraltro ascoltato nessuno dei finali ipotizzati, sarebbe per me importate fare tesoro della sua grande esperienza di ascolti e le sarei grato se mi proponesse dei mirati e consapevoli spunti di riflessione sugli ipotetici abbinamenti da me immaginati.
Ringraziandola ancora per l'attenzione e per tutto ciò che nel suo sito ci mette a disposizione.
La saluto cordialmente,
Sebastiano - E-mail: brogna.sebastiano (at) alice.it

LC
Caro Sebastiano,
visto l'utilizzo di diffusori così particolari (largabanda Fostex ad alta sensibilità) non vedo necessità alcuna di ricorrere a finali dalla potenza esuberante che comunque non utilizzeresti. È vero che l'ambiente è grande ma i Fostex sono molto sensibili, bastano pochi watt per suonare molto forte. In ogni caso, pare anche che la tua esigenza sia quella di migliorare l'ascolto ai bassi volumi, non vedo come possano dei bestioni da 200 watt essere utili allo scopo. No, io punterei ad amplificazioni di potenza più contenuta, ma della massima qualità e trasparenza. Non solo, ma semplificherei ulteriormente il percorso del segnale, di fatto eliminando il pre e optando per un integrato, a valvole, come ad esempio l'Opera M100S Plus, una ventina di watt per canale da valvole 300B, un AudioNote OTO Line PP (circa 12 watt per canale), Antique Sound Lab AQ 1001 MK2 (50 watt per canale), Jolida JD 300B (una decina di watt in single-ended di 300B).
In effetti la soluzione monotriodo, qualora dovesse bastarti la potenza (e viste le amplificazioni attuali direi che ti dovrebbe essere sufficiente) sarebbe quella più lineare: accorci allo spasimo il percorso e le manipolazioni del segnale che poi viene conservato tale grazie all'assenza di crossover nei tuoi diffusori. Se è trasparenza massima quella che cerchi, specie a basso volume, non vedo perché puntare a dei finaloni a stato solido da centinaia di watt.
Ti ho indicato delle elettroniche di prezzo vicino a quello dei finali che hai elencato ma, in effetti, visto che la soluzione integrata sostituirebbe anche il preamplificatore, potresti pensare, magari spostando l'acquisto più in avanti, di partire da un budget ancora più consistente. A mio avviso questa sarebbe la soluzione più logica e sensata, sulla quale ti invito a riflettere con calma e magari cercando di vagliare le proposte all'interno del tuo impianto, ove possibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
ti seguo ormai da diversi anni. Grazie al tuo impagabile supporto sono un audiofilo più felice :-) ma ora è tempo di upgrade e mi rivolgo a te per qualche preziosissimo consiglio. Il sistema è attualmente così composto:

Vorrei ottenere un suono più caldo e coinvolgente, con una gamma bassa più presente. In una parola più emozionante. L’ambiente è piuttosto ampio (circa 45mq) probabilmente almeno in parte responsabile del risultato non pienamente soddisfacente (anche un’ampia vetrata al momento senza tende).
Riguardo ai diffusori, basandomi per ora solo sulle recensioni (spero di poterli a breve anche ascoltare), avrei ristretto la scelta (nell’usato) a Proac (D15-D18 o D25-D28) o Totem (Hawk o Forest). Mi consigli di considerare altro?
Non so poi se fermarmi o considerare di sostituire anche l’ampli (forse potrei partire dai diffusori e poi valutare). Nell’usato, avrei individuato ad esempio Musical Fidelity A5 a circa 1000 € e un Yba YA201 a circa 700€. A tuo parere costituirebbero un upgrade rispetto al mio Virtue?
Grazie di cuore per il tuo preziosissimo aiuto!
Un caro saluto e a presto!
Marco - E-mail: marco.rollo@gmail.com

LC
Caro Marco,
vedo che la condizione di audiofilo felice è durata poco :-) (poco più di un anno, se non ricordo male) e il tarlo dell'upgrade ritorna a rodere instancabile. Ebbene, certo è che in una stanza così ampia il suono caldo come lo vorresti tu passa prima dall'acustica dell'ambiente. Puoi certamente sostituire i diffusori (benissimo i ProAC più grandi che ti puoi permettere) ma senza interventi drastici in sala d'ascolto temo che i tuoi sforzi saranno inevitabilmente destinati a fallire, almeno in larga misura. Una coppia di ProAC D28 costa di listino 5500 €, diciamo circa 4500 € nel mondo reale. Sono un sacco di bei soldini, se anche solo una parte di questi fosse investita per migliorare l'acustica della tua sala credo che i risultati potrebbero iniziare a diventare interessanti, persino coi tuoi attuali diffusori. In quest'ottica certamente non sostituirei l'amplifificatore, fintanto che non avrai deciso cosa fare per diffusori e sala d'ascolto.

Questa settimana torno su un po' di vecchio e sano rock'n'roll, proponendo il nuovo singolo di una band non conosciutissima in Italia ma che sin dagli esordi, ben 20 anni fa!, mi ha colpito per le atmosfere sempre molto originali. Si tratta degli inglesi Manic Street Preachers che si riaffacciano sulla scena internazionale con un nuovo album preceduto da questo singolo un po' controverso. È It's not war (just the end of love) ...ogni riferimento agli avvenimenti internazionali è puramente casuale :-|
Il brano ha un riff irresistibile, una bella sezione d'archi e, su YouTube, ha generato commenti contrastanti, visto che ricorda in certi momenti il brano Tonight degli Smashing Pumpkins e persino Stomp degli Steps. Come di consueto, fate attenzione che YouTube ogni tanto rimuove i video per violazioni di copyright, eventualmente cercatelo con il motore di ricerca interno a YouTube stesso. Qualora voleste un suggerimento su quale album di questa band inglese sia consigliabile acquistare, non ho alcun dubbio: Generation terrrorist, il loro disco d'esordio del 1991, semplicemente geniale.
Buon ascolto!


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