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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Problemi di pilotaggio
  2. Irrisolvibili problemi di acustica
  3. Nuovo impianto...per 2,5 milioni
  4. Passione riaccesa
  5. Vergognosa ignoranza? :-)
  6. Mamma casinista, ma volenterosa!!!
  7. Piccoli ma grandi dubbi...
  8. Il primo componente dell'impianto hi-fi
  9. Bassi ed invadenti
  10. Che casse?
  11. Impianto con grandi ambizioni...
  12. Lunga apologia dei controlli di tono

Problemi di pilotaggio
Caro Direttore,
Prima i doverosi ringraziamenti generali per il lavoro svolto da te e da tutta la redazione e poi particolari per come svolgete il servizio che fornite, ho mandato una e-mail a Geoff Husband per un parere su dei diffusori che aveva recensito e in brevissimo tempo mi ha risposto con cortesia e precisione.
Passo al problema che mi attanaglia da qualche tempo, mi riferisco alla spinosa questione dell' interfacciamento casse-ampli, insomma all'ascolto come faccio ad imputare alla debolezza dell'ampli determinate caratteristiche del suono emesso dai diffusori, o meglio ci sono delle spie che inequivocabilmente rivelano la inadeguatezza dell'amplificatore nel pilotare i diffusori?

La potenza minima suggerita dai produttori dei diffusori come devo considerarla? È un assoluto che prescinde dal tipo di alimentazione (valvole /transistor), ambiente di ascolto, volume di ascolto. Un diktat tecnologico secondo il quale il diffusore costruito in un dato modo necessita di almeno potenza Y per potersi esprimere correttamente, oppure le variabili che ho suggerito sopra hanno un ruolo rilevante nell' abbassare o alzare quella quantità minima di potenza richiesta?
Le valvole più comuni in audio hanno peculiarità musicali proprie insomma una personalità che contraddistingue realizzazioni basate su 300B piuttosto che con 845SE?

Nel mio caso specifico sto per entrate in possesso di una coppia di Tannoy D700 (93db) usate vorrei accoppiarle con una amplificazione valvolare di buona qualità ma per ragioni di costi (e di abitudini di ascolto) di relativamente bassa potenza (c/a10w) secondo te è una cosa ben fatta?
Ciao
Gianbattista Paroletti - E-mail: gparole@tin.it

LC
Caro Gianbattista,
grazie per lapprezzamento anche a nome degli altri collaboratori. Cerchiamo sempre di rispondere in tempi brevi alla marea di mail che riceviamo, non è facile e non è sempre divertente (visto che l'80% delle lettere si riferiscono ad argomenti già trattati più volte su queste pagine...) ma confidiamo nella vostra comprensione. La tua lettera a Geoff è stata pubblicata nella Rubrica delle lettere a TNT della sezione inglese.
Riguardo alle questioni da te poste, è difficile decidere se un dato difetto sia attribuibile all'ampli o ai diffusori, senza poter effettuare prove alternative. In effetti questo è ciò che fa un critico audio: ascolta un apparecchio in diverse situazioni, in modo tale da riuscire ad estrapolarne eventuali caratteristiche INTRINSECHE, indipendenti dal resto della catena utilizzata.
Tuttavia, qualche indicazione di massima la si può dare: un amplificatore "a corto di fiato" con un certo diffusore suonerà dinamicamente piatto e compresso specie in presenza di passaggi impegnativi. Oppure farà fatica a riprodurre in modo pulito e potente i bassi molto profondi. O tenderà a strillare in gamma medio-alta anche quando non troppo sollecitato.
La potenza minima indicata dai produttori dei diffusori è un parametro abbastanza privo di significato e, quando alta, sottointende che il diffusore è poco sensibile e necessita di molti watts per potersi esprimere. Ma, ripeto, è più un retaggio del passato che una vera limitazione tecnica.
Sul discorso "suono delle valvole" è chiaro che ogni tubo ha un suo suono ma è pressochè impossibile dare delle indicazioni generali in quanto molto di più influisce sul risultato finale la qualità di tutto il resto: alimentazione, trasformatori d'uscita e topologia circuitale.
Infine, non posso fare altro che incoraggiarti all'acquisto delle eccellenti Tannoy D 700. Per l'amplificazione a valvole, se non puoi spendere tanto, meglio evitare potenze troppo elevate. Tieniti sotto i 20 watts e non dovresti correre alcun rischio. Per mio gusto personalissimo, vedrei meglio una buona amplificazione a stato solido...ma alla fine è il tuo gusto che deve decidere. Ciò significa che dovrai fare almeno un paio di prove a confronto. Dico questo perchè con le valvole, se si spende troppo poco, c'è il rischio di perderne i benefici.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Irrisolvibili problemi di acustica
[Stanza Schiavon]

Gentile Direttore,
lei gentilmente mi ha detto di tenerla al corrente e io non mi faccio pregare... Le do i riferimenti precedenti per inquadrare il problema (
posta 129 e sue gentili dirette risposte).

Sinteticamente:
Non risolvo il problema del rimbombo, nonostante abbia spostato completamente l'impianto in un'altra direzione utilizzando come "palcoscenico" una pesante tenda che si trova a coprire una porta finestra (il vetro è un problema???); è migliorata la scena acustica, la definizione dei particolari, ma medio-alti e bassi risultano insopportabili.
Stò pensando si smontare il mobile (che corre in tutta la parete di destra come da disegno) e di rimontarlo dietro/sopra il divano, potrebbe aiutarmi a migliorare le cose? I Tube Traps sono alti 2mt e 10 cm.
Infine, rimpiango le LS3/5A, credo che le torri (JM Lab 808 spectral) siano troppo "forti" per un ambiente come quello descritto. Ho torto?
Qualche consiglio ulteriore su quali materiali utilizzare per rendere l'ambiente più fono assorbente?
Mi si presenta l'ulteriore opportunità: un amico alla ricerca di diffusori per HT ha sentito le JM Lab. Scambierebbe Aliante Pininfarina Moda 2000 (Zeta one) con le JM. Quali i criteri di ottimizazione per questi diffusori (ho già letto la sua ampia seduta d'ascolto con le One).
Grazie, se lo riterrà per le info.
Cordiali saluti.
Antonio Schiavon - E-mail: rainbow@infotel.it

LC
Caro Antonio,
la stanza perfettamente quadrata non ti viene certo incontro. Se hai già i Tube Traps immagino avrai già usato tappeti a pelo lungo tra te e l'impianto. Almeno in gamma medio-alta dovrebbero aiutare. Vedo dalla piantina che la stanza è quasi vuota, potresti provare ad inserire un'altra libreria o, meglio, delle poltrone. Altrimenti davvero non so cos'altro suggerirti se non di cambiar casse, dopo opportuna PROVA d'ascolto IN CASA TUA.
Lo scambio che ti hanno proposto potrebbe essere interessante, ma non fare e/o decidere nulla senza averle prima ascoltate nel tuo ambiente.
Comunque sia, una curiosità me la vorrei togliere: hai provato ad ascoltare con un amplificatore di impostazione completamente diversa (tipo integrato a stato solido di qualità)? Non si sa mai...
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto...per 2,5 milioni
Carissimo direttore,
Mi chiamo Alessandro, ho 22 anni e vivo a Padova. Volendomi avvicinare al mondo dell'Alta Fedeltà, ho trovato nella rete il vostro sito, e devo dire che l'ho trovato molto interessante, soprattutto perchè ha sfatato alcune mie convinzioni da incompetente.
Questa mail spero possa essere il più possibile coerente con le regole per le mail che ho trovato nel sito, altrimenti la cestini pure.
La mia domanda è abbastanza banale, volevo sapere qualche modello per il mio primo impianto di alta fedeltà. Desideravo acquistare un amplificatore, un lettore cd e le casse, per una spesa totale intorno ai 2.500.000.
Il mio genere musicale preferito è il rock, ma ascolto anche altri generi diversissimi, dalla lirica all'hip-hop.
La mia stanza è 4m per 4, su una parete c'è il letto, di fronte una scrivania ed una libreria bassa (70 cm da terra), sulla parte alla sx del letto una finestra e su quella a dx del letto un armadio alto fino al soffitto, e la porta (la descrizione della stanza a parole dovrebbe occupare meno che un quasiasi disegno).
Se non ho capito male questa stanza è una stanza pessima per l'alta fedeltà.
Spero possa rispondermi, o quasi sicuramente sbaglierò acquisti e non potrò godere di un impianto ad alta fedeltà.
Saluti,
Alessandro Zarpellon - E-mail: Zed3@libero.it

LC
Caro Alessandro,
ebbene si, il qiadrato 4 x 4 non è proprio il massimo per un impianto HiFi. Comunque non disperare, qualcosa la si riesce comunque a far suonare là dentro.
Con 2,5 milioni si può costruire un impiantino entry-level di buona qualità. Cominciamo col dedicare 1 milione circa ai diffusori. Volendo risparmiare sugli stands e per evitare posizionamenti in libreria ;-) punterei su piccoli diffusori da pavimento. Per qualla cifra le alternative sono più o meno state già citate almeno 1000 volte su questa stessa rubrica. Visto che siete così pigri, mi tocca ripetere ancora una volta (puff pant uff, però). In campo nazionale delle interessanti "torri" da pavimento in quella fascia di prezzo le trovi nei cataloghi di Chario ed Indiana Line. All'estero, Mission e Kef.
Avanza 1 milione e mezzo per ampli e CD. Sul lettore CD mi terrei su prodotti di fascia medio-bassa, tipo il nuovo Marantz CD 6000 (800.000 lire circa). Da considerare anche NAD e/o Rotel.
Resta da decidere l'ampli. Con la cifra rimasta puoi riuscire a prendere un Audio Analogue Puccini Remote (anche un "SE" usato andrebbe benissimo), oppure ancora NAD, Rotel, AMC, Proton. Molto dipende anche da quel che riesci a trovare nella tua zona e nello stesso negozio. Sarebbe infatti auspicabile e consigliabile che tu acquistassi tutto l'impianto nello stesso negozio, per poter avere uno sconto più interessante e conquistarti la fiducia del rivenditore.
Tienimi al corrente e NON avere fretta!
Lucio Cadeddu

Passione riaccesa
Ho letto alcune recensioni così casualmente e mi sono detto......
....perchè non chiedere a qualcuno che ne sa veramente qualcosa?
Innanzitutto la saluto e colgo l'occasione per aver dato suggerimenti e stimoli per un momento per me molto difficile, convincendomi che nella vita ci sono mille cose e nuovi interessi da coltivare e qualcuno serve anche allo spirito.
Ultimamente ho acquistato un lettore cd Linn Genki e relativo amplificatore Majik.
Lei pensi che prima avevo un ampli più pre della Technics (ahimè il famigerato bombardatore di casse) e un lettore cd Marantz modello base.
Ora che ho questi due componenti il mio pensiero e filosofia è cambiato, tutto semplice tutto poco luccicante ma così reale e minimalista da farmi maturare e capire il concetto del "solo l'indispensabile" o come dice la scritta riportata sugli imballaggi della Linn "the only sound".
Mai sentita una cosa così, quasi da chiedermi ma il mio lettore "gira" a una velocità diversa o sono le mie orecchie che sentivano accellerazioni improvvise?
Cmq aldilà dell'unicità dei due oggetti ora il mio problema rimane uno, per motivi di spazio e di scelta mia personale (vorrei cambiare casa senza dovermi portare appresso le casse sotto descritte) io sarei intenzionato ad acquistare casse da supporto (o come erroneamente molti dicono da biblioteca) meno ingombranti delle mie attuali Acoustic Energy 109SE.
Andando a curiosare qua e là un "addetto" mi ha consigliato le Bronze2 della Monitor Audio, lei cosa dice?
Io vorrei evitare le Linn soprattutto per una questione di costo, in alternativa quali casse a suo avviso di dimensioni ridotte potrebbero felicemente accoppiarsi al sistema?
Grazie del tempo dedicatomi e grazie della passione riaccesa in me.
Alberto Effe - E-mail: rafficajack@yahoo.it

LC
Caro Alberto,
buona la scelta delle Monitor Audio, che però dovrai ascoltare col tuo impianto prima di decidere. Possibili alternative: Acoustical RS6/7, B&W DM 601 S2, Chario Syntar 200/300, Kef serie Coda e le inossidabili Sonus Faber Concertino. Si tratta di diffusori molto diversi tra loro per cui dovrai essere tu a scegliere quelle che più si adattano al tuo gusto.
Non accantonerei del tutto l'idea di metter su un impianto completamente Linn, con una coppia di Linn Kan (900.000 circa).
Non dimenticare di dare un'occhiata al mercato dell'usato, talvolta si possono fare affari d'oro.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Vergognosa ignoranza? :-)
Carissimo Lucio, sono Roberto da Genova devo vergognosamente ammettere una mia (tra le tante) stereofonica ignoranza.
Mi spiego meglio...seguo l'alta fedeltà dall'età di 14 anni...ne ho 38 e sono possessore del seguente Orgasmometro:

Ora il problema vergognoso che mi sorge e ' il seguente: Il finale della Luxman ha due indicatori di picco digitali ed è munito di 2 attenuatori, mi sono accorto dopo circa 3/4 anni...(volpe!!!) che uno dei 2 attenuatori risulta asimmetrico rispetto all'altro, e ciò non rispetta nella sua corsa la scala millimetrata che viene indicata sul frontale dell'apparecchio stesso.
Ossia inizia la sua corsa 2 trattini prima della "serigrafia" ...(si dice così?)...e termina in anticipo di due trattini, il tutto apparirebbe solo frutto di un errato montaggio del potenziometro, se non che gli indicatori di picco mi danno delle indicazioni che non mi fanno dormire sonni tranquilli.
È normale (e qui cade l'asino......sigh) che essi indichino solamente ogni tanto dei valori diversi....anche con una canzone registrata mono...i segnali si appaiono per un po' e poi si diversificano indicando dei valori diversi, soprattutto il canale destro (quello incriminato). Il fatto accade ovviamente anche con le normali incisioni stereo.
Ebbene si dopo 25 anni di passione e riviste.....nutro ancora queste ignoranze...ma sono un poeta dell'hifi....e non di certo un tecnico, chiedo venia.

Ascolto tutti i tipi di musica eccetto il liscio in una stanza riflettente come un pannello solare....(ma prima o poi trasloco...giuro che trasloco).
Ora ti saluto e ti ringrazio dell'attenzione che mi vorrai dedicare, siete davvero bravi, a volte un audiofilo ...si sente un animale raro........io ho sempre parlato di watt...e i miei coetanei da ragazzo parlavano di cilindrate...di cc.....la stessa cosa ora.
Siamo davvero in estinzione??? boh?? Non sanno cosa si perdono....
Con simpatia ed ammirazione.
Roberto - E-mail: robertoberto@tiscalinet.it

LC
Caro Roberto,
ehm, ti confesso che anch'io parlo più frequentemente di CV che di watt :-)))))) So che mi odierai per questo...Mi interessa tutto ciò che è capace di dare emozioni: la buona Musica suonata in un buon impianto o il buon rombo di un motore sportivo :-D
Bando alle ciance, veniamo al tuo terribile dilemma :-)
Con una incisione stereo è perfettamente normale che i due canali siano diversi e che quindi i VU meters si muovano in modo doverso l'uno dall'altro. Su una incisione MONO la cosa NON DOVREBBE accadere ma....viviamo in un mondo imperfetto e può pertanto darsi che ci sia una leggera differenza tra i due canali...a monte del finale, ovvero a livello di pre e/o di sorgente. Fossi in te dormirei sonni tranquilli, proverei a posizionare il potenziometro in modo da rispondere fedelmente alla scala graduata e...basta :-)
Infine ti rassicuro anche sull'estinzione della stirpe audiofila. Non siamo tanti...ma piuttosto duri a morire, come potrai notare dalla mole di messaggi che affollano il nostro gruppo di discussione e/o questa stessa Rubrica di settimana in settimana...
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Mamma casinista, ma volenterosa!!!
Bene,
ho fatto tutte le cose che fanno inorridire.
Mi spiego, ho sempre ascoltato musica di tutti i generi. Dopo un approccio tutto sommato corretto ai bei tempi della mia giovinezza con un impianto sudato e studiato, le esperienze di vita mi hanno invece allontanato da un ascolto appassionato e attento.
Ora madre di un bimbo di 8 anni, mi sono posta il problema di non negare a mio figlio un buon ascolto della musica (un po' in ritardo certo, ma non è mai troppo tardi spero).
Ormai digiuna di qualunque conoscenza di HIFI, ho deciso per un grande negozio. Ci siamo andati io e mio marito. Ci hanno dedicato tutto il tempo che abbiamo voluto, l'ascolto non era certo ottimale per cause logistiche (vicino al salone per l'Hifi c'è anche il grande reparto dei compattoni con quei bassi enfatizzati e insopportabili (devo dire che appena poteva il commesso correva a spegnerli).
Ora confesserò il mio grande peccato: mi è piaciuto un coordinato TEAC serie H500, mi è sembrato sobrio essenziale ed un costo accettabile 2.0000.0000 (ampli, sinto, lettore cd, reg. cassette) con un suono gradevole, registratore CD TEAC 1.500.000 casse CHARIO C. DELPHINUS 1.600.000.
In verità il commesso ci aveva orientato per un ampli DENON e un CD lettore e registratore sempre DENON prezzo sui 3.000.0000 ma di cui non ricordo le specifiche, con le medesime casse.
Tornata a casa sono iniziati i dubbi "ma servono le cassette? e il sintonizzatore???" ho cercato in Internet e ho trovato TNT. Accidenti che doccia fredda!!!

Insomma posso spendere circa 5.000.000 (più il costo di casse in mansarda), non capisco un accidenti e vorrei tanto che il mio bimbo potesse ascoltare bene la musica, il locale dove collocheremo l'impianto è stretto e lungo 4.5 x 10.50 altezza 4mt, con una dispersione di suono verso una scala aperta che porta alla mansarda (anche li vorremmo mettere due casse, è una cavolata?). Ascoltiamo un po' tutti i generi (anche classica).
Ora vengo alla confessione finale, devo decidere in fretta perchè avrei già ordinato il TEAC (e versato un acconto consistente) ma posso cambiare ordine in un tempo ragionevole.
Mi pare di aver capito che i cavi, la centraline e tutto quello che serve a collegare sia molto importante, mi date un consiglio?
Siate indulgenti e scusate le bestialità, migliorerò ascoltando musica con il mio bimbo :-))))
Sono la prima donna che scrive?
Mi date un consiglio, in fretta se potete.
Ferdinanda Frangipane - E-mail: ferdif@tin.it

LC
Cara Ferdinanda,
non sei la prima donna che ci scrive ma sei una delle poche. Mi piacerebbe che ce ne fossero di più, in fondo la Musica piace a tutti, indipendentemente dal sesso.
Cercherò di essere chiaro e sintetico. Niente da dire sul sistema Teac, fatto bene e carino a vedersi. Ma, con la cifra a tua disposizione, sceglierei componenti separati, eliminando, se non proprio indispensabili, radio, cassette e registratore CD.
Con 5 milioni si comincia a comprare qualcosa coi fiocchi: ampli + CD + casse.

Partiamo da queste ultime. Esse, se vi sono piaciute, possono ancora essere le Chario citate, così l'acconto versato lo potete destinare sui diffusori e non fate arrabbiare troppo il commesso :-)
Avanzerebbero 3.400.000 da destinare ad ampli e CD. Per quest'ultimo, potresti anche decidere per un registratore per CD a doppia meccanica, così risparmi sul costo del lettore CD. Ne fa uno la Philips per una cifra intorno al milione, poco più. Questo se proprio servisse registrare i CD.
Altrimenti io prenderei un lettore CD standard per una cifra intorno al milione/milione e mezzo. Ad esempio, un Marantz CD 6000 OSE, un Arcam 7, un Atoll CD 80 o anche un Rotel 951.
Passiamo agli amplificatori, sotto i 2 milioni trovi: Audio Analogue Puccini SE Remote, Pathos Classic One (bellissimo anche esteticamente), Rotel 971 o 972.
Avanzano un paio di biglietti da cento che servono per cavi di collegamento (tra ampli e CD e tra ampli e casse). Marche sicure: Van den Hul, Supra, MIT, Audioquest...
Se avete voglia, potete autocostruirvi il nostro tavolino FleXy, ormai diventato un must presso tutti gli audiofili del mondo connessi in rete. Lo trovate su
http://www.tnt-audio.com/clinica/flexy.html.
Ci vuole poco per costruirlo, sia in termini di tempo che di denaro, l'efficacia è strepitosa, è pure bello a vedersi ed è espandibile e configurabile secondo le proprie esigenze.
Infine: le casse in mansarda sarebbe meglio non averle collegate allo stesso ampli. Meglio, a quel punto, un secondo sistema, oppure attaccarle SOLO quando servono.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Piccoli ma grandi dubbi...
Caro direttore buongiorno! Premetto che è la terza volta che riscrivo questa mail per via della corrente che continua ad andare via!!! Quindi voglia scusare il mio ormai scarzo entusiasmo nell'esporre il mio quesito........ bene ora mi presento!
Sono un musicista di 22 anni e di conseguenza amo ascoltare della buona musica ma con un buon impianto... "cercherò di essere il più coinciso possibile".
Ho l'intenzione di prendere un buon impianto hi fi per la mia stanza e dato le mie possibilità economiche la scelta è caduta su di un impianto A-V della KENWOOD e precisamente la SERIE 21 mod. SE-A901.
L'estetica dell'impianto è molto accattivante ed essenziale "premetto che non amo le mille ed una luce che brillano negli inutili display dei piccoli hi fi che sembrano andare molto di moda ora" il mio intento è quello di avere un hi fi in grado di riprodurre una discreta scena musicale e nel piccolo della mia esperienza credo che alcuni accorgimenti tecnici adottati dalla kenwood per la serie 21 tipo il tweeter in mebrana "lineaum", la possibilità di BI-AMPLIFICAZIONE ed infine la configurazione dipolare dei diffusori surround, lo rendano un impianto in grado di ricostruire una scena musicale abbastanza realistica.
La stanza che ho a disposizione è di circa 20 mq. quindi credo che i 100w rms? dichiarati dalla casa per ogniuno dei 6 canali siano più che sufficienti.
Credo di avere spiegato un po tutto!? dopo due ore che sono quì a scrivere mail che continuano a cancellarsi mi sento un po' come dire..........RIMBAMBITO!!!
Ora se mi è possibile volevo farle alcune domande. Crede che l'impianto sopra citato riesca a garantire una scena musicale di una certa qualità? (calcolando che verrà usato più che per la visione di film in dolby surround o ac3, per l'ascolto di musica).
Su questa fascia di prezzo ci sono altre alternative che siano più valide? Ed infine c'è un'altro modello della serie21 (SE-A951S). Che differenziazioni gli sono state apportate rispetto al modello sopra elencato?
Ora io non posso che ringraziarla anticipatamente e sperare che mi possa illuminare un pochino di più su questo argomento e sulle mie scelte!!
UN saluto affettuoso a TUTTA la redazione e a risentirci.......

P.S COMPLIMENTI SENTITI PER TUTTE LE VOSTRE RUBRICHE E LE VOSTRE DELUCIDAZIONI IN FATTO DI ACUSTICA E HI FI IN GENERE!!!
Simone - E-mail: dragosim@yahoo.it

LC
Caro Simone,
sono basito, come si diceva una volta. Vuoi un impianto per ascoltare Musica ....mi spieghi che accidenti te ne fai di un sistema Audio-Video??????? Guarda che quando ascolti Musica in stereo gli effetti "spaziali" sono disattivati!!!! A meno che tu non ce li voglia aggiungere di tua sponte...ma allora il termine "Alta Fedeltà" va un po' a farsi benedire...
Ricominciamo tutto daccapo. La Musica è stereofonica, quindi ti occorre e ti basta un sistema stereofonico: due casse, un ampli stereo ed un lettore CD. Se sei d'accordo con questa visione possiamo andare avanti, altrimenti lasciamo cadere il discorso. Se ti va di buttar via i tuoi soldi in 6 canali e 6 casse che non userai quasi mai, fai pure, i denari sono tuoi. Però, nel caso, ti consiglio di non andare MAI ad ascoltare un impianto STEREO semplice ma decente, perchè potresti mangiarti le mani fino ai gomiti.
Se pensi che ciò che ho scritto possa avere un senso, sentiamoci di nuovo e...lascia l'Audio-Video per i Jurassic Park e le sparatorie alla Rambo. La Musica merita ben altro...e mi sembra assurdo che debba essere io a cercare di spiegarlo ad un musicista. Oh my!
Fammi sapere, sono a tua disposizione!
Lucio Cadeddu

Il primo componente dell'impianto hi-fi
Per cominciare i complimenti più sinceri per il lavoro che svolgi. Lavoro con la "L" maiuscola visto che per la completezza e gli aggionamenti sempre comtinui e precisi devi dedicare molto del tuo tempo libero a questo nostro hobby-passione. Continua così..... sei tutti noi!!!
Veniamo al sodo; ti scrivo per chiederti alcuni consigli sul primo componente di tutti gli impianti hi-fi, "l'ambiente di ascolto".
Si perchè, da come mi sembra di aver capito, ritieni che quest'ultimo sia importantissimo per tirare fuori il meglio da qualsiasi impianto. Io sono d'accordo con te al punto di partire proprio da qui per mettere su il mio impianto.
Per la cronaca un quasi impianto hi-fi lo possiedo da molti anni ed è composto da casse Chario Syntar2 MKII (su stand TNT), ampli due telai Technics mod. SE-A800-S e SU-C800-U, lettore cd Technics mod. SL-PG470-A (base antivibrazioni TNT e cd press TNT), cavi di potenza TNT Star e cavi di segnale Monster Cable Interlink 100.
Visto il recente trasloco di abitazione ho deciso di dedicare la mansarda della nuova casa per creare la mia nuova sala da musica ed è qui che ho bisogno del tuo aiuto. Tieni conto che desidererei ottenere una buona acustica e nel contempo isolare il + possibile i vicini dai miei "rumori" molesti.
Le misure della stanza sono quelle dell'allegato (scusami tanto se non sono riuscito a rimanere nei 20 kb), le linee tratteggiate sono i muri da costruire mentre la linea più scura è l'attuale divisione tra la zona abitabile e non abitabile, realizzata in cartongesso non molto stabile. Il soffitto non parallelo al pavimento credo sia un bene.
La stanza in questione è completamente da arredare nel senso che mancano anche i pavimenti. Cominciando proprio dal basso cosa mi consigli tra piastrelle con sopra un bel tappeto spesso e parquet con sotto qualche forma di isolante acustico?
In che modo spostare e ricostruire la parete che divide la zona abitabile dalla non abitabile?, una bella parete pesante con mattoni forati oppure una doppia parete in cartongesso con interposta della lana di vetro o altro?
In che modo trattare la parete dietro i diffusori e quella opposta? e le due laterali?

Lo so, lo so ho esagerato con le domande scusami, mi sono fatto prendere la mano. Le variabili da considerare sono molte ma dammi almeno qualche consiglio di massima, almeno così da prevedere quale sia il comportamento a lavori finiti.
Tieni conto che ti scrivo nel pieno spirito del tempio di tweaking, cioè "poca spesa tanta resa".
Spero di leggerti presto con qualche buon consiglio come al solito.
Saluti da un ragazzo di 26 anni a cui ascoltare troppa musica forse ha fatto male.
Giuseppe Frisina - E-mail: geppe74@yahoo.it

[Mansarda]

LC
Caro Giuseppe,
per il pavimento opterei per un bel parquet + tappeto a pelo lungo. Per il muro divisorio, forse meglio mattoni forati, eventualmente doppio con intercapedine fonoassorbente (gli ingrosso di materiale per edilizia hanno un vasto campionario di materiali adatti allo scopo). La parete dietro le casse...bel problema. Ci sono due scuole di pensiero: chi preferisce renderla assorbente e tenere riflettente quella dietro il punto d'ascolto, chi preferesce il contarrio (Live End - Dead End). Io propendo in genere per un compromesso, nel senso che poi molto dipende anche dal resto dell'arredamento. Lascia tutto "normale", gli interventi successivi si possono sempre fare. Una tenda un po' spessa, sia dietro il punto di ascolto che dietro i diffusori, non dovrebbe farti male, comunque. Le pareti laterali andrebbero rese un po' assorbenti (magari con scaffali in legno + libri) preferibilmente nel punto nel quale si ha la cosiddetta "prima riflessione".
Posiziona una sorgente luminosa sul diffusore e, seduto nel punto d'ascolto, osserva la posizione della riflessione della luce sulla parete laterale più vicina. Ripeti il procedimento per l'altro diffusore/parete. Quei punti andrebbero resi un po' assorbenti, come detto prima.
Per quanto riguarda i "vicini", rassegnati, c'è molto poco che tu possa fare spendendo poco. Le onde meccaniche si propagano sempre e comunque.
Spero di esserti stato utile.
Lucio Cadeddu

Bassi ed invadenti
Caro Lucio,
frequento da poco sia la tua rivista che internet ed il mondo dell'HiFi, per cui scusami in anticipo per eventuali "erroracci" ed imprecisioni; non volendo farti perdere troppo tempo arrivo subito al punto.
Ho da poco acquistato un sintoamplificatore Sony str-db 930 e l'ho accoppiato ad un sistema satelliti+sub sempre della Sony, le 705 "Pascal" (quelle in alluminio); il tutto è stato posto in una stanza di circa 3,50 m per 3,80 con la coppia di casse principali sul lato più corto (per metterle sull'altro lato dovrei spostare dei mobili, cosa che spingerebbe mia madre a spostare me fuori dalla casa) ed i surround sul lato opposto; il subwoofer si trova accanto al televisore che ospita superiormente il diffusore centrale.
Complessivamente le casse sono ai vertici di un quadrilatero.
Le casse sono poste a circa 1,20 metri (all'altezza media delle orecchie quando mi siedo) e l'ambiente, pur avendo un pavimento in marmo, non è in condizione acustiche terrificanti grazie alla presenza di un divano, tende e diversi mobili; noto soltanto (soltanto io purtroppo) una certa prepotenza e risonanza delle basse frequenze (dovuta penso al pavimento in marmo) che mi impedisce di regolare il sub come vorrei; mi spiego meglio, se aumento oltre un certo limite il livello del sub si innescano fastidiosi rimbombi che impastano il suono pur non essendo i bassi ad un livello "cinematografico".

Dopo averti descritto l'ambiente ti pongo le domande!
Con degli AudioCarpet potrei risolvere il problema della risonanza dei bassi?
I surround sono posti sulla parete di fondo (dove si trova il divano) quasi agli angoli; per avere un suono meno diretto, può essere utile ruotarli in modo da essere rivolti proprio verso l'angolo, così da creare un fronte sonoro riflesso?
Ed ora la domanda più importante (per il mio portafogli); penso di comprare un lettore dvd video/audio ma, avendo diversi cd, vorrei che "suonasse" bene anche questi ultimi; con un budget di circa 1,5 milioni (ehm, con il circa verso il basso...) cosa mi consigli?
Mi potrebbe convenire l'aquisto di un lettore cd sulle 500.000 lire per aspettare che lo standard dvd audio si assesti ed i lettori scendano di prezzo?
Se si cosa mi consigli?
In altre parole il dubbio che mi rode è: meglio un lettore cd oggi da accoppiare ad un lettore dvd domani; oppure comprare un lettore dvd audio/video cd subito?
Tieni presente che il mio ampli è dotato di decoder interni e che possiedo anche diversi cd r ed rw.
Scusami per quanto sono stato prolisso.
Aspetto con fiducia una risposta ringraziandoti per l'attenzione e facendoti ancora mille complimenti per il lavoro svolto.
Lucio Catalano - E-mail: catalano@telegest.it

LC
Caro omonimo,
prova a spostare il sub in diverse posizioni nella stanza. Potrebbe essere un semplice problema di posizionamento. I tappeti - anche normali - possono comunque aiutare molto. Puoi anche pensare di autocostruirti le nostre trappole acustiche
TNT Stylos.
I diffusori surround orientali verso il soffitto, così da aumentare il ritardo e diminuire la sensazione di suono diretto.
Il lettore DVD puoi acquistarlo, visto che il tuo è principalmente un impianto HT. Non sono un grande esperto di questo genere di macchine, accertati - portandoti appresso i tuoi CD, DVD e CD-RW - che il lettore scelto li legga tutti senza problemi. Ho sentito più di un lettore lamentarsi della non perfetta compatibilità del suo DVD player con tutti i supporti.
Lo standard futuro? Si vedrà. Una cosa sola è certa: un DVD player attuale non servirà per leggere gli standards futuri.
Spero di esserti stato d'aiuto.
Lucio Cadeddu

Che casse?
Caro Lucio, ho letto quasi tutte le vostre recensioni sui diffusori ma l'incertezza nella scelta è ancora forte. Posseggo un Rotel RA-921 comprato da poco meno di un mese (grazie a voi) e ne sono entusiasta ma le casse che ho a disposizioni ne mortificano le potenzialità.
Sono diffusori vecchi usciti "di serie" da una torre AIWA di oltre 10 anni fa. Allora mi sono deciso ad acquistare questi diffusori ma non vorrei fare una spesa inadeguata sia rispetto all'ampli che alla stanza. Dovranno diffondere il suono in una stanza piccola ammobiliata con un armadio a muro che occupa gran parte della parete (a sinistra nel disegno) e di fronte una struttura in metallo autocostruita usando tralicci di ferro modulari e pannelli nello stesso materiale (a destra). E, purtroppo, lì è situato l'ampli e il lettore CD. Ora le domande sono:

  1. L'ampli e il lettore preferisco non muoverli dalla struttura, come devo fare per minimizzare le vibrazioni che si amplificano enormemente in questa struttura?
  2. Quali sono le casse ottimali per questo sistema?
  3. Dove è meglio posizionarle?
P.S. nel disegno manca la finestra che è lunga 1,5 m; si apre verso l'interno ed è situata in alto nel disegno vicino alla struttura in ferro.
P.P.S. ho cercato di ridurre al minimo il disegno per non renderlo troppo avido di memoria.
Grazie di tutto!!!
Alfredo - E-mail: al.guerra@iol.it

LC
Caro Alfredo,
credo che dei piedini smorzanti tipo quelli che consigliamo noi nel
Tempio del tweaking possano aiutare un po' a minimizzare il problema delle vibrazioni. La soluzione migliore nel tuo caso è comunque la nostra base a sospensione pneumatica TNT Aria, ovvero una camera d'aria di bicicletta (piccola) sotto ad un ripiano.
La scelta delle casse è molto personale e dipende principalmente da quanto sei disposto a spendere. Senza questa informazione fondamentale mi è impossibile aiutarti. Per avere qualche idea, sfoglia i vecchi volumi di questa Rubrica, troverai suggerimenti per varie fasce di prezzo.
Il tuo Rotel è in grado di pilotare praticamente tutto, non pensare a lui, preoccupati di trovare le casse che più ti soddisfano (questo significa andare ad ascoltarne qualcuna, almeno).
L'immagine della stanza non è arrivata, quindi per il posizionamento fai riferimento ai tanti articoli già pubblicati qui su TNT.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Impianto con grandi ambizioni...
Lucio SEI UN MITO...
Inanzitutto mi voglio complimentare con te e tutto il Gruppo TNT per l' iniziativa, veramente notevole, che hai/avete intrapreso in un oceano di squali come quello dell' Hi-Fi; il fatto di trovare una mole così vasta di informazioni e consigli riguardanti il nostro hobby (perlopiù gratis) è un evento unico che rispecchia la tua/vostra passione e coinvolgimento per tutto quello che riguarda la fruizione della Musica nel miglior modo possibile.
Ho scoperto il sito nel lontano 1997, però, non possedendo allora un Pc ed una connessione alla Grande Rete, solo ultimamente sono diventato un tuo assiduo lettore (ti ringrazio, anche se in ritardo, per la dima che ho ricevuto a quel tempo).
Vorrei chiedere la tua disponibilità per qualche consiglio inerente l'acquisto di alcuni componenti Hi-Fi.
Attualmente sono in possesso dei seguenti "pezzi":

Dopo un lungo periodo di analisi dei vari apparecchi presenti sul mercato avrei scelto, per completare il tutto, i seguenti componenti: Da questo impianto vorrei ottenere un equilibrio che mi permetta di ascoltare la Musica con la "M" maiuscola anche con le incisioni non molto audiophile ed inoltre mi piacerebbe ricavare un' immagine sonora molto reale.
I miei gusti musicali spaziano dal Blues al Jazz, passando per il Rock e la Classica...insomma ascolto un po' di tutto. Ora passiamo ai quesiti.
  1. Vorrei essere sicuro del risultato sonoro e quindi dovrei ascoltare il tutto nella mia sala; dato che devo comprare gli apparecchi in due negozi diversi, sarei portato ad acquistare prima l' amplificazione e poi i diffusori, dopo le relative comparazioni d' ascolto...cosa ne pensi ?
  2. Considerando il posizionamento dei diffusori nella sala d' ascolto (scusami per la grandezza del file...però non sono riuscito a comprimerlo di +) pensi che possano esprimere al meglio le loro potenzialità ? Vale la pena spendere più del doppio per l'acquisto dei Sonus Faber Electa Amator II ?
  3. Cosa ne pensi dell' interfacciamento sonoro dei vari componenti...c'è qualche problema ?
  4. Collegamenti: sorgente digitale ---> dac tramite VdH The First (digitale). dac ---> pre tramite Mit 330 Plus pre ---> finale tramite VdH 102 MkIII finale ---> diffusori tramite cavo di potenza autocostruito (quale mi consigli tra quelli da voi proposti).
Vorrei posizionare i componenti sul tavolino Flexy, escluso il Finale (che con i suoi 40 Kg penso sia troppo pesante e quindi lo sistemerò sul pavimento (in legno)).
Ti ringrazio anticipatamente per il tempo che mi vorrai dedicare e colgo l'occasione per porgerti i miei saluti.
Continuate così perchè siete davvero MITICI.
Andrea De Paoli - E-mail: molix_tnt@libero.it

LC
Caro Andrea,
se puoi, non avere dubbi e prendi le Electa Amator, diffusore di ben altro livello rispetto alle Concerto Home. Su quella cifra, prova anche a sentire le
Aliante One Zeta e le Diapason Adamantes, altri due gioielli di fine scuola italiana.
Ottima la scelta delle amplificazioni, ma prima acquisterei le casse.
I cavi di potenza potranno essere gli eccellenti TNT Triple T. Il posizionamento è indovinatissimo, purtroppo il file lo è un po' meno, visto che è di proporzioni gigantesche :-(
Tienici al corrente!
Lucio Cadeddu

Lunga apologia dei controlli di tono
Caro Direttore, la puntualità e la velocità di risposta alla mia prima lettera mi istigano a scriverti ancora.
Vorrei affrontare una questione già dibattuta e spinosa (con tatto, per evitare il cazziatone), quella dei famigerati controlli di tono.
Sostanzialmente, i motivi per i quali vengono considerati quasi una pestilenza per l'Hi-Fi sono, se ho capito bene, due:

Permettimi di esprimere il mio parere, tenendo conto che sono perfettamente d'accordo che IN CONDIZIONI OTTIMALI, qualora cioè il nostro disco fosse stato registrato con tutti i crismi necessari ad un ascolto neutro, e possedesse tutte le informazioni nel giusto equilibrio, un buon impianto dovrebbe intervenire il meno possibile sulla fonte.
Ma così non è, almeno per la stragrande maggioranza della musica in commercio nei vari formati.
Escludendo le registrazioni in diretta, specialmente di musica classica o jazz, e le edizioni per audiofili (ma ascoltare solo quelle significa essere TAGLIATI FUORI dal MONDO REALE della musica, precludendosi tante, troppe sorprese), il resto È GIA' FINTO. Mi spiego.
Ascolto praticamente solo vinile (2000 lp), che continuo ad acquistare (a proposito: non è vero che sta sparendo, ci sono molti negozi specializzati che vendono vinile NUOVO, appena stampato, di cose anche molto interessanti e sovente in edizioni molto curate, con belle copertine e grammature consistenti di vinile).
Quuando si ascolta un disco ad esempio dei primi '70, il risultato sonoro non è quello che il musicista VOLEVA ottenere, ma quello che POTEVA ottenere con le possibilità tecniche dell'epoca, per l'ascolto sugli impianti dell'epoca. Una minima correzione delle frequenze su un impianto attuale può, a mio avviso, avvicinare di più, pur ARTIFICIALMENTE, il suono ad un equilibrio ricercato ma non raggiunto per i limiti tecnici di realizzazione.
In altre parole: se il basso è esageratamente gonfio e il suono è cupo, non vuol dire che SIA GIUSTO COSI', e togliere 1db ai bassi può (dico può) aiutare a godere più FEDELMENTE della musica che l'artista ha immaginato.
Buona parte della musica prodotta oggi non viene registrata per RIPRODURRE ALCUN EVENTO REALE a casa dell'ascoltatore: le tecniche attuali di mixaggio e di postproduzione (escludendo ancora classica e jazz) sono volte non a creare una scena sonora credibile, ma utilizzano variamente effettistica e suoni sintetici per creare un mondo sonoro TOTALMENTE VIRTUALE, anche se sovente molto piacevole e interessante.
Ad esempio, la cassa di una batteria acustica è QUASI SEMPRE doppiata da un suono elettronico che ne aumenta la profondità in basso: ergo, NON ESISTE quel suono nella realtà. Oppure, altro esempio, la posizione spaziale dei suoni non ha alcuna attinenza con una scena REALISTICA, e i suoni si muovono e ruotano allo scopo di creare UN EFFETTO, piacevole o meno.
Se aggiungiamo il fatto che tutta questa musica, come da te già sottolineato, viene prodotta per suonare su un impianto di livello medio-basso, non possiamo considerare FEDELE un ascolto neutro di materiale FATTO PER ESSERE MANIPOLATO.
In conclusione: credo che chi possiede un ottimo impianto debba ascoltare in modo lineare solo i prodotti realizzati per suonare su un impianto di quel livello (e sono pochi, almeno in certi ambiti musicali) e debba avere la possibilità di intervenire (con molta moderazione) durante l'ascolto di altri supporti, se l'esperienza d'ascolto glielo consiglia. Quindi, per me, tasto direct e controlli di tono non sono da demonizzare. O sì?

Aggiungo una breve domanda: mi hanno proposto, a 350mila, un braccio Alphason "Opal", cablato Vdh, da montare sul mio Thorens 145 al posto dell'originale. Ha senso? Un saluto caloroso
Luca Pastore - E-mail: lucapastore@tin.it

LC
Caro Luca,
che vuoi che ti dica? La maggior parte dei dischi che ascolto (ed ascolto di tutto) sono ampiamente tollerabili. Non ho MAI sentito la necessità dei controlli di tono. Ascolto la Musica come esce dal disco e mi dimentico del resto. Antepongo la Musica alla sua riproduzione e vivo più tranquillo. E, aggiungo, sono arrivato a degli impianti (visto che ne ho due) che, tutto sommato, riescono a far suonare accettabilmente la maggior parte dei dischi.

Faccio solo un piccolo parallelo, forse fuori luogo. Recentemente si sono restaurati (colorandoli in digitale) molti films storici in bianco e nero. Certamente il regista, se all'epoca avesse potuto, avrebbe filmato a colori. Sai che ti dico? Trovo tali "colorazioni" decisamente fastidiose e preferisco di gran lunga il bianco e nero originale.
E credo che molti appassionati "veri" di cinema storico non faranno fatica ad essere d'accordo. Così come, nel settore musicale, molte "rimasterizzazioni" di vecchi dischi sono state mal accolte dai veri appassionati (vedi anche ultime lettere alla Redazione sul tema) e tanti preferiscono l'opera originale.

Quindi non è una questione di fede, se preferisci i controlli di tono, usali pure :-)
Non tutti i gusti sono alla menta :-)))

Per il braccio Alphason, certamente è superiore a quello di serie del Thorens ma, forse, a questo punto, è meglio cambiare anche giradischi.
Ciao!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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