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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Fiat sonus
  2. Fare rumore, ma come si deve!
  3. Consigli sul mio primo impianto Hi-Fi
  4. Come vorresti che fosse il futuro?
  5. Distorsione col giradischi
  6. Quali diffusori per NAD?
  7. Nuovo preamplificatore
  8. Problema HAF (fattore di approvazione del MARITO!)
  9. Un Project che frigge
  10. Recuperare il vecchio impianto?
  11. Ancora vecchi impianti
  12. Upgrade successivi...

Fiat sonus
Caro Lucio,
a seguito di una mia inviata circa un mese fa, da te intitolata "Entusiasmo ritrovato" e pubblicata nel
Vol.142 della posta precedente, ho raccolto il tuo invito nel tenerti al corrente degli sviluppi futuri.
Ho seguito i tuoi consigli per la scelta del cavo di segnale. Mi sono rivolto al mio amico negoziante il quale mi ha messo a disposizione una serie di cavi (Van den Hul; ART; Tara Labs; Kimber), tra i quali qualche modello disponibile era di livello economico eccessivo per il budget da me stabilito (max 400mila) con conseguente sproporzionalità (credo) per il valore dell'impianto da me posseduto.
In prima (ed unica) battuta ho portato a casa in prova un Van den Hul "The second" ed un ART Millennium 3000 (coppie terminate da 1 metro). Con la prova dell'ART "fiat sonus".
Infatti la scelta immediatamente è ricaduta sul cavo italiano, il quale a mio avviso si è mostrato decisamente pulito e neutro, per nulla affaticante, molto musicale, piacevole all'ascolto, con una gamma alta non aggressiva ma dettagliata, con gamma bassa piena e corposa.
Sconvolgente, al contrario, è stata la prova del V.d.H., con il quale, sul mio impianto, la scena arretrava di alcuni metri, le basse ed alte frequenze venivano enfatizzate a discapito della gamma media (fenomeni avvertiti perfino dai miei bambini).
Devo pertanto dedurre che il problema da me a suo tempo evidenziato di lacuna nell'estremo acuto non era connesso al cavo di potenza, bensì "mancava il segnale"! Ora il nuovo cavo va a nozze con il TNT Triple T. Non mi è parso opportuno effettuare prove con ulteriori cavi.
Complimenti alla ART, evviva l'Italia! Chiaramente sono punti di vista :-)).

P.S. Sono stato al Bari Hi-end con tutta la famiglia, ma, purtroppo, non sono riuscito ad incrociare Mimmo Cacciapaglia. Non mi esprimo sulla mostra, ma aspetto di leggere la relazione, senz'altro più competente, che farà il caro Mimmo.

Concludo invitandoti a pubblicare quanto prima la tua prova (forse ancora in corso d'opera) dell'Audio Analogue Puccini SE remote, anche per vedere le sostanziali differenze sonore fra il mio SE normale ed il nuovo con telecomando, e se vale la pena eventualmente upgradarlo (il mio è ancora in garanzia ed il telecomando non mi serve).
Aspettando con ansia, ti invio cordiali saluti.
Michele Lorusso - E-mail: m.lorusso@polifun.uniba.it

LC
Caro Michele, sono contento che tu abbia trovato la "strada" giusta per i tuoi gusti, a riprova del fatto che NIENTE si può sostituire ad una prova diretta sul campo. I cavi, peraltro, sono accessori che i negozianti concedono in prestito abbastanza a cuor leggero, visto che è difficile danneggiarli :-) Meglio approfittarne!
E sono contento anche che le nostre impressioni sul cavo ART Millennium 3000 abbiano trovato conferma nei tuoi apprezzamenti.
Per quanto riguarda il Puccini SE Remote, porta pazienza ancora un po', questa non è una attività professionale per noi, quindi i tempi sono quelli che il nostro tempo libero ci consente.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Fare rumore, ma come si deve!
Circa un mese fa ho "scoperto" TNT navigando in rete. È da circa un mese che mi chiedo se la lettera che avevo in mente di scrivere sarebbe stata bene accetta o meno.
E adesso, caro Direttore, capirà anche il perchè. Sono un ragazzo di 21 anni, figlio di un audiofilo (purtroppo mio padre non vive con me) cresciuto tra jazz e blues. Personalmente sono appassionato di musica house.
Spero che non la consideri solo rumore da discoteca, visto che la musica house è piena di influenze dai generi che appassionano mio padre. Ci sono profondissime voci soul sia di donne che di uomini, assoli di sax, tromba, pianoforte, violino, tamburi e chi più ne ha più ne metta.
La mia preoccupazione in questo momento è che Lei creda che io voglia acquistare un paio di giradischi, un ampli da combattimento, due casse da 800W di picco e spararmi il tutto nelle orecchie a 90db. Le cose non stanno così. Anzitutto una piccola premessa: fino ad oggi i generi musicali underground sono sempre stati diffusi UNICAMENTE su vinile ed ECCEZIONALMENTE su CD.
Inoltre la necessità di "mixare" i pezzi per evitare orripilanti momenti di silenzio in sala, imponevano il vinile. Da non molto la Pioneer ha lanciato sul mercato un rivoluzionario "Cd Turntable" denominato, nel suo modello base, CDJ-100 S. Con esso è in pratica possibile agire sul cd, tramite una rotellina posta sulla parte superiore dell'apparecchio che lo comanda idraulicamente, come se fosse il vinile.
Questo porterà inevitabilmente, in un futuro non molto lontano, tutte le nuove uscite su cd, per non parlare poi di tutte le "white label" che è possibile scaricare da Internet, masterizzare su cd e suonare dovunque SENZA infrangere alcun Copyright.

Ma veniamo al dunque della mia missiva: io voglio si mixare (e quindi secondo Lei aggiungere la distorsione di componenti come mixer e turntable alla musica che ascolto) ma vivo in una stanza abbastanza piccola (4mtx3.5) quindi non voglio comprare un ampli da rumore, perchè sono convinto che un buon amplificatore (intendo un buon amplificatore QUALITATIVAMENTE parlando) sarebbe l'ideale anche per questo genere di impiego.
In definitiva io devo acquistare un piatto (Technics 1200) due pioneer cdj 100-s, un mixer 3 canali con 3 band eq., un ampli e due casse.
È proprio per questi ultimi due componenti che le chiedo un aiuto. Non sono un esperto, ma come le ho detto sono figlio di un audiofilo e conosco la differenza che passa tra Michel Petrucciani nell'impianto di mio padre e Michel Petrucciani nel mio compatto da 300milalire. Vorrei acquistare un impianto che suoni si "forte" ma che fondamentalmente suoni BENE.
Mi piacerebbe non sfondare il tetto del 1.500.000 per l'accoppiata ampli/casse. Da un'altra persona mi è stato consigliato ampli TEAC 60W su 8 Ohm (600.000) e casse Gemini 2 vie 125W su 8 Ohm. Non mi pare davvero un gran che, e a Lei, caro Direttore?
Confidando in una Sua risposta Le porgo i miei più distinti saluti e vivissimi complimenti per TNT-Audio.com!

Volevo aggiungere che avrei bisogno di un ampli con l'uscita ottica per la registrazione digitale su minidisc e che, non so se è o meno anche questo un metro per scegliere l'ampli, la musica che ascolto va dalle 115 alle 130 bmp (house) e 130/140bpm (techno).

P.S.
Se posso permettermi vorrei consigliarle l'ascolto di un disco: Kings of Tomorrow - It's in the lifestyle. Si tratta di musica house, ma mio padre non esita ad inserirlo, durante i suoi interminabili pomeriggi di ascolto, tra Louis Armstrong e Chet Baker.
Sono sicuro che le piacerà, questo disco è un must per chiunque ami LA MUSICA. Sarei veramente entusiasta se Lei lo ascoltasse e mi facesse sapere cosa ne pensa. È anche un'ottimo disco per testare gli impianti, poichè c'è una varietà di suoni voci e strumenti incredibile!
Marco Longoni - E-mail: zigdj@inwind.it

LC
Caro Marco,
come ti ho già detto su posta privata, non mi scandalizzo davanti a nulla, quando si parla di Musica. Fino a qualche giorno fa stavo ascoltando un gruppo rock della Serbia (!!!). Stasera Rollins Band (hardcore), poi Chemical Brothers...insomma di tutto un po'.
Qualora dovessi reperire il disco che mi consigli, non esiterò ad acquistarlo, sono sempre ben lieto di imparare cose nuove (coi miei studenti all'Università capita che ci scambiamo i CD :-)). Già che sei giovane e quindi dalla mente ancora un po' flessibile :-) cerca di non perdere tempo e comincia anche ad ascoltare tutto il resto che non è house.

Per l'impianto, la condizione di poter disporre di uscita digitale toslink praticamente esclude il 100% degli integrati stereo oggi in commercio. Dovresti cercarne uno di circa 10 anni fa quando i cosiddetti integrati "digital" disponevano di convertitore interno e, magari, di uscita digitale.
Oggi tali diavolerie le trovi sugli integrati audio/video o HT. Con la cifra che hai a disposizione non hai molte scelte, scegli il primo che ti capita sotto tiro. Comunque, secondo me, è meglio l'usato.
Peraltro, l'uscita digitale potrebbe essere disponibile solo relativamente all'ingresso digitale (cioè il CD) mentre per avere il segnale del giradischi analogico in digitale, ti servirebbe un convertitore analogico/digitale, oggetto raro e, di norma costosissimo.

Per le casse, non ho dubbi: Klipsch KSB 1.1 (660.000) o SB-1 (700.000). In alternativa, Cerwin Vega LS-06 (840.000) o JBL TLX 700 (da pavimento, 700.000). Qualora dovessi rinunciare all'uscita digitale (praticamente introvabile), un integrato adattissimo che starebbe dentro la cifra da te stanziata è il Proton AM-30, 80 watt e 680.000 lire di listino. Alternative solite: NAD & Rotel.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Consigli sul mio primo impianto Hi-Fi
Caro Lucio,
ho scoperto questa rivista l'altra settimana e...complimenti è fatta proprio bene anche per chi come me è alle prime armi. ho trovato molte risposte e....ahimè nuove domande :-)
Avrei bisogno di qualche consiglio sul mio primo impianto hifi. Innanzi tutto la musica che ascolto: di solito genere depeche mode e simili oppure genere korn, steve vai, joe satriani (metallo pesante, molto pesante); l'ambiente è una camera 5x4 m e alta 3.5 m. L'idea è quella di un impianto hifi composto da CD+ampli, le casse vorrei costruirle io, mi piace lavorare con il legno, l'unica cosa che mi "spaventa" un po' è la realizzazione dei filtri.
Penso di costruire anche un subwoofer. Il budget per sub+casse+ampli+cavi dovrebbe stare attorno a 1-1.5 milioni (se meno meglio ma dubito).
Riguardo casse e sub che mi consigli? Munis + Decino o Munis + Trentino? Hanno senso come abbinamento? Hai altri progetti da propormi? E per l'ampli?
Infine il lettore CD: va bene il JVC XL-Z 232? Da quello che ho letto su queste pagine è molto valido e soprattutto costa poco, comunque mi piacerebbe restare su quel prezzo. Scusa per la valanga improvvisa di domande :-)
Ringrazio anticipatamente
Marco Antolovic - E-mail: brainstorm18@tiscalinet.it

LC
Caro Marco,
benissimo l'accoppiata Munis + Trentino, che dovrebbe garantire un suono veramente "full range". Ottima scelta il lettore JVC, un campioncino nella sua categoria, così resta l'ampli, visto che cavi ed accessori te li DEVI autocostruire, vista la tua buona propensione per il DIY.
Per l'ampli, mi ripeto fino alla nausea. Acquisti sicuri nella fascia entry level sono Proton, NAD e Rotel.
In effetti se hai scoperto TNT solo da una settimana, magari avresti potuto leggere un po' di posta arretrata, domande come le tue arrivano a decine ogni mese. E sono costretto a dare sempre le stesse risposte. Capirai che non è molto divertente ne' per me che scrivo ne' per gli altri che leggono. Giusto?
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Come vorresti che fosse il futuro?
Mi piacerebbe leggere un bell'editoriale del direttore sui nuovi supporti audio digitali: dvd-audio e sacd. Che ne pensate della loro qualità? È troppo presto per pronunciarsi? Non ne tratterete finchè non entreranno nel "mercato medio" (che mi pare sia quello che più vi sta a cuore)?
Ho capito che il CD si può ascoltare male, benino e bene a seconda dei mille parametri che vanno dalla qualità del software... alla qualità dell'orecchio dell'audiofilo-musicofilo. Ma niente finora mi ha liberato dalla convinzione che l'LP era meglio. Normale quindi che aspetti qualcosa di nuovo. A volte parlo con esperti che mi dicono che ai massimi livelli il suono del CD è paragonabile a quello dell'LP. Sarà! Non ho esperienza.
Però l'espressione "ai massimi livelli" mi fa riflettere. Questo significa che ai livelli medi... Attendo quindi il digitale del futuro, sperando che finalmente eguagli l'analogico. Qualche amico sorride del mio ingenuo entusiasmo e mi dice: il digitale del futuro sarà l'mp3, tutto il resto non decollerà mai. Ed io: sarebbe la fine della mia categoria, ossia di quelli che cercano la qualità senza essere nababbi (per intenderci, quelli che possono spendere 3 milioni per l'impianto, non 30).
Ciao.
Alessandro Cirelli - E-mail: alessandro.cirelli@libero.it

LC
Caro Alex,
presto soddisferò la tua richiesta, ma intanto potevi anche leggerti tutto quello che ho scritto sull'argomento proprio su questa rubrica o sul reportage dal Top Audio dell'anno scorso. E non dite che non riuscite a trovare gli articoli perchè adesso, finalmente, il motore di ricerca funziona a meraviglia. C'è il link sulla prima pagina ma, per i più pigri, eccovi la URL diretta:
Motore di ricerca dentro TNT-Audio.
Ora non avete più scuse, spero di non dover rispondere a domande già poste nel passato. Gli articoli di TNT sono sempre online, cercate di sfruttare questa GRANDE riserva di risposte.
E, proprio per rispondere alla tua domanda "Come vorresti che fosse il futuro"..io non ho dubbi: avere lettori di questa rivista in grado di porre domande NUOVE alle quali non stia stata già data risposta ;-))) Chiedo troppo?
Lucio Cadeddu

Distorsione col giradischi
Caro Direttore,
innanzi tutto complimenti per la rivista, senza alcun dubbio nell'elite dei più belli e interessanti siti hi-fi internazionali.
Vengo subito al dunque. Ho recentemente acquistato un Giradischi Rega P3 2000 su cui ho montato una testina Goldring 1042.
Premetto che erano almeno tre anni che non ascoltavo più il vinile (essendomi trasferito in quel periodo negli USA non li avevo portati con me).
Rispetto al mio vecchio Michell Focus con braccio Mayware (unipivot con contrappeso eccentrico!!) l'installazione su RB300 mi è sembrata piuttosto facile. L'unica stranezza l'ho riscontrata al momento di posizionare il contrappeso: con peso e antiskating rigorosamente a zero e braccio flottante con puntina perfettamente ad altezza disco il braccio tendeva a spostarsi in senso antiorario (guardando dall'alto).
Preciso che avevo precedentemente messo in bolla il piatto regolando il tavolino (MusicTools) su cui è stato sistemato, i piedini del Rega non sono infatti regolabili. Non riuscendo ad eliminare il fenomeno sono andato avanti con l'installazione con dima etc.
All'ascolto con un amplificatore Lector VFI70MM (anch'esso un acquisto recente) il suono mi è parso piuttosto caldo (perlomeno rispetto al Paganini che uso come sorgente digitale) ma in maniera per nulla sgradevole, anzi. Ho notato però in alcuni passaggi piuttosto dinamici un certa fastidiosa distorsione (diciamo concentrata sul medio-alto) che mi sembra provenire forse in maggior misura dal canale sinistro. Al proposito ho formulato alcune ipotesi:

  1. Sono dischi vecchi che non ascoltavo da un sacco di tempo, probabilmente non c'è nulla di strano
  2. Il matching tra testina e ingresso phono non è dei più felici. Il Lector ha una sensibilità di 1.8mV ed è valvolare, la capacità non sono riuscito a scovarla.
  3. C'è qualcosa che non va nell'installazione della testina o peggio l'ho trattata troppo ruvidamente. (PS L'ho ordinata on-line 115 UKP da Mantra Audio in Inghilterra. Lo consiglio vivamente per le Goldring: ottimi prezzi e servizio veloce)
  4. C'è qualche imperfezione nel braccio o nell'ingresso phono (mai provato prima) del mio Lector
  5. Tutto sparirà con un po' di rodaggio e qualche tweaking
Che cosa ne pensi? Volevo anche chiederti un consiglio. Ho visto nel catalogo Origin Live un accessorio per i bracci Rega che permette la regolazione del VTA. Pensi possa essere utile sul P3 per migliorare le prestazioni della Goldring?
Ti ringrazio anticipatamente,
Alessandro Tredicucci - E-mail: tredicuc@cmp.sns.it

LC
Caro Alessandro,
è abbastanza strano che con l'antiskating a zero il braccio tiri ancora verso l'esterno. Prova a settarlo a zero o ad un valore comunque più basso del consigliato e prova ad ascoltare i dischi dove il sistema distorce. Potrebbe essere un eccesso di antiskating, specie se la distorsione si manifesta più su un canale che sull'altro. In secundis, si, potrebbe essere che dei vecchi dischi siano rovinati o stampati male tanto da indurre la testina in mistracking. Hai bisogno a questo punto di un accessorio indispensabile, il disco test per testine e giradischi da noi recensito: il famoso
HiFi News and Record Review disc.
Terza cosa, il rodaggio, indispensabile. Le altre ipotesi le scarterei (pre phono etc.).
La regolazione del VTA ti serve solo se l'altezza della testina è tale da non consentire al braccio di leggere parallelo al disco. Se è già parallelo o quasi, lascia perdere il VTA.
E fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Quali diffusori per NAD?
Gentilissimo Direttore, sono (purtroppo...) un neo "navigante" di TNT-Audio e mi sembra di aver trovato ciò che mi mancava per capirci un po' di più di Hi-Fi... Complementi e arrivo al dunque.
Ho recentemente acquistato i NAD pre 114 e finale 214; vorrei abbinarci un paio di diffusori che non mi facciano rimpiangere le mie vecchie Cizek mod. 1 (fine anni 70!!!), che qualche problemuccio iniziano a manifestarlo.
Ascolto prevalentemente musica classica, ma anche Jazz e generi vari; budget fino a 1.5 - 2 mil/Lit. (se proprio serve, qualcosa in più, meglio se in meno...); ambiente d'scolto mt. 6X4 privo di tappezzerie pesanti e di tappeti; distanza tra i diffusori - disposti causa forsa maggiore, per il momento, ad angolo su differenti pareti - dall'ampli: diffusore sn a 2,30 mt. ca., diffusore dx a 3 mt. ca.
Potrebbe segnalarmi qualche modello che faccia il caso mio, anche in previsione di un miglioramento nella disposizione dell'impianto? Purtroppo i negozi Hi-Fi offrono un servizio sempre più scadente, scarsa trasparenza e non vorrei fare un'acquisto sbagliato.

In ultimo, ho letto solo dopo l'acquisto il suo articolo "Pre+Finale o Integrato?" e mi è venuto un dubbio: in ambito NAD è migliore la qualità dell'integrato 317 (al quale c'era da aggiungere anche lo stadio Phono PP-1 con incremento di spesa), oppure quella della combinazione pre+ampli 114/214, che costa circa lit. 300.000 in più rispetto al primo?
Resto in attesa di una sua cortese risposta e la saluto molto cordialmente.
Giuseppe Mariani - E-mail: gmariani@mael.it

LC
Caro Giuseppe,
hai acquistato una coppia pre + finale di buon livello, anche se il pre mi pare sia appena uscito fuori catalogo. L'integrato ti avrebbe obbligato a spendere almeno altre 150.000 lire per lo stadio phono aggiuntivo. Comunque sia, per cifre tutto sommato contenute la soluzione integrata la ritengo vincente. Ma non fartene un problema, peraltro credo che la sezione finale dell'integrato 317 sia molto simile a quella del finale 214.
Il vero problema SERIO sono i diffusori e, soprattutto, la loro posizione in ambiente.
Non sapendo che tipo di disposizione futura potrai adottare mi viene molto difficile consigliarti "alla cieca". Per la cifra da te stanziata c'è tanta roba, sia italiana che estera. Una scorsa veloce alle lettere già pubblicate dovrebbe darti qualche suggerimento utile.
Il consiglio migliore è, comunque, comincia a cercare, portati i tuoi dischi e fai una cernita di un paio di modelli che ti hanno colpito, poi sentiamoci di nuovo. Ma non farti prendere dalla fretta, leggi, rifletti e, soprattutto ed innanzitutto, ASCOLTA e giudica con le tue orecchie!
Ciao!
Lucio Cadeddu

Nuovo preamplificatore
Spett.le Lucio,
ti scrivo attraverso la mail ed il computer del mio amico, nonchè vostro sfegatato, irriducibile, appassionato ammiratore Daniele. Spinto dalla sua fervida passione per il vostro sito, di cui ho letto molti articoli stampati dallo stesso (cosa può fare la fede), mi sono deciso a prendere carta e penna per chiedervi alcuni consigli.
Ho comprato circa dieci anni fa il seguente impianto:

Purtroppo il pre non ha praticamente mai funzionato ed ha passato gran parte della sua vita ultima nei laboratori. Ora ho deciso di sostituirlo definitivamente, già ma con cosa?!
A dire la verità stavo accarezzando l'idea di un pre a valvole... ma non saprei valutare se l'idea è di quelle balorde oppure, nel caso non lo fosse, non saprei cosa abbinare al finale.
Per tagliare la testa al toro e per non essere troppo complicato ho però deciso di formulare la domanda diversamente, ossia: cosa mi consigliereste di abbinare al finale Proton? O anche: devo mantenere la configurazione pre + finale o mi conviene passare ad un ampli integrato?
La stanza da insonorizzare è di circa 60 mq. che sto appositamente allestendo seguendo ogni sorta di vostro consiglio circa l'ambientazione, il posizionamento e quant'altro.
La musica che ascolto è classica, rock, jazz, fusion. Il tetto massimo del budget è intorno al milione e mezzo. Ah quasi dimenticavo, mi piace ascoltare la musica ad un volume non proprio condominiale... mi piace "sentirla" oltre che udirla, anche se questo non vuol dire che voglio sconfinare nel suono sporco e grottesco.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro, saluto tutti gli amici di TNT e spero, quanto presto, di potermi unire a voi navigando on line sul sito...
Stefano Lemme - E-mail: danielenobile@hotmail.com

LC
Caro Stefano,
con 1 milione e mezzo non c'è un integrato che possa consigliarti a cuor leggero per pilotare le tue non proprio leggerissime B&W Matrix. Quindi, tutto sommato, meglio tenere il finale e cercare un buon pre. La cifra non è altissima neppure per un pre...ma qualcosa si può tentare: nuovo Audio Analogue Bellini, Rotel RC 972 o 995, AM Audio AU-2.
Le valvole sono praticamente "out" in questa fascia di prezzo, per quanto riguarda i pre (ci sarebbe l'Audio Note M1, ma sta quasi a 2 milioni...). Poi, appena ti sarà possibile, cambia il finale. Tutto questo discorso sta in piedi...a meno che tu non riesca a vendere (bene) il pre ed il finale, così la somma di 1,5 milioni andrebbe "gonfiata" col ricavato della vendita. A quel punto si potrebbe pensare a qualche buon integrato, ma dubito che riuscirai a disfarti facilmente e convenientemente dei tuoi pezzi, se si tiene conto dei problemi presentati dal pre.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Problema HAF (fattore di approvazione del MARITO!)
Caro Lucio,
ti scrivo per un grave problema HAF (Husband Acceptance Factor: fattore di accettazione del marito, NdD). Il mio maritino vuole ostinatamente acquistare un compatto, e ciò è causa di pubbliche liti in mezzo all'ipermercato (tutto vero!). Egli ritiene che l'impianto a componenti separati sia roba da annoiati miliardari, petrolieri che collezionano rolls-royce eccetera. Deride pesantemente, inoltre, il mio forse eccessivo attaccamento al ventennale impiantino a componenti, che non voglio veder pensionato in favore di un robo che tra due anni tocca buttare.
Tieni presente che egli è accanito ascoltatore di vecchi LP nonchè felice proprietario di una Honda 750 Four del 1971 (!!!) e odia cordialmente gli scooteroni...chi li capisce, gli uomini???

Insomma, ho bisogno del tuo aiuto per convincerlo. L'impiantino è così composto (non inorridire troppo):

Anzitutto occorre cambiare i diffusori...ho trovato in offerta (L.274.000...e così conosci i nostri ridicoli budget) delle JBL TLX-500. Ma pare che oggidì viga la moda di fornire dati in watt RMS, picchi eccetera anzichè nel solido sistema DIN, e così non so se queste casse sono adatte al mio amato ampli! Troppo potenti?
Meglio due brave Indiana Line 0.32? Mi piacciono le casse un po' "cattive", comunque, niente suono soft!

Il maritino vuol buttare l'ampli (dopo averlo semi-ucciso col loudness e i bassi a palla, cosa che odio) non capisce che il bello dei componenti è....l'acquisto a rate! Insomma, qualora consigliabile, che ampli suggerisci per budget limitatissimi?

Quanto al nuovo sintonizzatore, mi pare che uno valga l'altro, sei d'accordo?
Un'ultima cosa: esiste in commercio una testina adatta al piatto Akai? Nessuno ci capisce niente, pare!
Grazie di esistere,e scusa per il letterone!
Debora Billi - E-mail: d.billi@pronet.it

LC
Cara Debora,
vedo con piacere che la schiera di donne alla ricerca del buon suono si infoltisce. Bene! Benvenuta!
Comincio dal basso: il tuo giradischi Akai, se non è malato di mente, dovrebbe accettare qualunque tipo di testina esistente sul mercato. Essendo di un bel po' di anni fa, dovrebbe avere un portatestina standard, per cui non ci dovrebbero essere problemi di sorta.
Semmai il problema potrebbe essere quello di trovare la testina. Con una cifra modica dovresti poter trovare facilmente una Shure M44 - M70 - M92 (3 modelli tra le 50 e le 100.000 lire), una Stanton 500 (90.000 lire), una Grado Black (idem) o una Sumiko Oyster (idem come sopra).
Il montaggio è facile, per maggiori info, fai riferimento agli articoli "guida" sull'analogico che trovi nella Rubrica delle
FAQ di TNT-Audio.
Problema ampli. Ti serve un integrato con ingresso fono, animale ormai raro. Se non possiamo arrivare al classico integratino "audiophile" meglio puntare su qualcosa di consumer che abbia una discreta potenza, l'ingresso fono e, perchè no, il telecomando.
Nel catalogo Pioneer trovi l'A 207R, 45 watt per canale per circa 300.000 lire (ma forse anche meno in qualche offerta dei centri commerciali) oppure il Sony TA-FE 330R, 50 watt per canale e prezzo simile.
L'ideale sarebbe un integratino audiophile usato, tipo il Rotel 920/921 o simili, ma capisco che se non avete molta esperienza è facile incappare in qualche fregatura. In più, dovresti rinunciare al telecomando :-)
Problema casse: compra al volo le JBL TLX 500, a quel prezzo sono un affare, se tieni conto che il listino della Casa riporta circa 500.000 lire.
Per quanto riguarda il tuo vecchio Technics Z-1, lo conosco bene, è carino, ma il suono ha fatto il suo tempo (ed anche allora non è che fosse favoloso...). Meglio cercare di darlo via (meno di 100.000, se sei fortunata).
Infine il sinto: con budget limitati...uno vale l'altro, hai ragione. Tieni conto che è facile trovarli usati intorno alle 100.000 lire, magari di un paio d'anni. Sul sinto si corrono pochi rischi, difficile trovare il "bidone": lo provi, se si accende e funziona, vai tranquilla.

Complimenti per la Honda 750 Four, davvero una bella moto - oggi come allora.
Spero di esserti stato di qualche aiuto,
Lucio Cadeddu

Un Project che frigge
Salve, sono un vostro appassionato lettore ed ho deciso di chiedere udienza presso di voi sia per sapere la vostra opinione a riguardo di una data questione, che vi esporrò di seguito, sia per cercare di allietarvi la giornata illustrandovi le (probabili) oscenità apportate alla mia catena di ascolto.
La catena è composta da:

La morsetteria è la "migliore" che ho potuto trovare. Come correttori di ambiente ho impiegato il tappeto di rito, un pannello fonoassorbente sulla parete posteriore alle casse.
Sorgenti e diffusori sono su punte coniche ed utilizzo per le mie elettroniche un tavolino a 5 ripiani Sound Organization. La dimensione della stanza è.......4x3,8 di pianta x 3,5 di altezza!!!
Temo che i vostri occhi siano sgranati per diversi motivi e prego voi di non esimervi dal farmeli presenti...
Veniamo al problema: il suono col CDP si difende a livello di timbrica in modo egregio; come paragone, a parte altri impianti di miei amici audiofili, ho dalla mia diversi ascolti effettuati per mostre e saloni di rivenditori specializzati.
Il problema sorge con il Turn table, il quale emette, in alcune condizioni, distorsioni timbriche, rumori molesti (del tipo patatina fritta in olio bollente).
Ho provato a farlo tarare da esperti, guru, maghi, ho provato vari stilo e testine, ho provato dischi di tutti i generi (speciali, normali, di ogni genere musicale), ma il risultato è sempre frustrante.
Inizialmente si sentono numerosi fruscii, dopo all'inizio del brano il suono ti magnifica seppur mantenendo a mio avviso un eccessivo rumore di fondo (elettrostatica?!), ma è nei passaggi più articolati e dinamici che accade il tragico...distorsione totale.
Ho fatto venire un "tecnico" a casa il quale mi ha detto che il mio piatto è troppo "sotto" il livello del resto della catena.
Inoltre mi ha detto che con tale impianto e tale stanza è facile che si verifichino fenomeni di feedback tali che nei passaggi dinamici mandi in crisi il tutto.
Cosa devo fare? Esiste un modo, escludendo l'harakiri, per porre rimedio alla tragedia?

È vero che le casse non sono esattamente da appartamento ma le ho cercate per anni (hanno un suono se ben pilotate che non ha pari se si paragonano a diffusori di tale fascia di prezzo e non solo. N.B. Le ho pagate 1,800,000.) In conclusione vi sarei grato se poteste:

  1. Darmi un giudizio (universale) sul mio impianto un' po' bizzarro
  2. Darmi un parere su possibili upgrade (in specie sulle sorgenti)
  3. Fornirmi delle ipotesi circa la causa del problema che mi attanaglia, e dei suggerimenti solutivi.
Confidando nella vostra disponibilità e simpatia (ed in attesa di conoscere il mio girone di condanna), vi ringrazio fin da ora per l'attenzione concessami.
Grazie,
Fabio Beni - E-mail: agci@zen.it

LC
Caro Fabio,
chi ti ha detto che il tuo Project è di livello troppo basso voleva venderti un altro giradischi, sono pronto a scommetterci. Ma che stupidaggine è mai questa? Se il giradischi emette rumoracci vari, non è certo perchè "non è abbastanza buono"!!!!!! Semmai c'è qualcosa che non va. Mi sorge un dubbio: non è che il tuo pre abbia uno stadio fono MC e tu ci colleghi una testina MM? Sembrerebbe, da come l'hai descritto, un problema di saturazione di stadio phono che si verifica proprio quando esso riceve una tensione troppo elevata (stadio MC con segnale MM, per esempio).
Hai provato ad usare un altro stadio phono, un altro pre o anche un altro integrato? Si potrebbero chiarire molte cose.
Seconda ipotesi di lavoro: il giradischi suona dentro uno dei woofers delle tue AR (belle, complimenti!) e quindi va in feedback selvaggio. Nel dubbio, sposta il giradischi o le casse.
L'impianto, nel suo complesso, è in effetti bizzaro, ma l'importante è che tu ne sia soddisfatto (suono del giradischi a parte). Non conosco il pre e quindi non posso esprimermi. Il resto mi pare di buon livello quindi, per ora, pensa a risolvere il problema "vinile". Fai le prove che ti ho detto e fammi sapere!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Recuperare il vecchio impianto?
Egregio Direttore,
ho "incontrato", casualmente, TNT Audio da qualche settimana ma ciò è bastato per farmi riscoprire una vecchia passione, a lungo trascurata (mea culpa!).
La rivista telematica (un piccolo gioiello, la Linea Editoriale), è veramente interessante e godibile, svincolata da preconcetti ed a misura di veri amanti la Musica. Grazie di esistere!

Passando allo scopo della presente, Le descrivo il "vecchio" impiantino (1978) lasciato sedici anni fa a casa dei genitori per evitare "collisioni" con la neo moglie :-(. Devo peraltro confessare che questa spiacevole situazione, mi convertì, momentaneamente, al "compattismo" (integrato), onde mimetizzare il tutto in modo accettabile (per la consorte!).
L'impianto "datato" è composto da giradischi DUAL mod. 510 dotato di testina SHURE M95G-LM poi sostituita da una STANTON 681EEE, ampli REVAC mod. Classic 101 da 55+55 w RMS su 8 ohm (dichiarati), tape deck JVC mod. KD-A66E, casse INDIANA LINE mod. 3X. Per quanto riguarda l'impianto di casa, credo che gli unici componenti degni di considerazione (?) siano le casse ALTEC LANSING mod. Challenger 05 (90 db SPL su 8 ohm, dichiarati).
Amo il genere classica, lirica, rock, cantautori, jazz, folk tradizionale e il locale (uso conversazione/pranzo) ove intendo ascoltare Musica misura m. 4,6 x 6,55 x 2,7 in altezza.
Ora, è mia volontà formare un impianto "budget", provvedendo, se possibile, al recupero dei componenti "buoni" ed all'acquisto di un lettore come il JVC XL-Z232 (mi "attira", oltre che per il rapporto prezzo/prestazioni, anche per il possibile tweak intravisto durante la prova TNT).

Ho verificato recentemente che le casse INDIANA LINE hanno entrambe la sospensione in carta (è corretto?) del woofer disintegrata mentre il mid ed il tweeter sembrano integri (il suono viene comunque emesso).
Il giradischi appare complessivamente in buono stato ivi compreso lo stilo testina, il piatto si avvia abbastanza prontamente e la cinghia risulta integra; lo stesso dicasi del braccio e del sistema di sospensione del contropiatto rispetto la base del mobile.
L'ampli REVAC ha probabilmente alcuni commutatori con i contatti ossidati (p. e. l'ascolto stereo avviene con il selettore in mono) e l'illuminazione degli indici dei VU meter a tratti si spegne; gli altri potenziometri a regolazione continua o a scatti, sembrano intervenire correttamente (selettore sorgenti, volume, ecc.). Le casse ALTEC, invece, funzionano normalmente.
A questo punto, Le chiedo:

  1. Vale la pena recuperare il materiale descritto?
  2. Se si, quali interventi sono possibili effettuare e su quali apparecchi, considerando che riesco discretamente nel "fai da te" casalingo, anche elettrico, ma sono "zero" in elettronica?
Grato dell'attenzione, La saluto cordialmente.
P.S.: sto leggendo "avidamente" gli articoli del "Tempio" e di "Adeste Fideles" e mi cimenterò prossimamente nell'autocostruzione di portaelettroniche e cavi vari.
Davide Gazocchi - E-mail: dgazocchi@inwind.it

LC
Caro Davide,
grazie per l'apprezzamento sincero. Dì la verità, leggendo la lettera della audiofila moglie di appassionato di compattoni per un attimo hai provato un certo senso di invidia, eh? :-)
Se c'è una cosa che non capisco è perchè le mogli debbano (spesso) avere l'ultima parola sull'arredamento della casa...come se noi non ci abitassimo!!! Non si può, più semplicemnte, arrivare ad un compromesso che soddisfi entrambe le esigenze? Vabbè, ormai la tua situazione sembra volgere al meglio e quindi ben venga il recupero di tutto il recuperabile. Intendiamoci: non è che così riesci a metter su un impianto "audiophile" ma intanto, non spendi quasi nulla.
Al bel Revac Classic 101 basta una buona revisione come quella che trovi spiegata in dettaglio nell'articolo
Come restaurare un vecchio ampli. È scritto pensando proprio a chi di elettronica non se ne intende.
Le Indiana Line avrebbero bisogno di una sospensione nuova per i woofers. Rivolgiti direttamente alla Indiana Line, potrebbero ancora avere i woofers originali! (tel. 011/9594418).
Per il giradischi, prova a seguire i nostri consigli sul recupero e la taratura che trovi nella nostra sezione Adeste Fideles.
Ottima infine l'idea del JVC XLZ-232, anche in vista di futuri upgrade. È chiaro infatti che, prima o poi, ti verrà voglia di migliorare ed ampli e casse che, pur onesti, te li sentirai stretti.
Per ora, comunque, rimetti in sesto tutto, visto che è un'operazione a costo quasi zero (woofer delle casse a parte). Poi si vedrà.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Ancora vecchi impianti
Egregio Direttore,
seguo con attenzione gli sviluppi della sua testata, e desidero farle i miei complimenti.
Appartengo "letteralmente" alla categoria da lei così ben descritta del ...

Il nostalgico

La mia categoria preferita in assoluto.
Appassionato di vecchia data possiede un impianto di 20/25 anni fa, poi tra matrimonio, figli ed il resto, la passione ha lasciato il posto ad altre cose. Ora che ha un po' più di tempo libero da dedicare alla sua vecchia passione mai sopita riprende ad acquistare le riviste specializzate e, naturalmente, viene colto da malore da super-informazione.
Ai suoi tempi i marchi seri erano davvero pochi e si poteva contare su alcune certezze assolute tipo Marantz, Thorens, AR.
Ora l'offerta è sconfinata e pare che i marchi storici a cui era legato non godano della reputazione incontestabile di cui potevano vantarsi allora. Per non parlare di cavi e di altre diavolerie..........

La base del mio impianto è rigorosamente di più di 20 anni, purtroppo recentemente ho dovuto introdurre un po' di modernariato (causa mancanza software) ed è così composto:

Quello che penso susciti curiosità sono gli apparecchi BASF, una linea di prodotti della seconda metà degli anni 80 (come vede in linea con ...) prodotti da altre case e targati BASF.

Ho cercato di identificare i costruttori di tali apparecchi, e con qualcuni ci sono riuscito: le casse dovrebbero essere della Canton (tedesche ovviamente), la piastra mi sembra AIWA ma l'amplificatore non sono proprio riuscito a "marcarlo".
Le chiedo se ha per caso conoscenza di questi apparecchi e se mi sa dare qualche indicazione.
La ringrazio.
Enrico Gaetani - E-mail: enrigae@hotmail.com

LC
Caro Enrico,
mi spiace deluderti ma non ho alcuna indicazione sul materiale BASF, l'unica cosa che ricordo sono i registratori e, soprattutto, le cassette.
Non so che dirti, se il tutto funziona, val la pena tenerlo (anche perchè nel venderlo ci ricaveresti quasi nulla, dato che il marchio non è molto conosciuto per le elettroniche).
Abbiamo diversi articoli dedicati al ripristino di apparecchiature di qualche decennio fa, si tratta di articoli un po' all'acqua di rose, poco tecnici, proprio per essere alla portata del comune hobbista.
Se ti servissero, li trovi dentro la solita rubrica
Adeste Fideles.
Qualora volessi cambiare qualcosa...non so, io penserei - nell'ordine - ad ampli e casse. Ciao!
Lucio Cadeddu

Upgrade successivi...
A parte i consueti complimenti per la rivista, mi è venuta voglia di scriverti (posso darti del tu?? siamo quasi coetanei) per sottoporti un quesito che da tempo mi assilla.

Ho un impianto che ho costruito in diversi anni, dato che la base di partenza è stato un rack Philips che mi regalò mio padre. Il suono dell'impianto di partenza era onesto, ma niente di più, così dal momento in cui ho iniziato il lavoro è iniziata anche la ricerca di un suono migliore.
Il primo pezzo che ho integrato è stata una piastra Teac v-770 (3 testine e 3 motori) che tuttora a 12 anni di distanza ancora continua a stupirmi. Poi dopo qualche anno ho inserito un piatto Technics 1200 MKII (facevo il DJ) con testina Stanton 680EL.
Al solito impianto avevo inserito un lettore cd Sony cdp515 (i vinile proprio non riuscivo più a trovarli). Fino a qualche anno fa sembrava che avessi un qualcosa che suonasse, fino a che, dopo sposato ho dovuto necessariamente togliere dall'impianto base i pezzi acquistati dopo.
Rimasto con un giradischi, una piastra ed un frulla cd (il Sony proprio non riesce a fare altro!!) necessitavo dell'acquisto di almeno un ampli ed una coppia di casse.
Dopo vari ascolti e preso atto del budget di cui disponevo la scelta ricadde su un pre+finale Technics SU-800-MKII, un ampli che fino ad oggi per me si è rivelato un ottimo compromesso prezzo qualità.
Tale amplificatore è un MOSFET in classe AA di circa 50W, con una buona qualità costruttiva (il finale pesa oltre i 10 Kg) ed un carattere abbastanza equilibrato a tutte le frequanze.
Per le casse, dietro consiglio di un amico, ho optato per un kit, sia per il budget avuto a disposizione (di conseguenza a parità di prezzo ho potuto acquistare componenti di qualità superiore a quelli commerciali) sia perchè il negozio mi ha dato la possibilità di ascoltare il kit direttamente con il mio ampli. Si è aperto un mondo, è stato incredibile ascoltare con le mie orecchie come con diverse coppie cambiava anche il suono dell'ampli.
Alla fine ho scelto un kit da scaffale 2 vie con un woofer Seas 11fgx (da 11cm), Tweeder Vifa d19td e tubo bass reflex sul dietro. Ho scelto queste casse sia per il prezzo (1800000 Lire il kit completo con gli stand) sia perchè anche essendo di piccolo ingombro hanno un'ottima resa unite all'ampli (hanno un guadagno di 86db, una potenza di 88W ed una risposta in frequenza di 55-20000Hz!), infatti riescono a far ascoltare dei bassi profondi e controllati uniti ad alti e medi vellutati, non "strillati", in definitiva un suono caldo che per il tipo di musica che ascolto più spesso (Jazz e Pop-Rock) è quello che preferisco.
Portato il tutto a casa (un salone di 20mq) e collegato con cavi di segnale Lifeline e cavi di Potenza MonsterCable ho avuto un'amara sorpresa, erano spariti i bassi profondi e controllati che avevo ascoltato in negozio ed loro luogo erano appariti degli alti talmente cristallini da dar fastidio.
Telefonato in negozio ho scoperto subito la causa del problema, lì la sorgente usata non era stata la mia (il famigerato Sony cdp-515), ma un più ben suonante Cambridge, quindi il consiglio è stato cambia la sorgente!
Detto fatto, mi metto alla ricerca e sul mercato dell'usato riesco a trovare una meccanica Teac VRDS T1 con dac Beard 16 bit e stadio analogico a valvole. Il proprietario mi concede una prova di ascolto a casa mia, e installato il tutto nell'impianto (il cavo coax è un Monstercable) ecco che miracolosamente ritrovo i bassi e l'equilibrio timbrico ascoltati in negozio all'atto dell'acquisto delle casse, nella ricostruzione della scena riesco a distinguere la collocazione dei vari strumenti, insomma mi è venuta la pelle d'oca e l'ho comprato di volata.
Mi spiace essermi dilungato, ma penso era doveroso descriverti la storia dell'impianto che attualmente ascolto per almento 2 ore al giorno con una certa soddisfazione, il pensiero che mi assilla però è questo "come suonerebbe il tutto con un pre ed un finale a valvole?". Il mio budget in proposito sarebbe di al massimo 4 milioni.
Un rivenditore mi ha proposto di sostituire il mio pre+ampli a stato solido con una combinazione pre+finale dual mono Audio Note Level zero, lo conosci??
La proposta consiste nel cambiare prima il pre (che secondo lui influisce di più sul suono riprodotto) ed in un secondo tempo il finale.
Per la stessa cifra cosa potrei reperire sul mercato dell'usato?? (ad es Conrad Johnson, Beard ...) Pensi che a fronte di tali cambiamenti debba, più avanti cambiare anche il DAC??
Ti ringrazio dell'attenzione e spero di avere una tua risposta molto presto.
Ciao,
Giovanni De Gennaro - E-mail: giannidegen@yahoo.com

LC
Caro Giovanni,
sarò sintetico: coi tuoi diffusori (lo ricordo: 86 dB di sensibilità) hai bisogno di watt. Se ci colleghi l'Audio Note Zero ti sembrerà di ascoltare in cuffia o quasi. Quindi la mia proposta è molto diversa: con quella cifra compri un integrato a stato solido come Dio comanda, in grado di pilotare le tue casse come si deve, anche tenendo conto del fatto che ascolti pop e rock, non certo quartetti d'archi e campane tibetane :-).
Una soluzione eccellente sarebbe l'AM Audio PA-100 o, se pensi che 30 watt possano bastarti, anche la versione in classe A denominata PA-30, più raffinata. Le recensioni le trovi qui su TNT-Audio, sezione
Amplificatori.
Alternative: Meridian 551, Densen Beat 100 o DM 10. Se poi davvero vuoi provare a tutti i costi le valvole, per quella cifra prova lo Jadis Orchestra o lo Jolida SJ 502 B. Lascia perdere valvolari di basso wattaggio, non ce la farebbero a far suonare le tue casse.
Inoltre, con quella cifra, meglio un buon integrato che una coppia pre + finale.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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© Copyright 2000 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com

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