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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 10/4/2011 - 16/4/2011

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  1. Corrente per le ProAC D15
  2. Stanza 3 x 3
  3. Nuovi diffusori per secondo impianto
  4. Disposizione punto d'ascolto
  5. Sostanza di un upgrade
  6. Disposizione disperata
  7. Gainclone
  8. Bassi poco definiti e dinamici
  9. Tanta roba
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Corrente per le ProAC D15
Egregi Dott. Cadeddu e Sig. Paolo,
ringrazio TNT-AUDIO per l'ennesima preziosa indicazione fornita. Anche io sono felice possessore di una coppia di D15, pilotate mi sembra egregiamente da un Densen B-100 (CD Densen B400 plus). Da quando ho questi diffusori ho finalmente raggiunto la "pace dei sensi audiofila". Non sento più la necessità di cambiare, provare, etc. Compro solo tanti dischi, l'impianto è a posto così.
Solo che ultimamente in un negozio hi-fi di Roma dove ero entrato per curiosare mi è stato detto "Belle casse le D15 ma necessitano di tanta corrente, quando sarà il momento sostituiremo il Densen con qualcosa di più robusto.............".
Ed ecco che rispunta il tarlo dell'audiofilo: chissà come si sentiranno le D15 con un amplificatore più generoso.........E via a sfogliare l'Audioguida con la lista dei papapibili.
Aggiungo che con l'ampli Densen B-100 (60 W/8ohm) mi è capitato di pilotare di tutto, durante le sessioni di ascolto con amici, ognuno con i suoi diffusori. Nell'ordine: B&W P6, Sonus Faber Minima, Harbeth Monitor 30, Casse autocostruite con woofer JBL da 36 cm., Monitor audio Gold ONE, Monovia con Fostex, Proac D15. In nessun caso abbiamo avuto problemi. E ci è capitato pure di confrontarlo con un pre-finale Onkyo P-304/M-504 da 165 W/8ohm. Il Densen suonava meglio, più musicale.
Grazie ancora,
Andrea - E-mail: albicocco.curaro (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
grazie per il feedback sulle ProAC D15! Sono felice di sapere che non sia necessaria una corazzata per pilotarle in maniera soddisfacente. Questa leggenda della corrente, che deve per forza essere TANTA per certi diffusori, ha veramente fatto il suo tempo e serve soltanto ad alimentare la vendita di amplificazioni sempre più potenti e costose. Non dico che le D15 non possano suonare meglio con un amplificatore di classe superiore, ma questo potrebbe accadere indipendentemente dalla famigerata corrente! Più semplicemente, un amplificatore potrebbe essere più adatto timbricamente a seconda del contesto o del gusto dell'ascoltatore oppure potrebbe essere più raffinato, più trasparente, più delicato...più quel che si vuole, ma per favore chiudete quella porta perché di corrente ne sta entrando davvero troppa! :-)
Come tu stesso hai avuto modo di verificare persino un integrato da APPENA (si fa per dire) 60 watt per canale può suonar meglio di un finalone da oltre 150 watt per canale. Il perché è semplice: della maggiore potenza a disposizione non te ne fai assolutamente niente, così come probabilmente non utilizzi tutti i 60 watt del tuo Densen (20-30 esagerando, direi).
Sai cosa mi piacerebbe tanto? Ho un mio piccolo sogno: che gli audiofili, oltre che per i tanti accessori inutili e costosi che acquistano per il proprio impianto investissero una piccola cifra per un fonometro. Meno di 100 € per questo modello digitale della
Radioshack, ad esempio, e meno di 300 € per uno di Classe 1. Poco più di 10 cm di cavo high-end. Sai quante leggende metropolitane svanirebbero nel nulla? Perché gli esperti non consigliano mai l'utilizzo di un fonometro? Perché così si scoprirebbe troppo facilmente che il re è nudo e cioè che tutte le stra-potenze che ci hanno fatto acquistare in realtà non ci servivano!
Avete mai sentito un negoziante chiedervi QUANTO FORTE siete soliti ascoltare in casa, prima di consigliarvi un nuovo amplificatore? Basta fare due calcoli, sensibilità del diffusore alla mano e fonometro posizionato nel punto d'ascolto..eppure nessuno lo fa o lo consiglia. Come ho detto la scorsa settimana, dubito che siano in molti a riuscire a raggiungere picchi di 100 dB di pressione sonora nel punto d'ascolto. Facciamola questa prova e parliamone.
E allora basta con questa storiella che per far suonare certi diffusori occorrano amplificatori super-potenti, correntosi come si dice in gergo, serve la qualità, non la quantità.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Stanza 3 x 3
Buonasera direttore, scrivo per avere un suo gentile parere. Ho a disposizione una stanza 3x3 per allestire il mio impianto. Le elettroniche sono della Rotel (RA02+RCD02) e ad esse vorrei collegare una coppia di diffusori da pavimento.
Andrei a collocarli a circa 160 centimetri di distanza l'uno dall'altro, con il punto d'ascolto posto, al vertice del triangolo equilatero, davanti ad un armadio a tutta parete. Un'altra possibilità potrebbe essere quella di mettere le casse sul lato della porta, con le dimensioni dell'ipotetico triangolo invariate.
In questo caso dietro al punto d'ascolto, ci sarebbe una porta finestra. La prima domanda che le pongo è, se la scelta di un paio di diffusori da pavimento è coerente con la collocazione che ho indicato e con le dimensioni della stanza. La seconda domanda è un'indicazione su quali marche/modelli potrei orientarmi; il budget è di circa 800 € e non disdegnerei l'usato.
Grazie. Cordiali saluti.
Marco - E-mail: arcady1000 (at) hotmail.it

LC
Caro Marco,
la stanza 3 x 3 è un po' problematica essendo perfettamente quadrata. Se a questo aggiungi il fatto che nelle case moderne anche il soffitto si trova a un'altezza analoga (2,7 - 3 metri) capisci bene che stai andando a sonorizzare quello che praticamente è un cubo, quanto di peggio ci sia per quanto riguarda l'ascolto della Musica. Comunque non disperare, magari con qualche accorgimento riesci a limitare i danni. Scegliere diffusori da pavimento o da stand non è in alcun modo rilevante, io opterei per delle piccole torri da pavimento, almeno risparmi il costo dei supporti e hai qualche Hz in più di risposta in basso (in generale).
Non mi è chiarissima la prima disposizione che intendi provare (ma fare una piantina dell'ambiente al PC è troppo complicato?) ma se, come sembra, l'armadio a tutta parete fosse dietro ai diffusori (dici davanti al punto d'ascolto, quindi...) io opterei per qualunque altra soluzione che lasciasse libera da ostacoli la parete DIETRO ai diffusori e lo spazio tra di essi. Il fatto che nella seconda disposizione ci sia una portafinestra dietro al punto d'ascolto non mi pare drammatico. Ti serve un tappeto a pelo lungo, qualche bella tenda e altri elementi che possano assorbire un po': cuscini, tele, poltrone, libri...
Vista la coppia di elettroniche e la stanza, eviterei dei diffusori troppo esuberanti sul medio-alto, quindi penserei a qualche modello KEF (tipo le C-5/C-7), Wharfedale 10.3/10.4, qualche piccola torre Indiana Line. Valuta eventualmente anche Aliante (CNM Tower), Chario Silhouette 100 Tower, o qualche torre di Opera (es. Platea). Più difficile da trovare ma da tenere in debita considerazione sarebbe qualche modello da pavimento di Rega o anche le Quad 21L2.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori per secondo impianto
Gentile direttore,
Buonasera. Mi permetto di darti del tu, spero non ti dispiaccia. Mi sono assemblato un impiantino in ufficio con un T-Amp http://www.audiophonics.fr/citypulse-ta2020-amplificateur-tamp-tripath... un dac - V-DAC musical fidelity l'Hi-Face m2tech e il PC.
I cavi di segnale sono dei Kimber Timbre, il coassiale tra il Dac e il PC è un MOGAMI W 2964 e i cavi di potenza sono normali cavi in rame da 4 mmq (appena ho un sabato libero mi costruisco i TNT Triple T, ho già comprato il Cat 5)http://www.nasshop.it/index.php/home.html?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=84&category_id=9
Come diffusori ho utilizzato un paio di Focal JMLAB Cobalt 806 (pare che ben pochi le conoscano) che avevo in giro e che nella loro fascia di prezzo trovo ottime (le hai mai ascoltate? che ne pensi?); mi è venuta voglia di provare dei diffusori in alternativa, più per sperimentare qualcosa di diverso che per reale necessità, senza spendere cifre esagerate, ma cercando di migliorare. Mi sono orientato su questi tre modelli, sperando siano migliori delle mie.

Ho anche trovato nell'usato un paio di Monitor Audio GS 10 seminuove a 800€ ma hanno un'efficienza minore ai modelli che ho citato prima e ho paura che l'ampli faccia fatica, tu che ne dici?
Prima di girovagare per negozi cercando di ascoltarle (le Paradigm non si trovano, bisogna ordinarle e te le cucchi a scatola chiusa) volevo chiedere a te un parere riguardo ai suddetti diffusori e se ti senti di consigliarmene uno in particolare, o anche qualche altro che non ho preso in considerazione.
Verranno posizionate su stand sul lato corto di una stanza da 3,50 m x 4,9 a circa 70 cm dalla parete di fondo e a circa 2 m di distanza tra loro. Ascolto Jazz, Classica (opera compresa) e Pop/Rock. Grazie anticipatamente.
Cordialmente,
Marco - E-mail: mg7369 (at) yahoo.it

LC
Caro Marco,
la tua stanza d'ascolto proprio piccola non è, la potenza del TA2020 la conosciamo tutti, di conseguenza temo che tu debba orientarti su qualcosa di sensibilità almeno media (90 dB più o meno), il che comporterebbbe subito l'esclusione delle Monitor Audio GS10. Gli altri modelli che proponi mi paiono tutti dei side-grade ovvero produrrebbero piccoli cambiamenti non significativi. Per cambiare impostazione timbrica devi andare su diffusori più generosi in basso e magari più caldi in alto ma non è facile trovare dei bookshelf con queste caratteristiche, che abbiano anche una sensibilità sufficiente. Non so perché tu abbia scartato modelli da pavimento (ti si aprirebbe una rosa ben più ampia di possibilità) comunque tra i bookshelf potresti orientarti su modelli come le Quad 12L2, Chario Hyper 2000 mkII (90 dB) o Constellation Delphinus (90 dB), ProAC Studio 115, da cercare eventualmente usate, anche se non di sensibilità esattamente ideale.
Tuttavia, prima di prendere decisioni che potrebbero rivelarsi affrettate, fai un serio esame di ciò che vorresti migliorare o anche soltanto cambiare. L'esigenza di un upgrade deve prima essere definita con cura, ad esempio per mezzo di ascolti di altre soluzioni. Se non si conosce esattamente COSA si cerca...è difficile arrivare a una meta. Mi sono limitato a indicarti delle soluzioni che - almeno - sono timbricamente abbastanza distanti dalle tue Focal ma, ad esempio, ignoro se sia questa la direzione che intendi percorrere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Disposizione punto d'ascolto
Caro Lucio, ri-approfitto della tua disponibilità per porti un quesito anticipandolo con una contestualizzazione: il punto d'ascolto è nella posizione centrale del divano a 3 posti. (vedi foto). Spostandoti nei laterali si percepisce (a seconda dell'incisione) la presenza dello speaker più vicino senza essere mai fastidiosa.
Casualmente ho scoperto che il fuoco "esatto" è, sempre nella parte centrale ma 40 cm più in basso (seduto direttamente sul tappeto) ed è fisicamente giustificabile visto che le orecchie vengono poste all'altezza del tweeter. Da questa posizione anche il minimo spostamento del corpo coincide con importanti variazioni di un canale rispetto all'altro e si passa da un ascolto piacevole a molto fastidioso se ci si sposta di 20/25 cm.
La "vera scoperta" è stata che istintivamente preferisco avvicinarmi e mettermi allineato tra le casse poste a 130 cm dal muro e addirittura dietro a loro dove la musica si "sente con tutto il corpo oltre che con le orecchie" . Non so questa frase quanto possa spiegare una sensazione che consiste nel farmi venire voglia di ballare / muovermi. Pensavo quindi di "amplificare questo piacevole corridoio" (vedi segno giallo della foto) con questo trattamento
http://www.mother-of-tone.com/acoustic_panel.htm per circa 110 cm da terra (la parte superiore è riservata alla proiezione video) sperando che tutta la stanza potesse beneficiarne.
Cosa ne pensi?
Impianto:

Ti ringrazio anticipatamente per le tue considerazioni e ti auguro un piacevole fine settimana.
Ciao,
Alberto - E-mail: info (at) asms.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Alberto,
non sono sicurissimo che un pannello di legno, per quanto verniciato con resine naturali (!!!) possa fare chissà cosa all'acustica della tua sala che, almeno per la parte che si vede, sembra abbastanza spoglia. In particolare, è proprio la parete dietro ai diffusori a essere un po' troppo nuda e non mi pare che nella finestra dietro il diffusore sinistro sia applicato un tendaggio pesante. La foto non è chiara, ma mi sembra di intravedere una piccola tendina a pannello.
Otterresti benefici maggiori con una bella tenda e con un arazzo (spesso) appeso dove vorresti mettere il pannello in legno. Certo che dovendo usare la parete per la proiezione la faccenda si complica ma magari riesci a far calare lo schermo sopra all'arazzo eventuale. Più in generale, se ti sembra che il suono sia più godibile nello spazio tra e dietro ai diffusori è evidente che nel punto dascolto ci sono troppe riflessioni che rendono il suono, alla lunga, affaticante.
Allontanandoti dal campo diretto e dalle prime riflessioni il tuo coinvolgimento aumenta, quindi è su questo che devi lavorare! Prova anche a orientare diversamente i diffusori, magari angolandoli fortemente per diminuire la percentuale di suono diretto e aumentare quella di suono riflesso. Il problema è che se le riflessioni giungono all'orecchio troppo presto esse vanno a sommarsi al segnale diretto e causano un bel po' di confusione. È per questo motivo che devi trattare le aree di prima riflessione del suono, cosa che in parte sembra abbia già fatto con i quadri che si notano nella parete laterale destra ma, evidentemente, non basta. Prima di ogni altro intervento io mi muoverei nelle direzioni che ti ho indicato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Sostanza di un upgrade
Carissimo Lucio,
ci siamo scritti parecchie volte anni orsono. Da allora, grazie ai suggerimenti di un amico e ai tuoi, il mio amore per l'audiofilia mi ha permesso di vivere la musica, di farla vivere, di gioirne appieno. Per questo nasce la passione audiophile, no? In fondo (nonostante le elettroniche siano, per loro natura, piene di fascino) i nostri strumenti di ascolto sono dei medium per riportare in vita l'arte cristallizzata nei supporti. Tanto più essi sono validi, quanto più l'esperienza e l'emozione della rappresentazione ci colpisce e, quindi, ci emoziona. Ti confesso che nei quasi dieci anni di vita audiofila, ho incontrato moltissimi appassionati che mi hanno irritato: quanto lo strumento diviene più importante del contenuto del disco, mi rattristo. Per non parlare, poi, di quelli che ti confessano di sentire solo alcune parti di determinati brani. Mah! Comunque, pur non condividendo, rispetto anche questo.
Nonostante non avessi terminato completamente il mio impianto, ero soddisfattissimo del risultato. Però, non investire in elettroniche mi ha permesso di arrivare a quota 2.500 cd originali. Ecco, comunque, la mia catena:

Veniamo alla novità e alle domande. Da anni ritenevo che, forse, "l'imbuto" della catena fosse da individuarsi nel cd player. Alcuni giorni orsono ho avuto l'occasione di acquistare un Naim Cd 5 i-2. Ecco le mie domande:
  1. Insieme al CD mi hanno dato un cavo di segnale bilanciato. Secondo te è meglio il cavo bilanciato di Naim, oppure collego col mio vecchio cavo di segnale Rca di MIT? Dovrei valutare di usare il bilanciato Naim e poi prenderne uno di qualità superiore?
  2. Ho fatto bene a prendere il Naim? Lo ritieni un buon lettore? Un lettore che si adatta bene alla musicalità del resto delle elettroniche?
  3. Potrei chiederti un giudizio spassionato della mia catena finale?
  4. Se dovessi pensare a qualche up-grade futuro, tu da cosa partiresti?
Come sempre grazie grazie,
Federico - E-mail: federomano (at) yahoo.it

LC
Caro Federico,
non mi risulta che Naim utilizzi uscite bilanciate, è da sempre fedelissima al sistema di connessione in standard DIN. Quello che ti hanno dato, dunque, è un cavo con un connettore DIN da una parte e con due RCA dall'altra. Visto che di recente Naim è stata così generosa da fornire anche una coppia di RCA d'uscita su molti suoi apparecchi, potresti semplicemente provare quale delle due connessioni, secondo te, suoni meglio. Non è difficile: le si collega entrambe a due ingressi diversi e si commuta, stesso brano prima su una e poi sull'altra e avanti così fino a quando non ti sembrerà di percepire qualche differenza.
L'acquisto del lettore Naim è stato una buona mossa, visto che in effetti il pur onesto Marantz ormai sfigurava un po' rispetto al resto dell'impianto. Tuttavia, mi sfugge il senso della domanda: lo hai acquistato, quindi lo puoi giudicare tu stesso! È stato un passo avanti rispetto al Marantz? Ti sembra sia peggio? Ti sembra non ci siano differenze? Capisci bene che puoi dire molte più cose tu, potendo ascoltare il tutto nella tua catena e nel tuo ambiente, di quanto possa fare io a diverse centinaia di km di distanza, dietro uno schermo. A mio parere la differenza, in meglio, dovrebbe essere evidente. Qualora così non fosse, torniamo al vecchio discorso delle differenze difficili da cogliere quando si tratta di sorgenti digitali.
Il tuo impianto è ora piuttoso equilibrato, ti consiglierei, se ti riesce, di godertelo così ancora per un bel po' di tempo. L'upgrade futuro dovrà nascere da esigenze precise, un impianto HiFi non va cambiato per forza come il filtro della benzina o dell'olio in un'automobile! In ogni caso, dovendo per forza individuare un futuro punto di partenza...penserei a ciò che caratterizza maggiormente il suono di ogni impianto e cioè i diffusori. Mi auguro, ovviamente, che l'ambiente sia stato già doverosamente preso in considerazione. Non lo citi, non è certo un buon segno.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Disposizione disperata
Gentile Direttore,
ci risentiamo dopo circa 5 anni, da quando mi hai aiutato, con successo, a scegliere i pezzi del mio hi-fi di modesta caratura ma estremamente soddisfacente (almeno fino a qualche mese fa). L'impianto in questione è:

L'impianto suonava in una stanza 5 x 3 con impianto disposto sul lato lungo. Come accennavo sopra ne ero piuttosto soddisfatto. Da qualche mese ho cambiato casa e l'impianto è stato ricollocato in salottone di 5x10 con impianto sul lato corto ed ascolto a metà del lato lungo (quindi a cinque metri dagli speakers). Come è sistemato? si potrebbe fare riferimento alla descrizione che ho trovato in un vostro articolo sui sistemi antivibtazione:
Gli angoli della stanza e l'area compresa tra i diffusori sono le posizioni peggiori per le vibrazioni aeree e strutturali. Un angolo della stanza sul piano dei diffusori (massima interferenza costruttiva-distruttiva) è in assoluto il posto *peggiore* per sistemare un impianto HiFi. Purtroppo, invece, questa è una sistemazione molto comune, magari pure con un caminetto di mezzo tanto per rendere ancora peggiore la situazione
Proprio quella: parete attrezzata con struttura cementizia e rifinita con ripiani di legno. Su ripiano TV in legno sono posizionati, a partire da sinistra, e tutti allo stesso livello: diffusore sinistro a 40cm dal fondo e 40cm dalla parete laterale, TV 40", camino, Tav Flexy, diffusore a 40cm dal fondo e 40cm dalla parete laterale. I diffusori sono orientati verso l'ascoltatore (si veda foto).
Quindi capisco che parto da una situazione già molto problematica e purtroppo, ciò che mi ha fatto ricercare l'articolo citato sopra, sono proprio le mie orecchie. Ho perso gran parte dell'eccellenza che avevo trovato nell'abitazione precedente. Pochi e confusi alti, perdita di dettaglio a volumi sostenuti (diciamo metà corsa ampli ed oltre), ricostruzione scenica quasi inesistente.
Ovviamente la stanza è da migliorare nel senso che sto prevedendo ad aggiungere tende e quadri al fine di limitare possibili riverberi. Sinceramente, ho trovato l'articolo sopraccitato molto/troppo tecnico e le conclusioni non chiare (almeno per me). Mi sto chiedendo come potrei intervenire eventualmente con punte e sottopunte o sistemi anti vibrazione / isolamento. Questo perchè non prevedo di cambiare sostanzialmente la sistemazione dell'impianto, né di acquistare diffusori da pavimento (sia per motivi economici sia perchè ero molto soddisfatto dalla performance di questi diffusori sia perchè la presenza un bellissimo ma pestifero bimbo mi impedisce alcune soluzioni alternative).
Avrebbe qualche idea da farmi provare? Punte sotto le casse o oppure disaccoppiamento di altro genere? Qualcosa per le elettroniche? Qualche mini aggiustamento di posizione.
Dimenticavo: ascolto musica rock/blues 60 70, jazz e qualcosa di italiana (circa 2000 pezzi divisi tra vinili e cd).
Vorrei anche procurarmi delle cuffie di buona qualità (per quando il piccolo dorme). Secondo lei sono migliori quelle esterne o quelle in ear sotto il solo profilo della musicalità ed ignorando questioni di comodita e logistiche? Ero indeciso tra shure E-535 e grado rs2i, che sul mercato internazionale si riescono a rimediare allo stesso prezzo, benche il listino sia ben differente. Userei le cuffie anche per il mio ipod, ovviamente riducendo le mie velleità audiofile.
Luca - E-mail: morettomail (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Luca,
in effetti la disposizione dei diffusori è estremamente penalizzante, non mi meravglia affatto che il suono sia così disastroso come lo descrivi tu. Purtroppo non ho la bacchetta magica che permetterebbe di fare quello che vorresti: lasciare tutto inalterato ma migliorare sensibilmente la situazione. Non sono attrezzato per i miracoli. Ciò premesso, ci sarebbe un'unica cosa da fare e cioè quella di allontanare il più possibile i diffusori dalla parete posteriore e dal ripiano d'appoggio. Potresti, ad esempio, avvicinarli al bordo del ripiano fino a portarli a filo con esso, sollevandoli contemporaneamente di un bel po' di centimetri. Puoi utilizzare punte, piedoni morbidi, soluzioni fai_da_te, l'importante è la posizione, che deve essere modificata.
Questa nuova installazione, tuttavia, espone maggiormente i diffusori ai pericolosi attacchi del tuo bimbo pestifero, come lo definisci tu. E porrebbe in serio pericolo l'incolumità stessa del bambino, nel caso uno dei diffusori potesse cascargli addosso. Potresti farti costruire delle slitte estraibili (diciamo retrattili) che contemporaneamente sollevino anche i diffusori dal ripiano attuale. Un bravo falegname non dovrebbe avere difficoltà a realizzare qualcosa di simile, altri lettori di TNT-Audio hanno adottato questa soluzione con qualche buon risultato. Il diffusore, naturalmente, andrebbe fissato (magari con blu-tac o simili) al supporto, in modo da evitare rovinose cadute.
Infine, penserei a un tappeto tra il divano e i diffusori. Senza interventi più drastici sugli arredi non vedo altre vie d'uscita.
Per quanto riguarda le cuffie temo di non poterti essere di alcun aiuto, non le utilizzo, pertanto non saprei cosa consigliarti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Gainclone
Egr. direttore, l'apprezzo da tempo per l'indipendenza delle sue pubblicazioni e per la semplicità e chiarezza dei suoi articoli. Detto questo, visto che da tempo ormai si parla di amplificazioni in classe D o T, ho deciso di costruirmi un Gainclone basato sul chip LM3886TF della National. Il mio impianto composto dal Lector CDP 6, ampli NAIM NAIT 2, e diffusori Dynaudio Focus, ha una certa età eccezion fatta per il Lector acquistato 4/5 anni fa.
Da questo si può capire che non sono un tipo che si abbandona a facili e continue sostituzioni di apparecchiature hi-fi e che preferisce avere poco ma buono. Il costo molto abbordabile del kit Gainclone e la sua facilità di assemblaggio mi hanno indotto ad acquistarne uno.
Finito il lavoro, dapprima sono rimasto impressionato dal controllo e dalla correttezza timbrica del Gainclone collegato direttamente al cdp attraverso un potenziometro Alps serie blu da 50k. In seguito però, con alcuni brani, mi è sembrato che trattasse i segnali molto deboli come ad esempio quelli "ambientali" con meno cura rispetto al Nait 2, pur conservando un gran bel controllo dei suoni.
Ho pensato di sostituire il potenziometro con uno della stessa serie ma da 20k, valore più vicino a quanto consigliato nel progetto: è divenuto inascoltabile, le medio alte sono diventate dure e evidenti sbilanciando tutta la gamma media. Sono ritornato sui miei passi ed ho rimontato il 50k. Vorrei sapere se sia più conveniente spendere 100 o 150 euro per un kit preamplificatore da aggiungere al Gainclone o magari qualcosa in più per comprare un integrato classe T di media potenza.
Cordiali saluti.
P.S. se qulcuno si imbattesse nella costruzione del mio stesso kit e avesse dei dubbi circa il montaggio di un certo condensatore da 47uF 50v indicato come opzionale, faccia delle prove. Io l'ho ritenuto "timbricamente" necessario.
Davide - E-mail: davide.centamore (at) alice.it

LC
Caro Davide,
stai facendo un po' di confusione: il Gainclone non ha niente a che vedere con la Classe D o T, è semplicemnte un chip-amp, cioè un amplificatore basato su un solo chip, ma funziona in Classe AB! Purtroppo c'è la tendenza ad accomunare soluzioni analoghe per tipologia, in questo caso tutti gli amplificatori basati su un solo chip (es. i Tripath e i Gainclone) ma non dimentichiamo che esistono amplificazioni in classe D che non sono basate su un singolo chip (es. NuForce). Ancor peggio, mi è capitato di sentir parlare di preamplificatori in Classe D, cosa che può esistere soltanto nella fantasia più fervida degli audiofili con scarse basi tecniche.
Mi chiedi se sia il caso di interporre un pre tra sorgente digitale e Gainclone. Intanto bisognerebbe vedere di che tipo di pre stiamo parlando (citi un kit da 150 €, ma non specifichi quale) e poi in parte vanificheresti l'essenzialità del progetto originale, nato come la più semplice e migliore approssimazione del concetto ideale di di filo con guadagno. Non a caso l'amplificatore originale che ha ispirato i cloni si chiamava Gaincard (scheda con guadagno). Usare un pre potrebbe essere benefico, ma la trasparenza originale potrebbe andare persa, se il pre non fosse all'altezza del compito. Ancora, non capisco perché tu addebiti al potenziometro del Ganclone la colpa di un suono diverso dal tuo Nait 2: si tratta di un altro amplificatore, perché dovrebbe suonare uguale e, di più, perché la colpa dovrebbe essere proprio del potenziometro?
La mia sensazione (e opinione) è che con le cifre stanziate sarà molto difficile ottenere drastici miglioramenti. Se ti capita e dovesse rientrare nel tuo budget, vedi di provare un integrato NuForce IA7 usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Bassi poco definiti e dinamici
Gentilissimo Direttore, Le riformulo una richiesta d'aiuto, dacché una mia precedente mail è rimasta finora senza risposta. Ho un impianto composto da:

La sala di 41 mq è a forma di L e comunica al piano superiore con una scala a chiocciola. Il problema risiede nella mancanza di dinamica e definizione dei bassi, e credo che sia colpa dell'ampli dato che, pur ascoltando a volume moderato, il difetto si era in gran parte dissolto quando ho provato a usare il muscoloso pre+finale di un amico (Cabre). Ha qualche consiglio da darmi, preferendo l'usato e restando come budget sotto i 1000 euro? Può aver senso tenere il Primare come pre e affiancare un buon finale (magari in classe T)? Ascolto soprattutto classica e jazz.
La ringrazio di cuore se vorrà farmi la cortesia di rispondere.
Stefano - E-mail: spacris (at) libero.it

LC
Caro Stefano,
per avere risposta non è necessario riformulare la domanda, basta avere un po' di pazienza, abbiamo un arretrato di risposte ancora molto consistente, occorre attendere il proprio turno, non si tratta di questioni di vitale importanza, d'altra parte, no?
Lamenti una mancanza di impatto e di dinamica delle basse frequenze e, considerati i diffusori, questo è in effetti abbastanza strano. La stanza è molto grande e magari i diffusori non sono posizionati nel migliore dei modi ma da una prova con un'altra amplificazione sembrerebbe che il problema si sia risolto, del tutto o in parte. Il tuo A10 non è certo una centrale elettrica, potrebbe essere che sia in difficoltà a pilotare bene le tue Yamaha. Potresti provare con un integrato più robusto mentre non vedrei di buon occhio la proposta di usare una parte dell'A10 come preamplificatore: meglio uno nuovo integrato.
Per non allontanarti troppo dal family feeling potresti provare con un Primare I21, che ha 75 watt per canale e che costa un migliaio di euro. In alternativa il Cambridge Azur 740A, prezzo leggermente inferiore e 100 watt per canale. Ancora, potresti considerare un NAD C355BEE, 80 watt per canale e circa 700 € di costo. Nell'usato potresti cercare qualche grosso integrato di Rotel, anche della vecchia serie 9xx, un Naim Nait 5i, un NuForce IA7. Ovviamente, dai la precedenza agli apparecchi che potresti valutare direttamente coi tuoi diffusori nel tuo ambiente.
Infine, potrebbe anche darsi che il problema si risolva con una semplice riprogettazione della disposizione dei diffusori in ambiente. Non ne fai menzione, ma molto spesso i problemi alle basse frequenze sono da imputare all'ambiente, alla sua acustica e a come i diffusori interagiscono con essa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tanta roba
Egregio direttore, è la prima volta che le scrivo e spero che prenda in considerazione le mie domande. Mi sono avvicinato al mondo dell'hi- fi per caso o, meglio, è stato il ritrovamento di un paio di casse Yamaha NS 690II accanto ad un cassonetto della spazzatura ad aprirmi questo mondo :-) le casse avevano il foam dei woofer distrutto, ma sono riuscito a farle riparare in un laboratorio della zona(abito in provincia di firenze).
Premetto che non ho esperienza in questo settore e non ho grandi componenti in casa, è per questo che le chiedo se questa composizione va bene: l'amplificatore è un Marantz 1180 DC, le casse come le dicevo sono le Yamaha NS 690II, e come lettore cd uso alternativamente uno Yamaha cdx-530E, un Sony cdp-797 e un Marantz CD52.
Ho anche altri amplificatori, un Technics SU 844, un Akai AM-U02, uno Yamaha AX540, un Marantz PM42 e un Pioneer SA-608. Ho anche un tuner Marantz 2020, e un piatto Marantz TT6200 per il quale non riesco a trovare la puntina (quella che c'è, ovviamente rovinata, è una Shure AU803), colgo l'occasione per chiederle se ci sono puntine compatibili e dove posso trovarle, avevo trovato questa: Audio Technica AT91E ma non sono sicuro se va bene.
Come avrà capito sono un neofita, so che l'unico pezzo importante che ho è il Marantz 1180 DC (acquistato in un mercatino ad un prezzo tre volte inferiore al suo valore) e le casse, tutto il resto l'ho acquistato (anche ingenuamente) preso dalla magica bellezza di questi apparecchi. La ringrazio anticipatamente, e spero mi possa dare dei consigli utili anche per quanto riguarda i cavi, e la pulizia dei componenti.
Cordiali Saluti,
Stefano - E-mail: stefanobech (at) tiscali.it

LC
Caro Stefano,
quanta roba ti sei messo in casa!!! Non sarebbe stato sufficiente un solo amplificatore, un lettore CD e una coppia di diffusori? Io terrei amplificatore (il Marantz 1180 DC) e diffusori (gli Yamaha) e venderei tutto il resto, magari per finanziare l'acquisto di un lettore CD migliore rispetto a quelli attuali in tuo possesso. Tutto dipende dalla cifra che riuscirai a racimolare ma sono sicuro che una macchina di recente generazione, anche usata, potrà figurare meglio nel tuo impianto. Tanto per fare un esempio facile facile, si trovano abbastanza facilmente i lettori CD della prestigiosa serie ES di Sony ormai scambiati a cifre assolutamente abbordabili. In alternativa, macchine digitali di NAD, Rotel, Arcam, Cambridge Audio e Marantz, con pochi anni di vita alle spalle.
Per quanto riguarda il giradischi Marantz non devi porti alcun problema per la testina, utilizza quelle con fissaggio a due viti, assolutamente universali. Puoi scegliere qualunque modello attualmente in commercio a parte i rari esemplari cosiddetti P-Mount. Benissimo la AudioTechnica AT91 ma potresti fare anche meglio, guardando nei cataloghi Grado o Ortofon, ad esempio, per una cifra superiore, cifra che potresti recuperare con la vendita di tutto il surplus!
Per quanto riguarda i cavi, già da un po' di tempo non forniamo più consulenza, ti posso solo consigliare di dare un'occhiata alle
FAQ di questo sito e ai nostri progetti di autocostruzione. Sempre nelle FAQ troverai tutte le informazioni necessarie per la pulizia e la manutenzione dei tuoi apparecchi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Mi ha scritto di tenerla aggiornata...ed eccomi qua!
La devo ringraziare. Non tanto e non solo per i (preziosissimi) consigli ma anche per la "forma mentis" che ho sviluppato (o cercato di sviluppare) attraverso la lettura di questo sito. Solo un paio di settimane fa le chiedevo consigli su un abbinamento tra le mie Monitor Audio Silver RX8 e un amplificatore (Rotel 1520 o Arcam FMJ A18). Sono andato dal negoziante ma ho deciso di aspettare e chiarirmi le idee: troppa l'indecisione fra le due macchine senza riuscire a provarle nel mio ambiente e con i miei diffusori.
Il caso ha voluto che la settimana successiva, in un altro negozio della zona, abbia trovato un Arcam FMJ A18 usato ma in perfette condizioni a metà del prezzo di listino! La sorte ha deciso per me: è vero che forse non saprò mai se il Rotel avrebbe dato risultati migliori ma non mi sono lasciato sfuggire l'occasione!
Ora, fra tanti ascolti da godere, ho ancora parecchio lavoro da fare (migliorare il posizionamento e aggiungere una libreria, in primis) ma si intuisce già che l'accoppiata ha grandi potenzialità, anche appena collegata in salotto alla bell'e meglio, il tutto avendo risparmiato più di 350 € rispetto al budget programmato!
Inoltre c'è sempre la possibilità, qualora fra qualche tempo volessi tornare sui miei passi, di rivendere l'ampli a costo zero, o quasi! Fra l'altro l'impianto finale è molto diverso da quello immaginato all'inizio dell'avventura dato che fino ad un anno fa praticamente non conoscevo i marchi Monitor Audio e Arcam e, sulla carta, non li avrei mai preferiti ai più blasonati (B&W, Klipsch, Marantz, Rotel, etc.). Gli ascolti mi hanno fatto cambiare idea!
Il confronto Arcam/Shythe 1100, il mio "vecchio" ampli, non è per ora fattibile (troppo poco il tempo passato per fare valutazioni) ma la prima sensazione è quella di aver "rilasciato il freno a mano" dei diffuori, non saprei spiegarla diversamente.
Ci ho messo più di un anno a "costruire" questo impianto tutto british e adesso ho proprio intenzione di godermelo un po' di mesi (o anni) prima di pensare al prossimo passo: la sorgente (attualmente un ottimo (a me pare lo sia) Super-pro DAC 707 al quale collego il PC e un economico lettore DVD LG "da supermercato"). Step by step!...per ora, un audiofilo felice!
Grazie ancora,
Giordano - E-mail: giovaneskywalker (at) gmail.com

LC
Caro Giordano,
sono contento che sia così soddisfatto dei tuoi acquisti. Solo su una cosa non sono d'accordo: quando definisci più blasonati B&W, Klipsch, Marantz, Rotel rispetto a Monitor Audio e Arcam. A mio parere sono più o meno tutti sullo stesso piano, quantomeno come fama audiophile. Non pensare che un prodotto sia più blasonato solo perché in Italia è più facile da trovare, magari grazie a una distribuzione più efficiente e capillare! Quello italiano è un mercato piccolo piccolo, che non fa testo, tenuto in pugno da un manipolo di grossi distributori con delle politiche dei prezzi quantomeno discutibili, dove sopravvivono distorsioni della realtà peculiarissime. Ricordo ancora come veniva considerato qui da noi il marchio Adcom alla sua prima distribuzione italiana: sembrava fosse sbarcato il nuovo high-end americano! Sarebbe stato sufficiente dare un'occhiata ai listini USA (e a qualche rivista americana) per capire che i prodotti Adcom erano destinati principalmente ad una fascia medio-bassa del mercato, altro che high-end! È colpa nostra, siamo italiani e...boccaloni. Per fortuna oggi esiste la Rete che ci aiuta ad aprire gli occhi sul mondo.
Permettetemi di farvelo sussurrare da una bella voce del soul più moderno, Dwele (al secolo Andwele Gardner), in questa bellissima Open your eyes, appunto, tratta dall'album Sketches of a Man (2008).
Buon ascolto!


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