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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 2/7/2011 - 9/7/2011

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  1. Sugli audiofili in generale
  2. Nuovo amplificatore con 1500 €
  3. Psicoacustica dell'ascolto
  4. Upgradare o rivalvolare l'amplificatore?
  5. Da HT a HiFi?
  6. Bookshelf ad alta sensibilità
  7. Primo impianto con max 2000 €
  8. Nuovo amplificatore con 2000 €
  9. 4+4 bump all'accensione
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Sugli audiofili in generale
Caro Lucio, come audiofilo, alla Tua scuola, è come avessi frequentato un master class. Nel mio percorso precedente, per decenni ho vagato tra le offerte di un mercato probabilmente un po' speculativo, ma mi ci sono voluti anni per giungere ad una condizione di ascolto che evochi con maggior approssimazione le sonorità dei concerti dal vero, quelli che io frequento quanto più spesso possibile negli auditorium, nelle sale e nei teatri prossimi alla mia residenza, entro il raggio di 40 Km.
Raramente più in là per ragioni meramente economiche. Sono in buona fede quando affermo di aver sempre cercato un unico ideale sonoro: quello della somiglianza con i suoni veri, segnatamente quello degli strumenti acustici e delle orchestre sinfoniche.
I discorsi letti in quest'ultimo decennio proprio in TNT circa la profondità della scena, la focalizzazione delle sorgenti, il rispetto timbrico, l'ampiezza della gamma riprodotta, la dinamica, l'effetto stereofonico, credo debbano restare nelle mire di ogni cultore di hi-fi.
Diversamente il palco casca tutto e noi ci riduciamo alle condizioni di ascolto superficiale, epidermico, alle quali supinamente, per un improvvido fenomeno di costume, soggiace l'intera popolazione nella frequentazione dei luoghi pubblici. Un vero inquinamento acustico che è arrivato ad invadere qualche farmacia e qualche pronto soccorso. Una misura di diffusione musicale che va esattamente in direzione contraria rispetto all'Alta Fedeltà della quale abbiamo ragionato finora, e che potrebbe invece rispondere, pur se a livello qualitativamente più basso, all'approccio con la musica dichiarato serenamente da quel tal Giovanni tra le lettere alla Redazione della scorsa settimana, quantomeno in queste sue espressioni: "come quando accendi l'impianto e non sai che disco ascoltare" , "La musica è bella se ascoltandola stai bene, etc etc."
Dopo le riflessioni in circolo sotto il titolo "audiofili colti" non so quale potrebbe essere allora la mia collocazione. Ritengo che audiofili colti, se non detto per suonare ironico, non debba essere ritenuto più offensivo del suo contrario. Mi fa piacere invece che si parli di "audiofili" mentre ricorreva in passato, per designare gli amanti della musica, la definizione di "melomani". Orrore! Pareva si trattasse di malati (per assonanza con cocainomani, ninfomani, piromani, o peggio per anagramma di melanomi). Preferirei su tutte la dizione musicofili, ma non l'ho mai trovata nei vocabolari.
Il mio rapporto con la musica non è improntato a vaghezze. Io amo i suoni e faccio fatica a prescindere dalla loro buona riproduzione. Così mi sento un ascoltatore un po' privilegiato. Riconosco, caro Lucio, che molto e molto ho attinto, soprattutto per gli accorgimenti riguardanti l'ambiente e il delicato rapporto tra i componenti dell'impianto, che sono i fattori meno costosi, dal sito di TNT e dai tuoi onesti consigli dati a piene mani. Ti sono grato per questo.
P.S.: apprezzatissimo il video del tuo conterraneo Paolo Fresu. Ho seguito recentemente un paio di suoi concerti, con il pianista Caine (se ben ricordo), trasmessi da Rai3 in recenti giovedì notte (ahimè, non tanto prima delle ore 2 !).
Giorgio - E-mail: skincats (at) tiscali.it

LC
Caro Giorgio,
ti ringrazio per queste tue osservazioni. Purtroppo i termini che possiamo usare per definirci sono tutti disgraziati: se melomani evoca - come osservavi - la dipendenza da qualche sostanza (forse le mele della Val di Non?), audiofilo ha un'assonanza fastidiosa con pedofilo, necrofilo e...eosinofilo. Insomma, in qualunque modo volessimo definirci, si troverebbe qualcosa di storto. D'altra parte il termine sfigati non è che sia meglio, per quanto un fondo di verità lo si debba pur riconoscere. E allora facciamo come gli inglesi: audiophools, un gioco di parole tra audiophile e fool (pazzo). In italiano è diventato però audiofolli e da qui a audiopolli il passo è troppo istintivo per essere evitabile.
Niente da fare, non c'è via d'uscita. Forse, però, non dobbiamo neppure preoccuparci di trovare un'etichetta, anzi ti dirò che sarei ben più felice di non essere accomunato, sotto lo stesso ombrello linguistico, con certuni personaggi distanti anni luce dal mio modo di intendere questo hobby.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore con 1500 €
Caro Direttore,
Ho un impianto così costituito:

[Sala d'ascolto]
L'ambiente di ascolto è un soggiorno di 5m per 4m con i diffusori disposti lungo la parete di 5 metri dove il punto di ascolto è il divano posto di fronte ai diffusori. Sto cominciando a riflettere sull'upgrade dell'amplificatore che mi sembra il punto debole della catena con un budget massimo di 1500 euro. Girando un po' sul suo sito TNT-audio e in altri forum mi sono fatto una idea (approssimativa) sugli amplificatori che potrebbe andare bene per la mia situazione e sono: Naim, Exposure, Densen (considerando i modelli di questi marchi che si aggirano come costo nei dintorni del mio budget).
Volevo quindi chiederle un parere per cercare di arrivare all'acquisto migliore in termini di qualità audio tra i tre marchi da me considerati o tra eventuali marchi che lei mi suggerisce e che non fanno parte di quelli da me citati. Attualmente percepisco il suono ben equilibrato e dettagliato e sono molto soddisfatto del suono delle Totem Arro (da lei a me consigliate qualche mese fa) anche se gli alti sono secondo me un po' brillanti a volume medio/alto (per ora ho compensato agendo leggermente sulla manopola dei toni alti dell'amplificatore). Per quanto riguarda i bassi invece vorrei acquistare un amplificatore che mi permetta di ottenere almeno lo stesso livello se non superiore di presenza e di profondità che percepisco con l'uso del NAD.
La ringrazio anticipatamente per una sua eventuale risposta e inoltre complimenti per tutto quello che ha fatto dagli hobby (HI-FI ciclismo etc etc) alla sua professione di docente universitario di Matematica.
Cordiali Saluti,
Paolo - E-mail: paolo.fognini (at) esternibisp.com

LC
Caro Paolo,
grazie per i complimenti! L'esuberanza di toni alti e medio-alti che senti, tenendo conto delle elettroniche che certo non sono esuberanti in questa porzione dello spettro sonoro, è probabilmente dovuta all'acustica ambientale. Se la stanza è semivuota o arredata con superfici riflettenti il rischio di ottenere un suono troppo brillante è altissimo. Il fatto che tu lo rilevi a volume medio-alto non fa altro che confermare la mia tesi, anzi la rafforza. Infatti se il problema fossero i diffusori (o l'impianto in generale) questo squilibrio si sentirebbe a maggior ragione a volume basso, perché non interverrebbe l'errore di risposta dell'orecchio umano a bassi livelli d'ascolto (in pratica, più alzi il volume e più l'orecchio sente i toni bassi).
Un nuovo amplificatore, pertanto, non risolverà il problema, temo. Non racconti come è arredata la stanza, quindi non posso dire molto altro se non consigliarti, qualora non avessi già provveduto, di mettere un tappeto spesso e a pelo lungo tra diffusori e punto d'ascolto, arazzi e quadri in tela senza vetri alle pareti, grandi cuscini, tendaggi o qualunque elemento d'arredo che possa attenuare le riflessioni precoci in gamma medio-alta.
Ciò premesso, i marchi che hai individuato sarebbero un discreto passo avanti rispetto alla situazione attuale ma mi è difficile fare una classifica di priorità, classifica che magari dovresti provare a realizzare tu stesso con ascolti diretti nel tuo ambiente. Messo alle strette direi forse Naim per primo, poi Densen e Exposure. Trovandolo, anche un NAD S300 potrebbe essere un'idea. Però prima di spendere quella cifra in un nuovo componente, farei una seria analisi dell'acustica ambientale.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Psicoacustica dell'ascolto
Ciao Direttore,
anche se ne ho letto molto sul Vostro sito, gradirei ri-affrontare con te il tema "psicoacustica nell'hi-fi".... Quand'è che suona bene un impianto? Le risposte sono diverse..... quando ho acquistato elettroniche di buona fattura, o almeno al di sopra della soglia di accettabilità...... quando queste elettroniche "sinergizzano" bene tra loro........ quando la conformazione del locale adibito all'ascolto ha determinate caratteristiche.... ecc ecc.... il sig. Spock dell'Enterprise risponderebbe: "la logica mi suggerisce che l'impianto suona bene quando l'ascoltatore è soddisfatto"..... Ma quando è soddisfatto?
Potrebbe suonare meglio se anzichè Rotel avessi AM Audio, anzichè Indiana Line avessi Opera Callas, e via dicendo. Certo tu mi dirai che è quasi ovvio che la seconda coppia suoni meglio della prima.......
Ma...... siamo sicuri che, se ci bendiamo gli occhi e ci sediamo comodamente sul nostro divano, lasciando gestire a qualcun altro senza sapere quale catena stiamo ascoltando, giungeremmo alla stessa conclusione? Io sostengo che, preso un appassionato del settore audio, uno qualunque di noi che ti scriviamo da anni, (non certo te Lucio, che hai un'esperienza diversa) facendo un campionamento di una decina di prove mischiando le carte (diffusori, ampli e sorgenti) buona percentuale non riconoscerebbero la catena a cui sono abituati, se non addirittura lo scoprire che la coppia Rotel - Opera è quella che ci aggrada di piu. Cosa tra l'altro che non dovrebbe provocare vergogna :-))))
Quindi, riassumendo....... ho un impianto fighissimo, composto dai marchi che tanto ho desiderato..... poi faccio una prova alla cieca e mi accorgo che ho speso il triplo per ottenere un terzo. Che il Dayton DTA 100 mi piace piu dell 'AM Audio PA 30. Che le Musa mi piacciono piu delle Callas. E qua il disastro.... crollano le certezze :-))) ciò che prima suonava come volevo ora è in vendita; quello che pensavo fosse un upgrade si trasforma in downgrade, anche se mi soddisfa di più. In conclusione Lucio..... sono da anni appassionato di vino, partecipo spesso a degustazioni a certi livelli. Le più belle che ricordo sono state a bottiglie coperte, dove l'occhio non è appagato dalla lucetta blu di McIntosh o dalla possenza delle SF Stradivari. Né dall'etichetta di Haut Brion piuttosto che da quella di Sassicaia. I risultati? Bottiglie da 40 euro che fanno le scarpe a quelle da 300. Super esperti.... nello stupore generale, e nell'imbarazzo generale...... a palati mortificati.
Nell'hi-fi la storia è simile. Udito anzichè gusto e olfatto. Ma è simile. Rincorriamo audiochimere ma temiamo l'inconfutabile giudizio delle nostre orecchie......!
Un abbraccio a tutti voi di TNT
Hasta siempre,
Marco - E-mail: mbartalini (at) interfree.it

LC
Caro Marco,
il relativismo nell'audio è una buona dottrina ma, come tutte le dottrine, basta non abusarne, altrimenti si finisce per poter affermare tutto e il contrario di tutto. Il paragone con le degustazioni dei vini regge fino a un certo punto perché nel vino non esiste un riferimento, nell'HiFi sì, ed è il realismo dei suoni non riprodotti (vedi prima lettera di questa settimana). Quanto più l'impianto riesce in questo inganno tanto più ha raggiunto il suo scopo. Sentire una voce che canta da una stanza e credere che dentro la stanza ci sia una persona in carne e ossa...ecco questa è una bella forma d'inganno. Un buon impianto HiFi con una buona registrazione è in grado di costruire questo inganno.
L'altro aspetto del quale tener conto è la quantità di informazioni riprodotte: più dettagli passano e si sentono e più il componente (o l'impianto) sarà fedele, cioè...HiFi. Una volte che abbiamo fatte salve queste due caratteristiche possiamo far rientrare il soggettivismo e il gusto personale, che potrebbe anche preferire un suono più smussato a uno più appuntito, uno più chiaro a uno più scuro. Ci sono, poi, casi eclatanti di apparecchi che stravolgono le regole, ma questo accade di rado. È accaduto per il T-Amp e i piccoli amplificatori in Classe D, che su molti parametri si fanno beffe di amplificatori tradizionali più costosi, ci sono piccoli diffusori che suonano in maniera imbarazzante quando paragonati a competitors ben più raffinati. In quest'ultimo caso la domanda che bisognerebbe porsi non è ma come fanno a costare così poco? piuttosto ma non saranno gli altri a essere ingiusificatamente costosi?.
Non sempre in HiFi il prezzo è direttamente correlato con le prestazioni: al di sopra di una certa soglia piccole differenze possono essere costosissime e inudibili ai più.
Per questo insisto tanto sulle prove personali: ciò che è evidente e perfettamente distinguibile per un recensore o un orecchio allenato potrebbe essere del tutto inesistente per un ascoltatore medio. Oppure il peso che quest'ultimo assegna a una certa differenza potrebbe non giustificare l'esborso economico richiesto...che magari potrebbe essere perfettamente sensato per un altro ascoltatore con sensibilità ed esigenze diverse.
Sulle prove in cieco o doppio cieco, infine, molto è stato scritto e detto: sono sicuro che anche ascoltatori esperti avrebbero grosse difficoltà a uscirne a testa alta, per via delle tante variabili in gioco, non ultima l'ansia da prestazione che influenza certamente la serenità di giudizio. Gli unici risultati dei quali mi fido sono quelli che coinvolgono più ascoltatori (non influenzabili l'uno dall'altro) oppure quelli che si ottengono aspettandosene di opposti. Mi spiego meglio: quando ho ascoltato il T-Amp la prima volta certo non avevo grandi aspettative, credevo che gli ampli integrati a mia disposizione in quel momento l'avrebbero messo in ridicolo. È accaduto l'esatto contrario, nonostante il mio pre-giudizio e le mie aspettative, appunto, opposte.
È facile che il cervello inganni l'orecchio, ma talvolta questo si prende la sua bella rivincita.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Upgradare o rivalvolare l'amplificatore?
Gentile Direttore,
sono Massimo, per il mio 40° compleanno mi sono regalato un impianto stereo! Premetto che le mie conoscenze in materia sono pressocchè nulle ma grazie a voi sto iniziando a percorrere questa lunga e meravigliosa strada verso la Conoscenza.
Ho preso un amplificatore Synthesis Shine (usato), un lettore CD Primare CD21 e dei diffusori, il modello 201, della DoAcoustics sui quali ho investito buona parte del mio budget; su questi ultimi, poichè si tratta di diffusori "artigianali" non conosciuti nel mercato dell'Hiend, mi pare opportuno fornirle qualche elemento in più al fine di poterle chiedere la domanda fatidica.
Citando i dati del sito web le dico che sono in legno di bamboo caratterizzate da "Due Vie bass reflex, Tweeter Planare, Woofer in magnesio con rifasatore in rame, Crossover 2° ordine point to point.... Risposta in frequenza +/- 3 db 37Hz-40Khz Sensibilità 1 watt/m 88 dB Impedenza nominale 6 Ohm Potenza raccomandata 25-200 watt".
A mio parere la riproduzione musicale è veramente soddisfacente salvo che agli alti volumi... in pratica oltre un certo punto il suono si fa confuso e distorce. Poiché i diffusori li ho provati anche in altre configurazioni con ottimi, a mio parere, risultati i miei dubbi si concentrano sull'amplificatore.
Le valvole di potenza sono quattro Sovtek 6L6 WGC, solo in una di queste si intravede quella ipnotizzante luminescenza azzurra; fatto questo che mi ha fatto scoprire che le tre sono per così dire accoppiate mentre l'unica con il bagliore azzurro presenta numero di produzione diverso dalle altre ed inoltre appare leggermente più lunga delle altre. Passando ai dubbi amletici sarei lieto se mi volesse aiutare in questa scelta: rivalvolare o cambiare il mio amplificatore?
Per la prima scelta ho due possibilità le 6L6GC nos con costi che sono intorno alle 200 Euro oppure acquistare valvole di nuova produzione con costi evidentemente ridotti.
L'amico di turno mi dice che non vale la pena investire sull'upgrade in funzione dei limiti tecnici dell'amplificatore.
E Lei, al mio posto cosa farebbe? Nel caso decidesse di rivalvolare quali 6L6 mi consiglierebbe?
Infinitamente grato per la risposta che vorrà fornirmi sicuro che possa essere utile anche ad altri appassionati che si trovano nelle mie condizioni.
Grazie mille per le nozioni e notizie che ci fornite con obiettività e imparzialità.
Massimo - E-mail: massimo.cantale70 (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
non conosco i tuoi diffusori ma se oltre un certo volume il suono si fa confuso e distorce la colpa non credo possa essere attribuibile a essi. Semmai, punterei il dito, come hai fatto tu, verso l'amplificatore. A meno che le valvole non siano definitivamente andate dubito che la semplice sostituzione di queste possa portare a benefici nella direzione da te sperata. Evidentemente ti serve un'amplificazione più robusta e potente. Purtroppo il costo non è confrontabile con quello di una eventuale rivalvolatura, quindi siamo a un punto morto, perché manca l'indicazione del budget per l'eventuale nuova amplificazione.
Comunque sia, visto che hai già provato i diffusori in altri contesti, con esiti molto soddisfacenti, una prima strada da seguire sarebbe quella di verificare che tipo di amplificazioni c'erano in questi contesti e provare a valutare l'acquisto di una di queste, se abbordabile. Non mi è neppure chiaro se tu desideri restare in ambito valvolare o passare allo stato solido. A mio parere, se 50 watt a valvole non ti bastano, forse devi considerare un'amplificazione più potente, magari a transistor, che non abbia problemi a pilotare carichi inferiori agli 8 ohm nominali.
Le alternative offerte dal mercato sono innumerevoli ma mi sento di consigliarti un'abbinata monomarca con il tuo lettore CD: la Primare realizza ottime amplificazioni, dalle eccellenti capacità di pilotaggio. Già un I21, da 75 watt per canale potrebbe fare al caso tuo, e costa circa 1000 €. C'è poi il fratello maggiore I32 che costa il doppio ed è un 120 + 120. Per fortuna esiste anche il mercato dell'usato e non è difficile trovare i modelli precedenti (i20, i21, i30) a prezzi abbastanza ragionevoli (un i20 da 70 watt si porta a casa con 500-600 €).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Da HT a HiFi?
Buonasera,
innanzi tutto complimenti per tutto cio che TNT-Audio offre a tutti specialmente a chi come me vuole avvicinarsi a questa fantastica passione ....
La disturbo per qualche delucidazione sul sistema che posseggo e che vorrei sostituire.
Mi piace ascoltare musica ma per non rinunciare anche a qualche "effetto" di qualche bel dvd ho optato per un sistema home t. che ho cercato di "abbinare" con l'intezione principale di ottenenere un buon risultato a livello hifi.
Infatti il mio quesito è proprio rivolto a migliorare questo "aspetto" e a trovare qualche risposta sopratutto sulla quailtà dei miei diffusori di cui non trovo molte notizie e sopratutto recensioni per capire se il prodotto è valido o no. I diffusori sono delle casse della AR STATUS 10 (ne posseggo 4 più il canale centrale STATUS SC1 e sub attivo sempre AR da25).
Parlando con gli esperti dei negozi (diciamo cosi) c'è chi mi dice di andarli a buttare c'e chi mi dice che non sono pilotati bene dalla mia sorgente (un sintoampli ONKYO TX-SR601) e sinceramente sono un po' entrato in confusione e sopratutto mi sento di aver speso soldi inutilmente e ogni volta che accendo l'impianto per ascoltare qualcosa dopo qualche minuto spengo tutto !!!!!!!
Mi piacerebbe ottenere dal mio impianto un suono tipo le KAYAK della Role che ho avuto modo di sentire e che vorrei acquistare ma come le dicevo prima vorrei capire che tipo di casse sono le mie AR se effettivamente sono casse molto "scarse" o sono casse che pilotate meglio potrebbero suonare.
A proposito di sorgente sto pensando di cambiare l'ONKYO tx-sr601 con DENON AVR-3311 sperando di migliorare un po' la sorgente (molti mi hanno detto che onkyo non spinge...)
Capisco che la mia domanda include un argomento su cui TNT non risponde (l'home T) ma come le ho scritto vorrei una sua opinione principalmente sui diffusori .. poi se ci scappa qualche consiglio tutto è super gradito!!!
La ringrazio in anticipo.
Ah dimenticavo .. mi hanno proposto pure l'acquisto di un sistema di casse diciamo "artigianali" su stampo e progetto ROLE audio un sistema della do acoustics. Mi scuso ancora per la mia confusione, ma non vorrei spendere altri soldi inutilmente e sopratutto fidarmi di consigli sbagliati !!!!
Giuseppe - E-mail: ggassist (at) hotmail.com

LC
Caro Giuseppe,
le AR Status 10 sono onesti diffusori economici, non puoi aspettarti che facciano miracoli. Cambiare amplificazione, a mio parere, non servirebbe a molto. Sarebbe infinitamente più utile trasformare l'impianto in un due canali (due soli diffusori e un solo ampli stereo), anche l'ascolto dei film ne trarrebbe giovamento, non mi stancherò mai di ripeterlo. Oltretutto, se dici che dopo pochi minuti ti vien voglia di spegnere tutto...significa che è necessario un drastico cambio di prospettiva. Potresti iniziare dai diffusori, magari i Role che ti sono piaciuti ma, in un'ottica di più ampio respiro, potresti prendere in considerazione dei piccoli diffusori da pavimento, una volta che eliminerai sub e tutto il resto (perché lo farai, prima o poi).
Questo è l'unico consiglio che mi sento di darti ma se desiderassi insistere con l'home theater temo dovresti rivolgere le tue domande altrove. Per incoraggiarti, posso solo dirti che tanti hanno fatto il grande passo e non se ne sono mai pentiti. Si tratta solo di rinunciare agli effetti surround, un fenomeno da baraccone piuttosto ridicolo (perché poco credibile) in ambito domestico e che trovo persino imbarazzante al cinema. E non sto neppure considerando l'enorme semplificazione logistica e di collegamenti cui andresti incontro...pensaci, pensaci bene! Coi soldi che hai speso per tutta quella roba sarebbe venuto fuori un impianto stereo minimale ma che, al contrario di quanto accade ora, avresti fatto fatica a spegnere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Bookshelf ad alta sensibilità
Buongiorno signor Cadeddu, da oltre 35 anni sono un appassionato di hi-fi. Questo è un mondo veramente fantastico, ma purtroppo l' hi-fi si è persa per strada per i prezzi insignificanti, e scellerati, e anche perché non si sono adeguati come l'informatica, che ha tagliato le gambe all hi-fi e che ha portato via un sacco di clienti giovani.
A parte tutto questo, non gli vorrei fare perdere altro tempo. Le vorrei chiedere che marca e modello mi consiglia di diffusori piccoli da piedistallo, mensola, che abbiano molta efficienza dai 90 db e oltre. In questi giorni ho comperato da un signore 2 coppie di diffusori: le KEF K 60 mi piacciono fino ad un certo punto, le altre sono le Acoustical model 1 e come suono non mi piacciono. Non so di che anno sono e non sono riuscito a trovare una recensione su internet. Ho acquistato queste 2 coppie di diffusori senza ascoltarle, da un signore facendo dei cambi. Non sono un venditore, come ce ne sono molti, ma soltanto un grande amatore, appassionato e collezionista di hi-fi, che ama fare delle prove, test di pezzi di hi-fi.
Mi scusi signor Lucio se non gli ho descritto il mio impianto hi-fi, dato che ho oltre 150 pezzi di hi-fi, e non ho un impianto fisso stabile dove mi diverto a fare sempre delle combinazioni diverse.
Aspetto un suo fiducioso consiglio, dato che lei e veramente un grande!!! E se mi posso permettermi di dirle, che lei è un mitico!!!!!!
Le sue recensioni sempre molte dettagliate mi piacciono moltissimo, grazie
Stefano - E-mail: sf.italyweb (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
non sono d'accordo sul fatto che l'informatica abbia rubato i giovani all'HiFi. Semmai, è quest'ultima che è rimasta uguale a se stessa e non è riuscita a cambiare linguaggio, target e immagine. Una volta per gli amanti della tecnologia c'era l'impianto HiFi e poco altro, oggi le possibilità sono innumerevoli e l'informatica è solo una di queste: telefoni, lettori mp3, fotocamere, navigatori, iPad...per il vero techno-geek c'è solo l'imbarazzo della scelta! L'informatica la si potrebbe, magari, sfruttare come cavallo di Troia per far entrare dalla finestra ciò che non passa più dalla porta. La Musica liquida, i piccoli amplificatori in classe D, i diffusori desktop e i DAC USB possono rappresentare il primo gradino verso un'esperienza d'ascolto totamente sconosciuta alla maggioranza dei giovani. Non tutti si appassioneranno di HiFi ma qualcuno di loro potrà farlo e garantire dunque sopravvivenza a questo hobby.
Venendo al tuo quesito e posto che mi stupisco dei 150 pezzi di HiFi in tuo possesso (non so se complimentarmi o preoccuparmi :-)) direi che bookshelf e alta efficienza sono due aspetti che sono in netto contrasto tra loro. Comunque sia, gli unici bookshelf di sensibilità superiore alla media e di costo ancora ragionevole, escludendo prodotti particolari come i largabanda, sono certamente i Klipsch, serie RB. Si superano abbondantemente i 90 dB/w/m, più che sufficienti per una sonorizzazione adeguata anche con pochi watt. Non mi resta che augurarti buon divertimento e buone sperimentazioni!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con max 2000 €
Gentilissimo Lucio,
Seguo da diverso tempo, sebbene con alterna continuità, gli articoli e la rubrica di posta di TNT online che sono stati fonte preziosa per raccogliere qualche briciola di conoscenza sul mondo dell'Alta Fedeltà. Mondo nel quale, purtroppo, visto l'altro "svenante" mio hobby (fotografia), non sono ancora minimamente entrato, se non in via "virtuale". Con mio grande rammarico perché la musica è in realtà la mia più grande passione, alla quale ho dedicato molto tempo, letture, ascolti, studio.
Sono dunque a chiederti qualche consiglio per cominciare a pensare alla costruzione di un primo impianto per una buona riproduzione del mio (molto) materiale musicale. Ti fornisco alcuni dati rilevanti per darmi, se lo riterrai, qualche dritta e consiglio:
AMBIENTE DI ASCOLTO: al momento l'unica possibilità quanto all'ambiente di ascolto è uno studio di medio-piccole dimensioni, circa 10-12mq, non esattamente cubico (diciamo di poco rettangolare). So che già questo non è l'ideale, ma per ora non ho alternative (nonostante casa molto grande, questo è quello che ho a disposizione :-)
L'ambiente è arredato (libreria incassata nella parete in uno dei lati lunghi della stanza, scrivania, poltrona, sedia da scrivania, quadri alle pareti, ecc.). Il pavimento è in legno. Ci sono in sostanza due pareti che possono essere utili: quella più lunga nel lato opposto alla libreria e quella più corta opposta all'ingresso (che però ha al centro una finestra). In ogni caso, quale che sia il miglior posizionamento non sarà possibile scostare di molto i diffusori dalle pareti onde non impedire il passaggio nella stanza.
BUDGET: non ho alcun componente "da riciclare", dunque mi occorre come minimo un amplificatore integrato, un discreto lettore e una coppia di diffusori. Il budget si aggira attorno ai 1.500-2.000 euro. Poiché il mercato dell'usato mi disorienterebbe non poco, preferirei, salvo consigli precisi su eventuali componenti usati, andare per pezzi nuovi.
GUSTI MUSICALI e PREFERENZE DI SONORITA': ascolto prevalentemente jazz (in ogni possibile salsa) e musica classica, con frequenti puntate sul grande rock e sulla canzone d'autore. Preferisco una sonorità tendente al caldo, "personale" e "morbida" ma non artefatta. Non mi piacciono invece sonorità eccessivamente fredde, asettiche e "impersonali". A tal proposito (teniamo presente la mia ignoranza in fatto di componenti hi fi) mi è capitato di apprezzare in un negozio la sonorità di un impianto di piccole dimensioni composto da diffusori Sonus Faber Toy Speakers abbinate a un amplificatore Denon (di cui non ricordo il modello): so quanto inaffidabile e potenzialmente insignificante possa essere stato questo ascolto ma ricordo chiaramente che il suono da me percepito (CD portato da casa, Pithecanthropus Erectus di Charlie Mingus) era soddisfacente rispetto al mio gusto personale.
Questo è tutto quanto mi venga in mente e che possa essere utile a fornire qualche dritta, consiglio, bacchettata, rimprovero, (ivi compreso l'eventuale "lascia perdere" in relazione alla situazione logistica un po' infelice) ecc. :D
Ti ringrazio in anticipo per l'aiuto che vorrai fornirmi e ti faccio i miei più sinceri complimenti per il grandissimo lavoro che in questi anni hai fatto con la tua rivista.
Un cordiale saluto,
Luca - E-mail: lucaros29 (at) alice.it

LC
Caro Luca,
grazie per la bella lettera: ben scritta, ordinata e con tutti gli elementi utili per provare a fornire consigli un minimo sensati. L'unica cosa che sarebbe servita è una piantina essenziale dell'ambiente o magari anche una foto di dimensioni non eccessive. Bravo, comunque, magari tutti quelli che chiedono consulenza fossero così chiari, sintetici e ordinati.
E con ordine procediamo, partendo dai diffusori, cui dovrai destinare una parte generosa del budget totale. Viste le tue preferenze musicali e l'illuminante ascolto dei Sonus Faber Toy, proprio questi potrebbero essere dei buoni candidati, seppur non gli unici.
Altri che prenderei in cosiderazione sono, tra i modelli da pavimento: Chario Silhouette 100 Tower (circa 750 €), Mordaunt-Short Aviano 6 (circa 700 €) e Aliante CNM Tower (circa 800 €) o, se proprio bookshelf ha da essere, allora valuta Chario Silverette 200 o Silhouette 300 o anche Chario Hyper 1000 mk2, Aliante CNM Compact, Quad 11L2 o 12L2, Mordaunt-Short MEZZO-2. Ho scelto diffusori leggermente più economici di quelli da pavimento perché dovrai considerare altri 100-150 € per una coppia di supporti adeguati. Con un budget complessivo di 1500 € ti avanzerebbero circa 700-800 € (a seconda del diffusore che sceglierai) per la coppia ampli + lettore CD, che io sceglierei monomarca, per le tante ragioni già spiegate più volte su questa Rubrica.
È chiaro che con un budget più elevato potresti optare per una coppia di elettroniche più sofisticate, ma la differenza non sarebbe poi così significativa. Due coppie di elettroniche che potrebbero essere adatte (specialmente la prima) sono: NAD C515BEE (lettore CD) + NAD C316BEE (amplificatore) oppure Cambridge Azur 550C (lettore CD) + Cambridge Azur 350A (ampli).
Una soluzione più radicale potrebbe lasciarti destinare una larghissima parte del budget per diffusori ancora migliori: sto pensando di spendere appena un centinaio di euro per un piccolo amplificatore dal grande cuore come il
Dayton DTA-100. Rispetto a quelli citati è molto meno flessibile (un solo ingresso, niente telecomando) ma suona benissimo ed è praticamente invisibile. Puoi farci un pensierino :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore con 2000 €
[Sala d'ascolto]Gent.mi buongiorno,
catturato da questa interessantissima rubrica ho deciso di darvi un poco di fastidio con la speranza di trovare una risposta al mio quesito.
Deciso a ringiovanire un vecchio impianto e obbligato da rimaneggiamenti dell'arredo casalingo (ovvero riduzione dello spazio) sono ripartito da due diffusori della AE e precisamente gli AE-1 Signature, temporaneamente pilotati da un Yamaha AX-470. a cui vorrei trovare un sostituto allo stato solido, allineato con i diffusori, ma quale?
Premetto che non ho un genere musicale, ovvero a parte la musica classica che ascolto saltuariamente, ascolto di tutto.
L'ambiente di ascolto misura L mt 10 x P3,30 mentre l'altezza mansardata varia da mt 2,20 a 4,50 la disposizione è visibile nello schema allegato.
Mi piace un suono con una dinamica ampia, brillante, vivace e cristallino ma controllato ed equilibrato sia verso l'alto che il basso.
Il budget a disposizione sarebbe entro i 2000 euro, disponibile a valutare anche un prodotto di "penultima" serie così magari da poter prendere un prodotto di qualità superiore al prezzo dell'ultima novità.
I negozi a Bologna non hanno una grande varietà di prodotti per l'ascolto e questo mi complica le cose, complice un incidente motociclistico che mi tiene temporaneamente fermo sto navigando in internet a curiosare tra l'usato e tra le recensioni..... col risultato di peggiorare solo le cose, sarebbe giusto ascoltarli ma.. Avrei trovato (a parte la macedonia di scelta):

Grazie,
Luciano - E-mail: l.capucci (at) virgilio.it

LC
Caro Luciano,
tendenzialmente sono sempre stato contrario all'utilizzo di microdiffusori (seppur di classe) con alle spalle amplificazioni che muoverebbero montagne. Mi è sempre sembrato un controsenso. Per questo motivo l'idea di spendere così tanto per l'amplificatore per le tue AE-1 mi provoca un certo disagio. È un problema personale, lo capisco, però non posso fare a meno di esternarlo :-)
Tra l'altro, stiamo parlando di un ambiente da 30 mq, è vero che l'ascolto avviene in campo abbastanza vicino...però! Comunque, inutile tergiversare, io al tuo posto proverei a investire una cifra inferiore, magari destinando il resto alla sorgente (non ne parli), ai complementi...o ai dischi. Già con 1000-1500 € sei in grado di dare ai tuoi diffusori tanti watt di buona qualità. Potresti valutare, nell'usato, un integrato NuForce IA-7 (che soddisferebbe la tua voglia di suono vivace e cristallino) oppure un Naim Nait (una delle sue ultime incarnazioni) o, qualora desiderassi tonalità più calde, un ElectroCompaniet.
Nel nuovo, già con un migliaio di euro, un ottimo Primare I21, un Cyrus 6XP, un Roksan Kandy o magari un Naim Nait 5i. Come vedi c'è l'imbarazzo della scelta e ti posso assicurare che questi integrati possono reggere diffusori e catene HiFi anche molto impegnative. Ho inserito non a caso apparecchi dalle caratteristiche diverse da quelle che cerchi perché secondo me dovresti preliminarmente provare l'abbinamento con i tuoi diffusori, prima di decidere. Sono piccoli e portatili, fai un piccolo sforzo e portali con te per provarli con qualcuno degli apparecchi che ti ho indicato.
Tra quelli che hai elencato, e che spero tu possa provare coi tuoi diffusori, ci vedrei bene il Primare, il Classé e i Musical Fidelity (anche il più piccolo dei due).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

4+4 bump all'accensione
Salve, non so se ti ricordi di me (avevo un problema con le Indiana Line 504 ho risolto comprando le 560) ti volevo chiedere un parere: ho un Musical Fidelity e10 (comprato usato), al momento della accensione faceva ben 4 bump rispettivamente cassa destra sinistra destra sinistra, a me pareva tutto regolare ma su consiglio di un mio amico (e visto che l'ampli aveva una certa età) ho sostituito tutti i condensatori elettrolitici, ora a mia meraviglia il suono è totalmente cambiato più equilibrato più dinamico e con mia grande sorpresa è diventato da un suono chiuso e slabbrato ad un suono limpido e dettagliato in tutta la gamma e questo va bene pero i bump che prima si manifestavano all'accensione ora si manifestano solo allo spengimento, ma è normale?
All'accensione invece tutto bene il classico movimento dei woofer mentre allo spengimento questi 4 bump ben udibili, se non fossero normali posso controllare qualcosa all'interno dell'ampli? È il caso che elimini l'uscita delle cuffie?
Continua cosi la tua rivista è fantastica.
Ciao, Marco - E-mail: ams (at) amslettura.com

LC
Caro Marco,
questa strana faccenda dei 4 bump all'accensione e ora pure allo spegnimento non mi convince affatto.
Passi un bump (che sia uno!) all'accensione, passi anche allo spegnimento, ma 8 sono davvero troppi. Immagino che i condensatori d'alimentazione siano 4 e ognuno abbia un tempo di carica diverso o, forse, sono proprio temporizzati in sequenza. Il manuale riporta qualcosa di simile? I condensatori sono tutti uguali? Io proverei a inoltrare il quesito all'assistenza ufficiale che era, almeno fino a qualche tempo fa, la
Hi-So Srl. Dovesse fallire questo tentativo, contatta direttamente la Musical Fidelity in UK. Hai acquistato l'amplificatore già usato...non è che il precedente proprietario ci ha fatto mettere le manine dentro? A volte qualche tweaker elimina i relais di inserzione ritardata degli altoparlanti nella speranza di far suonare meglio l'amplificatore.
Ripeto, a me sembra un fatto molto strano, ma magari è normale che sia così. In generale - comunque - questi rumori impulsivi - e non troppo forti - non danneggiano gli altoparlanti.
Per quanto riguarda invece l'uscita cuffia non credo che eliminarla sia una buona idea, quasi certamente non risolveresti il problema ma sicuramente trasformeresti il tuo amplificatore in un pacco invendibile.
Per quanto riguarda il cambio di prestazioni, in meglio, la cosa non deve sorprenderti: può essere che i condensatori che ti hanno montato siano di qualità superiore (o di capacità superiore) o che magari quelli originali fossero solo un po' stanchi. Oppure, ancora, quelli che avevi non erano quelli originali. Io un'occhiata dentro all'amplificatore ce la darei, i segni di interventi successivi dovrebbero essere abbastanza visibili (saldature, cablaggi etc.).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile direttore, sono steso a letto e sto pensando a Lei e nel mentre sono percorso da brividi di piacere. Preciso che i brividi di piacere sono prodotti dall'ascolto di un cd, Miles Davis, Relaxin' with the Miles Davis quintet, riversato sul mio Iphone. La musica, ampia, avvolgente, esce dalle casse KroCraft Rev. B pilotate da un Kama Bay 2000 al quale è collegato un Weezy..............
Penso a Lei e La ringrazio per il notevole lavoro che svolge attraverso il sito di TNT Audio. La ringrazio per le "dritte" che fornisce alla vasta schiera dei Suoi lettori. La ringrazio per l'opera di "formazione permanente" che svolge con tanta passione e da tanti anni e con tanta competenza e buon senso a nostro favore.
Penso a Lei e Le sono grato perchè, grazie ai consigli elargiti dalla Sua rivista elettronica, sono riuscito a diffondere con buona qualità audio musica nella mia camera da letto con costi contenutissimi. Ho cambiato casa in questi giorni e mi stavo lambiccando il cervello per riuscire a diffondere musica con sistemi multistanza.
Ho visto prodotti dal Sonos a Bang&Olufsen passando per i Naim UniQute e Cambridge Audio NP 30. Alla fine, grazie ai Suoi consigli, doterò gli ambienti di amplificatori Scythe e magari casse tipo le Klipsch F3 che ascolto da oltre un anno nel mio studio pilotate da un SDA-1000. Acquistato dopo essermi informato sulla sua rivista. Utilizzerò come sorgente la musica posta nel Mac e trasferita ad Ipad e Iphone e dai due Macbook dei miei figli e acquistando altri Weezy.
Grazie per avermi aiutato a semplificare le modalità di diffusione musicale domestica a buon prezzo e con buona qualità.
Mario - E-mail: dott.marionardi (at) gmail.com

LC
Caro Mario,
confesso che l'incipit di questa tua mi abbia un po' spiazzato e pertanto mi sono preparato al peggio :-)
Per fortuna si trattava di un bonario doppio senso! Sono contento che sia riuscito a sonorizzare la tua casa con sistemi a basso costo basati sulle nostre recensioni e sui nostri consigli non mainstream.
In effetti mettere un sistemino KroCraft in ogni stanza è una soluzione molto furba, anche se dovessi rimpiazzare i piccoli diffusori con qualche modello da pavimento ad alta sensibilità. Ti auguro un buon ascolto con questi sistemini dall'altissimo rapporto qualità/prezzo!

Dal jazz contaminato di Paolo Fresu della settimana scorsa al blues più nero della notte il passo non è poi così azzardato. Questo è un brano che adoro, e che fa capolino dagli altoparlanti del mio sistema a ogni sessione di prove: in primo luogo perché lo trovo musicalmente irresistibile, fresco e immediato, in secondo luogo perché l'incisione è di quelle che fanno suonare bene persino una radiolina, basso tellurico, grandissima presenza live, eccellente dinamica e definizione. Il volume non è mai troppo alto, in questi casi. Si tratta di Dirty, low down and bad di Keb'Mo qui eseguita in una bella versione live solo acustica. Del disco ne abbiamo già parlato in questa recensione. Buon ascolto!

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