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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 19/11/2011 - 26/11/2011

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  1. Sulla scomparsa del CD
  2. Salto di qualità
  3. Da HT a HIFi
  4. Upgrade con 4000 €
  5. Quesiti su cavo TNT FFRC
  6. Nuovi diffusori con 1000 €
  7. Dinamica, 100 dB e accoppiamenti ampli/diffusori
  8. Muffa su vinile
  9. Primo impianto
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Sulla scomparsa del CD
Egr. dott. Cadeddu,
vorrei prendere spunto dal suo
editoriale per alcune considerazioni a proposito della plausibile fine del CD e dello sviluppo della musica "liquida".
La cosa che mi lascia perplesso non è tanto la scomparsa di un supporto, fa parte dell'evoluzione tecnologica, quanto il fatto che nessuno dei grossi canali distributivi stile iTunes store o grosse case discografiche (ha dato or ora uno sguardo al sito della Deutsche Grammophone), offra un formato qualitativamente paragonabile al CD. I vari mp3 o formati Lossless, sono comodi e compatti, ma non hanno la stessa qualità del CD.
Ora, per un certo tipo di mercato la qualità percepita in un mp3 è più che sufficiente, ma non vedo perché la fetta di mercato che vuole qualità e che soprattutto la percepisce, debba trovarsi in mano un surrogato.
Inoltre, questa qualità inferiore si rischia anche di pagarla di più. Tanto per fare un esempio, su Amazon Italia (ma anche su altri store come IBS o BOL), si trovano CD di catalogo jazz, a 4 euro, quando lo stesso prodotto, in formato mp3 o Lossless, si scarica a 9,90 euro. Semplicemente vorrei poter scegliere: scaricare un file compresso (mp3 o simile) oppure lo stesso identico file che fino ad ora era inciso su CD.
Ho però la spiacevole sensazione che ci verrà propinato un forzato downgrade qualitativo. Spero di sbagliarmi.
Mi pare però che al solito si stia festeggiando la fine di un supporto in nome della novità, senza curarsi davvero quale sia la reale qualità di quest'ultima.
In fondo è storia già vista: forse tra vent'anni ci troveremo a commentare un revival del CD, come oggi lo facciamo del vinile.
Cordialmente,
Paolo - E-mail: p.terno (at) email.it

LC
Caro Paolo,
comprendo e in parte condivido le tue perplessità ma, come dico sempre, occorre guardare un po' più in avanti del proprio naso. Noi audiofili lo facciamo poco spesso.
Intanto esistono tanti siti (da HDtracks a Linn Records, tanto per cominciare) che vendono file in qualità master studio che non sono CD quality, ma molto, molto di più. Si obietterà che la disponibilità di tracce è ancora limitata, può essere, ma i cataloghi si stanno arricchendo sempre più. I formati lossless poi, permettimi di correggerti, HANNO la stessa qualità del CD che li ha originati, non può essere altrimenti. Per definizione, lossless significa senza perdita, si tratta di algoritmi di compressione dati (come lo zip o il rar per i documenti o i software) che comprimono senza modificare il contenuto (cosa che invece fa il formato mp3). Quindi, se aggiungiamo ai file ad alta risoluzione (24/96 o superiore) anche i lossless dei 16/44 la scelta si amplia ancora di più.
I tempi non sono maturi? Può darsi, la banda larga in tutte le case è ancora utopia, specie nel nostro Paese, ma già negli USA si viaggia a tutt'altra velocità. In più, l'altro grande vantaggio della liquida consiste nel trasferire su HD tutta la propria discoteca, poterla quindi portare con sè ovunque e trovare il disco o il brano che si vuole con pochi click anziché doversi arrampicare sugli scaffali a leggere le illeggibili (per noi quarantenni) costine delle custodie dei CD!
Revival del CD? Oddio, tutto può essere, ma lo vedo altamente improbabile, visto che per i nostalgici del supporto fisico funge molto meglio il vinile, che infatti è in continua crescita. Dobbiamo rassegnarci, avremo vinile e files da scaricare, tutto il resto è già preistoria. Un segnale? La fine ingloriosa del nuovo supporto ottico che avrebbe dovuto rimpiazzare il CD (il SACD), nonostante la grancassa pubblicitaria suonata con forza da tutte le riviste del settore (nostra esclusa, ovviamente) e da alcuni lungimiranti discografici italiani. A volte mi chiedo se gli addetti ai lavori del nostro Bel Paese vivano su Alpha Centauri o sul pianeta Terra.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Salto di qualità
Gentile dott. Cadeddu,
innanzitutto Le scrivo per ringraziarLa...ho iniziato la mia avventura nel mondo dell'hi-fi a 21 anni leggendo le Sue pagine e ora che ne ho 32 comincio a comprendere quanto mi sia servito (specie per capire le dinamiche del set up, delle configurazioni, apprezzare il DIY...)...
Ho iniziato con un integrato completo Thecnics...e ora dopo vari passaggi (NAD, ecc) sto per buttarmi, con molti sacrifici, nell'high-fi, spero, di livello... o come dir si voglia...
Cosa mi emoziona? Sentire la voce di Conte nella sua interezza e il suo respiro quando inizia a cantare..come accade già ora nel mio impianto.
Ho appena venduto un lettore cd Nad 541 + convertitore esterno ZERO DAC, un cinese davvero performante (grazie anche al cambio degli operazionali con degli ottimi BB 627...) che sto per sostituire (è in arrivo) con un usato di cui ho letto benissimo, un CEC CD3800, paragonato da più parti ad Accuphase 400..non so....
Come amplificatore ho un DUSSUN/KORSUN V6i davvero ottimo e come diffusori delle PROAC RESPONSE 2.5.
Stanza di ascolto, 5mt x 4, generi: Conte, Testa, De Andrè, jazz melodico, Getz, cantautori, un po' di sinfonica (vorrei buttarmi anche qui...), insomma generalmente musica jazz e cantautoriale con spunti nella classica.
Ho sempre pensato che il pezzo forte fossero le casse, le splendide PROAC e pensavo anche potessero essere definitive...ora chiedo: leggendo le varie rubriche della posta, Lei consigliava Nuforce, Krell, Levinson, YBA come amplificatori da abbinare alle PROAC oltre a Cairn, Naim...ebbene, il mio budget è di circa 1000-1500 euro nell'usato...come posso dirottarmi? Pensa potrò ottenere risultati, diciamo, definitivi?
Avevo pensato ad una coppia Accuphase usata da assemblare in due anni partendo dall'ampli, ma Lei scrive che potrebbe essere troppo morbida...uhm...
Ricapitolando:

Mi servirebbe quindi un consiglio sull'amplificatore e eventualmente sui cavi di collegamento lettore-ampli, non mi intendo infatti molto di bilanciati...
Il cavo XLR--> RCA penalizza molto? Ne ho preso uno su Bluejeanscable con Belden 1800F e canare.
Un saluto e grazie mille per una Sua eventuale risposta,
Mariandrea - E-mail: mariandrea.larocca (at) bancacrasti.it

LC
Caro Mariandrea,
è con una strana emozione che mi accingo a risponderti, dopo il tuo incipit. Hai iniziato a 21 anni con TNT-Audio e sei cresciuto seguendo le nostre storie,... da una parte è un segno indelebilmente malinconico del tempo che passa, dall'altro la prova che in tutti questi anni - nonostante tutto e tutti - siamo riusciti a restare fedeli alle nostre idee, all'impostazione iniziale, alla nostra piccola utopia.
Venendo alla tua richiesta specifica e chiedendo perdono per questo abbandono poetico, inizio col dire, ancora una volta, che di definitivo in questa vita c'è una cosa sola e non è oggetto di consulenza HiFi :-)
Tuttavia, una nuova amplificazione per le tue ProAC potrebbe essere un passo avanti, specie se il budget stanziato è quello (1000-1500 €) da spendere nel mercato dell'usato. La prima soluzione che mi viene in mente è una coppia pre + finale di NuForce, ormai si riesce a trovare qualcosa di assolutamente valido per queste cifre. Anche un integrato IA7 ultima generazione potrebbe non essere una cattiva idea. Poi penserei a Naim, ancora coppie pre+finale o anche qualche integrato Nait delle ultime generazioni. Eviterei Accuphase a meno che non desiderassi rafforzare ancor di più l'impostazione generale delle tue ProAC. In tal caso penserei più a un integrato che a una coppia pre+finale. Ci sono tante altre soluzioni, ad esempio un integrato Krell (tipo KAV300 o successivi) ma non è materiale che si trova, in Italia, con grande facilità. Vedi un po' cosa riesci a reperire non troppo lontano da te in modo da poterlo valutare con il tuo impianto.
Per quanto riguarda i cavi, come avrai notato nelle
istruzioni per la Rubrica della Posta non forniamo più consulenza. Posso dirti che se il collegamento fosse tutto bilanciato sarebbe meglio (indipendentemente dal cavo utilizzato) ma anche un adattatore XLR-RCA non è che sia la fine del mondo.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Da HT a HIFi
Direttore, buongiorno.
Sono un ascoltatore alle prime armi e le scrivo appunto per avere qualche spunto sulla via da seguire in futuro. Iniziamo con il mio impianto attuale:

La stanza è abbastanza grande, circa 8m x 4, molto dinamica (pareti curve, ecc.). La zona ascolto è però disposta solo da un lato, e occupa circa la metà della sala.
Questo sistema è nato per mediare tra le mie esigenze cinefile e musicali... Non si tratta certamente di un sistema eccelso, e quel che vorrei fare è progredire in particolare dal punto di vista dell'audio. I miei ascolti vertono principalmente sulla classica (piano e orchestrale), rock progressivo, metal, e un qual certo lo-fi americano.
Vorrei essere consigliato su come muovermi da qui al lungo termine, cosa sostituire per primo e che tipo di prodotti cercare... mi interesserebbe, ad esempio, inserire al più presto un piatto nell'impianto.
Per quanto riguarda il budget vorrei rimanere sulle 500 euro ogni sei mesi, salvo imprevisti od occasioni irrinunciabili.
Grazie mille e complimenti per il sito magnifico.
Giacomo - E-mail: giacomo.fusetti (at) gmail.com

LC
Caro Giacomo,
poiché mi chiedi un consiglio su come muoverti sul lungo termine non posso che suggerirti di dismettere pian piano la parte HT e concentrarti su quella solo audio. Lo stessso audio dei film, credimi, ringrazierà! Intanto è anche una questione di dare il giusto peso a tutte le cose: l'HT si è rivelato, nel tempo, un grande, colossale inganno. Per ottenere risultati accettabilmente credibili (e non da fiera paesana) erano e sono necessari investimenti, sia sul lato video che audio, assolutamente improponibili, tali da potersi permettere un abbonamento a vita nei migliori cinema. L'inutile complicazione e proliferazione di casse, cassettine, canali, cavi e apparecchi ha fatto il resto. Personalmente, percepisco un impianto HT come qualcosa di inesorabilmente vecchio e superato che suona male sia l'audio dei film che la musica.
Pertanto, via tutto ciò che non serve: tieni un amplificatore stereo essenziale e una coppia di casse di qualità superiore. Lo so, ti sembra drastico, ma col tempo capirai che è il regalo migliore che puoi fare alla tua Musica e alle tue orecchie.
Purtroppo non riesco a valutare il budget a disposizione: che accidenti significa "500 euro ogni sei mesi"? Di quale arco temporale stiamo parlando? Un anno, due anni, tre anni...altrimenti come si fa a capire quanti soldi puoi investire in un singolo nuovo componente? Comunque sia, il primo passo dovrà essere quello di sostituire l'amplificazione, con qualcosa di serio a due canali, magari anche dotato di ingresso phono, visto che vorresti inserire, in futuro, un giradischi (gli LP li hai?).
Audio Analogue, Rotel e Arcam realizzano ottimi integrati dotati di ingresso phono, non sarà difficile trovare un modello che possa migliorare nettamente le prestazioni del tuo ampli HT. In un anno dovresti recuperare la somma sufficiente per fare un salto di qualità significativo. I diffusori sono di buona qualità, ora possono ancora stare tranquilllamente al loro posto. Il resto lo eliminerei e magari prenderei in esame una macchina multistandard che possa leggere (meglio) tutti i formati che ti servono. Sto pensando, ad esempio, a un Oppo BDP93 o BDP95.
Il subwoofer temo non sia indispensabile e così pure i satelliti posteriori e il centrale. Vendi tutto e con la cifra recuperata investi in dischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 4000 €
Spett.le direttore,
glisso sugli scontati complimenti alla bella rivista e passo subito al sodo. Premetto che sono un grande appassionato di musica, tutt'altro che un esperto di hi-fi. Da un po' di anni utilizzo il seguente impianto audio:

Ascolto prevalentemente CD ma possiedo anche una cospicua "riserva" di vinile. L'ascolto di musicassette è assolutamente marginale. Importante invece l'ascolto in cuffia, dal momento che almeno un 40% avviene in orari non diurni. In prevalenza ascolto musica rock (soprattutto 60 e 70), ma anche molto jazz (dai 50 in su) e "classica" nel mio "musical box" di una ventina di mq. Sarei interessato a valutare un upgrade che possa incidere positivamente sull'ascolto complessivo, nell'ambito di una cifra che non superi possibilmente i 3500,00 - 4000,00 euro. Grazie,
Giancarlo - E-mail: giancarlo.nanni (at) tin.it

LC
Caro Giancarlo,
premetto che non comprendo la necessità di due lettori CD nello stesso impianto e, in tutta sincerità, non concordo neppure sull'adozione di una coppia pre+finale, proprio oggi che ci sono integrati di qualità eccellente. Ciò detto, io punterei tutta la mia attenzione sui diffusori, a mio parere punto debole di tutto l'impianto. Vendendo uno dei due lettori CD potresti ampliare ulteriormente il budget a disposizione per puntare a diffusori di livello piuttosto elevato. Purtroppo sei molto vago circa le tue esigenze e necessità, pertanto non riesco a capire se ci siano dei parametri della riproduzione musicale che intendi prediligere, magari a scapito di altri. Comunque, con la cifra in gioco il salto qualitativo generale sarà sensibile un po' su tutti i parametri. Orientati su dei diffusori da pavimento che potrebbero essere valutati all'interno di questa rosa di candidati: Tannoy Stirling o Definition DC8T, ProAC Response D18, Thiel CS 1.6 o 2.4 (usate). Eventualmente valuta anche qualche pannello Magneplanar o un ibrido Martin Logan. Una volta scelti i nuovi diffusori potrai pensare a un integrato di classe superiore rispetto alla coppia pre+finale attuale. Questo, però, sarà un passo successivo da valutare con molta attenzione una volta che avrai avuto modo di familiarizzare coi nuovi diffusori, vero cuore dell'impianto.
Infine, se ascolti tanto in cuffia, l'idea di un amplificatore dedicato per cuffia potrebbe non essere malvagia. Ne abbiamo recensito diversi, prova a dare una lettura.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quesiti su cavo TNT FFRC
Caro direttore, le volevo porre alcuni quesiti sulla realizzazione del progetto
FFRC. Per la sua realizzazione ho utilizzato un cavo UTP-Cat 6. Il cavo da me utilizzato è prodotto dalla QUBIX modello M0502669 -CCS R6Ut4H23 (cavo a 4 coppie bilanciate da 100 ohm con separatore a croce, conduttore in rame rosso solido da 23 AWG, isolamento delle anime di tipo poliolefinico e con guaina termoplastica non propagante la fiamma autoestinguente LSZH). Poichè le coppie di conduttori hanno diverso passo nell'avvolgimento, ho tolto la guaina LSZH, ho usato solo le coppie a passo stretto (utilizzando quindi sei spezzoni per ogni cavo di potenza.) Ho avvolto le quattro coppie tra loro a spirale con un passo di circa trenta centimetri (ho lasciato il separatore a croce ed ho rispettato la direzionalità del filo guardando le scritte sulla guaina esterna prima di toglierla. Ho poi attorcigliato le tre coppie di cavi a treccia (come nel progetto del cavo di alimentazione TNT-TTS) riducendo la lunghezza finale del cavo del 10% circa rispetto agli spezzoni originali.
Collegamenti lato diffusori: avendo delle Klipsch con predisposizione per il biwiring ho seguito il vostro progetto usando due cavi per il woofer (uno per il polo positivo e l'altro per il polo negativo), ed uno per i tweeter (i conduttori tinta unita per un polo, quelli bianchi/colorati per l'altro polo).
I dubbi che ho per la terminazione del progetto sono:

  1. Come terminare i cavi dal lato amplificatore - Luxman SQ 38 U (avendo un amplificatore con due uscite posso mantenere lo stesso collegamento lasciando separati woofer e tweeter e collegandoli con l'uscita A e B dell'amplificatore così da mantenere separati i segnali?
  2. Pensavo di coprire il serpente con della guaina termorestringente perché ciò mi dà una sensazione di maggiore resistenza del cavo, e poi di coprire il tutto con della guaina di nylon come quella che avvolge i cavi dei ferri da stiro per rifinire il tutto (ciò può avere effetti negativi sul suono?)
  3. Le terminazioni a cui avevo pensato sono delle forcelle da entrambi i lati: nonostante il serraggio sia a vite mi conviene saldare i cavi con le terminazioni?
  4. Ci sono problemi o rischi per il mio amplificatore e le mie casse collegando con i cavi appena realizzati? (purtroppo in internet ci sono i pareri più discordanti, tanto da farti passare la voglia di realizzare qualsiasi cosa per paura di fare danni alle apparecchiature).
Grazie,
Roberto - E-mail: evvivasms (at) libero.it

LC
Caro Roberto,
il fatto che l'amplificatore abbia una sola coppia di uscite non fa alcuna differenza. Se ne avesse due coppie esse sarebbero comunque collegate in parallelo all'interno dell'apparecchio. Pertanto puoi tranquillamente unire i cavi senza vanificare gli eventuali effetti benefici della configurazione biwiring. Inoltre puoi rifinire il cavo come meglio ritieni opportuno, l'influenza sul suono ce l'ha solamente il dielettrico a diretto contatto con i conduttori in rame, quello che c'è all'esterno potrebbe al massimo minimizzare eventuali fenomeni vibrazionali tutti da dimostrare, comunque. L'unica guaina esterna che potrebbe avere un'influenza positiva è uno schermo metallico da collegare eventualmente a massa lato amplificatore.
Per le terminazioni dei cavi, posto che sono un amante del cavo spellato nudo, puoi comunque usare le forcelle o le banane (di gran lunga più comode). Se il serraggio delle forcelle fosse a vite, lascerei perdere lo stagno della saldatura.
Per quanto riguarda la compatibilità con il tuo integrato valvolare non credo ci siano grossi problemi, in fondo le sue valvole vedono il mondo esterno tramite l'interfaccia dei trasformatori d'uscita. I cavi in questione hanno una componente capacitiva abbastanza alta, ma non credo sia tale da creare problemi. In ogni caso non c'è niente che si possa danneggiare.
Valuta con attenzione l'influenza sul suono, a confronto con un normale cavo elettrico di buona sezione, e controlla che coi nuovi cavi l'amplificatore non scaldi più di quanto non facesse coi cavi normali.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 1000 €
Gentile direttore,
dopo, oramai, molti anni nei quali mi ero allontanato dal mondo dell'alta fedeltà, da qualche mese mi è sorto il desiderio di un riavvicinamento. I tempi sono cambiati, come anche la stanza dedicata all'impianto hifi. Ora mi ritrovo con l'impianto in una "stanza" di 3x3,5 metri quadrati circa, con una tenda non molto pesante, un tappeto che copre quasi i 2/3 del pavimento, una piccola libreria, così composto:

Volevo chiederle un suggerimento per l'acquisto dei diffusori, da abbinare all'Aloia, tenendo presente che ascolto musica un po' di tutti i generi, classica, jazz, disco, italiana, tranne metal/rock. Il budget da impegnare, è di circa 1000 Euro.
Saluti cordiali e buon lavoro.
Marco - E-mail: emmegi (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
in effetti i diffusori sono un bel collo di bottiglia per le potenzialità del resto del tuo impianto, composto da elettroniche di ottimo livello. Purtroppo temo che neppure i 1000 € preventivati per la loro sostituzione possano portarti qualcosa di qualitativamente vicino al resto dell'imapinto. Comunque, questo abbiamo e con questo occorre fare i conti. La stanza è piccola e non mi è chiaro se tu abbia la possibilità logistica di inserire delle piccole tori da pavimento oppure no. Proverò pertanto a darti qualche consiglio in entrambi i casi: bookshelf o torri.
Sulle torri potresti valutare i seguenti modelli: Mordaunt Short Mezzo 6, Focal 726V, Audio Physic YARA II evolution, Indiana Line Musa 505, Aliante CNM Tower. Per i bookshelf prova a valutare Quad 12L2, Dynaudio Excite X16, Chario Lynx, Sonus Faber Toy, Opera 1.5 o Opera Mezza. Gli elenchi potrebbero ampliarsi a dismisura ma preferirei che facessi anche tu una ricerca per vedere cosa riesci a trovare nei paraggi, così da poter valutare di persona. Certo, migliorare le oneste Infinity ora in tuo possesso non sarà difficile!
Ancora, se i 1000 € fossero impegnabili anche nel mercato dell'usato la situazione potrebbe migliorare ulteriormente. Anche per questo vedi cosa ti riesce di reperire non troppo lontano da te ed eventualmente sentiamoci per una decisione e selezione finale. Il mercato pullula di ottime occasioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dinamica, 100 dB e accoppiamenti ampli/diffusori
Ciao Lucio, come stai? E' tanto che non ti scrivevo.. e mi scuso se appofitto della tua sempre gentile e squisita disponibilità. Vorrei chiederti se secondo te in termini di dinamica, o per meglio dire evitare un suono fiacco e moscio potrei accoppiare i miei Pro Ac Response One Sc (85 dB di sensibilità) con il Sugden in Classe A da 33 Watt per canale.
La stanza d'ascolto èdi soli 12 metri quadrati. Inoltre in caso di carenza sui bassi ho un Sub Musicale, quale, un REL Storm III. Secondo i numeri che non ben compreso otterrei una pressione sonora di 100 db?
Ma questo forse riferito a volume a palla... cosa impossibile....
Il suddetto ampli lo ho sentito in un negozio con le B&W 805 D, e il piglio per pilotare non mancava unito a una buona buonissima dose di grazia e dolcezza. E' vero che questo modello A 21 SE è un ampli dove seppur di poca potenza essere correntoso? Nel frattempo mi è stato proposto/ consigliato un Mc Intosh MA 6500. Ma alcuni dicono i Mc sono di grana non proprio fine, fiacchi....
Comunque ciò che mi interessa per ora è saper del Sudgen.....
Resto in attesa speranza di un tuo parere disimpegnato se secondo te la coppia è da sposare o meno inerente al mio ambiente.
Gli altri componenti sono un lettore Cd Lector CDP 7, un Marantz DV 12 s2, e un Rega P-7 compreso di testina Benz e PrePhono Benz PP1/T9.
Ti ringrazio già da ora per l'eventuale risposta.
Buon fine setttimana,
Ernesto - E-mail: blekmiki150 (at) live.it

LC
Caro Ernesto,
come sei messo in quanto a vicini di casa? Sono tolleranti? Giovani coppie o anziani intolleranti? E già, perché con una trentina di watt su 85 dB, in appena 12 mq di spazio, di chiasso se ne può fare veramente tanto. Pensa che ti basterebbero 10 watt per canale per arrivare a 95 dB a un metro di distanza. Secondo me non ci sono particolari problemi per raggiungere picchi di 100 dB ma la domanda è: sei sicuro di sapere a che pressione sonora (e dunque sensazione uditiva) corrispondano 100 dB? Credimi, è un livello molto, molto alto, difficilmente tollerato dai vicini di casa, se vivi in appartamento.
Inoltre, ho il dubbio sul senso di tutto ciò: se desideri davvero ascoltare a volumi elevati, con presssioni sonore importanti, mi spieghi che senso hanno dei minidiffusori raffinati come i ProAC Response One SC? D'altra parte, se hai sentito questo amplificatore pilotare le certo non facili B&W 805D, non vedo che problemi ti possa porre. Secondo me sarebbe un buon abbinamento, posto che - comunque - né l'uno né le altre sarebbero i componenti adatti per ascolti alla soglia dei 100 dB. Ancora, parli di ottenere i 100 dB ma poi dici con il volume a palla...cosa impossibile.... Io, francamente, non ho capito cosa tu intenda, a volte sembra (anzi, ne ho la certezza) che non rileggiate quel che avete scritto. Se è impossibile tenere il volume alto, come puoi pretendere di raggiungere i 100 dB? E poi, perché 100 e non 99 o 103,5? Non esistono 100 dB che danno meno fastidio di altri! È la misura della pressione sonora, o si raggiungono o non si raggiungono.
Infine, la pressione sonora massima ha ben poco a che vedere con la dinamica: puoi avere un suono assolutamente piatto ma fortissimo (es. in discoteca) e un suono molto dinamico ma con una bassa pressione sonora.
Spero questa mia ti abbia chiarito un po' le idee, decisamente MOLTO confuse!
Lucio Cadeddu

Muffa su vinile
Buon giorno Lucio,
ho una collezione di vinili che per anni è rimasta inutilizzata in un appartamento a Venezia (...figuriamoci quindi l'esposizione all'umidità!). Sulla superfice di quasi tutti questi dischi e sulle loro copertine si trovano macchie di muffa. La mie domande:

  1. Metterei a repentaglio la vita della mia macchina lava-dischi Okki Nokki se la usassi per liberare i dischi da muffa e funghi? Ovviamente prima di usare la macchina lavarei i dischi prima a mano...e magari un paio di volte!
  2. Una volta lavati (e ovviamente sostituite le buste interne) posso sistemare i suddetti dischi assieme agli altri o rischio, anche per colpa delle copertine) di causare un'epidemia all'interno di tutta la mia collezione?!?
Grazie mille per la cortese attenzione!
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de

LC
Caro Marco, ma che brutta situazione! Ho visto dischi imbrattati, impolverati, graffiati, unti...ma pieni di muffa mai!
Certamente la prima cosa da fare è lavare a fondo, a mano, con detersivo per piatti e acqua distillata, tutti i dischi interessati dalla muffa. Una volta sciacquati bene, ancora con acqua distillata, e fatti asciugare per bene proverei con la Okki Nokki o macchina analoga e magari anche con qualche liquido apposito, ad esempio come il Nitty Gritty FIRSTrv, fluido di pre-lavaggio anti-muffa/aloni.
Cerca di pulire bene anche le etichette (senza bagnarle!) perché la muffa può ripartire da esse, andando nuovamente a contaminare i solchi. In seguito, fai benissimo a sostituire le buste interne ma esegui anche una accurata pulizia dell'interno e dell'esterno delle copertine degli LP, la muffa potrebbe annidarsi anche là e saresti punto e a capo.
Sistema, per il futuro, i dischi in un luogo il più possibile asciutto e luminoso e, di tanto in tanto, spostali, estraili dalle copertine (e suonali, già che ci sei!) :-)
Non utilizzare, né sui dischi né sulle copertine, dei prodotti spray antimuffa perché contengono tutti candeggina o agenti acidi e aggressivi analoghi...rovineresti definitivamente tutto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Buongiorno, ho letto i suoi articoli sul
T-Amp (e relativi aggiornamenti). Mi ha convinto a provarlo. Poiché possiedo un vecchio impianto di circa 35 anni, con piatto Thorens e casse KEF Chorale (con l'ingresso punto/linea), pensavo di sostituire l'amplificatore JVC (sempre di circa 35 anni fa, non ricordo la sigla) ormai andato per umidità e polvere, con il t-amp.
Vorrei regalare ai miei figli questo piccolo impianto per "iniziarli" al piacere della buona musica. Domanda: volendo usare il T-Amp come finale, lei consiglia il T-Preamp tcc-tc754 alimentato. Ho visto che esiste anche un preamp della stessa casa "passivo", si chiama tcc-tc716. Lei me lo consiglia in alternativa? Lo chiedo perché vorrei usare anche un lettore cd. Mi scusi per il disturbo.
Cordialmente.
Roberto - E-mail: rdonati (at) cno.it

LC
Caro Roberto,
mi sembra un'ottima idea quella di iniziare i tuoi figli alla buona Musica riprodotta bene provando a riciclare dei vecchi componenti. Purtroppo ci sono alcuni aspetti dell'operazione che non mi convincono neppure un po'. Partiamo dai diffusori: i Chorale sono molto belli e sicuramente possono suonare decentemente ancora oggi, ma hanno una sensibilità abbastanza bassa, che dovrebbe attestarsi sugli 86/87 dB. Questo significa che coi pochi watt del T-Amp non è che si possa andare molto lontano. Se i tuoi figli, come immagino, prediligono generi musicali moderni, energetici e ritmati, il povero chip TA2024 potrebbe presto andare in debito d'ossigeno. Volendo utilizzare anche il giradischi Thorens si imporrebbe l'uso di un preamplificatore con ingresso phono. Questo non può essere altro che il T-Preamp, perché il selettore di sorgenti che hai indicato tu, essendo passivo, non dispone di ingresso phono. In buona sostanza, stiamo parlando di 50 euro per il T-Amp e di altri 75 per il T-Preamp. Con spese di spedizione e cavi arriviamo tranquillamente a 130 €, cifra non elevata in assoluto ma con la quale potresti tranquillamente acquistare un amplificatore integrato usato recente assolutamente dignitoso, dotato di tanti ingressi, potenza adeguata e anche stadio phono! Non è neppure impossibile pensare di acquistare qualcosa nel nuovo: per capirci, con circa 200 € acquisti un Denon PMA-510AE che oltre a tutto ciò che ti serve dispone pure di telecomando! Ancora, cercando bene, con meno di 200 € (l'ho visto online, spese di spedizione incluse, a 166 €!) trovi l'ONKYO A-9155 (mi pare senza telecomando): tanta potenza, ingressi a volontà, controlli di tono e stadio phono MM.
Ovviamente, volendo realizzare un impianto vintage filologicamente corretto potresti anche pensare a un amplificatore dello stesso periodo degli altri componenti. Con 100-150 €, anche solo su Ebay, c'è davvero l'imbarazzo della scelta anche se, dovendo l'apparecchio andare in mano a degli inesperti, forse sarebbe più opportuno puntare a qualcosa di più recente, che non abbia necessità di assistenza particolare. Mia figlia usa con soddisfazione un Marantz 1060, ma in caso di problemi c'è papà pronto a intervenire :-)
Un po' mi dispiace bloccare così la tua voglia di T-Amp ma, per l'applicazione specifica cui stavi pensando, non lo ritengo una soluzione conveniente.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Direttore,
la aggiorno a distanza di mesi da una mia
mail in cui le descrivevo uno strano problema di funzionamento nel mio impianto hi-fi.
Le scrivo adesso, dopo aver riflettuto bene e dopo aver fatto le più svariate prove. Sono molto testardo, al punto di:

  1. Non essermi (fortunatamente) mai convinto che il problema fosse intrinseco a qualche componente del mio impianto;
  2. tentare per 6 anni circa (dico proprio anni!) e in tutti i modi possibili di togliere fuori il suono da questo benedetto hi-fi;
  3. non chiedere un ricovero, sebbene in alcuni momenti ho avuto seri dubbi sulla mia sanità mentale. Davvero a volte ho ipotizzato che tutto fosse oramai una mia fissazione e ossessione.
Bene, veniamo al dunque. Ultimamente, l'occhio mi è andato sulla (maledetta) ciabatta multipresa. Ho pensato che quel tentativo non l'avevo mai considerato. Così ho cambiato l'aggeggio e...un attimo. A questo punto le chiedo, prima di proseguire, se è così curioso e gentile da potermi, per puro principio, aiutare a capire cosa diavolo è successo.
Sono disposto anche a pagare, ma devo dare un motivo alla mia gioia, dopo anni di fatiche e ostinazione. Dicevo, ho cambiato la presa ed il suono sembrava più presente. Dopodichè, dopo aver riletto per l'ennesima volta i suoi articoli sparsi per internet (alcuni li so recitare a memoria, ha tutta la mia ammirazione perchè viene citato da chiunque, manca solo sui siti di cucina), ho deciso si riposizionare ancora una volta i diffusori. Adesso sono equidistanti dalle pareti laterali, anche se non c'è simmetria nella disposizione dei mobili ai lati. Anche qui mi sembra di aver notato una maggiore centralità dell'immagine. Uno dei miei crucci era che la voce non proveniva dal centro, ma proviene tuttora in larga parte da sinistra. Insomma vede che sono abbastanza esigente e ormai ostinato, tanto per usare eufemismi.
Comunque, sa quando ho notato un totale, visibile, udibile miglioramento? Quando ho tolto i morsetti dietro ai diffusori, cioè ho svitato completamente le viti che servono per fermare i cavi. Infatti ho comprato da qualche mese i cavi Xindak 01B per il biwiring che non richiedono ponticelli. Ora, lo stesso esperimento lo avevo fatto, ma prima che cambiassi presa. Visto che sono già stanco di scrivere e non vorrei provocarle giramenti di testa, se avesse capito qualcosa da queste righe scritte alla rinfusa, sarei orgoglioso di aver suscitato il suo interesse.
Le rinnovo la mia stima e gratitudine, perchè senza di Lei avrei come minimo speso soldi inutilmente, andando dietro ai pareri di negozianti e sedicenti intenditori. Grazie a Lei sto capendo l'importanza dei dettagli nella messa a punto dell'impianto. Ho finalmente il privilegio di poter capire che tra un impianto stereo che pompa bassi esagerati e l'alta fedeltà c'è veramente una bella differenza. E in questo vorrei essere di aiuto a chi decide, come ho fatto io, di entrare nel mondo dell'hi-fi con il proposito di poter ascoltare musica e dischi per davvero.
Un caro saluto.
Corrado - E-mail: neroameta (at) libero.it

LC
Caro Corrado,
tutto è bene quel che finisce bene, direi! Cosa sia successo è difficile da capire, qui da remoto. Probablmente la ciabatta era cablata in maniera sbagliata o, più semplicemente, quando hai reinserito le spine nella nuova ciabatta, qualcuna sarà stata inserita nel verso opposto. Per alcuni apparecchi c'è un verso preferenziale di inserimento della spina nella presa di corrente. La posizione migliore è quella meno rumorosa, in genere. Abbiamo affrontato più volte questo problema della messa in fase (elettrica) dei componenti HiFi. Ancora, per qualche motivo, la nuova ciabatta potrebbe aver interrotto un loop di massa che si creava con la precedente.
Per quanto riguarda i ponticelli del biwiring, abbiamo sempre sostenuto che questi siano normalmente dannosi: sono realizzati in ottone (quando va bene) placcato oro e sono quanto di meno adatto si possa usare per trasferire correttamente il segnale audio: meglio usare due spezzoni corti dello stesso cavo utilizzato per i diffusori.
Comunque, mi pare che adesso la soddisfazione sia pressoché completa, pertanto ti puoi dedicare al puro ascolto della Musica.

Ad esempio, mi permetto di consigliarti questa perla zuccherosa di Katie Melua che canta Just like heaven dei Cure. Intensa, dolcissima, ci si può lasciar cullare senza pensare ad altro, proprio come just like a dream... Come si può restare indifferenti a un testo tanto dolce e ispirato, cantato in questo modo?
Buon ascolto!

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