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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 4/2/2012 - 11/2/2012

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  1. Audiofilo in crisi
  2. Rippare i CD
  3. DAC Fiio
  4. Musica per l'impianto
  5. Primo impianto sui 1000 €
  6. Da che parte cominciare?
  7. Ex-impianto da DJ
  8. Cavi TNT autocostruiti
  9. Ingresso nel mondo HI-FI
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Audiofilo in crisi
Ciao Lucio, mi dispiace disturbarti nuovamente ma sono letteralmente in crisi, mi sta capitando quello che non auguro a nessun audiofilo, la più completa insoddisfazione di come suona il proprio impianto.
Ho cambiato casa ed ora non suona più... Sono un audiofilo a cui piace provare nuovi componenti, cavi, sistemi per ottimizzare l'acustica della stanza, ecc... per migliorare la musicalità, ma soprattutto sono uno a cui piace ascoltare tanta buona musica. Diciamo che una volta equilibrato bene il tutto posso stare mesi senza cambiare una virgola. La mia nuova abitazione è una villetta indipendente che mi da la possibilità di ascoltare tutti i giorni tanta musica, anche ad alto volume (a me piace molto la musica ad alto volume), quindi devo assolutamente trovare il modo di riprovare quelle belle emozioni che mi faceva provare l'ascolto di qualsiasi traccia. Il mio impianto è così composto:

Nella vecchia sistemazione, dopo varie ottimizzazioni sia sull'impianto che sul posizionamento, ero riuscito ad ottenere proprio un bel risultato, un suono pulito, preciso, caldo, molto presente, d'impatto, con un bel corpo, un basso profondo e rotondo, ma mai troppo invadente; con certe incisioni, pianoforti, chitarre, batterie, sax.... si materializzavano letteralmente in un punto ben definito della stanza; con incisioni live di ogni genere, dal jazz al rock, ad alto volume sembrava di essere in prima fila, investiti dalla musica, davanti un grande palco con ogni strumento al suo posto.
Ora non è più la stessa cosa, non ha più potenza, il basso che adoravo tanto non c'è più, ha perso calore, per riempire la stanza devo alzare parecchio, l'impatto live è solo un lontano ricordo, il medio domina nettamente le voci sono squillanti stridono e dopo poco il suono risulta fastidioso. Un disastro....
Ora ti chiedo di dare un'occhiata alle piante, poi ti segnalo le mie idee.
Una piccolissima nota iniziale, io purtroppo dal 1996 vivo su una carrozzina e in casa passo la maggior parte del tempo a letto di conseguenza il punto d'ascolto è il mio letto.

[Sala d'ascolto]
Qui la situazione è abbastanza standard e suonava bene

[Sala d'ascolto]
Questa è la nuova ambientazione

Ti ho messo anche 2 foto per capire meglio l'ambientazione, attualmente in più c'è un bel tappeto davanti al divano ed ho centrato il letto alla stanza e alle casse.
Se guardi le 2 piante potrai notare che la posizione delle casse rispetto al letto è molto simile, ora sono solo leggermente più larghe di circa 60 cm, le cose che invece cambiano nettamente sono le dimensioni della stanza (da 35 a 54-60 m2) e la completa assenza di una parete posteriore alle casse (le mie Response 2.5 hanno il reflex posteriore quindi deduco che necessitino della parete posteriore). In questi 3 mesi di vita nella nuova casa ho fatto varie prove di posizionamento, e piccoli trattamenti acustici della stanza con stoffe cuscini ecc.. ed ho senza dubbio ottenuto dei miglioramenti, ma l'aumento di potenza, di volume e dei bassi no di sicuro.
Mi dispiace dirlo ma credo che il problema non sia il cavo di potenza, unico componente differente dalla vecchia configurazione, ma che il passo da fare sia quello di prendere in considerazione l'idea di cambiare le casse. Un amico mi consiglia di andare su casse a tromba ad alta efficienza tipo le Klipsch La Scala che spingono la musica più verso di me, un rivenditore mi ha consigliato, visto che mi piacevano le mie, di rimanere sulle ProAC, tipo le d38.
Tenendo presente il particolare posizionamento e che in qualsiasi caso voglio rivolgermi al mercato dell'usato, tu cosa mi consiglieresti? Se hai alternative interessanti ma rimanendo su casse non troppo alte (1m come le mie vanno benissimo, le d38 sono 1,20 e sono già altine) segnalamele.
Ti ringrazio anticipatamente.
Federico - E-mail: spotline.federico (at) elbalink.it

LC
Caro Federico,
purtroppo credo tu abbia centrato il problema...ossia lo spazio a disposizione che è nettamente più grande e gran parte di questo si trova dietro i diffusori. Non è che sia necessaria una parete posteriore vicina ad essi (anzi) ma lo spazio dietro è davvero eccessivo. Probabilmente lo stesso punto d'ascolto viene a posizionarsi in un ventre d'onda (zona di cancellazione) per cui i bassi li percepisci appena. Ti chiedo di fare queste prove: il suono è sempre così vuoto e squillante, in ogni punto della stanza? Hai provato ad allontanare/avvicinare i diffusori dal/al punto d'ascolto? Prova con passi di 30/40 cm ogni volta e valuta il risultato.
A mio parere il problema non risiede nei diffusori, che possono tranquillamente sonorizzare un ambiente di queste dimensioni, specie se alle spalle hanno un amplificatore come il tuo, il vero problema è la disposizione in ambiente degli stessi. Mettere diffusori più grandi temo peggiorerà le cose, è la stanza a suonare squilibrata, non i diffusori. Quindi, prima di imbarcarti in costose e temo inutili sostituzioni, ti consiglierei di sottoporre il problema a professionisti del trattamento acustico ambientale (es. Acustica Applicata). Solo un'analisi accurata della risposta dell'ambiente ti consentirà di intervenire in maniera mirata, magari riuscendo a far suonare nuovamente bene anche le tue Response 2.5. Il vantaggio di questo approccio sarebbe duplice: da una parte ti evita l'acquisto (al buio) di nuovi diffusori e dall'altra trasforma la tua stanza in qualcosa che sarà in grado di far suonare bene qualunque altro diffusore potrai decidere di inserirci in futuro.
Infine, è assolutamente normale che in un ambiente più grande tu debba ruotare un po' di più la manopola del volume. Lascerei perdere la colossale fesseria dell'alta efficienza: ti consentirebbe soltanto di usare meno watt, ma se la stanza suona così non risolveresti niente. Oltretutto il tuo amplificatore di potenza ne ha d'avanzo, non è certo questo il problema.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Rippare i CD
Salve direttore, mi complimento innanzitutto per il suo buonsenso, grazie a quello, ha reso TNT-Audio la testata più affidabile che ci sia nel campo dell'hi-fi. Ottimo lavoro!
Allora, una riflessione sulla musica liquida, parlando di Apple Lossless 44/16 (come i cd), alcune voci dicono che è meglio rippare i cd e creare i lossless liquidi non dal programma di Itunes ma dal programma di xld, questo perché xld fa una scansione della rippata dicendo se ci sono stati errori o no nel rippaggio.
La domanda sorge spontanea, essendo dati digitali l'"errore" non dovrebbe essere occulto, cioè mi spiego meglio: se dopo il rippaggio ci sono stati degli errori, quando fai partire la musica questi errori si dovrebbero sentire, allora mi chiedono che te ne frega di avere un software che ti controlla alla fine se è andato tutto a posto!? Fai partire la musica, se non salta nulla è andato tutto ok, senno rifai il rippaggio...
OPPURE
in realtà gli errori di rippaggio possono essere anche occulti, cioè, faccio partire la musica, non si sente nessun schianto né salto, né rumori, però magari c'è stato un degradamento delle frequenze? Ed ecco che allora una scansione finale servirebbe a vedere se davvero ci sono state magagne?
Saluti,
Filippo - E-mail: n42721 (at) gmail.com

LC
Caro Filippo,
innanzitutto grazie per la considerazione sul nostro umile lavoro! L'operazione di estrarre i file wav dai CD può essere fatta in vari modi ma non deve essere un caso che il software più famoso (e rispettato: Exact Audio Copy, EAC) incopori un controllo bit a bit sul lavoro di estrazione dei dati.
In effetti sbagli a pensare che una eventuale mancanza di dati possa sentirsi come interruzione, rumore o distorsione. La cosa può essere più subdola. Quindi è sempre meglio curare con attenzione l'operazione di estrazione dei dati. Non sono esperto di sistemi Apple (uso Linux e Windows) quindi non so dirti quale sistema sia meglio utilizzare. Diciamo che questa faccenda potrebbe apparire come un eccesso di zelo ma siccome non costa nulla far eseguire il controllo...è meglio farlo.
Tieni conto che il CD non è un sistema perfetto, basta un graffio importante e qualcosa si perde, anche se ad orecchio ti sembra di non percepire alcunché. Il sistema di correzione degli errori permette di recuperare quasi tutto, ma talvolta si deve ricorere all'interpolazione, che non è esattamente la fedeltà al dato inciso. E non dimenticare che una cosa è la lettura al volo che fa un lettore CD audio, altra cosa è l'estrazione di un flusso di dati che fa una meccanica CD-Rom la quale, quando qualcosa va storto, può tornare indietro a rileggere.
Per chiarirti ancora meglio le idee, ti consiglio di leggere queste semplici e utilissime
FAQ di Exact Audio Copy.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

DAC Fiio
Sig. direttore,
Questo Natale mi sono regalato un piccolo DAC per PC, il
Fiio E10.
L'ho scelto per il buon rapporto qualità/prezzo ricavato da alcune recensioni on-line, non volendo rischiare "alla cieca" cifre importanti: il negozio di hi-fi più vicino aveva solo oggetti dai 300 Euro in su, prezzo troppo simile a quello del CD Nad o dell'ampli Rotel di seconda mano del mio impiantino. I 75 Euro + spese di spedizione, su un noto negozio on-line, mi sono sembrati ragionevoli per sperimentare un po'.
Non ho intenzione di fare pubblicità: lavoro in tutt'altro settore. Non mi sento nemmeno in grado di fare una recensione completa: troppa poca esperienza e limitata fiducia nella finezza del mio udito, tuttavia apprezzo lo sforzo che lei fa nell'individuare componenti di buona qualità a prezzi ragionevoli e spero di poter essere utile alla causa.
Il miglioramento rispetto all'uscita audio del PC è più che evidente già dal primo ascolto, ora posso usare il netbook come una pratica sorgente audio.
La praticità, infatti, c'è tutta: solo connessioni USB ed audio senza nemmeno alimentazione esterna, riconoscimento immediato sia su Windows sia su Linux (provato), come per molti di questi componenti. In più include un ampli cuffie che può sempre tornare comodo soprattutto andando in giro. è così piccolo da poterlo infilare in una tasca di qualsiasi borsa per PC (anche se io finirò per farne soprattutto un uso casalingo, almeno fino ad eventuale upgrade). La costruzione mi sembra più che accettabile per la fascia di prezzo.
Sperando che apprezzi la segnalazione, le porgo distinti saluti.
Francesco - E-mail: f.fortunato (at) katamail.com

LC
Caro Francesco,
ti ringrazio per il feedback e la preziosa segnalazione! Avevo letto ottime cose di questo piccolo DAC (certo che il nome, specie a Roma, deve proprio suonar male...'sto Fiio :-)) e l'avevo da tempo messo in osservazione. Purtroppo ho ancora un bel po' di pregresso da smaltire e nel frattempo è pure arrivata altra roba interessante del tutto inaspettata. Proverò comunque a segnalarlo al nostro staff di redazione, magari qualcuno decide di prenderlo in prova. Questo è davvero un momento d'oro per l'HiFi di basso costo: mai si erano visti così tanti prodotti interessanti a prezzi così contenuti.
Mentre l'high-end continua la sua folle corsa verso l'autodistruzione, con oggetti sostanzialmente inutili e follemente costosi, dotati di rapporto qualità/prezzo tendente pericolosamente a zero, l'HiFi per tutti continua a guadagnare terreno, facendosi spazio presso masse di consumatori che mai e poi mai avrebbero preso in considerazione l'acquisto di un vero HiFi. Per questo continuo ad avere speranza per questo settore, perché nuovi potenziali appassionati potranno essere quella linfa per il mercato, linfa della quale il nostro microcosmo ha una necessità assoluta e impellente.
La settimana scorsa abbiamo pubblicato la recensione di una scheda per PC con processore Atom, completamente fanless, che si presta molto bene all'utilizzo come sorgente audio di qualità. L'espansione del settore passa anche attraverso questi canali forse considerati insoliti dai più.
Grazie del prezioso feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Musica per l'impianto
Egregio Sig. Lucio Cadeddu,
mi permetta di farLe i miei complimenti per la sua rivista che sto leggendo da qualche anno e consiglio tanto ai miei malcapitati amici che vogliono addentrarsi in questo mondo, le descrivo velocemente il mio impianto Audio allestito in 17 anni di passione (adesso ne ho 33):

Inoltre sono il fortunato possessore di 300 vinili tutti in ottima conservazione e 350/400 cd originali ed 200 giga circa in musica liquida di vari generi musicali che vanno dalla sagra della primavera di Stravinskij agli Stooges di Iggy Pop passando per D. Fagen e i Led Zeppelin insomma, ci siamo capiti, ascolto tutto.
Per me la musica è parte della mia vita, anche se non ho mai suonato uno strumento mi sono dedicato ad acquistarla e riprodurla nel migliore dei modi in relazione alle mie possibilità economiche.
Il punto è che l'impianto (che è oggettivamente un entry level) suona benissimo con i dischi tipo Body and Soul e the Night Fly, Breakfast in America, il jazz in generale e la musica classica; mentre con il rock e il metal abbastanza maluccio, ci sono dei rimbombi sui mediobassi con musica rock e metal (si salvano solo i Metallica Black album). Questo perché...?
Domande: l'impianto che suona male?
l'impianto suona bene e mette in risalto le qualità della registrazione? O altro?
Un caro saluto e grazie per tutto spero di essere stato chiaro,
Marco - E-mail: geom.chiarinimarco (at) tiscali.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco,
è un fatto della vita che molti dischi siano registrati non male, ma malissimo! Alcuni sono inascoltabili anche con impianti al di sopra di ogni sospetto. Tanto per citare qualche esempio famoso, la gran parte dei dischi degli U2 e degli Oasis e, purtroppo, moltissimi dischi di hard rock e heavy metal.
Quindi puoi stare sereno: è così che devono suonare, cioè male.
Ciò premesso, c'è qualcosa però che forse si potrebbe fare per tentare di indorare la pillola. Tralasciando per il momento le sorgenti, perché immagino che questo fenomeno da te riscontrato sia trasversale a CD, LP e liquida, c'è una cosa che nel tuo impianto mi fa storcere il naso e non poco: l'abbinamento di amplificazione e diffusori. Già i Klipsch sono diffusori che non perdonano molto alle cattive incisioni, poi c'è quella coppia pre-finale Technics che, onestamente, non mi ha mai convinto e che temo sia in parte colpevole per questo suono non esattamente gradevole. Io ci vedrei meglio un amplificatore, magari integrato, di caratteristiche timbriche opposte, per tentare di rendere le Klipsch un po' più mansuete. Io le provai con ottimi risultati con un Audio Analogue Puccini, ad esempio, ma ci vedrei benissimo un NAD o un Arcam (o un altro modello di Audio Analogue, se vuoi). Volendo potresti valutare anche uno Jolida a valvole. La sensibilità dei diffusori non richiede chissà quali potenze elevate, quindi concentrati sul tipo di suono piuttosto che sui watt. E, per favore, orientati su un amplificatore integrato, da cercare anche usato. Con un po' di fortuna, dalla vendita della tua coppia Technics dovresti recuperare un budget sufficiente per effettuare il cambio senza dover aggiungere molto.
Osservo inoltre che il tuo problema sembra anche essere quello di un suono eccessivamente gonfio sul basso e medio-basso, il che non mi sorprende, visto che hai sistemato i diffusori a quasi cinque metri l'uno dall'altro ed entrambi vicini agli angoli!!! In più, utilizzi pure un subwoofer attivo! Quindi: prima di tutto sposta i diffusori da quella posizione, allontanandoli dagli angoli e riducendone la distanza reciproca, regola il subwoofer con un taglio abbastanza basso (coi Klipsch non dovrebbe neppure servirti, ma forse lo usi solo in HT) e, se tutto ciò dovesse fallire, tappa completamente o parzialmente gli sbocchi dei reflex con del cotone o della gommapiuma.
Questi accorgimenti, che proverei ancor prima di cambiare amplificazione, dovrebbero già darti qualche risultato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto sui 1000 €
Gent.mo direttore,
scusi il disturbo ma pensavo che leggendo i vari forum sul mondo Hi-fi (ammetto di averne letto altri ma il suo è un mare di informazioni che sono sicuro potranno successivamente essermi utili) avrei avuto le idee più chiare sull'acquisto di un nuovo stereo. E invece.....
Il budget iniziale previsto era di 800 € ma con il progetto qua sotto sono già oltre le 1.000 (va bene lo stesso). Il mio stereo volevo fosse così composto:

Stanza (soggiorno) di 30 m quadri, una libreria sulla parete opposta alla futura posizione dello stereo, divano, poltrona, tavolo di cristallo niente quadri alle pareti, una porta finestra + una finestra.
Musica ascoltata principalmente hard rock dagli anni 80' (di cui ho circa una trentina di vinili) fino a dance elettronica.
Premetto ho scelto prodotti YAMAHA perchè sia dal punto di vista estetico (sic!) che del costo facevano al caso mio. Sono completamente ignorante nel campo hi-fi.
Domande: Grazie in anticipo se riuscirà a rispondermi (ma anche se non riuscirà).
Marco - E-mail: marzimarcogiu (at) tiscali.it

LC
Caro Marco,
non avere competenze o conoscenze in un certo campo non è per forza un problema, anzi, direi che la consapevolezza di non sapere sia già un eccellente punto di partenza. L'impianto che hai immaginato di comporre non è male però al suo interno ci sono diverse cose che possono essere migliorate. Intanto non investirei MAI più soldi nell'amplificatore che nei diffusori! Ergo, bisogna ridistribuire il budget in maniera tale che a questi ultimi vada la fetta più grossa. In particolare, tenendo conto del soggiorno di 30 mq, vedrei molto più adatti dei diffusori da pavimento, magari ancora della serie Musa di Indiana Line (le 505). Se troppo costose, puoi optare per i modelli analoghi delle serie minori come Nota e Tesi.
In alternativa, Wharfedale Diamond 10.3 o 10.4 o anche KEF C-5. Un po' di budget lo puoi recuperare risparmiando sul sintonizzatore, che puoi acquistare usato per una cifra al di sotto dei 100 €. La qualità delle trasmissioni FM è così bassa che non vale la pena spendere più di così (stiamo parlando di MP3 supercompressi nel 99% dei casi).
Già che sono in argomento, ti sconsiglio di acquistare un sintoamplificatore: a parità di spesa suona peggio di un amplificatore puro e, come se ciò non bastasse, diventa un mattone impossibile da rivendere.
Se ti piace quella linea Yamaha puoi optare per l'integrato più piccolo (A300, costa 300 €) ma puoi risparmiare sensibilmente, senza perdita di qualità, con un Denon PMA 510AE (circa 200 €). Il lettore CD Yamaha va bene, ma se opterai per l'ampli Denon, valuta di abbinargli il lettore CD DCD 510AE (ancora 200 € circa). Per capirci ancora meglio: un impianto con queste elettroniche e dei diffusori migliori suonerà nettamente meglio di quello che avevi in mente tu, con elettroniche più costose ma diffusori di qualità inferiore.
Per quanto riguarda il giradischi va bene il Thorens, anche se preferirei un ProJect Debut III o Genie. Da questi puoi estrarre l'audio degli LP semplicemente prelevando il segnale dall'uscita TAPE OUT dell'amplificatore e spedendolo all'ingresso LINE IN della scheda audio del tuo PC.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Da che parte cominciare?
Egregio Direttore,
amo la musica Classica ed alcuni anni fa (15-20) avevo assemblato un sistema che dopo alcuni cambi raggiuse la configurazione attuale:

Non sono mai rimasto soddisfatto dai risultati ottenuti attribuendoli, forse per pigrizia e ignoranza, alle scelte infelici e all'ambiente (soggiorno buono della casa). Preso da altri interessi e dal lavoro ho lasciato dormire il tutto.
Due mesi fa un mio vecchio amico, audiofilo e che non visitavo da tempo, ha riacceso il mio entusiasmo. Con dei componenti raccogliticci (dice lui) più un PC ed un DAC curando all'estremo tutta la cavetteria ed i dettagli (sospensioni, smorzatori etc.) mi ha fatto sentire della musica come a me non era mai capitato prima.
Dispongo di un budget che potrebbe arrivare max a 3000€ ma non vorrei cambiare tutto, preferirei procedere per step successivi. Sono stato a visitare Di Prizio, ma a parte la loro estrema cortesia, ne sono uscito molto confuso (troppa roba, troppo attraente).
Dispongo oggi di un ambiente (5x4Mt) in campagna, casa in muratura, dove potrei installare il tutto; quello che ora le chiedo è questo: da che parte comincerebbe Lei a sostituire?
Nel caso si dovesse iniziare dalla sorgente penso sarei in grado infine di mettere insieme un PC+DAC.
Nella speranza che il mio caso sia di interesse comune ad altri La ringrazio in anticipo per la Sua cortesia e per i Suoi suggerimenti.
Distinti Saluti,
Armando - E-mail: armandolm (at) libero.it

LC
Caro Armando,
il tuo impianto non è affatto male ma spesso la differenza tra un suono accettabile e uno emozionante non la fanno i componenti utilizzati ma la loro sinergia, i dettagli, le condizioni al contorno, la disposizione corretta in ambiente e il suono di questo stesso.
Probabilmente lavorando un po' intorno al tuo impianto si riuscirebbe a tirar fuori molto di più di ciò che senti ora.
Ciò premesso, io probabilmente terrei i diffusori come punto fermo e comincerei a guardare in cagnesco il lettore CD e l'amplificatore. Il primo non mi è mai piaciuto particolarmente, il secondo è solo un onesto rappresentante della scuola nipponica. La sorgente PC + DAC è allettante, ma non estremamente necessaria. Se sei abituato con il lettore CD non devi per forza passare alla Musica liquida solo perché l'impianto del tuo amico suonava così bene. Probabilmente suonava bene per tanti altri motivi!
Nel caso decidessi per questa soluzione radicale, prova a leggerti qualche recensione di DAC USB che abbiamo provato in questi ultimi tempi, c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Stando su cose più tradizionali e all'interno del budget stanziato io vedrei benissimo un'accoppiata monomarca CD/amplificatore tipo Primare (CD 22 + I21 o I22), Audiolab (8200CD + 8200A), Rotel (RCD 1520 + RA1520), NAD (C565BEE + C375BEE), Arcam (FMJ CD17 + FMJ A18 o A28). Alcune di queste accoppiate sono tendenzialmente più morbide e calde (tipo le tue casse, parlo di NAD e Arcam, ad esempio) altre sono più brillanti e aperte (Rotel e Audiolab).
Difficile darti un consiglio secco, senza conoscere le tue preferenze e, soprattutto, il suono della stanza dove andrà collocato l'impianto. Visto che questo fattore è ignoto anche a te, la prima cosa da fare è trasferire il vecchio impianto nella nuova casa e fare qualche esperimento di posizionamento, per capire come potrebbe suonare una nuova catena.
In prospettiva, pensa a quelli che possono ora sembrarti dettagli, tipo i cavi (sui quali non forniamo più consulenza), un tavolino per l'impianto, piedini per le elettroniche e così via. Tutto questo, però, si dovrà affrontare solo in un secondo momento, quando i fondamentali saranno stati sistemati a dovere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ex-impianto da DJ
Caro Direttore,
Da circa un mese ho scoperto questa spettacolare rivista...e devo dire che in me si è riaccesa la speranza e soprattutto la voglia di risistemare un impianto che non suona da circa 7 anni (causa trasferimento in altra città).
Sono un ex DJ e come tale amo molto il vinile, posseggo più di 1500 LP e un numero spropositato di mix, anche se potrebbe sembrare strano prediligo la musica Jazz, lo swing e il rock. Ma non disdegno neanche l'Opera e la lirica... Insomma sono dell'idea che la musica è un piacere in tutte le sue forme.
Sto cercando un paio di diffusori e una testina di discreta qualità, come dj ho sempre usato delle Shure economiche e il suono effettivamente non mi ha mai esaltato. Posseggo:

L'ambiente d'ascolto è per adesso molto piccolo, ma tra qualche tempo dovrò trasferirmi in un alloggio più grande dove potrei disporre di un ambiente più adatto (3.5x5). Vorrei comunque fare le cose passo passo, iniziando con i diffusori da abbinare all'HMA 7500 (l'ho comprato usato una decina di anni fa e non sono mai riuscito a trovarne le caratteristiche) l'unica cosa che sono riuscito a capire è che si tratta di uno dei primi mosfet in commercio della fine degli anni 70. Molto vintage, ma con un aspetto davvero accattivante.
Ho avuto modo di ascoltare le Klipsch RB-81, che rispetto ad alcuni diffusori tower, di cui non ricordo le marche, mi hanno colpito positivamente nonostante le ridotte dimensioni.
Un amico mi consigliava le Wharfedale EVO-30, forse troppo grosse per l'ampli in questione.
Per le testine sui Technics 1200, pensavo a Denon DL-103, suggerimento preso da una vostra vecchia recensione. Solo che mi sembra di capire che dovrei aggiungere un pre-phono per farla suonare. Magari riesce a suggerirmi qualche testina MM di discreta qualità (budget € 150-200 a testina). Negli anni ho investito un piccolo capitale sul vinile e anche se dovessi acquistare una buona testina e un pre-phono sarei disposto a farlo (ovviamente comne buona testina non ne intendo una da € 3000) :-)
La ringrazio per l'attenzione... e le faccio nuovamente i complimenti per TNT-Audio che trovo davvero interessante.
Carlo - E-mail: carloarenact (at) yahoo.it

LC
Caro Carlo,
immagino tu desideri mantenere intatta la struttura a doppie sorgenti (2 giradischi, 2 lettori CD) tipica di siffatto impianto. In caso contrario, ovviamente, ti consiglierei di eliminare un giradischi e un lettore CD :-)
La scelta dei diffusori è un fatto abbastanza personale ma quelli da te individuati (Klipsch RB-81) rispondono maggiormente a esigenze tipicamente più rock che classiche, mentre mi pare che tu ascolti un po' di tutto, opera compresa. Forse, a questo punto, potresti valutare un diffusore un po' più universale come attitudine. L'alta sensibilità non ti serve, sia perché la stanza d'ascolto è piccola, sia perché il tuo finale ha potenza assolutamente sufficiente (100 watt per canale) per pilotare anche diffusori meno sensibili.
La fascia di prezzo, visto che hai preso in considerazione quelle Klipsch, sembrerebbe quella dei 500 €. Io non mi limiterei alla tipologia da scaffale, ma esplorerei anche qualche torre da pavimento nella stessa fascia di prezzo. Potresti prendere in considerazione, nel nuovo, i seguenti diffusori: KEF C-5 o C-7, Wharfedale Diamond 10.4 o 10.5, Indiana Line Tesi 542, Mission M33i...
Nella nuova stanza, in particolare, dovresti riuscire a inserire una coppia, tra queste elencate, senza troppe difficoltà. Il tuo amplificatore credo sia il primo nella storia a montare i mosfet (Hitachi, appunto). Si tratta di una buona amplificazione, molto potente e dotata di un suono assolutamente accettabile.
Per quanto riguarda la nuova testina per i giradischi, ti sconsiglierei la Denon DL-103, bestiolina particolare e che comunque richiederebbe un pre fono MC, e mi orienterei verso una buona MM. L'importante è che non la utilizzerai per fare scratch :-)
Direi di puntare su testine tipo Goldring 2200, Ortofon 2M Blue, Clearaudio Aurum Classic, Grado Gold1.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cavi TNT autocostruiti
Buongiorno, dott. Cadeddu, con l'occasione vorrei complimentarmi con Lei per i preziosi consigli che dà a tutti gli appassionati del settore. Leggo da molto tempo le Sue rubriche e le trovo molto utili, soprattutto per quanto riguarda la sezione relativa all'autocostruzione. Giungo al mio quesito. So che non ama parlare di cavi, infatti non voglio sapere quale cavo utilizzare nel mio impianto, ma il mio è un quesito puramente tecnico.
Ho costruito tempo fa un
FFRC che ho collegato ad un Sansui pre+finale vintage di 60 watt per canale. Con l'utilizzo ho notato che dopo un'ora circa l'amplificatore tende a riscaldarsi ed ad emettere un suono aspro, direi a tratti "ruvido". Ho provato, quindi ad intrecciare una normale piattina (rosso e nero) composta da quattro mandate, la sezione è da 1,5.
Il suono che ne risulta è più rotondo, forse meno analitico sulle medie alte, ma più delineato sulle basse frequenze. Ed anche dopo ore di utilizzo l'amplificatore non scalda ed il suono rimane complessivamente piacevole. Ora, data la evidente scarsa familiarità del mio amplificatore con i cavi ad alta capacità (credo che l'FFRC lo sia), volevo utilizzare uno STAR.
Le istruzioni consigliano un quadripolare inguainato, che non trovo, ma potrei utilizzare a questo punto, quattro mandate di cavo elettrico nudo e twistarlo. La domanda è questa: se utilizzo una sezione da 2,5 anzichè da 1,5, come da istruzioni, potrei andare incontro allo stesso problema?
Mi spiego meglio, una maggiore sezione del cavo aumenta la sua capacità? E rispetto ad una sezione da 1,5, avrei maggiori benefici in termini di ascolto?
Grazie per la cortese attenzione, attendo una Sua gentile risposta.
Cordiali saluti,
Massimo - E-mail: maxemme (at) hotmail.it

LC
Caro Massimo,
pubblico volentieri questa tua perché mi fornisce l'occasione giusta per chiarire meglio alcune questioni che periodicamente si ripresentano come quesiti in questa Rubrica.
I nostri progetti di cavi FFRC e Triple T (e pure il Sonic Flatter) hanno una componente capacitiva molto elevata che non è un problema con amplificatori moderni, specie se a stato solido, ma che può essere un carico insostenibile per vecchie amplificazioni meno dotate elettricamente. Non a caso il tuo finale vintage Sansui è andato in ebollizione! E sei fortunato che non sia andata peggio! Magari le protezioni l'avrebbero salvato ma...il rischio che hai corso è stato grosso. Per questo motivo avvertiamo sempre che questi tipi di cavi NON sono adatti per vecchie amplificazioni poco dotate, gli stadi finali possono andare facilmente in autoscillazione. Con amplificazioni moderne e di buona qualità, invece, non si corre praticamente alcun rischio.
Infatti, come hai potuto notare, un cavo più tranquillo come quello che hai realizzato tu non ha causato alcun problema al tuo amplificatore.
Puoi certamente provare il nostro progetto di cavo TNT Star, anche utilizzando quattro mandate da 2.5 e twistandole tra loro. La capacità non sarà comunque un problema. Difficile prevedere le differenza tra un cavo da 1.5 mmq e uno da 2.5 mmq in questa configurazione, visto che comunque anche quello più sottile, alla fine, avrà una sezione di 3 mmq, utilizzando due conduttori per polo. Potrebbe però essere un esperimento utile quello di costruirne due versioni e poi confrontarle tra loro. Diciamo che in generale si tende ad esagerare un po', consigliando sempre le sezioni maggiori. Piuttosto, possibile che non riesci a reperire un cavo quadripolare di buona sezione e, magari, anche schermato? Sarebbe una soluzione migliore delle quattro mandate twistate tra loro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ingresso nel mondo HI-FI
Buongiorno Lucio,
dopo aver consultato TNT per diverse settimane, mi sono finalmente deciso ad entrare nel mondo dell'alta fedeltà, amo ascoltare la musica, specialmente il jazz, e ho sempre voluto ascoltarla con una certa qualità.
Avendo a disposizione un budget limitato, ho optato per il seguente sistema:

Inizialmente ero indeciso se cominciare l'avventura con un T-Amp, poi la necessità di acquistare anche il pre e l'occasione trovata per il Rotel, mi hanno fatto propendere per quest'ultimo e devo dire che, dopo aver fatto delle comparazioni tra i due sistemi, sono felice della scelta. Nonostante il lettore CD provvisorio, la qualità del suono mi sembra piuttosto soddisfacente per essere il mio primo impianto!
L'unico problema al momento è legato al giradischi, sebbene abbia acquistato dei dischi nuovi di ottima qualità (Miles Davis - 'Round Midnight' 180gr.), il suono sembra ovattato, piuttosto cupo con dei bassi eccessivi (il problema è presente solo quando utilizzo il giradischi e non con il lettore CD).
La regolazione della forza di appoggio (1.75 gr.) e dell'antiskating sono stati eseguiti secondo le istruzioni della Project e secondo gli utili consigli del vostro articolo. Il giradischi è posizionato su una libreria piuttosto stabile e "quasi" perfettamente in bolla, la sala di ascolto è di circa 25mq (rettangolo 7X3.5m) con il sistema posizionato sul lato lungo, sul lato corto (a destra del sistema) è presente una finestra / porta-finestra molto ampia.
I diffusori sono a circa 30cm dalla parete e sto variando il posizionamento per ottenere la migliore soluzione.
Ti ringrazio in anticipo per il contributo decisivo nell'iniziare questa affascinante avventura.
Saluti.
Valerio - E-mail: v.masala (at) yahoo.it

LC
Caro Valerio,
per ora terrei il lettore DVD LG in attesa di budget più consistenti o dell'acquisto di un DAC esterno che ne possa migliorare il suono, magari anche dotato di ingresso USB per non precluderti il passaggio alla Musica liquida.
Per i cavi dei diffusori, benissimo i TNT Star, ma prendi in considerazione anche gli altri progetti più sofisticati, il tuo Rotel non avrà alcun problema a reggere cavi con alta componente capacitiva (vedi lettera precedente).
Mi lascia perplesso quanto mi rifersci sul suono del giradischi...non dovrebbe suonare così. Proverei a fare le seguenti operazioni:

Certamente i diffusori ad appena 30 cm dalla parete posteriore non aiutano ma allora il problema dovrebbe ripresentarsi anche con la sorgente digitale. Hai la possibilità di ascoltare lo stesso disco, in vinile e in CD, allo stesso tempo? Sarebbe una prova utilissima! Bisogna infatti capire se quei bassi sono eccessivi perché incisi così oppure se è il giradischi che ci mette del suo.
Quando tutto dovesse fallire, potresti provare con una testina di migliore qualità però, ripeto, mi sembra tutto abbastanza anomalo. Sarei molto curioso di sapere come va a finire.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore,
Ti scrivo esclusivamente per farti i miei complimenti. Non sono un audiofilo, per darti un indice di quale sia la mia conoscenza nel campo, basta che ti dico che ho capito da poco la differenza tra una cassa attiva ed una passiva, quindi vedi te. Devi sapere che il mese scorso ho deciso di migliorare l'audio del mio tv dotandolo di una sound bar sostituendo un impianto home theatre 5.1 che avevo, ma per motivi x non usavo più, quindi mi sono messo alla ricerca di informazioni sulla rete e come spesso accade, la mia lettura si è spostata da un post ad un altro passando dai puristi del 5.1 ai convertiti del 2.1 soffermandomi qualche volta su post nudi e puri sull'hi-fi e purtroppo devo dire che ho trovato spesso, ma non sempre, persone veramente "spocchiose" convinte di essere a conoscenza della VERITà assoluta, restie nell'aiutare il neofita nella comprensione delle basi di un hobby, o forse dovrei dire di una religione.
Una risposta ricorrente nei post è "usa il tasto cerca, invece di fare domande inutili", ok è vero, spesso le risposte sono già a disposizione e sicuramente i più anziani si sono stufati della pigrizia di alcuni, ma credo che alcune volte per un neofita sia realmente difficile conoscere anche la chiave di ricerca di un determinato argomento, e quindi di conseguenza la domanda, diciamo poco interessante...un pizzico di tolleranza, magari, sarebbe di aiuto Ma andiamo avanti.
Come ho detto ho un impianto 5.1 della Philips con amplificatore che non uso, e ho pensato bene di associargli due casse per trasformarlo in uno stereo per lo studio, due casse modeste, niente di particolare anche perché solitamente ascolto in cuffia, e il mondo hi-fi non è la mia passione (oggi?). Scrivere su un forum? Neanche a parlarne. Allora mi sono messo a cercare sulla rete, qualcuno che parlasse delle basi, e guarda guarda chi mi ha trovato Google? TNT-Audio! Articoli ben spiegati su amplificatori, differenza tra cavo di potenza e collegamento, il mostro di Loudness e molto altro nelle FAQ.
Le lettere dei lettori scritte chiare e sempre con toni educati, mai presuntuose, ma sempre cariche di passione. Dopo essermi letto qualche articolo decido che l'acquisto delle casse può essere rimandato a momenti di maggiore consapevolezza da parte mia e decido di recuperare le casse dell'impianto di mio fratello che abbiamo a casa dei miei che ha circa 30 anni, mi dico le provo e vedo se vanno, intanto che mi decido possono andare bene. Mentre le smonto vedo l'amplificatore che mi guarda nell'angolo del mobile e mi chiedo, "ma funzionerà?" e prendo anche quello. Arrivo a casa e pulisco le casse dalla polvere, sono di tipo chiuso a sospensione pneumatica, come spiegato nei vostri articoli, sono della RCF mod. BR 21 lo stucco che sigilla il cono alla cassa è ancora morbido dopo tutti questi anni, le monto all'amplificatore e accendo il tutto.
Rimango piacevolmente sorpreso, dopo tutto questo tempo funzionano ancora, e per le mie orecchie anche bene. Passo all' amplificatore un Emerson mod. EA-1200 di cui cerco invano notizie sul web sulle sue caratteristiche tecniche, provo ad accenderlo e scariche di fruscii escono dalle casse, al minimo movimento del volume o della regolazione dei bassi e degli alti, una leggera puzza sale dalla griglia di areazione e un filo di fumo mi avverte che è il caso di spegnere il tutto. Non mollo, apro il case e ripulisco per bene dalla polvere che in tutti questi anni si è accumulata. Ancora forti fruscii e su consiglio di alcuni amici che mi dicono di provare a dare uno spray specifico ai potenziometri che nel tempo si potrebbero essere ossidati, riapro il case e intervengo.
Butto via i cavi del dolby e compro dei cavi modesti, ma con una sezione maggiore della G&BL, niente di professionale ma sicuramente meglio di quello che avevo. Ricollego il tutto e come sorgente uso il mio ipod. Stavolta i fruscii sono minimi, il volume è basso, ma credo sia dovuto alla sorgente digitale, alzo e il balzo temporale nel passato è immediato, i miei Pink Floyd RI-suonano ancora come una volta, come quando ero piccolo e molto democraticamente mio fratello, 10 anni più grande di me mi faceva ascoltare la SUA Musica, non posso credere alle mie orecchie, fantastico!!
Da lì una sessione interminabile dei miei brani preferiti. Lo so perfettamente che sono dei pezzi modesti e non sono minimamente paragonabili ai mostri che recensite nei vostri articoli, ma credimi la differenza comunque la sento, eccome!. Passo alla prova cuffia e qui mi esalto veramente, continuo ad ascoltare e riascoltare il solito brano passando dall'amplificatore Philips all'Emerson, e quando ascolto il secondo sento i bassi che arrivano dritto al cuore, il suono non saprei definirlo...direi pieno, vero, ecco! Con un'anima, con i suoi fruscii di fondo, ma signori...
Perdonami il lungo post, tra l'altro di scarso interesse per la comunità, infatti non credo sia da pubblicare, più che altro era un ringraziamento che volevo rivolgere a te, che con i tuoi articoli e post mi hai acceso una piccola fiammella facendomi rivivere vecchie emozioni. Trasmettendo in me forse, l'inizio di una nuova passione. Questo fine settimana torno dai miei a recuperare il piatto, anche lui Emerson e cercherò di rimetterlo in sesto, non vedo l'ora di far rivivere ancora una volta il vinile originale di Easy Rider. Secondo te una "revisione" degli apparecchi conviene? Ci sarebbe un reale guadagno?
In questo momento mentre sto scrivendo questa mail, indosso le cuffie e gli Who urlano The real Me ed io con un sorriso ebete stampato sul volto, sentitamente ringrazio.
Con Stima,
Pierpaolo - E-mail: mopie (at) hotmail.it

LC
Caro Pierpaolo,
ho deciso di pubblicare questa tua perché trasuda letteralmente quel sano entusiasmo che è alla base di questa passione. Entusiasmo sano, di chi scopre con sorpresa che anche piccole cose possono suonare grandi, di chi è capace di emozionarsi con la Musica anche se non riprodotta in maniera eso. Bel messaggio, mi ha riportato alla mente tutte le volte che mi è capitato di sorprendermi ed entusiasmarmi per delle strane scoperte, tra le cianfrusaglie di un mercatino o di una cantina umida, o persino tra le anomalie di questo mercato, dove talvolta si possono trovare oggetti dal rapporto qualità/prezzo fuori da ogni senso logico.
Mi chiedi se sia conveniente revisionare questi vecchi componenti. Se funzionano, una revisione non è necessaria: basta pulire, disossidare, mettere ordine, tutte operazioni che puoi fare da te con un po' di pazienza. Certo, se invece questo lavoro di recupero dovesse costarti cifre importanti perché affidato ad altri...ti direi di lasciar perdere. Nel frattempo goditi la musica e divertiti!

Il freddo polare di questi giorni e gli insoliti (per questa latitudine) fiocchi di neve mi hanno imposto un giretto sulla mia personale giostra della memoria permettendomi di proporre un brano che appare citato anche nel celebre libro 1001 Songs You Must Hear Before You Die (1001 canzoni che devi sentire prima di morire) e che da oltre 20 anni porto nel cuore. Si tratta di Iceblink Luck dei Cocteau Twins, brano tratto dall'album Heaven or Las Vegas (per l'etichetta 4AD, 1990), un disco che credo di aver ascoltato centinaia e centinaia di volte. Si tratta del brano forse più facile del repertorio dei Cocteau Twins ma ciò non toglie che sia comunque permeato di quell'atmosfera magica e impalpabile che ha reso famose tutte le composizioni del trio scozzese. Che c'entrano il freddo e la neve? Be', l'iceblink è un fenomeno atmosferico che genera una luce bianca visibile all'orizzonte, causato dalla rifrazione della luce del sole sul ghiaccio.
Buon ascolto!
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