[ TNT | Redazione | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 7/7/2012 - 14/7/2012

Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
| Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM | I volumi della posta precedente

  1. Musica anni '80
  2. Problemi con Cairn e ascolto insoddisfacente
  3. Modifiche impianto a diciotto anni dalla nascita
  4. Antiskating e profilo stilo
  5. Dayton defunto
  6. Dac per musica anni 70
  7. Impianto...liquido con 2000 euro;
  8. Ricerca di un maggiore comfort
  9. Amplificazione per Duevel Bella Luna
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Musica anni '80
Ciao Lucio,
ho appena letto con piacere la tua "provocazione" sull'ultimo numero di TNT. Ultimamente, causa problematiche lavorative, non ho molto tempo per ascoltare musica col mio impianto. La poca che ascolto, la sento lavorando, tramite PC + DAC Music Streamer II + Mission Cyrus 1 + LS3/5a (strano "miscuglio arrangiato", ma ho sentito impianti "veri" suonare peggio :-)). Non so se a causa dell'ascolto distratto ma, proprio in quest'ultimo periodo, stavo riesumando certe cose anni 80 e, leggendo la tua
risposta, ho avuto un sobbalzo: da un paio di settimane stavo riflettendo proprio su quanto "non fossero poi male" certe cose.
I Duran Duran, ma anche gli Spandau Ballet o (salendo un po' più su nella teorica classifica dei "meno commerciali") i Simple Minds, suonavano musica tutt'altro che brutta, semplice e scontata. Non solo, erano strumentisti tutt'altro che scarsi: il bassista dei Duran era veramente "bravo" e Derek Forbes (bassista dei Simple Minds) era un vero "virtuoso", una sorta di fenomeno prestato al pop-rock. I suoi "giri" andrebbero studiati a scuola! :-)
In questo momento non ho proprio tempo ma, tra un paio di mesi, se tu sei d'accordo, mi piacerebbe mandarvi qualche recensione di alcuni dischi del periodo. Una sorta di "istruzioni per l'uso" per le nuove generazioni (spesso fuorviate da "santoni incompetenti e prevenuti"), scritte da chi quei periodi li ha vissuti sul serio e che magari, allora, pur preferendo ascoltare i Joy Division, ha apprezzato in pieno quella musica.
Carlo - E-mail: carlo.bergamini.mail (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
sono felice che la mia provocazione abbia trovato in te terreno fertile! Ho sempre paura a sbilanciarmi troppo coi suggerimenti musicali, memore delle noiosissime musiche che si sentono alle mostre HiFi, musiche spesso proposte dai visitatori audiofili. Ti confesso allora che tra Duran Duran e Spandau Ballet io preferivo nettamente questi ultimi, autori di dischi invero memorabili e raffinatissimi. La stessa recente carriera solista di Tony Hadley conferma la sostanza di questa band, assolutamente sottostimata all'epoca.
I Simple Minds già erano altra cosa e anzi erano ascoltati in prevalenza da chi veniva da un trascorso new wave più serio (Cure, Joy Division...). Personalmente, trovo che New Gold dream sia uno dei dischi più belli di tutta la storia del rock (e infatti il suggerimento musicale di questa settimana è...). Meno memorabili sono state le loro cose più recenti. Purtroppo la pessima produzione di Steve Lillywhite ha reso alcuni dei loro dischi quasi inascoltabili (Sparkle in the rain su tutti).
Proponi pure la tua idea di istruzioni per l'uso su questo tipo di musica alla nostra rivista partner Music on TNT, credo saranno ben lieti di pubblicarla.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Problemi con Cairn e ascolto insoddisfacente
Carissimo Lucio buongiorno, scusa il tono così fraterno ma ormai sei il mio consigliere "audio spirituale"!
Ti avevo già scritto in quanto non riuscivo a rientrare in possesso di un Cairn Fog 2 Easy Soft inviato alla casa madre in Francia nel giugno dello scorso anno per delle riparazioni. Bene, ti volevo aggiornare ovvero ad oggi no lettore riparato e no restituzione dell'importo di € 150,00 da me inviato a Monsieur Belot titolare della Cairn dietro sua richiesta per coprire spese di riparazione ed invio postale. Morale: non acquisterò più prodotti non regolarmente distribuiti in Italia o per i quali quanto meno sia garantito uno stabile servizio di assistenza.
Dati per persi quindi il lettore più i 150 euretti ora il mio impianto è così composto:

Suona in una piccola saletta dedicata ampiamente trattata per ottimizzazione (tappeto spesso, trappole, tende pesanti). Ascolto veramente di tutto a volumi anche non condominiali (casetta indipendente quindi nessun problema di vicinato). Ultimamente, non so perché, mi pare di sentire un certo impoverimento del segnale come se ci fosse un velo a coprire il suono, sembra tutto più smorto. Inoltre noto un certo sbilanciamento in favore delle frequenza più alte ed anche un po' di fatica d'ascolto. Ciò accade sia con il CD sia con l'Asus mentre con il vinile le cose ritornano al loro posto.
Ho pulito contatti, lente del lettore, insomma ho fatto la solita necessaria manutenzione ma non è cambiato nulla. Ovviamente non è cambiato l'arredamento quindi non imputerei responsabilità all'ambiente. Sarà il momento di ritoccare qualcosina? Cosa ne pensi? Potrebbe essere il North Star visto che con il piatto va tutto bene? Per eventuali cambi, preferibilmente sempre sull'usato, il budget purtroppo non è un granchè, diciamo € 500 più il ricavato della vendita degli eventuali pezzi superflui.
Attendo tue considerazioni e grazie infinite come sempre per il tempo che riesci a dedicarci.
Raffaello - E-mail: r.allegretti (at) simbroker.it

LC
Caro Raffaello,
mi spiace molto per la tua odissea, con conseguente danno economico certo non trascurabile, con il lettore CD Cairn. Proverei ad insistere un po' con il titolare dell'Azienda e, tanto per non sbagliare, gli invierei una lettera di messa in mora preparata da un avvocato. Puoi chiedere consiglio anche ai nostri legali, vedi
apposita sezione del sito. Capisco tutto, le difficoltà di un'Azienda, l'impossibilità di far fronte a un guasto e tutto il resto ma anche noi consumatori i soldi non li troviamo per strada ed è giusto insistere per riaverli indietro.
Per quanto riguarda invece il suono che è improvvisamente diventato opaco con il digitale ti confesso che mi suona tutto molto strano. Mi pare evidente che se il fenomeno si ripete con entrambe le sorgenti (PC e lettore CD), pur collegate allo stesso DAC, il problema è da ricercarsi o nel North Star, o nei cavi che collegano questo all'amplificatore o negli ingressi linea dell'amplificatore stesso. Proverei a utilizzarne degli altri, magari. E proverei anche a usare il lettore CD Meridian con il suo DAC interno, per vedere se cambia qualcosa. Prova anche a cambiare/invertire le spine nelle prese che alimentano le sorgenti digitali o a inserire un piccolo filtro di rete (tipo questo) a monte delle stesse.
Non mi è chiarissimo neppure il tipo di problema, perché parli di un velo sul suono riprodotto, di un qualcosa che suona smorto ma poi dici anche che prevalgono le frequenze medio-alte e si genera fatica d'ascolto. Difficilmente un velo sul segnale è compatibile con un aumento delle frequenze medio-alte! Questo, almeno, è ciò che suggerirebbe un'interpretazione largamente condivisa della terminologia da te utilizzata.
Prima di operare una qualunque sostituzione, farei le prove di cui sopra. Eventualmente sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Modifiche impianto a diciotto anni dalla nascita
Gentilissimo Lucio,
Più di dieci anni sono passati dal mio primo incontro con TNT Audio e vedo che ancora oggi resta un'eccezionale fonte di informazioni e suggerimenti. Grazie mille. Davvero.
Premetto una breve descrizione dell'impianto e del locale che lo ospita.
Ho due amplificatori (un Sonus Faber Quid e un Trends TA 10.1) abbinati a un unico lettore CD-DVD (Oppo DV980H) e a un'unica coppia di diffusori (Linn Index Stuart Auld). I diffusori sono posizionati su due sgabelli agli angoli della parete "lunga" di un soggiorno 4,50 m x 4.20 m (altezza 2.90 m), distanziati circa 50 cm dal fondo. Sulla stessa parete sta una grande libreria, su quella opposta il divano per l'ascolto, oltre a un mobile porta CD; in mezzo al locale, di fronte al divano due poltrone. Le due pareti laterali sono molto diverse: la superficie di una è quasi completamente vetrata (finestrone + porta finestra), metà della superifcie dell'altra è invece costituita da una grande apertura sul corridoio (la parte rimanente è occupata da un pianoforte verticale). Pavimento in legno di ciliegio coperto da kilim nell'area di conversazione. Niente tende.
Con il TA10.1 quello che mi piace è la precisione e il dettaglio; mentre con il Quid mi sembra che il suono sia più caldo e avvolgente. Quello che mi sembra manchi un po' a tutti e due (ma forse di più al Quid) è la una scena sonora tridimensionale più coinvolgente (mentre scrivo mi rendo conto che non so neppure se uso le parole giuste per rendere l'idea...).
Da un po' faccio funzionare il solo Quid perché mi permette di selezionare sorgenti diverse (radio, decoder...) senza dover staccare/attaccare ogni volta cavi e cavetti. Ma la cosa mi dispiace un (bel) po'...
Ho letto che per il TA 10.1 il selettore TCC TC-716 può costituire una valida soluzione per poter selezionare sorgenti diverse senza rinunciare alla qualità del suono dell'amplificatore. Non penso sia una scelta che mi possa riguardare il T-Preamp TCC TC-754 perché non ho il giradischi... Ho inteso bene o no?
Ho letto che, invece, sconsigli l'uso di switch del tipo TCC-TC-616 per poter utilizzare i due amplificatori senza dover ogni volta riposizionare tutti i cavi (sia di potenza che di segnale). Ho capito correttamente? Se sì, perché lo "switch" che consente di selezionare sorgenti diverse è visto bene, mentre quello che prende il segnale (di potenza?) da uno degli amplificatori e lo invia alle casse, rovina il segnale medesimo?
Un'ultima questione: da qualche anno (in particolare da quando ho cambiato casa e quindi "sala d'ascolto") mi sono convinto che al mio impianto farebbe molto bene cambiare i diffusori (le Linn per la verità mi sono risultate un po' antipatiche a pochi mesi dall'acquisto - e parliamo di 18 anni fa). Mi sarei starei orientando su diffusori più voluminosi, magari da pavimento, anche per rendere più "avvolgente" e con un migliore soundstage la musica pilotata dal TA 10.1. Mi sbaglio? Hai dei suggerimenti al proposito? Spero proprio di sì...
Ringrazio te e tutti i collaboratori di TNT per le informazioni e l'aiuto di tutti questi anni.
Lorenzo - E-mail: lorenzobonfatti (at) teletu.it

LC
Caro Lorenzo,
le Linn Index non sono certo nate con lo scopo di ricreare un'immagine tridimensionale credibile! Progettate per funzionare molto vicine alla parete posteriore, rinuciavano perciò al soundstage tridimensionale (ossia l'illusione di avere un palcoscenico di fronte a noi, davanti, in mezzo e dietro ai dffusori). Anche in gamma bassa avevano i loro limiti...il suono infatti era velocissimo e molto preciso, ma certo non avvolgente come mi pare lo desideri tu. Potresti, in effetti, pensare a qualche diffusore da pavimento, più moderno e generoso. Se a pilotare i nuovi diffusori sarà il Trends Audio devi fare attenzione a non scegliere qualcosa di sensibilità medio-bassa. Già le Index sono al di sotto del minimo sindacale, secondo me. Se la pressione sonora generata dall'abbinamento Trends + Linn Index ti dovesse bastare, allora forse sono io che mi sto ponendo un falso problema.
Che fare coi due amplificatori: hai mai pensato di usare la sezione pre del Quid con lo stadio finale del Trends? È un'idea tutt'altro che da scartare: metti il volume del Trends al massimo (o escludi del tutto il potenziometro) e regoli ingressi e volume dal Quid. Per fare questo è sufficiente levare i ponticelli nel retro del Quid, quelli che collegano la sezione pre con la sezione finale. Con il pre out vai a collegarti all'ingresso linea del Trends. In questo modo non hai bisogno di acquistare improbabili scatolotti per selezionare gli ingressi, la sezione pre del Quid non era malvagia, infatti!
Potrebbe anche essere che il suono ne guadagni in termini di trasparenza.
In generale, così rispondo all'altra tua domanda, sono contrario agli switch, sia di segnale che di potenza...però risolvono tanti problemi e alla fine bisogna, qualche volta, fare di necessità virtù.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Antiskating e profilo stilo
Salve,
ho bisogno di alcuni consigli; ho appena acquistato un vinile senza incisioni completamente liscio, per settare l'antiskating, ma ho notato che non c'è un valore ben preciso che fa rimanere fermo il braccio del giradischi in tutti i punti del vinile, mi spiego meglio, ad un valore del dischetto graduato dell'antiskating, ad esempio 2, la testina tende a scivolare verso l'interno del disco (forza centripeta) quando la posiziono all'inizio del disco, mentre se sposto il braccio verso l'interno del disco, cioè verso la fine, la testina tira verso l'esterno (forza centrifuga).
Mi chiedevo se è un problema del giradischi anche se è nuovo e tenuto perfettamente, non ha mai avuto incidenti, oppure è normale. Un altro consiglio: avrei intenzione di acquistare una puntina dell'Audiotechnica precisamente il modello AT440MLA con puntina micro linear e sono un po' indeciso poichè avendo una forma ellittica particolare, mi preoccupo per l'usura e la durata dei miei vinili.
Attualmente posseggo una puntina Stanton Trackmaster di forma sferica.
Grazie,
Saluti
Giuseppe - E-mail: giuseppe.cavallaro (at) tin.it

LC
Caro Giuseppe,
hai controllato che il piatto del giradischi sia perfettamente in bolla? Se non lo fosse sarebbe normale che il braccio tiri da una parte all'inizio del solco e tiri dall'altra verso la fine, magari la sbilanciatura del piatto, in una certa posizione del braccio, vince la forza dell'antiskating. Inoltre, il metodo del disco liscio può andar bene, ma non è perfetto, perché bilancia il braccio su una superficie che non ha solchi. Il semplice fatto che la puntina sia obbligata a stare dentro un solco, invece, cambia non poco le cose. L'ideale è un disco test (tipo
questo)...ma senza farne una malattia, però! C'è chi crede che la correzione dell'antiskating sia addirittura dannosa.
Per quanto riguarda la domanda relativa alla forma della puntina, più questa segue meglio il solco e meno questo si consuma. Negli anni sono stati realizzati tagli via via sempre più sofisticati proprio con questo intento. Il taglio sferico è quello base, diciamo così, già quello ellittico è più preciso e via via tutti gli altri. Il taglio del diamante di quella testina AudioTechnica che desideri acquistare fa certamente meno danni ai solchi del taglio sferico della tua Stanton attuale, che è nata per scopi decisamente diversi (uso DJ e quindi scratch!).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dayton defunto
Carissimo Direttore,
Complimenti per la sua rivista online sempre aggiornata e zeppa di buoni consigli, con i quali sono sicuramente diventato un audiofilo felice. Come avrà ben notato le scrivo spesso, ma questa volta per dalre una brutta notizia: Il Dayton DTA 100A mi ha lasciato!!!!!
Improvvisamente mentre sentivo musica ha smesso di funzionare. Ho provato a farlo riparare ma il mio riparatore mi ha detto che si deve cambiare tutta la scheda perchè è troppo piccola per tentare qualcosa. Sul sito part express al momento non è disponibile. Avrei quindi optato per ricomprare qualcosa di buono in classe T poichè ero entusiasta del suono del Dayton e ho trovato online da Playstereo il Pop Pulse basato sul chip 2070 e il Topping basato sul 2022, inoltre su ebay anche un S.M.S.L. non so con quale chip. Non vorrei, al solito come fanno in molti, dirle di scegliere per me, ma visto che non ho come ascoltare questi ampli che consiglio può darmi in merito? Meglio il 2050, 2022, 2070? Suonano tutti come il Dayton? Naturalmente preferirei non acquistare in Cina ma in italia e preferisco avere almeno 30 watt rms su 8 ohm.
La ringrazio moltissimo per i chiarimenti che vorrà darmi prima di acquistare. Inoltre vorrei chiederle se lei conosce qualcuno in grado di riparare il Dayton. Il difetto è un sibilo al posto della musica. Mi rendo conto solo ora di averle fatto troppe domande ma dopo aver provato la classe t non si può più tornare indietro.
Grazie sempre per tutto quello che mi ha insegnato fino ad ora e tutti i buoni consigli che mi ha dato per ascoltare buona musica.
Stefano - E-mail: ste.gre (at) tin.it

LC
Caro Stefano,
non so chi possa metter mano sul Dayton impazzito, un tecnico qualunque capace di lavorare su saldature SMD dovrebbe essere in grado di ripararlo. Purtroppo non so darti un'indicazione precisa, ma magari qualcuno che legge di questa tua necessità potrà darti una mano, direttamente o fornendo un indirizzo di qualcuno che possa aiutarti. L'importante è che la riparazione non superi il costo dell'amplificatore stesso! Con componenti economici come questi talvolta acquistare nuovo è più economico che tentare di riparare.
Per la sostituzione del tuo Dayton, ed eventuale corrispondente upgrade, visto che il suo suono mi pare ti sia piaciuto molto, io non correrei rischi e prenderei qualcosa ancora con il 2050, come i Virtue Audio, ad esempio, che non dovresti faticare troppo a reperire anche usati. Sono realizzati meglio del Dayton e, realisticamente, sono più raffinati, utilizzando componentistica e layout di ben altro livello. I Virtue sono regolarmente distribuiti in Italia e si trovano, ad esempio, su Playstereo.com. Certo, costano un bel po' di più delle alternative che avresti individuato tu, ma offrono maggiori garanzie. Se proprio il budget deve restare basso...prendi un altro Dayton! Ora è disponibile in Italia nella catena dei negozi (fisici!)
GBC al prezzo di 129 euro (l'immagine sotto è una scansione dell'ultimo loro volantino). Non c'è dunque più bisogno di acquistare all'estero e imbarcarsi in complicate operazioni online.

[Dayton DTA100A]
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dac per musica anni 70
Ciao Lucio, un salutissimo ancora a te e TNT Audio dagli USA! Ti disturbo per chiederti un parere, questa volta, sulla scelta di un DAC, adatto, per così dire, alla musica anni 70, specie quella dei bei complessi Italiani melodici, tipo I Pooh, Cugini di Campagna, Baglioni, Orme, etc . (Eh, che ci vuoi fare, talvolta anche a me prende un po' di nostalgia...)
Dunque il mio impianto, nella fase attuale, è così composto:

Ebbene, i problemi sono cominciati con l' inserimento del Gen Va, (tiratomi dietro da un venditore del luogo in quanto sembrava rotto... ma era la strana presa per il cavo ottico ATT...) infatti, questo Dac, per quanto datato, suona benissinimo, mooolto dettagliato e dinamico, e va bene per sinfonica, trance, rock moderno e simili sonorità che sono piene, complesse e che possono beneficiare dell' alta risoluzione di quella massa di ferraglia sopra... Recentemente, però, ho avuto una delusione ascoltando varii CD di musica anni 70, tipificati, per esempio dalla dolcissima e famosa canzone "Innamorata", dei mai dimenticati Cugini di Campagna (e neanche dimenticati i balli lenti al suono di questa canzone con la ragazzina di turno..).
Ebbene questa canzone suona malissimo, c'è troppa separazione fra i suoni, troppa analisi, la dolcezza è sparita, e non ispira certo le stesse sensazioni di molti anni fa, anche se era stata suonata sugli stereo alquanto "scacini" dei tempi.. ( va beh, anche il livello di testosterone non è lo stesso..) Effettivamente suona meglio su sistemi pù semplici, anche semplicissimi.. Lo stesso si ripete su variio CD di musica di quei tempi.
Ebbene, per risolvere questo nostalgico problema, ho pensato di procurarmi un DAC alternativo, che meglio possa interpretare la musica di quei tempi, certamente più semplice e lineare, non creata in studio su mixer a 48 e più traccie.. E qui casca l' asino, che DAC scegliere? Io pensavo a qualche macchina che privilegi la musicalità (forse leggermente eufonica (mi sorprendo a scrivere questo..) che in qualche modo riempia i vuoti nella musica, e ricrei l' atmosfera di quei tempi. Penserei ad Arcam o anche Wadia.
O forse uno di quegli strani DAC cinesi a valvole che si vedono in giro? E qui, Lucio, potresti essermi d'aiuto, infatti sono certo che tu sia molto più familiare di me sui varii DAC e relative filosofie di suono, e quindi potresti darmi qualche spunto per procedere nella ricerca di qualcosa di appropriato.. budget per questo DAC secondario, dai 200 ai 1000$.

Ciao Lucio, solo una breve nota per dirti che dopo aver fatto ulteriori prove per capire le cause della mia insoddisfazione ho concluso il seguente:

  1. Il CD che ho fa proprio schifo, inciso malissimo e pieno di sibilanti; il tutto magnificato dal carattere analitico ed impietoso del sistema sopradescritto. Cercherò di procurarmi un vecchio disco..
  2. Dopo ulteriori ascolti penso proprio che questi sistemi e DAC ultra dettagliati mal si adattano alla musica anni 70, più semplice e pensata per suonare da dischi attraverso puntine che non erano certo dettagliatissime.
  3. Il CD che ho suona più soddisfacentemente su di un vecchio CD Denon 1560 con gli operazionali di uscita sostituiti con gli OPA 2134, conosciuti come abbastanza mordidi ed eufonici, più che come dettagliati
Quindi può essere vero che un DAC un po' più eufonico aiuti a ricreare le atmosfere dei tempi andati su sistemi moderni...
Che ne dici??
Saluti,
Antonio - E-mail: moronia.geo (at) yahoo.com

LC
Caro Antonio,
quanti brutti scherzi gioca la memoria audio!!! Come puoi pensare di ricordare esattamente come suonavano quei dischi? Te lo dico io come suonavano: MALE, anzi MALISSIMO! Però, per quanto sgrauso potesse essere l'impianto, suonavano certamente meglio del registratore mono a cassette o della radiolina a transistor che erano dotazioni comuni di tutti. Ecco il segreto di quella magia! È chiaro che fatti suonare oggi su un vero impianto HiFi (e il tuo è di ottima qualità) si rivelano per quel che erano: delle pessime incisioni! Maldestramente trasferite su CD, poi, hanno soltanto potuto peggiorare!
Non c'è un sistema che possa rimediare a tanto disastro, puoi solo cercare - se davvero ne valesse la pena - di limitare i danni. Personalmente, non acquisterei un componente HiFi con il solo scopo di equalizzare in maniera piacevole dei brutti dischi. Forse, dico forse, mi affiderei più prosaicamente a un equalizzatore. Disastro per disastro, almeno la cura la facciamo per bene! Da cavallo!
Se l'idea dell'equalizzatore non ti convincesse, potresti cercare un vecchio DAC come l'Arcam Black Box, probabilmente ha proprio il suono che cerchi, ma non aspettarti miracoli: l'equalizzatore, con minor spesa, potrà fare molto, molto di più. E magari persino un espansore di dinamica, sempre di quegli anni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto...liquido con 2000 euro;
Buona sera Lucio,
come ti anticipai nella mail del 30 aprile (spero l'abbia ricevuta, purtroppo gmail non consente la conferma di lettura), ho cominciato a darmi da fare per costruire il mio primo impiantino, e sono qui a riferirti le mie prime esperienze (spero che queste possano essere utili anche a qualche altro novizio, in ogni caso taglia pure ciò che è privo di interesse, anche tutto...).
Cercherò di essere informativo, stavolta, per non rubarti tempo prezioso, e passo subito ad introdurti cosa cerco. Impianto possibile: ho pensato di crearmi una catena...liquida intorno ai 2000 euro, però che non mi costringa ad accendere il laptop anche quando sono a casa e mi rilasso. Per i diffusori avevo pensato alle ultime che hai recensito, cioè Cabasse, Aliante Nova e Duevel Planets, per la sorgente a qualcosa che abbia almeno una porta usb su cui applicare un HDD (usb o LAN) o una usb pen (no pc!). A seconda del costo della sorgente, pensavo di rientrare nel budget con un amplificatore in classe D (dal top di Virtue fino al Dayton, dipende dal costo della sorgente). Ambiente: mansarda di circa 20 mq con forti spiovenze. Requisito irrinunciabile: Fatica d'ascolto minore di un epsilon piccolo a piacere :-)
I music server blasonati costano un botto (tranne il TNT-Liquid, ma il WAF? Mi sa che non sono così bravo col bricolage...), quindi ho optato per semplici player di rete e cd player dotati di ingresso USB per dischi esterni, quali: Rotel RDG-1520, Marantz 7004, NAD C446, Denon DNP-720AE, cambridge np30, Arcam ms250, cambridge Azur751, Oppo 93, Oppo 95, NAD C565BEE (ma ha un limite stringente sul numero di directory che non mi piace) ...(suggerimenti per altre soluzioni?)
Ok, ora passo a descrivervi le mie prime esperienze di ascolto da novellino. Prima di cominciare voglio sottolineare la cortesia, la disponibilità e la professionalità di coloro che mi hanno accolto. Non è una banalità: sanno che opererò comunque una scelta tra loro, alla fine, e mi hanno reso un utile servizio. Il minimo che si debba fare è ringraziare, ritengo.
Ascolto 1) Bergamo, Mondo Audio: ascolto delle Duevel Planets.
Luca Righetti mi ha accolto nell'elegante salotto di casa sua, attrezzato di tutto punto per l'ascolto, di domenica sera. Ho ascoltato le Duevel con la seguente configurazione: pre e finale VAC Renaissance MKIII e Phi300.1, cavi NBS. Alla fine dell'ascolto gli ho bonariamente contestato che il resto della catena era troppo al di là dei difusori, e lui mi ha ribattuto: "Se ti è piaciuto, almeno sei sicuro che le casse non hanno fatto da collo di bottiglia entro le tue percezioni, no?". Come dargli torto?
Premetto che è stato il mio primo ascolto, quindi sicuramente devastante, e forse per questo non confrontabile con i successivi. L'impressione che ho avuto con tutti i brani è stata di estremo realismo di voci e strumenti, apparentemente senza alcuna difficoltà su tutte le frequenze. I vocalist sempre un po' in avanti rispetto agli strumenti.
In tutti i casi non sono riuscito, non so se perché non sono in grado, o perchè le registrazioni non lo consentono, a vedere un palcoscenico veramente 3d. Il massimo è stata in alcuni casi una certa separazione sul piano orizzontale, se riesco a spiegarmi correttamente. Però mi sono goduto un'ora buona di ottima musica, anche approfittando un poco della cortesia del mio ospite.
Ascolto 2) 3D AUDIO di Daniele Zannetti.
Sono andato per il 7004, purtroppo ci sono state difficoltà di configurazione (era appena arrivato, quindi bisognava studiare la config. di rete, piuttosto complessa). Ho, in ogni caso, goduto di un'eccellente mezz'ora di musica fantastica nella sala grande di ascolto (impianto con prezzi da macchina di lusso!), poi mi hanno portato nella piccola per ascoltare un impianto conforme al mio budget (anche se non dotato di porte usb o lan). Mia moglie, che era con me, si è spostata a malincuore dopo aver ascoltato un gira che costa più del cucinotto di casa mia.
secondo impianto ascoltato:

Premetto che la coppia Onix (splendida anche esteticamente) era in cima alla mia lista di candidati quando non avevo ancora optato per una soluzione liquida. In generale mi è piaciuto di più sulle medio-alte che sulle basse frequenze. In particolare il piano in basso risultava come ovattato e, alzando il volume, sembrava "fuori controllo", non mi so spiegare meglio. Io ho imputato il limite ai diffusori, visto che le due elettroniche hanno avuto ottime valutazioni da più parti. Daniele Zannetti sembra invece convinto che la causa sia il tappeto su cui poggiavano i diffusori. Dopo ho pensato che forse qualcosa poteva essere stato non rodato a sufficienza, non so.
Anche qui, stesse impressioni dell'ascolto precedente i linea di massima, e in più il difetto menzionato e una capacità ancora leggermente inferiore di distinguere le posizioni dei vari strumenti. Forse il suono era meno...limpido, non so dirlo meglio. Credo che la differenza (ovvia) di prezzo tra le elettroniche abbia giocato, comunque, un ruolo decisivo.
Quello che mi ha dato più pena, cosa che a Bergamo non è successa, i miei cd saltavano continuamente. O il cd10 è particolarmente sensibile ai graffi già presenti, oppure ho distrutto i miei cd nella trasferta in Lombardia con un raccoglitore poco adeguato (sto ancora piangendo). In ogni caso, sto rippando i cd con EAC così da eliminare almeno le interruzioni con una più efficace correzione degli errori, e pare funzioni.
Per questo mi sento di raccomandare a quei pochi incauti che come me intendessero fare gli ascolti: andateci con i cd nelle custodie originali (o almeno proteggeteli a dovere)! Altrimenti potreste pentirvene come me.
Penso che cercherò ancora una soluzione liquida, ma l'a55, se opportunamente scontato, potrebbe entrare nella catena col vantaggio di avere il phono integrato (richiesta di mio padre). è probabile che tornerò da Daniele ad ascoltare l'Onix o altra soluzione equivalente con un gira entry level il più possibile (ho solo una collezione di una trentina di vecchi vinili non so quanto bene conservati, ma che a mio padre piacerebbe ascoltare), ma gli chiederò di inserire diffusori di più alta gamma che ho visto in sala (anche se fuori budget), così sarò sicuro di non avere colli di bottiglia a valle delle elettroniche.
Ti scriverò ancora delle mie impressioni sui prossimi ascolti, se ritieni che si utile e se posso disturbarti ancora.

Oggi vorrei scriverti del mio terzo ascolto:
Ascolto 3): Sorgente liquida di rete Marantz 7004.
Prima di tutto, dovendo ascoltare in...liquido, mi sono portato gli stessi album della volta scorsa rippati con EAC, come da te consigliato. Ho aggiunto qualche album in più rispetto alle volte precedenti.
Grazie infinite al negoziante, disponibilissimo in occasione di tutte le richieste di chiarimento che gli ho fatto. Si è messo a mia disposizione con professionalità e cortesia. Catena audio ascoltata con il 7004: pre+ finale audio research (LS17 HD e VT60) e diffusori Wilson Audio Sophia. L'ascolto si è sviluppato come segue:
-NOA: chitarra molto chiara, stranamente la voce femminile un poco...col freno a mano, per quanto alzassi il volume, ma chiara. Strumenti più realistici del sistema Onix+I.L. ma meno coinvolgente, forse più freddo.
-Money for nothing: buoni dinamica e palcoscenico, anche qui però mi sembrava appiattito di fronte a me, nonostante strumenti e vocalist si riuscissero a percepire distanziati, da destra a sinistra.
-Einaudi, Divenire: la dinamica buona ma non come mi aspettavo: anche qui ho dovuto alzare parecchio il volume per sentirmi più coinvolto.
-Elisa: solito album che mi porto dietro, qui la resa è stata un poco migliore che con la coppia Onix.
-Biondi: voce chiara, strumenti nitidi. (salvo gli aspetti sotto riportati)
-Chailly/Bollani: bel piano, l'orchestra c'era tutta, ma sempre un po' arretrata.
-Bobo Rondelli, quando non ci sei: bello corposo, voce chiara e bella resa degli strumenti. un poco più caldo degli altri album ascoltati.
Metheny, The Bat: strumenti nitidi ma un poco freddi.
Ho riscontrato due aspetti per me un poco penalizzanti:

  1. Avevo la sensazione che il punto d'ascolto fosse più avanti di me, e tendevo a spostarmi in avanti per sentirmi più...coinvolto. Il negoziante mi ha cortesemente aiutato a spostare il divano in modo da trovare una posizione (per me) ottimale, e anche se un poco ridotto, l'effetto è rimasto.
  2. A questo si aggiunge una sensazione, come dire, di...lieve freddezza, nonostante il valvolare presente nella catena. Strano a dirsi, più della coppia Onix + Indiana line.
Questi due aspetti, combinati (e presenti in diversa intensità a seconda del tipo di musica) mi hanno dato una sensazione di...ascolto non in prima fila, come se fossi in teatro in un posto più arretrato; se mi consenti una immagine di fantasia, è come se la catena audio suonasse per il proprio piacere, incurante e disinteressata del fatto che ci fossi io ad ascoltare :-)
Diciamo che non mi sentivo come in una stanza piena di musica, non mi sentivo parte dello show, sembrava sempre un poco distante da me. Il problema è che non so se se dipenda dall'ambiente o da altro, ma l'ambiente è simile a quello che ho trovato anche negli altri ascolti: tanti diffusori ed elettroniche addossati alle pareti ed elettroniche in uso tra i due diffusori. Forse il motivo potrebbe essere che magari non è stato rodato? Non so proprio.
L'impressione generale, più o meno generalizzata su tutti i brani posso riassumerla nei seguenti punti:
  1. Strumenti molto realistici, molto più che con le Indiana Line e la coppia di Onix, forse un poco meno della catena ascoltata con le Duevel. Stavolta il piano era nitidissimo, si sentivano chiare tutte le frequenze, e sono riuscito persino a distinguere le note del piano nel fracasso di Going Under degli Evanescence (mi piace molto ma la registrazione non è eccelsa, anche se migliore di Labirynth di Elisa, altro mio pezzo favorito).
  2. Palcoscenico ampio, da destra a sinistra, ovviamente più con alcuni brani che con altri, però come...schiacciato sull'orizzonte, se riesco a spiegare cosa intendo.
  3. esecuzione più fredda, nel senso che ho provato a spiegare prima.
  4. Punto d'ascolto sempre proiettato in avanti, come se io non fossi in prima fila.
Questo è tutto. Non so quando farò il prossimo ascolto, ma cercherò di seguire il tuo consiglio di comprare al più presto qualcosa. A settembre acquisterò meglio che posso, e spero di continuare ad essere un audiofilo felice :-)
Sempre con stima, tuo
Luca - E-mail: luca.muro (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
ottimo e...strabordante, direi! Il segreto per far sì che gli altri ci ascoltino (o ci leggano) è...LA SINTESI!!!
Pertanto, a lettera fiume, risposta sintetica ;-)
Mi è parso di capire che il sistema con le
Duevel Planets ti sia piaciuto molto. Bene, con elettroniche di livello più basso non suoneranno così, ma l'impostazione generale resterebbe la stessa e, in più, i diffusori potranno crescere con la qualità del resto dell'impianto. D'altra parte con 2000 € non è che puoi pretendere la Luna...per questo motivo fai attenzione a non fissarti troppo con gli ascolti di impianti molto costosi, il rischio è che poi il tutto ti sembri troppo un...accontentarsi, e NON DEVE essere così. Il tuo primo impianto ti deve emozionare, pur restando ben conscio del fatto che esista di molto meglio!
Per la sorgente liquida purtroppo non so consigliarti sebbene un PC, che certamente possiedi già, affiancato ad un DAC USB di qualità possono già fare molto. E ti consentono di risparmiare un po', visto che parte della sorgente (il computer) la possiedi già.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ricerca di un maggiore comfort
Caro Direttore Lucio,
Un saluto dalla ancora fresca e piovosa estate parigina.
Dopo qualche anno di onorato servizio, il mio trittico Trends Audio 10.1 + lettore Oppo 980 + Triangle Heliades (torri 3 vie entry-level per la marca) comincia a dare qualche segno di decadenza. Il lettore fa qualche volta le bizze in lettura video (dvd, non divx), ma questo problema lo risolverò facilmente rimpiazzandolo seguendo i numerosi consigli su TNT.
L'accoppiata Trends Audio-Triangle, invece, mi soddisfa ancora pienamente dal punto di vista sonoro (inoltre, grazie alla sensibilità dei diffusori, nessun problema a far tremare anche i muri coi pochi watt disponibili, se necessario). Il problema è che la mancanza di ingressi e di telecomando del Trends ci ha un po' esasperato - me e la mia compagna - per i motivi che puoi facilmente immaginare: basti citare la necessità di aggiungere un selettore di ingressi con ulteriori cavi, bottoni da premere, etc.
Ho letto spesso su TNT dei riferimenti a due integrati di notissime marche commerciali (Denon PMA510AE e Onkyo A9155 o loro versioni più recenti) e vorrei il tuo parere su un'eventuale acquisto per sostituire il Trends. Non voglio impegnare un budget notevole, perchè la situazione logistica dell'impianto e della stanza è quella che è e non è modificabile per il momento; e perchè comunque, dal punto di vista dell'ascolto, la qualità che ho attualmente mi soddisfa appieno: quindi diciamo idealmente 2-300 euro di budget.
Tuttavia, non vorrei nemmeno tornare indietro dal punto di vista qualitativo, perchè come ti dicevo il suono del Trends mi piace e trovo si abbini bene ai diffusori francesi.
La domanda che ti pongo è: con il Denon o l'Onkyo, che rispondono pienamente al budget ed a un maggiore confort di utilizzo, rimpiangerei la qualità del Trends?
Considera che ho avuto sia un Denon che un Onkyo integrati negli anni '90 (con loudness, bass, treble, etc.) e devo ammettere che non c'era paragone con il Trends: il quale Trends mi ha fatto scoprire un nuovo mondo acustico e nuovi piaceri dell'ascolto. In quest'ultimo caso, per non tornare indietro, avresti qualche altra soluzione da consigliarmi?
Avevo pensato a un Nuforce, ma mi sembra che non abbiano nulla in questa fascia di prezzo...
Altre idee?
Ti ringrazio come sempre per la disponibilità e di nuovo un saluto da
Fabrizio - E-mail: faticadisisifo (at) gmail.com

LC
Caro Fabrizio,
il tuo Oppo magari ha solo necessità di una pulizia della lente del laser o di una ritaratura del sistema di lettura! Proverei prima a sistemarlo e regolarlo per bene, anziché pensare subito a una sostituzione,
Per quanto riguarda la sostituzione del Trends Audio con un altro apparecchio che sia più flessibile e comodo, parimenti economico e ben suonante...mi metti un po' in difficoltà, perché certamente la qualità audio del piccolino non la puoi ritrovare in un integrato con decine di features in più e che costa sostanzialmente una cifra analoga. Se fosse così semplice...non si venderebbe più un solo Trends Audio (o apparecchio simile). Quindi: o alzi il budget o abbassi le pretese musicali. La soluzione ideale potrebbe essere l'integrato NuForce, ma anche nel mercato dell'usato non o si trova per le cifre alle quali stavi pensando tu...
A poco meno di 500 € trovi l'Onkyo A-5VL, che è un Classe D da 60 watt per canale, ma non ho ancora avuto occasione di ascoltarlo, quindi non posso pronunciarmi circa la sua qualità sonora.
Per una cifra leggermente superiore a quella del Trends (circa 200 € compresa la spedizione), e spostandoci su prodotti di provenienza cinese, c'è l'interessante
Fanmusic DT-2050 basato sul 2050 (lo stesso chip del Dayton) e che offre maggiore potenza, il telecomando, due ingressi linea, un ingresso USB e un'uscita cuffia. Se dovesse bastarti questo tipo di flessibilità potresti prenderlo in seria considerazione.
L'ultima alternatva che mi viene in mente è un preamplificatore linea dotato di telecomando, da cercare nel mercato dell'usato. Non dovrebbe essere difficile trovare qualcosa per le cifre delle quali stiamo parlando. Nel nuovo, valuta con attenzione il piccolo preamplificatore Pro-Ject PRE BOX SE (4 ingressi + telecomando, piccolo ingombro, per meno di 300 €).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazione per Duevel Bella Luna
Ciao Lucio,
è un po' che non ti disturbo concentrandomi sui frequentatori del forum ho quasi raggiunto il nirvana audio, almeno, spero, per un bel po', grazie anche alle tue consulenze, alle tue recensioni, a TNT e al forum.
Ora però sono in un periodo di confusione ed ho bisogno della tua saggezza L'impianto è così composto:

Come vedi sono alla ricerca di un finale dopo aver venduto klipsch rf82 e virtue audio one.2 che il compratore ha voluto insieme ed io ho accettato per non perdere la vendita. Leggendo recensioni su TNT e su altri siti e forum tutti consigliano un amplificatore "raffinato e neutro" di una certa potenza o un valvolare con pochi W ma buoni. Ma non c'è contraddizione in questi consigli? Le valvole tutto sono meno che neutre o almeno così ho sempre capito. Comunque escludendo, nel mio caso, le valvole secondo te che tipo di finale devo cercare? Cioè non mi è ben chiaro cosa si intende per "raffinato e neutro" insomma potresti consigliarmi qualche marchio con quelle determinate caratteristiche? Almeno avrei un sentiero da seguire con calma e scegliere bene.
Grazie da un quasi audiofilo felice
Tanta felicità
Ciao,
Gabriele - E-mail: gabpepe (at) libero.it

LC
Caro Gabriele,
la mia sensazione, perdonami se mi permetto, da ciò che mi hai scritto altre volte e dalle tue incursioni sul nostro forum, è che tu audiofilo felice non lo sarai mai. Troppo inquieto, sempre con mille dubbi, decine di idee e di progetti, acquisti e rivendite...no, credo proprio che quel nirvana tanto agognato resterà per te una pia illusione.
Ciò premesso, non starei troppo a sentire chi ti dice che caratteristiche debba avere l'amplificazione per le tue Duevel...mi limiterei ad ascoltare personalmente qualche soluzione, perché alla fine il sistema deve piacere a te e non agli esperti dei forum o delle riviste. Possiedi già un ottimo impianto, sono sicuro che tu sia in grado, da solo, di individuare il suono più adatto alla tua situazione.
Visto che credevo ti piacesse la tua amplificazione precedente (il Virtue) eviterei di allontanarmi troppo da quelle caratteristiche, magari andando a cercare dei finali in Classe D (es. NuForce, BelCanto...) che possano essere persino più precisi e trasparenti del Virtue. In ogni caso non scartare altre soluzioni, e prendi in seria considerazione solo apparecchi che tu possa ascoltare a casa tua coi tuoi diffusori. Questo forse restringerà molto la rosa dei candidati, ma stiamo parlando di un acquisto importante per dei diffusori particolari, non acquisterei nulla se non riuscissi a valutare bene all'interno del mio impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Direttore,
ho fatto tutto ciò che Lei mi ha suggerito (
Rubrica della Posta Vol. nr. 616) perciò dopo un'accurata pulitura interna dell'ampli e (con l'occasione) la sostituzione del cavo di alimentazione con il sorprendente autocostruito TNT Merlino, tutto è tornato a funzionare molto, molto, meglio e perfettamente. Non ho parole per ringraziarLa adeguatamente.
Cordialissimi saluti.
Saverio - E-mail: emmesse49 (at) hotmail.it

LC
Caro Saverio,
sono contento che grazie ai miei suggerimenti l'impianto sia rinato a costo zero. Accade abbastanza spesso di sentire di appassionati che, in presenza di un problema dovuto al naturale invecchiamento dei componenti (parlo di ossido etc.) pensano immediatamente alla sostituzione. Consiglio sempre di eseguire una normale manutenzione dei contatti (interni ed esterni) e una verifica del buon funzionamento dei collegamenti, prima di metter mano al portafoglio...nella maggior parte dei casi i problemi si risolvono a costo zero e contemporaneamente si impara qualcosa che può sempre tornare utile.
Non è facile che un apparecchio HiFi si guasti o all'improvviso cominci a suonare peggio. O si ammutolisce o continua a funzionare. Quando il suono si degrada, ed è un fenomeno molto graduale in genere, nella maggior parte dei casi è un problema di contatti ossidati. Ecco perché si consiglia, di tanto in tanto, di staccare e reinserire più volte di cavi di collegamento su tutti i componenti e sui diffusori. La semplice azione meccanica elimina buona parte dell'ossido accumulatosi nel tempo. Falla diventare una pratica periodica per allungare la vita del tuo impianto. Per ora...buon ascolto!

Mi permetto di continuare sul filone new wave della scorsa settimana, stavolta con qualcosa forse meno irritante per gli audiofili "colti"..si tratta di New gold dream dei Simple Minds, il brano, visto il clima estivo, non poteva essere altro se non Someone somewhere (in summertime) in una versione live del 1983.
Per tanti quarantenni e cinquantenni questo disco riporterà alla mente atmosfere ormai dimenticate ma, fatta la tara all'effetto nostalgia, credo si tratti di un eccellente esempio di electro-pop raffinato come raramente capita di sentire oggi.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM

Cercate dentro i volumi della posta precedente con Google

[meno recente] Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366 | Vol.367 | Vol.368 | Vol.369 | Vol.370 | Vol.371 | Vol.372 | Vol.373 | Vol.374 | Vol.375 | Vol.376 | Vol.377 | Vol.378 | Vol.379 | Vol.380 | Vol.381 | Vol.382 | Vol.383 | Vol.384 | Vol.385 | Vol.386 | Vol.387 | Vol.388 | Vol.389 | Vol.390 | Vol.391 | Vol.392 | Vol.393 | Vol.394 | Vol.395 | Vol.396 | Vol.397 | Vol.398 | Vol.399 | Vol.400 | Vol.401 | Vol.402 | Vol.403 | Vol.404 | Vol.405 | Vol.406 | Vol.407 | Vol.408 | Vol.409 | Vol.410 | Vol.411 | Vol.412 | Vol.413 | Vol.414 | Vol.415 | Vol.416 | Vol.417 | Vol.418 | Vol.419 | Vol.420 | Vol.421 | Vol.422 | Vol.423 | Vol.424 | Vol.425 | Vol.426 | Vol.427 | Vol.428 | Vol.429 | Vol.430 | Vol.431 | Vol.432 | Vol.433 | Vol.434 | Vol.435 | Vol.436 | Vol.437 | Vol.438 | Vol.439 | Vol.440 | Vol.441 | Vol.442 | Vol.443 | Vol.444 | Vol.445 | Vol.446 | Vol.447 | Vol.448 | Vol.449 | Vol.450 | Vol.451 | Vol.452 | Vol.453 | Vol.454 | Vol.455 | Vol.456 | Vol.457 | Vol.458 | Vol.459 | Vol.460 | Vol.461 | Vol.462 | Vol.463 | Vol.464 | Vol.465 | Vol.466 | Vol.467 | Vol.468 | Vol.469 | Vol.470 | Vol.471 | Vol.472 | Vol.473 | Vol.474 | Vol.475 | Vol.476 | Vol.477 | Vol.478 | Vol.479 | Vol.480 | Vol.481 | Vol.482 | Vol.483 | Vol.484 | Vol.485 | Vol.486 | Vol.487 | Vol.488 | Vol.489 | Vol.490 | Vol.491 | Vol.492 | Vol.493 | Vol.494 | Vol.495 | Vol.496 | Vol.497 | Vol.498 | Vol.499 | Vol.500 | Vol.501 | Vol.502 | Vol.503 | Vol.504 | Vol.505 | Vol.506 | Vol.507 | Vol.508 | Vol.509 | Vol.510 | Vol.511 | Vol.512 | Vol.513 | Vol.514 | Vol.515 | Vol.516 | Vol.517 | Vol.518 | Vol.519 | Vol.520 | Vol.521 | Vol.522 | Vol.523 | Vol.524 | Vol.525 | Vol.526 | Vol.527 | Vol.528 | Vol.529 | Vol.530 | Vol.531 | Vol.532 | Vol.533 | Vol.534 | Vol.535 | Vol.536 | Vol.537 | Vol.538 | Vol.539 | Vol.540 | Vol.541 | Vol.542 | Vol.543 | Vol.544 | Vol.545 | Vol.546 | Vol.547 | Vol.548 | Vol.549 | Vol.550 | Vol.551 | Vol.552 | Vol.553 | Vol.554 | Vol.555 | Vol.556 | Vol.557 | Vol.558 | Vol.559 | Vol.560 | Vol.561 | Vol.562 | Vol.563 | Vol.564 | Vol.565 | Vol.566 | Vol.567 | Vol.568 | Vol.569 | Vol.570 | Vol.571 | Vol.572 | Vol.573 | Vol.574 | Vol.575 | Vol.576 | Vol.577 | Vol.578 | Vol.579 | Vol.580 | Vol.581 | Vol.582 | Vol.583 | Vol.584 | Vol.585 | Vol.586 | Vol.587 | Vol.588 | Vol.589 | Vol.590 | Vol.591 | Vol.592 | Vol.593 | Vol.594 | Vol.595 | Vol.596 | Vol.597 | Vol.598 | Vol.599 | Vol.600 | Vol.601 | Vol.602 | Vol.603 | Vol.604 | Vol.605 | Vol.606 | Vol.607 | Vol.608 | Vol.609 | Vol.610 | Vol.611 | Vol.612 | Vol.613 | Vol.614 | Vol.615 | Vol.616 | Vol.617 | Vol.618 | Vol.619 | Vol.620 | Vol.621 | Vol.622 | Vol.623 | Vol.624 [più recente]

© Copyright 2012 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]