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Lettere alla Redazione

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Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. HiFi: come assemblare un impianto da L. 2.000.000
  2. Da Roma con furore
  3. Complimenti ed una richiesta!
  4. Cavi che problema!
  5. Nuovi diffusori
  6. Varie ed eventuali (praticamente...un papiro)
  7. Problemi di sistemazione
  8. Consiglio per sostituzione ampli e diffusori
  9. Finalmente le torri giuste!
  10. Amplificazione NAD

HiFi: come assemblare un impianto da L. 2.000.000
Salve Lucio
Mi chiamo Mauro, ci eravamo già sentiti tempo fa per delle delucidazioni e per protestare contro il "Caro CD", perciò ti ringrazio molto per la sincera disponibilità dimostrata nei miei confronti.
Ora però vorrei disturbarti ancora, chiedendoti di fornirmi cortesemente un indicazione di massima che forse può interessare anche gli altri lettori di TNT-Audio.

Vorrei allestirmi, partendo da zero un impiantino HI-FI da collocare in una stanza rettangolare di 5,50 m x 4,50 m, altezza 3,00 m. Il locale è mediamente e normalmente arredato e la disponibilità economica è di circa L. 2.000.000.
Per esperienza personale so bene che la cifra stanziata non è granchè però ... Ascolto ogni genere di musica, posseggo moltissimi dischi in vinile (amo il vinile ...) Compact Disc e Cassette.
Siccome i "bombardoni" da supermercato proprio non mi interessano, perchè so che la vera Hi Fi è un'altra cosa, a questo punto gentilmente ti chiedo:

Amplificatore: cosa devo comprare ? Pensavo ad un NAD, Oppure un ROTEL da un centinaio di watts circa per canale ...

Giradischi: pensavo ad un "sano" Thorens, oppure ad un Project; che tipo di Testina e Puntina devo adottare?

Lettore di CD: Attualmente posseggo un vecchio TECHNICS di circa 7 anni fa, funziona ancora bene, terrei quello, in alternativa cosa propone il mercato oggi? Se ne fa un gran parlare in merito il miglior suono che producono i nuovi lettori, ma tutto ciò è vero, oppure è solo fumo negli occhi?

Diffusori Acustici: Pensavo alle Chario (mi piace il suono perchè ne ho posseduto una coppia: erano le "Syntar"), o per lo meno a diffusori Italiani, tu che ne dici?

Deck, ovverosia lettore di Cassette: sarebbe l'ultimo componente che acquisterei, per ora potrei farne a meno, comunque stavo pensando ad un Teac.

Cavi autocostruiti, cioè quelli che proponi nel tuo sito; punte e coni vari, vedrò se riesco a reperire qualcosa qui a Torino, città notoriamente poco fornita di negozi che trattano decentemente l'HiFi.

Mobiletto: quello che tu proponi di costruire mi sta benissimo, però non trovo i componenti, in alternativa cosa potrei comperare?

Usato: so bene che è una sorta di "Campo Minato" qui in Italia, perchè mancano le garanzie per l'utente finale, ed i "bidoni" abbondano ...che cosa si può reperire e dove qui in Torino e provincia?

Ti ringrazio moltissimo, e auguri per il tuo sito TNT!!!
Ciao,
Mauro Forli - E-mail: forli_m@katamail.com

LC
Caro Mauro,
per ottenere qualcosa di buono bisogna risparmiare il più possibile con l'autocostruzione di cavi ed accessori vari. Per reperire tutto il materiale che ti serve, basta iscriverti al nostro gruppo di duiscussione dove centinaia di altri lettori (circa 700 ad oggi) saranno ben felici di darti tutte le dritte del caso, anche relativamente alla tua città (ci sono parecchi torinesi iscritti...).

Detto questo, passiamo all'impianto. La stanza non è piccola quindi vedrei bene delle torri da pavimento tipo le Syntar Tower 100T (che tu stesso dici di apprezzare) oppure B&W DM 305, AR Status 30, Mission 703, Tannoy Mercury MX3. Sono tutti diffusori intorno al milione di lire (più o meno), facili da trovare, da rivendere e con una buona assistenza.
Vedi cosa riesci ad ascoltare e decidi secondo il tuo gusto. Per l'ampli la scelta è più facile, con circa 700.000 dovresti riuscire a prendere: NAD C-300, Rotel RA 935 e qualche modello Harman Kardon (ad es., se lo trovi, l'HK 650). Avanzano 300.000 lire giuste giuste per un lettore CD che fa barba e capelli a concorrenti dal prezzo superiore, il
JVC XL-Z 232 (stai tranquillo, rispetto al tuo vecchio Technics è un altro mondo).
E mi son dimenticato il giradischi analogico. Siccome questo costerebbe, da solo, oltre la metà della cifra da te stanziata, meglio cercare nell'usato. Un Thorens base di qualche annetto si trova a 150/200.000 lire, completo di braccio e magari anche di testina funzionante. In ogni caso, con meno di 100.000 prendi una Grado.
Se proprio volessi prendere subito tutto (ti sconsiglio, comunque) taglia un po' sull'amplificazione, prendendo i modelli BASE delle marche citate, dovresti riuscire a risparmiare le 200.000 necessarie per piatto e testina.
Sul registratore non mi pronuncio, a volerci mettere anche quello dentro da subito....il budget potrebbe non bastare più.

Per l'usato, ti consiglio di dare un'occhiata al sito compro/vendo organizzato da un fedelissimo lettore di TNT (Andrea "DarkSoul" Cattolico), sito che ruota intorno al nostro gruppo di discussione. L'indirizzo del "mercatino" è web.tiscalinet.it/hififriends/. In ogni caso, per tutti i consigli su dove reperire HiFi, nuova o usata, e materiale per l'autocostruzione nella tua Torino, ti invito CALDAMENTE ad iscriverti al nostro gruppo di discussione. È una risorsa di informazioni praticamente illimitata, meglio sfruttarla, no?
Ciao!
Lucio Cadeddu

Da Roma con furore
Salve Lucio,
sono un ragazzo di Roma che ha da poco scoperto l'esistenza del vostro sito in rete, ma che da tempo "SOGNA" il vero suono hi-fi. Diciamoci la verità, in un tempo dove il COMMERCIALE ha preso il sopravvento, io mi sento un po' "estraneo" (come tutti voi del resto).
Ditemi quanta gente conoscete e quale percentuale di questi ti dirà: ma che serve mettere un cavo più grosso, ma cosa vuoi che ti cambi un filtro di rete da 23.500 lire, ma su un impianto così non te ne accorgi nemmeno...
Eppoi ti senti dire: eh, le mie casse sono da 600 watt, (e da dentro verrebbe voglia di dirgli: ma 600 vetteneaff....!) e ancora non distinguono la potenza RMS da quella PMPO.
Sono quelli che si comprano il compatto della nonna e poi vanno decantandone doti INESISTENTI! E qui io mi sento un po' un naufrago, perchè tutti i miei amici (fatta eccezione di uno solo, che mi sta portando verso "LA LUCE"!!) sono solo dei fessi che si fanno abbindolare dalle super offerte commerciali dei mega negozi di (pfui!) elettronica: ma come fai a chiamarli negozi di elettronica quando hanno tutti le solite tre marche e le solite tre cose in esposizione ?!?
Vebbè, ora torniamo a copse più serie. Qui comincia la mia domanda?

  1. - Ma dove kakkio li vado a comprare quei cavi per autocostruirmi sia il cavo STAR che il TNT- TTS ?!?
  2. - Posso usare del vecchio cavo per reti informatiche? Ho scoperto (tra le innumerovli scatole di materiale informatico che posseggo in casa) che ho circa un centinaio di metri di cavo coassiale schermato delle vecchie reti in TOKEN RING: quelle che andavano terminate con i connettori a T per intenderci. Allora ho chiesto a mio padre: che ti serve ancora quello? E lui: BUTTALO!!
Da qui la mia idea di riutilizzarlo in alternativa ai cavi che segnalate voi.

Il problema è che ora io non me ne intendo molto, e vorrei sapere se "POSSO" usarlo come cavo di potenza: glielo chiedo perchè il cavo mi ha fatto una buonissima impressione, è nero, la sigla che porta è di 20 AWG di diametro, ha una schermatura a maglie molto fitte per la calza in rame stagnato e una ulteriore schermatura costituita da una foglio di mylar alluminizzato.
Il problema che ora sorge è che sul cavo c'è scritto 50 Ohm come resistenza, al che lo sono andato a misurare con il mio multimetro digitale ed in effetti il cavo ha proprio una resistenza di 50 ohm.
Non curante di questo fatto, mi sono dato da fare e in un paio di sere ho cominciato a sviluppare la mia idea: dato che il cavo per la sua consistenza è anche abbastanza rigido da non srotolarsi da solo, ho cominciato a INTRECCIARNE DUE INSIEME, della solita lunghezza di tre metri.
Alla parte che va all'amplificatore (posseggo un impianto Home Theater Yamaha RX-596RDS appena acquistato) ho unito insieme le due schermature ed eliminato il foglio di alluminio, ho terminato il cavo con due connettori a banana, ho applicato la guaina termorestringente (per fortuna l'ho trovata sia rossa che nera) e ho cominciato a intrecciare i due cavi in spire non troppo strette.
Dalla prate invece che va al diffusore ho lasciato le due calze volanti e ho spelato il cavo per circa 1,5 cm. applicando poi anche lì la calza termorestingente.

Così ho attaccato il cavo alla sola cassa destra e lasciando il vecchio cavo che avevo (il "DOPPINO" ROSSO E NERO!!!) a quella sinistra. Ecco le conclusioni: Alla prova del cavo mi si è stampato in faccia un sorriso a 64 denti: ho infilato il cd dei Dire Straits Brothers "Money For Nothing" e in effetti il suono era diventato molto più pulito (prima avevo il classico "doppino" rosso e nero, figurarsi..) e squillante sui medi e sugli alti (i diffusori sono degli autocostruiti a tre vie bass reflex da 120 watt di potenza massima su progetto di un mio amico ingegnere patito per l'audio con componentistica CIARE), e inoltre il basso era diventato più fluido e dinamico. C'erano delle armoniche che non avevo mai sentito prima e la scena ne ha acquistato in spaziosità.

Però il MIO DUBBIO rimane sul fatto che il cavo abbia la resistenza da 50 ohm: mi sa dire se posso continuare ad usarlo o è meglio che lo getti via?

Grazie per il tempo dedicatomi (se non altro a leggere questa noiosissima e-mail) e a breve credo che mi iscriverò sul forum di discussione.
A presto,
Massimo Marzano - E-mail: mamarz@tiscalinet.it

LC
Caro Massimo,
TNT-Audio sta fungendo da catalizzatore di appassionati nelle varie città d'Italia. A Milano, Cagliari, Roma, Torino etc gruppi di lettori di questa rivista si incontrano per fare prove sui propri impianti, per testare i nostri progetti di autocostruzione, per ascoltare buona Musica, discutere di HiFi e quant'altro un audiofilo solitario ha sempre desiderato.
Per tutti coloro che sostengono ancora che la Rete sia solo un luogo "virtuale" questa è la più concreta dimostrazione di quanto si sbaglino! Da una rivista "impalpabile" e "virtuale" sono nati gruppi CONCRETI di audiofili in ogni città d'Italia che si INCONTRANO molto poco virtualmente davanti ad una pizza o ad buon piatto di spaghetti.
Per questa ragione è importante entrare "nel giro" (cioè nel nostro forum di discussione) conoscere altri appassionati, magari per scoprire che molti di loro sono nostri vicini di casa. In alternativa, potete continuare a stare da soli, lamentandovi che nessuno condivide le vostre passioni.

Proprio questa settiamna si è svolto un nutrito Roma TNT meeting (presso un ristorante cinese) dove, tra le altre cose, un gruppo di lettori si è accordato per acquistare matasse di cavi necessari per costruire alcuni dei nostri progetti.
In questo modo si ovvia al problema della reperibilità del materiale ed al fatto che un certo tipo di cavi non viene venduto se non in matasse da 100 metri, lunghezza eccessiva per un singolo autocostruttore, ma ideale per un gruppetto di fanatici cavofili.
Venendo al tuo cavo, quella dichiarata è l'impedenza caratteristica che è ben altra cosa rispetto alla resistenza in continua. Non so come o cosa tu abbia misurato ma dubito fortemente che il cavo abbia una resistenza in continua di 50 ohm :-)))
Quindi vai tranquillo.
E iscriviti al forum!!!!!
Starne fuori significa perdere l'occasione di confronto con tanti altri appassionati, e così l'unico modo per comunicare rimane questa Rubrica della Posta, dove risponde sempre la stessa persona e dice sempre le stesse cose. Ma non vi annoiate un po'? Io tanto :-)))))))
Lucio Cadeddu

Complimenti ed una richiesta!
Beh innanzitutto complimenti per la rivista! Con tutto il rispetto parlando per le riviste in edicola, è stato un immenso piacere scoprire TNT nella rete.
Averla trovata è stata una autentica coincidenza, dato che la concorrenza non fa abitualmente pubblicità agli altri. Il tutto è nato molto casualmente mentre sondavo la rete in cerca di recensioni di vecchi amplificatori come il Cyrus one o Rega Brio (quest'ultimo non troppo vecchio).
Nella mia ricerca sono inciampato in un link, da quello in un altro e così via fino a giungere al vostro cospetto.
È stata, e perdonate la mia insistenza sull'argomento, una rivelazione.
Ho apprezzato particolarmente gli articoli riguardo la regolazione e l'installazione di un giradischi. Per la cronaca li ho apprezzati in particolar modo perchè l'ultimo fonorilevatore (Stanton 500AL) di cui disponevo si è innaturalmente consumato.
Fatte le dovute indagini ho scoperto che il piano d'appoggio, una mensola in legno, si era tristemente deformato per cause naturali (essicazione!!!) e il piano risultava inclinato.
Dovrei ricomprare la testina e possibilmente trovarne una migliore. Questo mi porta a chiedervi su cosa potrei orientarmi. Dispongo di un giradischi SEE Revolver Rebel, di un amplificatore Proton AM1, casse Tannoy 603.
Ci sarebbe anche da dire che vorrei cambiare l'amplificatore, trovo il Proton un po' troppo "isterico" pur avendone apprezzato le doti musicali per alcuni anni. Ammettendo che sia in buone condizioni, sostituire il Proton con un Naim Nait primo modello usato, è secondo voi una buona idea o uno spreco?
450.000 Lire per un modello così vecchio sono una cifra accettabile? Per quel che riguarda la testina mi sono innamorato a prima vista di una Sumiko Pearl, ma anche qui non avendo potuto ascoltarla e considerando il prezzo (250.000 Lire) non so se può essere una buona idea. In fondo il piatto si può considerare economico! Il mio ambiente di ascolto è una piccola stanza delle torture che preferirei non descrivere, potrei, infatti, farvi drizzare i peli sulla schiena e la ricostruzione del piano sonoro è una chimera!
Ascolto di tutto con una preferenza particolare per il rock progressivo degli anni settanta (i soliti Genesis, Van Der Graaf Generator, Yes, Caravan, Camel,etc.), degli anni ottanta (Marillion e poco altro), hard rock, metal e pop come Iron Maiden, Black Sabbath, Deep Purple,Bowie, S.Vega, P.Gabriel,etc. Amo la classica, ma non dispongo di molti dischi.
Mi spingo anche in territori più sofisticati o più leggeri. Vorrei spezzare una lancia in favore dei registratori a cassetta: pur rilevando tutti i difetti del nastro, esso è tutt'ora il supporto più economico su cui ascoltare musica (se si parla di registrazione!). Non potendomi permettere una macchina copia CD, uso una piastra Teac e un lettore di CD Denon modello DCD 2560.
Mi rendo conto di aver portato via una grande quantità di tempo e di avere infranto alcune delle regole della rubrica della posta. Se dovesse essere necessario un taglio della missiva, ben venga, ma vi sarei molto grato per un consiglio.
Ancora calorosi complimenti e ringraziamenti anticipati da uno studente di lettere.
Sinceramente,
Carmelo Neri - E-mail: ill0c2n@ARTS-01.NOVELL.LEEDS.AC.UK

LC
Caro Carmelo,
che la concorrenza non citi gli "avversari" è solo parzialmente vero. I più intelligenti non ci considerano concorrenti (di fatto non abbiamo concorrenti, visto che non siamo "commerciali" non rubiamo niente a nessuno) e non fanno difficoltà a citare la nostra rivista ed i nostri articoli. Tra questi, Stereophile e HiFi World. In Italia, FdS e Suono hanno parlato di noi, non mi sembra che AudioReview l'abbia mai fatto, forse non ci conoscono.
Francamente, non siamo molto preoccupati che qualcuno ci ignori, ci è sufficiente che a citarci come riferimento del settore siano il Corriere della Sera, il Manifesto ed altre testate importanti, nazionali e non. Il resto, al confronto, è silenzio.

Vengo al tuo quesito. Come testina perchè non considerare una Grado, trovi vari modelli "entry" che potranno ben soddisfare le tue esigenze audiofile. Altrimenti Goldring, in Inghilterra dovresti trovarle a prezzi molto convenienti.
Per quanto riguarda il Naim Nait prima serie, si tratta certo di un ottimo amplificatore ma molto particolare come impostazione timbrica (specie la prima serie), ragion per cui un ascolto, CON LE TUE CASSE, è d'obbligo.
Il prezzo non è affatto male, almeno rapportato a ciò che si trova qui in Italia. Ti consiglio, se per caso l'avessi persa, la
Guida ragionata all'acquisto dell'HiFi usata redatta dal nostro Geoff Husband, con relativo capitolo dedicato agli integrati, specie inglesi, in quella fascia di prezzo.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Cavi che problema!
Gentile Direttore,
prima di esporle il mio problema (anche se i problemi nella vita sono altra cosa), desidero ringraziarla per i suggerimenti forniti dalla sua Redazione circa l'ottimizzazione dei componenti hifi. Mi riferisco principalmente al TNT CDP Press, al cavo Merlino ed alla recensione sullo stabilizzatore CD Monster Discuss+ del quale sono riuscito miracolosamente a reperirne un esemplare ad un costo, credo, ridicolo (L. 50.000).
Veniamo al dunque: ho recentemente acquistato un integrato valvolare JOLIDA SJ502B inserito nella mia catena hifi composta dal ben noto CD player Marantz C17 e casse B&W Matrix3 2nd series (ricordate le torri a 90db di efficienza di qualche anno fa?).
A questo punto ho cominciato a leggere tutto ciò da voi pubblicato in materia di cavi di segnale: PANICO TOTALE! Silver Tef, Transparent Cable-The Music Link, Kimber KC1, Monster Cable 400 mk2 e via discorrendo, non hanno fatto altro che confondermi di più le poche e già confuse idee.
Consideri che attualmente sto usando come cavo di connessione CD/Ampli, il Monster Cable Interlink 300 mk2 e come cavo di potenza il Monster Cable CX2 biwiring. La mia intenzione è quella di concentrarmi, almeno inizialmente solo sul cavo di segnale rimandando un futuro acquisto per quello di potenza.
Le sarei grato se potesse darmi qualche consiglio su quale cavo di segnale potrebbe fare al mio caso?
Per completezza di informazione il mio sistema hifi lavora in un ambiente di 4X4 mt. con libreria di fronte ai diffusori, divano e tenda ai due lati della stanza e tappeto sul pavimento.
La ringrazio in anticipo per il prezioso consiglio che saprà darmi.
Giuseppe Piombarolo - E-mail: piombix@tiscalinet.it

LC
Caro Giuseppe,
per completezza di informazione avresti dovuto mettere anche QUANTO sei disposto a spendere, dettaglio di non poca rilevanza. Comunque sia, proverò a darti qualche idea.
Mi terrò intorno al mezzo milione per la coppia da 1 m terminata. Potresti provare il Transparent Music Link PLUS (modello superiore rispetto a quello da noi recensito), Tara Labs RSC Prime g.2, Kimber Hero (ma anche PBJ), Straight Wire Rhapsody II, Van den Hul The Second. Tutto dipende da quello che riesci a trovare. Ti consiglio di insistere per poterli provare a casa tua, i cavi non si rovinano con l'uso e, comunque, ogni rivenditore dovrebbe avere dei cavi "demo" da far provare.
Non solo, ma dai un'occhiata all'usato, si risparmia tantissimo, la prova la puoi fare di sicuro e non c'è pericolo di errore.
Sempre che non ti scappi la voglia di autocostruire... ;-)
Per i cavi di potenza, scegli dopo aver deciso quelli di segnale. Sarebbe meglio tenersi sullo stesso tipo di cavo per conservare l'eventuale equilibrio timbrico raggiunto.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Egregio Signor Cadeddu,
Sono uno studente universitario, possessore di un impanto stereo così composto:

E sono stati proprio i diffusori a "piantarmi" due settimane fa mentre ascoltavo la chitarra di De Gregori; infatti improvvisamente uno dei due tweeter ha smesso di vivere.
Così ho deciso di fare ciò che progettavo da tempo, e cioè cambiare i diffusori con altri dalla maggior dinamica e dalla maggior tenuta sia in potenza che nelle frequenze basse.
L'ambiente da sonorizzare è un rettangolo dai lati di circa 5m X 7m e pensavo di disporre i diffusori sul lato corto, anche per via della presenza di una libreria e di una credenza sui due lati lunghi.
Inizialmente pensavo di acquistare diffusori tipo le JBL TLX 500, Infinity Ref 41 MKII, oppure Wharfedale Valdus 400, ho avuto l'opportunità di ascoltare (in un ipermercato però) le JBL, le Infinity e le Wharfedale modus 8 ma...non sono convinto, mi piace il basso stile modus 8, ma quello delle valdus sarà simile?
La gamma medio alta però era molto inconsistente, rispetto soprattutto alle altre due sembrava che le Modus suonassero con qualcuno che coprisse i tweeter. JBL ed Infinity mi sembravano invece gemelle, con un basso strano, secco, come un colpo di rullante.
E così ho pensato, visto anche le non incredibili disponibilità economiche (6-700.000), di autocostruirmi i diffusori. Vorrei realizzare il progetto di un diffusore da pavimento a 3 vie reflex. Il progetto in mio possesso è stato elaborato dalla Ciare e prevede la suddivisione del box in due camere separate: una ospita il midrange da 6' ed il tweeter al ferrofluido, in sospensione pneumatica; l'altra ospita un woofer da 10' mm caricato in bass reflex, con condotto d'uscita sul frontale del diffusore.

Dopo aver letto un articolo sul numero 208 di Audio Review, ho però pensato di eseguire una modifica, e cioè di caricare in bass reflex anche il volume del midrange e del tweeter. Mi chiedo però: è una modifica che può migliorare la resa acustica? O meglio, in quale modo (indicativo) essa può cambiare?
Più dinamica? Più forza alle medie frequenze? Inoltre sono in possesso dello schema elettrico per realizzare il crossover, ma non so come risalire da esso e dai valori dei componenti, alle frequenze ed alle pendenze d'incrocio.
Attuando la modifica ai volumi di carico dovrei modificare anche le caratteristiche del crossover?
Aggiungo che ho tutti i valori dei vari parametri relativi ai tre altoparlanti.

In ultimo, farò bene a tentare la carta di questo tipo di diffusore autocostruito, nei confronti delle proposte da negozio che ho esaminato?
Le porgo infine i miei cordiali saluti ed i complimenti per l'eccezionale sito.
Matteo Spairani - E-mail: imspairani@infinito.it

LC
Caro Matteo,
sarò sintetico: se davvero desideri autocostruire quei diffusori...NON FARE MODIFICHE. Lascia tutto così com'è e dormi tranquillo. Non conosco il progetto in dettaglio, per cui mi è difficile dare un giudizio rispetto alle sue possibili prestazioni confrontate coi diffusori che hai ascoltato. Per te sarebbe un progetto ad "orecchie chiuse" nel senso che non sai come sarà il suono. Dico questo perchè, come sempre nell'autocostruzione, il rischio è quello di investire denaro e tanto tempo per ottenere un risultato che non è come si saremmo aspettati.
Se te la senti di correre il rischio, benissimo. Altrimenti risparmia tempo :-) (ma non denaro!) ed acquista qualcosa di già pronto. Il vantaggio del prodotto finito è che puoi sempre rivenderlo, mentre un diffusore autocostruito non te lo prende nessuno. Tuttavia, a parità di spesa, l'autocostruito può permettersi componenti migliori quindi, potenzialmente, un risultato finale superiore.
Pesa bene tutti i pro ed i contro e decidi.
Per quanto riguarda gli ascolti da te effettuati, non gli darei molto valore. All'interno di un centro commerciale, probabilmente dentro ad una parete piena di diffusori, è impossibile capire il suono di un singolo oggetto. In particolare i bassi di quelle JBL o anche delle Infinity tutto sono tranne che secchi ed asciutti. Come vedi, gli ascolti fatti così possono trarre MOLTO in inganno.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Varie ed eventuali (praticamente...un papiro)
Ciao, se posso permettermi il ciao.
Sono quello che aveva ricevuto dalla sua ragazza in regalo un paio di casse e che ti chiedeva se era il caso o meno di tenerle. Alla fine la tua risposta non arrivò in tempo e sono riuscito a farmi cambiare quelle casse con degli altri pezzi tra cui un cd Marantz cd 5000. Il consiglio che mi davi di tenermi la ragazza invece l'ho seguito :-)
Eviterò i complimenti (già fatti precedentemente) alla tua iniziativa; posso solo dire che il tuo sito rimane a mio avviso esemplare su come un sito dovrebbe essere e su cosa si dovrebbe comunicare relativamente al proprio ambito di competenza.

Ti scrivo perchè girando per negozi di HI FI ho fatto esperienza di quelle che sono le crisi da panico che assalgono l'utente inesperto (all'ascolto, perchè con la tua rivista a livello di nomi e consigli un certo background me lo sono anche fatto).
Penso che queste mie impressioni possano poi costituire un valido feedback per chiunque si appresti all'acquisto di un impianto.

L'Utopia

Per evitare inutili giri di parole mi sono chiesto cosa potrebbe essere l'ideale per una persona che gira alla ricerca del suo impianto. Facile a dirsi:
Un negozio che abbia tutti i marchi e che per incanto riesca a comporre tutte le combinazioni tra amplificatori casse e sorgenti (lasciamo perdere i cavi) all'interno dello stesso ambiente che è una riproduzione dell'ambiente in cui verrà sistemato l'impianto.
Il rivenditore di questo negozio dovrebbe guadagnare esattamente la stessa cifra qualsiasi sia l'acquisto che poi verrebbe fatto.
Mi sembra che si avvicini abbastanza all'ideale!!! Ma quanto siamo lontani dall'ideale? Una enormità!!

Non te lo dico perchè voglio che papà Lucio ci guidi persino dentro ai negozi; lo dico perchè vorrei sottolineare che, come del resto ripeti spesso, o ci fidiamo del nostro orecchio, del nostro intuito, della nostra capacità di leggere negli occhi del rivenditore un interesse che non sia solo economico ma anche musicale, oppure non andremo mai da nessuna parte.
Probabilmente noi inesperti che leggiamo queste pagine dobbiamo cominciare a pagare dei piccoli prezzi che sono poi degli acquisti sbagliati o delle combinazioni sbagliate; è il prezzo che pagheremo per affinare il nostro orecchio.
Detto questo ti descrivo problemi contingenti e non che io ho incontrato.

Non tutto il materiale che si trova su TNT e generalmente in rete si trova poi nella tua città o vicino ad essa.
Le Klipsch più vicine a me sembrerebbero essere quelle di Bologna (io sono di Parma). Le volevo ascoltare, sia per la tua ottima recensione, sia per una particolare attrazione nei confronti della loro alta sensibilità (un feeling da vecchio elettronico); ma poi dovrei comprarle a Bologna e mi sembra di avere capito che è anche importante riuscire ad aprire un dialogo con il tuo fornitore di materiale audio (uno non pur mica andare tutte le volte a Bologna).

A questo proposito lancio un quesito agli importatori o chi per loro: Ma perchè non ci tengono a vendere il loro prodotto? Posso capire le nicchie di mercato ma se da qui fino a Bologna ci sono almeno tre concessionarie Ferrari non c'è il posto per un negozio che, tra le altre cose, tenga le Klipsch?

Se mi si dice che le Klipsch sono merce rara vi dirò che ho avuto lo stesso problema con le Kef (a Parma non ci sono): il più vicino è a Reggio Emilia.
Riguardo le Kef ti dico ciò che forse saprai già: le Coda (io volevo le Coda 10 su tuo consiglio) sono uscite di produzione; non so bene quale modello le abbia sostituite ma le Coda le trovi sul sito Kef ma non ci sono più (è vero?).
L'elenco potrebbe continuare ma il punto è che alla fine la selezione di ciò che puoi comprare la fa il negoziante che vive vicino a te (in fondo Parma ha 200.000 abitanti! .. insomma.. non è un paesino). Torniamo quindi al punto di partenza,.. ci si deve fidare di lui e del nostro orecchio.

Girando e rigirando però qualche domanda interessante mi piacerebbe portela.
Prescindendo da gusti personali mi sembra evidente che un amplificatore costruito in Italia e uno costruito in Inghilterra abbiano una tale differenza nel prezzo di produzione che ha quasi dell'incredibile che un negoziante ti dica che più o meno nessuno regala niente e che a parità di prezzo, a parte le fregature, ci si deve lasciare andare ai gusti personali.
Ma se gli Audio Analogue, venissero costruiti ad westcliff on sea Essex UK (la Rega è lì), per quello che ne so io di economia (non tanto ma in Inghilterra ci ho vissuto) dovrebbero costare almeno il doppio.
Ma allora, se non mi sono ancora fatto l'orecchio, è chiaro che nella mia testa questi discorsi mi lasciano un poco perplesso: c'è sempre l'impressione che tu possa spendere uno o due milioni in più solo perchè ti sei fidato troppo o perchè quel giorno non ne potevi più e hai quindi deciso di spenderli.
Tu dici spesso che nessuno regala niente: però o mi si dice che quelli dalla Audio Analogue o della Fase o della AM sono palesemente meno bravi degli inglesi, oppure tutto dovrebbe portare a concludere che sono i loro prodotti che vanno acquistati, almeno per il rapporto qualità/prezzo.

Ti vorrei chiedere inoltre se può avere un senso comprare componenti della stessa marca (che sia una buona marca intendo) per mantenere una certa omogeneità nel suono; voglio dire se si pur affermare che si rischia di sbagliare meno.

Quale è il componente più importante nella catena audio? A questa non devi rispondere perchi è una domanda stupida (è come chiedersi se è più importante il telaio o il motore in una DUCATI) ma, ti assicuro, io ho sentito tutte le teorie a proposito:

Penso che a stare in mezzo sia la verità, ma anche qui sono responsabilità del nostro orecchio inesperto.

Una cosa che comunque rimane un poco oscura è quello che molti negozianti amano definire come "filosofia costruttiva". Posso essere d'accordo sul fatto che esistano filosofie costruttive differenti ma non capisco come si possa affermare che alcuni prodotti rispondono a certe filosofie costruttive e altri (i soliti "commerciali" NAD ROTEL MARANTZ) soffrono di una sindrome tipo "voglio piacere a tutti" e alla fine non piacciono a nessuno; in parte colgo le motivazioni di un discorso del genere ma poi ne scopro anche i limiti: alla fine il NAD avrà anche lui un suono e non penso che debba necessariamente essere inferiore a prodotti che, vendendo di meno, vengono considerati più esclusivi.

È vero che è irritante andare da persone incompetenti su tutto e che non sanno rispondere se non banalmente; ma girare per negozi e sentirsi dire sempre l'esatto opposto di quello che hai sentito mezz'ora prima è un poco desolante.
Insomma: ignoranti no, ma nemmeno sicuri su tutto e tutti perchè anche li non si fa una grande figura.
Insomma, finita l'era in cui si pensava che la bontà di uno strumento per riprodurre musica potesse essere misurata (distorsione di 0,000004 % ecc.) è scontato che niente rimane oggettivo e misurabile in termini numerici; è un feeling e, nonostante il tuo aiuto, ce lo dobbiamo sviluppare noi.

Passando a considerazioni personali devo dirti che sento il diritto di far valere l'autorevolezza (per me) di TNT audio nel fare certe considerazioni. Io non so se faccio bene o male ma sono molto dubbioso riguardo l'acquisto di prodotti della FASE per il semplice motivo che mi risulta non te li abbiano mai spediti in prova.
Io penso che il numero di persone che ti seguono, almeno in Italia, sia notevole; sono convinto che molte persone siano guidate dai tuoi consigli negli acquisti, confortate da un rapporto di fiducia che sentono di poter far valere; allora è ovvio che molti lettori di TNT stiano in questi giorni cercando le Klipsch per ascoltarle; insomma, mi sembra che una tua buona recensione possa almeno contribuire a far affermare un prodotto.
Ma allora perchi quelli della Fase non ti contattano per spedirti uno o più dei loro modelli?
La risposta banale e maligna è: hanno paura che tu non ne parli bene!
So di entrare in un campo minato; si rischia di non finire più; te lo dico e lo dico anche a quelli della Fase perchè mi sembra stupido che non si sfruttino certe potenzialità, una volta tanto che possiamo avvalerci di mezzi di comunicazione seri che possono creare un movimento importante in Italia; non vedo chi potrebbe trarne svantaggio.

Chiudo elencandoti gli impianti che sono riuscito a selezionare come possibili acquisti qui a Parma (non sono andato ovunque). Mi piace tutta la musica, ascolto molta elettronica e Jazz ma comunque non disdegno cantautori classica etnica e altro.
Dando per scontato il cd marantz cd 5000.

Le mie povere orecchie hanno capito che il Puccini è forse un poco lento per i miei gusti (l'ho provato però in condizioni diverse rispetto agli altri). La versione SE è più veloce? .. intendo nel senso di tenere il ritmo, di fartelo vivere. Inoltre mi sembra costi qualcosa in più.

Le B&W hanno i medi che sembrano migliori delle altre casse provate, mi sembrano più presenti e distinti (bo!). Sono però un poco care rispetto agli altri componenti della catena.

La catena Rega mi è stata proposta per l'omogeneità della stessa (persino i cavi erano della Rega); il suono mi sembrava effettivamente fluire in modo più amalgamato (ma che termini bisogna trovare!!!). Mi è stato proposto di cambiare poi il cd con uno Rega quando avrò il tempo e i soldi.
A dirti il vero io non sapevo che la Rega costruisse diffusori: hanno una reputazione o sono solo dei completamenti di catalogo?
Non ricordo bene i prezzi comunque la più cara (la prima) e la più economica (direi l'ultima) mi sembra differiscano di 400.000 l; complessivamente siamo dai 2 ai tre milioni. Le B&W inoltre hanno bisogno di stand (pensavo di usare i vostri); il problema è che tra ascolti saltuari differenti e altro io pensavo di avvalermi se non altro di un tuo consiglio; almeno in ciò che escluderesti a priori per palesi incompatibilità.

Altre piccole considerazioni.

Delle Sonus Faber mi è stato detto molto bene, però mi dicono anche che sono indicate soprattutto per musica classica o da camera.

Le Chario mi sono piaciute meno delle B&W (inglesi italiani e prezzi mah!).

Le B&W superiori alle CDM1, con un woofer in più, mi sono sembrate eccessive nei bassi. Penso che il negoziante mi abbia consigliato bene dicendomi che i bassi sono una specie di religione e uno ci deve arrivare piano; a dirtela tutta (NON GRADIRAI) ho come avuto l'impressione che quei bassi non ci dovessero essere (anni di ascolti balordi fanno disastri).
In ogni caso coi miei dischi ho scoperto suoni e strumenti che con l'impiantino giap che ho a casa non pensavo nemmeno ci fossero.

Gradirei inoltre due precisazioni:
Esiste la possibilità che un segnale audio televisivo possa rovinare i componenti HI FI?

Se escludo a priori i canali posteriori e opto per una scena solo frontale; la presenza del canale centrale migliora di molto un impianto HT?

Ti saluto e lascio ai lettori l'indirizzo di un sito dove sono ben descritti e fotografati i prodotti REGA che, mi sembra, non abbia un sito ufficiale; finchè dura penso possa costituire una alternativa al sito ufficiale (vi dovete beccare o il francese o il tedesco!!!): http://www.audiosynthese.ch/rega/index.rega.html
Ciao a te e a tutti i lettori e grazie.
Arrigo Maria Rocchi - E-mail: r.arrigo@eudoramail.com

LC
Caro Arrigo,
mamma mia, frena per pietà la tua verve su tastiera. Devono leggere tutti ed un modo certo per non farsi leggere è proprio quello di scrivere troppo.
Sarò sintetico, sperando di non saltare alcun passaggio rilevante.
Fase Audio non ci fa provare i suoi apparecchi. Verissimo, nonostante le promesse, non abbiamo mai visto nulla. I motivi li conoscono solo loro (una volta mi fu detto che la richiesta del mercato era così alta che non riuscivano a soddisfarla). Io non posso fare altro che prendere atto e segnalare che non sono i soli a comportarsi in questo modo.
Ognuno può trarre le conclusioni che preferisce, io mi limito a giustificare un'assenza ai nostri lettori che chiedono recensioni di certi prodotti.
D'altra parte: chi c'è c'è e gli altri....

Diffusione degli apparecchi: quello dell'HiFi è un mercato ristretto, non si può pretendere di avere tutto sotto casa. Che si vendano più Ferrari che Klipsch? Non è affatto escluso.

Apparecchi italiani contro inglesi (o altro). L'ho sempre detto e scritto che gli italiani hanno un miglior rapporto qualità/prezzo, almeno teorico. Subentrano però altri fattori che infuenzano il prezzo finale, quali ad esempio le economie di scala. Più produci, più economico sarà il prodotto finale a parità di tecnologia impiegata. E mentre Audio Analogue produce e vende molto anche nel resto del mondo (quindi può vantare buone economie di scala) non si può dire lo stesso di altri prodotti italiani meno diffusi. Quindi l'equazione: "italiano = più conveniente" non è sempre vera.
Faccio un esempio: ho in prova una coppia di diffusori Polk Audio RT 2000i, modello di punta del grosso costruttore statunitense con oltre 25 anni di carriera alle spalle. La Polk Audio è così "grossa" che si può permettere di costruire in proprio gli altoparlanti, in collaborazione con le migliori Università americane. Ora, tutto questo avrebbe un costo FOLLE per un'Azienda italiana di piccole dimensioni - ed infatti nessun Costruttore italiano di diffusori realizza da sè i propri driver (a parte RCF) - mentre diventa sostenibile se ciò è supportato da una grande Azienda. Il prodotto finale, il diffusore di cui vi parlo - modello TOP del catalogo Polk - è un tale concentrato di brevetti e di tecnologie e materiali ESCLUSIVI pensati per QUEL diffusore che, se fosse realizzato in Italia, costerebbe 15 milioni, come minimo. Invece ne costa appena 5. Chiaro il concetto?
Idem dicasi per le Klipsch appena recensite. A due milioni in Italia si trova un minidiffusore con altoparlanti che potete acquistare anche voi per 3-400.000 mila lire, nella peggiore delle ipotesi.

Detto questo, passo alle catene che hai ascoltato. È possibile che il vostro orecchio non vi dica nulla? È muto? :-) Compra quella che ti è piaciuta di più. Le combinazioni mi sembrano tutte equilibrate, con un punto a favore per quella Rega che almeno resta caratterizzata da un "family sound" inequivocabile.
I diffusori Rega, per quanto meno conosciuti dei giradischi e delle elettroniche, sono di ottimo livello.
Il suono delle B&W, come hai giustamente notato, è un po' più aperto sul medio-alto. Questo, di per sè, non è ne' un male ne' un bene. È un'impostazione timbrica: a qualcuno piace, ad altri no. Molto dipende quindi dal gusto personale e dalle caratteristiche acustiche dell'ambiente d'ascolto.
Tra i due Puccini, l'SE è certamente più pimpante della versione normale, che suona molto "rilassata". Per lunghi ascolti potrebbe essere comunque un bel vantaggio: ciò che appare lucido e brillante in mezz'ora d'ascolto potrebbe diventare insopportabilmente brillante dopo 3 ore.
Sui bassi: ha ragione il tuo negoziante, meglio non esagerare, all'inizio. Una volta che senti il basso VERO di un buon diffusore, sarà difficile rinunciarci. Tutto il resto suonerà sempre un po' "castrato".
Sonus Faber e rock: chi l'ha detto che non vanno d'accordo è la solita vittima dei pregiudizi e difficilmente le ha ascoltate per bene. Non suonerano il rock come le Klipsch, ma se la cavano alla grande, specie la serie Concerto (Concertino, Concerto, Gran Piano) pensata proprio per soddisfare i gusti di un pubblico molto ampio.
Infine (puff pant, la prossima volta ti cestino ;-) ) il segnale audio della TV non rovina l'impianto stereo ed il centrale è utile. Si può anche fare a meno dei posteriori, certo, tutto si può fare a questo mondo, anche fare a meno del centrale.
Ciao! e....frenaaaaaa!
Lucio Cadeddu

Problemi di sistemazione
Carissimo Direttore
Ecco un altro nuovo adepto di questa splendida rivista (lo so che riceve da ciascuno i complimenti ma i miei ancora mancavano!) traboccante di domande... facciamo un po' d'ordine e cominciamo subito:

  1. Quale la migliore posizione per il mio Hi-Fi? (non mi dica: "un'altra stanza" la prego!)
  2. La presenza di un televisore da 28" posto, sulla destra del Flexy (in costruzione per la verità :-)), su di un mobiletto a circa 20 cm (l'insieme sfiora la falda del soffitto) disturba l'acustica della stanza? Crea interferenze?
  3. Gli sbalzi di tensione della rete influiscono "solo" sul suono dei miei apparecchi o possono pregiudicarne il corretto funzionamento?
  4. È assolutamente sconsigliabile amplificare l'audio del PC tramite il mio ampli? Circolano strane leggende in merito...
[Sistemazione dell'impianto]

Nella pianta ho riportato il profilo del soffitto...ebbene sì è una mansarda (l'unico posto che ho), non c'è una porta tra la stanza e la tromba delle scale.
È possibile che le falde del soffitto così basse agiscano da rinforzo per la gamma bassa? Questa è la mia impressione forse influenzata dalla pessima sistemazione di elettroniche e diffusori? (tutto su tre cassettiere affiancate... non inorridisca tra breve terminerò il Flexy e una coppia di stands di mia creazione). Il mio modesto Hi-Fi è così composto:

Ascolto: Blues, Jazz, Rock, Metal... quasi tutto, poca Classica e niente "rumori da discoteca" :-)

Dimenticavo... è il momento delle critiche: non riesco proprio ad impilare TNT sul mio Marantz! In questo le riviste "professionali" vi battono! ;-)

In attesa di una Sua risposta rinnovo i complimenti e ringrazio Lei e tutta la Redazione... prendo a piene mani!!!
Gabriele Boscolo - E-mail: gab977m@yahoo.it

LC
Caro Gabriele,
il cavo di segnale (scusami se parto dal fondo) è da cambiare, il Monster 100 è poco (ma poco poco) meglio del cavo dato in dotazione agli apparecchi. Se ti va, costruisciti qualcuno di quelli che proponiamo noi, oppure prendi qualcosa di un po' meglio, magari ancora Monster, ma almeno il 400 mkII.
Sistemazione: in effetti il soffitto "a scendere" verso i diffusori potrebbe creare qualche problema di rinforzo, specie se i diffusori sono molto vicini alla parete posteriore (come sembra dal disegno).
Io metterei il letto al posto dell'impianto e l'impianto al posto del letto, così eviti (se non ho capito male) il problema del soffitto.
Il televisore non dovrebbe creare problemi seri, ne' interferenze. L'audio del PC non rovina affatto il tuo amplificatore e non vedo perchè dovrebbe. Un'uscita LINEA è elettricamente equivalente a quella del CD...quindi...
Il prolema degli sbalzi di tensione non è da sottovalutare. Intanto devi conoscerne (tramite tester o voltmetro) l'entità. Tieni conto che se stai ancora dentro il 10% (come garantisce l'Enel) i tuoi apparecchi non dovrebbero soffrirne. Il problema più serio sono eventuali picchi (250 ed oltre) di tensione molto elevati, gli unici che potrebbero causare qualche danno agli apparecchi.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Consiglio per sostituzione ampli e diffusori
Caro Lucio,
complimenti e grazie per il vostro prezioso lavoro.
Cercherò di essere sintetico al massimo. Premetto di avere letto tutte le sezioni più significative del vostro sito (e gran parte delle lettere alla redazione, dall'ultima fino alla 136).
Il mio impianto è attualmente composta da :

Ho in animo di migliorare le prestazioni del mio impianto in termini di maggior equilibrio generale e di definizione. Pensavo di sotituire l'ampli e i diffusori prevedendo un budget di circa 3 mln. Ascolto sia musica classica (sinfonica e da camera) che musica rock (anni '70, Genesis, King Crimson, Dead can dance). Credo di avere capito che il mio ambiente di 5 x 3,5 (17,5 mq) arredato con tende, quadri e tappeti, possa essere adatto più a (piccole) torri da pavimento che a diffusori da stand.
Per i diffusori avrei pensato di acquistare, dopo averli ascoltati, uno tra i seguenti nella fascia di prezzo 1-1,5 mln. (tutti da te consigliati nelle risposte alle lettere precedenti): AR Status 50; B&W 603; Monitor Audio Silver 4; Tannoy Mercury MX-3 o MX-4

Sull'ammplificatore vorrei fare un salto di qualità e sono orientato verso un intergrato a stato solido, ma ho qualche dubbio in più. Visto che di solito consigli Proton, AMC, Rotel e NAD, non credo che abbia molto senso sostituire il mio Proton con un altro di quelli che tu consideri di pari livello (anche se più costoso). Mi sbaglio?

Leggendo i tuoi consigli avrei pensato (su una fascia di prezzo intorno ad 1 mln.) all'Audio Analogue Puccini (40w o il più costoso 50w SE?) oppure all'Arcam Alpha 8 ma non ho capito se stiamo sullo stesso livello del mio Proton (visto che qualche volta li consigli insieme agli altri ampli sopra-citati). Oppure (ma qui l'impegno economico cresce decisamente) al Densen Beat-100 (molto più costoso).
Sia l'uno che l'altro sono eccessivi rispetto al livello dei diffusori che ho in animo di acquistare? Come vedresti un Musical Fidelity entry level (non ricordo il nome del modello)? Il costo dell'ampli (entro il limite di circa 2,5 mln.) potrebbe non essere un problema ma vorrei spendere quella cifra minima che consentisse dei miglioramenti apprezzabili (e non infinitesimali-mi riferisco alla non linearità del salto di qualità in proporzione al prezzo da te citato a proposito dei lettori CD).

Lo so che alla fine dovrò decidere con le mie orecchie, ma poichè non potrò ascoltare tutto mi piacerebbe concentrarmi su 2-3 alternative da te autorevolmente consigliate.
Che dire del mio attuale lettore CD? Ne raccomandi la sostituzione vista la nuova configurazione?

Inoltre prevedo di sostituire i cavi di potenza e di segnale con quelli da voi consigliati (o forse di autocostruirmeli) e di realizzare un bel tavolino Flexy.
Grazie in anticipo per il tuo prezioso tempo e mi scuso in anticipo se ho inavvertiamente posto dei quesiti ai quali dovessi avere già risposto precedentemente.
Ciao e buona musica!
Alberto Mancini - E-mail: alberto.mancini@atac.roma.it

LC
Caro Alberto,
per i diffusori mi pare tu non abbia problemi, devi solo scegliere quali di quelli citati ti piacciono di più. Per l'ampli il discorso che fai è molto sensato, visto che per fare un salto decisivo occorre andare su un'altra classe di apparecchi, inutile stazionare più o meno su materiale tipo quello che hai già.
Se riesci, prendi in considerazione il nuovo Audio Analogue Puccini SE Remote (quello col telecomdando): è migliore della versione SE precedente (li ho entrambi in prova a casa e posso affermarlo con una discreta sicurezza, presto la recensione su queste pagine).
Si tratta di un amplificatore molto raffinato, costo intorno ai 2 milioni (forse qualcosina in meno). Alternativa, Rotel 972.
Vedi se riesci a sostituire anche il lettore CD, magari con un modello nuovo di fascia economica, andrà sicuramente meglio del tuo Technics (parlo di Marantz CD 6000, Rotel 930...). Un must, prima di tutto il resto, i cavi ed il tavolino.
Spero di esserti stato d'aiuto.
Lucio Cadeddu

Finalmente le torri giuste!
Caro Direttore,
circa un anno fa ti inviai un accorata lettera dedicata al tormentoso dissidio minidiffusore/torre. La tua risposta fu convincente. Da allora mi sono dedicato alla ricerca delle torri più giuste (per i miei gusti).
Vorrei perciò informarti che le ho finalmente a casa e ne sono (per ora) contentissimo. Mi pare che riescano a realizzare ottimamente il compromesso difficile fra vantaggi e svantaggi delle due tipologie, per come tu li hai ben illustrati negli articoli introduttivi sui diffusori.
Si tratta delle Dynaudio Confidence 5. Le faccio suonare con: CDP Linn Ikemi, Pre Audio Note M2 Signature, Finale Goldmund Mimesis 3, cavi MIT MH750. Il tutto in una stanza di circa 20 mq! Il salone è monopolizzato dai bambini. Prendere o lasciare.
Avevo le Rogers LS 3/5A su Foundation. Il suono non è ora molto diverso: solo che la scena è molto, ma molto più ampia, ricca, ariosa... ordinata.
Lo so: meriterebbero un ambiente più grande. E lo avranno.
Grazie
Antonio Gabriele Maone - E-mail: maone@tin.it

LC
Caro Antonio,
è confortante leggere di audiofili soddisfatti, ogni tanto. Leggendo questa rubrica della posta sembra quasi che l'HiFi, anzichè divertire, causi solo problemi, patemi d'animo, dubbi e preoccupazioni :-)
Goditi la tua Musica preferita! Ciao!
Lucio Cadeddu

Amplificazione NAD
Con la presente, dopo aver ricevuta da te alcune illuminanti dritte che mi hanno portato ad individuare ed ascoltare dal distributore più vicino i diffusori dell'Aliante, sono arrivato alla decisione di acquistare i seguenti diffusori:

Da integrare per ora con due posteriori dell'impianto attualmente in uso, per poter in un secondo tempo acquistare altri due diffusori Aliante.
Ero inizialmente intenzionato ad acquistare il sintoamplificatore Denon 3801, che sotto i 3 milioni viene descritto dalle riviste del settore come il più evoluto. Il ragazzo presso il negozio che commercializza il marchio Aliante (tra l'altro i diffusori sono in offerta in questo periodo, con una coppia di "Moda" a L. 1.990.000. contro L. 3.600.000. del listino), appassionato audiofilo nonchè suonatore di jazz, mi sconsigliava il Denon perchè non adeguato a valorizzare la qualità dei diffusori.
Ho approfondito la questione ricercando tra i marchi consigliati un po' da tutti gli audiofili e anche da te sulle risposte alla posta (Nad, Rotel, Arcam, Maranz) per prodotti intorno ai 3 milioni.
Basandami su una lettera su Audio review n.209/2001, che da un confronto tra il sintoampli NAD760 e il Marantz SR7000 consigliava entusiasticamenete il NAD, dagli articoli che ho rinvenuto su varie riviste, e dalle descrizioni delle case produttrici dei vari prodotti comparabili, sarei arrivato alla conclusione di acquistare il NAD760.
Tutti i commenti sono positivi soprattutto per la filosofia di costruzione del prodotto, non smentita nemmeno in questo prodotto pensato per l'home theater.
Ti chiedo pertanto un parere, se conosci il prodotto, e se ritieni che, conoscendo la filosofia del marchio, e le caratteristiche anche dei diffusori dell'Aliante (da te ben testati), l'accoppiata possa ritenersi omogenea per livello delle componenti dell'impianto e per la filosofia del suono delle due case. Forse ho chiesto troppo.
Saluti.
Carlo Guarinoni - E-mail: ferrarina@dnet.it

LC
Carissimo Carlo,
ho sempre consigliato NAD anche per l'Home Theater e continuerò a farlo (nonostante il distributore italiano sembri non manifestare troppo interesse) perchè convinto dell'ottima qualità del prodotto. Forse è meno dotato di "features" rispetto ad altri colleghi giapponesi, quelli che hanno il DSP che simula pure l'ambiente di un bagno della stazione Termini, ma, in fatto di suono, non è secondo a nessuno. Anzi, è in buona compagnia coi soliti noti ovvero Harman Kardon e Rotel.
Vai quindi tranquillo sul NAD 760 e fidati anche di ciò che ti ha detto il rivenditore, sembrerebbe uno che sa cosa vende.
Buon divertimento!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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