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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 29/06/2013 - 06/07/2013

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  1. Primo impianto da completare con 500€
  2. Re: Musica liquida e diffusori attivi
  3. Re: Risposta in frequenza e adattatori
  4. Amplificazioni e diffusori vintage
  5. Nuovo amplificatore per Monitor Audio BX2
  6. Un diffusore suona diverso dall'altro!
  7. Insoddisfazione, suono piatto
  8. Problemi con l'analogico
  9. Un film sul vinile
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Primo impianto da completare con 500€
Buongiorno Direttore,
Le rubo un po' di tempo poichè necessito di un suo consiglio. Sono completamente nuova nel mondo dell'Hi-Fi, pertanto la prego di essere semplice nei termini della risposta, per quanto le è possibile. Dopo aver usato per circa un anno il compatto Auna, ora vorrei avere un vero impianto. Nulla di eccessivamente impegnativo finanziariamente, poichè il budget totale è di soli, ahimè, 500€.
Posseggo già un amplificatore Rotel RA 920AX, quindi teoricamente il budget totale è dedicato a diffusori, giradischi (per ora non mi interessano altre sorgenti) e cavi. Ascolto prevalentemente rock e musica classica. Che giradischi mi consiglia di abbinare? Mi è stato proposto, per 130€, un Technics SL 303. Potrebbe essere una buona scelta? Per i diffusori ero propensa a dei bookshelf, le pare una decisione assennata? E per i cavi invece non ho proprio idea, avrebbe qualche suggerimento?
Cordialità,
Margherita - E-mail: margherita.fanzago (at) gmail.com

LC
Cara Margherita,
il Rotel RA920AX è un ottimo punto di partenza! Con la cifra restante non sarà facile fare molto, tenendo conto che chiedi di acquistare un giradischi. Partiamo proprio da quest'ultimo: il prezzo al quale ti hanno proposto il Technics non è irresistibile, anche perché bisognerebbe capire lo stato d'uso (cinghia e motore) e le condizioni della testina. Se questa fosse molto consumata, saresti obbligata a una spesa ulteriore di non meno di 50€. Ora, soprattutto per una principante, non è facile capire in che condizioni d'uso sia la testina di lettura, motivo per cui avresti sempre il dubbio che fosse vecchia e magari possa danneggiare i solchi (altamente probabile). Meglio, molto meglio sarebbe rivolgersi al mercato del nuovo dove, per fortuna, si trovano ottimi giradischi completi di testina nuova per una spesa non molto distante da quella richiesta per il Technics. Sto pensando al ProJect Essential, che si trova online anche sotto i 200€ (prezzo più basso che ho visto 193€ inclusa spedizione!). Non solo è nuovo ma è anche dotato di una testina Ortofon OM5E ed è di qualità superiore al Technics SL303.
Ti avanzerebbero circa 300€ per una coppia di diffusori. Non specifichi l'ambiente, quindi provo a proporti delle alternative, sia bookshelf che da pavimento, ma ti consiglierei di pensare seriamente a quest'ultima opzione, se avessi lo spazio sufficiente.
Queste sono alcune possibili alternative sotto i 300€: Wharfedale VR-300 o VR-400, Indiana Line Nota 550 e Mission M33i. Per i bookshelf la scelta si amplia, io non disdegnerei un piccolo risparmio per acquistare le
Pure Acoustics PRO838 che si attestano intorno ai 200€. In alternativa, modelli bookshelf dei marchi già citati, cui aggiungere KEF e Tannoy.
Per quanto riguarda i cavi, posto che non forniamo più consulenza su questo genere di componenti, ti consiglierei di dare un'occhiata alle nostre proposte di autocostruzione: non serve saper fare niente di particolare, almeno per i cavi per i diffusori...il nostro progettino TNT Star, realizzato con del semplice cavo elettrico 4 poli, è davvero alla porta di chiunque e con un paio di euro te la cavi. Il cavo di segnale non ti serve perché il giradischi ne è già dotato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Re: Musica liquida e diffusori attivi
Carissimo Lucio,
innanzitutto scusa per non aver risposto prontamente alla tua che mi preannunciava una ulteriore replica sul tuo sito. Devo essere onesto: non me lo aspettavo assolutamente in quanto ti avevo scritto la mia in allegato più come ringraziamento e per raccontarti com'era andata più che per avere altre risposte. Non vorrei essere frainteso, visto che la
replica mi ha fatto un immenso piacere, ma non vorrei togliere spazio ad altri affezionati lettori e alle loro domande.
In ogni caso ti voglio raccontare come sta andando a finire. Ho letto la recensione delle M-Audio BX8, ho trovato un negozietto per DJ's che le vende (http://djkdom.taobao.com/) e me le sono andate a sentire. Nulla da fare, dimensionalmente sono troppo grosse per i miei spazi ma, non avendo bisogno di bassi troppo viscerali, ho voluto ascoltare anche la gamma dei monitor col woofer da 5'.
Ho portato i miei 6 CD di riferimento e ci ho speso un paio d'ore. In questo periodo, dopo aver ascoltato anche molte altre soluzioni di diffusori passivi abbinati al Dayton DTA100, ho fatto un ragionamento molto semplice: diffusori di dimensioni contenute con sensibilità adeguata al piccolo Dayton non sono facili da trovare; quando si trovano costano cari (in Cina molti prezzi sono gonfiati); inutile spendere soldi in finezze quando la mia stanza è pessima dal punto di vista acustico. Quindi ho optato per le piccole M-Audio BX5a Deluxe dopo averle confrontate con altre di pari caratteristiche e prezzo quasi doppio. Nonostante il posizionamento non perfetto sono pienamente soddisfatto dell'acquisto anche se non sono completamente rodate e ho dovuto mettere un calzino nell'apertura del bass reflex.
Ora rimane l'ultimo dubbio... Cocktail Audio oppure un NAS tipo il Synology DS213Air? Sarà una gara dura, anzi durissima visto che mi aspetto una recensione molto positiva del Cocktail Audio.... però l'uscita digitale solamente ottica a bassa risoluzione mi frena.
Mi permetto di rubarti ancora qualche minuto per raccontarti di un aneddoto accaduto durante l'ascolto del Dayton connesso ad un paio di Spendor SA1, 85dB, vendute a 1800 EUR. I diffusori erano originariamente collegati ad due finali Melody Audio Pure Black 28EE (valvole 300B - 19W) controllati da un pre Jolida Fusion e la sorgente anch'essa super esoterica. Ebbene dopo aver ascoltato i due piccoli diffusori su questo impiento ho chiesto di poter sentire il Dayton.
Il titolare del negozio gentilmente lo ha collegato e.... magia delle magie: la differenza all'ascolto non certo abissale (immagino a causa dell'accoppiamento poco fortunato con diffusori a bassa sensibilità) era del tutto inattesa da quella scatoletta. Erano tutti sbigottiti e direi decisamente imbarazzati. Questo Dayton non è affatto male e ora che ce l'ho non lo dò via di certo: di sicuro trovo il modo di usarlo, magari lo porto in Italia dove ho le mie due vecchie torri da 92dB di sensibilità.
Concludo questa mia lunghissima lettera con un ringraziamento di cuore per i preziosi consigli.
Un cordiale saluto,
Fabrizio - E-mail: fab_ferrari (at) hotmail.it
P.S. Per collegare le due BX5 al mio Burson Conductor (quello che si vede nella foto della recensione dell'album degli State Cows del 22 giugno scorso sul tuo sito) ho fatto due cavi TNT Shield, tagliando in due un morbido cavo per microfoni da 6m, aggiungendovi due jack Neutrik e due RCA Yarbo (Euro 34,61 di tutto). Nel frattempo le casse si sono rodate e vanno benissimo: acuti che non lacerano le orecchie, bassi fermi ma ovviamente senza le frequenze bassissime e roll-off chiaramente percepibile, frequenze medie decisamente più pronunciate rispetto alle BX-8 e forse un po' in avanti ma a me piace proprio così.
Mentre mi impegnavo a fondo in due banalissime saldature dei TNT Shield ho pensato che forse non valeva stare troppo a "menarsela su" con fisime circa la definizione dell'uscita ottica del Cocktail Audio visto che la qualità del CD è inferiore.Pertanto ho pensato di comprarlo su internet e farmelo recapitare a casa in Italia visto che questo fine settimana sarò li, così comincio subito a copiare i cd e quando riparto lo metto nello zainetto e lo porto con me in Cina. Fine delle parole ed inizio dell'ascolto.

LC
Caro Fabrizio,
sono felice di sapere che le M-Audio più piccoline ti abbiano comunque soddisfatto! Il rapporto qualità/prezzo di questi oggetti "pro" è invero stupefacente, così come lo è quello del Dayton, come hai potuto ben constatare. Suona bene il giocattolino, sì, suona in maniera imbarazzante per tanti ampli di ben altra classe. L'unica cosa sulla quale non concordo è la tua affermazione circa la potenza a disposizione. Non ritengo che siano per forza necessari diffusori ad alta sensibilità, il Dayton o, meglio, il chip Tripath TK2050, ha tanta potenza utile: stiamo parlando di almeno 25 watt su 8 Ohm utilizzabili con tassi di distorsione HiFi. Non è poco!
Per capirci, un diffusore da 90dB/w/m produce questa pressione sonora a un metro di distanza con un watt in ingresso, con 10 watt produce già 100 dB e con 20 watt ben 103dB. Si tratta di una pressione sonora già molto, molto elevata, tipicamente poco tollerabile in appartamento. Il Dayton è capace di questo, e anche di qualcosa in più visto che arriva tranquillamente a 25 watt indistorti (sempre su 8 ohm).
L'unica cosa da evitargli è il carico troppo ostico, diciamo che scendere troppo spesso verso i 4 ohm potrebbe essergli fatale. Nel caso delle Spendor SA1, invece, credo siano successe due cose: bassa sensibilità (83 dB reali misurati!) e impedenza molto elevata. Questi due fattori hanno reso la potenza del Dayton appena sufficiente, temo.
Per quanto riguarda la scelta della sorgente liquida, voterei per il Cocktail, non vedo problemi nell'utilizzare la sua uscita digitale ottica! E credo proprio che anche la sua uscita linea non sia poi così disprezzabile, specie se nell'ambito di un impianto non high-end.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Re: Risposta in frequenza e adattatori
Ciao Lucio,
devo ammettere che è proprio bello discutere con te di audio e cose simili... sei proprio un "osso duro", quindi rendi stimolante la conversazione. Allora parlando delle nostre "sfide" sonore riguardo gli Hz, le frequenze, ecc... voglio ancora una volta tornare sull'argomento. Ricordando le tue parole: "servono grandi woofer in grandi mobili" voglio porti questo quesito. A casa posseggo due sistemi, uno Pro e uno Hi-end (che, dato il prezzo, qualcuno riterrà entry level). Comunque, parlando solo di diffusori ho i seguenti pezzi:

Ecco, adesso mi stavo appassionando al look delle Klipsch Palladium P37. Sono riuscito a trovarle a un prezzo molto buono, circa 4000 euro nuove. Ma leggo le specifiche e mi riporta le seguenti: Ecco allora le mie domande. Sto benedetto diffusore, arriva a 31 hz/30 khz oppure 43hz/24khz? Mi puoi spiegare bene questa cosa? Inoltre leggo che le mie (non so perchè snobbate) Infinity Alpha 50 hanno: frequency response 35-22,000 Hz (±3dB). Come è possibile, riprendendo il tuo discorso sui mobili e woofer grandi, che il mio alpha 50 riesce a estendersi meglio? E' un diffusore di 800 euro, che ha un peso la metà di quello della klipsch, ha due woofer da 20 contro i 3 da 17/18 cm... come si può spiegare sta cosa? Non ti sembra un po' brutto il fatto di spendere 4.000 euro e ritrovarsi a suonare le note di un basso, contrabbasso, synth bass, in modo sfiatato (passami il termine)?
Tu dici che pochi strumenti hanno quelle basse frequenze... nemmeno in questo caso sono d'accordo. Grancassa? Contrabbassi? Pianoforte a coda? Tuba? Organi vari? e poi... i synth dove li mettiamo? Le batterie elettriche?? pads? Insomma, il range serve. Non diciamo che una manciata di hz in meno non fa la differenza perchè stiamo parlando di audiofilia. per un audiofilo che spende 10.000 euro per ascoltare musica... non è uno "normale" che usa l'iphone con le cuffiette.
Inoltre ti segnalo questo sito: http://www.audiocheck.net/testtones_sinebursts20-200.php (generatore si rumori) con il quale ho fatto due prove:
  1. ho testato le mie piccole M-audio e se la cavano bene fino a 40 hz, dopo di che non si sente praticamente nulla (Succederà la stessa cosa con le klipsch che pesano 10 volte le m-audio e che costano 8200EURO di listino????)
  2. ho testato le mie orecchie: ti posso assicurare che vado contro le tue aspettative. Riesco a sentire almeno fino a 17.000 hz in modo nitido!! mio fratello, 35 anni, si ferma più o meno ai 13/14 mila.
Chiudo questa lettera con un altro punto sul quale non mi ci trovo. Tu parli di stanza adatta, mobili, ecc... ma io questo lo so! Sono un maniaco di queste cose! Ma quando ti parlo di range di frequenza ecc... io parlo di una ipotetica cassa messa in un DESERTO! Parlo di oggettività! lo so che se metto una cassa e la faccio suonare nel ferro ottengo un effetto, se la faccio suonare in una casa di legno ne ottengo un altro... parlo di TRASPARENZA, OGGETTIVITA', DI DATI ALLA MANO. Allora? Questa Klipsch come la definisci?
A me serve un diffusore che suoni come il "burocrate weberiano": sine ira et studio. Senza intervenire in prima persona, riproducendo ciò che sta scritto nel cd. Non voglio il minimo colore. So come funzionano gli strumenti, so la loro pressione... e il mio diffusore si deve limitare a "simulare" la realtà.
Grazie di tutto... è sempre bello confrontarsi con te!
Roberto - E-mail: thriller87 (at) libero.it

LC
Caro Roberto,
purtroppo continui a fare tanta confusione! Andiamo con ordine: il quanto un diffusore scenda in basso non ha molto a che vedere con il come. In altre parole, credo proprio le Klipsch che stai valutando, pur avendo una risposta in basso (dichiarata!) analoga a quella delle tue Infinity, quanto a basse frequenze siano su un altro pianeta. Hai voglia a raggiungere i 40 Hz se poi ci arrivi con tassi di distorsione pazzeschi, perdita di controllo e tutto il resto. QUESTA è la differenza tra un diffusore buono e uno mediocre e purtroppo non è dichiarata né dichiarabile nelle specifiche tecniche che ti piacciono tanto. Però, se per te sono importanti solo i numeri, prenditi dei diffusori attivi da PC da 50€: quelli hanno risposta in frequenza dichiarata da 20 a 20 kHz e tenuta in potenza fino a 1000 watt PMPO. L'ideale, no?
Se fosse come pensi tu, non credi che praticamente tutti i diffusori che hanno una data estensione in basso suonerebbero uguali? Non è così!!!
Il dato dichiarato da Klipsch per i 31 Hz potrebbe essere a -10 dB ma vado ad intuito e, comunque, ha poco significato pratico. Quando parli di strumenti che vengono riprodotti sfiatati fai capire che confondi di nuovo qualità con quantità ed estensione. Un diffusore può scendere anche solo a 40 Hz ma avere un basso DEVASTANTE e un altro può scendere a 30 ed essere sfiatato, come dici tu. E non sto neppure accennando alla questione della risposta in potenza: un diffusore può riprodurre decentemente i 30 Hz con 1 watt in ingresso ma cosa farà quando ne riceve 100? Il povero woofer riuscirà ancora a riprodurre quella frequenza mantenendosi lineare? Fintanto che resti sulla teoria e non ascolti non potrai mai capire cosa di cosa stiamo parlando.
Quanto alle basse frequenze degli strumenti musicali che tu sostieni di conoscere alla perfezione...forse hai bisogno di un piccolo ripassino. Infatti solo il pianoforte, il contrabbasso e l'organo a canne scendono poco sotto i 30 Hz. Il basso tuba arriva a malapena a 30 Hz, i timpani non arrivano neppure a 50 Hz (CINQUANTA). Per il ripassino, vedi ad esempio questa
interactive chart, molto chiara e precisa.
Se parliamo di strumenti elettronici poi, questi solo in teoria possono scendere così in basso, perché in pratica sono amplificati e riprodotti da altoparlanti (orrore!). E qui casca l'asino, perché la maggior parte, se non tutti, i diffusori per public address hanno parte della prima ottava tagliata elettronicamente. In pratica sotto i 30 Hz non hanno più niente, per limitare l'escursione massima del cono e aumentare la tenuta in potenza. Se non ti fidi di ciò che dico io, prova a leggere questo fondamentale trattato sui diffusori PA (che sono quelli coi quali hai sempre ascoltato strumenti elettrici ed elettronici) di Rod Elliott. In particolare, leggi con attenzione dove dice:

Quite obviously, something must be done to prevent anything below 30Hz from getting to the speaker, and for this reason, all vented loudspeaker enclosures used for PA work should have active high pass filters prior to the amplifier to prevent excessive excursion [...] Use of a high pass filter (such as the ESP P99 subsonic filter) is not only highly recommended, it should be considered mandatory. For this driver/enclosure combination, a 30Hz filter is perfect, and will eliminate excess cone excursion at very low frequencies - from any source.
Per farti capire meglio, sta parlando di un eccellente woofer JBL 2241 da 46 (leggi il labiale: quarantasei!!!) cm montato in un cabinet da 280 (duecentottanta!!!) litri.
Quindi, come vedi, è praticamente inutile andare a cercare diffusori che scendano così in basso. Come se non bastasse, ti chiedo, visto che sembri molto informato, di farmi un elenco preciso di incisioni che contengono frequenze sotto i 30 Hz. Scommettiamo che non ne possiedi neppure una? :-)
Ancora, dici che il diffusore deve suonare nel deserto e non in casa. Ebbene, anche questa è, perdonami, una grossa sciocchezza. Le risposte in frequenza dei diffusori spesso sono misurate (e dichiarate) in room, perché questo è ciò che interessa alle persone, visto che i progettisti devono costruire l'equilibrio timbrico di un diffusore IN FUNZIONE dei rinforzi tipici che si creano in ambiente. Un diffusore che suona lineare in camera anecoica sarà un vero disastro quando sistemato in ambiente. Non sarà un caso che molti Costruttori abbiano da tempo abbandonato le simulazioni in camera anecoica.
Detto questo, l'unica cosa che mi sento di aggiungere è, citando una frase celebre della scifi americana: the truth is out there, esci là fuori, abbandona le certezze assolute e ascolta qualche diffusore serio, poi potremo riparlarne. Prima di questo, è solo inutile accademia...e stiamo perdendo tempo in due.
Spero di essserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazioni e diffusori vintage
Ciao Lucio, sono di nuovo qui imperterrito a rompere...
Volevo chiederti un parere. Premetto che ho molta stima delle tue considerazioni. Ti seguo con poassione quando posso...tempus fugit...Vorrei chiederti un suggerimento molto preciso. Sono un appassionato di musica in tutte le sue forme. Ho speso cifre folli da sempre per vinili, cd, impianti audio e strumenti musicali (non conto i concerti). Ho recuperato un Marantz Model 8B ed un Harman Kardon Citation II. Sono alla ricerca di un pre Marantz Model 7 (ti ha anche scritto su questo tema) ed il pre Harman Kardon Citation I per completare le due coppie.
Le adoravo da quando ero adolescente ma non ho mai avuto la possibilità di avvicinarmi a loro. A dire il vero c'è un'altra coppia che adoravo ed adoro tuttora...il Pre Mk 16 Galactron ed il suo storico finale.
Prima domanda. Per ricostruire una catena autenticamente vintage quali diffusori mi suggerisci?
Seconda domanda. Devo rivalvolare l'Harman Kardon. Quali valvole mi suggerisci (sia le grandi che le piccole ovviamente).
Ti ringrazio infinitamente per la preziosa collaborazione.
Un abbraccio grande.
Simone - E-mail: simoneviscardi (at) emotionaladv.it

LC
Caro Simone,
intanto ti auguro tanta fortuna per la tua ricerca dei pre vintage da affiancare ai tuoi finali, non sarà facile trovare qualcosa di decente e utilizzabile, a prezzi umani.
La coppia Galactron ogni tanto appare sui vari mercatini di usato HiFi, ne vidi una qualche mese fa, mi pare fosse su subito.it, ma potrei ricordare male. I prezzi, spesso, sono fuori da ogni logica. Per rivalvolare il tuo Citation logica vorrebbe l'utilizzo di valvole coeve all'apparecchio, ma la cosa potrebbe non essere affatto semplice. Tutto sommato, potresti anche accontentarti (si fa per dire) di valvole moderne come Electro-Harmonix, che sono abbastanza facili da trovare e suonano generalmente bene.
Per quanto riguarda i diffusori vintage da affiancare a queste elettroniche c'è solo l'imbarazzo della scelta e molto dipende da ciò che riesci a trovare in buone condizioni. Penso a AR 10pigreco, Dahlquist (vari modelli), B&W DM6 e se il planare un po' limitato come risposta in frequenza (e tenuta in potenza) dovesse interessarti, anche delle Quad ESL(57).
Per impostazioni sonore più americane, invece, ci vedrei bene qualche grosso monitor JBL, qualche Altec o anche una delle tante creature del colonnello (Klipsch). Se avessi lo spazio e due angoli liberi non ci vedrei niente di meglio che una coppia di Klipschorn d'epoca. Molto dipende da ciò che stai cercando e dal tuo budget. Se hai queste nostalgie avrai anche un immaginario da accontentare, se lo scopo fosse proprio quello di creare una catena vintage a tutti i costi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore per Monitor Audio BX2
Gentilissimo Direttore,
mi sono diretto su questo sito, per me praticamente nuovo perchè scoperto da poco tempo, perchè necessito di cambiare amplificatore nel mio "modesto" impianto hi-fi. Tutto è iniziato quando da qualche mese ho scoperto il magico mondo dell'audiofilia scoprendo tutta l'attrezzatura che era stata usata da mio babbo e mio zio tanti anni fa... ho sistemato 2 giradischi (Telefunken e Technics) e amplificatore (SAE two a14). Una marea di viniili che erano inutilizzati hanno magicamente preso vita nella mia stanza, accoppiati ad un nuovo paio di Monitor Audio Bronze bx2 che suonano veramente bene.
Ora l'amplificatore inizia ad essere vecchio e spesso ha qualche problema (non sto a segnalare i vari problemini) e vorrei prenderne uno nuovo anche per mandare in pensione il vecchio SAE dopo anni di onorata carriera...
Tornando al quesito iniziale, quali amplificatore può fare al caso mio con una cifra contenuta? Non mi interessa avere un suono il più cristallino possibile perché utilizzo l'impianto di tanto in tanto e solo con vinili, sempre in camera mia che è piuttosto piccola.
Il genere di musica è prevalentemente rock anni '70 '80 tanto per indirizzare la scelta. Avrei notato due amplificatori sul fornitissimo negozio on line Amazon, e precisamente sono il Auna AV2-CD508 (125 watt rms) al prezzo di 89 euro e il Pioneer A10 K (50 watt x 2\4 ohm) al prezzo di 167 euro.
Sono amplificatori che potrebbero accoppiarsi alle Monitor Audio in mio possesso? Naturalmente ne risentirà la qualità ma come dicevo cerco una soluzione piuttosto economica e vorrei andare sul nuovo piuttosto che un usato.
Spero di non essermi dilungato troppo, resto in attesa di un suo prezioso consiglio.
A presto,
Giacomo - E-mail: bonzo.scar (at) gmail.com

LC
Caro Giacomo,
che peccato sarebbe mandare in pensione il SAE Two! Sicuro che i problemi non siano semplicemente dovuti a un po' di ossidazione nei contatti, nei selettori e nei potenziometri? Bastrebbe una spruzzata di disossidante spray per contatti per farlo rivivere, credo.
Comunque sia, se proprio desiderassi un apparecchio nuovo questo deve essere dotato di ingresso per giradischi. L'
Auna AV2 CD508 l'ho recensito qualche mese fa e non è dotato di tale ingresso, quindi per te sarebbe inutilizzabile. Il Pioneer A10 invece andrebbe bene, perché è dotato di ingresso phono MM. Una possibile alternativa, più costosa, potrebbe essere l'Onkyo A-9155 (circa 220€) o il Denon PMA520AE (circa 240€). Uno dei vantaggi di questi due modelli è che dispongono di un comodo telecomando, che mi pare manchi sul Pioneer A10. Se questo non fosse un fattore fondamentale per la tua scelta, prendi pure il piccolo Pioneer, a quel prezzo non è facile trovare alternative così complete.
Non so se il suono sarà confrontabile con quello del SAE, ma la stanza è piccola e parli di un utilizzo non troppo impegnato quindi credo proprio che il piccolo Pioneer possa essere una buona soluzione. Prima di rottamare il vecchio SAE, però, ti prego, fai un tentativo per rimetterlo in condizioni operative ottimali. Nella migliore delle ipotesi potresti sempre rivenderlo a una cifra non trascurabile. Il marchio gode(va) di una certa reputazione tra gli audiofili.
Se davvero l'alternativa fosse la rottamazione e non la riparazione, mi offrirei volontario per provare a regalargli una seconda giovinezza. Certi apparecchi non devono subire l'onta della raccolta indifferenziata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un diffusore suona diverso dall'altro!
Gentilissimo Direttore,
Seguo da tempo la rivista e la ringrazio del tempo che mette a disposizione di tutti noi. Le invio questa missiva per chiederle come potermi regolare rispetto ad una situazione alquanto spinosa!
Vengo al dunque! Dopo anni di fervida attesa, con i primi guadagni della mia professione, riesco finalmente ad acquistare un paio di diffusori. L'impianto è composto da un lascito: Un vecchio Onkyo A 803 revisionato e rimesso a nuovo, un vecchio Lettore cd da tavolo Mekotek (da cambiare quanto prima) e due belle Klipsch Rb 81 mkII nuove di pacca! Prima di scegliere ho girato, ed ascoltato molto. Le casse le adoro. Mi piace come suonano e non le cambierei per nulla al mondo!
Ma...dopo aver notato un, abbastanza fastidiosa, lateralizzazione della scena sonora, ho messo in atto le buone pratiche che lei stesso è solito suggerire in questi casi (inversione diffusori, controllo dell'acustica ambientale, inversione cavi ecc. etc.). Ebbene, l'approccio empirico ha dato i suoi frutti! Non c'è alcun dubbio, il colpevole è il diffusore dx!
Produce un suono all'apparenza identico all'altro (niente distorsioni o sbavature) solo che ascoltandolo suonare da solo, in rapida successione al sul gemello, si capisce che non ha lo stesso corpo! C'è meno pressione sonora sulle basse frequenze. Quando sono in funzione entrambi è quasi impossibile accorgersene se non per la netta sensazione che la cassa della batteria sia sempre spostata a sinistra (con tutte le registrazioni).
Sulla gamma alta non si nota alcuna differenza di volume, sui medio bassi il diffusore incriminato ha la stessa "punta" ed attacco, ma manca un po' di rotondità e spinta sul basso profondo...anche poggiando la mano sul bordo del woofer lo si sente vibrare in maniera un poco più pacata rispetto a quello del fratello dominante, che tuona senza tregua!
Ora, i due oggetti sono addirittura imballati separatamente. E' lecito aspettarsi una "tolleranza", scarto (seppure di pochi decibel) tra due diffusori (d'altronde in natura non esistono due fiocchi di neve perfettamente identici!) da imputare ad oscillazioni dell' impedenza del tutto naturali in due oggetti manufatti in maniera distinta e magari in tempi differiti?
Oppure, sebbene non rappresenti un malfunzionamento vero e proprio, il comportamento del diffusore in oggetto va considerato anomalo, con conseguente invio al centro di assistenza?
Mi scusi la prolissità, ma lo scarto è davvero minimo e non so se va valutato come "normale" e magari compensato col controllo balance o rappresenta una situazione di oggettivo "difetto".
La cosa più strana è che, se non si avessi a riferimento il diffusore sinistro, sarebbe impossibile determinare qualsiasi tipo di "mancanza" da parte del destro, in quanto entrambi coerenti con se stessi in termini di emissione e timbrica. Ps. I diffusori hanno, ad oggi, dieci giorni di vita, pertanto godono dei diritti di garanzia ufficiale italiana, essendo stati acquistati presso un rivenditore autorizzato.
Un caro abbraccio.
Salvo - E-mail: eraclitoloscuro83 (at) gmail.com

LC
Caro Salvo,
esistono le tolleranze di produzione, questo è sicuro, ma in genere non sono così evidenti da essere rilevabili all'ascolto. Pertanto, se tu avessi rilevato questa differenza al di là di ogni ragionevole dubbio, non sarebbe un fatto normale ma un vero e proprio difetto. Mi auguro che le tue prove di ricerca del colpevole siano state fatte con tutti i crismi, non vorrei fosse un problema a monte o un buco causato dalla posizione in stanza d'ascolto. Ti resta da fare una cosa molto semplice, che taglierebbe la testa al toro: smonta i due woofers e scambiali. Se anche così il problema dovesse ripresentarsi sempre nella stessa cassa, allora ci sarebbe un problema nel crossover. Controlla anche che il cablaggio sia corretto in relazione alla fase, potrebbe capitare che uno dei due woofer sia collegato, per errore, in controfase! Smontare i woofers è facile anche per chi non l'avesse mai fatto: basta allentare le viti e scollegare i cavi, che sono fissati tramite connettori fast-on, nessuna saldatura. Questi connettori, come il nome stesso suggerisce, si sfilano e si ricollegano in un attimo, non c'è alcuna possibilità di fare danni, basta non tirare il cavo ma agire solo sul metallo dei connettori. Per queste ragioni lo smontaggio e successivo rimontaggio non causeranno problemi e saranno del tutto invisibili a posteriori. Già che ci sei, prova anche a collegare un woofer (e poi l'altro) in controfase e vediamo che succede. Stai tranquillo, è una procedura assolutamente innocua! Una volta accertato il difetto (del crossover o dell'altoparlante) contatta il rivenditore o il distributore italiano e vedi cosa ti propongono.
Ovviamente, evita di citare il fatto che per trovare il colpevole tu abbia dovuto invertire i woofers, perché questo annullerebbe la garanzia sul prodotto :-)
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Insoddisfazione, suono piatto
Mi chiamo Andrea, poco tempo fa ho acquistato un impianto nuovo composto da:

Non sono soddisfatto; sono indeciso se sostituire i diffusori con i Chario Sonnet (usati) oppure il CD player con il Marantz 11 S1 (ex demo) non vorrei sbagliare pertanto chiedo il suo suggerimento. Ascolto musica sinfonica e pop su CD originali e devo dire che certe incisioni sono pietose. Non mi piace il suono, mi sembra piatto, poco dinamico con poca distinzione degli strumenti soprattutto nella concertistica. L'ambiente è un soggiorno classico con un divano frontale ai diffusori, due poltrone e tenda su porta finestra, circa 30 m2, con pareti in muratura altezza 3 m. e pavimento con parquet.
Grazie,
Andrea - E-mail: andrea.diana61 (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Andrea,
la prima cosa che appare evidente è che nel tuo impianto mancano i fondamentali per una corretta riproduzione domestica. La disposizione dei diffusori è quanto di più sbagliato si possa fare. Sono entrambi messi a ridosso degli angoli della stanza e questa disposizione causa tanti di quei problemi che non mi sorprende affatto saperti così deluso!
L'angolo rinforza le basse frequenze, rendendo il suono gonfio (quindi lento), cupo e confuso. Le pareti così vicine sporcano poi l'emissione in gamma media, che risulterà imprecisa e comunque sovrastata dalla gamma medio bassa. Purtroppo, non sono solo gli angoli, in questo caso, a fare danni. Se non vedo male hai poggiato i diffusori su dei mobiletti alti con cassetti (tipo settimanale, correggimi se sbaglio, le foto non sono nitidissime). Mobiletti di questo tipo non possono fare che da cassa di risonanza per il diffusore, aggiungendo altra sporcizia al segnale originale. Infine, lo stesso servizio lo svolge anche il grosso mobile tra di essi. La TV e le poltrone poi, fanno il resto.
No, se volessi davvero sentir bene la musica, la strada è quella di rivoluzionare totalmente la disposizione, svuotare lo spazio tra i diffusori e tra essi e il punto d'ascolto ma, soprattutto, allontanarli dagli angoli e dalle pareti vicine! Senza questi interventi qualunque nuovo acquisto, costoso finché vuoi, non risolverà il problema. Ma c'è dell'altro.
La seconda cosa cosa che salta all'occhio nella composizione del tuo impianto è l'essere costituito da componenti dalla timbrica molto simile. Sia quelle elettroniche Audio Analogue che i diffusori Chario condividono un carattere tendenzialmente morbido e poco vivace, certamente non aggressivo. Sommandosi insieme queste caratteristiche si autoalimentano, conferendo al suono un'impostazione piuttosto marcata e che, in parte, si ritrova nella tua descrizione.
Quando avrai posto rimedio a questa sistemazione così infelice, se ancora insoddisfatto, potrai pensare a sostituire i diffusori ma serve un cambio di rotta significativo (non ancora Chario o ProAC!), ad esempio andando a valutare diffusori più vivaci e aperti, come Monitor Audio, B&W, Triangle, Focal...
In questo modo dovresti riequilibrare un po' l'assetto timbrico del tuo impianto e migliorarne contemporaneamente la qualità generale. Fissa un budget e vedi se ti riesce di ascoltare alcuni di questi prodotti. Tieni comunque conto, e perdonami se insisto, che senza un intervento radicale nella sistemazione dei diffusori qualunque spesa sarà del tutto inefficace! Arrivo a dirti che, se la disposizione dei diffusori non fosse migliorabile, dovresti pensare a un sistema costituito da piccoli satelliti abbinati a un subwoofer. In questo modo l'effetto degli angoli sarebbe attenuato, visto che gran parte della gamma bassa si sposterebbe sul subwoofer.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Problemi con l'analogico
Ciao Lucio,
è un bel po' che non ti scoccio con le mie solite paranoie quindi era ora che tornassi sul luogo del conforto e del sapere Ho avuto molte vicissitudini non dipendenti da me, da una certa sfiga hi fi. Non ti tedio con la cronistoria ma ti metto a giorno solo sulla parte analogica. Tempo fa il Black Cube SE con alimentartore PWX mi dava dei problemi su un canale essendo ancora in garanzia me l'hanno aggiustato ed ora funziona egregiamente. Ho poi chiamato il tecnico del negozio dove ho acquistato il Gyrodec SE per farmi tarare braccio Tecnoarm e testina Grado Gold. Al momento della prova abbiamo notato che appena facevo scattare il potenzimetro del pre passivo Music First Silver la puntina saltava. Il tecnico ha aumentato il peso ma il problema permaneva. Alla fine lui affermava che erano le vibrazioni che dal tavolino (un solid steel) si propagavano fino alla mensola superiore dove sta il Gyro che faceva saltare la puntina. In effetti se faccio scattare il potenziometro dolcemente uno scatto alla volta la puntina non salta. A me cmq pare strano prima non l'aveva mai fatto.
Inoltre basta avvicinare un disco nei pressi del piatto che si sentono molti scoppiettii da corrente elettrostatica che prima non faceva. Tu che dici? Da che può dipendere?
Ti ringrazio,
Gabriele - E-mail: gabpepe (at) libero.it

LC
Caro Gabriele,
qualcosa non mi è chiaro: il giradischi prima della taratura leggeva bene i solchi senza saltare o è un nuovo acquisto? Nella prima ipotesi mi pare evidente che qualcosa nelle regolazioni del giradischi sia sbagliata. Tra l'altro il Gyrodec, essendo montato su molle abbastanza cedevoli, non è certo un giradischi facile da influenzare dall'esterno! Sicuro che le molle siano libere di muoversi sul piano verticale? Che il peso di lettura sia corretto? Che il motore non tocchi sul telaio del giradischi? Tanto per parlar chiaro: non è normale che salti semplicemente a causa di uno scatto su un potenziometro del volume!!!
Soluzioni? Una corretta taratura delle sospensioni e, quando tutto dovesse fallire, una bella mensola a muro per giradischi, isolata dal resto dell'impianto.
L'elettricità statica, invece, è abbastanza normale, forse non ci avevi mai fatto caso. O forse prima avevi una testina diversa, magari meglio schermata rispetto ai campi esterni. Dovrebbe bastare il tocco del disco con le mani per scaricare le cariche elettrostatiche. Ovviamente, la cosa riesce molto meglio se non si indossano scarpe con la suola in gomma, tessuti sintetici e se non si cammina su moquette o tappeti sintetici :-)
Quindi: prima scarica l'elettricità statica, poi avvicinati al giradischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un film sul vinile
Egregio Sig. Cadeddu,
ho appena letto su tnt-audio.com il suo
editoriale del novembre 2006 sul vinile che mi ha spinto a scriverle (purtroppo il sito di file-sharing dove è caricata l'intervista radiofonica non esiste più e mi piacerebbe ascoltarla, se avrà modo di passarmela).
Forse sarò presuntuoso, ma volevo chiederle di dare un'occhiata al progetto che stiamo cercando di realizzare. Mi spiego: siamo un gruppo composto dai componenti di due diverse realtà bolognesi, Noctivaga Musica e Arancine, che hanno avuto la folle idea di realizzare un documentario su come nasce fisicamente un vinile. Abbiamo finito di girare e abbiamo il materiale per realizzare un documentario di circa 70/75 minuti.
Per poter realizzare il montaggio e stampare il DVD di "Long Play - Il suono lungo del vinile" abbiamo aperto una campagna di fundraising su Musicraiser.com per racimolare i 3000 euro necessari. Ovviamente non le scrivo per chiedere dei soldi, ma per dare un'occhiata al progetto (se avrà voglia e tempo) e, nel caso fosse interessato, aiutarci a dargli visibilità attraverso i suoi canali o anche solo attraverso i suoi consigli.
Se avrà letto fino a qua forse ho catturato la sua attenzione, le posto quindi alcuni link dove potrà trovare tutte le informazioni sul nostro documentario e sulla campagna di crowdfunding:<

Grazie per la sua attenzione,
Cordialmente,
Fabrizio - Staff Arancine - E-mail: arancineprod (at) gmail.com

LC
Caro Fabrizio,
ricevo e volentieri giro alla nostra platea di appassionati! L'idea mi sembra ottima e capita nel momento giusto visto che da quest'anno i volumi di vendite del vinile hanno raggiunto quelli del 1987, un risultato sul quale pochi avrebbero scommesso, fino a pochi anni fa. Ricordo ancora i commenti sarcastici di qualche esperto quando prevedevamo un boom di vendite di LP, in tempi non sospetti, ricordo i commenti del tipo Sì, ma resterà comunque qualcosa di nicchia. La musica fisica è un fenomeno di nicchia, però i volumi di vendita del 1987 sono numeri pesanti, così tanto da far spegnere all'istante quei sorrisini di sufficienza ;-)
Tornando al vostro progetto, cui auguro un grande successo, l'unico consiglio che mi sento di darvi è quello, ove possibile, di ricordare a tutti che il vinile non è tutto rose e fiori: per ottenere i grandi risultati dei quali è potenzialmente capace servono attenzione, pazienza, dedizione e pignoleria. Un sistema analogico mal regolato può suonare ben peggio di qualunque compact disc o file mp3!!!
Il vinile si sta riconquistando, a fatica, un posto nel cuore degli appassionati, non sprechiamo ancora una volta questa grande possibilità. Una delle colpe della scomparsa del vinile è stata la scarsa attenzione (e conoscenza) da parte dei suoi fruitori: giradischi mal regolati, testine e puntine consunte, dischi arati lo hanno portato alla rottamazione non appena il più semplice e immediato Compact Disc ha fatto la sua comparsa sul mercato.
Grazie per la segnalazione e in bocca al lupo!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio, come stai? Ogni tanto mi faccio vivo...TNT è sempre e comunque il mio punto di riferimento, anche se nel tempo ho preso a frequentare anche altri siti, più che altro forum di appassionati (tipo il T-Forum...). Ma TNT è LA MADRE DI TUTTI I SITI PER AUDIOFILI, e su questo non c'è alcun dubbio, tutto quello che ho imparato e le varie miei esperienze audiofile le devo a te e al tuo team ;-))))
Ti avevo promesso una recensione del tuo "Come un arcobaleno di sogni nella notte", che mi sono divorato, dua anni fa, e poi riletto più volte. Mi ha aiutato moltissimo a superare e a vedere oltre certi luoghi comuni dell'essere genitori....Per esempio confermo che non è necessario acquistare un pulmino quando nasce un figlio, ci sta tutto in una normalissima automobile ;-))) Altra cosa che già da tempo ho constatato (mia figlia ora ha due anni) è che i bimbi imparano in fretta a utilizzare l'impianto hi fi.....anche se devo dire la verità: quando ha iniziato a camminare le casse le ho tolte dai supporti e le ho spostate in alto....proprio non sono riuscito ad insegnargli a non mettere le dita sulla cupola dei tweeter...
Venendo al mio impianto, ti aggiorno un po': l'impianto principale l'ho spostato nel mio studio, quindi non in casa...qui non ho grossi problemi di posizionamento, così finalmente mi sono potuto comprare due belle torri da pavimento, le Indiana Line Tesi 560, acquistate dopo averle ascoltate in negozio pilotate dal mio Sonic Impact t-amp tweakkato...
Ora l'impianto è evoluto e, dopo aver provato Gainclone e varie scatolette cinesi (conosci gli SMSL??? Ne ho presi 3 e rivenduti tranne uno, quello con Tripath TA2020...), sono approdato al mitico TRENDS AUDIO TA10.2P SE.......CELESTIALE!!!!! Lo alimento con un buon Zetagi, ma mi sto costruendo un alimentatore a batteria con deviatore per la ricarica, dicono che vada meglio. Come sorgente il solito ma eccezionale DAC Wadia Digimaster X32.....
Ho anche preso un pre a valvole Xindak XA3200 MKII.....ti consiglierei una recensione, visto il basso prezzo di questo cinesino e le sue potenzialità. Giocando un po' con le valvole si ottengono risultati strepitosi. Nel mio impianto pilota benissimo il finalino Trends con il quale si abbina alla perfezione! Sto raggiungendo il Nirvana!!!!! Sono soddisfatto, Lucio, per ora la musica riempie le mie giornate lavorative, come non mai.
Ti mando un caro saluto da Rimini e ti auguro buon lavoro...
A risentirci presto,
Ciao,
Danilo - E-mail: pace.danilo (at) gmail.com

LC
Caro Danilo,
ti ringrazio per il buon feedback sul mio umile libretto
Come un arcobaleno di sogni nella notte, sono felice di sapere che ti sia stato un po' di conforto. Come in tutti i campi della vita bisogna sempre scontrarsi coi luoghi comuni e, possibilmente, abbatterli. Il problema è che alla maggior parte delle persone piace ragionare per schemi precostituiti, infondono sicurezza. Sono altresì felice che ora ti stia godendo il tuo impianto, dopo aver fatto un bel po' di prove e controprove. Uno degli scopi di questa umile pubblicazione è quello di iniziare le persone al mondo dell'HiFi, con la speranza che poi possano affrancarsi dalla schiavitù del parere dell'esperto e possano camminare da sole, magari prendendo strade anche molto diverse. Quindi va benissimo che si frequenti altri siti e si sentano tante altre campane diverse, una volta che si è acquisita la maturità per saper dare il giusto peso alle opinioni di tutti.

Questa settimana, dopo aver salutato la primavera, vorrei dare il benvenuto all'estate, con una vecchia, bellissima e malinconica canzone di Don Henley, batterista, voce e coautore dei più grandi successi degli Eagles (tra cui anche Hotel California). Il brano è The boys of Summer, qui eseguita live al FarmAid del 1985.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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