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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 12/10/2013 - 17/10/2013

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  1. Modifiche per Pure Acoustics PRO838
  2. Nuovi diffusori per una nicchia
  3. Diffusori con 300 €
  4. Una buona incisione
  5. Re: Facciamo ordine
  6. Ribordatura o sostituzione
  7. Malfunzionamento lettore CD
  8. Delusione da TA2024
  9. Lo streaming dà la felicità!
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Modifiche per Pure Acoustics PRO838
Salve, le mando questa lettera con enorme entusiasmo per quello che mi è successo oggi con le mie Pro Acoustic che per me ha del miracoloso. Premetto che non so quanto possa interessarle ma ho pensato che ciò sia probabile visto che Lei dice di possedere le pro838. Sono quella persona che chiedeva aiuto per i bassi con le QUAD moda 2000 e la ringrazio tanto per la soluzione prospettata della quale ignoravo l'esistenza.
Vengo al dunque però; per il mio compleanno mi sono regalato le
pro838 pagate dal distributore italiano sottocosto per dei difetti estetici (99euro più 15 di spedizione su ebay si trovano anche ora) dopo aver letto la sua entusiastica recensione su tnt; dopo una prima buona impressione sia collegate a un marantz pm17 ma anche a un tamp da 50 euro le mie orecchie, metabolizzato l'effetto novità, hanno cominciato a percepire qualche limite come bassi troppo gonfi e slabbrati, suono un po' inscatolato, voci poco brillanti, gamma sbilanciata e ho cosi deciso di fare una bella opera di tweaking secondo il prontuario TNT.
Rivestito tutto l'interno con antirombo (2 fogli a 10 euro a foglio), cablaggio di sezione maggiore ma niente di blasonato, nuovo materiale fonoassorbente all'interno, pasta per lavandini a profusione nel cestello woofer... inizio a saldare ieri sera sulla scheda del crossover ma stamattina faccio le prove e mi accorgo che a causa della mia inesperienza con le saldature ho bruciato la scheda audio.
Faccio giri di telefonate a Cagliari e l'unico che ha un crossover, anzi due, è un certo nanni hi-fi di via Scano, un omone di 2 metri... riesco ad arrivare in tempo poco prima della chiusura e i due crossover sono due Coral, sembrano costruiti bene, ma sono per casse centrali, e dopo contrattazioni varie si arriva a 70 euro. Accetto per disperazione anche se la spesa mi sembra una follia ingiustificata in rapporto ad una cassa modesta. Vado a casa e monto tutto. Ora la prova dei fatti, cassa originale contro modello evo e rimango letteralmente sbalordito, non è un miglioramento, sembrano due casse distanti anni luce, la nuova ha bassi snelli ma sempre potenti, le voci sono vivissime, i medi hanno fascino e il dettaglio è impressionante. Allora finisco in due ore pure l'altra cassa e quando le attacco al mio pm 17 ho avuto altre bellissime emozioni; un sound stage eccezionale, immagine 3d quasi a livello delle quad, bassi impressionanti, e le percussioni che sembrano lì di fronte a te, un microdettaglio impressionante per una cassa di questo prezzo, solo il timbro è palesemente meno raffinato delle quad. Sono rimasto quasi incredulo del risultato così come mio padre e mio fratello. Non so se sia una cosa normale e sono io ad esagerare, ma non mi aspettavo simili risultati. La saluto ringraziandola per il suo enorme e bellissimo lavoro con TNT.
Nicola - E-mail: nicozurru (at) live.it

LC
Caro Nicola,
grazie per la testimonianza. Le PRO838 sono diffusori sorprendenti per il prezzo e certamente hanno enormi margini di miglioramento, visto il mobile e l'economicità della realizzazione. Complimenti per la tenacia ma una tirata d'orecchi la meriti comunque, visto che dovevi fare attenzione nel saldare! Non è facile adattare un altro crossover a una cassa nata con un circuito diverso, sei stato fortunato, probabilmente, perché in genere è difficile trovare la cella di attenuazione del tweeter (quasi sempre presente) tarata in maniera perfetta per una coppia diversa di altoparlanti. Ti perdono solo perché le hai pagate 99€!!! A quel prezzo, se il difetto fosse solo estetico, sarebbero da prendere anche solo per divertircisi un po' come palestra per tweaking!
Sono contento che il risultato finale sia così entusiasmante, già solo con il rewiring e l'irrobustimento interno del cabinet hai fatto sicuramente moltissimo!
Grazie e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori per una nicchia
Ciao !
Vorrei un consiglio da voi, visto che vi seguo da parecchio e avete ottimi consigli. Ho un problema. Ho un ampli Rotel 1520, mi si sono rotte le mia casse Bose interaudio 3000 XL (causa cugina che ha acceso stereo in malomodo). Ora il problema è: Mi conviene cambiarle? Se si cosa prendere? Non volevo spendere più di 400-450 euro. Valuterei anche usato.
Cosa consigliate voi? Io ascolto pop-rock e guardo film. La stanza è 4x5 con divano mobili e tende. Le casse sono dentro un mobile con apposita griglia. Ho una dimensione del buco di 47 x 33. Cosa mi consigliate?
Io ho guardato e non so se Dynaudio Audience 42 o 52 o le B&W 685.
Grazie per i vostri consigli,
Aspetto una vostra risposta,
Andrea - E-mail: bregolix (at) hotmail.it

LC
Caro Andrea,
non abbinerei mai un Rotel con le B&W o le Dynaudio, ancor meno pensando che queste finiranno dentro la nicchia di un mobile coperte da una griglia! No, meglio puntare a qualcosa di più modesto, ad esempio proprio le
Pure Acoustics PRO838 di cui sopra. Costano la metà di ciò che puoi spendere tu, valgono almeno il doppio, suonano bene e sono molto generose, adattassime al genere pop-rock e certamente meno schizzinose delle B&W e delle Dynaudio e più consone ad un uso maggiormente disinvolto (vedi film). Le dimensioni sono compatibili (sic!) con quelle della nicchia. In alternativa considera qualche bookshelf di Indiana Line o KEF.
L'importante è che la tua nicchia lasci almeno 10 cm di aria dietro alle casse, per consentire un buon funzionamento del bass reflex.
Più in generale, ribadisco un concetto a me molto caro che periodicamente torna su queste pagine: non ha senso spendere tanti soldi in diffusori (e elettroniche!) quando poi si infilano le casse dentro delle nicchie di un mobile. Il risultato sarà il 10-20% delle potenzialità dei componenti utilizzati. Anche quel Rotel 1520, in questo contesto, lo vedo assolutamente sprecato. Non avresti sentito alcuna differenza utilizzando il modello base della serie (RA 04/05, ad esempio). Per quanto riguarda tua cugina, insegnale ad accendere l'impianto, non si sa mai.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Diffusori con 300 €
Gentile direttore,
circa un mesetto fa, la contattai per un parere sulla realizzazione del mio primo impianto Hi-Fi. Allora ero indirizzato sul sintoamplificatore Yamaha RX-V475. La destinazione doveva e sarà dedicata al solo ascolto di musica, quindi seguendo il suo consiglio, ho tralasciato il sintoamplificatore da 5.1 canali scegliendo un prodotto più stereofonico.
Ho scelto, dunque, di acquistare il Denon PMA 520AE. Senza allegare il link relativo alla mia precedente domanda, riepilogo brevemente la location ove sarà collocato l'amplificatore. Il luogo è il mio studio, una camera di circa 12mq (4.5m lungh x 2.7m largh), e l'amplificatore sarà adagiato su di un tavolino di legno disposto centralmente ad una delle due pareti longitudinali. Ascolto molta musica non commerciale dall'indie pop alla musica elettronica, dal rock anni 70 al neoclassical. Tralascio generi come reggae, metal e hip-hop/rap che non appartengono alla mia, seppur breve, cultura musicale.
Adesso, perciò, ho necessariamente bisogno di un suo consiglio. Su quali diffusori puntare? Da pavimento o da scaffale? Il budget rimasto oscilla dai 250 ai 350€ (anche perchè in un prossimo futuro ho intenzione di acquistare il Denon DCD 520AE). Nella sua risposta mi consigliava delle Indiana Line Tesi 340 e delle Wharfedale Diamond 10.3 ma come lei ben sa siamo già leggermente fuori budget. Premettendo che desidero realizzare un impianto di qualità e non "da battaglia"(mi permetta il termine) le chiedo se per il mio Denon e per le mie esigenze musicali vanno bene delle Indiana Line Tesi 260. Lascio a lei, dunque, il parere sui diffusori più idonei al mio amplificatore/budget.
Inoltre per i collegamenti tra i diffusori e l'amplificatore vado sul sicuro se acquisto cavi tetrapolari G&bl HP416?
Spero di esser stato chiaro ed esaustivo. Ringraziandole anticipatamente per la risposta e nella professionalità nella quale risponde a noi "amanti della buona musica", le auguro un lieto proseguimento di giornata.
Salvatore - E-mail: salvomt87 (at) hotmail.it

LC
Caro Salvatore,
mi compiaccio che tu abbia abbandonato l'idea dell'amplificatore multicanale: avresti pagato tante funzioni in più che nell'ascolto della musica non ti sarebbero servite. Pertanto, a parità di prezzo, hai acquistato un amplificatore sicuramente più idoneo ai tuoi scopi. Buona l'idea di affiancargli il lettore CD suo compagno di scuderia, in futuro.
Per quanto riguarda i diffusori puoi certamente optare per le Indiana Line Tesi 260 ma la mia preferenza andrebbe verso qualche modello da pavimento. La stanza non è grande, ma una coppia di snelle torri da pavimento saranno più complete dal punto di vista timbrico e più facili da sistemare.
Per il tuo budget residuo, volendo restare nel nuovo, potresti valutare Wharfedale VR400 (300€) e Indiana Line Nota 550 (340€). Ovviamente, ben altre prospettive ti si offrirebbero allargando la visuale verso il mercato dell'usato. Ho dato un'occhiata veloce anche solo su Ebay e si trovano cose assolutamente interessanti, per il tuo budget, come delle Aliante CNM Tower, Castle Chester, Polk Audio Monitor 50... Eventualmente fai una piccola ricerca e sentiamoci di nuovo. Dovrai curarne con scrupolo il posizionamento in ambiente e, magari prestare un occhio di riguardo all'acustica dell'ambiente stesso.
Infine, per quanto concerne i cavi, posto che non forniamo più questo tipo di consulenza, da anni ormai, credo che un qualunque cavo commerciale di buona sezione andrà benissimo, ancora meglio se volessi risparmiare un po' con qualche progetto di facile ed economicissima
autocostruzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Una buona incisione
Caro Lucio,
in uno spazio nel quale si discute appassionatamente tra appassionati (perdona il bisticcio) di riproduzione audio di qualità, mi permetto se me lo concedi, di dare un modesto suggerimento musicale. Si tratta di The yellow shark un lavoro, l'ultimo, del mai tanto compianto genio musicale Frank Zappa, del quale tra l'altro il prossimo 4 dicembre ricorre il ventennale della scomparsa. Tu naturalmente, come credo moti altri appassionati, sai di cosa sto parlando. Mi permetto di segnalare questo disco, peraltro facilmente reperibile anche su Amazon, a quanti non lo conoscessero per una serie di motivi che reputo assai importanti.
Il disco, registrato nel 1992 e pubblicato nel 1993 dall'etichetta Rykodisc, fu registrato con un sistema multitraccia a 96 piste, proprio allo scopo di ottenere un elevatissimo livello qualitativo delle registrazioni. Chi volesse qualche informazione in più può consultare
Wikipedia. Io utilizzo questo disco dalle straordinarie caratteristiche audio, come disco di riferimento per testare sia componenti, che nuovi interventi fini per il miglioramento della qualità del mio impianto. Non mi voglio qui dilungare con il solito repertorio da recensore navigato, perché non lo sono e lascio che ognuno faccia il suo lavoro, io mi occupo di diritti dei bambini, ma la registrazione ha tutte quelle caratteristiche, non comuni a tutte le registrazioni, anzi, capaci di farti sentire letteralmente seduto nelle poltrone di prima/seconda fila, dentro l'auditorium nel quale si è svolta l'esibizione. Registrazione assolutamente stupefacente per profondità, realismo e dettaglio. Fra gli oltre 600 CD che possiedo non esiste nulla di simile. Mi permetto quindi di consigliarne l'ascolto a quanti amano lasciarsi letteralmente attraversare dalla Musica sia nel senso artistico che in quello sonoro.
Fatta questa doverosissima premessa non si può però tacere sulla cifra artistica del lavoro di Zappa. Chi si aspetta di sentire la consueta irriverente, scalmanata e dissacrante chitarra del grande Frank Zappa rimarrà deluso. Infatti in questo progetto Zappa veste i panni del compositore, scrivendo alcuni brani appositamente per l'Ensemble Modern, un gruppo da camera tedesco formato da una ventina di elementi e diretto da Peter Rundel, e contemporaneamente rivisita alcuni dei suoi brani del passato. Ho trovato assolutamente geniale l'utilizzo degli archi il cui pizzicato, nel brano "Questi cazzi di piccione" (traccia 12), ci restituisce una Venezia vista da un'angolazione...come dire...un po' diversa da quella a cui siamo abituati. Le note del disco recitano "Se siete mai stati a Venezia, beh, al posto degli alberi hanno i piccioni, e i prodotti dei piccioni. Il che probabilmente è una delle ragioni per cui la città sta affondando".
Buon ascolto.
Giovanni - E-mail: giopuleo (at) libero.it

LC
Caro Giovanni,
ti ringrazio per questa segnalazione, conosco bene Frank Zappa ma non ho (ancora) ascoltato questo suo The yellow shark. Se l'incisione è buona come dici, si tratta di un motivo in più per colmare la lacuna! In generale le registrazioni multitraccia fanno storcere il naso agli audiofili ma, se realizzate da qualcuno che sa il fatto suo, possono suonare molto bene anch'esse. Hai verificato il livello di compressione dinamica tramite il software DR? Trattandosi di un'incisione del '92 dovrebbe esssere immune da pesanti effetti di compressione dinamica: la loudness war è iniziata proprio in quegli anni. Ho visto che su Amazon ce n'è anche una versione rimasterizzata nel '99, probabilmente rovinata dalla compressione. Molte delle rimasterizzazioni di quegli anni avevano il preciso scopo di comprimere la dinamica per far suonare il disco più forte! Per questo motivo abbiamo sempre consigliato di guardare con sospetto alle rimasterizzazioni dagli anni '90 in poi, nella maggior parte dei casi si tratta di dischi che suonano peggio degli originali.
Grazie per il feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Re: Facciamo ordine
Gentile Direttore sono Gaetano da Avellino. Ho letto i suoi
consigli e Le sono molto grato. Nel frattempo ho avuto la possibilità di ascoltare anche altri diffusori come le Monitor Audio rx6, le B&W 684 e le Klipsh rf 82. Le ho ascoltate con amplificazioni Cambridge audio e Nad nella fascia di prezzo credo € 300/400, non ricordo esattamente i modelli.
Ho scelto le Monitor Audio rx6 che acquisterò a breve permutando le IL 504 con conguaglio sulla notevole differenza di prezzo. Per l'amplificazione stereo credo che continuerò ancora per un po' con il mio Gainclone (trasformatore toroidale 225VA per 30Volt e 40.000Uf sulla scheda raddrizzatice e con 1 chip LM3886 per canale) con pre buffer a valvole 6n3 cinese.
Il suo consiglio circa l'utilizzo di un DAC per le sorgenti già in mio possesso mi ha spinto a osservare cosa potessi acquistare e sinceramente, cercando la minore spesa, ho adocchiato i seguenti prodotti su cui vorrei, se possibile, qualche consiglio:

Il rivenditore invece mi ha cosigliato il Microdac, della Micromega credo che costi molto di più. Per il costo irrisorio, a condizione che sia un buon prodotto, io sarei portato ad acquistare il primo, investendo quello che avevo pensato per il lettore CD nell'acquisto di un primo Giradischi per riascoltare alcuni vecchi dischi che mi sono rimasti di quando ero ragazzino e magari chissà comprarne di nuovi.
Ne ho parlato anche con il rivenditore che mi ha proposto il Project Essential da poco sul mercato. Incuriosito ho cominciato a vedere anche altri modelli. Ho letto qualche vostro articolo sull'argomento e mi sembra di capire che importante per iniziare è che sia con trazione a cinghia, braccio dritto e buona testina. Il budget è sempre limitato intorno ai 250 euro e Le volevo chiedere quale prodotto potrebbe essere migliore tra quello citato, il modello Essential, il DEBUT più economico oppure cambiare sui modelli base Thorens, Marantz T5005 o Rega, anche in considerazione delle casse che ho scelto e dell'amplificazione provvisoria.
Per il futuro, riguardo alle amplificazioni, sono indeciso tra Nad e Denon, ma sarà una spesa che farò nel 2014. Sperando di non aver abusato troppo del Suo tempo sarei lieto di avere un ultimo consiglio per raddrizzare il mio impianto.
Buona serata.
Gaetano - E-mail: gaetano0274 (at) gmail.com

LC
Caro Gaetano,
hai scelto dei buoni diffusori e hai fatto bene a tenere il Gainclone come amplificazione, a questo punto ti mancano da sistemare solo le sorgenti. Visto che possiedi già dei vinili e li vorresti riascoltare, l'idea di un giradischi entry-level non è male ma mi perdonerai se continuo a pormi (e porvi) sempre lo stesso interrogativo: ne vale davvero la pena? Di quanti dischi stiamo parlando e, comunque, come sono stati suonati? Se si tratta di materiale passato sotto aratri anziché puntine come si deve, il rischio che non suonino più come dovrebbero è alto. Tenendo conto della spesa totale - ti servirebbe anche un pre phono - di circa 300€ (200 il giradischi e almeno 100 di pre fono) io valuterei se non sia il caso di riacquistare quei titoli direttamente in formato CD. I dischi argentati hanno ormai un costo irrisorio e con 300€ acquisti 30 CD da 10€ l'uno o 60 da 5€ l'uno (e ce ne sono tanti anche per cifre inferiori!). Valuta un po' tu se il gioco valga davvero la candela. Nel caso, comunque, l'Essential mi sembrerebbe un ottimo punto di partenza, in futuro potrai migliorarlo con una testina di qualità superiore.
Per quanto riguarda il digitale, visto il costo irrisorio del FiiO un tentativo potresti farlo, qualcosa dovrebbe migliorare, ma non aspettarti miracoli. Considera che, comunque, tra DAC, giradischi e pre fono...stai di nuovo aggiungendo componenti al tuo già affollatissimo impianto...occhio che il vizio dell'accumulo potrebbe rafforzarsi!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ribordatura o sostituzione
Buongiorno, come in passato sono a chiedervi un consiglio, questa volta in merito ai miei diffusori ESB. Il mio piccolo impianto è così composto:

L'impianto è decentrato sul lato lungo del soggiorno avente forma trapezoidale (mt.6,50/5,00 distanti tra loro mt.4,50), i diffusori sono distaccati di circa 20 cm. dal muro (rivestito con cartongesso su intercapedine vuota di cm.5), il pavimento è in legno con un tappeto centrale, il soffitto è a cm.290 con velette in cartongesso sul lato opposto all'impianto. Scusatemi se le indicazioni sono sommarie, il senso è che il locale è abbastanza "assorbente" e l'impianto decentrato nella stanza, con il punto di ascolto a circa mt.3,50 dai diffusori.
Trovandomi a dover sostituire e/o riconare woofer e midrange (attualmente ho gli altoparlanti originali riconati già una volta in passato), vorrei sapere se è consigliabile procedere a una nuova riconatura o se sia meglio sostituire gli altoparlanti. In questo caso, potete darmi dei suggerimenti (marca e caratteristiche) o indicarmi a chi rivolgermi (punti vendita nella mia zona)?
Grazie!!!
P.S. Complimenti per il vostro lavoro.
Paolo - E-mail: paolourbinati (at) libero.it

LC
Caro Paolo,
a meno che tu non riesca a reperire gli altoparlanti originali ti sconsiglio nella maniera più assoluta la loro sostituzione. Cambierebbero sicuramente i parametri elettrici e meccanici dei driver e il risultato finale potrebbe essere del tutto imprevedibile. Basta solo pensare al dato di sensibilità dell'altoparlante sostituito: se più alto sentiresti solo lui e non il resto della cassa, se più basso...viceversa! Inoltre, un diffusore di pregio come una serie 7 di ESB andrebbe a perdere del tutto il suo appeal e conseguentemente il suo valore di mercato. Anche se non avessi in programma di sostituirle, per ora - nella vita non si può mai dire! - coi driver non originali diventerebbero dei catafalchi che nessuno vorrà mettersi in casa.
Di conseguenza, devi ricorrere a una nuova ribordatura. Un lavoro fatto bene, che volendo potresti fare anche tu in casa con un po' di attenzione e pazienza, eiminerà i residui del lavoro precedente e riporterà allo splendore originale i driver delle tue ESB. Certo, anche il lavoro di ribordatura non è esente da problemi, nel senso che l'elasticità del materiale moderno potrebbe non essere la stessa di quello originale e quindi qualcosa nella risposta degli altoparlanti potrebbe comunque cambiare, ma è l'unica strada percorribile. Qualora non ti sentissi di eseguire il lavoro in casa (abbiamo un
articolo scritto esattamente per questo tipo di intervento) rivolgiti a professionisti seri e di grande esperienza, come Canini Altoparlanti, Audio Service o Vittorio Franchi. Queste Aziende citate accettano spedizioni da tutta Italia. Un pacco tracciabile ti costa 10€, ma prima fatti fare un preventivo esatto.
Se posso aggiugere un consiglio non richiesto...quei 20 cm di distanza dalla parete posteriore (se ho capito bene) sono davvero pochini per un diffusore grande come la 7/08. Secondo me suonerebbero meglio con qualche decina di cm di distanza in più.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Malfunzionamento lettore CD
Buongiorno direttore, mi chiamo Francesco e le vorrei fare una domanda riguardo a dei disturbi che mi sta dando il mio lettore CD. E' un lettore ROTEL acquistato circa 20 anni fa, se non sbaglio è il 920 BX, che fino ad una settimana fa ha fatto il suo lavoro egregiamente, ma adesso, alcune volte, durante la riproduzione si blocca per qualche istante e sembra che gracchi un po', e poi ricomincia a suonare. Ieri sera questo problema si è verificato per ben 3 volte, poi ho estratto il CD e ho spento il tutto. Dopo qualche minuto ho rimesso lo stesso disco e fino alla fine dello stesso non è successo nulla. Mi perdoni direttore se la mia descrizione del difetto non è molto esauriente, ma non riesco ad essere più preciso.
Le sarei molto grato se mi consiglierebbe cosa fare a proposito.
La ringrazio anticipatamente e le auguro buon lavoro.
Francesco - E-mail: francescolomartire06 (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
capisci che non sia facile diagnosticare una patologia per e-mail :-) senza visitare il paziente ma, descritto così, il problema mi sembra sia riconducibile a una scarsa lubrificazione della pista dove scorre il gruppo ottico laser del lettore CD. In genere c'è del grasso che con gli anni tende a seccarsi, impedendo i normali movimenti del pick-up. Bisognerebbe aprirlo e verificare. Altra possibilità è che dopo venti anni di onorato servizio il laser si stia ormai esaurendo e talvolta riesca a mettere a fuoco e altre volte no. In questo caso potresti cercare un gruppo ottico sostitutivo ma non mi risulta un lettore CD della Rotel con quella sigla, probabilmente hai letto quella dell'amplificatore. Potrebbe essere un RCD 855/865/965 o simili. Una volta individuato con precisione il modello basterà cercare in rete il gruppo ottico sostitutivo (anche su Ebay). La sostituzione non dovrebbe essere impossibile da fare in casa, con un po' di attenzione, ma se non ti senti sicuro meglio rivolgersi a un tecnico. Questo però farà lievitare i costi e renderà l'operazione un po' antieconomica, visto che per 200€ si trova un lettore Cambridge Audio Topaz5, nuovo, o tanti lettori usati di pochi anni fa, ancora in ottime condizioni operative.
Vedi cosa riesci a fare da solo o facendoti aiutare da un amico e, in caso di intervento di tecnico qualificato, fatti fare prima un preventivo preciso, perché il gioco potrebbe non valere la candela.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Delusione da TA2024
Buongiorno, mi chiamo Mauro e sono appassionato di elettronica e audio. Al momento dispongo di:

Il sistema descritto sopra suona meravigliosamente, ma ho in progetto di sostituire l'amplificatore con un altro più piccolo autocostruito. Dunque ho voluto acquistare un amplificatore della Tripath, il ta2024, il quale essendo di piccole dimensioni sarebbe stato perfetto per l'applicazione. Da qui sono iniziati i problemi, purtroppo, anche se acclamato, il ta2024 mi ha fortemente deluso.
Il suono prodotto dal ta2024 a mio giudizio disperde le armoniche della sorgente. Vorrei chiedervi, data la vostra esperienza, esistono degli amplificatori in classe d che suonano bene come un vecchio amplificatore a transistor in classe B e che sia acquistabile solo la scheda senza lo chassis, max 40 watt.
Vi ringrazio in anticipo per l attenzione, con l occasione vi mando i migliori saluti.
Mauro - E-mail: maurom29 (at) gmail.com

LC
Caro Mauro,
non mi è assolutamente chiaro cosa tu abbia realizzato, se un kit basato sul chip TA2024 o qualcosa di tua invenzione. Il TA2024 è un chipset straordinario, all'interno del suo range di utilizzo (basse potenze). Se il contorno, ovvero stadi d'ingresso e alimentazione, sono realizzati a dovere, è capace di suonare non come un amplificatore economico degli anni '70, ma come un moderno amplificatore di classe di questi anni. Quindi o è sbagliato il progettino o la realizzazione oppure abbiamo due concetti molto differenti su cosa si intenda per buon suono. Che il TA2024 disperda le armoniche della sorgente, anche sforzandomi di capire cosa tu intenda, è assolutamente insensato e lontano dall'esperienza comune su questo piccolo circuito: se una qualità gli è stata riconosciuta, da audiofili e recensori di tutto il mondo, è che il TA2024 abbia una ricchezza armonica e di particolari sconosciuta a tanti amplificatori, anche blasonati, di tecnologia tradizionale.
Se, però, il tuo intento fosse quello di replicare con un classe D il suono goffo e impastato del Pioneer SA-6300, mi spiace deluderti ma sarebbe una partita persa. Nessun classe D suonerà così (e meno male, aggiungo!). Qualora volessi sentire il TA2024 esprimersi da par suo, prova a farti prestare un Trends Audio TA10.1. Io credo che dovrai rivedere alla grande il tuo giudizio su questo magico chipset. Un suono certamente più dotato in termini di watt e probabilmente più morbido di quello del TA2024 lo puoi trovare invece nel TK2050 (Dayton e altri). Dubito, tuttavia, che tu stia cercando davvero questo tipo di suono. Tu sei probabilmente abituato alla melassa del Pioneer e qualcosa di radicalmente diverso ti sembra sbagliato. Capita, ma il mondo va avanti, anche nell'audio :-)
A tal proposito, prova a leggere la lettera immediatamente successiva...
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Lo streaming dà la felicità!
Caro Lucio,
con vero piacere, e dopo aver letto tantissime lettere e risposte, ti scrivo una mail, anticipandoti subito che puoi annoverarmi con soddisfazione tra gli audiofili felici. La mia storia nell'hi-fi inizia da quando negli anni 70 ascoltavamo da un Brionvega RR126 (che ancora oggi campeggia orgogliosamente nel mio salotto), seguito poi da altri impianti compatti o a componenti separati. Ebbene ogni acquisto è quasi sempre coinciso con un reale miglioramento della tecnologia e quindi dell'esperienza d'ascolto.
Dalla mia esperienza personale ho capito che non è necessario spendere tanto per ascoltare bene ma è invece sempre necessario approfondire la ricerca, tenendo presente le proprie reali esigenze (follia vedere due sub in una stanza di 3x5m...), studiare le ultime innovazioni della tecnologia e ...concentrarsi sulla musica e non sull'impianto.
Dalla tua rubrica invece ho assorbito tante cose, ma un concetto mi ha colpito più di altri. Ossia che una componente dell'alta fedeltà è assolutamente fondamentale: il posizionamento dei diffusori nell'ambiente e l'ambiente stesso. Spesso mi diverto a leggere le richieste di altri appassionati di hi-fi e mi interrogo su come in realtà siano posizionate le loro casse, su dove sia il loro punto d'ascolto, se hanno superfici riflettenti, ecc. Spesso tento di capire se le richieste di upgrade o l'impellente bisogno di cavi più "trasparenti" o "rivelatori" sia reale o se in invece stanno ascoltando la musica con le casse affogate in una libreria o con l'ampli appoggiato su un mobile che rimbomba!!!
Veniamo al motivo che fa di me un audiofilo felice. Come dicevo sopra credo che il vintage sia principalmente una bella moda (il Brionvega funziona ancora ma il suono è veramente pessimo confrontato col gli altri impianti) e le innovazioni tecnologiche consentono a noi fruitori di avere componenti di qualità sempre maggiore e a prezzi sempre più bassi. Ho la fortuna di avere diversi impianti in casa e solo quello principale nella saletta dove ascolto musica (pre e finale artigianale + lettore cd onkyo anzianotto ma che uso solo come meccanica unito ad un DAC esterno + B&W 703) adotta ancora tecnologia "classica" tipo valvole e trasformatori. Gli altri 3 (stanza di mia figlia, salotto, camera da letto) sono quasi tutti piccoli e gradevolissimi T-amp con relativo dac e TUTTI collegati con airport alla rete wifi.
Ebbene, caro Lucio, credo che veramente siamo di fronte alla più grande innovazione degli ultimi decenni: la possibilità di accedere alla mia libreria iTunes (tutta faticosamente rippata in wav, lossless o mp3 a 320 kbit) in ogni momento, avendo peraltro la possibilità di un multiroom comodissimo, è veramente una cosa fantascientifica! In realtà si tratta di una replicazione dello stesso segnale in più ambienti, ma il vero multiroom sarebbe facilmente ottenibile usando al posto delle airport la basetta Apple Tv (che in più ha la possbilità di un interfaccia video e quindi può "prelevare" dalla libreria itunes, invece di ricevere un segnale dal computer principale...).
Il sistema funziona alla grande, è veloce nell'attivazione, la qualità è accettabilissima (certo, alcune sfumature di maggiore qualità ammetto di percepirle quando ascolto dall'impianto principale, ma il giudizio è distorto dai diffusori di maggior "cabotaggio"!) e la comodità di comandare tutto da ipad/iphone è insuperabile.
Aggiungi che da due mesi ho provato Deezer e Spotify e ...boom! Rivoluzione nella rivoluzione! Dopo qualche giorno mi sono abbonato e, oltre ad avere TUTTA la musica che mi interessa (rock, jazz, pop, classica), di fatto mi sono reso conto che ascolto sempre meno i cd o la mia libreria itunes e sento tutto solo da questi servizi online, anche perchè a 44 anni sto ancora scoprendo e riscoprendo cose nuove e grandi classici, le colonne del jazz, i geni della classica, il rock anni 70, la musica elettronica... L'algoritmo del sistema poi suggerisce continuamente nuovi artisti... e il tutto legalmente e al costo di un cd al mese!
Mah...francamente mi chiedo ancora quanto possa sopravvivere il supporto fisico con queste premesse. In futuro la tecnologia consentirà di avere una banda internet ancora superiore e forse sarà possibile offrire un servizio tipo Spotify (ovviamente esistono anche altri servizi, tipo Deezer, Grooveshark o altri, non vorrei pensassi che voglia promuovere qualcosa attraverso TNT!) con musica NON compressa o addirittura in alta definizione. Cosa succederà in quel momento al supporto fisico?! Secondo te quanto manca alla possibilità di avere musica HD in streaming?
In conclusione permettimi una domanda che credo incuriosisca molti di noi, che ti seguiamo da anni: qual'è il tuo impianto di riferimento in casa?? Immagino che avrai la possibilità di ascoltare molte macchine fantastiche e molti diffusori, ma quali sono quelli che senti veramente tuoi e da cui non ti separeresti mai?
Un saluto cordiale e grazie per il tuo sforzo di diffusione e comunicazione della buona musica ascoltata bene.
P.S. ti mando una foto dell'RR126 che oggi fa quasi esclusivamente da supporto al T-amp LYM audio, collegato a meravigliose TOTEM Mite (la airport e il dac sono arrivati poco dopo).
Giacinto - E-mail: giacinto (at) bigfoot.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giacinto,
sono assolutamente d'accordo con te, il futuro è questo e non si torna indietro. Per i più resistenti resterà il vinile, con il suo caleidoscopio di emozioni e di rituali a fare da contorno all'ascolto domestico. I servizi come Spotify, che ancora devono forse ritagliarsi una dimensione precisa, anche e non solo per questioni di royalties con le solite Case discografiche, sono il futuro. Avere file HD, non compressi, in streaming nelle nostre case, specie in Italia, con la rete che abbiamo, è ancora di là da venire, non riesco a fare una previsione in tal senso. Sono anni ormai che la larghezza di banda è più o meno ferma, almeno qui in Italia. Per trasferire in streaming un flusso dati ad alta risoluzione di banda ne serve veramente tantissima e per ora non se ne parla. In futuro certamente sì. A quel punto tutto il resto sarà discussione oziosa: se posso accedere tramite rete, senza interruzioni o download estenuanti, agli stessi file master dello studio di registrazione, che senso ancora avrà parlare di supporto fisico?
Il problema reale continuerà ad essere, però, sempre lo stesso ovvero la qualità della registrazione di quei master: se il master è compresso e mal registrato, averlo a disposizione tale e quale in casa non sarà di grande aiuto, purtroppo!
Infine, per quanto riguarda il mio impianto di riferimento...ho risposto altre volte a questa domanda. Ho diversi apparecchi, che utilizzo a seconda delle esigenze, più una vasta collezione di componenti vintage. Non divulgo l'elenco di quelli di riferimento perché andrei contro la mia stessa filosofia sulla quale baso questa opera di consulenza audio: le persone devono scegliere con la propria testa e non, pigramente, coi gusti di un'altra, pur se più esperta. Ci sono apparecchi che mi sono piaciuti e che restano a farmi compagnia? Certamente. Tanti piccoli integrati: il NAD3120 e il Naim Nait, tanto per citarne due e poi il primo, mitico T-Amp :-) Ogni tanto li tiro giù e li riascolto, o per fare confronti o per un tuffo nel passato (e rinfrescare la memoria, ricontestualizzandola).
Qualche lettore CD, un paio di DAC, due coppie di diffusori, vari giradischi, per lo più in disuso (tranne uno). Da tanti altri mi sono separato, ad esempio quando ho deciso che non aveva più senso tenere due impianti, uno più semplice e uno più impegnativo, in due sale separate. Ho qualche rimpianto, ma non sono uno che riesce a innamorarsi di componenti inanimati. Sono giocattoli, e li tratto come tali...
Spero di aver, almeno in parte, soddisfatto la tua curiosità!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
volevo riallacciarmi a una frase presente in una tua risposta a una lettera: Quando avrai tempo e voglia potrai scoprire quanta differenza possa celarsi in piccoli interventi sull'acustica ambientale... (
Vol.665 "Ho visto anche degli audiofili felici") solo per ribadire l'assoluta verità espressa da quelle parole.
Io stesso, grazie ai consigli che ho trovato sul sito TNT, sono passato dalla configurazione che puoi vedere qui sotto con tutto l'impianto disposto lungo la parete posteriore e senza alcun intervento sull'acustica della stanza, alla seguente configurazione con i soli diffusori lungo la parete posteriore e la componentistica (previa eliminazione di tutta la parte "video"...) lungo la parete laterale.
Ho poi realizzato dei pannelli fonoassorbenti e due tube traps (il tutto realizzato "in casa").
Ebbene, tutto ciò ha portato ad un grossissimo miglioramento del suono, cosa che non avrei mai creduto potesse succedere.
Grazie ancora per tutti i consigli che settimanalmente elargisci.
Flavio - E-mail: supervesnak (at) alice.it

[Miglioramenti acustica ambientale][Miglioramenti acustica ambientale][Miglioramenti acustica ambientale]

LC
Caro Flavio,
complimenti per il lavoro fatto e per la pulizia di tutto l'attuale set-up! Ci credo che ora tu percepisca un grossissimo miglioramento! E capisco anche quanto si possa essere restii nel credere - come tu stesso hai ammesso - che persino un semplice riposizionamento dell'impianto, eliminando dallo spazio acustico elementi di disturbo come il tavolino portaelettroniche e uno schermo TV, possa fare così tanta differenza. Io da anni insisto nel dire che è un passo avanti di portata ben superiore a quello che garantirebbe un passaggio di classe nelle elettroniche dell'impianto...ma gli audiofili, un po' perché preferiscono comprare giocattoli nuovi, un po' perché talvolta impossibilitati dal menage familiare, insistono nell'accatastare alla bell'e'meglio elettroniche e diffusori, spesso anche di pregio, nella speranza che questi da soli possano riuscire nella magia. La strada, insisto, è diversa e passa necessariamente dall'ambiente d'ascolto.
Arrivo a dire che, quando l'ambiente è particolarmente curato, si faccia davvero fatica a trovare un componente HiFi che suoni male.
Ti auguro buon ascolto e ti ringrazio per la preziosissima testimonianza, speriamo che serva a convincere anche i più scettici.

Un benvenuto - in ritardo - all'autunno, grazie alla voce di Van Morrison e alle note di questa dolcissima e malinconica When the leaves come falling down (Quando le foglie iniziano a cadere).
Seguendo questo link potete visionare il video del live direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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