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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 9/11/2013 - 16/11/2013

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  1. Upgrade generale con 3000€
  2. Il mio primo impianto
  3. Direct drive
  4. Consigli per braccio SME 3009
  5. Sulla retta via....ma a che prezzo, in Italia
  6. Re: Pochi bassi
  7. Meccanica CD vintage
  8. Consiglio su stanza d'ascolto
  9. Pochi bassi da Tannoy monitor
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade generale con 3000€
Caro direttore,
innanzitutto gli ovvi complimenti per competenza e passione! Dunque: il mio soggiorno è abbastanza grande, 6x5m., nessun waf :-)
Al momento possiedo un lettore cd nad 512, ampli jolida 202, diffusori sonus faber minima. Inizialmente ascoltavo in una stanza molto più piccola. L'impianto è rimasto invariato da una decina di anni, ho preferito "investire" in cd, di cui ho adesso una discreta collezione. Ascolto quasi esclusivamente jazz, un po' di classica e blues. Tutto sommato mi sembra abbastanza equilibrato, ma dopo aver ascoltato altri impianti di amici, mi è tornata la voglia di investire nelle apparecchiature.
Pensavo di partire dai diffusori, per passare poi all'ampli e al lettore. Ritieni che potrei iniziare prendendo le Sonus Faber Liuto liutowood tower possa essere un buon inizio? Le avrei trovate a 1.600 euro. Poi pensavo di passre ad ampli e lettore cd.
Il budget è limitato, per cui mi concentro su usato. Vorrei stare entro i 3.000 euro totali.
Grazie in anticipo.
Luca - E-mail: luca.perillo (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
sicuramente le Liuto tower saranno un bel passo avanti, soprattutto in termini di completezza del messaggio sonoro e presenza fisica della gamma bassa. In un ambiente di 30mq le tue Minima certamente faticano un po'. Anche l'amplificatore, complici la bassa sensibilità dei diffusori e la metratura generosa dell'ambiente, potrebbe trovarsi qualche volta un po' messo alle corde. Con la maggiore sensibilità delle Liuto questo pericolo dovrebbe essere del tutto evitato.
Pertanto, il passo successivo io lo dedicherei alla sorgente, programmando l'acquisto di un nuovo lettore CD dalle caratteristiche non troppo distanti dal tuo attuale NAD. Potrebbe essere ancora un NAD, ma più recente e di classe superiore, un Arcam, un Rega o un Naim. Vedi cosa trovi nel mercato dell'usato recente. Del budget stanziato non resterebbe poi moltissimo qualora volessi migliorare anche l'amplificazione. Il tuo Jolida è un buon integrato, riuscire a fare tutto stando dentro i 3000€ totali non sarà facile, visto che 1600 se ne andrebbero per i soli diffusori. Ti consiglio pertanto di attendere, per l'upgrade dell'amplificazione, tempi migliori. Al più, dovesse avanzarti qualcosa, potresti regalare allo Jolida delle valvole nuove, penso che gradirebbe comunque e, magari, riesci pure a divertirti un po' sperimentando marche diverse.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il mio primo impianto
Buonasera g.le Direttore,
prima i dovuti complimenti per il vostro lavoro, encomiabile. Chi le scrive è un ragazzo di 34 anni che cerca con passione di entrare in questo infinito mondo. Ascolto musica fin dalla più tenera età, e solo ultimamente ho voluto farlo in modo....serio. Ho messo in piedi, spinto anzitutto dall'amore per la musica, un impianto dignitoso, considerato il mio budget.
Da amante dell'analogico, ho acquistato un Project 1xpression III classic con testina 2m red. Ho abbinato un amplificatore Cambridge azur550a e diffusori B&W 684. Poichè il 550 non ha ingresso phono ho dovuto acquistare un pre, sempre Project, modello tube box II (quello con le valvole).
La stanza a mia disposizione non è, ahimé, il massimo: una piccola mansarda a pianta rettangolare, misure 2,85 x 4,60 mt circa (impianto e diffusori sul lato corto). Amo soprattutto il rock anni 60/70, il blues, non disdegno il jazz e talune sonorità rock anni 80/90 (insomma un bel minestrone).
Graditissimo sarebbe un suo giudizio sul mio impianto, su possibili migliorie e un consiglio su un lettore cd adatto (potrei rubare al babbo il suo Yamaha cdx 396, non lo usa più....che ne dice?).
Grazie molte della sua risposta.
Cordiali saluti,
Fabio - E-mail: fabio.mar07 (at) libero.it

LC
Caro Fabio,
complimenti per la decisione di dotarti di un buon impianto per ascoltare musica come si deve. Hai acquistato ottimi prodotti ma non mi è chiaro se tu sia soddisfatto oppure no. La mansarda non è necessariamente un disastro acustico, anzi. Talvolta l'asimmetria generata dal tetto spiovente aiuta a controllare meglio eventuali risonanze in gamma bassa. È di vitale importanza curare l'arredo e la disposizione dell'impianto.
Senza una piantina o una foto dell'ambiente non posso dirti molto di più. Per quanto riguarda il lettore CD, visto che lo Yamaha di tuo padre sarebbe gratis, prendilo pure senza problemi. Certamente si tratta di un componente che sarebbe di un livello inferiore rispetto al resto del tuo impianto, quindi prima o poi potresti sentire la necessità di un upgrade. Tieni conto che se il giradischi fosse ben regolato e i dischi fossero di buona qualità, il confronto col CD potrebbe essere impietoso.
Come possibile futuro sostituto ci vedrei bene un compagno di scuderia del tuo amplificatore, ovvero un lettore ancora Cambridge Audio. Dovessi accorgerti che il suono vira verso tinte un po' troppo chiare, ovvero se notassi qualche punta di brillantezza eccessiva o di fatica d'ascolto non domabile con interventi sull'acustica della stanza, allora potresti optare per un lettore più morbido da scegliere tra NAD, Arcam, Vela etc.
Nell'usato, magari aiutandoti con la vendita dello Yamaha (un centinaio di euro) non dovresti far fatica a trovare un valido sostituto.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Direct drive
Egr. Cadeddu,
nei giorni scorsi ho riletto su TNT alcune sue considerazioni e suggerimenti in merito alla scelta di giradischi e testina. Era il 1996, si legge in conclusione della preziosa Guida. Tra le soluzioni tecniche implementabili in questa "macchina della musica" ve ne sono diverse per le quali, a mio personale parere, estimatori e detrattori si dividono da tempo immemorabile e senza soluzione. Tra di esse vi sono la scelta della testina, MC o MM, la forma dello stilo, la base con telaio rigido o flottante, piatto e/o contro-piatto e via dicendo. Una questione che invece pare mettere tutti d'accordo è l'impiego della trazione a cinghia. Esistono del resto centinaia di giradischi, più o meno esoterici, realizzati in questa maniera, tra di essi anche l'interessante kit introdotto su TNT nelle ultime settimane.
La soluzione con puleggia pare in disuso e non riesce a scaldare gli animi di nessuno. Mentre la trazione diretta scatena un coro di disappunto (!) e fa rabbrividire ogni "audiofilo" in ragione delle vibrazioni inenarrabili che sarebbero generate da costosi motori DC costretti a girare a bassissime velocità e, anatema, direttamente calettati al piatto, DIRECT DRIVE appunto. Eppure Technics SL 1200/1210 si è fregiato di commenti lusinghieri, anche tra le pagine di TNT. Sottolineo impeccabile supporto braccio con cuscinetti reggispinta con gioco regolabile, braccio curvo, in alluminio e con attacco standard EIA, oltre 10kg di peso, antiskating e VTA impostabili mediante rotelle micrometriche (anche al volo, con macchina in funzione!).
Il modo degli "audiofili" e quello dei giradischi a trazione diretta non si parlano. Il primo vuole l'antiskating con il pesetto, il braccio in carbonio ed una cinghia esoterica capace di azzerare la trasmissione di vibrazioni motore-piatto senza (?) introdurre altre incontrollabili variabili cinematiche. Il secondo è confinato al mondo DJ ove l'affidabilità della macchina è essenziale, al piatto serve tanta coppia, gruppo braccio e testina devono anzitutto fare il proprio lavoro.
Il buon Technics SL 1200/1210 costava all'incirca 600EURO e faceva traballare molti concorrenti con il pesetto; ora è fuori produzione. C'è ancora spazio per giradischi a trazione diretta di produzione odierna per l'ascolto della musica?
La ringrazio anticipatamente,
Francesco - E-mail: lanzif (at) hotmail.com

LC
[Sala d'ascolto]
Caro Francesco,
la mia posizione sulla trazione diretta è principalmente motivata dal fatto che realizzarla bene è più complicato e costoso che implementare una trazione a cinghia. Per questa ragione, a parità di costo, e soprattutto in fascia entry-level, la cinghia è vincente sulla trazione diretta. Esistono dei famosi controesempi, il SL1200 sembra essere tra questi, ma non c'è molto altro. Esistono comunque vari giradischi a trazione diretta, la maggior parte, come il 1200, destinati al mercato pro. Tra questi: Audio-Technica AT-PL120 (che sembra un 1200!), vari Numark (es. il TT200), Stanton STR8150, Stanton ST-150 e persino il Technics SL-1210MK5, che mi risulta ancora disponibile (ad es. su Amazon). Di impostazione meno pro trovi il bellissimo Denon DP-500M (qui a destra in foto). Semmai, quel che non capisco è perché accanirsi con una soluzione che è ormai diventata abbastanza rara - a torto a ragione che sia - e limitare pertanto il range di scelta a pochissimi modelli quando nel campo della trazione a cinghia c'è solo l'imbarazzo della scelta in ogni classe di prezzo.
È un fatto nostalgico? È la voglia di sentirsi un po' home DJ? La convinzione che la trazione diretta sia per forza superiore? (e perché mai, poi?). Per me, un giradischi deve far girare un disco alla velocità corretta, senza introdurre rumori o vibrazioni e senza trasmettere quelle esterne al sistema di lettura. Che questo lavoro lo faccia tramite una puleggia, una cinghia, un direct-drive o il teletrasporto rotazionale...poco importa! Perché noi audiofili continuiamo ostinatamente a guardare l'oggetto in quanto tale e non pensiamo invece a COME svolge la sua funzione?
È anche per questo che i Costruttori, spesso, ci hanno lucrato sopra, alle nostre spalle e delle nostre fissazioni. Facciamoci furbi!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consigli per braccio SME 3009
Gentile Lucio,
vorrei avere un suo consiglio riguardo al mio giradischi. Si tratta di un Thorens td 124 mkII che sto rimettendo a nuovo. Il braccio è uno SME 3009 SII credo una delle prime versioni, con shell removibile. Il braccio riceve un connettore a pettine rettangolare (4 piolini + cravattina) + filo di terra da un lato, doppio RCA + terra dall'altro lato. Ovviamente sono connessioni datate, e so che molti montano un doppio RCA femmina nuovo per usare qualsiasi cavo. Io sono molto combattuto perchè mi sembra quasi di oltraggiare questo vecchio e a mio avviso bel braccio, per cui mi vorrei limitare a ripulire per bene i connettori e continuare ad usare questi. Lei che dice, pensa che i cavi ultradatati vadano sostituiti a prescindere e che quindi debba modificare l'attacco?
So che molte persone ricablano completamente tutto il braccio, ma pensavo forse che uno dovrebbe pensare alle modifiche se ha un effettivo problema di ronzii o di qualità sonora in generale...
Inoltre, e finisco, il braccio monta una testina Shure M95ED, se ha qualche consiglio su altra testina MM da adattare gliene sarei molto grato (budget max 300 Euro). Amplifico con Accuphase E-206, diffusori Celestion Ditton 66.
Le Ditton 66 meritano di essere sollevate su piedini particolari? Per ora sono poggiate su 4 feltrini banali, e mi pare ok, ma magari mi perdo qualcosa....
La ringrazio anticipatamente dell'attenzione e per tutti gli utili consigli di TNT-audio.
Gabriele - E-mail: gabroson (at) gmail.com

LC
Caro Gabriele,
visto anche il valore storico del bel braccio SME, io eviterei di modificarlo pesantemente. Se proprio volessi migliorare la qualità dell'interconnessione potresti prendere in considerazione i vari cavi già preassemblati, terminati RCA da una parte e connettore SME dall'altra, esattamente come quello originale, ma realizzato con conduttori in rame argentato e isolante in Teflon, ad esempio. Basta che fai una ricerca con "SME tonearm interconnects" e navighi tra le varie offerte che si trovano sl mercato, tante su Ebay, ad esempio. Questa è, a mio parere, la soluzione più elegante, anche perché preserva l'originalità dell'oggetto e non inserisce perniciose interruzioni nel percorso del segnale.
In ogni caso, visto che a dar voce a tutto c'è una testina Shure 95ED, non starei certo a preoccuparmi dei cavi di connessione! Ricordiamoci sempre delle bibliche accoppiate di trave e pagliuzza! :-)
Con i 300€ che hai stanziato ti si apre un ventaglio di possibilità abbastanza ampio. Io starei sul classico vintage, per onorare la caratteristica gold classic dei componenti del tuo impianto, andando a scegliere una Denon DL103, oppure mi orienterei su ottimi progetti recenti quali Ortofon 2M Bronze, Goldring 2300, Clearaudio Aurum Alpha MM002 o anche Grado Platinum Wood. Per la Denon, controlla che il tuo Accuphase abbia un ingresso phono MC compatibile con l'uscita di questa testina.
Infine, per quanto riguarda le Ditton, io proverei a sollevarle fintanto che il tweeter arrivi ad altezza d'orecchio (ascoltatore seduto). Il "come" è irrilevante, prova prima con dei libri.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sulla retta via....ma a che prezzo, in Italia
Egregio Direttore, essendo nato negli anni sessanta, anch'io "ero" un patito di concerti di musica e l'ascolto di essa su impianti cosidetti ora vintage. Sono stato uno dei fondatori di una delle prime radio "libere" in Bergamo, insomma la musica era tutto. Il mio impianto casalingo era così composto:

Poi verso gli anni novanta, mi sono adagiato sulla via del home theatre, ascoltando musica e tv. Ora per merito SUO e della "nostra" rivista che ho scoperto da poco, la svolta, ho riscoperto la voglia di "vinile" e di sentire la musica come tale. Ho cominciato a girare e sentire e così ho composto il mio nuovo impianto: Il tutto su un meraviglioso TNT Flexy Table autocostruito, come da foto. La stanza è 4x5 con 2 divani in pelle dove mi adagio ad ascoltare la musica. Prima di salutarLa e ringraziandoLa, mi tolgo un sassolino....
Sentite nei pochi rimasti showrooms poi comprate se volete il nuovo sui siti on line, meglio inglesi, potete risparmiare (come ho fatto io) fino a un buon 40%.
Fabrizio - E-mail: cerryx58 (at) gmail.com

LC
Caro Fabrizio,
il tuo percorso è simile a quello di tanti altri appassionati di musica in gioventù, passati all'Home Theater per voglia di modernità e per compiacere malcelate esigenze domestiche. Prima o poi, però, la voglia di riascoltare musica si riaffaccia prepotentemente, dopo che ci si è stufati degli effetti pirotecnici e artificiali dell'HT, dopo che tanti fili e tante casse per casa cominciano a dar fastidio anche a chi in primis li aveva accettati con entusiasmo. Ti faccio i miei complimenti per il ritorno, perché hai messo insieme un ottimo impianto e hai realizzato un bellissimo
TNT FleXy.
E veniamo al tuo sassolino nella scarpa. È vero, i prezzi dell'HiFi in Italia sono spesso fuori da ogni logica. Ne ho parlato più volte, citando esempi di ricarichi superiori al 200% che non possono essere in alcun modo giustificati dalla solita solfa che si sente dagli operatori del settore (in Italia abbiamo tasse più elevate, dobbiamo sempre fare lo sconto etc. etc.). 200% di ricarico, semplicemente, non può avere alcuna giustificazione, né fiscale né commerciale, è un'esagerazione e basta!
Questo sistema di prezzi gonfiati a dismisura, per fortuna non condiviso da tutti gli operatori del settore, ha portato, con l'avvento di Internet, a una piccola grande rivoluzione: la gente ha aperto gli occhi sui prezzi reali e ha cominciato ad acquistare all'estero. Responsabili del crollo di questo sistema sono state anche le riviste che non hanno MAI fatto sapere ai propri lettori quali fossero i prezzi medi dei prodotti recensiti al di fuori di questo BelPaese. Una sorta di connivenza (fatemela chiamare con il nome giusto) che ha funzionato bene fintanto che si stava oltre la cortina di ferro. La rete e la caduta delle barriere doganali nell'UE hanno fatto il resto. Scusate, ma io non riesco a provare compassione se le vendite di chi faceva ricarichi assurdi sono crollate, non ci riesco davvero.
Tuttavia, non trovo corretto andare ad ascoltare i prodotti in un negozio fisico e poi acquistare online dove costa meno. Il negozo fisico offre il servizio dell'ascolto, tempo dei commessi per far ascoltare i componenti e fare le diverse prove, magazzino di ex-demo da gestire etc. etc. tutti costi che un negozio che vende online non sostiene. A questo punto, ben venga l'acquisto online al prezzo più basso, ma senza approfittare della disponibilità di un negozio fisico che ha deciso, nonostante tutto, di restare aperto e offrire qualcosa di più della semplice vendita ai pochi clienti rimasti. È una questione di correttezza, di etica e di opportunità a lungo termine. E già, perché il giorno che l'ultimo negozio fisico chiuderà i battenti perché non può competere con quelli online non avremo più alcun luogo dove andare ad ascoltare, mostre a parte, che non a caso si stanno moltiplicando di anno in anno.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Re: Pochi bassi
Gentile Direttore, eccomi qua!
Come
richiesto invio foto del soggiorno "normalmente arredato" precisando che

Inoltre non mi è chiaro quanto riportato
"Una possibile soluzione potrebbe essere quella che vede una semplificazione dell'impianto, con l'eliminazione del preamplificatore, e al suo posto un semplice integrato con ingressi linea cui abbinare un pre fono per il giradischi. Il percorso del segnale si accorcerebbe molto e già con un semplice Dayton DTA100 (circa 100 ) dovresti riuscire ad avere più presenza e corpo in basso."
Il Dayton ha un solo ingresso quindi lo vedo accoppiato all'attuale pre e non da solo come sembra intendere la frase. "Se ti piace il suono dei TA2024, il Dayton non ti deluderà. Più rotondo e caldo, ma anche più muscoloso in gamma bassa. Non ha la magia del 2024 in gamma medio-alta, ma è un compromesso più che accettabile."
So che non le piace la bi-amplificazione ma da quando l'ho adottata ne ho guadagnato in spaziosità e ho pensato alla possibilità di un TA2024 per alti e TK2050 per i bassi.
"Se ti capitasse, non disdegnare di provare un nuforce IA7. In alternativa qualche amplificazione tradizionale dall'impostazione più rotonda, penso ai soliti NAD, Arcam, ma anche, nell'usato, Naim ed ElectroCompaniet."
Bene il suggerimento, ma che salto di costi rispetto ai miei Fenice e al Dayton; vanno bene anche i piccoli? es. Nad C316 BEE/C326BEE - Arcam FMJ A19? Un budget corretto per non incorrere in un side-grade è 500/700 euro anche per l'usato?
Spero che le immagini chiariscano, grazie ancora per la pazienza e la saluto
Antonio - E-mail: a.lonegro (at) tiscali.it
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Antonio,
grazie per le immagini. Adesso il contesto almeno è chiarissimo. Non vedo niente di particolarmente sbagliato nella sala dove ascolti, eccetto le solite cose che più o meno hanno tutti:

I consigli sono sempre i soliti, in questo caso proverei anche a spostare i diffusori dalla parete posteriore, a passi di 5 cm per volta, valutando l'effetto sulle basse frequenze.
Vengo ai chiarimenti sulle mie indicazioni. Il Dayton ha due ingressi linea, uno sul frontale e uno nel retro. Quello frontale forse non è comodissimo, ma c'è. In ogni caso di integratini con il TK2050, realizzati pure con materiali di più alto pregio, ce n'è una marea: da Wosong a Fanmusic, passando per Sure etc. Molti di questi dispongono già di almeno due ingressi linea tradizionali su RCA posteriori.
Se vuoi, puoi anche provare con la biamplificazione, ma prima senti un TK2050 singolo.
Per quanto riguarda soluzioni alternative, quando parlavo di nuforce IA7 mi riferivo all'usato, ormai si trova a prezzi assolutamente abbordabili. Gli altri amplificatori che hai indicato potrebbero essere un sidegrade. Per non incorrere in side-grade devi pensare all'usato, per forza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Meccanica CD vintage
Buongiorno Direttore. Le sottopongo quanto segue: dato che stavo pensando di acquistare un nuovo lettore CD, di buon livello, un audiofilo fidato mi ha dato in prova un suo Micromega T-Drive degli anni '90, meccanica che non utilizza e della quale ha un'alta opinione, dichiarandosi disponibile a cedermelo per circa 300 €. L'apparecchio, benchè vintage, è ben tenuto e anche il suono è ben strutturato e dettagliato. Inoltre nel prezzo potrei avere anche la meccanica philips dedicata di ricambio nuova, che ormai pare introvabile, per futura eventuale sostituzione. Le scrivo soltanto per avere una Sua opinione meramente tecnica in merito all'apparecchio, che credo conosca. La mia richiesta è dettata da una specifica curiosità e dal fatto che un apparecchio così datato suoni meglio (nel mio impianto) di alcune meccaniche nuove che ho provato, tipo Cyrus e altre intorno ai 1000 €. Sperando che il quesito sia pertinente, la ringrazio in anticipo e la saluto.
Il mio impianto:

Gabriele - E-mail: gabrielepanizza (at) alice.it

LC
Caro Gabriele,
la meccanica di lettura T-Drive di Micromega esiste(va) in due versioni, a seconda del periodo di produzione. Una utilizzava una meccanica Philips CDM9Pro e l'altra (denominata T-Drive 2, più recente) una CDM12. Non sono sorpreso che la meccanica suoni bene, sono semmai sorpreso che possa suonare tanto meglio di altre meccaniche più recenti. Diciamo la verità, molto del risultato dipende dalla felice interfaccia tra meccanica e DAC. È possibile che questa vecchia meccanica si interfacci bene con il tuo DAC e quelle moderne invece fossero meno sinergiche ma prima di trarre conclusioni affrettate proverei a fare un confronto diretto e non a memoria. Niente nell'audio è più fallace della memoria! In più, non è raro il caso nel quale il nostro cervello si faccia ingannare dall'aspetto del componente che stiamo ascoltando. La T-Drive, in effetti, ha il suo fascino!
Infine, mi auguro che i confronti (se ce ne sono stati) siano avvenuti sempre con lo stesso cavo digitale, le differenze sono piccole, ma non trascurabili.
Comunque sia, visto che il suono ti soddisfa e considerato che il prezzo è onesto (c'è anche la meccanica di ricambio) non vedo controindicazioni al suo acquisto. Dovesse capitarti sottomano, prova a sentirla insieme al suo DAC, il T-Dac, potrebbero esserci altre piacevoli sorprese.
Più in generale, vedo sempre più favorevolmente macchine integrate che sistemi separati. Il segnale compie percorsi più brevi e si eliminano tanti cavi (interconnessione e alimentazione). A mio parere, come ho scritto tante volte, un lettore CD integrato è vincente su una soluzione separata di pari prezzo.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Consiglio su stanza d'ascolto
Buonasera Direttore sono un assiduo lettore del suo sito e ho notato che nelle risposte alle lettere nelle ultime settimane ha sottolineato più che in passato l'importanza dell'ambiente nella qualità complessiva di un impianto audio.
E' per questo che le chiedo di guardare le due foto che le invio e di esprimere un parere su ciò che potrei fare per migliorare la resa di un impianto composto da:

In passato ho avuto anche diffusori migliori (USHER 604 sostituite perchè a mio parere erano eccessive sugli acuti e sui bassi) e ampli peggiori. Poi ho preso le Mordaunt sapendo di rinunciare ai bassi ma auspicando un maggiore equilibrio complessiva. Inutile che le dico, lo avrà capito, che non sono ancora soddisfatto. Pensa che la chiusura della tromba delle scale con una tenda in tessuto (già ordinata per motivi termici) possa influenzare la resa dell'impianto e in che modo?
La ringrazio per la pazienza e saluto
Gianni - E-mail: satch1 (at) libero.it
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Gianni,
da quel che vedo l'ambiente mi sembra molto spoglio e vuoto. È uno stile che mi piace molto, ma purtroppo non va molto d'accordo con le esigenze di acustica ambientale. Vedo male o una parete è tutta vetrata? Se così fosse, la tenda leggera che la copre non potrà certo fare miracoli. Anche quel piccolo tappeto davanti al punto d'ascolto avrà un'influenza limitata. La presenza della tromba delle scale non credo sia così nefasta e una tenda in più (o in meno) non farà grande differenza nell'equilibrio globale. Potresti tentare con una diversa disposizione dei diffusori, magari meno angolati verso il punto d'ascolto, e con l'eliminazione (sì, lo so, non si può fare!) della TV e relativo mobile tra i diffusori. Anche lo scaffaletto coi CD a vista nella parete dietro ai diffusori non è l'ideale. Se il suono ti dovesse sembrare privo di bassi e troppo brillante dovrai necessariamente aggiungere elementi che limitino le riflessioni (tele alle pareti, arazzi, un tappeto più grande e spesso). Esistono anche delle Aziende specializzate in quadri fonoassorbenti: si possono acquistare già stampati oppure si può richiedere la stampa di una foto o di un disegno a proprio piacimento. Basta cercare con Google "quadri fonoassorbenti" e vengono fuori diversi risultati interessanti.
D'altra parte, se si è scelto questo tipo di arredo così minimal è perché questo incontra il nostro gusto. Stravolgerlo per l'audio non avrebbe senso. Meglio allora cercare una stanza più piccola, da trattare e arredare ad hoc, dove godersi in santa pace la propria musica preferita e relegare al salone un sistemino all-in-one dignitoso ma senza pretese HiFi. Ove ciò non fosse possibile, in extremis, potresti provare una coppia di
Duevel Planets: carattere morbido e musicale, facile inserimento in ambiente, emissione a 360°.
A proposito, io stesso, nel salone di casa, ho eliminato qualunque fonte sonora :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Pochi bassi da Tannoy monitor
Gent.mo Direttore,
la scorsa settimana le ho inviato una richiesta in merito a un sub da abbinare alle mie Tannoy LGM che per cause "strutturali" sono avare di basso nonostante il woofer da 30 cm. Lei mi ha cortesemente risposto indicandomi alcuni sub, tuttavia le prove che ho avuto modo di fare approfittando del fine settimana e della collaborazione di altri amici appassionati non hanno dato l'esito sperato. A questo punto valuterei la sostituzione delle Tannoy.
Sarei orientato, visto mi piacciono parecchio, ad acquistare un'altra Tannoy fra i modelli nuovi. Mi piacerebbe ovviamente che mantenessero il family feeling di dolcezza, coerenza, precisione e musicalità aggiungendo un pizzico di basso in più e magari, una impostazione un po' meno secca (o troppo monitor) come quelle attualmente in mio possesso pur mantenendo l'impostazione monitor che non mi dispiace affatto.
Come mi dovrei orientare a Suo giudizio anche in considerazione del fatto che l'ambiente di ascolto è molto grande e abbastanza riflettente (quando alzo il volume se un diffusore è "sparato sugli alti" diventa inascoltabile nel mio ambiente). Sono più consigliate la serie Prestige o la Precision, Definition?
Diciamo che come Budget potrei arrivare fino ad acquistare delle Turnerry nel caso delle Prestige.
Grazie,
Francesco - E-mail: mazzettif (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
come ho sempre detto, sperare di aggiungre bassi a un diffusore che non ne ha, utilizzando un subwoofer, è una partita persa in parenza. E già, perché un vero sub ha senso farlo lavorare a frequenze molto basse, ma quelli che gli audiofili chiamano bassi sono frequenze che il sub non può e non deve riprodurre (già 100Hz sarebbero troppi). Nella peggiore delle ipotesi si aggiunge una coda di frequenze molto basse che non fa altro che sottolineare il vuoto del diffusore nella gamma immediatamente superiore. Un vero disastro.
In un ambiente grande e molto riflettente, eviterei con molta attenzione diffusori dalla caratteristica monitor che dici di amare tanto. O trasformi la stanza...o ti fai passare la voglia di monitor :-)
Sarebbe come chi, abitando in campagna ed essendo circondato da strade sterrate, si ostinasse a voler guidare una supersportiva rasoterra :-)
Nel tuo caso ci vedrei bene diffusori molto calmi e tranquilli, morbidi e caldi, onde non esasperare le caratteristiche acustiche dell'ambiente. I Tannoy Turnberry che hai indicato potrebbero essere adatti allo scopo, ma è necessario che tu li possa ascoltare con attenzione con il tuo sistema, o almeno con il tuo amplificatore. Non voglio farti cambiare idea e tipologia di diffusore ma, nella stessa fascia di prezzo, ti consiglio caldamente di ascoltare dei pannelli Magneplanar. Potrebbero essere una sorpresa. Non sentirai un basso tellurico, ma tanta grazia, raffinatezza e trasparenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio ti scrivo di nuovo dopo alcuni mesi dalla tua gradita risposta (
vol. 664) e dopo aver provato a scriverti precedentemente ma non avendo usato ricevuta di consegna credo che la missiva tu non l'abbia ricevuta. Ti avevo scritto per dirti che forse non mi ero espresso molto chiaramente indicando dei diffusori di costo non elevato, se poi ero disposto a spendere di più per altri componenti del mio impianto; ma il tutto era dettato dal mio pensare che casse più performanti fossero troppo per l'ambiente in cui le avrei poste.
In ogni caso, seguendo i tuoi consigli, ho prima sentito le vecchie casse che possedevo provandole con l'impianto nuovo e poi rendendomi conto che l'effetto era molto positivo (sembravano di qualità decisamente superiore) ho comprato un paio di Kef R500 che ho trovato ex demo ma nuove a 1200 euro. A questo punto mi sono reso conto di che cosa fosse realmente la musica, infatti i miei cd sono ritornati a nuova vita con sfumature che non avevo mai sentito.
Ho poi acquistato un giradischi Project Debut Carbon con testina 2MRed e rispolverato i miei vecchi vinili che mi hanno ridato delle emozioni che pensavo non avrei più sentito. Penso a questo punto di aver messo insieme un discreto impiantino (ampli Arcam fmj a19- Cd Arcam fmj cd17- Kef R500- Project Debut Carbon 2mred) che mi sta facendo passare delle ore di piacevole ascolto in un ambiente che sembrava pessimo ma che si è rivelato con un'acustica molto ma molto buona; in più grazie alla conformazione della stanza i diffusori sono a 3/4 metri dalle elettroniche che sono a portata di mano dalla mia poltrona e tra i diffusori e il punto di ascolto c'è il letto che credo aiuti visto che come dicevo l'acustica è veramente buona.
Ti ringrazio moltissimo per i tuoi consigli, sia quelli diretti sia quelli che dispensi ad altri utenti, che mi ha permesso di riassaporare il piacere della buona musica. Visto che ho sempre carpito informazioni dalle pagine della posta di Tnt, se mi permetti volevo questa volta essere io a segnalare un oggetto che mi sono fatto acquistare negli States da un'amica e che credo sia un ottimo sostituto del rullo Nagaoka che tu tanto apprezzi, si tratta del rullo "In The Groove Record Cleaner" che Amazon vende a meno di 20 dollari e che ho provato sui miei dischi con discreti risultati. Il materiale penso sia molto simile a quello del più blasonato ma anche molto più caro collega e potrebbe essere una dritta per i lettori della tua rubrica che volessero provare un prodotto ad un prezzo interessante.
Ti ringrazio per l'opera di divulgazione che fate con il vostro sito e ti saluto cordialmente.
Andrea - E-mail: anastasio (at) alice.it

LC
Caro Andrea,
sono felice che abbia trovato la tua strada per l'ascolto soddisfacente! E ti ringrazio per il consiglio, uno dei nostri redattori USA dovrebbe aver già scritto una recensione in merito. Ti auguro buon ascolto!

Questa settimana, sempre con scopi didattici, torna la grande musica classica. Stavolta si tratta di Debussy e la sua celebre La Cathedrale engloutie per piano, eseguita da Dominic Piers Smith a Londra nel 2007 (vincitore del concorso Yamaha pianist). Avrei voluto pubblicare una registrazione dell'immenso Benedetti Michelangeli ma la licenza YouTube di quel video non consente l'embedding in una pagina web. Cercate l'esecuzione del maestro su YouTube e confrontate le due esecuzioni.
Seguendo questo link potete visionare il video del live direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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