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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Dubbi sull'Home Theater e collegamenti
  2. Fatica d'ascolto
  3. Autocostruzione diffusori
  4. Scelta del lettore CD
  5. Planaritudini :-)
  6. Un ampli per le Klipsch e tante domande
  7. Entusiasmo per il cavo TNT Triple T!
  8. Primo impianto: mi dispiace, Lucio, è lunga :-)
  9. Casse misteriose
  10. Impianto anni '80 e secondo impianto

Dubbi sull'Home Theater e collegamenti
Gentile Direttore,
anche se sono una neofita nell'ambito audio/immagine HT è sempre abbastanza facile riconoscere un sito gestito da persone appassionate al loro mestiere e veramente esperte. Complimenti!

Ho letto moltissime informazioni preziose su questo sito, ma dopo un po' i pensieri "si confondono" perchè non ho una grande esperienza di base, quindi provo a chiederle semplicemente alcune cose che senz'altro sono ovvissime per i suoi numerosi lettori, ma per la sottoscritta sono fonte di qualche dubbio.
Sto cercando di avvicinarmi al mondo HT, non ho grandi spazi interni ed esterni (ho anch'io i miei bravi vicini) e quindi ho optato per una soluzioni di livello medio: lettore Thomson DTS4500, sintoampli per HT sempre della Thomoson DPL2000 e relative 6 (5+1)casse.
Il tutto ha rappresentato un "certo" investimento che mi auguro riesca a darmi un pochino di soddisfazioni. Vorrei sapere da lei qual'è il modo migliore per collegare il sistema, perche i due prodotti presentano diverse possibilità, ma cercando io di tenere l'amplificatore al centro del sistema "stella", vorrei sapere se è corretto: collegare solo un cavo ottico per l'audio tra il player e l'ampli collegare sia un cavo ottico sia le 6 (5+1) uscite RCA analogiche tra il player e l'ampli collegare solo le 6 uscite RCA tra il player e l'ampli.
Cmq è sempre collegato al sintoampli il subwoofer a prescindere dei collegamenti tra i due apparecchi.
Sia il lettore DVD sia il sintoampli hanno all'interno i decoder DD e DTS (in più il player ha anche il decoder MPEG-2).
Ho già visto, leggendo i suoi suggerimenti, di aver fatto un errore perchè io ho comprato i cavetti soliti rosso/neri per le casse (non mi sembrano molto sottili) e li ho tagliati secondo la misura di distanza della singola cassa dall'amplificatore e, mi pare di capire che è sconsigliabile! Però come fare con le "matassine" di filo che vengono a crearsi dietro l'ampli? Non catalizzano i vari disturbi?
Resto in attesa di una sua gentilissima risposta. Non le nascondo che le riscriverò per le chiederle informazioni sul collegamento del tv e del vhs all'ampli...!:-)) purtroppo ne' l'help on line di thomson, ne' i rivenditori, mi hanno dato infomazioni precise.....mah!
Saluti cari
Barbara - E-mail riservato

LC
Cara Barbara,
collegando i due apparecchi tramite uscita ottica sfrutterai la conversione DD del tuo ampli (consigliabile, quasi sempre). Nell'altro modo usi quella interna al lettore. Entrambe sono inutili.
Per quanto riguarda i cavi, non mi farei troppe paranoie. Il tuo sistema difficilmente sarà in grado di evidenziare notevoli differenze. Io punterei la mia attenzione sulla disposizione dei diffusori, cosa che può fare realmente un MARE di differenza.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Fatica d'ascolto
Gentile Sig. Prof. Lucio Cadeddu
Tralasciando i dovuti complimenti per la Vostra rivista on line, e chiedendoLe scusa sin d'ora per il disturbo, approfitto della Sua disponibilità per porre alla Sua attenzione un problema relativo al mio sistema ed al quale non riesco a trovare una soluzione.
Mi affido allora alla Sua esperienza, nella speranza di ricevere un consiglio.
Le descrivo l'impianto (che pizza dirà lei....lo so, ma in qualche modo devo pur metterla in grado di vagliare la situazione):

Ambiente d'ascolto di medie dimensioni, trattato con tende e tube traps.
Certo...se avessi avuto la somma spesa a disposizione per un unico acquisto avrei optato per una soluzione più "sicura"...magari allestita in negozio....ma purtroppo ho dovuto formare l'impianto un po' alla volta, ricorrendo a materiale usato o demo...(ma non si diceva che il denaro non fa la felicità?).
Comunque sia veniamo alla descrizione del suono. Immagine: ottima, notevole espansione della scatola sonora, sia in profondità che in larghezza. Notevole realismo dei piani sonori.
Dinamica: solo buona...anche se molto naturale (senza scalini) ma certe volte si desiderebbe una maggior dinamica.
E veniamo al PROBLEMI: loro nomi? TIMBRICA e MICROCONTRASTO per un suono AFFATICANTE!!

Il suono appare decisamente "leggero" nel senso che alle voci e agli strumenti a fiato manca la parte più grave, più materica. Si ha la sensazione che il suono nel suo complesso abbia come una patina che ne impedisce la corretta messa a fuoco. Si ha la netta sensazione che qualcosa si perda per strada...come posso dirle...aridità armonica? Eccessiva asciuttezza? Non è comunque un suono eufonico oppure freddo e neppure spostato verso l'alto....è un suono che affatica perchè in gamma media si ha una sensazione di nasalità che caratterizza in senso negativo il programma di ascolto.
Anche le percussioni soffrono di questa situazione. Sembra che sul rullante della batteria sia poggiato un panno con conseguente sbilanciamento della parte più alta dello spettro sonoro (es piatti) che dà un senso di morbida effervescenza.
Nulla da dire per la zona del basso (profondo e controllato) e del medio basso (veloce e rotondo).
In sintesi: un suono caldo e dettagliato al tempo stesso ma con un senso di "povertà" armonica nella zona delle medie. Le faccio un altro esempio: la chitarra acustica di Clapton (nella bellissima incisione di "unplugged" sembra avere le corde di naylon e la voce del Nostro coperta da un vel di nebbia...Il tutto manca di "solidità" e di messa a fuoco.
TENTATIVO EFFETTUATO (anche grazie alla pazienza del gentilissimo rivenditore di zona CAVI: ovviamente la prima cosa che viene in mente è quella di mettere mano ai cavi...cercando di eseguire delle prove ragionate (prima un cavo e poi via via gli altri).
Ma i risultati sperati non sono arrivati: utilizzando cavi con maggior "apertura" e analiticità (MIT, Straight Wire, XLO) o maggior dinamica si ottiene il risultato di accentuare il problema...oltre a peggiorare significativamente l'immagine, con le voci "proiettate" in primo piano. Meglio dunque i cavi neutri, come d'altronde lo sono quelli in mio possesso.
Viene dunque da chiedersi se all'origine del tutto non ci sia qualche idiosincrasia tra le elettroniche...o qualche alchimia non riuscita!
Presi di per sè i vari componenti della catena sembrano avere buone caratteristiche..ma forse....
In buona sostanza il mio sistema non offre quel coinvolgimento che ho riscontrato anche in sistemi di costo di gran lunga inferiore....Si avverte sempre una nota di "distacco" tra la musica ed il piacere di ascolto...
Potrà forse aiutarla a chiarire il problema il fatto che recentemente ho avuto modo di provare un lettore Copland cd 266: questo lettore ha delle caratteristiche all'ascolto abbastanza diverse dal Marantz. Il suono è sicuramente più materico, più ambrato..le medie frequenze sono più in evidenza...direi troppo...vi è un maggior senso del ritmo. Tuttavia il problema di fondo rimane....la fatica d'ascolto si sposta sul versante delle voci, che diventano sibilanti ed invitano ad abbassare il volume.
Perciò prima di imbarcarmi in difficili e costose operazioni volevo avere un Suo autorevole parere, almeno sulla via da seguire...e se ha qualche "sospetto"...me lo faccia sapere.
La ringrazio e le auguro buon lavoro
Daniele D'Amico - E-mail: logika62 (at) hotmail.com

LC
Caro Daniele,
ho due sospetti molto precisi. Il primo è l'ambiente. Seppur trattato con Tube Traps potrebbe ancora nascondere delle riflessioni in gamma medio-alta che vanno a sporcare l'emissione principale. La prima cosa da fare, secondo me, è variare la posizione delle casse in ambiente ed eventualmente provare un bel po' di "toe-in" cioè tentare di angolare il più possibile i diffusori verso il punto d'ascolto. Esagera pure (anche 45 gradi) e procedi per aggiustamenti successivi. Se non ci fosse, metterei un bel tappeto pesante davanti alle casse.
Secondo sospetto, i diffusori. Tutta la gamma Nautilus e, in modo minore anche gli altri diffusori B&W, hanno un'impostazione piuttosto "aperta" verso le frequenze medio-alte e questo, unito con il carattere "chiaro" dell'Audio Research ed alla neutralità del Levinson produce un risultato forse non esattamente equilibrato.
Inutile, a mio parere, cercare ancora cavi od altre alchimie, io proverei a sostituire i diffusori (posto che l'ambiente non sia il vero colpevole, difficile indagare da remoto) con altri dalle caratteristiche più orientate verso il tuo gusto, che sembrerebbe prediligere un suono caldo, armonicamente ricco e poco asettico.
Guardati un po' in giro (Kef, Tannoy o, perchè no, Martin Logan) e sentiamoci nuovamente dopo che avrai effettuato qualche ascolto nel TUO ambiente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Autocostruzione diffusori
Gent.mo Lucio,
complimenti ancora per il Tuo sito che mi ha fatto riscoprire il piacere di acoltare la musica e la voglia migliorare (senza esasperazione) i protagonisti: ovvero l'impianto Hi-Fi.
Dopo questa sviolinata comunque dovuta, mi permetto di abusare del Tuo tempo per metterTi al corrente sull'evolversi della mia situazione che sicuramente non ricorderai, vista la mole di posta che sforni ogni settimana, ma che ti apparirà nella lettura del
numero 165 al titolo: consigli per l'acquisto.
Vengo al sodo:
Mi sono cimentato nella realizzazione dei diffusori RS 103 progettati dalla Coral Electronic, certo (o quasi) di aver seguito alla lettera le varie istruzioni sull'assemblaggio, utilizzando la componentistica prevista, quindi convinto che il compitino sia meritorio di un bel 9 o 8+, mi sono reso conto che queste Torri a 2 vie non esprimono quanto da me sperato.
Mi spego: attualmente (e da circa 20 anni !!!!!) le mie orecchie si sono adeguate all'ascolto su una coppia di casse di fascia economica (Technichs a 2 vie mod.3010), che da circa 12 anni vengono stimolate da un integrato ARCAM delta 60.
Il confronto tra i 2 diffusori ha evidenziato in me la minor dinamica dell'autocostruito (RS103) rispetto ai 3010 da pavimento, (scusami per l'ignoranza, io per dinamica intendo la "quantità" di suono o rumore), considerando che ho collegato un diffusore per tipo e li ho ascoltati allo stesso volume, posizionati alla stessa maniera con gli stessi cavi (Audioquest Livewire intrecciati n. 2 pos. da 1 mm. e n2 negat. da 1 mm. cadauno).
Praticamente, le economiche risaltano le medio alte già a volumi bassi mentre le Coral risultano pigre in questa risposta.
A mio parere, il suono delle Coral è sicuramente più pulito, "fanno meno casino" e questo e sicuramente un buon segno, ma per raggiungere i picchi delle Tecn. devo smanettare sull'ampli. Può dipendere dalla differenza di potenza tra i 2 diffusori, tenendo conto che le Technics dichiarano qualcosa vicino ai 35 watts e che invece le Coral ne dichiarano 90?
Ti devo confidare che probabilmente le Coral non hanno ancora finito il rodaggio (si sentirà la differenza poi ?), e che sono alla continua ricerca di materiali fonoassorbenti alternativi (antirombo) utilizzando i vari consigli presenti nel tempio del Tweaking, sul Tuo spendido sito.

Alla fine di questo "capitolo" chiedo il Tuo parere affinchè mi consigli se i dubbi che ho sono da imputare alle mie orecchie (nel doversi adattare ai nuovi diffusori), o all'amplificatore (50 watt rms).
Nel caso non conoscessi le caratteristiche dichiarate dai progettisti della Coral per la realizzazione di questo sistema (un doveroso ringraziamento al sig. Sgaramella dell'uff. Tecnico) te ne elenco un breve riassunto :

Mi scuso per la lunghezza della richiesta, e Ti prego di tenere conto che se ho scritto qualche castroneria è sicuramente da imputare al fatto che da parecchi anni non masticavo più termini tecnici.
Alberto - E-mail riservato

LC
Caro Alberto,
non puoi giudicare la qualità di una cassa da "quanto forte" suona. Le Coral sono meno sensibili delle casse Technics ed infatti, se i dati dichiarati fossero veritieri, 3 dB di differenza sono tantissimi. Questo però significa solo che le casse Technics suonano forte già con pochi watt, contrariamente alle Coral che hanno bisogno di più potenza.
Il tuo ampli, d'altra parte, è un 50 watt, potenza sufficiente per sonorizzare, con le Coral, un ambiente di dimensioni medie (30 mq senza problemi). Dovrai alzare di più il volume....pazienza! Ma sono certo che la qualità del suono complessivo delle Coral non è neppure paragonabile a quella espressa dalle pur oneste Technics.
La "dinamica", come la chiami tu, è un'altra cosa. È la capacità del diffusore (o di qualunque componente HiFi) di riprodurre fedelmente e senza compressioni i picchi del segnale musicale.
Per una sommaria descrizione dei termini più usati in HiFi (timbrica, dinamica, immagine etc.) ti consiglio di leggere un articolo che trovi nella solita rubrica delle FAQ, ovvero Come riconoscere un impianto ad Alta Fedeltà.
Il "far casino" ha molto poco a che vedere con l'HiFi, credimi.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Scelta del lettore CD
Caro direttore,
innanzitutto grazie per gli utili consigli e le "prove sul campo" che ci rendono la vita più semplice (intendo dire di noi audiofili o aspiranti tali).
Dopo numerose prove di ascolto ho acquistato delle casse MONITOR AUDIO 5i appurando quanti possano essere i vantaggi di diffusori da pavimento in un ambiente relativamente grande (stanza di circa 30 mq), ho inoltre riempito gli appositi vani con sabbia ben asciutta con un conseguente vantaggio nella pulizia e nel dettaglio della gamma bassa.
Ora mi accingo ad acquistare un nuovo lettore CD. Premetto che il mio ampli è un DENON PMA 850: 60W per canale, notevole peso dell'apparecchio ed utile tasto di selezione sorgente dirette per far compiere "meno strada" al segnale; il suo comportamento risulta sicuro nonostante tenda a scaldare abbastanza e nonostante il clic che si ode alcuni istanti dopo l'accensione.
Non so se cambiarlo ma in attesa della decisione devo comprare il lettore cd. Pare tu non sia molto estimatore di Denon ma il lettore 1450 pur essendo di fascia medio-economica è molto pesante, 7 Kg, ed ha un ottimo rapporto S/N di 112 dB.
Un venditore mi ha consigliato il Cambridge Audio A500, ma un altro (peraltro dimostratosi attendibile per altri suggerimenti) mi dice che gli inglesi non sono dei grandi costruttori di sorgenti (a differenza di quanto succede per diffusori e ampli)...Forse mi consiglierai il ROTEL 951 o il MARANTZ 6000 OSE, ma a quel punto perchè non prendere il SACD della Sony che costa poco di più e in questo caso come riproduce i normali cd? Cambiare o no l'ampli? Grazie e... al prossimo dubbio!!!
Marco - E-mail: tio55 (at) hotmail.com

LC
Caro Marco,
due parole, prima di tutto, sul tuo ampli: il fatto che scaldi e che faccia un "clic" all'accensione è perfettamente normale. Il calore è generato dai dispositivi di amplificazione, presumibilmente tarati con un'alta corrente di riposo mentre il clic è il rumore che fa il relais di inserzione ritardata degli altoparlanti. Tutto perfettamente normale!
Il lettore CD della Cambridge non è affatto male, come sostiene quel rivenditore, anche perchè di "fatto in Inghilterra" c'è veramente poco. Denon, d'altra parte, ha un'ottima reputazione nel campo dei lettori CD e sono certo che sarebbe un buon acquisto. Tuttavia, per quel prezzo, io andrei proprio sugli altri due apparecchi che hai menzionato, lasciando perdere il SACD, visto che il destino di tale formato è ben lungi dall'essere chiaro.
Potresti prendere, per risparmiare, un Marantz CD 6000 (non la versione OSE) che è ancora un eccellente apparecchio per quel che costa. Pensa anche alla rivendibilità futura: i lettori CD Marantz (ma anche Rotel, NAD, etc.) sono assegni circolari o quasi, Denon ha una clientela un po' più ristretta.
Dopo aver cambiato il lettore CD ti servirà un po' di tempo per capire ed imparare a conoscere il suono dell'impianto. Dopo questo necessario periodo di "studio" potrai capire cosa non ti piace più e decidere di conseguenza gli interventi migliorativi del caso. Io consiglierei di non dimenticare cavi e tavolino.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Planaritudini :-)
Caro Lucio,
avevi ragione. Il suono vetroso delle mie Dynaudio Audience 70 era dovuto almeno in parte all'ambiente troppo riflettente. Sto approntando dei rimedi e il suono migliora man mano che le pareti si riempiono di roba. Nonostante questo rimane troppo "freddo" e sono alla ricerca di diffusori meno analitici. Lo so, me la sono andata a cercare, le Dynaudio sono notoriamente analitiche. L'inesperienza si paga. Un'altra cosa su cui avevi ragione anche se non ti ricordi: la testina.
Dovevo darti retta e prendere la Grado Gold. Ho preso la Shure 881. Risultato: ho speso di più e ottenuto di meno (in relazione al mio gusto).
Ma veniamo a noi. Mi chiedevo se ti fosse possibile recensire una coppia di Magneplanar, magari coinvolgendo il planarofilo Ogiers. Ho sentito le 1.6 al Top Audio e mi hanno stupito per coerenza, naturalezza e assenza totale di fatica d'ascolto (una variabile questa che per me viene prima dell'estensione o dello slam dinamico).
Il CD che ho scelto era WHEN THE PAWN... di Fiona Apple e il pezzo era LIMP, quindi di dinamica e di percussione ce n'erano. Insomma questo fatto che le Magneplanar hanno bassi e dinamica inaccettabili è poi vero?

Dammi un parere tenendo conto che ascolto di tutto, dai concerti Brandeburghesi ai Daft Punk. Ho un AM-Audio M-120 e un pre AM-AUDIO 04 F, quindi volendo per la corrente non ci sarebbero problemi. Ti chiedo delle Magneplanar anche perchè essendo un prodotto hi-end (espressione merceologica, sia ben chiaro, non giudizio di valore) si deprezzano molto e si trovano sul mercato dell'usato a prezzi abbordabili.
Grazie per il tuo tempo.
Saluti
Matteo Bordone - E-mail: matbor (at) tin.it

LC
Caro Matteo,
la mia personalissima opinione, maturata dopo numerosi ascolti, è che i diffusori "planari" in genere cedono il passo ai dinamici tradizionali proprio sul terreno delle basse frequenze e della dinamica. Però, dato che tu sembri prediligere altri parametri dove i planari hanno dei punti di forza, non vedo alcuna controindicazione all'acquisto delle Magneplanar. Dal lato ampli non vedo problemi, resta comunque l'incognita ambiente, essendo le Maggies decisamente più problematiche da inserire (sono dei dipoli...).
Per quanto riguarda l'ascolto delle Magneplanar qui su TNT-Audio....come ho già detto tante volte, non dipende da noi.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Un ampli per le Klipsch e tante domande
Sig. Cadeddu, taglio altri complimenti per evitare i papiri, giustamente avversati, e passo subito al dunque.
Ho appena acquistato una coppia di Klipsh RF-3, la quale non mi è stata ancora consegnata, da ciò si evince che non ho avuto il modo di ascoltarle. Ebbene si. So che questo non si dovrebbe fare, ma io mi sono fidato della sua recensione e soprattutto dei miei gusti musicali (blues elettrico, rock, acid jazz, funky etc.), quindi non credo di aver fatto una brutta scelta come diffusori, ma i problemi credo sorgeranno con l'interfaccia ampli-casse.
L'ampli per il momento è uno Yamaha ax-590 (100w/8Ohm).
Cd Jvc xl-z574, cd-r Pioneer pdr 509, piastra Technics az7, equalizz. Yamaha eq. 70, fino ad ora suonavo ciò con delle casse JBL TLX 60.
Queste ultime suonavano discretamente, anche se a dire il vero a volte taglienti sugli alti, cosa che mi è stata preannunciata si verificherà anche con le Klipsch.
Ho rovinato le JBL suonando un cd test allegato su ACS, in particolar modo una traccia sinusoidale a 20HZ, sono stato uno stupido, anche perchè i furbi della rivista suddetta spiegavano l'uso del cd solo nel numero seguente.
Vorrei chiederle:

  1. come posso interfacciare le nuove casse in modo che il suono non risulti troppo aspro, o meglio quale cavo di potenza usare?
  2. Potrebbe aiutarmi il cilindro "magico" della Musical Fidelity x-10D, qualora lo colleghi tra l'uscita pre ed il finale del mio ampli?
  3. Mi piace molto la coppia Proton Ap 2000 II come pre ed il finale AA 2120, che caratteristiche musicali hanno?
  4. Come posso usare l'equal. in modo che arrechi pochi danni? Lo butto?
  5. Avevo collegato alla presa di corrente quello che io credevo fosse uno stabilizzatore di rete, pensando che apportasse benefici, me ne hanno sconsigliato vivamente l'uso perchè a detta di un perito elettronico trattasi di un separatore (?) che potrebbe apportare molti danni all'ampli. Lo usavamo anni addietro per i TV con le valvole, chiaramente in B/N. trattasi del modello SAREA –deluxe-, riporto quello che c'è scritto dietro: stabilizzatore di tensione, - potenza va 220, tens.prim. 125/280, regolaz. +/- 20%, tens. Uscita 220, frequenza 50 Per. Precisione +/- 1,5%, particolarmente adatto per televisori ad una sola semionda. Cosa significa? Posso usarlo?
Caro Lucio spero vivamente che lei possa aiutarmi, vista la sua competenza. Ormai da molto tempo non faccio altro che ascoltare gli apparecchi invece che le musica, quindi potrà capire cosa dico. La "colpa" è anche un po' Vostra, da quando ho collegato il cavo trifase in configurazione Star ai diffusori, d'allora mi sono convinto dell'importanza dei cavi, così via alla ricerca spasmodica di un suono sempre migliore coi danni già fatti e con potenzialmente sfiorati.
Gli smanettoni sono così. Per concludere, altrimenti il papiro viene fuori ugualmente, la stanza d'ascolto per ora è di 18mq però (lo so un po' piccola per le Klipsch) prossimamente dovrò spostarmi in una molto più grande, il prezzo dei diffusori è stato di 1.699.000 nuovi, in un famoso negozio romano, è un prezzo giusto?
Grazie
Giovanni Crusco - E-mail: giovannicrusco (at) yahoo.it

LC
Caro Giovanni,
ottima la scelta delle Klipsch, saranno un miglioramento GIGANTESCO rispetto alle tue oneste JBL. La stanza è inadatta, come hai detto anche tu, mentre il prezzo è buono.
Non vedo molto bene lo Yamaha con le Klipsch....ma si tratta di verificare poi sul campo. In seguito potrai decidere un upgrade per qualcosa di più audiophile.
Lascia perdere la coppia pre e finale Proton, per ora. Inoltre: lascia perdere lo stabilizzatore per TV, il cilindro "magico" Musical Fidelity e l'equalizzatore. Tutto ciò che ti serve ce l'hai già, si tratta di sperimentare solo la giusta posizione delle casse in ambiente.
Le Klipsch sono molto sensibili a questo parametro (un po' più delle casse tradizionali, causa il tweeter a tromba un po' direttivo) quindi dovrai fare molti esperimenti. Quando ti sarai trasferito nella stanza più grande, si potrà riparlare di upgrade.
Pensa alla Musica, non agli apparecchi.
Lucio Cadeddu

Entusiasmo per il cavo TNT Triple T!
Ciao Stefano,
finalmente ho finito il
TNT TTT, il lavoro di spellatura è stato lungo, ma il risultato molto soddisfacente, grazie!
Ho realizzato il cavo in versione biwiring sia per il lato ampli che per quello casse, utilizzando una coppia per i tweeter e 2 coppie per il woofer.
Dopo qualche giorno di rodaggio devo dire che il risultato è sbalorditivo.
Premetto che in precedenza non utilizzavo cavi particolarmente costosi, per la via bassa usavo un monster da ca. L. 8.000 al metro, e per quella alta un Ausidon Cable (per uso car) attorno alle 4 mila al metro, twistati fra loro.
La prima differenza è che "passano" molte più informazioni dal TTT e che le Munis si esprimono in maniera ancor più naturale. Che sia l'effetto del TNT-family-feeling ? :-)
L'altra riguarda il basso che mi pare più solido e veloce. Per quanto riguarda il suono del tweeter non riesco a sentire differenze.

L'ultima comunicazione riguarda la costruzione: il sistema dell'accendino è ottimo, tuttavia si può ancora migliorare utilizzando una pinzetta al posto delle unghie (di quelle per le ciglia della mamma / moglie / sorella) per staccare il pezzetto di guaina; è sufficiente far scivolare la pinzetta sul cavo appena riscaldato e la guaina scivolerà via, senza però trovarsi le dita bruciacchiate dopo le innumerevoli (8*6*2=96!!) spellature necessarie.
Eugenio - E-mail: edigio (at) tiscalinet.it

SM
Caro Eugenio,
ti ringrazio per gli apprezzamenti riguardo ai nostri progetti e giro il tuo consiglio a tutti i lettori di TNT-Audio!
Ciao!
Stefano Monteferri

Primo impianto: mi dispiace, Lucio, è lunga :-)
Caro Lucio,
dopo averlo fatto in lista, ti devo ringraziare ancora per avermi permesso, con le Munis e con i tuoi consigli, di entrare in questo meraviglioso mondo. Ogni giorno che passa le casse suonano meglio (rodaggio?), ovvero come piace a me.
Le faccio pilotare da un Rotel RA931 mkII in 30mq (4.5 x 7.5 circa) e il risultato, seppure ottenuto con una sorgente portatile (finiti i soldi...e poi un po' di software ci voleva!) è ottimo per quello che ho speso. Vengo subito al dunque.
Mi hai già consigliato il JVC XLZ232 come cdp e dalla recensione (apparecchi economici: chi te li fa ascoltare?) si evince che i punti di forza siano la gamma media e alta. Premetto che non ho ancora costruito gli stands e quindi le casse sono sistemate alla buona a circa 1 - 1.2 m da terra e a circa 1.5 m dalle pareti laterali e di fondo, dove vi è una finestra senza tende.
Dopo aver ascoltato attentamente il mio "semi-impianto" noto una preferenza proprio per quello spettro di frequenze che il JVC tratta meglio, impressione che credo scaturisca dal suono all'ampli oltre che dall'ambiente penso riflettente a parte il tappetone sul pavimento (ho provato per un po' le Munis con un - AAARGH - compattone).
Le voci sono bellissime, mi piacciono di più di quelle riprodotte dalle Kef Q35.2 di mio cugino, hanno un pizzico di "brio" in più (perdonami: non ho il piglio del recensore), credo per via delle frequenze medio alte e alte che nelle Munis sono più presenti ma non fastidiose, non troppo "metalliche" e artificiali, insomma.
La gamma bassa è indietro, però i woofer sono assolutamente frenati mentre col compatto andavano a spasso, il basso era sì più forte, ma un giro di basso elettrico sembrava una "sweeppata" di note e non una successione discreta di suoni distaccati.
Per il resto non mi esprimo, direi più cavolate di quante non ne abbia già dette, però se chiudi gli occhi ascoltando un coro ti scordi i diffusori, e quando li riapri sono umidi...:-). Quello che sento è sempre bello, grazie Lucio, grazie Giuliano! Le mie domande sono:

Col JVC i bassi saranno ancora più indietro oppure miglioreranno solo le frequenze medie e alte? Sentire una bella voce mi piace di più che ascoltare bassi ipergonfi (in barba ai compattoni :-), però se questi diventano troppo leggeri...

Pensavo di costruire il Trentino, poichè mi sto avvicinando alla classica e adoro l'organo (lo suonava la mia ex): il piccolo Rotel ce la farà?

Infine ho trovato il cavo CAT 5 (con cui ho cablato internamente le Munis) e pensavo di costruire un FFRC in monowiring: per riscaldare il suono devo binare solo un cavo su tre (progetto originale) o tutti e tre? Nell'articolo si spiega che il cavo del tweeter deve essere diviso per motivi di induttanza (ehm...non sono esperto di elettronica...) mentre non vi è bisogno di fare lo stesso con i due cavi per il woofer. Uno su tre, vero?

Cavo di segnale: avevo pensato all'U-byte I, che ne dici?

Scusa il papiro, se avessi voluto fittare un amanuense, altro che risparmi per l'impianto! Grazie ancora,
Valerio Russo - E-mail: rusval78 (at) jumpy.it

LC
Caro Valerio,
d'impulso ti risponderei: prendi il lettore JVC e poi ne riparliamo!!!! Non temere, il JVC ha anche tanti bassi. Quando dico che va meglio in gamma medio-alta non intendo che FAVORISCA questa gamma. Semplicemente, è più raffinato rispetto alla concorrenza...ma i bassi li ha, eccome!
Per i cavi: prova il Triple T, invece dell'FFRC (vedi lettera precedente). Per il segnale, l'Ubyte va benissimo, ma anche il Piano 6.
Per il Trentino io...aspetterei a completare l'impianto.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Casse misteriose
Gent. Sig. Cadeddu
Sono un appassionato neofita non molto facoltoso ma amante della musica ben riprodotta. Fortunatamente per me il mondo dell' Hi-Fi è oggi ricco di proposte valide a prezzi accessibili.
Inoltre il mercato dell'usato permette di trovare oggetti di classe superiore senza incrementi di costo rispetto a quanto faticosamente risparmiato vanificando, tuttavia, tutto il lavoro di ricerca e scelta fatta prima di decidersi all'acquisto.
Che si fa? Non resta che chiedere a chi ha un po' di esperienza in più!

Vengo dunque al mio caso specifico: mi sono recato presso un negozio di alta fedeltà nell'intenzione di acquistare un paio di casse (bookshelf) e la mia scelta, anche per la splendida finitura del mobile, è caduta su un paio di Opera Prima (L. 890.000). Il venditore però, mi ha anche proposto (a prezzo leggermente inferiore) un paio di casse usate che all'ascolto sono sembrate piuttosto interessanti (non sono esperto ma nel confronto diretto mi sembra che i dettagli siano molto più evidenti).
Le casse sono anonime ma così particolari che probabilmente Lei potrà aiutarmi: innanzi tutto sono di cemento in forma tronco di piramide, il sistema è in sospensione pneumatica con due trasduttori (un woofer da 18 cm e un tweeter in cupola morbida -credo seta). Mi è stato detto che si tratta di un paio di Ariston Audio ma non è stato possibile trovare il modello (ne' un listino relativo a tale marca)... Lei mi sa dire qualcosa affinchè possa prendere una decisione?

Nel ringraziarla anticipatamente le pongo distinti saluti e i miei complimenti per il vostro interessantissimo sito.
Fabrizio Camplone - E-mail: Fabrizio.Camplone (at) emsargroup.com

LC
Caro Fabrizio,
le casse che ti hanno proposto sono senz'altro le Ariston Audio Q, un modello di un Costruttore inglese specializzato nella produzione di giradischi. Risalgono a quasi 10 anni fa ed allora costavano circa 1.500.000. Sono fuori produzione da tempo e, in pratica, sarebbero invendibili qualora non ti dovessero piacere più, senza contare l'eventuale assistenza per ricambi e/o guasti. Per questa ragione il prezzo è basso. Sulla qualità invece niente da dire, ma ascoltale con attenzione e possibilmente a lungo prima di decidere.
Tieni anche conto che Opera è un costruttore italiano e che nel caso dovessi avere problemi potresti rivolgerti direttamente in Azienda. La Ariston, a quanto ne so, non esiste neppure più come Casa Costruttrice.
Le vedo un acquisto più opportuno per un audiofilo con una certa esperienza che abbia voglia di una seconda coppia di casse per un altro impianto, non come sistema principale di un neofita, come tu stesso ti definisci.
Se non avessi la casa già piena di diffusori d'ogni foggia, le avrei acquistate io :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto anni '80 e secondo impianto
Cortese direttore,
solo da poco tempo ho scoperto il Vostro sito, e devo riconoscere che per chi come me è un appassionato di alta fedeltà è una vera manna dal cielo; lavoro ben fatto.
Le vorrei chiedere alcuni consigli riguardo al mio vecchio impianto, datato primi anni '80, che devo dire anche grazie a Voi ho ripreso ad ascoltare dopo vari anni di attesa.

Il tutto è perfettamente funzionante, e devo dire che sono abbastanza soddisfatto della qualità sonora. Vorrei chiederle un consiglio sulla qualità dell'amplificatore, visto che dopo 20 anni forse è il caso di dargli una rimodernata. Tenendo presente che il mio budget è limitato (6-700 mila lire) mi potrebbe dare un consiglio in tal senso?
Recentemente in un negozio di HIFI ho sentito un paio di diffusori ELAC alfa 6 da scaffale che sinceramente mi sembrano ben suonanti. Nella prospettiva di allestire un altro impianto mi potrebbe gentilmente dare un giudizio in merito a questi diffusori?
Ringraziandola fin d'ora della disponibilità e del Suo impegno a favore della divulgazione dell'alta fedeltà le porgo i miei più sentiti saluti.
Franco Pangrazio - E-mail: f.pangrazio (at) sanson.it

LC
Caro Franco,
prima di cambiare l'ampli forse sarebbe il caso di sostituire la puntina (o la testina completa) visto che ha un bel po' di anni ed è probabilmente usurata. Se non lo fosse, procedi oltre. Se lo fosse, puoi anche prendere qualcosa di economico ma ben suonante come una Grado Black, Green o Red (dalle 100.000 mila in su).
Problema ampli: con la cifra a tua disposizione puoi tranquillamente cercare usato, di un paio d'anni, qualcosa tipo un Audio Analogue Puccini SE o alcuni modelli Rotel e NAD di media potenza. Nel frattempo che cerchi, pensa a costruirti un po' di cavi decenti. Trovi alcuni progettini facili facili (non serve neppure il saldatore o quasi) che ti costeranno solo la fatica di realizzarli. Forse li ritieni dettagli, ma vale la pena provare.
Per quanto riguarda invece il secondo impianto, se le Elac ti sono piaciute, non vedo controindicazioni particolari. Molto del risultato dipende dal resto della catena e dall'ambiente.
Ciao!
Lucio Cadeddu

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