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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 30/11/2013 - 7/12/2013

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  1. Innocenti evasioni
  2. Quanto pianto per l'impianto, e quanti rischi per i dischi!
  3. Nuovi diffusori con 800€
  4. Proposte di miglioramento
  5. Impianto nel sottotetto
  6. Piedini fermaporta
  7. Re: Nuovo amplificatore
  8. Posizionamento dell'impianto
  9. Consiglio per cambio ampli
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Innocenti evasioni
Gentile Lucio,
il "tu" è opportuno sia per le numerose analogie a livello professionale che ci accomunano, sia per la sana passione per la Musica. Ti scrivo per segnalare a te e a tutti gli appassionati amici di Tnt un modo divertente ed istruttivo per passare un sabato pomeriggio, e prendere a prestito il titolo di una celeberrima canzone mi è sembrato appropriato, realizzando a mio parere con risultato interessante l'ennesimo tweak sulle ormai arcinote
Pure Acoustics Pro838.
Vi relaziono dunque sul mio tentativo di linearizzare con minima spesa la risposta in frequenza di questi onestissimi diffusori. Ingredienti necessari:

Disponendo appunto di un minimo di strumentazione di misura presa in prestito dal laboratorio della azienda per la quale lavoro, mi sono dunque messo all'opera un tranquillo pomeriggio di sabato per cercare di capire quali fossero i limiti più evidenti di questo diffusore.
Dalle misure da me effettuate, poi rivelatesi molto simili a quelle, sicuramente più autorevoli, mostrate da parte di altri e trovate in rete, le Pro evidenziano un "buco" piuttosto marcato intorno ai 2kHz, il che, probabilmente, le caratterizza nel complesso così come tu avevi opportunamente osservato nel corso della recensione pubblicata su Tnt.
La mia elaborazione consiste semplicemente in una modifica che permette al diffusore di suonare sia con il crossover originale, quindi woofer e tweeter preceduti da un filtro del primo ordine, sia con il woofer senza alcun passa-basso, considerando che le sue stesse caratteristiche meccaniche fungono da filtro, e il tweeter tagliato più in basso rispetto all'originale, in modo da linearizzare nella zona intorno ai 2kHz la risposta in frequenza.
La prima operazione effettuata dopo averle tolte dall'imballo, senza neanche averle mai ascoltate, è stata quella di smontarle completamente, e verniciare il loro interno con due mani di antirombo, in modo da ridurre per quanto possibile gli effetti di un cabinet piuttosto economico negli spessori come nei rinforzi interni.
Ho proceduto quindi allo smontaggio del crossover, e ho dissaldato i due soli componenti che lo costituiscono. Dopo aver smontato la vaschetta che ospita i connettori di ingresso, ho proceduto a forarla per fissare un doppio deviatore a levetta deputato a selezionare quale delle due configurazioni si vuole utilizzare per l'ascolto.
Ulteriore modifica, ho deciso di eliminare la basetta del circuito stampato e di cablare il tutto in aria con ponticelli in rame smaltato da 1,5 mm., utilizzando successivamente della colla a caldo per fissare i componenti.
I cablaggi interni, miseri invero, sono stati rifatti utilizzando cavo Oelbach Kable da 2,5mm ofc. A questo punto, dopo aver aggiunto ancora un certo quantitativo di materiale smorzante (io avevo a disposizione quella specie di lana che si utilizza come filtro per le cappe aspiranti) e dopo aver rimosso le grate di protezione poste all'ingresso del condotto reflex, ho richiuso le casse e le ho lasciate rodare con un cd in loop per una notte intera nel box.
Strumenti alla mano, il giorno dopo le misure hanno evidenziato un marcato miglioramento sui 2kHz. Niente di miracoloso, ma quel problema di forte attenuazione si è notevolmente ridotto. La prova di ascolto, in ambiente domestico con i diffusori collocati su stand, è stata piuttosto interessante.
Con le casse in configurazione originale le Pro si confermano molto divertenti con diversi generi musicali, con estremi banda molto in evidenza e suono gradevolissimo nel complesso. Con l'utilizzo in configurazione linearizzata, invece, le voci fanno letteralmente un passo avanti (e come potrebbe essere altrimenti?) assumendo un carattere meno aggressivo, che con alcuni generi musicali più "impegnati" tipo musica da camera, quartetto d'archi, restituisce all'ascolto un maggiore equilibrio complessivo.
La mia prima intenzione era quella di modificare le casse in modo definitivo, ma la soluzione della doppia possibilità, visto anche il costo accessibile dei diffusori, permette a mio parere di giocare e sperimentare anche altre soluzioni senza timori.
Molti storceranno il naso al solo pensiero del segnale che passa per un mini doppio deviatore, ma vi ricordate ad esempio il successo delle Esb 100 LD? Se non ricordo male, sul pannellino frontale venivano montati dei commutatori rotativi per regolare il guadagno del mid e del tweeter...
Il mio setup: Brani utilizzati per le prove I costi complessivi dell'operazione si aggirano sui 30€, considerando antirombo (7€), materiale assorbente (6€), due condensatori (5€), due doppi deviatori (10€). Il cavo per ricablare i diffusori era già in mio possesso.
La stanza è una mansarda 4x4 mt circa, arredata con numerosi elementi assorbenti, con casse posizionate sul lato di minore altezza del soffitto (1,50 mt.) e distanziate dalla parete posteriore di circa 50cm. e punto di ascolto posto a circa 2,5 mt. dai diffusori.
Grazie per il tempo, la passione e la competenza tua e di tutti i collaboratori di TNT-Audio.
Saluti.
Carlo - E-mail: carlo.perretta (at) libero.it

LC
Caro Carlo,
ti ringrazio per il feedback su questi diffusori e per l'interessante proposta di tweaking! Ho sempre parlato delle Pure Acoustics PRO838 come delle ottime casse da palestra, nel senso che con esse, dati i grandi margini di miglioramento, si possono sperimentare modifiche e tweak divertenti e dal risultato musicalmente interessante. I driver sono di buona qualità, il litraggio del mobile è sostanzialmente corretto, con qualche ritocco al crossover e al cablaggio e un po' di lavoro sul cabinet si possono raggiugere ottime prestazioni, impensabili per il prezzo richiesto. Insisto nel dire che, anche di serie sono straordinariamente ben suonanti per quanto riescono ad offrire tenuto conto del costo contenuto.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Quanto pianto per l'impianto, e quanti rischi per i dischi!
Gent.mo Direttore,
apprezzo molto il lavoro di voi di TNT audio e volevo un parere sul mio impianto e qualche consiglio su "sviluppi futuri":

Ascolto sia vinile che cd, molto "britpop" dagli stones ai blur (la classica canzone inglese da 3 minuti...) un po di musica "lounge" (Trovajoli, Umiliani, John Barry) e musica "indie" degli anni 80'. Ho circa 3000 pezzi! Mia moglie invece adora il funky, il soul e la musica black in generale per cui la resa e' abbastanza buona, ho letto l'articolo sulle minicasse ed e' effettivamente quel che succede!
E' un impianto un po' strano, poiché di tanto in tanto faccio dei dj set ho un paio di questi lettori cd da dj cosi ne ho messo uno fisso perché adoro l'idea del...mangiadischi, il mio primo "impianto" di quando ero bambino e ascoltavo 45 giri dei Beatles! Anche per il CDJ 100S vale quanto si dice sugli impianti da discoteca o si puo' considerare un buon elemento per costruire un impianto entry level di discreto livello?
So che quell'ampli Technics non e' ben visto su queste pagine ma l'ho comprato dopo averlo sentito da un amico, che però dispone di un paio di casse costosissime ed ha una resa superba anche a basso volume, tutto ciò mi ha veramente impressionato, devo dire che pure con le mie JBL rende discretamente! E poi ha un'estetica accattivante, ho fatto un piccolo tweak, ho messo del bianchetto nelle fessurine che indicano a che punto e' la scala del potenziometro poiché e' tutto nero e non si vede niente (sei un barbaro direte! Ma il risultato e' carino!).
Ascolto in un salone (senza tende) di circa 4,80 x 8,00 ovviamente ammobiliato, mentre la cassa sx e' posta su un supporto di legno sulla parete a 5 cm dal muro la dx sta appoggiata su un mobile pensile. Sia per le casse che per i componenti ho usato dei cavi e dei cavi RCA di buona qualita' acquistati appositamente.
Stavo pensando di acquistare dei diffusori a sospensione pneumatica sui 2/300 euro, tipo gli RCF BR 40/41, considerando che l'ampli "eroga" (come l'INPS ah ah!) un 80 W credo possano andare, oppure delle Monitor audio bx2 che ho visto a buon prezzo in un negozio, ma confido su un vostro consiglio più preciso! In ogni caso devo sfruttare il sostegno sul muro perché ho i cavi che passano dentro il muro ed escono da un buchino.
Ho acquistato anche una testina Audio Technica AT 91 (la tengo di scorta nel caso la Mission concluda...la sua mission!) che ne pensate?
Mi piacerebbe ascoltare con più limpidezza i toni alti e avere un suono caldo (non mi mandi da via...forse le 2 cose non sono possibili assieme!). In definitiva vorrei un parere sia sulle casse che su un eventuale nuova testina (per la testina avevo pensato ad una Stanton 681 EEE che ha quella "scopetta" davanti molto utile per i grumi di polvere).
Grazie ancora e buon lavoro! La lettura di TNT-Audio e' sempre un grande piacere per me!
Valerio - E-mail: valeriofrezza (at) aliceposta.it

LC
Caro Valerio,
non mi porrei né il problema del lettore CD (anche quelli che hai possono fungere) né della testina, visto che i problemi GROSSI stanno altrove. Più precisamente, nei diffusori - troppi piccoli per un ambiente così grande e decisamente mal posizionati - e nell'amplificatore che a te piacerà anche ma, diciamo così, è migliorabile (e non mi spingo oltre).
Sostituire i diffusori, quando il posizionamento è così compromesso, è un non-senso, ma si può tentare. Certamente non prenderei le vecchie RCF (ma come ti sono venute in mente?) e punterei con decisione verso le Monitor Audio che hai citato, che sono ben altra cosa. Valuta anche qualche modello Indiana Line, che abbia lo sbocco del reflex sulla base o frontale. La parete a soli 5 cm di distanza crea problemi anche a un eventuale reflex posteriore...oltre che alla pulizia generale del suono. Lascerei perdere la sospensione pneumatica, praticamente introvabile sui diffusori moderni.
Quanto ai tuoi desideri, forse devi capire bene che significato hanno i termini audio: caldo, di solito, identifica un suono con toni alti poco in evidenza, tu invece li vuoi più limpidi, quindi capisci bene che si tratta di una contraddizione. Fossi in te, cercherei una disposizione meno sacrificata per i diffusori! Possibile che in quasi 40 metri quadri di sala non trovi lo spazio per delle torri da pavimento? Piccole, strette, poco ingombranti...ma che abbiano un po' di aria intorno, accidenti!
Se vuoi, per sgombrare il campo da qualche idea forse un po' confusa, ti consiglio un'attenta lettura delle
FAQ di questo stesso sito.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 800€
Gentilissimo Direttore,
Le scrivo per avere un consiglio su un cambio che vorrei fare ai miei vecchi diffusori JBL LX 55. Il mio impianto è così composto:

Ascolto molti generi musicali che spaziano dalla classica, al blues fino al rock anni 70 (Led Zeppelin, Deep Purple, Pink Floyd ecc..) in un ambiente di 4,5x4,5 con pareti a legno e tappeti. Sono soddisfatto del mio impianto (caso mai mi dica lei se qualche componente andrebbe sostituito) ma le mie vecchie JBL LX55 sembrano ormai il collo di bottiglia dell'impianto.
Stando su una cifra attorno agli 600/800€ cosa mi consiglia? Un mio collega mi ha proposto delle casse che non conosco...delle Infinity Studio Monitor 120 appena riconate a 300€ e non suonano male ma vorrei un suo parere se mi conviene o no. Spenderei volentieri la cifra che le ho riportato se avessi un netto miglioramento rispetto a quelle Infinity.
Attendo sue notizie e le porgo anticipatamente mille saluti e ringraziamenti,
Andrea - E-mail: andrea.defanti77 (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
credo proprio che le Infinity Studio Monitor 120 siano un bel passo avanti rispetto alle JBL LX55. Il prezzo è sostanzialmente onesto, se il lavoro di ribordatura è stato eseguito in maniera competente e il suono ti convince (ascoltale a casa nel tuo impianto però!) non vedo ragione per non acquistarle. Alla fine, rivendendo le tue JBL potresti doverci investire una cifra davvero minima! Con 800€, specie nel mercato del nuovo, non è facile trovare qualcosa di sostanzialmente migliore, tra l'altro.
Quindi: ascoltale nel tuo ambiente e valuta se quella impostazione timbrica ti soddisfa oppure no. Il resto dell'impianto non è male ma c'è una cosa che non mi convince e se hai letto un po' di risposte su questa Rubrica dovresti aver già capito di cosa sto parlando: l'accoppiata pre + amplificatore integrato! Ci vedrei molto meglio un integrato con ingresso phono (es. Arcam o Audio Analogue, per non allontanarti dall'equilibrio timbrico raggiunto) oppure un pre fono di qualità da affiancare al tuo NAD integrato. La soluzione completamente integrata, comunque, mi piace molto di più. Ottime le sorgenti, sia quella analogica che quelle digitali, non prevederei un upgrade di queste a breve termine. Concentrati su amplificazione e diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Proposte di miglioramento
Gent.le Direttore,
da pochissimo e timidamente mi sono affacciato nella dimensione della musica da ascolto in alta fedeltà per amicizia di un appassionato (che tra l'altro ha seguito i suoi consigli...), ed ora mi trovo a chiederle un suo prezioso parere. Per ovvi motivi economici (costa tutto tantissimo...almeno per me) ho acquistato usati on line i seguenti elementi:

L'ambiente ove è posizionato il tutto (e qui so già che inorridirà...!!) è in una libreria in noce, un salone a "L" di circa 25 mq, pavimento in marmo e porta finestra alle spalle, e l'impianto si trova in posizione ravvicinata tanto che i cavi di potenza hanno la lunghezza di un metro per canale. Posizionando a circa 3,5 metri dalla sorgente il punto di ascolto credo di aver trovato la distanza giusta. Ascolto prevalentemente musica jazz, rock (prog), classica e non disdegno qualcosa di elettronico (Radiohead). Qual'è il suo parere sull'insieme?
Avevo intenzione di provare a collegare le casse in modalità bi-wiring (sia l'ampli che le i diffusori sembrano permettere tale utilizzo..): che ne pensa? Posso ottenere così una qualche miglioria nella risposta armonica?
Chiudo dicendole che da profano assoluto ciò che ora riesco ad ascoltare è per me già un gran risultato rispetto a qualche mese fa.
La ringrazio infinitamente e attendo il suo pensiero.
Un cordiale saluto,
Claudio - E-mail: c.claudio (at) fastwebnet.it
[Disposizione impianto HiFi]

LC
Caro Claudio,
mi sembra abbia messo insieme un ottimo impianto, omogeneo ed equilibrato. La libreria in noce non gode della mia approvazione ma questo lo sapevi già! :-) Quel che più conta è che tu sia soddisfatto di ciò che senti. Migliorare è sempre possibile, ma occorre capire in quale direzione muoversi ovvero individuare dei parametri dell'ascolto che per qualche motivo non ci soddisfano più: suono confuso, troppi bassi, pochi bassi, fatica d'ascolto, immagine non soddisfacente etc. Puoi certamente provare il biwiring, il risultato può variare a seconda dei casi e della tua sensibilità nell'individuare differenze. Io credo che sia sempre meglio utilizzare un singolo cavo migliore al posto di due peggiori, ma tentar non nuoce.
Certo, potresti ottenere molto di più con interventi più drastici sul posizionamento dei diffusori e con la sostituzione degli stessi, ove possibile, con un modello da pavimento, magari ancora della stessa serie (le 655), per non discostarti troppo dall'equilibrio già raggiunto.
Quella disposizione in foto, però, è davvero IMPROPONIBILE, anzi sarebbe velleitario anche solo parlare di modifiche minimali come il biwiring, quando a valle di tutto c'è una situazione così compromessa. In pratica hai relegato un dignitoso impianto HiFi al ruolo di compattone da ipermercato. No, non si fa così :-)
Quello che dovresti fare, comunque, è ascoltare altri impianti, par capire cosa cercare perché a mio parere la strada è ancora molto, molto lunga. Se questo è il tuo primo impianto, è assolutamente logico che non sappia bene cosa cercare, quindi armati di pazienza e ascolta. Oppure, più semplicemente e pragmaticamente, goditelo cosi come è, il cervello si abitua in fretta al meglio e son sicuro non passerà molto tempo prima che cominci a rodere il tarlo del desiderio di miglioramento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto nel sottotetto
Buongiorno direttore,
sono un ragazzo di 28 anni appassionato di musica e negli anni ho coltivato anche la passione per come questa dovrebbe essere riprodotta nel migliore dei modi. Come Lei spesso dice l'ambiente d'ascolto è il principale strumento di cui disporre, quindi adesso che devo cambiare casa vorrei trovare un locale dove installare l'impianto che sia il più idoneo possibile. L'impianto è così composto:

Al momento il tutto si trova in un salottino di circa 16 mq, ma la speranza è quella di avere a disposizione un ambiente di circa 40 mq. Purtroppo le scelte vanno fatte in due :))) almeno sulla carta, quindi per accontentare la mia ragazza mi si prospetterebbe l'idea di un sottotetto di circa 45 mq a pianta rettangolare, tutto open space con altezza minima di 150 cm sui lati e una massima di 230 cm in centro, tutto con travi in legno e parquet, niente finestre solo 2 abbaini.Sono sempre stato dubbioso sui sottotetti come "buoni ambienti" per via delle altezze, ma sinceramente non ho mai ascoltato nessun impianto in un ambiente simile.
Premesso che le Opus hanno dei bassi molto vigorosi e scendono in basso come pochi, come giudica Lei un ambiente simile? Meglio forse orientarsi su una taverna? Scusi per il quesito forse un po' strambo.
Grazie mille per tutto quello che fa, un grazie veramente di cuore.
Cordiale saluti,
Giacomo - E-mail: giacomorusso2001 (at) libero.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giacomo,
il sottotetto, visto in foto, ha un che di claustrofobico, ma a parte questo non dovrebbe essere tanto male, quel tetto irregolare e in legno mi fa ben sperare, di sicuro aiuta a minimizzare la formazione di riverberi e onde stazionarie a bassa frequenza. Anche il parquet, magari attenuato sapientemente con dei tappeti, potrebbe contribuire alla buona riuscita della nuova installazione. L'importante è che l'open space non rimanga anche un empty space, quindi dovrai pensare di arredarlo un po' ad hoc, qualche divano o poltrona, tappeti, cuscini, scaffali con libri, qualche piccolo arazzo alle pareti. È molto difficile prevedere come suoneranno la Avalon in questo ambiente, probabilmente dovrai fare un bel po' di tentativi di posizionamento. Però, se questa fatica sarà ripagata dal poter disporre di uno spazio dove nessun'altro mette becco e tu possa goderti la tua musica in santa pace, allora ben vengano i sacrifici.
A mio parere, le Opus si esprimeranno meglio in un ambiente così grande piuttosto che in quello attuale. Ci sarà da lavorarci, ma le soddisfazioni, a mio parere, non mancheranno. Certo che, accidenti, se a 28 anni hai già le Avalon Opus...a 40 con cosa pensi di ascoltare? :-)
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Piedini fermaporta
Caro direttore,
Le scrivo a distanza di pochi giorni per condividere con Lei questa mia esperienza. Ieri mi trovavo in un negozio di articoli per casa e fai da te (tipo Brico per intenderci) quando ho notato dei piedini in gomma battiporta che mi hanno fatto subito ricordare i famosi
piedini Upim. Appena arrivato a casa li ho provati sotto il lettore CD ed il risultato e' stato incredibile: la scena sonora si e' allargata ed ora e' molto piu' a fuoco, consentendomi di "vedere" gli strumenti come prima non potevo. L'analiticita' anche e' migliorata e non di poco, senza perdere in musicalita'. Ma sono state le voci ad impressionarmi realmente. Ho chiuso gli occhi e finalmente Sade cantava nella mia stanza, ho avuto insomma l'illusione. Anche mia moglie, pur non capendo nulla di hifi, si e' avvicinata dicendomi "questo stereo si sente proprio bene", cosa che mi ha realmente impressionato piu' dei risultati di cui sopra ;)))
A presto,
Cordiali saluti,
Roberto - E-mail: robysantor (at) hotmail.com

LC
Caro Roberto,
quanti bei ricordi hai riportato alla mia mente con questo messaggio! Quando proposi quei piedini fermaporta correva l'anno 1998 (!!!) e TNT-Audio aveva pochi anni di vita e tanto entusiasmo. Ricordo quella scoperta con piacere, perché con una cifra ridicola si potevano provare i benefici di un migliore isolamento dalle vibrazioni, benefici che non hai faticato a scoprire anche tu. L'effetto è proprio quello descritto, certo, può cambiare da apparecchio ad apparecchio, ma alcuni punti fermi restano. Il fatto che anche tua moglie abbia espresso apprezzamento, al di là di un possibile effetto di amorosa compassione per le nostre manie, sempre da tenere in debito conto, significa che il miglioramento c'è stato in maniera tangibile. Piuttosto, mi chiedo come mai tu abbia tardato così tanto a fare questa prova, quell'articolo ormai ha compiuto 15 anni che, sul web, significa preistoria! :-)
Già che ci sei, perché non provare allora tutti gli altri tweak a costo quasi zero che abbiamo proposto in tutti questi anni? Son sicuro che troverai il tutto molto divertente e, soprattutto, istruttivo!
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Re: Nuovo amplificatore
Gentile Professore (e scusi per l'Ingegnere!) grazie della
risposta, che mi è stata molto utile, e credo che seguirò il suo consiglio. Già l'idea di proseguire su Rotel è una indicazione preziosa. Preciso solo che: non chiedevo consiglio su MARCHE dei cavi (avevo letto della proibizione!) ma sul genere: tipo: meglio freddi e veloci, meglio morbidi e caldi ecc) tanto per avere un orientamento generale su possibili ottimizzazioni.
Il posizionamento dei diffusori è quel che è, purtroppo; avrà visto, un quella stanza deve starci tutto, devo accontentarmi: devo dire però che almeno al mio grezzo orecchio, non è così un disastro come anche io temevo.
Infine, la musica: non intendo stabilire, in musica ed in generale nell'arte, una distinzione artificiosa, e credo profondamente falsa e fuorviante, tra "basso" ed "alto": del resto, a chi ascolta sia classica che jazz e prog, quest'idea proprio non può essere attribuita.
Tuttavia, ed è mia -discutibile, ci mancherebbe - convinzione (oltre che indisputabile gusto) che strutture musicali ed armoniche eccessivamente semplici e ripetitive, con prevalenza di ritmiche nemmeno sudatamente "suonate", ma semplicemente campionate, costituiscano una barbarizzazione del gusto e soprattutto delle modalità di socializzazione, specie delle giovani generazioni, a cui la musica fa da pretesto e da collante.
Basterebbe vedere quali sostanze siano di prevalente consumo nelle discoteche, e confrontare i loro effetti con quelli di quelle in uso trent'anni fa, per dover ammettere quanto sospetto sia fondato.
Con ciò, senza storcere affatto il naso davanti ad ogni novità, e senza posare a laudatores temporis acti. Ma, questa della disputa tra antichi e moderni, di cui siamo, perlomeno io, solo tardi epigoni, è un dibattito eterno, e temo che non lo chiuderemo nemmeno stavolta. Resta, sincera, l'ammirazione per la passione e la competenza (che ne è figlia) che traspaiono dalle sue risposte.
Giancarlo - E-mail: tamin (at) libero.it

LC
Caro Giancarlo,
grazie per il feedback e per gli spunti di discussione. Per quanto riguarda i cavi, è difficile dire quale tipologia scegliere, diciamo che tutto si potrà fare a posteriori quando il nuovo amplificatore sarà entrato a far parte dell'impianto. Solo allora potrai capire se sarà il caso di assecondare alcune tendenze o provare ad addolcirle. Fare questo in via preventiva non è ragionevole.
Sulla musica purtroppo, continuo a essere in disaccordo. Capisco che a un amante del prog, che è il tecnicismo e il barocco elevati all'ennesima potenza, le strutture (apparentemente!!!) semplici di certo trip-hop possano sembrare robaccia fatta al PC con poco sforzo. Credimi, non è esattamente così. Le cose belle sono sempre frutto - salvo casi fortuiti - di lavoro, genio compositivo e tanta fatica. D'altra parte, se andiamo a vedere i grandi pezzi di musica contemporanea (avanguardia etc.) non è difficile trattenersi dallo storcere il naso ma come per tanta altra arte (pittura, scultura, cinema etc.) serve sempre la chiave di lettura corretta, che va oltre il tecnicismo fine a se stesso. Prendi ad esempio il brano di questa settimana, un classico caso di musica concreta che all'epoca (1967) deve aver fatto gridare allo scandalo più di un benpensante colto. Il fatto è che quei suoni e quei ritmi erano avanti di quasi cinquant'anni rispetto al loro tempo. Hai presente cosa girava nella hit parade italiana del 1967? Ti aiuto io: A chi di Fausto Leali e Cuore matto di Little Tony. Oggi quei suoni atrusi di Henry hanno un senso, allora saranno sembrate stramberie da compositori senza capacità tecniche e senza talento.
Ancora, non è un caso che dopo tanto barocco progressive sia arrivato il punk, l'esatto opposto: strutture musicali ridotte all'osso, zero tecnica e tanta rabbia opposta al manierismo zeppo di abbellimenti, capelli lunghi e pantaloni a zampa d'elefante. Anche Berlioz, che oggi ascoltiamo come se fosse un qualunque grande classico, all'epoca fu accusato di non saper comporre musica. Ecco cosa diceva di lui Mendelssohn: Senza un briciolo di talento, cerca a tentoni nelle tenebre, si crede il creatore d'un mondo nuovo, e con tutto ciò scrive le cose più detestabili, e non fa che parlare di Beethoven, Schiller e Goethe.
Quanto ai giovani d'oggi...io non so se tu sia a contatto con loro. Io sì, costantemente, per lavoro e in famiglia. Ti garantisco che - musicalmente - sono meno imbecilli di quanto si pensi. Quelli veramente appassionati di musica (sempre pochi, esattamente come 20, 30 o 40 anni fa) sono informati, attenti al vecchio e al nuovo e sanno distinguere la musica da ballo (che ha la sua dignità, basti pensare alla musica classica!) da quella nata per altri scopi. Dai loro una chance, anche noi vecchi tromboni, da giovani, non è che fossimo poi chissà quali pozzi di cultura.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Posizionamento dell'impianto
Caro Lucio,
anche tu, come molti, consigli sempre di sistemare l'impianto non fra le casse bensì lungo una delle pareti laterali ad esse. Prendiamo ora come base una stanza normalmente grande, diciamo 6x4, e supponiamo di posizionare le casse sul lato più corto con una distanza fra loro di ca. 2 m. Ebbene, sistemare l'impianto su uno dei lati lunghi ed il voler evitare la troppa vicinanza fra uno dei diffusori e l'impianto stesso implicherebbe una lunghezza di cavi da casse di ca. 2x 7 m (questo ovviamente facendo scorrere i cavi lungo le pareti invece di farli passare in mezzo alla stanza, che oltre ad essere bruttino porterebbe prima i poi a inciampi e incidenti di sorta).
La mia domanda: 7 metri di cavo non sono un po' troppi e non andrebbe questa lunghezza ad influenzare negativamente il suono? Oltretutto (so che da tempo ormai non date più consigli sui cavi) il prezzo per 14 metri di qualità discreta/buona si farebbe sentire un tantino, che dici? ;-)
Un caro saluto,
Marco - E-mail: marcocomin (at) icloud.com

LC
Caro Marco,
nel mio impianto ho esattamente cavi così lunghi :-) e i vantaggi di non avere niente tra i diffusori superano ampiamente gli EVENTUALI svantaggi di un collegamento così distante. Intanto considera che i cavi audio hanno valori di resistenza molto bassi, 3 metri o 10 metri di lunghezza non fanno grande differenza. Cosa dovrebbero dire gli appassionati Naim trovandosi obbligati a usare cavi di lunghezza MINIMA di 3.5 metri? Naim consiglia i suoi cavi per le sue elettroniche e la lunghezza deve essere ALMENO quella per poter raggiungere i parametri elettrici ideali per il funzionamento degli stadi finali di amplificazione.
Credimi, usa pure cavi lunghi, vedrai che il suono non si deteriora. Certo, ove possibile, meglio tenerli corti, onde evitare grovigli e matasse, ma se ben distesi lungo la parete laterale anche spezzoni da 10 metri non sono un grosso problema. Semmai...hai ragione sul costo ma...per fare un esperimento basta anche un semplice cavo elettrico di buona sezione da pochi euro, ad esempio il nostro progetto
TNT Star. Fai un tentativo, poi mi saprai dire se è meglio il cavo corto e buono, con l'impianto in mezzo ai piedi, o il cavo lungo e modesto ma coi diffusori LIBERI da tutto il resto. E poi...hai idea di quanto possano essere lunghi i cavi in una sala di registrazione o, peggio, in un concerto live? :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Consiglio per cambio ampli
Egr. Direttore,
ho appena acquistato una smart tv Samsung serie 8 (ue55f8500), vorrei collegarla ad un sistema audio esterno e sono molto interessato ad un suo consiglio. La TV ha come uscite audio digitali la connessione ottica oppure l'ARC (audio return channel).
Posseggo due casse B&W DM601S3 e un ampli NAD C320BEE che non ha ingressi ottici. Inoltre avendo anche un piatto Thorens Td166 MKII che vorrei rimettere in pista sono tentato a cambiare il NAD andando a prendere un amplificatore che possa consentirmi di collegare il piatto (senza prendere un pre esterno) ed ascoltare la tv con un sistema audio digitale.
Se poi tale ampli avesse anche la funzione AirPlay sarebbe il massimo.
Grazie in anticipo.
Saluti,
Alfonso - E-mail: onnasol (at) yahoo.it

LC
Caro Alfonso,
concordo con te sull'opportunità di passare a un amplificatore che abbia anche il pre fono e, magari gli ingressi digitali. Per l'AirPlay puoi dotarti di un'interfaccia Airport Express che usata si trova sui 40/50 euro. Come amplificatore potresti pensare a un Rotel RA11 (meno di 600€) che ha sia l'ingresso phono MM di buona qualità sia gli ingressi digitali coassiali e ottici, oltre a una comoda presa frontale USB per collegamenti al volo di chiavette e altri dispositivi multimediali (telefoni etc.). Dispone di un DAC interno D/A Wolfson WM8740 24bit/192KHz che da solo è garanzia di ottima qualità.
L'abbinamento timbrico con le tue B&W forse non è il massimo, se l'ambiente fosse molto riflettente (leggi: vuoto) il suono risultante potrebbe essere un po' troppo vivace e brillante in gamma medio-alta, certamente più aperto di quanto non sia ora con il tuo NAD. Non ci sono tante alternative, purtroppo, e credo nessuna in questa fascia di prezzo. Qualora il suono con le B&W dovesse sembrarti troppo vivace, potresti anche pianificare una loro sostituzione futura con qualcosa di più tranquillo.
Per quanto riguarda il bel Thorens TD166, assicurati di installare una testina nuova o di sostituire almeno la puntina a quella vecchia, gli LP vanno trattati con cura. Poi segui le nostre
indicazioni su come regolarlo ad hoc, è fondamentale per godere appieno del suono analogico. Prima di dare in pasto vecchi LP a una nuova puntina, assicurati che siano ben puliti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Stavolta me lo dico da solo, leggendo la sua ultima
risposta ho pensato di non essermi spiegato o che Lei fosse impazzito. Ma come? Passo da una Infinity 8k a una Totem Forest a una Tannoy Monitor sono insoddisfatto e mi consiglia una magneplanar... ma come la piloto? Ma non ha bassi? Ma come muove l'aria?
Poi vista la Sua credibilità e le mie conoscenze...e visto che comunque il mio ampli (Densen DM10 a 75watt) è davvero un oggetto a cui l'attributo definitivo si può accostare senza essere eretici ho deciso di provare, mi son fatto prestare una SMG e una MG-i (che ho tenuto) tanto per fare pochi danni economici in caso di botto.
Ho passato due giorni a lottare con la stanza perchè in questo caso 20 cm fanno grande differenza ma alla fine....
OK non avevo capito niente... avevo letto dotti pareri di audiofili sordi o ubriachi o di gente piena di pregiudizi intanti i bassi tutti e profondissimi ma ciò che lascia di stucco è l'aria, l'equilibrio la velocità, mai sentito suonare così e più dai sù di volume più migliora. La musica ha un altro ritmo e.... ed è dappertutto, ok non c'e' l'impatto viscerale dell'Infinity 8k o l'ammaliatrice dolcezza della Totem e l'ho sentito specialmente ad esempio in big band bossa nova di quincy jones che non muove lo stomaco ma anche mia moglie che da anni mi subisce passivamente mi ha detto .... questa è diversa che ritmo, alza un po' Madonna fammi sentire (ok ascolto Madonna con una Magneplanar e non ho vergogna....) e allora giù a ruotare la manopola del Densen oltre ore 12 e più ce n'e' meglio è! Magari non sarà il suono più "vero" ma chi ha detto che la verità è bella, e comunque se voglio la verità vado al concerto non sto in casa davanti allo stereo.
L'accoppiamento con il Densen poi mi pare riuscito, la qualità dello stadio di alimentazione, c'e' tanta corrente e si sente il basso abbastanza "mollato del densen" è gradito al diffusore così come la dolcezza del medio alto, comunque per la prima volta da anni con la mano ho sentito il Densen ben caldo (di norma lo chassis rimane a temperature polari anche dopo diverse ore), insomma ascoltate in una stanza grande (oltre 40 mq, marmo per terra, irregolare e riflettente) datevi una possibilità...una Magneplanar, chiudete gli occhi (internet) e aprite le orecchie E per i fortunati possessori di un Densen DM10...ruotate pure senza economia a destra la manopola del volume come fosse l'acceleratore di una "vera" Alfa Romeo ... tanto non uscirà di strada.
Con i migliori ringraziamenti,
Francesco - E-mail: mazzettif (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
lieto di averti consigliato un efficace e soddisfacente cambio di prospettiva. Vedi, gli audiofili sono personaggi strani, ascoltano più con gli occhi che con le orecchie. Ecco perché le valvole, che si vedono e sono pure illuminate, ecco perché i VU Meters blu che danzano, ecco perché i woofer dinamici che sono grossi e si muovono avanti e indietro, ecco perché gli amplificatori grossi come lavatrici e ricavati da un blocco di alluminio pieno...siamo peggio dei bambini, almeno ammettiamolo. A volte, anzi sempre, gli occhi occorrerebbe chiuderli, fregarsene di quel che si vede e concentrarsi su ciò che si sente. I pannelli Magnaplanar sono quanto di meno audiofilo si possa immaginare: sottili, leggerissimi, senza altoparlanti in vista...quale audiofilo li metterebbe tra la lista dei suoi desideri? E invece, come ho suggerito più di una volta, possono risolvere tanti problemi e suonare maledettamente bene. Certo, il basso non sarà quello da botta allo stomaco ma l'ariosità, la velocità, la trasparenza e la pulizia sono tutte da sentire e peccato che non si possano anche vedere, avrebbero molti più estimatori.
Quanto alla posizione della manopola del volume, mai capirò che problema abbiano gli audiofili a ruotarla verso destra: fintanto che non arriva la distorsione, l'ampli è ben felice di suonare...so di molti che hanno terrore di arrivare a ore 12 come se fossero le antiche colonne d'Ercole! Ma perché? Si prende la scossa oltre quel punto? :-))
Goditi le tue Magnelanar, almeno una cosa, da questa vicenda, l'abbiamo imparata: i pregiudizi, in HiFi, fanno sempre troppe vittime.

Stavolta, ispirato da una lettera di questa settimana, azzardo un brano di musica concreta, la fantastica Psyche rock del compositore francese Pierre Henry che, nel lontano 1967, senza computer e campionatori (solo nastri e sapienti tagli e cuci manuali) scioccava l'intellighenzia musicale dell'epoca (1967!!!) con un brano di trip-hop ante litteram, che avrebbe fatto la felicità di tanti compositori moderni in vena di scalare le classifiche. La cosa più incredibile è quanto suoni attuale suoni oggi un brano di 50 anni fa. Immaginatevi come suonasse all'epoca.
Poiché l'embedding del video potrebbe essere vietato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Anche il video è interessante per gli audiofli: valvole e condensatori ovunque.

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