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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 14/12/2013 - 21/12/2013

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  1. Audiofili a un bivio
  2. Nuovo analogico
  3. Ripartenze
  4. Nuovo pre fono
  5. Sbilanciamento tra i canali
  6. Cavo TNT-TTS e filtro IEC
  7. Ancora sulla musica
  8. Mai avere pregiudizi
  9. Primo impianto con 3500-4000€
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Audiofili a un bivio
Salve direttore!
E' un po di tempo che non le scrivo, in questi mesi ho continuato ovviamente a leggere TNT-Audio ed a interessarmi al mondo della musica riprodotta in alta fedeltà, ma informandomi qua e la sul web ad oggi sento di trovarmi come di fronte a un grande bivio: acquistare un bel giradischi ed entrare nel magico mondo del vinile o un dac esterno per accedere alla musica liquida!?!?!?!?
Non è una scelta di poco conto, direi che è quasi "audiofilosofica", voglio dire che il giradischi rappresenta la musica analogica, quella "vera", senza compressioni o campionamenti e sequenze di bit da ricostruire!
Prendere un disco, porlo su un piatto, poggiare la testina sul solco e vederla mentre accarezza la sua superfice estraendo tutta la musica in modo diciamo naturale, credo sia qualcosa di veramente magico!
Ma non è solo una questione meramente estetica, al 1° posto dobbiamo mettere la qualità della riproduzione e da quello che sono riuscito a capire il giradischi fa tremare qualsiasi altra sorgente digitale!!!!
Dall'altra parte, invero, c'è tutto il mondo della musica digitale liquida, nella sua espressione più alta dei file ad alta risoluzione o ad alta definizione come piace chiamarli a me! Dovrei scegliere un buon dac per poi utilizzare un pc come sorgente....
Il dubbio è: meglio un brano riprodotto a 24/192 kHz o una traccia contenuta in un 33 giri?!?!?!?!? Ovvero: è meglio la musica digitale o analogica?!?!?!?!?!?!
Si lo so è una domandona tipo essere o non essere, ma nel 2013 credo siano in molti a porsela direttore!
Dovrei poter ascoltare su uno stesso impianto i 2 tipi di sorgente per trovare la risposta ma non ho la possibilità, a lei l'ultima parola su questo delicatissimo argomento che sono sicuro interesserà in molti!!!
P.S. Il mio impianto è composto da ampli integrato Rotel RA 980 bx, diffusori B&W dm 603 budget circa 300 euro.
Fabrizio - E-mail: FabrizioOrielli (at) libero.it

LC
Caro Fabrizio,
la domanda forse te la poni tu, io (e moltissimi appassionati) ho smesso di pormela tantissimo tempo fa e ho deciso che preferisco ...la musica! In qualsiasi formato essa sia, basta che sia bella e ben incisa. Acquistare un giradischi, oggi, partendo da zero, significa investire ben più dei 300€ che hai preventivato...a meno che non ti accontenti di farci girare un solo LP. E già, perché il software costa più dell'hardware, ogni LP nuovo, decente, non costa meno di 10/15€ e già acquistandone 20 (dico VENTI!!!) siamo già arrivati alla cifra che hai preventivato di spendere per il giradischi. E ascolteresti comunque sempre e solo 20 LP. Una prospettiva un po' triste, non credi? Con un DAC, invece, e la sconfinata offerta di musica che si può scaricare a costi bassi - senza contare i CD che ormai quasi ti regalano - ti si apre un mondo infinito di possibilità. Cosa suoni meglio o peggio è del tutto irrilevante perché, credimi, tutto dipende dall'incisione. Una cattiva registrazione suonerà disastrosa sia su vinile che in digitale. E poi...chi ti dice che il vinile sia davvero analogico? Magari il master originale che lo ha generato - come accade spesso - è digitale. Quindi non riuscirai a sfuggire ai bit e al campionamento neppure con un giradischi, mettiti l'anima in pace.
Tra l'altro, e consentimi la mia solita franchezza fuori dai denti: con un impianto entry-level come il tuo disquisire di differenze tra analogico e digitale ad alta risoluzione è come cercare di capire le differenze tra Toyo Proxes T1R e Bridgestone S03 usando una Fiat Cinquecento. Lasciamo questi problemi a chi può porseli davvero (e non se li pone), tu cerca di concentrarti sulla musica ben riprodotta, in qualunque formato essa sia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo analogico
Caro Lucio,
permettimi il tono amichevole di chi non scrive quasi mai ma, frequentando TNT-Audio regolarmente da qualche anno, ti considera oramai "di casa"... aspettare il sabato e godersi, in un momento di pace, la lettura degli aggiornamenti sul sito è diventato un piacevolissimo rito. Grazie!
Dopo un paio d'anni e dopo i tuoi consigli torno a scriverti. Reduce da un trasloco, sto ricollocando l'impianto e ne approfitto per ripensarlo: per adesso lascio negli scatoloni sintonizzatore e registratore a cassette in attesa di capire se davvero mi mancheranno. Ecco la configurazione attuale:

Vengo al dunque: ho un onesto e "plasticoso" giradischi anni 80 Pioneer PL5 a trazione diretta, con gli automatismi non funzionanti ma per il resto in discrete condizioni, anche se fermo da 3-4 anni (il braccio si muove libero e leggero). La testina è da cambiare: avevo montato (a fine anni 80) una Glanz MFG 12 GT che mi piaceva molto ma che è ormai defunta, la sostituii con una Ortofon VMS 10 E MKII comprata un po' alla cieca con risultati del tutto insoddisfacenti (suono duro, sibilanti invadenti). E così, poco alla volta, ho smesso di ascoltare i vinili (ne ho circa 100, classica e jazz, ben tenuti), ma adesso vorrei approfittare del riassetto dell'impianto per tornare ad ascoltarli con soddisfazione.
Secondo te farei un salto in avanti tangibile regalandomi un Rega RP1 oppure provo a tenere il Pioneer e compro una nuova testina? E quale, entro i 100 - 150 euro max?
Prediligo un suono aperto e limpido, equilibrato ma mai troppo "morbido": per capirci, ho tenuto un mese nel mio impianto una coppia di Kef monitor rdm2 di un amico e non mi ci sono mai abituato... sarà che sono cresciuto a rock e pop, (che ancora ascolto).
Scusami se mi sono un po' dilungato, e di nuovo grazie per tuo contributo alla causa della Musica.
Luca - E-mail: lucastorn (at) tiscali.it

LC
Caro Luca,
ti consiglio di lasciar perdere il Pioneer PL5, davvero modesto, e di puntare invece su un buon giradischi entry-level moderno, tipo il Rega RP1 che citi ma anche un ProJect Essential, magari da dotare, in futuro, di una testina migliore. Ancora, potresti tentare la carta dell'usato recente, magari con una cifra analoga riesci a mettere le mani su un giradischi di livello più elevato, già dotato di testina migliore.
Il tuo centinaio di dischi merita senz'altro rispetto e attenzioni, non mi sentirei tranquillo a saperli girare su un vecchio automatico economico degli anni '80!
Per quanto riguarda il suono che prediligi, forse l'amplificatore è fuori posto! Arcam, soprattutto nelle vecchie serie, ha sempre avuto un debole per suoni tranquilli e rilassati, morbidi e caldi. Probabilmente in questo modo stemperi eventuali eccessi dei diffusori ma se volessi un po' di vivacità in più, che col rock serve sempre, dovresti pensare a Rotel, anche questi quasi sempre dotati di ottimi ingressi phono. Con un po' di fortuna con il compro-vendo nel mercato dell'usato potresti riuscire a fare uno scambio alla pari.
Tuttavia, se l'equilibrio raggiunto ti andasse già bene così, tieni pure l'Arcam e concentrati sul giradischi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ripartenze
[Yamaha NS 1000 Monitor]
Buon giorno Direttore.
Sono intenzionato a comprarmi un nuovo impianto HI FI, dopo aver trascurato per anni l'ascolto della musica che amo. Ho finalmente trovato un paio di favolose (almeno per me) casse Yamaha NS-1000M in buonissimo stato, dalle quali vorrei "ripartire". Per far esprimere al meglio le loro caratteristiche, vorrei adesso acquistare un integrato e un lettore CD e, per questo, mi è indispensabile un tuo suggerimento e cioè indicarmi qualche marca e modello per puntare deciso su cosa comprare anche perchè ho pochissime possibilità di poter ascoltare altri impianti e fare raffronti.
Ero affascinato dai vecchi Sansui AU 719 - 777 - 999, ma il loro costo elevato e il timore di doverli far subito riparare mi hanno convinto ad optare per un integrato moderno, possibilmente con presa Phono, nuovo o usato non importa. Il lettore CD, invece, preferirei prenderlo nuovo. Il mio budget, purtroppo non è alto: Vorrei spendere 800.00€ circa per l'integrato e 400.00€ per il lettore CD.
Preferirei spendere ancora un po' meno e con i risparmi comprarmi musica. Amo ascoltare prevalentemente musica Jazz, mai a volume troppo alto e adoro i toni soffusi e caldi. La sala dedicata all'ascolto misura 4,50m x 4,50m 2,70m di altezza. Le casse le posizionerei a circa 3,50m fra di loro e nulla si interpone tra loro ed il punto di ascolto che è a circa 3,50m dalle casse stesse. Ci sono librerie, quadri alle pareti e tendaggi alle finestre.
Ti confesso che ho tentato di scegliere da solo, rifacendomi alle opinioni di alcuni amici ed esperti ed ora..sono nel più totale caos! Avevo deciso di non disturbarti ma, senza il tuo aiuto, non sono in grado di prendere una qualsiasi decisione.
Spero potrai darmi qualche consiglio.
Grazie infinite e cordiali saluti.
Corrado - E-mail: comcor (at) email.it

LC
Caro Corrado,
sarebbe un'ottima scelta quella della Yamaha NS1000M se queste avessero l'impostazione timbrica adatta ai tuoi gusti! In tutta sincerità, vanno un po' in direzione opposta a ciò che dici di preferire ovvero toni caldi e soffusi. Questi diffusori non suonano affatto così...spero non resterai deluso! In base a cosa hai scelto? Estetica, fascino, nostalgia? Comunque, meglio correre ai ripari scegliendo opportunamento le elettroniche.
Tenendo conto che desidereresti anche un ingresso phono (perché? Usi il giradischi?) mi vengono in mente due scelte possibili: Auaio Analogue e Arcam. La coppia Vela che ho recentemente ascoltato e recensito per TNT-Audio ti farebbe stare al di sotto dei 1200€ di budget massimo preventivato e sarebbe certamente adatta a pilotare le NS1000M. Certo, queste meriterebbero ben altre elettroniche ma bisogna pur fare i conti con il budget a disposizione. Arcam, nel nuovo, non mi pare ti consenta di acquistare ampli e CD entro i 1200€...potresti aver più fortuna con l'usato recente. Dando un'occhiata al mercato dell'usato potresti inserire nella lista dei papabili anche una coppia CD + integrato Rega.
Lascerei definitivamente cadere l'ipotesi di un integrato vintage: quelli buoni costano molto e l'intervento di restauro e manutenzione è sempre in agguato dietro l'angolo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo pre fono
Carissimo Lucio,
innanzitutto auguro buone festività a te a tutti i collaboratori del sito e ti chiedo consiglio su quanto segue. Sto pensando di sostituire il pre-phono (oggi ho un onesto Cambridge Audio 540p) con qualcosa di più performante. In particolare mi piacerebbe più dettaglio sulle frequenze medioalte e migliore separazione stereo. Arrivo alla domanda: ha senso un prodotto dotato di regolazioni (mi viene in mente un recente Project che regola l'impedenza o vari Audio Analogue)? O come al solito è meglio un apparecchio con poche (nessuna) regolazioni ma costruito bene?
Non si corre il rischio che tutte le volte ti venga voglia di smanettare sulle regolazioni per sperimentare nuove possibilità di ascolto?
Grazie.
Gianluigi - E-mail: morgluigi (at) libero.it

LC
Caro Gianluigi,
i pre fono dotati di varie regolazioni sono semplicemente più flessibili nell'adattarsi a testine diverse, non devi pensare alle regolazioni come se fossero dei controlli di tono, anche perché non è così che funzionano! Intanto il problema del corretto interfacciamento ha senso compiuto solo con testine MC, quelle più sensibili al carico. Le MM sono più spartane e si riesce a modificare la loro risposta, di pochissimo, intervenendo sui valori di capacità in ingresso. Devi vedere le diverse regolazioni offerte da certi pre fono come un aiuto per trovare l'interfacciamento ideale, non per modificare a piacimento il suono della testina! Certe testine MC gradiscono vedere un carico ben preciso e danno il meglio in quella situazione. Mettendo un carico sbagliato funzionano peggio e basta! Ti giuro che è la prima volta che sento di qualcuno che vorrebbe un pre fono regolabile per sperimentare varie possibilità di ascolto! Fermati finché sei in tempo, stai percorrendo una strada pericolosa che ti sta allontanando dal concetto stesso di HiFi! :-)
Tutto ciò premesso, punta la tua attenzione su un pre fono di qualità superiore. Gli eventuali settaggi extra saranno un plus se in futuro vorrai provare diverse testine, tutto qua. Se la tua testina fosse una semplice MM, come immagino, puoi dormire sonni tranquilli e prendere un pre fono privo di particolari regolazioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sbilanciamento tra i canali
Buongiorno,
avrei una domanda su un possibile problema (non so esattamente se lo è). Ho un amplificatore integrato Rotel RA-1062 con lettore CD Rotel RCD-1072 e casso B&W CM1 (tutto del 2007). I cavi di segnale sono MIT EXP2 e potenza Sommercable Elephant biwire. Allora, per caso, ho notato mettendo il volume al massimo in qualsiasi sorgente (a vuoto, senza la musica) che, usando il balance, il "rumore di fondo" si sente più forte nel canale sinistro rispetto al canale destro (non di molto, ma si sente abbastanza). Con la musica si sente di meno, ma comunque la "pressione" nel canale destro sembra minore rispetto a quella nel sinistro. Ho provato a swapare le casse, cambiato cavi di segnale e potenza, collegato i diff. su speakers B, usato cavo di alimentazione "Merlino": il problema persiste.
Sapresti dirmi cosa potrebbe essere (forse è normale)? Ho pensato ad un problema del circuito di amplificazione o forse il potenziometro del balance "fottuto". C'è qualche test (usando un tester o altro) che mi permetta di misurare la potenza di uscita dei due canali?
Ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
Massimiliano - E-mail riservato

LC
Caro Massimiliano,
cosa spinga persone normalmente sane di mente e apparentemente equilibrate a mettere il volume al massimo per sentire il rumore di fondo del proprio impianto è un mistero che mi ha sempre affascinato e turbato al tempo stesso. Magari, poi, le stesse persone circolano con la pressione delle gomme dell'auto su valori di fantasia (2.5 a destra e 1.5 a sinistra) :-)
Cerchiamo di capirci, una volta per tutte: un po' di sbilanciamento tra i canali può essere fisiologico e dipende da tanti fattori ma quel che conta è se tale sbilanciamento, che tu senti solo sul rumore di fondo e mettendo il volume al massimo, influenzi oppure no l'ascolto. Magari l'amplificatore è sanissimo e su un canale senti più forte perché la disposizione dei diffusori non è simmetrica rispetto alle pareti o agli arredi. Già questo basterebbe per rinforzare l'emissione di una cassa rispetto all'altra (e scambiarle, evidentemente, non risolve il problema).
In secondo luogo, potrebbe anche essere - e spesso è davvero così - che le nostre orecchie abbiano sensibilità diverse, sia come risposta in frequenza che come soglia di sensibilità. Abbiamo occhi anche molto diversi l'uno dall'altro, non vedo perché debba sembrare insolita una asimmetria uditiva.
Infine, può anche darsi che il balance abbia lo scattino centrale leggermente fuori specifiche. Una prova che puoi fare è usare un fonometro e misurare la pressione sonora prima di una cassa e poi dell'altra, spostando il balance da destra a sinistra. È di fondamentale importanza che la misurazione avvenga alla stessa esatta distanza da ogni singola cassa. Variazioni di cm di distanza possono falsare il test. Più stai vicino alla cassa e più minimizzi eventuali rinforzi ambientali nei pressi degli altoparlanti.
Più in generale, però, ti consiglierei di lasciar perdere queste paranoie (perché di questo si tratta) e di concentrarti nell'ascoltare la musica, non il rumore prodotto dagli apparecchi HiFi. A tal proposito, ti inviterei a leggere, a scopo preventivo, la nostra
sezione dedicata alle paranoie audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cavo TNT-TTS e filtro IEC
Caro Direttore,

  1. sto provando a realizzare il cavo TNT-TTS; avrei necessità di qualche chiarimento, se possibile, in relazione al punto 9 dell'articolo pubblicato, laddove si dice: "A una sola estremità del cavo conduttore di terra, vicino alla guaina, spellate i due conduttori per un paio di cm., avendo cura di non danneggiare la schermatura. Attorcigliate poi le schermature degli altri due cavi attorno alla schermatura del cavo di terra, nella zona da un paio di cm priva di guaina precedentemente predisposta. Innestate la parte terminale della schermatura, precedentemente unita, dei tre cavi attorno ai conduttori del cavo di terra che avete spellato. Fissate poi il tutto con del nastro isolante."
    Ciò vuol dire: spello i tre cavi (doppi); attorciglio le schermature di fase e neutro direttamente al cavo in rame della terra? Poi, che vuol dire innestate la parte terminale della schermatura, precedentemente unita, dei tre cavi attorno ai conduttori del cavo di terra?
    Ho un po' di confusione sui vari passaggi...
  2. Possiedo un ampli integrato da 60+60W RMS, che pilota due diffusori Jbl da 8 Ohm di carico (può anche pilotarne 4 da 16 Ohm); non so quale possa essere la corrente di picco, non dichiarata sul manuale di istruzioni; volendo inserire una vaschetta IEC con filtro di rete –non prevista all'origine-, per attenuare i disturbi della rete elettrica, qual è il valore in Ampere da scegliere? Considerati tutti i fattori, è possibile che la corrente erogata superi i 6 Ampere? Lo chiedo perché noto che il fattore di attenuazione dei filtri varia in base all'amperaggio dichiarato, diminuendo con l'aumentare dello stesso: da 45 dB a 1 Ampere fina a 8 dB per i filtri da 10-16 Ampere. Quale amperaggio scegliere?
Grazie, un saluto cordiale,
Fulvio - E-mail: fulvio.fabbroni (at) fastwebnet.it

LC
Caro Fulvio,
se si è capita l'idea generale è tutto più semplice, ma è più complicato da spiegare che da mettere in pratica. In buona sostanza le schermature dei tre cavi vanno unite tra loro e poi insieme devono essere collegate al conduttore di terra. Il congiugimento si realizza un po' prima della spina perché altrimenti sarebbe troppo complicato riuscire a infilare tutto nello spinotto centrale di terra. Controlla la costruzione del cavo
TNT Merlino: se ti è chiara quella...ti sarà chiara anche quella del TNT TTS che altro non è se uno una sua generalizzazione al caso di tre conduttori.
Per quanto riguarda invece il dimensionamento del filtro antirumore IEC è sufficiente che controlli l'amperaggio del fusibile generale sull'alimentazione del tuo amplificatore. Se non fosse accessibile dal pannello posteriore dovresti aprire l'apparecchio e controllare all'interno, vicino al trasformatore d'alimentazione o al tasto d'accensione. In alternativa, si tratta di applicare una semplice formula che leghi watt, volt e ampere. Trovi dei calcolatori online molto ben realizzati su questo sito. Tenendosi larghi direi che un filtro IEC dimensionato per un paio di ampere sia largamente sufficiente per il tuo amplificatore. Tieni conto che i 6 ampere che citi equivalgono a 1300 VA...in pratica ci puoi collegare un intero impianto ad alta potenza!
È importante, affinché tutti questi accorgimenti funzionino a dovere, che in casa sia presente un vero impianto di messa a terra e che l'amplificatore non sia del tipo a doppio isolamento, sprovvisto, cioè, del conduttore di terra!
Lucio Cadeddu

Ancora sulla musica
Caro direttore,
in fondo, credo, complice anche l'età, non siamo così in disaccordo come appare. La distinzione, che credo ci accomuni, è tra una musica che non stimoli mente e cuore, che non sollevi perplessità, curiosità, emozioni inaudite, e musica che invece lo fa.
Possiamo tornare indietro quanto vogliamo: Mozart era considerato, dai suoi contemporanei, un cacciatore di dissonanze (del resto "non si pasce di cibo mortale chi si pasce di cibo celeste" è la prima serie dodecafonica della storia, e stiamo parlando di Mozart, uno oggi che viene usato per vendere i brandy.
Non è questo il punto: il punto è l'onestà, la freschezza, l'originalità di quel che viene scritto e suonato. Così come - a parziale correzione di quanto dicevo la volta scorsa - nemmeno il "suonare" in quanto tale è una discriminante assoluta: Gould ripeteva decine di volte, in studio, un passaggio di poche battute, per trasmettere quella che lui credeva (ecco l'onestà) fosse la sostanza del messaggio musicale.
Detto ciò, certi pum-pum (ok, certi, mica tutti) non sono solo al mio gusto orribili: continuo a pensare che siano, verso tutti, cattivi. Non è così in tutte le cose? Non pensa anche lei, per esempio, che certi impianti nascondano la musica? Ingannino? Degradino il gusto?
So bene, non sono un ingenuo, che il gusto è soggettivo e storico: prendiamo ciò per base comune di discussione, non come uno dei corni del dilemma. Tuttavia, quando parlo con mio nipote metallaro, e gli faccio ascoltare i Van der Graaf o la Regina della notte... beh, lo vedo che fa un occhio sbalordito, e mi confessa che il cuore gli batte in un altro modo.
Volevo, poi, dire solo questo. E grazie, anche a lei, per lo spunto.
Giancarlo - E-mail: tamin (at) libero.it

LC
Caro Giancarlo,
alla fine della discussione vedo che i nostri punti di vista provano a convergere. Si tratta forse di sensibilità diverse: io, più onnivoro, tendo a essere più tollerante verso certi suoni, tu invece, di formazione più classica, tendi ad essere più rigido. Per quanto riguarda gli impianti HiFi che ingannano...bisogna anche qui intendersi sui termini. L'inganno è il fine ultimo di ogni impianto HiFi: l'inganno dei sensi! Se invece parliamo di inganno vero, cioè di interpretazione personale e soggettiva del messaggio musicale, sono d'accordo con te che questa andrebbe evitata per quanto possibile. Gli impianti HiFi che distorcono palesemente il messaggio musicale non sono, evidentemente, considerabili HiFi. All'interno di una fedeltà di fondo esistono però mille sfumature interpretative e intorno a quelle prende vita la passione degli audiofili: chi desidera suoni nudi e crudi, senza alcuna eufonia e chi invece è disposto a sacrificare un po' di precisione chirurgica in favore di una maggiore godibilità d'insieme.
Tutto il mondo HiFi gioca intorno a queste sfumature di verità. L'ideale sarebbe un impianto che estrae esattamente e soltanto ciò che c'è nei dischi ma siccome quest'ultimo dato è, nella stragrande maggioranza dei casi, ignoto, alla fine ci si accontenta di un sistema che ci faccia vivere l'illusione di non assistere a una performance riprodotta ma reale, credibile. Più l'impianto riesce in questo inganno e più vicino si sarà arrivati verso l'ideale.
Grazie per il prezioso spunto di discussione!
Lucio Cadeddu

Mai avere pregiudizi
Carissimo Lucio,
sono entrato nel mondo dell'alta fedeltà da circa 10 anni e, soprattutto nei primi tempi, ho fatto spesso ricorso alla tua rubrica della posta per avere suggerimenti e preziose idee. Ti leggo con piacere ancora oggi non tanto (o non solo) per i tuoi consigli e le tue riflessioni, ma per la pacatezza, l'equilibrio e, soprattutto, il buon senso con cui ti esprimi, qualità che sta diventando sempre più rara tra gli appassionati di questo nostro fantastico mondo.
Il mio impianto è cresciuto nel tempo e, grazie ai tuoi consigli, sono riuscito a sviluppare una capacità critica che per me è più importante delle riviste o di tutto quello che dicono i veri o presunti guru del settore. Ora, dopo un po' di anni, sicuramente non posso definirmi esperto ma, quantomeno, riesco ad assemblare sistemi hi-fi equilibrati, per me o per amici, senza spendere una fortuna: eppure mi rendo conto che c'è sempre da imparare, col rischio (o la fortuna) di dover rivedere le proprie convinzioni.
Per fare un esempio di questo, ti racconto quello che mi è successo recentemente: amante del suono Klipsch (ho posseduto circa 4/5 modelli) sono riuscito a trovare, circa un anno e mezzo fa, un paio di Legend KLF20 usate: modello da tempo fuori produzione, ha preceduto, negli anni 90, le RF7 con alcune differenze (3 vie anzichè 2, materiale diverso per midrange e woofer, ecc...). Come spesso succede, secondo me, il modello successivo non è migliorato (anzi!). Ho cercato questo modello perchè indicato, in vari sondaggi su siti americani, come ideale per il rock: io, da grande amante del genere, non cercavo altro. Con un po' di pazienza (altra virtù rara ma importante, per un audiofilo), sono riuscito a trovare una splendida coppia, perfette, dotate addirittura di imballi!!! Ovviamente non ti dico il salto in avanti che ho potuto apprezzare rispetto alle mie vecchie Heresy: sento queste ultime consigliate spesso per il rock, ma passando ad un modello come le KLF20 ho capito davvero cosa vuol dire "sentire" il rullante della batteria o la grancassa. Sensazioni che, con le Heresy, sono semplicemente irraggiungibili per limiti fisici del diffusore sulle frequenze basse. Vorrei tanto far sentire le KLF a chi dice che sotto i 50hz non c'è nulla che l'orecchio umano possa sentire: forse l'orecchio no, ma lo stomaco certamente! ;-)
E veniamo alla mia convinzione errata: sempre convinto della supremazia del valvolare sullo stato solido, usavo con KLF dei valvolari da pochi watt. Certo, raffinatezza a iosa, ma mi accorgevo che in alcuni passaggi il suono era un po' confuso, con alcuni episodi di "clipping". Ho quindi provato (sempre usato, come da mia tradizione, da qualche anno) un Lector ZAX-60, sia perchè ne avevo sentito parlare bene, sia perchè ho un lettore cd della stessa casa: ebbene, mi si è aperto un mondo. Con un ampli ss di medio/basso profilo ho fatto volare le mie Klipsch come nessun altro ampli valvolare (anche da 2000 euro) era riuscito a fare.
Ci sono dei passaggi, nella musica, che mettono a durissima prova un ampli; non solo basso e rullante ma anche le frequenze alte/altissime (voci femminili soprattutto); passaggi che, probabilmente, solo un ampli valvolare di fascia alta è in grado di gestire alla perfezione. E' luogo comune che le Klipsch vadano bene solo col valvolare; ero convinto di questo anch'io ma ora dico: DIPENDE! Dipende dalla musica ascoltata, dalla stanza e dai volumi di ascolto. Sono arrivato alla conclusione che sia molto più facile farle suonare bene con un (buon) ampli a stato solido che con le valvole. Quindi, al termine di questa lunga e spero non noiosa missiva, voglio solo ribadire questo concetto: mai vivere di pregiudizi ma ascoltare, provare ed essere predisposti a rimettere in discussione, sempre, le nostre convinzioni!
Grazie ancora per la tua pazienza e la tua infinita disponibilità.
Un caro saluto,
Raffaele - E-mail: lupetto_73 (at) hotmail.it

LC
Caro Raffaele,
grazie per le tue belle parole e per questa illuminante esperienza. Non è un caso che spesso consigli amplificatori a stato solido con le Klipsch, magari evitando quelli più vivaci e brillanti in gamma medio-alta. La prova delle RF-3 la feci principalmente con amplificatori a stato solido, e ti garantisco che mi divertii non poco. Le valvole vanno benissimo, per carità, ma lo slam violento di un buon amplificatore a transistor non è facile da replicare coi tubi, se non facendo intervenire tanti buoni watt e un progetto robusto e concreto. I single-ended da pochi watt suonano benissimo, nessuno può negarlo, ma se è la ciccia quella che si desidera e non solo il velluto...beh, allora lo stato solido è quasi un must. È anche vero che tanti audiofili ascoltano a basso volume musica assolutamente tranquilla...ecco, questi non sentiranno mai l'esigenza di più sostanza.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 3500-4000€
Gentile Direttore,
le scrivo per avere un consiglio relativamente all'acquisto del mio primo impianto di buon livello. Sono un musicista, amante della musica. Ascolto musica di molti generi, dalla classica al rock al jazz.
Ho fatto diversi ascolti in giro per Roma in negozi specializzati e mi sono innamorato del suono degli amplificatori a valvole. Ne ho ascoltati 3 in differenti catene e mi hanno molto colpito. Le configurazioni che ho ascoltato sono state le seguenti:

Devo dire che la prima e l'ultima mi son davvero piaciute. In particolare sono rimasto molto colpito dal coinvolgimento nella scena che offrono le Tannoy. Sono rimasto un po' perplesso invece relativamente alla scelta del Cayin, in quanto so essere di produzione cinese. Rimanendo sui diffusori Tannoy, mi piacerebbe abbinarci un buon valvolare. Avevo pensato al Simply Italy che mi era molto piaciuto, ma temo per la potenza non elevatissima. Oppure, rovesciando il discorso, si potrebbe pensare di mantenere il Simply e trovare un buon diffusore da abbinarci.
L'ambiente di ascolto è di circa 25/30 mq, arredato. Il budget complessivo intorno ai 3500-4500 euro.
La ringrazio per i consigli che vorrà darmi.
Cordiali saluti,
Luca - E-mail: grecoland (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
prima di tutto ti invito a leggere la lettera precedente, ti farà probabilmente riflettere su questi tuoi apparenetemente incrollabili punti fermi. Non fissarti con certe idee, concentrati sul risultato finale, indipendentemente da come è stato ottenuto. Non fossilizzarti, pertanto, con le amplificazioni valvolari perché ti precluderesti un intero mondo a transistor che, credimi, merita di essere scoperto. Inoltre, occhio a non commettere l'errore di etichettare come scadenti delle elettroniche solo perché fatte in Cina. Ti turberà molto, forse, sapere che la grandissima parte dei prodotti HiFi, anche di blasonati marchi occidentali, è realizzata in Cina. Una volta liberato da questi pregiudizi, assolutamente privi di fondamento, potrai ascoltare con un atteggiamento diverso catene composte da soluzioni anche molto differenti da quelle alle quali ti sembra, ora, di non poter rinunciare. Se avessi la possibilità di ascoltare altro, fallo senza perdere altro tempo.
Se ti è piaciuta l'abbinata Cayin + Tannoy, non vedo ragione per non prenderla seriamente in considerazione, senza andare a giocare un terno al lotto cambiando amplificatore. Anche la prima soluzione a me piace abbastanza e potrebbe essere più universale di quella con le Tannoy. Infine, immagino che tu abbia ascoltato questi impianti in luoghi differenti: se così fosse, è impossibile capire quanto del risultato fosse dovuto ai componenti e alla loro sinergia e quanto invece alla corretta installazione e all'acustica della saletta. Se ti fosse possibile, quindi, chiedi di poter provare almeno i diffusori nel tuo ambiente. Il risultato finale potrebbe essere RADICALMENTE diverso da quel che hai sentito in negozio (tipicamente, sarà peggiore).
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buon giorno Lucio, mi sembra corretto riportarti le novità, dopo le abbondanti letture e approfondimenti di queste settimane su come "configurare" il tutto per ascoltare bene il vinile, non ultime
le tue considerazioni che lì per lì mi avevano quasi frustrato, ma che mi hanno messo abbondantemente la pulce nell'orecchio.
Allora, intanto la EMPIRE è una 8000 S, non una 500. Ho fatto ricerche e tra il poco che si trova ho letto su un vecchio listino che all'epoca costava circa 80.000 lire, quindi in linea con parecchie altre blasonate e ben considerate, come costo.
Ma a parte il prezzo, il fatto è che non è poi cosi male come credevo. Infatti, dopo tanta lettura e scambi di idee, anche alla ricerca della testina per la sostituzione, ho ritarato bene braccio giradischi e la testina e ho rifatto confronti fra CD e LP, ma utilizzando dischi ben registrati e non le incisioni "scarse" che avevo provato in precedenza confrontando con il relativo CD remastered.....
Bè, ho dovuto ricredermi parecchio. Ora ci siamo, e comincio a riacquistare la dovuta confidenza con il vinile. Il tipo di ascolto è molto diverso, il vinile è più caldo, più "rotondo" , direi più "ricco" di armoniche, globalmente parlando e anche la scena sonora è secondo me più veritiera, sia per profondità che ariosità, nonché i due canali...
Insomma, pur con questa testina e piatto, che so non essere il top pur se accettabilissimi, devi dire che l'LP vince, almeno per me, come piacevolezza di ascolto. La prossima puntata quando cambierò la testina, ma ormai senza più tanta fretta, intanto me lo godo cosi. Ora ho su un piacevolissimo Eagles Live molto ben suonante......
Saluti e grazie ancora,
Giulio - E-mail: gbuonomi (at) libero.it

LC
Caro Gulio,
la fretta e l'approssimazione, in questo hobby, sono deleterie: portano a conclusioni errate che poi sono madri di forti pregiudizi difficili da eradicare. Per giudicare l'analogico non bastano, come hai potuto sperimentare, un qualunque vecchio giradischi che suona dischi di dubbia qualità e stato di conservazione. I confronti CD-vinile vanno fatti con tutti i crismi ossia giradischi in buone condizioni operative, regolati alla perfezione e che suonino dischi nuovi ben incisi o vecchi ma ben conservati e contenenti incisioni di buona qualità. Ho così tanti LP che suonano male che se dovessi far riferimento a questi dedurrei che l'analogico suona male e basta, così come farei con il digitale se suonassi solo quei CD ipercompressi e distorti che, purtroppo, sono abbastanza diffusi.
Sono contento che abbia trovato il modo migliore per ascoltare i dischi facendo rendere al meglio il materiale in tuo possesso. Che l'analogico sia sempre meglio del digitale, però, non è affatto vero. Come in tutte le cose, la risposta giusta e onesta deve essere sempre: dipende. Ti auguro buon ascolto!

Questa settimana dobbiamo commemorare la scomparsa di un altro grande maestro della musica. Si tratta di Jim Hall, un gigante della chitarra jazz, scoparso pochi giorni fa all'età di 83 anni. Ho scelto questa All the things you are in duetto con uno dei miei chitarristi preferiti, Pat Metheny.
Poiché l'embedding del video potrebbe essere vietato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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