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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 15/3/2014 - 22/3/2014

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  1. Bizzarro biamping
  2. Modifiche ad apparecchi
  3. Impianto desktop
  4. Coinvolgimento
  5. Consiglio per impianto analogico
  6. Regolazione del volume
  7. Pochi bassi a basso volume
  8. Suggerimenti per acquisto diffusori con 2500€
  9. Primo impianto con 800€
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Bizzarro biamping
Caro Lucio, rispondendo alla mia della settimana 1/2 -8/2 c.m., mi hai invitato a ragguagliarti sulla bi amplificazione ML N29 + DAYTON dta100. Eccomi. Il mio impianto è rinato. Mi pare perfino inspiegabile come l'accoppiata possa produrre un sensibilissimo salto di qualità solo perché il ML è stato alleggerito del carico dei tweeter delle MONITOR AUDIO assegnati al DAYTON. All'ascolto dei due finali separati (spenti alternativamente per prova), i tweeter intervengono solo se nel messaggio musicale sono presenti suoni molto acuti e il ML riproduce la massa sonora ma piuttosto scura. Se sono insieme, la risposta ha tutta la sua pienezza e tutto è meglio di prima, timbrica, focalizzazione degli strumenti, ampiezza di gamma e soprattutto dinamica.
L'impasto della grande orchestra, con i non pochi LP di buona qualità (tra i 2000 che posseggo) risulta così sontuosa che mi riporta assai più di prima alla realtà dei concerti che sovente frequento in auditorium e in altri ambienti deputati alla musica. Per non dire della leggera, tipica, popolare, jazz. Escono dalle casse timbri molto caratterizzati, percussioni sorprendenti per potenza e velocità. Tutto è seducente dal pedale dell'organo da chiesa fino al triangolo che sconfina argentino sulla massa degli strumenti. Non mi sarei aspettato tanto.
Ho una disponibilità di volume insperata ed una qualità complessiva di grande magnificenza di suono. Forse c'è un problema: il passaggio dal pianissimo al fortissimo è esaltato, nel senso che se regolo il volume del pre KLYNE a livelli adeguati per un pianissimo iniziale (pensa all'ottava "incompiuta" di Schubert), poi quando si arriva al forte e fortissimo, il volume diventa eccessivo. Di contro, se regolo in base al fortissimo, il pianissimo non si sente affatto, tanto è piano. Temo che per questo dovrò preoccuparmi. Comunque sono di fronte ad un risultato entusiasmante, pur avendo usato, per il Dayton, cavetti di potenza da € 2,50 al metro. Ah, importante! Il DAYTON così inserito nell'impianto, diventa un eccellente regolatore dei toni alti!
Mi rimane, ripeto, il piccolo cruccio dell'eccessivo incremento di volume dai pianissimi ai fortissimi e non capisco perché. Forse Tu...che tutto sai... :-)
Il collegamento diretto alla sorgente che mi avevi suggerito, lo feci come prima prova, prima di avventurarmi nei collegamenti per la bi amplificazione. Il Dayton stupiva già per le sue risorse di trasparenza di suono e potenza, pur con una certa insufficienza delle gamme basse. Ora il ritorno a tale collegamento, per una riprova, sarebbe piuttosto laborioso e scomodo. Ma non è detto che non lo farò...magari in occasione delle pulizie pasquali... Del resto l'unica sorgente significativa allo scopo sarebbe il lettore CD, ovviamente.
So quanto apprezzi la brevità, ma ahimè non mi è riuscito. Grazie per l'attenzione e gradisci i più cordiali saluti.
Giorgio - E-mail: skincats (at) tiscali.it

LC
Caro Giorgio,
sono molto felice che la tua soddisfazione sia così palpabile...anch'io non mi sarei aspettato tanto da un biamping così strano. Inoltre, il Mark Levinson N. 29 è un ottimo finale, specie in gamma medio-alta, non era facile fare meglio. Evidentemente il bug della trasparenza della Classe D ha colpito nuovamente! Maledetti Tripath! :-)
Il problema che esponi è quantomeno curioso: sembrerebbe che tu non gradisca un eccesso di dinamica! Se la differenza tra pianissimo e fortissimo è molto grande...è perché così è stata incisa sui dischi! Mi sorprende un po' che questo curioso biamping abbia potuto liberare un range dinamico così alto da diventare quasi intollerabile. Potresti provare ad attenuare (anche con degli spinotti RCA attenuanti tipo Rothwell) il segnale in ingresso al pre, così da avere un margine più ampio di regolazione del livello. È solo un'idea, non sono sicurissimo possa portare i benefici sperati. Dovrei essere in presenza del fenomeno per poter fare una diagnosi più accurata.
Infine, certo che regolare i toni alti semplicemente agendo sulla manopola di volume del Dayton è quanto di meno ortodosso si possa fare! Questa grande apertura in gamma medio-alta, di conseguenza, potrebbe dipendere dal fatto che la più elevata sensibilità in ingresso del Dayton ha di fatto aumentato di livello la porzione di gamma audio ad esso affidata. Può essere piacevole, ma probabilmente è tutto tranne che lineare!
In ogni caso, l'importante è che tu sia soddisfatto!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Modifiche ad apparecchi
Caro Direttore,
con mia sorpresa, dato lo spazio che mi era stato dedicato in passato, ho constatato di essere stato inserito, la scorsa settimana, fra gli audiofili felici (il che è in buona parte vero). La cosa mi ha naturalmente fatto piacere, però vorrei aprire a margine una piccola discussione ed anche esprimere un dubbio che mi arrovella già da qualche tempo, cioè da quando, proprio grazie a TNT-Audio, mi sono appassionato al tweaking minore e/o al semplice ripristino dei miei amati strumenti di riproduzione musicale.
Ho finora "trattato" con ottimi risultati i seguenti apparecchi: amplificatore NAD 3020e (cavo alimentazione più grande, condensatori di alimentazione del preamplificatore di maggiore capacità); Pioneer SA 5300 (cambiati tutti gli elettrolitici per invecchiamento, tolti i condensatori a poliestere e sostituiti con tipo MKT); Naim Nap 90 (cavo di alimentazione ispirato al modello "base" di TNT-Audio); RCF AF 6120 (cambiati tutti gli elettrolitici per invecchiamento tranne quelli di filtro, tolti i poliestere e sostituito con MKT, cavo alimentazione come Nap 90); RCF AF 6240 (solo condensatori per invecchiamento); lettori cd Marantz CD 38 e CD 5400 (solo cavo alimentazione, del tipo simil-TNT).
Come si vede, modifiche davvero minuscole, ma i risultati in tutti questi casi sono stati spettacolari, nelle rispettive fasce d'appartenenza. Tutti gli apparecchi (sì, anche il minuscolo 10+10 W Pioneer) ora suonano "grandi" e offrono una riproduzione davvero appagante anche per un audiofilo evoluto. Ovviamente non parlo di hi-end, ci mancherebbe, ma di scalata verso fasce di mercato non propriamente economiche. In particolare il Marantz 5400, del quale ho detto che suona in modo non troppo distante dall' entry level Naim (e non, come Lei mi ha fatto dire, in modo sovrapponibile), rispetto alla configurazione di serie nella quale appariva un po' esile, poco dinamico e confuso (come tutti i lettori della sua fascia), ha fatto un balzo in avanti impensabile; al primo impatto sembra un apparecchio di rango, poi all' ascolto approfondito le differenze dai colleghi più dotati vengono fuori, com'è ovvio che sia, ma non sono tali da sentirsi menomati nel doversene accontentare.
Tirando le somme di tutte queste esperienze, il punto è questo: se era così facile, perché non le hanno fatte i fabbricanti queste migliorie? Il mio dubbio è, pertanto, che le differenze fra un apparecchio e l' altro, indipendentemente dalle soluzioni circuitali adottate (purché decorose), sarebbero abbastanza sottili e che i modelli di fascia bassa vengano volutamente penalizzati con l' introduzione di elementi peggiorativi per spingere quelli di maggior prezzo. Come controprova posso dire che l' RCF AF 6240 di cui abbiamo parlato qualche tempo fa, di classe piuttosto elevata ai suoi tempi, nella mia catena ha suonato bene fin da subito ed il rinnovamento dei condensatori lo ha riportato a lucido ma senza stravolgimenti qualitativi.
Quanto detto in merito all' upgrade dei miei apparecchi più economici (ahimè, quasi tutti!) in fondo concorda con la continua scoperta, proprio da parte delle sua rivista, di oggetti bensuonanti a prezzi bassi e talvolta irrisori. Insomma, per molti anni ci hanno preso per i fondelli temo, ma non è mai troppo tardi per imparare la lezione. Spero che qualche altro lettore possa raccontarci se ha fatto esperienze analoghe, mi pare un tema abbastanza stimolante su una rivista che ha fatto dell' indipendenza dalle regole del mercato la sua bandiera.
Cordiali saluti.
Lorenzo - E-mail: olianet (at) tiscali.it

LC
Caro Lorenzo,
io non credo che gli apparecchi commerciali più economici vengano peggiorati di proposito! Più semplicemente, su quelli di fascia più elevata si fa uso sia di componentistica di migliore qualità, e quindi più costosa, che di soluzioni tecniche più raffinate. Differenze anche molto piccole di costo in termini di componenti possono tradursi in differenze di prezzo piuttosto sensibili, anche perché in una stessa linea di produzione le distanze di costo tra un modello e il successivo devono essere sensate. Sarebbe un suicidio commerciale, ad esempio, mettere in catalogo due lettori CD distanziati di appena 50-100€ anche se, in termini di costo reale delle migliorie contenute nel modello superiore, la differenza sarebbe persino minore.
Per queste ragioni il tweaking casalingo, se ben implementato, può portare a passi avanti realmente significativi. Talvolta, anche senza neppure intervenire nella componentistica interna, ma solo agendo su isolamento dalle vibrazioni e qualità dell'alimentazione esterna, il salto di qualità può essere sorprendente, come molti lettori di TNT-Audio hanno potuto sperimentare mettendo in pratica le piccole e facili ricette della nostra fucina del
tweaking. Un apparecchio pesantemente tweakkato anche nell'elettronica può ambire a infastidire prodotti commerciali di ben altra fascia di prezzo.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Impianto desktop
Buonasera Direttore.
E' da un paio d'anni che conosco il suo sito che mi ha fatto scoprire un mondo sconosciuto sull'alta fedeltà, articoli redatti con grande competenza e mirabile senso di divulgazione. Mi sento di dirle anche che apprezzo molto il suo stile e lo sfondo minimale color grigio, di riposante lettura, del sito. Ho sempre amato ascoltare musica, diversi generi dal rock, al jazz, al blues, ultimamente preferisco un po' di più i suoni prettamente acustici. Ma lo strumento che mi emoziona di più è la voce umana, grandi cantanti o cantanti dal timbro semplicemente "unico" pur senza essere delle "voci" in assoluto. Il mio primo acquisto in vinile risale al 1977, possiedo una ampia collezione di LP. Poi è arrivato il CD e la collezione musicale si è allargata ulteriormente sul nuovo supporto che, pur pratico, non aveva e non ha comunque lo stesso fascino e calore, una considerazione molto comune ad altri appassionati.
Negli ultimi anni, la vita quotidiana sempre più frenetica e la nascita di una splendida bimba che ancora va alla scuola materna, mi consente ascolti musicali fugaci dal mio vecchio impianto stereo del quale sono ancora soddisfatto per la qualità sonora: per conoscenza, Piatto Pioneer PL 112-D, Amplificatore Onkyio A 9211 che ha sostituito l'originale Pioneer SA 6300 che ritengo fosse leggermente migliore e caldo anche se meno potente, lettore CD Sony CDP-770, diffusori Pioneer CS E-321. Sono conscio che non siano pezzi da far "vibrare" gli animi degli appassionati di hi-fi ma devo dire che soprattutto la resa dei vecchi diffusori Pioneer per me è eccellente, specie nella resa di calore della voce (sempre in primo piano e non appiattita nel resto della scena) e di una certa brillantezza dei suoni acustici della chitarra e del pianoforte per esempio. Quindi nel tempo non ho sentito la necessità di un upgrade preferendo spendere in supporti musicali. Mi scuso del lungo preambolo. Ora, dato che ascolto sempre più spesso musica a tarda sera davanti al PC, avendo riversato alcuni miei Cd nell'hard-disk e possedendo molti file in FLAC e in MP3 a 320Kb, vorrei dare una "dignità" a questi ascolti. Non ho un gran budget ma miro ad ottenere un suono almeno pari a quello cui sono abituato: dico questo perchè le aspettative per le Classi T e D, che non ha mai avuto il piacere di ascoltare, sono alte.
Le mie scelte ricadrebbero, prima di altri eventuali suoi consigli, sui seguenti componenti: KingRex T20U con DAC usb integrato oppure risparmiando qualcosa Dayton Audio DTA-100a + un DAC che le chiederei cortesemente di consigliarmi.
Abbinerei delle casse che possiedo, le JAMO e800, con impedenza 4ohm, 88db se non erro (che ritengo discretamente valide ma non all'altezza delle mie vecchie Pioneer, in particolare non così versatili, mi sembra di poter affermare, con tutti i generi musicali).
In seconda battuta, se non fossi soddisfatto dal suono Jamo con l'ampli che comprerò (ovviamente farò anche un test con le Pioneer CS E-321), vorrei prendere dei diffusori da scrivania per ottimizzare gli spazi e che, ancora cortesemente, Le chiedo di consigliarmi. Gradirei qualcosa dalle dimensioni contenute come, ad esempio, delle Chario Piccolo Star (sono una buona scelta eventualmente? Se possibile però vorrei spendere meno di 400 euro per i diffusori, che altro potrebbe suggerirmi?). Ho letto molto bene delle Indiana Line Diva 255, anche se di dimensioni più grandi di quanto auspicherei per un acquisto definitivo. Come scelta più economica, e di dimensioni ridotte, avrei pensato anche a delle Q-Acoustics 2010i o le 2020i. La dimensione non è un vincolo se però preclude un ascolto "sacrificato" (è da considerare che utilizzerò le casse anche per ascoltare qualche film saltuariamente, ora il lavoro lo fa un banale 2.1 della Logitech). Ricordo anche che lessi in un suo vecchio articolo, per un consiglio di impianto per musica liquida, parlare benissimo di un paio di Klipsch, ma non riesco a reperirlo...lo so non è una indicazione sufficiente...
Ultima cosa, il luogo d'ascolto. E' in mansarda con travi a vista che spiovono verso il basso proprio dove ho la scrivania con il PC che è quasi appoggiata ad una parete; la parte di stanza interessata è di circa 3,5metri x 4metri ma si estende ulteriormente verso la destra, con travi a spiovere dalla parte opposta, rispetto a dove sono seduto abitualmente e comunque questa zona non dovrebbe essere interessata al posizionamento dei diffusori.
Grazie in anticipo dei consigli che spero avrà la pazienza di dispensarmi nonostante abbia peccato in sintesi in questa mia.
La saluto. Con stima per il suo eccellente lavoro,
Marco - E-mail: marco.zichichi (at) alice.it

LC
Caro Marco,
grazie per l'apprezzamento. Se i tuoi diffusori Jamo sono da 4 Ohm io eviterei di collegarci il Dayton, che è dichiarato sicuro fino a 6 Ohm. Io l'ho testato senza problemi anche in situazioni più critiche ma ogni diffusore fa storia a sé, pertanto non mi sentirei del tutto tranquillo a consigliarti l'acquisto del DTA-100. Benissimo invece il KingRex, che è pure dotato di un DAC USB integrato. Anche il NuForce Icon potrebbe essere una buona scelta. Certo, stiamo parlando di potenze ridotte, ma si tratta di ascolti in campo vicino e ad ore serali, non credo abbia necessità di volumi da festa da ballo. Tieni comunque conto che diffusori da 88 dB, a un metro di distanza, con 10 watt in ingresso, creano una pressione sonora molto elevata, di 98 dB!
Hai diverse alternative, qualora volessi semplificare ulteriormente il tuo impianto desktop: una coppia di diffusori attivi (M-Audio, ad esempio, da me ottimamente recensiti) o un sistema, sempre attivo, di satelliti e subwoofer tipo Klipsch ProMedia, cui collegare un piccolo DAC USB (FiiO, SuperPro, TCC etc.). Volendo invece stare su bookshelf passivi, Indiana Line offre tanti modelli interessanti in diverse fasce di prezzo e anche le Chario che hai segnalato tu potrebbero andar più che bene.
Volendo pensare a una soluzione più radicale, ti consiglierei di spostare l'impianto principale nell'ambiente dove realisticamente potrai ascoltarlo di più, senza procedere a una inutilmente dispendiosa moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Coinvolgimento
Caro Lucio anche se globalmente soddisfatto del mio impianto (macbook-Nuforce dac 9 - Nuforce Ref 18 - Tannoy Turnberry), provo a descriverti le mie percezioni: il suono sufficientemente potente, riempie la stanza nelle tre dimensioni senza però essere mai estremamente coinvolgente. Tutto suona perfetto, iperdettagliato e ... freddo.
Si sentono chiaramente i martelletti del pianoforte, le dita sul basso che vibra senza rimbombare, il tintinnio dei piatti e il colpo secco sul tamburo. Gli strumenti a fiato, nonostante si senta il soffio del musicista, sono però tendenzialmente "meccanici, digitali, freddi".
Il flauto, è a mio parere lo strumento peggio riprodotto nelle diverse registrazioni in cui l'ho ascoltato. Chiaramente sto parlando di dettagli che, se fossi riuscito a descriverti, vorrei sistemare con il tuo aiuto...
Un caro saluto,
Alberto - E-mail: info (at) asms.it

LC
Caro Alberto,
tenendo conto dell'impianto e in particolar modo dei diffusori non mi sentirei di cercare responsabilità all'interno di esso. Semmai, punterei il dito sull'ambiente - che forse non sei riuscito a rendere abbastanza assorbente - e sul software. Riguardo quest'ultimo, è curioso osservare come gli appassionati tendano a escludere la qualità delle registrazioni, spesso pietosa, dall'elenco dei possibili colpevoli. Certo, se il tuo impianto suonasse così come descrivi, sempre e comunque, con qualunque disco, allora davvero ci sarebbe di che preoccuparsi.
Che fare? Difficile dare consigli su un problema così elusivo e delicato. Può darsi ti sia stancato dell'eccellente trasparenza e analiticità delle elettroniche NuForce. Potrebbe essere una buona idea fare un esperimento con un buon integrato a valvole, uno qualunque, non importa quanto costoso. Devi capire in che direzione cercare per curare questo aspetto della riproduzione. Vedi se ti riesce di farti prestare un integrato a valvole e tienimi aggiornato sugli sviluppi. Quando tutto dovesse fallire...tornerei a guardare in cagnesco l'ambiente :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Consiglio per impianto analogico
Egregio Direttore,
da qualche anno sono tornato all'ascolto dei dischi in vinile e, per iniziare in maniera molto "soft", mi sono accontentato di comprare il Doctor Sound; mi rendo conto che potrebbe suonare come una bestemmia per un vero audiofilo, ma all'inizio, non volendo spenderci una cifra esagerata e in attesa di capire se effettivamente la mia passione fosse reale e non un fuoco di paglia, mi sembrava un buon compromesso (anche perché volevo avere la possibilità di digitalizzare la mia musica in maniera semplice e veloce).
Devo dire che grossi problemi non ne ho mai avuti e i miei vinili continuano a suonare molto bene, ma ora sento l'esigenza di farmi un impianto "serio" (solo analogico), e sono a chiederle un consiglio su:

Altra cosa: l'ampli esterno è sempre necessario? Oppure, se esistono giradischi con l'ampli integrato, posso evitare di comprare l'ampli?
Tenga conto che:
  1. Lo installerò in salotto (circa 25 mq., sulla parete di fronte alla porta-finestra, su un mobile Ikea di circa 40 x 80 cm, che dovrebbe sostenere, oltre a giradischi e ampli, anche le casse; non ho spazio per tenere le casse lontano dalla parete);
  2. Ho un budget che oscilla tra 600 e 700 €;
  3. Ascolto principalmente rock, hard rock e metal.
Grazie mille per la sua attenzione e la sua disponibilità,
Marco - E-mail: Marco.Sanvito (at) allianz-assistance.it

LC
Caro Marco,
iniziamo con le note dolenti: se i tuoi vinili sono passati per lungo tempo sotto il Doctor Sound, non so quanta musica ci sia davvero rimasta incisa dentro. Tu dici che i tuoi vinili continuano a suonare molto bene, io invece temo che ascoltati su un impianto vero verrano fuori problemi dovuti all'abuso che hanno subito in precedenza. Spero di sbagliarmi.
Seconda nota dolente: non puoi mettere i diffusori sullo stesso ripiano dove poggia il giradischi: l'effetto rientro acustico è assicurato. Ti sembrerà strano ma il suono più completo che esce fuori da un vero impianto HiFi può facilmente mettere in risonanza la testina di lettura, causando rumori e distorsioni veramente molto fastidiose. Se non avessi altra scelta, dovrai cercare di isolare molto bene sia il giradischi che i diffusori dalla base d'appoggio, con grandi piedoni smorzanti o altri sistemi analoghi. L'ideale sarebbe fissare il giradischi su una mensola a parete, che non faccia parte dello stesso mobile dove poggiano i diffusori.
Tutto ciò premesso, veniamo ai consigli: visto il budget a disposizione acquisterei un giradischi ProJect Essential: 200€, già completo di testina dignitosissima sono il massimo che è ragionevole spendere all'interno del budget che hai fissato. Coi restanti 400-500€ puoi acquistare un Denon PMA 520AE (circa 200/250€), un amplificatore di buona potenza, dotato di ingresso phono e telecomando, e destinare tutto ciò che resta a dei diffusori da libreria, tipo Monitor Audio BX2, Indiana Line Tesi 260/262, KEF C-3 o altri modelli con lo sbocco reflex anteriore. Se potessi distanziare i diffusori almeno di una decina di cm dalla parete retrostante allora potresti prendere in considerazione altri modelli dotati di reflex posteriore (Wharfedale Serie Diamond, ad esempio, Pure Acoustics PRO838 etc.).
Infine no, non esistono giradischi - degni di questo nome in ambito HiFi - dotati di amplificatore integrato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Regolazione del volume
Caro Direttore è la seconda volta che ti scrivo (
Rubrica della Posta Vol. 600), ma ti seguo ogni settimana con grande interesse. Stante la difficoltà nel reperire sul mercato dell'usato i diffusori che mi avevi consigliato (Linn Keilidh, Kaber, Keosa, Naim Allae, Intro) e complice un prezzo da me ritenuto conveniente (circa il 50% in meno rispetto al listino ufficiale) ho acquistato da un rivenditore una coppia di FOCAL 816 V.
Avevo valutato (e probabilmente ho peccato di presunzione) che stante la discreta sensibilità (91.5 dB) dei diffusori, stante le loro dimensioni unite ad un'impedenza nominale di 8 ohm ed una minima dichiarata di 4,3 ohm, stante l'ambiente di circa 40 mq., avrei messo il mio amplificatore LINN MAJIK da 33 w di dare il meglio di sé con un miglioramento in termini di pienezza del suono e dinamica, e comunque avrei dovuto (pensavo...) di insonorizzare meglio l'ambiente rispetto alle mie vecchie, seppur buone, MELOS BS 220 in sospensione pneumatica.
Il risultato sonoro effettivamente mi soddisfa su diversi parametri, c'è più equilibrio tra i toni e migliore dinamica, ma quello che proprio non capisco è perché devo alzare sensibilmente il volume (rispetto a prima) per sentire forte "come prima"; questa situazione si accentua ascoltando il giradischi (PRO JECT DEBUT CARBON con testina MM GRADO GOLD).
Devo dire che comunque anche alzando il volume (ascolto a circa "40" su una scala 0/60) non ho avvertito alcuna distorsione. Mi puoi aiutare a capire? Ritieni che debba pensare ad un ampli più potente o che si adatti meglio alle suddette casse (potrei eventualmente aggiungere circa 200 euro al mio LINN).
Grazie per la tua disponibilità e competenza e... sii spietato!!
Fabio - E-mail: fabio.barellini (at) alice.it

LC
Caro Fabio,
ho sempre consigliato di dimenticarsi della posizione della manopola del volume (o, in questo caso, della scala digitale di regolazione)...fintanto che non c'è distorsione l'ampli e i diffusori sono al sicuro! Può darsi che il Majik fatichi di più con il nuovo carico ma può anche darsi che un suono complessivamente migliore ti induca ad alzare di più il volume: quando la distorsione è più bassa sembra di sentire più piano, è un fatto ben noto a tutti coloro che hanno fatto upgrade significativi nel proprio impianto. Secondo me, nel tuo caso, è successo esattamente questo. Col giradischi, poi, può essere normale una differenza di livello rispetto al CD, dipende dalle diverse sensibilità dei relativi ingressi, dalla tensione d'uscita della testina e dal guadagno dello stadio phono. Io direi che è tutto normale...e se suona bene, dimenticati pure tutto il resto! Puoi tranquillamente ascoltare a 60 su una scala di 60, l'importante è che l'amplificatore non sia in clipping. Te ne accorgi perché distorce, il suono si impasta e diventa fastidioso. Non puoi sbagliare.
Comunque, qualora desiderassi più potenza, prova a valutare un integrato Audio Analogue o Arcam (dotati di ingresso phono) che non dovrebbero discostarsi troppo dal suono abbastanza tranquillo del Majik e che, comunque, sarebbero dei partner ideali per l'impostazione timbrica vivace delle tue Focal.
Quindi stai sereno, nessun errore di valutazione, se il suono ti soddisfa più di prima hai fatto sicuramente un buon acquisto!
Tienimi al corrente degli sviluppi,
Lucio Cadeddu

Pochi bassi a basso volume
Caro direttore, confido nella sua esperienza x chiederle un consiglio. Vorrei sostituire il mio pre modesto Aeron ap120 con un pre valvole che sia compatibile con il mio finale Sumo the nine plus che spero lei conosca. L'intenzione è di migliorare il suono ma in particolare risaltare i bassi che sono poco evidenti se non aumentando il volume di ascolto...le casse sono le ProAC Super Tower.
Mi è stato prpposto di tagliare la testa al toro acquistando un McIntosh 6900 ma così risolverei il problema con 5000euro (anche se la cifra mi spaventa) dando alle casse a cui sono affezionato una nuova vita ma ne varrebbe veramente la pena? Ho fiducia nella sua opinione trasparente e cristallina come un bel suono.
Grazie,
Luciano - E-mail: lu54 (at) libero.it

LC
Caro Luciano,
proviamo a fare un ragionamento insieme, che spero serva ad altri appassionati con problemi analoghi. Se la colpa dei pochi bassi fosse del preamplificatore, questo dovrebbe verificarsi anche ad alto voume, visto che il pre non si accorge del volume al quale l'impianto sta suonando: fa passare più o meno segnale proveniente dalla sorgente e questo è tutto. Un pre senza bassi resta tale a qualunque volume d'ascolto. Discorso analogo può essere fatto per il finale. Il tuo Sumo certamente non ha alcuna difficoltà a pilotare con autorità e forza i tuoi diffusori, a qualunque volume d'ascolto. Cosa resta? Tre cose: i diffusori, l'ambiente e le tue orecchie. I diffusori, in certi casi, potrebbero prediligere suonare a livello elevato, ma non credo sia il caso dei ProAC in tuo possesso. Restano le tue orecchie e l'ambiente. Le tue orecchie sì che non sentono i bassi a basso volume! Non solo le tue, ma le orecchie di tutti gli esseri umani funzionano così! Dovremmo imparare a convivere con questa nostra limitazione. Resta dunque soltanto l'ambiente. Questo sì che può causare il fenomeno che descrivi! Se acusticamente inadatto si mangia letteralmente le basse frequenze a moderati livelli d'ascolto e queste vengono fuori nuovamente quando si alza un po' il volume. Dovresti intervenire sull'acustica della sala, rendendola meno riflettente, coi soliti accorgimenti: tappeti, tende, cuscini, poltrone, arazzi e quadri in tela. I bassi, miracolosamente, torneranno a farsi sentire anche a basso volume, compatibilmente con la risposta non lineare delle tue orecchie.
Proverei anche a disporre i diffusori e/o il punto d'ascolto in altra posizione: magari sei seduto in corrispondenza di un buco dove le basse frequenze si cancellano. Potresti variare la posizione dei diffusori e del punto d'ascolto per spostamenti successivi (5 cm per volta) e vedere quando le basse frequenze tornano a farsi sentire.
Senza aver fatto tutto ciò non investirei un singolo euro in componenti nuovi, men che meno sostituirei tutto con l'integrato McIntosh che ti hanno consigliato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Suggerimenti per acquisto diffusori con 2500€
Salve, volevo chiederle un consiglio per l'acquisto di nuovi diffusori per il mio impianto stereo, sono possessore di un ampli Creek Audio evolution 5350 e del lettore cd evolution, al momento dell'acquisto di questi componenti avevo già una coppia di diffusori Monitor Audio BR6 che pilotavo con un vecchio NAD 50W, oggi dopo vari ascolti ho la sensazione che questi diffusori non mi soddisfino più, forse con il NAD andavano meglio ma con il nuovo Creek mi pare che si siano un po' "spenti", poca dinamica, frequenze alte povere, quindi vorrei chiedere come potrei sostituirli per conciliare le caratteristiche dell'ampli (adesso sono collegati in biwiring) da considerare che ascolto prevalentemente rock, rock progressive, pop e anche un po' di hard rock, la scelta oviamente si orienta su diffusori da pavimento (sono un appassionato di frequenze basse pulite ma profonde) e vorrei cercare di rimanere al di sotto dei 2500 euro di spesa.
Grazie 1000!
Massimo - E-mail: axismax (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
con la cifra che hai stanziato il salto di qualità rispetto alle oneste BR6 lo fai di sicuro. Alternative che potresti valutare sono Spendor A5 o A6, KEF R700, ProAC Studio 140, Opera Seconda, Sonus Faber Venere 2.5, Focal Jm Lab 836 V. Per il rock e l'hard rock, forse, potresti anche valutare delle Klipsch, magari delle RF7 usate. È di fondamentale importanza che tu provi ad ascoltare almeno qualcuna di queste alternative, perché il tuo gusto personale lo conosci soltanto tu. Dici di amare molto le basse frequenze, i diffusori che ti ho elencato sono tutti abbastanza generosi. Alcuni sono più gentili in gamma medio-alta, altri più vivaci ma tutti, certamente, potranno suonare molto meglio di quelli che hai in uso attualmente.
Tieni conto che molto del risultato finale dipende dall'ambiente (che non citi) e dal posizionamento dei diffusori all'interno di esso! Il tuo amplificatore Creek non è esattamente esplosivo ma dovrebbe ritrovare un po' di sprint coi diffusori giusti.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 800€
Gentile Direttore,
prima di tutto, le faccio i complimenti la rubrica. Alle orecchie di un neofita dell'HI-FI come me, scoprire questo sito è stata una specie di rivelazione...tant'è che le chiedo cortesemente aiuto per mettere insieme il mio primo impianto. Il salone da insonorizzare è 3,85m di lunghezza x 4m di larghezza che si apre su un lato per la comunicazione con un corridoio. La saletta è arredata con pavimento in piastrelloni, divano, tenda, scaffali e tavolino; un televisore appoggia su un mobile ai cui due lati vorrei posizionare i diffusori, che pertanto si troverebbero a 60 cm dalla parete posteriore, 40 cm di altezza da terra e circa 250cm dal mio orecchio posizionato sul divano.
La musica che ascolto: Pink Floyd, Bob Marley, Led Zeppelin, Radiohead, Vinicio Capossela, Beatles, Bob Dylan Velvet Underground...in generale si può dire rock anni settanta e indie rock contemporaneo con molte chitarre e bassi. Dopo aver letto i suoi utilissimi suggerimenti, ho cominciato dapprima con la caccia ai diffusori, individuando dei diffusori Chario Premium 1000T che ho trovato usati a 400 euro. Pensa sia un discreto affare? Sempre grazie ai suoi consigli, pensavo di accoppiare i diffusori a lettore e amplificatore Rotel per ottenere un suono più chiaro. Il mio budget a disposizione (compresi i diffusori) potrebbe essere sugli 800 euro, con uno sforzo 1000 euro... essendomi trasferito da poco nel milanese spero di trovare qualche buon usato (anche se devo ancora informarmi bene sui negozi, che non conosco). Secondo lei possono andare bene i diffusori Chario premium 1000? E se sì con che modelli di ampli e lettore?
Le possibili combinazioni sonore per la mia stanza si sono poi arricchite di due possibilità, che a questo punto le vorrei sottomettere:

Ultima domanda.. Anche se utilizzerei l'impianto per la riproduzione di CD musicali, se riuscissi a mettere insieme un impianto che lavora bene anche per il segnale di musica digitale proveniente dal computer e per l'amplificazione del segnale televisivo sarebbe grande, ma ho capito dalle numerose lettere che non si può avere tutto e bene, quindi, se devo scegliere, mi basterebbe ascoltare bene la musica!
La ringrazio per l'attenzione. I migliori saluti,
Stefano - E-mail: mesteso (at) hotmail.com
[Pioneer SX440]

LC
Caro Stefano,
un DAC che abbia anche l'ingresso USB risolverà il problema della sorgente, perché ci potrai collegare sia il lettore DVD (se ha l'uscita digitale, ottica o coassiale che sia) che il PC tramite USB. Con un centinaio di euro dovresti essere a posto. Il DAC SuperPro 707 (130/140 €) possiede tutti gli ingressi che ti servono allo scopo, ad esempio. A questo punto restano circa 700€ per amplificatore e diffusori. La proposta del negoziante è onesta, ma non azzarderei un confronto tra dei bookshelf da 300€ (le PSB) e delle torri (usate) Chario Premium 1000T. Le prime sarebbero perdenti su tutta la linea. È chiaro che il negoziante aveva tutto l'interesse a distogliere la tua attenzione dalle Chario per provare a venderti ciò he ha in negozio. Che altro avrebbe dovuto fare? Io prenderei le Chario e coi 300€ restanti ci abbinerei un amplificatore integrato come il Rotel RA10, un apparecchio potente, versatile e vivace, che potrebbe conferire alle Chario lo sprint giusto anche con il rock più scatenato.
Lascerei perdere anche il vecchio sintoamplificatore Pioneer SX 440, non si tratta di oggetto memorabile, ma rimesso a posto potrebbe essere monetizzato abbastanza facilmente.
Il rumoraccio che hai sentito muovendo la manopola del volume è soltanto dovuto a ossido depositato nella stessa. Un po' di spray disossidante per contatti elettrici e tornerà come nuovo. Avesse davvero un valore affettivo, sistemalo e mettilo da parte, magari utilizzandone la sola sezione sintonizzatore.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
dopo qualche mese di appaganti ascolti con le
Duevel Planets torno a scriverti per ringraziarti per la segnalazione di questi diffusori affascinanti. È davvero un piacere abbandonarsi ad un suono che definirei caldo, naturale ma soprattutto sincero! L'ambienza è proprio buona, la tridimensionalità molto credibile e, di nuovo, naturale. Trovo che generi come la classica (in particolare il barocco), il jazz ma anche il rock non troppo estremo (i generi che ascolto principalmente) si addicano particolarmente a queste casse.
Sicuramente i modelli superiori (Enterprise, Venus...) faranno ancora meglio e magari un giorno passerò a loro ma già con le Planets sono più che soddisfatto e mi sento di consigliarle a tutti coloro che vogliono smettere di deprimersi pensando troppo ai diffusori concentrandosi invece finalmente sulla musica.
Ora il prossimo passo da fare sarà l'acquisto di un nuovo amplificatore. Vorrei sostituire il mio vecchio QED A240 con un integrato più attuale e di qualità più alta. Penso di nuovo a Naim (XS per esempio). Vedresti bene quest'accoppiata o mi consigli altre marche che si sposino meglio con le Duevel? Non ho un budget prestabilito: spenderei volentieri anche 3000 Euro per un ampli nuovo ma solo, ovviamente, se ne valesse la pena considerando le Planets.
Un caro saluto e grazie!
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de

LC
Caro Marco,
sono felice abbia trovato nelle Planets un'oasi di serenità, lontana da attacchi di upgradite. Sono diffusori davvero molto umani nel senso che magicamente riescono a spegnere, nella testa dell'audiofilo, tutte le paranoie solite: suonano, senza protagonismi e senza imposizioni, si lasciano ascoltare piacevolmente per ore e ore e sono persino facili da posizionare. Per quanto riguarda l'amplificazione, tenendo conto che stiamo parlando pur sempre di diffusori da 1000€, io non ci spenderei cifre folli. A mio parere un integrato di pari prezzo andrà più che bene. Mai spenderei 3000€ per pilotare diffusori che ne costano un terzo. Benissimo Naim, ma non l'XS, magari un modello più piccolo (il Nait 5i costa circa un migliaio di euro), eventualmente da cercare nell'usato. Ti auguro tante ore di buon ascolto!

Anche questa settimana, purtroppo, siamo obbligati a celebrare un'altra scomparsa. Muore all'età di 61 anni Bob Casale, chitarrista e co-fondatore della band americana dei Devo. L'anno scorso era mancato, all'età di 58 anni, il batterista della band di Akron, Alan Myers. Essendo cresciuto con la loro musica, sin dal lontano 1978, anno di debutto con l'album Q: Are We Not Men? A: We Are Devo! prodotto da Brian Eno, non posso che rattristarmi per questa maledizione che sembra essersi abbattuta sulla band. Vorrei ricordarli qui agli esordi (1978), in una frenetica versione di "Uncontrollable urge", erano già decenni avanti rispetto a tutto il resto del mondo musicale, all'epoca impantanato nel manierismo barocco del progressive o nella (spesso) finta ribellione del nascente fenomeno punk.

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