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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 5/4/2014 - 12/4/2014

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  1. Diffusori per Unitiqute
  2. Re: Riflessioni sulle riflessioni
  3. Nuovo giradischi
  4. Sistemi digitali di correzione dell'ambiente
  5. Scelta pre fono
  6. Ma la notte no!
  7. Primo impianto con 1000€
  8. Vestigia del passato
  9. Upgrade sorgenti
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Diffusori per Unitiqute
[Sony SS-AL5]
Gentile Direttore,
anche io, da neofita, approfitto della sua cortesia, chiarezza e competenza. Sto per accingermi all'acquisto di un impianto da installare in una stanza adibita a libreria/studio; per ragioni di praticità/spazio la mia intenzione è quella acquistare un Naim Unitiqute 2. Sempre per ragioni di praticità, intenderei posizionare le casse negli scaffali della libreria di fronte al divano (pur sapendo che questa sistemazione non è il massimo); la distanza fra le casse e il punto di ascolto sarebbe di circa 2 mt.; peraltro, penso che ascolterò molto in cuffia (diciamo il 50% del tempo).
Possiedo delle casse Sony SS-AL5 e sono indeciso se tenerle o cambiarle; l'impianto a cui sono collegate attualmente non è granchè e quindi non riesco a valutare bene la loro qualità. Il mio budget per casse e/o cuffia è di circa 800/1000 euro. Ascolto prevalentemente jazz e soul, e un po' di pop/rock.
Ecco le mie domande: ha senso tenere le Sony, anche considerato come verrebbero posizionate, o è opportuno cambiarle subito, per sfruttare le qualità del Naim?
In questo secondo caso, come sarebbe opportuno ripartire la spesa fra cuffie e casse?
E infine: quali casse e quale cuffia mi suggerisce? Un amico mi ha consigliato le B&W CM5: cosa pensa dell'abbinamento con l'Unitiqute?
Per agevolare la comprensione della situazione di ascolto, mi permetto di allegare una piantina "artigianale" della stanza (è di soli 34 KB).
La ringrazio in anticipo per l'attenzione e resto in attesa dei suoi illuminanti consigli.
Cordiali saluti,
Antonio - E-mail: antonio.dagostino (at) fastwebnet.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Antonio,
io credo che il sistemino all-in-on Naim meriti qualcosa di molto superiore alle pur oneste Sony in tuo possesso. Tuttavia, questi bei bookshelf del colosso giapponese erano un progetto un po' diverso dalla solita produzione commerciale di basso costo e, qualora intendessi comunque risparmiare un po' e magari investire di più in dischi, potresti anche considerare, magari in un primo momento, di provare l'abbinamento con il tuo Naim. Sarà il tuo orecchio, eventualmente, a farti sentire la necessità di qualcosa di sensibilmente migliore. Non credo, tra l'altro, che le B&W CM5 possano essere un salto in avanti significativo e, comunque, esaurirebbero del tutto il budget a disposizione, che invece dovrebbe comprendere anche le cuffie.
La posizione dei diffusori è un po' compromessa, comunque non avrebbe gran senso investire sui diffusori chissà quali cifre. Cerca almeno di isolare i diffusori dalla libreria mediante dei piedini morbidi e di tenerli il più distanti possibile dal fondo del mobile e cioè dalla parete posteriore. Ancora, fai in modo che i tweeter si trovino più o meno ad altezza dell'ascoltatore seduto.
Per quanto riguarda le cuffie, temo di non poterti aiutare granché, vista la mia poca esperienza in questo tipo di accessori. Abbiamo di recente aperto una nuova
sezione dedicata a questi componenti, potresti inviare una richiesta di consulenza a Andy Norman (in inglese) che ne è il curatore. Diciamo che tra Sennheiser, Koss, AKG e AudioTechnica non hai che l'imbarazzo della scelta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Riflessioni sulle riflessioni
Caro Lucio,
ho letto la
lettera in oggetto e propongo una mia riflessione. Ho l'impressione che chi ha scritto avesse proprio l'obiettivo di trovare un amplificatore che rendesse il più piacevole possibile, per lui, l'ascolto di un disco che, a quanto pare oggettivamente, è inciso male. Se è vero, come dovrebbe, che un componente, o meglio un impianto, HiFi ha il compito di estrarre dal disco o file tutte le informazioni in esso contenute senza aggiungere, togliere o mascherare nulla, temo che per il mittente della lettera questo non sarebbe un buon risultato: il disco che a lui piace tanto verrebbe riprodotto rivelando spietatamente la cattiva qualità dell'incisione.
Questa considerazione può forse, in parte, spiegare il successo di quei sistemi di riproduzione in grado di mascherare i problemi delle cattive incisioni fino a renderle accettabili o addirittura gradevoli. Detto questo, non credo sia un bene che, come succede, la qualità dell'incisione diventi preponderante rispetto al contenuto musicale stesso. Personalmente sono convinto che il valore artistico di una esecuzione sia determinante ("if music really matters" come recitava uno slogan pubblicitario): preferisco di gran lunga una esecuzione eccellente in una incisione un po' scadente ad una cattiva esecuzione ma incisa magnificamente.
Un saluto,
Maurizio - E-mail: maurizio.3006 (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
anch'io preferisco cattive incisioni di buona musica a buone incisioni di musica mediocre ma siamo qui per trovare il giusto compromesso. Ora, ammesso e non concesso che esistano impianti in grado di far suonare accettabili dischi incisi male, mascherandone i difetti, mi chiedo: come suoneranno tali impianti con incisioni di buona qualità? Le storpieranno, esattamente allo stesso modo nel quale hanno storpiato i dischi incisi male. Allora mi chiedo: ma ne vale davvero la pena? Stravolgere, ammesso che sia fattibile, il suono di tutti i dischi, compresi quelli incisi bene, pur di rendere solo apparentemente tollerabili quelli incisi davvero male? Io dico di no e aggiungo che un audiofilo - appassionato di musica e non di suoni - deve essere in grado di andare oltre e tollerare la reatà delle cose, anche quando questa è sgradevole. Altrimenti, davvero, a che serve acquistare un impianto HiFi? Per sentire tutto uguale basta anche una radiolina a transistor, il 95% del segnale musicale (e dell'emozione) passa anche attraverso un componente così limitato. Non mi si venga a dire che ci si emoziona solo davanti a un brano ben riprodotto, perché non è vero. La musica ha un tale potere sulla nostra sensibilità emotiva (chi ce l'ha, ovviamente) che è in grado di travalicare tutti i limiti insiti nel mezzo di riproduzione. Proprio perché noi la amiamo così tanto, ci danniamo l'anima per farla esprimere nel modo migliore possibile, quello più veritiero, però, non quello più gradevole alle orecchie. È sempre e soltanto una...questione di attitudine (si veda il brano della settimana in fondo a questa pagina).
Grazie per il prezioso feedback!
Lucio Cadeddu

Nuovo giradischi
Ho collegato le
PURE ACOUSTIC Pro 838 (da lei validamente consigliate) al NAD 3130 attraverso la realizzazione di un cavo TNT-Triple T autocostruito secondo vostro progetto e terminato con Nakamichi a banana oro 24k. Ho un giradischi Nordmende RP 1350 (trazione diretta, allego foto di come si presenta) che ho così modificato:

[Giradischi Nordmende RP 1350]
Al momento sono abbastanza soddisfatto ma vorrei fare di più e vengo ai quesiti:
  1. mi sembra di aver perso un po' di gamma bassa, potrebbe dipendere dal cavo segnale troppo grande o dalla saldatura fatta da me?
  2. potrei provare una testina differente e sono indeciso tra una AT95E, oppure una Grado Gold black (eventualmente Red anche se più cara), una Ortofon OM10 oppure una Goldring Elektra...quale mi consiglia?
  3. inteso chiaramente che dovrò sostituire il giradischi mi sto documentando sui seguenti, quale mi consiglia?
Spero di essere stato più conciso e continuo a ringraziarla per il tempo che dedica a me e a tutti quei profani che restano "spiaggiati" in questo universo meraviglioso rappresentato dall'alta fedeltà.
Grazie,
Gianluca - E-mail: gianluka.rmn (at) gmail.com
[Connettore Nakamichi RCA]

LC
Caro Gianluca,
grazie per aver operato una consistente sintesi della chilometrica missiva precedente. La realizzazione dei cavi mi pare corretta, la mancanza di bassi potrebbe essere causata dalla psicoacustica: sentendo magari la gamma medio-alta più nitida e presente ti sembra che siano diminuiti i bassi. Mi auguro che la procedura di dimatura della testina sia stata eseguita correttamente. Le modifiche sul tuo giradischi avranno apportato qualche miglioramento ma non avranno certo trasformato un ronzino in un purosangue, pertanto sono d'accordo con la sostituzione del piatto con uno dei modelli che hai elencato.
Per ragioni abbastanza ovvie (rischio di prendere fregature e non riuscire a gestire eventuali problemi) ti sconsiglio di programmare l'acquisto di giradischi vecchi come i Thorens o i Pioneer che hai elencato. Meglio un entry-level nuovo o molto recente (usato) che un'incognita come un componente di 30 o più anni fa. Benissimo pertanto il ProJect Debut o un Rega P1 o P2 usato recente. Non sostituirei, per ora, la testina, perché non sappiamo ancora se il giradischi che andrà a sostituire il tuo sarà dotato o meno di testina dignitosa. Rimanderei la scelta a dopo l'avvenuto acquisto del giradischi. La testina attuale è dignitosa, ma è probabile che qualche modello attuale anche se entry-level, montato di serie sui giradischi citati, essendo anche nuovo, possa suonare molto meglio. Procedi per gradi e tienimi informato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Sistemi digitali di correzione dell'ambiente
Gentilissimo Direttore,
Le scrivo dopo circa 2 anni mezzo dall'essere stato un "audiofilo felice". Questa volta le scrivo per avere da Lei un parere sui sistemi digitali di correzione acustica, tipo "DRC - Digital Room Correction" o "Dirac Live Room Correction" . Io ho provato nel mio impianto/ambiente il gratuito DRC e devo dire che il risultato è stato molto, ma molto soddisfacente. Non ho intenzione di nascondere le difficoltà nel suo utilizzo, specialmente nel caso del gratuito DRC, comunque concentrate quasi esclusivamente nell'esecuzione della misura in modo corretto, ma non mi sembrano difficoltà superiori alla messa a punto di un sistema analogico, oppure all'utilizzo dei dsp per crossover elettronici, all'installare Linux per un computer audiofilo, senza parlare dei progetti DIY. Penso che la difficoltà, come spesso avviene, sia inversamente proporzionale alla passione con cui ci si applica.
Credo che molti lettori di TNT possano avere abbastanza conoscenze per il suo corretto utilizzo e il risultato è notevole e diventa, come dice spesso Lei, "imbarazzante" se confrontato con la spesa sostenuta. Dal tono di questa mia email si vede (abbastanza chiaramente!) la mia opinione su tali sistemi, ma come tutte le opinioni degli "entusiasti" è giusto che siano compensate, criticate da chi ha una visione più globale e maggiore esperienza. Anche questa volta finisco l'email con:
Grazie di esserci e cordiali saluti.
Maurizio - E-mail: maurizio.malagoli (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
proprio la settimana scorsa ho recensito il
DSPeaker Anti-Mode, un giocattolino che fa, peraltro in maniera straordinariamente semplice, ciò che hai sperimentato tu. Concordo con te sull'efficacia del risultato, specie se rapportato alla spesa. A me pare abbastanza evidente che questo sia il futuro dell'audio: la potenza di calcolo di questi dispositivi è destinata ad aumentare e di conseguenza anche le capacità del software di analizzare gli errori acustici e correggerli sempre meglio. D'altra parte, non prevedo che l'audiofilo medio riuscirà ad attrezzare una stanza per uso esclusivo HiFi anzi, credo che sempre più persone dovranno rassegnarsi a tenere l'impianto in locali non adatti acusticamente e, che è peggio, non trattabili con interventi invasivi di correzione acustica statica. Ecco perché prevedo un roseo futuro per la correzione DSP che, realisticamente, sarà implementata direttamente sulle sorgenti o sugli amplificatori. I costi e gli ingombri sono crollati, non c'è ragione alcuna per non far fronte a questi problemi con un approccio alla radice, ovvero direttamente quando il segnale è ancora in dominio digitale.
Grazie per il prezioso feedback!
Lucio Cadeddu

Scelta pre fono
Carissimo direttore buongiorno,
innanzitutto un grazie gigante per tutto quello che da così tanto tempo fai/fate per la comunità di tutti noi audiofili. Una cosa davvero grande, anche perchè assolutamente gratuita. Detto questo, oggi ti scrivo per chiedere un parere. La questione è la seguente: per darmi l'opportunità di resuscitare l'ascolto di uno stock di 2/300 lp che da tempo immemore giace negletto sotto la polvere di uno scaffale, a Natale mi è stato regalato un Pro-Ject Essential 2 nuovo fiammante.
Purtroppo, si dà il caso che l'attuale configurazione del mio impianto non preveda l'opzione phono. Il sistema è infatti così assemblato:

Da qui la domanda: che fare? Quale pre phono potrebbe adattarsi al mio caso? Non ne faccio tanto una questione di budget quanto piuttosto di integrazione "ragionata" col resto del set up. In sostanza, vorrei trovare una soluzione che possa implementare al meglio tutte le potenzialità - realmente entry level - del mio giradischi e della sua testina Ortofon OM5e rispetto alla qualità ed alle caratteristiche del resto dell'impianto. Questo tenuto conto anche del fatto che la mia avventura analogica si concluderà sicuramente con l'acquisto che sto pianificando senza il ricorso a successivi ulteriori up grade.
Per completezza di informazione, ti informo che normalmente ascolto jazz, blues, musica barocca e rinascimentale. Aggiungo che il sistema è posizionato all'interno di un ambiente ben suonante privo di riflessioni o riverberi particolari.
Grazie in anticipo per gli eventuali suggerimenti che mi vorrai dare.
Un saluto cordiale.
Mario - E-mail: menatwork (at) mawmilano.it

LC
Caro Mario,
una cosa che potrebbe avere il suo perché potrebbe essere quella di cercare, magari nell'usato, la scheda phono originale Accuphase da inserire nello slot predisposto del tuo ampli integrato. Di listino (italiano!) dovrebbe aggirarsi sugli 800€, ma usata si trova certamente per meno. Il modello in questione ha sigla AD-9. Fai una ricerca con Google, vedrai che la trovi a prezzi assolutamente ragionevoli, magari non in Italia, purtroppo. In questo modo risparmieresti su un cavo di segnale in più (quello dal pre fono esterno all'ampli) e accorceresti notevolmente il percorso del segnale. Non solo, ma saresti sicuro che anche il giradischi suonerà con un family feeling comune alle sorgenti digitali. In ultimo, il tuo integrato, dotato di scheda phono, acquisterà più valore e diventerà più semplice da rivendere nell'usato, qualora ti venisse voglia di upgrade futuri lato amplificazione. Qualora non riuscissi a trovare la scheda suddetta, prendi un pre fono, di medio-prezzo, giusto per non castigare troppo l'ascolto dei vinili, già parzialmente limitato dalla qualità della testina di serie montata sul tuo giradischi. ProJect e Cambridge realizzano ottimi pre-fono non troppo costosi oppure punta anche sul Lehmann Black Cube Statement, che costa circa 300€ ed è un classico ormai.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ma la notte no!
Gentile Lucio,
sono a un punto di transizione fra "Ho visto anche degli audiofili felici" di Lolli-Cadeddu e "Ma la notte no!" di Arbore-Venturini. Mi spiego.
Ho raggiunto una notevole soddisfazione per la mia catena audio principale, sui cui dettagli non mi soffermerò in questa missiva, limitandomi a dire che la ciliegina sulla torta è stata la sostituzione del lettore CD (un vecchio e fedele Meridian) con un DAC Metrum Octave Mk II alimentato via USB da PC con Foobar2000, cambiamento che ha portato il piacere di ascolto a livelli per me fino a ieri insperati.
Magari potessi godermi cotanto risultato anche di notte, o quando sono in trasferta lavorativa. Ma purtroppo così non è. Pur non essendo un grande amante dell'ascolto in cuffia, mi sono dotato di una Sennheiser HD 558 (comprata a scatola chiusa, lo ammetto, basandomi solo sulle recensioni) a cui ho successivamente affiancato un Maverick D1 come DAC-ampli dedicato (e facilmente trasportabile).
Il Maverick D1 ha sicuramente aggiunto un bel po' di "ciccia" al suono, ma ha anche portato al limite le mie Sennheiser. Peraltro questo modello (le HD 558) non mi ha mai convinto. Le descriverei petulanti come un barboncino arrabbiato, e scialbe come una natura morta di Teomondo Scrofalo. Provando a tradurre in linguaggio semi-tecnico: ho la percezione di medio-alte fastidiose (non le alte-altissime frequenze che trovo invece abbastanza equilibrate), assenza di bassi sotto i 75Hz (mi trovo spesso a smanettare con l'equalizzatore di Foobar per tentare di compensare, con risultati peraltro assai modesti), medie frequenze appena accettabili per corpo e tridimensionalità (voci e fiati in particolare). Note positive: buona dinamica, e comode da indossare. Ora, non pretendo né prevedo di raggiungere in cuffia livelli da nirvana audiofilo (per me è comunque una soluzione di ripiego) ma certo quello delle mie HD 558 non è il "signature sound" che mi sarei aspettato da Sennheiser. E non è migliorato neppure dopo tanto rodaggio. Per continuare con la mia analogia animal-artistica, sono alla ricerca di un suono rassicurante come un cane San Bernardo, ed espressivo come un quadro di Renoir. O perlomeno vorrei avvicinarmi a questo obbiettivo. Sono quindi disposto a rimettere mano al portafogli, alzando un pochino il tiro (diciamo fino a €350), ma non so dove dirigermi. A livello di gusti personali:

Dai i miei amici tecnici/professionisti sono riuscito ad ascoltare le Beyerdynamic 990 (meglio delle mie Senn HD 558, ma non ne sono del tutto convinto), un paio di modelli della Grado (di cui ho già detto sopra) e altri modelli di chiara impostazione monitor (Yamaha, che neppure mi convincono troppo in relazione all'uso che ne farei io). Non ho invece modo di ascoltare quelle che, almeno sulla carta, pur appartenendo a eterogenee fasce di prezzo, potrebbero essere in linea con i miei gusti, ovvero: Hifiman HE-300 / HE-400, Sennheiser HD 600 / 650, Audio Technica ATH-A500X / 900X. Ma la gara è aperta ad altri partecipanti (Denon? Philips?...)
In sintesi la mia domanda è: per evitare di provare N-mila modelli (non ne avrei né il tempo né la possibilità) e volendo ridurre la shortlist a 2 o 3 competitor al massimo, tu quali prenderesti in esame?
Ti ringrazio anticipamente, anche solo per aver letto la mia verbosissima lettera, e... ti manlevo da ogni responsabilità per le indicazioni che mi vorrai eventualmente dare :-)
Un saluto,
Paolo - E-mail: pa_gho (at) hotmail.com

LC
Caro Paolo,
purtroppo non ho molta esperienza con le cuffie, quindi hai chiesto il parere alla persona sbagliata. Mi avete mai visto recensire cuffie? Direi di no :-)
Ci sono diverse recensioni di cuffie qui su TNT-Audio, che ti invito a leggere. In più, come dicevo anche a un altro lettore questa settimana, abbiamo aperto una nuova sezione dedicata a questi componenti, curata da Andy Norman (andy (at) tnt-audio.com), che sarà ben felice di dissipare i tuoi dubbi (scrivigli in inglese e sii sintetico, però!). Visto che ami suoni corposi forse una cuffia chiusa (ma anche intraurale) è preferibile, parlo di Etymotics, di Koss e di Monster Cable, di queste ultime in particolare ho letto ottime recensioni. Delle Etymotics trovi recensioni anche qui su TNT-Audio, mentre Koss, già a partire dalla mitica PRO4AA - prodotta ancora oggi con piccole modifiche - è da sempre stata la portabandiera di un certo suono di sostanza. Più in generale, direi che non dovrebbe essere troppo difficile trovare la cuffia giusta per i tuoi gusti, visto che ascoltare cuffie a confronto crea decisamente meno problemi logistici che confrontare diffusori! Trova qualche negozio ben fornito e valuta ciò che offre il mercato, con le tue orecchie. Prova anche ad escludere la variabile amplificatore, non vorrei che ci fosse anche lo zampino del Maverick nel suono che non ti convince fino in fondo, raramente il colpevole è uno solo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 1000€
Gentile direttore,
mi chiamo Aldo e sono un neofita nell'affascinante mondo dell'alta fedeltà musicale. Sono in procinto di acquistare il mio primo impianto e ho letto con avidità ed estremo interesse le guide presenti sul sito e le risposte date ai lettori nell'ultimo anno. Ad oggi, però, nutro ancora molti dubbi.
Purtroppo nella zona in cui abito non esistono negozi hi-fi nei quali estrinsecare questa mia crescente passione, per questo eccomi qui ad avvalermi, come altri, della sua alta competenza e disponibilità per chiedere consigli sull'acquisto.
Il locale nel quale lavorerà l'impianto ha una sagoma regolare di circa 17 mq, 3.5x4.8 m, un'alta libreria sul lato lungo e ampia finestra munita di tendaggio sul lato corto e opposto a quello dove vorrei installare i diffusori. Il mio budget si aggira sui 1000 euro e ascolterei principalmente musica rock, blues e classica. Una caratteristica che mi interessa è anche quella di poter collegare i diffusori a un tv per poter ascoltare in modo accettabile qualche buon dvd musicale. Sul web ho adocchiato due configurazioni che potrebbero fare al caso mio e che rientrano nel mio budget:

  1. Lettore Cambridge Audio Topaz Cd 5; Ampli Pioneer A-20; diffusori Boston Acoustics A25 (ai quali dovrei aggiungere dei seri piedistalli)
  2. Lettore Denon DCD 520; Ampli Denon PMA 520; diffusori a pavimento Klipsch RF52 MKII.
Ovviamente sono aperto ad ogni altra configurazione che vorrà consigliarmi. Aggiungo in ultimo che mi piacerebbe in futuro potere ascoltare musica cosiddetta liquida e quindi poter aggiungere successivamente un DAC o scegliere un lettore che l'abbia già incorporato.
Colgo l'occasione per fare i complimenti per la struttura certamente non convenzionale del sito e l'estrema competenza e serietà con cui viene condotto.
Saluti.
Aldo - E-mail: algras2002 (at) yahoo.it

LC
Caro Aldo,
è sempre un piacere dare una mano a chi comincia a muovere i primi passi in questo mondo complicato, zeppo di componenti e di possibilità. Visto che intendi passare in seguito alla musica liquida la soluzione migliore, secondo me, è pensarci già da ora, acquistando un
Cocktail Audio X10: con 300€ hai un lettore CD (che si permette di suonare pure benino, certo non peggio dei lettori che hai indicato tu), un dispositivo che rippa i CD e li conserva su hard disk, catalogandoli, che può suonare i files da qualunque altra sorgente remota, che ti fa ascoltare migliaia di Internet radio e che, volendo, amplifica pure il segnale per inviarlo direttamente ai diffusori! Poiché il suo ampli interno non fa miracoli potresti aggiugerci un integrato come il Denon che hai individuato e una coppia di diffusori da pavimento, sia i Klipsch che hai indicato tu sia alternative altrettanto valide in casa Indiana Line, Wharfedale, KEF etc.
In questo modo avresti un impianto pronto per qualunque sfida futura e che certamente sarà facile da usare, versatile e ben suonante. Cura con attenzione l'installazione dei diffusori, leggi in particolare l'ultima lettera di questa settimana!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Vestigia del passato
Buonasera Direttore,
Il mio nome è Roberto, Le scrivo (orgogliosamente da concittadino) da Cagliari. Mi affaccio, trentanovenne, al mondo dell'Alta Fedeltà, e lo sto facendo privo di qualsiasi esperienza personale diretta, passando per la "scorciatoia" data dall'altrui esperienza, rubata in lunghi giorni di studio sui forum e (...Eureka!!!) sul vostro sito. Sono qui per chiedere un consiglio, o un orientamento di massima.
L'ambizione da cui ho preso le mosse era quella, comunissima, di dotare la neo arrivata tv di un impianto ht. L'intento iniziale si è quasi subito evoluto, cedendo il passo a tentazioni di ben diverso "calibro": pur non rinunciando a circondare il mio divano di un avvolgente (e artificiale?...) audio 5.1 mi sono deciso - dopo un po' di letture e lunga riflessione - a comporre in primis qualcosa che mi consenta (dato che sto affrontando una spesa importante) di godere appieno di un ascolto musicale "di qualità", lasciandomi però aperta la strada per l'ht, da sviluppare in seguito.
In questo contesto mi permetto di chiederLe un consiglio (ben più di uno, ad esser sincero) sulla composizione dell'impianto...
Questi i miei (attuali) vincoli logistici: soggiorno da 4m x 4,5 (18 mq), altezza 2,90, controsoffitto in gesso, pavimenti in ceramica. I diffusori frontali sarebbero da "affiancare" a un mobile (parete attrezzata, che ospita la tv), in posizione un po' "avanzata" rispetto allo stesso (sì da poterli distanziare dalla parete posteriore di almeno 40cm).
Poca, purtroppo, l'aria disponibile ai lati: appena 20cm alla sinistra e alla destra di ciascuno dei due diffusori frontali. Il divano, sulla parete opposta, è al terzo vertice di un triangolo (considerando i due diffusori) pressoché equilatero, 2,3m circa di lato. Vivo in un appartamento, il ché mi vincola a volumi non elevatissimi. Avrei già "scelto" i diffusori frontali.
Sulla base del (poco) materiale che ho potuto reperire in rete mi sono "infatuato" (un completo neofita, immaturo per definizione, non può che "infatuarsi", date le scarsissime nozioni e la totale inesperienza sul campo...) delle Canton Vento 890, che mi accingo ad acqistare nei prossimi giorni. E' in previsione che (portafoglio permenttendo) queste vengano in futuro affiancate da un canale centrale (della stessa serie), un sub e infine due monitor posteriori (di qualità inferiore)...ma per ora mi "fermerò" alla stereofonia.
La mia attuale ambizione è di ottenere il massimo possibile in termini di qualità di ascolto (e fermi i vincoli di bilancio) anche e soprattutto a volumi non elevati (o comunque da civile convivenza...e tenendo conto che la mia casa non sarà per sempre questa!).
La mia ricerca è quindi rivolta, oggi, ad un sintoamplificatore "entry level" che:

Probabilmete vado goffamente cercando la botte piena, la moglie ubriaca e, in aggiunta (secondo un noto proverbio) "s'ou, sa pudda e s'arriabi"... il tutto, tra l'altro, con un dubbio costante sullo sfondo: un ambiente così ristretto rischia di mortificare l'esperienza?
Grazie Direttore per il tempo che vorrà (se lo vorrà) dedicarmi;
Soprattutto grazie (a Lei e alla Redazione tutta) per il preziosissimo strumento (di nobile divulgazione, ma non solo) messo a disposizione di tutti "noi".
I più Cordiali Saluti
Roberto - E-mail: lindotorpedo (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
il tuo ambiente non sacrifica necessariamente le tue aspirazioni, semmai il posizionamento dei diffusori è un po' castrante. Stante questa limitazione, la cifra che hai destinato ai diffusori, tenendo conto che manca ancora tutto il resto, mi pare francamente troppo elevata. Stiamo parlando di diffusori da 2500€ la coppia che andranno castigati - se non ho capito male - a ridosso delle pareti laterali e comunque non molto distanti da quella posteriore, con l'aggravante di un mobile (e, immagino, uno schermo) tra di essi. Non so, io avrei inizialmente investito molto meno, giusto per vedere se il gioco valga la candela.
I Canton che hai scelto non li conosco, quindi non posso esprimermi in proposito ma una cosa è certa: per quella cifra le alternative non mancano e, soprattutto, tanti concorrenti sarebbero enormemente più semplici da rivendere in caso di delusione o upgrade futuro. Spero di non aver smontato troppo la tua infatuazione. Mi chiedi consiglio per un sintoampli HT. Ebbene, seguendo le storie raccontate da chi ha seguito questa strada in passato, non credo si tratti di una buona idea. Molto meglio concentrare quel budget su un semplice ampli stereo di migliore qualità (anche a parità di prezzo) con il quale ascoltare anche l'audio dei film. Il coinvolgimento sarebbe nettamente superiore, anche senza i famigerati effetti cinque_punto_uno. Tra l'altro, se - come dici - vorresti ascoltare a volume moderato...mi spieghi che te ne fai di un 5.1? L'audio dei film diventa spettacolare (se ben riprodotto!) a volumi elevati, come al cinema. Ascoltare esplosioni che arrivano da ogni angolo...ma sottovoce è quanto di più frustrante ci possa essere. Pensaci bene!
Infine, a parità di spesa, un impianto solo stereo suonerà nettamente meglio di un HT messo in piedi alla meno peggio e, credimi, alla fine l'ascolto della musica sarà ben poco entusiasmante. Davvero vuoi spendere oltre 3000€ per ascoltare gli effetti 5.1 in sottofondo e riprodurre male la musica? A mio parere stai commettendo un grossolano errore, certamente dettato dall'inesperienza e dalla voglia di avere qualcosa di tecnologicamente appagante e moderno. Purtroppo, da tempo ormai, gli impianti HT sono storia passata.
Vestigia di un passato che non tornerà più. Ripensaci.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade sorgenti
Salve Lucio,
leggo il sito TNT-Audio ormai da una quindicina di anni a fasi alterne, prendo questa occasione per ringraziarTi per il tuo lavoro di divulgazione e informazione. Vengo ora alla questione della mia missiva, ho fatto nel 2012 delle grosse variazioni al mio impianto, ovvero: sostituito il giradischi Pro-Ject Perspective con un Roksan Xerxes del 1995 a cui ho montato un RB300 cablato VDH e abbinato una nuovissima Sumiko BPS Evo III, sostituito il pre Moscode NYAL con un Audible Illusion Modulus III rivalvolato a dovere, tra pre e gira ho cavo VDH MCD 502 Hybrid sostituito il finale a valvole Art Audio Quintet con due mono Albarry 408, tra pre e finale del cavo VDH MCD 102 MKII Hybrid sostituiti i diffusori Royd Audio Apex con Monitor Audio Studio20 SE e cavi di potenza Kimber 4TC.
Ora dopo questo "divertente" elenco, io fare domande:

  1. Ho due bracci da poter montare sullo Xerxes, ovvero un RB301 cablato Incognito (Cardas) e un datato Hadcock GH228; cosa ne pensi (so che posso fare prove, ma la mia pratica con il saldatore non è eccelsa pertanto se puoi darmi un consiglio a priori), poi prenderò coraggio.
  2. una Denon Dl 103 con 2 step-up Lundhal LL1681 pensi possa essere meglio della Sumiko? Con la Sumiko ho solo l'impressione che la scena sonora manchi leggermente in altezza (eseguita prova del solo giradischi a parità degli altri componenti, da un amico che ha un Sondek-Alpahson HR100 e Denon Dl103, ma forse è una colpa più attribuibile al braccio?
  3. Il CDP che ho da circa 12 anni è un Monrio Privilege e da un paio di anni salto un po' le tracce, ora chiamato il Sig. Gazzola della Monrio mi ha suggerito di cambiare il laser con un costo onesto, il mio dubbio è se ne valga la pena oppure ha senso investire 500 euro per un CDP nuovo o usato ma recente, in funzione del fatto che possa avere delle migliorie soniche essendo prodotti studiati negli ultimi anni ?
Ti ringrazio sperando di avere fatto domande sensate cordialmente saluto.
P.S.: Mi pare di aver capito che sei appassionato di vetture anche old timer, spero di fare cosa gradita dicendoti che sono ahimè dotato della stessa passione, possiedo una Austin Healey BN1 del '53 e una BJ8 MKIII phase II del 1965, un Fiat 124 sport spider '74 e una MGA del '57 in fase di completo restauro.
Massimiliano - E-mail: rosebroccoli (at) tiscali.it

LC
Caro Massimiliano,
intanto accetta i miei complimenti per la bella collezione di old timer, cui aggiungo una punta di sana invidia. Vorrei avere il tempo e la serenità sufficienti per dedicarmi a questo tipo di divertimenti!
Per quanto riguarda il tuo impianto, invece, non credo che la DL103 possa suonare sostanzialmente meglio della tua Sumiko BPS, semmai suonerà molto diversa, quasi agli antipodi dal punto di vista timbrico. La differenza nell'altezza dell'immagine può essere attribuita a tanti fattori, non ultimo il braccio di lettura, visto che le basi giradischi sono di livello confrontabile. Anche un montaggio più corretto può fare una certa differenza in termini di immagine sonora. Non conosco bene il braccio Hadcock in tuo possesso, vorrei darti una risposta definitiva ma per farlo dovrei poter fare il confronto diretto con l'altro braccio, il Rega. Temo non ti possa esimere dal fare tu stesso la prova, mi spiace.
Per quanto riguarda il digitale, invece, non credo che sostituire il laser ti costi 500euro; e, in ogni caso, con quella cifra non acquisti - oggi, nel nuovo - una macchina superiore alla tua. Il mio consiglio pertanto è quello di far sostituire il laser al tuo Monrio - anche perché così diventerebbe comunque rivendibile - e di attendere un budget più consistente per la sua sostituzione.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Salve gentilissimo Professor Cadeddu!
Questa e-mail stavolta è solo per ringraziarla! Leggo e rileggo sempre molto volentieri gli articoli e la posta settimanale su TNT-Audio, con una certa frequenza osservo che le insoddisfazioni degli audiofili o aspiranti tali, si possono risolvere, o quantomeno ridurre, semplicemente riposizionando i nostri cari diffusori in ambiente allontanandoli da quella maledettissima parete posteriore e laterale tanto dannose all'acustica!
Anch'io ho fatto tesoro dei suoi consigli ed un pomeriggio, con moglie e figlia a fare shopping, ho vinto la mia pigrizia ed ho deciso di spostare in avanti le mie B&W DM 603, sono bastati una cinquantina di centimetri...
L'impianto era già acceso e "caldo" al punto giusto, quando mi sono riaccomodato sul mio caro divano la sorpresa e lo stupore hanno preso il sopravvento! Mai avrei pensato ad un cambiamento così radicale nelle prestazioni del mio sistema, non riuscivo a credere alle mie orecchie, "ma cosa cavolo è successo!?!?!?", stavo finalmente ascoltando la musica, quella vera!!!
Miglioramenti enormi su tutti i principali parametri sonori! Equilibrio timbrico, si proprio lui! Il basso si era sgonfiato lasciando spazio alle frequenze medie ed acute, ora finalmente ben amalgamate e non più confuse ed affaticanti!
Attenzione non sto dicendo che il basso era scomparso, era sempre lì, ma molto più preciso dettagliato e controllato, molto più piacevole! In generale il messaggio musicale fluiva ora con estrema naturalezza, finalmente si poteva scorgere anche chiudendo gli occhi, un palcoscenico musicale con i diversi strumenti "materializzarsi" e posizionarsi davanti a me!
Ho potuto aumentare il volume senza accusare fastidi, anzi, più ruotavo la manopola del mio ROTEL più godevo! Incredibile!
Tutto il suono era completamente cambiato, ero stupefatto, stavo riascoltando i miei amati diffusori come nella sala d'ascolto del negozio dove li avevo acquistati e dove li avevo scelti in mezzo ad una dozzina di altre casse!!! Badate bene non si trattava di piccoli miglioramenti acustici da notare con attenzione aguzzando le orecchie, bensì di un ENORME miglioramento distinguibilissimo sin da subito!!!!!
Insomma non vi piace il suono del vostro impianto? Prima di pensare a degli upgrade curate il posizionamento dei vostri diffusori, allontanateli dalla parete di fondo e da quelle laterali, rispettate la regola del c.d. triangolo d'ascolto, se potete, inserite un bel tappeto nella vostra stanza, la vostra sala d'ascolto può essere un'intima amica nell'aiutarvi ad ottenere proprio il suono che state cercando!!!
Altro consiglio che mi sento di dare per quelli come me, che poi sono il 99% degli audiofili, che hanno la tv proprio in mezzo ai diffusori e cioè dove non dovrebbe essere mai posizionata, è quello di coprire la stessa con una bella coperta di Pile, per intenderci quelle che usano le nostre mogli per imbacuccarsi la sera quando sentono freddo (cioè sempre!).
In questo modo quella superficie acusticamente riflettente potremo trasformarla in una assorbente e soprattutto per chi soffre di un suono diciamo frizzante, troppo "chiaro", ed enfatizzato sulle medio-alte ne trarrà sicuramente dei benefici!!!!
Come recitava un vecchio e famosissimo slogan: "Provare...per credere!!!" :-)
Fabrizio - E-mail: FabrizioOrielli (at) libero.it

LC
Caro Fabrizio,
ti ringrazio per il prezioso feedback su quanto andiamo ripetendo da sempre e che, evidentemente, in troppi continuano a sottovaluare, preferendo di gran lunga cambiare - inutilmente - componenti su componenti. La tua testimonianza prova che gli interventi sull'ambiente e sul posizionamento dei diffusori portano a risultati drastici e non, come forse molti pensano, a sfumature trascurabili rispetto alle differenze introdotte da un cambio di componente. È esattamente vero il contrario: qualunque intervento mirato su installazione e ambiente introduce differenze di diversi ordini di grandezza superiori a quelli di un upgrade di componenti. Chissà che qualcun altro si convinca almeno a...provare! Ti ringrazio nuovamente e ti auguro buon ascolto!

Si può spiegare un'attitudine? Noi audiofili ne abbiamo certamente una, ma non è facile da spiegare a chi non ce l'ha. Proviamo a farlo in musica, con questo piccolo capolavoro hip-hop di Bassi Maestro e la sua, appunto, Spiegare un'attitudine, dall'album Tutti a casa del 2011. Ci serve per capire che l'hip hop non è solo violenza verbale, pose e cliché consumati ma, talvolta, come in questo caso, pura e dolcissima poesia di strada che invita alla riflessione.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

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