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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 13/9/2014 - 20/9/2014

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  1. Giradischi ERA mk6
  2. Diffusori nel mobile
  3. Il contenuto di un CD Audio
  4. Informazione su conservazione apparecchi audio
  5. Nuova avventura vinilica
  6. DAC e volume uscita audio
  7. Scelta pre fono
  8. Primo impianto ...con paletti
  9. Ampli valvolare
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Giradischi ERA mk6
Salve,
un anno fa circa, dopo aver a lungo contrattato. ho acquistato un giradischi Era mk6 ancora nuovo e imballato. Si trattava del solo piatto, senza braccio e per quest'ultimo ERA suggeriva lo sme 3009, braccio che in seguito, racimolati i soldi, sono riusito ad acquistare, non nuovo, ma in perfetto stato, con la sua scatola, libretto, dime e tutti gli accessori. L'mk6 è un bellissimo e semplice giradischi, ma ho due problemi:

  1. sia con la cinghia originale, che con la sostitutiva, comprata su ebay da venditore francese, la velocità del piatto è sensibilmente superiore con inevitabile accelerazione del ritmo e dei toni musicali. Il giradischi, nella sua disarmante semplicità, non consente nessuna regolazione, ragione per cui, escluso qualsiasi guasto, essendo l'apparecchio nuovo, ho pensato che l'unica sarebbe maggiorare il diametro della puleggia a sezione conica (ma come? con qualche giro di nastro adesivo...?) oppure dotare il giradischi di un sia pur costosetto "speed controller" tipo questo.
  2. Il piatto unitamente al sottopiatto e al perno sono storti, ossia il perno è lievemente inclinato e di conseguenza il piatto non è orizzontale come dovrebbe. Mi chiedo se tale "perfetta" planarità si possa ottenere agendo sui tre bulloni che ancorano il piede del perno alla piastra sospesa di base, Il piede del perno è "sospeso" anch'esso tramite tre cilindretti in gomma in cui passano i suddetti tre bulloni (del tipo di quelli per i tasselli da muro), per cui serrando uno o due dei tre bulloni dovrei ottenere la controinclinazione dalla parte desiderata opposta. Sbaglio?
Grazie delle risposte e dei consigli che vorrà darmi e cordiali saluti.
Michele - E-mail: cassibba-michele (at) libero.it

LC
Caro Michele,
complimenti per l'acquisto coraggioso e insolito! Quel giradischi piace tanto anche a me, per l'originalità delle soluzioni adottate e per quell'aura di mistero che lo circonda. È, molto strano che giri più veloce del dovuto, non è che si tratta di un modello pensato per un altro Paese, magari con una diversa frequenza di rete? Hai controllato che il selettore per la velocità sia settato correttamente? Puoi comunque aumentare il diametro della puleggia con qualche elastico di dimensioni opportune e, una volta stabilita la misura corretta tramite stroboscopio, provare a farti tornire una puleggia analoga ma della giuste dimensioni. Un qualunque tornitore sarà in grado di realizzare, con poca spesa, un oggetto simile, gli basta avere quella originale davanti. Controlla anche le dimensioni corrette della cinghia: con l'originale a disposizione dovrebbe essere sufficiente recarsi presso qualunque negozio di ricambi elettrici/elettronici per ottenere un clone perfetto per lunghezza e altezza.
Per quanto riguarda l'inclinazione del piatto, si tratta di un problema che devi assolutamente risolvere, agendo sulle viti che fissano la sede del perno. La perfetta planarità è una condizione assolutamente necessaria per il buon funzionamento del giradischi. Se devi decidere tra perfetta messa a bolla del piatto o della base, opta per la prima soluzione, la seconda è decisamente meno rilevante.
Mi fai venire il sospetto che il problema della velocità sbagliata non dipenda anche da questo: magari piatto e puleggia del motore non sono allineati in posizione reciproca corretta (nel senso verticale) e forse in questo modo la cinghia è costretta a lavorare in una posizione sbagliata. Verifica anche questo aspetto!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori nel mobile
Caro Lucio,
come sempre credo non potrò e non potremo mai ringraziarti, anzi ringraziarvi, abbastanza per il sempre ottimo lavoro che fate. Mi si presenta un problema. Con la nascita della mia bambina la casa si è ristretta, quindi devo necessariamente riadattare gli strumenti che ho per poter ascoltare della musica.
La questione è che l'unico posto che ho per posizionare le casse è nel mobile di fianco al televisore. Tutto sommato il suono non mi dispiace, anche perché difficilmente ascolto a volumi elevati, ma mi rendo conto che non suonano come prima. Ora, considerando i diffusori sono dei Tannoy economici made in China, diciamo in linea con il resto dei componenti (il mio impianto è tutto low cost (anche grazie o a causa vostra), infatti come ampli uso un T-Amp ed un T-pre, quest'ultimo preso per collegare più strumenti insieme ed il giradischi) mi piacerebbe fare un upgrade, solo che mi chiedo se ne vale la pena, considerando che anche se spendessi una cifra da capogiro, avrei sempre il limite della posizione: il mobile!
Cosa mi consigli di fare?
Ti ringrazio in anticipo per la risposta e per la disponibilità.
Giuseppe - E-mail: giurusci (at) gmail.com

LC
Caro Giuseppe,
lo spazio una volta occupato dai due piccoli Tannoy viene utilizzato da tua figlia? E come, se posso chiedere? :-) Sicuro di non riuscire a tenerli là dove stavano prima? Perché l'arrivo di un piccolo essere umano che per un bel po' di anni occuperà ben poco spazio, deve per forza di cose coincidere con lo spostamento dei diffusori o dell'intero impianto stereo? Riflettici bene, forse questa soluzione drastica non è davvero necessaria.
Comunque sia, se non potessi fare altro, io per ora non penserei ad alcun upgrade, non avrebbe molto senso, a meno che non possa programmare l'acquisto di due snelle torri da pavimento: ce ne sono di così snelle da occupare in pianta lo spazio di una piastrella di dimensioni medio piccole (20x20). Sicuro che tua figlia non possa rinunciare neppure a due piastrelle di spazio nel tuo salone? ;-) Io credo di sì. Ecco, questo sarebbe l'unico upgrade sensato.
Trattandosi di diffusori facili da spostare potresti anche metterli in posizione d'ascolto quando serve e poi raccoglierli in spazi più ristretti e sicuri quando l'impianto è spento.
Mi chiedo come facessero i nostri nonni, o persino anche i nostri genitori, quando i figli in casa erano veramente tanti e gli spazi erano quelli che erano...mentre noi andiamo nel pallone con un figlio solo!!! :-O
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il contenuto di un CD Audio
Caro Lucio buonasera,
questa potrebbe essere la classica domanda da un milione di dollari per la rubrica della posta o la banalità più grande che tu possa aver sentito, nel dubbio, te la faccio: aprendo un cd musicale sul computer, si può vedere che all'interno ci sono delle tracce audio, e fin qua va bene :) le tracce audio sono dei file fino a prova contraria, la domanda è questa, come mai, se rippo quei file musicali, non è scontato che la copia possa generare degli errori, magari anche difficilmente avvertibili alla conseguente riproduzione (atom jitter error etc.), mentre ciò non avviene per dei comunissimi altri dati che non siano tracce audio?
Un file è un file no? Perché in musica la copia può generare degli errori e invece per tutti gli altri file no?
Mi spiego, se ho un file di scrittura (tipo Word etc.) su un cd, e copio il file per trasferirlo sul disco rigido, magari il cd è rovinato e allora il sistema mi dirà file corrotti/illeggibili etc., ma non è che mi fa fare la copia e poi se apro il file copiato in .doc, poi trovo le lettere degli accenti spostate o qualche rigo di scrittura cancellato o spaginato...
Non so se mi spiego, se un file è un file, perché una copia audio fa errori e tutto il resto no? Forse è l'operazione di ripping che è un'operazione di copia particolare?
No, perché, dopo aver rippato con cura dei cd con xld (è la versione apple di EAC), e visto che nel log non vi sono errori, forse mi è venuto in mente che è tempo perso usare questi programmi, perché inserendo un cd nel mac, e aprendolo in finestra si vedono le tracce audio in formato .wav (o aiff, cioè non compresse) e trascinando il file di una di queste tracce album sul desktop, ll computer mi trasferisce (copia) il file esattamente sul pc... a questo punto, a cosa serve il rippaggio? Per inserire una variabile che possa generare errori?
Un file digitale è un file digitale, fino a prova contraria... o no?
Ti auguro una buona serata,
F - E-mail: info (at) agenzia36a.com

LC
Caro F,
la capacità reale di un CD da 700 Mb è in realtà superiore (oltre 804 Mb) ma questo 15% di capacità in più serve per il codice di correzione degli errori, utile per compensare eventuali danni fisici sul disco (si tratta di una sorta di informazione ridondante). Questo sistema è indispensabile nei CD dati, in quanto basterebbe un singolo bit sbagliato per non far funzionare l'intero programma contenuto nel CD-Rom. Sui CD Audio questo problema non si pone, visto che la mancanza di piccoli pacchetti di dati passa inosservata.
Nei CD audio, quando aperti su una macchina Windows, si vedono contenuti files con estensione .cda, che sono semplici rappresentazioni dei file audio (una sorta di scorciatoia per dire al PC dove si trova il vero file audio nel disco!) ma non contengono in realtà l'informazione PCM (il dato musicale digitalizzato). Se si prova a copiare un file .CDA dal CD-Rom all'hard disk, questo poi non potrà essere suonato (proprio perché non contiene di fatto l'informazione digitalizzata). Tutti i CD Audio sono realizzati così. Per questo motivo serve il ripping, per estrarre i file .wav che poi possono essere suonati dal PC.
L'operazione di ripping, con EAC o altri software, potrebbe non essere esente da errori ma se il controllo errori del software indica che l'estrazione è avvenuta senza problemi possiamo stare ragionevolmente tranquilli.
Per quanto riguarda il tuo Mac, è probabile che quando inserisci un CD Audio sia iTunes a mettersi automaticamente in mezzo e farti vedere le tracce già rippate (.wav, appunto, o aiff, lo standard audio di Apple). Da quel che ho capito, per esperienza di altri utenti Apple, lasciare a iTunes il compito di rippare i file .wav non è una buona idea, e sarebbe meglio utilizzare XLD.
In definitiva: continua a rippare con software che siano bit perfect e dormi sonni tranquilli.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Informazione su conservazione apparecchi audio
Buongiorno Direttore,
congratulazioni per la sua rivista online. Per motivi personali dovrò mettere "a riposo" il mio impianto stereo per al meno un anno (forse per un po' di più). L'impianto in questione è composto da: Amplificatore integrato Rotel RA-1062, CD Rotel RCD-1072 e casse B&W CM5. La mia domanda è: il fatto di mettere a riposo un impianto usato lo danneggia? Diminuiscono le prestazioni complessive del impianto? Si possono danneggiare componenti come condensatori di potenza, potenziometri etc...
Tenendo presente che ogni singolo componente sara "insacchettato" a vuoto in un sacchetto spesso con un paio di sacchettini di silica gel.
La ringrazio anticipatamente per la sua cortese risposta.
Cordialmente.
Alberto - E-mail: aconti74 (at) hotmail.com

LC
Caro Alberto,
secondo me puoi semplicemente coprire gli apparecchi che hanno delle feritoie di aerazione, in maniera tale che la polvere non penetri all'interno, e cercare di evitare la luce solare diretta sugli altoparlanti. Tutto il resto è, francamente, eccessivo, visto il tempo di inattività abbastanza ridotto. Un anno di tempo è troppo poco per generare invecchiamenti o danni di qualche tipo, perché se così fosse, anche gli apparecchi in uso normale si deteriorerebbero così rapidamente, no?
Stai tranquillo, non serve metterli sottovuoto o mettere i sacchetti di silica gel, chiudili semplicemente dentro gli imballi originali (se li hai ancora) e dormi sonni tranquilli. Diversi miei apparecchi sono semplicemente posizionati su un grande scaffale, senza protezioni particolari, a parte il normale spolverare di tanto in tanto. E sono, ovviamente, inutilizzati. Quando mi capita di ricollegarli per fare qualche prova a confronto o anche solo per una botta di nostalgia :-), a parte qualche decina di minuti di riscaldamento, non hanno bisogno di alcunché, funzionano bene come l'ultima volta che li avevo utilizzati. Certo, se parliamo di un lasso di tempo più lungo (diciamo 10 anni?) qualche condensatore potrebbe seccarsi e perdere un po' delle sue caratteristiche iniziali, qualche contatto potrebbe formare dell'ossido...ma nel tuo caso stiamo parlando di un solo anno di inattività!!!
Potresti trovare che la sospensione dei woofer dei diffusori si sia un po' indurita, ma basta un po' di ginnastica a suon di musica per riportare tutto nelle normali condizioni operative. Ovviamente, evita di tenere i componenti in luogo umido.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova avventura vinilica
Caro Lucio,
innanzitutto mi presento: mi chiamo Paolo Licari e sono un appassionato lettore della vostra sezione "Lettere alla Redazione", nella quale in questi anni ho trovato risposte a molte delle mie domande e spiegazioni molto utili. Ti scrivo per metterti al corrente del progetto che sto cercando di realizzare. Mi sembra giusto partire da alcune premesse...
Da anni appassionato di musica, dopo aver messo insieme un impianto che soddisfa i miei gusti, mi sono guardato intorno alla ricerca di negozi di vinili, volendo ampliare la mia conoscenza musicale, insieme alla mia collezione di dischi, anche indirizzandomi su generi cui fino ad ora non ho riservato grande considerazione. Nel fare ciò ho constatato di persona la difficoltà nel reperire LP in Sicilia (abito a Mazara del Vallo), opinione condivisa anche da molti altri amici audiofili. Infatti, nei pochi negozi esistenti, i prezzi alle stelle dei dischi usati, che variano in base alla notorietà o al genere e addirittura da un rivenditore all'altro, portano gli amatori ad abbandonare questa passione.
La stessa cosa stava accadendo a me, senonché, grazie all'amicizia stretta in questi anni con esperti di hi-fi vintage ed audiofili di varie parti d'Italia ed al loro supporto, ho deciso, assieme ai miei figli Marco e Giuseppe, di aprire nella mia città, col nome di vinyLPlays, un negozio di dischi d'importazione N.O.S. e usati in ottime condizioni, provenienti da stock di appassionati.
Con tale iniziativa mi sono prefissato di raggiungere alcuni obiettivi: in primo luogo di diffondere la mia passione per l'ascolto di musica nella qualità migliore, sperando di riavvicinare il pubblico, giovanile e non, al vinile ed agli hi-fi vintage di alta qualità; in secondo luogo, colmare la mancanza di un negozio, in Sicilia, che venda vinili ad un prezzo fisso garantendone la qualità audio, anche perché, come ben sai, la qualità del disco deve essere in condizioni ottimali per evitare l'usura della puntina, parte molto delicata dell'impianto; ancora, mettere a disposizione di appassionati e collezionisti 20.000 titoli, toccando tutti i generi musicali, e arricchendo il tutto con nuovi arrivi settimanali.
Vogliamo dare la possibilità al pubblico di ascoltare i dischi, grazie ad apposite postazioni, in modo da far constatare la qualità del suono e al contempo dare la possibilità di ascoltare tanti artisti del panorama musicale mondiale.
Li aiuteremo, se ne hanno voglia e/o bisogno, a migliorare la qualità degli impianti grazie all'allestimento di un mercatino per la compravendita di hi-fi vintage all'interno del negozio, fornendo anche supporto tecnico, coadiuvati dalla conoscenza e dall'esperienza di alcuni amici esperti nel settore, come Alberto Ingoglia, grande esperto dell'hi-fi nonché costruttore di impianti hi-end. Dalla mia passione per il fai da te nasce l'idea di realizzare basi e coperchi per giradischi in legno massello e plexiglass, in modo tale da poter aumentare al contempo qualità audio ed estetica dell'impianto, come ho sperimentato in prima persona realizzando quelli per il mio Thorens 124. L' apertura è prevista per Domenica 09/11/2014 in via Casasanta n.31 a Mazara del Vallo.
Che dire, il mio è forse un progetto ambizioso, ma speriamo di realizzarli grazie alla nostra passione e al nostro ottimismo! Per chi fosse interessato ad informazioni può visitare il nostro sito
www.vinylplays.com oppure scriverci all'indirizzo info (at) vinylplays.com.
Un saluto
Paolo - E-mail: licaripaolo08 (at) gmail.com

[Thorens TD 124]

LC
Caro Paolo,
pubblico sempre con piacere la nascita di iniziative commerciali che possano movimentare il nostro settore, specie in questi ultimi anni nei quali abbiamo assistito a troppe chiusure di attività persino storiche e nel cuore di tanti appassionati. Oggi credo sia importante, per qualunque attività commerciale, aprire alla possibilità di vendita diretta online: il bacino d'utenza regionale è decisamente troppo piccolo e, a mio parere, insufficiente a tenere in piedi una struttura complessa come un negozio di dischi o di apparecchi HiFi.
Fate benissimo a offrire anche consulenze tecniche specifiche per apparecchi vecchi e nuovi, solo in questo modo si può ampliare il bacino d'utenza e provare a coinvolgere e far diventare audiofili i semplici appassionati di musica o collezionisti di dischi.
Che altro dire? Vi auguro tutto il successo possibile e tanti, tanti anni di buon ascolto analogico!
Prima che mi dimentichi...complimenti per il bel lavoro sul mitico TD124 in foto!
Lucio Cadeddu

DAC e volume uscita audio
Caro direttore,
colgo intanto l'occasione per salutarti e ringraziarti per aver continuato a lavorare a TNT-Audio durante tutti questi anni, tra i miei siti preferiti di sempre e non solo di argomento audiofilo. La mia domanda è molto semplice, visto che il mio impianto è altrettanto basic (per ragioni di precarietà legate al lavoro di ricercatore... immagini portarsi dietro un impianto vero?). Ho comprato le casse e il mini amplificatore Scythe Kama Bay AMP 2000 Rev.B, attaccati all'uscita di un netbook Asus EEEpc (la musica è in un hard-disk esterno autoalimentato, il sistema operativo Xubuntu, tutto gestito da un server MPD), cavi monster XP.
Sono piuttosto soddisfatto del risultato, tranne che per strani "buchi" di frequenza (sulla gamma medio-bassa). I problemi più gravi si rilevano comunque nel repertorio classico, i cui volumi di incisione sono chiaramente molto più bassi della media delle altre pubblicazioni. Insomma, io vorrei comprare un dac-USB (opterei probabilmente per un kingrex), e non vorrei che il volume di uscita sia addirittura più basso dell'uscita del PC, che normalmente è piuttosto alta.
Cosa ne pensi? Meglio pensare prima a sostituire l'ampli?
Tanti saluti e grazie in anticipo,
Francesco - E-mail: francescozaccaria (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
purtroppo non è l'uscita della sorgente ad essere bassa, quanto la potenza dell'amplificatore in relazione ai diffusori, davvero poco sensibili. Per quanto venduti in combo l'abbinamento non è ideale, almeno da un punto di vista della massima pressione sonora ottenibile. Io ti consiglierei di passare, in alternativa, o a un amplificatore più potente (ad es. il
Dayton DTA 100) oppure prendere una coppia di diffusori attivi, tipo M-Audio. La portatilità sarebbe preservata, visto che gli ingombri, con entrambe le soluzioni, non aumentano, e la qualità sonora dovrebbe aumentare con un esborso molto contenuto.
Con il DAC USB il suono migliorerebbe ancora, ma non dal punto di vista della pressione sonora. Potrebbe essere un upgrade successivo, magari. Un'altra possibile soluzione, ma più costosa, sarebbe quella di acquistare un amplificatore con DAC USB integrato, ma lo vedrei poco sensato visto il costo dei diffusori, invero molto basso.
Per quanto riguarda quelli che tu chiami buchi di frequenza temo siano tutti da ascrivere ai diffusori (che fanno quel che possono) e/o al posizionamento degli stessi in ambiente.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Scelta pre fono
Carissimo Lucio, un amico mi sta facendo provare i suoi tre pre phono (uno se voglio, me lo vende) Lehmann B.C. SE II, Aqvox Phono 2 CI, Grado PH1 con alimentatore a batteria auto costruito. Allora, da qualche giorno li sto provando: il Grado è fantastico, ma credo che mi venga a costare troppo visto l' upgrade che gli ha fatto (e comunque so che me lo venderebbe con grande rammarico...). Nel mio impianto il Lehmann sembra troppo "pompato" sulle alte, ma il basso è ben definito e articolato, comunque non è male, diciamo più "rockettaro"... passami questo aggettivo.
L'Aqvox invece, è più dolce con dei medi fantastici, il suono ben articolato, ma...non ha il basso del Black Cube. Hai qualche consiglio da darmi per fare questa scelta, che sarà definitiva?
Il mio obiettivo è arrivare ad assemblare un dignitoso impianto. So che il Nad e l'anello debole, ma non è malaccio! E per molti anni non lo cambierò. Nella tua grande esperienza, cosa rende più realistica la riproduzione sonora, a fronte di quello che ti ho riferito?

Grazie di cuore.
Virgilio - E-mail: virgilio.basso (at) virgilio.it

LC
Caro Virgilio,
se fossi in te non spenderei tanti soldi in un pre fono di classe elevata, se poi a seguire c'è un amplificatore budget come il vecchio NAD. Faresti molto meglio a cercare un amplificatore migliore, dotato di buon ingresso phono. Nel mercato dell'usato, col budget per il pre fono, aumentato del ricavo dalla vendita del NAD 306, non dovresti far fatica a reperire un buon integrato di classe più elevata che sia anche dotato di un phono migliore. Sembra però che tu non voglia sostituire il tuo NAD e allora provo a darti una risposta secca: prendi il Lehmann Black Cube, ma riascoltalo con attenzione, perché questa vivacità in gamma alta che credi di aver sentito...davvero non fa parte del DNA di questo pre fono. Sono invece d'accordo sul fatto che abbia un'indole molto concreta, quella che tu chiami rockettara e che io invece definirei solo solida e vivace.
Visto che i pre fono sono disponibili per l'ascolto, ti consiglio di continuare ad ascoltarli, per più tempo, così potrai farti un'idea più precisa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto ...con paletti
Salve, sono in procinto di acquistare un impianto hi-fi, e sono a richiedere semplicemente un vostro consiglio. Premetto non sono un audiofilo e sinceramente non voglio esserlo, mi piace ascoltare la musica e vorrei sentirla nel modo più fedele possibile, i generi musicali che ascolto sono diversi dovute alle esigenze del momento.
Ho pensato a questo amplificatore Audio Analogue "Fortissimo" è completissimo il negoziante me lo vende a euro 920, poi è un prodotto italiano, mentre per i diffusori ho scelto Monitor Audio RX1 al prezzo di euro 370 naturalmente sono usati ex demo, la sorgente già in mio possesso è un cd Nad 521. Il negoziante mi sembra molto affidabile e sincero anche perchè per il pagamento mi ha fatto scegliere un modo a me molto conveniente pagamento del 30 per cento il resto in comode rate senza spese aggiuntive.
A questo punto le chiedo un suo parere in merito, in più Le chiedo se mi puo consigliare un amplificatore (no Nad; Rotel) e dei diffusori (no Indiana line, e devono essere di piccole dimensioni come le Monitor Audio) spesa al massimo intorno ai 1500 euro. Poi metto alla prova il mio orecchio per confrontare il tutto ascoltando tutto dal vivo.
La ringrazio anticipatamente,
Luca - E-mail: luca.mangialetto (at) live.it

LC
Caro Luca,
francamente la tua richiesta mi sorprende un po'. Ti definisci non audiofilo e neppure desideroso di esserlo (come se fosse una colpa!) ma poi decidi di spendere quasi 1000 euro in un amplificatore a fronte di 370 euro di diffusori. Chiedi altri consigli ma poni dei veti sui marchi da consigliarti...insomma, in tutta franchezza, non capisco. Mi pare che tu abbia già deciso tutto, anche perché hai trovato un negoziante disponibile che ti fa pagare tutto a rate. E allora mi chiedo che senso possa avere il mio consiglio, probabilmente ti farei un elenco di prodotti che il tuo negoziante non possiede e sarebbe dunque del tutto inutile.
L'unica cosa sensata che mi sento di consigliarti è di spendere meno nell'amplificazione e più nei diffusori. Non dimenticare, tra l'altro, che a monte di tutto ci stai mettendo un lettore CD buono, ma pur sempre entry-level. Mi auguro, infine, che il sistema diffusori + amplificatore che ti hanno proposto tu abbia avuto la possibilità di ascoltarlo con attenzione, magari a confronto con soluzioni diverse all'interno della stessa fascia di prezzo, sempre nel medesimo negozio. Altrimenti, credimi, faresti meglio a lasciar perdere paletti e pregiudizi, non portano mai troppo lontano. Anzi, in HiFi portano spesso su strade senza uscita.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli valvolare
Gentile direttore,
inizio con i complimenti per la sua opera di divulgazione, unica e indispensabile per la crescita di questo ambiente.
Il mio impianto è composto da

Ero felice e soddisfatto del mio impianto sino a quando un mio caro amico ha avuto l'idea di comprare un kit per l'autocostruzione di un ampli valvolare di modesta fattura, dopo aver ascoltato il suono di quell'ampli ho scoperto un mondo che non conoscevo e che mi ha entusiasmato e dunque la mia domanda è: mi saprebbe consigliare un ampli valvolare ed un pre per il giradischi (di fabbrica, non ho le competenze per assemblare un kit) per cominciare a schiarirmi le idee?
Le mie possibilità sono come dire "entry level" e mi rendo conto che non è facile però confido nella sua enorme conoscenza e competenza.
La ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi.
Un cordiale saluto,
Beppe - E-mail: beppe.palmieri (at) libero.it

LC
Caro Beppe,
questo fantastico valvolare autocostruito l'hai ascoltato nel tuo impianto, almeno per qualche ora? Se sì, procediamo pure, altrimenti ti pregherei di fare questa prova, potrebbe essere illuminante. Tra l'altro, se davvero volessi migliorare il tuo impianto ci sarebbe da tenere per buono il tuo amplificatore e levare di mezzo all'istante il collo di bottiglia rappresentato dal lettore CD, davvero troppo modesto rispetto al resto dei componenti. Inoltre, visto che vorresti stare sull'entry-level, la strada valvolare ti è preclusa. Non capisco poi perché tu voglia sostituire il pre fono, visto che il Puccini ha già un ingresso phono assolutamente dignitoso. Quindi, chiedendoti scusa se non è esattamente ciò che avresti voluto leggere, ti consiglio di sostituire il lettore CD prima di ogni altra cosa. Stabilisci un budget, metti in vendita il CD4000 (dovresti riuscire a ricavarci ancora qualcosa) e comincia ad ascoltare. Se vuoi, sentiamoci di nuovo quando avrai le idee più chiare...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore,
ti ho scritto la settimana del 7 giugno con un quesito riguardo la possibilità di utilizzare due casse attive SENZA fili con Bluetooth per il mio giradischi Technics. Eri perplesso. Alla fine ho realizzato una soluzione ibrida che mi soddisfa, anche se gli audiofili veri inorridiranno... Il mio televisore Bang & Olufsen Avant 28" (anno 2000) ha un ottimo stadio di pre-amplificazione completato da due casse attive ed un bass reflex. Utilizzando due prese Scart di cui è dotato ho collegato:

Tutto tramite delle semplici RCA, con prese multiple. Con prese a muro diverse sotto interruttore, attivo i vari dispositivi a mia scelta. Ho ottenuto una specie di Sound Center multifunzionale e, almeno per le mie orecchie, il livello qualitativo si è rivelato ottimo, malgrado i due altoparlanti, frontali, siano distanti tra loro solo circa 600 mm. Le regolazioni di tono del televisore permettono qualche modifica a bassi e acuti. Volendo, poiché i moduli pre- built-in sono quattro, potrei aggiungere delle casse attive esterne. Ovviamente quando guardo la TV niente musica. Grazie per l'attenzione. Seguono le caratteristiche dell'amplificazione del televisore fornite da Bang & Olufsen.
Riccardo - E-mail: rryykkaa (at) gmail.com
[B&O specs]

LC
Caro Riccardo,
non conosco il sistema in questione ma, per quanto possa essere di buona qualità, è pur sempre una soluzione di ripiego. Capisco l'esigenza di avere tutto sotto controllo e vicino alla TV, ma non stiamo parlando di sentire musica alla meno peggio (e allora anche una TV va bene) ma di ascoltare come si deve. In ogni caso, nonostante le mie perplessità, l'importante è che il sistema ti soddisfi e ti faccia gustare bene la tua musica preferita. Per un impianto HiFi degno di questo nome c'è sempre tempo :-)

Il rock è morto, così ha dichiarato Gene Simmons (front-man dei Kiss) in una recente intervista su Esquire, lamentando il fatto che ormai non si vendano più dischi ma si scarichi tutto. Può essere che il controverso Gene abbia ragione, però ci piace di più quando urla I love it loud con il suo classico trucco glamour in faccia, come in questa (un po' sopra le righe) versione live al Letterman Show di appena due anni fa.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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