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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 25/10/2014 - 1/11/2014

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  1. Distorsione dal vinile
  2. Cocktail Audio X10
  3. Qualità della masterizzazione
  4. Nuovo DAC con 500€
  5. Abbinamento subwoofer autocostruito
  6. Upgrade generale
  7. Piccoli passi di un neofita
  8. Forcelle per cavi di potenza auto costruite a costo zero
  9. Primo impianto: vintage o moderno?
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Distorsione dal vinile
Ciao,
ti scrivo ancora per farti sapere del funzionamento dell'impianto, allo stato attuale composto da:

Ho anche acquistato un kit OZON per la pulizia della puntina, e un kit manuale Knosti per il lavaggio dei vecchi e più o meno usati vinili in mio possesso e con il quale mi sono dilettato a lavare, con l'apposita soluzione, i dischi; alcuni di essi più volte.
Ti scrivo per descriverti un fenomeno che, con alcun dei dischi, ben puliti, si verifica, mentre con altri, sempre ben puliti, no. Preciso che si tratta di dischi di jazz, quindi con "ampiezze e intensità" più o meno paragonabii al di là dell'epoca d'appartenenza del genere.
Diffusamente in tutto il disco (Rapsody in blues, vecchia incisione degli anni 60 della CBS), oppure in alcuni punti o brani di altri dischi, i tweeter emettono un crepitio continuo, insomma un ticchettio più o meno fitto accompagnato alla musica specie alle più alte frequenze. In altri dischi, ripeto, con analogo spettro di frequenze, ciò non si verifica e il suono, anche quando acuto intenso e prolungato, è limpido e godibile.
Ho letto in qualche forum a proposito del fenomeno del clipping, a cui queste casse sarebbero soggette, e non sapendo esattamente in che consista, mi chiedo se sia quello che si verifica in questo caso, per cui clip (parola onomatopeica, da cui clipping, ossia tanti "clip" che si susseguono a mo' di crepitio). Ma magari non ho capito nulla e il clipping è tutt'altro. E poi non mi spiego perché si verifica in alcuni dischi, anche assai più recenti e poco "usati" (anche se, ahimè, con vecchia fonovaligia e con assai pochi riguardi) e in altri no.
Ok, forse avrei dovuto farlo prima, ma ho letto su wikipedia riguardo alla parola clipping e, a quanto pare, non è di origine onomatopeica e non vi è una relazione diretta con il crepitio/fruscio da me rilevato. Rimane solo da capire se il fenomeno sonoro (crepitio all'unisono con la musica) che si verifica ai tweeters con le Krokraft pro B. sia dovuto a clipping o meno, e se sia possibile attenuarlo o eliminarlo. In caso contrario, ossia se non è clipping, a cosa può essere dovuto il fenomeno: cattiva incisione, vinile usurato, puntina da sostituire, altro. Tra l'altro, come già scritto, ho acquistato OZON, un cuscinetto morbido e "attaccaticcio" per la pulizia della puntina e dotato di lente di ingrandimento,. Detto tra noi, anche guardandola con la lente, non so davvero giudicare se la puntina sia o meno in buono stato, mi parrebbe ancora sferica, ma vai a capire.
Gradirei molto una tua risposta, nonchè dei suggerimenti, se possibie, su come eliminare o attenuare il fenomeno.
Michele - E-mail: cassibba-michele (at) libero.it

LC
Caro Michele,
se la distorsione fosse dovuta ai diffusori o all'amplificazione (e in tal caso sarebbe clipping) per farla sparire basterebbe abbassare il volume. In ogni caso, si dovrebbe presentare con tutti i dischi e anche coi CD. Se il fenomeno fosse udibile anche a volume d'ascolto bassissimo, significherebbe che il problema è da ricercare altrove, nel giradischi o nei dischi. Io sono propenso a credere si tratti di dischi rovinati o mal stampati, visto che se fosse la puntina usurata il suono sarebbe sgradevole con tutti i dischi e non solo con alcuni. Potrebbe essere un problema di cattivo tracciamento, proverei magari ad aumentare leggermente il peso di lettura della testina per vedere se cambia qualcosa (ne dubito, comunque).
Quindi: se il problema fossero i dischi dovresti metterti l'anima in pace, non si può risolvere se non, forse, acquistando edizioni nuove degli stessi album (non arate da precedente fonovaligia). Se il problema fosse la puntina che legge male, basterebbe sostituire quella. Ovviamente, sto immaginando che effettivamente il sistema braccio e testina sia stato sistemato a dovere, con la dovuta attenzione per geometria, pesi, skating etc.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cocktail Audio X10
Gentile direttore, le avevo già scritto una decina di anni fa e forse più, e mi fa piacere trovarla ancora in auge dopo tutti questi anni. Allora le chiesi consiglio su un impianto home theater che mi apprestavo ad acquistare (e che poi ho preso), adesso ho bisogno di un aggiornamento. Il sintoamplificatore in mio possesso (Marantz sr5200) comincia a fare le bizze, qualche problema con la parte digitale, pezzi di ricambio difficili da reperire (così come il sinto usato a prezzo basso), così ho pensato di tenermelo cercando con calma di ripristinarlo, magari implementandolo con qualcosa di più moderno (mi è venuta voglia leggendo le vostre prove di amplificatori in classe D etc), inserendo nell'impianto un ampli integrato per pilotare le casse centrali (Kef rdm One).
Sempre leggendovi mi è venuta voglia di stare al passo coi tempi e dopo la lettura della vostra recensione mi sono preso una Cocktail Audio x10 (mi deve ancora arrivare). Ora la domanda: come si comporta l'amplificatore di questo prodotto? Meglio utilizzare un integratino in classe D a parte (t-amp ta 10.1, oppure Schythe Kama Bay Amp Pro, o altro che può suggerirmi suonano meglio)? Oppure un buon usato (qui vincerebbe la nostalgia) tipo Nad c320bee o Audiolab 8000s?
La ringrazio se vorrà rispondermi,
Rinaldo - E-mail: ghembu01 (at) gmail.com

LC
Caro Rinaldo,
sei sicuro di aver DAVVERO letto la mia recensione del
Cocktail Audio X10? Descrivo abbastanza in dettaglio come si comporta la sua amplificazione interna, dubito ti sarebbe sfuggito se l'avessi letta davvero tutta (ma che vi costa poi?). Per funzionare funziona, ma un amplificatore esterno come il Dayton DTA100/120 va già molto meglio: più potente senz'altro, ma anche più vivace, più dinamico e concreto. Per iniziare ad ascoltare col Cocktail va bene anche l'amplificazione interna ma il giocattolino merita senz'altro molto di più. Il resto dell'impianto cerca di darlo via, tieniti giusto una coppia di casse decenti e via di buona musica! Già con un integratino come il Dayton puoi pensare di pilotare diffusori anche abbastanza impegnativi e non necessariamente sensibili, è sufficiente una sensibilità media (88/90 dB) per sonorizzare ambienti anche molto grandi. Certo se tu avessi i soldi per un amplificatore più completo come l'Audiolab 8000S un pensierino ce lo farei ma, forse, sarebbe meglio investire quel denaro in ambito diffusori, acquistando i migliori che ti puoi attualmente permettere. Il Dayton sarebbe in grado di cavarsela anche in contesti assolutamente da classe media e non è poco, considerando che costa 100€.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Qualità della masterizzazione
Ciao Lucio, mi presento, sono Ezio, un lettore di Ondarock ed un appassionato di musica rock. Ho scoperto attraverso il web che oltre a scrivere articoli su ondarock ti intendi anche di apparecchiature HIFI.
Per questo motivo volevo sottoporti un piccolo problema nel quale mi sono imbattuto: ho acquistato da poco un cd di una band che sicuramente conosci: i Sound di Adrian Borland, praticamente il mio gruppo preferito. Ho acquistato una ristampa su cd edita da una label londinese, la Renascent Records. Questa label è nata nel 1996 per ristampare su cd quegli album anni 80 che non erano mai usciti su CD ma solo su LP. Il CD in questione che ho acquistato tramite Internet da un negozio di Londra è una compilation che include il mini album Shock of Daylight e l'album Heads and Hearts (totale 19 tracce).
Questo cd ha un difetto: alla fine del primo brano (diciamo nel quartultimo secondo) si interrompe bruscamente e non va più avanti, per farlo andare avanti devo premere il tasto skip del lettore cd. Così va avanti al secondo brano e riparte perfettamente senza dare più problemi fino all'ultima traccia. Il CD si sente perfettamente, non ci sono graffi, polvere, rigature, nulla di nulla. Ho provato anche a pulirlo e ripresenta lo stesso problema.
Allora ho provato a farlo suonare su altri lettori: un lettore portatile della Panasonic ed il lettore del laptop e non presenta più questo problema. Solo sul mio lettore cd (Cambridge Topaz CD5, acquistato due anni fa) presenta questo problema. Allora ho pensato ad un difetto del mio lettore cd, ma tutti i cd (centinaia) si sentono tutti bene quindi alla fine ho pensato potesse trattarsi di un difetto di masterizzazione del cd (cioè un difetto di fabbrica, dovuta magari all'inesperienza della Renascent Records che ai tempi nel 1996 ha usato metodi di masterizzazione non proprio ortodossi nell'operazione di ristampa).
Tu cosa ne pensi? E' possibile che ci sia un difetto nel metodo di masterizzazione? Ne approfitto per farti i complimenti per i tuoi articoli (molto bella la monografia degli XTC) e rimango in attesa di un tuo gentile riscontro.
Grazie,
Ezio - E-mail: eziospataro (at) gmail.com

LC
Caro Ezio,
non conosco il disco in questione, ho visto che si tratta di una rimasterizzazione fatta di recente. Difficile capire cosa sia successo, ma di certo se due lettori leggono le tracce e il terzo no, il problema è nel terzo lettore. Forse la stampa del CD non è esente da problemi, ma il Cambridge dovrebbe leggerlo senza fare troppo lo schizzinoso. Come ho consigliato ad altri lettori, in casi analoghi, secondo me può aver senso copiare il CD su CD-R per poi far leggere la copia al lettore bizzoso. Estrai le tracce con EAC e poi masterizzi su un CD-R vergine. Il PC dovrebbe estrarre le tracce senza alcun problema, pertanto il CD-R dovrebbe essere esente da questo strano difetto.
Il Cambridge CD5 legge tranquillamente i dischi CD-R, quindi il trucco dovrebbe risolvere il problema. Anzi, a dire il vero, il CD5 legge senza problemi CD-R, CD-RW e CD-ROM contenenti anche formati MP3, MP3 Pro e WMA. Certo, è fastidioso possedere il CD originale e dover leggere una sua copia, ma la qualità non cambia, se tutta l'operazione è svolta coi dovuti crismi. Se ti capita, prova a dare un'occhiata alla lente del laser della meccanica deli lettura, potrebbe essere impolverata, una delicata ripulita non farà comunque male.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo DAC con 500€
Salve direttore,
Le scrivo nuovamente a distanza di poche settimane dalla sua risposta (
n.705, "nuovo ampli 2 canali"). Ho seguito il suo consiglio ed ho acquistato il NAD c326bee. Sono contento della scelta, non ho potuto fare confronti con altri ampli ma il miglioramento rispetto al mio vecchio AVR Denon è stato evidente e soddisfacente. Il mio problema (e ci doveva pur essere...) è che in nuovo ampli ha aumentato la mia insoddisfazione nei confronti del lettore Cd Marants 6005 che avevo da un po'. Ho avuto l'occasione di ascoltare il Nad c546bee, e di fare una permuta con poca spesa, ed il risultato complessivo è più soddisfacente. Le ricordo che il mio impianto è posizionato in un soggiorno di medie dimensioni, al centro della parete lunga, e che ho delle casse da pavimento Dali 350.
Vengo al dunque. Penso di essere stato un po' troppo precipitoso, mi sono fatto prendere la mano dall'occasione e non ho pensato che sarebbe stato preferibile cercare invece un buon DAC anche perché se è vero che la maggior parte della musica che ascolto è su CD, le volte in cui uso il pc come sorgente la differenza di qualità è diventata clamorosa (uso l'ingresso ottico dell'AVR per il pc). Chiedo a lei un suggerimento. Il lettore Nad non mi dispiace, ma ha una gamma media leggermente troppo arretrata e non molto dettagliata, in compenso non è aspro ed affaticante, il che sarebbe insopportabile. La gamma bassa è abbastanza profonda.
Quale potrebbe essere un Dac adeguato al mio impianto ed impostazione sonora? Non le specifico un budget preciso, pensavo attorno ai 500 ma mi rimetto al suo giudizio: sono disposto ad aspettare o cercare con pazienza nell'usato, ma arrivare ad una soluzione qualitativamente soddisfacente. Grazie ancora.
Cordiali saluti,
Andrea - E-mail: anilabangel (at) icloud.com

LC
Caro Andrea,
in effetti bisognerebbe sempre riflettere bene sugli acquisti da programmare, per non ritrovarsi in casa oggetti che poi diventano ingombri inutili. Ora, per fortuna, il tuo lettore NAD lo rivendi quando vuoi, probabilmente senza perderci molto della cifra che ci hai speso, ma la prossima volta conta fino a cento e poi ricomincia :-)
Un DAC per il tuo PC, con la cifra che hai a disposizione, sarà un upgrade abbastanza sostanziale direi. Il Cambridge Audo Dac Magic Plus, da noi ottimamente recensito, si aggira esattamente per quella cifra, ma anche l'Arcam IRDAC e il NAD D1050, che condividono un'impostazione sonora poco affaticante come mi sembra tu preferisca, potrebbero essere delle eccellenti alternative. Se già il PC ti sembra che suoni meglio del tuo lettore integrato quando collegato in ottico al dac interno del tuo sintoamplificatore Denon AVR sono ragionevolmente sicuro che questi DAC USB saranno un ulteriore passo avanti. Magari, se ne avessi voglia, potresti ottimizzare la lettura dei file audio con un player dedicato (tipo JPlay) e con driver opportuni per uso audio. Trovi delle guide su come fare ciò un po' ovunque ma un sito fatto molto bene in questo senso è ComputerAudiophile (la sezione Forum, in particolare).
Infine, lasciami esprimere tutta la mia soddisfazione per averti convinto a passare a un'amplificazione a due canali, il tuo apprezzamento è una grande ricompensa!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Abbinamento subwoofer autocostruito
Buonasera Direttore, sono ormai diversi anni che seguo il vostro sito, da cui spero di aver ho appreso qualcosa. Ho attinto a piene mani dai progetti di autocostruzione producendo in casa (risultato estetico migliore delle attese) le
TNT Lilliput complete, e vari cavi tra cui il TNT Triple T, i cavi di alimentazione TNT TTS e quelli di segnale con filo antenna. Dopo aver ascoltato le piccolette con un ampli classe T ne ho subito ricostruite un'altra coppia per mio nipote accoppiandole ad un Nad 316 BEE per la felicità (!) della mamma.
Ora mi è ripresa la voglia di costruire e pensavo di abbinare alle Lilliput un Sub, per la precisione il progetto Ciare SW04 ricalcolando apportunamente i volumi e condotti per renderlo un parallelepipedo (quindi di costruzione più semplice). Il mio impianto è composto da Computer, Dac Super DAC Pro 707, Ampli PopPulse T150. La mia domanda riguarda l'opportunità di cimentarsi nel progetto - in futuro vorrei provare anche un monovia (FE108EZ) - e il tipo di collegamento da effettuare: dato che hanno circa la stessa sensibilità avrei pensato di alimentare tutto con lo stesso ampli collegandoli in parallelo. Scusi l'ignoranza, ma sarebbe un problema per l'ampli?
La ringrazio e un caro saluto,
Cristian - E-mail: merighetto (at) hotmail.com

LC
Caro Cristian,
sono felice che i nostri progetti ti abbiano dato così tante soddisfazioni all'ascolto. Il collegamento in parallelo di due diffusori dimezza l'impedenza vista dall'amplifcatore e non è detto che il tuo Pop Pulse gradisca. Il chipset TA2022 che monta può pilotare carichi fino a 4 Ohm ma il subwoofer che intendi costruire è 4+4 Ohm (sono due woofer in push pull) e sebbene le Lilliput siano un carico abbastanza facile, non riesco a garantirti al 100% che l'impedenza, in certe zone dello spettro audio, non possa scendere troppo al di sotto del consigliato. Puoi provare, alla peggio l'ampli si spegne o va in protezione.
Il vero problema, tuttavia, è la diversa sensibilità: 84.5 le Lilliput contro gli 88 del subwoofer Ciare, sono oltre 3dB di differenza, a mio parere decisamente troppi. In altre parole, il subwoofer prenderebbe il sopravvento. Dovresti pilotare il tutto in biamplificazione, in modo da poter regolare il livello dell'amplificazione del subwoofer per allinearlo a quello delle Lilliput. Mi sembra, sinceramente, una strada troppo complicata. Meglio prendere un sub attivo, dove puoi regolare livello, fase e frequenza di taglio in maniera tale che l'accoppiamento con le torri sia perfetto.
Un sub attivo di qualità accettabile lo trovi per poco, anche nel mercato dell'usato, grazie ai tanti impianti HT dismessi :-)
Accertati che, come dicevamo, livello, frequenza di intervento e fase siano regolabili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade generale
Salve, sono un appassionato di musica e dopo un bel po' di anni vorrei migliorare la qualità del suono del mio impianto (Linn Majik cd. Krell 300i e Cello Stradivari Premiere). Ho frequentato ultimamente un paio di negozi ma ne ho ricavato solo l'impressione che vogliano vendere quello che fa loro comodo senza avere un progetto chiaro, avete qualche suggerimento o indicazioni da darmi? Tra le tante cose che ho visto mi è' piaciuto il McIntosh 8000 che ne pensate?
Vi ringrazio sin d'ora e vi saluto.
Renato - E-mail: fede.foil95 (at) hotmail.it

LC
Caro Renato,
non aspettarti chiarezza dai negozianti se sei tu il primo a doverti chiarire per bene le idee. Vorresti migliorare l'impianto, ma non si capisce in quali aree e quali siano gli aspetti che ti soddisfano meno, né quelli che vorresti preservare. Senza un'analisi attenta di necessità/aspirazioni non si riesce ad andare da alcuna parte. È chiaro quindi che i negozianti ti propongano ciò che hanno in casa e dove magari il guadagno è più sensibile.
Possiedi degli eccellenti diffusori, pure destinati a una certa rivalutazione storica, per via del blasone e della rarità, e un ottimo amplificatore integrato. A dar voce a tutto questo c'è un lettore CD buono ma, a mio parere, non allineato con la qualità degli altri componenti. Tu invece sembra che voglia sostituire solo l'amplificatore. Tra l'altro, vorresti farlo con un componente che è lontano anni luce, come impostazione, da quello attuale. Perché? Desideri davvero un cambio di rotta così definitivo? L'hai ascoltato bene il McIntosh 8000? Hai visto il suo costo? Con quella cifra sostituisci amplificatore e lettore CD e ti avanza ancora qualcosa. Vorresti delle indicazioni precise, ma senza altre informazioni non è tanto facile. Io lascerei perdere il McIntosh e punterei a un grosso integrato Pass (INT 150, ad esempio, che mi pare costi la metà del McIntosh) o persino un Wyred 4 Sound STI1000 o uno dei tanti integrati Bryston, almeno non ti discosteresti troppo dall'impostazione cui sei abituato. Anche un integrato recente di Krell (esempio il modello S550i) potrebbe essere un'ottima idea. Coi soldi risparmiati dall'acquisto (a mio parere insensato) del McIntosh 8000 (14000€!) potresti acquistare un lettore CD più recente e di qualità superiore rispetto al Linn attuale.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Piccoli passi di un neofita
Carissimo direttore,
mi chiamo Ivan, ho 28 anni e sono di Bologna. Seguo la vostra accurata e preziosa webzine da un paio d'anni circa e debbo ringraziarvi per avermi aperto le orecchie alla musica riprodotta come si deve. Ovviamente ho ancora molto da imparare ma la voglia c'è e nutro fiducia.
Sceso sul mio capo lo spirito dell'alta fedeltà ho rispedito il vecchio compattone, con giradischi annesso, a prender polvere nella cantina del suocero, venduto il sistema Ht 5.1 (incredibile come si riescano a vendere in un amen sull'etere!) e ho cominciato a pensare al nuovo impianto.
Ho fatto qualche giro per negozi della città cercando qualcosa che rimanesse nel mio esiguo budget di padre di famiglia. A proposito, vorrei sfatare il mito dell'alta fedeltà solo ad alti costi, si trova molto di più di quello che si possa pensare. Bando alle ciance, alla fine dello scorso hanno mi sono deciso a fare il passo e mi sono accaparrato giradischi, amplificatore e diffusori, ora la mia catena è così composta:

Il tutto è nel salotto di casa di circa 25 mq, con un bel divano di 3mt, due tappeti a pelo lungo, quadri, cuscini, librerie, etc etc, insomma sicuramente un ambiente non riflettente, forse solo le casse sono lievemente sacrificate ma tant'è per ora il suono mi soddisfa.
Gli upgrade che mi vedo costretto a fare in nome della musica (questa è la versione che mi gioco in ginocchio da mia moglie) sono ovviamente un lettore cd e un dac da sfruttare anche per poter collegare la tv in coassiale e la ps3 in ottica che rimarrebbe come lettore blu ray.
Riguardo i gusti musicali mi definisco onnivoro perchè non mi limito all'ascolto di un solo genere, passo dai Joy Division agli Arcade Fire, dai The National a James Blake, da Burial ai War on drugs, dai Cure a Four tet, dagli Eels ai The xx, da Jack White ai Wild Beats, dai Glasvegas a Zola Jesus, da Drake ai Mogwai, dai Low a Bon Iver, etc.
Venendo al nocciolo della questione per il lettore CD mi pareva sensato accoppiare all'AM10 il fratellino CD10 così da poter sfruttare anche la comodità dello stesso telecomando; non penso ci sia il bisogno di collegarlo anch'esso al DAC, vero? Immagino che faccia già il suo lavoro più che disgnitosamente anche il dac interno. Passando al DAC invece mi ritrovo con molte meno certezze.
Ho scandagliato la rete come un segugio e ho trovato veramente una scelta così vasta da non saper neanche da che parte cominciare. Dopo una mia prima scrematura rientrano nel budget prefissato (max 450 euro) i seguenti ragazzuoli: Secondo lei quale potrebbe dare il meglio con la mia catena? Come lei ben saprà Arcam, Audiolab e il Magic plus costano di più degli altri e persino dello stesso amplificatore, secondo lei potrebbe valerne comunque la pena?
Ci sono alcuni che hanno l'ingresso usb più performante di altri? Sulla carta solo il MF V90 non arriva a 192Khz e solo l'audiolab è a 32bit se non erro. Ovviamente tutto passerà anche dall'ascolto diretto dato che l'unico che non avrei modo di provare è il Beresford, di cui ho letto solo post su post nella rete.
La ringrazio anticipatamente per le risposte che mi vorrà dare e le chiedo scusa per la prolissità.
Un caro saluto,
Ivan - E-mail: igionnis (at) gmail.com

LC
Caro Ivan,
complimenti per la decisione di abbandonare compattoni e sistemi HT in favore di un dignitosissimo impianto HiFi due canali, persino dotato di sorgente analogica! Visto che desideri migliorare la sezione digitale del tuo impianto provo a darti un consiglio drastico, che ti semplifica la vita e ti fa risparmiare tanti soldi: usa la PS3 come meccanica di lettura anche per i CD, preleva l'uscita digitale ottica e spediscila nel DAC che acquisterai. In questo modo potrai continuare ad utilizzarla come console giochi E come lettore CD/music server. Tutti i DAC possiedono anche l'ingresso ottico, per cui non avrai problemi nell'abbinamento. Se questa opzione fosse, per qualche motivo, scomoda, allora opta pure per il lettore CD Cambridge gemello del tuo amplificatore, così utilizzi un solo telecomando. Una volta acquisato il DAC credo che anche il Cambridge beneficerebbe del collegamento all'unità di conversione esterna. Per questo motivo ti suggerisco di utilizzare la PS come meccanica di lettura, visto che sostanzialmente anche il Cambridge farebbe la stessa fine.
Per il DAC, io orienterei la mia scelta, per ragioni filologiche e timbriche, verso il Cambridge DacMagic Plus, macchina di ottimo livello che ti darà grandi soddisfazioni. Qualora optassi per la soluzione semplice ed economica che ti ho prospettato, dirotta il resto del budget che sarebbe servito per il lettore CD verso la sezione analogica, magari dotando il tuo Rega RP1 di una testina di migliore qualità rispetto a quella di serie (di fatto una Audiotechnica AT91 modificata da Rega, che costa 40€). La scelta più logica sarebbe una Rega di fascia più alta.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Forcelle per cavi di potenza auto costruite a costo zero
Ciao Lucio, Sabato è stato un giorno "intenso", dopo avermi costruito i
Merlino CD e il TNT TTS, ho fatto queste forcelle per cavi di potenza in rame.
Ingredienti: tubo in rame diametro interno ±5mm (ma si possono usare tubi maggiori), trovato in Eco centro, dai tubi che portano il gas nei split dell'aria condizionata, ma di sicuro l'idraulico di fiducia, quindici cm nuovi te li regala! Ho tagliato dei pezzi da tre cm, in morsa ne ho schiacciato un'estremità, e con una lima tondino, ho fatto il profilo a "U". Per il fissaggio del cavo stagnatura, o pensavo di fare una filettatura per serrare la forcella al cavo. Costi: ZERO. Vediamo il mio orafo di fiducia, quanto vuole per placcarli in oro .... ;-)
Cosa ne pensi?...è una scemenza....? Ti allego una foto.
Cordialmente.
Virgilio - E-mail: virgilio.basso (at) virgilio.it

[Forcelle per cavi autocostruite]

LC
Caro Virgilio,
complimenti per l'idea e la manualità, il risultato mi sembra eccellente! Tra l'altro, credo che queste svolgeranno il loro compito molto meglio di tante forcelle audiophile che spesso sono in semplice ottone placcato oro, entrambi materiali che conducono molto peggio del rame. Le forcelle in rame, infatti, sono una rarità perché il materiale è più costoso e perché impone un trattamento superficiale anch'esso costoso. Ad esempio, connettori e forcelle in rame di classe high-end non sono placcate oro ma rodiate (es. connettori Cardas). La placcatura oro si rende necessaria NON per migliorare la conducibilità elettrica (di fatto la peggiora!) quanto per prevenire ossidazioni, in particolare quando il materiale è rame. In realtà è sufficiente che tu controlli di tanto in tanto le forcelle, stacchi e riattacchi ed elimini con un po' di carta abrasiva eventuali tracce di ossidazione.
Per quanto riguarda il fissaggio del cavo all'interno della forcella puoi seguire due strade: praticare un foro con il trapano e filettarci una vite autofilettante che andrebbe a serrare il cavo dentro il tubicino oppure ricorrere al brutale ma efficace metodo della crimpatura: infili il cavo e con le pinze schiacci il tubo fino a bloccare il tutto. Potresti anche provare a realizzare una buona saldatura con stagno ad alto tenore d'argento.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Primo impianto: vintage o moderno?
Buonasera Direttore,
dopo tanti anni ho deciso di acquistare qualche componente Hi-Fi (entry level) per ascoltare la musica un po' meglio di quanto riesca a fare ora. Considerando sia il mio stipendio che il prezzo dei vari componenti nuovi, da diverse settimane sto valutando ciò che trovo sul mercato dell'usato, cercando di evitare fregature leggendo molto e facendomi guidare da alcuni conoscenti più esperti di me.
Nonostante i tanti dialoghi avuti e diverse letture fatte, non riesco a capire se possa avere più senso (al fine di ascoltare buona musica) orientarmi su amplificatori e lettori CD usati con 20 o 30 anni sulle spalle o comprare un qualsiasi entry level nuovo. Per esempio, si trovano diversi annunci di NAD3020 intorno alle 200 euro. Secondo la sua esperienza, ha più senso comprare un NAD 3020 (o equivalente) oppure orientarsi su, per esempio, apparecchi nella fascia di qualità e prezzo di un Cambridge Audio AM5/10 (che prevede anche un input per un eventuale smartphone)?
A me sembra che il mercato italiano dell'usato sia caratterizzato da prezzi molto alti, in particolare se confrontato con quello inglese. L'offerta migliore che ho ricevuto includeva un NAD 3020B (parzialmente rivisto, i potenziometri facevano rumore), un lettore CD Technics con 20 anni e casse della Cambridge Audio SX50 a 400 euro, che ho giudicato, forse sbagliando, troppo.
Tanto per fornirle un minimo di contesto: avrei già deciso le casse (Dali Zensor 1). Vorrei ascoltare prevalentemente CD senza rinunciare alla possibilità di ascoltare (senza riconfigurare mezzo impianto staccando fili qui e lì) file digitali da computer o smartphone. Mi rendo conto che non è facile rispondere né a tutte le mail che ricevete né - tantomeno - scrivere una guida, ma credo che, almeno per i neofiti, sarebbe preziosissima una vostra riflessione su "cosa" fare per iniziare, come orientarsi nel mercato dell'usato, cosa si rischia di perdere andando sul nuovo.
La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato non solo nella lettura di questa mail ma anche nella preparazione di tutto il materiale che condivide gratuitamente in rete. Spero di ricevere una sua risposta.
Cordiali saluti,
Franco - E-mail: facardillo (at) gmail.com

LC
Caro Franco,
mi sorprende che tu ci chieda una guida su come orientarsi, quando il sito ha una sezione di
FAQ che ti terrà impegnato per almeno un mese, a volerla leggere tutta! Ci sono consigli su come scegliere gli apparecchi, come installarli, come fare la manutenzione, il restauro, come e cosa scegliere nell'usato etc. Immagino ti sia sfuggita, ma deve esserti sfuggita anche questa stessa Rubrica della Posta, dove settimanalmente si ripetono più o meno gli stessi concetti, dove frequentemente mi capita di dare pareri sul vintage. E, infine, ti deve essere sfuggito anche un editoriale, dedicato esattamente ai prezzi del vintage o millantato tale.
Va bene, probabilmente sei un lettore distratto e frettoloso e per questo non vengo meno al dovere di provare comunque a risponderti, anche se sinteticamente.
Certo materiale cosiddetto vintage in Italia ha costi ormai ridicoli, assolutamente non rapportati né al valore storico né tantomeno sonoro degli oggetti. Così, se un NAD3020 può avere ancora un suo perché, se perfettamente restaurato e funzionante (ma 200€ sono tanti!) di sicuro non ha alcun senso comprare oggi diffusori o lettori CD con 20 anni sulle spalle che già all'epoca erano niente di che.
Di conseguenza, acquista pure le Dali che hai individuato e abbinaci una coppia di elettroniche moderne (benissimo i Cambridge) di primo prezzo, il risultato sarà indubbiamente superiore a quello che otterresti acquistando scatolame di bassa lega di 20 o 30 anni fa. In più, avresti dalla tua due anni di garanzia sui prodotti acquistati e almeno una decina d'anni di funzionamento impeccabile (salvo casi sfortunati!).
Per tutto il resto, cortesemente, fai riferimento alle FAQ di cui sopra e alla lettura di questa Rubrica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Egregio direttore, ho seguito i suoi
consigli e stamattina ho sostituito la puntina al mio giradischi NAD c556 (Rega RP1) con una Ortofon 2M blue: una meraviglia! (ho scelto bene??). E ho approfittato anche per cambiare la cavetteria ai diffusori, ho sostituito gli orrendi ed economici fili da 1,29 euro/metro con gli Audioquest "type4"....
E poi ho cambiato pure le cuffie Bose con le "Momentum"....:-)
Grazie ancora.
Maurizio - E-mail: mauriziocassese (at) yahoo.it

LC
Caro Maurizio,
quante modifiche simultanee! Benissimo tutto ma, come dico sempre, è meglio un passo alla volta, per capire l'entità dei miglioramenti e attribuire il giusto peso ad ogni upgrade. Quella della testina è stata un'ottima scelta, credo sia proprio questo l'upgrade più significativo che tu possa aver fatto. Bene anche i cavi, ma passare da una testina entry-level a una Ortofon 2M Blue è tutt'altra cosa.

Esattamente un anno fa mancava Lou Reed, uno dei più grandi rock songwriter di sempre. Mi piace ricordarlo con un brano semi-sconosciuto, l'ultima traccia di quell'album che dalla critica è stato considerato il peggiore dell'intera carriera di Reed, ovvero Mistrial del 1986. Questa Tell it to your heart, emozionante ed intensissima, prova che i critici musicali, talvolta, si sbagliano. Piccolo immenso capolavoro dimenticato.
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