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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 28/2/2015 - 6/3/2015

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  1. TNT BFB e classe T
  2. Diffusori in libreria e cuffie
  3. Nuovi diffusori da pavimento con 1500€
  4. Suono insoddisfacente dal digitale
  5. Suono sgradevole da NAD e JBL
  6. Liquefazione del digitale
  7. Pioneer SA-9500 informazioni e ringraziamenti
  8. Problemi sui bassi
  9. Consiglio su scelta giradischi
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

TNT BFB e classe T
Gentile Direttore,
nel variabile mondo dell'audiofilia, TNT è l'unico vero punto fermo. Nel mese di luglio le scrissi in merito alle mie
TNT BFB, e di come avessero una gamma media troppo “urlante” e dei bassi quasi inesistenti. Da allora, seguendo i suoi consigli, ho spostato tutto l'impianto in un ambiente molto più piccolo (circa 20mq) e la situazione, soprattutto sulle basse frequenze, era migliorata, i medi erano sempre un po' in evidenza, fino a quando...... fino a quando ho ricordato di avere in un armadio uno Scythe SDA 1100, l'ho collegato e voilá, tutto è andato al proprio posto: il suono si è riequilibrato, il basso è definito e profondo, e soprattutto le medie frequenze hanno smesso di “urlare”. Tra l'altro, sostituendo il cavo di alimentazione, il suono è diventato sensibilmente più corposo.
Certo, soprattutto con la musica classica, a volte sembra restare col fiato corto e col rock manca un po' di punch, ma del resto parliamo pur sempre di pochi watt. Pensa che potrei recuperare in tal senso con un classe T un po' più potente (tipo Dayton dta 100 o topping tp-22) o crede che, a causa della maggiore potenza di questi ampli, ricadrei nel loop dei medi “urlanti”. Ciò che intendo dire è che non so se attribuire il riequilibrio in gamma media ai pochi watt dell'ampli, o se tale riequilibrio è dovuto all'impostazione sonora di questi chip, che sembrano più parchi sulle medie frequenze.
La ringrazio per l'attenzione che vorrà dedicarmi.
Vittorio - E-mail: scalia.vittorio (at) gmail.com

LC
Caro Vittorio,
può darsi che la sinergia tra le BFB e lo Scythe sia migliore di quella con l'integrato NAD, ma certamente passare da un ambiente di 70 mq a uno di 20 mq è stato ben più determinante. Potresti proseguire l'esperimento con un amplificatore simile ma più potente come il Dayton DTA100/120 (o anche il Topping TP-22): l'impostazione timbrica è un po' più piena in basso e morbida in alto e ciò dovrebbe aiutare a riequilibrare maggiormente la risposta delle BFB.
La spesa è contenuta, al massimo rischieresti un centinaio di euro, peraltro parzialmente rimborsabile tramite vendita nel mercato dell'usato, se per caso il nuovo amplificatore dovesse risultare non rispondente alle tue aspettative. Magari riesci a trovare qualche collega audiofilo che te ne fa provare uno prima di decidere per l'acquisto.
Personalmente non trovo che lo Scythe sia parco di medie frequenze come lo definisci tu, pertanto il fattore di riequilibrio determinante deve essere stato qualcos'altro. Nel caso tutto dovesse fallire potresti anche decidere di equipaggiare le BFB di un filtro notch, che abbassa le medie frequenze. Non è l'ideale perché rovinerebbe in parte i vantaggi di un largabanda senza crossover ma so che molti audiofili ricorrono a questo stratagemma per riequilibrare driver di questo tipo. Vedi ad esempio questo thread sul forum DIY-Audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori in libreria e cuffie
Gentile Direttore,
chiedo ancora il suo parere, dopo aver ricevuto già i suoi competenti
consigli. Ho poi comprato il Naim Unitiqute, dove ascolto sia la musica caricata su un nas Qnap sia Spotify Premium. I miei generi musicali preferiti sono jazz, soul e un po' di pop/rock. Come da lei suggerito nella sua risposta, per il momento sto utilizzando le mie vecchie Sony SS-AL5. Sicuramente la qualità di ascolto è migliorata rispetto al mio precedente impianto, ma vorrei cercare un ulteriore miglioramento cambiando le casse, ed inoltre vorrei comprare delle discrete cuffie. Il budget complessivo (casse + cuffie) è di circa 1500 euro.
Per quanto concerne le casse, leggendo un po' di recensioni sul web mi sarei orientato verso le Dali Mentor Menuet, particolarmente raccomandate per l'inserimento in una libreria e vicino al muro (che prenderei nuove a circa €1060), oppure le Guru Junior (€ 1.100); il resto del budget verrebbe dirottato sulle cuffie (Sennheiser 650). Ho ascoltato i due tipi casse in negozio, non in modo approfondito però e in un contesto ovviamente diverso da quello domestico; non ho la possibilità di provare le casse a casa.
Le casse verrebbero posizionate in due elementi della libreria di fronte al divano, postazione di ascolto, e precisamente nell'elemento centrale e in quello di destra, guardando da seduti sul divano; esse sarebbero distanziate fra di loro di circa 1,20 m. La distanza fra le casse e il punto di ascolto è di circa 2 m (allego una piantina e una riproduzione in 3d; nella stanza vi sono anche un tappeto e dei quadri).
Ecco le mie domande:

La ringrazio in anticipo per l'attenzione.
Cordiali saluti,
Antonio - E-mail: antonio.dagostino (at) fastwebnet.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Antonio,
vista la disposizone poco felice eviterei di investire cifre importanti come quelle da te indicate. Secondo me un discreto passo avanti lo compiresti anche con una coppia di Rega RS1 (circa 650-700€) che sono state anch'esse progettate per suonare in maniera accettabile a ridosso della parete posteriore e su uno scaffale. Hanno anche il tweeter disposto al di sotto del woofer, perciò anche se posizionate su un ripiano alto consentono di abbassare la posizione del tweeter più di quanto possa fare un bookshelf tradizionale.
La distanza reciproca alla quale intendi posizionarle è un po' ridotta (120 cm) e sarebbe meglio provare ad aumentarla per quanto possibile. Impegnati anche nell'ottimizzazione dell'interfaccia con il ripiano d'appoggio, sperimentando con piedini morbidi che possano disaccoppiare la struttura dalle vibrazioni prodotte dai woofers.
Le cuffie che hai scelto mi sembrano ottime ma visto che risparmieresti qualcosa sui diffusori potresti anche prendere un modello superiore o, ancora meglio, un ampli dedicato (per cuffie). Non conosco la qualità dell'uscita cuffia del Naim ma, in genere, i costruttori non impegnano molte risorse su questo versante. Un amplificatore dedicato intorno ai 200/250€ credo sarebbe un plus non trascurabile. Pensa ad esempio al solito ProJect Headbox DS o anche il Rega Ear.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori da pavimento con 1500€
Caro Lucio,
Mi scuso fin da ora se ti darò (ci daremo) del tu ma avendo qualche annetto più di te (66 anni) penso e spero di potermelo permettere.
Non è la prima volta che mia avvalgo della tua professionalità, competenza, preparazione per la materia che ci accomuna e cioè l'amore per la musica e conseguentemente per il fatto di trovare i mezzi e le condizioni ottimali per ascoltarla nel migliore dei modi possibili, ovviamente in rapporto alle proprie capacità monetarie. Ma vengo subito al sodo.
L' impianto di cui attualmente sono in possesso è così composto:

Sono partito appositamente con l'elencare per primi i diffusori per due motivi e cioè per avere acquistati nello stesso negozio anche l'ampli Rotel, il giradischi Pro-Ject, i due lettori Rotel e Denon ed infine la cuffia Denon e perché il problema che desidero sottoporti riguarda proprio i diffusori che ho deciso di sostituire a breve con un modello a torre da pavimento perchè ascoltando prevalentemente musica rock, pop (Pink Floyd, Chris Rea, Bruce Springsteen, U2, ecc.) ho bisogno di avere delle casse che abbiano dei bassi abbastanza corposi.
Ad essere sincero gli attuali diffusori non suonano tanto male però li ho, come si suol dire, sul groppone per i motivi che adesso ti spiego. Quando mi sono recato nel negozio che poi me li ha venduti non li avevano pronti e li dovevano costruire per cui il proprietario mi ha fatto avere il preventivo via mail con riserva che alla consegna se non mi fossero piaciuti avrei potuto optare per qualche altra soluzione (esempio B&W 683). Il preventivo di cui conservo la mail (così come i pagamenti effettuati, scontrini, ecc.), prevedeva che il modello nonché le caratteristiche dovevano essere le seguenti: Do acoustics Mod. 201 due vie con tweeter a nastro planare B&G (BOHLENDER & GRAEBENER) 3,5x5 - woofer 165 mm magnesio bass reflex da scaffale perfect timing alignment, prezzo 1.490,00 euro IVA inclusa.
Nel momento in cui i diffusori erano pronti e sono andato ad ascoltarli, se devo essere sincero, mi sono piaciuti e li ho acquistati. Qualche anno dopo sulla tua rivista un lettore che aveva richiesto dei consigli aveva inviato la foto dell'ambiente in cui aveva collocato il suo impianto Hi-Fi ed i cui diffusori erano proprio il modello 201, però diversi dai miei in quanto ciascuna delle casse conteneva due lastre di alluminio spesse almeno 2 cm poste sia nella parte inferiore che superiore. Questa foto mi ha fatto tornare in mente che il proprietario, quando ero andato a ritirare le casse, mi aveva mostrato le stesse lastre di allumino per farmi vedere che sarebbero state montate sul modello successivo alle mie 201.
Incuriosito, cosa che non avevo fatto fino a quel momento e per valutarne le differenze, sono andato a guardare le caratteristiche descritte nelle etichette che il costruttore aveva posto dietro i miei diffusori, convinto che fossero quelle del preventivo. Grande invece è stata la sorpresa nello scoprire che tali caratteristiche, lastre di alluminio a parte perché non previste sui miei, erano completamente diverse da quelle descritte nel preventivo e precisamente: Ovviamente ho fatto le mie rimostranze al titolare del negozio sia per telefono che per mail ma la risposta che ho ottenuto è stata in un primo momento di cortesia dando come spiegazione il prezzo (come per dire per 1490,00 euro cosa pretendevo?), cosa di cui io non avevo mai fatto problema ed in un secondo momento, sulla mia insistenza che le spiegazioni date non erano state esaustive, di stizza e di offesa per il mio atteggiamento. Purtroppo era trascorso troppo tempo dall'acquisto per cui anche volendo non avrei potuto più fare nulla.
Finora ho temporeggiato ma avendo a disposizione la stessa cifra pagata allora di circa 1500 euro vorrei sostituire i diffusori con una coppia da pavimento da abbinare alle elettroniche in mio possesso, magari più adatte al genere musicale che io prediligo (rock, pop, ecc.) . Siccome non vorrei sbagliare gradirei un tuo consiglio su quali marchi e modelli puntare di modo che alla prima occasione possa recarmi in qualche negozio ad ascoltarle con le mie orecchie portandomi dietro l'amplificatore. Io avrei pensato alle Indiana Line Diva 665 (su Amazon vengono vendute a 1250,00 euro), che ne pensi?
Sono però aperto ad altre soluzioni.
Ti ringrazio anticipatamente per il tempo che mi dedicherai ed invio un cordiale saluto.
Enzo - E-mail: enzoevola (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Enzo,
intanto consentimi un'osservazione non richiesta sulla proliferazione dei componenti nel tuo impianto: due lettori CD e un DAC e ben 4 paia di cuffie!!! Possibile che ti serva tutto? Non sarebbe meglio un solo lettore CD di qualità più elevata e un solo paio di cuffie??? Scusami, ma quando vedo impianti così affollati non riesco a resistere alla tentazione di semplificare il tutto! :-)
Per quanto riguarda la tua avventura coi diffusori credo tu sia stato un po' ingenuo, se mi consenti. Per quanto immagino si tratti di ottimi componenti e di un'ottima realizzazione, acquistare sulla carta è sempre un grosso rischio. È vero che avresti potuto non acquistarli dopo averli ascoltati ma arrivati a quel punto difficilmente ci si tira indietro. Il fatto però che ti siano piaciuti dovrebbe rasserenarti un po', nonostante la realizzazione finale risulti diversa da quella che pensavi di aver commissionato.
Vista la tua necessità di un suono più completo lato basse frequenze l'idea di un diffusore da pavimento mi pare giusta. Per non incorrere in altri problemi ti consiglierei di fare un giro per ascoltare qualcosa, per quanto le audizioni in negozio possano essere falsate danno comunque qualche indicazione di massima sul carattere del diffusore. Fai bene a mettere nella lista dei candidati gli Indiana Line Diva 665, cui potresti aggiungere anche (alcuni le trovi recensiti qui su TNT-Audio) Quad 23L Classic, Sonus Faber Toy Tower, Aliante Nova, Cabasse Jersey, Klipsch RF82, Focal JMLAB Chorus 816 V, le prime tre se desiderassi un'impostazione più tranquilla e le ultime tre se preferissi tonalità più vivaci e rock.
I tuoi attuali diffusori potresti venderli sul mercato dell'usato, evita pertanto di fare la collezione anche di casse acustiche :-)
Infine, una tirata d'orecchi per la disposizione del tutto: l'impianto suonerebbe MOLTO meglio se tra i diffusori non ci fossero la TV e quel mobile ingombrante. Sì, lo so, talvolta non si può fare diversamente.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Suono insoddisfacente dal digitale
Gentile direttore,
complimenti per la sua rivista on-line, apprezzata anche da amici in UK. Possiedo la seguente catena:

Ascolto in una stanza di 5 x 6 senza particolari problemi di acustica. Sono veramente molto soddisfatto del suono che ottengo dai miei vinili specialmente stampati a 180 gr. Suono arioso, dinamico, vivo e dettagliato con qualsiasi genere musicale. Premetto che ascolto rock e jazz-rock. Ma le dolenti note arrivano quano ascolto la mia vasta collezione di CD con l'Audiolab 8200. Lo presi a scatola chiusa nuovo su Ebay poichè recensito da tutta la stampa come un miracolo per il prezzo a cui è venduto; ma con mio rammarico non avverto molte differenze con il lettore Oppo 95.
L'Audiolab nella mia catena è sbilanciato verso le alte frequenze, poco basso, poco arioso e specialmente con chitarre elettriche rock veloci il suono diventa un tutto in uno e non si riesce più a distinguere nella scena complessiva i vari strumenti. Al contrario sono buone le voci e gli strumenti dei solisti, tipo una chitarra acustica. Quindi ho deciso di cambiare l'Audiolab e puntare ad un lettore cd dal suono più analogico, più aperto e più similare al giradischi.
Questa volta ho individuato l'ultimo NAIM CD 5si così come il Lector CDP 06T II e il Shanling Cd 1000 T. il mio budget di spesa è sui 1500 euro. Purtroppo sono riuscito ad ascoltare soltanto il Naim in una catena tutta Naim e forse dovrei ascoltare in futuro il Lector, che a detta del negoziante è quello che si avvicina maggiormente al classico suono analogico.
Cortesemente mi dia il suo consiglio di esperto, aggiungendo eventuali altri lettori.
Grazie anticipate
Andrea - E-mail: andrea.chiarini (at) chiarini.it

LC
Caro Andrea,
il lettore Audiolab è un'ottima macchina e il fatto che non senta particolari differenze con l'Oppo BDP 95 non è strano, visto che quest'ultimo è un eccellente multiplayer dalle sorprendenti doti audiophile. Probabilmente il suo equilibrio timbrico non è di tuo gradimento o, forse, su CD ascolti dischi diversi da quelli che ascolti in vinile: molte incisioni rock suonano esattamente come hai descritto.
Ciò premesso, sono abbastanza sicuro che un lettore come il Naim CD5si possa darti un'impostazione più rotonda e corposa, specie lato basse frequenze, che mi sembra siano quelle che ti mancano di più. Potresti ascoltare anche il Lector dovessi averne la possibilità. Sempre se ti è possibile, valuta anche questi altri lettori dall'impostazione che dovrebbe incontrare le tue esigenze: Arcam FMJ CD37 e Audio Analogue Rossini VT Rev. 2. Di una classe di prezzo leggermente inferiore ma comunque da valutare ci sarebbe il Rega Apollo R, vedi se ti è possibile confrontarlo col tuo e con gli altri indicati.
L'ideale sarebbe se tu ti recassi a fare questi ascolti portando con te il tuo lettore CD, non c'è niente di meglio che misurare le eventuali differenze in un confronto diretto. Ti dico questo perché sono profondamente convinto che le differenze tra lettori digitali di prezzo non troppo dissimile siano, di fatto, abbastanza piccole. Non vorrrei scoprissi che alla fine erano i CD a suonare in quel modo e che la responsabilità non fosse tutta da addossare al tuo Audiolab.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono sgradevole da NAD e JBL
Carissimo Direttore le volevo chiederle una delucidazione in merito ad un acquisto fatto di recente. Ho acquistato da un mio carissimo amico un Pre Nad 116 ed un finale Nad 216 THX. Fin qui tutto chiaro. Premetto che il tutto è collegato ad un cd Rotel RCD 1520 con diffusori JBL 4412 Studio Monitor e cavi di potenza Van den Hul e e cavi di segnale sempre Van den Hul.
Il tutto perché avevo un Marantz che usavo prima con l'impianto audio video. Non soddisfatto ho venduto l'intero impianto surround e tenuto solo il Marantz. Ma il suono era pessimo e così ho venduto anche quest'anno ultimo. Ora le chiedo come mai i Nad accoppiati a delle Ess Amt 1 A di questo mio amico collegati con dei modestissimi cavi di potenza (rossi e neri) e cavi di segnale da 5,00 Euro l'uno suonava immensamente bene. Ora il mio impianto strilla ed emette specie ad alto volume un suono sgradevolissimo e fastidioso per le orecchie.
Da cosa può' dipendere? Forse l' accoppiata Nad e Jbl non va bene? I cavi non penso possano incidere così' tanto sul suono e poi tutti? Ho fatto delle prove con degli altri cavi e non cambia nulla. Dovrei forse scegliere un valvolare per un suono più morbido oppure delle casse meno grintose delle Jbl. Non lo so. Sono nel mondo dell'alta fedeltà da 40 anni ed è la prima volta che mi trovo impacciato.
Grazie ancora per la sua cortesia e competenza. La saluto cordialmente.
Roberto - E-mail: robertogajo (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
sgombriamo subito il campo da possibili problemi causati dai cavi: nessun cavo può far suonare in quel modo un impianto! Non a caso quella coppia pre+finale NAD suonava benissimo nell'impianto del tuo amico con dei semplici cavi elettrici, a dimostrazione del fatto che quando una cosa suona bene lo fa anche con cavi normali.
E non direi neppure che l'accoppiata NAD + JBL sia sbagliata, anzi. Il fattore negativo deve stare da qualche altra parte. Non mi è chiaro se il tuo impianto suonasse bene prima dell'introduzione della coppia NAD oppure no o se nel frattempo tu abbia cambiato qualcos'altro, ambiente, disposizione o arredi. Mi spiego: prima le JBL suonavano sgradevoli allo stesso modo? O lo fanno soltanto dall'introduzione della nuova amplificazione? Perché ti chiedi se debba scegliere delle altre casse? Non le possedevi già prima di acquistare i NAD? Qualora invece anche i diffusori fossero un nuovo acquisto allora forse sono proprio questi che non ti piacciono come impostazione timbrica. Certo però che arrivare a farli strllare è difficile! Sicuro di averli posizionati a dovere e che la stanza non ci metta del suo? Senza tutti questi elementi mi viene molto difficile fare una diagnosi del problema. Sto immaginando, naturalmente, che il pre e il finale funzionino correttamente e non siano danneggiati in qualche modo. Hai provato a riportarli a casa dell'amico per una controprova? Non riesci a farti prestare un qualunque altro amplificatore (anche integrato di poco conto) per capire se invece non siano i diffusori il problema? Prova a fare questi esperimenti, completa con le informazioni che ti ho richiesto e, magari, inviami una foto dei diffusori posizionati in ambiente. Solo così potrei essere più preciso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Liquefazione del digitale
Caro direttore,
poco più di un anno fa scrisse, rispondendo alla mia
lettera, “tienimi aggiornato”! Torno quindi a bussare alla sua porta perché in realtà più che di aggiornamento si è trattato di rivoluzione. Il mio “piccolo mondo hifi” è completamente cambiato rispetto a quello che le descrissi 13-14 mesi fa e che aveva messo le sue radici all'inizio degli anni 2000 sulle ceneri di un vecchio impianto Technics di metà anni 80.
Non solo ho acquistato le Sonus Faber Liuto, di cui, peraltro, sono estremamente contento, ma tutta la vecchia catena non esiste praticamente più, a parte la sorgente digitale e i cavi. Vendendo tutto (e anche qualcosa di più che negli anni si era accumulato nel mio box e nella soffitta di mio papà, non solo hifi, miracoli dei siti di aste e annunci!) sono riuscito ad acquistare non dico a saldo zero ma quasi, ovviamente nel mercato dell'usato ed ex demo, dapprima le Liuto tower di cui le parlai l'anno scorso, poi, più recentemente, un amplificatore Audio Analogue Maestro Settanta Rev. 2.0.
Mi piaceva molto, per vari motivi, l'idea di una coppia ampli-diffusori tutta italiana a valle dell'Arcam CD17. Devo dire che sono estremamente soddisfatto di come l'insieme suona nel mio ambiente e alle mie orecchie. Il salto di qualità è stato impressionante ed è piacevolissimo, adesso, ascoltare la musica (per non parlare del waf, decisamente aumentato dopo la drastica semplificazione e la bellezza oggettiva dei nuovi “pezzi”). Certo, non posso più ascoltare i miei LP, non molti peraltro, ma lo facevo poco anche prima in realtà. E comunque tra qualche anno, quando avrò più tempo e, forse, anche spazio, un giradischi tornerà a farli suonare come meritano. Della vecchia catena faceva parte anche un bellissimo registratore a cassette Teac, praticamente inutilizzato, anch'esso venduto grazie a internet.
La disturbo perché da qualche tempo, imboccata la strada della semplificazione, mi sto chiedendo se abbia senso tenere i Cd come supporto fisico di file che potrebbero stare tranquillamente su qualcosa di meno ingombrante e più facile da gestire. Insomma, non mi dispiacerebbe “rippare” tutti i miei Cd (e quelli di amici e familiari) e vendere anche il CD17. Premesso che non vorrei avere a che fare con un Pc, che potrei spendere un migliaio di euro più il ricavato della vendita dell'Arcam e che vorrei continuare a “pescare” nel mondo dell'usato e dell'ex demo, sto osservando con curiosità i Cocktail Audio, di cui anche lei ha più volte parlato bene e mi chiedo se abbia senso, per esempio, la sostituzione del CD17 con un X40 (come se fosse facile da trovare usato o ex demo adesso...). Mi chiedo anche se non sia meglio, in realtà, spezzare l'hardware della musica liquida in due, affiancando a un semplice X12 un convertitore più raffinato, magari un Arcam D33 giusto per restare in “casa” (anche se questa soluzione va in direzione contraria a quella della semplificazione che ho deciso di imboccare)... In alternativa cos'altro?
La ringrazio infinitamente della pazienza che ha con noi lettori e della generosità con cui mette a nostra disposizione la sua competenza, la sua cultura e, soprattutto, il suo tempo.
Cordiali saluti,
Carlo - E-mail: tibipandit (at) yahoo.it

LC
Caro Carlo,
procedi assolutamente verso la completa razionalizzazione della tua discoteca digitale! Anziché rippare tutto con il PC, che potrebbe essere noioso e lungo, meglio scegliere una macchina che fa tutto da sola, proprio come i Cocktail citati. Secondo me non è però necessario scomodare il modello X40 per non rimpiangere il tuo CD17, magari potresti scoprire che ti bastano l'X12 o l'X30. Hai la possibilità di provarlo prima di acquistarlo? In ogni caso saresti sempre in tempo per affiancarci un DAC esterno di casa Arcam, tanto per restare nel family feeling cui sei probabilmente abituato. È vero che un DAC sarebbe una scatola in più, ma non è detto che sia indispensabile e, comunque, occupa poco spazio e può essere facilmente occultato. In ogni caso, i vantaggi di disporre di una macchina fact-totum superano di gran lunga quello dell'eliminazione dei CD...in realtà questi componenti fanno così tante cose comode che solo utilizzandoli si possono comprendere e apprezzare appieno.
Infine, mi congratulo con te per le scelte dei nuovi componenti e per aver preso il coraggio a due mani, eliminando (anzi, monetizzando) un bel po' di componenti HiFi. Molti audiofili si spaventano davanti all'idea di mettere in vendita componenti che non utilizzano più, forse immaginando sia una procedura lunga e complicata. Chiedendo cifre contenute molti componenti di buona marca si vendono ancora abbastanza facilmente, tra aste online e siti di annunci gratuiti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pioneer SA-9500 informazioni e ringraziamenti
Gentile Direttore,
Le scrivo per ringraziarla dei suoi testi e delle sue guide che ho trovato in rete: per un neofita come me sono fondamentali dei testi divulgativi scritti in un lessico accessibile e i suoi mi hanno particolarmente aiutato. Ciononostante, e senza nulla togliere alle sue qualità scrittorie, mi sento in dovere di chiedere maggiori informazioni (proprio a lei!) riguardo due oggetti che mi sono stati lasciati da mio nonno.
Come da oggetto si tratta di un amplificatore Pioneer SA-9500 e di un giradischi della Technics, l'SL 1900, entrambi mai usati ed in perfette condizioni. No, non sto cercando di venderli.. mi piacerebbe tantissimo però farli esprimere al meglio e vorrei chiederle un consiglio riguardo la scelta delle casse. Di certo non le chiedo il modello esatto, ma se riuscisse a darmi delle indicazioni di sorta su alcune specifiche tecniche che possano esaltare le caratteristiche della sorgente e dell'amplificatore gliene sarei veramente grato.
Mi sembra di avere per le mani qualcosa che di sicuro non sarà eccezionale, ma che va ben oltre le mie conoscenze in termini di suono...mi sento quasi in colpa :-) e mi dispiacerebbe fare una scelta stupida o quanto meno del tutto inconsapevole riguardo i diffusori.
Ho letto le sue guide a riguardo, ma ho pensato che lei, conoscendo le altri componenti del mio sistema, potesse sapere come meglio indirizzarmi.
La ringrazio per l'attenzione e la ringrazio in anticipo,
Nicola - E-mail: nicolafalcone1 (at) icloud.com

LC
Caro Nicola,
complimenti per l'eredità lasciata da tuo nonno. Se si trattasse davvero di componenti nuovi MAI USATI sarebbe veramente un bel colpaccio. Non ti devi preoccupare di trovare i diffusori giusti per il Pioneer, visto che si tratta di un amplificatore di buona potenza, capace di pilotare carichi anche abbastanza impegnativi. Quindi, piuttosto che fissarti sulle caratteristiche tecniche, dovresti concentrarti su due cose più importanti: stanziare un budget di massima e decidere, in base all'ambiente, se scegliere diffusori da pavimento o da scaffale. Magari utilizza ancora le nostre guide e i consigli settimanali su questa stessa Rubrica della Posta per orientarti nella scelta. Di sicuro ti sconsiglierei di completare la catena con diffusori dello stesso periodo, per quanto capisco che la tentazione possa essere forte. Andresti incontro, essendo un novizio, a difficoltà difficilmente superabili.
Punta quindi sul nuovo, magari scegliendo dei diffusori da pavimento se la stanza d'ascolto dovesse consentirtelo. Come puoi capire, solo tu hai idea di quanti soldi puoi destinare a questo acquisto, io non posso neppure tirare a indovinare! :-)
Per quanto riguarda il giradischi controlla che la testina sia in buone condizioni. Anche se MAI USATA potrebbe essersi indurita o ossidata. Tra l'altro, se è ancora quella che veniva montata di fabbrica (una Technics EPC 270 C II) non è che sia esattamente irresistibile. Una qualunque testina moderna intorno ai 100€ (tipo Ortofon, Grado etc.) sarà senz'altro di qualità superiore, non foss'altro che per questioni di età anagrafica. Le testine sono dei trasduttori elettromeccanici e la puntina è mobile sul disco grazie a una sorta di sospensione in materiale elastico. Dopo così tanti anni sarei sorpreso se avesse ancora la cedevolezza originale.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Problemi sui bassi
Caro Lucio, ti scrivo dopo circa un anno dalla mia ultima email, ho seguìto tutti i tuoi consigli riguardo il posizionamento delle elettroniche il materiale assorbente (tenda, tappeti, quadri in tela riempiti con spugna, mensola con libri e piccola libreria con dischi e libri e addirittura 4 tube traps (1 per ogni angolo della stanza), nonostante ciò non sono riuscito del tutto a risolvere il problema dei bassi che sono sempre ingombranti in ritardo e se troppo articolati mi ritornano indietro accavallandosi e creandomi un sacco di risonanze.
La stanza è un classico cubo di circa 3,30mx2,90m con una finestra su un lato corto e una porta su un lato lungo, le casse sono posizionate sul lato lungo libero a ca 30cm dalla parete posteriore e ca 45cm da quella laterale (la posizione più accettabile dopo decine di prove) con le elettroniche posizionate sul lato corto libero con la posizione di ascolto al fianco della porta e vicino alla libreria.
L'impianto è composto da:

A questo punto sarei intenzionato a cambiare i diffusori per vedere di riuscire quantomeno ad attenuare i bassi, avevo pensato a Linn (Keilidh o Keosa) che mi darebbero la possibilità di poter avvicinare i diffusori un po' di più agli angoli o a qualche diffusore a sosp.pneumatica o con lo sbocco reflex a terra; tu cosa ne pensi ci sarebbe secondo te qualche altra soluzione?
Ringraziandoti in anticipo per i tuoi (come sempre) sapienti consigli, ti saluto molto cordialmente.
P.S. Ascolto prevalentemente rock, rock progressivo ma anche blues e cantautori (straniero e italiano).
Nino - E-mail: vinipizzo (at) alice.it

LC
Caro Nino,
immaginando che l'altezza del soffitto sia intorno ai 3 metri credo che i problemi siano tutti dovuti alla forma quasi cubica della stanza. Su questo non credo tu possa fare moltissimo, purtroppo. Aggiungiamo anche i 30 cm di distanza dalla parete posteriore che rinforzano ulteriormente i bassi e la frittata è fatta. Sostituire i diffusori potrebbe essere una buona idea, i Linn che hai individuato andrebbero bene, valuta anche Rega e Naim. Non so esattamente quale sia il tuo budget di spesa ma valuta anche la possibilità di acquistare dei planari usati di casa Magneplanar/Magnepan. Potrebbero essere una valida alternativa e grazie al loro scarso ingombro in profondità (pochi cm!) avresti ancora un po' di spazio utile sul quale poterti giocare la distanza dalla parete posteriore. In più i pannelli, specie quelli più piccoli, non hanno certo un basso molto ingombrante pertanto potrebbero eccitare meno le nefaste risonanze del tuo ambiente.
Un'altra soluzione potrebbe essere quella, quando tutto dovesse fallire, di intervenire per via digitale con un correttore d'acustica ambientale come il
DSPeaker Antimode 2.0 che ho recensito qualche tempo fa.
Non fa miracoli, ma i rimbombi più fastidiosi te li eliminerebbe. Non solo, ma allineerebbe tutta la risposta in gamma bassa e medio-bassa, consentendoti anche di variarne a tuo piacimento il livello rispetto al resto dello spettro audio.
Il tuo lettore CD dovrebbe essere dotato di uscita digitale coassiale, pertanto si collegherebbe perfettamente al dispositivo in questione. Non solo, ma quest'ultimo potrebbe persino migliorarne il suono, visto che utilizza una sezione digitale decisamente più moderna e aggiornata.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Consiglio su scelta giradischi
Caro Lucio,
Innanzitutto grazie e complimenti per il lavoro che fate. La vostra dedizione e disponibilità è ormai rara. Ho avuto la gran fortuna di avere in prestito da amici di famiglia un impianto, per una sala 5x6 mt circa, così composto:

Possiedo una quarantina di vinili che vorrei ricominciare ad ascoltare, oltre che continuare a collezionare, ascolto un po' di tutto, dal jazz al soul, dal rock al blues, reggae e rap compresi (ebbene sì, ma quello un po' più illuminato...;)). Mi piacerebbe quindi prendere un buon giradischi, il budget che ho a disposizione non è altissimo per acquistare qualcosa all'altezza dell'impianto (circa 200 euro) e cercando nell'usato ho trovato un po' di tutto: Technics vari ed eventuali, più plasticosi che altro, Pioneer PL112 d a 160 euro (da voi consigliato se non sbaglio), Rotel RP 900 nella versione con braccio a S ahimè a 110, Yamaha yp 211 a 170. Poi, sforando un po', arrivano i Thorens intorno ai 250 euro (td 160) e il Luxman 284 (240). Vale la pena aspettare e mettere qualche altro soldo da parte per quest'ultimi due? Ho dato per scontato che sul nuovo si possa trovare poco, il Rega Rp1 parte da 290 ed i Project base non mi convincono molto.
Non vedo davvero l'ora di ricominciare con i dischi!
Grazie e bun lavoro!
Edoardo - E-mail: edoardofonti (at) gmail.com

LC
Caro Edoardo,
complimenti anche a te per i prestiti degli amici di famiglia! Solo io non ho mai ricevuto in regalo o in prestito un componente HiFi? :-)
E che componenti!, diffusori e amplificazione sono di ottimo livello! I diffusori in particolare sono rari e di livello elevato, vedi se ti riesce di trasformare il prestito temporaneo in prestito permanente :-)
Buona l'idea di completare il tutto con un giradischi, anche se l'attuale discoteca (solo 40 vinili!) suggerirebbe di spenderci il meno possibile. Come probabilmente sai già, sono sempre molto cauto nel consigliare ad assoluti principianti l'acquisto di un giradischi vintage perché foriero di potenziali rogne non semplicissime da valutare e risolvere. Punterei pertanto su un giradischi nuovo e moderno. Benissimo il Rega RP1, che cercando bene si trova anche a 270€, ma altrettanto validi sono i ProJect entry-level, anche se a te non convincono. Sono macchine ben costruite, in economia certo, ma robuste e ben suonanti. L'Elemental e l'Essential io li trovo persino belli, nella loro essenzialità! Sarebbero comunque nuovi, con garanzia, già dotati di testina di qualità dignitosa e nuova anch'essa. In un giradischi usato nel 99% delle volte dovrai aggiungere la spesa per una testina nuova, che fa aumentare la spesa di almeno altri 50€.
Quindi scegli uno di questi giradischi citati, leggiti per bene le nostre
FAQ e lava con cura i tuoi vecchi vinili prima di farli leggere da una puntina nuova.
Aggiungo solo una nota finale per l'ascolto del rap illuminato, come lo chiami tu. Spero ti piaccia la proposta musicale di questa settimana, hip hop antagonista alla massima potenza, non la robaccia patinata da MTV, con donne seminude, belle macchine e lusso sfrenato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Che dire caro Lucio, mi sono perso... si come si suol dire “a guardare il dito che indica la luna”, quanta musica sprecata, inascoltata per perdersi nel cercare l'apparecchio “ideale”, che come mi insegni non esiste e quindi non troverò mai. Perché questo preambolo, si ti ho letto tante volte, e ti ho pure scritto di recente, e tu come sempre pronto a rispondere con la tua cortesia con il tuo sarcasmo, qualora ce ne fosse bisogno, ma sempre puntualmente disponibile a spandere i tuoi consigli.
Ti ho chiesto aiuto ed ecco le dritte per uscire fuori dagli intrighi psicoacustici. Grazie è doveroso da parte mia, ma adesso eccomi qua a considerare quanti cambiamenti per non cambiare niente in realtà. Io l'ampli in realtà l'ho già comprato (Yamaha as 500) un apparecchio straordinariamente economico (rapporto qualità/prezzo incredibile € 283,13 su Amazon), io con le mie casse B&W CM1 pilotate dal piccolo NAD C316BEE avevo una quantità di bassi esagerata, nonostante i reflex tappati dalle spugnette in dotazione. Ed ecco la
prova dello Yamaha fatta da Maarten Van Casteren il 6 dicembre 2014, il quale per giunta chiude la sua recensione con la frase: ...ma se si usano sia Spotify che il vinile, allora questa macchina è fatta apposta... incomincio la ricerca forsennata degli ampli Yamaha per tutto il web, prove opinioni, consigli, critiche, sapendo pure che negli anni la Yamaha si è contraddistinta per i suoi ampli diciamo “squillanti”, ma le recensioni di questi ultimi modelli che qualcuno asseriva molto più morbidi e poi “What hifi” addirittura lo valutava con cinque stelle.
Eccomi qua in zona (Sicilia) esattamente Siracusa, nessuno ha amplificatori Yamaha (audio) tanti home theatre. Nel frattempo mi capita un conoscente che vuole vendere il suo Audiolab 8000s, e per farmi il favore addirittura me lo presta per provarlo. Incomincio la ricerca su internet e pareri, come al solito entusiastici ed altri drammatici, quest'ultimi poi addirittura asserendo che apparecchi duri dalle alte frequenze taglienti e improbabili ed improponibili con i tweeter delle mie B&W, ebbene porto a casa l'Audiolab e rimango completamente basito, non tanto per le prestazioni ma dalle continue illazioni che si scrivono su internet, il suono dell'Audiolab era bellissimo anche se personalmente l'ho trovato un po' cattivo: la sua potenza la erogava tutta in una volta, poco domabile a mio parere, come quelle macchine da corsa che sanno dare il meglio ad alti regimi di giri motore, ma non ti permettono di farti una passeggiata a 1.000 giri/minuto (sono da corsa!).
Poi il suono troppo simile a quello dei “Rotel” che non ho mai capito, so solo dirti che non mi piace. Ebbene insomma eccomi qua con lo Yamaha collegato al resto dell'impianto, l'ho fatto camminare per giornate intere per rodarlo diligentemente, a volume moderato, non più che condominiale, e dopo poco più di 20 giorni di rodaggio, eccomi a considerare il mio preambolo, la musica, mi mancava proprio quella. Tu sai meglio di me, quando hai in mano un apparecchio nuovo incominci a prendere tutti quei dischi che consideri di riferimento.... Ebbene NO !!! ho preso invece tutti quelli che erano nascosti, quasi dimenticati e li ho riscoperti uno ad uno, e chiedendomi per quale motivo li avevo abbandonati li nell'angolo dove conservo i miei CD.
E' allora che ho riflettuto proprio sul fatto che, per troppo tempo mi ero soffermato a guardare il dito e non la luna che esso indicava. Lei era lì (la musica), che mi aspettava, voleva solo essere scoperta. Che tristezza caro Lucio, è proprio così. Ti dirò lo Yamaha suona benissimo è abbastanza “chiaro” è straordinario nei medi cosa che ahimè non trovavo nel NAD, ha un'ottima potenza e per la mia stanza di circa 25 mq. credimi è abbastanza, nell'orologio figurato del potenziometro del volume non riesco a superare le ore “10” e figuriamoci ho voluto provare anche qual cosina in più, assicurandomi che nel mio palazzo fossi l'unico residente momentaneo, e la potenza era proprio tanta. Ma non è quest'ultima che mi ha impressionato, mi è piaciuta la musicalità dell'apparecchio è abbastanza rivelatore della qualità delle registrazioni, cosa che con il NAD sfuggiva, forse un po' troppo misericordioso quest'ultimo con quelle registrazioni scarne di dinamica e qualità, tu conosci per l'appunto come fu registrato Aqualung, ebbene con lo Yamaha, nonostante il fruscio di fondo mi sono perduto nel brano “Locomotive Breath”.
Ho perso troppo tempo a cercare chissà cosa, tu naturalmente avrai cento e più argomenti per controbattermi e ridere di queste mie esternazioni, l'ultima concedimela, avevo acquistato qualche anno fa un giradischi Pro-Ject Debut Carbon con relativa testina OM 10, e mandato in pensione impacchettato in garage, il mio glorioso e vecchio (forse 1982/85 non ricordo esattamente) Thorens TD 115 MKII con testina Shure M75ED Type 2. Al ProJect poi ho sostituito il piatto con quello in acrilico e fin qua tutto bene, mi sogno di cambiare testina e incominciano i guai, da allora sul canale sinistro incominciano ronzii rumori assenza di segnale, i quali a volte spariscono solo toccando i cavi in prossimità della testina (?) mistero dei misteri, penso forse sia il caso di controllare il cablaggio completo. Metto da parte il ProJect e mesto scendo in garage a rispolverare il Thorens, al quale sostituisco la testina la cui puntina ahimè è andata, ho trovato una Audiotechnica AT95E e ho provveduto a montarla, mentre ti scrivo sto proprio ascoltando il mio giradischi... che dirti caro Lucio, ecco ancora meraviglia delle meraviglie che questo vecchietto suona straordinariamente bene piacevole e gradevole come tanti anni fa.
Rieccomi con quel maledetto “dito”. Perdonami ti prego, ma sono incavolato, quanto tempo perso ad accumulare musica per poi ascoltarla dopo, quando andrò in pensione, il fatto è che in pensione ci sono da due anni e li ho consumati a farmi prendere per il c..... dal web e tutto quello che ci gira, avrei forse fatto meglio a soffermarmi di più all'ultima risposta che tu dai periodicamente nella tua rubrica della posta, “Ho visto anche degli audiofili felici”. Il Project è sceso in garage, parcheggiato, poi vedremo se sarà il caso di perderci tempo e provare a ricablarlo, tanto ormai di tempo ne ho (dovrò ascoltare musica e mentre dilettarmi in un esercizio “amanuense”). Intanto allo Yamaha ho collegato anche un giocattolo della Logitech un adattatore audio bluetooth per collegare il mio computer, al quale trasmetto ed ascolto piacevolmente le radio internet, Spotify ed i file di iTunes, ho collegato pure tramite un altro piccolo apparecchio il Fiio Taishan D03 l'uscita ottica del mio televisore Samsung con risultati inimmaginabili, lo Yamaha è apparecchio onesto, ora a casa mia c'è ininterrottamente musica con un volume gradevole ed un suono molto piacevole. Ti prego perdona questo sfogo, penso egoisticamente che mi abbia fatto bene, forse un po' meno a te.
Fai di questa lettera quello che vuoi, io dal canto mio mi sento soddisfatto sapendo che tu, gentilmente, educatamente, cortesemente non la cestinerai senza prima averla letta. Un abbraccio ed un caro augurio per tutte le tue iniziative attuali e future... ad maiora semper caro amico Lucio,
Enzo - E-mail: enzo.schia (at) gmail.com

LC
Caro Enzo,
sono felice che alla fine tu sembra abbia visto la luna senza continuare a fissare il dito. Non importa con quali apparecchi tu sia riuscito in questa impresa, l'importante è che sia soddisfatto e possa concentrarti solo sulla musica. Ed è importante che tu abbia potuto toccare con mano anzi, con l'orecchio, quanto poco fondamento abbiano tante opinioni e luoghi comuni presenti nello sconfinato mare magnum dei forum del settore.
Buon ascolto!

Dopo la dolcezza e lo stile sopraffino della proposta musica della scorsa settimana (disco nuovo dei Gramercy Arms) viriamo su tonalità più crude con un po' di hip hop antagonista di quello vero. Si tratta di Diabolic e della sua I don't wanna rhyme. Non per tutti i palati, lo ammetto :-)
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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