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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 20/3/2015 - 27/3/2015

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  1. Nuovo impianto con diffusori bookshelf
  2. Riparazione o sostituzione CD player
  3. Antiskating giradischi ProJect
  4. CocktailAudio X40 e rinnovo impianto
  5. Abbinamento Rotel - B&W
  6. Importanza della sorgente nell'ascolto di FLAC
  7. Pre phono e lettore CD
  8. I fondamentali!
  9. Consigli su biamplificazione passiva
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovo impianto con diffusori bookshelf
Caro Direttore,
sono un appassionato di musica: possiedo circa 1500 CD tra originali e masterizzati (scaricati da Internet). Il mio genere preferito è il rock USA e inglese, ma ascolto con piacere anche ogni altro genere (pop, soul, world e saltuariamente anche un po' di classica e jazz). Il mio impianto stereo, ormai vecchio di più di dieci anni, è un "entry level" di non disprezzabile qualità (ampli Audio Analogue Puccini SE, player CD Paganini e casse Opera II). Adesso, dato il mio pensionamento anticipato e conseguente liquidazione, ho la possibilità di fare un upgrade lungamente rimandato per problemi finanziari. Leggendo molta parte della rubrica della posta sul tuo sito, mi sono reso conto della tua grande competenza e della tua disponibilità a fornire risposte cortesi ed esaustive ai quesiti dei lettori. Mi sono così convinto a scriverti per chiedere, se possibile, il tuo aiuto.
In quest'ultimo periodo mi sono dedicato alla ricerca su Internet di quello che avrebbe potuto fare al caso mio e mi sono un po' perso nel leggere caratteristiche, test, pregi (sempre molti) e difetti (sempre pochi) delle apparecchiature di varie marche. Ho comunque selezionato una rosa di marche e modelli (rigorosamente made in England) che hanno attirato il mio interesse. Quello che ti chiederei, se non è di troppo disturbo, è di "confezionarmi", scegliendo all'interno della suddetta rosa, due soluzioni per il mio nuovo impianto in opzione tra di loro: una di livello medio e una di livello più elevato.
Ovviamente se nella tua esperienza ci fossero opzioni di marche e modelli diversi, o comunque migliori, ti pregherei di segnalarmelo. Nella mia lista ho inserito questi apparecchi, con a fianco il prezzo orientativo.
AMPLI Integrati:

CD PLAYER: DIFFUSORI: Per quanto riguarda i diffusori potrai notare che ho indicato tutti modelli da stand piccoli. Il motivo è dovuto al fatto che non avrò altra possibilità di collocazione.
Purtroppo, e qui cominciano le dolenti note, il locale di ascolto (una stanza di m.4x5 circa) non consente un posizionamento ottimale delle casse, causa porte-finestra e librerie presenti alle pareti. Avendo letto molte tue risposte nelle quali poni sempre l'accento su questo aspetto, mi rendo conto che anche nel mio caso si tratta di una vera criticità.
Purtroppo non ho possibilità di soluzioni diverse. Un'ultima cosa per quanto riguarda il suono: mi piace un suono aperto ma ben definito, con i bassi corposi e robusti ma non troppo invadenti.
Mi rendo conto di aver scritto un poema e ti chiedo scusa per l'eccessiva lunghezza, ma se tu potessi darmi il tuo autorevole suggerimento ti sarei veramente grato.
Cordiali saluti.
Alessandro - E-mail: kx1409 (at) yahoo.com

LC
Caro Alessandro,
non mi è chiaro quali siano i problemi di posizionamento dei diffusori, una foto mi avrebbe aiutato a capire di più. Mi pare tu sia orientato verso diffusori da scaffale, quindi probabilmente non hai spazio per modelli da pavimento. Visto che probabilmente andranno a scaffale, con una parete posteriore vicina e tenuto conto che ami tonalità inglesi non vedo niente di meglio delle Rega RS1. Hanno anche il vantaggio di non costare tanto, il che limita la spesa, che diventerebbe insensata se fosse superiore, visto che il posizionamento penalizza molto le prestazioni.
Mai e poi mai spenderei quelle cifre che hai indicato per lettore CD e amplificatore, quando a dar voce a tutto sono dei piccoli bookshelf relegati in uno scaffale o su una libreria. Tenuto conto dei diffusori, proverei a realizzare un sinergico e logico impianto monomarca, con una coppia di elettroniche Rega, magari Brio R e Apollo. In alternativa una coppia Naim, ma da cercare rigorosamente usata, così da non squilibrare troppo la spesa lato elettroniche, rispetto a quella sui diffusori.
Cura con attenzione l'interfaccia dei diffusori col mobile dove andranno posizionati, magari utilizzando dei piedini morbidi che possano attutire il feedback acustico sulla struttura e cerca, per quanto possibile, di tenere il tweeter all'altezza delle orecchie dell'ascoltatore seduto. Mi spiace se le mie indicazioni non siano forse in linea con ciò che ti aspettavi ma investire 3000€ in una coppia di elettroniche per poi castigarle tramite diffusori installati in maniera non ottimale sarebbe un grosso errore.
Se, tuttavia, potessi installare i diffusori su supporti ad hoc (ripeto, non è chiaro da ciò che scrivi!) allora potresti optare anche per dei modelli più impegnativi, come i JM Reynaud Bliss o i PMC Twenty. Sulle elettroniche, invece, continuo a insistere su quelle che ti ho proposto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Riparazione o sostituzione CD player
Gentile direttore, le invio questa mail per un consiglio di natura pratica. Da circa 15 anni posseggo un lettore CD della Musical Fidelity Elektra E600 con eneorme soddisfazione ed abbinato all'amplicatore della stessa serie e con diffusori DIAPASON prelude VS CE che voi avete già testato nel passato.
Da circa 2 mesi legge a fatica i miei cari CD "originali", saltando tracce o addirittura non rilevando la presenza di alcun CD. L'ho portato all'assistenza qui a Brescia in un noto negozio di HI-Fi dove mi hanno fatto pagare 30 euro per una riparazione assolutamente non risolutiva prospettandomi una futura sosituzione del gruppo ottico alla modica cifra di 200 euro.
Attualmente il mio lettore salta le tracce ancora e sempre più frequentemente ed io sono nel dubbio. Ho cercato in internet riferimenti riguardo al gruppo ottico del mio lettore ma nulla, neanche l'autoriparazione è possibile, lei non ha informazioni al riguardo?
La mia domanda è semplice, secondo la sua esperienza, mi conviene sostituire il gruppo ottico od orientarmi nell'acquisto di qualche prodotto nuovo idoneo alla mia catena audio?
E se la risposta è la sostituzione mi può indicare qualche scelta?
La ringrazio cordialmente e grazie per le preziose informazioni che offrite GRATIS.
Raffaele - E-mail: raffaele.santoro (at) fsm.it

LC
Caro Raffaele,
l'unità ottica del tuo lettore CD dovrebbe essere una Sony KSS210A, controlla bene, dovrebbe esserci un adesivo vicino al laser o, se si son ricordati di scriverlo, una nota sul manuale d'istruzioni. Se così fosse, sostituirla è facile ed economico. Il ricambio si acquista per una decina di euro su Internet mentre in questo
video di YouTube è spiegata la procedura per smontare l'unità vecchia e sostituirla con quella nuova. Dovrebbe essere un lavoro alla portata di tutti. Alla peggio avrai speso una decina di euro e un po' di tempo.
Controlla comunque bene quale sia la sigla dell'unità ottica montata sul tuo lettore! Alcune versioni di unità di lettura Sony KSS sono perfettamente interscambiabili.
Certamente non spenderei 200€ per fare l'intervento, con quella cifra acquisti un lettore CD nuovo e moderno. Volendo acquistare qualcosa di confrontabile con il tuo E600, invece, orientati verso una macchina, nuova, intorno ai 500/600€. Ci sono tante alternative, da NAD a Rotel, passando per Cambridge Audio e Vela Audio. Fossi in te, proverei la carta della riparazione fai da te, avresti il lettore CD che probabilmente ti soddisfa ancora e, in più assaporeresti la soddisfazione di averlo salvato con le tue stesse mani!
Già che ci sei controlla anche che la meccanica CD scorra senza intoppi, eventualmente lubrifica con moderazione le guide.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Antiskating giradischi ProJect
Salve Lucio, eravamo rimasti che ti avrei aggiornato in merito al mio problema con l'antiskating del pro-ject extension 10, ho tarato da capo il giradischi, messo perfettamente in bolla, regolato l'azimuth, era leggermente inclinato sulla sinistra, ora è perfetto, pesato la testina secondo quanto indicato e infine impostato l'antiskating sulla prima tacca disponibile, per intenderci dal manuale viene suggerito di impostarla sulla prima tacca esterna per pesi della testina superiori ai 2gr, purtroppo però pare che l'antiskating della pro-ject non basti, la testina continua a scivolare verso l'interno in modo fastidioso, lo noto sopratutto nella parte iniziale del vinile prima che cominci la prima traccia, da lì in poi legge senza problemi, comunque credo non sia affatto normale.
Ora io ho fatto una prova, ho aggiunto un secondo peso (identico) sull'antiskating e impostati nella terza tacca più interna, quella per pesi testina da 1 a 1,4gr, anche se la mia testina va impostata a circa 2,3 gr ho regolato lì i pesi per compensare la trazione (2 pesi effettuano almeno il doppio del "tiraggio" esterno) ecco che praticamente ho risolto il problema, la testina scorre come dovrebbe e osservando il cantilever quest'ultimo pare dritto, non sembra tirare troppo ne da una parte o l'altra, però mi chiedo... è mai possibile che la pro-Ject abbia effettuato un errore con i suoi pesi antiskating?
È possibile siano tutti uguali e siano solo le tacche a fare la differenza? Non esiste un peso maggiore di quello in dotazione? A me è sembrato di capire di no, se uno che possiede, come me, una Ortofon (Quintet bronze) dove il peso di lettura va impostato oltre i 2gr un solo peso per l'antiskating a quanto pare non basta, io ho dovuto inserirne due e impostarli nella tacca per pesi più leggeri, spero tu possa darmi una spiegazione a tale problema o confermare quanto ipotizzato da me dopo le prove. Ti saluto e grazie ancora.
Ps... Cosa importante... la testina è stata messa perfettamente in dima oltre a tutto il resto ;-) ciaooooo
Andrea - E-mail: afo.net (at) tiscali.it

LC
Caro Andrea,
sembra proprio che questo sia un problema comune a quel bracci ProJect, nel senso che il pesetto dell'antiskating è stato probabilmente preso da un altro braccio con massa diversa e sostituito senza porsi un problema eccessivo. Un altro lettore mi ha scritto dicendo di aver risolto allo stesso modo, aumentando cioè la massa del pesetto.
Alla fine della fiera, l'importante è che il valore di antiskating sia quello corretto e se per ottenerlo è necessario ricorrere a soluzioni non esattamente ortodosse poco importa! L'ideale sarebbe che ti procurassi un disco test come il solito
HiFi News & Records Review test disc per verificare l'accuratezza del valore di antiskating che hai settato in questo modo. Non impazzirei più di tanto nel cercare la regolazione perfetta, alcuni Costruttori di bracci sostengono che l'antiskating sia inutile se non dannoso, perché è come se si inserisse una sorta di attrito nel libero movimento del braccio. Io ritengo invece che se il cantilever funziona in posizione perfettamente verticale e non è tirato da una parte o dall'altra, i solchi vengano letti con maggiore precisione e, quindi, minore distorsione e più estesa risposta in frequenza.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

CocktailAudio X40 e rinnovo impianto
Prima di tutto, complimenti per il sito, molto ben curato e di grande interesse anche per chi, come me, è a livello terra-terra nel campo dell' Hifi e si è avventurato su queste pagine per la prima volta da qualche settimana. Mi scuso per la lunghezza, ma è la prima volta che vi scrivo e preferisco descrivere tutte le fasi in corso (per ora solo "mentali") del rinnovo del mio impianto, perché sono certo che potrete anche darmi utili indicazioni anche su come sto procedendo.
Il citato impianto, i cui componenti più nuovi erano di 15 anni fa e quelli più vecchi (ampli Yamaha AX-500) credo di 30, ha tirato progressivamente le cuoia, nonostante - o forse anche a causa di - maldestri tentativi di riparazione da un negozio (pseudo)specializzato.
Con l'idea di assemblare una catena di tipo "entry-level", ho inizialmente stanziato circa 2.000-2.500 EURO per l'acquisto di lettore CD-ampli integrato-diffusori, più altri 500 EURO da destinare successivamente a un ugualmente indispensabile "upgrade" del piatto (Technics SL-2000, con dei problemi non risolti dal riparatore, testina Sure M95-HE). Posseggo circa 400 CD e 50 LP (oggetto che mi piace decisamente di più, e che sul mio vecchio impianto suonava secondo il mio gusto meglio dei CD) di vario genere, Jazz, Pop-Rock e Classica.
Dopo varie discussioni con amici audiofili (o presunti tali) e un po' di letture sul web, ho iniziato a ragionare sulla stanza destinata all'ascolto (5 x 5.75m, con nuovo divano da sistemare, mentre l'ascolto avveniva in piedi o sullo sgabello del pianoforte, che è anche il mobile più alto della stanza, tra l'altro priva di tappeti e quadri), giungendo purtroppo rapidamente alla conclusione che qualsiasi soluzione sarà lontana dai criteri ottimali da voi indicati (possibile oggetto di futura altra e-mail); quindi, ho scelto un negozio specializzato nella mia città di residenza, dal cui sito ho iniziato a selezionare una serie di opzioni basandomi sull'idea iniziale di privilegiare ampli e diffusori, su consigli di amici riguardo alle marche e infine su quei prezzi che ho verificato (devo dire con notevole sorpresa) essere parecchio scontati rispetto a quelli reperiti online.
Ho anche realizzato, con un certo sgomento, che se pure limitassi le opzioni a solo due per componente dovrei essere in grado di valutare la migliore combinazione dopo almeno otto prove di ascolto, che immagino non certo contemporanee, oltre tutto da "esordiente" assoluto in questo tipo di confronti.
Riguardo al lettore CD, la mia selezione iniziale è stata anche guidata dalla ricerca di una certa flessibilità di comunicazione verso la cosiddetta "musica liquida", per quanto non mi ci sia finora mai avvicinato. A tale proposito, mi sono improvvisamente imbattuto nel "CocktailAudio X40", che mi pare non essere ancora stato recensito da voi. Visto il costo ben superiore a quello dei precedenti modelli X30 e X12 (1.600 EURO contro 1.000 e 500), nonché ben superiore a quelli dei primi lettori CD che avevo puntato (a partire da un Denon DCD-720AE a circa 300 EURO), leggendo le caratteristiche ho immaginato che gran parte del costo risieda nella qualità del DAC incorporato. In ogni caso, pur essendo altrettanto neofita dell'informatica (fino a pochi gg fa non avevo nemmeno idea dell'esistenza del "ripping"...) l'oggetto mi ha attratto non poco, perché mi sembra adatto proprio a chi, come me, non ha ancora investito un euro in un lettore CD o in un DAC esterno, non ha una libreria sconfinata e potrebbe estenderla a quanto pare comodamente seduto sul divano (quando ci sarà), visto che ho anche il Wifi e un Ipad.
Ho quindi ipotizzato di lasciare invariati budget (range 750-950 EURO al pezzo) e modelli già selezionati per ampli (ROTEL RA12 o e NAD C356) e diffusori (Klipsch RF62 MKII, KEF Q500 o Tannoy ARENA Highline 300 Floor), battezzando gli oltre 1.000 EURO di sovrapprezzo tra lettore CD e Music Server come un necessario scotto da pagare per entrare finalmente nella modernità, a 53 anni suonati.
A questo punto, però, sono entrato in "loop", sia sui prossimi passi da compiere sia sulle scelte già (teoricamente) effettuate finora: considerando che l'X40 non è distribuito nello stesso negozio da me (per ora) individuato per amplificatore e diffusori, da dove mi consigliate di iniziare? Vado a vedere l'X40 - in primo luogo per rendermi conto se sia così user-friendly come dicono - chiedo anche di ascoltarlo (ma in raffronto a cosa, visto che ancora non ho scelto il resto e lo sceglierò altrove)?
Lo compro a scatola chiusa, fidandomi delle recensioni lette finora (in attesa della vostra, anche se il giudizio sull'X10 lascia ben sperare almeno per la qualità) e della mia auto-valutazione di essere uno dei migliori "target" del prodotto visto che devo assemblare da zero l'impianto, e poi vado nell'altro negozio per provare con l'X40 le opzioni ampli-diffusori da me scelte e/o quelle da loro consigliate?
Passando all'amplificatore, mi è subito tornato alla mente il vostro consiglio generale di pagare solo per ciò che effettivamente si userà: ora, se è vera la mia supposizione che i 1600 EURO dell'X40 includano non meno di 500 EURO di DAC, perché mai dovrei pagare di nuovo questo componente, che mi sembra incluso in tutti gli amplificatori della fascia di prezzo da me scelta? Considerando anche il mercato dei DAC esterni (novità per me, ma ho capito avviatissimo tra i veri audiofili), mi sarei aspettato un'ampia gamma di amplificatori senza DAC, con magari un amplificatore da 500 EURO privo di DAC di qualità migliore di uno da 950 che incorpori un costoso DAC: è solo una carenza del negozio o c'è qualcosa di base che mi sfugge?
Pardon per la notevole confusione, grazie in anticipo per l'attenzione e saluti,
Riccardo - E-mail: riccardo62.russo (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
ti consiglio di orientarti sui Cocktail Audio di fascia più bassa, visto il budget totale da destinare all'impianto. Da neofita non sarai assolutamente in grado di valutare la differenza tra sorgenti digitali e già l'X30 è un music server coi fiocchi (recensione a breve qui su TNT-Audio). I 600€ risparmiati sarebbe meglio spalmarli su ampli e, soprattutto, diffusori. L'amplificatore non è necessario che abbia il DAC ma, se vuoi usare il vinile, ti serve che abbia l'ingresso phono, altrimenti devi preventivare l'acquisto di un pre fono separato. Arcam, Rotel Audio Analogue sono tutti marchi che offrono l'opzione phono sui propri ampli integrati. La scelta sarà da valutare in base ai diffusori che sceglierai, viste le differenti impostazioni timbriche dei marchi citati.
Purtroppo, se la stanza è vuota come dici, qualunque scelta tu farai si rivelerà disastrosa, te lo dico subito per evitarti cocenti delusioni. Non importa la cifra che spenderai, l'impianto suonerà malissimo, ancor più perché nella stanza è presente, mi pare, un pianoforte, ovvero una grande cassa armonica fatta apposta per risuonare a determinate frequenze!
Prima di ogni decisione proverei ad arredare, anche con soluzioni di fortuna, la stanza adibita all'ascolto. Almeno un grande tappeto a pelo lungo devi prevederlo e considera inoltre che le pareti non possono restare del tutto vuote.
Che diffusori scegliere? Visto che il budget ad essi destinato potrebbe essere più consistente, se risparmierai sulla sorgente, ti consiglio di valutare modelli superiori a quelli che hai elencato. La prima cosa che dovresti fare, pertanto, non è decidere la sorgente, ma i diffusori: concentrati su due/tre modelli che rientrano nel tuo budget e che puoi effettivamente confrontare e dimenticati tutto il resto. Una volta scelti i diffusori più vicini al tuo ideale di suono corretto la scelta dell'amplificatore sarà conseguente.
Sentiamoci di nuovo quando avrai fatto una prima scrematura dei modelli di diffusori che avrai potuto valutare direttamente. Per ora non ha importanza che tu li ascolti con la tua futura sorgente o amplificatore, elimina queste variabili e concentrati solo sulla timbrica dei diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Abbinamento Rotel - B&W
Buongiorno Direttore,
vi seguo da non molto tempo ma ho già avuto modo di apprezzare la vostra grande professionalità, ho perciò pensato di scrivervi perché ho dei dubbi circa il mio nuovo impianto stereo. Ho di recente cambiato abitazione ed ho deciso di sostituire le mie Indiana Line 5.30, sia per motivi estetici (non erano più adatte al nuovo mobile del soggiorno), e sia perché desideravo sostituire anche l'amplificatore (un Marantz PM4200) con un altro che avesse degli ingressi digitali (volevo collegarvi l'audio della TV ed in futuro un network audio con internet radio).
Pur non essendo un vero audiofilo desidero ascoltare bene la musica a volumi tendenzialmente medio bassi (abito in un condominio), ascolto principalmente la musica Rock, Pop e talvolta Classica, utilizzo lo stereo (attraverso il cavo ottico) anche per migliorare l'audio della TV nella visione dei film, ritengo peraltro inutile un impianto home theater 5.1 per l'uso che potrei farne.
Ho quindi, da quasi un mese, acquistato delle B&W CM1 S2 (dovendo anche trovare un compromesso con mia moglie circa le dimensioni dei diffusori che non possono essere di misura maggiore) abbinate ad un amplificatore ROTEL RA-11 (con ingressi digitali ed ingresso USB), completano l'impianto per ora un lettore CD Marantz CD4000 ed un sintonizzatore Marantz ST4000, i cavi sono della Audioquest.
I diffusori sono posizionati su di un mobile alto circa 35 cm. e sono distanti ca. 20 cm. dal muro posteriore, la cassa sinistra infine dista solo 35 cm. dal muro laterale. I diffusori sono distanti tra loro di circa 2 metri (in mezzo c'è la TV) mentre il divano è di fronte a circa 4 metri. Quando ho ascoltato l'impianto in negozio ero soddisfatto dal suono delle B&W, avevano un suono abbastanza equilibrato, morbido (come piace a me) con una buona presenza di bassi considerata la loro dimensione. Ora però che l'impianto è posizionato nel mio soggiorno ho dei dubbi, in particolare mi sembra che i bassi siano un po' troppo presenti (infatti talvolta utilizzo le spugnette in dotazione anche se non so quanto siano utili), infatti a volumi un po' più alti mi pare che rimbombino nel mobile tanto da sopraffare gli altri toni.
Talvolta, infine, mi sembra quasi che l'amplificatore non riesca a gestire al meglio le B&W come se mancasse un po' di forza, non vorrei che i 40 watt per canale del Rotel fossero pochi per diffusori con soli 84 dB di efficienza (questa però potrebbe essere una mia impressione). Peraltro l'abbinamento del Rotel RA-11 alle B&W CM1 mi è stato proposto dal negoziante che mi ha anche sconsigliato di prendere il Rotel RA-12 (da 60 watt per canale) in quanto una maggiore potenza sarebbe, a suo dire, stata sin dannosa per diffusori da 30-100 watt. A questo punto il mio dubbio, anche in considerazione del posizionamento obbligato delle casse, è quello di non aver scelto l'amplificatore più adatto per pilotare le CM1, che comunque non mi spiacevano affatto nelle prove effettuate in negozio, forse in futuro potrei magari valutare un ampli differente. Ho visto che spesso si parla dell'abbinamento Rotel e CM1 ma non ho capito se è l'abbinamento più adatto per questi diffusori.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.
Un cordiale saluto,
Francesco - E-mail: fra.rizzo (at) outlook.com

LC
Caro Francesco,
proviamo a ragionare insieme con un po' di logica. Hai ascoltato questi diffusori con, immagino, l'ampli Rotel, in negozio. L'accoppiata, in quella situazione, ti aveva ampiamente soddisfatto. Trasferisci il tutto a casa tua e suona male. Non ti viene il sospetto che a far suonare male tutto sia la sistemazione dei diffusori nel tuo ambiente? L'ampli Rotel non ha alcuna colpa e, aggiungo, la sua potenza è sovrabbondante per ascolti domestici, definiti da te a volume medio-basso. Con la potenza che ha a disposizione quel Rotel potrebbe bastare per una piccola festicciola da ballo nel tuo salone. No, la colpa, esclusiva, è dovuta al posizionamento sbagliato. L'altezza da terra dei diffusori è insufficiente, visto che i tweeter si devono trovare all'altezza delle orecchie dell'ascoltatore seduto. Dubito che a 35 cm di altezza questa situazione possa realizzarsi, a meno che tu non ascolti sdraiato per terra :-)
Ancora, i 20 cm di distanza dalla parete posteriore non fanno altro che peggiorare la situazione, visto che rinforzano la gamma bassa, che infatti senti prevalente e sovrabbondante. Infine, sicuramente anche il mobile sul quale hai poggiato i diffusori ci mette del suo, risuonando alle frequenze più basse e, dunque, gonfiandole e sporcandole ancora di più.
Dici che il posizionamento è obbligato, quindi che puoi fare? Non molto, ma qualche accorgimento potrebbe aiutare un po'. Puoi certamente chiudere con le spugnette in dotazione lo sbocco del reflex, puoi provare ad allontanare i diffusori dalla parete posteriore, magari munendoli di piccole slitte scorrevoli che ti consentano, almeno durante l'ascolto, di allontanarli dal ripiano sul quale poggiano. Valuta se sia possibile installarli su un ripiano un po' più alto, in maniera tale da posizionare i tweeter all'altezza delle tue orecchie. Infine, potresti usare dei piedini antivibrazioni (tipo
fermaporta morbidi) per minimizzare la quantità di vibrazioni che i diffusori trasmettono alla struttura del mobile. Non c'è molto altro che tu possa fare, purtroppo, quando si cerca di forzare un impianto in una sistemazione SBAGLIATA occorre essere pronti ad accettare dei pesanti compromessi sulla qualità del suono. È per questo motivo che da sempre sconsiglio di investire tanto denaro in un impianto se poi lo si deve castigare in situazioni logistiche così compromesse.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Importanza della sorgente nell'ascolto di FLAC
Gentile Direttore,
Le scrivo per diradare una volta per tutte una questione su cui in rete le opinioni sono spesso discordanti. Sono felice possessore di una scatoletta di nome Denon Ceol Piccolo, capace di leggere file in formato FLAC fino a 24bit/192Khz. So qual è la sua opinione riguardo ai coordinati e la capisco perfettamente. Amo la musica, e di conseguenza cerco di ascoltarla nelle migliori condizioni possibili. Sono cresciuto in un ambiente "discretamente audiofilo" grazie a mio padre (per capirci giradischi Thorens, testina Stanton racchiusa in cofanetto di velluto rosso, pre Carver C-1 -che adoro per via del suo Holographic Imaging-, finale B&K serie ST e due diffusori Infinity Kappa7). Quindi penso che le mie orecchie abbiano avuto un minimo di "formazione". Eppure devo dirle che quella "scatoletta", che ospita un ampli in classe D e pilota due microdiffusori 2-vie prodotti per Denon dalla Boston Acoustics, mi da tante soddisfazioni, lasciando a bocca aperta gente che per i soldi che ho speso ci hanno comprato appena un cavetto, mentre io essendo solamente agli inizi, ho accettato il compromesso offertomi dal Ceol Piccolo.
Veniamo adesso alla questione. Riproduco file FLAC, che il Ceol legge attraverso la rete wifi e che sono "stockati" su un NAS. La domanda è la seguente, non essendo una sorgente ottica, quindi non soggetta a correzioni al volo degli errori, esiste una differenza pratica all'ascolto nel far comunicare la "scatoletta" al NAS via wi-fi, via ethernet o via USB?
Inoltre ho visto che alcuni "riversano" i loro vinili di alta qualità su file FLAC a 24bit/96Khz, suonati su ottimi giradischi, con ottimi fonorivelatori e schede audio di alto livello. Ha un senso questa digitalizzazione pratica di un supporto analogico? O sarebbe semplicemente meglio dedicarsi all'ascolto di file FLAC direttamente estratti da Master o SACD come nel caso di Qobuz, Sound-Liason ed altri?
La ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti,
Santi - E-mail: santi.oliveri (at) gmail.com

LC
Caro Santi,
l'ascolto del FLAC è influenzato ovviamente dalla sorgente e non potrebbe essere altrimenti: si tratta di un formato digitale compresso senza perdita, pertanto è equivalente al file wav che l'ha generato. Di conseguenza, la qualità della conversione digitale/analogica che deve avvenire per forza è di vitale importanza per il risultato finale. Per quanto riguarda l'influenza del collegamento, non sono certo che la WiFi sia il modo migliore per far comunicare i due oggetti, se ne hai la possibilità prova sia tramite Ethernet che via USB, qualche differenza in meglio potrebbe esserci. Non è detto, però, che con il tuo sistema questa differenza sia udibile. Perdonami, ma ti poni problemi inesistenti, il tuo sistema non è stato pensato per ascolti così sofisticati da poter determinare differenze a seconda del collegamento. I colli di bottiglia successivi sono ben altra cosa rispetto a un cavo!
Relativamente alla digitalizzazione del vinile, essa ha un senso se si vuole disporre dei file digitali dei propri LP, per più semplice immagazzinamento e per facile portatilità. Continuo a essere dell'idea che se si ascolta in casa e si ha a disposizione sempre il giradischi, gli LP vadano ascoltati in questo modo. Certo, è più comodo avere le tracce separate da ascoltare al volo ma il bello del vinile è anche il suo rituale...eliminato questo non resta molto altro.
I vari file che si trovano in rete non è detto che siano identici o migliori rispetto all'estrazione eseguita dal proprio LP. In ogni caso se già si possiede l'LP che senso ha andare ad acquistare le stesse tracce in digitale? Poi, certo, possiamo essere feticisti e pertanto collezionisti di N formati diversi sempre delle stesse tracce. È una perversione che non ho mai compreso sino in fondo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pre phono e lettore CD
Buonasera direttore,
la contatto in quanto avrei bisogno di qualche consiglio.
Pre fono: sono intenzionato ad acquistare il Phonobox della Project ma, navigando in internet, trovo diversi modelli. Ho individuato il seguente
modello (la mia testina è una Ortofon 2m Red).

Lettore CD. Data la composizione del mio impianto: Che ne pensa dell' Auna av2 cd-509? Mi darebbe un consiglio su un possibile lettore cd? (non più di 200€)
La ringrazio per i suoi preziosi consigli.
Cordiali saluti,
Giuseppe - E-mail: giuseppe-sisto (at) libero.it

LC
Caro Giuseppe,
purtroppo il link all'annuncio non esiste più, immagino fosse un PhonoBox modello base che è quello che abbiamo recensito qualche tempo fa. Credo sia più o meno equivalente al TC400, forse appena superiore. Cerca magari un Phonobox superiore, usato, oppure un Black Cube The Statement, sempre usato.
Per quanto riguarda invece il lettore CD, mi sento di sconsigliarti l'Auna. Quando recensii il gemello ampli integrato, apparecchio peraltro in tuo possesso, mi feci spedire anche il lettore CD. Dopo un primo test sample difettoso me ne feci spedire un secondo, difettoso anch'esso, tanto da farmi sospettare che ci fosse un errore progettuale insito nella macchina. In pratica il rumore della meccanica di lettura (motorino etc.) passava nella sezione audio e arrivava in sottofondo ai diffusori. Non so se abbiano affrontato il problema e l'abbiano risolto o se io sia stato particolarmente sfortunato coi due test sample che ho ricevuto, però in mancanza di altre informazioni non mi sentirei tranquillo a consigliartelo a scatola chiusa.
Se potessi provarlo tu direttamente sarebbe, ovviamente, un discorso diverso. Per quella cifra puoi acquistare un Cambridge Audio Topaz CD5 o un Denon DCD 520AE. Potresti anche trovare qualche buona offerta per lo Yamaha CD-S300. Potresti anche valutare un usato recente di classe superiore, vedi se riesci a trovare qualcosa che puoi però controllare di persona.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

I fondamentali!
Salve direttore,
leggo da tempo la vostra e-zine e la devo ringraziare, perché mi avete aperto gli occhi riguardo al fatto di come creare "il vero impianto" alla maniera soggettiva; che piaccia; ovvero, non una cosa che sia audibile in buona maniera oggettivamente (ma cos'è l'oggettività in fondo), ma soprattutto per quello che piace a noi soggettivamente: ritengo che quello che ascoltiamo sia una pezzo del puzzle che si debba incastrare nella nostra matrice.
Io ho trovato il mio massimo con la seguente configurazione:

Questa configurazione mi ha regalato molto tempo di soddisfazione, però ecco che casca l'asino, sentendo delle Klipsch da un amico (RF5), sono rimasto estasiato dalla potenza, e ho fatto la pazzia, ho preso usate delle RF–7, incredibile quanto più fiato hanno dato al mio impianto!
Purtroppo però, appena aumento leggermente il volume, oltre una certa soglia, si avvertono dei rimbombi incredibili, forse, per il mio ambiente piccolo, sono troppo forti? Dovrei tornare alle Aliante?
Allego foto del salottino di ascolto.
Grazie dell'attenzione e cordiali saluti,
Ennio - E-mail: ennio.ragni (at) mail.com
[Sala d'ascolto...sbagliata!]

LC
Caro Ennio,
come puoi pensare di sistemare dei bestioni come le RF-7 in quel modo così barbaro??? Una di fronte all'altra e, da quel che si vede, pure attaccate alla parete posteriore! No, non ci siamo proprio. Altro che soggettività!!! Questa è una sistemazione inequivocabilmente e oggettivamente sbagliata!!! Mi meraviglia che le precedenti Aliante Nova suonassero in modo soddisfacente! A mio parere non hai sentito neppure il 20% di quel che potevano dare...
Non ho consigli da darti se non quello di trovare una mezza parete libera e sistemarci i diffusori, paralleli tra loro, distanti dalla pareti e dagli angoli e disposti in maniera tale da puntare verso la postazione d'ascolto...
Davvero, Ennio, ma qui mancano i fondamentali!!! Di cosa vogliamo disquisire?
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Consigli su biamplificazione passiva
Buongiorno Direttore,
prima di sottoporLe la mia richiesta, desidero ringraziarLa per i preziosi consigli che nel tempo ha voluto darmi aiutandomi ad implementare il mio 1° impianto hi-fi senza incorrere in errori grossolani. Un ringraziamento Le è dovuto anche e soprattutto per la Sua meritoria opera di "normalizzazione" di noi audiofili alla costante ricerca del Santo Graal.
A tal proposito, Le sottopongo il mio quesito, non prima di averLe illustrato i componenti del mio impianto:

Pur soddisfatto globalmente della resa del mio impianto, sono anch'io alla ricerca del Santo Graal...ovvero di una maggiore dinamica...che immagino di ottenere con la biamplificazione passiva...ed ecco che leggendo il Manuale d'Uso della MARANTZ mi imbatto nella descrizione dell'utilizzo di 2 amplificatori in modalità Bi-Amping mediante il FCBS (ovvero Floating Control Bus System) che dovrebbe consentire di sincronizzare i 2 Amplificatori in configurazione Biamplificazione Verticale...di qui la mia domanda: sarebbe sensata questa configurazione oppure sarebbe comunque preferibile la Biamplificazione Orizzontale, collegando un Finale (quale?) alle uscite pre-out dell'Integrato?
Casualmente mi sono imbattuto in un annuncio di vendita di un PM15S1 a 780 euro...per cui la configurazione proposta da Marantz sarebbe realizzabile...
Le chiedo un Suo consiglio nello specifico ed una Sua opinione sulla mia idea di passare alla Biamplificazione, magari suggerendomi la configurazione ottimale e l'eventuale Integrato/Finale più adatto da inserire nel mio set-up.
Mi scuso per la lunghezza eccessiva della mia lettera, La ringrazio fin d'ora per i suggerimenti che vorrà darmi e Le porgo i miei più cordiali saluti.
Luigi - E-mail: thestig2013 (at) libero.it

LC
Caro Luigi,
voto decisamente contro la tua proposta, e per due ragioni:

  1. La biamplificazione passiva è sempre uno spreco di energia, gli amplificatori amplificano tutto il segnale, che poi viene castrato dal filtro dei diffusori. La dinamica potrebbe aumentare per via della doppia alimentazione, ma non l'ho mai vista come una soluzione sensata.
  2. Non spenderei così tanti soldi per amplificare una coppia di diffusori che non arriva a 1500€ la coppia. Semmai farei economia e cercherei di sostituire questi ultimi con qualcosa di maggior pregio, o magari, sostituirei l'amplificatore con un altro di impostazione diversa.
Tutto ciò premesso, io non avrei neppure speso così tanto per acquistare il tuo attuale Marantz, che già da solo costa più dei diffusori. Ci avrei visto meglio un amplificatore che costa la metà con dei diffusori che costano il doppio, il risultato sarebbe stato ben superiore. Peggiorare ora la situazione con un secondo amplificatore sarebbe un ulteriore spreco di risorse nella direzione sbagliata. In più, andresti ad aggiungere scatole a un impianto già abbastanza affollato. Se proprio volessi sperimentare un suono più vivace e dinamico, visto che il tuo Marantz è, per sua natura, più morbido e rilassato, potresti semplicemente cambiare amplificazione, passando a qualcosa di casa Naim, Cyrus, Rega o Rotel. Non credo sia neppure necessario investire chissà quale cifra per un drastico cambio di impostazione. Cerca anche nel mercato dell'usato.
Per il futuro: quando pensi a un upgrade, scegli sempre la strada più semplice, non quella più complicata :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentilissimo direttore. Naturalmente le faccio i complimenti di prassi per la sua bellissima rivista, che seguo ormai da tanto tempo. Questa volta non le scrivo per consigli o dubbi ma semplicemente per condividere la mia recente esperienza. Da tempo pensavo se valesse la pena provare a cambiare il mio dac esterno (un ormai datato e assolutamente basico MUSIC STREAM II) che utilizzo in accoppiata ad un pc. Naturalmente leggevo e rileggevo le sue recenzioni e i consigli che con grande competenza e onestà dà sempre sulla rubrica della posta.
Prima di fare il passo verso il nuovo acquisto mi son intestardito nel voler dotare il mio dac di una migliore e piu pulita alimentazione visto che l'unica fonte di alimentazione per questa tipologia di dac è la presa usb. Ho acquistato (non senza fatica) un cavo a y che mi desse la possibilità di alimentare il dac tramite una batteria esterna (per intenderci quella che si utilizza per ricaricare i cellulari) e senza che in realtà mi aspettassi granchè faccio diverse prove ascoltando gli stessi brani con e senza batteria. La sorpresa è stata grande.
Le differenze non solo erano evidenti ma anche di un ordine di grandezza che non sarei mai aspettato. Tutto risulta più preciso e naturale, basso più profondo, e pianoforte sorprendentemente dinamico. Insomma meno di 5 euro investiti e risultati eclatanti. Per ultimo ho provato a riutilizzare "asio4all" con foobar e anche in questo caso differenze evidenti anche se di un ordine di grandezza grandemente inferiore all'utilizzo della batteria.
Quindi ecco le mie considerazioni. Quello che era un assunto con la vecchia Alta Fedeltà resta assolutamente attuale anche oggi. Mettere a punto con pazienza quello di cui si dispone prima di decidere che quache cosa va cambiato, e un'alimentazione pulita e "abbondante" ha spesso più importanza di publicizzatissime migliorie tecniche.
Grazie per la pazienza che dimostra sempre nei "nostri confronti".
Francesco - E-mail: francescotemperato (at) libero.it

LC
Caro Francesco,
grazie per la preziosa testimonianza, confermi ancora una volta come l'alimentazione giochi sempre un ruolo molto importante. Per il cavo a Y forse potrebbe interessarti il progettino d'autocostruzione
TNT221 che abbiamo messo online di recente. Potresti magari confrontarlo con quello che hai acquistato e, chissà, magari raccontarci come va secondo la tua esperienza.

Questa settimana è mancato Mike Porcaro, bassista della storica band dei Toto, affetto da tempo di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Lo ricordiamo con un classico del repertorio della band, ovvero Africa, dal celeberrimo Toto IV.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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