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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Incubi, computer e tweaking
  2. Solo grazie
  3. Diffusori da pavimento oppure no?
  4. Scelta dei diffusori
  5. Cavi
  6. Il sogno diventa realtà
  7. AR P-Greco confuse
  8. FleXybilità
  9. Lettori CD "vintage" o quasi
  10. Nessuna differenza

Incubi, computer e tweaking
Gentile direttore,
proseguo nel mio resoconto per i lettori di TNT delle mie vicissitudini di audiofilo cercando di apportare considerazioni che possano essere utili a tutti.
Dopo numerose opeerazioni di tweaking (soprattutto cavi di ogni tipo e meccanica CD), come ho di recente già descritto, ho deciso di ricablare internamente le mie AudioPro 2-25 alle quali avevo di recente fatto rifare le sospensioni un po' logore ai woofer.
Come appunto già espresso nella mia lettera precedente della
settimana scorsa, i risultati sono stati ben al di sopra delle più rosee aspettative con un miglioramento drammatico di contrasto, definizione e pulizia generale.
Il cavo che ho utilizzato è stato lo stesso che mesi prima avevo realizzato per il cavo di segnale: il TNT FFRC. La cosa che mi aveva più stupito era che tale modifica (il FFRC nel cablaggio interno) aveva dato risultati maggiori della sostituzione di tutto il cavo di potenza (per la verità gia di un tipo "speciale": Monitor Audio Studio Line).
La sensazione, a volerla spiegare in termini minimi era che il cavo di connessione ampli-diffusori fosse scomparso, e i diffusori fossero collegati direttamente ai morsetti dell'ampli (Onkyo Integra).
Galvanizzato da tale risultato e constatato quanto i morsetti di ingresso dei diffusori fossero ancora gli originali a molla e di povera fattura, ho deciso di procedere alla loro sostituzione con un paio nuovo in ottone dorato acquistati alla GBC per 7 euro la coppia. E qui iniziano gli incubi infestati di fantasmi...
Mi armo di pazienza e solitudine (la famiglia e i figli fuori) e procedo all'operazione: faccio due nuovi fori sul retro dei diffusori, apro, avvito, connetto, richiudo, e mi accingo trepidante all'ascolto... una tragedia!
La dinamica collassata, tutto è ovattato e rimbombante, mia moglie stessa spesso poco attenta alla qualità di riproduzione ha espresso il suo disgusto!
Si fa sera... mi chiedo se sia possibile che due morsetti magari di non eccelsa (!?) qualità possano provocare un tale disastro!
Mi viene in mente che forse non ho sistemato il materiale assorbente in modo corretto... riapro, sistemo, chiudo, provo: no, ancora una schifezza!
Preso dal panico ormai a notte fonda decido di ritornare alla situazione originale riconnettendo i morsetti originali; mi armo di saldatore, ansia, e procedo... apro, ricontrollo tutto, saldo, chiudo. Non è possibile! Ancora un disastro!
Vado a dormire (si fa per dire) perseguitato da dubbi e tweaking-incubi rimpiangendo di non aver lasciato tutto com'era e come mi piaceva tanto.

Appena possibile (lavoro anche...) riapro tutto deciso a scoprire l'inghippo e cominciando a pensare ad un problema di contatti. Temevo anche di aver danneggiato col saldatore le bobine del woofer o i cavi stessi (ma non mi risulta che un cavo venga danneggiato dal calore del saldatore).
Apro ancora una volta e... scopro i faston che connettono il cavo del crossover ai morsetti un po' lenti; da notare che sono gli unici faston rimasti visto che la posizione veramente impossibile mi impedisce di saldare laggiù. Risaldo dei nuovi faston, pulisco i contatti e stringo bene la connessione.
Tutto è tornato a posto!!! Era solo questione di contatti un po' lenti!!!

A questo punto chiudo con qualche piccola considerazione: se un sistema HI-FI è così delicato e sensibile da venir messo in crisi da un piccolo contatto lento, è da ripensare completamente la valutazione qualitativa degli apparecchi in vendita... mi viene da pensare ai processori per PC venduti con la frequanza di clock abbassata per essere venduti ad un costo inferiore!
Probabilmente ogni apparecchio HI-FI racchiude in sè (soprattutto se di classe economica) potenzialità molto lontane da quelle espresse appena lasciata la fabbrica, e di questo noi audiofili dovremmo prendere maggiore coscienza e consapevolezza. Spesso un minimo particolare (assai difficile da identificare) ha incidenza sul risultato finale di portata ben superiore al blasone del marchio o al costo dei componenti utilizzati.
Purtroppo anche questa volta sono stato lungo, ma le considerazioni qui espresse andrebbero a mio avviso approfondite e dibattute... magari proprio su TNT!
Grazie per l'attenzione e a presto.

P.S. Per la sostituzione dei cavi interni dell'ampli (dai finali ai morsetti di uscita) utilizzare ancora il FFRC è difficile a causa delle sue dimensioni: cosa mi consiglia?
Klaus Spoer - E-mail: klausspo@iol.it

LC
Caro Klaus,
ancora grazie per i preziosi spunti di riflessione nati dalle tue esperienze sul campo. Non è la prima volta che qui su TNT-Audio consigliamo di metter mano agli apparecchi anche economici (soprattutto se economici!) per metterli nelle condizioni migliori di operare.
Abbiamo parlato di lettori CD ma anche di tante piccole attenzioni che si possono dedicare ai diffusori. Il prodotto industriale in larga scala, magari economico, è ben lontano dall'essere ottimizzato.
Si può quindi tentare la strada dell'ottimizzazione "in casa" come abbiamo sempre suggerito.
D'altra parte, questa può rivelarsi un'arma a doppio taglio. Ci sono apparecchi che, per ragioni diverse, rifiutano qualsiasi intervento, nel senso che i tweaking che di solito funzionano su altri apparecchi hanno effetto nullo o negativo su questi (uno su tutti: il giradishi Rega Planar).
A volte il suono di un apparecchio HiFi è un delicato equilibrio di pregi e difetti. Un tweaking casalingo può migliorare alcuni aspetti a scapito di altri, col risultato di ottenere uno squilibrio nella performance complessiva. Quindi, non è tutto rose e fiori.

Per quanto riguarda il ricablaggio interno dell'ampli...lo fece la Rotel nella versione "abarthizzata" del suo integrato 820B (si chiamava 820BX, parlo della seconda metà degli anni 80). Aveva sotituito i cavi standard dai finali ai morsetti per le casse con degli spezzoni di cavo per diffusori Supra 4.0. In serie era però rimasta una resistenza non trascurabile :-) ....ora non ho idea se il tweaking fosse efficace oppure no (ben altre erano le differenze tra le due versioni!), ma potrebbe valer la pena tentare - a patto di sapere eseguire ottime saldature...altrimenti addio benefici (eventuali!) del cavo.
L'FFRC è grosso, in effetti, potresti tentare con una sua versione "ridotta" o con uno spezzone di cavo Star o del cavo che usavi in precedenza per i diffusori. Vedi un po'.
Tienici aggiornati!
Lucio Cadeddu

Solo grazie
Ciao Lucio,
ho scritto una lettera alla redazione che puoi pubblicare senza perdere tempo per rispondere a domande: è solo per dirvi grazie.
Dopo molto tempo passato a riflettere, ascoltare e fare acquisti sono giunto ad impianto HiFi vero che mi da grandi soddisfazioni. Vorrei con breve messaggio dire grazie a te e a TNT-Audio per l'aiuto e segnalare i passi significativi di questo cammino credo non unico, per evitare ad altri inutili spese e perdite di tempo.

  1. Stereo contro multicanale. Ho contattato la prima volta TNT per sapere qualcosa dei miei diffusori Dynaudio. La ditta non sapeva neanche di averli prodotti! e sosteneva che il distributore italiano avesse taroccato due scatoloni vuoti. Pino e Lucio mi dissero che i diffusori erano originali e mi diedero consigli di utilizzo. Allora io ero in stereo con ampli Roteo e CDP Yamaha, entry level...
    Poco dopo ho pensato che un receiver Yamaha potesse farmi ascoltare di tutto e cosí regalai CDP e ampli e comprai un Dolby ProLogic (!!!) vecchio e malsuonante e gli attaccai il CDP. Sorpresa: Sonava MOLTO peggio del Rotel.
    Errore 1: un ampli 2 canali suona quasi sempre meglio di un receiver anche se molto piú caro.
  2. Contattato Lucio con richiesta di acquistare un miglior receiver o ampli multicanale. Risposta: Yamaha DSP A2. Risultato: Lucio fu onestissimo e rispose bene alla domanda sbagliata. Il DSP A2 era molto meglio del vecchio Yamaha ma ben lontano da un 2 canali di livello medio-alto.
    A questo punto è iniziata la costruzione di un buon impianto HiFi a due canali. Risulato: CDP-Audio Analogue Maestro, Ampli-AA Maestro, diffusori HGP Corda, cavi Straightwire, rack-Finite Elemente Spider. Il resto è HT, ma non importa. Tra poco aggiungeró un gira (Audio Signature Final Tool, Rega RB 300 e pick up da decidere).
Morale: HT e stereo hifi sono due mondi che hanno poco in comune. Chi ascolta musica fará bene ad investire i suoi soldi in un bell'impianto a due canali, aggiungere un decoder e buona notte.
Chi puó dovrebbe mettere gli impianti in 2 sale diverse... Un grazie a TNT e a Lucio è doveroso. A tutti un saluto cordiale.
Mattia Bellinzona - E-mail: m@bellinzona-net.de

LC
Caro Mattia,
grazie a te per il resoconto. È da quando scrissi la monografia sull'Home Theater (ormai tanti anni fa) che sostengo che i veri amanti della Musica dovrebbero pensare a costruire un impianto HiFi ed eventualmente INTEGRARLO in modo indolare con un "reparto HT". Ancor più radicalmente, consiglio di usare l'impianto stereo per "sentirci" i films. Si, non si sentiranno gli elicotteri arrivare da dietro (ma quanti films hanno effetti così?) ma l'emozione ed il pathos che un buon impianto stereofonico saprà donare alla visione del film non ha niente a che vedere con 5 casserottole economiche abbinate ad un sintoampli tuttocompreso dotato di power pack.
Purtroppo molte persone continuano a non crederci e preferiscono sperimentare sulla propria pelle e su quella del proprio portafoglio :-) come stanno in realtà le cose.
La tua esperienza, in proposito, mi pare illuminante.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Diffusori da pavimento oppure no?
Buongiorno,
mi chiamo Michele, ho 30 anni, sono di Verona e volevo esporle una domanda. Possiedo da 15 anni una coppia di diffusori a tre vie ESB QL-90A che per valore affettivo ho recentemente preferito rimettere a nuovo piuttosto che comprarne di nuovi.
Premetto che mai mi sono interessato della qualità di questi diffusori, nel senso che non ne conosco le caratteristiche tenciche. Posso dire che mi hanno sempre soddisfatto nel loro equilibrio timbrico, ma d'altronde ho ascoltato solo quelle.

Mi sono imbattuto nel vostro ben curato sito e devo dire che quasi tutti i giorni ci metto il naso, soprattutto nel tempio del tweaking. Mi avete spalancato una porta che non ho mai creduto esistesse. Allora mi sono dato da fare subito per valutare la posizione rispetto al punto di ascolto e devo dire che sono riuscito a migliorare di molto le prestazioni come ambientazione profondità ecc., poi ho cambiato i cavi di potenza, mi sono venuti i brividi quando ho visto che avevo i soliti rosso/nero!, e i cavi di segnale, anche lì i soliti rosso /nero; poi ho applicato qualche vs. consiglio al lettore CD.
E poi il dubbio; gli stand per i diffusori.
Io non so se i miei diffusori sono da pavimento oppure no. Cioè non so se è meglio metterli su uno stand in modo che i tweeter siano circa all'altezza delle orecchie; certo le dimensioni sono "importanti" circa 60 x 30 x 20 cm. Infatti durante le mie prove ho notato che sedendomi per terra e quindi con i tweeter all'altezza delle orecchie, la scena sonora si materializzava come non avevo mai sentito prima.

Allora ho costruito uno stand minuscolo (utilizzando semplicemente un piano di legno spesso 3 cm) con punte verso il pavimento e verso il diffusore per sentire come reagiva, ed ho notato decisamente meno corposità nei bassi ma più nitidezza nei medi/alti.
Vorrei costruire degli stand che permettano, alzando i diffusori, di ricreare quella magica sensazione spaziale stando però seduto sul divano, ma credo che questo vada a scapito dell'equilibrio timbrico mancando una fetta di basse frequenze.
Prima di imbarcarmi in questa costruzione volevo chiedervi un consiglio, se provare o se meglio lasciarli direttamente sul pavimento e mettermici anch'io.
Grazie anticipatamente, e grazie anche per la passione con cui curate il sito internet, fonte di preziosi consigli ed esperienze.
Michele Ferrarin - E-mail: m.ferrarin@ristop.com

LC
Caro Michele,
i tuoi diffusori NON SONO da pavimento. 60 cm di altezza totale significa tweeter a circa 55 cm dal pavimento, indi la necessità di utilizzare dei supporti che sollevino il tweeter all'altezza dell'ascoltatore seduto.
Questa operazione produrrà un certo numero di risultati sonori dei quali vorrei che tu fossi edotto: intanto diminuiranno i bassi ed i rimbombi ma contemporaneamente migliorerà l'articolazione delle basse frequenze e potrai sentire in modo più nitido le singole note di basso. La stessa batteria apparirà più veloce e meno gommosa (anche se più "leggera").
Migliorerà nettamente la pulizia della gamma medio-alta: sentirai distintamente voci e strumenti con una pulizia sconosciuta fino ad ora. Potrebbe essere che l'equilibrio timbrico si sposterà un po' verso l'alto. Terzo, apparirà l'immagine, intesa come ricostruzione immaginaria di un palcoscenico sonoro tra i diffusori e dietro di essi.
Sarà il primo passo per cominciare a capire come suona davvero il tuo impianto. Non tutto ti piacerà da subito, ti ci dovrai abituare. Dopo qualche mese in quella posizione "rialzata" prova a riportare le casse a pavimento, dovresti trovare il suono ormai inaccettabilmente gonfio ed impastato.
Qualora dovessero mancarti comunque un po' di bassi, puoi ovviare avvicinando i diffusori alla parete posteriore. Più li avvicinerai e più aumenterà il basso ma contemporaneamente diminuirà la profondità della scena acustica.
Forza, armati di santa pazienza e comincia il viaggio verso la vera HiFi.
Non dimenticarti di tenerci aggiornati!
Lucio Cadeddu

Scelta dei diffusori
Egregio Direttore
Mi chiamo Andrea, e ho deciso di scriverle perchè desideravo qualche consiglio.
Eviterò i convenevoli in quanto considero il fatto di essermi rivolto a lei un attestato di fiducia e stima per il lavoro che sta portando avanti.
Anche io, come molti altri che le scrivono, sono alle prese con l'allestimento di un impianto audio. Per quanto riguarda l'amplificazione, posseggo già un PA-30 AM AUDIO; un integrato che voi di TNT dovreste conoscere bene!
La sorgente digitale sarà un CEC (TL 51Z) o un REGA (Planet o Jupiter).
Ovviamente anche i cavi, e tutti gli altri accessori, saranno scelti attentamente senza lasciare nulla al caso.
Ciò che mi sta creando delle difficoltà è la scelta dei diffusori.
Queste difficoltà sono legate all'ambiente di ascolto dove intendo posizionare l'impianto. La stanza in questione misura mt. 4.30 per mt. 3.68 per una altezza di poco superiore ai tre metri. Per ciò che concerne la mobilia le segnalo particolarmente la presenza di un armadio a ponte con annesso divano-letto che copre quasi per intero una delle pareti lunghe, sia in lunghezza che in altezza.
Le segnalo inoltre la presenza di una porta-finestra che dovrebbe parzialmente coincidere con il retro di uno dei due diffusori.
I diffusori tra cui intendo scegliere sono: AM AUDIO RM8; AM AUDIO RM3. L'impianto sarà collocato sul lato corto della stanza, mentre il punto di ascolto sarà sulla parete opposta, a creare il fatidico triangolo.
Quale di questi diffusori rappresenta secondo lei la scelta migliore nel mio caso?
Considerate le dimensioni della stanza, posso permettermi l'acquisto di un diffusore da pavimento, o farei meglio ad orientarmi sul modello da supporto (supporto che, nel caso dell'AM AUDIO, non dovrebbe creare alcun tipo di problema di robustezza e stabilità)?
Gradirei inoltre conoscere cosa ne pensa di questi diffusori da me segnalati e se, eventualmente, vuole consigliarmene degli altri.
I miei gusti musicali sono abbastanza vari.Ascolto molta musica rock, jazz e blues, ma anche musica etnica ed elettronica.
Mi scuso se sono stato eccessivamente lungo e la ringrazio anticipatamente per la sua attenzione.
Distinti saluti
Andrea - E-mail: fwn@virgilio.it

LC
Caro Andrea,
la tua stanza non è enorme (meno di 16 mq) ed è resa ancor più piccola dall'armadio a ponte. Anche la disposizione lungo la parete corta mi farebbe propendere per i diffusori da supporto, certamente meno problematici da inserire al meglio. Prima di acquistare, però, farei un tentativo di prova "in situ": credo che AM Audio, visto che sei già cliente, non farà troppa difficoltà a prestarti entrambi i modelli in prova a casa per un weekend, giusto il tempo necessario per capire cosa è meglio per le tue orecchie.
Non c'è infatti una regola precisa sulla scelta "da supporto"-"da pavimento", l'acustica della stanza ed il gusto personale sono due parametri che possono influenzare pesantemente la scelta.
Infatti, c'è chi è disposto a sacrificare un po' l'immagine a vantaggio dell'estensione in basso e chi invece preferisce il viceversa. Solo una prova DIRETTA ti potrà far capire quale sia la cosa migliore per te. La mia opinione te l'ho data, ma poi alla fine deve essere il tuo gusto a decidere.
Ciao e fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Cavi
Caro direttore,
sono soddisfatto per la realizzazione dei Vs. progetti del cavo STAR, e del cavo segnale TNT Shield, che sono operativi da circa 2 giorni, e che stanno suonando tramite il seguente complessivo:

Vorrei solo evidenziare che non ho visto sul Vs. sito una particolare area dedicata alla realizzazione di cavi video coassiali, ad un costo accettabile, mentre molta cura e dettaglio viene riservata ai cavi, segnale, alimentazione e potenza.

Oggi sto usando cavi commerciali (chiaramente coassiali 75 Ohm) per interfacciare i segnali audio dei vari componenti, ma desidererei, alla luce dei buoni risultati avuti utilizzando i Vs. progetti, cercare di realizzare qualche cosa di più.
Grazie per l'attenzione
Cordialità
Roberto Cerrato - E-mail: cerrato.ro@iveco.com

LC
Caro Roberto,
i cavi a 75 ohm sono di uso vdeo o digitale, non capisco cosa intenda quando parli di usarli per "interfacciare i segnali audio dei vari componenti"...ma non stavi usando il nostro TNT Shield? Comunque sia, tempo fa abbiamo recensito un cavo 75 ohm autocostruito, si tratta del cavo di
Steven Rochin.
Non conosco altri progetti di cavi 75 ohm autocostruiti ma ovviamente puoi usare i vari RG che si trovano in circolazione. Sto inoltre effettuando una prova a confronto tra vari cavi a 75 ohm ed i risultati sono abbastanza interessanti. Stai sintonizzato!
Lucio Cadeddu

Il sogno diventa realtà
Ciao sono Francesco, da un po' seguo la vs. rivista che mi ha aiutato non poco a chiarire molti dubbi. Sono un appassionato di musica, ascolto di tutto dal jazz alla classica dalla new age alla musica rock, ho ereditato la febbre della musica da mio fratello e quindi sin da piccolo smanetto su ampli, dischi, piatti, tutto rigorosamente made in japan (con tutto il rispetto, in fondo e grazie a queste elettroniche a basso costo che ho alimentato la passione per la musica).
Adesso dopo anni passati a sognare elettroniche di qualità superiore è venuto il momento di fare il salto di qualità, e vengo al dunque. Vorrei un consiglio: essendo orientato su un ampli a valvole avevo pensato di comprarne uno nuovo, cosa ne pensi di Antique Sound Labs Aq 1008 (c'è un rivenditore in zona dove abito)(o se troppo grosso Aq 1007-300b) e siccome per adesso non posso permettermi un pre nuovo cosa mi consigli di accoppiarci (circa 1000 euro).
Poi altro dilemma, i diffusori: navigando mi sono imbattuto nella conoscenza (teorica) del dott Heil delle Ess e più precisamente delle AMT 330 e vero ciò che si dice, dai numeri e dagli articoli letti su questi diffusori sembrano una manna dal cielo per qualunque audiophilo, sulla stessa categoria di prezzo quali sono i tuoi consigli?
Ed infine dovendo spendere circa 8000 euro e dovendo buttare delle solide basi per il futuro (sono già in possesso di un Rega Jupiter) per un finale e dei diffusori quali sono i tuoi punti di vista (il suono che prediligo è caldo, morbido, basso profondo ma non secco gamma alta precisa ma non secca-metallica) un grosso grazie a tutti voi continuate così, siete grandi.
Francesco Perri - E-mail: dharmashop@libero.it

LC
Caro Francesco,
ho fatto veramente fatica a capire il senso delle tue richieste. Inizialmente parli di un ampli ben preciso, poi concludi dicendo di avere un budget di 8000 Euro per ampli e diffusori.......
Non capisco ma mi adeguo. Cominciamo con l'ampli. Niente da dire sull'Antique Sound Labs (ottimamente recensiti anche qui su TNT-Audio) ma perchè partire in quarta con un ampli e non invece, come sarebbe più logico, dalle casse?
Poi, non credo alle "manne dal cielo" perchè in questo campo i miracoli non riescono a nessuno, tuttavia gli AMT da te citati andrebbero almeno ascoltati, prima di trarre delle conclusioni affrettate. Quindi, la prima cosa che devi fare è: spegnere il PC, buttare via le riviste ed uscire allo scoperto, cercando di ascoltare quanto più possibile nella fascia di prezzo che ti sei preposto. Dopo aver fatto una cernita di papabili, ci si può sentire di nuovo ed eventualmente studiare insieme l'ampli più adatto alle esigenze delle casse che sceglierai.
Solo così posso tentare di esserti utile, altrimenti stiamo sparando nel mucchio senza prendere mai il bersaglio.
Ciao!
Lucio Cadeddu

AR P-Greco confuse
Ciao Lucio, ti scrivo da Roma per cercare di risolvere un problema che credo sia noto a un po' tutti gli appassionati di musica, ho letto e riletto penso tutto il contenuto del vostro grandioso sito trovando ottime dritte e centinaia di buoni consigli ma non la risposta al mio "grande" problema.
Ho un impianto composto da casse AR 10pi-greco (e da qui parte il problema), finale Sonic Frontiers sfs-80, pre Audio Innovations serie 200 modificato da Sarath e cd16 della Marantz.
La prima cosa che mi servirebbe è il manuale di istruzioni delle p-greco, non so più dove cercarlo, e da qui il primo favore che ti chiedo :-) ... non è che magari sai dove posso cercarlo?
Poi sempre a proposito delle casse, non riesco a posizionarle in modo da farle suonare al meglio, anche per questo cercavo il manuale, magari richiedono una collocazione particolare (visto che non sono riuscito nemmeno con il metodo di Cardas).
Ti spiego... avevo l'impianto in camera da letto (una camera rettangolare di 3.70m*5m) e li le casse suonavano in modo corretto, solo che la sistemazione era un po' scomoda ed ho dovuto spostare tutto in un'altra camera che purtroppo è un cubo quasi perfetto (6m*5m) e da lì la ROVINA!
Non riesco più ad avere un suono decente, gli acuti se ne sono andati, i bassi sono sporchi e rimbombanti ecc.. Sinceramente non so più che fare...
Il primo consiglio che volevo chiederti è se mi conviene cambiare casse, alle p-greco sono molto affezionato ma volevo far evolvere un po' il mio impianto cercando casse che abbiano come base il suono delle AR ma un po' più dettagliate e raffinate (e con qualche db in più)
Visto che sicuramente avrai ascoltato molti più diffusori di me, che cosa mi consigli?
Non ti ho mandato la pianta della stanza perchè non ho avuto il tempo di farla, ma se non si riesce a risolvere il problema in qualche altro modo te la mando in settimana.
Lucio scusa la confusione della mia mail, ma avrei duemila domande da farti ed ho fatto il possibile per trattenermi :-)
Per ora ti mando un saluto e ti ringrazio anticipatamente.
Buon lavoro
Simone - E-mail: misterywhiteboy@msn.com

LC
Caro Simone,
per i manuali, basta cercare in rete, c'è tutto (anche se non "a gratis"). Ad esempio c'è un sito inglese che ha un po' di tutto:
servicemanuals.co.uk e tanti altri li trovi digitando su un motore di ricerca la parola chiave "HiFi service manuals" o qualcosa del genere. Anche digitando "AR 10-p" dovrebbe dare dei risultati interessanti.
Comunque non è il manuale che ti serve, ma il buon senso. Intanto non mi dici la cosa fondamentale ovvero COME hai sistemato le tue casse nel nuovo ambiente. Magari si può fare qualcosa variando l'altezza da terra, l'inclinazione etc (vedi lettera precedente "Diffusori da pavimento o no?"). Poi c'è il fattore acustica ambientale. Se il tuo salone suona male non c'è cassa che possa risolvere il problema. Quindi devi prima di tutto affrontare questo: i soliti consigli (tappeti, cuscini, tende) e la costruzione di qualche TNT Stylos possono aiutare enormemente.
Il mio consiglio è di NON cambiare le AR 10-p ma di cercare di farle suonare al meglio, curando la posizione in ambiente e l'ambiente stesso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

FleXybilità
Egregio Direttore
Ho deciso di riscriverle perchè desidererei avere qualche consiglio riguardo al tavolino portaelettroniche TNT FLEXY.
Posseggo, da poco tempo, un amplificatore integrato PA-100 AM AUDIO; un componente dal peso non indifferente di 26 Kg!
Sono sufficienti tre gambe (secondo me si;per un mio amico no!) o è consigliabile (considerato il peso dell'ampli) eseguire il progetto utilizzando quattro barre?
Conviene in tal senso scegliere delle barre filettate di un diametro superiore ai 18 mm, o questa misura può considerarsi adeguata?
Per quanto riguarda i ripiani avrei scelto come materiale il marmo. Pensa che sia la scelta giusta, o conviene orientarsi verso la medite, il compensato marino o qualche altra qualità di legno?
Le dimensioni dei ripiani le ho scelte consultando l'annuario SUONO rifacendomi ai tavolini SOLIDSTEEL e MUSIC TOOLS e considerata la profondità del mio ampli opterei per una misura di 62 per 46 cm.
Per ciò che concerne lo spessore dei ripiani ritienene che 20 mm. siano sufficienti, o visto che intendo utilizzare il marmo sarebbe consigliabile fare i ripiani 10 mm. più spessi?
Ultimo quesito riguarda l'utilizzo del BLACK BLOB.
È necessario secondo lei applicarlo anche sulle barre filettate per ottenere un migliore isolamento o è una operazione inutile?
Qualora mi decidessi per il marmo, in tal senso attendo la sua opinione, devo applicare il BLACK BLOB anche a questo materiale o posso farne a meno?
Tutte queste perplessità, apparentemente banali, sono legate sopratutto al peso dell'amplificatore che mi tiene un po' in ansia.

Al di là di tutto è bello poter contare su un appoggio come TNT che ha sempre qualcosa da estrarre dal suo magico cilindro. A tutti coloro che ultimamente si sono lamentati delle idee proposte dal sito, specie per ciò che riguarda il tweaking, va detto che il mondo dell'audiofilia è un mondo fatto di attese, speranze, ricerche, sperimentazioni ma sopratutto bisogna avere pazienza (a parte che 150.000 per uno stand come quello proposto dal sito mi sembra tutto sommato un prezzo concorrenziale considerando la qualità di ciò che è in commercio....).
Non mi piace l'atteggiamento delle persone che pretendono di avere tutto e subito, e mi piace ancora meno in questo ambito.
LA VITA VA ASSAPORATA LENTAMENTE o si rischia di non conoscerne il sapore!
Distinti saluti
Giovanni Altavilla - E-mail: taltav@tin.it

LC
Caro Giovanni,
avevo anch'io un problema analogo (utilizzare un FleXy per la TV da 50 kg) e stavo per optare per il marmo. Una cosa è certa, tra i materiali coi quali puoi costruire i ripiani, il marmo è considerato quello meno "audiophile" e meno sicuro dal punto di vista della resistenza. Mi spiego: il marmo, forato in tre punti (che basterebbero) diventa un po' fragile ed occorre andare su spessori importanti per non ritrovarsi nei guai.
Tieni conto che, al contrario del legno, che è elastico, il marmo non flette, una volta superato il limite di carico non si piega, ma si spezza rovinosamente.
Alla fine ho optato per dei ripiani (anche sottili) in legno listellare di ciliegio che sotto i 50 kg della TV si è piegato impercettibilmente ma svolge egregiamente il suo compito.
Ti suggerisco, comunque, di farti consigliare da un marmista e da un falegname.
Per quanto riguarda il "black blob"...io lascerei le gambe filettate così come sono ed eventualmente lo applicherei, come consigliato, sulle facce inferiori dei ripiani in legno o in MDF. Qualora optassi per il marmo....il black blob non è che svolgerebbe chissà quale funzione, potresti evitarlo.

Ti ringrazio per aver confermato anche tu che la filosofia di chi si appresta al DIY o al tweaking è quella della ricerca paziente dei risultati. Purtroppo, come ho già avuto modo di dire, i giovani (alcuni, molti?) non sanno più ne' cosa sia la pazienza (visto che molti pretendono ed hanno tutto subito) ne' il sacrificio (visto che quel tutto a volte ce l'hanno senza una goccia di sudore).
Ciao e buone costruzioni!
Lucio Cadeddu

Lettori CD "vintage" o quasi
Caro Lucio,
sono un assiduo lettore della tua rivista da circa 6 mesi. Da quando ho scoperto il tuo sito non c'è stata settimana che non mi sia collegato! Bravi, bravi, bravi!!!
Il motivo che mi spinge a scriverti è che ho da poco comprato, dopo averlo a lungo cercato, un lettore cd che ritengo essere uno dei più musicali che sia stato prodotto: MARANTZ CD 94 mK 2.
Questo lettore, dotato di magnifici convertitori PHILIPS TDA 1541A, nella versione selezionata "Golden Crown", ha meccanica e cabinet costruiti in modo eccellente. Č stato, come ben saprai, riproposto da Marantz, con piccole modifiche, con il nome di "CD7", ad un costo di quasi 7.000,00 Euro! Il punto è che sono preoccupato circa l'affidabilità nel tempo di questa macchina e sulla possibilità di reperire parti di ricambio originali come il gruppo laser.
Conosci qualcuno a tal proposito? Ci sono interventi di upgrade che sono stati fatti in maniera specifica su questo lettore? Credo che queste informazioni possano interessare a molti possessori di CD 94, 94mk2, Philips CD 960.

Leggo dalle lettere che sono pubblicate che molti lettori chiedono consigli sull'acustica ambientale. Voglio quindi segnalare a tutti quelli che vogliono approfondire le proprie conoscenze in materia un libro "serio", la cui comprensione (una volta tanto) non richiede una laurea in fisica! Contiene, inoltre, molti suggerimenti su come migliorare l'acustica in modo equilibrato alle varie frequenze, tenendo conto sia dell'assorbimento sia della diffusione del suono utilizzando materiali di facile reperibilità. Il testo è: "Manuale di acustica" di F. Alton Everest, edizioni HOEPLI.
Il mio impianto è così composto:

Nella speranza di una risposta, anche privata, auguro a tutta la redazione buon lavoro.
Distinti Saluti
Massimo Bianco - E-mail riservato

LC
Caro Massimo,
conosco bene il Marantz CD 94 e tutti quelli in qualche modo suoi "simili". Possiedo uno splendido Revox B226 che ha molte cose in comune col CD 94 e col CD 960.
Per quanto riguarda i ricambi, non dovresti avere alcun timore, si trova praticamente tutto, comprese le persone in grado di eseguire i lavori qualora ne avessi bisogno.
Per i tweakings, ti consiglio di leggerti un articolo abbastanza dettagliato apparso sul nostro sito "partner" dedicato alle proposte di autocostruzione dei lettori della rivista (e non solo):
HiFi Friends.
Ti ringrazio poi per la segnalazione del libro, certamente molto utile.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Nessuna differenza
Caro Lucio,
prima di tutto, due righe di premessa: queste sono domande da laici. Io sono un audiofilo delle prime armi. Oggi è giovedì 21/03 e spero di entrare nelle risposte di lunedì. Altra cosa: il mio italiano non al massimo e non c'è nessuno per aiutarmi, quindi - scusa se si capisce male!

Dunque, l'anno scorso ho acquistato un "bell'impianto":

e fino qui, va benissimo! Sempre meglio che un compattone... Dunque, stasera ho fatto un piccolo esperimento (davanti agli amici - gulp!). Avendo di già un CD player Technics SL PG490 (110 Euro due anni fa), l'ho collegato all'entrata tape-source con un cavo "del cavo-lo". Ho inserito i due identici CD (Uno masterizzato, scusa! Rotel leggeva quello copiato...) sia nel Rotel, sia nel Technics, e ho dato via... Nessuno di noi quattro (tutti i musicisti) non si è accorto quando scambiavo i CD players.
Allora mi sono posto le domande ai quali non riesco a rispondere e questo è il motivo principale di questo mail - aiutami! Le domande:
  1. Ho sbagliato di investire cca. 650 Euro in un CD player che suona come uno da 110?
  2. CD Rotel suona bene solo con lo giusto accompagnamento (visto il rango del ampli e le casse...). Dovrei prendere qualcosa di livello + alto?
  3. L'ambiente c'entra molto. Le casse sono posizionate 50cm dalla parete e su un soppalco con le travi in legno. Questo è il problema?
  4. Causa mancanza dello spazio l'impianto è "colonnizzato". Dal basso: CD Technics, CD Rotel, tuner, ampli. L'errore risolvente?
  5. Potrei tentare i tweakings?
  6. Devo cambiare l'ampli? I cavi?
  7. Reset. Svendere il tutto e da capo?
Nota: CD usati per questo esperimento: Sara K (il dettaglio), DM - Exciter (gli estremi), Dire Straits (perfezionismo) e i vari dischi di musica bluegrass (l'immagine calda e gli strumenti disegnati bene).
Lucio, aiuto!

P.S. Il remote control di Technics mi fa anche comodo, permettendo il controllo di livello di uscita...
Samir Katana - E-mail: samir@katana.it

LC
Caro Samir,
il problema della lingua non si pone. Qualora tu avessi preferito l'inglese all'italiano, ti avrei risposto nella Rubrica della Posta "internazionale", per me non avrebbe fatto alcuna differenza.
Il fenomeno che descrivi non è strano, se ho capito bene come hai sistemato le casse. È chiaro che una disposizione non ottimale o un ambiente disgraziato (ed un soppalco certo non è il massimo) non aiutano a cogliere le differenze.
Non sei il primo a non notare differenze tra due lettori CD di classe molto diversa ma, se avessi seguito un po' questa rubrica, avresti notato che sono in molti a trovare differenze enormi.
Quindi? Il problema è facilmente risolvibile: non si acquista MAI senza aver ascoltato prima!
In particolare, il lettore CD poteva essere confrontato in negozio direttamente col tuo...un lettore CD si può portare appresso molto facilmente. Qualora non avessi sentito alcuna differenza...perchè spendere di più?
I componenti migliori si acquistano solo dopo essersi accertati di sentire una tangibile differenza, altrimenti sono soldi buttati.
Non tutti siamo in grado di sentire differenze e, ancor peggio, ognuno dà alla differenza sentita un valore diverso. Ci sono persone disposte a spendere molti soldi per una "sfumatura", altre invece puntano al "grosso" e vivono felici (e con più soldi in tasca). In sostanza, ti consiglio di rivendere il Rotel e di spendere il ricavato in dischi.
Ciao!
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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