Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 23/5/2015 - 30/5/2015

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  1. Acquisto nuovo giradischi con 1500€
  2. Diffusori bookshelf da 500€
  3. Una strana storia
  4. Ampli per DYNAUDIO DM2/7
  5. Avevo adottato un impianto Nad!!!
  6. Alimentazione per Classe D
  7. Parere su impianto
  8. Impianto o ambiente?
  9. Separazione pre/finale
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Acquisto nuovo giradischi con 1500€
Caro direttore,
è con piacere che mi ritrovo a chiederle un consiglio (cosa già fatta in passato per altre componenti). Illustro brevemente il mio setting:

Non mi soffermo sul lettore CD e sui cavi perchè immagino non sia rilevante per il motivo della lettera. Vorrei effettuare un upgrade della catena analogica, e considerato che ormai possiedo oltre i 150 LP e la moglie è appassionata come me, credo sia arrivato il momento giusto :-)
Come budget compreso braccio non vorrei andare oltre i 1500 euro (anche perchè mi pare già di essere sopra il limite della mia attuale catena). Qualche modello da consigliare? A me esteticamente fa impazzire, e anche come qualità audio immagino siano molto buoni (certo dovrei orientarmi sul Tecnodec, perché il Gyro SE senza braccio è già al limite del budget). Ovviamente ho ben presente che un acquisto del genere comporterà di diritto l'acquisto di un pre phono degno di tale nome (avrei pensato al Black Cube).
Grazie e buon lavoro!
Silvio - E-mail: silvio.sardella (at) hotmail.com

LC
Caro Silvio,
in tutta sincerità non spenderei nel giradischi più di quanto tu abbia investito nei diffusori! Visto che il budget a tua disposizione è di 1500€ proverei a far rientrare tutto, pre fono compreso, all'interno di questa cifra. Il Black Cube standard costa poco più di 400€, pertanto restano circa 1000€ per giradischi, braccio e testina. Il Tecnodec è fuori discussione, a meno che non lo cerchi usato. Già la versione senza braccio costa oltre 1300€. Visto che ti piace quel tipo di aspetto, hai pensato a un ProJect RPM 5.1, completo di braccio ed equipaggiato con testina Ortofon 2M Red? È bello e ben costruito e costa meno di 800€. Avresti anche del margine per metterci una testina ancora migliore! Oppure lo prendi senza testina, ci monti la tua Goldring 2100 o qualcosa di superiore. Allargando le possibilità verso forme più consuete la scelta si amplierebbe notevolmente, includendo altri ProJect o Rega, ad esempio. L'alternativa, se proprio Michell ha da essere, è l'usato, che è sempre un bel terno al lotto. In UK trovi analogico usato a prezzi ottimi, ma poi la spedizone incide parecchio sul costo finale, senza contare l'incognita dell'imballaggio, visto che non tutti sanno smontare e impacchettare correttamente un giradischi. E questa è esperienza provata sulla mia pelle, purtroppo. Un giradischi usato preso in UK arrivò con diversi danni per colpa del venditore incapace di assicurare un imballo opportuno.
Questi rischi si minimizzano se dovessi acquistare un buon usato direttamente in un negozio con buona esperienza di analogico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori bookshelf da 500€
Gentile direttore, ho un impianto HIFI di fascia bassa e un po' datato ma che mi soddisfa ancora, così configurato:

A seguito di un trasloco un diffusore è andato completamente distrutto e quindi sono costretto ad acquistarne due nuovi. Non essendo un esperto di impianti Le chiedo un suo suggerimento per la scelta di due diffusori nuovi da abbinare al mio modesto impianto. Navigando un po' tra le migliaia di offerte e recensioni la mia scelta sarebbe caduta sulle Klipsch RB-61 MKII ma non sono sicuro che siano adatti per ascoltare musica classica/lirica/jazz; il mio budget è max di 500,00 euro e che dovranno essere da "libreria" e che l'ambiente è un normale salotto in un appartamento.
Ringraziandola in anticipo del suo cortese riscontro porgo cordiali saluti,
Roberto - E-mail: bussi2008 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
non solo le Klipsch non sono adattissime ai generi musicali che prediligi ma sono anche lontane anni luce, come impostazione generale e carattere, dalle AR Spirit cui sei abituato da anni. No, bisogna guardare altrove e i marchi che mi vengono in mente sono altri, certo non Klipsch. Per quella cifra, da scaffale o bookshelf che dir si voglia, mi vengono in mente le Sonus Faber Toy Speaker, KEF Q100, Indiana Line Diva 255 e Monitor Audio BX2. Vedi se ti riesce di ascoltare qualcuno di questi modelli, possibilmente con il tuo impianto. Visto che stai pianificando un'installazione a libreria, cerca almeno di curare qualche dettaglio, come la distanza dalla parete posteriore (facciamo almeno 50 cm?) e l'isolamento dal mobile sul quale saranno appoggiati i diffusori. Bastano dei piedini morbidi tipo dei semplici
battiporta come questi nel link. Questo aspetto è ancora più importante in vista del fatto che, immagino, anche il giradischi è posizionato sullo stesso mobile e quindi sottoposto alle vibrazioni provenienti dai woofer, amplificate dalla risonanza della struttura sottostante. È vero che il tuo Thorens TD320 è ben isolato dal mondo esterno ma non rendiamogli la vita troppo difficile :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Una strana storia
Gentile Lucio,
come le avevo scritto stavo alla ricerca di un ampli che potesse sostituire degnamente il Dayton, che oltre ad uno sporadico fischio da un canale ha un solo ingresso che non mi permetteva di collegare anche il tuner (ho dato via anche le B&W dm 601 s3, era Pasqua ed ho fatto pulizia. Quando i soldi sono pochi, si vogliono spendere bene, almeno uno spera, e si legge, legge, legge...e mi metto alla ricerca per sentire i papabili. Vado in un notissimo negozio hifi di Roma, e oltre ad una enorme quantità di apparecchi, sono dotati inversamente di simpatia e disponibilità; ma la cosa fantastica è che, alla mia richiesta di sentire, oltre a Rotel RA10, un Advance e un vecchio Micromega ho chiesto del Teac A H01; apriti cielo! Secondo lui è tutta "monnezza" perchè li dentro come possono entrare toroidali da saldatrice e condensatori tipo boiler?
Perché fin che si scherza si scherza, ma poi quando serve corrente da dove la prendono (inclusi i Nuforce i Pioneer, i Nad digitali)? Sono giocattoli per chi non capisce. Io ho detto della mia esperienza col Dayton e che avrei voluto almeno pareggiare la resa se non superarla con max 500 €, ma mi ha trattato come... un povero scemo. Quindi se non si arriva col portafogli gonfio e il carrello per portare via 30 kg di ampli si è dei poveracci, con problemi all'udito. Poi mi ha comunque detto che avrebbe collegato, dopo appuntamento, anche il giocattolo ma ormai credo che farò affidamento su quello che si legge in giro e da voi.
Non si capisce perchè, se sono così convinti, non lo fanno capire al cliente con la prova dal vivo e pensare che hanno anche i miei diffusori. Ma di sicuro ascoltare qualcosa in compagnia di simili personaggi non è più un piacere né un confronto e se possibile avere il conforto di chi ne sa di più che, magari, ci faccia notare particolari che ci sfuggono. Ma la cosa migliore è che il tipo sostiene che, alla fine, a parità di prezzo si equivalgono tutti, perchè devono dare solo corrente e sono la parte minore di un impianto. Detto questo la saluto ringraziandola per la sua rivista e la aggiornerò ad acquisto fatto, sempre che mi decida tra il Teac, l'Audiolab 8000 se o l'Atoll in 50.
Saluti,
Fabio - E-mail: fabers123 (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
purtroppo l'ignoranza e la malafede spesso vanno a braccetto. L'ignoranza sta nel misurare l'HiFi un tanto al chilo. Questo poteva avere un senso 10/15 anni fa, oggi le cose sono un po' diverse. Il progresso tecnico ci consente di utilizzare ottime alimentazioni switching, che non richiedono più trasformatori grossi come forme di pecorino romano, e lo scarso calore dissipato rende le grandi superfici radianti di una volta completamente inutili. Si può far finta che tutto questo non sia mai avvenuto, che il tempo si sia fermato a 15 anni fa, ma ciò non renderà automaticamente migliori gli amplificatori progettati con tecnologie tradizionali.
La malafede, invece, consiste nello spingere ciò che si ha in casa o dove si ha più margine di guadagno, anche contro ogni evidenza. È poi ovvio che il negoziante cerchi di far sentire inadeguato l'audiofilo con budget modesti! La speranza è quella di fargli cambiare idea e spingerlo a spendere di più. È un vecchio trucco del mondo del commercio, ben diffuso in tanti altri settori merceologici. Se, ad esempio, ci riferiamo a un altro settore voluttuario che conosco bene, ovvero le biciclette, ti garantisco che le cose vanno persino peggio. Meno di 1000€ per una coppia di ruote e sei un vero miserabile, come se tutti avessero chissà quale esigenza per avere materiale pro. Anzi, si arriva al paradosso che le bici degli amatori siano più costose e leggere di quelle dei professionisti! (che devono rispettare un peso minimo garantito di 6.8 kg)
È il mondo del business, queste sono le sue regole, basta essere abbastanza scafati per non cascarci e pertanto andare dritti per la propria strada, acquistando dove ci conviene e dove non ci trattano come se avessimo le pezze al sedere.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Ampli per DYNAUDIO DM2/7
Buongiorno, gradirei un consiglio per un ampli e lettore cd da abbinare alle mie DYNAUDIO DM2/7 comprate da poco. Il mio budget è massimo di 1.500€ complessivi, intanto non so come suddividere questa cifra fra le due elettroniche e quale può essere la più determinante sul risultato finale.Mi hanno detto che le Dyn hanno bisogno di ampli molto muscolosi e correntosi, è proprio cosi'? Avrei anche pensato all'usato ma vista la mia poca esperienza non so se potrebbe essere il caso.
La camera di ascolto misura 4 x 5 e di solito non ascolto a volumi molto alti. Visto che in rete le soluzioni proposte sono state tantissime (NAD 356, ONIX55, ARCAM 19, REGA BRIO), aiutatemi per favore a fare un po' di chiarezza.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Saluti,
Gian Paolo - E-mail: berardigp (at) hotmail.it

LC
Caro Gian Paolo,
la fama di diffusori difficili trae origine da qualche modello particolare di Dynaudio che era, effettivamente, non facile da pilotare. Per tua fortuna i 2/7 sono diffusori abbastanza leggeri, perché è vero che l'impedenza nominale è di 4 Ohm ma essa non presenta grosse ondulazioni, pertanto un qualunque amplificatore moderno si troverà perfettamente a suo agio. La sensibilità dichiarata non è altissima, 86 dB, ma la stanza non è enorme e tu non sembri prediligere ascolti ad alto volume. Questo significa che, realisticamente, ti basterà una ventina di watt. Dimentica dunque il vincolo dell'amplificatore e sceglilo solo in base all'accoppiamento timbrico ottimale coi tuoi diffusori. Gli amplificatori citati sono tutti ottimi e capaci di pilotare i tuoi diffusori senza problemi.
A mio parere, per compensare un po' l'indole vivace delle 2/7, NAD e Arcam potrebbero essere delle buone scelte, cui aggiungere eventualmente Audio Analogue. Onix e Rega andrebbero bene comunque, ma forse la sinergia sonora potrebbe non essere ottimale. Non prendere queste indicazioni come Vangelo, potrebbe darsi che nel tuo ambiente e per i tuoi gusti musicali un amplificatore più aperto e vivace (tipo Rotel, per capirci) possa essere un'accoppiata sinergica. Per questo motivo è importante che tu ascolti qualche amplificatore direttamente con i tuoi diffusori. Per quanto riguarda il lettore CD, sarà scelta conseguente dell'acquisto dell'amplificatore. Infatti, io tenderei a realizzare un'accoppiata monomarca, vantaggiosa sotto tanti punti di vista.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Avevo adottato un impianto Nad!!!
Buon giorno Sig. Cadeddu,
sono un musicista con un grande amore per il jazz, con ascolti rock, blues, funk e da poco ho riscoperto la musica classica (sarà l'età?), suono il saxofono da 25 anni e grazie ai miei genitori ascolto musica da quando sono nato.
Vi leggo dal 2010, a fasi alterne per mancanza di tempo, chiedo scusa se per la mia ignoranza in materia, non sono un audiofilo in grado di fare descrizioni accurate di quello che sento uscire un impianto audio, ho dedicato gran parte del mio tempo a fare musica ed i miei ascolti spesso sono finalizzati più al capirla che a ricercare la differenza di fedeltà riproduzione di un impianto rispetto ad un altro. La musica deve essere divertimento. Dal 2010 ascolto musica con:

Di mio ci sono solo il giradischi ed lettore, il resto l'ho preso in adozione da un amico. Quando l'ho "adottato", l'impianto era “da rottamazione”. Il figlio piccolo di questo amico usava i cavi come guinzaglio ed era suo uso trascinare il classico mobiletto a rotelle con le elettroniche per la sala, come si trattasse di un cane. Non funzionava nulla.
Il pre aveva il circuito stampato con una crepa e alcuni connettori rca che non facevano contatto; quindi, armato di pazienza e stagnatore, ho ricollegato tutte le piste ai connettori rca. In seguito un amico, progettista di elettroniche audio, mi ha sostituito i condensatori.
Il finale aveva un trasformatore bruciato, originale era introvabile e la spesa per farne fare uno artigianalmente superava il valore dell'ampli; per cui ne ho acquistato uno usato presso un negozio di Milano. I diffusori avevano i tweeter bruciati (li ho sostituiti con dei Ciare da 75W) e le bordature dei woofer da rifare (in seguito, per accontentare la mia signora, ho fatto fare due telai di protezione con stoffa a nido d'ape bianca).
Dopo circa un mese di lavoro, ed una spesa approssimativa di 350 euro l'impianto era pronto per suonare. Collegato l'ampli ai diffusori con un semplice cavo bipolare da 2,5mm, ho acceso tutto e cominciato a riascoltare e riscoperto tutta la mia musica preferita. Rispetto al terribile (per il suono) ma fedele (per resistenza all'uso) Technics SU-V3 + diffusori Bose e RCF che avevo dall'età di 16 anni, è stata una rinascita, con mio grande stupore, ogni cd o vinile aveva sfumature nuove e inaspettate.
La cosa più evidente era il suono dei bassi che usciva dai diffusori: anche se molto meno presenti rispetto alle mie aspettative erano più naturali. Ho proseguito con i miei ascolti fino all'anno scorso, quando con la mia compagna in dolce attesa, mi sono trasferito in un appartamento in condominio. Negli anni ho cambiato diversi appartamenti e sono sempre stato abituato a scegliere come arredare tenendo sempre in primo piano il posizionamento dell'impianto stereo, ma ora per il "quieto vivere" mi trovo ad adattarmi ad una stanza già ammobiliata e costretto a posizionare i diffusori in zona obbligata (vedi piantina e foto), con giradischi e vinili in cantina, nell'attesa di tempi migliori.
[Sala d'ascolto] Come se non bastasse qualche giorno fa l'amico, che mi aveva dato in adozione l'impianto, mi ha chiesto di restituirglielo (previo rimborso spese da me sostenute) perché ha deciso di rimettersi ad ascoltare i vecchi vinili. Superato lo shock, che è durato almeno una settimana, dopo una breve consultazione tra la sua rivista, negozi di vintage e di nuovo, ho deciso di acquistare un amplificatore integrato Nad C316Bee anche se privo di ingresso phono e con l'uscita per una sola coppia di diffusori. L'ho ricevuto tre giorni fa. Forse necessita di essere rodato, ma mi pare che in questo amplificatore, rispetto all'accoppiata 1020-2150 (a parte la potenza ridotta), il suono sia più presente nei bassi, con i medi e gli acuti un poco più impastati. In realtà già ieri sera dopo una decina di ore di ascolto le prestazioni si sono un poco avvicinate al sistema precedente, ma l'aumento dei bassi rimane e forse non me ne dispiaccio.
Resta il problema dei diffusori: la scelta, già difficile di per sé va fatta anche in termini pratici, quelli che avevo restaurato pesavano 35 kg l'uno e mio figlio (che ora ha 10 mesi ed è nella fase in cui si avvale di qualsiasi appiglio per mettersi in piedi, apre cassetti, tira fili, gira il pomello del volume dell'ampli!!!) non riusciva a muoverle.
Sarei orientato su dei diffusori da pavimento con il reflex anteriore anche perché penso che dei diffusori bookshelf richiederebbero un supporto (pericolso per il bambino) ed un posizionamento più difficile nel mio ambiente. Sono molto indeciso: prendere dei diffusori da poco più di 300€ tipo Indiana Line Nota 550 o WHARFEDALE Vardus VR 400 (ma queste forse hanno il reflex dietro) che se anche il piccolo li distruggesse non sarebbe un grosso danno economico, oppure (rischiando di rovinarle o trovando una soluzione per renderle non ribaltabili), avvicinandosi ai 500 €, Indiana Line Tesi 542 LB o Tesi 560. Ulteriore alternativa: aspettare Natale e prendere un paio di diffusori da pavimento di fascia di prezzo leggermente superiore (800-1000 euro) sperando che il figlio abbia superato la fase "molesta".
Nell'attesa della decisione potrei usare (ma non so quanto resisterò) le Scythe SCBKS-1100 Kro Craft Speaker Rev. B, che avevo acquistato alcuni anni fa per ascoltare musica nella vecchia cucina (potrei posizionare la libreria bassa sotto il televisore e mettere le elettroniche nell'ingresso accanto al mobile di legno). Ahimè, ieri ho confrontato le Scythe appoggiandole sulle vecchie: e le prime ne sono uscite malissimo, forse risentendo maggiormente del posizionamento. Devo dire che finchè si tratta di piccole formazioni il risultato è quasi decente: Beatrice (Live) di Joe Henderson andava bene, già Thief in the temple, la versione in studio di Herbie Hancock, comincia un po' a perdere sul basso elettrico e sul sax di Brecker. Poi ho ascoltato Let the good time roll di Quincy Jones e Takin' Loud degli Incognito, che a mio parere sono due registrazioni agli opposti, la prima ben aperta e l'altra un po' chiusa (se mi posso permettere questi termini). le Scyte sembravano selle scatolette: il suono del sassofono nei soli sembrava di cartone. Va anche considerato le Scythe iniziano a suonare dai 50Hz, mentre le altre da 25Hz si cominciano a sentire e diventano ben presenti sui 35Hz...
Vista la situazione ambientale e familiare, considerando che ascolto al 50% jazz (combo e big band) e al 25% classica, cosa mi consiglierebbe? Mi può aiutare?
Grazie anticipatamente e complimenti per la sua rivista.
Saluti,
Gianluca - E-mail: gianlucavallicelli (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Gianluca,
bambini a parte, il problema del tuo (ex) impianto è la disposizione dei diffusori!!! Posizionati in questo modo, in stile compatto HiFi un po' troppo cresciuto, il suono sarà sempre e comunque un disastro...inutile usare mezzi termini. Pertanto, mi auguro che i nuovi diffusori saranno sistemati in maniera un po' più consona alla loro funzione. Mi spiace per la perdita del prestito (dai, almeno non è stato il solito regalo HiFi! Di questi tempi... :-)) ma non tutti i mali vengono per nuocere. L'amplificatore che hai scelto è ottimo e dubito ti faccia rimpiangere le precedenti elettroniche, lasciagli il tempo di fare un po' di rodaggio e sentirai!
Come diffusori puoi momentanemente utilizzare le Scythe, da sistemare in alto da qualche parte, anche mediante staffe a muro, purché non siano a portata di dita piccole ed esploratrici. Certo, che pretendi? Sono diffusori da 50€, non è che possano fare miracoli. Sono incredibili per quel che costano, questo sì!
In futuro, opterei per delle torri da pavimento, da dotare di griglie metalliche onde evitare che qualcuno possa raggiungere gli altoparlanti. Se vorrai, potrai fissarle al pavimento con del blu tac, così non c'è il rischio che cadano rovinosamente a terra, travolgendo il pargolo. Non c'è bisogno di aspettare Natale, acquista subito delle torri da pavimento col budget attuale, andranno più che bene e, credo, il nuovo impianto suonerà meglio del vecchio, almeno perché i diffusori saranno sistemati un po' meglio.
Se puoi, cerca di distanziarli maggiormente dal mobile dell'impianto, onde evitare il suddetto orribile effetto compatto HiFi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Alimentazione per Classe D
Buongiorno direttore. Non credo di aver letto tutto il sito ma di sicuro mi sono molto acculturato e sto provando a creare un modo per avvicinare anche il mondo dei sordi alla musica attraverso le vibrazioni che sono permesse dai trasduttori e che sono percepite in egual misura da udenti e non udenti. Forse non è audiofilia ma è comunque passione per la musica. La prima sedia vibrante sottoposta ad esperimento pur suonando discretamente è stata una tragedia nel senso che la prima critica subita è stato un fastidio notevole durante "l'ascolto" da parte di non udenti proprio in momenti delle riproduzioni dove ovviamente l'impianto distorceva perchè muovere 150 kg non è sempre facilmente controllabile. Sembrava che i miei "ascoltatori" avessero l'orecchio molto più allenato del mio. Grazie a un articolo di TNT sui class D sono passato ai tk2050 della Sure alimentati a 18 volt.
Volevo chiederle un consiglio, posso alimentare le schede tk2050 da 12 fino a 30 volt. Non riesco a capire se alimentare a 12 volt 5 ampere è diverso da alimentare a 30 volt 2 ampere. Il datasheet indica i 30 volt ma funziona lo stesso anche a 12. Il salto di qualità' è stato notevole ma vorrei migliorare ancora se possibile.
Grazie mille e se avrà' ospite qualche non udente gli faccia provare Michael Jackson, a me non piace molto ma loro sembrano apprezzare contrariamente a Bach e Beethoven che invece io adoro.
Un saluto cordiale.
Roberto - E-mail: carrer.manu (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
lodevole la tua iniziativa di realizzare delle sedie sonore per non udenti! Sarei curioso di vederne/sentirne una in funzione! Per quanto riguarda l'alimentazione dei moduli Tripath, per ottenere la potenza massima possibile è necessario alimentarli con il voltaggio più alto consentito dal chipset, quindi 30 Volt, in questo caso specifico. Di pari passo deve andare anche la massima corrente erogabile dall'alimentatore, più è alta e più il circuito lavorerà in condizioni ideali. Si può anche esagerare, alla peggio il chipset non sfrutterà tutta la corrente messa a disposizione dall'alimentatore. Quindi, per rispondere alla tua domanda...è meglio utilizzare un alimentatore da 30 Volt e 5 ampere o superiori. L'importante è essere sicuri che l'alimentatore non ecceda i 30 Volt, pena possibile prematura dipartita del chipset. Un elevato voltaggio può distruggerlo, mentre una corrente elevata, messa a disposizione dall'alimentatore, fungerà come riserva di potenza per i passaggi dinamicamente più impegnativi.
In conclusione, ti ringrazio del consiglio ma faccio fatica a capire perché dovrei far ascoltare a un non udente Michael Jackson piuttosto che Bach...forse perché, ironicamente, è un bene che non lo sentano? :-)
O forse riescono a percepire il ritmo della musica moderna più del tempo della musica classica?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Parere su impianto
Salve mi chiamo Andrea e ho 42 anni. Sono sempre stato appassionato di buona musica sin da bambino, avevo un impianto composto da un ampli della Technics un lettore cd Yamaha e altoparlanti due vie della Mission, poi con il passar del tempo questa mia passione è andata un po' scemando!
Ora invece mi sono rimesso in carreggiata e lo scorso dicembre ho acquistato un ampli Harman Kardon 3770 con una coppia di JBL ES 80 il tutto pilotato da un iPhone tramite Bluetooth (si lo so non è il massimo). Ora sto cercando un discreto lettore CD da aggiungere al mio impianto, sono indeciso tra un NAD o un Teac. Potreste consigliarmi un lettore cd? Vorrei inoltre, se fosse possibile, un parere sul mio ampli e sulle casse e se a livello qualitativo c'è molta differenza tra le mie JBL e le Indiana Line Diva 655?
Vi ringrazio anticipatamente cordiali saluti,
Andrea - E-mail: tribunino (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
direi che l'accoppiata ampli Harman Kardon e diffusori JBL ES80 sia assolutamente dignitosa, probabilmente questi due insieme danno luogo a un'impostazione sonora abbastanza aperta e vivace, dinamica e particolarmente adatta per la musica più ritmata, rock in primis. Ovviamente, non hai ancora sentito tutte le potenzialità del sistema visto che a pilotare il tutto c'è un iPhone collegato in Bluetooth che, immagino, legge file compressi tipo AAC o MP3. Con un buon CD ben inciso e un lettore di qualità adeguata credo che sentirai qualche differenza. Niente di miracoloso, ma un passo avanti dovrebbe esserci.
Cosa acquistare? Tutto dipende dalle tue tasche, naturalmente. Volendo stare su cifre simili a quella che hai speso per l'amplificatore potresti valutare un NAD entry-level, che tra l'altro avrebbe il vantaggio di mitigare un pochino il carattere esuberante di ampli e diffusori.
Potresti prendere il C516BEE ma considerare seriamente anche il
Vela CD, da 500€. Prodotto italiano, ben realizzato e dal suono adatto alla tua combinazione ampli + diffusori. Per quanto riguarda questi ultimi, il confronto che mi proponi non ha semplicemente senso. Le Indiana Line Diva 655 hanno un'impostazione completamente diversa dalla JBL ES80: un carattere più morbido e raffinato contrapposto alla vivacità delle JBL...sarebbe come confrontare una comoda berlina di famiglia con una scomoda coupé. Se puoi, comunque, ascoltale, ma in condizioni simili a quelle che ti sono familiari. In una saletta di un negozio, dall'acustica perfetta e con alle spalle componenti di alto livello è molto facile prendere lucciole per lanterne. Al momento attuale, comunque, non sostituirei le JBL. Ci sarà tempo per pensarci una volta che l'impianto sarà completato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto o ambiente?
Buon giorno direttore,
mi chiamo Erminio e naturalmente anche io mi unisco a tutti coloro che vi fanno i complimenti per il lavoro che fate. Sono in possesso del seguente impianto assemblato un po' a caso nei primi anni 90:

Tale impianto non mi ha mai soddisfatto in maniera particolare, poi ho scoperto TNT-Audio e, a forza di leggervi, o pensato che forse potevo migliorare le cose cercando di posizionarlo in ambiente in modo più consono e seguendo gli altri vostri consigli (per come ho usato l'impianto fino adesso non ci sarebbe stata speranza neanche per il top degli impianti).
Ora forse riuscirò a sistemare una stanza dove avrò un po' più di libertà di posizionarlo. La stanza è rettangolare di circa 20 mq però è un po' spoglia e, prima di spendere soldi in tende, tappeti ecc., volevo chiederle un parere sull' impianto (se conosce i componenti), secondo lei si può ancora tirare fuori qualche cosa di buono o è meglio lasciare perdere?
Eventualmente c'è qualcosa che posso tenere come base di partenza? Che tipo di suono dovrebbe uscire da questo impianto? Ultima domanda, ho il materiale per costruire sia i cavi Ubyte-2 che i Triple-T della lunghezza di circa 4-5 m, secondo lei il mio amplificatore sopporta la loro alta capacità?
Ringraziandola anticipatamente le porgo i miei più cordiali saluti.
Erminio - E-mail: manfroi.e (at) libero.it

LC
Caro Erminio,
che suono esca dal tuo impianto lo sai solo tu, evidentemente, visto che lo hai a disposizione. Io posso solo tirare ad indovinare! I diffusori Rogers, con l'ampli Audiogram e i cavi Linn rappresentano un classico della British HiFi, sebbene l'ampli sia italiano. Il progetto è nato comunque in seno alla distribuzione italiana di Linn e Naim, ed è chiaro che i progettisti (di allora) avevano il British sound ben chiaro nelle orecchie. Il lettore CD Sony, invece, è un buon esponente di scuola giapponese, preciso e analitico. Tutti insieme, secondo me, si completano bene l'uno con l'altro. Non sarà un suono spettacolare, ma sicuramente musicale e godibile a lungo termine. Ovviamente questo accade se l'impianto e in particolare i diffusori sono stati messi nelle condizioni ideali per esprimersi al meglio.
Da quel che ho capito non era così, almeno fino a poco tempo fa. Sono sicuro che se arredarai e tratterai acusticamente la nuova stanza questo impianto potrà darti grandi soddisfazioni. Quindi la risposta è SI, cura tutti i dettagli dell'acustica ambientale della tua nuova sala con attenzione (in ogni caso devi farlo qualunque impianto ci debba inserire dentro) e vedrai che non ti pentirai. Credi che con un impianto migliore tu possa evitare di dare una sistemazione adeguata all'acustica della stanza? Tanti lettori ci scrivono stupiti di quanto possa cambiare il suono di un impianto dopo aver sistemato ambiente e installazione dei diffusori.
Lascerei perdere, infine, la costruzione dei nostri cavi citati, il Linn K20 è più che adeguato allo scopo e certamente un partner ideale per il tuo amplificatore.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Separazione pre/finale
Buongiorno Lucio,
seguo tutte le settimane, da almeno 10 anni e sempre con molto interesse TnT Audio, sito che ritengo tra i più affidabili e competenti in rete! Qualche anno fa, scrissi per dei consigli.
A parecchia distanza di tempo vorrei chiedere ancora un po' del tuo prezioso tempo per un aiuto sull'acquisto di un nuovo integrato, che abbia la possibilità di escludere il Pre interno ed essere utilizzato solo come finale (qui, ad esempio, ne ho trovato un nutrito
elenco, ma non saprei cosa scegliere. Attualmente ho un Cambridge Azur 540A che non dispone di questa possibilità e vorrei sostituirlo con qualcosa di comunque migliore. A monte della catena si trovano delle casse bookshelf Totem Mite (8ohm, 85dB), un lettore Cambridge BD751 e un piccolo Pre valvolare costruito da Lorenzo Betti di EstroArmonico.
L'impianto viene utilizzato sia per l'ascolto di musica che per la visione di film, da qui la volontà di tener separate le due cose. Inoltre, tenere sempre acceso il Pre, con la quantità industriale di film e serie Tv che guardo, temo consumerebbe anzitempo le valvole, già difficili e costose da trovare oggi, figuriamoci tra qualche anno!
Come musica, invece, diciamo che mi piace ascoltare un po' di tutto, soprattutto Blues/Jazz/Rock con il limite di non essermi mai davvero avvicinato alla classica o alla lirica...
Non volendo superare la soglia dei 1.500€, cosa ci può essere di valido in giro, magari stando sul nuovo (salvo usati di pregio)?
Grazie mille in anticipo per i consigli, mi saranno preziosi!!!
Stefano - E-mail: stefano.carluccio (at) bo.ismar.cnr.it

LC
Caro Stefano,
mi sembra di capire che tu desideri ascoltare la musica con il pre a valvole e la parte finale di un integrato a stato solido e i film e le serie TV con l'integrato usato come tale. Mi sembra una complicazione francamente eccessiva: ogni volta devi staccare e riattaccare la connessione pre/finale sull'integrato, direi. Secondo me alla lunga ti stanchi. Se la preoccupazione fosse la durata delle valvole puoi stare tranquillo, quelle di segnale durano migliaia di ore e comunque sono di facile reperibilità, in genere. Perché invece non ascoltare tutto con un integrato a stato solido e basta? Il segnale della TV e del lettore audiovideo li invii a un ingresso linea qualunque dell'amplificatore e hai finito, a meno che non voglia sentire anche tutti gli effetti surround, in tal caso ti serve un finale o un ampli con separazione pre/finale. Non è certamente facile operare una scelta (se proprio non puoi farne a meno...) vista la grande offerta presente sul mercato. Di sicuro non spenderei MAI 1500€ per un amplificatore che dovrà pilotare dei piccoli bookshelf che costano 1000€. Secondo me potresti trovarti benissimo anche con un amplificatore meno pretenzioso. Per migliorare il tuo Cambridge, infatti, secondo me basta una cifra di 1000€ ma per definire meglio l'obbiettivo occorrerebbe capire se tu sia soddisfatto dell'attuale impostazione sonora o se desideri cambiare qualcosa, magari ottenendo un suono più morbido e caldo.
L'introduzione del pre a valvole mi fa sospettare questo. E allora valuta NAD, Arcam e Audio Analogue, tanto per citare esempi classici. Azzardo un'alternativa possibile: un ampli ibrido con sezione pre a valvole e finale a stato solido. Avresti tutto in un unico apparecchio! Resterebbe il problema (diciamo così) del consumo delle valvole ma, credimi, è davvero marginale quando queste non sono di potenza. Anche l'italiana Audio Analogue realizza integrati con sezione pre a valvole. Ad esempio il Verdi Settanta (circa 1300€) o il Primo Cento VT (1100€). Valuta anche Unison Research e Jolida.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Egr. dott. Cadeddu,
non so se ricorda di me, più volte mi ha chiarito i concetti tecnici riguardanti l' Hi FI, questa volta le scrivo semplicemente per ringraziarla perchè, grazie alla sua rivista, che leggo assiduamente da oltre tre anni, ho risolto un grande problema. Ultimamente a causa di un trasloco avevo perso la possibilità di ascoltare la musica in santa pace, ovvero il mio modesto impianto così costituito:

Per forza di cose è stato collocato in un salone adeguato per la grandezza (circa 25 mq) ma non isolato dal resto della casa, in altre parole il salone è di passaggio in quanto si trova al centro dell'appartamento, in definitiva sono stato costretto ad ascoltare la musica in modo serio solamente quando ero solo in casa, ovvero quasi mai, può immaginare la mia frustrazione, per me fermarsi un paio d'ore per ascoltare musica senza fare altro vale molto di più di una seduta dallo psicologo.
In un primo momento sono stato tentato di spostare l'impianto in una stanza molto più piccola, circa 10 mq, a forma di rettangolo 4 x 2,5 m, poi ho desistito pensando che sarebbe stato un disastro acustico, poi leggendo i suoi articoli ho capito che anche gli ambienti difficili si possono allestire acusticamente, così mi sono dato da fare per scegliere un secondo impianto più piccolo ed adeguato per questa piccola camera.
Seguendo i suoi consigli ho cominciato ad esaminare l'acustica della stanza prima battendo le mani, poi con un impianto da cinema in modalità stereo che già avevo, ho studiato la disposizione dell' arredamento (per rendere irregolari le pareti lunghe ho persino suddiviso un guardaroba in due ed ho provato varie posizioni finché non ho trovato la posizione migliore) ho messo arazzi, quadri, ho tolto il tubo catodico e man mano sono riuscito ad ottenere un risultato che in partenza sembrava irraggiungibile, forse dal punto di vista estetico non è il massimo ma un compromesso lo si può accettare.
In definitiva, dopo vari ascolti, ho scelto le seguenti apparecchiature: L'impianto è stato disposto in prossimità della parete lunga, i diffusori sono posizionati su due mobili separati, essi poggiano su piedini in gomma forniti in dotazione dalla B & W, la distanza dalla parete di fondo è di circa 30 cm, mentre la distanza tra loro è di 1,8 metri. Nonostante la sistemazione non ottimale, il suono è molto raffinato, dettagliato ma non faticoso da ascoltare, certamente la quantità di bassi non è pari alle JBL ma comunque è più che soddisfacente, ben al di sopra delle aspettative.
La scena sonora è credibile, ho fatto delle prove col CD della Chesky "The ultimate demonstration disc" in italiano che mi hanno soddisfatto molto, l'impiantino si comporta bene con qualsiasi genere di musica la posizione degli strumenti è ben definita ed anche la profondità della scena sonora è abbastanza udibile.
Mi ha sorpreso molto il comportamento della stanza, anche a volume sostenuto non ci sono rimbombi e risonanze che sporcano il suono, che finalmente posso nuovamente ascoltare senza essere disturbato da chi non condivide questa passione.
Spero infine che questa mia esperienza sia utile e da esempio per qualcun altro che si trovi nella mia stessa situazione, con un minimo investimento si possono ottenere buoni risultati, e la felicità "audiofila" è assicurata. Grazie per l' attenzione e per la costanza con la quale fa da guida per tutti noi.
Saluti cordiali.
P.S. Dimenticavo di chiederle una cosa in merito ai controlli di tono dell'amplificatore, da quando ho cominciato a seguire TNT ho seguito il suo consiglio di escluderli mediante il tasto cd direct, non è stato difficile abituarmi. Ora però leggendo le caratteristiche del Nad appena acquistato mi sono incuriosito, la Nad afferma che nei suoi amplificatori sono ben progettati e non distorcono la gamma media in quanto agiscono solo all' estremità di banda, questi sono i dati dichiarati: Facendo le prove ho notato che effettivamente le differenze tra con e senza controlli inseriti sono veramente minime, tuttavia preferisco escluderli perché in qualche caso ho riscontrato una leggera fatica di ascolto.
Lei cosa ne pensa?
Grazie infinite e scusi per essermi dilungato.
Gennaro - E-mail: genn.barra (at) gmail.com

LC
Caro Gennaro,
da anni sostengo quanto sia importante poter disporre di un ambiente dedicato principalmente alla musica e se si condividono gli spazi domestici con altre persone e/o con la TV il salone non è certo la stanza ideale. È in genere la più grande, ma quella più impraticabile...alla fine l'impianto suona bene ma resta tristemente spento. Meglio una stanzetta piccola, ottimizzata, con un impiantino ad hoc da godere tutte le volte che si vuole. Hai provato a spostare le JBL nella stanzetta? Tanti audiofili giapponesi ascoltano grandi diffusori in stanze lillipuziane! Io una prova la farei. Per quanto riguarda i controlli di tono, se il suono è equilibrato, non servono. In certe situazioni possono aiutare, ma sarebbe meglio provare a intervenire altrove (acustica della stanza e disposizione dei diffusori) per ottimizzare l'equilibrio timbrico. D'altra parte un uso moderato dei toni non ha mai stravolto la vita a nessuno :-)

Un po' di musica nuova ed allegra, dopo le tristi commemorazioni della settimana scorsa. Si tratta di Trouble, scintillante brano funky/R'n'B/rap di Iggy Azalea e Jennifer Hudson.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su
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