Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 30/5/2015 - 6/6/2015

Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
| Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM | I volumi della posta precedente

[Trovaci su Facebook!]

  1. Sostituzione ampli integrato economico
  2. Upgrade con 1000€
  3. Suono dettagliato e cristallino
  4. Suono in mansarda
  5. Da Technics a Technics
  6. Nuovo impianto in nuovo ambiente?
  7. Scelta nuovo amplificatore integrato
  8. Paranoie valvolari
  9. Fostex e Musical Fidelity
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Sostituzione ampli integrato economico
Buongiorno Lucio,
ho intenzione di sostituire il mio vecchio integrato Pioneer A-204 R con un nuovo apparecchio e vorrei fare un salto di qualità, il fatto è che non so esattamente su cosa orientarmi e se con un budget di 250/300 euro sia meglio considerare un prodotto nuovo o uno usato. L'impianto è al momento composto così:

Condizione fondamentale è la presenza di uno stadio phono. Sarei orientato verso lo Yamaha As 500 per ciò che riguarda un prodotto nuovo, o per il classicissimo NAD 3020 e simili per un eventuale usato, anche se non so proprio come possano combinarsi con le mie casse. Io propenderei comunque per un ampli nuovo perché mi impensierisce un po' la possibilità di avere dei problemi di affidabilità con un prodotto usato di cui non conosco il passato e su cui non ho garanzie, tanto più che non sono certo un esperto di elettronica.
I miei ascolti comprendono praticamente qualsiasi genere musicale, dal jazz all'elettronica sperimentale, sino al metal estremo e alla classica sinfonica, avrei quindi bisogno di un prodotto versatile che faccia onestamente il proprio lavoro (e capisco che con un budget simile non potrà eccellere in nessuna dote particolare...), generalmente i miei livelli di ascolto sono abbastanza sostenuti.
Ho provato di recente un Cambridge Audio A5 e l'ho trovato inadatto rispetto alle mie esigenze, ha sicuramente un suono di buona qualità ma gli manca quel brio che sto cercando, anche in termini di volume. Credi che lo Yamaha potrebbe andar bene per le mie necessità? Quali altri apparecchi potrei prendere in cosiderazione? L'ambiente di ascolto misura 4x4 metri.
Ti ringrazio, un saluto!
Maurizio - E-mail: ragneddamaurizio (at) tiscali.it

LC
Caro Maurizio,
il Cambridge A5 è un amplificatore da 25 (buoni) watt per canale e, coi tuoi diffusori, in una stanza da 16 mq, dovrebbe consentirti volumi da festa da ballo o quasi. Mi sembra dunque molto strano che in termini di volume tu sia rimasto deluso. Ti sei forse basato, tanto per cambiare, sulla posizione della manopola? Qualcosa del tipo "L'altro ampli a metà corsa suonava più forte". Se così fosse, ti posso tranquillzzare, la posizione della manopola del volume non ha niente a che vedere con il massimo livello sonoro ottenibile da un amplificatore (quante volte l'avrò scritto?).
Ciò premesso, poiché non ho alcuna idea di quali pressioni sonore tu voglia ottenere nella tua sala d'ascolto, posso provare a consigliarti un integrato, con phono, di potenza un po' superiore. Mi viene subito in mente il Rotel RA10 (40 watt per canale, phono e 360€) oppure, volendo contenere la spesa, Cambridge Audio Topaz AM 5 (35 watt per canale, phono e 270€) oppure Marantz PM5005 (40 watt per canale, phono e 330€). Dal punto di vista della vivacità, che mi pare tu stia cercando, forse la scelta migliore sarebbe il Rotel, ammesso che rientri nel tuo budget.
Per quanto riguarda lo Yamaha, vedi se riesci a sentirlo coi tuoi diffusori.
Escluderei dal lotto il NAD3020 o altri amplificatori così datati, per tutte le ragioni che hai citato tu e perché oggi, con le cifre che hanno raggiunto certi vintage si può acquistare un prodotto moderno, che suona (spesso) meglio, dotato magari di telecomando e certamente provvisto di garanzia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 1000€
Gentile Lucio,
sono il felice possessore di un impianto dei mitici anni '80 acquistato con i primi risparmi.

Il tutto suona nell'ingresso di casa (5m x 3m) inserito in una scaffalatura irradiante verso il lato corto che ammazza la spazialità ma, approssimando l'ovvia comoda poltrona, permette un ascolto ravvicinato da monitor che mi soddisfa pienamente. Ho qualche centinaio di CD di tutti i generi (da Bublè alla musica popolare giapponese), mentre mia moglie ascolta pop inglese o smanetta la Tivoli e ha abbandonato qualsiasi desiderio di stereofonia ma apprezza l'effetto "filodiffusione" a tutto volume (e, mi sembra, anche gli altri condomini). E fin qui tutto bene. Ora veniamo alla domanda del nuovo millennio: il Kube ha iniziato a gracchiare. Allora l'ho aperto e cosparso di antiossidante, rimontato e rimesso in funzione ma...nel frattempo avevo provato ad utilizzare il mitico impianto lasciando le Kef senza Kube e tentando di riprodurre la risposta in frequenza con i comandi Tilt e Bass del pre.
Risultato? La risposta è più squilibrata di prima, ma ciò che ne esce è più accattivante, più dinamico, meno rumoroso e velato, più rock e più avvincente con le voci e il jazz, piacevole con il pop, ma insopportabile con la classica da "bacchetta in punta di dita". Ho chiaramente chiuso con il Kube. Volendo ritrovare l'equilibrio inglese (perso) e mantenendo la cattiveria (scoperta) che diffusori mi consigli?
Il budget dovrebbe aggirarsi intorno ai 1000 Euro o poco più per dei veri bookshelf che debbono vivere imprigionati nella famosa scaffalatura di design. Volendo investire una cifra maggiore, quale dei componenti è inadeguato all'impianto e andrebbe sostituito?
Un saluto
Gilberto - E-mail: g.pintonello (at) alice.it

LC
Caro Gilberto,
intanto bisognerebbe vedere se la vecchiaia mostrata dal Kube non sia la causa delle scarse prestazioni che hai sperimentato. Inoltre credo che i tuoi KEF meritino un'amplificazione di livello più elevato rispetto alla, a mio parere modesta, qualità della coppia pre + finale Quad. Prima di sostituire gli ottimi diffusori io sostituirei l'amplificazione, con un ampli integrato moderno come uno dei seguenti: Rega Brio R, Primare I22, Creek Evolution 50A, NAD C356 BEE, Atoll IN100SE. Valuta anche, nell'usato, un Naim Nait 5i/Si o superiore. Non dovresti avere alcuna necessità di utilizzare i controlli di tono ma forse i diffusori sono sistemati in maniera poco consona. Parli di scaffalatura come luogo di installazione dei tuoi KEF, mi auguro che almeno l'altezza da terra sia adeguata, altrimenti cambiare diffusori o cambiare amplificatore - o persino entrambi! - temo non servirà a molto. Se la situazione logistica fosse così compromessa da richiedere indispensabile l'intervento dei controlli di tono io penserei, a questo punto, di inserire un equalizzatore nel percorso del segnale: ti costruisci il suono come piace a te e vivi felice. Non sarà HiFi, ma non lo sarebbe comunque. Meglio, quindi, ascoltare un suono artefatto ma piacevole piuttosto che uno non artefatto elettronicamente (ma compromesso dalla sistemazione) e pure sgradevole.
Inutile accanirsi a voler cavare sangue dale rape, se la situazione non consente slanci da puristi, almeno proviamo a rendere gradevole l'ascolto in qualche modo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono dettagliato e cristallino
Buon giorno sig. LUCIO, spero tutto vada bene. Da 25 anni mi occupo di hi-fi. Attualmente ho come ampli i Cyrus 1-2-3 nelle varia versioni. Tempo fa provai uno Yamaha (mi pare l'AX 892 o AX 896): mi piacque un po' per il suono definito, per certi aspetti più dei Cyrus. Un amico mi ha detto che se devo scegliere tra Yamaha meglio rivolgersi agli ampli grossi (100 watt). E' d'accordo? Se ne ha provati vuol indicarmi se esiste una serie migliore dell'AX (credo sia anni '90). Quello che cerco è principalmente la trasparenza, il dettaglio, il suono cristallino, odio il suono opaco, morbido non frenato.
Buona sera,
Giuseppe - E-mail: giuseppebruno9 (at) gmail.com

LC
Caro Giuseppe,
in tutta sincerità, non capisco perché il tuo amico ti consigli solo ampli da 100 watt in poi, o hai diffusori poco sensibili, o devi sonorizzare un ambiente molto grande o ascolti a volumi da stadio :-) La potenza non è un valore assoluto, ma sempre relativo alle proprie esigenze. Comunque, certamente le elettroniche Yamaha sono sempre state contraddistinte da un suono aperto e dettagliato, brillante, quindi uno degli integrati citati dovrebbe andar bene. Anni fa recensimmo in maniera abbastanza positiva lo Yamaha
AX 592. In quell'articolo l'autore suggeriva anche delle modifiche migliorative a questo amplificatore. Non ho idea di quanto tu voglia spendere ma, forse, faresti meglio a dare un'occhiata alla produzione Yamaha più recente. Ad esempio il modello A-S501 costa circa 500€ e ha ottime caratteristiche e pure una elevata potenza d'uscita (85 watt per canale). Se ti fosse possibile, però, ti consiglierei di ascoltare anche le amplificazioni Rotel che suonano comunque trasparenti e vivaci e, a mio parere, hanno un'impostazione più audiophile. Il modello RA12, ad esempio, per circa 700€, potrebbe essere una piacevole scoperta.
In ogni caso trovo abbastanza insensato cambiare amplificatore alla ricerca di un certo tipo di suono che, magari, i diffusori non potranno mai dare. Mi spiego: se i tuoi diffusori (e ovviamente non dici quali siano!) avessero un'impostazione calda e morbida non ci sarebbe amplificatore sulla faccia della Terra che potrebbe far cambiar loro il carattere. Potresti scoprire, magari, che coi diffusori giusti (che so, Klipsch, Triangle, Cabasse, B&W) ovvero diffusori dall'impostazione vivace come piace a te, anche i vecchi Cyrus fungano perfettamente allo scopo. È sempre il diffusore che impone il carattere all'impianto, mai l'amplificatore.
Un'ultima osservazione: fai attenzione che i suoni molti aperti e dettagliati possono colpire per 10, 15 minuti ma dopo qualche ora di ascolti ad alto volume le orecchie sviluppano la cosiddetta fatica d'ascolto e non ne vogliono più sapere.
Spero di essrti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono in mansarda
Egr. Direttore,
per prima cosa faccio i miei complimenti a lei ed al suo staff peri preziosi suggerimenti e consigli che ci offre a chi sopratutto come me si affaccia anche se non per la prima volta, ma comunque con molta inesperienza in questo piccolo ma immenso mondo che è l'audiofilia, secondo poi la ringrazio anticipatamente per il tempo che mi dedicherà leggendo questa mail.
Quando ero poco più diciottenne (ora ne ho 43) con il mio primo stipendio acquistai un impianto HiFi di discreto livello poi passai, seguendo le mode del tempo, al mini HiFi Technics hd 51, a dire il vero pentendomene da subito. Oggi, dopo tanto tempo, ho fatto il mio primo passo verso quello che sarà il mio nuovo impianto, acquistando in un negozio specializzato l'amplificatore Rotel RA-1070. Il prossimo passo sarà acquistare un lettore CD player e dei diffusori. Sarei orientato su questi prodotti: per il CD player Denon dcd 720AE o Marantz 6005 e per i diffusori Opera Mezza da stand o Opera Gran Mezza (budget circa € 1500). Le chiedo, a tal proposito, se l'impianto con i componenti che ho appena citato lo reputa equilibrato, se così non fosse può essere così paziente e gentile da darmi qualche consiglio? Per darle più informazioni le dico che, ascolto qualsiasi tipo e genere di musica (in particolar modo pop e jazz), ed inoltre cosa importante che è mia intenzione installare il mio impianto in una mansarda (allego cartina).
Essendo una mansarda, quindi con una parete più alta e l'altra più corta e quindi con altezze diverse posso comunque ottenere un buon risultato in termini di ascolto?
La ringrazio vivamente,
Con stima,
Daniele - E-mail: calvaro (at) libero.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Daniele,
in genere si acquista prima i diffusori e poi il resto dei componenti. Questo perché è sempre il diffusore a definire l'impronta sonora dell'intero impianto. Tenendo conto dei tuoi gusti musicali e dell'ambiente io non avrei dubbi a optare per le Opera Gran Mezza, nonostante il soffitto che sarà, nel punto dove intendi posizionare i diffusori, un po' vicino a questi. Una cosa che potresti tentare è ruotare tutto di 90° e sfruttare il lato lungo della stanza anziché quello corto. Si tratta di un esperimento che metterebbe il punto d'ascolto in una posizione forse migliore rispetto a quella attuale. Resterebbero tutte da verificare la mancanza di simmetria sui due canali dovuta al soffitto di diversa altezza e la possibilità di adeguare l'arredo a questa nuova disposizione del tutto. Secondo me vale comunque la pena tentare.
L'amplificatore che hai acquistato si sposerà bene coi diffusori Opera, regalando loro un pizzico di verve e di vivacità, mentre per la sorgente opterei per il Marantz ma valuterei anche, per la stessa cifra, un NAD C516BEE che forse sarebbe più sinergico con ampli e diffusori.
Forse dovrai curare un po' meglio l'acustica della stanza, che dalla piantina appare un po' vuota. Prevedi magari l'inserimento di tele o arazzi alle pareti. Infine, qualora optassi per la soluzione che hai prospettato in pianta, sarebbe meglio se il mobile con l'HiFi fosse lontano dai diffusori, magari addirittura vicino al punto d'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Da Technics a Technics
Buongiorno direttore, sono Andrea, volevo prima di tutto farle i complimenti per la passione la immensa disponibilità con cui risponde ai suoi innumerevoli lettori veri e propri appassionati del settore e ai tantissimi alle prime armi come sono io.
Da completo neofita volevo chiederle delle informazioni riguardanti il mio ultimo acquisto. ..dopo tanti anni di ascolto su un vecchio integrato della Technics modello Su-v303 accoppiato a un lettore cd sempre Technics su-v 490 e dei diffusori Boston cr95, mi sono trovato a acquistare da un privato un pre +finale sempre della Technics, convinto di non snaturare completamente il mio progetto iniziale visto che dopo tantissimi anni di onorato servizio il mio vecchio su-v303 è praticamente deceduto!
In questo momento sono certo di suscitare in lei tantissima ilarità, ma volevo chiederle come possa essere possibile che l'acquisto di un pre mod.su-c800 um2+finale mod.se-a800 sm2. ...possa suonare peggio del mio vecchio integrato?
Volevo dirle che il tutto è in perfette condizioni e che il privato ha vantato tanto la qualità del suono in Mos Class AA, un suono più caldo e performante rispetto al mio più freddo ma forse più dinamico del mio vecchio integrato.
Tutto merito del loudness...o demerito del Moss Class aa o dei diffusori non adatti. Come avrà capito le mie conoscenze della materia sono limitate, ma la sensazione all'ascolto è di ovattato come se i mie diffusori fossero stati coperti.
Le mie Boston non hanno mai avuto dei grandi alti, ma ora sono spariti anche i bassi....le volevo dire che il mio genere di ascolto e per lo più rivolto al genere rock, progressive, blues e hard rock.
In attesa di un suo consiglio, le porgo tanti saluti e la ringrazio anticipatamente.
Andrea - E-mail: andreaacciaro (at) hotmail.com

LC
Caro Andrea,
ti dico subito, con estrema sincerità, che avresti fatto meglio ad acquistare un amplificatore integrato moderno, anche qualcosa da 200/300€ avrebbe suonato meglio del tuo vecchio Technics. Perché acquistare quella vecchia coppia pre + finale Technics, di fatto invendibile e senza mercato? Spero che l'abbia pagata una cifra simbolica!!! Purtroppo ho visto in rete dei prezzi fuori da ogni logica per questi oggetti...
Tutto il problema che riferisci nasce da una semplice osservazione: il tuo precedente amplificatore, col loudness inserito, aggiungeva la bellezza di +9dB a 50 Hz, poi magari tu ci aggiungevi ancora qualcosa coi controlli di tono. Il tuo pre attuale, invece, mi pare sia sprovvisto di loudness quindi, già in partenza, i 50 Hz (ovvero i bassi) te li ritrovi attenuati - rispetto a prima - di ben 9 dB, un'enormità!!! L'unica cosa che puoi fare è aumentare bassi e alti coi controlli di tono del tuo pre attuale nella speranza di ritrovare l'equilibrio precedente. Questo sarebbe il primo passo ma, credimi, faresti molto meglio, pian piano, a rieducare l'orecchio ad ascoltare senza enfatizzazioni di bassi e alti. La maggior parte degli amplificatori moderni non è dotata né di controlli di tono né di loudness perché il suono bisogna ascoltarlo così come esce dalla sorgente, senza modificarlo a nostro piacimento (è questo il senso dell'HiFi). Serve tempo per rieducare l'orecchio abituato da anni a un suono sbagliato ma si può fare. Qualora sentissi troppo la mancanza di alti e di bassi prova a sistemare meglio i diffusori in ambiente o, eventualmente, a sostituire questi ultimi con qualcosa di più generoso (Klipsch, ad esempio) anche se i tuoi Boston non dovrebbero certo essere deficitari in termini di basse e di alte frequenze. Secondo me una gran parte della colpa sta nell'ambiente e nella sistemazione dei diffusori...una foto avrebbe aiutato molto a capire.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto in nuovo ambiente?
[Sala d'ascolto] Buongiorno Lucio, mi chiamo Luca, ho 35 anni e da almeno dieci sono un vostro assiduo lettore. E' grazie a TNT se mi sono avvicinato al mondo dell'alta fedeltà, quindi un grosso ringraziamento è doveroso! Ho un impianto assolutamente entry level, ma che nel vecchio appartamento suonava più che discretamente:

Cinque anni fa mi sono trasferito in Polonia, e dopo qualche anno in naftalina, l'impianto è stato riposizionato nel nuovo ambiente, con l'aggiunta di un lettore Blu-ray Yamaha BD S667 per film e concerti. Per gestire il singolo ingresso del Trends uso uno switch della TCC. L'ambiente è un salone con cucina a vista di circa 40 mq, molto asimmetrico nella pianta che le andrò a descrivere. Allego una foto presa dal punto di ascolto, una poltrona posizionata al centro dei diffusori al vertice di un triangolo quasi equilatero. Tra il punto di ascolto e i diffusori c'è un basso tavolino in legno e un tappeto a pelo lungo.
I diffusori distano un metro abbondante dalle pareti laterali e circa mezzo metro dai mobili alle loro spalle, a un metro abbondante dalla parete posteriore. Alle spalle del punto di ascolto di trova un tavolo da pranzo e sulla parete un solo quadro senza vetro. La parete a destra alle spalle del divano ha una lunga finestra e una porta finestra, il tutto con tende leggere.
A sinistra si apre la cucina, con isola, e più indietro vi è un piccolo ingresso su cui si aprono le porte di camere e bagno. Il pavimento è in legno, così come la gran parte dei mobili. Alla prova del "battito delle mani" l'ambiente risponde bene, senza mostrare particolari echi o code. Purtroppo durante l'ascolto l'impressione è invece quella di un ambiente riflettente.
Ascolto tutto quello che mi piace, dal jazz al death metal, poca classica. Ascolto a volumi "condominiali". Dopo vari tentativi di posizionamento dei diffusori sono giunto al posizionamento attuale che mi è sembrato il miglior compromesso.
Ho potuto ascoltare un paio di impianti dal costo tre o quattro volte superiore al mio in altri ambienti e devo dire che dal punto di vista dell'immagine non avevano né la stessa ampiezza né la stessa definizione del mio. In compenso, il basso era meglio controllato in entrambi i casi. Inoltre alzando il volume nel mio ambiente gli alti diventano un po' taglienti.
Veniamo al dunque: ho la possibilità di trasferire l'impianto "originale" (NAD+Trends+IL) in un'altro appartamento (tipo casa di campagna), dove sicuramente beneficierebbe di un ambiente più assorbente, dandomi l'occasione di cercare di migliorare il suono attuale. Non ho molte possibilità di ascolto (che pure in Polonia ci sarebbero eccome, è il tempo che purtroppo scarseggia), quindi la scelta dell'ampli è caduta sul Bel Canto c5i per le seguenti ragioni: Per i diffusori avrei un budget di circa 1500 euro, con poco meno potrei prendere delle Duevel Planets, che risolverebbero anche il WAF (anzi alla moglie piacciono particolarmente, ovviamente come pezzo d'arredamento...). Cosa ne pensi? Quali altre opzioni potrei considerare, magari cercando di ascoltare i diffusori con l'ampli nuovo che è facilmente trasportabile?
Dovendo collegare la sorgente, con quale criterio scegliere l'uscita ottica o coassiale?
Scusa se mi sono dilungato troppo, apprezzo molto la tua disponibilità e quella dei tuoi collaboratori.
Grazie in anticipo!
Ciao,
Luca - E-mail: luca.bertoli (at) fastwebnet.it

LC
Caro Luca,
da come la descrivi e dalla foto che hai inviato non mi pare che la stanza possa essere colpevole di ciò che senti se non fosse per le sue dimensioni: i pochissimi watt del Trends, con quei diffusori, in un ambiente così grande, sono assolutamente insufficienti! Ci credo che alzando un po' prendano il sopravvento le alte frequenze e diventino taglienti! Non trasferirei l'impianto in altro ambiente, a meno che questo nuovo ambiente non ti consenta una più facile fruizione della tua musica. I saloni, si sa, sono sempre da condividere con altre esigenze poco...musicali.
Per ora lascerei tutto così, eventualmente sostituirei l'amplificatore con qualcosa di più consono alla situazione logistica. Il Bel Canto che hai individuato andrebbe benissimo, ottima versatilità e potenza più che abbondante. Un'altra possibilità è il Nuforce DDA-100, che ha solo ingressi digitali (non mi pare tu necessiti di ingressi analogici) e che costa una cifra assolutamente ragionevole per quel che offre, nettamente meno del Bel Canto. Questo ti lascerebbe, eventualmente, un buon margine per un upgrade anche dei diffusori. Ottimi i
Duevel Planets e ancor meglio gli Enterprise. Per il collegamento delle sorgenti digitali, in genere, si preferisce l'uscita elettrica coassiale ma ci vuole orecchio finissimo e un impianto al di sopra di ogni sospetto per sentire la differenza rispetto all'uscita ottica. Come al solito, si è portati a mettere tutte le cose sullo stesso piano...se già le differenze tra sorgenti digitali di pari prezzo sono piccolissime, figuriamoci l'ordine di grandezza della differenza tra un'uscita coassiale o ottica. Concentriamoci maggiormente sui problemi veri e lasciamo queste disquisizioni a noiosi pomeriggi invernali passati davanti a un forum HiFi :-)
Semmai, potresti comunque provare entrambe le soluzioni e divertirti nello scoprire che, realisticamente, non sentirai alcuna differenza.
Questo metterà tutte le cose nella giusta prospettiva.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta nuovo amplificatore integrato
Grazie mille Lucio per la
risposta! Nel frattempo ho avuto modo di provare alcune cose, con impressioni assolutamente contrastanti. Il CD di riferimento è una registrazione Verve del concerto di BB King (pace all'anima sua, ci mancherà...) Live in Montreal, brano N.6, primi 30sec:

Ecco, devo dire che questa prova mi ha molto confuso in quanto non riesco a capire quale dei tre mi abbia dato una rappresentazione realistica della scena, anche se l'ago della bilancia mi pare pendere più verso lo Yamaha...
L'impressione generale è che il Marantz non ci arrivi proprio come potenza, mentre il Naim spinge parecchio (e si sente!) ma abbia un'impostazione molto "monitor" (io preferisco un suono molto più aperto e "live"). Lo Yamaha mi è parso il più equilibrato, ma potrebbe essere una falsa impressione, in quanto i tre apparecchi erano completamente diversi!
Ehh, cercherò di provare tutto tutto quello che posso, ma qui urge davvero un consiglio esperto, almeno per limitare la ricerca agli apparecchi giusti!
Grazie ancora e buona settimana!
Stefano - E-mail: stefano.carluccio (at) bo.ismar.cnr.it

LC
Caro Stefano,
come tu possa decidere quale amplificatore suoni meglio basandoti sui primi 30 secondi di un singolo brano esula del tutto dalle mie capacità di comprensione. Vorrei avere la tua freschezza e ingenuità quando ascolto e recensisco apparecchi! La mia routine comprende almeno 10 brani diversi, che ascolto quasi per intero. Poi, in tempi diversi, scelgo altri brani e ripeto la routine, cercando di confermare o smentire le impressioni dei giorni precedenti e delle settimane precedenti. Credimi, talvolta si prendono degli abbagli mica da ridere. Per questi motivi la tua prova è assolutamente priva di alcuna valenza tecnica o statistica. Con un altro brano (ma non 30 secondi!) la scala dei valori e la palette di impressioni potrebbe essere profondamente diversa! Anche il CD scelto, un live (!!!) e persino vecchiotto mi pare, non può essere certo considerato un riferimento! I dischi che si usano sono importantissimi: se la registrazione non è granché il risultato dei giudizi potrebbe essere persino capovolto rispetto a quello che si avrebbe con incisioni al di sopra di ogni sospetto! Provo a spiegarti il perché: una cattiva incisione suona male, ma suonata da un componente meno trasparente e preciso potrebbe risultare meno fastidiosa di quanto non apparirebbe se riprodotta da un componente di maggior pregio (che la mette spietatamente a nudo). Quando si usa un'incisione molto ricca, dinamica e ben incisa, invece, il componente peggiore mostra tutte le sue mancanze.
Tra l'altro, non capisco cosa tu intenda per suono monitor, certo i Naim non sono famosi per questo! Semmai, sono conosciuti e stimati per l'eccellente senso del ritmo, per la dinamica travolgente, per le basse frequenze solide e ben articolate e per una musicalità assolutamente naturale. Avrai capito che la mia preferenza personale va indubbiamente verso il Naim, a mio parere una spanna sopra ai concorrenti che gli hai contrapposto. In genere cerco di non influenzare troppo le scelte ma, in questo caso, mi sento abbastanza tranquillo nel consigliarti senza troppe remore il Nait XS2.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Paranoie valvolari
Caro Lucio,
leggendo un po' qua e là sul vostro sito ho trovato una cosa interessantissima che hai scritto riguardo gli ampli valvolari. Passo indietro: nella mia vita ho sempre sognato un ampli valvolare collegato a due casse da pavimento. Dopo diversi anni sono arrivato al mio "nirvana" audio ed ho trovato un mega ampli valvolare: Solista della Viva Audio e due Thiel CS 1.5 che mi hanno reso felicissimo. Qualche settimana fa sento un ronzio alla cassa SX, pensavo fosse dovuto all'asciugatrice, ma purtroppo non era così. Ho scollegato tutto, ho cambiato le spine e sembrava che tutto si fosse risolto, fino a sabato scorso quando il problema si è ripresentato ed ora l'ampli è in assistenza.
Così mentre sono in attesa di sentire qual è il problema leggo un tuo "funesto" commento sul fatto che "i valvolari riscaldando come stufe, cuociono la componentistica passiva"...e già qui ho iniziato a tremare. Poi per fortuna ho continuato a leggere ed aggiungi: "in tempi abbastanza brevi". Ecco, allora mi vien da svenire! Ma perché nessuno me l'ho ha mai detto prima!?!?!? Devo quindi preoccuparmi per il ronzio?
Io credevo di aver trovato l'ampli definitivo, infatti sono strafelice e non immagino altri ampli in casa mia se non lui...ed è impensabile che io nella mia vita riesca a comprarne un altro, non è un prodotto economicamente alla mia portata.
Invece devo pensare che tra qualche anno mi si ripresenterà il problema dell'ampli??? Nooooooo!!!
Per favore, sii schietto nella risposta così almeno so esattamente di che morte devo morire :-)
Grazie,
Giuseppe - E-mail: giurusci (at) gmail.com

LC
Caro Giuseppe,
che gli amplificatori a valvole siano intrinsecamente e oggettivamente più rognosi di un ampli a transistor è abbastanza ovvio, visto che, senza neppure scomodare altre considerazioni, le valvole hanno una vita più breve di quella dei transistor, in genere. Si consumano, perdono le caratteristiche iniziali e vanno sostituite. Il calore elevato, poi, gioca a sfavore sulla vita della componentistica. Non devi, tuttavia, pensare che questi fenomeni siano immediati! Potrebbero verificarsi dopo tanti, tantissimi anni di servizio. Non è facile fare pronostici, perché molto dipende dall'utilizzo, dal progetto stesso dell'elettronica, dal layout, dalle caratteristiche delle valvole e della componentistica passiva.
Il ronzio che hai sentito potrebbe essere una valvola, una saldatura fredda (dubito, vista la classe dell'ampli) o qualche altra cosa di poco conto, pertanto non mi fascerei la testa, per ora. Attendiamo il responso dell'assistenza. Accertati che il carico killer delle tue 1.5 sia gradito all'amplificatore (chiedi lumi al Costruttore, io quell'ampli non lo conosco).
In generale, se posso, azzarderei un consiglio: occhio ad acquistare prodotti troppo al limite delle proprie possibilità economiche perché, in caso di guasti importanti, bisogna essere sicuri di avere un certo plafond che ci consenta di risolvere i problemi che si dovessero presentare (costo ricambi, manodopera etc.). Di recente ho venduto la mia Mercedes SLK e ai tanti aspiranti acquirenti ho fatto un discorso simile: sembravano più preoccupati dei consumi o del prezzo d'acquisto ma io facevo sempre notare (contro il mio stesso interesse!) che i problemi veri di queste auto è quando presentano qualche guasto serio perché l'assistenza e i ricambi sono molto costosi e non è impossibile che un intervento grosso possa arrivare a costare quasi quanto la stessa auto. Per fare un esempio, di recente ho dovuto sostituire una centralina elettronica, è costata il 20% del prezzo di vendita dell'intera auto :-) Ed era solo una centralina!
O si è sicuri di poter far fronte a queste evenienze tutt'altro che remote o è molto più saggio acquistare qualcosa di meno pretenzioso. Infine, mai avrei speso 15000 (quindicimila) euro per pilotare delle casse che costano solo una piccola frazione di questa cifra. Semplicemente non ha alcun senso, perdona la franchezza. E non avrebbe senso neppure se l'avessi pagato metà acquistandolo usato.
Spero di esserti stato utile (ne dubito)!
Lucio Cadeddu

Fostex e Musical Fidelity
Salve direttore,
dopo aver a lungo pensato e declinato (a causa del poco tempo), finalmente mi accingo a scrivere una mail. Sono un lettore di TNT-Audio da circa sei sette mesi, ho scoperto tale sito infatti troppo tardi!! Sono un povero appassionato audiofilo da molti anni infatti (ma in campo hifi-car), povero nel senso che non posso permettermi l'acquisto di importanti elettroniche, sorgenti o diffusori. Dopo aver seguito in questo periodo il sito non posso far altro che complimentarmi con la redazione intera! Le soluzioni da voi proposte sono sempre interessanti. Passando al quibus ritorno alla mia recente storia.
Il mio impianto attuale è un agglomerato che farebbe rabbrividire chiunque.

A seguito di vari litigi con la mia dolce metà i diffusori sono stati posizionati ai due lati del divano (indovinate chi ha vinto...) su due piccoli supporti, perchè “a cosa serve alzarli? se sono piccoli si nascondono meglio”.
Comunque a seguito della recente distruzione da parte dei miei due piccoli caterpillar (figli...) di uno dei due diffusori, un magnanimo collega mi ha regalato una coppia di JBL 55VX che teneva in garage dopo aver cambiato loro il woofer che era sfondato, con uno che probabilmente non è adatto al diffusore stesso...
Circa un anno fa sono riuscito ad acquistare non a peso d'oro (250€) un bel amplificatore Musical Fidelity A100 e sempre il collega di prima mi ha dato un lettore cd Audio Analogue Paganini v1, attualmente non funzionante e devo capire se vale la pena aggiustarlo o no. Inoltre ho anche una dock station della Project per usare l'ipod come sorgente. Ho ultimamente trovato su internet un paio di Fostex Fe206en di seconda mano e attualmente sto costruendo il progetto a tromba della Fostex, in multistrato di betulla come suggerito, e con un paio di accorgimenti che ho trovato su diyaudio. E qui finalmente la domanda: le fostex sopportano 30W mentre l'A100 ne eroga 50W. Posso comunque accoppiarli, sapendo di non poter esagerare con il volume o è meglio evitare?
La disposizione dell'impianto viene stravolta, infatti sono riuscito ad ottenere che le casse stiano di fronte al divano, creando il classico triangolo, però in mezzo a loro c'è una porta. Pensavo di autocostruirmi il
TTS, ma la lunghezza dovrà essere di ben 7metri!!! è rischioso o non c'entra nulla? Per sostenere le nuove elettroniche inoltre mi sto costruendo un TNT-Flexy.
La stanza è un rettangolo di 4x5 metri, ma la parte dedicata all'impianto è di 4x2,5 metri, metà della stanza. In mezzo ai diffusori c'è una porta e di fronte il divano. Stando sul divano a sinistra ho una portafinestra che da sul cortile, mentre a destra c'è il resto della stanza dove stanno i mobili e l'ingresso della casa.
Grazie mille per aver ascoltato i vaneggiamenti di un povero ascoltatore. Ah, ultima cosa, l'impianto serve per ascoltare praticamente qualsiasi musica, da classica a metal, passando per pop, jazz e canzoni per bambini ;-)
Ancora grazie!
Matteo - E-mail: powerdedalo (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
non vedo alcun problema ad accoppiare il tuo amplificatore coi Fostex. Come spiegato tante volte (anche sulle FAQ) non sei mica obbligato a usarla tutta la potenza del tuo ampli! Tra l'altro, quei driver montati a tromba sono molto sensibili, ti basterà una decina di watt per dir tanto. Mi chiedo semmai se sia il caso di passare da innominati diffusori bookshelf della Sony a un progetto estremo ed esotico come quello largabanda della Fostex. Hai mai ascoltato qualcosa del genere? Si tratta di un approccio abbastanza radicale all'ascolto domestico, servono orecchie non da principiante. Tra l'altro, dovendoci ascoltare qualunque genere musicale...forse il largabanda a tromba sarebbe l'ultima idea che mi verrebbe in mente. Meglio, molto meglio un diffusore commerciale tradizionale, peraltro rivendibile in caso non ti piacesse.
Nessun problema neppure per i cavi, ma immagino ti riferisca a quelli di potenza (i TTT) e non a quelli di alimentazione (TTS). A che ti servirebbero dei cavi di alimentazione così lunghi? L'impianto sarebbe così lontano dalle prese?
Per quanto riguarda il lettore CD Audio Analogue Paganini realisticamente il problema è nella meccanica di lettura che non dovrebbe essere impossibile reperire come ricambio. Magari si tratta solo del laser un po' fuori fuoco e consumato. È un buon apparecchio, merita senz'altro una riparazione, purché non troppo onerosa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
un diabolico loop di massa mi faceva impazzire ogni volta che collegavo il PC all'impianto stereo. Non si trattava della solita paranoia del ronzio dai diffusori mettendo il volume al massimo, ma di un rumore avvertibile anche a livelli di ascolto normali e che di fatto rendeva inascoltabile qualsiasi genere musicale prevalentemente acustico. Rovistando in rete mi sono imbattuto in questo
apparecchio, che, inserito tra il PC e l'ampli, ha con poca spesa brillantemente risolto il problema.
Sperando con questa segnalazione di aver fatto cosa utile, l'occasione mi è gradita per ringraziare tutto lo staff di TNT Audio e per salutare cordialmente.
Alessandro - E-mail: alex_shodan (at) yahoo.it

[Rolls HE18]

LC
Caro Alessandro,
grazie per la segnalazione di questo curioso apparecchio che ammetto di non conoscere. Mi preoccupa un po' la sua eventuale influenza sul segnale audio ma se a te sembra che non abbia avuto effetti nefasti...mi fido! L'Azienda si occupa di componentistica per il mondo pro, magari non prestano particolare attenzione alla qualità del segnale. Segnalerò l'apparecchio ai nostri redattori americani, magari ne possono chiedere uno in prova. Di nuovo grazie e buon ascolto!

Dal nuovo R'n'B della scorsa settimana un tuffo nel passato per rispolverare un classico degli Stranglers, una ipnotica Golden Brown, tratta dall'album La Folie del lontano 1981. Il brano divenne famoso sia per il testo ambiguo (spesso si riferisce all'eroina proprio come golden brown) che per lo strano tempo musicale, un misto di parti in 3/4, 4/4 e un clavicembalo in 6/8. Anche il clavicembalo, in un brano electro-pop, non si era mai sentito.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM

[Trovaci su Facebook!]

Cercate dentro i volumi della posta precedente con Google

[meno recente] Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366 | Vol.367 | Vol.368 | Vol.369 | Vol.370 | Vol.371 | Vol.372 | Vol.373 | Vol.374 | Vol.375 | Vol.376 | Vol.377 | Vol.378 | Vol.379 | Vol.380 | Vol.381 | Vol.382 | Vol.383 | Vol.384 | Vol.385 | Vol.386 | Vol.387 | Vol.388 | Vol.389 | Vol.390 | Vol.391 | Vol.392 | Vol.393 | Vol.394 | Vol.395 | Vol.396 | Vol.397 | Vol.398 | Vol.399 | Vol.400 | Vol.401 | Vol.402 | Vol.403 | Vol.404 | Vol.405 | Vol.406 | Vol.407 | Vol.408 | Vol.409 | Vol.410 | Vol.411 | Vol.412 | Vol.413 | Vol.414 | Vol.415 | Vol.416 | Vol.417 | Vol.418 | Vol.419 | Vol.420 | Vol.421 | Vol.422 | Vol.423 | Vol.424 | Vol.425 | Vol.426 | Vol.427 | Vol.428 | Vol.429 | Vol.430 | Vol.431 | Vol.432 | Vol.433 | Vol.434 | Vol.435 | Vol.436 | Vol.437 | Vol.438 | Vol.439 | Vol.440 | Vol.441 | Vol.442 | Vol.443 | Vol.444 | Vol.445 | Vol.446 | Vol.447 | Vol.448 | Vol.449 | Vol.450 | Vol.451 | Vol.452 | Vol.453 | Vol.454 | Vol.455 | Vol.456 | Vol.457 | Vol.458 | Vol.459 | Vol.460 | Vol.461 | Vol.462 | Vol.463 | Vol.464 | Vol.465 | Vol.466 | Vol.467 | Vol.468 | Vol.469 | Vol.470 | Vol.471 | Vol.472 | Vol.473 | Vol.474 | Vol.475 | Vol.476 | Vol.477 | Vol.478 | Vol.479 | Vol.480 | Vol.481 | Vol.482 | Vol.483 | Vol.484 | Vol.485 | Vol.486 | Vol.487 | Vol.488 | Vol.489 | Vol.490 | Vol.491 | Vol.492 | Vol.493 | Vol.494 | Vol.495 | Vol.496 | Vol.497 | Vol.498 | Vol.499 | Vol.500 | Vol.501 | Vol.502 | Vol.503 | Vol.504 | Vol.505 | Vol.506 | Vol.507 | Vol.508 | Vol.509 | Vol.510 | Vol.511 | Vol.512 | Vol.513 | Vol.514 | Vol.515 | Vol.516 | Vol.517 | Vol.518 | Vol.519 | Vol.520 | Vol.521 | Vol.522 | Vol.523 | Vol.524 | Vol.525 | Vol.526 | Vol.527 | Vol.528 | Vol.529 | Vol.530 | Vol.531 | Vol.532 | Vol.533 | Vol.534 | Vol.535 | Vol.536 | Vol.537 | Vol.538 | Vol.539 | Vol.540 | Vol.541 | Vol.542 | Vol.543 | Vol.544 | Vol.545 | Vol.546 | Vol.547 | Vol.548 | Vol.549 | Vol.550 | Vol.551 | Vol.552 | Vol.553 | Vol.554 | Vol.555 | Vol.556 | Vol.557 | Vol.558 | Vol.559 | Vol.560 | Vol.561 | Vol.562 | Vol.563 | Vol.564 | Vol.565 | Vol.566 | Vol.567 | Vol.568 | Vol.569 | Vol.570 | Vol.571 | Vol.572 | Vol.573 | Vol.574 | Vol.575 | Vol.576 | Vol.577 | Vol.578 | Vol.579 | Vol.580 | Vol.581 | Vol.582 | Vol.583 | Vol.584 | Vol.585 | Vol.586 | Vol.587 | Vol.588 | Vol.589 | Vol.590 | Vol.591 | Vol.592 | Vol.593 | Vol.594 | Vol.595 | Vol.596 | Vol.597 | Vol.598 | Vol.599 | Vol.600 | Vol.601 | Vol.602 | Vol.603 | Vol.604 | Vol.605 | Vol.606 | Vol.607 | Vol.608 | Vol.609 | Vol.610 | Vol.611 | Vol.612 | Vol.613 | Vol.614 | Vol.615 | Vol.616 | Vol.617 | Vol.618 | Vol.619 | Vol.620 | Vol.621 | Vol.622 | Vol.623 | Vol.624 | Vol.625 | Vol.626 | Vol.627 | Vol.628 | Vol.629 | Vol.630 | Vol.631 | Vol.632 | Vol.633 | Vol.634 | Vol.635 | Vol.636 | Vol.637 | Vol.638 | Vol.639 | Vol.640 | Vol.641 | Vol.642 | Vol.643 | Vol.644 | Vol.645 | Vol.646 | Vol.647 | Vol.648 | Vol.649 | Vol.650 | Vol.651 | Vol.652 | Vol.653 | Vol.654 | Vol.655 | Vol.656 | Vol.657 | Vol.658 | Vol.659 | Vol.660 | Vol.661 | Vol.662 | Vol.663 | Vol.664 | Vol.665 | Vol.666 | Vol.667 | Vol.668 | Vol.669 | Vol.670 | Vol.671 | Vol.672 | Vol.673 | Vol.674 | Vol.675 | Vol.676 | Vol.677 | Vol.678 | Vol.679 | Vol.680 | Vol.681 | Vol.682 | Vol.683 | Vol.684 | Vol.685 | Vol.686 | Vol.687 | Vol.688 | Vol.689 | Vol.690 | Vol.691 | Vol.692 | Vol.693 | Vol.694 | Vol.695 | Vol.696 | Vol.697 | Vol.698 | Vol.699 | Vol.700 | Vol.701 | Vol.702 | Vol.703 | Vol.704 | Vol.705 | Vol.706 | Vol.707 | Vol.708 | Vol.709 | Vol.710 | Vol.711 | Vol.712 | Vol.713 | Vol.714 | Vol.715 | Vol.716 | Vol.717 | Vol.718 | Vol.719 | Vol.720 | Vol.721 | Vol.722 | Vol.723 | Vol.724 | Vol.725 | Vol.726 | Vol.727 | Vol.728 | Vol.729 | Vol.730 | Vol.731 | Vol.732 | Vol.733 | Vol.734 | Vol.735 [più recente]

© Copyright 2015 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com