Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 21/11/2015 - 28/11/2015

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  1. Upgrade diffusori
  2. Preamplificatore attivo o passivo?
  3. Re: Nuovo ampli integrato tra 1000 e 1300€
  4. Bellissima recensione delle Bella Luna!
  5. Come migliorare giradischi Thorens
  6. HiFi o MyFi?
  7. Re: Upgrade sorgente
  8. Da HT a Real Stereo
  9. Nuovo amplificatore
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade diffusori
Gentile direttore buongiorno,
sono un audiofilo felice voglia di upgradite in questi giorni; un solo consiglio, vado ad esporle la richiesta. Il mio impianto hi-fi è composto da:

La cosa più importante comunque sono i ca 5000 cd e 1500 LP di tutti i generi musicali possibili sia elettrici che acustici, anni 70 come attuali (forse un po' meno la classica, per nulla tecno-elettronica, ammesso che quello che sparano nelle discoteche si chiami così...) che posso ascoltare attraverso l'impianto.
L'ambiente dopo una ristrutturazione di tre anni fa è più grande di prima, complessivamente 30/35 mq arredati e non troppo riflettente (c'è legno in terra + il mobilio, ma anche tende e un tappeto), anche se la zona d'ascolto è a poco più di 2m dai due diffusori, i quali sono distanti tra loro m. 1,80 e staccati dalla parete posteriore di 40 cm.
Sono soddisfatto di come suona il tutto in ambiente, ottimo compromesso quando ascolto piccoli combo o trio jazz, musica acustica in genere (compreso tanto amato folk anglo-scoto-irlandere e bretone), voci, ma manca qualcosa quando invece ascolto dischi di Deep Purple, Led Zeppelin, Caravan, Ten Years After, Allman Brothers ecc. Mancano un po' di bassi e di impatto, se alzo il volume (mai oltre il lecito condominiale comunque) anche le medie si induriscono e perdono musicalità.
Ho ipotizzato la sostituzione dei diffusori con qualcosa di più corposo sulle basse frequenze senza che ci sia detrimento per le medie e alte: Indiana Line Diva 665 (ho potuto ascoltare solo le sorelle 655), ed ho letto buone recensioni relativamente a Davis Vinci HD e Cabasse Jersey, quest'ultima sicuramente più frizzante, e Q Acoustics 3050.
Mi servirebbe sicuramente un diffusore che suoni bene con tutti i generi senza una particolare predilezione, sicuramente musicali, non affaticanti (ho ascoltato B&W 685 s2, non mi piace assolutamente quel suono), che consiglio mi può dare, in che direzione mi posso orientare?
La ringrazio fin d'ora per i suoi saggi consigli e le auguro buon lavoro.
Mauro - E-mail: brumau (at) dnet.it

LC
Caro Mauro,
le tue Opera Platea dovrebbero già avere una gamma bassa sufficientemente potente e profonda, probabilmente ciò che cerchi tu non è presente in quei dischi. Se infatti l'impianto suona bene con altri generi musicali più semplici non si possono addebitare colpe particolari ai componenti. L'ambiente e, soprattutto, il software sono certamente i responsabili maggiori. Siccome conosco come suonano i dischi dei gruppi che hai elencato posso affermare che non devi sperare che possano suonare come altri ossia con buoni bassi, suono pulito e non impastato etc. Molte di quelle registrazioni suonano così, e non sarà un nuovo diffusore a trasformarle in incisioni audiophile.
Il fatto che le medie frequenze si induriscano alzando un po' il volume è un altro segnale a supporto della mia tesi. Se, infatti, i livelli d'ascolto restano pur sempre “condominiali”, tale indurimento può essere dovuto sia all'ambiente che alla scarsa qualità della gamma media presente in quei dischi, che diventa via via più intollerabile all'aumentare del volume, ovviamente.
Puoi certamente provare qualcosa di più generoso in basso (es. Opera Terza o Quinta, per restare in “casa”) ma non aspettarti miracoli. Tra i diffusori che hai citato anche le Cabasse Jersey mi sembrano adatte, comunque a monte di esse ci sarebbero delle elettroniche abbastanza poco aggressive in gamma alta. Non conosco le Davis e le QA, mentre anche le Indiana Line Diva 665 possono essere una soluzione da provare.
Attento a non intestardirti in upgrade continui nella speranza di cavar sangue dalle rape. Alcuni dischi sonano male e suoneranno sempre male, devi fartene una ragione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Preamplificatore attivo o passivo?
Buonasera direttore,
un paio di anni fa ho acquistato una nuova coppia di diffusori, visto che i vecchi ESB-XL7 si erano rovinati (sospensioni in foam che avevo già sostituito cica 20 anni fa). Dopo aver ascoltato diversi diffusori la mia scelta è caduta sui diffusori a torre JBL-ES90.
All'inizio li ho abbinati al mio vecchio ampli YAMAHA A-500, lettore CD PHILIPS CD630, giradischi PIONEER PL-516 con testina STANTON 681 EEE, ascolto prevalentemente Rock anni 70-80.
Già dai primi ascolti effettuati ad alto volume, notavo che l'amplificatore non pilotava in modo ottimale i nuovi diffusori (i bassi non avevano l'impatto giusto), quindi ho preso in considerazione l'acquisto di un nuovo amplificatore.
Curiosando su internet, ho trovato gli schemi degli amplificatori HAFLER e, visto che mi intendo di elettronica, ho deciso di autocostruirmi un finale HAFLER DH-220. Montato il tutto lo collego alle casse e come sorgente ho collegato il lettore CD direttamente al finale (con un potenziometro x il volume).
Ho sentito tanti brani e sono molto soddisfatto del suono dell'impianto, bassi profondi, ben modulati e senza code, transienti velocissimi , ecc.
Vengo al mio quesito: mi manca il preampli, realizzarlo in modo "classico" (ho lo schema dell' Hafler dh-100) o "passivo" (ho una scheda ingressi e controllo volume remoto LITEAUDIO MV-02)?
Ovviamente per collegare il giradischi al passivo userei un pre-pre. Sono ben accette anche altre alternative, grazie.
Distinti saluti.
Stefano - E-mail: stemancinelli (at) tiscali.it

[Hafler DH220]

LC
Caro Stefano,
intanto complimenti per la realizzazione del progetto, che riporta in vita un vero classico dell'amplificazione in kit di fine anni '70/inizi anni '80. Avresti forse potuto impegnarti in qualcosa di più moderno, ad esempio i kit basati su moduli in Classe D (IcePower o Hypex) o su chip in classe D ad alta potenza (TI o Tripath), probabilmente avresti ottenuto risultati globalmente superiori in ogni ambito. Comunque la tua soddisfazione è il segnale che questa vecchia gloria del passato sappia ancora il fatto suo, anche se ci voleva davvero poco per migliorare l'amplificazione che avevi in precedenza :-)
Mi affascina molto l'idea di abbinarci il suo preamplificatore, ovvero l'Hafler DH-110, credo che andresti a costruire un'accoppiata vintage (ma nuova) di tutto rispetto. Non sono tuttavia sicuro che questa sia la soluzione migliore dal punto di vista sonoro, probabilmente un pre passivo a trasformatori è una strada più appagante all'ascolto. Intanto farei un tentativo con la scheda ingressi già in tuo possesso, dovrebbe già darti molte soddisfazioni e la realizzazione del pre finito sarebbe un gioco da ragazzi.
Per il giradischi avresti in tal caso bisogno di un pre fono. Questo è il termine corretto, in genere con pre-pre si intende uno stadio di step-up per le testine MC a bassa uscita.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Nuovo ampli integrato tra 1000 e 1300€
Caro Direttore,
la contatto nuovamente per chiedere lumi sulla scelta dell'amplificatore per il mio impianto hi fi (che sostituisca quello attuale, uno Yamaha A-S500). Faccio riferimento alla mia richiesta di informazioni da voi
pubblicata nella rubrica Lettere alla Redazione, settimana 31/1/2015 - 7/2/2015.
Riepilogo i componenti del mio impianto hi-fi:

In seguito ai suoi consigli sull'amplificatore da potere inserire nel mio impianto, ho fatte alcune prove d'ascolto il cui esito le riassumo di seguito: Ho potuto ascoltare anche: Da queste sessioni, propenderei per l'Audio Analogue, ma come le ho detto ho un po' di dubbi. Lei che ne pensa di questo ampli da inserire nel mio impianto? Ho letto anche dello Unison Research Unico Primo (anch'esso ibrido e sul migliaio di euro), che non ho potuto provare. Avrei voluto ascoltare anche il Naim Nait 5si o il Roksan Kandy K2 o il Rega Elex-R, ma – sebbene i negozi di hi fi che ho visitato li trattassero -, in quel momento non li avevano in magazzino. Gradirei al più presto rimpiazzare lo Yamaha A-S500, anche perché, col passare del tempo, temo che mi sarà impossibile potere provare gli ampli con dei diffusori dello stesso marchio e modello dei miei: per le prove d'ascolto mi sono dovuto spostare di parecchie centinaia di chilometri (in aereo) – approfittando di alcuni impegni a Roma.
So che lei mi ha sconsigliato di spendere più di 700-800 euro per il mio impianto (considerate le casse da me acquistate), ma ciò che ho finora ascoltato di quel valore non è di mio gradimento.
La ringrazio per l'attenzione che dedicherà ai miei interrogativi e la ringrazio per la sua cortese disponibilità.
Un cordiale saluto.
Gino - E-mail: ginopro (at) libero.it

LC
Caro Gino,
mi sembra molto strano che abbia trovato inadeguati praticamente tutti gli amplificatori che hai ascoltato, in quanto alcuni sono davvero di qualità elevata. O la sistemazione dell'impianto non era ideale o forse ti aspetti che dai dischi esca qualcosa che non c'è mai stato registrato sopra. Comunque sia, visto che almeno l'Audio Analogue Verdi ti è piaciuto, non vedo ragione alcuna per non acquistarlo. È un buon amplificatore, tendenzialmente morbido e rotondo, forse non un campione in termini di ritmo e punch ma a qualcosa bisogna pur saper rinunciare. Il calore, che a te è sembrato mancare, tra l'altro, c'è tutto. Spero lo abbia ascoltato con partner simili a quelli utilizzati nelle altre prove e in una situazione ambientale analoga, altrimenti l'attendibilità del risultato ne sarebbe gravemente compromessa.
Peccato per la mancata possibilità di ascoltare il Naim, il Rega o il Roksan. Non capisco bene quando, parlando del NAD, tu riferisca di un suono potente ma esagerato...se il volume fosse troppo alto basterebbe abbassarlo...non so, forse per potente tu intendi qualcos'altro, non capisco bene. Affaticante, per il suono del NAD, credo proprio sia la prima volta che lo sento dire! In genere con questo aggettivo si indica un suono molto ricco di frequenze alte e medio-alte che, alla lunga, inducono fatica d'ascolto. Le amplificazioni NAD hanno sempre avuto un'impostazione abbastanza rotonda e tranquilla, ricca di basse frequenze, abbinata a un'ottima dinamica. Il fatto che l'abbia provato con dei diffusori qualitativamente inferiori mi fa pensare che anche il negozio, e quindi la saletta, fosse diverso dagli altri. Questi aspetti possono fare una differenza semplicemente ENORME.
Comunque, inutile ragionare a posteriori, prendi quello che ti è piaciuto di più e speriamo che tu riesca ad accontentarti di quel che sentirai.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Bellissima recensione delle Bella Luna!
Caro Lucio,
ho appena letto la tua recensione dei
Duevel Bella Luna. Condivido tutto, davvero tutto ciò che hai scritto! La naturalezza, l'immagine, la musicalità...questi e altri aspetti da te descritti li ritrovo ad ogni ascolto. I miei Bella Luna stanno a 110 cm dalla parete posteriore (sul lato corto della stanza) e a 82 cm dalle rispettive pareti laterali, con una distanza dal punto d'ascolto di circa 2,5 m. Tempo fa tu mi consigliasti di posizionarli sul lato lungo ma questa soluzione, nella mia stanza, non si rivelò felicissima. La distanza massima dalla parete posteriore infatti non poteva superare gli 85 cm e il risultato era un basso esagerato e rimbombante. Oltre tutto non mi andava di avere direttamente dietro le mie orecchie l'altra parete. Ora, con il punto d'ascolto quasi al centro della stanza, il suono è decisamente più arioso e naturale. Tu come hai sistemato le tue?
Sono inoltre curiosissimo di sapere con quali amplificatori tu abbia fatto la prova d'ascolto! Ce n'è stato uno che armonizzava meglio degli altri con i Bella Luna? Per le sue creature Markus Duevel mi consigliò caldamente Unison Research. Anche Branko Viole, gestore del sito tedesco www.omnidirektionale-lautsprecher.de nonché appassionato sostenitore della casa Duevel, mi diede lo stesso consiglio, indicandomi in particolar modo i modelli ibridi valvole/transistor dalla serie Unico (Unico Secondo oppure Unico 150). Tu che esperienze hai fatto?
Un caro saluto e, ancora una volta, grazie!!
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de

LC
Caro Marco,
grazie per l'apprezzamento! Sono felice quando le mie impressioni d'ascolto collimano con quelle di altri audiofili, perché questo significa che le recensioni, pur con tutti i distinguo del caso, alla fine conservano un livello minimo di oggettività. Gusti diversi, impianti e ambienti differenti ma, alla fine, certe caratteristiche del prodotto devono pur saltar fuori!
Non ho provato le Belle Luna (che, per la precisione, non sono “mie” ma erano gentilmente fornite in prova dal distributore) con amplificazioni Unison Research. A naso, direi che potrebbe essere una buona abbinata, in effetti. Le ho provate con diverse amplificazioni, sia a valvole che a stato solido e, secondo me, è meglio non castigarle e frenarle troppo con un'amplificazione tendenzialmente morbida come potrebbe essere un valvolare old style.
La sistemazione in ambiente inizialmente è stata casuale e le Bella Luna hanno suonato bene sin da subito, poi ho aggiustato un pochino ma la parete posteriore restava comunque abbastanza distante (almeno un metro) perché la mia saletta non è certo avara di basse frequenze. Poi: parallele tra loro e a circa 2,5 metri l'una dall'altra. Alla fine era una sistemazione, mi pare, abbastanza simile alla tua.
Si tratta di diffusori abbastanza facili, li metti un po' come capita e...suonano! Mi vien difficile immaginare qualcuno al quale possano non piacere.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Come migliorare giradischi Thorens
Egr. Direttor Cadeddu,
Sono possessore di un impianto formato da:

Ho anche approfittato della generosità dei vostri progetti realizzando una coppia di splendidi cavi di potenza Triple T, una di cavi di segnale Shield e una di Shoestring con enorme soddisfazione!
Tutto è posato su un tavolino Flexy con barre filettate da 18mm e ripiani in MDF da 22mm e all'ultimo piano trova posto il giradischi adagiato su una base Sandblaster 1.0. Sono davvero entusiasta delle prestazione sonore del mio impianto, l'unico piccolo neo sta nella sorgente analogica che manca di qualcosa rispetto a quello che le mie orecchie vorrebbero sentire...
Ho provato a confronto un TD125 con braccio SME di un conoscente e devo dire che la differenza nella dinamica, nel dettaglio e nella pulizia del suono è davvero notevole! Non pretendo di arrivare a certi livelli, voglio chiedere un consiglio su come migliorare le doti sonore del mio giradischi a cui sono davvero affezzionato e dal quale non mi voglio assolutamente separare.
Mi piacerebbe molto l'idea di qualche modifica (leggendo online si consigliano telaio in massello, sostituzione braccio, testina...) ma non volendo sprecare denaro in esperiementi chiedo a un esperto come lei dei consigli a riguardo.
Nella speranza che la mia richiesta di informazioni sia di suo interesse porgo i miei più cordiali saluti e un ringraziamento anticipato.
Carlo - E-mail: carloviola87 (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
complimenti per l'impianto condito da tanti accessori autocostruiti made in TNT! :-) Migliorare il TD166 si può, certamente, e io inizierei dal braccio, cercando nell'usato qualcosa di migliore rispetto a quello di serie che, francamente, non mi è mai piaciuto. Uno SME classico potrebbe già andar bene, ma anche un Linn Basik/Akito o un sempreverde Rega RB300. Curerei anche la qualità del cablaggio.
La testina potrebbe essere upgradata ma la spesa comincerebbe a diventare importante, se sommata a quella del braccio. Alla fine non avrebbe più molto senso. Non conosco la qualità dell'ingresso phono del tuo pre ma temo possa essere migliorato con un buon pre fono esterno, upgrade che avrebbe il vantaggio non indifferente di poter resistere anche a sostituzioni successive del front-end analogico. Un buon usato, tipo Lehmann, Cambridge, Musical Fidelity o Clearaudio potrebbe essere una scelta ottimale. Con una spesa inferiore a quella di una nuova testina potresti fare un passo avanti notevole.
L'idea del telaio in massello, per quanto affascinante, mi lascia perplesso: non necessariamente il massello suona meglio e, in più, il giradischi perderebbe completamente di originalità. Il 166 non è certo un pezzo vintage o che possa ambire a diventare un Gold Classic però ha il suo perché e, a mio parere, va rispettato. Anche il cambio del braccio non è ortodosso ma il 166 era venduto anche senza braccio (era la versione BC), quindi che ne monti uno diverso da quello Thorens ci può stare.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

HiFi o MyFi?
Buongiorno, vi scrivo per condividere le mie riflessioni e le mie curiosità riguardo ciò che ho riscontrato modificando il mio impianto audio. L'impianto di base in questione, piuttosto economico, era il seguente:

A questi pezzi ho aggiunto, a mio avviso con gran guadagno in termini di suono, un equalizzatore Technics a 12 bande, trovato usato. In effetti l'equalizzatore mi ha permesso di trarre maggior corposità al suono generale, con regolazioni abbastanza moderate.
La modifica all'impianto si è resa necessaria con l'usura del Teac (il display si è “spento”, anche se il lettore ha continuato a funzionare): ho pensato che era meglio cambiarlo con qualcosa di meglio, al posto di ripararlo. E qui arrivano le perplessità. Ho optato per un Nad 516 bee, fidandomi di pareri positivi (il solito errore di noi principianti: senza ascoltarlo!), rimanendo poi un po' deluso. Perchè? Beh, non c'è che dire: il suono è certamente più dettagliato, ma la percezione d'insieme appare meno gradevole. Risulta maggiore l'effetto di presenza, con una maggior rilevanza dei suoni più acuti, ma in modo di risultare fin “sovraesposti”. Lo strano è che anche operando sui controlli dei toni e sull'equalizzatore non riesco a dare il calore che riconoscevo nel vecchio Teac. E' come se alcune sonorità venissero sempre trascinate con la banda su cui opero (ad esempio, il rullante di una batteria è sempre in primo piano, e per attenuarlo, devo chiudere tutta la gamma degli acuti, perdendo altri suoni).
Ora sarei in procinto di rivendere il Nad, per cercare qualcos'altro, certamente ascoltando nuovo lettori, ma non mi capacito della percezione di maggior gradevolezza ed equilibrio del vecchio Teac, rispetto ad una macchina di pedigree più alto. Forse un problema di catena?
E ancora, come mai l'equalizzatore con il Nad risulta poco utile, mentre col “vecchietto” rispondeva alla grande? Su cosa potrei orientarmi, su una fascia dai 200 ai 400 euro? Sicuramente ora farei prove d'ascolto, pensando a Yamaha, Marantz, Aeron, Cambridge o forse il Rotel rcd 12 (un po' fuori budget).
Gradirei una vostra autorevole risposta, tenendo conto che ascolto musica molto varia (rock, jazz, etnica, cantautori, lounge...) e che la stanza di ascolto è sui 17 mq, leggermente rettangolare, con mobili in legno, divano, tende.
Cordiali saluti
Con gratitudine,
Marco - E-mail: lorivb (at) libero.it

LC
Caro Marco,
sei il secondo, questa settimana, che parla del suono di un'elettronica NAD come brillante (o affaticante) e persino eccessivo in gamma medio-alta. Siccome in tutto il mondo si sostiene il contrario (tra riviste, appassionati etc.) deve esserci qualcosa che non va nella percezione che tu e l'altro lettore avete dei suoni che ascoltate. Anzi, nel tuo caso non ho praticamente dubbi: ti sei abituato a un suono personalizzato così tanto da non riuscire più a riconoscere un suono corretto. L'uso dell'equalizzatore, in particolare, porta a queste aberrazioni. Urge una cura disintossicante, perché quel che cerchi tu non c'è nei dischi, ma esiste solo nella tua testa e tu continui testardamente a cercare di ricrearlo agendo sui controlli dell'equalizzatore. È giusto o sbagliato? Né l'uno né l'altro, stiamo semplicemente parlando di cose diverse. Una è l'HiFi propriamente intesa, ovvero il suono più fedele possibile alla realtà e/o a ciò che c'è inciso nei dischi. L'altra è la MyFi, un universo sonoro artificiale creato ad hoc dall'ascoltatore, nella falsa convinzione che quella sia la realtà esterna.
Ora, per capirci meglio, un rullante di una batteria (visto che lo citi ad esempio) è tutto tranne che morbido o in secondo piano: il rullante è una fucilata, secco, violento, quasi fastidioso. Ascoltane uno VERO a un paio di metri di distanza e poi mi saprai dire. Se devi addirittura attenuare tutta la gamma acuta per ottenere qualcosa di secondo te piacevole c'è un problema ENORME sia nella tua percezione dei suoni, sia nel resto del sistema (inteso come coppia impianto/ambiente). Poiché conosco bene il tuo vecchio lettore Teac posso dire con assoluta certezza che il NAD gli è superiore da TUTTI i punti di vista, così tanto da non essere neppure confrontabile, non giocano neppure nello stesso campionato :-)
Per questo motivo, se a te sembra il contrario, temo di dovermi arrendere: abbiamo evidentemente una visione dell'ascolto corretto diametralmente opposta e qualunque cosa possa consigliarti temo andrà malissimo. Vendi pure il NAD e ricompra un Teac usato, qualcosa ancora si trova. Oppure, se vuoi davvero iniziare ad ascoltare bene, butta dalla finestra l'equalizzatore, inizia un percorso di disintossicazione da suoni falsi, frequenta qualche concerto dal vivo di musica NON amplificata e poi riparliamone con calma.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Re: Upgrade sorgente
Caro Lucio,
in seguito al tuo consiglio nella
lettera precedente, ho acquistato usato il North Star 192. Devo dire che, come vi avevi suggerito, la differenza è stata SENSIBILE (naturalmente in meglio). Mi sono reso conto che per la qualità dei componenti l'impianto poteva dare molto di più e il collo di bottiglia era proprio l'unità di conversione del marantz sa-7001.
Il venditore è stato gentile, mi ha regalato un cavo ottico della MIT (non so il modello) che ho confrontato con un coassiale della g&bl 5571 Serie HEP non rodato, quest'ultimo ha perso su tutti i fronti: immagine, dinamica e microcontrasto (spero si dica così), hai idea a cosa può essere dovuto?
Approfitto della tua competenza per un altra domanda: sostituendo il lettore con un Musical Fidelity elektra e60 che ho ancora a casa (sempre utilizzandolo come meccanica) potrei migliorare ancora l'insieme? Te lo chiedo perchè il Marantz credo monti una meccanica di derivazione informatica, mentre l'Elektra è "vecchio stile", concettualmente in lettura dovrebbe essere più accurato il secondo?
Tu giustamente mi dirai: perchè non lo provi! L'ho fatto ma non percepisco differenze apprezzabili, forse trovo il Marantz più analitico e il m.f. più rotondo ma non capisco quale preferisco. Naturalmente non pretendo che me lo dica tu, è solo per avere un parere su come la pensi!
Un'ultima cosa, dopo l'acquisto (ho atteso un paio di settimane per gustarmi il miglioramento del nuovo d/a) mi sono finalmente deciso a liberare il mobile porta-elettroniche che stava tra i due diffusori come "predichi" (scusa il tono scherzoso) sempre, un altro salto nella godibilità all'ascolto.
Scusa se mi sono dilungato, grazie per la tua preziosa disponibilità,
Gabriele - E-mail: GABTA1970 (at) libero.it

LC
Caro Gabriele,
sono felice che l'acquisto del DAC North Star abbia sortito un effetto positivo! Per quanto riguarda le differenza tra cavo coassiale e ottico, in genere, la connessione elettrica suona meglio di quella ottica. Cosa sia accaduto invece nel tuo caso è di difficile spiegazione. Può darsi che il cavo coassiale non fosse adattissimo all'uso come digitale oppure l'uscita ottica è realizzata meglio di quella elettrica, non saprei davvero.
Non mi stupisce che tu non abbia riscontrato differenze significative nell'utilizzo di due lettori CD diversi usati come meccaniche di lettura. Questo prova ancora una volta che la differenza vera in un lettore CD la fanno il circuito di conversione, quello d'uscita (il maggiore responsabile!) e l'alimentazione. Non c'entra niente il fatto che uno usi una meccanica di derivazione informatica e l'altro no, secondo me le differenze che hai sentito sono tutte riconducibili al diverso tasso di jitter nei due collegamenti e poco più. Visto che le differenze non sono significative, tieni il lettore più comodo da usare e che renderebbe meno se rivenduto nell'usato (immagino, il Musical Fidelity) e vendi l'altro.
Oppure vendili entrambi e cerca la meccanica North Star partner del tuo DAC, almeno realizzi un'accoppiata ideale da tanti punti di vista.
Infine sì, hai fatto benissimo a eliminare il mobiletto portaelettroniche dallo spazio tra i diffusori, si tratta davvero di un upgrade di non poco conto.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Da HT a Real Stereo
Buonasera Direttore,
La leggo ormai da tempo e mi sono deciso finalmente a scriverle per la prima volta per chiederle supporto. Il mio impianto è costituito da

L'impianto è stato costruito come compromesso tra HT e Musica, ma con il passare del tempo ho realizzato di voler dare una rilevanza maggiore ai miei ascolti musicali (sicuramente la scintilla l'ha provocata TNT Audio!). Mi piace molto il suono pieno delle Indiana Line e vorrei iniziare a sfruttarle in modo migliore, in quanto sono sicuro che possano esprimersi meglio di quanto stiano facendo ora...
Quello che cerco è maggiore definizione e pulizia generale del suono oltre che un'immagine più ampia, soprattutto in altezza. Visto che l'anello (più) debole della catena credo sia l'amplificazione, vorrei iniziare da lì e affiancare all'AV Marantz – confinandolo al solo utilizzo HT - un amplificatore stereo (il mio budget è purtroppo di soli €300).
Ascolto principalmente Jazz, ma non disdegno qualche sessione di Rock e Classica, attualmente tutto solo su CD. L'ambiente è una sala di 5x5x4m con tutte le pareti arredate e tappeto a pelo lungo al centro, quindi mediamente assorbente.
Le Sue ottime recensioni di varie amplificazioni in Classe D mi hanno incuriosito verso questo tipo di sistema dal rapporto costo/prestazioni interessante, ma visto che comunque i miei volumi di ascolto sono medio-alti, vorrei qualcosa che garantisca una discreta verve. Mi ero inizialmente indirizzato verso un Dayton DTA-120 (trovato su un sito estero a circa €150), ma l'entusiasmo è calato leggendo i vari problemi qualitativi riscontrati da molti possessori. Come alternativa pensavo quindi a un Poppulse T150CE oppure un Topping TP-60 (entrambi disponibili online a circa €200) che dovrebbero beneficiare sulla carta di una costruzione migliore del Dayton.
Quale potrebbe essere secondo lei un buon compagno per i miei diffusori? Altrimenti abbinare un amplificatore più "tradizionale"? Meglio se con un DAC integrato tipo il Marantz PM6004 o simile (da cercare eventualmente nel mercato dell'usato) e utilizzare il lettore solo come CD transport?
Non sono un esperto e come avrà capito al momento sono abbastanza confuso, quindi qualsiasi altro suggerimento è più che ben accetto.
Grazie in anticipo dei suoi preziosi consigli.
Saluti,
Andrea - E-mail: andreacara (at) hotmail.com

LC
Caro Andrea,
io credo che per il momento un Topping o un PopPulse possano essere entrambi degli ottimi acquisti, cui abbinare eventualmente un DAC. Il tuo lettore universale, tuttavia, non è male e per migliorarne la sezione d'uscita in maniera significativa il DAC dovrà essere di buona qualità e dunque non troppo economico.
Qualora avessi la disponibilità di un budget più elevato potresti pensare a un acquisto più risolutivo e definitivo, come un integrato digitale che funzioni sia come dac che come amplificatore. Sto pensando al nuforce DDA100 (poco meno di 700€) o il Wadia powerDAC 151, di prezzo e caratteristiche analoghe. Si tratta di amplificazioni innovative che trattano direttamente il segnale digitale, amplificandolo completamente in dominio digitale e inviandolo ai diffusori. Possono pertanto costituire il cuore perfetto per un impianto che preveda solo sorgenti digitali.
Con un po' di pazienza magari li trovi anche usati, a un prezzo non troppo distante dal tuo budget attuale.
Lascerei invece perdere il Marantz 6004, a mio parere non sarebbe un upgrade significativo rispetto alla tua situazione attuale.
Amplificatori tradizionali dotati di DAC interno li trovi anche nei cataloghi di NAD e Rotel, ma i prezzi sono sensibilmente più alti dei 300€ preventivati.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore
Buongiorno Direttore,
È da parecchio tempo ormai che seguo il sito e devo dire che grazie alle varie guide e consigli che ho trovato sono facilmente riuscito a risolvere i miei primi dubbi quando ormai due anni fa decisi di realizzare il mio primo impianto hi-fi (all'epoca un 22enne squattrinato) e per questo mi rivolgo ancora una volta a TNT-audio per un quesito forse a voi tanto banale, ho allestito un sistema composto da un Denon pma-520ae a cui gli ho abbinato delle Monitor Audio BX2, le sorgenti sono un giradischi Project serie Debut con classica testina Ortofon om5e e un cd Philips un po' vecchiotto, il tutto ha sempre funzionato egregiamente in un ambiante purtroppo piccolo di circa 3x3,8m con i diffusori posizionati su stand auto-costruiti a circa 2m l'una dall'altra con il resto dell'apparecchiatura tra di esse su un mobiletto.
Mi piace molto il tono e la timbrica dell'accoppiata Denon - Monitor Audio, tendenzialmente ascolto musica di tutti i generi classica e metal esclusa. Vengo al dunque, il mio Denon purtroppo è finito in un altro impianto e così ho necessità di rimpiazzarlo, la timbrica Denon come ho scritto sopra mi piace molto, e perciò mi stavo orientando sull'acquisto del fratello maggiore 720ae, per puro caso ho visto alcuni annunci di ampli sempre Denon usati che si trovano a prezzi decisamente abbordabili ma che qualche anno fa andavano ad occupare gradini di mercato ben più alti dell'attuale 720ae che ho visto, in particolare mi attira molto un Denon PMA980r che però non ho la possibilità di ascoltare, lo porterei a casa con 250€, circa 50 in meno del moderno PMA720ae, vista la mia nulla esperienza nel valutare materiale usato le chiedo se può essere una scelta sensata o meno, altro fattore che mi lascia perplesso è che il 980r sulla carta eroga 90watt rms mentre il 720ae “solo” 50, e non vorrei quindi esagerare rischiando di danneggiare i diffusori se preso dall'enfasi di un brano volessi alzare un po' più del solito il volume.
Grazie e complimenti per il sito.
Alberto - E-mail: gguerraa (at) live.it

LC
Caro Alberto,
se il suono dell'accoppiata Denon + Monitor Audio era già di tuo gradimento, non farei esperimenti in direzioni troppo diverse. La potenza, però, non può essere un fattore determinante nella scelta. Infatti, in una stanza di neanche 12 mq sarà già tanto se di watt ne userai 20 o 30. Tutto il resto resterà tristemente inutilizzato. I tuoi diffusori, tra l'altro, dichiarano una sensibilità di ben 90 dB, quindi per ascoltare a volume elevato di watt te ne bastano davvero pochi. E non temere, non avrai alcun problema di rottura per sovrapilotaggio: abbasserai il volume ben prima che arrivino i limiti fisici degli altoparlanti!
Cosa scegliere, dunque? La mia preferenza andrebbe per il più recente Denon PMA720, ha tutta la potenza che ti serve ed è nuovo, con componentistica di buona qualità e garanzia. Il 980R avrebbe oltre vent'anni sulle spalle, che non sono pochi per un'amplificazione. Prima o poi potresti dover affrontare problemi di ossidazione dei contatti e dei selettori e la sostituzione dei condensatori d'alimentazione. In caso di guasto, poi, saresti senza garanzia. Io, addirittura, prenderei di nuovo il 520AE, si trova per meno di 250€ e la differenza rispetto al 720 è solo la potenza d'uscita che, nel tuo caso, non è necessario aumentare.
Con i soldini risparmiati (circa 100€) compri una testina migliore per il tuo ProJect oppure un DAC per il tuo lettore CD Philips, se avesse l'uscita digitale. La differenza che sentiresti sarebbe ben superiore a quella che potresti ottenere passando dal 520 al 720.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Sig Lucio,
non voglio farle fare uno sforzo di memoria, tempo fa le avevo scritto, e lei ha gentilmente pubblicando e rispondendo ad un mio quesito "Un suono che riempie troppo..." (Lettere alla Redazione
Vol. 737. Ho seguito i suoi suggerimenti riguardo l'ambiente, che già hanno dato i loro frutti, poi ho cambiato i diffusori, ascoltando le Aliante Nova, e le Dynaudio, per poi optare per delle Linn Kaber, il suono Linn è il suono che da sempre prediligo.
Ora sono molto soddisfatto....grazie per i preziosi consigli.
Sereni orizzonti.
Dino - E-mail: dino.marcuglia (at) tin.it

LC
Caro Dino,
sono felice che abbia trovato nelle Kaber una soluzione ottimale, per quanto mi sembrino un po' ingombranti per l'ambiente in questione. Immagino che gli interventi in sala d'ascolto abbiano reso quest'ultimo un po' meno critico. Se già sentivi il suono troppo pieno con le piccole Index, con le Kaber la situazione avrebbe dovuto peggiorare ancora. Se non è accaduto evidentemente gli interventi sull'acustica della stanza hanno dato qualche risultato. Goditi la musica, ora!

Non c'è molto da dire per commentare ciò che sta accadendo nel mondo, lasciamo che sia la musica a parlare. Questa è “Peace” di Horace Silver, nella bella e dolcissima interpretazione di Norah Jones.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

There's a place that I know where the sycamores grow
And daffodils have their fun
Where the cares of the day seems to slowly fade away
And the glow of the evening sun
Peace when the day is done

If I go there real late, let my mind meditate on everything to be done
If I search deep inside, let my conscience be my guide
Then the answers are sure to come
Don't have to worry none

When you find a piece of mind
Leave you worries behind
Don't say that it can't be done
With a new point of view
Life's true meaning comes to you
And the freedom you seek is one
Peace is for everyone
Peace is for everyone
Peace is for everyone

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