Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 23/7/2016 - 30/7/2016

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  1. Klipsch e amplificazione
  2. Ampli nuovo o quasi vintage?
  3. Primo impianto con 1000€
  4. Controllo delle vibrazioni
  5. Nostalgia dei tempi andati
  6. Informazioni per impianto HiFi multiroom
  7. Va dove ti porta l'orecchio o il portafogli?!
  8. Scelta ampli da 500€
  9. Le Quattro stagioni di Max Richter
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Klipsch e amplificazione
Buongiorno,
innanzittutto grazie per i preziosi consigli che noi appassionati riusciamo a trovare in questo spazio. Vengo subito ai miei dubbi, adoro le Klipsch RF7, le ho sentite più volte e mi piacciono ogni volta di più e adesso vorrei comprarle. Il mio dubbio è, prima serie visto che potrei accedere ad un buon usato, o seconda serie nuove?
Altro dubbio, vorrei abbinarle un buon amplificatore, so che queste casse suonano con poco ma a me piacerebbe qualche W in più e sarei orientato su un integrato che dovrebbe avere i primi W almeno di buona/ottima qualità.
Può guidarmi in questa scelta? Premetto che i miei ascolti spaziano dalla Classica al pop e la sala dove posizionerei il tutto è 40 mq di forma regolare.
La ringrazio anticipatamente.
Franco - E-mail: puliafito.franco (at) gmail.com

LC
Caro Franco,
non vedo come le due soluzioni che proponi possano essere viste come alternative l'una all'altra: una coppia di RF7 usate prima serie costano almeno la metà di una coppia di RF7 nuove seconda serie! Io mi accontenterei di una RF7 prima serie, usata ma in buone condizioni, e utilizzerei il resto del budget (e il denaro risparmiato) per acquistare un amplificatore di migliore qualità. Non specifichi quale somma potresti destinare a questo acquisto, quindi non è facile darti indicazioni precise.
Penserei a un integrato non troppo vivace in gamma medio-alta, quindi valuterei NAD, Arcam e Audio Analogue, parlando di integrati a stato solido, ma non disdegnerei un integrato a valvole di potenza media, come ad esempio il
MingDa MC34 ASE oppure integrati analoghi di casa Xindak, Primaluna e Jolida. Ovviamente, come puoi ben capire, la scelta dipende anche dal prezzo che sei disposto a pagare e dalla tua voglia di giocare o meno con un'amplificazione a valvole che è tipicamente più complicata da gestire, tra tubi termoionici che si esauriscono, che devono entrare in temperatura e che scaldano molto in estate. Se puoi, fai qualche ascolto comparativo con le tue casse, che sono quindi da acquistare certamente PRIMA dell'amplificatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli nuovo o quasi vintage?
Salve,
è la prima volta che vi scrivo, ma ogni volta che ho qualche dubbio vengo sempre sulle vostre pagine a cercare informazioni utili, trovandovi molto più interessanti e obiettivi degli altri vari forum di hifi.
Premetto che non ho l'obiettivo di arrivare ad un impianto di alto livello, ma nel possibile avere dei pezzi quantomeno decenti. Il mio impianto consiste in un ampli Pioneer sa610, giradischi Thorens td 158. Ho necessità di comprare un amplificatore per sostituire il mio Pioneer che ha un problema ad un canale di entrata phono (probabilmente un condensatore).
Veniamo al quesito (ho provato a cercare info sul sito senza trovarne di esaurienti): ho trovato un Rotel ra 840 bx2 a 100€, mi chiedevo se fosse un prezzo onesto e se vale la pena comprare un oggetto così datato (se non sbaglio dovrebbe risalire alla fine degli anni 80), non vorrei sostituire un ampli con problemi di condensatori, con un altro che potrebbe darmi gli stessi problemi in poco tempo.
Grazie,
Alessio - E-mail: alessiodamico (at) hotmail.com

LC
Caro Alessio,
il Rotel RA840BX era/è un eccellente amplificatore che, normalmente, spunta quotazioni ben più elevate dei 100€ che ti sono stati richiesti. Ha un bel po' di anni alle spalle e questo certamente non può lasciare completamente sereni. Prima o poi qualche condensatore potrebbe essere da sostituire. Tale tipo di riparazione non è né complicata né costosa - e forse neppure necessaria nel breve-medio periodo. Il fatto è che per essere assolutamente certo di poter evitare (anche se non del tutto!) problemi di affidabilità devi acquistare nuovo con garanzia.
Un Denon PMA520 AE o un Cambridge Topaz AM10 ti costeranno circa il doppio del Rotel ma non suonano necessariamente peggio e, di sicuro, ti faranno dormire sonni tranquilli per un po' di tempo. Per i primi due anni, inoltre, potrai anche usufruire di interventi in garanzia, quando e se dovessero essere necessari. Non solo, ma questi amplificatori sono dotati di ingressi anche per sorgenti moderne o dispongono di comodo telecomando. Insomma, di ragioni per optare per il nuovo ce ne sono tante, tutto dipende però dalla tua tipologia di consumatore, se più amante del rischio o se più cauto.
Al tuo posto, ad esempio, io avrei scelto il Rotel, senza pensarci due volte, dopo averlo provato. I soldi risparmiati li avrei messi in conto per far fronte a eventuali riparazioni. La mia però è una scelta di cuore e non di cervello, visto che ho tanto amato quella prima serie di Rotel audiophile ed essendo stato, in gioventù, un soddisfatto possessore di Rotel RA820 BX...
Le eventuali riparazioni non mi hanno mai spaventato. Tu però devi valutare con il tuo metro, non col mio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 1000€
Gentilissimo Lucio,
pur seguendo da diverso tempo la sua utilissima rubrica, mi trovo a dover sottoporre delle domande, in quanto ancora non ho le idee ben chiare. Attualmente utilizzo un impiantino compatto Onkyo da poche pretese, il modello CS 535 per intenderci, posto nel mobile TV (la parte ampli), e sulle mensole di una libreria i diffusori acustici. La stanza di utilizzo è di forma quadrata di circa 25 mq.
Ora ho deciso di acquistare un impiano HIFI più consono alle mie esigenze. Per la scelta dell' amplificatore sono obbligato a trovare modelli con altezza (spessore) ridotto, in quanto andrebbe "infilato" nelle aperture del mobiletto Tv che posseggo, lo spazio disponibibile è di soli 12 cm. altezza di 55 cm. larghezza e 35 cm. di profondità. Avrei quindi individuato ad esempio:

Anche per i diffusori sono obbligato dalle misure delle mensole, 40 cm. altezza, 35 cm. larghezza e 26 cm. di profondità. Anche qui, grazie alle sue pagine mi orienterei: Come sorgente digitale mi orienterei sul CAMBRIDGE AUDIO CD10 - dimensioni LHP (43 x 8 x 31 cm.
A fronte di queste mie considerazioni, sono gentilmente a chiederle cosa mi consiglierebbe come abbinata ideale tra amplificatore e diffusore tenendo conto che ascolto di solito musica di tipo rock e pop prediligendo le tonalità calde ed avvolgenti con bassi sostanziosi.
Ovviamente sono aperto ad altre soluzioni rientrando sempre nel budget di circa mille euro.
Grazie mille della considerazione, saluto cordialmente.
Massimo - E-mail: mstabile (at) alice.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Massimo,
la situazione è di forte compromesso, non aspettarti grandi risultati! Sarebbe forse il caso di ridurre al minimo la spesa perché comunque più di tanto non riuscirai a ottenere, perdonami per la sincerità.
Opterei pertanto per il Cambridge AM10 (o anche AM5, se non ti serve l'ingresso per il giradischi) e per le Rega RS1, vista la presenza della parete posteriore così vicina, anche se le ritengo, comunque, assolutamente sprecate. Potresti optare per qualche modello meno impegnativo, dal punto di vista economico, come diversi diffusori di casa Indiana Line, Wharfedale o Cambridge Audio. Nonostante la presenza dello sbocco reflex posteriore potresti fare anche un pensierino alle Elac Debut B5, recensite questa settimana, a patto di avere a disposizione almeno 10/15 cm di spazio tra il diffusore e la parete. Anche come dimensioni dovresti starci mentre, per quanto riguarda il suono, prova a leggere la recensione e saprai cosa ne penso. Si tratta, con tutta probabilità, di uno dei migliori acquisti in fascia entry-level che si possano fare oggi. Il suono, tra l'altro, sembra rispecchiare le tue indicazioni: basso sostanzioso e suono sempre dolce e mai fastidioso in gamma alta. Ottime, tra l'altro, anche col rock e il pop.
Lascerei perdere le Klipsch che hai indicato, per una manifesta impostazione sonora quasi opposta rispetto a quella da te preferita. Una nota finale sull'amplificazione: ti ho indicato quello, tra le tue indicazioni, che secondo me aveva senso prendere in considerazione. Tuttavia, potresti risparmiare ancora un po' con un qualunque piccolo ampli in Classe D, ti bastano 20 watt per canale. Andresti a spendere meno della metà rispetto al più economico degli ampli citati sopra e non perderesti niente in termini di qualità sonora.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Controllo delle vibrazioni
Gentile Direttore,
Le scrivo nuovamente a distanza di poco tempo, approfittando della Sua diponibilità per un suggerimento. Vorrei migliorare il controllo delle vibrazioni sui miei componenti audio senza investire una cifra spropositata (sempre in rapporto ai costi comunque elevati del nostro "hobby"), e sto pensando ai piedini isolanti Bright Star Audio IsoNode, recensiti in modo positivo da TNT-Audio una decina di anni fa e di nuovo più recentemente, oltre ad essere sempre suggeriti come possibile miglioramento nelle varie risposte ai lettori. L'ultima recensione di Mark Wheeler mi ha portato a pensare che per ottenere un qualche effetto udibile i componenti "trattati" debbano essere molto pesanti in modo tale da attivare gli IsoNode e il modello di questi ultimi da utilizzare sia quello extra large.
I miei componenti (amplificatore integrato Cambridge Audio Azur 350A 6 Kg; lettore CD Cambridge Audio Azur 350C 4,8 Kg; un leggerissimo pre-phono Monrio ADN; giradischi Rega Planar 3, testato positivamente da Andy Norman con il modello large) non sono certo pesanti e sono posizionati su un mobiletto a ripiani progettato per la riduzione delle vibrazioni.
Considerato questo e il fatto che applicherei semplicemente i piedini sotto a quelli originali, vorrei dissipare i dubbi e avere un Suo parere sull'opportunità di questa soluzione. Può essere utile la versione large (fino a 19 Kg totali) e addirittura la small (fino a 13,6 Kg) per il Monrio? Non si avrebbe alcun beneficio visto il peso degli apparecchi o i piedini risulterebbero comunque efficaci, magari in modo meno percepibile?
Mi rendo conto della difficoltà di una risposta univoca, che occorre fare delle prove e che ogni situazione fa storia a sé. Tuttavia una Sua indicazione in termini generali mi darebbe maggior sicurezza nella scelta (il termine "sicurezza" in ambito hi-fi non è contemplato, ma il denaro che investiamo nella nostra passione è sicuro, eccome...).
Grazie come sempre e un cordiale saluto.
Fabio - E-mail: fabio.mare (at) hotmail.it

LC
Caro Fabio,
come per tutti i dispositivi simili (es. i Vibrapods) è necessario scegliere la durezza o le dimensioni dei piedini in funzione del peso che devono sopportare. È pertanto inutile mettere quelli più rigidi e grandi sotto a componenti leggeri, l'efficacia assorbente sarebbe notevolmente ridotta. Sotto all'amplificatore Cambridge, ad esempio, visti i suoi 6 kg, io ci vedrei benissimo la versione small. Lo stesso dicasi, naturalmente, per gli altri componenti del tuo impianto. Semmai, proverei, ove possibile, a svitare i piedini originali e a far lavorare solo gli Isonodes, dovresti avere il beneficio più evidente.
Ancora, ti consiglierei di trattare un componente alla volta e di valutare l'effetto con/senza con grande attenzione. Solo quando sarai certo di aver ottenuto solo effetti benefici passa pure a un altro componente e procedi allo stesso modo, per passi successivi da rivalutare ogni volta. Attenzione perché la somma di effetti positivi su più componenti potrebbe rivelarsi eccessiva. Mi spiego meglio: se i piedini dovessero, ad esempio, addolcire la gamma alta e questo dovesse essere benefico su un singolo componente, la somma di questi effetti su tutti i componenti potrebbe tranquillamente rivelarsi eccessiva, trasformando il suono in una melassa informe.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nostalgia dei tempi andati
Caro direttore sono un appassionato di Alta Fedeltà sin dal 1971. All'epoca avevo 18 anni e le disponibilità economiche non erano molte. Ho avuto amplificatori quali Marantz 1060 Sansui 999 Nad 90 etc. Casse come Jbl Ar Ess Tempest. Senza alcun cavo di segnale o di potenza mai semplici cavetti Rossi e neri. Nel 1990 sono rimasto per mia scelta senza impianto. È arrivata la tecnologia digitale con il lettore cd ed in seguito IPod Musica mp3 e tanta tanta tecnologia. Bluetooth wi Fi etc. Ho preso un All in one Bose che permetteva di connettersi con iPhone e tanti dispositivi musicali. Debbo dire che ero abbastanza soddisfatto. Minimo ingombro e qualità' discreta. Ma poi.................. non ho più' resistito.
Così' mi sono recato in un prestigioso negozio di Alta fedeltà dove mi hanno fatto ascoltare di tutto. Non capivo più niente. Accendevano un McIntosh con casse Tannoy poi mettevano in funzione un Accuphase con casse B&w. Insomma un casino che non finiva più. Alla fine sono uscito con un pre NAD 116 un finale di potenza Nad 216 thx un lettore Rotel rcd 1520 ed infine poiché ero fissato delle vecchie JBL studio monitor 4412 completamente revisionate e pari al nuovo. Senza contare cavi di segnale e potenza Van den Hul. Nemmeno sapevo dell'esistenza di tutte queste cose così sofisticate (ricordo la piattina rossa e nera) Vabbè. È possibile ma dico è possibile che rimpiango il mio Marantz 1060 le mie AR 6 ed il mio bel Thorens 125?
Rimpiango tutto ciò perché suonavano meglio. Bassi profondi e potenti nonostante fossero a sospensione pneumatica. Suono cristallino e limpido. Allora le chiedo: scusi il termine, mi sono rincoglionito oppure effettivamente suonavano meglio? Ho ascoltato lo stesso lp che sentivo spesso "The dark si de of the moon" con l'attuale Thorens td 158 e testina Ortofon 2 M Blue. Solo e dico solo casino. Boh!!!! Che nostalgia. Presumo comunque che casse piatto e lettore cd si comportino bene.
La pecca credo sia nell' amplificazione. Sono quasi certo che se nella catena rimettessi un bel vintage tipo Accuphase e 203 oppure un mc intosh ma 6100 o addirittura..................un Marantz 1060 le cose andrebbero meglio. Mah solo un esperto come lei potrebbe sapere cosa succederebbe.
So solo, saranno stati i miei 18 anni, che non vedevo l'ora di uscire da scuola per accendere il mio impianto. Ora che sono in pensione preferisco guardare la TV. Che tristezza. Scusi il mio sfogo ma ora mi sento meglio.
Un caro ed affettuoso saluto,
Roberto - E-mail: robertogajo (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
la riflessione che proponi capita di frequente su queste pagine e la mia risposta, sempre, è stata di fare attenzione a non farsi ingannare dalla memoria audio, specie se focalizzata su un periodo, quello di gioventù, dove le sensazioni sono alterate dal tempo. In gioventù tutti gli impianti suonavano benissimo, perché erano i primi che ascoltavamo, perché le aspettative erano diverse, perché sapevamo accontentarci anche di poco.
Con l'avanzare dell'età le aspettative aumentano e la capacità di meravigliarsi e di entusiasmarsi, purtroppo, cala. Aggiungi a queste considerazioni il fatto che la memoria audio è una delle cose più fallaci che ci siano. Bastano anche poche ore per ricordare il suono in maniera alterata, immaginiamoci cosa possa accadere dopo tanti anni.
Vuoi il mio parere? Il tuo impianto attuale suona molto meglio di quello che rimpiangi e se avessi la possibilità di riascoltarlo e confrontarlo fianco a fianco non faresti altro che concordare con me. Comunque, per fortuna, hai la possibilità di fare la controprova: acquista un Marantz 1060 (se ne trovano) e collegalo al tuo impianto. Magari, prova anche a inserire lo stesso giradischi di allora e trai le tue conclusioni. Sul Marantz 1060 mi sono espresso più volte: ne possiedo un esemplare in buone condizioni, l'ho ascoltato spesso, e mi sento di affermare che un amplificatore moderno, anche economico, gliele suona di santa ragione. Certo, se uno preferisse un suono lento, gonfio e impacciato, allora potrei anche capire che si possa preferire un 1060 a un'elettronica moderna. Forse è questo il tuo caso: cerchi un suono che non è necessariamente quello corretto, ma va bene anche così, in fondo ognuno di noi deve trovare l'equilibrio “sonoro” che cerca.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Informazioni per impianto HiFi multiroom
Salve,
chiedo scusa per il disturbo ovviamente può non rispondere! Ho letto alcuni suoi vecchi articoli su TNT in merito alla scelta dei diffusori e dell' amplificatore per un impianto HiFi. Dato che siamo in estate e che sto quasi in ferie vorrei provare a cambiare amplificatore e diffusori (sono a filo) e aggiungere in sequenza 2 casse in altre 2 stanze. Lo posso fare solo in sequenza (non so se mi spiego bene in italiano) perché si tratta di fili che sono sotto traccia e aggiungere 2 nuove casse che partano dall'amplificatore comporterebbe fare altre tracce a muro e la soluzione non è corretta.
Non so poi se esistono amplificatore di piccole dimensioni (il mio è enorme di quelli da 70 cm per 30 cm)...
Beh, insomma Grazie mille se potrà darmi una risposta,
Saluti,
Ulisse - E-mail: fabiani.ulisse (at) gmail.com

LC
Caro Ulisse,
ti confesso che non mi è chiarissimo cosa tu stia cercando di realizzare, probabilmente un impianto multiroom, con un unico amplificatore e più coppie di diffusori. Esistono delle soluzione preconfezionate per questo tipo di esigenza, è sufficiente che fai una ricerca con Google con parole chiave “impianto hifi multiroom”. Un amplificatore tradizionale non può gestire, senza qualche accorgimento tipo un selettore di più coppie di diffusori, un sistema che preveda più di due casse, il rischio di fare danni è elevato.
La soluzione alternativa, dicevo, è acquistare un amplificatore stereofonico standard, più coppie di diffusori, tante quante le stanze che si desidera sonorizzare, e una centralina di collegamento di più coppie di diffusori come questa
TCC TC-9 che costa una trentina di euro.
Per quanto riguarda i collegamenti, è chiaro che dovrai pensare in anticipo a predisporre tutte le canalette e i cavi.
Qualora invece non desiderassi utilizzare collegamenti tradizionali, tieni conto che sul mercato stanno diventando disponibili dei diffusori wireless, collegabili cioè senza fili. I produttori sono tanti, da Sonos a Bose, passando per B&O, e Sony. Questa sarebbe la soluzione più semplice, anche se non necessariamente quella col miglior rapporto qualità/prezzo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Va dove ti porta l'orecchio o il portafogli?!
Salve Lucio,
Dopo circa un decennio di completo CONSUMO di musica liquida ho da qualche mese deciso di rispolverare i miei vecchi vinili e di tornare ad un ascolto più pulito, mi si passi il termine. Così mi sono imbattuto nel tuo sito che mi è stato molto utile per farmi una buona infarinatura di base e cominciare a formarmi un'opinione.
Oggi sono stato da un negoziante in zona di cui tutti mi hanno parlato bene e mi sono fatto proporre delle soluzioni per quelle che sono le mie esigenze che ti riporto schematicamente:

Al negozio sono approdato con piano di battaglia: Gli ultimi scelti sia per la sensibilità che per la questione bassi e il genere ascoltato. Non ho forzato la mano, ma ho lasciato mi venissero mostrate le alternative senza svelare il piano. Il negoziante al momento purtroppo non tratta le KLIPSCH e mi ha un po' spiazzato perché, da quanto letto, era il punto su cui mi sentivo più orientato e sul quale avevo pensato di basare la catena!
Mi è stato proposto quanto segue:
ENTRY FASCIA PIU' ALTA: Ora vengo alle domande.
  1. E' possibile notare sensibili differenze tra le due fasce di prezzo elencate, o da un entry level al passo successivo c'è bisogno di ben altro investimento?
  2. Personalmente costruirei la catena partendo dai diffusori. Probabilmente sono stato influenzato che tra tutte le letture fatte l'unica cosa che ho percepito a pelle di fare al caso mio con sicurezza fossero le KLIPSCH. Lo ritieni un concetto sostanzialmente giusto oppure effettivamente l'elemento base/fondante è personale al 100%?
  3. Essendo il rivenditore sprovvisto di Klipsch che combo ampli/diffusori mi consiglieresti per soddisfare le esigenze di cui sopra? Mi piacerebbe avere almeno un combo per fascia di prezzo.
  4. Visto che non escludo di voler provare le Klipsch, quali mi consiglieresti e con cosa abbinarle?
  5. Sono ovviamente tutto orecchi anche su consigli spassionati che esulino dalle mie, probabilmente fallaci, considerazioni. Ho scritto apposta! La domanda diretta sarebbe: hai 1800€ (non un centesimo di più però) da spendere e una situazione ambientale come quella elencata inquadrata nei gusti di sopra. Cosa ci compreresti?
Il mio piano è in realtà quello di elaborare due configurazioni alternative, una Entry level e l'altra di fascia superiore (se possibile) per poter effettuare una prova sul campo e decidere se effettivamente un esborso extra possa valere la pena!
Spero di non aver dimenticato nulla di fondamentale nella descrizione del caso e ti ringrazio già in anticipo per la pazienza e per la cortese risposta che già so mi illuminerà!
Salvatore - E-mail: focodepaglia78 (at) gmail.com

LC
Caro Salvatore,
tra un impianto da 1000€ e uno da 1800€ non credere ci sia chissà quale differenza, a meno che questa differenza di budget non sia tutta spalmata sui diffusori. Mi spiego meglio: è chiaro che se con 1000€ acquisti una coppia di elettroniche (ampli + giradischi) da 500€ e una coppia di diffusori da 500€ (il che è ragionevole) tale impianto suonerebbe senz'altro peggio di un altro che prevedesse gli stessi componenti (ampli + giradischi) e una coppia di casse da 1300€.
Quindi: ti consiglierei di pensare esattamente in questa prospettiva, ovvero investire il più possibile nei diffusori, visto che in questo range di prezzo nei diffusori si realizzano le differenze più marcate. Più nello specifico: prenderei il giradischi ProJect Debut e l'ampli Cambridge AM10 e abbinerei al tutto i migliori diffusori che puoi permetterti.
Tra i marchi presenti in negozio, una volta individuata la cifra da destinarci, non avrai difficoltà a scegliere quello che ti soddisfa di più. Tra i marchi citati quello che, forse, si avvicina di più al suono Klipsch è Cerwin Vega, ma ascolta bene anche le altre proposte. Sceglierei modelli da pavimento da sistemare nella stanza più grande, se ti consentisse maggiore libertà di posizionamento. Molto del risultato dipende dall'arredo di entrambe le stanze: se quella più piccola fosse più assorbente, ad esempio, suonerebbe meglio questa e sarebbe certamente da preferire. In ogni caso delle snelle torri da pavimento andrebbero benissimo anche nella stanza 3.5 x 3.5.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Scelta ampli da 500€
Buongiorno, data la sua grande esperienza, saprebbe indicarmi un amplificatore integrato non valvolare possibilmente di classe A o B, avente anche l'uscita in cuffia, con max 30 watt di potenza a 8 ohm?
Il mio budget è di circa 500 € ma per quello che cerco non so se sono sufficienti.
Cordiali saluti.
Mauro - E-mail: maurobiagini58 (at) libero.it

LC
Caro Mauro,
non mi sono chiarissime le motivazioni di queste restrizioni che imponi alla scelta dell'amplificatore, visto che, per esempio, se anche la potenza fosse superiore, non saresti costretto a utilizzarla tutta! Anche la questione della classe di funzionamento è abbastanza inutile, visto che praticamente tutti gli integrati a stato solido sul mercato sono in classe AB.
Inoltre, senza specificare tutte le condizioni al contorno ovvero tipo di diffusori da pilotare, generi musicali preferiti, impostazione sonora generale, numero di ingressi e di features desiderate non è facile essere più precisi. Comunque sia, all'interno di questo budget ci sono diverse soluzioni possibili: Rotel RA 10, NAD C326 BEE, Cambridge Audio AM10, Denon PMA520 AE, Vela Audio amp. Sono tutti dotati di uscita cuffia, come richiedi tu, alcuni sono anche nettamente più economici, come il Denon.
Una soluzione che a me è piaciuta molto è l'italiano
Vela amp (clicca per la mia recensione qui su TNT-Audio), un Audio Analogue sotto mentite spoglie, che costa esattamente 500€ e offre tutto ciò che ti serve, persino un ingresso phono.
È ovvio che la scelta finale andrà effettuata in base al tuo gusto personale e, in particolare, alla sinergia coi diffusori che dovrà pilotare. Senza queste informazioni, ovviamente, non posso essere più preciso di così.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Le Quattro stagioni di Max Richter
Caro Direttore buongiorno,
Solo un veloce saluto per ringraziarti. Ho ascoltato le Quattro Stagioni di Vivaldi nella rielaborazione di Max Richter che, personalmente, ritengo assolutamente interessante - se non in alcuni passaggi geniale. Confesso che non conoscevo questo lavoro e immagino che molti puristi avranno storto il naso (per carità, posso anche capirli...). Ma per me, che amo le contaminazioni di genere e che vedo ad esempio in "Pictures At An Exhibition" degli EL&P un autentico totem, è stata una felicissima scoperta. Per questo, e naturalmente per la passione e la serietà che contraddistinguono TNT-AUDIO, ti dico ancora GRAZIE!
Con stima,
Paolo - E-mail: paolo.bertoli2003 (at) libero.it

LC
Caro Paolo,
misteriosamente questa mail era rimasta sepolta nella mia mailbox per tanti mesi! Mi scuso se ti rispondo con così tanto ritardo...
Sono felice di averti fatto conoscere della musica che non conoscevi e che abbia apprezzato così tanto. Sono stato da sempre appassionato di contaminazioni musicali, anche le più strambe. Credo che la diversità sia sempre sinonimo di ricchezza, in musica, in HiFi e nella vita in generale. Mi piacciono i musicisti o i progettisti HiFi che hanno voglia e coraggio di “osare”, rischiando anche critiche e fallimenti. A mio parere, ad esempio, alcune delle migliori realizzazioni HiFi sono nate dalla mente di persone che hanno avuto la capacità e la voglia di pensare diverso.
Grazie per il graditissimo feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Grazie a te direttore, cercherò altre informazioni sul Fidelity Topas IV, nel frattempo mi godo la musica per non smentire l'appellativo di audiofilo felice.
Ti faccio solo un altro esempio, ho confrontato a due a due prima il NuForce Reference con un paio di 3a Reference Dulcet e il Fidelity con le Audio Physic Tempo III e poi ho invertito il pilotaggio, fra le quattro soluzioni possibili l'accoppiamento Topas IV - Tempo III era il migliore con grande evidenza. Venderò Dulcet e NuForce.
A presto, buona domenica,
Alessandro - E-mail: alessandro.petronio (at) tiscali.it

LC
Caro Alessandro,
grazie per l'ulteriore precisazione e aggiornamento. Questo amplificatore che hai acquistato mi incuriosisce ancora di più, se addirittura ha fatto impallidire un NuForce. Cercherò di ascoltarlo a tutti i costi!

Le emozioni in questo periodo così folle e preoccupante non lasciano molto spazio a considerazioni leggere. Questa “Your funeral, my trial” è un'oscura ballata che adoro, del grande Nick Cave.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

TNT-Audio va in vacanza fino al 24 settembre, continuate a seguirci sulla nostra pagina Facebook, sempre aggiornata con notizie dal mondo dell'audio e della musica. Buone vacanze a tutti!

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