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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Primo impianto serio
  2. Scegliere i diffusori
  3. Il crudele fattore WAF
  4. L'imbonitore, l'ho trovato!
  5. Salviamo il salvabile!
  6. Musica per 350 euro?!
  7. Dubbi esistenziali
  8. Neofita confuso
  9. L'alta fadeltà? L'opinionismo regna più che nel calcio
  10. Mobile Ikea

Primo impianto serio
Caro Direttore,
pochi mesi fa, durante la ricerca del regalo per un amico, ho iniziato ad interessarmi di hi-fi. La musica l'avevo sempre ascoltata, e tanta, ma sempre su impianti raffazzonati. Grazie al giro per il regalo ed al commesso che mi ha parlato della sua insostituibile (se non ci fosse bisognerebbe inventarla, e GRAZIE a chi l'ha inventata) rivista on-line, ho iniziato anche ad interessarmi ai temi di una corretta riproduzione musicale.
Così ho tratto il dado ed ho deciso di comprare un primo impianto: ho trovato delle Kef Q35.2 a metà prezzo ed adesso dispongo di un budget di circa 1500:2000 euro per ampli e CD player.
Non so se dividere equamente la cifra tra Arcam cd72T ed A65plus (per esempio) o se acquistare una "vecchia gloria" (NAD 3020, CYRUS 2, Pioneer A400) e "investire" la restante parte del budget su una sorgente di qualità (Cyrus 7, Exposure 2010, Jolida JD 100, Lua Cantilena) in vista di upgrade futuri. Che cosa mi consiglia?
La ringrazio anticipatamente e spero di evitare in extremis le sue ire dicendole che ascolto soprattutto rock (Van Morrison, Bruce Springsteen, Alanis Morissette), ma anche Jazz (soprattutto big band) e che viaggio molto per lavoro e sto, comprensibilmente, quasi sempre in affitto, quindi le dimensioni dell'ambiente di ascolto variano spesso.
Ancora mille grazie,

P.S. ho letto la bellissima recensione sul Jolida JD100, ma come è difficile trovarlo!!!! Ho scritto a Jolida negli States, ma non ho avuto risposta: sa dirmi chi lo distribuisce in Italia ed in Germania?
Ultima domanda da neofita: un amplificatore a stato solido comprometterebbe le qualità del suono prodotta dallo stadio di uscita a valvole di tale CD player? Che tipo di cavi di segnale converrebbe usare in tal caso?
Dopo la domanda supplementare ancora un GROSSO GRAZIE supplementare.
Francesco Salsa - E-mail: fg.salsa@tin.it

LC
Caro Francesco,
mi fa piacere constatare sempre più spesso che anche i commessi dei negozi specializzati comincino a consigliare la lettura della nostra rivista.
Fossi in te, suddividerei il budget in modo equo tra ampli e lettore CD. La "vecchia gloria" può essere affascinante ma è difficile da trovare e non suonerà mai come un buon ampli moderno da 1000 Euro. Oltre all'accoppiata Arcam (valida) prenderei in considerazione altre possibilità "monomarca" come Audio Analogue (Puccini + Paganini), NAD e Rotel (varie possibilità) o AMC. Potendo spendere di più, potresti tentare un'accopppiata Cyrus, Linn o Naim. Queste, comunque, possono essere reperite con discreta facilità nell'usato.
Per quanto riguarda invece Jolida, in Italia il distributore mi risulta essere ancora Sound and Music, in Germania non saprei.
Infine, il disporre di uno stadio d'uscita a valvole non cambia di una virgola la scelta ne' dell'ampli ne' del cavo di segnale.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Scegliere i diffusori
Caro prof. Lucio,
salto i convenevoli (oramai sai già quanto la comunità apprezza quello che fai). Volevo porti un quesito per me fondamentale: la scelta del diffusore. Non perchè le altre componenti non sono importanti, ma ho già delle idee molto chiare.
Devo fare una premessa, anni fa mi sono accostato all'Home Teather togliendomi l'impianto dedicato all'audio: pre Denon (PRA1500) e finale Denon (POA3000); meccanica CD sony CDP X707ES (magnifico lettore a mio giudizio); acustiche Genesis; Giradischi Thorens TD121 ecc., pensando di coadiuare musica (per le mie orecchie) e video (per i miei occhi). Conseguenza fu l'acquisto dell'imponente Integra researc RDV1 (lettore spaventoso) abbinato al Marantz SR 14 MkII e acustiche Monolite serie Gold; cavi JPS; Monster e Shinpy digit ed altri già in possesso;. nulla da dire alle componenti ma l'orecchio non fu e non è attualmente soddisfatto come una volta!
Ad onore del vero, devo dire che l'attuale impianto suona bene anzi direi benissimo, ma non è ancora ai livelli a cui erano abituate il mio palato, ops pardon le mie orecchie!!!

Ora, dopo aver occupato tutto lo spazio a mia disposizione per l'impianto Home Teather e, dopo le sostenute scuse alla coniuge, mi sono ricreato un piccolo spazietto dove poter inserire un impiantino (piccolo compromesso familiare). Ho deciso quindi di costruire un piccolo angolo musicale con delle acustiche di tipo bookshelf pilotate da un piccolo amplificatore valvolare (da acquistare, max 20-30 W) ed una meccanica Sony del tipo che avevo o anche il modello più aggiornato cioè CDP XA7ES.
Il mio dilemma è quello di riuscire a trovare delle buone efficienze ad un prezzo contenuto attualmente protrei valutare delle Aliante Pininfarina (euro 2.000 circa usate); delle Sonus Faber Concerto o delle Klipsch serie reference RB-5 II (96 dB di sensibilità).
Tempo addietro feci comprare in usato ad un mio amico delle Chario Academy 1, ma dopo aver ascoltato le Sonus mi sono ricreduto.... Volevo un tuo consiglio in merito alla scelta delle bookshelfs anche sino ad un budget di 2.000 euro).
Grazie per aver letto questo papiro di chiacchiere, ma alle volte basta un indecisione o, per meglio dire un abbinamento errato, ed il gioco è fatto....buttati soldi a vuoto!!!
Buon lavoro da
Gianni - E-mail: gdimatteo@phobos.unich.it

LC
Caro Gianni,
sei l'ennesima testimonianza di come il passaggio da 2 a 5 canali sia spesso un salto nel buio, costoso ed insoddisfacente. Sono tante le lettere di persone che si pentono della strada intrapresa. Speriamo servano a far quantomeno riflettere chi si fosse deciso per il "grande salto" a ripensarci con attenzione. L'Home Theater è un'esperienza affascinante e coinvolgente ma, ahimè, costosa ed ingombrante.
Veniamo ai tuoi dubbi. Alcuni dei diffusori da te citati (ad es. le Aliante) non le vedrei benissimo con un ampli a valvole di pochi watt. Visto che questa sembra essere la tua intenzione, meglio rivolgersi a prodotti più facili da pilotare e più sensibili. Le Klipsch le hai già citate ma consentimi di aggiungere Triangle. Due bookshelf sono stati già recensiti da TNT-Audio. Ti consiglierei di andarle ad ascoltare, anche se si tratta di diffusori lontani dal budget che ti sei prefissato.
Ancora, potresti ascoltare le casse YBA da supporto (Idea o Minimum), di ottima sensibilità.
In generale, ritengo sbagliato partire con un'idea "particolare" di amplificazione, idea in grado di compromettere la libertà di scelta dei diffusori...secondo me bisognerebbe procedere al contrario.
Pensaci un po' su e...ascolta il più possibile.
Lucio Cadeddu

Il crudele fattore WAF
Egr. Direttore,
leggo da qualche tempo la rivista on line, e la trovo esattamente come la cercavo, cioè fuori dal coro. Le faccio i miei complimenti.

Amo ascoltare musica (di ogni genere e tipo), e se possibile al meglio delle condizioni date. Ho avuto questa passione sin da ragazzino, ma forse solo ora riesco ad avvicinarmi alla possibilità di un impianto di buona qualità e che lasci soddisfatto il mio orecchio.
Avrei bisogno di un Suo cortese parere, dovendo in pratica partire da "zero", e costruirmi un impianto AUDIO (non HT) che posizionerei nel salotto di casa (schema sotto). Ho però il problema "WAF", che pende come una spada di Damocle, sulla dimensione e posizionamento diffusori acustici.

In prima istanza avevo rivolto la mia attenzione a diffusori da pavimento, che avevo ritenuto compatibili con il mio orecchio/budget (B&W 804 Nautilus) + AMPLI INTEGRATO NAD C370, mentre per il giradischi CD non avevo ancora maturato una scelta definitiva.
Poi è intervenuto il fattore "WAF" che si è frapposto alla realizzazione di questo impianto. E quanto scritto, si è dissolto miseramente per la questione casse dimensioni e posizionamento delle medesime.
Gli ultimi mesi li ho passati alla ricerca di diffusori di misure contenute, che appagassero il mio orecchio, e che fossero compatibili allo stesso tipo di budget, non riuscendo ad ascoltare nulla di veramente interessante.
Per caso, qualche giorno fa mi è capitato di ascoltare una coppia di AUDIO PRO A 414, di dimensioni abbastanza contenute, che pur essendo un po' carenti nelle basse freq., hanno comunque appagato il mio orecchio almeno al 90%. Il problema WAF sarebbe probabilmente risolto, e forse posso dar corso al mio progetto che però sarebbe modificato sostanzialmente, in quanto le casse sono attive e quindi amplificate.
Personalmente ho tratto una sensazione positiva all'ascolto, per quanto preferisca ancora le B&W in assoluto, ma come compromesso mi pare l'unico possibile al momento.
Come citato nelle Vs. ottime guide, l'ascolto è un compromesso, ed anche io devo sottostare a questa logica, oltre che ad un budget ovviamente.

Purtroppo non ho trovato alcuna documentazione inerente le casse in questione. Pare che siano fuori produzione da qualche anno, quindi non credo aver molte alternative, salvo trovare del buon usato, ben funzionante. Ho consultato anche il sito tnt-audio, senza trovare riferimenti, e diversi altri con il medesimo risultato.

  
Schema sala:
  
                                   !------Finestra--------!
                                   !                             !
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!               divano           !                        mobile    !
-  porta-------------------!porta   ---------------!
  

Le mie perplessità sono così riassumibili, viste le condizioni date:
  1. Non ho mai avuto casse amplificate, non conosco quel modello, etc. ma mi sono piaciute.
  2. C'è eventualmente qualcosa di simile in dimensioni, da ascoltare, anche eventualmente non attivo, con una resa simile?
  3. E' giusto un pre, di buona qualità nella catena audio, qualora la scelta fosse per casse del genere (attive e di simili dimensioni) ?
Mi rendo conto che il problema che Le pongo è arduo, e forse anche mal posto, ma non so come uscire dal tunnel. Non vedo l'ora invece di ascoltare i miei CD che attendono da anni di poter finalmente assolvere la funzione per la quale li ho acquistati.
La ringrazio per l'attenzione che vorrà riporre a questa mia.
Cordiali saluti.
Luca - E-mail: strawberryit@lombardiacom.it

LC
Caro Luca,
la soluzione Audio Pro è tutt'altro che da scartare ma vedo all'orizzonte almeno un paio di problemi: reperibilità dell'usato E riparabilità nel lungo termine. Conosco qualche possessore di questi diffusori (dovrebbe leggere questa Rubrica, lo invito a contattarti) che ha avuto qualche problema nella reperibilità di ricambi originali.
Una possibile alternativa, minimale all'estremo, è la Wharfedale Diamond Active, ovvero uno dei minidiffusori più famosi nella storia dell'alta fedeltà dotato di piccola amplificazione interna.
Costa poco, ingombra pochissimo e suona bene, molto bene. Non dovrebbe essere neppure necessario il pre, perchè mi pare siano dotate di potenziometro del volume :-)
Qualora non lo fossero (non ricordo più) anche la semplice uscita regolabile del lettore CD può, in un primo momento, fungere.
Qualora invece la strada fosse troppo estrema (e di fatto lo è) potresti orientarti per diffusori piccoli, di buona finitura (fattore WAF) cui abbinare un buon ampli audiophile. Sto pensando, in tre fasce di prezzo ben diverse, alle Indiana Line Arbour 5.30, alle Sonus Faber Concertino (più care, ma si trovano usate), alle Diapason Prelude o alle Opera Callas Gold. Si tratta di diffusori che suonano bene, relativamente alle rispettive fasce di prezzo, e che sono splendidamente rifiniti in materiali nobili (massello, pelle etc.). Tutte queste citate hanno un'ottima risposta in gamma bassa, sorprendente per le dimensioni, ed occupano veramente uno spazio minimo. Ascoltale.
Per l'ampli, anche il NAD C370 che avresti scelto per l'impianto ideale andrebbe benissimo. Però è brutto a vedersi, perchè non puntare su qualcosa di appagante anche a livello estetico...col budget dovresti starci. Penso, ad esempio, al
Pathos Classic One recensito qui su TNT-Audio. La tua consorte non potrà dir di no :-)))
Fammi sapere e continua a seguirci,
Lucio Cadeddu

L'imbonitore, l'ho trovato!
Gentile L. Cadeddu,
bello davvero il sito, mi fa piacere leggere in rete informazioni su argomenti culturali o tecnici ben fatte e correttamente proposte.
Devo dire però che, pur essendo il sito TNT adatto allo scopo che si propone, ovvero diffondere la cultura hifi, non bisogna trascurare il classico detto "tra dire e il fare c'è di mezzo il mare", anzi il negoziante!
Dopo la lettura del sito evolve infatti nel lettore la curiosità se non l'interesse verso un proprio impianto: qui sorgono i guai!
Un cliente diciamo audiofilo o assimilabile, che oltretutto magari è al primo impianto e non vuole spendere a vanvera-tantomeno comprare a caso- non è previsto dai vari venditori.
Faccio un esempio: come si evince dal sito TNT, esistono prodotti hifi che, pur essendo economicamente accessibili, non rinunciano a una certa qualità; un caso possono essere, nel campo dei diffusori, come anche specificato da TNT, le Diamond della Wharfedale. Ebbene, qui a Milano perlomeno, che dovrebbe essere la capitale del commercio (oltrechè dell'inquinamento urbano...) sono quasi introvabili: se vuoi, puoi comprare le più piccole, le 8.1, adatte a una cameretta, ma se vuoi avere i modelli da pavimento no, quelli non esistono, nonostante che sul sito dell' importatore siano da tempo in listino.
Le ho provate a chiedere al "mitico" negozio hifi di Milano (uno che ha anche sul sito il link a TNT): mi hanno risposto, quasi scocciati, che la Wharfedale non è una marca hifi, che fa roba adatta solo alle discoteche! A me sembra una boiata pazzesca! Un altro sempre "noto negozio" mi ha detto che le casse da pavimento devono essere ALMENO da 1000 euro, se no "sono finte".
Ma questo è poco rispetto a quello che ho ascoltato: non parlo infatti dell' atteggiamento di presuntuosità e di supponenza tipico dell' ignorantoide "che vende" (o tenta di farlo...).

Insomma, ho ben trovato l' imbonitore di cui parla TNT. Mi hanno anche detto che una coppia di piccole B&W DM 601 S3 sono adattissime alla mia sala da circa 30 metri quadri: il che è in contrasto con la pagina di TNT sui minidiffusori.
Sembra che si venda l' hifi con gli stessi criteri degli articoli sportivi o dei casalinghi, in base solo a volgari logiche commerciali basate su "benefits" garantiti dai vari rappresentanti ecc. Come fa un negozio se no ad escludere totalmente una marca storica dell' hifi come la Wharfedale? Possibile che non produca più nulla di buono?
Guarda caso, questo non vende neppure Mission e Onkyo, sicuramente marchi di riferimento, che però sono importate dalla stessa ditta di Milano che importa le Wharfedale! Anche Mission e Onkyo vanno bene solo per le discoteche? Gli ho chiesto poi le Indiana e quasi si mette a ridere.
In generale è poi difficile trovare quei prodotti diciamo economici ma non dozzinali che dovrebbero essere proprio l' oggetto dei lettori di TNT, prodotti in grado di spostare l'ascolto dai compattoni a un certo semplice ma serio, vero impianto hifi. Andrò in un centro commerciale, dove si trova in genere meno altezzosità e più professionalità.
Morale: TNT dovrebbe avere anche le "recensioni dei negozi": un redattore si finge cliente al primo acquisto e poi...

Mi sono un po' dilungato, però credo sia un problema fondamentale: ormai è opinione comune che l'hifi si sia "infognata". Certo che se chi vende fa di tutto per frastornare e allontanare il possibile cliente pensando sempre a come fregarlo e basta...

Da ultimo un consiglio: ascolto molta musica lirica, in particolare l' opera tedesca (R. Strauss, Wagner, Weber), amo moltissimo Vivaldi e Bach ma poi mi godo anche blues/soul "classici" stile Aretha Frankin per intenderci. Basandomi sui suggerimenti di TNT ho iniziato a costruire un mio impianto "budget che più budget non si può": ampli Yamaha 396 da 60 W per canale di minima; lettore Yamaha 396 (coordinato?...arrrgh! Ma no, è solo il nome).
Li trovo davvero buoni prodotti. Il problema sono le casse: per adesso ho ascoltato con delle piccole Indiana serie TH da supporto comprate ultrascontate. Buone, ma HO DOVUTO trasferire tutto in un salotto da 30 metri quadri, rettangolare con tanto arredamento, quadri.
Mi sembra che il suono ora sia ben diverso da prima, in circa 15 metri quadri. Vorrei un suono più coinvolgente, specie per i bassi. Come devo scegliere? Devo considerare su tutto la risposta in frequenza fornita dal produttore? Bastano 50 hertz dichiarati? E' vero che per grandi camere la cassa da pavimento, anche con un solo woofer "ha una marcia in più" per la corposità del suono?
Una cassa da supporto è da evitare per 30 metri quadri? Sarei orientato sulle Infinity alfa 30 o le JBL LX 2003. Oppure hanno ragione i negozianti, mi illudo ad ascoltare la musica con un siffatto impianto e dato che non ho da spendere 2500 euro almeno devo comprare un bel compatto?
Grazie davvero per aver letto tutto e saluti.
Angelo Beltrami - E-mail: eufratis@tin.it

LC
Caro Angelo,
mi spiace abbia avuto esperienze così negative. Per fortuna non sono la regola ed ogni tanto mi scrive qualche lettore (consulta la Rubrica della Posta) più che soddisfatto della Passione riscontrata in qualche negozio hiFi.
E' altrettanto chiaro che quando si va su cifre basse i margini lo sono di conseguenza e il tempo da dedicare al cliente diminuisce in proporzione. Sono sicuro che riceveresti un'accoglienza ben diversa se dovessi acquistare una Panda di seconda mano piuttosto che una nuova BMW serie 7. E' così, il commercio funziona così e non possiamo farne un dramma.
Recensire i negozi HiFi? Bah, guarda, il mercato è così messo male che sarebbe una corsa al massacro del tutto improduttiva. Semmai, come talvolta accade, possiamo pubblicare testimonianze di lettori che sono stati trattati "come si deve" da un negozio HiFi, senza che questo si trasformi in pubblicità occulta.
Tieni anche conto, infine, che non tutti sono d'accordo su tutto. Troverai chi ti parla male di un prodotto e chi lo osanna, a tutti i livelli di prezzo. E' ovvio che più si scende in basso nei listini e più è facile trovare snobismo.
Tutto sommato, hai fatto bene ad acquistare ciò che hai acquistato, quantomeno sembri soddisfatto. Ora il problema è l'ambiente di dimensioni "cresciute". Ti serve una torre da pavimento. Mi pare di capire, dai modelli che avresti individuato, che il tuo budget non superi i 500 Euro. Oltre alle Infinity, io proverei a sentire le Indiana Line Arbour 5.20 (prossimamente su queste pagine), le KEF Cresta 3, Celestion F2 o F3, Mission M73. Un'ottima alternativa a tutto questo sarebbe il mercato dell'usato, dove si possono acquistare ottime cose di un paio d'anni a prezzi molto interessanti. Prova a guardarti un po' intorno, ascolta il più possibile, iscriviti al nostro
Forum di discussione per avere delle dritte sui negozi della tua zona. Tieni conto che è attivo anche un gruppo TNT-Lombardia che potrebbe tornarti utile per consigli sugli acquisti. Le info relative le trovi sempre nella nostra pagina delle Community di TNT-Audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Salviamo il salvabile!
Egr. Direttore,
circa quindici anni fa acquistai un impianto composto da:

Nel corso degli anni, a causa dell'invecchiamento e di danni provocati del cane e da mio figlio, ho dovuto rinunciare a diversi componenti: fonorivelatore, finale e cuffia.

Sposandomi e cambiando casa anche il giradischi è finito in soffitta e l'impianto è stato integrato da un lettore CD Sony e da un finale Technics (pessimo).
Attualmente è collocato vergognosamente in uno studio e forse a causa di ciò anche i diffusori si sono ammutoliti (i due tweeter a nastro non funzionano più), con grande gioia da parte di mia moglie, la quale ha sempre avuto un rapporto ostile con le Maggie.
Lo scorso anno mi regalarono un impianto home theater Yamaha, che collocai ovviamente in soggiorno: inutile raccontarle la pena che provo quando ascolto musica.

Per ragioni familiari l'home theater deve rimanere ma nello stesso tempo voglio essere in condizioni di ascoltare musica ad un livello decente. Ho aggiunto il lettore CD ed ho rispolverato il giradischi, collegandolo all'amplificatore HTR-5230 RDS tramite il pre phono della NAD e a questo punto ho deciso di rendere almeno decoroso l'impianto home theater, iniziando dalla sostituzione dei diffusori.

Per ragioni economiche non posso nemmeno avvicinarmi ai vecchi fasti e sfogliando la Sua rivista sarei orientato all'acquisto di Indiana Line TH241, THC30 e THS50 o in alternativa a diffusori Wharfedale serie Diamond 8.
Poichè dove abito non ho la possibilità di effettuare una prova di ascolto seria, Le chiedo un consiglio sia per la scelta dei diffusori sia per il futuro amplificatore.
Ascolto prevalentemente musica classica e lirica anche se non disdegno il jazz ed il rock, soprattutto quello dei miei tempi (anni 70 e 80).
La stanza d'ascolto è piccola (m. 3,5x4) e l'impianto è collocato sul lato lungo.
La saluto cordialmente e La ringrazio sinceramente per il prezioso lavoro che sta svolgendo.
Roberto Gemignani - E-mail: gemignani@copisa.it

LC
Caro Roberto,
immagino quanto debba essere duro ascoltare Musica ora, dopo essersi abituati a quel ben di Dio. Sei sicuro di non poter effettuare un salvataggio? Ad esempio...le casse! Perchè non portarle in assistenza e provarle a rimetterle in piedi? Il pre PS Audio che fine ha fatto? Sicuro di non poterlo riutilizzare? Piango all'idea di un Elite The Rock con testina Grado Signature collegato ad un pre fono PP-1 della NAD!!!
In fondo ti basterebbe riparare le Maggies ed acquistare un finale (usato) di qualità almeno tollerabile. Pensaci e chiedimi pure consigli ulteriori su questo fronte. Non arrenderti!

Tuttavia, se proprio ciò che ti propongo fosse impossibile da realizzare, andrebbero bene le alternative da te individuate. Per Indiana Line, punterei su modelli di maggior pregio, magari della serie Arbour, altrimenti benissimo le Diamond.
Per l'ampli punta a qualcosa di discendenza audiophile, tipo Harman Kardon, NAD o Rotel (parlo di audio/video, ovvio). Non disdegnare l'usato, comunque.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Musica per 350 euro?!
Gentile direttore,
stufo di ascoltare musica attraverso scatolette di plastica ed eternamente squattrinato ho deciso di cominciare ad avvicinarmi all'alta fedeltà attraverso il mercato dell'usato. Lo so: per un neofita è un rischio, ma ci ho provato. Dopo mille perigrinazioni e dopo aver spulciato annunci su annunci ecco cosa ho trovato: un ampli NAD 3020 per 100 Euro (che dopo un'accurata pulizia eseguita secondo i consigli della vostra rivista fa la sua bella figura) e un lettore cd Marantz CD 60 per 70 Euro (di cui non so nulla, ma pare praticamente nuovo: imballo originale, libretto, adirittura foglio di etichette per nuemrare i cd...).
Ora mi mancano le casse. Sul mercato dell'usato non ho trovato nulla di convincente, ma in un grande magazzino ho visto delle Indiana Line Arbour 5.40 in offerta a 180 Euro. Chiaramente non le potrò ascoltare con gli altri componenti e così le chiedo un parere.
La stanza d'ascolto è praticamente quadrata (m 4x4.5). Le casse saranno poste su stand (pensavo di costruirmi i vostri "Ernesto"), anche se l'arredamento è in "divenire". Anche per i cavi pensavo di utilizzare i vostri progetti. Ascolto musica che va dalla classica al rock.
So che comprare senza ascoltare è un grave delitto, ma, a costo di passare per uno spilorcio, è l'unico modo per rimanere entro il mio capitale e poter comprare anche qualche cd. Poi per il futuro si vedrà...
Complimenti per il vostro lavoro.
Cordiali saluti
Emiliano Scarpa - E-mail: meltrec@yahoo.it

LC
Caro Emiliano,
complimenti per il coraggio e per le scelte fatte. Sia l'ampli che il CD sono ottimi apparecchi, bel colpo!
Per le casse, con 180 Euro non è che si possa fare miracoli. Per una cifra simile potresti tentare anche dell'altro tipo KEF Cresta 1, Celestion F1, Infinity Alpha 10. Ho voluto fornirti delle alternative non perchè le 5.40 non siano valide (le ho in prova, vanno benissimo specie considerando il prezzo al quale le hai trovate!) quanto perchè così riesci ad ascoltare dell'altro. Comprare a scatola chiusa è sempre un rischio. Comunque sia, coi modelli indicati, è difficile acquistare un prodotto scadente.
Infine, non sentirti in colpa perchè hai un budget limitato, anzi! Onore a te per aver comunque deciso di intraprendere la strada maestra dell'Alta Fedeltà.
La tua lettera conferma come si possa, a prezzi da compatti supereconomici, acquistare un impiantino di tutto rispetto, con pezzi (vedi il 3020) in grado di ben figurare anche in set-up ben più costosi e raffinati.
Spero di esserti stato utile e non mancare di tenermi aggiornato sulla scelta e sul tuo grado di soddisfazione finale,
Lucio Cadeddu

Dubbi esistenziali
Caro Direttore,
apprezzo il Vostro sito, purtoppo non tanto quanto merita, poichè non possiedo adeguate cognizioni tecniche in materia. Vi trovo credibili perchè disinteressati.
Proprio per questo volevo chiederLe un'opinione. Fin da bambino ho acquistato dischi, senza avere il giradischi...
Per un motivo o per un altro non sono mai riuscito ad averne uno, ma ora pare che quel momento sia arrivato. Il fatto è che si tratta di una mèta così agognata che adesso non so più da che parte muovermi.
Ancora adolescente ho preso una cotta per i prodotti Bang & Olufsen: mi sembravano talmente belli e così particolari da farne diventare l'unico oggetto del mio desiderio. Direi di più, il modello "Ouverture" con le casse "Beolab 2500" era diventato una vera e propria ossessione, visto che tutte le mattine, andando all'Università, me lo trovavo innanzi agli occhi. Da qualche anno la B&O non produce più giradischi, un eventuale giradischi andrebbe quindi accompagnato da un preamplificatore.
A questo punto i dubbi: la B&O ora è conosciuta dal grande pubblico, si trova in tutte le riviste d'arredamento, nelle pubblicità etc. etc. E' diventata uno status symbol. E a me degli status symbols non importa nulla, anzi mi infastidiscono. Ho sempre pensato che, dato il prezzo, oltre alla bellezza i contenuti tecnici dei prodotti di questo marchio fossero sottintesi.

Un giorno, parlando con un negoziante di hi-fi, rimasi colpito dalla sua aperta ostilità verso B&O, che definì "roba da ricchi scemi", disposti a pagare ogni transistor oltre 20 volte il suo valore reale. Lei cosa ne pensa, Direttore, è davvero così o quel venditore aveva torto?

Io ho rispetto del denaro mio ed altrui, non mi intendo di hi-fi, sono un appassionato di musica, e vorrei ascoltare i miei artisti preferiti con qualche agio maggiore rispetto a quello offerto dagli impianti midi in mostra nei centri commerciali.
Ascolto prevalentemente pop-rock degli anni '60 e '70 (Beatles, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Byrds, Tim Buckley etc.). Possiedo circa un migliaio fra LP e cd. Posso dedicare alla musica due ambienti distinti, uno aperto di circa 100 mq (15 x 7), l'altro più angusto di circa 20 mq. (5 x 4).
Immagino sia più facile ed economico gestire uno spazio più angusto. Ho un budget di circa 3.000 euro. La B&O merita fiducia oppure è opportuno cercare altrove?
Nel mercato vastissimo e periglioso, dove mi consiglia di approdare?
So che tutto è soggettivo e relativo, tuttavia qualcosa bisogna pur decidere. Giradischi, cd, amplificatore, casse acustiche.
Mi rivolgo a Lei come Giudice Monocratico (o Stereocratico!).
RingraziandoLa in anticipo, La saluto cordialmente.
Matteo Mazzi - E-mail: matteomazzi@inwind.it

LC
Caro Matteo,
senza fare affermazioni esagerate come quelle del venditore da te contattato (il materiale B&O non è per "ricchi", la vera hi-end lo è, semmai) direi che ogni produttore cerca di ottimizzare un aspetto della propria offerta commerciale a discapito di altri, visto che non siamo in zona di budget-no-object (cioè "senza limiti di prezzo"). I prodotti B&O hanno limiti di prezzo ben precisi e, all'interno di questi, si è preferito puntare al design ed alle soluzioni d'avanguardia piuttosto che al suono nella sua forma più assoluta.
Questo significa che a parità di prezzo ci sono prodotti forse meno ricercati esteticamente ma di sicuro più raffinati dal punto di vista sonoro.
Mi pare di capire che la tua esigenza sia quella di ascoltare Musica e dischi in vinile. Escluderei dunque B&O che non mi pare produca più giradischi e punterei la mia attenzione su prodotti più tradizionali.
Escluderei anche l'ambiente di 100 mq perchè con 3000 euro è difficile farlo suonare decentemente e punterei la mia attenzione su quello da 20 mq, piccolo ma adatto per la Musica.
Non mi hai detto quanti dischi abbia a disposizione ma suppongo siano stati ascoltati in passato con sistemi non esattamente "audiophile". Meglio, quindi, investire una cifra ragionevolmente bassa. Ad esemio, mi viene in mente il giradischi ProJect Debut II, dotato di braccio ProJect e testina Ortfofon, disponibile ad un prezzo sotto i 250 Euro. Poi abbinerei un ampli già dotato di ingresso fono, ad esempio, Audio Analogue Puccini o AMC 3025 - 3050. Avanzerebbero circa 2300 Euro da destinare a CD player, casse ed accessori. Per il CD andrebbe benissimo uno dei tanti modelli che consiglio di solito in questa Rubrica: dal Marantz CD 6000 OSE al NAD C521 - C541, passando per vari modelli Rotel, stando intorno ai 500 Euro di budget.
Aggiungi 300 Euro per tavolino "ad hoc" e cavetterie varie e ti restano circa 1500 Euro per i diffusori che potranno essere delle torri da pavimento tipo KEF Concerto 2 o Q65.2, Chario Constellation Cygnus, B&W CM4, Opera SuperPavarotti o Terza. Ti ho citato vari modelli - piuttosto diversi da loro - ma, evidentemente, potresti scoprirne degli altri che incontrano maggiormente il tuo gusto.
Quindi, il consiglio, sempre il solito, è: partendo da questa possibile rosa di candidati, comincia a sentire quel che hanno da proporti un paio di negozi, porta i tuoi dischi preferiti e inizia a farti un'idea del suono che vorresti.
L'unico punto fermo nella composizione dell'impianto potrebbe essere il giradischi, visto che per quella cifra le alternative valide sono pressochè inesistenti.
Tutto il resto può cambiare a seconda di ciò che trovi come disponibile ed "ascoltabile" e dipendentemente dal fatto che sarebbe meglio acquistare tutto l'impianto in un unico negozio. Per gli accessori lasciati consigliare - solo alla fine di tutto - dal negoziante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Neofita confuso
Caro Direttore,
ho scritto qualche mese addietro raccontandoti la mia scoperta del mondo HiFi di qualità e chiedendoti un aiuto per migliorare il mio impianto (la mia lettera è nel
volume 217).

Ho seguito il tuo consiglio e ho cominciato a guardarmi un po' intorno, chiedendo proposte a vari negozianti, compreso il rivenditore dove avevo ascoltato tempo fa un impianto che mi era sembrato bellissimo. Ti riepilogo la mia dotazione attuale, per capire da dove parto: ampli AKAI AM 47, lettore CD Technics 20/IC, casse JMLab DB19 Polyglass.

Dopo alcune visite in vari negozi, mi trovo davanti a due proposte che sottendono, a mio avviso, approcci completamente diversi al problema.

Un negoziante mi propone di non sostituire, per il momento, ampli e lettore CD ma solo le casse, offrendomi delle Totem Acoustic, modello STTAF (prezzo 4250 euro); egli sostiene che la parte più importante della catena Hi Fi sono appunto le casse e che, pertanto, potrei ottenere un salto di qualità notevole sostituendo soltanto quelle e riservandomi di acquistare solo in un secondo momento, in ordine di importanza, il lettore CD e l'amplificatore. In ogni caso, a suo avviso, la spesa per l'acquisto di apparecchi adeguati al livello delle casse non supererebbe i 300 euro circa per il lettore e i 500 euro circa per l'ampli.

Invece, il negoziante dove avevo ascoltato il famoso impianto bellissimo (per inciso, costo complessivo dello stesso circa 15.000 euro!), mi propone una soluzione completamente diversa; egli sostiene che le parti più importanti della catena Hi Fi sono, nell'ordine, il lettore CD, l'amplificatore e le casse, in quanto, a suo avviso, se un segnale è cattivo, esso non può in alcun modo migliorare attraverso delle casse anche superlative.

Mi proprone, allora, una catena tutta di marca REGA e precisamente: lettore Planet, ampli Mira e casse Naos, per una spesa complessiva di circa 4.200 euro. Eventualmente non volessi acquistare tutto subito, il suggerimento è quello di partire da lettore e ampli e rinviare l'acquisto delle casse; inoltre sostiene che la scelta di una linea tutta di marca REGA rende molto equilibrato il sistema ed esalta al massimo le performances di ciascun componente.

Come potrai capire, tutto ciò mi ha confuso veramente le idee e, soprattutto, mi mette nella condizione di non poter giudicare chi dei due è più affidabile.
Tu quale delle due impostazioni mi consigli di seguire? E, comunque, scelta una delle due strade, i prodotti che mi vengono proposti hanno un buon rapporto qualità/prezzo? A parità di spesa, posso trovare prodotti migliori?
Rimango in fiduciosa attesa di una illuminazione sulla via Hi Fi celestiale e ti ringrazio dell'attenzione.
Cordiali saluti e ulteriori complimenti per la rivista.
Giovanni Vayola - E-mail: giovanni.vayola@virgilio.it

LC
Caro Giovanni,
il primo dei due ha evidentemente in negozio un paio di casse che gli pesano sulle spalle e che deve vendere a tutti i costi. Ora, come si possa asserire che delle casse da oltre 4000 Euro possano andar bene coi componenti extremely entry-level :-) in tuo possesso (ricordo: ampli Akai e lettore Technics entrambi da poche centinaia di Euro) resta un grande mistero. Ancor più misteriosa l'affermazione successiva secondo la quale i componenti adatti per tali casse sarebbero un lettore da 300 Euro ed un ampli da 500.
O il signore è molto furbo (e spera che in seguito acquisterai altri 4000 Euro di ampli e lettore CD, per avere partner adeguati alle casse) o è molto confuso. In entrambi i casi, scappa finchè puoi.

Molto più sensato il secondo, che propone una catena composta da prodotti "sicuri" e pensati per lavorare al meglio insieme. Il mio consiglio è: ascoltala e decidi, senza porti altri problemi. E' chiaro che per la stessa cifra puoi trovare dell'altro (infinite altre combinazioni) ma con questo ragionamento non finiresti mai. Non dovesse piacerti la catena Rega allora OK, potresti iniziare la ricerca da capo...ma per ora, mi concentrerei su questa soluzione. Il tuo attuale impianto sarebbe da vendere ad un principiante (le casse, in fondo, non sono male).
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

L'alta fadeltà? L'opinionismo regna più che nel calcio
Ciao mi chiamo Federico ho 31 anni e chiamo da Roma.
In questa splendida città esistono pochi negozi di hifi vero e veri pochi intenditori. E per intenditori intendo conoscitori. Non voglio scendere in dettagli (tutti sappiamo che i coccodrilli esistono e l'importante è starne lontano) ma bisogna imparare anche a difendersi.
Dico questo perchè di strumenti di qualità per ascoltare bene la musica ce ne sono molti ma di rivenditori assai pochi. Importanti negozi che trattano marchi importanti molto spesso non li hanno e li ordinano solo se li compri. Ma se devo spendere cifre importanti avrò il diritto di ascoltare prima di acquistare? Purtroppo l'Italia è il paese dei Commerciali e non dei Tecnici bisogna rassegnarsi.
Se chiedi cosa pensano di un prodotto che loro non trattano ti liquidano senza troppe parole. Se chiedi a loro modesto parere quale oggetto suoni meglio tra quelli che hanno, è sempre quello più costoso. Mi sono sentito rispondere se quello costa il doppio quale suonerà meglio secondo te.
Se vai a comprare il prosciutto al Supermercato te lo fanno assaggiare e poi decidi. In questi posti dove si spendono cifre folli invece no!! Di ciò che compro devo conoscere tutto (io esagero visto che ho smontato e rimontato il mio Mitcell Orbe e lo SME IV appena acquistati) tanto quando il rivenditore di fiducia li ha presi, li ha sballati ed ha cominciato a montarli senza darmi neanche l'opportunità e la soddisfazione di aprirli io. Tra l'altro credo che la base che ha utilizzato per montare il braccio non sia quella giusta. Se dovessi leggere questa mia chiedo gentilmente se posso mandarti una foto e chiederti da chi posso portarli a tarare o chi devo far venire a casa (forse è meglio!).
Passi una volta e ti parlano male di alcuni prodotti, ripassi dopo sei mesi e li trovi nuovi od usati a prezzi astronomici come se fossero gli strumenti migliori. INCREDIBILE è pieno di cialtroni che vendono strumenti che non hanno mai sentito suonare e che non hanno mai interfacciato con componenti di altre marche. Non faccio nomi illustri di rivenditori di Roma che sono tra le altre cose segnalati su riviste come SUONO o AUDIOREWIEW.
Comunque pochi se ne salvano e pochi sono disponibili, pochi sanno e hanno ascoltato, pochissimi vendono un po' di tutto, ma almeno hanno la passione dentro per la musica e amano ascoltata bene.
Senza poi parlare di coloro che costruiscono pure quelli a volte sono veramente in gamba, parlano dei loro progetti come se fossero i migliori al mondo. Evviva la faccia! Evviva il made in italy o meglio il "fatto in Italia".
II^ parte, questioni tecniche:

Un saluto ed un ringraziamento anche se non doveste rispondere al mio "POEMA".
Federico Ferro - E-mail: frediron@tin.it

LC
Caro Federico,
i problemi che hai esposto sono comuni a molte città italiane e del mondo. Inutile prendersela con "gli italiani" in quanto tali. Vendere HiFi non è facile e soprattutto è impossibile accontentare tutti i clienti i quali vorrebbero poter ascoltare tutto, provare tutto e poi magari acquistare dove costa meno (e l'ascolto non è previsto).
Tenere in negozio molti apparecchi di un certo livello FERMI significa investire cifre molto alte per un "parco macchine" che diventa obsoleto molto rapidamente. Meglio puntare la propria attenzione su un piccolo negozio che ha pochi marchi, ma ben selezionati, e che ha il tempo e la voglia di far sentire come vanno.
Qualche audiofilo romano magari potrà consigliarti meglio di me.
Per quanto riguarda il tuo SME sul tuo Orbe la cosa migliore che puoi fare è spedire una foto al nostro Geoff Husband chiedendogli (in inglese o in francese) lumi sull'installazione. Lui possiede entrambi gli oggetti, dovrebbe poter esserti utile.

Non conosco direttamente il pre che hai intenzione di acquistare ma, per varie ragioni, mi orienterei su un prodotto Sonic Frontiers, magari da abbinare al pre phono Phono 1 della stessa Casa, così la Clearaudio non avrebbe problemi (il Phono 1 è multiconfigurabile). Le ragioni, dicevo, sono varie: intanto hai garantita la stessa impostazione timbrica del finale, una sicura interfacciabilità elettrica ed una ottima rivendibilità nell'usato. Una coppia "spaiata" è difficilissima da "piazzare".
Per quanto riguarda infine Punto Musica, mi pare che in passato abbia fatto pubblicità sulle riviste del settore. Ti lamenti che non sia abbastanza "pubblicizzata" ...beh, sono loro a dover fare pubblicità, o no?
Le riviste, di norma, recensiscono ciò che gli viene offerto di recensire (fatta salva una certa suddivisione politica del mercato operata da alcuni marchi - tipo la rivista X ha l'esclusiva per il marchio Y e viceversa). Se i prodotti Punto Musica non appaiono sulle riviste, forse i titolari non hanno particolare interesse a che ciò avvenga.

Per quanto riguarda noi, unica situazione che conosco bene e della quale posso parlare con cognizione di causa, anni fa avevamo avuto dei contatti con Punto Musica per la recensione di qualche loro prodotto ma la cosa - per scarso interesse da parte loro - non si è mai concretizzata.
Come vedi, tante volte non serve fare della dietrologia (questa si, all'italiana) per tentare di capire perchè alcuni marchi vengano recensiti ed altri no. Semplicemente ci sono Aziende disponibili al confronto e che credono nell'utilità delle riviste specializzate ed altre che ci credono meno e che non si rendono disponibili. Tutto qua.
Spero di esserti stato utile. Ti consiglio di iscriverti al nostro
Forum o a quello "regionale" TNT-Lazio.
Lucio Cadeddu

Mobile Ikea
Egregio Direttore,
le scrivo per la prima volta e, dunque, colgo l'occasione per esprimere le mie più sincere congratulazioni per il sito da lei magistralmente ideato e diretto: ce ne fossero di altre riviste "on line" (ma, ora che ci penso, anche "cartacee") come questa! Vado subito al sodo.
Sono un neofita di questo meraviglioso mondo dell'hi-fi e quindi, ben conscio della mia totale mancanza di esperienza, chiedo un suo autorevole consiglio. Sono riuscito finalmente dopo anni, ad entrare in possesso di un modesto impiantino entry level, ma veramente ben suonante, che le descrivo: lettore cd Philips 753 (macchina invero molto economica ma...onesta nelle prestazioni), ampli integrato Puccini versione base (no remote control, please!) e, punto forte, Sonus Faber Minima Amator su stands GM Audio (usate ma eccellenti).
Il tutto sistemato cercando un minimo di rispetto per i "sacri canoni" dell'audiofilia. Ora, qui viene il punto, le elettroniche sono sistemate su un normalissimo mobile porta-tv dell'Ikea (mi è parso di vederla sorridere, o sbaglio?).
Tale soluzione è dovuta al ben noto "W.A.F." (mia moglie proprio non ne ha voluto sapere di tavoli ad hoc per l'hi-fi e siccome sono io che comando...abbiamo fatto come vuole lei!).
Detto questo, ritiene che il cercare di migliorare l'isolamento, specialmente del CD, con l'utilizzo di punte + sottopunte o altri tipi di supporti idonei (si accettano suggerimenti...) possa comunque apportare dei benefici, considerato che poi il tutto comunque poserebbe sul mobile predetto (che non è una roccia, ma neanche molle come un budino: insomma un mobile normalissimo)?
Attualmente lamento un leggero rigonfiamento della gamma bassa che, a volte e con alcuni dischi in particolare, mi infastidisce un po'. Le casse sono a circa 70 cm dalla parete di fondo (di più non si può) e 180 cm dall'ascoltatore.
Mi scuso per essermi dilungato e la ringrazio per l'attenzione, complimentandomi nuovamente per il lavoro svolto al servizio dell'audiofilo.
P.S.: i cavi di potenza sono FFRC: ragazzi...che roba! Ma davvero c'è gente che spende milioni se con così poco si possono ottenere risultati tanto eclatanti?
Flavio - E-mail: Flasilvy@inwind.it

LC
Caro Flavio, ti ringrazio per l'apprezzamento che hai espresso per il nostro sito ed i nostri progetti di cavi fai_da_te. Ricordati soltanto che con l'autocostruzione, comunque, non è facile ottenere risultati di livello assoluto, visto che i materiali a disposizione degli autocostruttori non possono essere "custom made" come accade nel caso di qualche costruttore serio di cavi.

Per quanto riguarda i tuoi dubbi sul funzionamento del "mobile" che usi per l'impianto, puoi tentare tutte le strade percorribili, da un estremo all'altro: punte coniche, punte + TNT StoneBlocks, StoneBloks e basta, piedini Upim o analoghi piedini morbidi d'ogni fatta e così via fino ad esaurire tutto il campionario di trucchi audiofili.
Sono certo che, prova e riprova, la soluzione ideale viene fuori. Infatti, indipendentemente dalle qualità del mobile, i sistemi di accoppiamento o disaccoppiamento delle elettroniche possono svolgere il loro benefico compito. Si tratta di trovare il giusto compromesso.
Il "rigonfiamento" che senti in gamma bassa può essere dovuto all'ambiente, però. Comunque, io tenterei dapprima con delle punte (anche grosse puntine da disegno andrebbero bene, tanto per provare l'effetto). Non dimenticare che, comunque, non tutti i dischi suonano allo stesso modo. Quel rigonfiamento fastidioso potrebbe essere nella natura della registrazione...non puoi eliminarlo! :-)
Infine, il cabinet del Philips CD 753 è invero piuttosto vuoto, leggerino e...quindi, risonante. Anche un trattamento blando con qualche foglio di antirombo adesivo (o sughero) potrebbe portare qualche piccolo beneficio.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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