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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. I bassi delle LS3/5A
  2. Feedback positivo!
  3. Osservazioni sugli audiofili
  4. Dagli anni 70 con furore (ed Alan Ford)
  5. Considerazioni
  6. Redento dall'Home Theater ringrazia
  7. Geografia HiFi
  8. Aggiornamento impianto Seventies
  9. --> Long Live TNT <--
  10. Brividi cercasi

I bassi delle LS3/5A
Buon giorno direttore. Eccomi di nuovo a contattare TNT (sta diventando una droga, ma siete cosi disponibili ......) per cercare di chiarire un aspetto che mi sta arrovellando da un po'.
Sono arrivato, tramite i vostri consigli e le mie ricerche e prove, a comporre (e possedere) un impiantino di tutto rispetto cosi composto:

La stanza è piccola, 3 metri x 4. Lungo i 3 sono posizionati i diffusori a una distanza di 2 metri abbondanti, dall'altro lato a una distanza dalla sorgente di circa 2,5 metri, il divano dove ascolto.
La stanza è provvista di lunghe tende alle finestre (dietro al divano) e tappeti. Il risultato complessivo è molto buono. Premetto che ascolto tutti i generi musicali dal jazz al rock, al blues etc.etc. (Poca, ma anche musica classica).
Ritengo la musica fondamentale nella vita e mi piace ascoltarla il meglio possibile. (Vorrei arrivare ad un impianto che, come spesso dite Voi, semplicemente "si lascia ascoltare" senza dover più analizzare.....

Il dubbio è questo: a cosa è dovuta la mancanza di profondità di bassi (in generale ma specialmente con certe registrazioni di rock anni 70 rimasterizzato)????

Sono stato prolisso e l'argomento è personale e forse noioso. Spero comunque in una tua risposta, magari con qualche suggerimento concreto.

P.S. "Ipotesi 6" (Da prendere come battuta) Potrebbe darsi che io sia diventato un "drogato" di HiFi???? Ma mi sembra di non essere mai arrivato. Comunque a me piace moltissimo, e non fa male alla salute!!!!. Sicuramente avete contribuito anche Voi.
Saluti,
Giulio Buonomini - E-mail: giulio.buonomini@datamat.it

LC
Caro Giulio,
quando uno fa una scelta radicale come quella delle LS3/5A deve essere ben conscio di ciò cui andrà incontro: bella gamma media, dinamica e tenuta in potenza quasi inesistenti, basso profondo prossimo allo ZERO. Detto questo, temo che le tue ipotesi siano tutte più o meno da scartare. Le tue casse NON HANNO il basso profondo, punto e basta. E' inutile cercare di cavar sangue dalle rape, cambiando ampli, dando la colpa ai dischi o a chissà cos'altro. Ciò che non c'è, fisicamente, non lo si può inventare.
L'unica alternativa (sconsigliata) sarebbe un sub, credo che in Rete si trovino dei progetti per un tale oggetto dotato di 2 x B110 della KEF.
Comunque, se volessi divertirti a buttare al vento soldi in altre amplificazioni fai pure...quel che cerchi non l'avrai MAI, con quelle casse. Goditele così come sono, e basta. Quando non le sopporterai proprio più, cambiale con qualche mini meno magico in gamma media, ma più dotato su tutti gli altri parametri: Diapason Micra, ProAC Tablette, Sonus Faber Signum etc. tanto per citare ottimi esempi in varie fasce di prezzo.
Spero di non avere distrutto le tue bramosie di basso profondo ma quella condizione d'animo nella quale si ascolta solo la Musica e non l'impianto parte prima dal cervello, non dall'impianto stesso.
Lucio Cadeddu

Feedback positivo!
Egr. Direttore,
oltre a complimentarmi di nuovo del favoloso lavoro che svolge lei insieme ai suoi collaboratori, mi sembrava doveroso renderla partecipe dei cambiamenti (sostanziali!) che il Vs. sito ha generato nella mia vita.
Quando mi accingevo, infatti, a sostituire il mio impianto a favore di uno più "audiophile" ebbi l'enorme fortuna di imbattermi nei meandri di recensioni, prove d'ascolto, consigli d'uso, tweakings, progetti di autocostruzione (notevoli!) e quant'altro visibile sulle pagine web di TNT. Mai incontro fu più gradito e foriero di buone nuove!

Da un impianto "consumer" Technics mi ritrovo ora con il seguente setup:

La parte più difficile ed intrigante di tutta la storia è stata la costruzione delle IPL, il cui mobile è stato per me assemblato da un falegname dal momento che desideravo delle finiture particolari come la smussatura dei bordi e degli spigoli e la laccatura nera opaca, mentre la parte elettronica e di finitura della cassa è stata eseguita da me personalmente.
Dico subito che non c'è niente di quello che scrive Geoff che io non abbia riscontrato sulle mie IPL: la loro prestazione è alle mie orecchie fantastica! Hanno tutto quello che desideravo da un paio di speakers.
Per quanto riguarda lo Zen Amp anche Richard George ha fatto un lavoro encomiabile ma qui viene il bello e cercherò di essere breve.
Quello che il Decware mi fa ascoltare è qualcosa di totalmente nuovo e di grande impatto emotivo. I punti di forza (come del resto evidenziato da Richard G.) sono l'immagine 3D (spesso se chiudo gi occhi sento la voce delle registrazioni così davanti a me che mi è impossibile localizzare la posizione delle casse...) e la fedeltà alla registrazione (il cigolio del pedale di Bonham su "Since I've been loving you" non solo non l'avevo mai sentito ma adesso risulta quasi fastidioso!).
Quello che però non capisco è questo: con alcune registrazioni (per es. Fun Lovin Criminals, tutti gli album) il volume ottenuto con lo Zen Amp è per me addirittura eccessivo, con altre (tutti i cd con registrazioni anni '60-'70 non rimasterizzate) raggiungo sì un volume più che sufficiente ma il suono è visibilmente saturo e sulle escursioni dinamiche porta alla distorsione. Dove sta il problema? A mio avviso è un problema di input e non di output (interessanti a tale proposito i suoi articoli nell' "Adeste Fideles").
Secondo me la questione non sta nella bassa sensibilità delle IPL bensì nel guadagno scarso applicato alle vecchie registrazioni (mi risulta meno di 0 db contro gli attuali +6 e oltre), cosa ne pensa? Com'è possibile però che il suono arrivi alla distorsione proprio nei picchi di livello, cioè quando più si avvicina (la prego non inorridisca...) al livello espresso da altri CD-high gain?
E' comunque da sottolineare la capacità dello Zen di esaltare la qualità delle incisioni evidenziandone le differenze, i pregi e, ahimè, i difetti! Inoltre la mia paura di un pilotaggio difficoltoso delle IPL da parte di un ampli così poco potente si è volatilizzata al primo ascolto di CD recenti e ben registrati, con cui raggiungo livelli anche fastidiosi (è pur vero che camera mia non è un hangar...) in tutta limpidezza e grinta con il volume (o gain?) completamente al massimo.
Bene non mi dilungherò oltre, ancora un sentito grazie per il lavoro eccezionale che portate avanti e per il rispetto e l'amore che rivolgete alla musica! Cordiali saluti a tutto lo staff!
Andrea Riva - E-mail: andrea.riva@email.it

LC
Caro Andrea,
sono soddisfatto che alcune nostre recensioni di prodotti certamente non "mainstream" ti abbiano dato così grande piacere d'ascolto. Vorrei solo farti notare, per quanto riguarda il tuo problema con alcuni CD, che certe registrazioni nascono già saturate e quasi inascoltabili. Il perchè le case discografiche facciano questo rimane per me un mistero, ma così stanno le cose. Se parliamo poi di dischi "moderni" e di presa sul grande pubblico il fenomeno appare in tutta la sua terribile rilevanza.
Non è neppure da escludere che l'uscita del tuo lettore Rotel sia, con qualche disco, troppo elevata rispetto al livello massimo di accettazione dell'ingresso del DecWare.
In tal caso potresti pensare a degli RCA attenuati, come quelli
recensiti qualche tempo fa su TNT-Audio.
Grazie, per le tue belle parole, anche a nome degli altri redattori.
Lucio Cadeddu

Osservazioni sugli audiofili
Egregio Cadeddu,
una delle cose che mi sono sempre piaciute di TNT-Audio è l'estrema puntualità e la dedizione con cui gli aggiornamenti settimanali vengono effettuati, non è cosa di poco conto nei vari riscontri che ho potuto fare sulla rete.
Sarà la mia cronica incapacità di consegnare qualcosa in tempo, forse una certa insofferenza per le scadenze o una atavica pigrizia, chi può dirlo, ma questo fatto mi stupisce oltremodo e mi infonde un profondo rispetto per il vostro lavoro.
Ho approfittato raramente della vostra disponibilità e raramente abuserò in futuro del vostro tempo e di uno strumento prezioso, quale il vostro sito è.

A tal proposito vorrei contribuire con alcune semplici osservazioni. Mi spiace il tono un po' narcisistico che traspare dalle lettere, quando si citano i pezzi che compongono l'impianto stereo. Il tutto fa molto tecnofilo, un atteggiamento che le nostre donne (per chi le ha :o)!) odiano profondamente e che noi tendiamo sempre a mascherare sottolineando una importanza del lato tecnico che poi prevale sulle motivazioni emotive ed estetiche che derivano dall'ascolto della musica.
Sembriamo dei bambini gelosi del proprio giocattolo (tralasciamo per un attimo che le cose stanno effettivamente così...), ricordiamoci piuttosto che la musica comunica senso e sensazioni, che sono da condividere e non da imporre a chi ci è vicini. E' tramite l'amore per la qualità che si impone il rispetto per l'opera d'arte e dunque per l'alta fedeltà.
Un disco se è brutto resta tale anche ascoltato con un impianto da decine di migliaia di euro.

Da dire, infine, che ci si può anche vantare del proprio impianto e dunque fregiarsi del proprio status sociale, ma resta una magra consolazione, giacchè, e vogliate perdonarmi questo excursus di sapore vagamente politico, i tecnocrati sono in ben altra posizione ed esercitano ben altri poteri, al cui cospetto i nostri beni non sono che un contentino per le masse di cui gli audiofili non rappresentano che una elitaria e aristocratica forma d'ottusità.
Ora mi voglio veramente scusare con tutti coloro che possano ritenersi offesi dalle mie parole, ma essere politicamente corretti non è parte del mio bagaglio culturale e sociale. Va da sè che anch'io ho commesso gli stessi peccati, ma rifletterci su, di tanto in tanto, non fa male.

Altra cosa in cui sono incorso e di cui mi sono pentito da subito, è l'aver scambiato la rubrica della posta di TNT per uno pronto soccorso e guida agli acquisti, mai più!!! Mi spiace moltissimo che la maggior parte delle lettere continuino a essere di questo tono. Va bene essere contenti di aver scoperto o riscoperto l'amore per l'audio, ma non è più importante scambiarsi impressioni sui problemi legati alla distribuzione dei prodotti in luoghi impossibili, ai dischi che sono da sentire e che non si conoscono, a generi musicali da tentare, a problemi legati ai prezzi, al fatto che gli audiofili siano spesso una manica di gonzi anche un po' balordi tali da essere sempre succubi di svariati effetti placebo?
Forse esagero, forse sono terribilmente giovane, forse è lo stress degli esami universitari che mi appaiono come spettri all'orizzonte a farmi sragionare, chissà, spero d'essere perdonato per l'eccessiva lunghezza di questa missiva.

Sarei tentato di allegare il mio indirizzo di posta elettronica, ma so già che sarei troppo pigro per rispondere a chi volesse replicarmi, ma spero vivamente di aver stuzzicato qualcuno su questi temi che ci colgono da molto vicino. Una cosa ancora, siete mai stato a Nuoro? Ho un'amica di lì e lei non me ne parla mai, com'è?
Grazie per l'attenzione e vorrei rinnovare i miei complimenti a TNT, per tutto il lavoro svolto.
Faithfully yours
Carmelo Neri - E-mail riservato

LC
Caro Carmelo,
hai fatto delle osservazioni molto puntuali. E' vero che molti che scrivono a questa Rubrica lo fanno un po' per "esibire" il proprio impianto. E' comprensibile, in fondo siamo tutti ancora un po' bambini, fieri dei nostri costosi giocattoli. Per questo le donne non sopportano questo atteggiamento, loro vorrebbero avere al proprio fianco degli uomini, non dei bambini troppo (poco) cresciuti. Riflettendoci bene, però, siamo sicuri che la vita sia una faccenda così terribilmente seria per doversi sempre rifiutare di "giocare" un po'? Basta che ci sia la giusta dose di autoironia, altrimenti saremmo perduti.
Quanto alla sterile consulenza online, sono d'accordo con te. Per me è faccenda estremamente noiosa e ripetitiva, finisco col dire sempre le stesse cose.
Non solo, ma finisco col pestare i piedi (ed i calli) a chi questo servizio lo fa di "mestiere" (quello del "consulente audio", dico) facendosi giustamente pagare per il lavoro svolto. Non è mia aspirazione sostituirmi a queste persone o dar loro fastidio "professionale". Se fosse per me, la Rubrica della Posta ospiterebbe ben altre cose...ma sono i lettori che la costruiscono, con le loro lettere.
Io faccio una scrematura grossolana, a volte pubblico cose "fuori dal coro" altre volte noiosissime e lunghissime missive zeppe di punti di domanda nella speranza che i lettori stessi, leggendosi, si accorgano di quanto siano scivolati nel ridicolo. Sembrerebbe, però, che questi miei tentativi "didattici" siano destinati a fallire. Pazienza, io persevererò :-)
Infine, per quanto riguarda l'ultima tua richiesta "turistica", diciamo così, posso liquidarla in poche parole: la Sardegna è TUTTA bellissima. Quelli che credono che la Sardegna sia solo la Costa Smeralda ed il Paradiso dei VIP...beh, hanno ancora molto da imparare.
Fammi sapere e continua a seguirci,
Lucio Cadeddu

Dagli anni 70 con furore (ed Alan Ford)
Gentilissimo Direttore,
ho 40 anni suonati e ti scrivo per la prima volta dopo aver scoperto il PC solo l'anno scorso e il tuo bellissimo sito TNT-Audio (scusami ma a me viene in mente il mitico Alan Ford: ti ha per caso ispirato? perdonami la battuta) da pochissimo tempo, meglio tardi che mai...
Spero di non annoiarti se non vengo subito al motivo di questa mia, ma avendo imparate a memoria le istruzioni per l'uso della posta e condividendole in pieno vorrei evitare la fredda consulenza.

Immagino che l'evoluzione pluriennale della mia passione per l'hifi abbia rispecchiato quella di molti miei coetanei e cioè impetuosa, documentatissima grazie a Stereoplay prima e Suono dopo, ma ridotta allo stato pressocchè virtuale dei sogni ad occhi aperti durante i bellissimi e squattrinati anni liceali; dopo la sudata laurea in legge a 26 anni ho vinto un concorso nella pubblica amministrazione e la disponibilità economica è aumentata (non certo indecentemente) in misura direttamente proporzionale alla mancanza di tempo libero (complice anche quella che sarebbe diventata 3 anni più tardi la mia mogliettina :-)

Comunque nel lontano 1993 anch'io mi sono regalato il mio primo impiantino "serio" e, facendo parte di coloro che si accontentano e quindi godono, da allora ho tralasciato qualsiasi velleità di upgrading dell'hardware preferendo investire nel software, soddisfacendo la mia melomania con oltre 400 cd, per i due terzi di jazz (ho la discografia pressocchè completa di Miles Davis e Duke Ellington) e poi fusion, classica, italiana d'autore, e il buon vecchio english rock (Genesis, Pink Floyd, Jetro Thull, Led Zeppelin ecc).
CD che da 3 anni a questa parte e cioè dalla nascita della mia adorata erede (figurati...), cui dedico tutto il tempo che il lavoro mi lascia libero, sono rimasti ben chiusi in libreria al riparo da qualsiasi pur minima ipotetica usura, ma sono certo che mi capisci se ti dico che la passione cova sotto la cenere...
Bene, scusami se ti ho costretto a sorbirti la storia della mia vita e finalmente vengo a descriverti il mio impianto:

Il punto è che di recente un mio collega mi ha proposto l'acquisto ad un prezzo simbolico di un paio di satelliti a doppio mid e tweeter + subwoofer Jim Rogers mod. (LS?) 150 con crossover JR EX1 ed ampli mono JR PA 60 (watt) da lui acquistati nuovi nel 1979/80 inutilizzati da molti anni, ma presumibilmente ancora perfettamente funzionanti (io non li ho ancora visti): l'idea di cambiare le mie vecchie RCF con qualcosa di altrettanto vecchio ma appartenente ad una categoria sicuramente superiore spendendo poco (hai forse idea di quale potrebbe essere una equa valutazione?) mi attira non poco e ti chiedo se il mio "piccolo e brutto anatroccolo" NAD 3020, da cui non vorrei mai separarmi specie dopo aver letto il tuo bellissimo articolo "a volte ritornano", una volta separati gli stadi pre e finale per il collegamento dell'ampli del sub, possa pilotare senza problemi di surriscaldamento i due satelliti la cui etichetta dichiara una potenza di 100 watt su 8 ohm (come del resto le mie attuali RCF): conoscendolo credo di sì ma mi piacerebbe avere una tua preziosa conferma anche dal punto di vista dell'assortimento con il TEAC, mentre nulla ti chiedo circa le tue impressioni da un'eventuale prova di ascolto (che del resto non ho trovato nel sito): io non ho mai avuto modo di ascoltare alcun modello Jim Rogers, presumo una resa timbrica su tutta la gamma molto più presente rispetto alle mie attuali casse, ma solo ascontandole personalmente a casa mia con i miei cd preferiti potrò dire se mi piacciono o meno, giusto?

Colgo l'occasione per chiederti, per conto sempre di questo mio collega che non ha il pc, quanto può valere un piatto Thorens TD 125 MK II con bracio SME 3009 II improved del 1978 perfettamente funzionante.

Mi scuso per la lunghezza di questa mia e, partecipandoti tutta la mia ammirazione per questa tua creatura che ho messo tra i siti preferiti resto in attesa di una tua cortese risposta.
Ulderico De Simone - E-mail: ULDERICO962@libero.it

LC
Caro Ulderico,
ebbene si, il nome TNT-Audio viene anche dalla fortunata serie dei mitici Magnus & Bunker. Come ricorderai, il "gruppo TNT" (il Conte Oliver, il Numero uno, Alan, Geremia etc.) era una sgangherata compagine che con metodi caserecci e MOLTO economici riusciva a risolvere casi anche piuttosto complessi e difficili.
E' l'idea stessa alla base del sito: puntare l'attenzione su prodotti non troppo costosi che funzionino bene e poi fornire consigli e progetti di apparecchi o accessori fai_da_te in grado di evitare il dissanguamento delle proprie finanze. Il tutto proposto con uno stile editoriale il più "leggero" possibile (leggero da molti punti di vista), senza la spocchia di chi crede di aver capito tutto (anzi) o la noiosa pignoleria dei tecnici più integralisti.
In fondo questo è pur sempre un grande gioco, al SOLO servizio della Musica. Deve essere qualcosa di divertente...quando diventa ossessione o tecnica fine a se stessa, la strada intrapresa è quella sbagliata.
Ciò, ovviamente, non toglie che su TNT-Audio trovino spazio ANCHE prodotti di livello assoluto, sia come prestazioni che come prezzo, giusto per tenere sempre ben presenti i "confini" del proprio campo d'azione. Occorre infatti sapere che certi risultati non si possono raggiungere con due soldi e che, comunque sia, la qualità costa.

Venendo al tuo quesito, puoi (anzi DEVI) prendere l'offerta tanto generosa del materiale JR, di classe e prestazioni STELLARI rispetto alle tue oneste RCF. Non avrai da pentirtene. Quanto al piccolo gioiellino NAD 3020, stai pure tranquillo, lui non sfigurerà. La valutazione è difficile, francamente, e non azzardo cifre: si tratta di prodotti molto particolari, poco diffusi in Italia e molto vecchi. Un "collezionista" potrebbe pagare anche cifre elevate per tutto l'insieme, tu cerca di spuntare una cifra favorevole :-)
Nella stima del prezzo, tieni anche conto che, comunque, potresti avere problemi a reperire ricambi originali, specie per l'elettronica.
Per quanto riguarda il Thorens TD125 + SME 3009, credo che, se perfetto, lo si possa pagare anche 400-500 Euro. Una cosa che puoi fare è andare in giro per la Rete a caccia di inserzioni di questi prodotti. Dopo aver visto qualche decina di annunci (all'estero, però, il mercato dell'usato in Italia è drogato) ti sarai fatto un'idea precisa del valore degli oggetti citati.
Spero di esserti stato utile e tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Considerazioni
Caro Direttore,
innanzitutto una cosa importante: come va tnt-audio nella classifica dei siti? Credo che comunque vada il riconoscimento ai tuoi sforzi e a quello dei tuoi collaboratori sia stato evidente e ne sono molto felice perchè ve lo meritate.
Ve lo meritate per svariati motivi. Perchè i consigli che date, i progetti che proponete e i suggerimenti non sono solo utili, ma anche divertenti, stimolanti, veri. Ci spingono a pensare con la nostra testa, a sperimentare, ad ascoltare veramente, e tutto con un unico obiettivo: la Musica, qualunque essa sia, di qualunque genere, ma rispettandola come merita.
Sai è proprio questo il msg che ho colto tra le righe dei vostri articoli o recensioni e che tento di spiegare ai miei amici o a mia moglie quando mi guardano con un po' di compassione mentre provo i tappi Magic o tento di costruire un cavo di potenza pitonandomi con esso: bisogna avere rispetto e amore verso questa splendida forma d'arte, che forse non a tutti interessa, ma con la quale tutti hanno a che fare molto più che con altre espressioni artistiche (chi non ha mai ascoltato o canticchiato la più stupida delle canzonette?).
Arte che troppo spesso viene bistrattata dall'industria che la produce solo per danaro e da chi troppo superficialmente (dal punto di vista della qualità, anche sonora) la relega al ruolo di banale sottofondo al rumore della propria macchina o al contrario di stordente spaccatimpani alienante.
Lo so forse esagero e dovrei essere più tollerante, ma è solo troppo amore te lo assicuro. C'è troppa banalità in giro, a tutti i livelli e su molti aspetti della nostra vita, e a volte non lo sopporto proprio e sento di dover almeno dire qualcosa. E voi siete grandi perchè riuscite a FARE oltre che dire e per questo, per ciò che vale, avrete sempre la mia gratitudine e il mio interesse e supporto.

Avrei voluto chiederti anche informazioni tecniche, ma quella che doveva essere una banale introduzione, si è trasformata scrivendo.
Solo una cosa semplice, ma sincera.
Grazie a presto e Buona Musica
Adriano Raspanti - E-mail: adri66@inwind.it

LC
Caro Adriano,
grazie per le belle parole e le puntuali osservazioni. Tutti noi amiamo prima di tutto la Musica...per questo motivo siamo appassionati di HiFi (e non viceversa). Riuscire a comunicare questo semplice concetto è più difficile di quanto sembri. Ci stiamo provando da 7 anni, ormai crediamo che qualche risultato sia arrivato, giudicando in base ai riscontri positivi delle lettere dei fedeli lettori, tra i quali anche tante persone convertite alla Musica ben riprodotta dopo anni di massacro dei propri dischi a colpi di compattone.
Qualche risultato è anche testimoniato dall'aver ricevuto la Nomination quale miglior sito web italiano nella categoria Tempo Libero al Concorso da te citato (Premio WWW - Il Sole 24 Ore).
Per noi è già un gran risultato e lo dobbiamo principalmente a voi che ci avete sostenuto coi vostri voti in maniera così attiva.
Tutto questo ci spinge a migliorarci il più possibile, cercando di trasmettere sempre, attraverso queste pagine, il nostro amore per la Musica e per gli apparecchi che ci consentono di goderne al meglio.
Buon ascolto anche a te!
Lucio Cadeddu

Redento dall'Home Theater ringrazia
Carissimo Lucio,
circa 1 anno fa ti scrissi per chiederti consigli sull'acquisto di un impianto hi fi (ero reduce dall'home theater) e soddisfatissimo dei tuoi consigli alla fine ho acquistato un ampli NAD c350 e dei diffusori Klipsch rf3 (seconda edizione), per quanto riguarda il lettore cd ho tenuto il mio Kenwood dp 7050 (vecchia roccia del 95).

Oggi dopo aver gustato il vero hi fi per circa un anno ho deciso di fare qualche passo avanti. Ho a disposizione circa 2500 euro da investire per un lettore e un ampli di qualità superiore, francamente pensavo ad un'accoppiata di tipo ibrido (ottimo suono a prezzi umani) con ampli Unison Research UNICO (di cui molte riviste parlano bene) e lettore cd JOLIDA JD 100 o eventualmente un Marantz CD 6000 KIS G (anche se non ha uscita a valvole), per i diffusori tengo le favolose Klipsch acquistate su tuo consiglio (sono davvero una bomba!!!).

So che eventualmente come alternativa all'ampli ci sarebbe il Pathos Classic One, ma vorrei qualche informazione su questo famoso UNICO di Unison Research...tu che ne pensi ???
Se hai altre configurazioni da consigliarmi fammi comunque sapere...
Come sempre in debito nei tuoi confronti, un infinito grazie da un vecchio redento dell'home theater !!!
Marco - E-mail: camazzolamarco@virgilio.it

LC
Caro Marco,
sono contento che le Klipsch RF-3 ti soddisfino così tanto. Vedo di buon occhio gli upgrade che hai elencato, a patto che - specie per l'ampli - tu possa eseguire una prova con le tue casse. Trattandosi di diffusori particolari, meglio evitare sorprese.
L'Unison Research Unico potrebbe fare al caso tuo, come il Classic One o anche un integrato a valvole puro e semplice, tipo Jolida. Le Klipsch suonano forte anche con pochissimi watt!!! Magari, riuscendo a reperirli entrambi in Italia (qualche lettore si è lamentato del non riuscire a trovare il CD 100 della Jolida...) potresti persino pensare ad un'accoppiata monomarca, sempre benvenuta per un più coerente abbinamento timbrico.
Cerca di fare alcune prove ed eventualmente fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Geografia HiFi
Gent.mo Direttore,
Le avevo scritto qualche tempo or sono per chiedere suggerimenti sulle modifiche del mio vecchio impianto e, dopo le sue considerazioni, avevo deciso di prendere ancora un po' di tempo per godermi l'accoppiata Sonus Faber Quid + Parva FM2.
Per ora mi limiterei a cambiare il vecchio CD player Denon con il ROTEL 1070 o (che ne dice ?) in alternativa, l'Armonia CD player assemblato, che costruiscono non lontano da dove abito.
Il motivo della mia lettera era un altro: parlando di produttori italiani di high end "quasi industriale" conosciuti anche all'estero, mi ha sempre colpito il fatto che le ditte produttrici si concentrino in distretti geografici talora piuttosto piccoli (Marche, Toscana, Brianza). Nel caso della zona tra le provice di Vicenza e Treviso, in particolare, si concentrano oltre alla Sonus Faber, la Fase, l'Unison Research/Opera, la Pathos, la Musical Technology senza contare altri produttori che producono un numero minore di apparecchi ma di grande qualità e con recensioni entusiastiche anche dalla stampa internazionale.
Il distretto industriale è vivace e, ad esempio, anche Benetton e Stefanel hanno sedi che distano 20 Km nella stessa zona; ma la sola vivacità industriale ed altri elementi quali il successo di Sonus Faber con le sue ricadute di "know-how" e politica industriale giustificano solo parzialmente questa situazione. Sarei curioso di sapere se esistano altri fattori per spiegare questa "via italiana" all'high end e se il suo successo, a suo giudizio, possa essere, in qualche modo, "esporatbile" ad altre realtà locali.
L'analisi delle storie di piccoli/grandi successi potrebbe fornire qualche spunto per cercare di fronteggiare, anche solo in minima parte, le conseguenze della disfatta della politica industriale di grandi gruppi industriali (vivo a Torino ed i momenti sono veramente grigi). La ringrazio per l'attenzione, mi scuso per la prolissità e potrà rispondermi anche privatamente se lo riterrà opportuno.
Alessandro Piovesan - E-mail: apiovesan@molinette.piemonte.it

LC
Caro Alessandro,
ottima idea quella del Rotel 1070, davvero una macchina dal rapporto qualità/prezzo molto elevato. L'Armonia non lo conosco direttamente, purtroppo, quindi non posso pronunciarmi, anche se la qualità della meccanica utilizzata è al di sopra di ogni sospetto.

Le considerazioni geo-economiche che fai sono piuttosto interessanti ma credo che gran parte del successo di alcune realtà del Tri-Veneto siano da attribuire alla notevole capacità imprenditoriale diffusa nella zona. Mentre nel Piemonte (Torino ne è il simbolo) si sono affermate maggiormente le grandi realtà industriali, il Tri-Veneto ha sempre puntato sull'artigianato di alta classe, evolvendosi poi, in modo naturale, verso le grandi produzioni.
I "grandi" nomi che hai citato hanno iniziato come realtà veramente piccolissime. C'è anche da dire che la zona citata vanta un reddito pro-capite piuttosto elevato e di conseguenza la vendita (e quindi la produzione) di materiale "voluttuario" come l'HiFi è favorita. In ogni caso, direi che anche il Piemonte può vantare marchi di buona fama e di solida permanenza nel mercato. Per citarne solo due, Aliante ed Indiana Line.
Se volessimo spostare il discorso al Sud, invece, le spiegazioni sarebbero fin troppo ovvie. I bassi redditi pro-capite non stimolano certo - salvo eccellenti casi isolati - la creatività e la produzione nel campo dell'HiFi, nonostante il Meridione abbia straordinarie tradizioni musicali.
Ne potremmo trovare tante altre di motivazioni e certamente un esperto di geoeconomia potrebbe farlo molto meglio di me e di te. In conclusione direi che - da qualunque regione d'Italia provengano i prodotti - l'audiofilo accorto farebbe sempre bene ad inserire un "made in Italy" nella sua "lista di candidati all'acquisto". Non abbiamo ottime alternative ai prodotti stranieri relativamente a tutti i componenti di una catena HiFi, ma per alcune cose (diffusori ed amplificazioni) non credo abbiamo nulla da invidiare a nessuno.
Lucio Cadeddu

Aggiornamento impianto Seventies
Gentilissimo Lucio
Complimenti per l'altissima qualità della rivista e un sincero grazie per l'aiuto disinteressato che riesci a dare.
Ti chiedo cortesemente consiglio su come procedere alla costituzione di una nuova catena audiophile partendo da un vecchio impianto (anni 70), mediante la sostituzione graduale dei vari componenti.

Giradischi Thorens TD105 con testina Stanton 881S - Casse acustiche Advent Loudspeaker - Amplificatore Yamaha CA 810 - Registratore Revox A77

Recentemente ho sostituito le casse Advent, ormai inutilizzabili per la sbriciolatura della bordatura dei woofers, con delle ottime ProAc Response 1.5. La scelta è scaturita a seguito di un ascolto ove le casse erano abbinate a componenti di altissima qualità ma di costo per me impossibile. Ovviamente le ProAc inserite nella mia catena non riescono ad esprimere il suono di cui sono capaci.

Vorrei ora sostituire l'amplificatore con un modello di qualità adeguata alle nuove casse ma di costo non esagerato. Leggendo TNT e la rivista Suono ho cercato di maturare delle possibili scelte, purtroppo (situazione assai comune) mi è estremamente difficile poter effettuare un ascolto dei possibili amplificatori con le mie casse.
I rivenditori della zona in cui abito, non trattano marchi di mio interesse e la carenza di tempo libero rende tutto estremamente complicato; trasportare le proprie casse presso i negozi disponibili in altre città non è sicuramente semplice.
Come orientarmi tra queste possibili scelte:

Gradirei molto un tuo suggerimento di poche altre alternative.
In casa ascoltiamo musica di vario genere con prevalenza di Classica e jazz. Problemi di convivenza consentono normalmente l'ascolto a volume contenuto e alcune volte a volume sostenuto.
L'amplificazione in classe A è preferibile per l'ascolto a volume moderato? Quali fattori e scelte nella costituzione di un impianto sono da considerare per ottenere un suono naturale ma completo anche a bassi volumi d'ascolto?
Un ultimo consiglio vale la pena di spendere 215 Euro per la ribordatura Woofers delle vecchie Advent Loudspeaker?
Grazie e buon lavoro
Giacomo Moschini - E-mail: moschini@bsh.it

LC
Caro Giacomo,
tra le alternative che proponi, vedrei bene l'integrato AM Audio (più caldo) o il Norma (più analitico). Molto dipende quindi dal tuo gusto personale. In entrambi i casi faresti un salto di qualità notevole.
L'ascolto "completo" anche a volume basso va contro la fisiologia del corpo umano: le nostre orecchie perdono molta sensibilità alle basse ed alle alte frequenze, quando il livello sonoro è basso. E' normale che un suono equilibrato ad alto volume possa non esserlo più a basso volume e viceversa. La cura a questo problema è la compensazione fisiologica (il vituperato "loudness") che spesso è peggiore del male che vorrebbe curare. Diciamo che molto dipende dagli altoparlanti e poco dagli amplificatori. Quindi, visto che le casse ti piacciono, non mi preoccuperei d'altro se non dell'impostazione timbrica che vai cercando (più calda e morbida o più analitica).
Infine, 215 Euro per ribordare quei due woofers mi paiono una cifra assurda. Chi ti ha fatto un preventivo del genere? Certamente, a quel prezzo, non ne vale la pena.
Le "Loudspeaker" sono interessanti diffusori con un glorioso passato...ma non esageriamo!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

--> Long Live TNT <--
Carissimo Lucio,
dopo aver scoperto ed essermi "divorato" quasi per intero il tuo/vostro bellissimo sito, non posso fare altro che unirmi alla schiera di entusiasti del --> Servizio <-- che state offrendo alla comunità degli amanti della Musica!

Mi piace soprattutto questa aria di smitizzazione e l'approccio pragmatico con cui sono affrontati e condivisi i temi del suono (solitamente avvolti, ad arte, da un velo di "esoterismo") che mi ricorda da vicino lo spirito dell'Open Source (non so se ti interessi di software, ma forse Linux ti potrebbe interessare. In questo caso invito a digitare Linux nel primo motore di ricerca che ti viene in mente (i.e. Google) e segnalo Scientific Application for Linux, http://sal.kachinatech.com/sal1.shtml).

Ma parliamo di Musica! Paola ed io ascoltiamo musica Sinfonica, Barocco, Antica (intendo da Perotin in avanti) e anche Pop (btw Charango mi sembra si senta MOLTO bene, che ne pensi?), etc., etc..
Recentemente, come regalo di nozze, ci siamo regalati un Audiomeca Obsession che unito con VDH D102 Hybrid ad un PM 66 KIS e Tannoy R1 fa davvero una bella "impressione" (il cavo di potenza è un Audioquest Slate, anche se non l'ultima versione). Beh, il mondo è cambiato proprio con i cavi VDH e, soprattutto, con l'Audioquest (che curiosamente ha un capo a due soli connettori e termina in biwiring). Non sapevo che ci fosse così "tanta" musica nel sw (principalmente CD) in mio possesso...

La stanza è un "rettangolozzo" (c.a. 5 * 8, a mente), i diffusori sono su una mensola di ardesia incassata "nel" muro, troppo vicini (c.a. 1 m.). Alla mensola sotto CD e ampli (affiancati, --> i cavi (potenza, alimentazione, segnale) sono "troppo" vicini. Di fronte alla parete che ospita il tutto (anzi "sotto", visto che le casse sono troppo in alto), un divanozzo e un tappeto che fa da audio carpet ;-)
Si sente piuttosto bene, ma per "impazzire" allora mi metto con la capoccia al vertice del mitico triangolo di ascolto, in piedi :-(

Urget nos costruire il TNT FleXy e i supporti per le R1, in modo da dipanare la cavologia, "ingrandire" la scena riprodotta e rendere giustizia al tutto (per l'occasione proverò i piedini UPIM da te consigliati).

Avresti qualche ulteriore idea (anche su Ampli, Casse, boh...) per migliorare il --> godimento musicale <--, posto che questo è l'unico posto al mondo dove chiedere con fiducia un parere?
Ah, se passi da Genova, sei invitato a bere una birra da noi (penso che sia il minimo per sdebitarci... :-)
All the best,
Stefano e Paola - E-mail: S.Papini@lutech.it

LC
Cari Paola e Stefano,
bell'idea quella dell'AudioMeca Obsession come regalo di nozze!!! E' un lettore CD magnifico, ottimamente costruito e...bellissimo a vedersi. Peccato che abbiate relegato le casse nella "nicchia" !!! Mi auguro abbiate evitato ceri votivi e vasi di fiori verso i primi di Novembre :-)
A parte gli scherzi, prima di fare qualunque altra cosa...dovete mettere le casse nel luogo dei vivi (da qualche parte nella stanza) rispettando i dogmi del posizionamento dei diffusori HiFi (lontani da pareti e ad altezza d'uomo seduto). Fatto questo, tutto il resto apparirà superfluo, compresi i cavi :-)
Dopo il FleXy e tutto il resto (molto DOPO) potrete cominciare a pensare ad un regalo d'anniversario...un nuovo ampli, da scegliere nella vasta produzione audiophile di rango (marchi, i soliti che cito sempre).
Grazie per l'invito!
Lucio Cadeddu

Brividi cercasi
Ciao direttore,
scusa il tu, ma dopo tutto il tempo speso a leggere sul vs sito, mi sembrate quasi di famiglia!
Il mio nome è Cosmo e sono un appassionato di musica, non di diavolerie tecniche, per cui ho sempre investito in dischi più che in attrezzature, infatti oggi la mia discoteca vanta circa un migliaio di titoli suddivisi tra vinile e cd.
Diciamo anche che la caratteristica che distingue la mia situazione è che ho due impianti, uno per il vinile (prevalentemente) ed uno esclusivamente per i cd, sistemati in due case, e quindi senza possibilità di convergenza.
La catena per il vinile è composta da apparecchiature old style: giradische JVC q5, testina shure m94e, cavo di segnale di serie jvc, ampli integrato Denon pma630, cavi di potenza Supra4, diffusori Canton le107. A questo impianto ho aggiunto un gira cd Sony cdpxb930 b/s, connesso con un cavo di segnale Mit Terminator5.
Come vedi è un impianto al quale i pezzi si sono aggiunti nel tempo senza troppo tenere conto di una logica di assemblaggio. Ebbene questo impianto, in una stanza di 30mq, mediamente assorbente (tende, libreria, divano e poltrone, pavimento in marmo) suona meravigliosamente bene. Ci tengo a precisare che suona meraviglisamente bene anche i cd, ed ascoltando la "mia" musica (prevalentemente dischi ECM) mi suscita senzazioni da brividi.
Brividi che non riesco a farmi venire con l'impianto "nuovo" costruito per ascoltare solo i cd e composto da: Giracd Cambridge audio d500, cavo di segnale mit terminator 5, ampli Thule audio ia 100, cavo di segnale supra4, e bellissimi e costosi diffusori Ruark prolog one reference.
Lasciami dire che le condizioni ambientali sono simili, come collocazione dei diffusori, dimensioni della stanza ed assorbenza. In altre parole definizione e scena acustica mi sembrano buoni, forse anche troppa definizione, ma mi manca la pressione sonora ed il suono mi sembra troppo analitico e freddo.
Il problema è che questo secondo impianto è stato studiato a tavolino con un negoziante molto disponibile che si è sottoposto alle mie domande e prove di ascolto infinite, e quindi comincio a temere che il tutto dipenda solo dal mio orecchio, magari diseducato dall'altro impianto.
Ora sto pensando ad un upgrade, ma cosa?
L'ampli: ho visto e sentito il Classè Audio cap 151, ed Elettrocompaniet EC4, o i diffusori: ho sentito dei Totem e mi sono sembrati ben suonanti (come le mie Ruark a suo tempo), o raffino l'input sostituendo il gira cd con qualcosa di più sofisticato?
Un aiuto da voi sarebbe il benvenuto. Scusa la prolissità della lettera, ma non mi è stato possibile scivere di meno...
Ciao e grazie in anticipo
Best Regards
Cosmo Pepe - E-mail: cosmopepe@tiscalinet.it

LC
Caro Cosmo,
visto che cerchi i brividi...quale soluzione migliore di un impianto "freddo"? OK, la smetto :-)
Mi è difficile consigliarti qualcosa visto che, a naso, il tuo impianto non dovrebbe suonare così "freddo" come lo descrivi tu. Tuttavia, un pensierino al lettore CD lo farei, specie se si trattasse del vecchio D500 e non della versione SE. Potresti pensare a qualcosa di più morbido, tipo Audio Analogue Paganini, Meridian o Linn. Inutile dire che una prova sul campo è d'obbligo, in questo caso.
La realtà è che dovresti riuscire ad individuare il "colpevole" operando per eliminazione. Per fare questo potresti, ad esempio, provare ad inserire nell'impianto, uno ad uno, i componenti dell'altro che così tanto ti soddisfa. In alternativa, ove ciò non fosse possibile, devi pretendere di poter provare i candidati nel tuo impianto.
Le alternative che hai citato sono validissime, ma eviterei un acquisto senza prova diretta.
Inoltre, mi lascia perplesso il fatto che l'impianto del quale non sei soddisfatto è stato scelto dopo "prove di ascolto infinite" come tu stesso dici. C'è qualcosa che non torna: suonava bene in negozio e nel tuo ambiente è diventato stridulo ed insopportabile? Sicuro che l'ambiente sia innocente al 100%?
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
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