Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 18/2/2017 - 25/2/2017

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  1. Quesito su musica liquida
  2. Prodotti Tangent
  3. Upgrade con 1800€
  4. Nuovo amplificatore per Opera Quinta
  5. Consiglio per diffusori
  6. Richiesta consiglio per l'acquisto dei nuovi diffusori
  7. Primo (e unico da sempre) impianto
  8. Scelta amplificatore
  9. Compagni tranquilli per Fostex FE206en
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Quesito su musica liquida
Gentile direttore,
È la prima volta che scrivo, e oltre a farle i miei complimenti per la migliore rivista da audiofili in circolazione, vorrei porre un quesito su un componente per la musica liquida. Sono entrato nel mondo dell'alta fedeltà da pochi anni (pur essendo sempre stato appassionato di musica e ascolti) quando un gruppo di amici mi ha regalato un amplificatore Onkyo A-9010, cui ho collegato dei buoni diffusori Kef da scaffale, un giradischi Pro-Ject Essential, un vecchio lettore Cd Philips dei primi anni '90 e un DAC USB, l'Hrt Microstreamer.
Proprio da quest'ultimo deriva il quesito che ho da porvi: finora ho sempre ascoltato musica liquida collegando questo DAC via USB a un vecchio Pc, da cui potevo fare streaming su Spotify e altri servizi simili e ascoltare il mio archivio musicale su Hard disk, e non ho mai avuto grandi problemi se non per la rumorosità del vecchio Olidata. Ora, il Pc mi ha abbandonato, e vorrei cogliere l'occasione per aggiornare il mio impianto, magari iniziando a mandare la musica liquida anche in streaming tramite il Mac Book portatile che uso in casa o un tablet. Ho visto che per questo esistono degli streamer (come il Cocktail Audio) che sono sicuramente di alta qualità ma hanno un prezzo per me relativamente alto, anche perché hanno sempre un DAC interno e una serie di altre funzioni che penso mi servirebbero poco.
Ho quindi pensato a qualcosa di più "Low cost" come il Chromecast o affini, ma dopo attente ricerche ho capito che nessuno di questi può ricevere il mio Microstreamer USB (che non ha uscita ottica), e non si riesce nemmeno con soluzioni più di "alto profilo" come il Collybia Mambo da voi recensito.
Come posso risolvere? Da quello che leggo forse l'unica soluzione potrebbe essere un Raspberry, ma volevo consultare voi per capire se non esistano soluzioni non ridondanti rispetto al mio impianto che mi consentano di farlo più semplicemente, ma senza una spesa come quella per un Cocktail o simili.
Cordiali saluti e grazie mille,
Filippo - E-mail: itenovas (at) gmail.com

LC
Caro Filippo,
intanto grazie per le belle parole e l'apprezzamento, riscaldano davvero il cuore. Non crediamo che TNT-Audio sia la “migliore rivista per audiofili”, ma di sicuro è l'unica che si autofinanzia, senza ricorrere al sostegno esterno (Aziende o lettori). Non è necessariamente un pregio, ma di sicuro è qualcosa di unico.
Per quanto riguarda il tuo problema con la musica liquida puoi tranquillamente continuare a usare il tuo DAC USB con una qualunque sorgente che disponga di uscita USB, naturalmente. Qualora avessi necessità di utilizzarlo anche con sorgenti che dispongono solo di uscita ottica, mi pare che sul mercato esistano dei semplici convertitori da USB a ottico e viceversa, controlla un po' in giro. Ovviamente la soluzione più semplice sarebbe quella di dotarti di un DAC USB che abbia tutti gli ingressi digitali che ti servono, USB, ottico, coax etc. Tanti marchi hanno modelli di questo tipo e il primo che mi viene in mente è Cambridge Audio, del quale abbiamo recensito diversi modelli. Visto che vuoi contenere la spesa il più possibile puoi tranquillamente prendere un modello base, andrà più che bene. Esistono anche dei DAC in grado di accettare l'uscita Bluetooth, valuta anche questa possibilità, se ti fosse più comoda.
Qualora invece volessi spremere al massimo la qualità audio dai tuoi file digitali, valuta la possibilità di un PC dedicato solamente all'audio, un piccolo notebook usato con le uscite giuste o anche, come scrivevi tu, un Raspberry.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Prodotti Tangent
Gent. mo direttore,
sono Emilio e la interpello per un consiglio: a Natale ho ricevuto in dono un nuovo lettore cd, il Tangent-exeo cdp che è andato a sostituire il mio Sony scd xe-800 il quale proprio poco tempo prima aveva esalato, dopo circa 10 anni di buon servizio, l' ultimo respiro. Ho collegato quindi il Tangent al mio ampli nad-302 e mi sembra che la riproduzione audio sia buona e ben dettagliata. In rete, anche il rivvnditore Italia di Tangent, consigliano, per ottimizzare il tutto, l' abbinamento con il Tangent-exeo amp. Sinceramente non me la sento di cambiare il mio ampli nad-302, che da 25 anni svolge un ottimo, a mio dire, lavoro, con un'ampli in classe d come è appunto il tangent-exeo amp. Lei cosa ne pensa in merito?
congedandomi colgo occasione per inviarle i miei più cordiali saluti,
Emilio - E-mail: emiliofalzone (at) libero.it

LC
Caro Emilio,
mi sembra del tutto fisiologico, naturale e logico che il rivenditore di un certo prodotto consigli l'abbinamento con componenti dello stesso marchio! Sarebbe strano il contrario, direi. Se vuoi, una logica “sonora” nell'abbinare componenti dello stesso marchio esiste e va ricercata nella probabile maggiore sinergia reciproca. Se dovesse piacere l'impostazione sonora del lettore CD e si volesse proseguire nella stessa strada l'acquisto dell'ampli abbinato potrebbe avere un senso. Talvolta però, abbinare elettroniche con lo stesso carattere porta a un'esaltazione di alcune caratteristiche a scapito di altre, per cui tale coppia monomarca non è sempre un bene.
Ciò premesso, non conosco l'amplificatore che citi, se non per sentito dire, quindi non posso esprimermi sulla sua qualità né tantomeno posso confrontarlo con il tuo NAD 302. Certo è che quest'ultimo è un ottimo amplificatore e se tu sei soddisfatto di ciò che senti non vedo motivo alcuno per operare una sostituzione “al buio”!
Diverso sarebbe il discorso se ti venisse offerta la possibilità di provarlo almeno per un giorno nel tuo impianto, così da valutarne a ragion veduta il suo possibile acquisto. Prova a chiedere, se ti va di fare l'esperimento. In ogni caso, credo proprio che il tuo NAD possa convivere insieme a te ancora per molto tempo, almeno sino a quando il pungolo dell'upgrade non inizi nuovamente a farsi sentire impellente :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade con 1800€
Buongiorno Direttore,
sono in fase di riflessione su un possibile up grade del mio impiantino "budget" (C5 Cambridge, Denon 520, Q Acoustic 2020i con stand) che ascolto da circa un anno. La mia idea è una sostituzione radicale collocandomi in una fascia che potremmo definire media e che, ma qui vorrei sentire il suo pensiero, mi farebbe fare un salto di qualità proporzionato all'investimento (1800/2000 €). Non è che l'attuale impianto suoni male, ma i bassi sono leggeri, i dettagli un po' confusi e la scena sonora alquanto fantasiosa. Pensavo a: ampli Rega Brio r, cd player Cambridge cd 651, diffusori Elac Debut b5 oppure Dali Zensor 3 (per forza di cose devo stare su diffusori bookshelf).
Ambiente piccolo (12 mq) e abbastanza fono assorbente.
Mi fermo e attendo sue notizie.
Grazie e cordiali saluti.
Gigi - E-mail: luigiclaudio (at) icloud.com

LC
Caro Gigi,
i componenti che hai scelto ti farebbero fare un salto di qualità notevole, naturalmente, a patto che il contesto sia idoneo. Ad esempio, mi parli di una scena sonora fantasiosa ma questa potrebbe essere dovuta a una disposizione non ottimale dei diffusori in ambiente oppure a un'acustica ambientale non idonea. Se così fosse, scordati di ottenere chissà quale immagine 3D dal nuovo impianto! Qualcosa migliorerà, ma non molto.
La scelta dei tre componenti mi pare un po' squilibrata lato elettroniche mentre logica vorrebbe che, al di sotto di un certo budget, gran parte dell'investimento debba andare sui diffusori. Ora, è anche vero che gli Elac Debut B5 suonano ben al di sopra della loro classe di appartenenza però...lo squilibrio resta.
D'altra parte l'ambiente è piccolo e inserire diffusori più grossi, pur restando in categoria bookshelf, potrebbe non essere una buona idea, ma valuta almeno il modello superiore, le B6, che hanno certamente un basso più profondo delle pur strepitose B5.
Più in generale, non ritengo sia una buona idea partire da un impianto ed eliminarlo in toto, sostituendo ogni componente in una volta sola. Più logico, sicuro e, se vogliamo, divertente, procedere per sostituzioni successive, onde valutare bene ogni passo ed assaporare con gusto ogni piccola nuova conquista. Cosa avrei fatto? Avrei tenuto le elettroniche e avrei migliorato i diffusori. In seguito avrei upgradato, in due step successivi, lettore CD e amplificatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore per Opera Quinta
Buongiorno Direttore Cadeddu,
Posseggo un impianto cosi composto:

Ascolto prevalentemente musica classica e per organo, jazz, un po' di rock progressive. I diffusori precedenti erano delle Indiana Line Musa 505, che suonavano bene, ma dopo aver ascoltato le Quinta, le acquistai subito complice una promozione che le vendeva a 1900 euro nuove. La differenza rispetto alle pur oneste Musa mi pare notevole. Ora, il tutto suona veramente bene, ma da un po' di tempo mi chiedevo se sostituendo l'amplificatore con uno di casa Unison, che è il partner naturale delle Opera, otterrei un miglioramento sensibile nella sezione medio e acuti che vorrei ancora più raffinati, senza togliere nulla alla sezione del grave; in questo il Nad è un campione di pilotaggio. Sia chiaro, il Nad non ha nulla che non va, suona molto bene, e ancor di più con le piccole modifiche, e quando non suona aggraziato è per via delle registrazioni non buone. Il lettore cd e il Dac suonano pressoche simili, e...mi piacciono tanto.
Pensavo di ottenere qualcosa in più sostituendo l'amplificatore, ma non avendo ascoltato i modelli Unison (penserei ad un Nuovo o Secondo) non so cosa aspettarmi, visto che spesso si sente dire che per suonare meglio del Nad bisogna spendere "molto" di più. Non vorrei trovarmi dopo una spesa di mille euro (acquisterei usato) con un apparecchio che poi suona più o meno come il Nad. Vorrei insomma investire per ottenere un miglioramento sensibile solo se ne vale la pena, diversamente rinuncio.
La ringrazio per i suggerimenti che vorra darmi e per la sua bella rivista che seguo sempre.
Grazie,
Cordiali saluti,
Gianluca - E-mail: eufonio98 (at) gmail.com

LC
Caro Gianluca,
davvero un ottimo acquisto le Opera Quinta, ci credo che ti sembrino un passo avanti sostanziale rispetto alle precedenti Indiana Line Musa! La tua voglia di regalar loro un amplificatore di ancora più elevata qualità è comprensibile e condivisibile ma temo che per la cifra richiesta, pur acquistando usato, i vantaggi sarebbero marginali. Il NAD C355 è un eccellente amplificatore integrato, di classe media, e non sarà facile trovare per quella cifra un concorrente che lo metta in serio imbarazzo. Tuttavia, c'è da fare anche un altro ragionamento: tu ascolti principalmente classica e magari le doti del NAD non sono esattamente ciò di cui hai bisogno. Magari avresti voglia di un amplificatore più raffinato, arioso, dettagliato. In sostanza, il cambio, per la cifra indicata, avrebbe senso soltanto qualora volessi cambiare direzione e impostazione sonora al tuo impianto.
Se potessi, ti consiglierei allora di ascoltare a confronto qualcosa di Rega, Naim o Musical Fidelity, persino Cambridge Audio. Non si tratta di trovare qualcosa che suoni globalmente “meglio” ma che magari riesca a dare un po' di sprint a qualche particolare area della riproduzione sonora. Dato che ascolti anche tanta musica per organo, non mi sento di consigliarti un integrato a valvole, visto che sarebbe un terno al lotto trovare il giusto abbinamento tra il basso da sospensione pneumatica dei tuoi diffusori, le note profonde dell'organo a canne e l'erogazione in corrente di un ampli a valvole di costo tutto sommato contenuto. Altrimenti avrebbe potuto essere una buona idea!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio per diffusori
Caro Lucio,
sto pensando di sostituire i miei diffusori attuali (Mordaunt-Short Mezzo 6) con degli altri di qualità più elevata e ho iniziato a scandagliare il mercato dell’usato. Questo fine settimana andrò ad ascoltare delle Dynaudio Contour S 1.4 del 2007 complete di supporti dello stesso marchio. Il prezzo di vendita è di € 1.650,00. Volevo porti due domande: secondo te il prezzo è adeguato oppure è troppo elevato parlando di diffusori che hanno raggiunto i 10 anni di età?
I diffusori andranno inseriti in un impianto composto da computer, software dedicato (Audirvana), dac M2Tech Young DSD ed amplificatore Exposure 3010S2: pensi che le Dynaudio possano interfacciarmi correttamente oppure sono da scartare (te lo chiedo perché dubito di poter portarmele a casa per un test)?
Tieni conto che la stanza è veramente piccola (12 mq) e che sono già intervenuto trattando tutti i punti di prima riflessione e gli angoli (ti allego qualche foto per farti capire meglio). Ascolto un po’ di tutto con l’esclusione della musica classica/lirica e l’heavy metal.
Ovviamente ogni tuo consiglio è ben accetto.
Grazie mille,
Flavio - E-mail: supervesnak (at) alice.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Flavio,
pur riconoscendo alle Dynaudio Contour degli ottimi meriti trovo che passare da dei diffusori da pavimento a dei bookshelf, per quanto raffinati, possa essere un passo indietro. Per quella cifra, sempre nell'usato, potresti reperire degli ottimi diffusori da pavimento di classe superiore ai tuoi attuali. Sto pensando a ProAC, Opera, magari ancora Dynaudio, Rega, Duevel e persino Magneplanar. Mi sono permesso di inserire due outsider come Duevel e Magneplanar perché la stanza è piccola e potresti avere qualche beneficio dall'inserimento di diffusori di tipologia diversa come questi. L'ambiente non sembra tanto male e il tuo attuale impianto è certamente in grado di “reggere” diffusori di ben altra caratura.
Tornando alle Dynaudio che stai valutando, posso dirti che il prezzo è in linea con quel che accade nel mercato, e mi sembra assolutamente onesto. Tuttavia, senza poterle ascoltare l'acquisto sarebbe abbastanza azzardato. È vero che potresti rivenderle senza perderci molto, ma prova anche a valutare altre soluzioni, che magari siano più a portata di mano e di...orecchio. Non è difficile poter provare in casa un diffusore usato che è sul mercato in una zona non troppo distante. Pur di “realizzare”, sia negozi che privati, in genere, sono abbastanza disponibili, basta far capire che le intenzioni sono serie.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Richiesta consiglio per l'acquisto dei nuovi diffusori
Carissimo Direttore,
mi permetto di darTi (con il dovuto rispetto e la strameritata ammirazione) del Tu, visto che oramai è da qualche anno che seguo settimanalmente il sito; considera che la mia prima mail è nella posta n. 199! Ad occhio sono 12-13 anni!
Qualche tempo fa Ti ho chiesto consigli su un upgrade generale (
Vol. 719) e mi hai comprensibilmente consigliato di sostituire come prima cosa i diffusori. Dopo un'indagine di mercato, Ti avevo inviato questa mail (Vol. 723), ma purtroppo per motivi vari non ho più comprato i diffusori.
Adesso ho deciso di farmi un regalo per il mio quarantesimo compleanno e quindi sono pronto a procedere all'acquisto. Complice la Tua recensione delle Elac B5, stavo valutando l'acquisto delle Elac F5 o F6, visto che comunque sono indirizzato verso diffusori da pavimento. Pensi che si possano abbinare bene al mio impianto e al genere di musica che ascolto (non riscrivo tutto, perchè è già indicato nelle precedenti mail)? Oppure sarebbe meglio rivolgermi a qualche altro marchio (ed eventualmente verso quale)?
Il budget sarebbe di 600€ o poco più. Per quanto riguarda l'acquisto effettivo, ho visto che da listino il costo degli Elac F5 è di 830€ (e di 980€ per gli F6), ma nella posta di questa settimana (Upgrade impianto diffusori) ho letto che consigliavi le F5 ad un altro utente del sito, indicando un costo di circa 600€.
Potresti dirmi dove potrei trovare i diffusori a quel prezzo? Perchè io finora li ho trovati solo sul sito officinadelsuono.eu a 750€ (mentre vengono richiesti 885€ per le F6), con uno sconto di solo il 10%. Ritieni che l'eventuale differenza tra gli F5 e gli F6 valga il costo in più?
Nel ringraziarTi anticipatamente per i consigli che vorrai darmi, rinnovo i miei complimenti per la Tua passione, la Tua competenza e la Tua disponibilità.
Salvatore - E-mail: sal_lo (at) libero.it

LC
Caro Salvatore,
fino ad oggi le F5 si trovano su Amazon a 600€ (segui il link diretto)! Magari è una superofferta, non so, ma non potranno costare molto di più. Pertanto rientrano perfettamente nel tuo budget e credo sarebbero un ottimo acquisto. Non conosco la differenza con le F6, immagino solo che queste abbiano un basso ancora più completo e potente.
Se puoi, cerca di ascoltarle, non è detto che il tuo gusto coincida col mio, anche se sui generi musicali ascoltati abbiamo certamente più di una intersezione non vuota :-)
Tieni conto che diffusori con una gamma bassa generosa (persino le B5 ce l'hanno!) dovrai fare molta attenzione alla disposizione e all'acustica dell'ambiente, visto che il rischio di eccitare risonanze e rimbombi di varia natura è abbastanza alto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo (e unico da sempre) impianto
Buongiorno direttore. Vi ho scoperto da poco e sono diventato già accanito lettore. La mia storia è quella di molti altri ragazzi degli anni 70 appassionati di musica (NB: di musica, non di hi fi). Fino a 16 anni ascoltavo prettamente musica classica su un grammofono Grundig mono. Poi a 17 anni, nel 1973, mio padre acquista quello che è poi praticamente diventato l'unico impianto della mia vita (non ho termini di paragone, anche perché gli impianti dei miei amici di allora e dei due decenni successivi, pur blasonati, suonavano tutti peggio, forse perché il mio poggiava su un muretto compatto, e non sui mobili di casa e i mobiletti a colonna dedicati di allora...).
L'impianto era ed è composto da

Questo impianto fu immediata fonte di ispirazione per ascoltare il rock di qualità di quegli anni, ma anche il blues, la fusion ed il jazz, senza poi mai fermarmi (ho sicuramente maggior valore in dischi che in impianto...).
Negli anni 90 si è aggiunto un cdp (Sony CDP 390) regalato da un amico che passava ad uno superiore, e delle casse Wharfedale Diamond 7.1, che acquistai per curiosità, visto il prezzo basso, e che utilizzo alternandole, o accoppiate (l'ampli ha 4 canali) con le vecchie Philips (forse le wharfedale più equilibrate, ma carenti sui bassi, che invece le vecchie Philips vanno a colmare sensibilmente e credo, piacevolmente....). Ora, vorrei far ripristinare l'amplificatore da un buon tecnico per riportarlo a nuovo, e poi capire, con il Suo aiuto, quali possano essere i miglioramenti da fare su un impianto che in fondo, è puramente casuale...
Ad esempio, per motivi essenzialmente pratici, ascolto molto i cd, e ho l'impressione che sotto questo aspetto si possa migliorare molto. Ma anche mi piacerebbe un Suo giudizio sui miei apparecchi Toshiba, di cui sto notando non si parla molto. Budget entro i 500 euro, guardando senza problemi anche all' usato. La stanza è circa 20 mq. Le Philips poggiano sul pavimento sopra blocchi di legno e gomma. Le Wharfedale su un piano in muratura. Sostanzialmente, dove si può andare a migliorare? Non ho pretese da audiofilo, ma mi piace la musica riprodotta fedelmente, nei limiti del possibile e del budget.
Grazie in anticipo e complimenti davvero sinceri per la vs interessantissima rivista on line!
Marco - E-mail: freesailor2002 (at) yahoo.it

LC
Caro Marco,
se devo essere sincero il materiale in tuo possesso, parlo di quello vintage, sia i Toshiba che le casse Philips, non è niente che faccia gridare al miracolo, anzi. Si tratta di materiale abbastanza economico e poco considerato già negli anni '70, col tempo non è migliorato. Con 500€ di budget non si può fare moltissimo, ma qualcosa si può tentare. Proverei intanto a vendere tutto, comprese le casse Wharfedale, per incrementare il budget a disposizione, di almeno 150/200€. Questi pezzi, nell'usato, secondo me ti frutteranno una cifra di questo tipo. Impossibile aspettarsi di più. Già con 700€ un impiantino decente si riesce a mettere su, anche acquistando nel mercato del nuovo, ma ovviamente si può fare molto meglio nel mercato dell'usato recente.
Cominciamo con il giradischi: 200€ bastano per un ProJect Essential nuovo, completo di testina. Il lettore CD ce l'hai già e si può tenere, coi restanti 500€ puoi prendere amplificatore e diffusori.
350€ ti bastano per una coppia di
Elac Bebut B5 o, se preferisci un modello da pavimento, per delle Indiana Line Nota 550X o delle Wharfedale Q7 o Diamond 10.3. L'amplificatore potrà essere un Denon PMA520 o uno Yamaha S300 oppure ancora un Cambridge Topaz AM10, tutti dotati dell'indispensabile ingresso phono per il giradischi e dal costo compreso tra i 200 e i 250€. Un sistema così, rispetto al tuo attuale, ti farà sentire particolari e dettagli che non credevi potessero essere contenuti nei tuoi dischi. Ti si aprirà una finestra su un mondo di suoni assolutamente sconosciuti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta amplificatore
Salve direttore,
le vorrei rubare ancora un po' del suo preziosissimo tempo, magari questa volta cercando di essere un po' più breve dell'ultima ! :) (
Vol. 732). Le riepilogo velocemente il mio impianto 2CH che oltre ai diffusori, non è cambiato per nulla!

E veniamo al punto: come spiegato nella precedente lettera, non contento della resa complessiva dei miei vecchi Infinity SM 155 (nonostante un basso assai godurioso, mi mancava un po' d'equilibrio generale) ho seguito il suo consiglio e me ne sono sbarazzato, ora sono in procinto di rimpiazzarle con delle Diva 665, che ho ascoltato in negozio e che mi sono davvero piaciute; nel confronto con le Infinity le ho trovate ovviamente un filo carenti sui bassi (non tanto in termine di velocità quanto proprio di impatto) ma assai più coerenti in generale, con un medio ben presente e definito, direi molto convincente e un alto equilibrato e non troppo aperto, con otttima resa con le voci (in particolare con le femminili). Insomma, almeno in negozio mi hanno convinto, purtroppo non ho avuto modo di provarle a casa e tantomeno con le mie elettroniche, quindi sarà un salto nel buio... vedremo.. Quel che voglio chiederle è:
  1. come le vedrebbe pilotate dal mio ampli, sia a livello di resa (dovrebbe essere discretamente correntoso ed il modulo di impedenza delle Diva spero non particolarmente ostico) che di sound....? Che dice, è un matrimonio che si può fare, o sarà divorzio sicuro nel giro di pochi mesi?
  2. la loro resa come frontali in un impianto HT sarà sufficiente? (su questo, penso che rimpiangerò un poco le Infinity...)
  3. In alternativa, ho ascoltato anche le Aria 948, molto convincenti anche quelle (anzi, ancor più delle Diva), ma siamo su altro budget e dovrei cercarle usate.... ammesso e non concesso, con quest'ultime il pilotaggio da parte del mio ampli, come lo vedrebbe?
  4. Per concludere, mi dia anche una sua candidatura per dei diffusori da pavimento con budget 1200/1400 massimo (sia nuove che usate).
Grazie ancora per il tempo che dedica a noi malati audiofili!
Lorenzo - E-mail: Lorenzo_Angelucci (at) it.hrdeu.com

LC
Caro Lorenzo,
non prevedo alcun problema nell'inserire le Diva nel tuo impianto, l'amplificatore è certamente in grado di pilotarle al meglio. È difficile prevedere se suoneranno altrettanto bene come le hai sentite in negozio, in genere è difficile replicare in casa la situazione, spesso ottimale, di una buona sala d'ascolto di un bravo rivenditore HiFi. Non vedo neppure particolari problemi nell'utilizzo HT, alla peggio ci potrai affiancare un subwoofer attivo.
È altrettanto chiaro che al meglio non c'è mai fine ed è perfettamente inutile chiedersi se e quanto dei diffusori più costosi possano essere più soddisfacenti. In genere è proprio così, anche se per percepire upgrade veramente sostanziali la differenza di prezzo, almeno da un certo budget in su, dovrà essere sensibile. Diciamo però che, in generale, mi pare tu stia partendo con il piede sbagliato!
Hai ascoltato solo una coppia di diffusori, ti sono piaciuti ma già ti stai chiedendo se non esista di meglio, se li sopporterai per più di un paio di mesi. No, non ci siamo.
Ragioni allo stesso modo per tutti gli acquisti che fai? Decidi per un'auto e ti chiedi se resisterai alla tentazione di cambiarla dopo pochi mesi? Ti chiedi se spendendo di più saresti più soddisfatto? Io credo che in HiFi, come in tutte le cose, occorra fissare dei paletti, magari ragionandoci su per mesi, ascoltando e provando diverse alternative. Una volta fissati questi paletti si sceglie e non si pensa al resto.
Sono tanti i diffusori da pavimento nella fascia di prezzo intorno ai 1000€ e diversi li abbiamo pure recensiti, impossibile ascoltarli tutti e, soprattutto, prevedere se e quanto potranno soddisfarti, visto che il tuo orecchio era abituato a un suono un po' caratterizzato, specie agli estremi di gamma. Personalmente, mi avevano colpito molto le Duevel Planets, ma anche le Aliante Nova e le Cabasse Jersey. Ultimamente, anche delle Larsen 4.2 (recensione a breve). Sono diffusori abbastanza diversi gli uni dagli altri, difficile consigliare una soluzione secca. In generale, con le tue elettroniche, eviterei diffusori tendenzialente vivaci e brillanti come Focal (visto che chiedevi), Klipsch o B&W...ma è un'indicazione generica, che magari non si sposa bene con il tuo gusto e, perché no, con il tuo ambiente d'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Compagni tranquilli per Fostex FE206en
Buongiorno Direttore, Le scrivo per la prima volta ma son molti anni che leggo TNT-Audio. Ho ceduto infine alla curiosità di provare un largabanda, per cui ho acquistato una coppia di Fostex fe 206en da 8" e li ho assemblati secondo le istruzioni della Fostex stessa, con il caricamento a tromba. Ho sempre posseduto diffusori diciamo normali, per cui la differenza come era naturale è stata notevolissima. Ora, ben conscio del fatto che in ogni dove si suggerisce di avere pazienza per centinaia di ore di ascolto prima di emettere un giudizio definitivo, mi chiedevo se per caso la mia breve catena di ascolto non fosse un po’ troppo vivace per questi diffusori. Essa è così composta:

La stanza è una normale sala circa 5x6,5 con divano librerie tavolo tende ecc. abbastanza piena e senza risonanze, diffusori sul lato corto, alle distanze suggerite di solito da fondo e pareti. La pregherei quindi di suggerirmi delle alternative di simile livello per calmare un poco le esuberanze forse solo giovanili del Fostex.
Cordialissimi saluti e a risentirci a presto.
P.S. Non sembra ma mi sono comunque piaciuti i largabanda!
Riccardo - E-mail: riccardo.toldo (at) tiscali.it

LC
Caro Riccardo,
non so per quante ore tu abbia ascoltato i tuoi nuovi diffusori, certo è che un tempo compreso tra 50 e 100 ore potrebbe essere necessario, ascoltando a volumi elevati, se possibile. Le sospensioni si devono ammorbidire e diventare più cedevoli, regalando un suono più pieno e meno spigoloso. Il tuo sistema non è certo quel che si dice l'ideale per dei largabanda, visto che in genere ci si abbinano amplificatori di bassa potenza, magari a valvole, meglio ancora se single ended.
Non è facile consigliarti qualcosa per addomesticare il suono dei Fostex in gamma medio-alta: o il rodaggio ulteriore potrà far qualcosa oppure dovrai rassegnarti a cambiare amplificazione, optando per dei piccoli integrati a valvole o per dei Classe D dal suono tendenzialmente più caldo, come quelli che montano il Tripath TA2022. Nel frattempo, non fossilizzarti sul posizionamento “raccomandato” e sentiti libero di sperimentare altre soluzioni. Ad esempio, qualora volessi una gamma bassa più piena e potente, che potrebbe aiutare a lenire questa percezione di suono troppo vivace sul medio-alto, prova ad avvicinare i diffusori alla parete posteriore oppure ad angolarli maggiormente verso il punto d'ascolto. Questi driver, ascoltati fuori asse, hanno certamente un'emissione in gamma alta molto più contenuta.
Fai questi esperimenti, completa il rodaggio e sentiamoci di nuovo!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio,
ho visto la sua gentile
risposta ai miei quesiti nella Rubrica della Posta e la ringrazio molto, mi è stata utilissima. Sperando di farle cosa gradita la rendo partecipe della mia decisione: ai diffusori ELAC F5 affianco un lettore cd MARANTZ 6006 tenendomi stretto il mio ampli MARANTZ PM17 MKII, ho rinnovato poi i cavi di potenza e di segnale con Wireworld Luna. Ho prenotato pure un mobiletto della NorStone, alè!
Devo dire che l'impianto ha fatto un bel passo avanti.
Grazie ancora e a presto.
Vittorio - E-mail: vitus1969 (at) libero.it

LC
Caro Vittorio,
bene, molto bene! Sono molto soddisfatto nel sentirti così appagato senza aver dovuto sostituire tutto il tuo impianto. Non c'è niente di sbagliato nella tentazione di voler sostituire tutto ma, talvolta, occorre sapersi fermare un attimo prima. E riflettere. Sono felice di aver contributo a questa riflessione. Buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Continua purtroppo la lunga sequenza di artisti che ci lasciano. A 76 anni si spegne il grande Al Jarreau, l'uomo con un'orchestra nascosta tra le corde vocali. Un esempio di ciò che riusciva ancora a fare non più tardi di due anni fa è questa versione live di “Summertime” il classico di Gershwin, qui eseguito in duo con la bravissima Alita Moses.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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