Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 25/2/2017 - 4/3/2017

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  1. Matrimonio analogico digitale
  2. Lettore CD per Klipsch RF7
  3. Problemi con l'analogico
  4. Preamplificatore per Trends Audio
  5. Vecchie glorie inglesi
  6. A ore 12 gli amplificatori esplodono
  7. Consiglio impianto minimo
  8. Lettore CD o multiformato
  9. Problemi di posizionamento
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Matrimonio analogico digitale
Gentile direttore,
vi seguo da diverso tempo e, mettendo in pratica i vostri suggerimenti, sperimentando diverse soluzioni grazie agli articoli ed alle esperienze di chi scrive sul sito, credo di aver migliorato di molto la mia cultura e conoscenza del mondo dell'hifi, e di conseguenza le mie esperienza di ascolto. Quindi: semplicemente grazie.
Ed è proprio leggendo una delle recensioni apparse qualche mese fa, ho trovato il “coraggio” di addentrarmi nel mondo della musica liquida. Da un lato la meraviglia del vinile. Dall'altro files, connessioni di rete e software; confidando nelle tecnologie sempre più qualitative e nella gran comodità offerta da queste soluzioni (una volta trovato l'assetto!).
Tornando al “coraggio”, a fine dicembre ho contattato la Collybia ed ho acquistato il Mamboberry. In pratica un dac pilotato dall'ormai famosissimo Raspberry. Passando alle impressioni post-acquisto faccio due considerazioni:

  1. In base alle mie limitate conoscenze informatiche devo dire che questa soluzione è si, estremamente economica rispetto alla qualità offerta, ma necessita di un minimo di impegno per settaggi ed impostazioni di base. Credo che un manualetto di accompagnamento al prodotto o una guida online, sarebbe utile. Nonostante ciò, ho comunque riscontrato una grande disponibilità della Collybia nell'assistenza offerta tramite mail.
  2. Sulla qualità sonora, anche se non ho ancora ultimato il rodaggio (consigliate circa 200 ore) devo dire che le mie impressioni sono sbalorditive. I pochi files in alta risoluzione che ho in mio possesso suonano in maniera sorprendente (secondo i miei gusti e parametri di riferimento). In particolare sono rimasto sorpreso dalla morbidezza del suono. Cosa che non mi aspettavo per nulla da un sistema “digitale”. Trovo dettagli e precisione ma, al posto della freddezza che spesso si accompagna a questo tipo di impostazione sonora (salvo apparecchiature di prezzo e livello decisamente alti) riscontro un suono rotondo, caldo, quasi analogico. Confesso che sto seriamente pensando di portare in cantina il mio lettore cd.
Per completezza di informazioni, il mio sistema è composto da casse Totem Arro (che sto cercando di sostituire con Hawk o Forest), ampli Exposure 2020, cd Rega Planet e piatto Project RPM 6.1 con testina Audiotechnica at440 e pre phono Lector.
Passo ora ad un paio di domande, figlie di questa premessa iniziale.
Ho deciso di convertire i miei cd in formato digitale per poterli gestire comodamente tramite il mamboberry e per poterli riascoltare con "orecchie nuove". Ed ecco il dilemma: qual è il modo migliore per convertirli e con quali software? Quale formato garantisce la maggior accuratezza e la minor perdita di dati? Da un lato, se copio i cd nel loro formato originale (ammesso che questo sia il metodo migliore) avrò bisogno di un hard disc enorme, se invece traduco in formato flac o similare, la qualità audio rimarrà la stessa?
Queste le due domande di base, che spero non siano fuori tema, anche se credo questo sia un mondo sempre più legato all'hifi di qualità.
Grazie molte per il vostro prezioso lavoro e l'attenzione che dedicate a tutti noi!
Marco - E-mail: bonghinimarco (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
sono felice che la nostra recensione del
Collybia Mambo ti sia stata utile e abbia portato così tanto piacere nell'ascolto del tuo sistema. Credo che tu ora possa pensionare senza troppi rimpianti il tuo lettore CD!
Passando ai tuoi quesiti, puoi certamente rippare tutti i tuoi CD e salvarli in formato flac, per risparmiare spazio, la perdita di qualità non ci sarà perché il formato è di quelli senza perdita di dati, quale è invece l'MP3. Il formato FLAC non consente di salvare altrettanto spazio come l'MP3 ma comunque stiamo parlando di un risparmio medio del 50%, che non è affatto male. Esistono altri formati lossless, cioè compressi senza perdita, ma più o meno si equivalgono.
Uno dei migliori software per rippare e convertire, invece, e che ha anche il vantaggio di essere free, è Exact Audio Copy (EAC) che fa tutto ciò che ti serve e anche molto di più. Ha un sistema molto accurato per gestire la lettura e l'estrazione dei dati, con un eccellente comportamento nell'affrontare eventuali errori di lettura. Ti servirà, se non lo possiedi già, un grosso hard disk, meglio se a stato solido, magari da usare anche per eventuali back-up. Dopo che uno rippa l'intera collezione di CD (ed è un lavoraccio) non vorrebbe perdere tutto e rifare il lavoro da capo se un hard disk dovesse guastarsi. Meglio avere sempre una copia di riserva.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore CD per Klipsch RF7
Gentilissimo direttore, sono un lettore della vostra rivista posseggo un impianto stereo composto da ampli Jolida 1000rc, diffusori Klipsch rf 7, lettore cd NAD c542, giradischi Project RPM5 con testina Grado Gold 1 e prephono Lehmann Black Cube e un sintonizzatore della Marantz. Ascolto principalmente musica jazz e rock ma mi piacciono anche altri generi musicali. L'impianto è collocato in una stanza di 30 mq.
Ultimamente vorrei acquistare un lettore cd in grado di rendere il suono delle Klipsch più morbido, caldo, meno squillante e meno affaticante. Quali lettori cd mi consigliate di acquistare e quali modelli?
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra risposta.
Cordiali saluti.
Peppino - E-mail: peppino2a (at) libero.it

LC
Caro Peppino,
come ho scritto altre volte non è che si possa fare molto per addomesticare il suono delle Klipsch. Si può tentare, ma il loro carattere verrà comunque fuori. Se la loro impostazione comunque ti dovesse piacere ma la vorresti solo un po' meno marcata allora possiamo fare qualche esperimento, altrimenti meglio pensare a una loro sostituzione.
Te lo dico perché già il tuo lettore CD NAD dovrebbe addomesticare non poco il suono del tuo sistema, se non basta credo che i margini di manovra siano molto ristretti. Potresti tentare con un lettore Audio Analogue o Arcam, ma senza aspettarti miracoli. Tra l'altro, il suono dei tuoi diffusori è così vivace e squillante anche con l'analogico o il problema si manifesta solo con il digitale? Perché se il problema fosse presente anche con il tuo front-end analogico, che certo vivace e squillante non è, allora il problema sarebbe da cercare altrove e in particolare in due posti: nel tuo gusto personale e nell'ambiente d'ascolto. Potrebbe essere che le Klipsch, alla fine, non ti piacciano abbastanza e potrebbe anche essere che l'ambiente ci metta lo zampino per rovinare la festa. Sono 30 mq, se fossero vuoti o arredati con superfici riflettenti il problema sarebbe quasi certamente ascrivibile a questo. Anche una disposizione sbagliata dei diffusori potrebbe influire non poco ma, come al solito, mancano, in quasi tutte le richieste di consulenza che riceviamo, le informazioni fondamentali. In questo caso, ad esempio, una foto dell'ambiente avrebbe aiutato un po' a capire.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Problemi con l'analogico
Gentile Direttore, premetto che non sono un competente di HI-FI. Dunque leggendo un po' di qua e un po di là, sono arrivato sul forum della Sua rubrica. Praticamente è successo che ho comprato un THORENS TD165 usato, esteticamente in ottime condizioni. Al momento di ascoltare un disco non si sentiva per niente bene; mi sono reso conto che il pickup (STILO) era storto e che quindi potesse essere quella la causa del problema. Sono andato da un rivenditore di accessori per HI-FI ed ho cambiato la puntina. Tornato a casa ho montato la SHELL al braccio ed ho acceso il giradischi e finalmente il problema si è risolto.
Nel frattempo è venuto fuori un altro problema che prima non c'era, che non ho mai avuto nemmeno col vecchio giradischi AIWA posseduto per 45 anni, ovvero a giradischi fermo con il solo amplificatore (LUXMAN) acceso ed il tasto inserito PHONO si sente un ronzio che aumenta e peggiora con l' aumentare del volume dell' amplificatore. Naturalmente se escludo il tasto PHONO o spengo l'amplificatore il ronzio scompare.
Premetto che l'impianto (STEREO) attualmente si trova dove è stato posizionato 36 anni fa, sempre allo stesso posto e con le stesse prese e utenze varie presenti nel salone, che non mi hanno dato mai fastidio di alcun genere.
Cosa devo fare per eliminare veramente questo fastidioso inconveniente?
Nel ringraziarla ed in attesa di una sua, cordialmente la saluto.
Ciro - E-mail: geomacampora (at) libero.it

LC
Caro Ciro,
realisticamente si tratta di un problema di massa. Praticamente tutti i giradischi hanno un cavetto di massa, che generalmente corre lungo i cavi di segnale, e che andrebbe collegato al morsetto “ground” dell'amplificatore. Qualora tale cavetto fosse assente dovresti prendere un filo elettrico qualunque e collegarlo a una parte metallica del giradischi o del braccio, questo dovrebbe risolvere il problema! Fai degli esperimenti per verificare in quale punto realizzare il contatto, perché in alcuni casi il ronzio potrebbe essere maggiore. Se invece tale cavetto fosse presente e collegato, realisticamente potrebbe essere interrotto da qualche parte. Anche in questo caso, dopo aver controllato dove va a fissarsi all'interno del giradischi, realizza tu stesso un collegamento volante con un qualunque cavo elettrico. L'unica attenzione è quella di evitare che tale cavo non vada a interferire con il libero movimento del controtelaio sospeso del Thorens 165.
Una bella guida, con foto, che ti aiuta a capire come collegare e dove far passare un cavo di massa di un vecchio Thorens - eventualmente anche migliorando il progetto originale - la trovi
qui, nel sito di Pasquale Robustini.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Preamplificatore per Trends Audio
Buongiorno,
ho scoperto TnT-Audio qualche anno fa per caso e oggi a distanza di tempo devo ammettere che prima di allora non avevo la minima idea di cosa fosse l'alta fedeltà. Possedevo già uno dei (credo) 250 esemplari che sono stati prodotti del Marantz TT1100mkII (qui c'e un
video del TT1100 che non so in cosa si differenzi dal mio). Lo comprai nuovo in offerta a metà prezzo molti anni fa semplicemente perchè mi piaceva! Il rivenditore montò un SME 3009-R.
Avevo in oltre delle casse costruite da un ingegnere tedesco. Non posso dire molto a riguardo in quanto non conosciute, per me suonano divinamente. Leggendo Tnt-audio, iniziai comprando il Trends Audio 10.2. Non senza fatica, ho capito l'importanza dei cavi e ho assemblato i cavi di segnale e di alimentazione seguendo le vostre indicazioni. Dopo un po' ho aggiunto alla catena un iFi DAC.
Utilizzavo fino a questo punto un preamplificatore Nad 1020 al quale era collegato anche il giradischi. Il segnale di uscita era prelevato dall'uscita TAPE-OUT evitando così il controllo dei toni. Prima di Natale mi sono deciso a fare un salto e ho acquistato il pre phono Lehmann Black cube SE. Di seguito ho venduto il Nad 1020. Pur essendo fastidioso, per passare da una sorgente all'altra, spostavo ogni volta i cavi.
Attualmente, grazie ad un conoscente, ho in prova un preamplificatore LINN KAIRN PRO che potrei acquistare per 250€. Mi sembra che con questo apparecchio il Trends 10.2 suoni in modo ancora più elegante e raffinato.
A questo punto mi farebbe piacere, oltre che ad essere molto utile, sentire il tuo parere: è il LINN (sembra in ottimo stato) un acquisto valido oppure sarebbe meglio orientarsi verso qualcos'altro?
Grazie a te e a TnT-Audio per l'ottimo lavoro.
Davide - E-mail: Davide.sosio (at) web.de

LC
Caro Davide,
di sicuro deve essere fastidioso attaccare e staccare i cavi di segnale ogni volta che devi cambiare sorgente! Non solo, ma questo continuo attacca e stacca potrebbe alla lunga danneggiare le delicate saldature degli RCA del Trends e dei connettori dei cavi. Meglio passare definitivamente a un preamplificatore, anche passivo, per non modificare il suono del Trends, oppure attivo, di buona qualità. Il Linn Kairn è un eccellente apparecchio che tu hai trovato a un prezzo molto interessante. Non vedo ragione alcuna per non acquistarlo, visto che, tra l'altro, il suono mi sembra ti piaccia molto. Può essere che l'impronta timbrica del Linn addolcisca un po' il Trends Audio e per questo motivo tu trovi che l'impianto ora suoni in maniera più elegante e raffinata. Tieni conto che il Kairn, 20 anni fa, si vendeva per 3.500.000 lire e 1 milione in più se dotato dell'alimentazione Brilliant. Si trattava, per l'epoca, di un preamplificatore di livello abbastanza elevato, costruito con criteri molto moderni. Per 250€ io lo prenderei al volo! Semmai, indaga se abbia già l'alimentazione Brilliant (dal numero di matricola 5000 in poi era di serie) ed eventualmente valuta anche questo piccolo, significativo upgrade.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Vecchie glorie inglesi
Caro Direttore, attesi i Vostri consigli, sottopongo quanto segue. L'altro giorno mi si è rotto l'ampli Musical Fidelity B1, ampli con molti anni sulle spalle. Al momento di accenderlo, si è spenta la luce del tasto di accensione ed è divenuto muto. Magari è solo un fusibile o simili. Ho tirato fuori dal mio deposito vecchi ampli il mio Mission Cyrus One, ancora più vecchio. Devo dire che ho sentito la differenza.
Il MF suona più urlato, squillante, forse più definito ma con molti meno bassi. Il Cyrus devo dire essere molto più piacevole nell'ascolto. Molto più caldo e profondo. Dubito che rimetterò il MF, che mi era stato regalato.
Ora però devo decidere se farlo riparare. Questo perché comunque anche il Cyrus non è un ragazzino e non vorrei poi dover tirare fuori addirittura dei fossili come Marantz 1060 e 1030, che pure ho. Ho anche un T-Amp (essendo lettore TNT).
Vedo, però, che un Cambridge Audio Topaz nuovo mi costerebbe probabilmente lo stesso importo che mi costerebbe la riparazione MF (andrà anche pulito e altro, immagino, dato che nulla è mai stato fatto). Ne vale la pena? Ma un Cambridge nuovo non suonerà meglio anche del Cyrus, che pur amo follemente? Avrà il nuovo lo stesso calore e profondità?
In caso contrario, cosa consiglierebbe in alternativa per ottenere il risultato di cui sopra?
Ringrazio per Suo cortese parere.
Buona giornata,
P.S. Ho visto dei Naim Nait 1 a prezzi che consentirebbero l'acquisto di un Cambridge di CxA60, ma siamo pazzi? Amo, mutuato dal suo pezzo di anni fa, il Nait, ma mi pare folle.
Mauro - E-mail: mauro.capodiferro (at) capodiferroeprimi.it

LC
Caro Mauro,
io riparerei il Musical Fidelity, con l'obbiettivo di metterlo in vendita, e terrei il Cyrus che ti piace di più. Realisticamente si tratta di una riparazione di poco conto, che magari puoi eseguire anche da solo (io non te l'ho detto) perché è altamente probabile che si tratti del fusibile sull'alimentazione. Qualora volessi goderti ancora per un po' di tempo il suono del Cyrus potresti far sostituire i condensatori d'alimentazione, suonerà ancora meglio, a fronte di una piccola spesa. Oppure, farei riparare il Musical Fidelity e li venderei entrambi per finanziare l'acquisto di un Cyrus Two, che è già ben altra cosa rispetto a entrambi, specie se dotato di alimentatore PSX.
Sono componenti che hanno un passato glorioso, sarebbe un peccato mandarli in pensione così. Il quesito che mi poni sul fatto che con i soldi della riparazione dell'ampli probabilmente acquisteresti un entry-level moderno di Cambridge Audio è mal posto. Intanto dubito che tale riparazione possa costarti 200€ (prezzo minimo al quale acquisteresti un ampli Cambridge) e poi si tratterebbe di due impostazioni sonore abbastanza diverse. Più caldi e suadenti (e dinamici) i Cyrus, più fresco e preciso il Cambridge.
Infine, sui prezzi di certi componenti vintage mi sono già espresso più volte. Acquistai il Nait 1 tanti anni fa, prima che si scatenasse la speculazione. Oggi, evidentemente, costa molto più di ciò che vale musicalmente, ma dalla sua ha una certa esclusività dovuta al fatto di essere il primo integrato della storia di Naim e capostipite di una generazione di piccoli amplificatori di bassa potenza e altissima qualità. Ed era esclusiva anche l'aura che lo avvolgeva, visto che il Costruttore non aveva mai dichiarato la sua potenza d'uscita, quando tutti cercavano di puntare il marketing su questo parametro. Infine, diciamocelo, è un bellissimo anatroccolo. Strano, insolito, affascinante come pochi altri. Il prezzo richiesto rispecchia anche tutti questi aspetti. Il mio, comunque, me lo tengo stretto. E spento. Lo riesumo solo per effettuare qualche confronto o per nostalgia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

A ore 12 gli amplificatori esplodono
Salve, leggo da tempo il suo sito sull'alta fedeltà e l'ho trovato fatto molto bene e coinvolgente. Ho imparato molte cose, non ho un impianto costoso, ho un amplificatore Onkyo A9030, un lettore CD sempre Onkyo e un giradischi Technics 1200 (ha oltre 20 anni). Il problema è proprio quello del giradischi, il volume è veramente troppo basso.
Prima avevo una testina Shure di un amico che si sentiva a volume alto (aveva un'uscita di circa 9mv) però pensando di fare cosa buona ho comprato una Grado, la qualità del suono non è migliorata (come speravo, un minimo si) ma il volume d'uscita è veramente troppo basso. Mi chiedevo, posso andare oltre ore 12 con la manopola dell'amplificatore? Tra ore 1 e 2 il volume è bello alto, ma ho paura di rovinare le casse o l'amplificatore (sono di quelli paranoici si :D )
Cosa mi consiglia di fare? Posso alzare un po' di più la manopola? Succede qualcosa elettricamente che può danneggiare casse e amplificatore oppure fino a quando non distorce non c'è problema?
La ringrazio in anticipo del tempo che vorrà dedicarmi, spero di ricevere una risposta.
A presto,
Ciro - E-mail: cirodecaro (at) gmail.com

LC
Caro Ciro,
sai quante volte mi sono chiesto come si è generata questa leggenda e quindi paranoia della posizione della manopola del volume dell'amplificatore? Perché a metà manopola sembrano esserci delle Colonne d'Ercole che, una volta varcate dai comuni mortali, portano verso un mondo popolato da draghi sputafuoco che bruciano gli amplificatori e le casse? :-) Presumibilmente tutto nasce dal fatto che molti amplificatori, abbinati a una sorgente standard, producevano la massima potenza d'uscita ben prima del fondo corsa della manopola del volume. Un trucco per ingannare gli acquirenti meno smaliziati: “se già a metà manopola suona così forte, chissà quanta potenza ha ancora da dare!” E invece già a metà corsa (le famigerate ore 12) avevano dato tutto, oltre c'era solo distorsione. Questo, naturalmente, come hai notato, non è una caratteristica intrinseca dell'amplificatore, ma dipende anche dal livello d'uscita della sorgente. Se il livello è un po' più basso, occorre ruotare la manopola un po' di più. Non succede assolutamente niente, i watt che arrivano nelle casse sono gli stessi! Quindi: se il volume è alto e non c'è distorsione puoi stare tranquillo! A me capitò un preamplificatore che, con certe sorgenti, mi costringeva a ruotare la manopola del volume sino a fondo corsa per ottenere la pressione sonora desiderata. Ti dirò di più: i potenziometri del volume funzionano meglio verso fondo corsa, sono più precisi e lineari. Perciò: pump up the volume senza paura!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio impianto minimo
Buonasera direttore, le scrivo per un piccolo consiglio. A causa di una separazione e di un conseguente trasloco, mi ritrovo a dover ricostituire un impianto minimo con un budget altrettanto minimo. Al momento ci sono soltanto un vecchio giradischi Thorens e il relativo pre-phono, nonché un lettore dvd che prima o poi dovrà essere sostituito (magari da un computer portatile). Siamo al minimo, insomma.
La stanza nella quale andrà collocato il futuro impianto misura 430 x 410. In sostanza, vorrei qualche consiglio sull'accoppiata ampli+diffusori (considerando che eventualmente potrei inserire un selettore passivo di ingressi). Ho letto con interesse la recensione delle Elac Debut, che, dato il prezzo, potrebbero fare al caso mio, ma non saprei come abbinarle a un amplificatore. Qualche idea?
Grazie in anticipo e buon lavoro, anzi buona musica.
Massimiliano - E-mail: massimiliano.manganelli (at) gmail.com

LC
Caro Massimiliano,
mi spiace sentire di appassionati che, a causa di vicissitudini personali, sono costretti a ridimensionare impianto, spazi e passione. Per fortuna oggi si può accedere a suoni di qualità molto elevata con budget anche molto ristretti, senza dimenticare che esiste un vivace mercato dell'usato dove fare ottimi affari. Le
Elac Debut B5 sono il classico e più recente esempio di come ottenere moltissimo con pochissimo. Quindi le terrei in serissima considerazione. La stanza non è enorme e le piccole Elac sanno il fatto loro anche in termini di impatto e basse frequenze.
Per l'amplificatore tutto dipende, naturalmente, dal tuo budget. Siccome capisco che debba essere ristretto al minimo indispensabile e considerando che non hai bisogno di ingresso phono, essendo già dotato di pre, io ti suggerirei di partire anche dai piccoli Cambridge Topaz, come l'AM5, che si trova intorno ai 200€, talvolta anche meno e che dispone persino di un comodissimo telecomando. In alternativa potresti considerare un Pro-Ject Stereo Box S (circa 220€) o, se il budget fosse più ristretto, un qualunque integrato in Classe D di buona potenza, come il Dayton DTA120 e simili. Alla peggio, come nel caso del Dayton, potrai affiancare un semplice selettore di ingressi, per renderti la vita più comoda.
Il lettore DVD può stare al suo posto: se fosse dotato di uscita digitale potresti migliorarlo molto con un DAC esterno anche economico, da riutilizzare in futuro anche con un'eventuale sorgente liquida (notebook).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore CD o multiformato
Buongiorno direttore Lucio,
vi seguo sempre con simpatia. Ci siamo sentiti anni far per qualche consiglio sul mio impianto, di poche pretese sia per componenti che (soprattutto) per collocazione nell'ambiente, che sconta i compromessi dati dallo spazio disponibile e dalla vita familiare.
L'impianto è così composto:

Il lettore CD, a mio avviso apprezzabile per naturalezza del suono e grande soundstage prodotto, è sempre stato il punto debole della catena con ripetuti guasti tecnici, avvenuti prima in garanzia ma anche successivamente. Ora ci risiamo, e visto che le riparazioni non sembrano essere risolutive in modo definitivo, preferirei evitare una nuova (costosa) riparazione a pensare ad un nuovo.
Uso l'impianto per ascoltare dischi (pochino ahimé) ma anche (e più frequentemente) in famiglia per per l'audio nella visione DVD. Vengo quindi alla domanda. Se optassi per un lettore multi-funzione (che mi ridurrebbe anche un po' di scatolotti) posso trovare qualcosa che non mi faccia rimpiangere il suono che ho amato del mio H-K?
Stavo pensando a YAMAHA BDA 1060 (circa 500€) oppure OPPO ma qui mi sa che salgo con i prezzi. Il mio budget non dovrebbe superare i 500-600 €. O meglio rimanere su un lettore CD puro? In questo caso mi daresti qualche suggerimento?
Al solito un grande grazie per la disponibilità a leggermi e per gli auspicati "consigli" ed indicazioni.
Marco - E-mail: marco.penatti (at) outlook.it

LC
Caro Marco,
visto l'utilizzo prevalente per l'audio del video e tenuto conto che i lettori multiformato hanno fatto dei passi avanti notevoli come qualità sonora io ti consiglio senz'altro uno di questi, in particolare un Oppo, magari da cercare nel mercato dell'usato recente. Suonerà molto meglio del tuo lettore CD attuale e funzionerà egregiamente come music center per il tuo impianto domestico. Un Oppo BDP-103 si trova facilmente intorno ai 500€, ad esempio, e più o meno con lo stesso budget reperisci un BDP93. Sto parlando di prodotti nuovi, nell'usato, ovviamente, i prezzi sono nettamente più bassi. Sentirai che salto di qualità farà il tuo impianto! Semmai, se posso aggiugere un consiglio non richiesto, valuta la possibilità di ricavare in casa un posticino per un impianto solo audio, relegare un buon sistema come il tuo alla sola visione di film non è certo il massimo. Diciamo pure che è completamente sprecato, andrebbe benissimo un sistema 2.1 attivo da poche centinaia di euro per ottenere un risultato soddisfacente. Certo, non suonerà come il tuo sistema, ma alla fine si tratta di dare un ragionevole “contorno” alle immagini e poco più, pensaci!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi di posizionamento
Caro Direttore,
eccomi ancora qui ad abusare del suo tempo con qualche upgrade, una nuova stanza e a chiederle qualche consiglio. Ammetto di aver sbagliato qualche passo nella costruzione del sistema poichè dapprima ho acquistato dei diffusori da scaffale, da usare come frontali per l'home theatre, per poi rendermi conto che questi meritassero un integrato stereo per riprodurre un po' di buona musica. L'integrato è durato ben poco come finale per l'home cinema, funzionamento macchinoso, diventava complicata la gestione del sistema da parte del ricevitore A/V e poi scaldava veramente tanto!
Ho così separato i due impianti, non avendo più la restrizione di diffusori da stand li ho venduti per passare al modello da pavimento della stessa linea e marca (ex-demo). Ricapitolando ci troviamo quindi con questo set-up:

La sinergia del sistema mi piace, avrei potuto investire qualcosa in più per i diffusori tirando un po' di più il budget e ho ascoltato delle Ikon 6 e delle IL Diva 665 (ex demo anche qui) ma il suono delle Zensor mi piace e avevo l'impressione che il mio amplificatore non avesse la capacità di farle muovere a dovere. Qui lo dico e qui lo nego perchè ho letto diverse volte che consiglia di spendere per i diffusori il doppio di quanto investito nell'amplificatore.
La ringrazio per tutti quegli interessanti progetti di Tweak presenti su TNT dei quali ho con buoni risultati realizzato i Cavi di potenza
Star, Triple T ed FFRC per meglio apprezzarne le differenze e vedere quale meglio si adattasse al sistema. In questo caso mi sembra di preferire i Triple T con le torri quando prima ho utilizzato gli FFRC che erano veramente fantastici con i bookshelfes. Non ho avuto granchè fortuna invece con i TNT Shield, penso di essere proprio scarso con il saldatore.
Veniamo al dunque, parete dietro ai diffusori lunga 5,30mt, parete laterale 7,50mt, distanza tra i diffusori di 1,20 mt come è anche la distanza dalla parete di fondo e dalla parete di destra. I diffusori montano le punte in dotazione (che sfortunatamente sono 4 anzichè 3...perchè?) che permettono un po' di accoppiamento a terra attraversando il tappeto.
Ho provato diverse disposizioni ma non riesco a ricreare quel BELLISSIMO palcoscenico che ho ascoltato in negozio (i diffusori erano però pilotati da un NAD 356). C'è una buona profondità per fortuna, il fuoco è spostato a sinistra e ho paura che non sia un problema ambientale, anche perchè vista la mancata simmetria e la distanza dalle pareti immagino dovrebbe essere spostato verso il primo punto di riflessione quindi verso destra.
Aggiungo anche il fatto che al primo scatto di volume suona soltanto il diffusore di SX (succedeva anche coi diffusori di prima). Ho risolto un po' il problema del fuoco con un leggero toe-in.
Mi piacerebbe chiederle innanzitutto se sto sbagliando qualcosa con la disposizione e le allego un paio di foto panoramiche. Mi sono accorto che più allargo i diffusori più perdo profondità e fuoco, è per questo che sono relativamente vicini (come tra l'altro erano in negozio). Mi piacerebbe poi chiederle come giudicherebbe il passaggio dal CD Marantz (visto che lo utilizzo più che altro collegandolo all'iPhone via USB per ascoltare Spotify Premium) ad un DAC economico come il Musical Fidelity V90, DAC Magic 100, Micromega MyDAC cui potrei collegare il PC per ascoltare Spotify e qualche FLAC ed una meccanica di lettura economica come il mio vecchio DVD Sony DVP-NS330.
Prossimi progetti, tempo permettendo, visto che vorrei chiudere gli ultimi due esami prima della laurea.. Sarebbero i cavi di alimentazione Merlino e magari il TTS una volta trovato il giusto set-up e qualche tela da appendere al muro.
Mi scuso se sono stato un po' prolisso, si ritenga pure libero di tagliare parte della missiva. La ringrazio per il tempo che mi dedica e colgo l'occasione per segnalare l'uscita del nuovo album dei Baustelle, “L'amore e la violenza” di cui consiglio a tutti un paio di ascolti e un pezzo de La terza guerra mondiale degli Zen Circus: Andrà tutto bene.
Un saluto,
Marco - E-mail: marcomaria.basaglia (at) studenti.unimi.it
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco,
l'ambiente non mi sembra tanto male ma non capisco come sia possibile che tu non possa allontanare di più i diffusori (tra loro, intendo). Hai provato ad angolarli verso il punto d'ascolto? Avvicinare o allontanare il punto d'ascolto stesso? Sentiti libero di sperimentare posizionamenti anche molto estremi, ti aiuteranno a capire in che direzione devi operare. Prova anche a inserire altri elementi d'arredo, lo spazio è grande e abbastanza vuoto. La mancanza di simmetria e la presenza di quel flipper e della porta nell'angolo posteriore sinistro possono da soli alterare il centro dell'immagine.
Per quanto riguarda le punte, vedi se ti riesce di sistemarne solo tre, guadagneresti in stabilità, un parametro del quale mi pare tu lamenti una certa mancanza.
Non fissarti sul fatto che al primo scatto della manopola del volume suona più forte un diffusore rispetto all'altro. Ciò è perfettamente normale e fa parte della fisiologica imprecisione dei potenziometri per alti livelli di attenuazione (che sono massimi a inizio corsa, evidentemente). Per quanto riguarda il lettore CD o una sua eventuale sostituzione con un DAC e un PC non mi aspetterei miracoli ma qualcosa di più dovresti riuscire a ottenerlo, anche utilizzando DAC non esattamente costosi. Quelli che hai citato hanno certamente un'unità di conversione D/A e uno stadio d'uscita superiori a quelli che si trovano a bordo del tuo lettore CD Marantz.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile direttore,
a seguito dei tuoi suggerimenti in risposta alla mia lettera del settembre 2014, ho selezionato, dopo un attento ascolto, prima le Focal Aria 936 e poi un Unison Little Italy. La sorgente era un DAC NAD M51 collegato ad un Mac book con ssd. Per quasi due anni ho apprezzato il suono ed il fascino delle Focal e soprattutto delle valvole, che, ovviamente, nel frattempo ho cambiato con delle JJ e HP.
Poi ho restaurato un vecchio Marantz 2270 che collegato alle RCF Mytho 3 mi ha fatto capire che la qualità del suono percepito non è assoluta ma relativa, come il nostro occhio che riconosce il colore bianco indipendentemente dalla temperatura del colore. Dipende dallo stato d'animo, dai ricordi che un brano musicale induce, dalle sonorità tipiche di un componente a cui siamo affezionati, dal volume di ascolto. La memoria uditiva (almeno la mia) è corta ed i confronti con il passato non possono essere significativi, portiamo con noi più le emozioni che la qualità del suono. Sempre alla ricerca del miglioramento continuo, diciamo kaizen, ho affiancato all'Unison a valvole, un Unison Unico Primo che, complessivamente preferisco.
Per ottimizzare la posizione dei diffusori e del punto d'ascolto, sempre kaizen ;) ho acquistato un microfono Behringer 8000 ed un convertitore A/D USB utilizzato negli studi di registrazione per interfacciare microfoni e strumenti musicali al computer, un Focusrite Scarlet Solo, il tutto per meno di 150 EUR. Lo Scarlet è dotato anche di un convertitore D/A 24 bit 192 Khz con controllo di volume e ampli cuffia, ed allora, per curiosità, l'ho collegato al posto del Nad M51, con una certa sorpresa, ho constatato che mi piace come suona (anche se costa un ventesimo del NAD).
Da qui alcune considerazioni (che magari oltre al suono ci piaccia il possesso dei dispositivi, che i dispositivi pro ed in particolare i diffusori monitor riproducano fedelmente proprio quello che il musicista vuole farci ascoltare e che siano più definiti anche a basso volume) mi hanno portato in un negozio di strumenti musicali ad ascoltare diffusori amplificati M-audio BX8 e BX5, JBL, Yamaha, Focal e Genelec ed ho scelto. Ho installato due Focal CMS 50 sulla scrivania ad un metro dal punto di ascolto, collegati al MAC con il Focusrite Scarlet Solo. Il suono è dettagliatissimo, anche a basso volume di ascolto, ho apprezzato dettagli mai sentiti prima nei miei brani di riferimento, i bassi poco estesi sono compensati da una nitidezza straordinaria, la scena sonora è stabile, ampia e profonda.
Un ringraziamento per il tuo contributo alla diffusione della cultura della riproduzione sonora.
Un audiofilo irrequieto, felice (per il momento)
Sergio - E-mail: Sergio.Cicognani (at) libero.it

LC
Caro Sergio,
mi fa piacere sentire che le tue ultime scelte ti abbiano portato così tanta soddisfazione all'ascolto. Certo che il percorso che hai fatto è molto bizzarro, essendo passato per catene e componenti molto, molto differenti tra loro. Da un certo punto di vista va benissimo così, le decisioni basate su numerose esperienze sono forse quelle più “sicure”. L'unica mia perplessità potrebbe riguardare il fatto che, avendo assaggiato tanti “gusti” diversi alla fine, forse, tu non sappia ancora quale sia il tuo ideale sonoro. Magari cambierai idea ancora un'altra volta! Va benissimo anche così, l'importante è divertirsi nel frattempo.

Suggerimento musicale della settimana

Dopo tante celebrazioni post-mortem, un po' di musica nuova. È stato pubblicato il nuovo singolo che anticipa il nuovo album dei Linkin Park, previsto per maggio. Si intitola “Heavy” e certamente è qualcosa di assolutamente inaspettato per lo stile di questa band che ha riscritto le regole del genere crossover.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

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