Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 6/10/2017 - 13/10/2017

Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
| Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM | I volumi della posta precedente

[Trovaci su Facebook!]

  1. Il Punteruolo
  2. Consiglio catena audio
  3. È possibile “asciugare” gli acuti?
  4. Passaggio al vinile
  5. Consiglio lettore CD e posizionamento
  6. Pre fono per MC
  7. Nuovo impianto intorno alle ESS AMT
  8. Elac Debut B5
  9. Upgrade testina
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Il Punteruolo
Caro Lucio,
ho seguito il tuo consiglio: mi sono accaparrato il Roksan Xerxes senza troppi indugi. Bel viaggio. A parte quel tostapane del suo alimentatore che funziona, per carità, ma ci cuoci sopra le uova e non prevede neanche un interruttore vero (scalda sempre!!!). Ho passato piacevoli ore a studiare e a mettere in pratica nuove conoscenze che ho letto ogni dove, ripassando anche un bel po' d'inglese. Ore pensando di aver capito seguite da altre ore capendo di non aver capito. Ogni tanto qualche momento di felicità in cui si cattura la preda. Solite cose.
Pensavo di essere arrivato ad un buon punto della messa a punto quando mi sono ritrovato a fissare il braccio del Tabriz ZI col suo contrappeso dinamico che Roksan ha battezzato: The intelligent Counterweight. Certo che lo Xerxes è pieno di buone idee dalla realizzazione un po' ...grezza.
Si dovrebbe trattare (si diventa umili parlando col direttore di TNT) di un peso libero di oscillare insistente su un unico punto (unipivot). Oscillando il contrappeso non impone la sua notevole massa ai piccoli movimenti del braccio e ciò solleva la puntina dagli eccessi di torsione orizzontale o di variazioni di VTF inseguendo il solco. Il lavoro della puntina dovrebbe così risultare più facilitato e più preciso rispetto ai bracci a contrappeso fisso.
Guardando il contrappeso mi si è accesa la lampadina. La questione sta nel modo in cui questo si appoggia all'anello di alluminio che scorre sul braccio posteriore. Lo fa tramite la punta di una vite conica accoppiata su una fresata altrettanto conica. Dopo tutto quello che ho letto su cuscinetti rumorosi, laschi, chiacchericci e via dicendo, non mi si verrà a dire che quello è un buon sistema per non introdurre rumori nel braccio. Quella fresata sembra collimare perfettamente con la vite, al punto da limitarne il libero ciondolamento. In effetti basta provare ad indurre il ciondolamento e questo è evidentemente frenato dall'attrito. Di fatto si potrebbe pensare che quella fresata potrebbe essere il risultato di anni e anni di sfregamenti della sua compagna vite; sfregamenti e attriti udibili, dico io! Uno scandalo... o una mia cantonata?
Ad opporsi e ad interporsi a queste vibrazioni da sfregamento esistono solo due O-ring (che siano induriti i miei? Non mi sembra) posti all'interno dell'anello di regolazione del VTF, ma a mio avviso sono presenti al solo scopo di tenerlo fermo in posizione. Poche ciance. Di parole ne è pieno il WEB.
Ho preso su armi e bagagli e, con scarso preavviso, mi sono trasferito nell'officina del meccanico che segue la salute della mia amata Alfa GTV del 77. Lì potevo trovare ciò che cercavo: un diffusore del getto del minimo in ottone della Dell'Orto, un set di aghi da cucito di diverse misure (sua moglie è una sarta), un set di punte da trapano a mano per getti in ottone di misure inferiori al millimetro (spaziature da 5 centesimi!!!) e maschi per filettature di precisione da 3 mm contenuti in una scatola di legno con stampato a fuoco Beta Utensili per Alfa Romeo (che il meccanico non mi fa nemmeno toccare. Un amico gliene ha perso uno e lui gli ha tolto il saluto!).
Di seguito la foto della vite conica originale e del frutto di un paio di ore di lavoro mio e del meccanico.

[Roksan Tabriz upgrade]
[Roksan Tabriz upgrade]
Lo so sembra un po' un punteruolo e vi assicuro che fora.
Il principio sarebbe quello di limitare la superficie di contatto passando da una vite conica ad un ago. Appena appoggiato il contrappeso e regolato il VTF è stato evidente il cambiamento: il ciondolamento del peso è diventato ipersensibile e si protrae per molteplici cicli, sintomo di basso attrito, ma la cosa che più ci interessa è il suono.
[Roksan Tabriz upgrade]
Non ci giro attorno. Tutto è molto più nitido. Non vi dico il sorrisone che mi si è stampato addosso. Più definizione nel timbro, tanta microdinamica, più decay nei riverberi e nei piatti della batteria, molto più silenzio, molto più ambiente e spazio tra gli strumenti.
I miglioramenti maggiori sono sulla espressione della voce, archi, pianoforti e riverberi in genere. Anche i tamburi jazz o etnici e gli strumenti a corda acquistano una naturale completezza timbrica oltre a un decay più lungo. Vuoi vedere che sono inciampato in una cosa interessante?
Basta rimettere la vitina originale e la luce si spegne, tornando ad essere un buon giradischi, che comunque non può più rivaleggiare col mio Rega Apollo R il “lettore cd che suona come e meglio di un vinile!” (così dicono i sostenitori e così la pensavo anch'io fino a poco tempo fa).
Forse davvero la fresata dove insisteva la vite col tempo si è deformata? Boh, non so cosa pensare. Mi sembra una tale leggerezza! Quella vite, a mio avviso, si prestava al rumore da attrito anche a giradischi nuovo, ma forse pecco di arroganza. Vorrei che qualcuno provasse il mio “ritrovato” per avere un riscontro. Si può fare? Qualcuno ha un Tabriz o un Artemiz su cui verificare le mie allucinazioni? Ho preso dei granchi? Ho detto cose oscene? Beh, non saranno le prime e neanche le ultime.
Fatemi sapere.
Grazie Direttore per lo spazio e il luogo di condivisione.
Che Dio ci conservi le orecchie.
Nicola - E-mail: stenikaudio (at) gmail.com

LC
Caro Nicola,
grazie per la tua esperienza e per aver condiviso con noi la tua realizzazione che, conoscendo il contrappeso Roksan, mi pare tutt'altro che campata in aria. Il risultato finale, poi, mi sembra ti dia ragione all'ascolto. Non posso esserti molto utile perché il contrappeso del mio braccio Artemiz sembra assolutamente libero di oscillare, privo di attrito, così come dovrebbe. Può darsi che nel tuo Tabriz ci sia qualche imperfezione o deformazione dovuta al tempo, non so. Di sicuro i due contrappesi - pur basati sullo stesso principio - sono diversi, il mio è cilindrico, mi pare di ricordare che sia una versione successiva a quella in tuo possesso. Dalla foto sembra però che il tuo Tabriz abbia visto giorni migliori (eufemismo), quindi ci sta che abbia un movimento meno “libero” di quello che dovrebbe avere. Comunque complimenti per l'idea e la coraggiosa intraprendenza! :-)
E buon divertimento con il tuo GTV! Io ancora ricordo con nostalgia il mio GTV6...:-|
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio catena audio
Buongiorno Direttore,
Sono un felice possessore di un impiantino composto da componenti acquistati rigorosamente usati (mi son divertito più che ad acquistarli nuovi qualora lo avessi fatto).

La sala d'ascolto con arredo nella norma è un banale rettangolo di 5m x 3m con gli apparecchi disposti lungo la parete più larga. Nessun accorgimento acustico degno di nota ad eccezione di un bel tappeto posto tra il punto d'ascolto e i diffusori.
Ora, non sono un navigato esperto ma ritengo il mio impianto più che soddisfacente per le mie esigenze; tuttavia mi son sempre chiesto quale potesse esser l'anello debole della catena e se potesse valer la pena investire su un lettore cd (usato ovviamente massimo 500 euro) più aggiornato e meglio suonante. Nonostante il mondo sembri andare in direzione musica "liquida"...
Ascolto principalmente ciò che mi piace, dal Pop a Vivaldi passando dal Jazz... sono cosciente del tipo di suono che non amo e cioè quello troppo digitale, squillante e metallico bensì gradisco un suono dettagliato, caldo, areoso e trasparente forse analogico? Cosa ne pensi di un Rega Apollo R?
Ritengo purtroppo oggigiorno così difficile orientarsi tra tutti i marchi disponibili, il marketing con la spessa coltre di fumo che lo avvolge e le obiettive reali difficoltà per un consumatore di poter effettivamente ascoltare diversi apparecchi dribblando i visi scocciati dei rivenditori.
Un sos a TNT sorge abbastanza spontaneo.
Ti faccio i complimenti per la rivista e porgo i miei più cordiali saluti,
Marco - E-mail: marcoappiani (at) hotmail.com

LC
Caro Marco,
posto che il tuo lettore CD ha già diversi anni sulle spalle e che sin da allora si trattava di un modello entry-level una sua sostituzione potrebbe essere assolutamente benefica, nell'equilibrio del tuo impianto. Tuttavia, se la meccanica funziona ancora bene, potresti pensare - in alternativa - ad affiancargli un DAC esterno, magari già pronto per la “liquida”. Con il budget a tua disposizione, nell'usato, potresti prendere delle macchine recenti molto, molto interessanti. Tuttavia, qualora la complicazione della “scatola in più” ti disturbasse e la musica liquida non dovesse essere tra le tue priorità, allora anche un lettore CD integrato di livello superiore potrebbe essere un'ottima scelta. I marchi su cui puntare potrebbero essere Rega, come tu stesso hai citato, ma anche Cyrus (per analogia con il tuo amplificatore), Arcam, Audio Analogue o qualche modello più recente di NAD.
Non aspettarti stravolgimenti, il cambio di sorgente digitale è un upgrade mai “drammatico”, come dicono gli inglesi, ma con 500€ nell'usato metti mano su lettori che nuovi costavano circa 1000€, dovrebbe migliorare un po' tutto: raffinatezza, dinamica, quantità di informazioni e, soprattutto, immagine 3D.
Qualora avessi trovato - e magari potessi anche ascoltare a confronto - un Rega Apollo R, non avere troppe esitazioni. Il passo avanti lo sentirai, sensibile. Prova anche a cercare un Naim CD5, si trova, anche in Italia, intorno ai 500€ ed è un signor lettore CD.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

È possibile "asciugare" gli acuti?
Egregio Direttore,
la seguo da poco tempo solo perché da poco sono entrato nel meraviglioso mondo dell'alta fedeltà ma fin da subito TNT-Audio è diventato un sito di riferimento. Amo la musica live e, dopo averci pensato un po' su, mi sono detto che era arrivato il momento di ascoltare la musica come si deve, anche a casa, e così da poco più di un anno sono un felice possessore di un hi-fi composto da:

[Sala d'ascolto]
Ascolto un po' di tutto (rock, blues, jazz) ma il mio genere preferito è sicuramente il rock, che tendo ad ascoltare a volume “adeguato” (cioè alto). L'impianto è collocato nella sola stanza disponibile ad ospitare l'hifi che è un soggiorno con cucina di circa 25mq (la cucina è sulla parete opposta rispetto all'hifi, al centro un divano, mentre sulla parete di destra c'è una libreria), e per ovviare al problema del posizionamento vicino alle pareti ho posto i diffusori, dotati di punte e sotto punte, su dei blocchetti di marmo al di sotto dei quali ho applicato dei dischetti in teflon che permettono di spostarli in modo agevole.
Noto però che ascoltando alcuni cd, in particolare Foo fighters o Guns n roses, gli acuti sono un po' troppo in evidenza e per attenuare questa caratteristica mi è stato consigliato di sostituire i miei cavi di potenza VDH in modo da “asciugare” gli alti. Secondo lei dovrei seguire il consiglio e fare delle prove di ascolto con diversi cavi di potenza? E se si, quali cavi mi consiglia? Infine, ha senso, in un ambiente domestico come il mio, creare una linea elettrica dedicata dal contatore alla presa di corrente che alimenta l'hifi?
Grazie infinite,
Cordialmente,
Salvatore - E-mail: salvo.parisi.ae (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Salvo,
una linea elettrica dedicata all'impianto è sempre una buona idea, se l'intervento non fosse troppo complicato ti consiglierei di prenderlo in seria considerazione. L'impianto è già di buon livello, gli upgrade lato alimentazione dovresti riuscire a sentirli.
Per quanto riguarda gli acuti da “asciugare” c'è da fare il solito discorso, trito e ritrito: i dischi incisi male suonano male, non possono migliorare sostituendo i cavi. Suonano male anche su impianti da decine di migliaia di euro, bisogna farsene una ragione. Sia i dischi dei Guns'n'Roses che quelli dei Foo Fighters non sono certi degli esempi di “buona registrazione”. Il tuo impianto, sulla carta, non dovrebbe neppure esaltare gli acuti, anzi. Io proverei a convivere con il fatto che tanti dischi rock siano incisi malissimo. E, tra l'altro, mal si sposano con impianti un po' fighetti - passami il termine - come il tuo. Già con un sistema più ruspante tutto passerebbe in secondo piano, perché magari la riproduzione si concentra maggiormente su altri aspetti: impatto, dinamica, basse frequenze. Per ascoltare rock a volume alto, come sostieni di fare tu, forse Audio Analogue e Sonus Faber non erano esattamente le scelte più adeguate. Meglio Klipsch, Cerwin Vega, Rotel etc. Gli acuti sarebbero stati ancor più fastidiosi ma tutto sarebbe passato in secondo piano grazie alla maggiore “brutalità” del suono complessivo. Alla lunga, certo, un suono così è anche stancante, ma anche molto più divertente e adrenalinico nel breve periodo :-)
Sei mai stato a un concerto dei gruppi citati? Puoi star certo che non staresti lì a sindacare sulla gamma alta trapanante, dopo un'ora ne avresti decisamente abbastanza di tutto :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Passaggio al vinile
Buongiorno direttore, mi chiamo Gabriele e ho 38 anni. Grazie per quello che fai per noi amanti della musica. Ti scrivo perché nei vari set-up che ho provato negli anni c'è sempre un finale senso di insoddisfazione nell'ascolto. Manca la “verità” del timbro di quello strumento o di quella parte corale.
Ascolto dal blues al soul all'elettronica e anche pop. A volte jazz e classica. Probabilmente sarà dovuto anche al fatto che più di tanto non ho mai investito in quanto i budget per questa passione sono abbastanza limitati. Comunque, veniamo alla mia perplessità: innanzitutto le illustro il mio impianto molto semplice, composto da:

Tutto suona nella mia sala mediamente riflettente (ma non è un disastro) di circa 25 metri quadrati. Pensavo che il fatto di percepire sempre qualcosa di artificioso, possa essere dovuto alla conversione del segnale. Quindi, invece magari di investire su un dac costoso, avrei optato per affiancare al mio lettore cd un giradischi. L'aspettativa è quella di avere come risultato una timbrica più coerente alla realtà dato che non ci sono conversioni e, un po', anche perché non avendone mai ascoltato/posseduto uno, sono molto affascinato.
Nel caso poi mi piacesse di più questa soluzione, potrei vendere il mio lettore cd e con calma in futuro acquistare un accrocco per la musica liquida dove trasferire tutti i miei cd. Quindi, al fine, le domande sono due: è una buona idea? Se si, meglio optare per un ottimo entry level nuovo (pensavo al Rega Planar 1 Performance Pack) o mirare a qualcosa di vintage dato che ho letto che spesso ci si imbatte in alcuni apparecchi da 200/300 €. che suonano da Dio?
Grazie per l'attenzione e ancora complimenti!
Gabriele - E-mail: musicanellanima (at) ymail.com

LC
Caro Gabriele,
posso essere sincero? Non farlo :-) Soprattutto se il budget da investire nell'analogico è questo che stavi pianificando. Potresti restare molto deluso e, comunque, dovresti anche mettere in conto la spesa per costruire da zero una discoteca di vinili. A 10/15 euro a pezzo (a esser buoni) sono necessari 1000/1500€ per arrivare a 100 album. A mio parere, con molto meno, potresti portare il suono del tuo digitale a livelli impensabili per un giradischi entry-level. Già con 500€, nel nuovo, fai un salto di qualità notevolissimo. Ti cito solo qualche esempio di DAC che potrebbe far rinascere il suono dei tuoi CD: NAD D1050, Cambridge Audio DAC MAGIC PLUS, M2Tech Evo Dac Two, Audiolab QDAC, Wyred 4 Sound MicroDACHD. Nell'usato recente, poi, le alternative di qualità si sprecano.
Chi ha detto, poi, che il vinile sia del tutto privo di “conversioni”? E tutti gli LP estratti da master digitali? La conversione c'è stata in origine, che facciamo? Buttiamo via tutto? Tra l'altro, molti degli LP che suonano meglio nel mio impianto provengono proprio da master digitali. In altre parole: se vuoi il vinile perché ha fascino e “fa figo” non sarò io a distoglierti da questa idea, ma non mascheriamola con motivazioni audiophile perché proprio non è il caso :-)
Dovessi optare per un giradischi, comunque, evita il vintage (non hai l'esperienza sufficiente) e punta verso un entry-level come il Rega che hai citato o uno dei vari ProJect sotto ai 300€.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Consiglio lettore CD e posizionamento
Caro Lucio,
sono un affezionato lettore di TNT-Audio e vorrei chiederti alcuni consigli in merito al mio impianto hi-fi. Attualmente il mio impianto è così costituito:

Mi piace il suono caldo dell'ampli e i diffusori sono stati scelti sia per "assonanza" costruttiva con il Thule (sono entrambi prodotti danesi) e per le ridotte dimensioni (solo 13 cm di larghezza). Alla fine sono abbastanza soddisfatto del suono, caldo ma in ogni caso ben dettagliato e non stancante. Ora, causa trasloco, mi trovo a dover ripensare al posizionamento dell'intero impianto, che avevo pensato di inserire come da foto allegata. Ti chiedo: ci possono essere controindicazioni rispetto alla sistemazione che ho pensato? il punto di ascolto dovrebbe essere costituito da poltroncine sistemate davanti alle casse, ovviamente in posizione stereofonica.
Altra questione è la sostituzione del lettore CD. Il Philips mi ha fatto buona compagnia, ma ora sente il peso dell'usura meccanica: lo sportellino fa fatica ad aprirsi, i pulsanti ad attivarsi, ecc. Vorrei sostituirlo ma non spendere più di 500 euro, mantenendomi nei timbri neutri e dettagliati ma caldi. Che ne pensi di Indiana Line CDP, Rotel CD 14, NAD C 546BEE (che in realtà costa un po' di più...)? Altri consigli?
In seguito vorrei inserire anche un giradischi, niente di sofisticato, per esempio un Pro-Ject Debut Carbon (DC) 2M red o simili. Pensi che andrebbe bene con il resto dei componenti? Ovviamente dovrei prendere anche uno stadio phono esterno: consigli?
Grazie per le risposte e per la tua consueta disponibilità e competenza.
Cari saluti,
Giuseppe - E-mail: p.agus (at) tin.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giuseppe,
non vedo problemi particolari nella disposizione dell'impianto all'interno della nuova stanza, a patto che sia inserito qualche elemento assorbente (tappeti, quadri in tela, etc.) e che la distanza dei diffusori dalla parete posteriore sia scelta dopo attenta valutazione costi/benefici. Dal disegno sintetico sembra che la parete posteriore sarà molto vicina, sarebbe bene pianificare uno spazio maggiore, onde evitare il rinforzo eccessivo della gamma bassa.
Concordo sulla necessità di sostituire il lettore CD con qualcosa di più consono al resto dell'impianto. Andrebbe benissimo il NAD che hai citato, magari anche il modello inferiore, se questo ti sembra fuori budget. In alternativa, anche un
Vela CD fungerà allo scopo. Il salto di qualità rispetto al vecchio ed economico Philips dovrebbe essere sensibile.
Infine, per quanto riguarda il vinile, posso copiare e incollare quanto scritto nella risposta precedente. Valuta per bene se ne valga la pena oppure no. Qualora avessi già una buona collezione di LP l'operazione potrebbe avere un senso, altrimenti sarebbe tutto da valutare in base a budget e aspettative.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Pre fono per MC
Caro direttore, ogni tanto ti disturbo con domande forse stupide, ma le tue risposte mi risolvono sempre il problema.
Ho da tempo un pre
TCC TC 754, che avete recensito in maniera estremamente positiva, ed avevo pensato di abbinarci un Sure TA 2024 come finale (spero che l'accoppiata funzioni), ero lì per ordinarlo, quando sono stato folgorato da un dubbio. Il piatto che dovrei usare per l'impianto ha come testina una MC!, la Denon DL-103, quindi dubbio, lo stadio phono del pre è adatto ? Ascolto quasi esclusivamente vinili, (ne ho un migliaio, che vanno dal blues al rock anni 70), e prediligo la chiarezza nelle note alte, non mi interessano bassi eccessivi. Piatto Technics SL-1200 MK2, casse Jbl LX-44.
Non vorrei spendere soldi per uno stadio phono esterno. Ti ringrazio per la risposta ...e, a proposito, complimenti per la rubrica!!
Roberto - E-mail: roberto.laus (at) hotmail.it

LC
Caro Roberto,
il tuo dubbio è assolutamente legittimo, infatti il TCC 754 ha l'ingresso phono compatibile con le sole testine MM! Quindi temo dovrai rinunciarci, visto che la DL103 è una MC a bassa uscita. Ti serve un pre fono che abbia l'ingresso anche per MC. Per fortuna la stessa azienda ne commercializza uno, il modello TC-760LC, anch'esso dotato di regolatore di livello. Non l'abbiamo testato ma immagino sia identico al modello solo MM, con in più lo stadio per MC. Comunque imbattibile per ciò che offre e per quanto costi (73$ + spedizione). In Italia, su Playstereo, lo paghi 79€ più spedizione e non devi neppure preoccuparti della dogana.
L'alternativa potrebbe essere un pre fono tradizionale, come il NAD PP2, privo di regolazione del livello, cui affiancare un integratino in classe D dotato della regolazione del volume (magari ancora Fenice). Tutto dipende dalle tue necessità e se prevedi di utilizzare anche gli altri ingressi linea offerti dal TCC oppure no.
Alla fine la scelta dipende da te. Se usi solo il phono, prendi il NAD o altro pre fono equivalente altrimenti vai di TCC (e risparmi!).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto intorno alle ESS AMT
Buongiorno,
inizio con ringraziarla per i suggerimenti in merito al restauro delle mie AMT1 ESS: il suo consiglio di sostituire i woofers esistenti con quelli originali ha portato i suoi benefici a livello acustico anche attraverso il rinnovo di alcuni elementi del crossover e dei cavi interni alle casse, mi manca la tela del “cappellone”.
Sono riuscito a trovare dei Woofers originali (almeno credo e spero) attraverso il contatto con l'AudioPhile di Mogliano Veneto, che è un distributore della Ess e non solo.
A questo punto, preso da questa “mania”, ho l'impressione di non avere un “progetto d'impianto”, ho delle competenze limitate, ma credo di poter apprezzare l'HI FI e quindi le chiedo se può indicarmi delle soluzioni rispetto a quelli che io ritengo limiti delle mie apparecchiature e comunque per accordare (sia tecnico che economico) tra di loro i componenti dell'impianto.
Io sono partito da due punti fermi che sono Le casse ed il piatto, apprezzo il suono del tweeter HEIL ed il giradischi dicono che è buono oltre ad un valore affettivo:

Tendenzialmente ascoltiamo jazz, rock, cantautori e un po' di classica. Le invio in allegato un disegno quotato dell'ambiente.
Un saluto e di nuovo grazie per la sua disponibilità.
Davide - E-mail: davidedegregori (at) libero.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Davide,
sono felice che il mio consiglio per ripristinare le tue ESS sia andato a buon fine e abbia prodotto un buon risultato all'ascolto. I tuoi diffusori meritavano una seconda chance. Per migliorare il tuo impianto prenderei una nuova testina per il giradischi: nel catalogo Ortofon, per non sbagliare, trovi diversi modelli nell'intorno della cifra che hai stabilito. In questo modo non ti discosti troppo dal suono cui sei probabilmente abituato.
Sostituirei anche l'amplificatore e il lettore CD. Per quest'ultimo ti consiglio di leggere la risposta alle lettere precedenti, visto che - per coincidenza - le richieste e le esigenze sono analoghe (sostituzione di un vecchio lettore CD Philips o NAD). Concentriamoci dunque sull'amplificatore. Con 1000€ acquisti un ottimo sostituto per il tuo Denon, che magari ti farà scoprire doti nascoste e insospettabili dei tuoi diffusori. Una piccola lista non esaustiva di diversi apparecchi che potrebbero fare al caso tuo: Rega Brio R, Creek Evolution 50A, Arcam FMJ A19, Musical Fidelity A 5.5, Rotel A-14, Primare I22. Valuta anche un Naim Nait serie 5 usato recente e qualche NAD. La differenza rispetto all'attuale Denon PMA 720 sarà molto sensibile in ogni caso. Controlla bene perché alcuni di questi integrati sono sprovvisti di ingresso phono, nel caso preventiva almeno 100/150€ per un pre fono esterno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Elac Debut B5
Salve direttore,
ti scrivo per avere un consiglio per l'esecuzione di un “downgrade” delle mie casse Monitor Audio S8 acquistate nuove nel 2005; fino al 2013 ho vissuto in un appartamento con un salone di 50 mq circa che ben si adattava ad una coppia di diffusori con doppio woofer. Il mio impianto era composto da:

Recentemente però mi sono trasferito in un appartamento più piccolo con una sala di ascolto di dimensioni inferiori ?(4 x 4 m) e, come prevedevo, le casse e soffrono in un ambiente così piccolo, bassi troppo potenti che tendono a sovrastare le voci e sicuramente anche l'amplificatore faceva la sua parte. Così, come primo tentativo per ottenere un suono meno spinto sulla gamma bassa ho pensato di sostituire il Sansui; dopo aver letto una tua recensione, ho acquistato un ampli in classe D (con soli € 35 valeva la pena fare un tentativo): il Sure Electronics TA2024 e, con mia grande sorpresa e soddisfazione, già dal primo ascolto ho notato un suono più dettagliato, finalmente ho ricominciato a sentire come per magia le voci in maniera limpida, gamme medie/alte molto pulite. La nota negativa è che alzando un po' il volume i bassi sovrastano irrimediabilmente la gamma media.
Per ottenere un basso pulito devo tenerle abbastanza distanti dalle pareti posteriori e laterali ingombrando il mio già piccolo spazio a disposizione. Ho quindi deciso di acquistare un paio di diffusori bookshelf, ovviamente su supporti di buon livello (pensavo di auto costruire i
TNT Stubby), che non soffrano troppo la vicinanza dalle pareti (non più di 50 cm, budget massimo circa € 500).
Recentemente mi sono così ritrovato a leggere la tua recensione sulle Elac Debut B5 e sono fortemente tentato ad acquistarle. Il mio dubbio però è: riuscirà il mio ampli Sure a pilotare delle casse con sensibilità di soli 85 dB? Su qualche forum si parla molto bene anche delle Monitor Audio Bronze 2 (sensibilità 90 dB), oppure esistono a tuo parere casse bookshelf di uguale livello ma con sensibilità superiore rispetto alle Elac?
Hho visto buone recensioni sulle Dynaudio Emit M10 (anche se la sensibilità è di 86 dB) e sulle Monitor Audio Silver 1, costano un po' di più ma se ne vale la pena...
Per completezza di informazioni ti indico le mie preferenze musicali che vanno dai Pink Floyd ai Genesis, Beatles, Cure, Nirvana, Pearl Jam, Radiohead, Doors, David Bowie, Joy Division; ascolto anche musica più leggera come George Michael, Tears For Fears (album “The seeds of love”), Simple Minds, a volte anche musica classica.
Cordiali saluti,
Richard - E-mail: RSabini (at) bytewise.it

LC
Caro Richard,
la bassa potenza del chip TA2024 non basta per spingere a dovere le Elac, purtroppo, servirebbe almeno un TA2022. Le dimensioni della stanza non sono enormi ma mi sembra di capire che ti piaccia ascoltare a volumi abbastanza elevati. Quindi no, devo sconsigliarti le Elac. Per un TA2024 serve qualcosa di molto sensibile, almeno 90/91 dB reali e, purtroppo, a parte Klipsch, non esistono bookshelf di ridotte dimensioni che possano vantare una tale sensibilità. Devi pertanto cercare qualcosa di Klipsch, serie RB o RP, si trova anche un bel po' di usato. Nel nuovo, vedi i modelli RP150M (92 dB, 450€ circa), RP160M (95dB, 600€ circa) o anche gli RB51 o RB81, più o meno fine serie.. I 50 cm di distanza dalla parete posteriore dovrebbero bastare per non rinforzare troppo la gamma bassa.
Trattandosi di una stanza perfettamente quadrata, però, il pericolo di andare a stimolare onde stazionarie in gamma bassa è elevato, dovresti provare a trattare un po' l'ambiente, con dispositivi assorbenti o con arredi ad hoc.
Chiaramente, la soluzione migliore sarebbe quella di prendere un amplificatore più universale (magari ancora Tripath, ma più potente) e ampliare così la rosa dei possibili diffusori compatibili. Infatti, non è detto che l'impostazione sonora Klipsch ti piaccia, anche se la troverei adatta ai generi musicali da te preferiti. A proposto di amplificazione alternativa, hai mai provato quella interna al tuo Cocktail Audio X10?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade testina
Ciao Lucio,
ti aggiorno sull'evoluzione del mio impianto: come da tuo ultimo consiglio (
vol. 787) sull'ampli da abbinare alle mie Totem Sttaf, ho ascoltato modelli di Exposure, Primare e Naim e alla fine ho scelto il Naim Nait 5Si, che mi sta ormai accompagnando felicemente da Natale dello scorso anno.
Ero intenzionato a sostituire anche il mio vecchio Arcam CD73 con il compagno Nait CD5 si, ma quest'estate in Inghilterra ho avuto modo di ascoltare anche il Rega Apollo R che, alle mie orecchie, è parso avere lo stesso family sound, dinamico e di sostanza, solo un po' meno raffinato del Naim. Considerato il tempo dedicato all'ascolto in CD, nettamente inferiore a quello dedicato al vinile, e la tentazione del prezzo del Rega, in UK inferiore di oltre il 30% (!!!) di quello in Italia, ho optato per il piccoletto.
Sono estremamente soddisfatto e ora sto pensando di migliorare il set up analogico, formato da giradischi Clearaudio Emotion, braccio Satisfy e prefono Graham Slee Era Gold V, sostituendo la testina Grado Gold. Pensavo di rimanere in casa Grado con la Platinum, ma sono tentato ad esempio anche dalla Benz Micro, dalla Ortofon 2M Bronze o dalla Nagaoka MP200. Tu ritieni che una di queste o altre nella stessa fascia di prezzo possano costituire un serio upgrade rispetto alla mia Gold o non vale la pena? In caso, quale ritieni la più adatta (oltre alla qualità complessiva e la sinergia con gli altri componenti, vorrei privilegiare una testina dal suono corposo)?
Infine, so che gli ultimi Naim risentono meno del carico capacitivo, ma per eliminare ogni dubbio, pensavo di sostituire i miei Supra Ply 3.4 s di potenza con i Van den hul Clearwater, che hanno capacità simile a quelli dei Naim Naca e sono dello stesso brand dei miei attuali cavi di segnale). A suo tempo, dopo aver letto che Jim Smith su Get Better Sound metteva in dubbio la vecchia teoria sulla stessa lunghezza dei cavi di potenza, per evitare di ammucchiare il Supra del diffusore destro, più vicino al tavolino delle elettroniche, avevo tenuto quest'ultimo piú corto della metà rispetto a quello di sinistra, che misura 5 metri. Ora, però, il manuale Naim raccomanda cavi di potenza di almeno 3.5 metri e della stessa lunghezza: a tuo avviso è meglio seguire tale indicazione e, in tal caso, come avvolgere il cavo in eccesso?
Scusami per i quesiti poco interessanti (l'ultimo anche paranoico) e grazie per il tempo e la competenza, sempre condita dalla giusta franchezza e ironia, che ci regali ogni settimana!
Massimo - E-mail: massimogast (at) yahoo.it

LC
Caro Massimo,
per quanto riguarda l'upgrade della testina io starei in casa Grado, con una bella Platinum, sarebbe un passo avanti abbastanza sensibile. Ovviamente, immagino tu sia soddisfatto dell'equilibrio timbrico del tuo sistema analogico e per questo motivo ti sconsiglio di cambiare “troppo”, scegliendo una testina di altro Costruttore.
Per quanto riguarda la lunghezza dei cavi per elettroniche Naim, è vero che una lunghezza minima di 3.5 metri è consigliabile, per far sì che gli stadi finali dell'amplificatore “vedano” il carico ideale. Il fatto è che queste raccomandazioni erano vere e quasi obbligatorie per le vecchie amplificazioni (chrome bumper e olive) ma pian piano questo ordine si è fatto meno restrittivo. Io proverei anche una lunghezza inferiore, il tuo integrato è moderno e non dovrebbe soffrire in alcun modo per colpa di un cavo solo appena più corto del raccomandato.
Se ci pensi, stiamo parlando di un cavo di 2.5 metri al posto di uno da 3.5, un'inezia assolutamente trascurabile dal punto di vista elettrico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
cito testualmente dall'ultima edizione delle "lettere alla redazione: “... ricordati sempre che non sono gli apparecchi a "commuovere", ma la potenza della musica, che passa inalterata (o quasi) anche attraverso una radiolina da pochi soldi.”.
Mi ha ricordato l'affermazione di una clavicembalista, Diana Petech, che curava una rubrica "Baroccherie" su una rivista di Hi-Fi e che recitava più o meno così: “si può anche suonare Bach col putipù" ma la grandezza della sua musica riesce sempre a emergere”. Sono entrambe considerazioni, quasi gemelle, che condivido pienamente.
Questo mio è solo un appunto che volevo condividere, non una lettera alla redazione.
Un saluto,
Maurizio - E-mail: maurizio.3006 (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
io invece mi permetto di condividere questa tua osservazione con tutti i lettori di TNT-Audio, troppo spesso concentrati sul mezzo e poco sul fine. Senza l'emozione della Musica - e la mia sensazione è che certi audiofili non ne provino - l'impianto HiFi nulla può, resta uno sterile riproduttore di suoni che non toccano l'anima. A giudicare da certe nenie che si ascoltano nelle mostre HiFi, faccio fatica a credere che ci siano audiofili che si emozionano o si divertano ascoltando i loro impianti. Chissà, magari mi sbaglio...io mi emoziono anche ascoltando qualcosa dagli altoparlantini del notebook da dove sto scrivendo ;-)
Buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Questa settimana ci lascia anche Tom Petty, leggenda del rock americano, che ricordiamo qui con “Learning to fly”, sua celebre hit tratta dall'album “Into the Great Wide Open” del 1991.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM

[Trovaci su Facebook!]

Cercate dentro i volumi della posta precedente con Google

[meno recente] Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366 | Vol.367 | Vol.368 | Vol.369 | Vol.370 | Vol.371 | Vol.372 | Vol.373 | Vol.374 | Vol.375 | Vol.376 | Vol.377 | Vol.378 | Vol.379 | Vol.380 | Vol.381 | Vol.382 | Vol.383 | Vol.384 | Vol.385 | Vol.386 | Vol.387 | Vol.388 | Vol.389 | Vol.390 | Vol.391 | Vol.392 | Vol.393 | Vol.394 | Vol.395 | Vol.396 | Vol.397 | Vol.398 | Vol.399 | Vol.400 | Vol.401 | Vol.402 | Vol.403 | Vol.404 | Vol.405 | Vol.406 | Vol.407 | Vol.408 | Vol.409 | Vol.410 | Vol.411 | Vol.412 | Vol.413 | Vol.414 | Vol.415 | Vol.416 | Vol.417 | Vol.418 | Vol.419 | Vol.420 | Vol.421 | Vol.422 | Vol.423 | Vol.424 | Vol.425 | Vol.426 | Vol.427 | Vol.428 | Vol.429 | Vol.430 | Vol.431 | Vol.432 | Vol.433 | Vol.434 | Vol.435 | Vol.436 | Vol.437 | Vol.438 | Vol.439 | Vol.440 | Vol.441 | Vol.442 | Vol.443 | Vol.444 | Vol.445 | Vol.446 | Vol.447 | Vol.448 | Vol.449 | Vol.450 | Vol.451 | Vol.452 | Vol.453 | Vol.454 | Vol.455 | Vol.456 | Vol.457 | Vol.458 | Vol.459 | Vol.460 | Vol.461 | Vol.462 | Vol.463 | Vol.464 | Vol.465 | Vol.466 | Vol.467 | Vol.468 | Vol.469 | Vol.470 | Vol.471 | Vol.472 | Vol.473 | Vol.474 | Vol.475 | Vol.476 | Vol.477 | Vol.478 | Vol.479 | Vol.480 | Vol.481 | Vol.482 | Vol.483 | Vol.484 | Vol.485 | Vol.486 | Vol.487 | Vol.488 | Vol.489 | Vol.490 | Vol.491 | Vol.492 | Vol.493 | Vol.494 | Vol.495 | Vol.496 | Vol.497 | Vol.498 | Vol.499 | Vol.500 | Vol.501 | Vol.502 | Vol.503 | Vol.504 | Vol.505 | Vol.506 | Vol.507 | Vol.508 | Vol.509 | Vol.510 | Vol.511 | Vol.512 | Vol.513 | Vol.514 | Vol.515 | Vol.516 | Vol.517 | Vol.518 | Vol.519 | Vol.520 | Vol.521 | Vol.522 | Vol.523 | Vol.524 | Vol.525 | Vol.526 | Vol.527 | Vol.528 | Vol.529 | Vol.530 | Vol.531 | Vol.532 | Vol.533 | Vol.534 | Vol.535 | Vol.536 | Vol.537 | Vol.538 | Vol.539 | Vol.540 | Vol.541 | Vol.542 | Vol.543 | Vol.544 | Vol.545 | Vol.546 | Vol.547 | Vol.548 | Vol.549 | Vol.550 | Vol.551 | Vol.552 | Vol.553 | Vol.554 | Vol.555 | Vol.556 | Vol.557 | Vol.558 | Vol.559 | Vol.560 | Vol.561 | Vol.562 | Vol.563 | Vol.564 | Vol.565 | Vol.566 | Vol.567 | Vol.568 | Vol.569 | Vol.570 | Vol.571 | Vol.572 | Vol.573 | Vol.574 | Vol.575 | Vol.576 | Vol.577 | Vol.578 | Vol.579 | Vol.580 | Vol.581 | Vol.582 | Vol.583 | Vol.584 | Vol.585 | Vol.586 | Vol.587 | Vol.588 | Vol.589 | Vol.590 | Vol.591 | Vol.592 | Vol.593 | Vol.594 | Vol.595 | Vol.596 | Vol.597 | Vol.598 | Vol.599 | Vol.600 | Vol.601 | Vol.602 | Vol.603 | Vol.604 | Vol.605 | Vol.606 | Vol.607 | Vol.608 | Vol.609 | Vol.610 | Vol.611 | Vol.612 | Vol.613 | Vol.614 | Vol.615 | Vol.616 | Vol.617 | Vol.618 | Vol.619 | Vol.620 | Vol.621 | Vol.622 | Vol.623 | Vol.624 | Vol.625 | Vol.626 | Vol.627 | Vol.628 | Vol.629 | Vol.630 | Vol.631 | Vol.632 | Vol.633 | Vol.634 | Vol.635 | Vol.636 | Vol.637 | Vol.638 | Vol.639 | Vol.640 | Vol.641 | Vol.642 | Vol.643 | Vol.644 | Vol.645 | Vol.646 | Vol.647 | Vol.648 | Vol.649 | Vol.650 | Vol.651 | Vol.652 | Vol.653 | Vol.654 | Vol.655 | Vol.656 | Vol.657 | Vol.658 | Vol.659 | Vol.660 | Vol.661 | Vol.662 | Vol.663 | Vol.664 | Vol.665 | Vol.666 | Vol.667 | Vol.668 | Vol.669 | Vol.670 | Vol.671 | Vol.672 | Vol.673 | Vol.674 | Vol.675 | Vol.676 | Vol.677 | Vol.678 | Vol.679 | Vol.680 | Vol.681 | Vol.682 | Vol.683 | Vol.684 | Vol.685 | Vol.686 | Vol.687 | Vol.688 | Vol.689 | Vol.690 | Vol.691 | Vol.692 | Vol.693 | Vol.694 | Vol.695 | Vol.696 | Vol.697 | Vol.698 | Vol.699 | Vol.700 | Vol.701 | Vol.702 | Vol.703 | Vol.704 | Vol.705 | Vol.706 | Vol.707 | Vol.708 | Vol.709 | Vol.710 | Vol.711 | Vol.712 | Vol.713 | Vol.714 | Vol.715 | Vol.716 | Vol.717 | Vol.718 | Vol.719 | Vol.720 | Vol.721 | Vol.722 | Vol.723 | Vol.724 | Vol.725 | Vol.726 | Vol.727 | Vol.728 | Vol.729 | Vol.730 | Vol.731 | Vol.732 | Vol.733 | Vol.734 | Vol.735 | Vol.736 | Vol.737 | Vol.738 | Vol.739 | Vol.740 | Vol.741 | Vol.742 | Vol.743 | Vol.744 | Vol.745 | Vol.746 | Vol.747 | Vol.748 | Vol.749 | Vol.750 | Vol.751 | Vol.752 | Vol.753 | Vol.754 | Vol.755 | Vol.756 | Vol.757 | Vol.758 | Vol.759 | Vol.760 | Vol.761 | Vol.762 | Vol.763 | Vol.764 | Vol.765 | Vol.766 | Vol.767 | Vol. 768 | Vol.769 | Vol.770 | Vol.771 | Vol.772 | Vol.773 | Vol.774 | Vol.775 | Vol.776 | Vol.777 | Vol.778 | Vol. 779 | Vol.780 | Vol.781 | Vol.782 | Vol.783 | Vol.784 | Vol.785 | Vol.786 | Vol.787 | Vol.788 | Vol.789 | Vol.790 | Vol.791 | Vol.792 | Vol.793 | Vol.794 | Vol.795 | Vol.796 | Vol.797 | Vol.798 | Vol.799 | Vol.800 | Vol.801 | Vol.802 | Vol.803 | Vol.804 | Vol.805 | Vol.806 | Vol.807 | Vol.808 | Vol.809 | Vol.810 | Vol.811 | Vol.812 | Vol.813 | Vol.814 | Vol.815 | Vol.816 | Vol.817 | Vol.818 ] [più recente]

© Copyright 2017 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com