Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 4/11/2017 - 11/11/2017

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  1. Schiit Audio + Klipsch? Follia?
  2. Uscite digitali su pre analogico
  3. Stabilizzatore elettrico e diffusori
  4. Le ultime parole famose
  5. Re: Come migliorare l'ascolto in cuffia
  6. Nuovo giradischi
  7. Diffusori “pro”
  8. DTA100A o Fenice 20
  9. Re: Upgrade ampli e diffusori
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Schiit Audio + Klipsch? Follia?
Gentile Direttore, torno ad approfittare della sua saggezza (e della sua pazienza) dopo un paio d'anni. Dopo un lento ingresso nel mondo della musica ascoltata decentemente (in cuffia fino ad ora, e lei già mi odierà!), è giunto anche per me il momento di progettare un impianto domestico, avendo appena comprato casa.
Stanza in cui installerò l'impianto: 6,15 x 5 metri altezza 4 metri (nel punto più alto, soffitti a botte), diffusori sul lato corto con alle spalle 2 finestre (sarebbe meglio il contrario, lo so), pareti molto spesse e niente problemi di volume vista l'ubicazione dell'appartamento. Prediligo il rock classico, ma non mancano metal, funk, elettronica, reggae, new wave e un pochino di jazz ultimamente.
Ho pensato di partire da 2 punti fermi: Klipsch rf7 II + Schiit Audio. Budget 5000 euro. Ipotizzando per un attimo che le ore trascorse su TNT non siano state sprecate vorrei condividere la mia idea. Ci ha spiegato che le Klipsch possono essere particolarmente problematiche in un ambiente molto riflettente, ma mi fanno venire comunque la bava alla bocca. Visto lo spazio disponibile potrei prestare molta attenzione al posizionamento e utilizzare i classici accorgimenti per ovattare il più possibile l'ambiente. Mi preoccupa molto l'altezza del soffitto e la presenza di 2 finestre poste sul retro dei diffusori, sebbene la distanza potrà essere anche di 1 metro, sia dietro che di lato.
Riguardo l'amplificazione mi sono detto: è vero, in materia di ampli per diffusori Schiit audio non è di sicuro un brand storico, ma Schiit audio è composta da un paio di veterani dell'ambiente e sono estremamente soddisfatto dell'accoppiata amp per cuffie-dac Asgard2 - Bifrost che possiedo e uso con delle AKG k712pro. Nessuno, e dico, nessuno, in rete parla male del brand e dei suoi prodotti, quasi mai ho trovato commenti negativi. Ora, questi signori hanno messo in vendita due prodotti interessanti secondo a prezzi non eccessivi.
Il primo è il preamplificatore Freyja, che funziona come passivo, a stato solido o a valvole, c'è uno swich con cui ci si può divertire e fare prove senza spendere migliaia di euro, cambiando anche solo in base al genere ascoltato magari. Abbiamo imparato che le valvole possono tornare utili se le Klipsch iniziassero a stancare dopo un po'. C'e poi il Vidar, finale di potenza configurabile come stereo o mono. Ad occhio mi pare che un Freyja + un Vidar per canale possano pilotare sul serio molti diffusori senza troppi problemi, grazie anche ai 400 watt per canale su 8 ohm.
Il dac è già in mio possesso e per il lettore cd mi piacerebbe un semplice Pioneer pd30-ae, non ne parla mai nessuno, è così terribile?
Il mio delirio è finito, mi dica, crede che io debba evitare di perdere tempo e dedicarmi ad altro smettendo di importunarla? Dal suo punto di vista c'è anche un solo un ragionamento corretto fino ad ora?
La ringrazio e rinnovo i complimenti per la rivista, se mi chiedessero di assegnare il nobel per la pazienza non avrei dubbi!
Alessandro - E-mail: a_guarino (at) live.it

LC
Caro Alessandro,
non conosco le elettronche Schiit che citi quindi mi viene difficile esprimere un parere sensato e attendibile. Il consiglio ovvio è sempre quello di ascoltare il tutto collegato alle Klipsch, per vedere che effetto fa. Anzi, io prima ascolterei per bene proprio queste ultime, qualora non l'avessi fatto, perché tra quel che si legge nelle recensioni e nei forum e il proprio gusto personale, spesso, passa un universo di differenza. Prima di preoccuparti di come addolcire le Klipsch, ascoltale bene, perché non sono diffusori che si lasciano “ammaestrare” tanto facilmente.
Per quanto riguarda invece le sorgenti non vedo perché preoccuparti del lettore CD, visto che possiedi già un buon DAC, da noi posititivamente
recensito a Marzo 2015. Basterebbe utilizzare l'uscita digitale e il lettore CD, di fatto, funzionerebbe da semplice meccanica di lettura. Il Pioneer PD30, infatti, dispone di uscita digitale sia ottica che coassiale, e pertanto puoi collegarlo a uno degli ingressi del tuo DAC. Quasi certamente il DAC esterno andrà a migliorare il suono del tuo lettore CD come unità stand-alone. Fai una prova e vedrai.
Visto che il lettore CD funzionerà da semplice meccanica, un qualunque lettore dignitoso potrà svolgere questo compito.
Concentra tutta la tua attenzione sulla scelta dei diffusori, il resto verrà da sè.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Uscite digitali su pre analogico
Gentile direttore,
Vorrei rimodernare il mio impianto [Quad 99 con finale 909 e diffusori Quad Z3] e avrei pensato al Blak di Roksan. Ecco il problema: il Quad non dispone di ingressi ottici che io uso, invece, quali entrate per TV, blu-ray e Apple TV. Ho visto apparecchietti che trasformano gli ingressi audio ottici in uscite RCA, ma, e qui viene la domanda, questi apparecchiati modificano il segnale o semplicemente lo trasformano senza alcun intervento sulla qualità del suono?
Grazie,
Maurizio - E-mail: mauridoc2799 (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
il segnale ottico è digitale, pertanto deve subire almeno due conversioni: da ottico in elettrico e da digitale in analogico. È pertanto ovvio che questi “dispositivi” modifichino il segnale e più sono economici e più pesantemente possono incidere sulla qualità finale. Di fatto tu avresti necessità di un DAC che supporti più ingressi digitali e converta in un buon segnale analogico ciò che riceve. I tuoi dispositivi che intenderesti amplificare, realisticamente, possiedono anche altri tipi di uscita digitale, oltre a quella ottica. Di conseguenza un DAC con più di un ingresso (ormai sono quasi tutti così) andrà più che bene, devi solo decidere il budget.
Tuttavia, credo che alcuni degli apparecchi che intendi collegare al tuo impianto siano dotati anche di uscita analogica tradizionale tramite pin RCA. Se sì, puoi tranquillamente usare quella e bypassare le uscite digitali. È chiaro che, comunque, l'utilizzo di un buon DAC esterno aiuterà molto in termini di qualità sonora.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Stabilizzatore elettrico e diffusori
Gent.mo direttore,
Le scrivo per un problema che ha già trattato altre volte, quello della variabilità del suono dello stesso impianto in giorni diversi. A volte (poche) sono soddisfatto del suono e ascolto con piacere, altre (più spesso) pur non avendo modificato nulla, con gli stessi CD il suono mi sembra più esile, meno realistico e l'ascolto mi stanca presto.
Può davvero essere colpa dell'impianto elettrico? Ci sono oggi soluzioni soddisfacenti e non esageratamente costose? (oltre ai suggerimenti che ha dato in un suo vecchio articolo, ma che purtroppo non hanno funzionato). Per esempio ho visto degli stabilizzatori elettrici nel negozio online Audiocostruzioni:

Svc 2000
Stabilizzatore  SVC 2000
2 Kw  - uscita 220 volt - 110 volt

Svc 3000

Svc 5000
Stabilizzatore  SVC 5000
5 Kw  - uscita 220 volt + 110 volt  
dal costo di circa 300 euro, per lei potrebbero essere una soluzione o peggiorerebbero il suono?
Il mio impianto è cosi composto: Approfitto della sua gentilezza per chiederle anche un parere su un eventuale cambio di diffusori (se riuscissi a risolvere il problema della variabilità del suono). Secondo lei i Duevel Bella Luna Diamante, di cui ha parlato molto bene, sarebbero adatti alle mie elettroniche abbastanza modeste e all'ambiente non molto grande (Stanza 5,20 per 3.80 e disposizione dei diffusori forse non proprio felice (disposti lungo la parete più lunga a circa 3 metri di distanza, ma in mezzo c'è un divano) o non potrebbero cambiare molto?
La ringrazio molto per la sua eventuale risposta.
Cordiali saluti,
Carlo - E-mail: carloomantovanii (at) alice.it

LC
Caro Carlo,
bisognerebbe capire prima i motivi che portano a tale variabilità di qualità sonora percepita. Talvolta conta molto di più la nostra predisposizione mentale che tutte le altre variabili collegate all'impianto. Se siamo stanchi o stressati è possibile che piccole imprecisioni o spigolosità nel suono riprodotto ci infastidiscano moltissimo diversamente da quanto farebbero se fossimo rilassati e ben disposti.
Ciò premesso, occorrerebbe fare un controllo preventivo sulla stabilità della tensione nel tuo impianto elettrico (basta un tester). Un filtro di rete, normalmente, risolve gran parte dei problemi derivanti da disturbi presenti in rete ma se a variare è la tensione serve uno stabilizzatore. Non conosco quelli citati, purtroppo, pertanto non posso esprimere un parere adeguato. Magari si possono avere in conto visione, per una prova sul campo prima dell'acquisto, prova a chiedere.
Per quanto riguarda l'upgrade dei diffusori, credo che i
Bella Luna Diamante siano un passo avanti enorme rispetto alla tua situazione attuale, ma non dimenticare che si tratta di diffusori high-end che, pur non essendo particolarmente esigenti, si esaltano quando alle spalle hanno impianti al di sopra di ogni sospetto. Le tue elettroniche sono abbastanza lontane dalla classe delle Bella Luna ma certamente potranno farle suonare bene, seppur non al massimo delle loro elevatissime possibilità. Per fare questo temo servano elettroniche di ben altro impegno economico. In ogni caso, si tratta di una spesa importante, valuta bene il da farsi previo ascolto diretto. L'ambiente non sembra disastroso, certo che quel divano in mezzo ai diffusori proprio non dovrebbe esserci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Le ultime parole famose
Direttore,
non ho una domanda ma una storia che credo interessante, da raccontare a tutti gli appassionati. Io ho due diffusori, uno opposto dell'altro una Magneplanar MG1.7 e una Tannoy DC4000, le alterno a seconda del mio umore in una stanza enorme in un "angolo" di ascolto di 30-40 mq che nonostante tappeti, tende divani è mostruosamente risuonante (se batto le mani sento l'eco).
Per amplificarle uso un SUGDEN A21SE (macchina incredibile assai poco considerata) che sui 4 ohm eroga 38w per canale che però erogati da lui fanno esplodere la casa sia con le Magneplanar che con le tannoy sono anche troppi; forse il trucco della classe A?
Alla faccia di quelli che le Magnelanar non suonano. Ammetto tuttavia che io stesso ho impiegato anni per liberarmi da questo pregiudizio. La Magneplanar è la cassa principale (sempre attaccata), mia moglie che di "come si ascolta", a differenza di Noi, non capisce nulla, ma intuisce tutto, la adora nonostante sia un sarcofago nero di due metri. Le manca il punch (è poco alcolica), ma ogni altra cosa è perfetta, il basso è profondissimo, e riempe la stanza come non ci immagina. Io, agli amici che vengono ad ascoltare un disco con me, dico che la magneplanar è come la musica suona nella mia testa, quando, nel silenzio, intimamente faccio suonare una canzone e quando la ascolti ...ti avvicini condivido un po' di me con te.
La Tannoy è la musica come suona nel mio cuore di diciassettenne di fine anni 80 che andava in discoteca e si appassionava alla musica con dei monitor usati e provava a suonare qualcosa senza successo. Basso asciutto (si dice cosi quando non ce n'è?!?), massimo un'ora di ascolto prima del disagio acustico e prega di mettere una registrazione buona perchè lei è come mia moglie, non perdona, ma la musica...come è nella realtà, sincera e violenta, diretta e imperfetta come le emozioni più forti, dura e pura non accetta giudizi ti entra dentro attraverso il corpo e le orecchie.
Mia moglie la odia, mi ha chiesto di venderla. Poichè la musica è importante ma l'armonia familiare lo è di più l'ho messa in vendita. Elenco delle persone che erano interessate a prendere un tannoy monitor dc4000 del 1989:

Allora chiariamo, se hai un accuphase e una proac e ti piacciono non puoi, non puoi, non puoi volere un tannoy monitor mi stai facendo perdere tempo o sei sordo o peggio!
Ma il momento top della proposta di vendita è stato quando uno dei tre ha detto che però con il valvolare la Tannoy era meravigliosa. Dunque, allora, io oltre due casse ho anche due automobili, una Mercedes classe B e una Mini Cooper S restyling prima serie con compressore volumetrico, non mi dilungo su questo argomento, però attaccare un valvolarino pernacchia da 10 watt alla Tannoy è come attaccare una roulotte alla mini cosi non sgomma un prima seconda e in terza come deve fare ma è più fluida in accelerazione.
In pratica è snaturarla, ucciderla farle fare qualcosa che non è passata neanche per l'anticamera del cervello del progettista. Poi ho visto anche delle Klipsch LaScala con attaccate delle 300B e il proprietario entusiasta (mah).
Io credo sia un espediente commerciale per allargare i target di un diffusore invendibile e di un amplificatore altrettanto difficile. Mi sono rifiutato di vendergli il diffusore che è ancora a casa mia.
Spero che la mia storia sia piaciuta e che comunque faccia riflettere sul fatto che forse alla fine la vera esperta di musica ... è veramente mia moglie.
Francesco - E-mail: mazzettif (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
grazie per il piacevole e divertente contributo! Io faccio parte di quella tipologia di audiofili che detesta l'idea di usare diffusori diversi a seconda del genere musicale anche perché sono fermamente convinto che un buon diffusore debba suonare bene tutto: dolce e carezzevole quando è il caso, potente e sanguigno quando c'è da mostrare i muscoli. Non è facile da trovare e forse non costa neppure poco, però con il budget di due coppie di diffusori di classe media si acquista una singola coppia di diffusori di alto livello. Già le Duevel Bella Luna citate sopra riescono nella magia descritta.
Per quanto riguarda le Klipsch con i valvolari non sarei così drastico. Le 300B sono delle valvole magiche e con diffusori da oltre 100 dB di sensibilità possono fare non solo molto chiasso (ma proprio tanto!!!) ma anche suonare veloci, d'impatto, pur restando al contempo magicamente intriganti. Il confronto coi tuoi monitor Tannoy è impari: stiamo parando di 105 dB/w/m delle Klipsch contro i 92 delle Tannoy! In altre parole le La Scala, a un metro di stanza, producono 115 dB quando amplificate con le 300B, ovvero buttano giù i muri! Non così le Tannoy, che hanno bisogno di più “birra”. Non dimenticare che lo stesso colonnnello P.W. Klipsch aveva sempre lamentato la mancanza di un “buon” amplificatore da 5 watt!
Comunque sia, alla fine di tutto, l'importante è che ci divertiamo coi nostri giocattoli, senza alterare troppo le nostre mogli. O forse no ;-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Re: Come migliorare l'ascolto in cuffia
Buongiorno, Direttore,
trovo corrette le sue
osservazioni, ma vorrei precisare che il subwoofer riproduce solo le frequenze sotto i 70 Hz, che nella musica classica non sono frequentissime (Grancassa, Contrabbassi, Organo, BassoTuba) e neanche di volume elevatissimo, a meno che il disco non sia stato “pompato” artificiosamente proprio su quella banda. Ovviamente nella musica Rock il discorso è diverso. Quindi ai vicini di casa potrebbe ogni tanto arrivare una leggera vibrazione, ma le assicuro che non è fastidiosa, e si può ascoltare ad volume molto alto fin oltre mezzanotte, con i diffusori sarebbe molto più problematico.... inoltre, pareti e soffitto della mia stanza d'ascolto sono trattate acusticamente per isolarla dall'esterno (non ho vicini sotto di me) e assorbire all'interno echi, vibrazioni e risonanze indesiderate.
Lei conosce bene l'importanza di un lavoro di questo tipo! Costa molto meno che continuare a cambiare pezzi dell'impianto senza mai arrivare ad un buon risultato. Per quanto riguarda il vincolo della posizione d'ascolto, non lo considero un problema, perché un ascolto del tipo che le ho descritto richiede la stessa concentrazione di un ascolto tradizionale con i diffusori (se si è abituati ad ascoltare seduti in poltrona e senza muoversi troppo, si faccia lo stesso). L'importante è trovare un punto comodo ad almeno 5 mt. dal sub.
La ringrazio e la saluto con riconoscenza, lei gestisce un sito prezioso per gli audiofili! (io lo sono dal 1968...).
Giuseppe - E-mail: GiuseppeGobbetti (at) libero.it

LC
Caro Giuseppe,
grazie per le precisazioni! Sarà che mi sono immedesimato nei miei ascolti, dove sono frequenti tracce con basse frequenze “sismiche” e mi sono immaginato la felicità di eventuali condomini nel cenare con le vibrazioni di Angel sopra la testa o sotto i piedi :-) ma ho trovato la tua soluzione poco pratica. Certo, con la musica classica (purché non sia la sinfonica che piace a me o le opere per organo che adoro) e con una stanza ben insonorizzata tutto diventa più gestibile! Ho la fortuna di non avere vicini di casa e di poter disporre di una saletta dedicata, abbastanza isolata dal resto, motivo per cui il problema cuffie per me non si è mai posto, ma capisco che possano esistere esigenze molto diverse.
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu

Nuovo giradischi
Egregio Direttore,
Sono un attento lettore della sua rivista da anni. “Attento” poiché, spesso, mi trovo ad andare molto indietro nel tempo a spulciare la vecchia posta o le recensioni per trovare risposte ai mille dubbi che spesso mi attanagliano. Ma veniamo ad oggi! Il mio impianto è' così composto:

Sono arrivato a questa configurazione dopo alcuni anni di cambi ed upgrade (per la sorgente), ma adesso penso sia arrivato il momento di cambiare sorgente! Il mio budget è tra i 1500/1800 da cercare nel nuovo. La testina rimarrebbe la stessa, poiché ha sostituito da poco una Grado gold. La sala di ascolto è ottimizzata, mentre ascolto quasi tutti i tipi di musica.
L'offerta è veramente ampia e non so se con quella cifra passare ad un altro Pro-Ject, oppure altro. L'impostazione sonora che preferisco è intrinseca nel cambio di testina che mi ha veramente aperto le orecchie. Cosa mi consiglia?
Grazie per la sua disponibilità,
Massimiliano - E-mail: himbubu (at) yahoo.it

LC
Caro Massimiliano,
potresti ancora stare in casa ProJect e per il budget preventivato non vedo niente di meglio: o Pro-Ject 6 PerspeX DC o Pro-Ject RPM 9.1X Acryl. Si tratta di due giradischi diversi, uno più tradizionale, l'altro più “nude look” ma entrambi validissimi. Ovviamente esistono tanti altri giradischi in questa fascia di prezzo ma ti consiglierei di affidarti a un marchio che finora mi pare ti abbia dato delle soddisfazioni.
Per quanto non sia facile parlare di impostazione sonora quando si tratta di giradischi, credo proprio che la tua testina Ortofon suonerà come e meglio di ora su una di queste due macchine.
Non rischierei di stravolgere l'equilibro raggiunto cambiando marchio e impostazione. Non aspettarti miglioramenti eclatanti, però, visto che la testina resta la stessa. C'è una corrente di pensiero che sostiene siano braccio e base a influenzare maggiormente la qualità della riproduzione del vinile, io sono sempre stato dell'idea che - limitatamente a certe fasce di prezzo - la testina abbia un ruolo ben più importante e conferisca gran parte dell'impostazione timbrica a un giradischi, come tu stesso hai notato passando dalla Grado alla Ortofon.
Cura con attenzione il set-up e buon divertimento!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori “pro”
Ciao Lucio. Parto dalla premessa che avrei voluto inviare questa email prima della pausa estiva del sito, quando la richiesta era ancora semplice e banale: quali snelle torri acquistare in sostituzione delle mie Wharfedale Diamond? Perchè causa trasferimento dal sud al nord italia (in un bilocale per di più) ho deciso di venderle e non portarle con me.
Intanto però le esigenze sono cambiate, traslocherò in un monolocale e quindi non ci sarà spazio per due impianti. Sì, perchè essendo un musicista ho intenzione di allestire un piccolo home studio e quindi la scelta per i diffusori ricadrà ovviamente su 2 monitor attivi. Ciò che ti chiedo a questo punto è semplice: considerando che i monitor da studio sono per la stragrande maggioranza attivi (una complicazione e un paio di cavi in meno) e che si prefiggono di essere il più possibile neutri e lineari (con risultati più o meno riusciti a seconda del budget) che senso ha continuare a preferirgli apparecchiature prettamente "hi-fi"?
Ora magari mi beccherò del somaro ma non capisco quale dovrebbe esserne il vantaggio! Ok, ci sarebbe più scelta...ma dal lato squisitamente "qualitativo" il gioco vale la candela? Al momento l'unica seccatura da me individuata è la mancanza di torri attive che rientrino nel mio budget :)
Grazie mille!
Anonimo - E-mail: commerciale084 (at) gmail.com

LC
Caro Anonimo,
i diffusori attivi, pro o meno, sono una scelta intelligente, a prescindere dall'utilizzo che se ne faccia. Semplificano il percorso del segnale e consentono un certo risparmio complessivo. Per contro, influenzano molto il risultato generale dell'impianto, che diventa più “chiuso” e difficilmente modificabile: l'ampli, ad esempio, non si può sostituire e i cavi di potenza non ci sono. Di conseguenza, si hanno meno margini di manovra: o piace così com'è o si cambia tutto.
A me sono piaciuti molto i monitor attivi di M-Audio ma sono sicuro che anche altri marchi possano fare altrettanto bene. Non vedo necessità di scegliere due torri, se lo spazio a disposizione fosse limitato, come mi sembra di capire, due grossi bookshelf andranno più che bene. Dal punto di vista strettamente sonoro tendenzialmente i diffusori monitor “pro” hanno un'impostazione più aperta e spietata rispetto ai colleghi audiophile che, spesso, sono più gentili e tolleranti. Questo non significa, però, che suonino affaticanti, vedi ad esempio le mie considerazioni su un classico pro come le
M-Audio BX-8 D2. Credo che molti audiofili dimenticherebbero i propri pregiudizi se potessero ascolarli in condizioni ottimali (e non su una scrivania o su un banco regia).
Esistono anche marchi HiFi che realizzano torri attive, mi viene in mente ad esempio la tedesca Heco, senza andare a scomodare ATC, che opera su altra fascia di prezzo. Vedi se riesci ad ascoltare qualcosa direttamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

DTA100A o Fenice 20
Buongiorno Lucio, mi chiamo Diego. Ho letto le tue interessanti recensioni sui 2 amplificatori in oggetto e mi permetto di disturbarTi per un consiglio. Ho una coppia di NS10m PRO (8 ohm se non ricordo male) che vorrei utilizzare per il mio home studio (sono un autore/compositore) e sto cercando un ampli adatto che sia contenuto nelle dimensioni... e nel prezzo ;)
So che il Fenice ha il famoso chip 2024 ma è meno potente del dta100a che però avendo più volume forse spinge di più sui bassi... tentendo conto che le ns10 "non hanno bassi così evidenti" chiedevo quindi un consiglio su quale ampli acquistare.
Spero tu possa darmi una mano, altrimenti no problem e scusa del disturbo.
Buona giornata,
Diego - E-mail: seven_k (at) virgilio.it

LC
Caro Diego,
non so quali siano le tue esigenze in termini di pressione sonora ma, tenuto conto che le Yamaha NS10M non sono esattamente sensibilissime (circa 90 dB) forse sarebbe meglio non rischiare coi pochi watt del TA2024. Molto più sicuro sarebbe usare il Dayton - o altro ampli equivalente - per evitare clipping e compressioni dinamiche. Non ho idea dell'utilizzo che ne faresti e a che distanza d'ascolto le posizioneresti, né quali dimensioni abbia la sala dove andranno installate: tutti questi sono parametri fondamentali per stimare un po' meglio il range di potenza che ti serve. Ricorda che il Dayton non spinge di più in basso perché ha più watt, è propro l'impostazione del chip che è diversa, più corposa e di sostanza, rispetto al TA2024, che punta maggiormente sulla precisione e la trasparenza. Anche da questo punto di vista forse è meglio preferire il Dayton (o analogo) perché le NS10M non mi pare siano famose per la generosità delle basse frequenze.
Non me lo chiedi ma te lo dico lo stesso: al tuo posto venderei le Yamaha (che non sono granché) e prenderei due monitor attivi, come gli M-Audio: sarebbe tutto un altro suono, più preciso, più corposo e dinamico. Non a caso gli M-Audio BX8 sono tra i monitor più apprezzati in ambito “pro”. Le NS10M hanno decisamente fatto il loro tempo...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Upgrade ampli e diffusori
Salve Lucio, grazie per la
risposta. Purtoppo no, non riesco ad ascoltare nulla qui dalle mie parti per questo acquisto sempre su consiglio e/o recensione. Il dubbio è tra queste e le inserisco anche i prezzi che non sono ovviamente da sottovalutare. Elac Debut B6 le trovo a poco sotto i 400€, sono decisamente aumentate rispetto ai meno 300€ di quando le tenevo in considerazione. Le sempreverdi B&W 685S2 tra l'altro rivendibilissime nell'usato, il classico assegno circolare...poco sotto i 500€. Le Dynaudio Emit M20 intorno ai 700€ e qui saliamo non di poco per questo ne dovrebbe valere proprio la pena.
Altro classico molto consigliato, le Dali Zensor 3 circa 400€ poco più, poco meno. Per ora cambierei solo i diffusori e intanto me li gusto con l'attuale ampli, il Puro 500 anche per sentire se effettivamente suonano diversamente. Il cambio ampli poi sì, pensavo anche io di investire più sui diffusori ma a quel punto tanto varrebbe tenersi questo dato che siamo nell'ordine dei 4/500€ di valore e dal Brio r in su si superano i 700.
P.S. se ha suggerimenti su altri diffusori sono sempre i benvenuti. Mi ispiravano anche i Kef Q300 ad esempio.
Eikichi - E-mail: Oni19xx (at) msn.com

LC
Caro Eikichi,
io credo prenderei le Elac, visto il rapporto qualità/prezzo stellare, e comincerei a mettere da parte qualcosa per l'ampli. 200€ in più o in meno sui diffusori non fanno grande differenza, specie da una certa cifra in su, e tutti i soldi che potrai risparmiare potranno in futuro tornare utili per l'ampli o altri upgrade. In altre parole: per migliorare i tuoi diffusori attuali basterebbero le Elac, per fare un salto qualitativo ancora più importante il budget da preventivare è molto più alto. Già le Debut B5 non sfigurano di fronte a diffusori da un migliaio di euro, le B6 fanno ancora meglio. Di conseguenza, per ottenere qualcosa di meglio, in maniera significativa, il budget dovrà salire sopra i 1000€, nel nuovo.
Esiste, naturalmente, la possibilità dell'usato che, tra l'altro, potrebbe anche essere disponibile per un ascolto, se trovassi delle buone occasioni nei dintorni.
Mi chiedi altri modelli di diffusori, ma ritengo inutile aggiungere troppa carne al fuoco, soprattutto se si tratta di “carne” che non puoi assaggiare. Se volessi ampliare la rosa dei candidati, dovresti aprire il ventaglio includendo qualche modello usato, recente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore, care nuove leve,
... era da molto tempo che avrei voluto rimettere le mani su quella coppia di casse acustiche che avevo costruito ormai circa vent'anni fa, quando nonostante la mia passione, le poche risorse economiche e la mancanza di una guida mi vedeva impegnato in un compito che non avrei potuto assolvere al meglio, quello di riuscire ad ascoltare la musica di buon livello qualitativo. L'HI FI, quello che da ragazzino mi portava a sognare davanti alla vetrina del negozio di alta fedeltà appunto (così si chiamava all'epoca).
Avevo realizzato insieme a mio padre una coppia di diffusori a due vie su progetto CIARE e le avevo fatte “suonare” con un amplificatore Pioneer ed un lettore cd Technics. Materiale commerciale... di livello scarso ed infatti, non sono mai riuscito ad avere le soddisfazioni sperate, ero lontano anni luce da quello che speravo di ottenere. Pochi mesi fa però, ormai vecchietto e con la disponibilità di una stanza tutta per me, lasciata libera dalla figliola che nel frattempo aveva deciso di metter su famiglia, mi si riaccende la fiammella, un barlume di speranza, il sogno di riuscire sentire finalmente, fino a che punto potevano arrivare quella coppia di diffusori che non avevano potuto, loro malgrado, ancora esprimere il reale potenziale.
La stanza è piccolina, la classica cameretta e devo mettere per forza le casse vicine alla parete e la sedia per l'ascolto almeno a mezzo metro dall'altra di parete, altrimenti le basse frequenze prenderanno il sopravvento, ci vorrà un bel tappeto e qualche tenda per avere un ambiente idoneo. Decido quindi di realizzare in legno delle colonne di sostegno che portino il tweeter in linea con l'orecchio, un mesetto buono di lavoro e sono pronto all'ascolto, sempre con il solito ampli Pioneer e la sorgente, questa volta presa in prestito dall'impianto delle cuffie (Sennheiser HD800), un lettore DVD NAD.
Ascolto dunque... i bassi rimbombano, nessun accenno di dinamica, palcoscenico quasi inesistente, voci poco riconoscibili, gamma acuta buona. Che tristezza, ma non demordo, chiudo il condotto del bass reflex, la gamma bassa con i diffusori vicini alla parete ne gioverà e infatti, così è. Mi rendo conto però che la gamma media proprio non va e mi imbatto in una coppia di woofer Monacor con buone recensioni e dal costo abbordabile, 57€ l'uno, molto simili a quelli che stavo utilizzando. Risultato? Un altro pianeta, inizio a vedere un barlume di luce. La gamma medio-alta ora appare troppo marcata e provo a mettere il woofer in linea con l'orecchio rovesciando sottosopra i diffusori e inclinandoli un po' indietro per avere comunque un buon irraggiamento da parte del tweeter. Meglio.
Bene, dunque è questo il suono che questi diffusori riescono ad emettere, la timbrica è discreta, il palcoscenico accennato, la dinamica inesistente. Non ci riuscirò mai...
Lo so, devo concludere e lo farò dicendo che dopo essermi immerso nel sito TNT-Audio, aver acquistato un ampli Dayton audio 100A e aver utilizzato come sorgente un mac mini con file importati dai CD, il mondo è cambiato. Ore di ascolto, nessun affaticamento, solo piacere, nonostante qualcosa ancora da aggiustare, come le voci ad esempio.
Per pura curiosità mi imbatto in un ampli cinese, col solito chip figlio del T-Amp, dal costo di 23€ che modificherò con condensatori di qualità e resistenze dal valore corretto. Ora troneggia nella catena al posto del Dayton audio, e posso finalmente affermare di aver raggiunto il limite dei diffusori e un piacere d'ascolto decisamente elevato, molto appagante.
Finalmente posso dire di essere un audiofilo felice, grazie Cadeddu, sei riuscito a farmi tornare ragazzo, a pormi di nuovo lì, davanti alla vetrina ma stavolta con la consapevolezza che nella mia stanzetta mi aspettano piacevoli ore di buona musica.
Ragazzi che leggete, oggi più che mai è possibile, con cifre un tempo impensabili, avere dei risultati strepitosi, inventate, provate, giocate, alla fine la passione vi travolgerà.
Cordialmente, Mario, un audiofilo felice.
Mario - E-mail: ktiemme (at) gmail.com

LC
Caro Mario,
qualunque cosa possa aggiungere a quanto da te scritto sarebbe superfluo. Mi permetto solo di ringraziarti per aver condiviso con noi queste tue esperienze e soddisfazioni. Mi resta la felicità di sapere che, almeno parzialmente, la nostra TNT-Audio abbia avuto una parte del merito. Continua a seguirci perché le sorprese del basso costo unito a tanta qualità non mancheranno di certo!
Buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Di recente è uscito il nuovo album di Caparezza (“Prisoner 709”) e, come di consueto, è ricco di perle di rara intelligenza, musicale e dialettica. Un esempio è questa “Ti fa stare bene”, magistralmente ma apparentemente semplice, arricchita, a partire dal minuto 3:00 in poi, da un vero colpo di genio.
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