Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 17/2/2018 - 24/2/2018

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  1. Sonus Faber Minima fm2 e subwoofer
  2. Pochi bassi
  3. Nuove elettroniche per Martin Logan
  4. Upgrade diffusori
  5. Primo impianto
  6. Riparazione e upgrade impianto
  7. Audio multizampa
  8. Audiofilo felice? Rotel A10 ronzio
  9. Ampli a valvole
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Sonus Faber Minima fm2 e subwoofer
Ciao Lucio, ti scrissi nel 2014 (
Vol. 685 della posta) per chiederti consigli sull'uso degli stand per le Minima FM2 ed eventuale cambio delle Thiel 1.2. Sai come è finita la mia ricerca di altri diffusori in sostituzione delle Thiel? Ti sembrerà strano, ma ora ascolto quasi esclusivamente le Minima perchè sugli stand, ben posizionate e amplificate sono perfette. Non so come spigartelo ma hanno una dolcezza, un equilibrio e una raffinatezza che non riesco a trovare in diffusori più grandi, naturalmente sto parlando di usato a costi umani.
Le Thiel le uso ancora quando ho voglia di potenza e dinamica, naturalmente. Ora mi è venuta un'idea strana, forse: abbinare un sub alle Minima. Secondo te snaturerei il loro suono? E' chiaro che non ho fatto alcuna prova in merito, ma prima vorrei un tuo consiglio su che modello di sub, non troppo ingombrante, sia il più adatto alle FM2 prima serie. Ti ricordo che non so nulla di collegamenti e di uso dei sub, tagliato a tot Hz che significa? Come scopro il "taglio giusto"?
Un saluto e grazie ancora per la tua disponibilità e competenza.
Aldo - E-mail: primodio.one (at) libero.it

LC
Caro Aldo,
sono contento abbia trovato un buon equilibrio con le tue Minima. Aggiungere un subwoofer può essere un'idea, ma temo non darà alle Minima l'impatto che manca. Il subwoofer, infatti, deve lavorare al di sotto della frequenza dove arrivano le Minima, cioè deve estendere la loro risposta verso la prima ottava, ma non può donare corpo dai 100 Hz in su, la regione dove in genere si situa il corpo del diffusore e della gamma bassa. Il rischio è che la gamma bassa abbia lo stesso impatto, e che sia soltanto più estesa in basso. Si può comunque tentare, scegliendo un sub attivo che abbia la frequenza di taglio regolabile, e provare per esperimenti successivi, iniziando da 100 Hz e scendendo via via più in basso. Per il collegamento all'amplificatore ti serve un'uscita “pre out” o “subwoofer” asservita al controllo del volume. Dovrai poi curare con attenzione il posizionamento in ambiente, in modo che il subwoofer sia acusticamente “invisibile”. È un lavoro non proprio semplice ma potrebbe valer la pena tentare. E, ovviamente, dovrai giocare non poco con la regolazione del livello del sub, per non alterare troppo l'equilibrio della risposta in frequenza dei due sistemi che suonano insieme.
Tieni conto che parte della “magia” dei minidiffusori sta proprio nel fatto che la gamma bassa più profonda è inesistente e questo aiuta a concentrarsi sulla gamma medio-alta, che sembra straordinaria proprio perché non disturbata dai bassi profondi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pochi bassi
Salve Direttore, seguendola da tempo ho pensato potesse darmi un consiglio. Sto valutando di modificare l'amplificazione del mio impianto che è così composto:

Ascolto per l'80% rock, hard rock etc. e il resto blues, jazz e in generale cose più tranquille. L'impianto così composto è molto sbilanciato nel senso che la gamma bassa è decisamente indietro, cosa che ho un po' corretto con le regolazioni dei toni offerte dal pre, però la sensazione è comunque di un paliativo. Stavo quindi pensando di provare ad orientarmi su una amplificazione valvolare che penso con le mie casse possa essere interessante.
Va detto che non ho mai avuto amplificatori valvolari quindi, il suono caldo, rotondo con una parte bassa ben presente e che magari addolcisca un pochino tweeter e midrange che sono a tromba, è un idea che mi sono fatto solo leggendo qua e la. L'occasione sarebbe anche quella di migliorare un po' il tutto ovviamente e vorrei sapere se è un indirizzo sensato, per il tipo di esigenze che ho, ho girato un po' tra i rivenditori e i pareri di ritorno sono discordanti specie sulla scelta delle valvole e questo quando non hai le idee molto chiare non aiuta.
Tra i sostenitori della scelta a valvole a parte qualche prodotto cinese, mi hanno proposto dei finali mono Kebschull, descritti come eccezionali, in internet non sono riuscito a trovare una qualche recensione o opinione in merito, tra l'altro poi bisognerebbe capire come reagirebbero con il Revox o se cambiare anche quello e con cosa. Avevo pensato ad un integrato, pensando di semplificarmi la vita, ma è una soluzione che ha incontrato molte resistenze. Questi Kebschull forse riesco ad ascoltarli con le mie casse, però visto che non sarebbe una spesa da poco, vorrei poter avere qualche elemento in più.
Spero che il quesito non sia stato troppo banale, ma un punto di vista disinteressato e competente sarebbe proprio quello che ci vorrebbe.
Saluti
Alberto - E-mail: albertorussorls (at) yahoo.it

LC
Caro Alberto,
i tuoi diffusori sono ad altissima sensibilità, quindi pochi watt, ma buoni, sarebbero più che sufficienti. Prima di decidere per l'amplificazione, però, bisognerebbe vedere se tu abbia messo i Regency in condizioni di funzionare al meglio. Infatti essi sono, come i Klipschorn, dei diffusori da sistemare negli angoli della stanza, onde sfruttare il rinforzo della gamma bassa causato proprio dalle pareti vicine. Qualora non fossero sistemati in questo modo ci sarebbero ben poche speranze di sentire la gamma bassa allineata con il resto dello spettro audio. In ogni caso, è sbagliato l'approccio al problema: non si può usare l'amplificazione per “correggere” un equilibrio timbrico che non ci soddisfa. È anche possibile che a te il suono di questi diffusori non piaccia, ad esempio.
Potresti provare con un integrato a valvole con le 300B, la bassa potenza sarebbe compensata dall'alta sensibilità dei diffusori. Non so che finali Kebshull ti abbiano consigliato, ma ci andrei cauto, anche per la difficile rivendibilità in caso non ti dovessero risolvere il problema.
In definitiva: controlla bene il posizionamento dei diffusori in ambiente, cura l'acustica dello stesso (se è vuoto o riflettente non ci sono speranze possa suonare bene) e solo successivamente pensa alla nuova amplificazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuove elettroniche per Martin Logan
Ciao Lucio,
Ti volevo aggiornare sulle evoluzioni del mio impianto. Il plurale è voluto e fra un po' capirai il perché. La prima cosa che mi è capitata è stata un'occasione su un'accoppiata usata ampli-CD Onkyo (A-9155 e DX-7355) tutti e due a 100€. Non un gran che come update, di fatto sono gli stessi modelli entry level che volevo sostituire, ma appartenenti alla serie immediatamente successiva alla mia. Però per quello che costavano... senza contare la possibile rivendita dell'ampli vecchio... insomma li ho presi.
Mi sono potuto cosí concentrare sulle casse. Poco dopo la tua risposta (più o meno a fine Novembre) e mentre ancora stavo cercando un negozio in cui poter sentire le Debut B5, mi è capitata un'altra ottima occasione: un negozio online vendeva le Elac Uni-Fi BS U5 a metà prezzo.
Non le ho mai sentite, ma spinto dai commenti molto favorevoli sulle sorelle più piccole e dal prezzo relativamente basso ho deciso di comprarle. Mi son detto, ci gioco un po', se proprio non mi piacciono le rivendo al prezzo pagato. E invece devo dire che suonano veramente bene. Credo che abbiano lo stesso tweeter delle Debut, ma montato concentricamente in un midrange in alluminio accoppiato a un woofer anch'esso in alluminio. Sono molto poco sensibili ma la musica - almeno per il mio orecchio poco allenato agli ascolti - la trattano veramente con i guanti. La differenza con le vecchie Tannoy, anche nel mio ambiente sonoramente sfavorevole, si sente eccome. La libreria purtroppo appiattisce le differenze sulla terza dimensione (sembra venga tutto da un palcoscenico bidimensionale situato 2 metri dietro la parete di fondo) ma altezza e larghezza caspita se ci sono. Č una cassa molto equilibrata e ben suonante che secondo me vale molto di più di quello che costa. Sarei curioso di leggerne una prova su TNT.
Ma la cosa non è finita qua...perché quelle ELAC col tweeter folded motion (serie 243.3) e le Martin Logan (Motion 15) di cui ti parlai in una mail precedente mi erano rimaste proprio nel cuore. E un giorno, sotto Natale, ho scoperto che esiste un altro modello di Martin Logan (LX16) che ha praticamente gli stessi drivers delle Motion 15 ma in uno chassis leggermente differente. Il bello è che questo modello sta andando fuori di produzione e pertanto si sta vendendo negli Stati Uniti a un prezzo relativamente basso. Inutile dirti com'è andata a finire.... :^)
Arrivato il pacco, tutto ok (niente mattoni... :^) metto le ML negli scaffali adiacenti a quelli della Elac e li collego ai morsetti della seconda coppia di casse dell'ampli. Accendo, carico un CD di riferimento, mi metto seduto, non senza una certa ansia spingo play sul telecomando e.... ....il tweeter. Mamma mia che tweeter, che transienti. Io suono la chitarra e ti posso garantire che le corde si sentono proprio giuste. I piatti della batteria, l'arpa, gli attacchi delle note di piano, la tromba di Paolo Fresu, le voci femminili ma non solo questo. Ho scoperto un mondo di dettagli nei CD che prima non sentivo. Che goduria. Suona bene pure l'MP3 di Norwegian Wood trasmesso dal telefonino allo stereo via dongle bluetooth :^)
Delle ELAC comunque confermo il giudizio più che positivo per quello che costano. Č una cassa ben realizzata e ben suonante. Con le Uni-Fi la musica suona bene, l'ascolto è coinvolgente e per niente affaticante, vellutato direi ma è come se la musica venisse da una grossa stanza con una tenda davanti. Con le Martin Logan i musicisti suonano in una grossa stanza adiacente alla mia, ma senza niente davanti. Certo anche qua la terza dimensione non si sente, non è chiaro chi sia davanti o dietro.
Immagino che per far "entrare i musicisti nella mia stanza" (o per entrare io nella loro) ci vogliano molti più soldi da spendere ed un ambiente debitamente "trattato" ma io non ho né gli uni né l'altro. Ora sono un audiofilo (abbastanza) felice :) ma quei due Onkyo mi sa che non resteranno molto là dove stanno. Per le elettroniche mi voglio orientare sull'usato: tra gli ampli ho visto un Arcam A18, ci sono sempre i Cambridge Audio serie Azur ma anche il Topaz AM10 (questo nuovo), i Creek Evolution usati si vendono bene da queste parti e pure l'idea di un "all in one" come l'Arcam Solo Neo mi stuzzica. Se non vado col Solo il CD lo comprerei della stessa marca dell'ampli.
Tu che ne dici? Con quel tweeter un'accoppiata troppo ricca sulle alte frequenze probabilmente starebbe stancante. Credo sia meglio puntare su elettroniche caratterizzate da un suono equilibrato, raffinato e ricco nella microdinamica e nei dettagli piuttosto che troppo ricco in alto, non credi?
Quali tra gli apparecchi menzionati, che tu sappia, sono realizzati con questa filosofia? O ce ne sono altri che tu mi puoi consigliare nella fascia fino ai 500€ usati? Un buon classe D? O mi tengo gli Onkyo e mi compro un sacco di CD :) oppure un network player da collegare al NAS in cantina??
Grazie ancora e tanti saluti,
Giulio - E-mail: maira71 (at) netscape.net

LC
Caro Giulio,
hai proprio ragione: senza un ambiente ad hoc devi rassegnarti a un suono sempre carico di pesanti compromessi, in particolare dal punto di vista della resa prospettica. Le elettroniche però andrebbero migliorate comunque, visto che quei diffusori possono suonare molto meglio di così, con partner all'altezza. Eviterei i Cambridge e punterei verso Arcam, Creek, NAD, Naim, da cercare nell'usato. Certo che con 500€ totali di budget non è che possa fare miracoli, pertanto potresti concentrarti solo sull'amplificazione, lasciando il lettore CD al suo posto, per ora. Un all-in-one, come stavi pensando, non credo sia una soluzione adatta, in tutta sincerità, meglio piccoli passi avanti, poco alla volta ma con prodotti di livello più elevato.
Ovviamente l'ipotesi di lasciare tutto così com'è e acquistare tanta nuova musica mi trova assolutamente concorde! :-)
Potresti anche optare per questa soluzione, in attesa di budget più consistenti o di una sala d'ascolto più consona.
Infine grazie per il feedback sulle tue esperienze d'ascolto, in particolare quella sui diffusori Elac Uni-Fi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori
Gentile direttore, dopo la tua risposta, amplificazione per Infinity (
vol. 821) ho acquistato il Krell KAV 400Xi. Ti confermo che gli riesce benissimo il difficile compito di pilotare le Infinity RS8K, i bassi sono straordinari per estensione e controllo, l'ascolto coinvolgente. Ti ringrazio per il consiglio.
Ho collegato il Krell anche alle Focal Aria 938 che periodicamente utilizzo in alternativa alle RS8K, il basso delle Focal è meno esteso verso le basse frequenze e meno controllato ma la gamma medio alta è più precisa. La posizione in ambiente è stata ottimizzata per entrambe. Penso quindi sia giunto il momento di puntare ad un diffusore che abbini i bassi profondi e controllati delle Infinity con il dettaglio preciso e gentile delle Focal in gamma medio alta. Anche se tu consigli prima di scegliere le casse poi l'amplificazione, ora che l'ho conosciuto, vorrei conservare il Krell. A monte c'è un iMac con Audirvana ed un NAD M51, cavi JPS Lab.
Dovrebbero essere i miei diffusori definitivi, il budget potrebbe arrivare 5k e cercherei fra l'usato. Pensavo, ad esempio, alle Revel Studio 2 oppure ad un modello Infinity serie IRS ma non ho pregiudiziali.
L'ambiente dedicato all'ascolto, misura 5 m x 7 m, le pareti non sono parallele, ha un soffitto in legno a doppio spiovente, tappeti sul pavimento, tende alle finestre, ascolto rock anni '80 e Jazz.
Grazie,
Sergio - E-mail: Sergio.Cicognani (at) libero.it

LC
Caro Sergio,
sono felice che il mio consiglio sull'amplificatore Krell abbia funzionato così bene! Le Infinity RS8K sono diffusori difficili e un amplificatore muscoloso come il Krell kav400xi era certamente uno dei candidati da tenere in debita considerazione.
Ora, giustamente, vorresti eliminare le due coppie di casse e acquistarne una sola che possa darti tutto ciò che danno le Infinity e le Focal senza rinunce o rimpianti.
Sono assolutamente d'accordo con questa decisione, ho sempre pensato che sia assolutamente inutile ascoltare con componenti “multipli”. (due coppie di casse, due amplificatori etc.), si tratta di un'ossessione audiofila da combattere ad ogni costo. Meglio vendere tutto e acquistare un singolo componente di migliore qualità. Nel tuo caso mi viene in mente un'unica risposta, drastica: Duevel Bellaluna, da cercare usate. Ti prego di leggere la mia recensione e provare a immaginare se quel tipo di suono possa incontrare il tuo gusto. Secondo me sì, faccio difficoltà ad immaginare qualcuno che non possa restare rapito dal suono completo di questi diffusori, dinamici ma anche delicati, devastanti ma rispettosi, precisi e al tempo stesso facili da ascoltare e da inserire in ambiente. Non ti consiglio alternative, per una volta, prima devi assolutamente ascoltare una coppia di Bellaluna pilotate a dovere. Sono abbastanza sicuro che ti affascineranno almeno quanto hanno affascinato me. Divertimento allo stato puro.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Gentile direttore, degli amici mi hanno incaricato (in qualità di esperto :)))))) .. di pensare al regalo per il loro figlio prossimo maggiorenne.... un nuovo stereo... e quindi mi rivolgo al vero esperto.
Il ragazzo è appassionato di musica, ascolta solo vinili, jazz, folk ...ha un vecchissimo Perser msa16 annesso di giradischi Garrard sp25 con una coppia di casse Jvc sp 301 probabilmente recuperate da qualche compattone...
Dovendo stare nel budget (600 euro) .... pensavo a:

e.............lato diffusori cosa mi consiglia? Purtroppo per il momento i diffusori verranno sacrificati in una scrivania...ma avrà modo di occupare nuovi spazi...
Sarà un impiantino che gli permetterà un deciso salto in avanti rispetto all'attuale? (ovvero il gioco vale la candela?)
Grazie per le indicazioni che gentilmente vorrà darmi,
Matteo - E-mail: m.marchetto (at) forcellini.it

LC
Caro Matteo,
spero di non arrivare tardi con questa risposta, purtroppo abbiamo molto arretrato da smaltire. Magari il regalo di compleanno è già stato acquistato! Comunque, le tue idee mi trovano sostanzialmente concorde, sia per la scelta del giradischi che per l'amplificazione. Per quanto riguarda i diffusori io andrei sul sicuro e prenderei gli
Elac Debut B5. Il passo avanti rispetto alla configurazione attuale, a patto di sistemare a dovere i diffusori, sarà molto, molto sensibile.
Non trascurerei la possibilità di provare a vendere nell'usato l'amplificatore e il giradischi. Sono abbastanza rari e comunque di un certo interesse storico. Perser era uno storico marchio italiano che realizzò alcuni prodotti interessanti e Garrard...è sempre Garrard. A mio parere ci si potrà ricavare facilmente qualche biglietto da 100€, se i componenti fossero in buono stato.
Le casse JVC, invece, temo siano prive di un qualunque valore, musicale e storico.
Nota a margine: è bello sapere che il regalo per un diciottesimo compleanno sia un impianto HiFi per il vinile, anziché il solito smartphone. Complimenti al ragazzo e ai genitori!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Riparazione e upgrade impianto
Gentile Direttore,
complimenti per il sito, lo seguo da qualche anno. Vorrei un'opinione su un possibile upgrade del mio impianto. Al momento possiedo un amplificatore Denon PMA 510AE, abbinato ad un lettore CD Pioneer PD-M426 e ad un Technics 1210 con una Ortofon Concorde. Le casse provengono da un compatto, ho cambiato i cavi e il condensatore e ho applicato una guaina isolante per insonorizzare il legno.
Ascolto progressive rock, rock anni 70/80 e musica commerciale, e al momento sono soddisfatto dell'impianto. Poichè il lettore CD non mi piace, in quanto caricatore CD, ho comprato un impianto Yamaha composto da amplificatore AX-550, lettore CDX-730 e sintonizzatore RX-550. Il lettore ha dei problemi (l'audio esce solo dall'uscita cuffie, le uscite posteriori hanno un volume basso con qualità pessima), volevo un Suo pensiero sulla mia idea di riparare il lettore CD (dovrebbe bastare la sostituzione dei condensatori e degli operazionali di uscita) ed usarlo al posto del Pioneer.
Stavo inoltre valutando la sostituzione dell'amplificatore, vendendo il Denon e tenendo lo Yamaha (anch'esso funzionante ma con manutenzione da fare) potrei dedicare qualche euro in più all'acquisto di una coppia di casse di migliore qualità.
La ringrazio per l'attenzione, cordiali saluti.
Simone - E-mail: simone.g.mezzavilla (at) gmail.com

LC
Caro Simone,
per il lettore CD Yamaha credo esista un'opzione migliore che risolverebbe il problema e migliorerebbe anche la qualità sonora. Acquista un DAC esterno che abbia l'ingresso digitale ottico, visto il tuo lettore Yamaha ha un'uscita ottica. Basta un qualunque DAC, magari usato, che puoi acquistare per la cifra che probabilmente ti sarebbe necessaria per sistemare lo stadio d'uscita, un'operazione - tra l'altro - dagli esiti incerti. Prova anche a vendere il lettore Pioneer, magari riesci ad aumentare un po' il budget a disposizione (se funzionante forse riesci a piazzarlo sotto i 100€).
Per quanto riguarda i due amplificatori io forse li venderei entrambi e col ricavato andrei a caccia di un integrato migliore, usato, da cercare tra i soliti marchi (NAD, Rotel, Cambridge etc.). Di sicuro devi poi (o prima!) concentrare la tua attenzione sui diffusori che, se provenienti da un compatto, sono di sicuro da sostituire. Senza un'indicazione del budget mi viene difficile suggerire una rosa di possibili candidati, ma molte marchi e modelli li trovi consigliati ogni settimana su questa stessa Rubrica, basta decidere un budget e poi eseguire una ricerca con parole chiave “diffusori con xxx€”. Valuta marchi come Indiana Line, Wharfedale, Elac etc.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Audio multizampa
Buongiorno Direttore,
inauguro la nuova sezione "audiofili con una crisi di nervi in corso" nella speranza di trovare una risposta, un consiglio o quanto meno una pacca sulla spalla da chi sicuramente ci è già passato prima di me. Da metà dicembre la mia compagna ed io siamo diventati genitori di uno splendido maschietto, che sembra anche ben predisposto alla musica. Il problema è che in famiglia eravamo già in tre: la mia compagna, io e Jack, un simpatico quanto inarrestabile "meticcio di razza", la cui metà Jack Russell è ben presente e apprezzabile nel carattere. All'arrivo del bimbo, il cane deve aver notato qualche attenzione in meno e ha trovato il modo di ritagliarsi il suo spazio spisciottando non qua e là, ma sempre rigorosamente sul subwoofer (un sistema 2.1 della Canton dei primi anni '80 che Le descrissi tempo addietro). Almeno la fortuna ha voluto (ma anche il portafogli low profile ci ha messo di suo) che in primavera non fossi riuscito ad acquistare una coppia di ProAc 125, altrimenti avrei una frittata ancora più grossa.
Le dimensioni della casa non consentono di spostare le geometrie duramente conquistate dopo lunghe e sofferenti battaglie; vorrei anche evitare di approfittare dell'occasione per verificare sperimentalmente le equazioni sulla caduta dei quadrupedi dal quarto piano (anche se la tentazione è tanta). Mi chiedevo: non potendo recintare il perimetro con l'alta tensione, è a conoscenza di qualche prodotto efficace come deterrente canino, che sia compatibile con l'impiego domestico e non rovini i diffusori?
Sono consapevole che questo sia solo l'inizio: tra qualche anno mi immagino delle piccole manine che frugano in mezzo ai cavi e mi fanno una certa impressione i morsetti metallici dei cavi di potenza che sono un po' troppo raggiungibili (idee?); comunque per questo c'è ancora tempo, è il quadrupede a turbarmi le poche ore di sonno rimaste.
Nonostante tutto, voglio bene al cane, anche perché il suo comportamento ha finalmente dato un nuovo significato al termine musica liquida.
Immagino mi dedicherà una Ninna Nanna di Schubert... :)
Un abbraccio,
PS: Le serve un cane?
Gianfranco - E-mail: g.melis (at) tiscali.it

LC
Caro Gianfranco,
abbiamo
parlato di questo problema giusto la settimana scorsa su questa stessa Rubrica, ti consiglio di darci un'occhiata. La soluzione definitiva, anche se forse non bellissima, al problema che lamenti, è una griglia metallica intorno agli oggetti da proteggere. Si potrebbe poi rivestire il tutto con tela fonoassorbente, se l'effetto estetico della griglia metallica non fosse gradito. Dubito che eventuali spray deterrenti siano realmente efficaci e, comunque, con un bimbo in giro per casa forse non sarebbero una buona soluzione.
Il problema dei cavi dei diffusori troppo facilmente raggiungibili dalle manine di tuo figlio si potrebbe risolvere in modo analogo costruendo delle griglie metalliche da applicare tipo parapolvere nel retro dei diffusori, avendo cura di posizionarle abbastanza distanti in maniera tale che non tocchini i connettori dei cavi (pena cortocircuito).
E no, grazie, non mi serve un cane :-) ho già quattro gatti che, però, se ne stanno tranquilli fuori in giardino.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Audiofilo felice? Rotel A10 ronzio
Buonasera dott. Cadeddu,
sono un lettore di TNT ormai da diversi anni, e come le altre volte in cui le ho scritto, non posso che rinnovarle i complimenti, a maggior ragione in questo caso, perché grazie a lei mi sono convinto a comprare le Elac Debut B5. Un acquisto davvero felice!
Come partner di queste casse ho optato per un Rotel A10 (nuovo) e devo dire che nel mio ambiente, con un'attento posizionamento, suona tutto davvero molto bene. In un paio di occasioni però il Rotel ha emesso un ronzio. Normalmente l'amplificatore è silenziosissimo.
Nella prima occasione, questa estate, ho attribuito la colpa a una ciabatta davvero economica. L'ho sostituita con una BTicino presa a un Brico (un prodotto certamente non di pregio ma almeno apparentemente migliore della precedente) e sembrava tutto risolto. Fino a ieri, quando, dopo qualche ora di utilizzo, al momento di spegnere mi sono accorto nuovamente del ronzio.
Ho cercato qualche notizia su internet e inviato una mail all'assistenza. La risposta è stata: potrebbe essere un problema della frequenza della rete, ma mi hanno comunque inviato la modulistica relativa nel caso volessi effettuare un controllo sull'apparecchio. Ora, non ho alcuna competenza tecnica a proposito, perciò non so come valutare la cosa.
Al momento, due soli episodi, mi tratterrebbero da spedire il prodotto in assistenza, ma d'altra parte non so neppure come capire se effettivamente sia un problema di frequenza o di amplificatore difettoso.
La ringrazio anticipatamente se potrà darmi un suo consiglio.
Con la consueta stima,
Paolo - E-mail: p.terno (at) icloud.com

LC
Caro Paolo,
potrebbe essere che nella rete elettrica siano presenti dei disturbi che facciano vibrare il trasformatore d'alimentazione. Il ronzio è proveniente dall'amplificatore o dai diffusori? Se proviene dall'ampli è probabile che sia sufficiente stringere il dado che fissa il trasformatore al telaio, eventualmente frapponendo tra essi una rondella in gomma. Dovesse provenire dai diffusori bisogna prima capire se sia effettivamente colpa dell'amplificatore. Potrebbe essere una sorgente, ad esempio. Potrebero esserci interferenze che vengono captate da qualche altro componente o cavo.
Prova a spostare l'impianto in altra stanza o, se possibile, in altra abitazione. Solo in questo modo si riuscirà a isolare il singolo disturbo.
Nel frattempo, non farà male dotare l'impianto (o ogni singolo componente) di un filtro antidisturbo, tipo anche una semplice
vaschetta IEC filtrata o altro dispositivo analogo.
Grazie per il feedback sull'acquisto delle Elac Debut B5, vedo che la schiera di ammiratori di questi sorprendenti diffusori si sta ampliando molto rapidamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli a valvole
Gent.mo Lucio,
La lettura di TNT continua ad essere una parte importante della mia passione per l'alta fedeltà, nei momenti in cui non posso ascoltare musica come si deve. Ho iniziato solo da un paio di anni ad assemblare un impianto con componenti entry level ed ora composto da un Pro-ject Debut con OM10E, un pre-phono TCC TC-754 (preferito al Project phono box con cui avevo iniziato e su cui ho collegato anche un Denon già in mio possesso che uso come DAC per musica liquida le rare volte che, senza pretese, non ascolto vinile) e un amplificatore in classe D autocostruito con modulo autocostruire T100 che fa uso del chip TAA4100A (50-60W RMS).
I diffusori sono ora Wharfedale Diamond 225. Ho costruito un
TNT Shield per il segnale mentre so di avere accettato un importante compromesso per ragioni estetiche usando un cavo di potenza Monacor piatto da 1.5sqmm, attualmente in monowiring (ritieni che si otterrebbe un miglioramento significativo usando lo stesso cavo in biwiring?). La stanza di ascolto è anche il soggiorno di casa, ampio 6x5 metri, con i diffusori sul lato lungo a circa 3 metri di distanza tra loro. Non posso ottimizzare più di tanto la posizione dei diffusori che sono ora a circa 40cm dalla parete posteriore (uno dei due è a un metro da un angolo della stanza) e questo è uno dei motivi per cui ho optato per le 225 che da quel che ho letto sono considerate meno sensibili al posizionamento data l'uscita reflex sul fondo. Per la mia scarsa esperienza, e forse scarse pretese, la riproduzione è soddisfacente con un palcoscenico ampio, forse non molto profondo. Mentre scrivo mi chiedo cosa penserai di queste scelte e di queste considerazioni.
Ascolto prevalentemente jazz (tutto ma con predilezione per pianisti come Monk), Dylan, Pink Floyd, Dire Straits. Mi piacerebbe ampliare la mia esperienza di ascolto aggiungendo un amplificatore a valvole al posto del mio classe D. Confesso che parte di questo interesse nasce dalla lettura di qualche tua recensione, come quella del Ming-da MD300A, da cui mi pare tu sia rimasto ben impressionato nonostante tu non ti dichiari in generale grande estimatore degli amplificatori a valvole.
Una delle tante domande che mi faccio è se la potenza di un ampli che come questo Ming-da monta valvole 300B è adeguata a pilotare diffusori di sensibilità media come i miei 225. Hai consigli da darmi? Il budget, come avrai capito dal mio attuale impianto è limitato (almeno relativamente agli amplificatori a valvole), e si aggira intorno ai 1000 euro.
Mi piacerebbe capire meglio anche alcuni aspetti tecnici di cui intuisco la complessità ma sono lontano da una buona comprensione. Per esempio vorrei conoscere di più a proposito dell'accoppiamento tra amplificatore e diffusori. Un diffusore di sensibilità media produce intorno a 87dB per watt a un metro di distanza. Il mio punto di ascolto è entro i 3 metri di distanza e credo di non superare mai i 75dB in ascolto. Una conclusione superficiale potrebbe essere che mi basterebbero pochissimi watt per pilotare i diffusori in modo soddisfacente ma mi rendo conto che la realtà è molto più complessa e non colgo l'effetto dell'impedenza.
Vorrei anche capire meglio il ruolo dell'amplificatore nella creazione di un palcoscenico virtuale ampio e realistico (intuisco meglio il ruolo dei diffusori e del loro posizionamento). Non ti chiedo di rispondere direttamente a queste domande, che sono certo risultino ingenue, ma se potessi darmi qualche riferimento per una buona lettura ti sarei grato, anche all'interno di TNT nel caso mi sia perso un articolo su questo.
Grazie dell'attenzione e Cordiali Saluti,
Federico - E-mail: fedementa74 (at) icloud.com

LC
Caro Federico,
la soluzione al tuo problema è semplice: prendi un T-Amp da 9 watt per canale e vedi se la potenza ti basta oppure no. Con poche decine di euro ti togli il pensiero. Un integrato con le 300B, come il Ming Da che ho recensito, produce sostanzialmente la stessa pressione sonora. Se ti basta uno, ti basta anche l'altro. I tuoi diffusori, dichiarati per 87 dB/w/m sono stati misurati a 85 dB, e non è una differenza da poco, credimi. A mio parere i 9 watt di questi amplificatori potrebbero essere troppo pochi, ancor più in un ambiente da 30 mq come il tuo. Tuttavia mi sembra di capire che tu ascolti a basso volume, quindi non ti resta che provare. Il problema vero, però, è un altro: io non spenderei mai 1000€ per pilotare dei piccoli diffusori da 350€. Sarebbe meglio, molto meglio, il contrario: dei diffusori da 1000€ pilotati da un amplificatore da 350€.
Per quanto riguarda invece la ricostruzione dello stage virtuale, ogni componente ha la sua influenza, ma i diffusori hanno, secondo me, un ruolo chiave, così come il loro posizionamento. Non ci sono delle caratteristiche elettriche particolari da prendere in considerazione per capire se un amplificatore riesca o meno a ricreare un palcoscenico virtuale più o meno buono.
Infine, mi chiedi se sia il caso di provare il biwiring oppure no. Secondo me, nell'economia di questo impianto, non farebbe una differenza apprezzabile. Dovesse capitarti una seconda coppia di cavi, non ti resterebbe che provare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore buonasera...e buon anno, visto che gli auguri non sono mai troppi. Le scrivo queste poche righe per ringraziarla delle sue risposte riguardo alla scelta di un amplificatore. Sì, me ne rendo conto, è passato parecchio tempo da allora, e non pretendo certo che Lei si ricordi di me.
A maggio 2017 Le avevo posto alcune questioni circa un ampli per far suonare "decentemente" le Sonus Faber Minima Amator in mio possesso. Dopo molte ricerche e svariate notti passate a rimugirarci sopra ho acquistato di seconda mano un ampli Audio Analogue Fortissimo, trovato ad un ottimo prezzo, praticamente nuovo. Beh, devo dire che le Sonus Faber hanno cominciato una nuova vita e me le sto godendo veramente. Pensavo che il wattaggio del Fortissimo fosse troppo, invece non è così, e nel mio ambiente è perfetto.
Ho riscoperto musica che non pensavo avesse tanti particolari e continuo a stupirmi ogni volta che ascolto un cd. Sembra che al suono sia stato tolto un velo e che sia apparsa la lucentezza che si nascondeva sotto. E' un altro suono, molto più coinvolgente, mai stancante, raffinato. I bassi che mi affliggevano un po' sono magicamente comparsi, e mi stupisco ogni giorno di quello che riescono a fare quelle piccole pesti delle Minima Amator.
A distanza di diversi mesi dall'acquisto devo dire che i tecnici della Audio Analogue hanno fatto un bel lavoro, certo non perfetto, ma la perfezione non è di questo mondo. Non mi dilungo oltre, potrei raccontarle tante altre cose, ma credo che abbia capito che il Suo aiuto è stato fondamentale nella scelta.
Grazie ancora e cordiali saluti.
Luciano - E-mail: lucgomie (at) gmail.com

LC
Caro Luciano,
sono felice di sapere di essere stato parte in causa in questa tua percepibile soddisfazione all'ascolto delle tue belle Sonus Faber. Grazie per il feedback e goditi la tua musica preferita, ora.

Suggerimento musicale della settimana

Torniamo in tema di cover d'autore. “Purple rain” di Prince è una canzone che è stata ripresa da tanti artisti celebri, da Bruce Springsteen a Madonna, da Stevie Wonder ai Culture Club ma questa cover di Adam Levine dei Maroon Five (insieme con Train) svetta su tutte per intensità, potenza ed energia. I due assoli di chitarra, sempre di un sorprendente e ispiratissimo Levine, possono tranquillamente confrontarsi con quelli originali di Prince. Energia allo stato puro.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
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