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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Ritorno alle vecchie passioni
  2. Lacca C37 ....risposte da trovare non facili...
  3. Pre-quesito
  4. Matrimonio ampli-casse
  5. Guai da trasloco
  6. Ho fatto un sogno...
  7. Impianto equilibrato
  8. Una testimonianza
  9. Messa a terra del finale
  10. Sado-masochismo in HiFi

Ritorno alle vecchie passioni
Caro Lucio,
come prima cosa (invero non originale) mi associo ai numerosi e strameritati complimenti per il vostro ottimo lavoro. Ti racconto il mio caso per poi chiederti qualche consiglio.
Dopo anni ('70 ed '80) di passione Hi Fi incontrollata, nei quali spendevo giorni per i negozi, facevo impianti per gli amici e riuscivo ad ascoltare molto, mi ero fermato da una quindicina ad un impianto così fatto:

Nel corso del tempo per motivi diversi (spazio, famiglia, figli, ecc.) ho dovuto privarmi del Revox (venduto bene, ma con quanto dolore!!), acquistare un altro paio di componenti Già da tempo una serie di fattori, la scoperta del vostro sito in primis, il prossimo cambiamento di casa (dove finalmente i mq. in più consentiranno qualche libertà), le pressanti richieste dei figli per un DVD e relativo impianto, e non da ultimo un po' più di tempo libero, mi avevano convinto che era venuto il momento di tornare alle vecchie passioni.
Il colpo di grazia è arrivato qualche mese fa con la gloriosa fine del vecchio Sansui, i cui condensatori sono spirati, obbligandomi a separarmi da lui (con dolore e con tutti gli onori).

A questo punto ho deciso di acquistare un ampli per HT, sono tornato dall'ottimo Piero Buscemi e dopo un breve ascolto e fatti i miei conti, ho acquistato un Harman Kardon AVR 5000.
Non rabbrividire, il mio progetto è questo: nella casa nuova vorrei mettere su un impianto HT per la famiglia, (posizionato nel soggiorno che misura circa 6m. x 5m.) e uno Hi Fi per me (nello studio di 2.5m. x 4.5m.). Riconosco che può sembrare un po' folle, ma la convivenza bambini/moglie con un impianto "serio" è molto dura. Che dici, il localino è musicalmente "praticabile"?
Detto questo vorrei usare le mie amate Yamaha 1000 (le hai in mente? o meglio, considerata l'età, le ricordi? bel mobile mogano da circa 35 kg cad., woofer più che generoso, midrange con cupola in lega,... ) come canali principali dell'impianto HT, per completare il quale mi attrezzerò con un lettore DVD, un diffusore centrale e due posteriori.
Prime domande: hai qualche consiglio per un lettore DVD che suoni anche decentemente musica e che costi un po' meno (circa 400 - 500 Euro) del Sony DVP NS 900V/S DVD testato da TNT?
Hai qualche idea per i diffusori che si accordino come timbrica ai miei, sempre a budget "umani"? Yamaha è da prendere ancora in considerazione, dato che vedo in giro solo microsistemi da HT che eviterei con cura?

Per quanto riguarda invece l'impianto "serio", oltre a rimettere in uso il giradischi, da tempo trascurato, avrei l'idea di mantenere per un po' il CD player (adeguato secondo i vostri preziosi consigli) ed affronterei con calma l'accoppiata ampli-diffusori.
Questo perchè vedo nuove tecnologie che si affermano, i lettori "valvolati" (North e Jolida mi incuriosiscono molto), incertezza sugli standard prossimi, e ciò mi preoccupa nell'ottica di un acquisto impegnativo. Che dici?

Avrai intuito che le mie preferenze di timbrica vanno verso apparecchi musicali e "vivi", suoni armonici e profondi, precisi e dettagliati ma non vivisezionati, mentre per il tipo di musica, anche se ascolto tutto, preferisco il jazz, le voci, gli strumenti acustici.
Considerando ciò, ed i 2 vincoli fondamentali, budget e spazio, sarei orientato sull'ascolto dei seguenti componenti.
Ampli integrati (budget intorno ai 1500-2000 Euro): AM Audio PA-30, Audio Analogue Puccini SE Remote, Karan Acoustics KA-l1 (dove lo trovo?) oppure un Harman-Kardon tipo HK 680 o successivi (a quando nuove prove?).
In alternativa 2 finali Norh Le Amp, ma con quale pre, considerato il budget?
Per i diffusori, visti i limiti di spazio, ed un budget da 2000-2500 Euro, penso di ascoltare: Aliante One Zeta, AM Audio RM-2, o le curiose Norh 9.0 (un po' grosse, un po' fuori budget e un po' introvabili). Hai altre proposte da aggiungere alle liste?
Che mi dici degli accoppiamenti?

A proposito di diffusori. Una curiosità: data la vostra lodevole attenzione alla produzione nazionale ed ai budget contenuti, come mai non recensite i prodotti Chario?

Ti ringrazio per il tempo che hai dedicato ai miei dubbi e per tutto il grande lavoro che fate come redazione.
Mario Zerbini - E-mail: m.zerbini@provincia.milano.it

LC
Caro Mario,
peccato per il glorioso AU 11000, con una piccola spesa l'avresti potuto far "ricappare" (cioè gli avresti sostituito i condensatori) per poi venderlo ad uno dei tanti che lo cercano come fosse oro. Se ce l'hai ancora, pensaci.

Veniamo ai tuoi (buoni) propositi. Assolutamente d'accordo per la separazione HiFi-HT. La stanzetta è piccolina ma qualcosa si può ancora tirar fuori. Il mio impianto secondario sta in una stanza di dimensioni molto simili.
Al lotto dei diffusori "papabili" aggiungi anche Diapason Adamantes e ProAC Response One. Il materiale Norh, come detto altre volte, è estremamente conveniente in patria, l'importazione ne mortifica un po' il rapporto qualità/prezzo stellare.
Poi, dovessi avere problemi, forse è meglio un numero di telefono di un Costruttore nazionale :-)
Infine, le prove di materiale Chario sono legate esclusivamente alla disponibilità del Costruttore italiano.

Per quanto riguarda gli ampli nulla so dirti del Karan (importato in UK ma con prezzi stratosferici) e viste le ambizioni lascerei perdere l'onesto Harman Kardon, ottimo ma fuori luogo a confronto con quei "concorrenti" (non sono previste altre prove di H/K per ora).
Benissimo AM Audio e Audio Analogue (se ce la fai, magari la coppia pre + 2 finali mono) ma anche Pathos (New) Classic One, YBA Integrè, Norma IPA 90R e, visto che non hai bisogno di elevate potenze, anche il Naim Nait 5.
Per il lettore CD, la scelta potrebbe cadere sui modelli che hai citato ma anche, in accoppiata con gli ampli della stessa casa, Naim CD5 e Audio Analogue Paganini.
Le combinazioni possibili sono tantissime, come puoi immaginare, quindi dovresti cominciare a selezionare in base all'effettiva reperibilità dei prodotti citati ed ancor più secondo la possibilità concreta di poter ASCOLTARE. Una volta fatta questa scrematura ed effettuato qualche ascolto di massima, proviamo a sentirci di nuovo.

Per l'impianto HT, niente da dire sul sintoampli H/K mentre un grosso punto interrogativo sono le casse. Le NS 1000 (ti sei dimenticato una parte della sigla) non sono schermate, quindi mettendole vicine allo schermo...addio colori :-)
Fai un tentativo e vedi a che distanza devi tenerle dallo schermo per evitare macchie di colore.
Tenendo le Yamaha avresti la difficoltà di trovare un sistema centrale + satelliti in grado di omogeneizzarsi bene dal punto di vista timbrico. Davvero non saprei cosa consigliarti se non, forse, le NS 10 come surround (sto parlando di Yamaha) ed un centrale della serie NS (C).
Per il lettore DVD, tanto per non sbagliare, un modello Harman Kardon.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lacca C37 ....risposte da trovare non facili...
Gentilissimo Direttore,
sono un vostro assiduo lettore, leggo e rileggo i Vostri articoli dalla fondazione della Vostra Rivista. Che dire: Complimenti Tnt è per me l'unico reale a davvero credibile "sistema" per capire come un apparecchio funzioni e si comporti ovviamente dopo l'ascolto personale.
Quello che mi piace soprattutto della rivista è la franchezza, l'onestà assieme alla precisione con cui affrontate i diversi aspetti della riproduzione musicale.
Leggendo Tnt sono riuscito a farmi un'idea di apparecchi che non posseggo, mentre per quelli da me posseduti e da voi provati non posso che confermare quanto detto nelle vostre recensioni ......

Al momento il mio impianto è composta da diffusori Dynaudio molto modificati e migliorati, peraltro già ottimi in partenza, ora davvero eccellenti, un amplificatore lector VFI 70 con tutte le alimentazioni migliorate, valvola Nos, condensatori carta e olio Jensen, percorso del segnale accorciato e schermature ovunque, nonchè regolazione dei punti di lavoro, filtri antidisturbo e diavolerie varie imparate da amici, sognate di notte ecc.
Il Cd è un Denon 3000 macchina buona e abbastanza costosa (3 milioni qualche annetto fa) a cui ho applicato ogni tipo di modifica.........insomma più di così non si può fare....o almeno credo.
Dove voglio arrivare? Ascoltanto la cassetta e il vinile mi rendo conto che il cd è un'ottima macchina (dal punto di vista tecnico)....ma secondo me, perde quel non sò che di Analogico e di magia nel suono (questo ormai lo hanno confermato tutti) .....è come se i primi due riproducessero musica, mentre il cd riproduca suoni in modo poco accurato come un 'interprete disinteressato al lavoro che sta facendo.....i primi due supporti sono meno precisi...ma il suono che ne esce è più naturale, soprattutto più caldo e meno affaticante.
L'immagine della cassetta mi sembra addirittura più credibile rispetto al cd.... (questo solo quando il nastro è di buona qualità e la registrazione è ok).
Mi domando se utilizzando la famosa lacca C37 applicata sul Cd....meccanica ecc. si possono ottenere buoni risultati...rendendo il suono migliore....ovvero più naturale (ripeto il mio cd è già ottimo e tutto modificato, meccanica ecc.....). Dato l'alto costo di questa lacca (davvero esosissima) vorrei sapere da lei quali sono state le sue impressioni sulle elettroniche, sulle parti meccaniche da buon ingegnere posso comprendere quali sono gli effetti peraltro prevedibili con le normali leggi fisiche, ma dal punto di vista C37 ovvero sull'elettronica già perfettamente bloccata col blue tack a cui viene aggiunta la lacca C37, nessuno può parlare ingegneristicamente..... solo l'orecchio può giudicare.
Secondo lei, vale davvero la pena provare a modificare il mio impianto con detta lacca, il mio problema và risolto modificando i cavi o altro....
Leggendo l'intervista ad Ennemoser lui afferma ( da buon oste...) che la sua lacca C 37 aveva prodotto effetti incredibili sul cd in prova, fà intendere (almeno a me sembra così) che gli effetti siano talmente evidenti da essere paragonati a modifiche elettroniche vere e proprie se non addirittura superiori......Lei me lo conferma?
Sono così evidenti o si tratta di sfumature infinitesimali? Oppure semplicemente la lacca funziona come il blue tack? Per intenderci c'è qualcosa di differente trattare un apparecchio con detta lacca C37 rispetto al normale blue tack?
Inoltre tale modifica darà risultati rilevanti o davvero infinitesimali? Mi può fare un paragone? E' come sostituire un cavo con uno migliore? E' come sostituire il cavo di alimentazione del CD?
La ringrazio ancora e devo ammettere che la teoria di Ennemoser mi ha davvero colpito e credo ci possa essere davvero un fondo di verità sull'argomento.
Assieme a diversi amici, curiosi anche loro, restiamo in attesa di lumi
Andrea Mello - E-mail: andrea.mello@sipeasiv.it

LC
Caro Andrea,
la
lacca C 37 di Ennemoser NON è come il blue-tac. E' diversa sia come tipo di materiale che come principio. Il blue-tac serve per bloccare eventuali risonanze dei componenti (e pertanto rimane morbido) la lacca C37 "dovrebbe" accordare le risonanze delle parti cui viene applicata. Il "dovrebbe" è d'obbligo perchè non ho alcuna prova strumentale che possa certificare questo. E' costosa, una volta stesa NON si può tornare indietro ed i risultati non sono sempre del tutto prevedibili.
In ogni caso, per le prove che ho fatto, non direi che si tratti di cambiamenti dalla notte al giorno. L'entità del miglioramento (anzi, del cambiamento) è paragonabile a quella che si ottiene sostituendo il cavo di segnale (già buono) con uno un po' migliore. Si tratta, quindi, di piccole sfumature.
Non escludo che trattando l'intero impianto con detta lacca la somma degli effetti non possa portare a qualcosa di più definitivo e sensibile ma....si tratta di un'impresa ardua, molto costosa e dall'esito imprevedibile. Si dovrebbe tentare su un impianto sul quale non abbiamo più nulla da perdere :-) Una specie di muletto, insomma :-))))
Riassumendo, dubito che la sola lacca ti possa dare il suono analogico dal CD. Secondo me potresti avere più fortuna con un giradischi :-) o con un DAC esterno e tanto per fare due nomi che seguono la strada che sembra attrarti di più, prova a sentire il North Star Model 192 e qualche DAC Meridian.
Spero di esserti stato utile.
Lucio Cadeddu

Pre-quesito
Gentile Direttore,
a Dicembre ho deciso di acquistare il mio primo impianto Alta Fedeltà. Fortunatamente ho scoperto la "tua" rivista. Da allora ho letto tutta la sezione FAQ e parecchie lettere della rubrica (posso solo dire...... COMPLIMENTI E GRAZIE).
Quindi sono andato per negozi. Tra qualche tempo ti spedirò una lettera con il dettaglio dei prodotti ascoltati e le caratteristiche dell'ambiente d'ascolto per un tuo giudizio finale. Devo purtroppo disturbarti per un dubbio che mi è sorto strada facendo.

Il budget destinato per il primo impianto è di circa 1000 euro. Ebbene, un rivenditore (un piccolo negozio ultraspecializzato da anni presente nella mia città) mi ha proposto Ampli e CD YAMAHA, solo in occasione di una seconda mia visita e solo su mia proposta mi ha fatto sentire Ampli e CD TEAC. Quando gli ho chiesto notizie circa marche che ho reperito sul tuo sito (ROTEL, NAD, AUDIO ANALOGUE) mi ha liquidato dicendo che per svariati motivi le prime due non le tratta più, la terza non è adatta (forse per questioni di budget ?).
In pratica non ho trovato il servizio che mi aspettavo da questo tipo di negozio. Altro negozio specializzato: mi propone Ampli e CD ONKYO. Centro commerciale con area dedicata all'HI-FI: mi propone Ampli e CD TEAC (come anticipato più sopra mi riservo di comunicarti i modelli in un secondo momento dopo averli ascoltati tutti). Diffusori: tutti mi hanno proposto INDIANA LINE e CHARIO, e per me è OK.
Dato che i possibili rivenditori presenti nella mia città li ho visitati tutti, che nessuno mi ha dato alternative (una marca, massimo due), visto che nessuna marca da me vista (ascoltata) fa parte di quelle normalmente da te consigliate come un buon HI-FI entry level, il quesito è: nell'ambito dei prodotti Alta Fedeltà (seppur entry level) delle marche consigliatemi ONKYO, TEAC e YAMAHA abbinanati a diffusori o CHARIO o INDIANA LINE, riuscirò a comporre il mio primo impianto ad Alta Fedeltà?
Oppure sarò costretto a girare i negozi delle città limitrofe (con aggravio di costi e allungamento spropositato dei tempi)?
Grazie,
Gianmarco Baldassari - E-mail: gianmarco@studioscl.it

LC
Caro Gianmarco,
se non ti vuoi spostare, mi pare non abbia alternative...se non cercare nell'usato (sempre in zona, per poterlo ascoltare). Io un tentativo lo farei.
I marchi che ti hanno proposto non mi pare siano così allettanti: per quanto riguarda gli amplificatori, Teac ne ha solo 2 a catalogo e Onkyo solo uno, pure molto economico. Con Yamaha la scelta è un po' più vasta, ma è chiaro che il colosso nipponico punti tutto sull'Home Theater, ormai.
Per il lettore CD, Teac può andare bene, invece. Non so, potresti acquistare CD e casse nella tua città e poi cercare altrove un buon integrato di stirpe audiophile come i nomi che cito sempre.
Niente da dire sulle casse, entrambi i marchi hanno a catalogo prodotti ben suonanti ed in grado di soddisfare ogni esigenza, specie consideranndo il tuo tetto di spesa di 1000 Euro.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Matrimonio ampli-casse
Gent.mo Lucio, buongiorno. Come stai?
Sono Enrico, e ti scrivo principalmente per un consiglio. Ti ho già scritto un paio di volte negli ultimi 4 anni, e il quesito nella sostanza era lo stesso.

Una prima volta ti chiedevo come ottenere maggior trasparenza dal sistema, una seconda perchè mi ero "invaghito" di due diffusori planari. In entrambi i casi la tua risposta è stata preziosissima (così come del resto tutta TNT), specie quando mi hai invitato a ponderare meglio le scelte. Grazie.
Ascolto classica, jazz e un po' di leggera in una mansarda di 45 mq e 80 mc circa, piena di libri e credo con buona acustica.
Ecco il problema: la parte di potenza (finale Classè 15, diffusori Spendor SP3/1) a mio avviso insieme non rendono bene. Il suono è impastato, manca di precisione, incisività, spazialità, nonostante la cura della collocazione in ambiente.
Convinto del fatto che un sistema vada messo a punto a fondo prima di cambiare i componenti e soprattutto che un cambio importante vada fatto a ragion veduta, ho perfezionato il resto, in particolare introducendo cavetteria ottima (Trasparent) e soprattutto sostituendo la sorgente un po' vecchia con una di recentissima generazione.
Il pre è un Audio Research credo fuori discussione. Poi mi sono concentrato sul cuore del sistema, finale e casse.
Ho preso le mie casse ed ho chiesto ad un paio di negozi di abbinare un finale adeguato, ma nessuna proposta mi ha convinto, il suono era sempre simile all'originale. E me ne sono tornato a casa. Ora ho iniziato la prova inversa, provare il mio finale con altre casse (anche se sono convinto della qualità delle Spendor e soprattutto nel dubbio di non aver trovato il finale giusto), ma i primi ascolti hanno dato ancora fumata nera.
Mi chiederai: ma qual'è il sistema che ti piace? Ne hai mai sentito uno?
Ebbene si, l'ho sentito, ma cambiando finale e casse, un finale valvolare Klimo e casse Pro-AC, credo Tablette. Ecco la richiesta: come fare a dipanare il dubbio, se il responsabile sia il finale o le casse o entrambi?
Dovendo cambiare i diffusori, mi orienterei ancora su un diffusore compatto, ma completo e soprattutto con sensibilità medio alta (88-90 db contro gli 84 delle mie), ad esempio Diapason Adamantes, Sonus Faber Electa Amator, Opera Callas. O perchè no un vero mini, ad esempio proprio i Pro-AC o i Linn Tukan o addirittura le mitiche LS3/5a (usate): ho sentito tutti e tre e li ho trovati ottimi.
Sbaglierò, ma non ho mai sentito una torre che mi soddisfi, specie per il parametro coerenza. Sono certo che tu hai ottimi suggerimenti, anche per restringere il campo degli ascolti.
O forse è meglio vendere entrambi i pezzi ed acquistare un sistema che mi piaccia ? Che ne pensi?
Grazie ancora una volta e sempre tanti tanti complimenti. Ciao Lucio !!
P.S. I miei studi amatoriali di matematica continuano imperterriti: ora sto dipanando la matassa di quel geniaccio di Galois con i suoi campi e i suoi gruppi ...
Enrico Colognesi - E-mail: enricocolognesi@fimm.com

LC
Caro Enrico,
in tutta sincerità, io cambierei proprio le casse, maggiori responsabili della timbrica di un impianto. L'ampli può fare molto, in peggio, se inadeguato, ma non è certo il caso del Classè. Quindi: nuove casse!
L'elenco che hai fatto è esaustivo e tutte, per un verso o per l'altro, sono degli ottimi acquisti. Io accantonerei per un momento le LS3/5a, l'ambiente è davvero tropppo grande per loro e la sensibilità è più bassa delle tue casse attuali! Ben 82 dB!. Punterei l'attenzione su qualcosa di più "robusto" tipo le Adamantes, le Electa, le Callas (ben generose, ascolta la nuova serie) ed anche le ProAc, ma non le Tablette....magari le Response One. Non dimenticare un classico dei "midi" di rango, le Aliante One Zeta.
Poi, solo in un secondo momento, se ancora non soddisfatto, potresti pensare al finale. Ma dubito che ne avrai bisogno a breve.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Guai da trasloco
Caro direttore
Innanzitutto grazie per i consigli che in tutti questi anni mi hanno aiutato a districarmi in questo mondo affascinante ma anche complicato (e forse questa è una componente del suo fascino).
Il mio impianto è cosi composto:

Raggiunta una temporanea pace dell'ascolto, grazie ad un suono per me pulito e nitido, mi sono ritrovato a ricominciare da capo le mie ricerche in seguito ad uno degli eventi più "tragici" per un amante dell'alta fedeltà: il trasloco. Addio nitidezza del suono sovrastata da un vero e proprio rimbombo a causa, presumo, della vicinanza delle due pareti laterali e del soffitto basso.
Un commerciante mi ha consigliato di inserire della gommapiuma nello sfiato delle mie B&W per attutire i bassi ma non è servito a molto. Credo dunque di dover cambiare diffusori non potendo inserire nell'ambiente d'ascolto elementi fonoassorbenti, ma quali? Diffusori da piedistallo con una minore resa dei bassi, mini diffusori? Diversa collocazione? Le aggiungo che avrei pensato ad un budget di 3000 euro e che ascolto prevalentemente concerti per pianoforte e voci femminili.
La ringrazio per l'attenzione e porgo i miei auguri a tutta la redazione.
Massimiliano Scudeletti - E-mail: m.scudeletti@libero.it

LC
Caro Massimiliano,
da quel che vedo dalla piantina della stanza d'ascolto, i tuoi diffusori non se la passano certo bene. Intanto devi staccarli dalla parete di fondo e vedrai che qualcosa migliora. Non importa che tu possa tenerli SEMPRE in una posizione migliore, è sufficiente dotarli di sistemi che ti consentano rapidamente lo spostamento avanti ed indietro.
Poi, la stanza è troppo vuota, qualunque cosa ci metterai là dentro suonerà MALE. Devi fartene una ragione. Ti servono arredi, tappeti e cuscini disposti in posizione strategiche.
Dopo questi interventi vedrai che i bassi ritorneranno al loro posto. Cambiare diffusori, ripeto, NON è una soluzione. Con diffusori più avari di basse frequenze spariranno i rimbombi (forse) ma compariranno le distorsioni in gamma medio-alta.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Ho fatto un sogno...
Carissimo professore,
intanto ti faccio i complimenti per la tenacia e l'intelligenza con cui porti avanti i tuoi hobbies e i tuoi lavori, e poi...vado subito al sodo.
Uno dei miei sogni forse si sta per avverare: un impiantino hi-fi da leccarsi ...le orecchie, da ascoltare e da tenere a lungo.

Per il momento l'ambiente è di 18 mq circa, ma, credo, presto cambierò casa (matrimonio), e la sala dovrebbe essere di circa 25mq. Avrei pensato come ampli ad un Rotel RA02, diffusori da pavimento (devo ancora decidere modello e marca), e cdp molto probabilmente SACD Sony DVP-NS905/S, di cui ho letto molto bene.
Ho optato per il Sony anzichè un normale cdp Rotel, pensando di prendere 3 piccioni con una fava (cdp, sacd e dvd video). Avrei bisogno a questo punto di un consiglio spassionato da esperto quale sei. Il mio budget è di circa 2000-2400 euro in totale.

Va benissimo qualsiasi consiglio anche se rivoluziona totalmente le marche di cui ti ho accennato sopra (previo ovvio ascolto in seguito dell'impianto da te eventualmente consigliato).
Ti ringrazio moltissimo

P.S.: il mio nick sta a significare che l'unico vero impianto hi-fi da me posseduto, è stato il mitico giradischi Selezione Reader's Digest del 1974 che mio padre comprò e con il quale ho sentito una 50na di dischi che tutt'ora posseggo, e che inesorabilmente "saltava" come un matto, tanto da essere inascoltabile, quando mettevo su "The dark side of the moon" dei Pink Floyd!!! :-) che tempi!!
Maurizio - E-mail: reader_sdigest@yahoo.it

LC
Caro Maurizio,
non ho nulla da dire sul tuo desiderio di cercare un lettore che legge tutto (anche le lamentazioni di Geremia...?), vorrei soltanto osservare che il mercato non mi pare abbia ancora detto la sua circa il futuro dei supporti digitali. Non vorrei fare del terrorismo, ma non mi sentirei molto al sicuro neppure con un lettore multistandard, per la piega che stanno prendendo le cose in campo software.
Non voglio, comunque, farti cambiare idea, perchè può darsi benissimo che mi sbagli.
Per il resto, non deciderei l'ampli prima di aver scelto le casse. In un ambiente di 25 mq opterei - come forse ti aspetti - per un diffusore da pavimento. Le alternative sono tante, i marchi che reputo meritevoli di attenzione li cito più o meno sempre. Senza una indicazione di massima sulle tue preferenze in termini di suono, brancolo nel buio.
Ti conviene fare un giro, vedere cosa riesci ad ascoltare e poi contattarmi nuovamente. Possibili scelte potrebbero spaziare dalle Sonus Faber Concerto Gran Piano alle KEF Q5 o Q7, passando per Opera (Terza, SP2 o Superpavarotti), Linn Ninka, Triangle Antal o Zerius e magari qualche modello Monitor Audio e Mission. Una volta scelte le casse, in base al loro equilibrio timbrico, sceglierei l'amplificatore, pescando dai catologhi dei soliti "noti".
Infine, non trascurare l'usato, specie per le elettroniche.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto equilibrato
Egregio direttore,
seguo da qualche tempo la vostra rivista con particolare attenzione alle vostre prove d'ascolto. Spesso però la prova d'ascolto descritta a chiare lettere purtroppo "non suona", quindi non mi resta che soffermarmi sulla componentistica interna dei prodotti presi in esame. Un esempio su tutti gli amplificatori.
Sono spesso colpito da quelle macchine, che posseggono un bel trasformatore meglio se due, o ancora meglio se ad esso affiancano un bel serbatoio "mi riferisco ai condensatori di blocco" credo che si chiamino in questo modo, 30.000 o 40.000 mf vedi i famigerati Elna audio.
Per non parlare dei transistor finali qui nelle elettroniche meglio dimensionate se ne trovano 8 (4 per canale) in alcuni 16, ect. Per non parlare della bontà dei potenziometri, o dei circuiti source direct, beh qui mi fermo.
Grazie a questi parametri, e da un attento ascolto, e non ultimi i soldi a disposizione ho così composto la mia catena d'ascolto.

La musica che ascolto è prevalentemente Jazz-fusion, Jazz-blues, Pop-Rock e musica elettronica, non disdegno la musica classica ma solamente quella eseguita da grosse ensemble orchestrali vedi Minnesota orchestra, Cincinnati orchestra etc.
Spesso trovandomi a discutere con degli amici che hanno ascoltato la mia catena d'ascolto da parte di qualcuno mi viene sollevata un'osservazione e cioè che ho lesinato troppo sull'ampli. Tengo a precisare che chi mi fa notare tutto ciò possiede un due telai Audio Analogue "Bellini e Donizetti", che io ho ascoltato, e che in termini di velocità, potenza e dinamica ritengo la mia elettronica di confronto non molto distante dal suo due telai.
Forse mancherà un po' di raffinatezza, la scena è po' meno dimensionata, ma per potenza e dinamica mi sembrano lì lì. Beh vorrei il Vs parere sulla mia catena ma in generale sugli amplificatori Harman Kardon spesso criticati in ambiente audiofilo.
E' chiaro che il mio desiderio è quello di non spendere più un euro per l'hardware e deviare i miei soldi verso l'acquisto di tanta buona musica.
Ma se proprio ce ne fosse il bisogno.......a voi l'ardua sentenza.
Certo di avere un risposta nella rubrica lettere a TNT-Audio, non mi rimane che complimentarmi per la Vs rivista e porgervi i più cordiali saluti.
Leo Licari - E-mail: leonardolicari@virgilio.it

LC
Caro leo,
è possibile che gli audiofili - o comunque molti di essi - siano così dannatamente INSICURI? Possibile che basti l'opinione di un "amico" per far vacillare le nostre convinzioni? Come posso io dirti se valga la pena oppure no sostiture l'ampli con un altro? E' chiaro che al meglio non c'è mai fine, ma sei TU (PROPRIO TU, nessun altro!!!) a dover decidere se ne vale la pena. Il suono che ascolti ti piace oppure no? Sei soddisfatto così? Ascolti la musica con piacere? Se si, lascia cantare il tuo amico, se sa cantare (magari è pure stonato).
Tutti abbiamo un amico - la solita CROCE - che ci critica l'impianto, la moglie, i figli, la macchina, la casa, l'abbigliamento e persino il colore della nostra biancheria intima e la marca dell'ammorbidente. Quando acquistiamo qualcosa lui avrebbe certamente scelto di meglio e, quand'anche la scelta fosse caduta sullo stesso prodotto, lui sarebbe riuscito a pagarlo meno.
Ditemi se non conoscete TUTTI almeno una persona di questo tipo. Vogliamo davvero lasciare così tanto spazio a questi signori so_tutto_io?
Per andare sullo specifico, l'Harman Kardon in tuo possesso è un ottimo ampli, ben costruito e dal buon suono. Mi pare abbastanza ovvio che, siccome i miracoli non riescono più a nessuno, da 2000 anni a questa parte (se non per intercessione della stessa Persona, che però non si occupa di HiFi), ci siano amplificazioni BEN PIU' COSTOSE - come l'accoppiata Audio Analogue - che per logica di cose suonano meglio del tuo HK 650. Sarebbe strano il contrario. Tra l'altro, sarebbe interessante capire se la prova "a confronto" tra le due amplificazioni sia stata fatta con lo STESSO impianto nello STESSO ambiente.
Il QUANTO suonino meglio i due A.A. è un parametro che devi valutare TU in maniera soggettiva. In sostanza, occorre che valuti se valga la pena oppure no pagare "quella piccola sfumatura" la quantità di denaro richiesta da un'amplificazione migliore.
Se per te quella "sfumatura" non vale la cifra richiesta, amen, spendi il tuo denaro in dischi e lascia il tuo amico a bearsi del suo acquisto più "riuscito".
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Una testimonianza
ieri sera stavo leggendo i tuoi editoriali (le do del tu ormai dopo tutte le volte che ti ho disturbato!!) e ho letto che Dejan Veselinovic non faceva più parte di TNT; io distrattamente non me ne ero accorto,anche perchè gli ho scritto parecchie volte (anche ieri) e mi ha risposto sempre tempestivamente (come te d'altronde).
Naturalmente dopo le sue recensioni tipo sull'harman kardon 680, sul mercatino e su altri siti, è diventato una rarità appena qualcuno lo offre (in realta il 680 non si è proprio visto chi ce l'ha ormai se lo tiene in cassaforte, ma l'hk 670 si) dura 24 ore! Incredibile effetto TNT che ormai è diventato un riferimento, non solo italiano!!
Però è strano, avrò letto quella recensione (e le altre ...ehm, lo confesso, ho letto quasi tutte le recensioni di TNT, con solo qualche eccezione!) minimo 5-6 volte, alla fine viene fuori si una preferenza, ma molto ridimensionata rispetto alla prima lettura! Idem dicasi per i cavi vdh che considera i migliori in assoluto; laddove Thorsten li considera "ALWAYS DISAPPOINTING" (per la storia del multifilare e dell'effetto pelle) me lo ha detto chiaramente per email (anche lui tempestivo!) bè diciamo che i 2 eccessi si compensano! e la contraddizione può sempre essere superata nella sintesi con un po' di buona volontà anche se all'inizio lascia un po' perplessi (come mi era successo!)!.
D'altronde è meglio un recensore che dichiara di avere delle preferenze (più o meno marcate ma almeno lo so) che però non gli impediscono di essere lucido, che chi si dichiara oggettivo per meglio mistificare (in ITALIA abbiamo esempi a bizzeffe!!)!!
Il motivo per cui Thorsten se ne andato l'ho letto nel suo editoriale, di Veselinovic, si accenna solo alla linea editoriale ormai in rotta con quella di TNT!
Non ho capito perfettamante CMQ un po' mi dispiace anche perchè aveva scritto molte recensioni e anche se magari ad una prima lettura potevano sembrare esaltanti davano però sempre il senso di una passionalità al di là della semplice analisi.
P.S. Non credo sia successo solo a me di pensare che per quanto costi un hi fi, è sempre poco rispetto a quello che restituisce in termini di emozioni musicali!!
Grazie
Andrea Torre - E-mail: eclypse111@yahoo.it

LC
Caro Andrea,
i casi di Thorsten e di Dejan sono abbastanza diversi, anche se accomunati da un certo numero di aspetti. In estrema sintesi, sia l'uno che l'altro, avevano cominciato ad assumere il ruolo di "guru" che sparano sentenze a raffica senza mezzi termini, sia in una direzione che nell'altra (pro e contro).
Non è il tipo di persone che desidero avere tra i redattori. Abbiamo sempre cercato di combattere certi atteggiamenti assolutisti - spesso neppure supportati da prove concrete - e quindi la presenza di queste due persone si stava facendo via via sempre più sgradevole.
Entrambi, poi, non hanno mai fatto mistero del fatto che avessero ambizioni "commerciali" e che, prima o poi, qualora fosse capitata l'occasione, avrebbero progettato e costruito per vendere.
Non c'è assolutamente niente di male in tutto questo ma purtroppo fa a pugni con la nostra impostazione assolutamente e rigorosamente no-profit.
Tener fede alle nostre linee guida che si siamo dati ben 8 anni fa ormai non è ne' semplice ne' indolore. Ecco, nel caso dei due redattori il loro abbandono è stato certamente doloroso. Tuttavia, nessuno è indispensabile ed insostituibile. Come avrai potuto notare, abbiamo continuato a pubblicare discrete recensioni ed interessanti progetti fai-da-te, grazie all'impegno costante di chi è rimasto ed all'arrivo di nuove "forze", soprattutto dagli USA.
Continua a seguirci,
Lucio Cadeddu

Messa a terra del finale
Caro Lucio,
ti riscrivo dopo circa tre anni (mi hai risposto nel
volume della posta 103 lettera numero 7) e approfitto ancora una volta della tua disponibilità. Da allora ho cambiato il lettore cd come mi avevi consigliato (ora ho un buon Marantz) e mi sono concentrato sulla musica e sui relativi acquisti. A parte i cavi (tutti nuovi e di qualità).
Di recente ho avuto un po' di danaro a disposizione e ho aggiunto i subwoofer AB1 (usati 500 euro) per le mie Rogers LS3/5a (per la musica classica i bassi servono e molti). A questo proposito devo dire che i pareri che avevo ascoltato del tipo "i sub sporcano irrimediabilmente la gamma media delle Rogers" sono, a mio parere, completamente infondati: i sub hanno un basso pieno e controllato come piace a me e contribuiscono DECISAMENTE alla ricostruzione scenica: per la prima volta i diffusori sono veramente spariti alla vista e alla percezione. E poi al suono delle Rogers non rinuncerei mai, ho ascoltato altri diffusori e.... insomma, preferisco i miei 10 volte su 10.
In seguito ho acquistato (sempre usato a 2.600 euro) una coppia pre e finale valvolare della Tube Technology (il pre è il Seer Phono e il finale è lo Unisis, 30 Watt per canale), spero tu li conosca, sono piuttosto rari (per me è il salto di qualità, spero, definitivo).
Scusa se rubo spazio ma a questo proposito vorrei ringraziare pubblicamente il negozio Dimensione Hi Fi di Roma per la loro gentilezza e disponibilità (ho occupato per ben tre ore e passa la sala d'ascolto).

Vengo al sodo: il mio impianto elettrico casalingo non ha la terra e sulle istruzioni del finale c'è scritto perentoriamente: questo apparecchio "must be hearted". Cosa fare? Portare un cavetto al termosifone? Oppure collegare tutto senza pensarci più? Sinceramente ho un po' paura.
L'amplificatore può correre dei rischi? Questa spesa è definitiva e altri soldi non li ho! E ancora, c'è pericolo di rimanere attaccati all'interrutore per qualche bizzarria della corrente (io non ci capisco un tubo e sono anche diffidente). Lo chassis del finale è di acciaio pieno (come l'interruttore) e fa un po' paura.
Infine (perdonami) il mio giradischi Sistemdeck I può migliorare con un ricablaggio generale (c'è ancora quello originale) e se si, con quali cavi? E quello di alimentazione?
Conscio di averti, ancora una volta, sfruttato indegnamente (perchè non fai pagare un tot per ogni risposta? magari per poi girare tutto in beneficenza. Io sarei dispostissimo a pagare) ti ringrazio per l'attenzione che vorrai darmi.
PS. In questi giorni ho letto quasi tutti i volumi della posta prima di disturbarti ma non ho trovato indicazioni specifiche, a proposito rileggendo la posta mi sono reso conto del valore di ciò che fate. Complimenti (veri).
Domenico Nobili - E-mail: d.nobili@isfol.it

LC
Caro Domenico,
grazie per l'apprezzamento. Leggendo il subject della tua missiva ho sorriso un po', perchè mi è venuto in mente un incontro di lotta libera, dove nel finale bisogna pur mettere a terra qualcuno per vincere :-)
A volte la terminologia che usiamo per descrivere gli oggetti della nostra passione, agli occhi di un osservatore ignaro ed esterno deve proprio sembrare bizzarra.
Comunque: se il tuo impianto elettrico non avesse la terra, saresti fuorilegge o, meglio, il tuo impianto non sarebbe a norma. Farei di tutto per rimediare a questo problema. Prima ancora di spendere denaro in cavi d'alimentazione, filtri di rete e quant'altro, sarebbe meglio che l'impianto elettrico fosse costruito secondo normativa di sicurezza. Oltretutto, molti sistemi di filtraggio NON FUNZIONANO se manca la terra.
Detto questo, non credo che tu possa correre pericolo, soprattutto se il casa c'è un interruttore salvavita (mi auguro che almeno questo ci sia!). Io stesso, molti anni fa, quando le "terre" negli impianti domestici erano decisamente rare (le ben note "terre rare" :-)), ho utilizzato apparecchi con la arcigna scritta "this unit must be earthed!". Io, per non sbagliare, li tenevo proprio poggiati a terra, sdraitati su un fianco. Sono ancora vivo :-)
Quindi, in definitiva: usa pure l'ampli (che, per inciso, non conosco) senza paura, accertati che ci sia almeno il salvavita e contatta al più presto un elettricista per mettere tutto a norma.

Per quanto riguarda il giradischi, puoi certamente ottenere un discreto upgrade sostituendo i cavi di segnale. Non ha importanza il modello, basta che siano del tipo a bassa capacità, onde non influenzare troppo la risposta in frequenza di una eventuale testina MM ad essi connessa (il Supra EFF-I mi pare una buona scelta, ad esempio, ma anche il Van den Hul D102).
Per il cavo d'alimentazione, vedi il discorso appena fatto sulle normative.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sado-masochismo in HiFi
Buongiorno Direttore,
seguo con molto interesse il vostro sito, davvero il più completo e interessante per quanto riguarda l'alta fedeltà sul web, e non solo.

La mia domanda non riguarda espressamente la composizone del mio impianto, ma è piuttosto una domanda di carattere tecnico che esula un po' dal carattere delle lettere che pubblicate sul sito.
Ecco il quesito: ho da poco acquistato un amplificatore integrato Arcam A65 il quale mi da qualche dubbio per quello che riguarda la "separazione dei canali". Mi spiego meglio: se dagli ingressi dell'amplificatore (supponiamo l'ingresso CD) scollego la presa RCA del canale sinistro (o destro indifferentemente) e avvio la riproduzione, sul diffusore corrispondente continuo a sentire la musica. Chiaramente questo solo alzando molto il volume e spostando il bilanciamento sul canale scollegato.
Questo mi risulta anomalo, specialmente su un ampli non proprio di fascia economica. Vorrei sapere se questo comportamento si riscontra anche su altri amplificatori, o si tratta di un difetto del mio Arcam.

Capisco che voi non forniate supporto tecnico di questo genere, ma è una domanda che non saprei a chi rivolgere per avere una risposta esauriente.
Scusandomi le porgo cordiali saluti.
Grazie.
Guido N. - E-mail: gun68@virgilio.it

LC
Caro Guido,
rispondo pubblicamente proprio perchè si tratta di un problema molto comune. In pratica, TUTTI gli amplificatori soffrono dello stesso tipo di fenomeno. Non è un difetto, ma un normale comportamento dei circuiti audio che, per forza di cose, non riescono ad ottenere una separazione dei canali così netta come la vorrebbe la più paranoica :-) delle menti audiofile.
In pratica, la separazione tra il canale destro e sinistro non è mai "assoluta" e "totale" ma viene indicata con un numeretto, espresso in dB, che indica quanto "sotto" sia il segnale di un canale rispetto all'altro, quando è in funzione il primo (più alto è il numeretto, migliore è la separazione).
In sostanza: un po' del canale destro è sempre presente nel sinistro e viceversa. Chi più, chi meno, ma tutti ne soffrono. Pensa che talvolta - ORRORE! - si sente persino la sorgente NON selezionata suonare da un altro ingresso (che so, il CD dall'ingresso tuner). Tutto assolutamente normale: gli apparecchi HiFi, in particolare gli amplificatori, ronzano, vibrano, fanno sentire una sorgente anche quando questa non è selezionata (molto piano, ma si sente), fanno sentire un canale nell'altro, fanno rumoracci sospetti strani all'accensione ed allo spegnimento, si scaldano e...si sporcano :-).
Un po' di queste cose le ho catalogate nelle "Paranoie dell'audiofilo" che trovi nella solita Rubrica
Adeste Fideles. Non riesco, evidentemente, ad essere esaustivo, perchè c'è sempre qualcuno che se ne fa venire in mente di nuove. Ma la Musica non doveva servire per rilassarsi?
Perchè devi scollegare uno spinotto, spostare il balance su quel canale ed alzare il volume al massimo? Gli apparecchi HiFi servono per ascoltare Musica o per soddisfare i nostri istinti sado-maso? :-)
Ciao e....Buon Ascolto (e stai tranquillo e sereno).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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