Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 21/4/2018 - 28/4/2018

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  1. Dubbio sulla potenza dell'amplificatore
  2. E dopo il T-Amp?
  3. Nuova casa, nuovo impianto HiFi
  4. Squillo di trombe
  5. Lettore CD... da "camera"?
  6. Lettore CD per secondo impianto
  7. MW PRE 02 - Line-Pre-amplifier (Evoluzione naturale)
  8. Miglioramenti su rack HiFi
  9. Scariche dall'analogico
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Dubbio sulla potenza dell'amplificatore
Egregio Direttore, buonasera, la disturbo per un consiglio.
possiedo un impiantino formato da ampli e cdp entry-level entrambi Denon e casse Celestion F30, il tutto posizionato in una soggiorno abbastanza regolare di circa 6x6 "morbidamente" arredato. L'anno scorso al gruppo si è aggiunto il mitico Coctail Audio X12 che ha relegato il lettore cd a mero ricevitore di polvere. A questo si aggiunge il fatto che abito in un condominio poco tollerante nei confronti della Musica per cui l'ascolto avviene sempre a volumi piuttosto bassi.
Mi sarebbe venuta voglia di cambiare tipo di impianto, passando ad un amplificatore in classe D e 2 casse bookshelf più facilmente posizionabili delle attuali, con cui ritagliarmi una specie di area di ascolto più ridotta dell'attuale. E qui viene il consiglio... vista la quantità di proposte che si trovano in giro, su quale potenza di amplificazione dovrei orientarmi?
Ad esempio Monitor Audio Bronze 2 e Fenice 20 (con due ingressi) potrebbero essere una soluzione o una clamorosa sottostima?
Purtoppo mi è difficile girare per prove di ascolto, so solo che la manopola del ampli da 45w non è MAI andata oltre il 25/30% della corsa. P.S. musicalmente sono onnivoro (da Alan Stivell ai Prodigy a seconda delle giornate) e il budget si aggira sui 5/600 Euro.
La ringrazio in anticipo per i consigli, che saranno sicuramente preziosissimi.
Con molta stima,
Italo - E-mail: italo.vignati (at) gmail.com

LC
Caro Italo,
secondo me non devi porti alcun problema circa la potenza dell'amplificatore! Se ascolti a volumi così bassi qualunque potenza andrà benissimo. Tieni conto che con appena 10 watt e diffusori da 87 dB (sensibilità media) saresti già a 97 dB a un metro di distanza dai diffusori, un livello sonoro difficilmente tollerabile da vicini così poco elastici!
Come diffusori, però, mi permetto di consigliarti gli Elac Debut B5 o B6, dei piccoli campioncini nel rapporto qualità/prezzo. L'amplificatore può anche restare quello che utilizzi adesso o, meglio, un piccolo Classe D come Fenice o Dayton o analoghi. Se l'area d'ascolto sarà ridotta rispetto ai 36mq attuali non dovresti avere alcun problema né di dinamica né di pressione sonora massima. Con pochi watt, in ascolto “near field” (in campo vicino, cioè) si riesce ad avere un buon impatto e una dinamica sufficientemente realistica. Valuta bene l'installazione dei diffusori che, per quanto siano dichiarati “bookshelf”, preferiscono sempre il posizionamento in aria libera, lontano da pareti o mobili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

E dopo il T-Amp?
Buongiorno Lucio,
Non credo di potermi definire un esperto in Hi-Fi, anzi direi che sono abbastanza scarso in materia. Però da sempre apprezzo la buona musica e apprezzo moltissimo ascoltare degli ottimi impianti ben fatti. Da circa 12 anni ho un
T-amp (prima generazione) collegato a delle Indiana Line Arbour 5.40. Sorgente audio principalmente digitale (o il mio mac collegato ad un NAS o il sistema SONOS che trovo pratico e banale come interfaccia).
La stanza di ascolto è un soggiorno con doppia altezza mansardata (duplex). Il tetto è in legno e risuona perfettamente, come una cassa armonica.
Vengo al dunque: vorrei fare un passo in avanti e sostituire il T-Amp che non va più bene da qualche tempo (probabilmente qualche sbalzo di corrente). Spero e penso invece che le due casse della Indiana Line non siano così male data l'età ma possiamo anche rivederle se dovesse servire. Ho passato l'ultima settimana a leggere diversi forum (tra cui il suo che seguo da quando ho acquistato T-Amp e che mi ha condotto alle Indiana Line). Però devo dire che mi sono un po' perso.
Alla fine della storia ho molti dubbi su un nuovo amplificatore. Ho visto:

Potrebbe darmi qualche suggerimento o qualche pista?
Grazie,
P. S. dimenticavo che abitando in Svizzera i negozi e i negozianti come in Italia non esistono. E dunque difficilissime le prove di ascolto :-(
Alex - E-mail: alex1701 (at) inwind.it

LC
Caro Alex,
i tuoi diffusori li ricordo bene, li recensii qui su TNT-Audio nel lontano 2002! Erano simpatici, equilibrati e corretti. Certo, di acqua sotto i ponti, da allora, ne è passata tanta, e certamente non possono competere coi nuovi bookshelf in circolazione oggi, ma se a te piacciono possono tranquillamente stare al loro posto. Concentriamoci sull'amplificatore, visto che ormai si è guastato. Se fossi in te io regalerei alle Indiana Line un suono un po' più corposo e potente, come quello che potrebbe darti il Dayton DTA-120, ad esempio. Risparmieresti un bel po' di soldi rispetto agli amplificatori che hai segnalato tu, soldi che potrebbero tornare utili nel caso decidessi per dei nuovi diffusori. Tanto per capirci meglio: con lo stesso budget del TBI, ad esempio, acquisti il Dayton e le Elac Debut B5, il risultato finale sarebbe di gran lunga superiore a quello che otterresti con l'accoppiata TBI + Indiana Line attuali.
Potresti cercare un NuForce IA-7 usato, è un amplificatore straordinario che potrebbe stare tranquillamente in impianti di livello molto, molto alto. Questa mossa avrebbe senso se prevedessi di investire un bel po' anche lato diffusori.
Ultima osservazione, non richiesta, ma necessaria: non è mica un pregio che il soffitto in legno risuoni come una cassa armonica! La stanza d'ascolto non è uno strumento musicale (che ha una cassa armonica che contribuisce al timbro), anzi. Deve essere il più neutro e sordo possibile, in modo da limitare risonanze e riflessioni che potrebbero colorare il suono dei diffusori. Quindi no, non va per niente bene! Per fortuna, credo ti sia semplicemente espresso male, e dubito che un soffitto in legno possa risuonare come una cassa armonica.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuova casa, nuovo impianto HiFi
Buonasera Herr Direktor
Ringraziandola anticipatamente per i grandi consigli e soprattutto per la pazienza che ha per noi audofili “malati” di musica ti (il Lei mi sembrava ridondante) espongo 2 dilemmi:

Ho un budget di €4000/5000.
Grazie di tutto,
Valerio - E-mail: armyofdarkness78 (at) gmail.com

LC
Caro Valerio,
se il suono delle tue Klipsch RF 82 era di tuo gradimento, considerata l'impostazione “particolare”, non vedo ragione per non ricercarlo nuovamente. Quindi: due grossi diffusori da pavimento di Klipsch andranno più che bene. O le RF82 o altro modello analogo. Per le elettroniche si può naturalmente fare di meglio, ad esempio con un'accoppiata NAD recente, di livello più elevato oppure con una classica accoppiata British come Rega Apollo + Rega Brio R. Da verificare, per l'amplificazione NAD, la disponibilità di ingresso phono, eventualmente si può acquistarne uno esterno. Il Rega Brio R, invece, dispone già di ottimo ingresso phono. Per il giradischi non credo sia necessario prendere nuovamente un Thorens, andrebbe benissimo un Rega P-qualcosa, da decidere in base al budget residuo, già dotato di braccio e testina premontata. L'abbinamento con l'amplificazione Rega sarebbe perfetto.
Infine, per quanto riguarda la sala d'ascolto, 45/50 mq non sono pochi e se lasciati vuoti potrebbero dare certamente dei problemi acustici, tipo rimbombi, risonanze di vario genere etc. È di fondamentale importanza che curi bene l'arredamento e il posizionamento dei diffusori in ambiente. Con le Klipsch e un ampli di buona potenza potrai sonorizzare tutto il salone a volumi molto, molto elevati, se necessario.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Squillo di trombe
Buon giorno Lucio,
mi sono imbattuto in un forum dove si demoliscono in ogni parametro le tower e si mettono sugli altari solo le trombe (anzi le trombe lì proposte). Si sostiene che le tower e tutti i diffusori tradizionali, a fronte stretto, abbiano dei limiti intrinseci che ne limitano la riuscita, sia per l'uso dei coni, del BR, della cassa chiusa...
La mia domanda è questa: esiste una configurazione effettivamente superiore per progettare un diffusore? Perché vorrebbe dire che tutti i progettisti sono stupidi (tranne pochissimi) e con loro tutti gli utenti che non sanno cosa si perdono. La maggiore o minore efficienza, che credo implichi solo più o meno Watt dell'ampli per generare la stessa pressione sonora, genera anche ascolti migliori e più realistici?
Se io ascolto a volumi condominiali civili, hanno senso diffusori da 100 dB, considerando che con il mio modesto impianto (Atoll 50 e Cabasse Tobago) a volume 4 rischio l'intervento della Polizia?
Ti ringrazio anticipatamente e come al solito complimenti per il vostro lavoro.
Fabio - E-mail: fabers123 (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
quanta confusione! Occorre sempre fare molta attenzione a ciò che si legge in giro...tra personaggi dall'etica discutibile che tirano l'acqua al proprio mulino, assoluti incompetenti e puri e semplici idioti “invasati” il rischio di fare un gran minestrone di nozioni confuse è altissimo. Da qui a diventare anti-vaccino, terra-piatta e quant'altro il passo è brevissimo.
I diffusori ad alta sensibilità (tipicamente trombe) hanno degli enormi vantaggi teorici: trasformando buona parte dell'energia elettrica che ricevono dall'amplificatore in energia meccanica, si presuppone che aggiungano poco di “proprio” al suono riprodotto. Sono, in altri termini, più trasparenti. Queste macchine così efficienti, tuttavia, hanno dei limiti pratici. Se così non fosse, tutti i diffusori del mondo sarebbero a tromba. I limiti pratici sono tanti ed è impossibile elencarli tutti ma di sicuro, spesso, si tratta di una soluzione dove l'emissione degli altoparlanti è molto direttiva, ad esempio, quello che gli anglosassoni chiamano beam effect ossia effetto “raggio”. Ancora, non è semplice realizzare un diffusore completamente a tromba di dimensioni contenute. Il grande successo dei piccoli diffusori tradizionali bookshelf è proprio dovuto al fatto che, al di là di alcuni inevitabili compromessi, sono estremamente semplici da occultare e utilizzare in ambito domestico. Infine, proprio per le dimensioni importanti, i sistemi a tromba si discostano maggiormente, rispetto ad altri tradizionali, dall'ideale sonoro di sorgente puntiforme, che invece i minimonitor o i largabanda realizzano molto bene, a tutto vantaggio della ricostruzione sonora tridimensionale.
Ecco, questi sono solo alcuni dei problemi che un diffusore a tromba deve affrontare. Si tratta di scegliere quali aspetti prediligere, in buona sostanza. Ogni scelta è un compromesso.
La questione della pressione sonora invece, è semplice: se tu ascolti a un certo volume, per esigenze tue personali o “condominiali”, utilizzare un diffusore più sensibile ti porterà a un risparmio di potenza nell'amplificatore. Anziché utilizzarne uno da 50 watt, potresti usarne uno da 5 watt. Si dice sia più semplice realizzare un buon amplificatore a bassa potenza piuttosto che uno di alta potenza e, in effetti, un fondo di verità c'è. Le basse potenze, ad esempio, consentono di utilizzare una soluzione semplice e trasparente come il single-ended, in campo valvolare, anziché più complesse soluzioni push-pull.
In definitiva: ci sono pro e contro in ogni soluzione, perché occorre fare i conti con il mondo reale, che impone dei vincoli, talvolta insormontabili, anche solo in termini di ingombri. Se ti capita, vai a sentire un buon sistema a tromba, è un'esperienza interessante. Secondo me, ad esempio, un audiofilo - almeno una volta nella vita - dovrebbe ascoltare le Klipschorn, inserite in un buon ambiente e con un impianto adatto alle spalle.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore CD... da "camera"?
Gentile Professore Lucio Cadeddu,
Sono Ettore, musicologo, ho attualmente un impianto così composto:

Ascolto musica “classica” (ovviamente fa parte del mio lavoro), che va da Monteverdi a Debussy, con molta predilezione per quella da camera dell'Ottocento; trio, quartetto, quintetto, voce e pianoforte, e vado in visibilio quando sento le corde del violoncello vibrare chiaramente come se fossero nella stanza, a pochi passi da me, o il sospiro della cantante diventa una carezza.
Non so, forse il lettore è vecchiotto, mi rende in ogni caso una buona scena sonora. Oggi avrei acquistato uno dei modelli di punta della Denon, o della Yamaha (marchio però che non mi convince, sarà perché non amo i loro pianoforti...?) ma poi a un certo livello di prestazioni vi è sempre incluso il SACD!!
Ho visto anche un Onkyo C-7000R, che è solo CD (evviva), ha due trasformatori, due convertitori ma è uscito di produzione (un negoziante mi ha detto che non ne aveva mai venduto neanche mezzo!). Belle macchine, paiono, con il loro peso che va tranquillamente oltre i 10 kg. Non saprei orientarmi su altre marche, anche perché vedo che come mi giro mi giro, se spendessi intorno ai 1.000 o 1600 euro mi toccherebbe sempre beccarmi il SACD per avere una bella macchina con due trasformatori e due convertitori.
Non mi sembra giusto, io credo che il SACD sia più utile a chi lo produce che a chi lo acquista. Ma chissà, forse non è il lettore il punto debole del mio impianto!
L'ampli che ho ora mi sembra molto neutro, pilota bene le B&W, diffusori tre vie da pavimento che non ho acquistato con assoluta convinzione; il venditore mi rassicurò dicendo che oggi si riescono a fare dei buoni tre vie. Ho però più feeling con i due vie, dirò delle eresie Professore, e la farò sorridere ma i due vie mi sembrano intimi, caldi, perfetti per la mia amata musica da camera e non solo per essa.
La ringrazio molto Professor Lucio Cadeddu, un caro saluto da me e dalla Liguria.
Ettore - E-mail: defrancoettore (at) gmail.com

LC
Caro Ettore,
è curioso come ti sia convinto della necessità o presunta superiorità di alcune soluzioni tecniche rispetto ad altre. È, ovviamente, tutto sbagliato. Non esiste una soluzione migliore di altre, altrimenti sul mercato esisterebbe solo quella e le altre non potrebbero coesistere. Quindi: esistono ottimi due vie e ottimi tre vie, indipendentemente dal genere musicale che si ascolta. Ed esistono ottimi lettori CD con un solo DAC (che poi, non capisco perché e come usarne due!) e un solo trasformatore d'alimentazione. Infine, il peso di un apparecchio non è necessariamente un fattore discriminante.
Quindi, ripartiamo dai fondamentali e dimentichiamoci tutte queste fissazioni che portano lontano e non verso il tuo interesse principale, che è quello di ascoltare meglio la musica.
Purtroppo è proprio questo che non è chiaro: che risultato desideri ottenere? Migliorare quali parametri? Nel tuo impianto, visto che sostituire i diffusori è un passo molto importante e mi pare di capire che tu ne sia in qualche modo soddisfatto, resta da concentrare l'attenzione sulle elettroniche. Visto che il lettore CD è il più vecchio elemento dell'impianto (quasi venti anni!) io partirei proprio da quest'ultimo. Con la cifra che hai stabilito (1000/1500€) il tuo Denon è migliorabile senz'altro. Ti cito alcuni modelli che ti farebbero fare un passo avanti significativo. Niente di miracoloso, ma qualcosa di meglio rispetto alla situazione attuale di sicuro: Audiolab 8300, Arcam FMJ CDS27, Rotel RCD 1572, Rega Apollo R, Audio Analogue Crescendo. Vedi se ti riesce di ascoltarne qualcuno a confronto con il tuo Denon e decidi di conseguenza, dimenticando DAC, trasformatori, SACD e kg.
Tienimi informato!
Lucio Cadeddu

Lettore CD per secondo impianto
Carissimo direttore, buon pomeriggio. Grazie per la precedente risposta su quale amplificazione dovevo usare per le mie ProAC Studio 125...con il Naim sono favolose...
Ora gentilmente le chiedo un altro consiglio: ho un secondo impianto hi-fi composto da un amplificatore integrato valvolare Unison Research Simply italy con dei diffusori Klipsch RF 82 mkii, come cd ho un DCD Denon 520ae e un Onkyo dx 7511. Secondo lei sono elettroniche idonee da inserire nell'impianto... Altrimenti quale cd dovrei acquistare budget vicino 1000€... La ringrazio anticipatamente...
Tonino - E-mail: toninotucci (at) live.it

LC
Caro Tonino,
sono felice che il consiglio di acquistare un'amplificazione Naim per le tue ProAC abbia sortito un così buon effetto! Per il tuo secondo impianto i due lettori CD citati mi paiono di classe leggermente inferiore al resto dei componenti, sarebbe forse il caso di pensare a qualcosa di più idoneo. Poi, ovviamente, dipende dalle esigenze. Trattandosi di un secondo impianto anche questi lettori CD in tuo possesso potrebbero andare benissimo, intanto proverei a collegarli e ad ascoltarli entrambi, non si tratta di un'operazione pericolosa ;-) Già che ci sei, potresti anche decidere, potendoli ascoltare a confronto, quale dei due ti piaccia di più.
In ogni caso, un elenco di lettori CD di qualità superiore a questi due, nell'intorno del migliaio di euro, lo trovi in risposta alla lettera precedente a questa. Gli altri due, nel caso, potresti provare a rivenderli nel mercato dell'usato, se in buone condizioni dovresti riuscire a recuperare qualcosa.
Spero di essserti stato utile,
Lucio Cadeddu

MW PRE 02 - Line-Pre-amplifier (Evoluzione naturale)
Esimio Ing. Giorgio Pozzoli,
ho intenzione di autocostruirmi il
pre linea in oggetto. Le sarei grato sapere se ci sono state delle modifiche sul progetto originale per quanto riguarda i valori della componentistica. Sulla lista dei componenti Pre-linea non vedo la resistenza da 13.5K a cavallo degli elettrolitici da 220uF (C1, C2). è stata eliminata? Da quanti W è?
L'uscita PSU (LEFT, RIGHT) porta il valore di 180V, mentre l'ingresso sul Pre (C2) porta 240V. Cosa vuol dire?
Il filtro alimentazione che caratteristiche dovrebbe avere? Sul catalogo RS la scelta è varia, dai molto economici a quelli di un certo valore. Se potesse orientarmi sull'acquisto, mi eviterebbe di prendere un componente esageratamente sproporzionato e costoso.
Credo che per il momento non mi sia sfuggito altro. La ringrazio per l'attenzione. In attesa di un Suo cortese riscontro Le invio i miei più distinti saluti.
Renato - E-mail: renato_cavallo (at) alice.it

GP
Caro Renato,
la resistenza R8 da 13,5K in realtà nell'elenco c'è, ben nascosta: infatti è costituita da due resistenze R8A,R8B da 27K e 1W in parallelo; la potenza può essere aumentata a piacere (senza esagerare... la qualità non è detto che migliori).
Il filtro antidisturbo normalmente basta che sia di qualità normale, quindi non esageri nella spesa. Se dovesse avere dei disturmi, può anche darsi che abbia una rete particolarmente sporca, ma è molto più facile che siano ricevuti per irraggiamento...
Cordiali saluti,
Giorgio Pozzoli

Miglioramenti su rack HiFi
Buongiorno,
innanzitutto complimenti per il sito dove ho trovato tanti spunti interessanti e soluzioni a diverse problematiche sull'audio hi-fi. Tuttavia, dopo aver letto l'articolo riguardante i rack e tavolini hi-fi vorrei chiedervi un aiuto per un problema che riguarda proprio gli effetti di un supporto non ad-hoc. C'è qualche accorgimento che potrei adottare per evitare vibrazioni e che il mobile funzioni come cassa di risonanza con le problematiche note?
Il mobile è stato progettato dall'architetto che ha progettato la casa e gli ambienti e costruito su misura da chi ha fatto tutta la falegnameria su misura, mi rendo conto che è stato valutato solo l'aspetto estetico: mobile in legno pesante impiallacciato rovere e verniciato poggia su ruote e le ante sono in cristallo.
Grazie mille per la risposta o per qualche indicazione sulla soluzione.
Saluti,
Roberto - E-mail: roberto.fanci9 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Roberto,
non è facile dare un giudizio solo da una foto, sarebbe utile verificare con mano solidità ed eventuale predisposizione a risuonare. In generale, le ante in cristallo non sono esattamente audiophile e neppure le ruote. Non credo si possa modificare molto, ma potresti intanto mettere dei piedini smorzanti (ne abbiamo recensito di ogni materiale e foggia) sotto i componenti HiFi, così da minimizzare eventuali influenze nefaste della struttura.
Tuttavia, consentimi di fare un'osservazione molto schietta: ti stai preoccupando della classica pagliuzza nel tuo impianto quando c'è una trave grossa come una casa che ne limita fortemente le prestazioni: la posizione dei diffusori! Incastrati in questo modo e attaccati agli angoli suoneranno non male, malissimo! Non saranno quattro piedini smorzanti o un rack più “HiFi” a fare la differenza, quando c'è un simile disastro acustico presente. Avresti forse dovuto far realizzare un mobile più stretto (non hai tanti componenti, meglio sfruttare l'altezza) per lasciare più aria intorno ai diffusori. Non solo, ma anche quel grosso quadro alle spalle dei diffusori, mi pare con vetro, è un errore clamoroso. Un'enorme superficie riflettente esattamente alle spalle dei diffusori! Così proprio non va. Stiamo parlando, tranquillamente, di un -50% delle potenzialità dell'impianto che vanno a farsi benedire. Perdona la franchezza. È come la famosa barzelletta di quel signore che si chiama Franco Cacca e decide di fare richiesta di cambio del nome, perché non gli piace. Alla richiesta dell'impiegato su quale cognome avesse preferito la risposta è sorprendente “Carlo, vorrei chiamarmi Carlo, non Franco”. Ecco, è esattamente ciò che vorresti fare tu :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scariche dall'analogico
Gentilissimo,
Le scrivo perché non riesco a trovare una soluzione al mio enorme problema Ho un impianto così composto:

Problema: ogni volta che appoggio la puntina sul vinile con abbassando il lift, o la sollevo, si genera una scarica che mi brucia i mid-woofer, anche a volume “0” ne ho già cambiati 2!! L'unico modo per ascoltare i vinili è appoggiare la puntina sul disco con il selettore di ingresso su un'altra posizione, e poi riportare il selettore ampli sulla sorgente “piatto”. Confermo che il cavetto di messa a terra del piatto (quello sotto il blocchetto in alluminio che alloggia il cuscinetto del piatto girevole) è collegato al pre, così come il cavetto di terra dei cavi di segnale RCA.
Pensa che forse ci sia un'incompatibilità tra il pre e l'ampli?
Cosa posso fare?
Grazie infinite della consulenza.
Massimiliano - E-mail: m.deangelis (at) exhibo.it

LC
Caro Massimiliano,
una cosa del genere ancora non l'avevo sentita! Scariche così forti da bruciare i mid-woofer???? Incredibile! Posso capire un po' di rumore, ma questo è francamente troppo. La prima idea che mi viene in mente è un difetto della testina, ne acquisterei una da battaglia (20/30€, tipo Ortofon OM etc.) e la installerei sul giradischi al posto della Sumiko. Chissà se il problema si ripresenterà!
Verificherei anche i cablaggi del braccio, non vorrei fossero leggermente danneggiati e alzare o abbassare il lift possa in qualche modo generare un piccolo cortocircuito che, amplificato dal pre fono e dall'amplificatore, diventi poi malefico per gli altoparlanti. Nel caso, farei un rewiring del braccio.
Ovviamente sto escludendo che ci siano errori nel montaggio della testina, del peso d'appoggio e dello skating. Quando tutto dovesse fallire, procurati un altro giradischi e verifica di nuovo il tutto. Non credo possa essere un problema di compatibilità pre fono/testina o pre fono/amplificatore, anche perché in tal caso i problemi sarebbero altri.
Tienimi aggiornato, sono curioso di sapere come va a finire,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Direttore,
La seguo da diverso tempo con immutato entusiasmo, grazie ai vari consigli che elargisce ogni settimana ho migliorato di volta in volta il mio impianto con poca spesa e tanta resa!
Quindi questa lettera è solo per ringraziarla, sento il dovere di farlo perchè ogni volta che accendo il mio Fenice è magia e mi vengono in mente le sue parole. Ho avuto modo di provare diverse elettroniche ma la cosa più incredibile è aver trovato un set up che mi permette di ascoltare e godere della musica con un volume da condominio percependo dettaglio e trasparenza e posso assicurare che mi capita ancora di avere la pelle d'oca qualche volta. Devo un grazie anche a mia moglie che invece di ostacolarmi ha permesso di fare il vero salto di qualità quando abbiamo acquistato la nuova casa. Abbiamo scelto in funzione di buoni ascolti futuri e così è stato. è vero, dovendo fare il passo abbiamo preferito spendere un po' di più sulla casa e un po' meno nelle elettroniche (al momento devo starmene tranquillo) però la "malattia" non guarisce, quelle Debut che ha recensito, ahi mi tentano...
P.s. il mio impianto:

Walter - Email: walter.strap (at) teletu.it

LC
Caro Walter,
sono felice nel sentirti così soddisfatto e di aver contributo al raggiungimento di tale appagamento nell'ascolto del tuo impianto. Hai fatto benissimo a investire più sulla casa che sull'impianto, arriveranno tempi migliori nei quali potrai spendere qualcosa in altre direzioni. Per ora mi pare vada benissimo così. Buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Ancora uno di quelli che chiamamo “nuovi cantautori italiani”, questa è “Mai più”, dall'ultimo disco di Rkomi (“Io in terra”, al primo posto degli album più venduti nella settimana 8-14 settembre 2017). Una sapiente commistione tra diversi generi musicali, con finale a sorpresa. Brano certificato singolo di platino il 4 aprile 2018.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

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