Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 24/3/2018 - 31/3/2018

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  1. Upgrade impianto hi-fi
  2. Musica liquida
  3. Uscita CD su ingresso phono
  4. Storia di un downgrade e consiglio su diffusori
  5. Rifacimento look impianto stereo
  6. Sui diversi supporti audio
  7. Nuovo amplificatore con 2000€
  8. Suggerimento per nuovo impianto HiFi
  9. Nuovi diffusori
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade impianto hi-fi
Caro Direttore, conosco la splendida rivista da pochi mesi, da quando cioè, essendo in pensione e avendo più tempo per soddisfare la voglia di buona musica, ho deciso di rinnovare il mio vecchio impianto hi-fi (anni 70 - 80) che era così composto:

e tutti i giorni uso anche il sintonizzatore sempre Pioneer TX-5300 e a volte il riproduttore cassette Yamaha KX-200. Ho già sostituito il piatto con un Thorens TD 160 degli stessi anni dove ho montato una testina GOLD NOTE Vasari Gold (non trovando più la puntina originale per la Stanton) e anche le casse sempre GOLD NOTE A-3 XO (86 dB). Mentre cercavo dei diffusori Sonus Faber Concertino usati, il mio rivenditore mi ha fatto ascoltare queste casse da libreria da me sconosciute e con il mio amplificatore mi hanno maggiormente convinto del suono avendole allo stesso prezzo (800 €) delle SF usate.
Purtroppo non ho un ambiente d'ascolto ottimale: stanza 4x3, casse posizionate sulla libreria, sul lato lungo della stanza, ad una distanza di 1,5 m una dall'altra e a poco più di 25 cm dalle pareti e a un'altezza di circa 70 cm. Spesso l'ascolto avviene dalla stessa libreria dove ho posizionato il computer o su un divano posto a fronte. Devo dire che rispetto alle condizioni precedenti (le Bose erano posizionate più in alto perchè più grandi e non avevo la possibilità di inserirle diversamente) il suono è migliorato notevolmente (la sorpresa maggiore è che le casse mi sono piaciute maggiormente anche rispetto alla sala d'ascolto del negozio) sopratutto nella profondità e anche nel dettaglio dei vari strumenti.
Non ho avvertito grossi miglioramenti con cavi di potenza di maggior qualità fattimi provare ma a cui ho rinunciato. Ho acquistato invece per poche decine di euro da un privato i vostri cavi
TNT Triple T che intendo provare prossimamente magari su un nuovo amplificatore. Per cui ora che il mio negoziante mi ha proposto un amplificatore Fortissimo di pochi mesi di vita (1000€) o un ibrido AA Verdi Cento da provare con le nuove casse (comuque ampli con entrata phono, ascolto molto vinile) non so se può valere la pena, visti i limiti della stanza, se non per il fatto che avendo un dac al suo interno e avendo il computer a 1 m di distanza potrei provare un po' di musica liquida.
Devo dire che i miei gusti musicali sono prevalentemente classica, jazz e rock degli anni 70 (Pink Floyd, Eric Clapton, John Mayall etc.). Ho già provato un Marantz PM17 mkII che nonostante il suono caldo (o forse proprio per quello) non mi ha convinto a sostituire il mio NAD, visto che comunque mi venivano richiesti 750 € per un amplificatore di diversi anni (una decina o più). So benissimo che, se potendo ascoltare i 2 amplificatori a casa, saranno le mie orecchie a scegliere, ma non avendo mai sentito nessun AA suonare, pur avendone sentito parlare bene e fortunatamente non avendo problemi di budget (ma non mi piace comunque lo spreco, non compro la Ferrari per girare in città...) mi chiedevo se l'impianto poteva risultare equilibrato o se mi tengo il vecchio NAD e valuto un diverso lettore cd (da dove ascolto spesso in cuffia) o meglio compro benzina (leggi lp e cd) per viaggiare...
La ringrazio anticipatamente per eventuale risposta che terrò molto in considerazione, come di grande aiuto per la comprensione di problematiche varie sono gli articoli e le lettere che pubblicate sul sito.
Cordiali Saluti,
Massimo - E-mail: mcbonet51 (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
il tuo amplificatore NAD è molto buono, non faccio fatica a credere che il Marantz PM17 non ti sia sembrato un upgrade significativo! Per fare meglio devi salire ancora di livello. Io lo terrei ed eventualmente acquisterei un piccolo DAC USB per provare se la liquida possa interessarti. Simultaneamente potresti provare a collegare il tuo lettore CD Pioneer al DAC, magari migliora ancora qualcosa. Ne abbiamo recensito tanti, potresti partire dal solito DacMagic di Cambridge Audio, ad esempio. Trovi le recensioni qui su TNT-Audio.
In seguito potrai vendere entrambi e acquistare un ampli migliore, magari dotato di DAC interno. Comunque, visto che hai la possibilità di sentire gli Audio Analogue citati non vedo perché non farlo. Acquista solo se assolutamente convinto del salto qualitativo. Ascoltali a casa tua, se possibile, oppure porta il tuo NAD in negozio per un confronto diretto.
Sono d'accordo con te nell'evitare spese inutili, ma una bella macchina si può guidare anche in città. La mia Porsche 911 Carrera 4S la uso tutti i giorni per andare a lavorare o per fare la spesa. Alla fine è una macchina, non un feticcio e se ti piace guidarla e starci dentro, anche il tragitto casa-lavoro va benissimo :-)
Poi certo, sarà più a suo agio in pista, ma è stata pensata anche per un everyday use.
Complimenti infine per gli acquisti “italiani” GoldNote, abbiamo iniziato da un po' a recensire questi bei prodotti (compresa la tua testina) e li abbiamo trovati molto, molto validi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musica liquida
Gentile sig Lucio buona sera, sono Gianni, le ho già scritto un paio di volte per avere consiglio su acquisti hi fi, consigli preziosi per me, ora le chiedo un altro consiglio perché sono confuso: ascolto sempre più musica liquida sia attraverso Spotify sia con acquisti on Line da iTunes che da Amazon music, ora salvo i file musicali su hard disc pc o iPad, mi chiedevo se mi conviene acquistare uno streamer musicale tipo Cocktail Audio per stoccare gli album liquidi o continuare a tenerli dove sono ora, ho un ampli Rotel A14, diffusori B&W cm6 e lettore cd Exposure 1010; cambio lettore cd con streamer audio che faccia anche da lettore cd e poi i file musicali li posso salvare su streamer audio? Mi scusi ma sono ignorante in materia anche se ho già letto parecchio al riguardo ma senza avere conferme precise.
Ascolto in una camera 4x3,50 palchetto legno, tappeto, mobili legno, divano; sono soddisfatto del suono che ho con il mio impianto. La ringrazio per il tempo che perderà per rispondermi ma sicuramente sarà un consiglio prezioso come al solito. Leggo sempre la rubrica settimanalmente perché le risposte che dà agli altri possono sempre servire anche a me e poi le risposte che da sono praticamente lezioni di hifi e elettronica e io prendo appunti sempre.
Grazie ancora buon lavoro, cordiali saluti (anche appassionato ciclista ... con ernia del disco che non si arrende).
Gianni - E-mail: elrond.granburrone (at) gmail.com

LC
Caro Gianni,
grazie per l'apprezzamento e le belle parole! Con un Cocktail Audio puoi fare tutto quello che vuoi, dal leggere i CD audio, ripparli su hard disk (addirittura mentre li sta suonando!), ascoltare musica dalla rete fino alle web radio e tanto altro ancora. È una soluzione comoda, intelligente e che suona pure bene per quello che costa. In altre parole te lo consiglio senza riserve. La soluzione Cocktail è sicuramente più comoda e versatile di quella che usi ora e, con tutta probabilità, potrebbe persino suonare meglio. Il tuo lettore Exposure diventerà superfluo e potrai rivenderlo per finanziare l'acquisto del Cocktail. Il modello sarà da decidere in base alle tue possibilità economiche ma, visto che l'impianto è di buon livello, eviterei la versione “base”. Guardando bene in giro, magari anche nel resto d'Europa, non è impossibile trovare qualche Cocktail nel mercato dell'usato.
Per quanto riguarda l'ernia e il ciclismo...bisogna conviverci e fare esercizi specifici, magari facendo curare la posizione in sella da uno specialista. Talvolta una postura errata peggiora le cose. L'importante, comunque, è pedalare sempre! :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Uscita linea su ingresso phono
Gentile Direttore, ho letto nel suo articolo sul comportamento da tenere per non rompere l'amplificatore, che le uscite RCA del lettore cd non vanno mai inserite in quelle dell'entrata fono. Ora, io non avendo letto prima l'articolo, ho collegato non le uscite del lettore cd ma quelle di un pre phono, a quelle del phono che condivide la stessa entrata AUX dell'amplificatore. Adesso vorrei chiederle, avendo un Cambridge A1 mk3 SE con scheda phono installata, secondo lei l'ho rovinato o è uguale a prima? Tenga presente che si sente come prima, almeno spero.
Un cordiale saluto,
Davide - E-mail: dafurno (at) hotmail.it

LC
Caro Davide,
un ingresso phono di un qualunque amplificatore si aspetta di “vedere” in entrata dei segnali elettrici dell'ordine del millivolt (un millesimo di volt) mentre l'uscita di un pre phono esterno, di un lettore CD o di qualunque altra sorgente è dell'ordine del volt (1-2) cioè mille volte più alta. C'è però da considerare la massima accettazione in ingresso dello stadio phono, spesso dell'ordine di qualche centinaio di mV. In altre parole dubito che si possa essere rotto qualcosa, specie se la sollecitazione è stata di pochi secondi. In generale, un circuito elettrico o funziona o non funziona.
Se si brucia qualcosa, smette di funzionare! Siccome il tuo amplificatore mi sembra che funzioni, non c'è ragione per la quale debba funzionare “peggio” di prima. Puoi stare tranquillo ma cerca di evitare, per il futuro, altri errori di questo tipo, magari segnalando in maniera inequivocabile quale sia l'ingresso phono! Basterebbe un pezzo di nastro adesivo colorato che lo distingua dagli altri.
L'errore, nel tuo caso, mi sembra sia stato causato proprio dal fatto che l'ingresso dove era installata la scheda phono fosse ancora marchiato AUX, se ho capito bene.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Storia di un downgrade e consiglio su diffusori
Caro Direttore buona domenica,
ti scrivo dopo quasi due anni per racccontarti la mia evoluzione e perché ho bisogno di un consiglio. Brevemente, negli anni, e quasi sempre acquistando apparecchi usati, ero arrivato ad avere un impianto che, per le mie possibilità economiche e credo anche oggettivamente, poteva quasi essere considerato definitivo. Poi, per puro caso semplicemente constatando che non potevo più comandare JRiver con lo smartphone, mi sono reso conto che in un anno avrò acceso l'impianto due/tre volte al massimo. Come l'ho capito? Lo smartphone che non comandava più JRiver l'avevo acquistato più di 15 mesi prima.......e il tempo libero che ho avuto in questi 15 mesi mi sono reso conto di averlo dedicato alla famiglia che, in quel particolare momento, aveva bisogno di particolare attenzione.
Tutto ciò ha pure coinciso con un cambio professionale e la nascita di una nuova sfida lavorativa che certamente mi trova ora più concentrato su questi aspetti. E allora ho rivenduto tutto rendendo, credo e spero, felici altri appassionati e la cosa bella è che non me ne sono pentito e anzi questo mi ha spinto a dedicare una piccola parte di quanto realizzato dalle vendite alla ricostituzione di un impianto mooolto più modesto ma comunque più che onesto e ben suonante.
Certo prima era un'altra cosa ma ora va bene così......solo in parte però! Sì, c'è qualcosa da fare per arrivare al minimo sindacale e su questo ho bisogno di un consiglio, l'impianto è composto da un lettore blu ray Panasonic per i dischi blu di concerti, un tbook Asus con JRiver e Fidelizer che legge da hd esterno i miei file flac, entrambi collegati ad un dac HiFace Evo (regalo di un amico audiofilo che ha fatto un salto di qualità), ampli Denon 520AE e casse monovia autocostruite dal sottoscritto alcuni anni fa su progetto Ciare larga banda. Cavi tutti autocostruiti su progetti TNT.
La stanza è piccola piccola, 8 mq, trattata per risonanze, con tappeto, etc etc. Ascolto di tutto tranne la lirica che proprio non digerisco. Come potrai capire l'ascolto è near field e in questa situazione le monovia sono spesso troppo sbilanciate verso le medie frequenze perdendo per strada gli estremi di banda. Mi piace l'idea della sorgente puntiforme però forse per ottenere da un monovia prestazioni di livello, ci vorrebbe qualcosa di più impegnativo e allora non avrebbe più senso. Quindi ecco la domanda, vorrei cambiare le casse e, guardando nell'usato, trovare qualcosa di più completo seppur con i limiti imposti dalla location. Su cosa potrei indirizzarmi con un budget sensato rispetto al resto dell'impianto? Diciamo 500 euro al massimo, suono equilibrato e dettagliato è ciò che mi piace.
In rete ho trovato tante Jbl che non mi garbano, qualcosa di Dynaudio, Totem, Elac, B&W e Tannoy, poco o nulla delle piccole Opera che invece mi intrigherebbero. Ti chiedo scusa per la lunga mail ma credo fosse necessario "inquadrare" bene la situazione. Attendo i tuoi consigli e ti ringrazio sin da ora per la tua pazienza.
Buona domenica,
Raffaello - E-mail: r.allegretti (at) outlook.it

LC
Caro Raffaello,
se il progetto DIY è quello coi Ciare da 25 cm posso ben immaginare il risultato nell'ascolto nearfield. In ogni caso, ottimizzare la risposta dei largabanda non è impresa semplicissima. Con 500€ nell'usato si trova tanta roba più tradizionale, una piccola torre da pavimento credo che sarebbe la soluzione ideale. Quasi tutti i Costruttori hanno in catalogo diffusori di questa tipologia, si tratta di armarsi di pazienza e cercare nel mercato dell'usato. Alcuni marchi li hai citati tu, io mi permetto di aggiungere Aliante (le Nova, ad esempio), Rega (vari modelli), Wharfedale serie Diamond, qualche Monitor Audio. Qualora invece fossi vincolato a modelli bookshelf, valuta nel nuovo le Elac Debut B5 e B6, difficili da battere con cifre anche doppie. Eviterei diffusori impegnativi come alcuni che hai citato, tipo Totem e Dynaudio, che in genere amano avere alle spalle amplificazioni di livello ben superiore al pur onestissimo Denon 520AE. Devi anche cercare di capire che tipo di suono stai cercando, se dettagliato e aperto oppure morbido e caldo, per questa ragione qualche ascolto preventivo dovrai farlo. La stanza è piccolina ma se ben trattata può dare grandi soddisfazioni. Anni fa tenevo l'impiantino B in una stanzetta da 9mq che suonava veramente bene, ma che prima di un minimo di trattamento acustico era un vero disastro sonoro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Rifacimento look impianto stereo
Egregio Direttore buongiorno,
la disturbo per un consiglio. Vorrei svecchiare il mio impianto stereo osbosleto per non dire vintage e mi sono reso conto leggendo la sua autorevole rivista che sono ancora lontano, in parte, dalla qualità. Premesso che ascolto musica indie/rock e molta musica psicedelica anni 60/70, che la stanza in cui è collocato l'impianto è di circa 30 mq ed affollata di librerie e libri, Le dico subito che mi ritrovo ad aver accumulato ben tre amplificatori (G&W T 2600, NAD C300 e un vecchio Sansui Aux 501), due lettori cd (Marantz cd 5400 e Denon Dcd 820), tre coppie di diffusori (Klipsch rb35, Mission M71 e Esb 7/010). Avrei un budget di circa 1000/1500 euro e mi affida alla Sua autorevolezza per sapere se posso tenere qualcosa di quanto sopra ed eventualemente cosa poter integrare o acquistare ex novo.
La ringrazio e le chiedo scusa per il disturbo.
Grazie,
Salvo - E-mail: sa.zinna (at) libero.it

LC
Caro Salvo,
mi incuriosiscono sempre molto i “percorsi” degli appassionati che li portano a mettersi in casa tanti componenti, senza alcun filo logico. Sarà la smania di provare suoni e impostazioni differenti, sarà il desiderio di possedere tanti giocattoli o, peggio, di un giocattolo specifico per ogni genere musicale, non so. È una sindrome che non mi ha mai contagiato, ho sempre cercato, nei limiti del budget a mia disposizione, di acquistare pochi componenti, i migliori possibile. Una volta passato a componenti superiori, ho sempre rivenduto il surplus o, a seconda della situazione, l'ho relegato a un impianto secondario.
Nel tuo caso è veramente difficile scegliere cosa tenere e cosa vendere. Provo ad andare con ordine: ignoro del tutto cosa sia il G&W T 2600, posso immaginare sia un qualche componente “pro” ma davvero brancolo nel buio. Il Sansui AUX501 non è male, ma è vecchio (condensatori da rivedere) e si vende bene nel mercato del cosiddetto “vintage” recente. Resta l'onestissimo e ben suonante NAD C300, che può assolutamente assurgere al ruolo di cuore del futuro impianto. Suona bene e può pilotare diffusori anche abbastanza impegnativi.
Tra quelli in tuo possesso, per diverse ragioni, la mia preferenza va ai Klipsch RB-35, che potrebbero abbinarsi bene con il NAD (vivaci loro, più rotondo il NAD). Carini anche i Mission M71, provali con attenzione a confronto e vedi se riesci ad arrivare a una preferenza netta, non dovrebbe essere difficile, essendo due impostazioni molto diverse. Vendi le ESL 7/010, qualche appassionato del marchio e della mitica serie 7 farà carte false pur di accappararsele, se in buone condizioni. Per quanto riguarda le sorgenti terrei il Marantz e un suo eventuale upgrade potrebbe essere un DAC esterno, vista la presenza di uscita digitale.
Qualora nemmeno una delle tre coppie di diffusori dovesse soddisfarti in pieno potrai successivamente, col budget che hai indicato, pensare a un upgrade significativo ma attenderei a realizzare le vendite di tutto il surplus per poter contare su una cifra ancora superiore e fare quindi un acquisto più significativo.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Sui diversi supporti audio
Gentili Direttore e lettori tutti, vorrei dire brevemente la mia sulla questione dei supporti da cui ascoltare la musica che ci piace, con riferimento sopratutto all'
editoriale di marzo, che condivido. Il fatto è che si tratta sempre di una questione di marketing: io sono della generazione che ha visto nascere il CD, proposto allora come la soluzione a tutti i mali del vinile, che si riga, scricchiola, ha bisogno di pulizia, ecc. Serviva solamente dare una spinta al mercato, la stessa spinta, a 180 gradi, che oggi ripropone il vinile.
Concordo pienamente con le considerazione tecniche espresse dal dott. Cadeddu sul CD, di cui ho una consistente collezione come ho pure tanti LP di tanti anni fa (e non mi sogno di passare nottate a trasferirli su file lossless). Uso anche la musica liquida, poco probabilmente perché alla mia età si resta un po' legati alle vecchie abitudini. L'unica verità è che esistono registrazioni orribili oppure ottime su CD come su LP o su file.
P.S. Ho dei dubbi pure sulle operazioni di rimastering per vinili ripubblicati, ne ho sentite alcune e mi sembrano, rispetto alle originali, come dire, poco spontanee, come bere una bevanda troppo dolce (a volte il meglio uccide il bene...).
Anonimo - E-mail: fmarrr (at) gmail.com

LC
Caro lettore,
grazie per il feedback sull'annosa questione dei supporti audio, pesante croce e piccola delizia di tutti gli audiofili. La penso come te, esistono ottime registrazioni su tutti i formati e ne esistono di pessime. Circa la qualità delle operazioni di rimastering di vecchi vinili ci siamo espressi più volte, sia nell'editoriale di febbraio che in una accorata risposta su questa stessa rubrica all'ennesimo lettore che chiedeva informazioni sulle ristampe De Agostini dei dischi di De André (sic). Si tratta, spesso, di soluzioni di dubbio valore tecnico, assimilabili a operazioni di marketing selvaggio e poco più, che fanno leva sulla tristissima vena nostalgica dei cinquantenni di oggi che vivono ancora nel ricordo di una gioventù che non c'è più, incapaci di guardare avanti e scoprire quanta bella musica nuova esiste in ogni tempo. Fanno male le case discografiche a cavalcare l'onda? Assolutamente no, fanno benissimo. Il mercato si regge sul delicato equilibrio dato dal rapporto tra numero di polli da spennare (ben felici di farsi spennare) e il numero di furbi che l'ha capito e lucra sulle loro piume imbiancate dal tempo.
Grazie del feedback,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore con 2000€
Gentile redattore buongiorno!
Recuperata con entusiasmo la passione analogica, mai completamente sotterrata, l'anno scorso avevo chiesto consiglio sulla messa a punto di un braccetto SME 3009 su un Technics sl 120 mk2, con testina Ortofon 2M Bronze. Con molta soddisfazione sono riuscito ad ottenere una acustica piuttosto buona (ovviamente secondo i miei parametri consumer) con l'utilizzo di Indiana Line Arbour 5.2 - da te recensito diverso tempo fa - pilotate da un Denon pma 520. I problemi di posizionamento delle torri ci sono, però tutto sommato il risultato mi piace.
Ora mi sono fissato di cambiare l'amplificatore con uno Yamaha A-S2100, perché vorrei prendermi un prodotto un po' meno basico, una migliore gestione del phono, e una più ampia possibilità di scelta riguardo le testine, visto che mi sembra essere uno dei pochi amplificatori integrati a consentire sia la modalità MM che MC. Oltretutto mi piace moltissimo esteticamente. Consapevole dei limiti delle mie 2 torri, secondo te, devo togliermelo dalla testa, o comunque acquistarlo potrebbe portare un certo miglioramento complessivo al mio impiantino? Magari anche in prospettiva di una futura sostituzione delle torri?
Grazie mille in anticipo per la preziosa risposta,
Saluti,
Antonio - E-mail: antonio-v (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
mai e poi mai spenderei quasi 2000€ per un amplificatore da inserire in un impianto come questo dove a dare voce a tutto sono delle - pur oneste - Indiana Line. Se il punto è la gestione del phono prendi un buon pre separato, esempio il Lehmann Black Cube Statement, e pensa a sostituire prima i diffusori! Il Black Cube sarebbe un salto qualitativo enorme rispetto alla situazione attuale, ti costerebbe 300€ e ti permetterebbe anche la possibilità MC (che poi non è detto che sia una buona idea). In questo modo saresti tranquillo lato sorgente e potresti dedicarti tranquillamente a migliorare il resto.
Dal budget per l'amplificatore ti avanzerebbero ben 1500€ che, investiti nei diffusori, ti consentirebbero un salto qualitativo enorme, rispetto a quello che otterresti sostituendo l'ampli. In un futuro prossimo potrai pensare all'upgrade dell'amplificazione, naturalmente.
Per consigli sui diffusori in questa fascia di prezzo, fai riferimento ai suggerimenti che ogni settimana pubblichiamo su questa stessa Rubrica della Posta, i nomi più o meno sono sempre gli stessi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Suggerimento per nuovo impianto HiFi
Gent.ssimo Sig. Lucio,
sebbene in ritardo...La ringrazio di cuore per la generosa risposta che ho riscontrato sul sito. Nel frattempo, credo di poter dire che, come tutti gli appassionati in genere, si continua nelle ricerche, nelle valutazioni, tipico di chi è tentato ma cerca sempre quel qualcosa di più, pur facendo i conti con la propria tasca. Nello specifico ho letto buoni valutazioni su un binomio di componenti ampli + cd player prodotti dalla Denon. Più specificatamente faccio riferimento alla gamma alta di questo costruttore: PMA-2500NE (ampli) e del DCD-2500NE (CD player). Ora la valutazione economica di entrambi si aggira intorno ai 3500 Euro ( +/- 10% ), che non sono pochi e che vorrei spendere per trarne “il meglio”. Cosa ne pensa? Suggerisce alternative migliori a questo prezzo?
Da dire che nel frattempo ho acquistato usate, ma perfette, una coppia di casse ESB 7/08.
Aspetto fiducioso un suo riscontro,
Grazie di cuore,
Gianni - E-mail: Gianni.Ghiurghi (at) pfizer.com

LC
Caro Gianni,
anche per te vale il discorso fatto al lettore che ti ha preceduto. L'impianto sarebbe troppo sbilanciato lato elettroniche, non avrebbe senso. Le 7/08 sono/erano delle belle casse ma a mio parere non meritano un tale dispiegamento di forze. Secondo me faresti meglio a puntare su coppie ampli + lettore CD da 1500/2000€, a voler esagerare. Non sono sicurissimo che apprezzeresti la differenza - con quei diffusori - spendendo altri 1500€ in più, che potrebbero essere meglio spesi in dischi e concerti dal vivo.
Cosa acquistare con 1500/2000€? Io prenderei una coppia monomarca di NAD, Rega o Rotel, ad esempio Rotel A12 + RCD1572, Rega BrioR + ApolloR, NAD C338 (o C356) + C546 (o C568). Vedi se ti riesce di ascoltare una di queste possibili accoppiate e poi decidi di conseguenza. Si tratta di elettroniche che possono star dietro a diffusori anche più raffinati e impegnativi dei tuoi ESB 7/08, perciò non mi preoccuperei troppo, il limite del tuo impianto non saranno ampli e lettore CD ma casse, ambiente d'ascolto e loro installazione all'interno di esso. Fai diversi tentativi coi diffusori, che hanno un'emissione particolare, non tradizionale, fino a trovare l'optimum.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Gent.mo Direttore,
vista la mia scarsa conoscenza in merito ai diffusori le volevo porre il seguente quesito: dovrei cambiare i miei vecchi diffusori McIntosh XE8, di produzione italiana dei primi anni '80, con dei diffusori che mi diano sopratutto maggiore tridimensionalità e "colore". Cosa mi potrebbe consigliare? Il mio impianto è composto da un lettore DVD Denon 3930 e un amplificatore Musical Fidelity XA2 con cavi vari della Oehbach.
Ascolto principalmente musica da camera, jazz e i classici del rock l'ascolto è in salotto e l'impianto è inserito all'interno di una grossa libreria. La stanza di circa 40m2 è abbastanza pulita con pochi elementi di arredo o complementi che possano avere una capacità fono assorbente.
In una seduta di ascolto da un amico, per concludere, ho apprezzato le B&W DM4.
Cordialmente la ringrazio in anticipo.
Alessandro - E-mail: asinimberghi (at) libero.it

LC
Caro Alessandro,
cosa non ti piace dei tuoi diffusori attuali? Se cerchi la tridimensionalità non potrai ottenerla da alcun diffusore se ti ostini a collocare tutto dentro una libreria. La scena sonora, per potersi delineare, ha bisogno di aria intorno ai diffusori e soprattutto di spazio dietro di essi. Infilare un qualunque diffusore, per quanto buono, dentro una libreria, distruggerà la profondità della scena, si perderà cioè la terza dimensione. Si potrà avere ancora un palcoscenico bi-dimensionale accettabile, ma la magia 3D sarà irrimediabilmente persa. Esistono diffusori in grado di limitare i danni, ad esempio i
Larsen 4.2 che ho recensito qualche mese fa, ma sono da pavimento. Fatta questa premessa, puoi comunque pensare di migliorare i diffusori attuali, i quali potranno essere venduti per una cifra tra i 100 e i 200€. Il fatto che ti siano piaciuti i B&W DM4 non significa molto. Ti è piaciuto l'impianto del tuo amico, nel suo insieme, e probabilmente i diffusori erano collocati in maniera più adeguata. Conosco bene i DM4 (a breve una retrospettiva storica su questi diffusori) ma oggi esistono alternative più “complete”. Ovviamente, come tutti, ti sei dimenticato di scrivere quale cifra pensavi di poter investire per questo acquisto. E allora decido o in maniera drastica. Vista la disposizione dei diffusori non ci investirei grandi cifre, il risultato sarà comunque compromesso. Prendi dei bookshelf di Elac, Debut B5 o B6, oppure delle Rega RS1, almeno sono state progettate per stare a ridosso della parete posteriore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore,
Ti scrissi mesi fa (
vol. 818) per chiederle consiglio sulla scelta dei diffusori in sostituzione delle Indiana Line Nota 260, tu mi consigliasti le Elac Debut B5, come spesso fai e sono sicuro a ragione veduta ma, io alla fine ho preso le Kef Q300 (bianche) collegate in biwiring con ponticelli di costruzione artigianale, per motivi: uno non di poco conto... a mia moglie non piacevano quegli orribili cosi neri!!
Secondo non riuscivo a capacitarmi del fatto che un diffusore da 300€ potesse fare meglio di un'altro che ne costa quasi il triplo. Comunque alla fine sono veramente soddisfatto dell'acquisto e mi sto finalmente godendo la mia musica in perfetto stile hi-fi :) Ma non finisce qui, perché l'upgrade maggiore che ho fatto ultimamente non sono i diffusori, ma un'altro, e a tale proposito vorrei convidere la mia esperienza che potrà sicuramente essere utile ad altri lettori.
Tutto è cominciato durante le feste natalizie, saranno stati gli alberi di Natale, le luminarie, le candele o i babbi Natale appesi ma il mio impianto in quel periodo era diventato “inascoltabile”. Mi sono messo a cercare sull'immenso archivio di TNT Audio (grazie per tutto ciò che fate) e così ho preso un filtro di rete, il DYNAVOX X6000 per l'esattezza, al costo di “soli” 160€. Mi si è aperto un mondo... tutto è tornato ascoltabile e nettamente meglio di prima! Più a fuoco, più dettaglio, semplicemente più “pulito”. Ho dedotto che l'hi-fi è come la cucina (altra mia passione), la qualità della materia prima è di fondamentale importanza. La corrente in questo caso.
Il mio impianto minimale è ora così composto:

Puoi inserirmi tra gli audiofili felici se preferisci, grazie ancora e perdonami se mi sono dilungato.
Fabio - E-mail: fabio.morrocu (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
hai comunque acquistato degli ottimi diffusori e in più la moglie è contenta. Va bene anche così. Ottima la scelta del filtro di rete! L'efficacia di questi dispositivi varia molto a seconda dell'impianto nel quale li si usa e della qualità della fornitura elettrica domestica che si ha a disposizione. Nel tuo caso, evidentemente, c'era un bel po' di “spazzatura” da filtrare. Goditi la tua musica, adesso!

Suggerimento musicale della settimana

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei nuovi “cantautori” italiani. Questa è “Niente di più stupido di sognare” di Low low, al secolo Giulio Elia Sabatello, classe 1993, che ha già avuto l'onore di apparire su questi suggerimenti musicali con “Ulisse”, brano certificato doppio platino nel 2018 (e oltre 30 milioni di visualizzazioni su YouTube). I temi e il linguaggio sono diretti alle nuove generazioni, e proprio per questo si tratta di qualcosa di estremamente interessante. Noi, però, possiamo restare incapsulati a vita nella musica dei nostri 20 anni :-(
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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