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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Problemi con la protezione antipirateria dei CD (2 lettere)
  2. Neofita d'assalto
  3. Digitalis
  4. Primo impianto al femminile
  5. I consigli di un negoziante
  6. Sorgente analogica
  7. Consigli sulla realizzazione primo impianto HI-FI
  8. Diffusori nuovi o usati?
  9. Esperienze con lettori cd
  10. Ampli Pro-Ject

Re: Problemi con la protezione antipirateria dei CD (2 lettere)
Salve, Direttore.
Mi faccio sentire poco, ma continuo con piacere a "sfogliare" tnt-audio, e un'espressione di gratitudine per il Tuo/Vostro lavoro, o meglio, per la passione che condividete e la qualità con cui lo fate è il minimo che io possa fare dopo i saluti: Grazie e complimenti !
Passo al dunque: leggendo sull'ultima TNT-posta la mail circa i problemi di lettura dei CD "antipirata" e la tua risposta, ti informo che, secondo la rivista "Altroconsumo" i CD protetti che avessero a presentare problemi di lettura sono da intendersi a tutti gli effetti di legge come "prodotti difettosi".
Pertanto l' acquirente ha diritto alla sostituzione (con una copia leggibile), oppure alla restituzione dell' importo, oppure ad una "riduzione del prezzo" da concordarsi. (Soluzione, quest' ultima, espressa solo per completezza in quanto non soddisfacente.) ["Altroconsumo" Febbraio 2003 n°157 - pag.30].
A tale proposito, ricordo che su TNT tempo fa prese il via un "Forum legale Hi-Fi" curato dall' Avv. Vincenzo Genovese, che forse sarebbe la sede opportuna per le seguenti considerazioni: Quando acquisto un CD, su cui è impresso il marchio grafico brevettato "Compact DISC digital audio", non acquisto un mero supporto, ma un supporto registrato con precise caratteristiche tecniche e qualitative depositate unitamente al marchio in sede di brevetto. Si tratta, insomma, del famoso "standard CD" definito e brevettato da Philips - Sony, se non erro alla fine degli anni '70.
Risulta da stabilire se gli errori volutamente introdotti per conferire protezione anticopia, rientrino a meno nello "standard" qualitativo previsto originariamente. Ne dubito, visto che la capacità di tracking dei primi CDP erano inferiori a quelli delle macchine più moderne, tanto che da questo punto di vista le meccaniche orientali a "tre raggi" con laser a carrello brutalizzarono subito l' originale Philips a "raggio singolo" e laser pivot (Occhio che non parlo della qualità audio, solo del tracking !).
Pertanto può benissimo essere che un CD "anticopia" non sia rigorosamente assimilabile ad un "Compact DISC digital audio", che è il prodotto implicitamente definito tra venditore ed acquirente all' atto del contratto di compravendita.
Per fare un esempio: Nessuno si sarebbe sognato di stampare e vendere vinili a 31 o 48,3 giri, o cassette a 4cm/s, anche se nessun acquirente esplicitava al negoziante 33-1/3 , 45, o 4.75 ...
In conclusione, i CD-antipirata potrebbero costituire "Frode in commercio". Attendo commenti dei lettori Avvocato-Audiofili !!! (....Tutti rigorosamente a vinile, scommetto :o)
Mi scuso per le caratteristiche leguleie della mail, probabilmente male espresse: Non ho competenze legali, ma gradirei leggere la Tua ed altrui opinione.
Cordiali Saluti.
Martino Pradel - E-mail riservato

Come al solito sto leggendo (il prima possibile) la posta della settimana e mi ha colpito subito (anche perchè fnalmente argomento "nuovo") la mail del lettore sulla protezione dei CD che ne impedisce la lettura da parte di alcuni apparecchi fra cui sicuramente i Naim.
Mi associo sicuramente al commento in risposta del Direttore ed aggiungo che avendo anche io acquistato l'ultimo di Harper (molto bello per altro) fortunatamente riesco ad ascoltarlo su di un Marantz CD 17 MK2 ma ho notato un altro fenomeno molto irritante che riguarda le protezioni: la qualità sonora è molto peggiore di quella di un CD originale registrato normalmente senza protezione. Di solito le registrazioni degli ultimi CD di Harper non erano eccellenti ma buone. Questa scende nettamente sotto lo standard.
Tutto ciò è ampiamente confermato dalle piu note riviste di Hi FI dove ultimamente si affronta spesso l'argomento anche dal punto di vista tecnico ed è aperto un grosso dibattito sulla questione anche relativamente alla qualità sonora.
In ogni caso mi associo sul "protestiamo dove e come possibile", come già consigliato da Lucio.
Ciao,
Giulio Buonomini - E-mail: giulio.buonomini@datamat.it

LC
Cari Martino e Giulio,
che si tratti di "prodotti difettosi" come sostiene AltroConsumo è sacrosanto ma la domanda è: che senso ha chiedere la sostituzione con un altro CD identico che presenta le stesse identiche difficoltà di lettura? Qui non si sta parlando del singolo esemplare del prodotto ad essere "venuto male" ma di un qualcosa intrinsecamente e volutamente difettoso e non rispondente a quello che l'acquirente si aspetta (lo standard CD). Comunque, essendo tutto tranne che avvocato, passo volenteri la "palla" a qualcuno più ferrato di noi tre.
Per quanto riguarda invece i problemi con i lettori CD Naim, la casa di Salisbury ha già provveduto ad upgradare i suoi nuovi CD col software necessario per superare il problema. Tale upgrade è retrofittabile su macchine esistenti, almeno fino al CD 3, credo. Per maggiori info, contattare la Naim UK o visitare il Forum ufficiale Naim.
Lucio Cadeddu

Neofita d'assalto
Gentile Lucio, sono un neofita.
Ti scrivo, dopo aver letto le famigerate istruzioni per l'uso (la mappa per giungere al baule del tesoro che in questo caso non contiene dobloni ma la tua risposta). D'altra parte la "colpa" è anche un po' tua.
Sino a ieri, infatti, vivevo nella convinzione che il mondo dell'alta fedeltà fosse un club per soli nababbi, fatto di impianti tanto complicati quanto costosi. Ed invece giungi tu, con competenza ed ironia, a strizzare l'occhio al profano ed all'esperto, allo studente squattrinato ed al più abbiente. Ricordi a tutti che l'obiettivo principale è la musica. E che la musica ben suonata non sempre ha un costo elevato, ma richiede sempre scelte attente e tanti accorgimenti.
Dal canto mio, attraverso l'appassionata consultazione del tuo sito, mi sono determinato a mettere in soffitta il mio coordinato Aiwa che oramai suonava solo la musica dei ricordi degli anni del liceo (l'unico suono, tuttavia, che non prevede upgrade).
Ho acquistato un NAD 3020 (usato ma tenuto come un gioiello), ed un PHILIPS CD 723 (nuovo ma, come ben sai, di fascia economica). Vorrei, peraltro, cimentarmi nella costruzione dei supporti TNT Ernesto, nonchè dei cavi TNT STAR. A questo punto mancano i diffusori per i quali, ti anticipo, mi piacerebbe spendere circa 300 euro. L'ambiente dove collocherò l'impianto è il mio studio; una stanza di circa 4m per lato, h3.20, non molto riflettente (quadri senza vetri, tappeto, grossa libreria, due tende), ma forse penalizzata dalla forma quasi cubica e dalla notevole altezza.
Qui dalle mie parti, beneficiando della cortesia del titolare di un negozio, ho potuto ascoltato il mio NAD abbinato ai seguenti diffusori: INFINITY Alfa 20, CHARIO Syntar 100, INDIANA LINE Arbour 5.40, B&W dm303.
Ebbene ho avuto l'impressione che le INFINITY suonassero in modo un po' troppo chiuso e ovattato; CHARIO e INDIANA LINE mi sono sembrate sicuramente più aperte, ma con una timbrica meno controllata (soprattutto i bassi presenti ma un po' debordanti) e perdita di definizione in alcun passaggi.
Le B&W, infine, ancora più aperte e soprattutto davano al NAD un buon dettaglio (che non sentivo prima). Erano, tuttavia, molto controllate e con un basso secco e poco arioso. Inoltre, mi sono parse talmente neutre da risultare un po' impersonali. Ho timore, inoltre, che il dettaglio e la definizione eccessiva, alla lunga possano affaticare. In tutto questo forse lo stesso negozio potrebbe fornirmi qualche modello KEF o MISSION.
In base alla tua esperienza tali impressioni hanno qualche fondamento o sono state l' inaffidabile frutto dell'orecchio neofita?
Premesso, inoltre, che dopo anni di musica "da radiolone" e compatibilmente con il taglio economico dell'impianto che sto allestendo, vorrei un suono morbido (non affaticante), sufficientemente dettagliato, ma soprattutto mi piacerebbe scoprire un po' di "immagine" sonora, quali diffusori tra KEF, MISSION, ed eventualmente altri, mi consigli di ascoltare? Ed infine, la profondità della scena acustica è, come dire, favorita da una particolare impostazione timbrica? Ti ringrazio e mi scuso per essermi dilungato (fa parte dell'ansia audiofila da prima esperienza). Vorrai, inoltre scusarmi, se in relazione a tali quesiti hai dato qualche indicazione nel sito. Magari nei volumi della posta precedente, che confesso di non aver ancora letto interamente.
Come vedi sono neofita fino in fondo, paranoie audiofile comprese (ho sovrapposto, per un attimo, l'orecchio sulla griglia del NAD per sentire il trasformatore. Sotto gli occhi perplessi del negoziante presso cui stavo provando i diffusori, il quale a quel punto mi ha trattato con maggiore comprensione).
Affettuosi saluti e sinceri complimenti.
p.s. scusa per il "tu", ma il Lei e i titoli mi piace lasciarli a chi non ha passioni da condividere.
Giovanni Rossi - E-mail: jhova@freemail.it

LC
Caro Giovanni,
prima di passare alla "risposta" un paio di precisazioni. D'accordissimo per il "tu", lo faccio con tutti coloro che mi scrivono, forse peccando un po' di scortesia ma tra appassionati di una stessa cosa ho sempre trovato il "Lei" fuori luogo (figuriamoci i titoli accademici...)
Seconda cosa, TNT-Audio non ha inventato niente!!! L'approccio terreno all'HiFi esiste da sempre, sia nelle riviste italiane, sia in quelle, forse più pragmatiche, inglesi. Forse, dico forse, il nostro unico "plus" sta nell'aver reso questa filosofia veramente accessibile a tutti, grazie ad un sito internet facile da usare e che raggiunge potenzialmente molti più lettori di una normale rivista specializzata cartacea.
Inoltre, non ci siamo mai vergognati di parlare di prodotti molto economici e di rispondere a richieste di consulenza "very basic". Siamo ben consci del fatto che ci potremmo "dare un tono" pubblicando solo consulenze su impianti mega-costosi...ma a chi gioverebbe...se non - forse - alla nostra boria?
Siamo invece consci che si debba correre il rischio di apparire troppo banali e troppo "terra terra". Se vogliamo - come tutti credo - che questo hobby sopravviva (crescita è una parola grossa, di questi tempi) occorre far presa sulle nuove generazioni, che non hanno molti soldi da spendere, non ascoltano quartetti d'archi ma che sono sempre ben disposti - se messi nelle condizioni di farlo - ad appassionarsi per qualcosa che tocchi l'anima così profondamente come una bella Musica ben riprodotta (Enja "Watermark" sul CD in questo momento, attraverso una coppia di Naim IBL...e faccio fatica a stare concentrato per scrivere).

Passo alla risposta. Sarai pure neofita, però ci senti abbastanza bene, direi, visto che hai "centrato" abbastanza bene il carattere sonoro dei diffusori che hai ascoltato. Per questa ragione, cercando di intuire il tipo di suono che potrebbe darti maggiori soddisfazioni, ti consiglio di ascoltare con attenzione ed a lungo dei modelli KEF, sia le Q1 che le più economiche Cresta 2. Anche qualche modello Mission potrebbe soddisfarti. Il 3020 è in effetti bisognoso di una qualche "spinta" in termini di brillantezza e velocità.
Per quanto riguarda la scena sonora, il posizionamento è il maggiore responsabile, nel bene e nel male. Diffusori capaci di una buona scena 3D possono venire distrutti da un posizionamento infelice e...viceversa. La relazione con la timbrica è quasi inesistente se non, forse, una certa propensione al suono "profondo" da parte di diffusori con una gamma media arretrata rispetto al resto (e viceversa, suono "in faccia" con medi in evidenza). Non è una regola, comunque, i buoni diffusori sanno fare entrambe le cose. Ad es. le Aliante One Zeta, dotate di una splendida e ben presente gamma media ma - simultaneamente- di una eccellente profondità di soundstage.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Digitalis
Seguo TNT da tempo, e devo innanzitutto complimentarmi con voi per essere riusciti, in tutti questi anni, a restare indipendenti senza cedere a facili tentazioni commerciali (immagino cosa ciò abbia significato in termini di impegno personale e di maggiore difficoltà professionale).
Ma bando alle ciance, vengo rapidamente al motivo della mia missiva: sono da tempo felice possessore di una coppia di diffusori digitali attivi Meridian DSP5500, che nutro con ogni genere musicale attraverso una meccanica North Star 192.
Ora, vista la presenza di due ingressi digitali sui diffusori con l'accettazione di segnali in ingresso fino a 24bit/96khz, vorrei provare ad affiancare alla meccanica cd un lettore dvd (usato) che abbia un'uscita digitale RCA 75ohm a 24bit/96 khz da utilizzare come meccanica per ascoltare quei DVD Audio di cui, pare, è iniziata una produzione e distribuzione più degna di tal nome. A questo punto, le domande:

  1. Ho letto da qualche parte che uno dei pochi lettori dvd con uscita 24/96 è il vecchio Pioneer DVD717; vi risulta? Vi sono altri lettori con caratteristiche simili di cui siete a conoscenza?
  2. A parte Amazon, potreste indicarmi qualche e-shop dove possa trovare più titoli DVD Audio?
Concludo con un suggerimento a tutti i (pochi, temo) possessori di diffusori Meridian simili ai miei che, come me, li utilizzano per l'audio stereo e non per l'home theatre: provate a disconnettere i cavi RCA digitali Meridian (di non eccelsa qualità), lasciando connessi soltanto i DIN multipolari, ed a collegare i due diffusori con una coppia di cavi digitali di qualità, della stessa lunghezza (io uso con soddisfazione una coppia di G&BL digitali da 3 metri), attraverso un duplicatore ad "Y" direttamente inserito nell'out digitale della meccanica.
Così facendo, i due diffusori si "vedono" e si scambiano comunque le informazioni attraverso I DIN, ma si elimina il degrado del segnale causato dalla diversa lunghezza dei cavi digitali (nella configurazione originale, il segnale per il diffusore sinistro passa attraverso 8 metri di cavo e quello per il diffusore destro attraverso ben 14 metri!!!) oltre che dalla scarsa qualità degli stessi (alla faccia di chi dice che i cavi digitali sono tutti uguali).
Il miglioramento è nettissimo in tutti i parametri, non parliamo di sfumature...e costa poco.
Grazie per l'attenzione, ancora complimenti ed a presto.
Antonio de Cesare - E-mail: tonidec@katamail.com

LC
Caro Antonio,
si, il Pioneer 717 aveva le uscite a 24/96 ed così immagino (non sono abbastanza informato) anche le ultime generazioni di lettori DVD. Bisogna però vedere se i nuovi DVD-Audio vengano letti da una vecchia macchina DVD-Video...io credo di no. Dovresti prendere una macchina multistandard (SACD-DVD-Audio) ed indagare sulle sue uscite digitali. L'argomento esula dalle mie compentenze, purtroppo. Sono un uomo all'antica :-)
Per la stessa ragione non so dirti chi venda DVD-Audio, oltre ad Amazon. Immagino CD Now ed altri circuiti online non si saranno fatti sfuggire la fetta della torta.
Grazie infine per il suggerimento sui diffusori Meridian attivi. Il cavo digitale E' importante, e non poco. Lo so che state attendendo da tempo immemore la prova a confronto tra cavi digitali che promisi tanto tempo fa. Non l'ho accantonata, solo rimandata. Sarà che quando mi accingo a provar cavi salta fuori sempre qualcosa più interessante da fare (provare casse, ad esempio :-)).
Ciao!
Lucio Cadeddu

Primo impianto al femminile
Gentile Lucio,
mi chiamo Maria Grazia e sono la diciannovenne che ti ha scritto due mesi fa per chiederti informazioni intorno ad un vecchio amplificatore Nad 3080 trovato tra i ricordi giovanili di mio padre.
Le informazioni che mi hai dato sono state davvero utili e mi hanno permesso di guardarmi attorno nel tentativo di mettere insieme un impianto. Ho detto guardarmi attorno per il semplice fatto che, avendo pochissimi fondi, ho cercato di girare tra negozi dell'usato e amici che già coltivavano questa passione.
Ora è arrivato il momento, con i pochi mezzi che ho, di cercare di completare l'opera!

Per prima cosa ho cercato di vendere altri pezzi trovati in casa e che i miei amici hanno reputato di scarso valore tecnico. Recatami nell'unico punto vendita della mia città dove prendono indietro vecchi oggetti hi-fi (gli altri commercianti consultati mi hanno riso dietro), ho cercato di farmi scontare un lettore Marantz cd 5000 gold cedendo un giradischi Technics a trazione diretta con una ventina d'anni sulle spalle e forse più.
Per farla breve, sono tornata a casa con il lettore (nuovo) spendendo 150 euro. Come avrai capito il venditore (che alla fine della contrattazione era a metà tra lo sfinito e il pentito) ha accettato di valutare il giradischi un centinaio di euro.
Cosa ne pensi? Ho strappato un buon prezzo? Tieni conto che prima utilizzavo un cd portatile collegato all'impianto e che il suono del Marantz mi sembra di un altro pianeta!
I miei amici hanno detto che era impossibile fare meglio. Sappi comunque che non ho rinunciato al giradischi e che sto mettendo insieme una sommetta per un piatto a cinghia. Ed è a questo punto che mi serve un tuo giudizio.
Probabilmente due miei amici venderanno tra poco un Thorens 126 mk II electronic ed un Rega Planar 2. Li ho sentiti suonare e devo dire che quest'ultimo mi è piaciuto molto, per la pulizia e la facilità con la quale il suono emerge. Alcuni mi hanno dato della pazza, dicendomi che il Thorens ha un suono imbattibile, ma a me è sembrato troppo profondo e cupo.
Potresti darmi un giudizio critico, comparando qualità e pregi dei due giradischi? Non pensi, inoltre, che con il Thorens (che è più vecchiotto) andrei a trovare delle sgradite sorprese relative all'assistenza tecnica?
Ultimo punto, le casse. Attualmente utilizzo delle piccole Mission 760i che qualcuno mi ha ceduto in usufrutto. Devo dire che sono sorprendenti, ma vorrei comperare dei diffusori da pavimento. Cosa mi consigli di trovare con 400 euro nel campo dell'usato e che si integri bene con il mio impianto?
Ti saluto sperando di non essere stata troppo prolissa e ringraziandoti per la disponibilità.
Maria Grazia - E-mail: maria.fos@libero.it

LC
Cara Maria Grazia,
davvero difficile ottenere di più dalla permuta del tuo vecchio "diretta" japanese. Diciamo che ti è andata MOLTO BENE.
Per quanto riguarda i giradischi, io non avrei dubbi, il TD 126 è un altro pianeta rispetto al Planar 2. Davvero un mondo a parte, per suono, qualità costruttiva, valore intrinseco e valore nell'usato. Chi te li vende allo stesso prezzo è pazzo scatenato e non sa di possedere un piccolo gioiello. Prendilo senza fare troppe storie. I ricambi si trovano e, comunque, quei giradischi sono delle vere e proprie ROCCE.
Il suono più "cupo" potrebbe dipendere dalla diversa testina usata.
Per i diffusori, con 400 Euro, da pavimento, forse è meglio guardare nell'usato. La stessa Mission ne ha realizzato diversi modelli che potresti "cercare". Oppure Chario, Indiana line, Kef...insomma, la scelta è ampia. Sul nuovo, se proprio non dovessi trovare usato, prova a vedere Mission M73 (399 Euro), Tannoy Mercury MX3 (500 Euro, ma si trovano per meno), Wharfedale Diamond 8.4 (445 Euro), Indiana Line TH 341 (400 Euro). I prezzi riportati sono di listino, quindi passibili di sconti.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

I consigli di un negoziante
Gentilissimo Direttore
voglio innanzitutto complimentarmi per la rivista che lei dirige, veramente utile e ben fatta, e congratularmi con Lei per la gentilezza e pazienza con cui risponde alle lettere di noi lettori.
E' da qualche mese che mi sono riaffacciato al mondo dell'HiFi dopo un'assenza di circa 10 anni (mi ero ridotto ad ascoltare i miei CD quasi solo al computer), ed il merito va in parte anche alla sua rivista on line che ho scoperto quasi per caso navigando su internet. Il pretesto me lo ha dato anche l'esigenza di dover cambiare i miei vecchi diffusori ESB CDX L7, i cui altoparlanti avevano ormai completamente perso il foam ed il loro costo per la riparazione mi ha esortato a convincermi che era tempo di cambiarli, magari per iniziare una nuova catena HiFi.
Dopo vari ascolti in diversi negozi la mia scelta è caduta sui diffusori della Castle mod. Harlech S2, che per la loro timbrica e la trasparenza nella riproduzione delle frequenze medio alte soddisfano pienamente i miei gusti musicali. Attualmente vengono pilotate dal mio vecchio Pre e finale Proton D1200 a cui è connesso, tramite un cavo Monster Interlink 200, il mio, anch'esso vecchio, lettore CD Philips mod. CD650. Il tutto produce un suono abbastanza gradevole per i miei gusti (ascolto musica Pop e Jazz), anche se forse una maggiore presenza e profondità della gamma bassa non guasterebbe. L'ambiente è un saloncino di m. 6 X 5 con tendaggi, tappeti, libreria, divani e camino, acusticamente ben equilibrato.

Avendo deciso di migliorare la catena audio, magari recuperando un po' di frequenze basse se possibile, avevo pensato di sostituire sia l'amplificatore che la sorgente, in tempi diversi, cominciando dal primo visto che peraltro presenta un piccolo difetto di ossidazione nel potenziometro dovuto al suo poco utilizzo negli ultimi anni, ed incoraggiato dal fatto di avere trovato un possibile acquirente per circa 500 euro.
Avevo pensato all'ultimo nato in casa NAD pre C160 e finale C270 che mi avrebbe anche consentito la connessione in biwiring dei miei nuovi diffusori. Mi sono rivolto pertanto a qualche negozio "qualificato" per un consiglio ed ecco la sorpresa ed il motivo della mia lettera alla vostra redazione. Pur essendo rivenditori NAD i due negozi di due grandi città diverse da me consultati, mi hanno sconsigliato questa sostituzione, facendo entrambi, in modo diverso, degli apprezzamenti, da me inattesi, sul mio amplificatore Proton, definendolo "glorioso" o "punto di riferimento" per quel tempo e per quella fascia di prezzo, consigliandomi di provvedere alla riparazione del piccolo inconveniente tecnico, piuttosto che acquistare un pre e finale NAD C160 – C270 che a loro dire non avrebbe migliorato il mio impianto (l'onestà di un negoziante arriva fino a questo punto….cioè di rinunciare ad una sicura vendita per un giusto consiglio? Sono rimasto sbalordito, non mi era mai capitata una cosa simile).
Uno di loro mi ha piuttosto consigliato di sostituire, semmai, la sorgente, indicandomi il Marantz 6000 Kis o in alternativa un Rotel di cui non ricordo la sigla (RCD02?) o il NAD C541i.
A questo punto sono piombato nella totale confusione mentale e pertanto chiedo un suo autorevole consiglio. Ringraziandola per la sua pazienza e disponibilità le porgo cordiali saluti.
Michele Ginevra - E-mail : michele.ginevra1@tin.it

LC
Caro Michele,
fa piacere incontrare persone professionalmente corrette come i negozianti che hai citato. Magari fossero tutti così! Ti consiglio di affidarti a loro per i tuoi futuri acquisti. Sono infatti d'accordo che con la coppia NAD miglioreresti poco in termini assoluti, forse sposteresti un po' verso il medio-basso il baricentro timbrico del tuo attuale impianto.
Piuttosto, sistema il potenziometro con uno spray secco per potenziometri (CRC) o, eventualmente, fattelo sostituire con qualcosa di migliore (un ALPS blu, ad esempio). Ne trarresti vantaggi sonori non di piccola entità.
Poi cambia l'onesto Interlink 200 con qualcosa di più serio. Anche un 400 ti darebbe un suono più ricco, ad esempio lato basse frequenze.
Infine, pensa alla sorgente. Evita Rotel e Marantz, se non vuoi accentuare quelle caratteristiche che vorresti "domare" ed orientati su NAD (bene il 541) ma anche su Rega (il Planet, ad esempio).
Tienimi al corrente
Lucio Cadeddu

Sorgente analogica
Caro Lucio
ti scrivo per avere un tuo illuminante parere. Dopo aver letto migliaia di pagine in favore del vinile, mi sono deciso di dotarmi di una sorgente analogica e con "analogica" pazienza mi sono messo in cerca dei tanto, da parte mia, ignorati vinili.
Frequentando i mercatini dell'usato, quei magazzini in franchising, ho scovato vari giradischi a prezzi irrisori e con la mia poca esperienza in merito ho optato per un c.e.c. 8200 a trazione diretta del '78, premetto che la scelta è caduta su un oggetto chiaramente scarso rispetto al riferimento digitale (impianto composto da ampli fase p3.0, meccanica cd marantzcd6000, dac parasound d/ac 1500 e casse opera 1.5), ma dopo varie migliorie e con l'utilizzo di un pre-phono diy il confronto si è potuto svolgere con qualche punto a favore del cec in termini di spazialità e morbidezza.
Davvero sorprendente! Forse solo una suggestione, ma se così non fosse devo ammettere che il digitale è veramente una porcheria anche a livelli medi.
Il disco utilizzato nella prova è lo straconosciuto Dark side of the Moon. Non volendo investire denaro in una sorgente più performante, data la scarsità di software in mio possesso, volevo conoscere il tuo giudizio su i seguenti "reperti" da me acquisiti con cifre modiche e in un caso in regalo.

Quale delle possibili combinazioni mi consigli, o mi consigli di abbandonare il progetto.
Ti ringrazio anticipatamente e mi complimento ancora per il tuo sito.
Seba - E-mail: sebdemax@tin.it

LC
Caro Seba (?)
un trazione diretta del '78 non è certo il massimo per riscoprire l'analogico. Comunque sia, il primo passo è fatto. Secondo me avresti avuto soddisfazioni migliori acquistando un Thorens, anche degli stessi anni.
Comunque, prova a seguire i consigli generali sul restauro dei giradischi, che trovi sulle
FAQ di questo sito. Poi dai anche un'occhiata a qualche facile "tweak" per migliorare le prestazioni del tuo front-end (tappetino, piedini etc.)
Per quanto riguarda la scelta delle testine, la mia preferenza va nettamente alla Excel 70ES che possiedo ancora. Una testina davvero eccellente per qualità, anche paragonandola ai più moderni concorrenti "entry level". La puntina potrebbe essere da sostituire, magari riesci a trovare il ricambio, ma non è facile. I due giradischi che proponi sono sostanzialemnte equivalenti. Ripeto: o vai su qualcosa di nettamente migliore (Thorens) o uno vale l'altro, più o meno. Le condizioni d'uso possono fare la differenza.
Buon analogico!
Lucio Cadeddu

Consigli sulla realizzazione primo impianto HI-FI
Gentilissimo direttore,
in questa giornata ho preso visione e conoscenza del sito, attraverso il motore di ricerca Google che mi ha "pilotato" da Voi. Davvero ben strutturato e interessante da quello che ho potuto vedere. Devo forse, ringraziare la sorte per essere "atterrato " qui.
Mi accingo per la prima volta a realizzare un impianto, e le confesso che essendo un neofita, cercavo informazioni sui vari componenti e caratteristiche del "Sistema".
Navigo nel buio + completo, non avendo esperienza di questo mondo, per quello che concerne i marchi di provata affidabilità.
Premetto di essere da circa otto mesi entrato nel mondo del lavoro come metalmeccanico e nonostante il nostro salario "svalutato" non vorrei commettere l'errore di un investimento da parte mia sbagliato, visto i sacrifici che facciamo.
Le posso solo dire una vaga idea di quello che voglio con un budget da 2000 euro:

Generalmente ascolto musica rock, ma non disdegno il jazz e la classica (forse l'età o chissà nuovi stati d'animo).
Fiducioso e ansioso per una immediata risposta (non sto nella pelle) anticipatamente ringrazia con viva cordialità per l'attenzione che mi dedicate, cercando nel frattempo di IMMAGINARE la Configurazione più plausibile alle mie esigenze.
GRAZIE!
Emanuele Sgaramella - E-mail: Manuel.sgr@tin.it

LC
Caro Emanuele,
comincio dal fondo, ovvero dal lettore DVD. Perchè questa scelta? Non mi pare tu abbia parlato di video o di Home Theater...per cui la scelta di un DVD come sorgente di un impianto HiFi la vedrei un po' fuori luogo. Orientati su un più tradizionale lettore CD.
Questo potrebbe essere uno dei tanti "entry-level" che consiglio, partendo dal Marantz CD 6000 (OSE), passando per il NAD C521, il Cambridge D500 SE o, volendo risparmiare, l'Harman Kardon HD 750.
Per gli ampli ti hanno consigliato bene. Ottimi il Densen Beat 100 o il Puccini, un (bel) po' inferiore ai due è il Cambridge.
Per le casse la scelta è quasi obbligata dai vincoli da te imposti (posizionamento a parete, da supporto, budget entro i 1000 Euro): Linn Kan o Katan. A meno che tu non abbia voglia di spostare le casse in avanti ogni volta. Nel caso, si potrebbero aprire altre strade (Chario, Aliante, Indiana Line, KEF, Mission etc.).
Per i cavi, dovessi scartare l'autocostruzione, orientati sui marchi noti e, comunque, lasciati consigliare dal negoziante.
Infine un consiglio: visto che solo oggi hai scoperto questo sito, forse potresti trovare qualche altro info utile leggendo le FAQ e un po' di volumi di Lettere alla Redazione :-)
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Diffusori nuovi o usati?
Salve,
volevo acquistare dei nuovi diffusori, posseggo ampli rotel ra 980, lettore marantz cd6000, cavi potenza vdh magnum, cavi segnale vdh d102 III. Nell'usato ho trovato KEF Q55 a 250 eur (costavano mi pare 750 nuove), torri da 90 cm 2,5 vie, solo che sono in una città vicina alla mia, quindi devo andarci per ascoltarle!
Vorrei sapere se a questo prezzo sono un buon affare visto che ho letto una recensione per cui sono solo un costoso upgrade delle kef q35!!
Ho trovato anche delle BOSTON T1030 a 600 euro (nuove 1200 euro del 2000), però anche queste non so dove andarle ad ascoltare e non ho trovato neanche recensioni!!!
Poi dal MEDIAWORLD vicino casa ho trovato POLK RTI 800 a 700 euro in offerta e delle AR STATUS40/50 A 500/600 EUR sempre in offerta!
C'era un bel po' di confusione quindi ci ho capito ben poco!!!
Che mi puoi dire dei primi 2 modelli usati! Sono un buon affare? (per me s'intende non per il venditore!!!).
Cosa mi consigli!!
Ciao grazie
Marcello Sastri - E-mail: maur27@libero.it

LC
Caro Marcello,
tra quelle citate l'acquisto migliore mi pare quello delle Kef Q55, ottimi diffusori ad un ottimo prezzo. Visto che hai anche la possibilità di ascoltarli, non sarebbe neppure un acquisto al buio. Prendo lo spunto per un consiglio generale: quando si compra usato, cercate sempre di ascoltare il prodotto in questione, purchè non sia troppo distante e/o perfettamente conosciuto. Poi, non possiamo pensare di poter confrontare offerte così diverse tra loro come dei diffusori usati da 250 Euro e dei nuovi da 700. Mi spiego: avendo 700 Euro da spendere, perchè limitarsi all'usato da 250 Euro e non, invece, andare oltre? La qualità che si riuscirebbe ad avere sarebbe notevolmente superiore.
Quindi: benissimo le KEF Q55 a 250 Euro ma meglio ancora sarebbe un usato da 700. Sembra ovvio, ma a volte si è disposti a spendere di più sul nuovo che sull'usato. La cosa non ha, a mio parere, molto senso.
Fammi sapere,
Lucio Cadeddu

Esperienze con lettori cd
Caro Lucio
ti avevo scritto a metà Novembre per un tuo parere riguardo ad alcuni lettori cd, dovendo cambiare il mio per vari problemi di funzionamento non risolvibili. Mi avevi risposto di non conoscere i modelli da me elencati e di provare a sentirli (
lettere alla redazione 235). Da allora, grazie alla grande disponibilità e gentilezza del titolare del negozio specializzato a cui mi sono rivolto, sono riuscito a provarne diversi, ascoltandoli a casa mia dopo un sufficiente rodaggio.
La spesa massima doveva essere di 1000 euro e non ho considerato l'usato perchè a mio parere, per una macchina digitale, gli aspetti potenzialmente negativi di questa scelta sono decisamente superiori ai positivi.
Ora passo a descriverti i vari lettori che ho provato e le mie impressioni d'ascolto. Ti ricordo che il mio impianto è costituito da: preamplificatore Minipre della Selected Audio Company, coppia finali Leak TL12, casse Minima della Sonus Faber, caveria Monster Cable e Van Den Hul di media levatura. Il lettore da sostituire era un NAD 502 pesantemente modificato.

MARANTZ 6000 OSE
Suona meglio di altri modelli più costosi che ho provato, ma il suo tallone d' Achille, come rilevato dalla vostra recensione, è la gamma alta decisamente affaticante anche dopo un breve ascolto. Soffre anche di una sensibile, anche se non eccessiva, mancanza di corpo. Per il resto è veramente godibile. Veloce, preciso, molto musicale. Scena sonora ben estesa larghezza, ma non altrettanto in profondità, voci molto belle con sibilanti controllate nonostante la notevole apertura.

FASE LSD 301B
E' il lettore che ho gradito meno perchè le varie gamme sonore sembrano come slegate una dall'altra. Non è un difetto molto evidente, ma provoca una mancanza di continuità che toglie il piacere di ascoltare la musica. Per il resto non ha gravi pecche, il fronte sonoro è correttamente sviluppato, ha sufficiente dinamica, buoni bassi, discrete voci e gamma alta precisa, spesso un po' eccessiva, comunque meno del Marantz. E' anche costruito bene, con cura, ha dei connettori molto belli e la possibilità di escludere l'uscita digitale.

SYNTESIS PRIDE
Esteticamente è una meraviglia, perfino l'imballo è da oggetto prezioso. Anche lui, come il Fase ha connettori di pregio e l'esclusione per l'uscita digitale, ma il suono è decisamente di qualità superiore. Gamma acuta dettagliata ma non invadente, voci bellissime, buona dinamica e spiccata musicalità. Meno valido il fronte sonoro che tende un po' al gigantismo e fuoco appena discreto. Ma i veri problemi arrivano con una gamma bassa ben presente, ma davvero poco controllata, per me inaccettabile. Peccato. Penso che questo problema derivi da una alimentazione sottodimensionata per problemi di spazio, data la grandezza ridotta dell'oggetto.

ROTEL 1070
I migliori bassi del gruppo, potenti ma non eccessivi e controllatissimi. Buoni acuti, precisi, mai invadenti, ma non al livello del Syntesis. Voci appena discrete, con alcune incisioni un po' granulose, ma sibilanti sempre sotto controllo. Fronte sonoro non particolarmente sviluppato, ma stabile e fuoco molto preciso. Impressione di notevole equilibrio generale e di buona musicalità.

A questo punto avrei dovuto comprare un lettore con la velocità e la precisione del Marantz, gli acuti e le voci del Syntesys, i bassi e l'equilibrio generale del Rotel.
Questo non è possibile e quindi la mia scelta si è basata sull' unico che ha i difetti maggiormente tollerabili per il mio gusto personale. Infatti ho acquistato il Rotel perchè, me ne sono accorto subito, è quello che mi ha fatto ascoltare di più la musica durante le prove e meno i "problemi". Non è perfetto, soprattutto le voci, anche se migliorate con il completamento del rodaggio, sono come un sassolino nella scarpa, ma si sa che la perfezione non è di questo mondo.
Un cordiale saluto e ancora grazie per il tuo impegno.
Marino - E-mail riservato

LC
Caro Marino,
ti ringrazio del prezioso feedback e complimenti per la scelta. Il criterio utilizzato, quello del potersi concentrare sulla Musica, è uno di quelli che dovrebbero essere sempre presi in massima considerazione.
Lucio Cadeddu

Ampli Pro-Ject
Ciao Lucio
sono Gigi, è la prima volta che ti scrivo anche se è ormai da tempo che che visito il vostro prezioso sito, ti faccio anche i miei complimenti per la pazienza, la dedizione, la professionalità , la gentilezza con cui rispondi a tutte le persone che ti scrivono......ok ora smetto con le sviolinate e ti pongo il mio "problema".
Il mio impianto era cosi composto:

Il giorno 25 Febbraio la mia dolce fidanzata mi ha regalato per il compleanno un giradischi THORENS TD 166 mk v. Io al settimo cielo perchè da tempo desideravo acquistare un giradischi, mi appresto a collegare il thorens al nad, ma....l'ambiguo ingresso disc sul retro dell'ampli non mi permette di ascoltare il vinile che inutilmente girava da qualche minuto.
Subito mi rendo conto che quello non è un ingresso phono e che avrei bisogno quantomeno di un preamplificatore. Un po' sconsolato mi reco al negozio in cui Alessia aveva acquistato il thorens usato. Suono il campanello e mi apre Marco, il proprietario, persona molto gentile e disponibile, che già conoscevo in quanto spesso bazzicavo il suo negozio in cerca di consigli ed illuminazioni.
Gli descrivo il mio problema e lui mi propone uno scambio per non farmi spendere soldi. La proposta è un vecchio ampli MARANTZ anni 80 per il mio NAD. Accetto lo scambio e lui mi dice di tornare dopo qualche giorno perchè al momento non lo aveva in negozio.
Lo chiamo qualche giorno dopo e mi dice di aver appena ritirato un ampli PRO-JECT 7 amp che faceva al caso mio, ma che dovevo attendere una settimana. Immediatamente mi metto al computer e mi collego al vostro sito in cerca di notizie su questo sonosciuto.
Trovo informazioni su giradischi PRO-JECT ma di ampli neanche l'ombra.
Ed eccomi qui a chiederti se gentilmente potresti illuminarmi su questo prodotto e se lo scambio con il mio NAD possa essere un buono scambio.
Inoltre volevo chiederti se i 200 Euro pagati da Alessia per il Thorens sono un furto, un'occasione o il giusto prezzo considerando che il giradischi mi è stato consegnato già tarato e con puntina nuova (mission solitare, che però mi deve cambiare essendo un MM , non compatibile con il PRO-JECT che vuole un MC).
Grazie in anticipo per una eventuale risposta.
A presto
P.S. per informazione i miei generi sono dall' hard rock all'acoustic, anche un po' di jazz e blues.
Gigi Pesenti - E-mail: gigitonic@hotmail.com

LC
Caro Gigi,
il Thorens, tenendo conto della versione (mk V, abbastanza recente) e della testina nuova montata, è stato pagato il giusto. Per quanto riguarda l'ampli Pro-Ject confesso di non conoscerlo, se non tramite le pagine di qualche Annuario o AudioGuida. Vorrei però spostare la tua attenzione su un fronte diverso. Se sei soddisfatto del tuo attuale ampli, perchè sostituirlo con un altro che non conosci solo perchè non possiede l'ingresso phono?
Semmai, aggiungi un pre fono! Sia il NAD PP-1 che il Pro-Ject PhonoBox (presto in prova) sono dei progetti onesti che costano poco e funzionano decentemente. Lo stadio fono di un integrato medio, salvo casi eccezionali, non sarà migliore. Anzi, credo - a lume di naso - che l'integrato Pro-Ject utilizzi nel suo stadio phono qualcosa di molto simile al proprio PhonoBox.
In definitiva, risparmi soldi, tieni l'ampli che hai ora e che ti soddisfa (immagino) e potrai in futuro upgradare l'uno (l'ampli) o l'altro (pre fono) separatamente, con conseguente ottimizzazione del budget a disposizione. Pensaci.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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