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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Superaudio CD e lettore d'alta gamma
  2. E' ora dell'analogico?
  3. Impianto da 1000 Euro
  4. Lettore CD
  5. Amici miei, atto I
  6. Amici miei, atto II
  7. Il Disastro :-)
  8. L'aspirante audiofilo di provincia va in città
  9. Esperienze sui cavi
  10. Nuovo ampli e nuovo giradischi

Re: Superaudio CD e lettore d'alta gamma
Gentile Signor Sali e p.c. spett.le TNT-Audio,
ho letto con interesse la sua lettera di pari oggetto a TNT-audio.com: quanto da lei evidenziato, in un certo senso, mi "consola". Anch'io ho provato ad inserire un lettore SACD (il nuovissimo Pioneer 757, il migliore di questa casa) nel mio impianto (lettore cd Krell, pre e finale YBA, altoparlanti a nastro Apogee).
Ho effettuato il test con alcuni SACD corrispondenti ad altrettanti CD già in mio possesso (si va dai Rolling Stones di Let it bleed del 1968, a Miles Davis, al Dark side of the moon dei Pink Floyd fino al recentissimo In the flash di Roger Waters).
La mia delusione è almeno pari alla sua: o meglio, pur avendo orecchie in grado di avvertire quando nella catena audio c'è uno degli apparecchi in contro-fase, magari per la spina dell'alimentazione invertita, nel caso dei SACD non ho avvertito differenze apprezzabili, anche facendo suonare sul lettore SACD sia il CD che il SACD dello stesso disco!

Eppure se nel mio impianto faccio suonare il DAT portatile che ho da alcuni anni riesco ad apprezzare la sua maggiore "ariosità" rispetto al CD.
Mi chiedo:

  1. I nuovi formati sono una "bufala"? Mi sembrerebbe strano, visto che, almeno il SACD è figlio di Sony e Philips;
  2. Forse che per apprezzarli meglio sia necessario digitalizzare l'impianto, almeno con un "pre" digitale? Ma allora potevano dircelo prima, senza alimentare false speranze sull'eccellenza del nuovo sistema; e comunque ad un certo punto della catena la conversione D/A deve pur avvenire e lì casca l'asino.
  3. Forse che per apprezzare davvero il SACD sia necessario adottare un impianto a sei canali (5.1)? Mi rifiuto di pensare che anche in futuro la massa degli audiofili sia disposta a modificare radicalmente i loro impianti ed attrezzare il locale di ascolto con sei altoparlanti e relativi cavi (e le mogli?!) rendendo il salone di casa simile ad un negozio di hifi?
  4. Ammettendo che il 5.1 sia davvero il futuro ineluttabile della vera hifi, a me sembra che un impianto a due canali correttamente installato si avvalga dell'acustica ambientale per creare certe assonanze e certi riverberi. In ogni caso, lo "stage" di qualunque formazione musicale è davanti a chi ascolta e non in ordine sparso qua e là.
Concludendo: in fondo mi sarebbe bastata un po' di risoluzione e di ariosità della scena sonora in più, visto che i CD di ultima generazione, in fondo, suonano mica male.
Per quanto mi riguarda ho deciso, e forse non si può fare altrimenti, di "stare alla finestra": non ricomprerò certo, qualora dovessero uscire tutti in SACD, i circa 1500 CD della mia discoteca. Se i nuovi dischi usciranno in SACD leggibile anche dal normale lettore CD senza sovrapprezzi eccessivi li acquisterò, in previsione di macchine realmente migliori delle attuali.
Del resto, sembra che i migliori costruttori stiano mettendo in cantiere lettori SACD veramente di alto livello. Certo che, in ogni caso, dovranno essere risolti eventuali malintesi di ordine tecnico come quelli che le ho accennato.
Mi farebbe piacere conoscere la sua opinione.
Cordialmente,
Marco Gulli - E-mail: gullim@ftbcc.it

LC
Caro Marco,
mi fa piacere constatare di non essere il solo a ritenere l'operazione SACD e nuovi formati in generale ed in larga parte un espediente commerciale e poco più. Eppure sono molti gli audiofili "abbagliati" (come accadde 20 anni fa, col CD contro il vinile, salvo poi ricredersi quasi tutti...) dalla nuova tecnologia e dalle sue possibilità.
Sarà che sono un uomo all'antica, sarà che quando mi chiedono di spendere molto di più per avere grosso modo la stessa cosa vado a chiedermi sempre il perchè, sarà che mi brucia ancora lo scempio culturale fatto a suo tempo dalle stesse persone a danno del vinile, sarà che non riesco a tollerare che i CD costino 20 Euro l'uno...ma, no grazie, preferisco aspettare l'evolversi degli eventi.
Quando non si potrà più acquistare vecchi formati, forse, opterò per i nuovi...ma temo che di tempo ne dovrà passare molto, troppo, per chi pensava di bissare il "colpo gobbo" che gli riuscì ai tempi del "perfect sound forever" (infelice slogan al lancio del CD).
Quanto al multicanale, permettetemi di esprimere le mie ENORMI perplessità. Continuiamo a ricevere lettere di persone che fanno i salti mortali con triplo avvitamento - rischiando il divorzio - per sistemare due cassettine piccole piccole nel saloncino piccolo piccolo e vogliamo credere che negli stessi spazi e con la stessa accortezza si riesca ad infilarne altre 6? Ma siamo seri, suvvia! Tuttavia, è anche vero che ognuno è libero di credere alle favole che preferisce.
Lucio Cadeddu

E' ora dell'analogico?
Salve Lucio,
sono Daniele il ragazzo che un paio di mesi fa le ha scritto per quel problema di acustica e che voleva sostituire le sue B&W, precisamente nel
volume 249 della posta di TNT.
Ebbene si, le casse le ho proprio sostituite, anche se dopo aver tappezzato con due tendoni e tendaggi vari sui muri la stanza, devo dire che le cose sono davvero cambiate!! E così il mio impiantino ora si trova a pilotare una coppia di ALR Jordan Nummer 4, che, dopo lunghi ascolti al negozio, sono quelle che come si dice...mi hanno fatto saltare dalla sedia ;-)
Le ricordo le elettroniche, che sono un lettore CD Marantz CD63 Kis (anch'esso nuovo arrivato, prima avevo un NAD 521i), ampli Creek 4140 s2. Ora mi piacerebbe acquistare un giradischi, ma questo dell'analogico è un mondo a me ancora più sconosciuto del digitale!! E mi servirebbe a proposito qualche consiglino d'acquisto, visto che avrei sottomano degli apparecchi usati ma che sembrano in buone condizioni, e sinceramente non saprei proprio valutare. Queste sono le offerte che mi si sono proposte:

Lei cosa mi consiglia? Si può trovare di meglio per queste cifre visto che il mio budget si aggira intorno ai 500 Euro?
E soprattutto, riuscirei a godere dei vantaggi dell'analogico rispetto al mio digitale? O per lo meno come livello di qualità ci sono o farei solo un passo indietro? In questo caso sarei disposto ad aspettare un pochino per poi poter spendere qualcosa in più...
Caro Lucio la ringrazio davvero ancora per la disponibilità (o in questo caso la pazienza..;-)).
Non mi rimane che inviarle i miei migliori saluti.
Daniele Zucchet - E-mail: daniele_zucchet@libero.it

LC
Caro Daniele,
la macchina migliore del lotto è il TD 125, ma ha almeno due controindicazioni. Per un principiante è un piatto abbastanza complesso e monta una testina assolutamente non all'altezza. La seconda migliore scelta è il TD 320, ad un prezzo molto basso, dotato di testina migliore e certamente molto più facile da settare/sistemare/manutenere rispetto al 125.
Già il 320 può dare qualche noia al tuo Marantz CD 63 KIS, con le regolazioni giuste ed uno stadio fono all'altezza. Per cominciare va benissimo la testina Stanton poi, in seguito, potrai fare un upgrade serio.
Coi 200 Euro di differenza rispetto al 125 puoi acquistare o una nuova testina (Grado, Goldring...) o un pre fono separato di seconda mano.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Impianto da 1000 Euro
Egregio Ing. Lucio Cadeddu
Sono un neofita dell'HI-FI ed avendo a disposizione "solo" 1000 euro di budget (non lo fate sapere a mia moglie) avevo deciso di comprare un impianto "entry level", ma vi devo confessare che dopo varie giornate spese nella ricerca di un buon compromesso ho una tale confusione in testa che ho deciso di rivolgermi a Lei, anche se domande di questo tipo ne arriveranno a iosa. Comunque tentar non nuoce. La mia scelta era inizialmente orientata verso:

In seguito leggendo varie recensioni che consigliavano di lasciar perdere il Marantz e essendo uscito un nuovo prodotto della Rotel, ho cambiato decisamente parere e mi sono orientato verso quest'altro sistema. Ora, sono proprio in confusione totale? Lei dall'alto della sua esperienza cosa consiglia?
E' sempre valida la formuletta di spendere circa il 10% del budget per la scelta dei cavi?
Spero di non averla annoiata con i miei quesiti.
Saluti
P.S. Non ho messo apposta la dimensione della stanza in quanto devo cambiare casa e non so ancora dove andrò ad abitare (ho lo sfratto).
Domenico Avalle - E-mail: Andogi@libero.it

LC
Caro Domenico,
intanto non sono ingegnere, lo ribadisco per l'ennesima volta. "Cosa" sia in realtà non ha poi molta importanza, comunque puoi toglierti la curiosità guardando la mia
pagina personale qui sul sito.
Le soluzioni proposte sono abbastanza valide entrambe, con una buona proponsione per la seconda in virtù di una lettore CD nettamente superiore. C'è da dire che dovresti ascoltare, se possibile, le due offerte a confronto, prima di decidere.
Per quanto riguarda i cavi, il 10%, nel caso dei 1000 Euro totali, equivale a 100 Euro per segnale e potenza. Beh, si, diciamo che ci sei. Potresti, forse, risparmiare un po' con l'autocostruzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore CD
Caro Lucio,
innanzitutto mi auguro che vada tutto bene a te ed alla tua famiglia (mi permetto questo approccio amichevole perchè ci siamo già sentiti qualche volta). Ti posto appositamente ora questa e-mail, solo dopo la tua "fatica settimanale", che provvederò a divorare come solito :-), proprio per crearti meno fastidio possibile. Ti disturbo perchè mi occorrerebbe un consiglio.

Forse ti ricorderai di me, posseggo un lettore CD A.A. Paganini ampli Densen DM 10 e diffusori S.F. Auditor Cremona. Ti scrissi qualche settimana fa per un consiglio sui cavi di potenza (aperti?). Tutte le mie prove, con cavi da me ritenuti comprabili (max 300 euro) non sono andate a buon fine, mi sono tenuto i miei QED Silver. Sono complessivamente soddisfatto di "ciò che esce dalle mie casse", ma sai, ho cominciato a frequentare personalmente molti mailers di TNT Lazio, ci si riunisce spesso per sentire questo o quell'impianto e...l'appetito vien mangiando (a dire la verità tramite uno di loro che me li ha prestati, avrei trovato i cavi adatti, ma 800 euro se li spendo, li destino all'acquisto di un lettore CD migliore).

Volendo quindi "aprire leggermente" il suono che produce il mio impianto, avendoci provato con i cavi (a costo umano), supporti in grafite e punte varie e non essendoci riuscito, o meglio, non nel modo da me desiderato, avrei pensato di sostituire il lettore CD.
Spero in quello che andrò a scrivere di essere abbastanza chiaro, non so se ci riuscirò :-) .

  1. Essendo tutto sommato soddisfatto del mio impianto, tenermelo fino a quando l'orizzonte (SACD) sarà più chiaro, non che io intenda rinnovare i miei titoli da CD a SACD, ma sono incuriosito da come un lettore SACD potrà "leggere qualitativamente" un supporto CD classico. Se magari un lettore SACD poniamo da 2.000 euro leggerà i CD come un lettore CD da 2.000 euro (o meglio 3.000 :-)) mi orienterò su un SACD, se no ricomprerò un lettore CD classico.
  2. Avrei pensato di cambiare lettore e non uno degli altri 2 componenti perchè vorrei mantenere "l'imprinting" caldo del mio impianto, pur, ribadendo, con un minimo di apertura in più. Piccole sfumature, magari sentire più nitido quel piatto, o quel passaggio di pianoforte...
    Ma senza esagerare, non voglio ne' suono tagliente ne' troppo "chiaro" ne' perdere assolutamente nulla ne' in basso ne' nel "calore" che l'impianto oggi ha. Ora facendo anche 2 conticini, i diffusori costano 2.600 euro, l'ampli, non più prodotto, ma ad oggi costerebbe circa 2.000 – 2.200 euro (in riferimento al B 100 ancora oggi in commercio), il lettore siamo sui 1.000 euro. Non è che sono stato troppo "stretto" sull'acquisto della sorgente? Oppure ho preso tutti i componenti che vanno in "un'unica direzione" ed ho esagerato?
Annuario alla mano e budget deciso (1.800-2.200 euro) ho estrapolato 7 lettori + 1. Non riuscirò ad ascoltarli tutti pertanto avrei bisogno di una "scrematura" e vorrei che fossi tu ad operarla. Ove disponibile ti inserisco un commento o mio o di mailers TNT da me ritenuti affidabili. Non ti preoccupare se vedrai allegate str###zate offendimi pure, tu puoi :-), anche se solo i commenti su Rega e YBA sono miei. (N.B. non voglio acquistare lettori usati), Infine, ma siamo leggermente fuori budget, volevo inserire nel lotto dei "papabili" un lettore del quale ho sentito parlare solamente bene (è l'unico) il COPLAND CDA 822, che ne pensi? Se veramente va come i commenti che ho sentito potrei fare il sacrificio di destinare qualche "euretto" in più, magari procrastinando l'acquisto.

Ti conosco, non voglio schede tecniche, o pareri da "uomo Del Monte", non me li daresti nemmeno. Come già detto, ti pregherei in base a quanto accennato di darmi un input su quali lettori tu ritieni adatti per "aprirmi un po' il suono", dopodichè provvederò ad andare ad ascoltare.

Anche se leggendoti mi sentirei proprio di escluderlo, gradirei sapere cosa pensi dell'opzione 1.
Un cordiale e GRANDE saluto.
Stefano Tavanti - E-mail: tstefano@tiscalinet.it

LC
Caro Stefano,
se hai letto la Posta della settimana scorsa e la prima lettera di questa settimana, avrai capito quale sia la mia posizione (e non solo la mia, pare) riguardo al SACD.
Quindi Opzione 1 decisamente bocciata, a mio parere.
I lettori che hai elencato sono tutti molto buoni, fossi in te mi concentrerei su questi 3: Densen B 400, Naim CD 5, Rega Jupiter con l'aggiunta del Cairn Fog 2 + Soft che sto provando in questi giorni e che sembrerebbe andare nella direzione da te richiesta (listino 1750 Euro).
Il Cairn va comunque valutato con attenzione perchè ha fornito risultati variabili a seconda delle catene nelle quali è stato inserito. Così a naso, tenendo conto dei risultati acquisiti sinora, direi che nel tuo impianto dovrebbe andare molto bene. Non ha un basso da terremoto (ma neppure il tuo Paganini ce l'ha), in compenso ha una gamma medio-alta assolutamente liquida e priva di grana, che ricorda molto da vicino quella dell'accoppiata North Star.
Prova a sentire anche gli altri, possibilmente nel tuo impianto, poi fammi sapere, il feedback e le esperienze sul campo dei lettori (intesi come esseri umani non come macchine digitali :-)) sono sempre utilissime!
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Amici miei, atto I
Gentile Direttore,
Le scrivo per chiederle un consiglio, che solo lei, non di parte, può certamente darmi. E' da qualche tempo che sono un appassionato d'alta fedeltà' consideri sic che ho 49 anni, e dopo innumerevoli impianti credo di essere arrivato ad un giusto compromesso per sentire della buona musica, soprattutto per il budget che mi ero prefissato.
Però come ogni cosa ci sono i soliti amici maniaci come li definisco io. E vengo al punto anche perchè immagino il suo tempo sia prezioso.
Il mio impianto è così composto:

Tranne le mie fedelissime Ess che comprai tanti anni fa e che spero di non cambiare mai o forse!!!!!non cambierei mai, il resto è tutto nuovo (o meglio tutto usato). E qui viene il bello. Sono molto soddisfatto di come suona l'impianto. Ma i soliti amici maniaci affermano che le mie casse stanno all'impianto come quattro pneumatici ricoperti stanno ad una lussuosa sportiva. Esagerano?
Lei cosa ne pensa, hanno forse ragione? Speriamo di no anche perchè non ho più soldi!!!!!
Grazie in ogni modo per la sua disponibilità. La saluto cordialmente.
PS Non ricordo i modelli dei cavi di segnale e di potenza, ma credo che importi poco. Magari sono importantissimi, ma dovrei smontare tutto. Grazie ancora.
Roberto Gajo - E-mail: r.gajo@libero.it

LC
Caro Roberto,
scegliti meglio gli amici! Non è vero che le tue ESS siano fuori luogo nel tuo impianto, se ti piacciono difficilmente riuscirai a trovare delle valide sostitute per cifre "umane". Tirando le somme: hai delle casse buone che dici di non voler cambiare mai, ti ritieni soddisfatto di come suona l'impianto, non hai più soldi per altri upgrade...dimmi, dove sta il problema? Goditi la Musica e manda i tuoi amici sapientoni a farsi un giro. Magari, sotto sotto, loro covano il desiderio di acquistare le tue casse sottocosto dopo averti convinto che non valgono nulla ;-)
Se proprio ti scappa la voglia di upgrade, pensa ...alla salute...anzi no, pensa ai cavi di potenza :-) I Linn (i K20, immagino) sono dei buoni cavi ma c'è certamente di meglio. Fatti prestare qualche cavo usato in prova e fai qualche esperimento.
Nel frattempo, cerca di goderti la Musica,
Lucio Cadeddu

Amici miei, atto II
Caro direttore,
mi permetto di disturbarla e rubarle un po' del suo tempo per chiederle un consiglio. Soddisfatto del mio impianto composto da lettore Cd Copland 266, Pre e finale Audiolab 8000 c/a e diffusori Sonus Faber Electa Amator 2, messo insieme nell'arco di alcuni anni (e dopo anche molti sbagli), ero convinto di poter dormire sonni tranquilli, di godermi tranquillamente la mia musica (jazz, classica e un po' di rock classico) nella mia stanza da 20 mq.
Ma quando meno te lo aspetti arriva il tuo amico fidato che ti fa ascoltare il suo nuovo integratino a valvole, un Unison Research Simply 2, che con i suoi "miseri" 12 watt fa suonare delle ESB 7/08 III (89 db di efficienza) come mai avevamo sentito, e dire che per alcuni anni quelle casse erano state in mio possesso e avevano suonato con la mia coppia di Audiolab.
Mi sono improvvisamente reso conto che nelle valvole potevo trovare quella musicalità che avevo sempre cercato, e mi sono ritrovato di nuovo in cerca di un nuovo componente.
Sono quindi tentato di passare ad un amplificazione a tubi con il dubbio però che i miei diffusori siano un carico troppo difficile per questo tipo di amplificatori, non solo per l'efficienza di 88 db ma per il carico ostico che ho riscontrato un po' in tutti i diffusori della casa.
Nelle prove effettuate in passato mi è capitato sia con le Signum che con le Electa di vedere spegnersi amplificatori integrati da 50 - 60 watt, come Audio Analogue Puccini o Thule Audio. Ancora non ho effettuato la prova ma credo proprio che il Simply 2 non sia in grado di pilotare a dovere le Electa, avevo pensato quindi di provare un S6 Unison Research (un Single ended da 35 watt con 6 EL34 in parallelo) anche se andiamo un po' fuori budget (circa 2500 Euro) soprattutto perchè difficile da reperire usato.
Quali altri amplificatori valvolari (preferibilmente integrati per limitare i costi) si sentirebbe di consigliarmi?
Oppure pensa che se voglio rimanere fedele alle Sonus Faber sia meglio proseguire con stato solido e quindi scegliere o valvole o Sonus?
Nel ringraziarla anticipatamente per il tempo dedicato le auguro una buona Pasqua.
Andrea Allegri - E-mail: allegri@stc.uniroma2.it

LC
Caro Andrea,
anche a te lo stesso consiglio: evita questo tipo di "amici" :-)
Intanto prova a sentire quell'integrato sulle tue casse, molta della magia che "credi" di aver sentito a casa dell'amico potrebbe sparire come per incanto :-)
Poi, nulla vieta di cercare un valido sostituto del tuo finale Audiolab. Tale sostituto non necessariamente dovrà essere a valvole. E' possibile che non si riesca a capire che da un esempio non si possa estrarre una teoria generale? Sentito un ampli a valvole, in una determinata situazione, suonare bene, si conclude - automaticamente - che solo dalle valvole si possa ottenere quel suono. Perchè????!!!! Qualcuno mi spiega la logica che sta dietro a questo abominio logico?
Prova a sentire un buon finale a stato solido (Mark Levinson, Krell, Classè, Rowland, AM Audio, Aloia, Audia...e potrei andare avanti) a confronto con un amplificatorino a valvole da 10 watt e poi ne riparliamo. Dico, sotto TUTTI i punti di vista, musicalità, dinamica, soundstage, trasparenza, tutto insomma.
In definitiva, e perdonami la sfuriata, ascolta un po' di tutto, con le tue casse e lascia perdere le teorie nate da un esempio. Raramente hanno fondamento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il Disastro :-)
I ringraziamenti si sprecano....Ma devo dire che TNT non solo è il sito migliore in italiano, ma a differenza degli altri è anche costantemente aggiornato!
Sono infatti circa 5 mesi che, da quando lo conosco, lo frequento molto spesso e mi sono fatto una cultura...
Mi sto costruendo un impianto seguendo i vostri consigli: ho acquistato l'ampli integrato H.T. e DVD Harman/Kardon e mi sono costruito i cavi TNT Triple T per le casse ho costruito le TNT MUNIS ma (forse sbagliando) con un crossover pronto della Ciare (mancano della parte di gamma bassa).
Adesso ho costruito (questa volta da progetto Ciare) il sub passivo che in attesa di un finale decente ho collegato ad un integratino Pioneer leggero come una piuma....:-) collegato a sua volta all'uscita per il sub dell'H/K.
Un vero disastro! Il volume si regola male perchè non è proporzionale a quello della musica, e riesce solo a dare delle vibrazioni di banda bassissima. Le cose cambiano molto (migliorando poco) se lo collego alle uscite dei darsi del crossover delle due casse, ma fanno peggiorare notevolmente tutta la gamma della musica.
La mia domanda è: possibile che si tratti solo di tarare il tutto? Non credo di risolvere comprando un buon finale (cosa che comunque voglio fare). Forse è colpa dei crossover delle casse?
Grazie,
Gionata Gori - E-mail: gionatagori@yahoo.it

LC
Caro Gionata,
autocostruire i progetti, di questo sito o di altri, significa ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE a tutti i punti chiave: componenti, misure e e materiali. Come puoi pensare di aver costruito le nostre Munis se poi ci hai messo un crossover diverso, pensato per un'altra cassa? Non si possono fare questi minestroni! Quindi, punto primo, costruisciti o fatti costruire il VERO crossover delle Munis.
Per quanto riguarda il sub non so che dirti, la tua spiegazione non è chiarissima. L'uscita linea (immagino) per il sub del tuo sintoampli viene amplificata da un ampli Pioneer. A questo punto, il volume del Pioneer dovrebbe essere azzerato, nel senso che devi ruotare la manopola parecchio verso destra e poi regolare il tutto dal "sub level" del tuo sintoampli. Spero che sia chiaro, qualora non lo sia, prima di altri disastri, riscrivimi.
In conclusione, non lavorare di fantasia, a meno che non abbia le conoscenze tecniche e la manualità per progettare ed implementare varianti valide, attieniti scrupolosamente ai progetti che trovi pubblicati. E' l'unico modo per non sbagliare.
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

L'aspirante audiofilo di provincia va in città
Caro Lucio,
innanzi tutto ti ringrazio per i consigli per la "costruzione" del mio nuovo impianto. Ti ricordo le esigenze che il nuovo sistema deve soddisfare: sonorizzare un ambiente di circa 50 mq, arredato; capacità di "andare d'accordo" con tutti i generi musicali; un buon livello di dettaglio, ma che non vada a discapito della dinamica, il tutto condito da un'impostazione possibilmente piuttosto british. Il budget complessivo si aggira (o meglio si aggirava) intorno ai 1.600 euro (certo che a rileggere quello che ho appena scritto sembra di voler prendere la luna nel pozzo...).
La seconda puntata della mia odissea musicale mi ha visto protagonista di una serie di sedute di ascolto sia nella mia zona di residenza (provincia di Frosinone) che a Roma, in uno dei maggiori negozi specializzati.

Il primo risultato è stato... che il budget è schizzato, come per magia, ad una cifra discretamente superiore (circa 2.200 euro), un po' per mancata disponibilità di alcuni articoli nella fascia di prezzo considerata, un po' grazie alle sapienti arti dei rivenditori specializzati ("con pochi euro di più il risultato cambia notevolmente, se ne accorgerà...").
Al momento, credo di aver trovato una combinazione soddisfacente: lettore CD Rega Planet Silver, amplificatore integrato Audio Analogue Puccini S.E., diffusori Monitor Audio Bronze B4. Il sistema mi sembra molto equilibrato, dettagliato, sufficientemente dinamico e con una connotazione di fondo abbastanza mordida. In alternativa alle Monitor Audio, ho potuto ascoltare delle Mordaunt-Short 908, che mi sono sembrate molto plastiche nella ricostruzione dell'immagine. Ho potuto ascoltare anche le B&W 603 e diversi modelli di diffusori Rega, ma nessuna di queste alternative mi ha soddisfatto.
A questo punto, non potendo confrontarmi nelle mie sensazioni con qualcuno competente in materia (e non di parte), gradirei molto un giudizio spassionato sulla combinazione descritta ed un suggerimento sul diffusore, non avendo possibilità di confrontare direttamente le due alternative che mi hanno più colpito: quale dei due elementi (Monitor e M-S) può inserirsi meglio nella catena?
Tra le alternative che mi hai precedentemente indicato (Mission, Kef, Aliante, Chario), che non ho avuto modo di ascoltare direttamente, potrei trovare alternative di livello DECISAMENTE superiore?
Inoltre, ho una perplessità che vorrei sottoporti: le versioni che ho ascoltato del lettore e dell'integrato, sono "Special Edition"; vale la pena orientarsi su questi modelli oppure il gioco non vale la candela?
Grazie ancora per la disponibilità.
Marco Allegro - E-mail: iulall@tin.it

LC
Caro Marco,
intanto mi scuso anche pubblicamente per aver skippato la tua richiesta dopo averti promesso una risposta la settimana scorsa. Faccio ammenda, a mia parziale scusante ricordo soltanto le circa 400 E-mail a settimana che ricevo :-)
Vengo al punto. I marchi che ti ho proposto non offrono necessariamente "di più" rispetto alle cose che hai ascoltato tu. Qualcuno di questi forse offre un'impostazione sonora DIVERSA ma diverso in HiFi non è sinonimo di migliore. Ecco perchè serve l'ascolto personale, per poter capire in quale direzione muoversi.
Per questa ragione non vorrei scegliere al posto tuo tra Monitor Audio e Mordaunt Short, anche perchè sarei costretto, involontariamente, a far pesare il mio gusto personale che non necessariamente incontra il tuo. Per capirci, ho sempre trovato i diffusori Monitor Audio un po' troppo asciutti in basso, per i miei gusti.
Non solo, ma tra i diffusori che hai ascoltato la mia preferenza personale sarebbe andata a Rega, che tu hai scartato come poco valida. Come vedi, posto che la qualità di questi prodotti è sostanzialmente analoga, non ci sono "scelte assolute" ma solo "relative" al tuo gusto ed al tuo modo di ascoltare.
Il fatto che i confronti però non siano avvenuti all'interno dello stesso impianto sembrerebbe tagliare la testa al toro. Scegli i diffusori che ti sono piaciuti di più tra quelli che hai ascoltato con il Planet ed il Puccini, così eviti sorprese. Tieni anche conto che la variabile dell'ambiente d'ascolto, diverso da quello di casa tua, potrà cambiare ancora il tuo parere sulle scelte fatte.
Sulle elettroniche concordiamo in pieno, invece, si tratta di ottime scelte. Il Puccini S.E. è un bel passo avanti rispetto alla versione normale, come avresti dovuto sapere se avessi letto la recensione qui sul sito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Esperienze sui cavi
Ciao, sono Marco, ti scrivo per raccontarti una mia esperienza.
Tempo fa trovai su hififriends un tipo che vendeva del cavo di produzione Raychem in rame argentato (10 AWG) isolato in teflon 1Euro/m. Una rapida ricerca in Internet mi ha confermato le caratteristiche e ne ho acquistato 12 m per 2 coppie da 3 m ciascuna.
Twistati i due conduttori di ogni mandata ed infilati in una guaina termorestringente, lo ho terminati con forcelle e collegati al posto del VdH D352 che uso di solito. Premetto che l'idea di provare mi è venuta in quanto, desideroso di dare un po' più di luminosità al suono del mio impianto, da qualche tempo mi incuriosiva l'idea dell'argento, ma che prezzi ...
Ebbene, ho lasciato in repeat il CD per un giorno e una notte e poi mi sono preparato mentalmente a percepire le più piccole differenze udibili.

Fatica inutile ... il suono che proveniva dalle mie Adamantes era COMPLETAMENTE cambiato. Medio-alte spumeggianti e luminosissime come mai avevo udito, ma mai fastidiose o taglienti, soprattutto con il vinile (ma questo forse dipende dall'ampli e dai diffusori). Microcontrasto e dettaglio cresciuti di livello rendendo l'immagine sonora molto più nitida, con i contorni dei vari strumenti più evidenti e definiti. Anche il più piccolo suono o dettaglio ora è tramendamente udibile. Per le cattive incisioni temo siano guai!
Per quanto concerne l'estremo opposto, basso e medio-basso si sono asciugati, perdendo un po' di corposità e profondità. Non mi è chiaro tuttavia se questa sensazione è data dalla "crescita" della parte medio-alta dello spettro o se in effetti manca qualche cosa rispetto a prima. In poche parole sono saltati tutti gli equilibri esistenti, ma sebbene non abbia ancora espresso giudizi definitivi, credo di preferire la soluzione attuale. Aspetto ancora un po' poi proverò a tornare al VdH D352 e sentirò.
Ho l'impressione che se ampli e/o casse (Symphonic Line RG9 mk3 e Diapason Adamantes) suonassero aggressivi sarebbe un guaio, ma così forse forse non è un brutto abbinamento. Cosa ne pensi ... sono curioso di una tua opinione in merito.
Certo è che a sostituire un cavo non avevo mai sentito differenze così marcate.
Ciao
Marco - E-mail: afatac@afatac.com

LC
Caro Marco,
su impianti di buona qualità come il tuo sentire differenze sensibili sui cavi non è difficile. Le cose si complicano quando ci si ostina a cercare differenze piccole con strumenti "a bassa risoluzione". Purtroppo, per indagare su fenomeni delicati come l'influenza dei cavi di collegamento occorrono, oltre che una buona esperienza d'ascolto, anche impianti in grado di non mascherare quelle differenze con le proprie "deficienze". Sarebbe come indagare andare a caccia di particelle subatomiche con il microscopio del piccolo chimico :-)

Per quanto riguarda i tuoi riscontri, ricorda i cavi non possono aggiungere NULLA. Semmai lavorano per sottrazione. Quindi, se hai sentito più alte frequenze, è probabile che il cavo precedente le attenuasse un po'. Stesso discorso per i bassi. Normalmente ad un aumento della gamma alta si contrappone un alleggerimento dell'estremo basso. Ascolta con attenzione e, ovviamente, fai diverse prove a confronto col vecchio cavo...non si sa mai.
Tieni conto che la cosa più importante da raggiungere è l'equilibrio, anche a scapito di qualche informazione in meno.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli e nuovo giradischi
Salve,
gentile direttore, volendo acquistare un ampli nuovo tipo Rotel 971 mkII oppure NAD c350, quale mi consiglierebbe tenendo che vorrei anche acquistare un giradischi (avendo trovato un mercatino usato che mi vende dischi sigillati a 2 euro!!) non sono riuscito a capire se devo usare un phono box esterno oppure se è integrato!
Ho un vago sospetto che ne dovrò acquistare uno esterno!
Avevo individuato (anche nelle vostra rubrica della posta ben considerato) il Project Debut II, che ho trovato nuovo con garanzia a 170 eur in Germania (in Italia me ne hanno chiesto 250!!), e lo stesso negoziante mi venderebbe a 70 euro anche il Project Phono box!!
Cosa mi può dire?!! E' necessario il phono box con quei 2 ampli?
E' un buon affare il Project debut II nella mia catena (casse mission 703, cavi vdh hybrid segnale e potenza, cd player NAD c 540)?
Ciao e grazie
Marcello Sastri - E-mail: maur27@libero.it

LC
Caro marcello,
dei due ampli prescelti solo il Rotel RA 971 è dotato di ingresso phono, il NAD ne è sprovvisto. Quindi, tenendo conto che la qualità media dei pre fono separati economici non è superiore a quella degli stadi integrati ti consiglierei di prendere senz'altro il Rotel.
Tra parentesi, a breve su queste pagine una prova a confronto all'ultimo dB tra due pre fono separati economici, il NAD PP-1, già recensito qui su TNT-Audio ed il ProJect PhonoBox che citavi tu.
La scelta del ProJect Debut II è ottima, ancor di più all'incredibile prezzo che sei riuscito a reperire. Accertati che sia dotato di testina (dovrebbe avere una Ortofon OM5 o giù di lì).
Nel caso ne fosse sprovvisto, non avrai difficoltà a reperire una buona MM di prezzo contenuto, tipo Grado Black, Sumiko Pearl o Oyster, Ortofon serie OM etc.
Buon ascolto e tienimi aggiornato sugli sviluppi!
Lucio Cadeddu

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